TUTTINCAMPO N.1 ANNO 1 / DICEMBRE 2012
www.tuttincampo.info
SPECIALE SAN DONà
ELEZIONI FIGC VENETO
MEDICINA SPORTIVA
Solo Settore Giovanile per la società di via Pertini. Intervista a mister Luca Tuis
Intervista doppia a Vaccari e Ruzza, i candidati alla vigilia del voto delle società
In questo numero parliamo del diffuso problema della scoliosi con le risposte di un’esperta
Sede centrale: Via Pasini, 4 30020 Quarto d’Altino (VE) Servizio clienti NUMERO UNICO Tel. 0422 – 823810 - Fax : 0422-782926 marketing@omegagruppo.it
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BUON CALCIO A TUTTI! Tuttincampo, ventata di novità per giovani e famiglie
Federico Biondo
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inita la lunga stagione estiva jesolana, ho pensato che poteva essere interessante creare una nuova rivista che potesse illustrare e dare risalto a tutte le società del bacino del Basso Piave e del Litorale che fanno attività di calcio giovanile. Dare visibilità e lustro ad un mondo (purtroppo) spesso dimenticato e offuscato da quel che fanno le prime squadre, le squadre dei grandi. E
invece perché non parlare proprio di una marea di giovani, dai più piccolini (i Piccoli Amici) ai più grandi (gli Juniores) in una rivista tutta nuova, frizzante e coinvolgente? Quando ho cominciato a girare i 16 campi incontrando i responsabili dei Settori Giovanili, qualcuno ha capito che finalmente ci si era ricordati di loro, dei giovani calciatori nostrani. Ma non solo calcio, sia chiaro. “Tuttincampo” vuol dire anche altri sport, perché sempre “in campo” si gioca: non mancheranno finestre sulle attività come calcio a 5, basket, pallavolo, rugby. E vogliamo coinvolgere anche le famiglie, interagire attraverso rubriche dedicate alla salute e all’alimentazione, al regolamento e al comportamento. Perché lo sport è educazione, rispetto e fair play. “Tuttincampo” sarà distribuito gratuitamente negli esercizi commerciali del territorio e sui campi delle 16 società del progetto: Treporti, Cavalli-
no, Jesolo, SandonaJesolo, Eraclea/ Crepaldo, Caorle (lungo la costa), Passarella, Musile, Noventa, Torre di Mosto, Fossalta di Piave, Ceggia, San Giuseppe, Città di San Donà, Lastimma D.Bosco e Meolo (nell’entroterra sandonatese). Un bacino di circa 2500 tesserati (e quindi famiglie), tantissimi, per una rivista che vogliamo migliorare anche grazie ai vostri suggerimenti. E allora seguiteci e scriveteci, su tutti i nostri canali (sito internet, pagina Facebook, Twitter, via sms, via email). Vi lascio con una citazione dell’ex cittì della Nazionale, Enzo Bearzot: “Il calcio pare esser diventato una scienza, anche se non sempre esatta. Tuttavia, per me, si tratta prima di tutto e soprattutto di un gioco”. E allora, giochiamo! Tutti in campo! A voi tutti e alle vostre famiglie, l’augurio di un Sereno Natale e un Felice Anno Nuovo.
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editoriale
IL CALCIO GIOVANILE NEL BASSO PIAVE
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A.S.D. CITTà DI SAN DONà DI PIAVE, UNA FLORIDA REALTà
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na società che si occupa solo ed esclusivamente di Settore Giovanile, curando calciatori di età compresa tra i 5 e i 18 anni. Nato a luglio 2010 per affiancare l’attività dell’allora A.C. Sandonà, oggi il Città di San Donà di Piave del presidente Daniele Dorigo partecipa a tutte le categorie, con un bacino di tesserati pari a 180 atleti. La parte organizzativa è affidata a circa 30 dirigenti (tra i quali diversi genitori) coordinati dal Responsabile del Settore Giova-
nile, Lorenzo “Renzo” Perissinotto. Sono ben 14 gli allenatori in organico. Squadre e obiettivi: la Juniores, che partecipa al campionato Provinciale, si allena tre volte la settimana con l’obiettivo di preparare i ragazzi ad affrontare il salto in prima squadra una volta conclusa l’esperienza del calcio giovanile; con Allievi e Giovanissimi, anche loro tre allenamenti, la mission è di migliorarli nelle capacità fisico-motorie e portarli ad una maturazione preparandoli ad
impegni agonistici di un certo rilievo. Le squadre Esordienti, Pulcini e Piccoli Amici si allenano per stimolare gradualmente le loro potenzialità attraverso giochi calcistici con regole semplici e giochi collettivi che miglioreranno le capacità coordinative e consolideranno gli schemi motori di base, arrivando ad ottenere padronanza e abilità nell’uso del pallone.
LE STRUTTURE E I CAMPI DELLA SOCIETà
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n centro sportivo di prim’ordine, il “Mario Davanzo”, di via Pertini al civico 19 (vicino alle piscine comunali), composto da due campi regolamentari entrambi provvisti di illuminazione (uno con tribuna con una capienza di 400 persone circa). Ottima e accogliente anche la struttura interna, con un ampio magazzino, tre uffici, oltre a quattro spoglia-
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toi per le squadre ed uno spogliatoio per gli allenatori. Per la stagione in corso, inoltre, viene utilizzata per i Piccoli Amici, la categoria dei più piccolini (5-7 anni), per un totale di circa 37 bambini, nel periodo novembre/marzo ogni lunedì, la palestra della scuola “Enrico Fermi” dalle 17.30 alle 19.00.
A.S.D. Città di San Donà di Piave Sede: presso Centro Sportivo “Mario Davanzo” via Pertini n.19 cap. 30027 San Donà di Piave (Venezia) Telefono e fax società: 0421-336513 email: cittadisdonadipiave@libero.it sito web: www.calciosandona.it
LUCA TUIS, IL SUO SAN DONà CORRE FORTE...
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Allievi? “Ho a disposizione circa una ventina di ragazzi, di età compresa tra i 15 e 16 anni – spiega Tuis – dei quali vi è uno zoccolo duro, un gruppo storico di 12-13 che sono cresciuti assieme facendo tutta la trafila dalle categorie minori. Sono fortemente sorpreso dalla voglia di imparare, di ascoltare e di applicarsi dei ragazzi: educati, bravi davvero, senza grosse distrazioni per la testa. Un bel gruppo”.
Luca, com’è formato il tuo gruppo
Cosa ti ha chiesto la società? Il Corso Allenatori ti è servito per calarti in questa realtà? “La società è per tradizione e per costituzione abituata a lavorare molto ed esclusivamente con i giovani: chiaramente è esigente, ma ho trovato un’ottima organizzazione, persone sempre presenti e vicine a noi allenatori e ai ragazzi. I risultati positivi che abbiamo fatto finora diciamo che sono un po’ la naturale conseguenza di tutti i fattori che ho illustrato. Il corso? Devo dire che ti
ualcuno forse lo ritiene un passo indietro, passare dall’allenare una prima squadra (in questo caso l’Eraclea/Crepaldo) ad un team di un settore giovanile: forse lo pensava anche lui, ma ha dovuto ricredersi. Stiamo parlando di Luca Tuis, il mister degli Allievi Provinciali del Città di S.Donà: un recente passato da portiere (a Noventa, Fossalta e alla Gorghense), fresco reduce dal Corso Allenatore Uefa B, durato due mesi, tenutosi a Spresiano, ha accettato con entusiasmo di tuffarsi nel mondo giovanile.
ADRIANO, TUTTO PASSIONE E CUORE
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ietro al buon lavoro di ogni società non ci sono solo i dirigenti, gli allenatori, i protagonisti sul campo (i giocatori), ma nella maggior parte delle volte è di chi sta “dietro le quinte” il contributo più prezioso. Tanti a volte lo danno per scontato, ma a certe persone andrebbe detto sempre il “grazie” più grande. Una di queste persone che da tantissimi anni c’è e non manca mai è Adriano Celadon, attualmente il magazziniere e tuttofare della società ASD Città di San Donà di Piave. Un “ragazzo” di 68 anni che ha dedicato 34 anni della propria vita al mondo del pal-
lone: prima come allenatore (sempre al Sandonà, ma anche al Riva Piave e al Noventa) e poi come fido collaboratore, dal 2001 fino ad oggi appunto nella società di via Pertini, dove si preoccupa che tutto sia in ordine negli spogliatoi e sui campi. Dal lunedì alla domenica lo trovi sempre lì, a volte con la moglie Mariangela, a dedicare anima e cuore ai ragazzi. “E’ una passione, prima che un lavoro – sorride con la sua inconfondibile chioma bianca Adriano – mi piace essere utile in vari modi per una società seria e ben organizzata come il Città di San Donà. Collaboro anche col SandonaJesolo, visto che la Prima Squadra e la Juniores si allenano qui”. Di storie ne avrebbe una marea da raccontare. “Ricordo tanti ragazzi che poi sono diventati uomini: potrei citare i vari Meacci, Garau, Giacomini, Caverzan, ragazzi che avevano passione e facevano sacrifici. Ma a tutti quelli che son passati e che adesso sono qui mi ci sono affezionato”.
cambia tantissimo e ti prepara soprattutto nello spiegare ai ragazzi il perché di un certo lavoro, di un certo esercizio”. Quali le tue scelte sul modulo e la tua opinione sul campionato? “Ho sempre usato il 4-4-2 che è un modulo più semplice da assimilare: sono dell’idea che più moduli fai, più confusione fai in testa ai ragazzi che invece hanno bisogno di certezze. Quanto al nostro girone, vedo bene San Stino e Concordia, sulla carta più forti, ma sono convinto che possiamo dire la nostra anche noi fino alla fine”.
LA FESTA DI NATALE
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’occasione per stare insieme e scambiarsi gli auguri di Natale: venerdì 14 dicembre presso la sala del Rugby San Donà (in via Unità d’Italia 18) avrà luogo la consueta Festa di Natale dell’ASD Città di San Donà di Piave. Aperta a tutti i tesserati e alle loro famiglie: il tutto sarà preceduto (dalle 17.00) da un torneo per Piccoli Amici e Pulcini al “Davanzo”, poi dalle 19.00 ritrovo ed inizio della festa. La società offrirà un buffet a tutti i presenti, al quale contribuiranno le mamme con torte, bevande, snack dolci o salati. Per aderire basta rivolgersi alla segreteria della società.
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IL CALCIO GIOVANILE NEL BASSO PIAVE
sandonàjesolo
CARLO MARCHETTO, TRA JUNIORES E PRIMA SQUADRA
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arlo Marchetto, nato a Motta di Livenza 43 anni fa, allenatore, non lo scopriamo certo noi. Ultima apparizione in prima squadra alla LiventinaGorghense con i successi di cui parlano sempre in tanti. Adesso il buon Carlo allena gli Juniores Nazionali del SandonàJesolo, anche se il suo rapporto con mister Tedino della prima squadra (di cui è vice allenatore) è quasi morboso, almeno dal punto di vista calcistico e professionale. Marchetto calciatore ha vestito parecchie casacche: giusto per citarne qualcuna in ordine sparso Atalanta (tre anni), Suzzara (in C2),
Trento (in C1 e C2), Formia (in C2), Giorgione (in C2), Bassano (in serie D), Opitergina (in Eccellenza), Marenese, Liventina. Lui se ne stava dietro, da centrale difensivo. Della sua attuale compagine dice “siamo una squadra partita tardi, anche perché la rosa, ad inizio stagione, era stata cambiata visto e considerato che alcuni ragazzi li avevamo promossi dagli Allievi”. E proprio questa è la “mission” della società: far emergere i talenti nascosti, dando ai ragazzi la possibilità di provare con la squadra superiore o di crearsi uno spazio capace di rendere al meglio le attitudini tecnico-tattiche del singolo. Occorre dare basi ottime a tutti. Anche nel caso di Carlo Marchetto il modulo preferito è il 4-2-3-1. Nel torneo di quest’anno parecchie sono le squadre da tenere sotto occhio: in pratica le prime della serie D sono le prime anche nel torneo Juniores. Oggi come oggi il Pordenone (quattro 1996 in organico) sta lavorando bene, sfornando ragazzi prepara-
ti e mentalmente accesi, anche se “la squadra che mi sembra più forte – afferma Marchetto – mi pare la Sambonifacese”. Eppure mister Carlo ha ancora nella mente il lavoro svolto dal tecnico Orecchia, ex del Legnago. “L’allenatore che, ad oggi, mi è piaciuto di più sotto parecchi punti di vista”. Al SandonàJesolo da tempo gli Under si allenano in contemporanea alla prima squadra. Un esperimento che parecchie società perseguono. In effetti diventa strumento di lavoro essenziale visionare tutti i ragazzi papabili facendoli allenare insieme, un modo per farli sentire già grandi.
TORNEO E FESTA
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enerdì 21 dicembre, dalle 16.00 alle 19.00, al PalaArrex (in piazza Brescia) si svolgerà un torneo di calcio (“Stelle di Natale”) con la partecipazione degli Esordienti, Pulcini e Piccoli Amici della società. Poi dalle 19.15 tutti gli atleti in tenuta di rappresentanza si riuniranno per la Festa di Natale 2012, con buffet e musica. Durante il pomeriggio, inoltre, dalle 17.30 alle 19.30 ci saranno degli incontri con il dottor Alessandro Tettamanzi, piscologo dello sport e docente del Settore Giovanile Scolastico della FIGC, a disposizione di genitori e tecnici dei ragazzi per dei colloqui, nell’ambito del progetto educativo “Gioca libero...libera il Calcio”.
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MARCO PAVANEL, UN INNAMORATO DEL CALCIO
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’obiettivo di “Tuttincampo” visita lo spogliatoio del Città di Musile Allievi Regionali. Squadra, per lo più, formata da ragazzi 1997, con alcuni 1996. Insomma mister Marco Pavanel si trova un gruppo di un anno più giovane rispetto alla media. Ed infatti la differenza si vede, ma non poi così tanto. Mai preso “bacchettate”: alcune volte la scarsa cattiveria a tu per tu con il portiere avversario e la sfortuna stanno contraddistinguendo il cammino dei ra-
gazzi di Pavanel, il quale ha rilevato gli Allievi dopo la guida di altri due allenatori. Il tutto quest’anno. “Praticamente un calvario per i ragazzi – spiega – sono arrivato che avevamo un punto, adesso (mentre scriviamo) ne abbiamo 3 e siamo ultimi in graduatoria. Per i ragazzi, cambiare tre mister in pochi mesi, significa confusione mentale. Per questo adesso, più che sulla tattica, stiamo lavorando sulla testa. La differenza tra i primi e gli ultimi la fa solo la volontà mentale di concentrarsi al punto giusto”. La squadra si allena sui campi di via Argine San Marco dove la società dispone di ben tre campi, mentre Esordienti e Giovanissimi si allenano su un altro terreno. Praticamente Pavanel è uno “malato di calcio” e un mediano alla Ligabue. Modulo preferito il 4-2-3-1. “Perché innanzitutto occorre non prenderle e poi, calcisticamente, bisogna provare a darle”. Mister cui piace fare esperienze nuove: non lo dice a nessuno, ma in
camera ha il poster del mister del Borussia Dortmund. “Mi addormento più facilmente se penso alle ripartenze straordinarie che ha insegnato ai propri ragazzi. Per uno come me al quale piace la velocità del contropiede e della ripartenza, il mister dei gialloneri tedeschi è il massimo”. Ma Marco Pavanel al Musile allena anche i Pulcini del 2003. Una delle due squadre allestite in base ai 24 atleti. “Una compagine davvero di grandi potenzialità, capace di dare soddisfazioni negli anni che verranno. Ne sono certo”.
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IL CALCIO GIOVANILE NEL BASSO PIAVE
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LUCERA E UN SORPRENDENTE FOSSALTA Basso Piave e del Litorale.
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no degli aspetti più piacevoli nel fare l’allenatore è vedere la tua squadra che ti segue, che fa (o ci prova, almeno) quello che viene provato in allenamento: farlo, inoltre, con ampia disponibilità, chiedendo e rendendosi interessati su una situazione tattica o un movimento particolare, è ancora più soddisfacente.Questo sta accadendo in questo primo scorcio di stagione agli Juniores Provinciali del Fossalta Piave, in testa al girone, guidati da Giuseppe “Pino” Lucera. Uno che di esperienza nei Settori Giovanili ne ha fatta tanta, in diverse piazze del
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Primo anno con gli “orange” del Fossalta: che situazione hai trovato? “Abbiamo iniziato con qualche incertezza sulla data di partenza del campionato: sembrava si dovesse partire a ottobre, invece il 22 settembre siamo scesi in campo dopo due settimane di preparazione. Non è stato facile perché ho dovuto miscelare gli aspetti fisici a quelli dell’organizzazione tattica, tralasciando un po’ di più la preparazione atletica. In tal senso pensavo pagassimo un po’ lo scotto, e invece è andata bene”.
Disponibilità ed educazione, parole che ripeti spesso. “Certo, ho trovato un gruppo di 20 ragazzi molto assidui nell’ascoltare e recepire i miei dettami: di mio sono uno che esige e che vuole che ognuno sappia quel che deve fare in campo. Ho dato le chiavi del gioco a due centrocampisti (Bianchini e Perissinotto ndr) proponendo un 4-4-2 dove loro rappresentano i due centrali in mediana, mentre davanti facciamo molta pressione già con le punte e con i due esterni per recuperare palla più in alto possibile. Sul comportamento nulla
da eccepire, anche a livello di cartellini siamo stati molto bravi: solo un’espulsione per doppia ammonizione ma mai per falli cattivi o altre cose gravi”. Quali gli obiettivi che la società ti ha dato? “Di fare un campionato dignitoso. Certo, non mi aspettavo di essere così in alto, al primo posto, dopo nove gare. L’obiettivo primario comunque è fare in modo che alcuni dei miei elementi possano trovare spazio in prima squadra. E finora è già successo più volte e di questo sono felice”.
CAORLE, SUPER TRUPPA PER I GIOVANISSIMI
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’importante apporto dei paesi limitrofi (La Salute di Livenza, San Giorgio di Livenza), il grande entusiasmo e un’annata particolarmente ricca di atleti hanno fatto sì che il “conto corrente” della “banca” dei Giovanissmi del Caorle Calcio segni positivo. Sono, infatti, ben due le squadre presentatesi ai nastri di partenza nella categoria dei Giovanisimi Provinciali. La squadra che gioca nel girone A è affidata alle cure ed attenzioni di Loredano Segatel, mister ma anche responsabile del Settore Giovanile della società litoranea.
Mister, ci descrive un po’ il gruppo a disposizione? “La squadra A usufruisce dell’impianto di San Giorgio – spiega Segatel – le età sono miste, tra i ‘98 e i ‘99. La scelta di appartenere ad una squadra o all’altra è stata più di carattere logistico, quindi la squadra B è concentrata su Caorle. Non è stata fatta alcuna selezione tecnica. Il gruppo è molto buono, con ragazzi educati e disponibili, su questo non ho niente di negativo da evidenziare”. Un’età particolare per questi Giovanissimi: ancora piccoli o già grandi? “Diciamo che non è semplice far coesione tra gruppi e compagnie che appartengono chi alla classe terza media e quelli che già sono in prima superiore: i primi per certi versi sono ancora piccoli, gli altri invece cominciano ad assumersi un aumento delle responsabilità”.
Quale il modulo che preferisci per impostare il tuo undici? “La disposizione in campo è fatta un po’ in base alle caratteristiche dei miei ragazzi: per ora ritengo il 4-23-1 quello che si adatta di più, essendoci la componente degli inserimenti dei centrocampisti da dietro e poiché i miei attaccanti hanno buone doti tecniche. Il diktat è il gioco palla a terra, se possibile coinvolgendo anche il portiere nel giro della palla”. Per Natale il Caorle Calcio farà festa con una cena sabato 22 dicembre alle 20.30 al Ristorante Tituta (per info 0421.83181).
Auguri a tutti gli sportivi!
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IL CALCIO GIOVANILE NEL BASSO PIAVE
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PASSARELLA-CHIEVO, UN BINOMIO VINCENTE
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el presentarvi l’attività del Passarella 93, non si può prescindere dall’importante collaborazione che esiste tra la società sandonatese e il Chievo Verona del presidente Campedelli: un’affiliazione nata circa cinque anni fa e che si è rinnovata anche per la stagione 2012-2013. “Quest’anno siamo già stati con i ragazzi del Settore Giovanile e i genitori al Bentegodi per ChievoFiorentina – spiega il Responsabile del Settore Giovanile biancoverde, Fabio Folador – con i nostri tesserati ospiti, mentre i genitori pagano una
cifra simbolica di un euro. L’ultima volta eravamo 54 società presenti sulle 70 affiliate al Chievo. Un rapporto che ci piace mantenere per il fatto di esserci e di far parte di un gruppo”. L’utilizzo del marchio sull’abbigliamento, la partecipazione dei tecnici del Passarella a corsi di aggiornamento con gli allenatori della società clivense, l’organizzazione di camp estivi. “Non chiedono assolutamente soldi – precisa Folador – ma bensì di esserci, di partecipare alle loro manifestazioni dove ci invitano e, come detto, ogni tanto organizziamo pullman e macchine per andare allo stadio a vedere le partite di serie A: prima della gara con la Fiorentina, le scuole calcio tra cui la nostra hanno fatto una sfilata attorno al campo e sono stati applauditi da tutti”. Già in clima natalizio, nel frattempo, la società Passarella che, come da
• Gestione impianti frigoriferi e di condizionamento • Centro assistenza tecnica • Teleassistenza interattiva • Contratti di manutenzione programmata • Contratti di manutenzione full service • Gestione impianti in global service • Ammodernamento energetico • Ammodernamento normativo Frigo Point s.r.l. Via 24 maggio, 21 30027 - San Donà di Piave (Venezia) www.frigopointsrl.com
30027 San Donà di Piave (VE) - Via Isiata N.17/2 - Tel/Fax 0421-239286 www.carpsrl.it
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tradizione, farà festa a tutti i tesserati e alle loro famiglie domenica 16 dicembre al Club-Ristorante “Casa di Caccia” di Monastier, dalle 12.30 fino alle 20.00, con ospite speciale Babbo Natale...
PER GLI ALLIEVI DI ALFIER UN ANNO DI CRESCITA
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isultati per ora non brillanti: le difficoltà degli Allievi del Passarella hanno tuttavia una spiegazione razionale e logica, come ci spiega l’allenatore Alessandro Alfier. Mister, come mai un avvio così deficitario? “L’anno scorso il Passarella non aveva una squadra Allievi. Questo è appena il nostro primo anno insieme, tant’è che all’inizio non sapevamo nemmeno se avevamo i numeri per poter costruire l’organico. Stiamo cercando di creare un bel gruppo partendo da zero, piano piano ci stiamo riuscendo: i pochi punti sono dovuti sia per difficoltà fisiologiche, sia perché abbiamo avuto la sfortuna di incontrare in queste prime partite quasi tutte le squadre più forti”. Quindi secondo lei qual è la ricetta per iniziare a far punti? “Ci vogliono impegno, dedizione e
lavoro, tanto lavoro. Solo così potremo iniziare ad esprimere il nostro pieno potenziale che, secondo me, è buono”. Non potete giocare nel vostro campo di Passarella perché soggetto al rifacimento del terreno. Rappresenta un handicap tanto importante per voi l’essere costretti a giocare le partite casalinghe a Calvecchia? “Sicuramente si. Non tanto per la qualità del campo, ma soprattutto perché a livello mentale non rappresenta il nostro punto di riferimento, poiché continuiamo ad allenarci a Passarella. Non abbiamo la possibilità di giocare su un terreno amico, anzi, non ne conosciamo le misure e la morfologia. Per noi andare a Calvecchia è come essere costretti a giocare in trasferta”.
punisce i comportamenti scorretti, le bestemmie e quant’altro? “Certamente. E’ prevista la multa in caso di ammonizione, espulsione, bestemmia e qualunque altro tipo di comportamento scorretto, verso i compagni e anche verso l’allenatore”. Dove si sente di dire che potete arrivare, anche in base ai programmi e agli obiettivi imposti dalla società? “La società non ha mai imposto nessun obiettivo, sa benissimo che quest’anno non sarà facile per noi. Però sono convinto che impegnandoci a dovere potremo risalire fino a metà classifica”.
All’interno della squadra è stabilito un particolare regolamento che
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IL CALCIO GIOVANILE NEL BASSO PIAVE
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FABIO MASCHIETTO, MISTER E COORDINATORE
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reporti Calcio significa passione per la palla, emozioni da condividere avendo addosso la casacca biancorossa. In un settore giovanile (ne parliamo nell’altro articolo) in cui spiccano numeri e qualità. A coordinare la truppa come Responsabile del Settore Giovanile (assieme a Gianni Vianello) è Fabio Maschietto che, forse non lo ha detto ancora a nessuno, ma ha una passione, calcisticamente parlando, per Billy Costacurta. L’ex milanista, attualmente sen-
za panchina e opinionista Sky, piace a Maschietto come pure Zeman e De Canio. Insomma un mix di personalità cui fare riferimento per crescere. La pecca del Treporti è, probabilmente, la mancanza di un campo in più dove far correre e crescere i talenti sportivi. La squadra degli Allievi, allenata da Fabio, non è, forse, ancora pronta per respirare l’alta classifica, anche se lo spogliatoio unito e serio lascia ben sperare per il futuro. Da allenatore
Maschietto ha preparato il Cavallino Allievi, gli Allievi Regionali del Laguna e i Giovanissimi della Serenissima.”L’importante – dice – in un gruppo è che esista la responsabilità e il rispetto tra i giocatori e gli “uomini” che, in uno spogliatoio debbono crescere e rapportarsi con i coetanei”. Il passato calcistico di Maschietto dice Venezia, Mogliano, Treporti, Jesolo ecc. Una “fedina” sportiva che lo ha fatto crescere ed ora (dal 2003 ha appeso le scarpette al chiodo) lo fa continuare per trasmettere il suo calcio ai giovani che lo vogliono apprendere. “Siamo una squadra con una ventina di ragazzi, non tanti se si guarda alle possibili assenze dettate da malanni stagionali o altro”.
Ci sono recentemente state le elezioni per i componenti i vertici della federazione regionale. Tu cosa ne pensi? “Credo che i nuovi o rinnovati vertici della Federcalcio debbano essere in grado di accettare anche e soprattutto le idee di chi lavora ed opera direttamente sui campi. Solo chi lavora in trincea ha il polso della situazione. Poi la politica di federazione è un’altra cosa sulla quale non mi esprimo”.
LA TRUPPA BIANCOROSSA...
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ettore giovanile del Treporti: una realtà che non sfugge all’attenzione degli addetti ai lavori. Circa 160 ragazzi il “conto corrente” in termini di investimento di carattere sociale ed agonistico: la ricerca della qualità e la crescita del vivaio sono all’ordine del giorno. Ricordiamo che da qui anche nel recente passato sono partiti ragazzi diventati poi calciatori ed ora professionisti, un nome su tutti il portiere Alessio Scarpi (nella foto sotto). Dai Piccoli Amici alla Juniores, ecco la mappa degli allenatori delle formazioni biancorosse del Treporti. I Piccoli Amici sono preparati da Gianluca Amadi e da Giuliano Baldissera. I Pulcini sono seguiti da Giannino Vianello e Vittorio Polesel. Due le formazioni di categoria Esordienti: una (a 9) allenata da Roberto Busetto, ed una (a 11) preparata da Vanni D’Este. Tiziano Collarin è il mister dei Giovanissimi, mentre gli Allievi li cura Fabio Maschietto. La Juniores Regionale è seguita da Giuseppe “Bepi” Rosso. Una ventina le unità per ogni squadra. Importante anche segnalare il preparatore dei portieri: quel Daniele “Lele” Minio che segue “i guanti” della prima squadra e che, una volta alla settimana, insegna a stare tra i pali a tutti i portieri delle altre formazioni.
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ALBERTO TONETTO “COMANDA” GLI ESORDIENTI Esordienti (9 contro 9) della società nata dalla fusione tra le due località (Eraclea e Ponte Crepaldo appunto). Un bel gruppetto di circa 13 piccoli atleti (nati tra il 2001 e il 2002) che stanno dando buone soddisfazioni al tecnico e alla società.
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onostante la giovane età (32 anni) Alberto Tonetto lo chiamano “mister” già da quattro anni: dopo tre stagioni vissute da giocatore della prima squadra (e allo stesso tempo allenatore) allo Jesolo, dove ha cresciuto un gruppo di piccoli dai Pulcini fino agli Esordienti, si è spostato da quest’anno all’Eraclea/Crepaldo, con rinnovato entusiasmo. Alcuni elementi lo hanno, tra l’altro, seguito nella nuova avventura, negli
Chiaro che a queste età devi lavorare sotto vari aspetti: un po’ educatore, un po’ allenatore... “Sì, è vero. Si cerca in primis di lavorare molto col pallone, palla a terra con massimo tre tocchi, sia nelle partitine degli allenamenti, che nelle partite che facciamo. Poi si punta al miglioramento dei fondamentali, coordinazione, la tecnica di base, lo stare in campo nelle due fasi, offensiva e difensiva. A livello comportamentale bisogna sempre lavorare molto sull’aspetto psicologico, visto che è una particolare età per loro”.
comportamento dentro e fuori dal campo? “Cerco di educarli al rispetto tra i compagni, con gli avversari e soprattutto con l’arbitro. Sul gioco voglio che si aiutino in campo tra di loro. Non è facile, lo ammetto, ma finora mi stanno dando grandi soddisfazioni, al di là dei risultati che poi valgono fino ad un certo punto”. Qualche regola particolare nel tuo spogliatoio? “Stanno crescendo e si cerca di farli divertire anche attraverso piccole cose. Tipo il classico torello dove se si arrivano ai venti passaggi, chi sta in mezzo si deve fare le dieci flessioni; oppure quando uno segna il goal o compie gli anni c’è la tradizione di portare le paste. Sono piccole cose che però fortificano il gruppo”.
Quali sono le direttive per un buon
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NOVENTA: GIULIANO ANDREUZZA, IL MISTER DI TUTTI
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na squadra competitiva, suscettibile di cali psicologici e fisici, ma determinati a fare bene e con lo scopo primo di poter presentare due o tre ragazzi in prima squadra, con la ferma intenzione di rinforzare l’ossatura di giovani “del paese”. Del resto con un mister così non si potrebbe pensare il contrario. Giuliano Andreuzza è partito da casa a 14 anni, destinazione Genova. Qui ha fatto tutta la trafila nelle giovanili del grifone. “Erano tempi difficili: partire da casa, abbandonare famiglia e amici per una sfera di cuoio
era bello ma altrettanto impegnativo. L’ho fatto e mi è andata bene, a tanti non va così”. Dopo Genova ci sono state Parma, Pescara, Lazio. Giuliano giocava da stopper, ossia quello che aveva il compito di seguire come un’ombra il centravanti avversario. “Ricordo con piacere mister Cadè: mi aveva colpito l’umiltà dentro e fuori dal campo. Valori che cerco di trasmettere oggi ai ragazzi del mio gruppo”. Tornato in terra veneta comincia la trafila da giocatore e da allenatore. Dall’Eccellenza alla Terza Categoria è un tourbillon di squadre
ed esperienze. Da due anni mister Andreuzza è allenatore a Noventa degli Under e dei Pulcini 2003, nonchè responsabile tecnico di tutte le formazioni. “Sono categorie molto diverse, agli antipodi. I piccolini devono essere seguiti tanto e necessitano di attenzioni diverse dagli altri. I grandi fanno gruppo in altro modo: ci si interfaccia con ragazzi che portano in campo anche le tensioni della scuola, del lavoro e il calcio deve aiutare a sfogare nel più positivo dei modi queste pressioni. Del resto trattasi di calcio ben diverso da quello che ho vissuto io. Allora i muscoli erano veri, adesso sono costruiti con attenzione. Il giocatore deve avere tanto fisico, velocità, se si riesce anche un buon piede. Poche le bancarelle che espongono tutta questa mercanzia. Si contano sulle dita di una mano. A Noventa ogni anno due o tre ragazzi dalla Juniores vengono inseriti nella prima squadra e questo ci lusinga”.
Il campo dove giocano le squadre giovanili e, sotto, il campo principale dell’impianto di Noventa di Piave.
Giuliano Andreuzza con la maglia del Pescara nel 1975
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CALCIO MEOLO, PROSEGUE IL RINNOVAMENTO
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on le dimissioni di presidente e vice presidente avvenute il 30 giugno 2012, il Meolo era sull’orlo della chiusura: quasi senza giocatori della Prima Squadra e con il Settore Giovanile da ricostruire. Grazie alla caparbietà dei dirigenti rimasti e alla volontà dei genitori e di molte persone del paese, che vedono nello sport e nell’attività giovanile una risorsa per la comunità, il Calcio Meolo ha potuto continuare la sua attività e allo stesso tempo rinnovarsi. Il primo passo della nuova gestione societaria è stato la nomina di un nuovo presidente, Silvano Zaffalon, e del direttivo gestionale della società, così da riuscire a perfezionare l’affiliazione e l’iscrizione della società, e di tutte le categorie di età, per l’anno 2012-2013 prima del termine ultimo del 25 luglio. È stata successivamente firmata una convenzione con l’Amministrazione Comunale di Meolo per la completa gestione dell’impianto sportivo “Giuseppe De Nardi”, con il paga-
mento delle varie utenze e i lavori inerenti alle strutture a carico della società. Nel mese di ottobre, terminata la “fase transitoria”, è stata indetta un’assemblea dei soci per eleggere il nuovo direttivo il quale, il 22 novembre, ha eletto il nuovo presidente ed ha assegnato le cariche al proprio interno. Presidente è stato rieletto Silvano Zaffalon (nella foto), mentre il nuovo direttivo è composto da: Celli Roberto, Chiominto Giovanni, Finotto Giuseppe, Franzin Guido, Nogarotto Claudio, Pasqualini Mario, Passarella Italo, Sansonetto Chiara e
Tronchin Stefano. Al nuovo direttivo il compito di costruire solide basi per la società, con l’obiettivo di puntare ad una crescita sia quantitativa che qualitativa del Calcio Meolo, anche attraverso accordi con società semi-professioniste e professioniste. Spetterà poi all’assemblea dei soci che si riunirà nuovamente a maggio del 2013 decidere il futuro di questa gloriosa società. Nella foto, la squadretta dei Piccoli Amici, il primo tassello del Settore Giovanile, i più piccoli allenati da Franco Teso e da Luca Zaffalon.
INCONTRO FORMATIVO PER LE FAMIGLIE
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i può continuare ad essere bambini praticando calcio”: questo il tema dell’incontro organizzato dall’ASD Calcio Meolo con il professor Alessandro Tettamanzi, psicologo dello sport e docente del Settore Giovanile Scolastico della FIGC. L’iniziativa è rivolta principalmente ai genitori ed a tutte le persone interessate alla formazione dei ragazzi nello sport e si terrà venerdì 14 dicembre alle ore 20.30 a Meolo. Per maggiori informazioni rivolgersi alla segreteria del Calcio Meolo (0421.618455).
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IL CALCIO GIOVANILE NEL BASSO PIAVE
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LASTIMMA DON BOSCO, NON SOLO CALCIO
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on solo sport, non solo calcio, ma tanto sociale nell’attività del Lastimma Don Bosco, società che il prossimo anno si appresta a tagliare il prestigioso quanto invidiabile traguardo dei 50 anni di attività. Un sodalizio che punta alla crescita prima educativa e poi calcistica dei propri atleti, provando a lanciarne ogni tanto qualcuno nel calcio che conta. Ultimo in ordine di tempo, Daniele Tonetto, classe ‘94, che gioca nella Sacilese (in serie D) e per il
quale è arrivata anche la chiamata nella Nazionale giovanile di riferimento; ma anche lo stesso Matteo Buratto (sempre ‘94) che milita nel SandonaJesolo (sempre in serie D). Prodotti di casa, cresciuti con sani principi. Come sottolinea il presidente del Lastimma Don Bosco, Franco Marcati. “Abbiamo un bacino di tesserati molto ampio, soprattutto se guardiamo alle categorie più piccole. Miriamo alla crescita dei ragazzi, pur con tutti i nostri limiti, ma è la nostra missione più importante. Abbiamo tanti allenatori, tanti istruttori e gente che dedica il suo tempo in un contesto particolare com’è per esempio l’Oratorio di San Donà”. Si va avanti con pochi aiuti dagli sponsor, molto di suo (come conferma il presidente) e di altre due, tre aziende per sostenere l’attività calcistica. “Si cerca di far quadrare i conti, ma non è facile: tanti di noi lo fanno spinti dall’ambiente, io a Don Bosco ci ho giocato e son cresciuto, lo sento un po’ mio. Compatibilmen-
LE STRUTTURE A DISPOSIZIONE
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ono principalmente due i luoghi dove si svolge l’attività del Lastimma Don Bosco: il più frequentato, per ovvi motivi, è l’Oratorio Don Bosco, dove da qualche anno è a disposizione un campo regolamentare interamente in sintetico. Qui si svolge tutto il lavoro della Scuola Calcio, ma è un campo che è
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molto richiesto anche da altre realtà. All’Oratorio vi è anche tutta l’organizzazione amministrativa, la sede e la segreteria. L’altro è il campo sportivo comunale “Cesco Battistella”, dove si giocano le partite dei più grandicelli del Settore Giovanile e ovviamente della prima squadra.
te col tempo a disposizione, cerco di seguire molte partite dei ragazzini, mi piace soprattutto vedere i piccolini che sono davvero fortissimi e danno filo da torcere a tutti”. E poi molto sociale, appunto. Come la Santa Messa dello Sportivo, tenutasi lo scorso 1° dicembre, alla quale hanno partecipato tutti i tesserati con le loro famiglie, in preparazione al Natale. Nella settimana precedente al Natale, altro ritrovo e festa con un grande buffet alle 19.00 presso l’oratorio che prevede anche il raccoglimento in Chiesa.
A SAN GIUSEPPE I PIù GRANDI SON GLI ESORDIENTI... sandonatese.
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e ci riferiamo agli Esordienti a 9, i motivi di soddisfazione in un allenatore che segue questi giovani ragazzi non vanno associati al numero di vittorie o sconfitte, ma ad altre varianti, meno solide ma probabilmente più genuine e passionali rispetto a quelle di un collega che allena in categorie superiori. Un gruppo misto, composto da ragazzi del 2000, 2001 e 2002, che sta dando grandi soddisfazioni ad Angelo Bruno, mister degli Esordienti a 9 del San Giuseppe, la squadra più grande del ricco Settore Giovanile del quartiere
Non essendoci l’assillo della classifica, qual è l’obiettivo che si è prefissato di raggiungere? “Per molti di loro questo è sicuramente un anno particolare, perché è il loro primo anno che giocano a nove: abituarsi ad un campo più grande e ad avere più compagni intorno a sé alla loro età non è facile. Il mio obiettivo è quello di insegnargli a giocare e farli innamorare il più possibile del gioco del calcio”. Per raggiungere il suo obiettivo dunque è anche necessario farli divertire negli allenamenti? “Dosare bene il tipo di allenamento è molto importante, ma non è facile, perché c’è chi è più sviluppato e chi meno; non è mai facile scegliere gli esercizi adatti per cercare di non ca-
ricarli troppo di lavoro e per permettergli di poterli svolgere serenamente. Ovviamente l’utilizzo del pallone è fondamentale, cerco di inserirlo nel maggior numero di esercizi possibili, poiché per me è fondamentale prima di tutto insegnare bene la tecnica ai miei ragazzi”. Da quanto tempo allena questo gruppo? Si trova in sintonia con gli elementi che lo compongono? “Con tutti loro ho cominciato quest’anno. Nonostante il gruppo sia ricco e variegato mi trovo in buona sintonia. A disposizione ho tre tipi di giocatore: c’è quello intrinseco, a cui piace tantissimo il calcio ed è desideroso di imparare, quello estrinseco, che gioca a calcio per volontà dei genitori, e quello che inizia perché ama stare con gli amici. Mi sto divertendo moltissimo ad allenarli”.
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IL CALCIO GIOVANILE NEL BASSO PIAVE
torre di mosto
CON MISTER MORO ALLIEVI SUPER AL TORRE DI MOSTO iniziato a coltivare qualche sogno di vertice vedendo come sono andate queste prime partite?
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onostante un avvio di campionato molto positivo, l’allenatore degli Allievi del Torre di Mosto Evaristo Moro continua a mantenere un basso profilo e a dire che “noi dobbiamo solo valorizzare e preparare i giovani per la prima squadra, non credo che potremo vincere il campionato”. Sarà davvero così oppure il mister ha
Come sta andando per lei questa seconda stagione alla guida degli Allievi del Torre di Mosto? “Molto bene. Dall’anno scorso sembra siamo migliorati parecchio: a maggio eravamo settimi, ora siamo ripartiti alla grande. Sette vittorie e un pareggio in otto partite sono davvero un bottino invidiabile per una squadra come la nostra, che non punta alla vittoria del campionato. Non montiamoci la testa e continuiamo a lavorare, anche perché non credo che siamo sufficientemente attrezzati per poter lottare per la vittoria finale”. Perché? In questa prima
parte avete messo in mostra un attacco assai prolifico e un’ottima difesa. Cosa vi manca per poter competere ad alti livelli? “Secondo me a lungo andare la continuità. Però non pensiamoci, già essere partiti così è un’ottima conquista. Il nostro obiettivo non è quello di arrivare primi! La società infatti mi ha chiesto di continuare a migliorare le qualità dei singoli in modo che in un breve periodo possano tornare utili alla prima squadra. Questo è il mio compito quest’anno, e mi pare che per il momento i frutti di questa mentalità e di questo lavoro mirato siano rigogliosi e sotto gli occhi di tutti”. Quale modulo utilizza e cosa chiede in particolare ai suoi giocatori? “Giochiamo col 4-4-2 perché penso sia il sistema di gioco più adatto per ricoprire al meglio ogni zona del campo e per esaltare al meglio le qualità della mia squadra. Giocando in questo modo infatti ho due esterni che
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riescono a rifornire costantemente i miei due bravissimi attaccanti Scomparin e Franzin, che stanno segnando tantissimi gol (Franzin è già a quota 19) e sono il nostro punto di forza”. Su cosa lavora in particolare durante gli allenamenti? “Siamo una squadra collaudata, che gioca bene sfruttando un’intesa naturale tra i giocatori. Sto lavorando molto sugli schemi per le punizioni e i calci d’angolo, risorse da cui stiamo traendo grande beneficio. Mi sto concentrando anche sul reparto difensivo, poiché i titolari provengono dai Giovanissimi e hanno bisogno di adattarsi alla nuova categoria”. Con una formazione Allievi così valida, per la Prima Squadra del Torre di Mosto si prospetta un futuro molto interessante. Osservando il loro inizio di campionato però, anche se Moro sicuramente non sarà d’accordo, riteniamo questi ragazzi possono iniziare a togliersi molte soddisfazioni già da quest’anno.
I PULCINI DEL CEGGIA, TANTI E BRAVI sorride “Zanfo” - mi diverto molto, gli allenamenti vedo che piacciono e per me, essendo il primo anno da mister effettivo, l’impatto è stato sicuramente buonissimo”. Fabio Buran è al terzo anno coi Pulcini a Ceggia, ma ha allenato anche al Città di S.Donà. “Il primo obiettivo da perseguire è quello di educar-
Anche quest’anno, come ormai da tradizione, la Libertas Ceggia 1910 FCD organizza la cena per il classico scambio degli auguri natalizi con i suoi tesserati e i genitori. Il ritrovo è fissato per lunedì 17 dicembre 2012 alle ore 20.00 presso la Casa della Dottrina. E’ l’occasione, anche, per fare un parziale bilancio della stagione in corso e illustrare quali saranno gli impegni che nei prossimi mesi le squadre del settore giovanile dovranno affrontare.
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i solito basta un allenatore, che talvolta deve trasformarsi in un piccolo “sergente”, per tenere a bada una squadretta di Pulcini: nel caso del Libertas Ceggia, invece, i numeri costringono a rivedere questo binomio allenatore-squadra, perché, essendo ben 23, da soli è davvero dura. E allora, a guidare i piccolini ci sono Fabio Zanforlin (che della società è anche il direttore sportivo) e Fabio Buran. Già scontato che i bimbi chiamano l’allenatore di turno “mister” e non “Fabio”, sennò sai che confusione! “Lavoriamo in grande sintonia tra me e Fabio – afferma Zanforlin – e anche in base ad attitudine e ruoli, li ruotiamo durante gli allenamenti e anche al venerdì quando ci sono le partite, dove ci presentiamo con due squadre Pulcini. Siamo soddisfatti del lavoro che stiamo svolgendo, anche con la supervisione della LiventinaGorghense, la cui scuola calcio ci segue da vicino”. Da anni nel mondo del pallone, soprattutto come diesse, la domanda è spontanea: più stress coi piccolini da mister o coi “capricci” dei grandi? “Senza dubbio, meno stress con i miei piccolini –
li più che allenarli – evidenzia – come si dice bisogna usare un po’ di bastone e un po’ di carota. Bisogna tenerli a freno perché vorrebbero fare i salti mortali, ma allo stesso tempo lasciarli andare. Stiamo portando avanti un buon lavoro e riscontriamo grande entusiasmo e voglia di imparare, e a me piace moltissimo insegnare, sono un loquace”. Due “comandanti” e tanti piccoli “soldatini” col pallone tra i piedi...
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IL CALCIO GIOVANILE NEL BASSO PIAVE
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CAVALLINO, “GALOPPANO” BENE I GIOVANISSIMI qui un ambiente ideale per far calcio in tranquillità: mi piace dare spazio a tutti quanti. Il modulo? Gioco di norma con un 4-2-3-1 ma spesso capita di cambiare qualcosina anche in base all’avversario”.
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reddo, umidità, la fastidiosa nebbia, pioggia: durante la settimana allenarsi non è facile, forse è ancor più difficile per certi aspetti rispetto al giocar le partite. Chiedetelo al gruppetto dei Giovanissimi del Cavallino che partono nel tardo pomeriggio da Burano, vanno tra vaporetto e bus al “Comunale” di via Pordelio e poi, dopo due intense ore di lavoro sul campo (spesso con le giornatine da lupi di cui accennavo all’inizio), fanno il percorso inverso. Senza dimenticare lo studio, fondamentale e da non trascurare. Son sacrifici importanti,
ma, come dice mister Stefano Cavarzeran, al secondo anno alla guida dei gialloverdi in questa categoria, valgono la pena. Lui ha assaporato anche la guida della prima squadra, due anni fa ha fatto una scelta “diversa”. “La differenza principale – dice – è che con i grandi c’è l’assillo del risultato e c’è molta più pressione, qua coi ragazzini invece ci si diverte di più, ma allo stesso tempo bisogna essere molto preparati, sia nell’aspetto tecnico-tattico, ma anche in quello del comportamento. E’ un’età particolare: pensano di essere già grandi invece dentro sono anco-
ra bambini. Non è facile”. Ma stanno dando ottimi risultati, sia sul campo che fuori. “Assolutamente sì. Siamo contenti, sono disponibili e rispettosi, si divertono e
NATALE GIALLOVERDE, TRADIZIONE CHE SI RINNOVA
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nche quest’anno l’Associazione Calcio Cavallino festeggia assieme ai propri tesserati, alle loro famiglie, ai dirigenti, agli allenatori, a tutti i simpatizzanti e tifosi dei colori gialloverdi l’arrivo del Natale, con la tradizionale festa denominata “Natale Gialloverde”. Si terrà venerdì 14 dicembre pres-
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so l’ampio salone del Villaggio San Paolo (via Radaelli, a Ca’ Ballarin) a partire dalle 19.30. L’occasione per scambiarsi gli auguri e per cenare in buona compagnia. Per info e prenotazioni contattare la segreteria della società allo 041-5370434.
Poi quando piove capita di fortificare il gruppo attraverso piccole “punizioni” che mettono a prova la forza degli atleti. “Col fango capita di far fare una decina di flessioni, magari alla squadretta che perde nella partitina. Non abbiamo un regolamento interno, cerchiamo di affrontare i problemi man mano che si manifestano, ma finora, ripeto, siamo molto contenti”.
I GIOVANISSIMI DI PAVANELLO, UN MISTER “SACCHIANO”
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ccoci a Jesolo. Specificatamente nello spogliatoio dei Giovanissimi Provinciali, allenati, da questa stagione, da Gianni Pavanello. Per lui ultimo anno da giocatore, in Seconda Categoria, nelle fila dell’Altino. Era l’anno 2001. Questa dei giovanissimi è una squadra eterogenea, in cui i ragazzi sono di età compresa tra il 2000 e il 1998, con conseguenti differenze sia dal
punto di vista fisico che tecnico. Per contro, tra i pregi, i ragazzi sono sempre presenti con la voglia di fare e correre ad allenarsi sul rettangolo verde di Jesolo Paese, nello storico campo Benati, e di disputare le gare interne allo stadio “Antiche Mura”, sempre nella stessa parte storica della città. Per quanto riguarda la tattica mister Pavanello, tra i tanti, predilige il modulo 4-2-3-1 ad una sola punta anche se, tanto, dipende dalla squadra avversaria e dalla duttilità tattica dei ragazzi presenti alle singole partite. “Noi siamo in sedici, non tantissimi, quindi molto spesso dobbiamo fare di necessità virtù, ma siamo soddisfatti del lavoro che stiamo facendo finora”. Gianni Pavanello alla classica domanda, ovvero a quale mister si ispira quando allena, ci risponde di prediligere il romagnolo Arrigo Sacchi: insomma un tipo tranquillo, paziente e vincente. Poi parliamo un po’ di arbitri e della
situazione dei campi. “Spesso alcuni direttori di gara sono ragazzi che non hanno mai giocato a calcio e questo crea talvolta una differenza di lettura di alcune situazioni di gioco. Si faranno le ossa, l’importante è che sbaglino il meno possibile, come del resto i giocatori. Il calcio di oggi – continua – si gioca su terreni davvero buoni, curati. Mi ricordo la gara giocata a Quarto d’Altino dopo un fortunale. Tantissima pioggia, ma il campo ha tenuto benissimo. Merito di chi se ne prende cura”. Intanto, oltre al campionato, i Giovanissimi nerazzurri si preparano in prospettiva per il consueto torneo di Pasqua, il “Bruno Tedesco”, ad otto squadre. Una kermesse degna di nota che lo Jesolo organizza oramai da anni ed è capace di attirare l’interesse degli addetti ai lavori.
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IL CALCIO GIOVANILE NEL BASSO PIAVE
L’INTERVISTA
TUTTINCAMPO... SPECIALE ELEZIONI FIGC VENETO
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no per cercare la riconferma dopo due anni di commissariamento della FIGC del Veneto, l’altro per accogliere consensi dopo molti anni di lavoro con i Settori Giovanili. Questa, in sintesi, la situazione alla vigilia del voto per il nuovo Presidente della Federazione del Calcio Veneto per il quadriennio 2012-2016: da una parte il trevigiano Fiorenzo Vaccari, già Vicepresidente della Lega Nazionale Dilettanti (area nord), dall’altra il mestrino Giuseppe Ruzza, che due anni fa appoggiò l’attuale sfidante ma che in occasione di queste elezioni ha deciso di correre da sé. 1. Quale la situazione della Federazione dopo due anni di commissariamento? V – In generale è chiaro che la situazione è difficile per la crisi economica che colpisce anche le società venete. Siamo partiti due anni fa da una situazione disastrosa, partendo da zero, lavorando con grande serietà e riportando lo stato delle cose in linea. Siamo consapevoli di aver fatto molto e vogliamo la riconferma per portare avanti i nostri impegni. R - La delusione per la totale mancanza di gioco
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di squadra in questi due stini è stato per me una anni mi ha spinto a scen- grossa sorpresa in positidere in campo in tempi vo: ha gestito tutti i corsi non sospetti. per i dirigenti, ben 8 negli C’è stata una geultimi due anni con stione troppo 400 dirigenti forcentralista, mati. Vaccari per la senza coinIl Basso Piariconferma, volgere ve è una Ruzza per un nuovo corso: tutti ed è zona posiecco l’intervista doppia stata tolta tiva sotto rilasciata dai due sfidanti l’autonotutti i punti alla vigilia del voto di mia decidi vista, con sabato 1° dicembre sionale alle società che scorso Delegazioni. lavorano con Siamo pienalo spirito giusto mente consci delle senza creare grossi nostre capacità, maturate problemi. da molti anni nel movimen- Anche qui dovremo lavoto calcistico, soprattutto rare per migliorare le cose. nel Settore Giovanile che, R – Vogliamo lavorare col ricordiamo rappresenta sorriso: a San Donà e dinl’80 per cento dell’attività torni le società lavorano di una società. bene, sono presenti in tutto. 2. Quale la prima cosa Bisognerà migliorare la da fare non appena sarà struttura organizzativa: eletto? per esempio manca un V – Non c’è una decisio- collaboratore per l’attivine primaria: bisogna dare tà scolastica e l’attività di continuità al lavoro e man- base. tenere il contatto con le L’impegno è di essere forsocietà, migliorandolo. Il temente presenti anche nostro gruppo ha mostrato qui. grande impegno e spero possa essere riconfermata 4. Qualora non venisse la fiducia anche se qual- eletto, quale messaggio cuno ha deciso di correre vuole dare al suo avverda un’altra parte. sario? R – La prima cosa da fare V – Che continui a lavorare è attuare le deleghe per competenze e professionalità. Aumentare il contatto con le società, attraverso strumenti nuovi di comunicazione: non si può stare dietro una scrivania e decidere da lì. Siamo noi che dobbiamo andare dalle società, non il contrario, perchè le società sono, di fatto, i nostri datori di lavoro. 3. Noi parliamo del Basso Piave in particolare: cosa c’è da fare per le 16 società di Tuttincampo? V – Il delegato del Veneto Orientale, Gianfranco Co-
e a fare magari meglio di quanto abbiamo fatto noi (e abbiamo fatto tanto). Siamo comunque fiduciosi: alla riunione fatta a San Donà a metà ottobre erano presenti il 100% delle società del Veneto Orientale. Credo sia stata la prima volta nella storia. R – Dico solo una frase al mio sfidante: qualora dovesse vincere, di stare molto accanto alle società. Da ultimo voglio ricordare tre importanti progetti portati avanti da me e premiati dall’Uefa: un’iniziativa col carcere minorile di Treviso, una con l’Università di Venezia e l’intervento presso il centro di prima accoglienza dei giovani afghani a Tessera.
L’ESITO DEL VOTO: RUZZA è IL NUOVO PRESIDENTE
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’ha spuntata Giuseppe “Bepi” Ruzza: è lui il nuovo presidente del calcio in Veneto. Otto anni fa l’ultima volta in cui un veneziano (il portogruarese Giorgio Ruzzene) guidò il Comitato Regionale della Lega Nazionale Dilettanti. Una vittoria ampia, forse ai più inattesa, e non affatto sul filo di lana: 433 delle 708 società presenti a Mestre
sabato 1 dicembre (sulle circa 848 aventi diritto al voto) hanno dato la loro preferenza a Ruzza, premiandolo rispetto a Fiorenzo Vaccari, che si è fermato a 269 voti. Chi è Ruzza? 63 anni compiuti il 29 settembre scorso, dopo aver giocato a livello dilettantistico a Tessera e Fossalta di Piave inizia a collaborare con la Figc nel 1976.
Fino al 1991 fa parte del Comitato Provinciale di Venezia che poi presiede fino al 2005/06: dall’anno seguente guida il Settore Giovanile e Scolastico della FIGC del Veneto come coordinatore federale. Dal 2000 è membro della Giunta provinciale del Coni di Venezia di cui è stato anche vicepresidente per un mandato.
Gianni Rivera, Presidente del Settore Giovanile Scolastico FIGC e la vice direttrice del carcere minorile Santa Bona di Treviso assieme a “Bepi” Ruzza.
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attualità
IL CALCIO GIOVANILE NEL BASSO PIAVE
attualità
“TUTTINCAMPO”, NON SOLO RIVISTA...
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n progetto che vuole sfondare da tutte le parti: “Tuttincampo – Il calcio giovanile nel Basso Piave” non sarà solo questa rivista “free press”. Una più ampia risonanza sarà data alle gesta dei nostri giovani calciatori attraverso un sito internet tutto nuovo (in corso di realizzazione), che sarà www.tuttincampo. info e tramite una trasmissione radiofonica, in onda tutte le domeniche, sulle frequenze di TopRadio, famosa radio del Veneto e Friuli con sede ad Oderzo. Il progetto di “Tuttincampo” ha infatti catturato l’attenzione di Lucio Dal Molin, che da anni conduce ogni domenica un programma alla radio dedicato al calcio dilettantistico (e che ora collabora anche con la nostra rivista ndr). Poco prima di tutti i risultati dei “grandi”, una parentesi, alle 16.00 di tutte le domeniche, ai protagonisti di “Tuttincampo”. Il “bat-
tesimo” c’è stato già lo scorso 11 novembre, con la prima diretta con ospite in collegamento telefonico il responsabile del Settore Giovanile del Libertas Ceggia, Maurizio Manica. Gli ospiti successivi sono stati Fabio Concetti (presidente del Noventa), Roberto Mamerti (direttore generale del Lastimma Don Bosco) e Francesco Ghedini (responsabile del Settore Giovanile del SandonaJesolo). Di volta in volta saranno sentiti tutti quanti i protagonisti delle 16 squadre del progetto “Tuttincampo”. Tanti gli argomenti di cui si parlerà a TopRadio, ascoltabile anche in streaming direttamente dal link presente sul sito www.tuttincampo.info. Da ricordare che la trasmissione radio è realizzata grazie alla preziosa collaborazione del “Mercatino della Frutta”, da Mirco, negozio di frutta e verdura di San Donà (in via Verdi, 48).
Il calcio giovanile anche in rete e alla radio!
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TUTTINCAMPO Tuttincampo... sul web! Sito internet: www.tuttincampo.info Per contattare la redazione: redazione@tuttincampo.info Contatto telefonico: 333.9249976 Pagina Facebook: Tuttincampo (cliccare “mi piace”) Profilo Twitter: Tuttincampo1
Tuttincampo... alla radio! “Live” tutte le domeniche dalle 16.00 Dove? Su TopRadio (fm 99.00) In streaming? Link dal sito www.tuttincampo.info
Il conduttore della trasmissione radio, Lucio Dal Molin.
A.C. SAN DONà: TUTTA LA STORIA IN UN LIBRO
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ltre 540 pagine di racconto, corredato da più di 400 immagini (in gran parte inedite), dai tabellini delle circa 2 mila gare disputate e da un dettagliato materiale statistico su presenze e segnature. Sono i numeri del libro “A.C. San Donà: 90 anni di calcio biancoceleste”, che ripercorre la storia
della gloriosa squadra sandonatese dai primi passi mossi dal calcio in riva al Piave nel 1922 fino ai giorni nostri in cui il SandonàJesolo rappresenta il nuovo volto di un cammino che prosegue. Edito dalla Geo Edizioni di Empoli, il libro è stato scritto da Giovanni Monforte e Stefano Pasqualato.
un Sandonà 1922-FeltreLa sua realizzazione è seprealpi del 2 febbraio stata promossa dal circo- 2003, finita 5-5. lo Centrocampo Bianco- Nel libro, volti di allenatori, presidenti, di tanti diriceleste, fondato genti e collaboranel 2007 da un gruptori, che spesso po di ex rimangono in giocatori La pubblicazione ombra rispetto alle gesta dei del San presentata calciatori ma D o n à Calcio e martedì 4 dicembre senza il cui fondamentale presieal “Da Vinci” lavoro non si duto da può costruire un Silvano Balsuccesso calcistiliana. La steco. sura del volume ha richiesto ben cinque anni di gestazione. Tra gli aneddoti, come non ricordare il racconto della Il volume (costo 25 euro) grande fuga dal campo di sarà disponibile presso le gioco sotto un improvviso principali edicole di San bombardamento aereo Donà e al Bar Girardi (via durante la Seconda Guer- Bonifica) sede del circolo Centrocampo Biancocera Mondiale. Oppure le gesta degli leste e presso Cartoleria emigranti sandonatesi in “Orcomeno Francesco”, Canada che, sotto il mar- via Bortolazzi - San Donà chio della squadra Can- di Piave. talia, fecero conoscere la gloria biancoceleste oltre oceano. Senza dimenticare, venendo alla più recente stagione 1995-96, il “gran rifiuto” con cui Stefano Polesel disse no alla chiamata del Trap a Cagliari. Un’ultima curiosità: il record di gara con più gol allo “Zanutto” spetta a
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attualità
IL CALCIO GIOVANILE NEL BASSO PIAVE
medicina sportiva
LO SPORT FA BENE PER LA CURA DELLA SCOLIOSI
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i chiamo Elisa, ho 13 anni, gioco a pallavolo da 5. E’ successo tutto per caso, facendomi la doccia mi sono accorta di avere un rigonfiamento su una costola di cui non me ne ero mai accorta. Così, un po’ impaurita, l’ho detto a mia madre. Mi ha visitata la pediatra e con le lastre in mano mi ha mandato dalla fisiatra sospendendomi l’attività sportiva. Ora sto aspettando di sapere cosa dovrò fare e dentro di me ho paura… spero di poter continuare a giocare a pallavolo.
Elisa, Fossalta di Piave
RISPONDE Anna Trevisan (nella foto), laureata in fisioterapia e specializzata OMT (Orthopaedic Manipulative Therapist) in Terapia Manuale e riabilitazione Muscolo Scheletrica all’Università di Padova, fa parte della equipe fisioterapica del Centro di Medicina di San Donà di Piave. Questa è la realtà. Un bel giorno ci si accorge che è cambiato qualcosa nella “schiena”. È la scoliosi, un’alterazione della colonna vertebrale caratterizzata da una torsione della colonna su se stessa. La gran parte dei giovani presenta una scoliosi idiopatica (circa l’85% dei casi), che
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si caratterizza proprio perché non ha una causa ben definita. Si ritiene che venga originata da cause multifattoriali, anche se è sempre più chiaro che un ruolo importante lo giocano anche i fattori genetici. Anche se questa è una condizione che perdura per tutta la vita, non deve essere vista come un limite. Dobbiamo piuttosto imparare a gestirla con attenzione. Una ragazza come Elisa dovrà assolutamente fare una visita medica con uno specialista che si occupi di scoliosi (fisiatra, ortopedico ecc.) ed intraprendere così il suo iter rieducativo nel quale esiste anche lo sport! Lo sport deve essere direttamente legato alla rieducazione della colonna, ne rappresenta la parte più attiva e piacevole. Elisa seguirà un programma di esercizi individualizzati studiati dal fisioterapista per lei affinché perfezioni il suo modo di muoversi imparando schemi motori corretti. Si tratta di esercizi di propriocezione della colonna, di stretching e rinforzo muscolare, esercizi per la coordinazione e rieducazione posturale, che aiutano a modificare le posizioni scorrette. Appreso il giusto modo di muoversi, migliorata la coordinazione ed il controllo motorio, sarà più facile per Elisa rispondere alle sollecitazioni di carico e di squilibrio nel corso dell’attività sportiva utilizzando rea-
zioni riflesse di tipo correttivo. La pallavolo, così come il calcio e il basket, per citare alcuni degli sport più diffusi, sono in questo caso particolarmente indicati, proprio perché prevedono esercizio in carico, che stimolano i muscoli a rispondere alla forza di gravità e facilitano l’apprendimento delle azioni di sostegno della colonna. Se si impara bene come utilizzare e correggere il proprio corpo, lo sport diventa un momento estremamente utile dove applicare tutto ciò che si è preventivamente appreso durante la riabilitazione. Bisogna ricordare che lo sport permette l’allenamento di qualità fisiche e neuro-motorie importantissime, sviluppa una corretta immagine di sé e permette di instaurare relazioni sociali significative; inoltre, permette ai giovani di uscire dagli scorretti schemi sedentari che spesso vengono mantenuti a scuola e nello studio pomeridiano. Dott.ssa Anna Trevisan
VUOI CHIEDERE QUALCOSA AI MEDICI DEL CENTRO? Scrivi alla redazione di “Tuttincampo” via email (redazione@tuttincampo.info) e fai le tue domande specifiche. Il medico più indicato sarà lieto di rispondervi nei prossimi articoli della rubrica dedicata alla salute.
LA RICETTA DI MICHELE PER I NOSTRI CAMPIONCINI!
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na corretta alimentazione alimentare deve iniziare fin dai primi anni, poiché l’abitudine ad un’alimentazione sana ed equilibrata contribuisce molto ad uno sviluppo fisico armonico, oltre ad influire anche sui risultati nella pratica sportiva in modo positivo. Bisogna tenere presenti alcuni principi fondamentali: in primis la razione deve essere sempre equilibrata, e poi è importante consumare i pasti ad ore fisse oltre ad una masticazione corretta. L’obiettivo e quello di preparare il giovane calciatore allo sforzo e prevenire l’impoverimento energetico durante le partite. Il pasto prima della partita è fondamentale, deve essere della giusta quantità e costituito da ingredienti facilmente digeribili e almeno tre ore prima dell’inizio della partita. Gli alimenti e bevande da evitare sono: carni suine, selvaggina, salumi, carni in scatola, dolci alle creme, birra, vino, gelati, le bibite gassate. Mi raccomando care mamme!!!... Lo slogan è mangiar sano!!! Ad ogni uscita della rivista, attraverso questa mia rubrica, vi sarà presentata una ricetta da super sportivo, o da super casalinga...
Oggi vi propongo un “risottino ai frutti di mare e zucca”:
ricetta per 4 persone 240 gr riso carnaroli 200 gr cozze 200 gr vongole 100 gr calamaro 150 gr zucca 150 gr gamberi 1 carota 1 cipolla 1 costa di sedano prezzemolo q.b. 2 bicchieri prosecco aglio 1 spicchio olio extravergine sale e pepe nero q.b.
Fate un brodo vegetale con carota sedano cipolla, senza salarlo. Aprite su fuoco vivace con una padella le cozze e le vongole con olio e aglio; dopo qualche minuto aggiungere un bicchiere di prosecco e portare a fine cottura; dopodiché sgusciare e conservare il suo brodo. A parte in una pentola capiente fate tostare il riso con olio extravergine, e sfumate con del prosecco, appena evapora aggiungere i calamari tagliati a cubetti e bagnare man mano con il brodo vegetale. Dopo qualche minuto aggiungere la zucca a cubetti, fate cuocere per qualche altro minuto, lasciate asciugare il riso e dopodiché versare i frutti di mare con la loro acqua di cottura, compresi i gamberi crudi. Portate a fine cottura, togliete il riso dal fuoco, salate, pepate, prezzemolo tritato, un bel filo di olio extravergine, mescolate energeticamente fino ad ottenere un bel risotto cremoso, al dente e ben saporito.
CHI E’ IL NOSTRO CHEF? Nome: Michele Cognome: Potenza Nato a: Torino Residente a : Jesolo Età: 37 anni Attività: chef di cucina Carriera: ha frequentato la scuola alberghiera di Torino. Dal 2002 a Jesolo in vari hotel come Victoria Prestige, Anthony, Vina del Mar, Cellini, Baia del Mar e Hotel Ca’ Sagredo (Venezia). Ha avviato la MP Luxury, un’azienda di catering che gestisce eventi importanti, propone consulenze e servizio di chef a domicilio. Sugli schermi: da quasi due anni partecipa alla trasmissione televisiva di RaiUno “La Prova del Cuoco”, condotta da Antonella Clerici
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alimentazione
IL CALCIO GIOVANILE NEL BASSO PIAVE
foto e messaggi
TUTTINCAMPO … INSIEME!
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uesto è lo spazio che dedicheremo all’interno della rivista a voi lettori! Abbiamo pensato che per una migliore riuscita di “Tuttincampo” fosse fondamentale il coinvolgimento di voi tutti: ragazzi, calciatori, genitori, fratelli, sorelle e fidanzatine dei nostri atleti. Vuoi scrivere un messaggio a tuo figlio che gioca? Sei invece un calciatore tesserato in una delle 16 squadre di Tuttincampo e vuoi scrivere qualcosa a un tuo compagno, al mister o alla tua famiglia? Vuoi fare una dedica per il tuo gol segnato nell’ultima partita? Abbiamo tre canali principali dove potrete “dialogare” con noi o scriverci. LA PAGINA FACEBOOK All’interno del Social Network cerca la pagina ufficiale di Tuttincampo (www.facebook.com/tuttincampo) e scrivici un messaggio! I più curiosi, belli e simpatici saran-
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no pubblicati su questa pagina !!! IL PROFILO TWITTER Su Twitter “seguici” sul Profilo “Tuttincampo1” INVIA UN SMS AL NUMERO 333.9249976 I messaggi più originali saranno pubblicati su questa pagina della rivista! ALTRA NOVITA’: LA RUBRICA FOTOGRAFICA! Scatta la foto, mandala alla rivista “Tuttincampo” La redazione di Tuttincampo aspetta tutte le vostre foto, che dovranno essere rigorosamente scattate con una copia del nostro giornale tra le mani! Vuoi fotografare tuo figlio prima dell’entrata in campo? A fine allenamento? In gruppo con i compagni? In qualsiasi altra situazione della vostra giornata? Mandateci tantissime foto! Le più originali e simpatiche saranno
pubblicate su questa rivista e saranno messi in palio di volta in volta graditi premi per i soggetti fotografati! INVIA LA FOTO VIA MAIL A redazione@tuttincampo.info oppure tramite l’applicazione Whatsapp al numero 333.9249976
TUTTINCAMPO N.1 ANNO 1 / DICEMBRE 2012
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SPECIALE SAN DONà
ELEZIONI FIGC VENETO
MEDICINA SPORTIVA
Solo Settore Giovanile per la società di via Pertini. Intervista a mister Luca Tuis
Intervista doppia a Vaccari e Ruzza, i candidati alla vigilia del voto delle società
In questo numero parliamo del diffuso problema della scoliosi con le risposte di un’esperta
Sede centrale: Via Pasini, 4 30020 Quarto d’Altino (VE) Servizio clienti NUMERO UNICO Tel. 0422 – 823810 - Fax : 0422-782926 marketing@omegagruppo.it
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DALLA PARTE DELL’ALLENATORE
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uante volte un allenatore inizia una nuova avventura con la difficoltà di non avere precise linee guida tecniche dalla società e ritrovarsi a settembre con la classica domanda: da dove inizio? Quali obiettivi ritengo prioritari e quali secondari, oppure quali giocatori vedo più avanti tecnicamente e altri meno? “Dalla parte dell’allenatore” vuole toccare questo tasto per trovare riscontro soprattutto in tutti gli allenatori che si trovano in questa o simile situazione. Qualsiasi società dovreb-
be avere una persona che rivesta il Di tanto in tanto mi piacerebbe illustrarvi semplici linee guida di lavoruolo generalmente chiamato “responsabile o direttore ro coordinativo-tecnico-tattico tecnico”: una persona che ho riscontrato nella mia che si preoccupa ad di Tomas esperienza di campo, visioagosto di comunicare al nando molti altri campi di Bonetto* allenamento e partecipando nuovo allenatore le informazioni, che segua pasa numerosi corsi e aggiornaso dopo passo le singole menti, per le varie categorie. squadre, che si confronterà In bocca al lupo per il vostro settimanalmente con l’allenatore sul campionato. livello raggiunto dai giocatori. Ma deve anche ascoltare le difficoltà *Tomas Bonetto (classe ‘75), dal 2003 che si possono presentare e dovreb- allenatore nei Settori Giovanili a livello be verificare in partita il raggiungi- regionale, provinciale e professionistico mento o meno degli obiettivi su cui il e quest’anno allenatore dei Giovanissimi Regionali del Fossalta di Piave. Dal 2006 gruppo sta lavorando. Invece troppe con tesserino “Uefa B”. troppe volte si sentono persone che “leggono” la partita come si trattasse di una prima squadra. Non riten- Sei anche tu un mister e vuoi scrivergo giusto urlare al bambino-ragazzo ci un articolo parlando di un aspetto di fare un movimento o una giocata, del mondo del calcio giovanile (tatse durante la settimana non si va a tica, tecnica, metodi di allenamento, lavorare su quel gesto o movimento. aspetti educativi, altro)? Nel settore giovanile il risultato della Scrivi alla redazione! Invia la tua mail vittoria deve arrivare solo attraverso a redazione@tuttincampo.info obiettivi ben definiti.
RENZO ULIVIERI IN CATTEDRA A SAN DONà
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eneralmente il lunedì per gli allenatori è giorno di relax e di riflessioni post partita della domenica. L’Assoallenatori del Veneto Orientale, presieduta da Roberto Schugur, ha organizzato lo scorso 3 dicembre una conferenza sul tema “Come è cambiato il calcio in questi ultimi 20 anni, nella preparazione e nei sistemi di gioco”, e per l’occasione è riuscita ad “ingaggiare” un relatore d’eccezione, il presidente dell’AIAC
Renzo Ulivieri (nella foto). L’evento, tenutosi all’Hotel Forte del ’48 di San Donà, ha visto la partecipazione, oltre che di diversi allenatori del Basso Piave, anche di giornalisti, dirigenti, calciatori e appassionati. L’ex mister di Bologna, Torino e Napoli, ha iniziato il suo intervento elogiando le prestazioni e il gioco della Nazionale, che “con il suo calcio propositivo ha stupito i nostri critici all’estero, dove siamo conosciuti soprattutto per la mafia, la pizza ed il catenaccio, e sta contribuendo al cambiamento del calcio italiano”. E ancora: “Una ventina di anni fa si diceva che per fare gol non si dovevano fare più di cinque passaggi. Il portiere non giocava, i centrali difensivi non giocavano, il mediano di contenimento nemmeno, il numero 10 voleva fare solo l’ultimo passaggio, il centravanti, invece che prendere parte alla manovra, stava rintanato in area di rigore attendendo il pallone giusto da calciare verso la porta. Ora la filosofia di gioco è decisamente cambiata: tutti gli 11 in campo devono giocare, tutti devono correre e
sacrificarsi per la squadra”. Il futuro? “Il calcio di domani si giocherà con squadre corte che muovono il pallone rasoterra e in spazi stretti alla ricerca del corridoio o del cambio di gioco che sorprenda gli avversari. E’ per questo che un sempre maggior numero di allenatori accorpano all’interno del loro staff dei colleghi di calcio a 5: proprio perché nel calcio a 5 i calciatori si muovono rapidamente in spazi stretti, con la palla tra i piedi e non buttano mai via il pallone. Montella per esempio lo fa alla Fiorentina”. Poi, stuzzicato da Schugur sull’argomento, Ulivieri ha ripreso i suoi attuali panni istituzionali parlando del caso Delio RossiLjajic, che l’anno scorso stupì e divise il mondo del calcio. “Pur essendo amico di Delio, condanno il suo gesto. Badate bene, è stato provocato: il calciatore l’ha pesantemente offeso sia durante il cambio che dopo, mentre era seduto in panchina. Lì Rossi avrebbe dovuto reagire diversamente, usando maggiormente la testa e soprattutto non alzando le mani”.
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tattica
IL CALCIO GIOVANILE NEL BASSO PIAVE
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rimo appuntamento con la rubrica dedicata alle altre realtà dello sport giovanile locale. Due chiacchiere con Omar Enzo, responsabile dell’area tecnica dello Jesolo Calcio a 5. Una florida realtà locale, con la prima squadra che sta dominando il campionato di serie B Nazionale, tra grandi ambizioni e desideri di tentare la scalata, ma altrettanta preoccupazione per la difficoltà a trovare una “casa propria” dove allenarsi con regolarità e disputare le gare interne. Sembrerebbe avvicinarsi l’ok per poter utilizzare il “PalaCornaro” di Jesolo Lido, ma al momento la trentina di atleti che compongono la compagine prima squadra e quella
dei giovani Juniores UnSettore Giovanile, con tutte le cader 21 sono costretti tegorie come si deve. Uno sport Tra i successi all’esilio. Una volta a che sta crescendo e che attidei grandi Caorle, una volta a ra per vari motivi, non ultimo il e la voglia di Meolo, l’ultimo sabafatto che si gioca al chiuso. Il costruire to addirittura a Spiproblema, ripeto, è che al moun Settore Giovanile nea: incredibile che mento non avendo la struttura non si riesca a dare uno non possiamo fare nulla per i raspazio ad una realtà sporgazzini. E ne avremmo davvero tantiva che porta in giro per tutta Italia il ti che vorrebbero essere dei nostri”. nome di Jesolo. Ma Omar Enzo non La Prima Squadra sta correndo forsi preoccupa, va avanti per la sua te: sabato altra vittoria “casalinga” a strada con un bel gruppo di colla- Spinea, due settimane fa un’increboratori che seguono lo Jesolo Cal- dibile rimonta a Trento (sotto di 5-2 cio a 5 dal 2001. Parliamo in primis a tre minuti dalla fine, vittoria 5-6 a dei giovani. “La squadra Under è un secondo dal fischio finale!). “Aballenata da Felipe Medeiros, che è il biamo un buon gruppo, gestito da capitano della prima squadra – spie- mister Alessandro Peruzzetto e abga Omar – è un gruppo di ragazzi biamo avuto liete sorprese dal calcio della zona, una quindicina circa. A a undici, questo Andrea Briglia che livello calcistico e comunque di risul- si è adattato benissimo al parquet tati diciamo che le cose non vanno e sta facendo grandi cose. Vogliabenissimo, ma è un anno di crescita mo crescere e puntare in alto, ma è e di maturazione per loro: vediamo chiaro che serve l’aiuto di tutti”. Per grande volontà ed impegno e que- conoscere da vicino tutta l’attività sto ci conforta”. Nel nostro incontro dello Jesolo Calcio a 5 visitate il sito ripete spesso la parola “voglia”. “Qui www.jesolocalcioa5.it (o cerca “Jeci sarebbe la voglia di sviluppare un solo Calcio a Cinque” su Facebook).
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altri sport
JESOLO CALCIO A 5: UNA SOCIETà CHE VUOLE CRESCERE
Anno 1 - n. 1 - dicembre 2012 Testata in attesa di registrazione presso il Trib. di Venezia Direttore Responsabile Federico Biondo federico@tuttincampo.info Foto Francesco Lo Castro Archivio Venetogol.it Hanno collaborato Lucio Dal Molin, Riccardo Marian Editore e Proprietario Next Italia snc Via la Bassa Nuova, 22 Lido di Jesolo (VE) tel. 0421 372703 fax 0421 370249 [info@nextitalia.it] Pubblicità andrea@tuttincampo.info marketing@tuttincampo.info tel. 0421 372703 Stampa C.P. ESSE s.r.l. Industria Grafica Castelfranco Veneto (TV]
TUTTINCAMPO RISULTATI E CLASSIFICHE weekend 1-2 dicembre Tutti i numeri dalla Juniores ai Giovanissimi* (fonte dati: comunicato FIGC e sito www.venetogol.it) nb: in grassetto le squadre del Progetto Tuttincampo * Nel weekend di sabato 8 e domenica 9 dicembre tutte le gare sono state rinviate a causa del maltempo
CAMPIONATO JUNIORES NAZIONALI GIRONE C - 12ª di andata: Belluno-Tamai 1-2; MontebellunaKras Repen 1-1; Pordenone-Giorgione 7-2; Real Vicenza-SandonaJesolo 1-0; Sacilese-TrissinoValdagno 3-2; SanviteseUnion Quinto 0-1; Virtus Vecomp-Sambonifacese 2-0. Classifica: Pordenone 28, Sambonifacese 23, Virtus Vecomp, Real Vicenza 21, Sacilese, TrissinoValdagno 19, Tamai, Montebelluna, Giorgione 16, SandonaJesolo 14, Belluno, Sanvitese 11, Union Quinto 9, Kras Repen 8. CAMPIONATO REGIONALE JUNIORES GIRONE E - 12ª di andata: Calvi Noale-Pramaggiore 7-3; Città di Musile-Graticolato 1-2; DoloRivieraB.-CasierDosson 2-1; GazzeraOC-Union Pro MP 1-1; Laguna Venezia-Real Martellago 3-1; Miranese-Vigontina 2-0; Silea-Spinea 3-2; TreportiMestre 3-0. Classifica: Graticolato 29, Laguna Venezia 24, Vigontina 23, Union Pro MP 22, CasierDosson, Miranese 20, Città di Musile, Calvi Noale 18, DoloRivieraB. 17, Silea 16, Spinea 13, Real Martellago, Mestre 10, GazzeraOC 7, Pramaggiore 5, Treporti 4. CAMPIONATO JUNIORES BASSO PIAVE GIRONE A – 10ª di andata: Caorle-Passarella 2-3; Città di S.Donà-Cavallino 1-2; Gruaro-San Stino 1-2; Noventa-E. Cessalto 4-2; Teglio Veneto-Annonese 0-3; Virtus SummagaEraclea/Crepaldo 1-2. Riposava: Fossalta Piave Classifica: Fossalta Piave 20, Noventa, San Stino 16, Gruaro, Annonese, Cavallino, Passarella 14, Teglio Veneto, Eraclea/Crepaldo 12, Virtus Summaga 10, Città di S.Donà 9, E.Cessalto 7, Caorle 6. CAMPIONATO ALLIEVI SPERIMENTALI GIRONE A – 12ª di andata: Abano-ArzignanoChiampo 1-1; Montebelluna-Campodarsego 2-0; Rosà-Piovese 1-2; FavaroMarcon-Legnago 2-3; Marano-Sona Mazza 2-0; San Paolo PDSandonaJesolo 1-2; Thermal CM-Montecchio M. 2-0. Classifica: Montebelluna 24, Thermal CM 21, Montecchio M. 20, Piovese, FavaroMarcon 19, Legnago 17, San Paolo PD, SandonaJesolo, Rosà, Abano 16, Sona Mazza 9, Campodarsego, Marano 8, ArzignanoChiampo, Real Vicenza 7. CAMPIONATO ALLIEVI REGIONALI GIRONE D - 12ª di andata: DoloRivieraB.-CasierDosson 0-1; Laguna Venezia-Fossaltese 0-1; Lastimma D.Bosco-Edo Mestre 0-0; LiventinaGorghense-Città di Musile 5-0; OpiterginaFossalta Piave rinv.; Robeganese-GazzeraOC 3-2; SandonaJesolo-OlmiCallalta 2-3. Classifica: LiventinaGorghense 30, CasierDosson 26, Fossaltese 24, SandonaJesolo, DoloRivieraB., OlmiCallalta 22, Opitergina 21, Robeganese 16, Laguna Venezia 15, Edo Mestre 13, Lastimma D.Bosco 9, GazzeraOC 6, Città di Musile, Fossalta Piave 3.
CAMPIONATO ALLIEVI BASSO PIAVE GIRONE A – 12ª di andata: Altino-Villanova 3-1; Annonese-Città di S.Donà 0-1; Aurora SN-Concordia 1-12; Bibione-Jesolo 0-1; Evolution Team-San Stino 1-0; Lib.Ceggia-Passarella 1-0; Noventa-Torre Mosto 2-2; Pramaggiore-Eraclea/Crepaldo 0-1; Treporti-Caorle 0-0. Classifica: Concordia 30, Evolution Team 28, Città di S.Donà 27, San Stino, Eraclea/Crepaldo 25, Torre Mosto 22, Treporti 18, Pramaggiore 17, Altino 15, Jesolo, Annonese 10, Caorle 9, Bibione 8, Noventa 7, Villanova, Lib.Ceggia 6, Passarella 4, Aurora SN 1. CAMPIONATO GIOVANISSIMI SPERIMENTALI GIRONE A – 12ª di andata: Bassano-Cittadella 0-3; Chievo Verona-Clodiense 6-1; Legnago-San Paolo PD 0-1; Noventa PDLiventinaGorghense 2-2; Sambonifacese-Montebelluna 0-3; SandonaJesolo-Giorgione 3-5; Unione Venezia-Hellas Verona 0-2; Vicenza-Padova 1-0. Classifica: Padova 26, Chievo Verona, Vicenza 25, Hellas Verona, LiventinaGorghense, Cittadella, Unione Venezia 23, Montebelluna 18, Legnago 14, Giorgione, San Paolo PD 13, Sambonifacese 12, SandonaJesolo 10, Noventa PD 8, Bassano 6, Clodiense 1. CAMPIONATO GIOVANISSIMI REGIONALI GIRONE D - 12ª di andata: CiprianoCaTron-Laguna Venezia 0-1; Fossalta Piave-FavaroMarcon 2-3; Fossaltese-Graticolato 1-1; Liapiave-Concordia 1-1; Miranese-LiventinaGorghense 2-0; OlmiCallalta-SandonaJesolo 1-9; Union Qunito-Lastimma D.Bosco 4-1. Classifica: SandonaJesolo 33, LiventinaGorghense 30, Miranese 25, FavaroMarcon 23, Laguna Venezia 21, Fossaltese 17, CiprianoCaTron 14, Liapiave, OlmiCallalta 12, Union Quinto 11, Graticolato 10, Fossalta Piave 8, Lastimma D.Bosco 7, Concordia 2. CAMPIONATO GIOVANISSIMI BASSO PIAVE GIRONE A – 9ª di andata: Caorle A-Treporti 2-3; Città di Musile-Noventa 4-1; Città di S.Donà-Meolo 11-0; Eraclea/ Crepaldo-SandonaJesolo sosp.; Jesolo-Cavallino 1-1; Passarella-Fossalta Piave 0-2; Torre Mosto-Altino 1-3. Classifica: Cavallino 23, Altino 21, Città di S.Donà, Musile 18, SandonaJesolo 17, Treporti 16, Jesolo 15, Caorle A 14, Eraclea/Crepaldo 10, Passarella 8, Noventa, Fossalta Piave 7, Torre Mosto 3, Meolo 0. GIRONE B – 9ª di andata: Caorle B-Aurora SN 9-0; CesaroloVigor 0-10; Concordia-Evolution Team 0-0; Giussaghese-Annonese 7-1; Pramaggiore-Bibione np; San Stino-E.Cessalto 0-3; Villanova-Lib.Ceggia 3-0. Classifica: Vigor 22, Villanova, Lib.Ceggia 21, San Stino 13, Bibione, E.Cessalto 12, Pramaggiore 11, Evolution Team 9, Giussaghese 8, Annonese 3, Aurora SN, Cesarolo 0. nb. Caorle B e Concordia fuori classifica.
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