TUTTINCAMPO N.2 ANNO 1 / GENNAIO 2013 • FREE PRESS
www.tuttincampo.info
FOCUS CITTà DI MUSILE
MAGO DELLE PALLE INATTIVE
SPECIALE ALTRI SPORT
Crescita e ricerca di qualità nel vivaio rossoblu. Intervista a Canzian, mister della Juniores
Simpatico intervento, rivolto ai giovani, di mister Vio, stratega dei calci da fermo alla Fiorentina
In questo numero presentiamo l’attività del Rugby Educativo San Donà e dell’Union Volley Jesolo
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da oggi anche per privati
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L’EMOZIONE DELLA “PRIMA”, ED ORA IL BIS... Tuttincampo vuole crescere con un servizio che piace ed entusiasma
Federico Biondo
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ieccoci qua. Come quando un giovane deve debuttare in prima squadra, l’emozione è stata tanta per la “prima volta”, per la prima uscita davanti ad un pubblico che non sapeva chi eri, da dove provenivi, se ci sarebbe stata qualità o meno, se avresti fatto cilecca o magari una buona prestazione. Ecco, lanciando lo scorso mese la nuova rivista Tuttincampo, mi sono sentito
proprio così: confesso che non è stato semplice proporsi consapevoli di non avere uno storico alle spalle ma solo cercando di trasmettere la buona volontà e le idee riguardo al progetto che è stato avviato. Un progetto che ha un target e dei numeri ben precisi: le 2500 famiglie dei giovani calciatori tesserati con le società del Basso Piave e del Litorale, alle quali per esempio in questo mese si aggiungono quelle dei giovani atleti del Rugby Educativo San Donà e le ragazzine dell’Union Volley, perché non solo di calcio vogliamo parlare. La risposta, positiva, c’è stata e da più parti è arrivato l’incitamento ad andare avanti, a crederci, perché Tuttincampo (con 5mila copie distribuite sul territorio) mette in evidenza un mondo erroneamente dimenticato. È quello che io e il mio team vogliamo fare. Dando spazio, ad esempio, a chi sta dietro le quinte, a quelle tantissime persone che la-
vorano e danno il loro prezioso contributo di tempo, spesso in maniera volontaria, alle società del territorio. Sono loro il primo motore che fa andare avanti la baracca. Poi, è vero, ci piace da morire parlare dei protagonisti, di quei tanti ragazzini che si allenano (non dimenticando lo studio) ed ogni fine settimana vanno in campo, infilano i calzettoni, i parastinchi, i calzoncini, quella maglietta con un numero alle spalle, e giocano le partite, per divertirsi e cullare un sogno, quello di arrivare, un giorno, a debuttare in una prima squadra. Continuate a seguirci, da adesso anche sul web con la novità di un canale video dedicato alle sintesi e alle interviste delle partite. Tuttincampo vuole esserci, farvi conoscere il pianeta delle attività giovanili. Grazie per averci permesso di fare il bis, grazie alle aziende e alle attività che hanno creduto e crederanno in noi nei prossimi mesi. Buona lettura.
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editoriale
IL CALCIO GIOVANILE NEL BASSO PIAVE
città Di MUSiLE
CITTà DI MUSILE, FLORIDO VIVAIO IN CRESCITA
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’U.P.D. Città di Musile è fra le società storiche del Basso Piave, se si pensa che ha una lunga tradizione nata nel 1962. La sede si trova a Musile di Piave, presso invidiabili impianti dotati di uffici, spogliatoi (4 grandi, 2 minori e 2 per terne arbitrali), un campo principale con tribuna coperta, uno secondario con tribunetta per le gare del Settore Giovanile ed un terzo campo per gli allenamenti. Importanti iniziative adottate dal-
la società sono il Progetto Scuola, con i tecnici rossoblu impegnati per 130 ore di insegnamento nelle scuole elementari comunali, e a Musile, tra le altre cose, si sono tenuti eventi a sfondo di solidarietà, come il Triangolare tra giornalisti, medici e parlamentari, con raccolta fondi per l’AGSAV (Associazione genitori soggetti autistici Venezia), o come la manifestazione Manuel Pasqual & Friends tenutasi qualche periodo dopo il terribile terremoto in Emilia, per raccogliere fondi da destinare al Comune di San Felice sul Panaro (Modena), con la partecipazione di tanti calciatori di serie A, e non solo.
MARION: “ANCHE NOI NEL PROGETTO GIOVANI” U.P.D. Città di Musile Sede: presso Stadio Comunale di via Argine San Marco Inferiore, 71 a Musile di Piave (Venezia) Telefono e fax società: 0421-330179 Email: info@calciocittadimusile.it Sito web: www.calciocittadimusile.it
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lla quarta stagione da Responsabile del Settore Giovanile del Città di Musile, Walter Marion sottolinea un’importante novità della stagione 2012-2013. “Abbiamo aderito al Progetto Giovani portato avanti a fianco della LiventinaGorghense che è affiliata all’Inter. Per la nostra Scuola Calcio vengono organizzati periodicamente incontri con i tecnici dell’Inter, indirizzati ai nostri allenatori e ai dirigenti. Quello del team trevigiano è il primo centro
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di formazione targato Inter al di fuori della Lombardia”. Tra le consociate di zona, anche la Libertas Ceggia. “Il nostro obiettivo - dice Marion - è di far crescere il progetto sportivo con il massimo impegno, aumentando la qualità dei dirigenti e dei tecnici del Settore Giovanile per raggiungere sì risultati, ma soprattutto per crescere ragazzi-atleti con qualità non solo tecniche ma anche umane, per dotarli di una solida personalità”.
CANZIAN, TRAINER JUNIORES CON IDEE E PRINCIPI CHIARI
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li Under del Città di Musile targati Riccardo Canzian. Sai, quel mister che ha fatto tutta la trafila nel settore giovanile al Sandonà completando, per ora, il suo curriculum sportivo con il sedere in panca a dirigere i Giovanissimi Nazionali con trasferte importanti a Udine, Brescia, Chievo, Mantova, Montichiari. Per Riccardo anche Allievi e Giovanissimi Regionali, sempre a San Donà. Da giocatore ha smesso presto: vuoi per impegni di lavoro, vuoi per qualche malanno fisico, ma niente di
grave. È stato uno dei primi partecipanti al corso per allenatore di base organizzato dalla FIGC sedendo ai banchi di scuola accanto a Beppe Iachini (attuale tecnico del Siena) e a Gianluca Luppi allora giocatore del Venezia insieme a Iachini, era l’anno 1995. Attualmente a Musile una situazione prestabilita: gli Under vengono fatti esordire, spesso e volentieri, in prima squadra, facendo salire gli Allievi. Ne consegue che la formazione Juniores di cui Canzian è mister, riesce a fare bene anche senza tutti gli effettivi e adottando, quasi sempre, il modulo classicissimo del 4-4-2. Anche se, a volte, il modulo diventa ad una punta solo con l’esterno alto. Del resto, si fa con quello che passa il convento... Il tutto in un girone in cui, a detta del mister “Vigontina, Laguna Venezia e Graticolato dettano legge sia in chiave di classifica, sia di completezza di squadra”. Ma quello che a Riccardo preme sono le soddisfazioni che dà il calcio. Quelle pacche
sulle spalle che ci si scambia tra allenatore e giocatore ritrovato anche dopo anni che non ci si vede più: quel ricordare tempi e momenti che ci hanno portato ad essere quello che siamo oggi. “Quando vedo arbitri che cercano di dialogare con i giocatori, sento che siamo in un posto giusto. Quando, al contrario, mi imbatto in dirigenti protesi solo al risultato del campo, a discapito di tutto, capisco quanto sia bello non essere tutti uguali e lavorare per cercare di insegnare il gioco del calcio ai giovani, soprattutto fuori dal rettangolo di gioco”.
MONTAGNER, PASSIONE PER IL MUSILE DAL ‘78
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a che bel terreno di gioco! Chissà quante volte l’avrà sentito dire, fuori e dentro dal campo, negli spogliatoi, e magari in pochi si sono chiesti o si chiedono di chi sia il merito. Bene, sappiate che spesso, anzi sempre, il merito è di chi lo cura, ogni giorno, con grande passione ed impegno. Uno di questi è Paolo Montagner, il custode e factotum dell’impianto di Musile. Dal 1978 (non da ieri!) è lui che si occupa del fatto che tutto sia in ordine, dentro le
mura (magazzini, spogliatoi, lavoretti vari) e fuori (curando i due campi, quello principale e quello secondario). Dal 2006 è nei quadri come dirigente. 62enne, in pensione, ce lo dice lui quanto tempo dedica attualmente alla società. “Diciamo che dalla mattina fino alla sera sono sempre qua – sorride – togliamo la pausa di un’ora per il pranzo. A volte capita di rimanere fino alle dieci di sera. Ma a me piace, non riesco a stare a casa senza far niente...”. Chi gli ha insegnato il mestiere e qualche volta gli dà un buon consiglio è il signor Rizzieri, un “maestro” che ha superato le 80 primavere. “Qui siamo una squadra, tra la signora Bruna che fa le pulizie e cura la lavanderia, gli autisti dei pulmini Silla, Patrizia e Ernesto: ognuno ha il suo compito manuale e cerchiamo di fare il meglio”. Paolo non nega di essere “geloso” del campo principale (“quando lo rovinano o si alza una zolla mi viene male”). Infine, qualche nome al quale è legato. “Sarebbero tantissime le persone da ricordare,
cito tre giocatori, Mattia Tegon, Alessandro Cibin e Rudj Dall’Arche, tre ragazzi coi quali c’è un rapporto più speciale, mentre tra i mister, non me ne vogliano gli altri, desidero evidenziare Riccardo Canzian, bravo, educato e rispettoso”.
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IL CALCIO GIOVANILE NEL BASSO PIAVE
CAVALLINO
JUNIORES DEL CAVALLINO SULLA SCIA DELLA CAPOLISTA
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iglior difesa del proprio girone e un ottimo secondo posto alle spalle della capolista Fossalta di Piave, distante sei lunghezze: sono dati che non possono che far sorridere Stefano Zane, allenatore degli Juniores Provinciali del Cavallino.
subiti? Questione di modulo o di altro? “Il merito va all’applicazione e alla concentrazione dei ragazzi. Nonostante qualche carenza tecnica, sono bravi e ascoltano e si impegnano durante gli allenamenti”. Secondo te, ce la farete ad agganciare il Fossalta? “All’inizio non ci sognavamo l’attuale posizione. La società comunque non fa pressioni e si lavora bene. Il Fossalta ha una marcia in più, vedremo la situazione quando mancheranno 5-6 partite”.
Mister, illustraci il tuo gruppo. “La squadra è composta da 15-16 giocatori, nati tra il 1992 e il 1996. C’è stata qualche difficoltà in avvio perché l’anno scorso a Cavallino non si era riusciti a fare numero per formare la Juniores. L’assenza di una base da cui partire ci ha quindi costretto a cominciare più tardi”. Qual è il segreto dei pochi goal
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Come sono strutturati i vostri allenamenti? “Purtroppo, spesso siamo contati a causa dei vari impegni scolastici. Preferisco lavorare sul campo grande per quanto riguarda l’aspetto tattico; molte volte però non è possibile utilizzarlo. In tal senso, si sente la mancanza di un campo di sfogo, ma è un problema generale, anche di altre società. Ci alleniamo poco “a secco”, ci concentriamo soprattutto sul possesso palla con le classiche partitine. A questi livelli cerco più il divertimento che lo stress”.
SONCIN, TORNATO A JESOLO DAI “SUOI” RAGAZZI
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iflettori puntati sullo Jesolo. Più precisamente sugli Allievi provinciali della società nerazzurra. La squadra è allenata da Alessio Soncin, figlio del più conosciuto Giovanni. Da cinque stagioni (da quando erano Esordienti) Alessio ha “in cura” i venti ragazzi che compongono il suo gruppo. Tutti nati nel 1997. Una bella covata, ovviamente in prospettiva lunga. “Sono amici, più che giocatori. Del resto, dopo cinque anni, non potreb-
be essere diversamente. Sono contento di questo gruppo che affronta per la prima volta la categoria. A volte per sopperire alla fisicità maggiore degli avversari ci chiudiamo in un 5-3-2, anche se io preferisco il classico 4-4-2”. Mister Soncin, in attesa di prendere il patentino di base, sottolinea che “a differenza di quando eravamo noi giovani, adesso i ragazzi patiscono la mancanza di quelle ore spese al campetto parrocchiale anche extraallenamento. Quelle giocate che facevi tra amici e che ti insegnavano a migliorare il rapporto con la palla. Per questo adesso noto deficienze coordinative e tecniche. Ma è un problema di tutti. Adesso il computer ed altri svaghi distraggono tanto dal calcio”. Alessio vecchio non è: infatti gioca ancora con lo Jesolo in prima squadra (in Prima Categoria). Quest’anno aveva iniziato al Noventa (allenando anche gli Esordienti a 9), ma poi le sirene di casa lo hanno fatto rientrare all’ovile.
A uno come lui non puoi chiedere chi è il mister preferito. Uno juventino (adesso) ti dirà, sicuro: Conte per la grinta e la passione; Alessio non si smentisce e aggiunge anche il “canguro” Del Piero alla lista dei top player, un esempio per i giovani. Avendo a casa un allenatore navigato come suo padre, Alessio non ha nessuna difficoltà ad ammettere che “qualche volta gli chiedo dei consigli, sia come giocatore che come mister. Spero di poter allenare anche io una volta che le mie scarpe le vedrò appese al famoso chiodo”. Ma i tempi sono lunghi. Uno della classe 1986 può ancora fare bene prima in campo da giocatore e poi si vedrà. Con il passare del tempo un ex giocatore che va ad allenare deve anche cambiare la sua forma mentis, alla faccia del detto ”se rimani troppo giocatore, nella testa, non puoi fare al meglio l’allenatore”. In bocca al lupo.
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JESOLO
IL CALCIO GIOVANILE NEL BASSO PIAVE
CITTà DI SAN DONà
ZANON E LA SCUOLA CALCIO DEL CITTà DI SAN DONà
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el nostro panorama interviste, abbiamo sentito Giuseppe Zanon (responsabile Scuola Calcio dell’ASD Città di San Donà di Piave e allenatore dei Pulcini anno 2003). Mister, la vostra giovane società fondata nel 2010 ha fatto la sua scelta, quella di dedicarsi esclusivamente al settore giovanile.
“Il presidente Daniele Dorigo ed il direttore Lorenzo Perissinotto hanno dato vita a questo progetto con la chiara intenzione di dare continuità alla storica tradizione calcistica di San Donà, realizzando un team di puro settore giovanile che va dai Piccoli Amici agli Juniores, che in realtà rappresentano la nostra prima squadra”.
Nella zona del sandonatese esistevano già diverse altre scuole calcio: ritagliarsi uno spazio proprio non sarà certamente stato semplice, anche se i numeri sono dalla vostra parte con quasi 200 giovani e ben 3 squadre di pulcini. “La nostra metodologia si è rivelata ben presto vincente: al centro del progetto è stato posto il ragazzo attorno al quale girano tutte le altre figure. Cerchiamo prima di tutto di far crescere il bambino come persona dedicandogli l’attenzione di cui ha bisogno e facendogli vivere come una seconda casa le nostre strutture, realizzate rispettando gli standard e le normative vigenti. Il nostro obiettivo fin dal principio è stato quello di realizzare una scuola calcio di qualità dove i ragazzi crescono seguendo una certa linea educativa ed imparano i fondamentali del gioco del calcio divertendosi”.
DUE CHIACCHIERE CON LUCA E MAX...
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uca Buran (mister dei Pulcini 2004), ingegnere elettronico, allena i ragazzi da due anni. In passato ha militato nelle giovanili del Sandonà fino ai 20 anni, momento in cui ha messo in primo piano l’università. Luca, la tua riconferma significa che hai lavorato bene... “Sono felice per questa conferma, il gruppo dello scorso anno era formato da 10-12 ragazzi ed è cresciuto per questa stagione portandosi a quota 18. Una squadra ben variegata che può contare anche su tre portieri, seguiti da un genitore che da ex numero uno mi aiuta come preparatore. Ho le mie belle soddisfazioni ma non mancano le difficoltà con la
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presenza in gruppo di qualche ragazzino dal carattere tosto”. Qual è l’obiettivo principale di un allenatore di una categoria così giovane? Quello di farli divertire con la palla o quello di farli crescere? “Ritengo che il mio compito sia prima di tutto quello di educatore, sono anch’io un genitore e l’obiettivo che mi è stato dato è quello di far crescere i ragazzi non solo dal punto di vista calcistico. A differenza di quando ho fatto io le giovanili un allenatore al giorno d’oggi deve prima di tutto essere un educatore”. Massimiliano Carniel (mister dei Pulcini 2002), anche lui non un volto nuovo al Città di San Donà, ci racconta com’è andata la scorsa stagione. “Lo scorso anno mi hanno assegnato i pulcini, un gruppo tutto nuovo per me, non ci conoscevamo, di conseguenza dopo qualche indecisione iniziale ci siamo espressi al
meglio nella seconda parte del campionato togliendoci le nostre belle soddisfazioni”. E questa prima parte dell’attuale campionato? “Siamo ripartiti con entusiasmo, al confermatissimo gruppo di ragazzi se ne sono aggiunti altri otto portando ancora più slancio alla squadra”. Un gruppo numeroso da gestire, come te la cavi? “Io sono un mister che dialoga molto con i ragazzi, loro conoscono bene le regole che ho messo subito in chiaro ad inizio stagione. Prima di tutto esigo impegno e puntualità: su queste baso le mie scelte per decidere chi scenderà in campo, un sistema oramai ben collaudato”.
IL CALCIO GIOVANILE NEL BASSO PIAVE
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er il secondo anno, i Pulcini classe 2003 sono guidati con entusiasmo e passione dal mister Guido Franzin. Il gruppo è composto da soli nove elementi, i quali, in breve tempo, hanno saputo instaurare tra loro e con il mister un rapporto di forte complicità e rispetto, tassello fondamentale per un buon gioco di squadra. A loro vengono richieste serietà e costanza, requisiti indispensabili
per poter partecipare numericamente al campionato. Ma più di tutto è d’obbligo il divertimento, scopo principale di questo e ogni altro sport alla loro età. Nella foto, il gruppetto di piccoli calciatori del team meolese: in basso da sinistra Amadi, Checchin, Coppe, Donadel; in alto da sinistra Moretto, Dalla Francesca, Napolitano, Doretto, Fin e l’allenatore Guido Franzin.
UN’ALTRA INIZIATIVA: SPORT A SCUOLA
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opo il rinnovamento delle scorse settimane l’ASD Calcio Meolo inizia una nuova avventura con l’Istituto comprensivo Enrico Mattei di Meolo. Il presidente della società bianco blu, Silvano Zaffalon, rispondendo positivamente alla richiesta di collaborazione avanzata dal dirigente scolastico Simonetta Murri, offre la disponibilità della società ad operare nell’ambito del progetto Sport a scuola, iniziativa che preve-
MEOLO
PULCINI 2003: UN PICCOLO GRANDE GRUPPO
de alcune lezioni di calcio presso la palestra della scuola primaria di Meolo. E così, da martedì 8 gennaio, gli alunni delle classi prime e seconde elementari hanno iniziato ad incontrare per la prima volta gli istruttori - Guido Franzin, Andrea Finotto, Carmelo Monterosso, Simone Parro, Franco Teso, Davide Veronese, Luca Zaffalon - che li accompagneranno per due mesi circa, rappor-
tandosi con gli insegnanti, nelle lezioni di calcio. Per il Calcio Meolo questa collaborazione con l’istituto scolastico significa non solo impegno, ma anche la realizzazione concreta delle finalità che la nuova società, ricostituitasi a luglio 2012, si è posta come obiettivo con i giovani, nella comunità meolese. Una società che cerca di parlare con i fatti, più che far parlare di sé.
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NOVENTA
A NOVENTA UNA GRANDE KERMESSE PER I PULCINI
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a prima volta nel 1992, poi ben 21 edizioni di un torneo che è cresciuto strada facendo arrivando alla partecipazione di ben 48 squadre del palcoscenico nazionale. Stiamo parlando del Torneo di Primavera - 8° Memorial Claudio Ge-
romel che si terrà per la ventiduesima volta a Noventa di Piave, da domenica 26 maggio a domenica 2 giugno 2013. Dedicato alla categoria Pulcini, l’evento è organizzato dall’AC Noventa, con il patrocinio de Il Gazzettino e delle istituzioni (Comune, Provincia di Venezia, Regione Veneto). Più di 700 i piccoli atleti partecipanti, ben 144 le partite che saranno disputate sui campi dell’impianto comunale di Noventa. Nel prestigioso albo d’oro della manifestazione, figurano società vincitrici di livello come Atalanta, Montebelluna, Treviso, Udinese, Vicenza, ma anche realtà locali come Gorghense, Fossalta, Pool Piave, Lastimma Don Bosco, LiventinaGorghense (detentrice del titolo 2012). “Al di là dei risultati sul campo e delle classifiche - spiegano gli organizzatori - il torneo ha sempre voluto essere primariamente una preziosa opportunità di crescita per i nostri bambini.
Una grande festa dove rincorrere un pallone significa entusiasmo e un momento per conoscere bambini che condividono la stessa passione e voglia di divertirsi. Fondamentale per la buona riuscita della manifestazione, l’interazione con le altre associazioni presenti in paese e il fattivo aiuto dei genitori dei ragazzi iscritti al settore giovanile del Noventa”. Per maggiori info sul torneo contattare gli organizzatori Graziano Perissinotto (339.1495714) e Loris Bettin (329.2267908) o la società AC Noventa via mail (info@acnoventa.it).
ESORDIENTI A 11: ETà DELICATA PER I CALCIATORI
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i costi, l’essere i più bravi e di ivertirsi imparando: è questo conseguenza più popolari l’obiettivo che la nostra è vissuto molte volte in società ha fissato per tutti i di maniera troppo ossesragazzi di questa squadra. Francesco siva, determinando nei Nella fascia d’età compresa Muletto (dirigente e giovani atleti ad ogni fra gli 11 e i 12 anni i piccollaboratore sconfitta un tale senso coli calciatori cominciano AC Noventa) di frustrazione da pora capire che le loro azioni tare molte volte addirittucontribuiscono all’ottenimento ra all’abbandono dell’attività di un obiettivo di gioco e, combinate alle azioni dei compagni, costi- sportiva. tuiscono il progetto tecnico-tattico Ovviamente nella categoria Esordienti si inizia a dare importanza della squadra. In questa categoria, la partita di anche allo sviluppo tecnico e tattico campionato è di tre tempi da 20 mi- e si introducono criteri meritocratici nuti ciascuno ed in campo appare nella valutazione delle abilità tecniper la prima volta la figura dell’arbi- che, nell’impegno, nella costanza tro; questo calcio assomiglia sempre degli allenamenti e della disponibidi più a quello che i ragazzi sono lità all’interno del gruppo. abituati a seguire alla tv e praticarlo Lo scopo è di preparare i ragazzi a oggi è certamente più impegnativo disputare il campionato di compeche in passato, soprattutto perché tenza con la serietà e l’impegno che le nuove generazioni troppo spesso in futuro dovranno applicare nella influenzate da modelli culturali e da vita scolastica e lavorativa. media che esasperano il concetto di Non possiamo che essere entusiasti prestazione finalizzata all’ottenimen- dei risultati finora ottenuti da questa to del risultato; il voler vincere a tutti squadra composta da ragazzi nati
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nell’anno 2000. Il dato che più ci conforta, a prescindere dai risultati, emerge dalla osservazione della continua evoluzione della squadra e del suo gioco. In particolare, la soddisfazione deriva dal fatto che questa evoluzione ha interessato l’intero gruppo e non solo questo o quel giocatore. Un bilancio complessivamente più che positivo che ci auguriamo di consolidare anche nei prossimi mesi durante la fase primaverile del campionato.
IL CALCIO GIOVANILE NEL BASSO PIAVE
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n giovane mister per una squadra di Esordienti: forse di Alberto Ferrarese si parlerà anche per i 19 gol segnati da inizio campionato con la casacca neroverde della prima squadra del Noventa. 19 marcature, delle quali 8 su calcio di rigore. E tutte decisive, ossia reti che hanno limitato al massimo le possibilità delle altre squadre di portare a casa punti. Alberto, che a Noventa è il vero e proprio gioiello di casa, gioca punta e adotta un modulo offensivo (3-4-3) anche con i ragazzini degli Esordienti a 11. La sua è una bella squadra: sono insieme da quando i bimbi erano Pul-
cini. Il massimo che un mister possa volere. “Dopo tanto tempo trascorso assieme – spiega il mister bomber – conosci meglio i ragazzi; li sai capire meglio anche psicologicamente, tutto aiuta”. Tra loro anche una ragazzina davvero molto promettente: quella Elena Nichele della quale, tra un po’ magari potremmo anche scrivere, visto e considerato che tanti oramai sono i personaggi del mondo del calcio che hanno questo nome nella loro virtuale agenda. “Devo ringraziare tutti a Noventa. Non andrò mai via da qui – spiega
NOVENTA
ESORDIENTI, RIFLETTORI SUL TEAM DI FERRARESE
Alberto – anche se le sirene da categoria superiore si sono fatte sentire da più parti. Quello che mi preme è fare il bene del Noventa sia per la prima squadra che per i ragazzi che alleno. Devo ringraziare anche tutti i genitori, in particolar modo Francesco Muletto, il mio dirigente accompagnatore”. Alberto è un mister giovane (classe 1988), ma con le idee parecchio chiare. Fabio Capello è il suo allenatore ideale. “Un vincente nato che non molla mai”. Del resto, come dargli torto. A uno che gioca in avanti non puoi dire di non fare goal, e i gol servono a vincere le partite. E se molli... quando mai segni?
AC NOVENTA: UN PO’ DI STORIA...
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l Noventa Calcio è stato fondato nel 1926, quindi più di 80 anni di attività ininterrotta. Nel 1945 è ai nastri di partenza in Promozione e riesce a salvarsi. Per tutti gli anni ’40 conserva la prestigiosa posizione. All’inizio degli anni ’50 un periodo di crisi lo porta direttamente in 2ª divisione (l’attuale Terza Categoria). La risalita è difficoltosa, ma un terzo posto al termine del campionato 1957/58 avvicina alla Promozione. È un fuoco di paglia perché gli anni seguenti saranno contraddistinti da una doppia retrocessione (nel 1962). Nel 1966 e per una sola stagione nasce La Noventana, che de-
paupera ancor più l’organico. Alti e bassi tra le due ultime categorie sino al 1987, quando giunge la promozione in Prima Categoria. Incomincia un periodo d’oro. Promozione per tre anni e quindi Eccellenza (1991/92). Una toccata e fuga. Ancora tre anni in Prima Categoria, quindi ritorno in Seconda dove la squadra militava fino alla vittoria del Campionato stagione 2006/2007. Attualmente l’A. Noventa gode di circa 150 tesserati fra settore giovanile e seniores. Gioca le partite allo Stadio Comunale di Noventa di Piave, una struttura moderna e completamente messa a norma secondo le recenti leggi in
materia. Presente anche un campo secondario per l’attività del Settore Giovanile. Fiore all’occhiello della società è il Torneo di Primavera, Memorial Claudio Geromel, del quale parliamo qui a fianco. Manifestazione nazionale per la categoria Pulcini che ogni anno con i suoi 700 piccoli calciatori rappresenta un punto d’incontro importante per tutto il movimento calcistico del Nordest d’Italia. Un ricordo a tutti i presidenti che si sono succeduti alla guida della società, contribuendo ognuno con la loro passione e lavoro a far crescere e consolidare la struttura societaria.
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TORRE DI MOSTO
FRANCO MARTIN, MISTER DEI GRANDI E DEI PICCINI
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orse in pochi sanno che Serio Franco Martin, oltre ad essere stato un ottimo attaccante in passato, e oltre ad essere un buon Mister della prima squadra, al Torre di Mosto, è anche l’allenatore dei Piccoli Amici. Un ruolo che rappresenta sicuramente, come ci conferma, una bella avventura e una grande esperienza di vita. Mister, alla luce della sua duplice
esperienza, chi preferisce allenare tra una Prima Squadra e un gruppo di Piccoli Amici? “Sono due cose molto diverse. Dirigere una Prima Squadra è più bello a livello professionale, poiché hai il confronto con altre realtà e puoi permetterti di insegnare le tue tattiche e sperimentare le tue idee. Invece allenare i Piccoli Amici per uno che ha fatto calcio è sicuramente un punto di partenza, una nuova prospettiva. È appassionante, anche se trovare le proprie soddisfazioni non è facile, non essendoci un campionato per misurare la bontà del proprio lavoro. A livello umano però è sicuramente più gratificante, devi farti ascoltare (se non ti ascoltano è dura) e capire; però, non essendoci l’assillo del risultato, ogni cosa che imparano, ogni traguardo raggiunto è una
grande conquista, sia per me che per loro”. Cosa pensa che sia più importante insegnare in allenamento ai suoi bambini? “Mi concentro prevalente su tre aspetti: la tecnica, il gruppo e l’educazione. Cerco di insegnare loro a giocare a calcio, variando gli esercizi ma mettendo sempre il pallone in ognuno di essi”. Si rivede un po’ in questi ragazzi? “Sì, ho qualche flash. Per quel che mi ricordo, tanti bambini hanno la stessa passione di quando iniziai io. Molti vorrebbero essere sempre in campo, se dipendesse da loro faremmo allenamento ogni giorno. È bello questo, per un appassionato di calcio come me”.
TORRE DI MOSTO, UNA PICCOLA GRANDE REALTà di Lino Madiotto (segretario società)
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n un Comune come quello di Torre di Mosto, che registra 4.800 abitanti, c’è una società come quella della US Torre di Mosto che svolge l’attività sportiva federale con il Settore Giovanile a livello importante e significativo. Abbiamo 120 atleti tesserati, dai 5 ai 16 anni, che permettono la formazione delle nove squadre in attività nel corso della corrente stagione sportiva 20122013 e precisamente: tre squadre di Piccoli Amici, tre di Pulcini, gli Esordienti, i Giovanissimi e gli Allievi. Le strutture sportive consistono in tre campi da calcio: nello staff tecnicodirigenziale operano 15 componenti appartenenti all’organigramma del
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direttivo, quasi tutti ex giocatori del Torre di Mosto e tutti impegnati come volontari per far crescere al meglio i 120 ragazzi del Settore Giovanile. Tre di loro sono tecnici abilitati, mentre uno è in possesso dell’attestato CONI di istruttore di Settore Giovanile. Serio Franco Martin (tecnico abilitato) cura i Piccoli Amici con il prezioso dirigente Ennio Dalla Libera; Evaristo Moro (t.a.) è istruttore di due squadre Pulcini e allenatore degli Allievi; Vladimir Pasquon (t.a.) è istruttore di due squadre Piccoli Amici con la collaborazione di Carlo Panzarin, perla del calcio torresano negli anni ‘80-’90; Nazzareno Doretto è in possesso del diploma d’istruttore di Settore Giovanile e collabora con mister Moro negli Allievi. In
questi tempi di forte crisi economica, Torre di Mosto riesce a svolgere la consistente attività sportiva (50 anni di attività festeggiati nel 2012), vale a dire nessun premio e nessun compenso in denaro a chicchessia, come previsto dallo statuto sociale. Un aspetto che caratterizza la società è quello che alla famiglia non è mai stata chiesta alcuna quota di partecipazione per l’attività sportiva del figlio. Solo da quest’anno, alla famiglia viene chiesto un contributo a concorso spese per il corredo sportivo, kit che rimane al ragazzo anche se a fine stagione desidererà cambiare società. L’impegno più serio e grande per la società, ora, è quello di dare continuità e vera crescita a questo importante progetto.
VICEPRESIDENTE GOLEADOR PER LA LIBERTAS CEGGIA
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l Gazzettino gli ha dedicato di recente un articolo celebrando i 200 gol in carriera, una doppietta a 47 anni. “Avevamo i ragazzi contati, io mi ero sempre allenato e la prospettiva di fare numero in panchina bastava per farmi sentire l’adrenalina di sempre – racconta l’attuale vicepresidente della Libertas Ceggia – poi a metà ripresa l’andamento della gara ha favorito il mio ingresso: non avrei pensato di segnare due gol “veri” e arrivare a 200”. Destito, che è un mister patentato a Coverciano nel ‘98 coi vari Seno, Luppi, Iachini, da 15 anni è in società ed ora fa il vicepresidente (vorrebbe allenare ma col lavoro gli diventa impossibile). “Seguo con attenzione il settore giovanile, a prescindere dal fatto che ho due figli, Riccardo del ‘98 e Marco del 2003, che giocano. La nostra, come altre società, utilizza la maggior parte delle risorse per mantenere il vivaio; quest’anno abbiamo aumentato il numero degli iscritti arrivando a 120 ragazzi. Purtroppo sono sempre più le famiglie che non rie-
scono a versare la quota di iscrizione, ma nonostante questo nessun ragazzo è mai stato lasciato a casa”. Iniziative per “spronare” la gente e soprattutto gli imprenditori del paese ad aiutare la società, che ha quasi 103 anni di storia alle spalle. “Stiamo facendo grandi sforzi per andare avanti. Abbiamo messo in piedi una specie di azionariato popolare denominato Amico della Libertas: tutti coloro che contribuiscono con la quota di iscrizione, come riconoscenza, avranno il loro nome riportato su un tabellone esposto allo stadio”. E di persone della Libertas ce ne sono tante che già danno una grossa mano in maniera attiva. “Approfitto di voi per ringraziare pubblicamente tutti coloro che ci danno una mano, in primis Maurizio Manica e Fabio Zanforlin che gestiscono anche tutta la parte burocratica della nostra attività, gli altri allenatori Giovanni Gulino, Gianni Borlina, Fabio Buran, Omar Benedini e tutti i dirigenti accompagnatori. Senza il loro apporto sarebbe veramente difficile tenere in piedi un’organizzazione così complessa”.
nella foto, a sinistra Gaetano Destito con Gianluca Impastato (Chicco d’Oliva di Colorado) in una partita di beneficenza giocata contro gli Artisti TV
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LIBERTAS CEGGIA
IL CALCIO GIOVANILE NEL BASSO PIAVE
FOSSALTA DI PIAVE
ANNO DI CRESCITA PER I GIOVANISSIMI REGIONALI
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omas Bonetto, un mister giovane e deciso. Un allenatore ed un educatore, sempre aggiornato e curioso sull’evoluzione degli insegnamenti. Del resto non potrebbe essere altrimenti per uno che, quando giocava, lo faceva da mezzapunta. Adesso allena i Giovanissimi Regionali del Fossalta di Piave, società in netta ascesa dal punto di vista della progettualità. Il campionato a livello regionale, si sa, è difficile, la rosa vive una classifica di sofferenza, ma allo stesso tempo dimostra compattezza e continuità qualitativa negli
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allenamenti. Sempre con il prezioso aiuto di Luca Cesca. In tutto 27 ragazzi in due squadre e l’aiuto di qualche esordiente per “fare numero”. La domenica Bonetto e Cesca se la giocano con tutti. Per Tomas il curriculum sportivo dice due anni a Portogruaro allenando i Giovanissimi professionisti, ancor prima la vittoria a Sandonà con i Giovanissimi Provinciali (stagione 2009-2010). Sempre al Sandonà anche due anni con i Giovanissimi Regionali. L’inizio con Lastimma Don Bosco. Quattro anni di cui uno allenando la squa-
dra in Terza Categoria, poi solo Allievi Provinciali. Il tutto disegnato in un modulo che resta (“si potesse”) il 4-4-2 anche se quel “si potesse” dipende dalle qualità dei calciatori. “Il torneo che stiamo disputando, secondo me, ha messo in luce una formazione sopra tutte che è la Miranese. Compagine compatta sia davanti che dietro. La squadra più completa che abbia visto, capace anche di sconfiggere la blasonata LiventinaGorghense. Devo ringraziare anche Alberto Di Fonzo il preparatore dei portieri che mi aiuta nella preparazione dei ragazzi”. Tomas è un tipo di allenatore alla Mourinho, Capello, Lippi… insomma quelli che pretendono, ma che riescono a far fare bella figura ai giocatori. Musicalmente eccelle nell’ascoltare la musica “pompata”. Del tipo Daft Punk, Chemical Brothers… tanto l’importante è vincere le gare giocando bene, vero? Magari caricandosi proprio ascoltando questo tipo di musica...
PICCOLI, MISTER ALLIEVI CON OBIETTIVO ELITE
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ià quattro le stagioni di mister Andrea Piccoli nel rango degli allenatori del SandonàJesolo, la realtà con più tesserati fra le società del pianeta Tuttincampo. Alla guida degli Allievi Regionali, il 41enne tecnico (patentato dal ‘98), sta conducendo una buona annata: l’obiettivo, ed è giusto averne nella vita e nello sport, è quello di riuscire a portare i ragazzi tra le prime quattro del campionato, il che significherebbe partecipare al campionato Elite
nella stagione prossima. “Abbiamo condotto un girone d’andata un po’ contraddittorio – spiega – partendo molto bene, ma facendo alcuni passi falsi più per errori a livello mentale o per episodi. Diciamo che l’unica gara dove abbiamo pagato dazio anche a livello di gioco e prestazione è stato il recente ko del 6 gennaio, con alcune assenze importanti e con le difficoltà fisiologiche del ritorno dopo le festività, contro la capolista LiventinaGorghense”. Trevigiani che fanno un po’ storia a sé: per il resto, la lotta agli altri tre primi posti è aperta ed agguerrita. Lavora sulla base del gruppo dell’anno scorso, Piccoli, cercando di formare i ragazzi e prepararli all’anno venturo, quando entreranno nella sfera dei campionati Nazionali e, chissà, magari per qualcuno arriva la chiamata in prima squadra. “Lavoriamo tre volte alla settimana al campo di piazza Trieste
in sintonia con gli Allievi Sperimentali di mister Brollo. Cerchiamo di fare lavoro atletico soprattutto con la palla e di sviluppare le capacità tecniche e tattiche dei ragazzi. Quando il clima lo permette, al venerdì, proviamo le palle inattive”. Uno spunto di riflessione finale. “Siamo nel 2013 e non c’è ancora un rinnovamento e un’apertura di vedute su alcuni forti campanilismi, gelosie e culto della parrocchietta che andrebbero superati. Il nostro bacino è ampio se consideriamo il territorio e i numeri: sarebbe ora di pensare di creare un vivaio forte nella qualità in modo che la nostra zona tornasse a proporre giovani promettenti, senza che scappino a giocare in altre realtà in altre province. E magari scindere l’attività della prima squadra con quella del settore giovanile dal punto di vista economico e organizzativo”.
PREPARARE I PORTIERI, MESTIERE NON FACILE...
di Paolo Lenisa (preparatore dei portieri SandonàJesolo e Città di S. Donà)
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l portiere meriterebbe la maglia numero 10: è il giocatore più tecnico della squadra. Oltre alla tecnica, infatti, che il ruolo impone nello svolgimento del proprio “lavoro” tra i pali, nel gioco moderno il portiere deve essere bravo con i piedi, deve
sapere di tattica difensiva, guidare i compagni, organizzare le palle inattive, iniziare la fase d’attacco... Una mole enorme di lavoro da svolgere nel migliore dei modi: ma come si allena tutto questo? La base tecnica è fondamentale, rispettosa delle caratteristiche fisiche dei portieri: è inutile, infatti, pretendere le uscite alte da un ragazzo che non fa della statura il suo forte! Una volta creato tecnicamente nei fondamentali e nella preparazione della parata, la mia idea di “training” si basa moltissimo sulle situazioni. Creare, cioè, quelle azioni che si presentano poi in gara, usando i portieri in modo attivo anche nello svolgimento delle azioni stesse. Da 12 anni faccio parte degli istruttori del Corso Portieri partito da Prata di Pordenone, creato da
Giacomin e Zampa (ex preparatore dei portieri dell’Udinese) ed il modo di allenare è cambiato radicalmente, ma la tecnica di base è spesso trascurata, prediligendo allenamenti basati sulla forza anche in età non adatta. Negli ultimi anni, tra Jesolo e San Donà (SandonaJesolo) ho potuto lavorare con ottimi portieri come Luca Berto, Luca Liverani, Matteo Tomei (attuale numero 1 biancoceleste), tutti ragazzi che fanno o hanno fatto categorie superiori. L’ambiente è fondamentale per il portiere giovane e la sua crescita: spesso tensioni e paure di società, pubblico, allenatore si riversano sul giovane numero 1, che va aiutato sempre e difeso. Agazzi, Mirante, Handanovic, De Sanctis, Consigli sono i portieri che stimo e che abbracciano il mio modo di intendere il ruolo.
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SANDONàJESOLO
IL CALCIO GIOVANILE NEL BASSO PIAVE
CAORLe
PINO GIRO, UN MISTER ESPERTO CON OBIETTIVI CHIARI
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ino Giro, mister del Caorle Allievi con molte esperienze alle spalle e, tra le altre cose membro del direttivo dell’Associazione Allenatori del Veneto Orientale, gli obiettivi stagionali trascendono dalla posizione finale in classifica. Mister, è soddisfatto del campionato che sta disputando il suo gruppo? “Si, sono abbastanza soddisfatto: diversi ragazzi provenienti dai Giovanissimi stanno crescendo, e spesso prestiamo anche alcuni nostri elementi alla Juniores. Stiamo cre-
scendo di partita in partita, stiamo lavorando bene. Penso di avere un bel collettivo”. Quali sono i vostri obiettivi stagionali? “Il nostro obiettivo è disputare un campionato tranquillo. Migliorare e far crescere i ragazzi in previsione di un futuro in prima squadra. Bisogna allenarsi in totale serenità, senza l’assillo della classifica, come dovrebbe essere in tutte le realtà del calcio locale. Il fatto che molto spesso la Juniores convochi alcuni elementi del mio gruppo è una testi-
monianza della bontà del lavoro che stiamo facendo. E dobbiamo continuare così”. Quali sono gli aspetti su cui sta lavorando? “Sto cercando di insegnargli la costanza nell’impegno settimanale e come stare in campo. Trovo che far maturare queste qualità sia importante per i miei ragazzi, per la loro carriera calcistica e non. Stiamo crescendo, e sono convinto che con il prosieguo di questo lavoro arriveranno risultati sempre più soddisfacenti”.
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CIBIN: “IMPORTANTE IL RAPPORTO CON LE FAMIGLIE”
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rmando Cibin non è semplicemente un allenatore; è un’istituzione a livello di settore giovanile. In precedenza al Lastimma Don Bosco, da ben 13 anni opera al San Giuseppe, dove tuttora dispensa i suoi preziosi consigli ai più piccoli. In questa stagione sportiva si “prende cura” dei Pulcini a 7 (nati nel 2003), un gruppo formato da 12 ragazzini volenterosi e attenti, come ce li descrive lui stesso. “Mi trovo molto bene con i Pulcini – attacca mister Cibin – ti ascoltano di più rispetto agli Esordienti e alle altre squadre più grandi che si incontrano nei settori giovanili. Qui non c’è pressione, non deve esserci il risultato a tutti i costi. A questa età credo
che il calcio debba essere solo ed esclusivamente un divertimento. Anche per questa ragione preferisco lavorare con i Pulcini”. Quando gli viene chiesto qual è l’obiettivo che si prefigge, specialmente durante gli allenamenti, Armando è chiaro: “Quando si lavora, si deve lavorare e far fatica. Pretendo sempre il massimo impegno, si deve dare tutto ciò che si ha. Poi, dopo gli allenamenti è tutto un altro discorso. Scherziamo tutti insieme, ho un bellissimo rapporto con loro, siamo più che amici”. “Per quanto riguarda le partite – prosegue – almeno un tempo a testa lo devono giocare tutti. Per me i bambini sono tutti uguali, non c’entra nulla se siano, per esem-
pio, figli di qualche dirigente”. Si passa, quindi, a toccare un aspetto rilevante, ovvero il rapporto con le famiglie dei piccoli atleti. “In tutti questi anni non mi è mai capitato di avere discussioni con i genitori: chiaro, c’è sempre chi vorrebbe vedere giocare di più il proprio figlio, ma in generale il rapporto con le famiglie è assolutamente positivo qui al San Giuseppe”. In chiusura, domandiamo ad Armando se, eventualmente, abbia trovato qualche differenza rispetto ai tempi del Lastimma Don Bosco. “Non c’è nessuna differenza. Qua ho la possibilità di lavorare di più con i più piccoli, a cui sono molto affezionato”.
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san giuseppe
IL CALCIO GIOVANILE NEL BASSO PIAVE
LASTIMMA DON BOSCO
L’OCCHIO DI SALVORI SUI GIOVANI DEL DON BOSCO
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ell’ambito della presentazione dell’attività del Settore Giovanile, Lastimma Don Bosco è una importante realtà calcistica che ha sempre avuto un occhio di riguardo per il vivaio. Ce lo conferma Arturo Salvori, responsabile della “linea verde” della società da parecchie stagioni. “L’impegno della nostra società nel settore giovanile si rispecchia nei numeri, i dati sono lusinghieri e per i traguardi che stiamo conseguendo desidero ringraziare don Alberto il cui aiuto è fondamentale”. Quali sono le caratteristiche che vi possono contraddistinguere dagli altri settori giovanili presenti a San Donà? Perché un genitore decide di iscrivere il proprio figlio alla scuola calcio Don Bosco? “Non sono in grado di fare alcun confronto perché non conosco a sufficienza le altre scuole calcio, posso comunque mettere in risalto alcune
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nostre caratteristiche. Il nostro primo principio è quello di far giocare tutti, soprattutto gli iscritti alla scuola calcio: da noi tutti devono avere le stesse chance per mettersi in evidenza. Seguiamo con attenzione e con passione tutti i ragazzi, non solo nel periodo di campionato, ma anche d’estate. A fine luglio infatti organizziamo un campus in montagna vicino a Sappada. È un momento di aggregazione, in quel luogo non si gioca solo a calcio ma facciamo anche delle belle passeggiate. I ragazzi che partecipano ne sono entusiasti”. Come viene valutato un allenatore del vostro settore giovanile? Vie-
ne richiesta una certa esperienza oppure accettate anche di formarlo seguendolo da vicino agli esordi? “Per quanto riguarda la scelta degli allenatori noi non abbiamo particolari pretese dal punto di vista tecnico, la cosa più importante è che siano delle persone adatte al nostro ambiente. Devono prima di tutto sentirsi degli educatori e sapersi comportar bene con i ragazzini che allenano. Se poi arriva una persona alle prime armi che non ha ancora esperienze da allenatore non ci sono problemi, perché c’è sempre qualcuno di più esperto che può affiancarlo dandogli i consigli del caso”.
ERACLEA/CREPALDO: ESORDIENTI A TUTTO GAS... to insegnare praticamente nulla da questo punto di vista”. Siamo sicuri che una parte importante nelle vittorie vada attribuita a lei. Quali sono le linee guida su cui si basa per impostare gli allenamenti? “Sarei contento se così fosse, io non posso saperlo con certezza ovviamente. Sono sicuro però che la mia squadra è davvero forte e apprende con facilità ciò che cerco di trasmettere. Durante l’allenamento penso che, in particolare per ragazzi di una così giovane età, sia fondamentale inserire il pallone in ogni esercizio ed evitare, se non come riscaldamento, di fargli fare giri di campo di corsa”.
Ci parli di come sta andando la vostra stagione. “Prima di Natale è terminato il girone “autunnale”, che la mia squadra ha chiuso al primo posto con un ottimo ruolino di marcia (otto vittorie, due pareggi). A fine febbraio partirà la fase “primaverile”, nella quale si affronteranno le prime quattro classificate dei due gironi “autunnali”. Speriamo di arrivare più in alto anche in questa seconda parte: abbiamo un gruppo collaudato che so potrà far bene. Abbiamo anche affrontato e battuto Portogruaro e Venezia in amichevole: l’importante è rimanere con i piedi per terra e impegnarsi sempre al massimo in ogni allenamento e in ogni partita”.
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ono imbattuti, hanno vinto il girone “autunnale”, hanno sconfitto in amichevole i pari età di Portogruaro e Venezia; davvero non male gli Esordienti a 11 dell’Eraclea/Crepaldo. Della buona maturazione di questa squadra parliamo con l’allenatore Moreno Enzo. Mister, è stato difficile insegnare ai suoi ragazzi come occupare un campo grande e come giocare in 11? “No, non è stato per nulla difficile. I ragazzi è da 5 anni che giocano insieme, quindi si conoscono e si trovano alla perfezione; non ho dovu-
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ERACLEA/CREPALDO
IL CALCIO GIOVANILE NEL BASSO PIAVE
TREPORTI
D’ESTE, ISTRUTTORE E AMICO DEGLI ESORDIENTI
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na vita trascorsa ad insegnare calcio ai più piccoli e una dedizione rimasta immutata nel corso degli anni. Vanni D’Este, allenatore degli Esordienti a 11 del Calcio Treporti, si confessa a 360 gradi. “Sono quasi arrivato alle nozze d’argento - scherza il Mister – questo è il mio ventitreesimo anno al Treporti, sempre nel settore giovanile, escludendo qualche apparizione in prima squadra. Con il passare del tempo ho capito che ogni allenatore ha una predisposizione solo per una determinata fascia d’età”. Nella carriera
di Vanni c’è una figura-guida importante. “Il mio grande maestro è Maurizio Seno. Mi ha “azzerato”, mi ha cambiato profondamente”. Il mister si sofferma quindi sui ragazzini che allena. “Sono un buon gruppo – spiega – e ci sono anche due ragazze. Una parte di loro la porto avanti da qualche anno, è la prima volta che capita”. Una difficoltà sorge nel passaggio da giocare a campo ridotto a campo normale: “E’ un salto non da poco, tuttavia la categoria Esordienti a 9 aiuta un po’ ad assimilare questo cambiamento. Fino ad una certa
SALVALAIO: “VOGLIAMO CRESCERE”
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n settore giovanile in costante crescita che può contare sull’apporto di circa 150 ragazzi, i quali continuano a dare grandi soddisfazioni. Ci troviamo a Treporti, dove a farci da padrone di casa c’è Paolo Salvalaio, vicepresidente del club biancorosso. La chiacchierata comincia parlando degli Juniores Regionali: “I ragazzi sono partiti un po’ male – esordisce – tuttavia recentemente sono arrivate due vittorie consecutive. Tutto ciò era in preventivo, in quanto la base della squadra è composta da coloro i quali facevano parte degli Allievi Provinciali della
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scorsa stagione e il salto è stato notevole. Il nostro obiettivo è la crescita del gruppo, oltre alla salvezza”. Si tocca anche l’argomento dei tornei per i più piccoli. “Il torneo Gioca Befana (di cui parliamo a pag.30 ndr) è stato un grande successo, anche di pubblico. Fra le altre, vi hanno partecipato squadre come Venezia e Treviso. Si tratta di esperienze importanti per la crescita dei nostri giovani. L’organizzazione di questo tipo di iniziative è resa possibile grazie all’esperienza e alla competenza del nostro collaboratore Fulvio Pratesi. Sicuramente proseguiremo su questa strada in futuro”. La chiosa finale è su un tema delicato e attuale come il razzismo: “In passato abbiamo avuto fantastici ragazzi di colore che si fanno voler bene. È assurdo che ci siano cori razzisti: è comunque un problema che riguarda solo i grandi, che dovrebbero dare il buon esempio. I bambini sono genuini e non necessitano di raccomandazioni particolari”.
età devono saper fare tutti i ruoli, per questo cerco di farli girare. Imparare a giocare a calcio è come guidare: posso dar loro tutti i suggerimenti possibili e immaginabili, come fa l’istruttore dell’autoscuola, ma serve l’esperienza per migliorare”. Quest’anno Vanni ha trovato una frase particolare: “E’ sempre più fatica fargli far fatica”. “Intendo dire – conclude – che una volta i ragazzini si muovevano di più all’aperto. Questo aiuta nel calcio. Adesso invece, per esempio, su venti ce ne sono dodici che non sanno fare una capriola”.
Una Befana nel segno del pallone, a Ca’ Savio, in occasione della 2^ edizione del torneo Gioca Befana. Organizzato dalla Prof Events, in collaborazione con l’ACD Treporti, dal 4 al 6 gennaio si è tenuta un’importante manifestazione. Ben 28 squadre di calcio under 13 provenienti da tutta la regione, con la partecipazione di squadre del pianeta professionistico come Portosummaga, Treviso e Unione Venezia. Una pacifica “invasione” di piccoli calciatori, accompagnati dalle loro famiglie, per tre giorni di non solo calcio: musica, giochi, animazione, ed altri piccoli eventi collaterali. Tre giornate indimenticabili che hanno fatto divertire piccoli e grandi, e hanno consentito di raccogliere fondi per i Volontari del Soccorso del Comune di Cavallino-Treporti. Per info sui prossimi tornei cerca Prof Events su Facebook oppure visita www.torneiprof.it.
MISTER BIANCON “COMANDANTE” DEI GIOVANISSIMI
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assarella è probabilmente una delle “isole felici” del Basso Piave. La Prima Squadra, neopromossa, e la Juniores sono stabilmente nelle zone alte della classifica nei rispettivi campionati e con le loro prestazioni stanno trascinando anche le squadre inferiori del vivaio. Non tanto per i risultati, quanto per l’entusiasmo. “Ho avuto il piacere di parlare col presidente, una grandissima persona, che mi ha confermato che in società c’è un progetto per far crescere tutto il vivaio”, dice Vincenzo Biancon, allenatore dei Giovanissimi Provinciali. “Mi ha reso felice sentire dal presidente che la società vuole iniziare un progetto che aiuti e faccia crescere anche le categorie inferiori. Sia Giovanissimi che Allievi in questo momento sono un po’ indietro in classifica, ma sono sicuro che nei prossimi anni cresceranno entrambi”. Biancon, prima alla guida degli Esordienti, allena i Giovanissimi solo da qualche settimana, eppure “Ho già notato la differenza. Ho la possibilità di avere maggior dialogo con i ragazzi, di parlargli, di farmi capire e ascoltarli più facilmente per risolvere i loro problemi ed evitare qualunque tipo di incomprensione. Ho a disposizione un gruppo straordinario, con cui già dopo poco tempo avevo instaurato un ottimo feeling”. “Importante specificare che il gruppo che alleno è formato per il 90% da ragazzi del 1999 e anche
Nella foto l’allenatore Vincenzo Biancon e il capitano della squadra, Gianmarco Crosera. È andata bene l’operazione all’omero del braccio per il giovane giocatore dei Giovanissimi del Passarella, Matteo Pasqual (nella foto a sinistra), infortunatosi per uno scontro di gioco durante la partita contro lo Jesolo di due domeniche fa. Purtroppo per il calciatore, classe ‘99, stagione agonistica finita. “Lo aspettiamo presto di nuovo in campo con noi - hanno detto in coro i compagni - nel frattempo starà con noi sempre nel gruppo, a darci comunque un aiuto pur non giocando”.
da un 2000, che peraltro stabilmente gioca titolare. Quasi tutte le compagini che affrontiamo sono composte per la maggior parte da elementi nati nel 1998, per cui per noi è difficile: in categorie così giovani ogni minima differenza di età può essere decisiva. Noi però non pensiamo a questo e continuiamo a lavorare, a fare le nostre partite dando sempre il massimo, pensando solo a noi stessi. Sono orgoglioso dei miei ragazzi: c’è una grande intesa tra me e loro, una specie di tacito accordo che ci fa lavorare in sintonia e con grande profitto; l’80% di loro è presente a tutti e tre gli allenamenti della settimana, non è cosa da poco. A Passarella sto davvero bene e spero di continuare a lavorare con questa società ancora per molto”.
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PASSARELLA
IL CALCIO GIOVANILE NEL BASSO PIAVE
L’INTERVISTA
ROBERTO MAMERTI NUOVO CONSIGLIERE FIGC VENETO
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on l’avvento del nuovo presidente regionale della FIGC, Giuseppe Ruzza, del quale abbiamo parlato nello scorso numero di Tuttincampo, il Comitato del Basso Piave ha visto l’avvento di un nuovo consigliere di riferimento. Si tratta di Roberto Mamerti, sandonatese doc, classe 1960, calciatore per circa 20 anni con alcune delle realtà calcistiche del Basso Piave e successivamente dirigente (direttore generale) della società Lastimma Don Bosco. Nella presentazione della “squadra” di Ruzza, chiara la sua volontà, trascritta nel profilo del programma elettorale. “È un’occasione ed un impegno che non posso farmi sfuggire per portare serenità e trasparenza nei rapporti con le società del nostro territorio”. Calatosi anima e corpo nell’impegnativo compito che lo aspetta, abbiamo fatto una bella chiacchierata con lui, per capirne ulteriormente le intenzioni. Mamerti, quali sono i primi obiettivi e impegni da affrontare?
“A livello personale devo entrare tato, che dovrà avere un organinel meccanismo del lavoro gramma ben definito, una parte del Comitato regionale, importante è quella relativa Equilibrio portando avanti le dealla comunicazione. ed umiltà, la leghe che mi saranno “Credo che qui si debbano ricetta del nuovo assegnate con impeapportare migliorie imporreferente del gno e nel tempo stestanti. Le società, quando si Comitato Basso so lavorare perché si rivolgono alla nostra delegaPiave operi come un team, per zione, devono avere risposte avere credibilità verso le subito ed efficienti, in modo tale nostre società bisogna dare rida non gravare sui costi, che già di sposte rispetto al programma. questi tempi sono alti, delle società Avvicinare il Comitato regionale alle stesse. A livello di comunicazione società, e di conseguenza dimostra- ed immagine bisognerà crescere afre piena disponibilità verso di loro fidandoci a tutti i canali attuali, metanche nel Comitato locale: siamo al tendoci al passo con i tempi. Vanno servizio delle nostre società. Il Comi- incrementati, inoltre, i corsi di agtato sandonatese è fuori dubbio che giornamento e specializzazione per va un po’ riorganizzato ed in questo i dirigenti, in modo tale che rafforzino molto ci aiuta avere l’esperienza di la loro preparazione ed ottengano la chi è già inserito nel mondo del la- sicurezza di una buona gestione”. voro”. Vuole entrare in punta di piedi nel suo nuovo “mondo”, Mamerti. Che ha dovuto abbandonare il ruolo che aveva al Lastimma Don Bosco. “Nel ringraziare tutte le società che mi hanno votato, un pensiero particolare lo voglio ovviamente affidare al Lastimma Don Bosco, dove da 30 anni come partnership e da 20 come dirigente ho vissuto molti bei momenti assieme a tante persone ed amici. A loro auguro tutte le migliori cose per i prossimi anni, del resto in quell’ambiente sono cresciuto anche come calciatore”. Nella riorganizzazione del Comi-
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i ricordiamo che Tuttincampo non è solo questa rivista che state sfogliando. Ma è molto di più. Prosegue, infatti, con grandi ascolti la trasmissione radiofonica della domenica pomeriggio (live alle 16.00) sulle frequenze di TopRadio (99.00 fm, oppure in streaming dal link presente sul no-
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GLI ARBITRI DELLA SEZIONE DI SAN DONà DI PIAVE
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orse non tutti sanno che la sezione arbitri Guerrino Trastulli di San Donà di Piave, che nel 2014 farà 50 anni di attività, gode di numeri molto importanti quanto all’organico. Sono, infatti, ben 164 gli arbitri della sezione, tra fischietti, assistenti ed osservatori: 148 più i 16 nuovi arbitri che hanno superato i recenti esami dello scorso 8 gennaio (nella foto, il gruppo dei promossi, assieme all’arbitro di serie A, Dino Tommasi e al presidente della sezione Vittorino Moro). In questo numero vi presentiamo gli appartenenti al Consiglio Direttivo Sezionale 2012-2013: Vittorino Moro (presidente), Giorgio Gobbo e Federico Pizzol (vice presidenti), Giacomo Segatto (segretario), Matteo Panzarin (cassiere), Angelisa Pizzol (formatore etico), Andrea Trevisan (o.t.s.), Umberto Busicchia (collaboratore per il calcio a 5), oltre ai sei consiglieri, Andrea De Faveri, Donato Bruno, Sergio Cicogna, Andrea Marangon, Matteo Perissinotto e Davide Tardivo. Sono ben 8 le donne in organico: Alessia Cerrato, Giulia Grandin, Valentina Perissinotto, Chiara Sgnaolin, Naomi Valese (come arbitri), Federica Piva e Angelisa Pizzol (assistenti arbitrali), Silvia Greggio (osservatore arbitrale). “Il nostro obiettivo è di impegnarci ogni giorno e cercare di migliorare il calcio facendo applicare le regole - spiega il presidente Vittorino Moro - l’unico rammarico è che dopo tanti anni la nostra sezione, rappresenta-
ta da moltissimi arbitri, non possieda ancora una sede adeguata per svolgere le normali attività, col risultato di dover utilizzare per le riunioni hotel e centri congressi, con relative spese”. Tutto ciò, francamente, nel 2013, appare davvero incredibile per un’associazione così importante. Per conoscere più da vicino l’attività della sezione, visitate il sito internet www.aiasandona.it.
Ancora disponibile il libro AC San Donà 1922-2012: 90 anni di calcio biancoceleste. Oltre 540 pagine di racconto, con più di 400 fotografie. Edito dalla Geo Edizioni di Empoli, scritto da Giovanni Monforte e Stefano Pasqualato, promosso dal circolo Centrocampo Biancoceleste. Il volume, da non perdere per gli amanti di storia e statistiche, è in vendita (a 25,00 euro) a San Donà presso: Ricevitoria Striuli (viale Libertà), Cartoleria Orcomeno (via Bortolazzi), Bar Girardi (via Bonifica) e Edicola Elisa & Irene al Centro Piave.
Per partecipare inviate le vostre domande o richieste alla mail redazione@tuttincampo.info Scriveteci!
I NUOVI ARBITRI: AL VIA UN NUOVO CORSO Nella foto qui sopra: Robert Adam, Alberto Buratto, Giovanni Cotroneo, Tommaso De Chiara, Michele Di Lorenzo, Giuseppe Marino, Matteo Mazzon, Alberto Mengo, Ovi Huddin Hasibul, Michele Santon, Alija Sarajilic, Valerio Satta, Leon Simeoni, Antonio Taschetti, Alberto Trevisan e Riccardo Vendola. Sono i sedici nuovi arbitri usciti dal corso, coordinato da Sergio Cicogna (osservatore CAN/B) partito a metà ottobre 2012 e concluso lo scorso 8 gennaio. Al via prossimamente un nuovo corso: per tutte le informazioni contattare la sezione al telefono (0421.55544 il lunedì dalle 17.30 alle 19.30) oppure via mail sandona@aia-figc.it
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CALCIO SAN DONà: LA STORIA IN UN LIBRO...
Nei prossimi numeri di Tuttincampo sarà attiva una nuova rubrica dove parleremo di regolamento, situazioni di gioco e aspetti comportamentali assieme agli arbitri della sezione di San Donà di Piave, che saranno lieti di rispondere alle domande dei nostri lettori.
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SPORT GIOVANILE: IL PROBLEMA DELL’OBESITà
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Cominciando dalla dieta, quali le scelte da fare? Deve adattare il suo stile alimentare ad una dieta corretta che consiste in: 1) un’ alimentazione con una riduzione modesta e graduale dell’apporto calorico che, associata all’attività fisica (ad esempio un soggetto di 50 Kg durante una partita di calcio consuma circa 600 Kcal), favorisce il calo ponderale; 2) fare 3 pasti principali (colazione, pranzo e cena) e 1-2 spuntini, è molto importante fare una buona Cosa si intende per aliL’attività prima colazione 3) le mentazione ottimale? merende consigliate fisica e la dieta Si intende una combina- non bastano senza sono: frutta secca, zione variata degli alimenfrutta fresca, succo ti, che soddisfi in modo il coinvolgimento di di frutta senza zuctutta la equilibrato il fabbisogno di chero, yogurt, latte e energia (calorie), di nutrienti famiglia biscotti; 4) non elimi(proteine, carboidrati, grassi, nare totalmente i dolci, vitamine, minerali) nonché dell’acper un giovane il cioccoqua (e non bevande zuccherate!). latino, il gelato, la merendina sono Una dieta corretta, associata ad un gratificazioni e non è giusto elimiallenamento adeguato, consente un narle completamente dalla dieta; 5) miglior rendimento agonistico. sulla tavola devono sempre essere presenti frutta fresca e verdure che Qual è la dieta migliore per un gio- possono essere assunti liberamenvane sportivo? te; 6) variare l’alimentazione, la vaLa dieta ideale è quella mediterra- rietà non soltanto stimola l’appetito nea. I principi nutrizionali della dieta ma assicura inoltre una certa commediterranea si basano sulla com- plementarietà fra i diversi alimenti; plementarietà, cioè l’abbinamento di 7) insistere sulla regolarità dei pasti; più ingredienti, in modo tale da otte- 8) accettare le variazioni di appetito nere un pasto adeguatamente pro- del giovane. teico (ad es. pasta e fagioli), sull’uso di grassi insaturi (prevalentemente In questo percorso educativo ha olio di oliva) e sull’utilizzo prevalente bisogno di un sostegno? di pesce come alimento proteico di origine animale. l sempre maggior interesse da parte dei giovani nei confronti della televisione, dei videogiochi e del computer comporta una drastica riduzione del movimento che, associata ad una alimentazione ipercalorica, ricca di cibi-spazzatura, contribuisce a determinare un drammatico aumento dell’obesità, con gravi rischi per la salute. Abbiamo sentito il dottor Teodoro Teodori, dietologo e nefrologo del Centro di Medicina di San Donà di Piave.
Eppure l’obesità è molto diffusa, anche tra i giovani che fanno sport. Il giovane obeso che fa sport generalmente preferisce attività non competitive, dove si sente più rassicurato e meno esposto alle critiche che potrebbero determinargli frustrazione. In genere, le attività motorie più gradite non sono quelle di squadra, bensì sport individuali come nuoto, ciclismo, tennis, ecc. Tuttavia, il giovane obeso che ambisse a giochi di squadra andrebbe supportato, in quanto sono proprio le attività di gruppo che, oltre a dare benefici fisici, risultano anche più adatte ad una maturazione sociale.
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È fondamentale il forte coinvolgimento della famiglia, nella quale spesso sono presenti errati comportamenti nei riguardi dell’alimentazione e dell’attività fisica. L’esempio della famiglia è la base per la buona riuscita del dimagrimento.
TEODORO TEODORI (nella foto) Laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Roma, è specializzato in Medicina interna all’Università di Pisa, in Nefrologia all’Università di Verona e in Scienze dell’Alimentazione all’Università di Padova. Già primario di Nefrologia e Dialisi presso l’Ulss 10 Veneto Orientale, esercita la libera professione presso il Centro di Medicina di San Donà di Piave.
MISTER VIO, IL “MAGO” DELLE PALLE INATTIVE
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el 2001, per un breve periodo, ho per i Pulcini... Domanda: nel settore ricoperto il ruolo di responsabi- giovanile non esistono corner, punile del settore giovanile nella società zioni, rimesse laterali? È importante del Favaro Calcio. Una sera l’alle- essere organizzati ad affrontare tutte le situazioni? natore dei Pulcini non poteva Certo, nel settore giovanile dobvenire al campo e quindi, biamo costruire, stimolare, come spesso succede, mi misi la tuta e comindi Gianni insegnare, ma ritengo sia un errore trascurare un aspetto ciai a divertirmi assieme Vio* così importante come il gioco ai piccolini. quando parte da palla ferma. La tentazione era forte E capita molto spesso. “Se uno e decisi di fare un allenaha fame... non dargli un pesce: insemento sulle “palle inattive”. Come? Presi la squadra “rossa” e gnagli a pescare”. dissi loro “Dobbiamo fare la BOM- Ecco, nei settori giovanili, a mio avviBA”, ovvero quando la palla va fuori so, non bisogna dare compiti, ruoli, ci mettiamo tutti assieme, in muc- soluzioni fisse, bensì cercare di crechio e prima del calcio... esplodia- are situazioni, idee, dove devono esmo!!! Ognuno va dove vuole e cerca sere i ragazzi a trovare le soluzioni. di prendere la palla per fare goal... Non bisogna decidere noi: tu attacPoi presi la squadra “gialla” e lo stes- chi e tu difendi. so dissi: “Quando la palla va fuori Così stiamo dando un giudizio: tu sei noi invece facciamo il TRENINO: ci forte e tu sei scarso! Creiamo delle mettiamo vicini, in fila e prima del coppie e facciamo in modo che siacalcio ogni vagone si divide e tutti no i ragazzi a decidere chi attacca e cercate di fare goal... Fu uno spet- chi difende... tacolo! Due schemi di palla inattiva
* Giovanni “Gianni” Vio: nato a Venezia il 6 aprile 1953. Da quest’anno la Fiorentina e Mister Vincenzo Montella l’hanno fortemente voluto e i risultati si sono visti subito: ben 14 i gol su palle inattive dei viola nella prima parte del campionato!
GLI INFORTUNI: LE DISTORSIONI DELLA CAVIGLIA
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e distorsioni della caviglia nello sport, ma soprattutto nel calcio, sono un’evenienza frequente. La diagnosi, che aiuta l’atleta a poter recuperare in tempi più rapidi senza il rischio di recidive, va effettuata solamente da personale qualificato, meglio se specialisti in fisiatria, ortopedia o medicina dello sport, fisioterapisti o infermieri professionali. La distorsione è un movimento anomalo ed incontrollato (nel 90% dei casi in inversione) che effettua l’articolazione tibiotarsica. Il meccanismo che provoca la distorsione può essere diretto (un giocatore av-
versario colpisce la caviglia) oppure indiretto (per il posizionamento del piede in una buca). Si classificano in base alla loro gravità in 1°, 2° e 3° grado: questa classificazione è fondamentale per determinare i tempi di recupero e decidere il protocollo riabilitativo da seguire. In tutti e tre i casi il protocollo internazionalmente riconosciuto come il più efficace da applicare in fase acuta è il R.I.C.E. (rest, ice, compression, elevation), ovvero riposo, ghiaccio, compressione (benda elastica), arto sollevato. Nei traumi più acuti può essere utile l’utilizzo di una stampella di scarico. Importantissimo: nella prima fase acuta (2-4 giorni) l’articolazione non va né manipolata né massaggiata! Utile, in fase acuta, invece, fasciare la caviglia con una benda all’ossido di zinco (sostanza antinfiammatoria ed antiedemigena). In base alla gravità del trauma può essere necessario, sotto consiglio medico, ricorrere a degli esami strumentali per valutare eventuali danni ossei (radiografia, utile se si sospetta una frattura)
o ai tessuti molli (R.M.N. o T.A.C.). La fisioterapia consiste nel apportare un’azione antinfiammatoria ed antiedemigena nell’immediato, attraverso, per esempio, laser-terapia, T.e.c.a.r., ultrasuoni, campi magnetici pulsati, jonoforesi. Dopodiché si dovrà impostare un programma riabilitativo (eseguito dal fisioterapista) per il recupero allo sport. Utile durante tutta la fase riabilitativa l’utilizzo di taping neuromuscolare, applicazione di pertinenza esclusiva di fisioterapisti abilitati. Massimo Baccega (nella foto): fisioterapista dal ‘96, massaggiatore sportivo da 13 anni, specializzato in taping neuromuscolare (1° e 2° livello), in Back School (1° e 2° livello), ha frequentato e partecipato a numerosi corsi e convegni inerenti la traumatologia sportiva (bendaggio funzionale, McKenzie, Terapia Manuale Osteopatica). Già massaggiatore sportivo in numerose società di calcio, tennis, pallavolo, basket. Titolare di un ambulatorio fisioterapico a Jesolo (Fisioterapia Moderna).
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l’intervento
IL CALCIO GIOVANILE NEL BASSO PIAVE
ALLENATORI
CORSO ALLENATORI: 41 NUOVI MISTER PATENTATI...
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i è concluso lo scorso 22 dicembre il corso regionale per “allenatore di base - UEFA B” tenutosi a Croce (frazione di Musile di Piave), organizzato dal Settore Tecnico FIGC e coordinato dal Comitato Basso Piave. Due mesi di intenso lavoro e studio per i 41 partecipanti, tutti promossi con medie-voto davvero molto buone. Tra i partecipanti, anche Marco Cunico, attaccante del Portosummaga (Lega Pro) che col suo entusiasmo ha trascinato
tutti gli altri 40 alunni, provenienti in gran parte dalle nostre zone, ma anche da fuori provincia: Tomas Giro, Marco Pavanel, Enrico Favero, Alessandro Bisiol, Massimo Vendramin, Berardino Filippi, Federico Bortolussi, Loris Paissan, Alessandro Colla, Andrea Guerrato, Luca Brugnaro, David Favero, Luigi Fontebasso, Marco Fabbro, Rudi Moro, Massimo Sibau, Giuseppe Passafiume, Marco Dalla Puppa, Teddy Visentin, Giacomo Degli Agostini, Ivan Favatà,
Marco Nardo, Giovanni Bombaci, Loris Lena, Nicola Giomo, Sandro Cortello, Fabrizio Buro, Cristian Pin, Matteo Crivellari, Ivan Vendrame, Alberto Speranza, Fabrizio Forabotte, Luigi Busetto, Andrea Carlin, Marco Cancellada, Denis Benedetti, Roberto Meneghello, Matteo China, Domenico Zennaro, Paolo Simonaggio. “Siamo contenti per come è andata - spiega il delegato Figc Basso Piave, Arturo Lo Castro – assidua la partecipazione e molto applicati i ragazzi, a loro va un plauso particolare. Voglio ringraziare il vice presidente della Delegazione, Luigino Biancotto per il prezioso contributo organizzativo”. Tra i vari docenti, Attilio Maldera (tecnica e tattica) e Massimo Cacciatori (per i portieri), Lorenzo Pettenò (metodologia), Bruno Bacci (carte federali), i medici Pappagallo e Susanna (medicina sportiva), Alessandro Tettamanzi (psicologia), il presidente dell’AssoAllenatori Veneto Orientale, Roberto Schugur e gli arbitri Andrea De Faveri e Vito Simone.
AIAC VENETO ORIENTALE: OSPITE GIANNI VIO
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opo il grande successo della serata di San Donà col presidente AIAC Nazionale Renzo Ulivieri, l’attiva associazione dei mister del Veneto Orientale, presieduta da Roberto Schugur, organizza una nuova conferenza sportiva. Sarà stavolta Portogruaro (precisamente il Centro Polins di via Rivago 69) ad ospitare lunedì 4 febbra-
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io alle 20.00 lo stratega delle palle inattive della Fiorentina, mister Gianni Vio. Tema della serata sarà Palla inattiva: un attaccante da 15 reti, titolo tra l’altro del suo ultimo libro. Appuntamento da non perdere per tutti gli allenatori, dirigenti, genitori e calciatori interessati. Per ulteriori informazioni contattare Pressing Sport (0421220533).
UN DOLCE CON LO CHEF MICHELE PER I NOSTRI ATLETI
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opo il grande successo del primo numero eccoci qui pronti ed energici ad affrontare il mese di gennaio! Questo spazio è dedicato ai ragazzi ma sopratutto ai genitori, per comprendere l’importanza della corretta alimentazione in fase di crescita e durante la pratica sportiva. Molto importante è la colazione, che deve essere completa per affrontare la giornata in modo brillante, composta sia da una parte liquida (latte, yogurt, succhi) che solida (cereali, fette biscottate, biscotti) tale da coprire il 20% delle calorie giornaliere. Il pranzo e la cena dovranno essere completi, con abbondante presenza di verdure, pasta, riso, o cereali, privilegiando cibi poco grassi anche per assicurare un minimo impegno gastrico e di affaticamento digestivo durante la partita. Viste le temperature invernali, una buona fetta di torta fatta in casa al cioccolato non starebbe cosi male. Visto il grande successo di questo spazio, questo mese vi proponiamo la ricetta di un dolce, ricoperto di cioccolato, ma leggero, perché useremo le carote. Magari proponiamolo con una pallina di gelato alla vaniglia o nocciola (io farei entrambi). Che ne dite, mamme?
Nella foto, lo chef di cucina Michele Potenza, che cura questa nostra rubrica sulle ricette. Da quasi due anni partecipa alla trasmissione televisiva di RaiUno La Prova del Cuoco TORTA DI CAROTE AL CIOCCOLATO Ingredienti per una tortiera classica: 4 carote 2 uova 240 gr farina 2 gusci d’uovo di olio di semi 150 gr zucchero 1 bustina di lievito latte q.b. (quanto basta) burro per lo stampo Per la copertura di cioccolato: Burro 50gr Zucchero 50gr Cacao 50gr 2/3 cucchiai di latte 1/2 bicchierino di Cointreau
Versate l’impasto nella teglia e fate cuocere nel forno, già caldo, a 180-190 gradi per 15-20 minuti. Deve risultare soffice e ben dorata. Nel frattempo fate sciogliere il burro della copertura con lo zucchero ed il latte; in un colpo solo aggiungete il cacao, mescolate bene per evitare
grumi. Infine aggiungere il Cointreau. Lasciate raffreddare la torta e ricopritela completamente con la copertura di cioccolato. Decorare a piacere (invece del cacao potete aggiungere anche del cioccolato fondente).
Imburrate e infarinate una tortiera, pelate le carote, grattugiatele e frullatele, insieme all’olio, alle uova e allo zucchero, ricavando una crema molto morbida. Aggiungete poi la farina setacciata, il lievito e un mezzo bicchiere di latte.
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alimentazione
IL CALCIO GIOVANILE NEL BASSO PIAVE
foto e messaggi
CARO TUTTINCAMPO... Sono un papà di un ragazzino di 11 anni. La mia speranza, non lo nego, è che in futuro diventi un bravo calciatore, magari un campione, ma dico solo una cosa. Cari genitori, fate fare uno sport ai vostri figli, è importante! Un saluto da un papà di un atleta che gioca nell’Acd San Giuseppe Sono una mamma. Da quando mio figlio gioca a calcio non ha più avuto problemi di salute. È bello vedere che si divertono e crescere con sani principi che le nostre associazioni sportive sanno dare. Un bacio al mio piccolo numero 10! Complimenti all’associazione degli allenatori che ha organizzato la bella serata con Renzo Ulivieri. Ce ne vorrebbero altre di conferenze così con personaggi così. Bravi! Paolo Buon compleanno a Marco!!! Fai ancora tanti gol, facci sognare!!! Una tua amica... Tuttincampo, davvero una bella iniziativa! Mario Vittadello
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Spero di leggere presto su Tuttincampo un articolo sulle giovani del calcio femminile. Un saluto e complimenti. Giorgio Radaelli
TUTTINCAMPO www.facebook.com/tuttincampo
Cerca la pagina ufficiale di Tuttincampo! Scrivici un post, un commento o un messaggio!!! I più curiosi, belli e simpatici saranno pubblicati su questa pagina. Ecco una selezione di post e commenti della pagina: “Finalmente qualcuno che si prende cura del settore giovanile. Ottima idea, vi appoggio pienamente!” Macori Presley
Via delle Meduse, 4 30016 JESOLO LIDO Tel. 0421 382039 Aperto tutte le sere dalle 17.00 all’01.00 chiuso il giovedì
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“Iniziativa, come di consueto, interessante quanto intelligente” Giuseppe Lucera “Bello, bello!” Marco Lessi “Fate sempre un ottimo lavoro, complimenti!” Francesco Hyka
RUGBY EDUCATIVO: A SAN DONà IDEE CHIARE
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ergio Zorzi è il coordinatore tecnico del Rugby Educativo San Donà. Trevigiano di origine, Sergio ha una lunga storia nel mondo del rugby, fatta di 40 anni vissuti sui campi prima come giocatore, ex Benetton, poi come allenatore. Con lui la società sandonatese ha avviato un nuovo progetto di sviluppo e crescita del settore giovanile. Il suo credo è legato principalmente alla “cultura del fare”, convinto che la pratica sportiva sia di grande ausilio per una buona crescita dei bambi-
ni e ragazzi. “Il ruolo dell’allenatore/ educatore è fondamentale – dice Zorzi – è la prima persona in grado di trasmettere ai giovani atleti nei campi da gioco i valori fondamentali positivi per la crescita, ed il suo lavoro deve essere sempre considerato in stretta relazione con gli altri ambienti di crescita quali la famiglia, la scuola e l’ambito sociale”. Quali sono i valori fondamentali ai quali si riferisce? “Il rugby viene comunemente considerato più sano di altri sport per la sua forte ispirazione a valori di lealtà, rispetto e spirito di squadra. Questo clima deve essere ben vissuto da tutti gli attori, nel fondamentale contesto del rispetto di regole condivise che si riassumono in disciplina, senza la quale non può esistere il concetto di squadra il vero nucleo dal quale scaturisce l’energia per il successo personale e collettivo”. Il concetto di crescita del singolo passa quindi attraverso il lavoro di squadra?
“Assolutamente. Comprendere e fare proprio il concetto di relazioni ordinate e rispettose delle persone permette ai giovani di trovare l’ambiente ideale per esprimere il meglio di se stessi e questo è maggiormente possibile quando si instaura nel gruppo un atteggiamento di collaborazione spontaneo e propositivo”. Ci pare di intendere dalle sue parole che il valore fondamentale è la crescita a tutto tondo dei ragazzi e non solo dal punto di vista sportivo. “È esattamente l’obiettivo che dobbiamo porci. I ragazzi devono prima di tutto imparare, dunque allenarsi e giocare per divertirsi in un ambiente accogliente. La positività dell’allenatore li guiderà ad imparare senza l’ansia di sbagliare sviluppando qualità importantissime: sacrificio e fatica, fare per ottenere. Il lavoro non è finalizzato alla vittoria sul campo: la formazione dell’individuo e l’accrescimento della sua autostima sono la vera vittoria”.
PAROLA D’ORDINE A SAN DONà: CRESCERE
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l rugby aiuta a crescere: è questo il concetto fondamentale che ispira l’attività del Rugby Educativo San Donà. Nato nel 1989 con l’intento di essere a supporto “dalle fondamenta” di tutto il movimento cittadino, il Rugby Educativo è cresciuto a livello organizzativo e tecnico-sportivo ed oggi gestisce lo sviluppo di oltre 200 piccoli atleti dai 6 ai 16 anni. La società è guidata dal Presidente Orietta Cibin che si avvale della collaborazione di un gruppo dirigenziale di esperienza e competenza. La volontaria opera di tanti genitori è prezioso motore inesauribile affinché i mille impegni ed i problemi di ogni giorno trovino adeguata soluzione. La parte sportiva è caratterizzata dall’attività dei ragazzi suddivisi in varie categorie per fasce d’età. L’attività di propaganda vede coinvolti i giovani dai sei ai dodici anni suddivisi in Under 8, Under 10 e Under 12. Le Under 14 e Under 16 partecipano ai campionati di categoria. In questa stagione la Under 16 si sta confermando come una delle probabili candidate alla
conquista del Titolo Nazionale. Gli allenamenti settimanali si svolgono presso gli impianti dello stadio Pippo Torresan di via Unità d’Italia. Il momento culminante dell’attività è l’organizzazione del Torneo Città di San Donà di Piave Memorial Adriano Pilla che quest’anno festeggerà il trentennale dalla sua fondazione: il 25 e 26 maggio è prevista la partecipazione di oltre 30 società con circa 1.500 atleti, dai 6 a 14 anni, da ogni parte d’Italia e dall’estero. Una delle più importanti manifestazioni nazionali di categoria. Ma le iniziative non si fermano. Nelle due settimane a cavallo di giugno e luglio l’attività sulle Dolomiti con la proposta degli stage di perfezionamento Rugby Estate Nevegal, ai quali partecipano giovani di tutta Italia. Dall’attività presso gli impianti bellunesi si sono messi in luce nel tempo atleti come Benvenuti, Trevisan, Pilla, Marusso, ragazzi che oggi militano nelle massime serie e pure in Nazionale. Per conoscere più da vicino l’attività del Rugby Educativo, cliccate www.rugbysandona.it
Contatti società: Rugby Educativo Via Unità d’Italia 8 30027 San Donà di Piave (VE) Tel: +39 0421 336872 web: www.rugbysandona.it email: rugbyeducativo@rugbysandona.it
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ALTRI SPORT
IL CALCIO GIOVANILE NEL BASSO PIAVE
altri sport
UNION VOLLEY FEMMINILE: NUMERI IN AUMENTO
È
una struttura che si è allargata molto, rispetto agli anni passati, quella dell’Union Volley Jesolo, che per la prima volta ha portato una propria squadra in un campionato Nazionale (B2) con un organico costituito in gran parte dal nucleo delle Under 18 degli anni scorsi. Anche le altre squadre rispecchiano la politica della linea verde, fortemente voluta dal presidente Lidio Santin. La serie C di Polesel e Bido-
gia è composta quasi interamente dalle Under 18 (nella foto), e analogamente la serie D allenata da Day è formata da quasi tutte le atlete della Under 16 più alcune atlete del ‘95 e ’96, che vanno a comporre una seconda Under 18. Nel gruppo Under 14 e Under 13, allenato da Pavoncelli e Lunardelli, ci sono 6 atlete Under 14, 4 Under 13 e 4 Under 12. Le ragazze del 2000 e 2001 partecipano ai campionati U13 U14 e a volte
alla 2a divisione, mentre le ‘99 sono quasi sempre impegnate in 2a divisione e tutte a rotazione partecipano all’under 16. Il gruppo successivo Under 12 e Under 11 è guidato da Moghaddam e Guiotto e ci sono poi i gruppi mini volley di Jesolo, Eraclea, Caorle e il micro volley. Tutti i gruppi principali fanno quattro allenamenti settimanali, seguiti dal preparatore atletico Bertoluzza e, quando possibile, partecipano a vari tornei in Italia. Le palestre utilizzate sono quelle di Jesolo: Cornaro, D’Annunzio, Michelangelo, Vecellio a Cortellazzo, la palestra di Ponte Crepaldo e il Palasport di Eraclea. Grandi soddisfazioni arrivano dai tornei giovanili: l’Under 18A sta guidando il proprio girone, così come l’Under 16, l’Under 14 passa come seconda nel girone in cui gareggia anche la favorita San Donà, e l’under 13 è quinta nella fase di Eccellenza. Per conoscere meglio l’attività dell’Union Volley Jesolo visitate www.unionvolley.it
Anno 1 - n. 2 - gennaio 2013 Testata in attesa di registrazione presso il Trib. di Venezia Direttore Responsabile Federico Biondo federico@tuttincampo.info Foto Francesco Lo Castro Enrico Manzini Archivio Venetogol.it Hanno collaborato Lucio Dal Molin, Riccardo Marian, Jacopo Ballarin, Enrico Manzini Editore e Proprietario Next Italia snc Via la Bassa Nuova, 22 Lido di Jesolo (VE) tel. 0421 372703 fax 0421 370249 [info@nextitalia.it] Pubblicità andrea@tuttincampo.info marketing@tuttincampo.info tel. 0421 372703 Stampa C.P. ESSE s.r.l. Industria Grafica Castelfranco Veneto (TV]
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TUTTINCAMPO RISULTATI E CLASSIFICHE weekend 12-13 gennaio 2013 * Tutti i numeri dalla Juniores ai Giovanissimi* (fonte dati: comunicato FIGC e sito www.venetogol.it) nb: in grassetto le squadre del Progetto Tuttincampo * per le classifiche e i risultati dei prossimi weekend visitate il nostro sito www.tuttincampo.info
CAMPIONATO JUNIORES NAZIONALI GIRONE C – 15^ giornata: Sacilese-Montebelluna 1-1; Virtus Vecomp-Giorgione 2-1; Union Quinto-Kras Repen 1-1; Sanvitese-Sambonifacese 0-4; Belluno-SandonàJesolo 2-2; Pordenone-Tamai 0-2; Real Vicenza-TrissinoValdagno 2-1 Classifica: Pordenone 34, Virtus Vecomp 30, Sambonifacese 29, Real Vicenza 27, Giorgione 25, TrissinoValdagno 23, Sacilese, Tamai 22, Montebelluna 18, SandonàJesolo 16, Belluno, Sanvitese 12, Kras Repen 11, Union Quinto 10 CAMPIONATO JUNIORES REGIONALI GIRONE E – recupero 13^ giornata: Spinea-Treporti 1-0; CasierDosson-Città di Musile 5-2; Union Pro MP-DoloRivieraBrenta 1-0; GazzeraOC-Miranese 0-3; Graticolato-Laguna Venezia 1-3; Mestre-Real Martellago 1-1; Pramaggiore-Silea rinv.; Vigontina-Calvi Noale 2-1 Classifica: Graticolato 32, Laguna Venezia 30, CasierDosson, Miranese, Vigontina 29, Union Pro MP 28, Città di Musile 22, DoloRivieraBrenta, Spinea 20, Calvi Noale 18, Silea 16, Real Martellago, Mestre 11, GazzeraOC 10, Treporti 7, Pramaggiore 5 CAMPIONATO JUNIORES BASSO PIAVE GIRONE A – 14^ giornata: San Stino-Annonese 2-1; Virtus Summaga-Caorle 4-2; Passarella-E.Cessalto 3-3; Città di S.Donà-Gruaro 2-1; Fossalta Piave-Noventa 2-0; Eraclea/ Crepaldo-Teglio Veneto 1-2 (riposa: Cavallino) Classifica: Fossalta Piave 29, Cavallino 20, San Stino 19, Gruaro, Passarella, Teglio Veneto 18, Annonese 17, Noventa 16, Città di S.Donà 15, Eraclea/Crepaldo, Virtus Summaga 13, E.Cessalto 11, Caorle 9 CAMPIONATO ALLIEVI SPERIMENTALI GIRONE A – 16^ giornata: ArzignanoChiampo-Montebelluna 0-3; Thermal CM-Rosà 5-1; Sona Mazza-Campodarsego 2-0; Piovese-Legnago 2-1; Montecchio M.-Marano 3-1; Real Vicenza-San Paolo Padova 0-4; FavaroMarcon-SandonàJesolo 0-3 Classifica: Montebelluna 36, Legnago 29, Montecchio M. 28, San Paolo Padova, Piovese, FavaroMarcon 25, Thermal CM 24, SandonàJesolo, Rosà 22, Abano 21, Sona Mazza 15, Real Vicenza 14, Marano 11, Campodarsego 9, ArzignanoChiampo 8 CAMPIONATO ALLIEVI REGIONALI GIRONE D – 14^ giornata: Fossaltese-Città di Musile 3-0; Lastimma Don Bosco-DoloRivieraBrenta 0-2; Fossalta PiaveLaguna Venezia 1-2; Olmi Callalta-LiventinaGorghense 0-4; GazzeraOC-Opitergina 1-3; Edo Mestre-Robeganese 0-2; CasierDosson-SandonàJesolo 0-3 Classifica: LiventinaGorghense 37, Opitergina 31, Fossaltese 30, CasierDosson 29, DoloRivieraBrenta 28, SandonàJesolo 25, OlmiCallalta 23, Laguna Venezia 21, Robeganese 19, Edo Mestre 14, Lastimma D.Bosco 12, GazzeraOC 6, Città di Musile, Fossalta Piave 3
CAMPIONATO ALLIEVI BASSO PIAVE GIRONE A – 16^ giornata: Altino-Noventa 2-1; AnnoneseVillanova 2-0; Aurora SN-Caorle 2-1; Bibione-Torre Mosto 1-3; Eraclea/Crepaldo-Jesolo 2-4; Evolution Team-Città di S.Donà 2-1; Libertas Ceggia-Treporti 1-0; Pramaggiore-Passarella 7-2; San Stino-Concordia 1-2 Classifica: Concordia 40, Città di S.Donà 35, San Stino, Evolution Team 34, Eraclea/Crepaldo, Torre Mosto 31, Treporti 28, Pramaggiore 23, Altino 21, Annonese 16, Caorle, Libertas Ceggia 15, Jesolo 13, Bibione 12, Noventa 8, Aurora SN 7, Villanova 6, Passarella 4 CAMPIONATO GIOVANISSIMI SPERIMENTALI GIRONE A – 16^ giornata: San Paolo Padova-Bassano 2-1; SandonàJesolo-Chievo Verona 2-1; Giorgione-Cittadella 2-2; Hellas Verona-LiventinaGorghense 3-1; Montebelluna-Noventa 2-2; Clodiense-Padova 0-2; Sambonifacese-Unione Venezia 0-2; Legnago-Vicenza 1-1 Classifica: Padova 38, Unione Venezia, Vicenza 35, Chievo Verona, Hellas Verona 32, LiventinaGorghense, Cittadella 27, Montebelluna, Legnago 22, Giorgione, San Paolo Padova, SandonàJesolo 17, Sambonifacese 16, Noventa 12, Bassano 9, Clodiense 1 CAMPIONATO GIOVANISSIMI REGIONALI GIRONE D – 14^ giornata: FavaroMarcon-CiprianoCaTron 3-0; Graticolato-Fossalta Piave 1-1; LiventinaGorghenseFossaltese 4-0; Laguna Venezia-Lastimma Don Bosco 6-0; SandonàJesolo-Liapiave 2-1; Miranese-Olmi Callalta 2-1; Concordia-Union Quinto 2-6 Classifica: LiventinaGorghense, SandonàJesolo 39, Laguna Venezia 33, Miranese 30, FavaroMarcon 27, Union Quinto, Fossaltese 17, CiprianoCaTron 15, Liapiave, Graticolato, OlmiCallalta 12, Fossalta Piave 9, Lastimma D.Bosco 8, Concordia 5 CAMPIONATO GIOVANISSIMI BASSO PIAVE GIRONE A – 13^ giornata: Caorle A-SandonàJesolo 3-2; Città di Musile-Cavallino 0-3; Città di S.Donà-Eraclea/Crepaldo 0-0; Noventa-Altino 0-4; Passarella-Jesolo 1-5; Torre Mosto-Meolo 5-2; Treporti-Fossalta Piave 5-0 Classifica: Cavallino 29, Altino 27, SandonàJesolo 23, Città di S.Donà 22, Città di Musile, Jesolo 21, Caorle A 20, Treporti 18, Noventa 16, Eraclea/Crepaldo, Passarella 14, Fossalta Piave 10, Torre Mosto 6, Meolo 0 GIRONE B – 13^ giornata: Caorle B-San Stino 5-1; CesaroloE.Cessalto 0-10; Concordia-Pramaggiore 1-2; GiussagheseEvolution Team 3-2; Libertas Ceggia-Aurora SN 7-0; VigorAnnonese 6-0; Villanova-Bibione 4-1 Classifica: Villanova, Libertas Ceggia 30, Vigor 25, E.Cessalto 18, Giussaghese 17, Bibione 15, San Stino 14, Pramaggiore, Evolution Team 12, Annonese 4, Cesarolo 1, Aurora SN 0. nb. Caorle B e Concordia fuori classifica
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tutti i numeri
IL CALCIO GIOVANILE NEL BASSO PIAVE
SALDI
RISPARMIARE SI PUÒ
DOMENICA 10 FEBBRAIO GRANDE SPETTACOLO DI BENEFICENZA CON
*Fino al 28/2/2013
Utilizzando meglio l’energia contribuiamo ad un mondo più verde. Con meno abbiamo di più, come coi SALDI*.
E DOMENICA SEMPR
APERTO 32 |
dalle 9 alle 21
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