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EDITORIALE
SCIENZA E TECNICA DELLA GESTIONE DEL LEGNO
☐ In un mondo in cui la dialettica tra la disponibilità delle risorse e la crescita costante della popolazione, tra l’equilibrio climatico e le immissioni probabilmente responsabili di mutamenti drammatici, le politiche possibili o auspicabili o anche ormai irrimediabilmente tardive costituiscono il brusio di fondo che impedisce di affrontare razionalmente qualsiasi – anche modesto – fattore di rallentamento o di modifica delle dinamiche in corso. Partire dal legno potrebbe essere uno di questi fattori: questo non significa alzare inni al legno e alle sue virtù ma, per gli operatori del settore, farsi interpreti di un approccio realistico a queste dinamiche. Il legno c’è – come qui (nella foto accanto) alla foce dell’Ombrone, in Maremma – come trovare degli usi per cui, con le sue particolari caratteristiche, è utilizzabile? Come rendere sostenibile, prima di tutto economicamente, la gestione di questo materiale? In attesa che la straordinaria opportunità dell’utilizzo di una risorsa sostenibile e rinnovabili passi dalla chiacchiera da bar a concrete iniziative economiche, nel mentre che si continua, nonostante i pesanti condizionamenti geopolitici e l’evidente assottigliarsi delle risorse sensatamente disponibili, a utilizzare gli idrocarburi. Ragazzini esagitati e fanciulle in fiore continuano con iniziative scriteriate e inutili ad affrontare impropriamente il problema ma come biasimarli, se a tutti i livelli si vedono crescere fenomeni regressivi come le teocrazie più spietate, le cleptocrazie elette a sistema, la delinquenza eletta a governo e anche in quelli che dovrebbero essere i sistemi democratici più esemplari manifestarsi livelli di corruzione desolanti. Pietro Ferrari
SCIENCE AND TECHNIQUE OF WOOD MANAGEMENT
In a world where the dialectic between the availability of resources and growth population constant, between climate balance and immissions probably responsible for dramatic changes, possible or desirable policies or even now irremediably late constitute the background buzz that prevents rationally address any – even modest – slowing down factor or of changing the dynamics in progress. Starting with wood could be one of these factors: this does not mean raising hymns to wood and its virtues but, for operators in the sector, to interpret a realistic approach to these dynamics. There is wood – like here at the mouth of the Ombrone, in Maremma – how to find some uses for which, with its particular characteristics, is it usable? How to make supportnable, first of all economically, the management of this material? waiting for that the extraordinary opportunity of using a sustainable resource and renewable steps from bar talk to concrete economic initiatives, while we continue, despite heavy geopolitical conditioning and the evident dwindling of resources sensibly willing to use hydrocarbons. Exaggerated kids and girl continue with reckless and useless initiatives to improperly addressing the issue but how can you blame them, if at all levels they see growing regressive phenomena such as the most ruthless theocracies, the kleptocracies elected as a system, the elected delinquency in government and also in what should be democratic systems people more exemplary manifest bleak levels of corruption.