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FORMA ORGANICA
L’uomo è l’unica creatura vivente che distrugge l’ambiente in cui vive. Nonostante ciò è l’unica creatura vivente che ha l’arroganza di ritenersi dotato di un’intelligenza superiore. Un ossimoro! Le piante ricoprono il nostro pianeta da 400 milioni di anni e si sono sviluppate in autosufficienza. Per vivere e svilupparsi le piante “si bastano”, trasfor-
WOOD WIDE WEB
WOOD WIDE WEB, FENOMENO COSÌ DENOMINATO SECONDO IL QUALE GLI ALBERI SI SCAMBIANO INFORMAZIONI ATTRAVERSO IL SOTTOSUOLO E QUELLO CHE CONSENTIREBBE AGLI STESSI ALBERI DI SALVARE IL MONDO. L’ARCHITETTO ANDREA ZAMBON OLTRE AD AMARE PROGETTARE E COSTRUIRE CON IL LEGNO È UN GRANDISSIMO CONOSCITORE DELLE SPECIE LEGNOSE E NELLA SUA RUBRICA ‘FORMA ORGANICA’ PROPONE UNA QUESTIONE CRUCIALE, INNANZITUTTO SPIEGANDO COME GLI ALBERI COMUNICHINO FRA LORO E COME LA SALVEZZA DI OGNI TERRITORIO, A PARTIRE DALLA PIANURA PADANA − UNO DEI LUOGHI PIÙ INQUINATI DEL MONDO −, SIA DA CONSEGNARE ALL’INTELLIGENZA DI UNA FITTA RETE DI ALBERI. LA CIVILTÀ UMANA SI È SVILUPPATA IN PROPORZIONE ALLA DISPONIBILITÀ DI LEGNAME PRESENTE NEL PROPRIO TERRITORIO, PER QUESTO È SENSATO RICORRERE ALLE STESSE STRATEGIE PIANIFICANDO UNA PIANTUMAZIONE DI MASSA NELLE AREE PIÙ A RISCHIO.
mano sostanze inorganiche in sostanze organiche attraverso una meravigliosa azione chiamata fotosintesi, producendo l’ossigeno necessario agli animali, e quindi a noi uomini, per sopravvivere. Senza le piante gli altri esseri viventi non potrebbero continuare a vivere. Il continuo disboscamento dovuto all’eccessiva antropizzazione è riuscito a trasformare la Pianura Padana in uno dei luoghi più inquinati del mondo. L’abuso del territorio e la morfologia l’hanno resa una camera a gas che ci accorcia mediamente di un anno e mezzo l’aspettativa di vita rispetto al resto d’Italia. Per salvare il nostro futuro dobbiamo salvare il nostro territorio e per farlo dobbiamo metterci nelle mani delle piante. In Pianura Padana servono decine di milioni di alberi piantumati in modo organico, non segregati in parchi separati l’uno dall’altro, per far sì che le piante possano dialogare tra loro sfruttando l’ormai noto fenomeno denominato Wood Wide Web. Che cos’è il Wood Wide Web? È una fitta trama di interazioni radicali tracciabili radioattivamente che consente il passaggio di molecole utili anche tra specie diverse. È stato ampiamente dimostrato infatti come gli alberi si scambino informazioni e nutrimenti attraverso il sottosuolo dove vive una grande varietà di funghi che formano con le radici una simbiosi definita micorriza. La funzione delle micorrize è quella di permettere uno scambio tra i funghi e le radici: la pianta trasmette parte degli zuccheri ai funghi e
ANDREA ZAMBON
L’architetto Andrea Zambon è Vicepresidente Casaclima Network Treviso, Consulente Casaclima e Relatore nei corsi di progettazione e costruzioni in legno ed edilizia sostenibile a basso consumo energetico. Lo “studio zambonarchitettura” è specializzato nella realizzazione di ville residenziali a bassissimo consumo energetico in legno e a struttura tradizionale. In ogni progetto viene seguito un approccio olistico che, unito a un’attenta osservazione dei principi della bioclimatica e all’utilizzo di materiali naturali, mira all’ottenimento di architetture organiche in armonia con l’ambiente dove il verde viene generalmente impiegato come naturale attivatore di benessere psico-fisico della persona. Ognuno di noi è diverso e ha esigenze diverse per cui risulta fondamentale nel percorso progettuale – questa la filosofia che lo studio persegue − approfondire la reciproca conoscenza al fine di entrare in sintonia e creare un clima di corrisposta fiducia; la casa viene progettata come un abito sartoriale fatta a misura per la famiglia che ci andrà ad abitare, dove ogni spazio e ogni materiale derivano da un percorso progettuale unico e personalizzato.
questi, attraverso le ife, penetrano il terreno alla ricerca delle sostanze inorganiche trasmettendole alle radici. E proprio attraverso i funghi, che vivono in simbiosi con più di una radice, avviene il passaggio di informazioni tra una pianta e l’altra. Questo fenomeno fa comprendere tra l’altro anche come sia possibile che una pianta madre trasmetta i nutrienti ai propri “figli” a svantaggio, a volte, di piante esterne. Sfruttando il Wood Wide Web, quindi, una fitta rete di alberi conduce a un aumento della resilienza del nostro territorio a condizione che la stessa sia sufficientemente estesa e che non ci siano interruzioni nell’apparato radicale. D’altronde, essendo noto come la civiltà umana si sia sviluppata in proporzione alla disponibilità di legname presente nel proprio territorio, non vedo perché non ricorrere alle stesse strategie pianificando una piantumazione di massa nelle aree più a rischio. I vantaggi della presenza di un diffuso verde urbano sono davvero infiniti: • Mitigazione delle isole di calore; • Abbattimento dei livelli di polveri sottili; • Arricchimento della biodiversità della fauna; • Attenuazione del livello d’inquinamento sonoro; • Assorbimento dell’elettrosmog; • Mitigazione dei dissesti idrogeologici causati dalle sempre più frequenti bombe d’acqua. Inoltre il verde è un naturale attivatore di benessere psico-fisico, la presenza delle piante migliora la connessione con la natura e aiuta la concentrazione favorendo il buonumore e abbassando il fattore di stress.
WOOD WIDE WEB
Wood Wide Web, a phenomenon so called according to which trees exchange information through the subsoil and what would allow the same trees to save the world. In addition to loving designing and building with wood, the architect Andrea Zambon is a great connoisseur of wood species and in his 'Organic shape' column proposes a crucial question, first of all explaining how trees communicate with each other and how the salvation of each territory, starting from the Po Valley – one of the most polluted places in the world –, both to be delivered to the intelligence of a dense network of trees. Human civilization has developed in proportion to the availability of wood in its territory, which is why it makes sense to use the same strategies by planning mass planting in the areas most at risk. Man is the only living creature that destroys the environment in which he lives. Despite this, he is the only living creature who has the arrogance to consider himself endowed with a superior intelligence. An oxymoron! Plants have covered our planet for 400 million years and have developed in self-sufficiency. To live and develop plants "are enough", they transform inorganic substances into organic substances through a wonderful action called photosynthesis, producing the oxygen necessary for animals, and therefore for us humans, to survive. Without plants, other living beings could not continue to live. The continuous deforestation due to excessive anthropization has managed to transform the Po Valley into one of the most polluted places in the world. The abuse of the territory and the morphology have made it a gas chamber that shortens our life expectancy by an average of one and a half years compared to the rest of Italy. To save our future we have to save our territory and to do this we have to put ourselves in the hands of plants. In the Po Valley, tens of millions of organically planted trees are needed, not segregated in separate parks from each other, to ensure that plants can communicate with each other by exploiting the now known phenomenon called Wood Wide Web. What is the Wood Wide Web? It is a dense web of radioactively traceable radical interactions that allows the passage of useful molecules even between different species. In fact, it has been amply demonstrated how trees exchange information and nutrients through the subsoil where a great variety of fungi live which form a symbiosis called mycorrhiza with the roots. The function of mycorrhizae is to allow an exchange between the fungi and the roots: the plant transmits part of the sugars to the fungi and these, through the hyphae, penetrate the soil in search of inorganic substances, transmitting them to the roots. And it is precisely through the fungi, which live in symbiosis with more than one root, that the passage of information between one plant and another takes place. This phenomenon also makes it clear how it is possible for a mother plant to transmit nutrients to its "children" to the disadvantage, at times, of external plants. By exploiting the Wood Wide Web, therefore, a dense network of trees leads to an increase in the resilience of our territory provided that it is sufficiently extended and that there are no interruptions in the root system. On the other hand, being known how human civilization has developed in proportion to the availability of wood present in its territory, I do not see why not to resort to the same strategies by planning mass planting in the areas most at risk.
The advantages of the presence of a widespread urban green area are truly infinite: • Mitigation of heat islands; • Reduction of fine dust levels; • Enrichment of fauna biodiversity; • Attenuation of the noise pollution level; • Absorption of electrosmog; • Mitigation of hydrogeological instability caused by the increasingly frequent water bombs. Furthermore, green is a natural activator of psychophysical well-being, the presence of plants improves the connection with nature and helps concentration, promoting good mood and lowering the stress factor.