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Mondo Twitter Iniziamo a cinguettare
Ansia da trasmissione ..// Fonte immagine http://www.flickr. com/photos/ijsselstein/5699536/
Intervistiamo Nadia Denurchis. La station Manager
PortFolio Elettrodinamica SpA e Ricircoliamo
Le NoSTRe RuBRiCHe Come nel più tipico effetto palloncino il vostro Webecedario subisce i cambi di stagione e prima si gonfia poi dimagrisce, ma rimane lui, sempre lui, ancora lui: il giornale più irriverente del virtuale, la pagina più dissidente del web, il lato scomodo dell’informatica.
guardare al futuro e alle possibili evoluzioni della rete e della tecnologia. È un’occasione per i nostri lettori di poter interagire direttamente con esperti del settore e di poter porre tutte le domande che non avevate mai osato fare. Portfolio, la nostra seconda nuova rubrica è a cura Ci sono ancora le vostre dei partner per la comunirubriche preferite, Peacazione Gooocom. L’idea nuts, Hardweb, Bells & ci è venuta tra un caffè Whistles, Adweb, Law e l’altro; ci siamo detti and Order e le nuovissi‘perché non fornire degli me rubriche di cui ancora esempi pratici di quello non ci avete fatto sapere che descriviamo all’interno nulla (vi piacciono, non vi di Webecedario’? Gooocom piacciono?). affronta infatti ogni giorno Interview, come da nome, sul campo i problemi di propone le interviste alle cui vi raccontiamo nelle più interessanti personalità nostre, ormai storiche, runel campo dell’informatibriche: problem solving per ca e del web, cercando di quanto riguarda la grafica,
il layout, il timing e chi più ne ha più ne metta! Ma c’è anche la rubrica che non ti aspetti! Once Upon a Time cambia veste e si propone, oltre che come la solita rubrica dedicata alla storia del web, anche come racconto di come la tecnologia possa cambiare e rivoluzionare, è proprio il caso di dirlo, il nostro mondo. Questo nuovo mondo che cambia sotto i nostri occhi e per cui sempre più spesso è necessario avere una 24 ore ben fornita, perché non sai mai cosa aspettarsi. Webecedario, la 24 ore del web.
I protagonisti della tecnologia e della comunicazione ci parlano del futuro (incalzati dalle nostre domande). Nel testo troverete parole del colore della rubrica a cui si riferiscono. Seguite l’asterisco per una rapida definizione e se non siete soddisfatti correte in fondo al vostro Webecedario per un approfondimento più completo!
Pratici esempi di problem solving direttamente dai professionisti del settore.
Once upon a time Once upon a time
La storia del web, ma non la solita storia che si legge sui libri: una narrazione avvincente e piena di colpi di scena!
Peanuts Chiacchere da e sul web.
Bells & Whistles
Consigli estetici per pagine web. Quali sono le ultime tendenze del web design?
ADWEB Comunicare online. Dedicato alla pubblicitĂ in internet; dai metodi piĂš in uso ai guadagni relativi.
LAW AND ORDER Quali sono le norme giuridiche vigenti sul web? Le trovate qui!
HardWeb
HardWeb
Il web messo a nudo. La parte piĂš tecnica, dove si parla di codice e specifiche web.
Webecedario I termini del web, usati negli articoli, svelati per filo e per segno con un linguaggio chiaro e semplice.
Creiamo la tua pubblicità professionale e la pubblichiamo su questa pagina. Nessun costo, nessuna iscrizione, limite di utilizzo sulle pagine di Webecedario* *a meno di ulteriori accordi.
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Indice Ideazione grafica Goooweb I testi di questo numero sono stati redatti da Stefano Balbi
#0 #1 #2 #3 #3 4 #5 #6 #7 #8
Editoriale
pg_06
Presentazione Editoriale. Once upon a time
pg_08
Quando il logo cambia veste... doodle! Peanuts
pg_10
E se lo smartphone diventa Facebook-dipendente? Law and Order
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Creative Commons. Hardweb
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Google Documenti. ADWEB
pg_16
Mondo Twitter. Intervista
pg_20
Ansia da trasmissione! Portfolio
pg_24
Problem solving dai professionisti del settore Webecedario
Dizionario tascabile del web.
pg_28
#0PRESENTAZIONEDITORIALE.
..// Fonte immagine http://3.bp.blogspot. com/-yAHXyHk74jU/ ToEN91ujjAI/ AAAAAAAABK0/ http://4.bp.blogspot. com/_NjUov1-0KnU/ S6qgw1A0fYI/ AAAAAAAALPE/ gr7I6k_EJVE/s1600/74. jpg JD6EfJIIA08/s1600/ dwarfs+%25281%2529. gif _06
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“Ehi oh, ehi oh, andiamo a lavorar. Ehi oh, ehi oh, andiamo a lavorar” Lettori e lavoratori, muniti di zappa e cappello frigio, come nella miglior tradizione nanesca, unitevi! Webecedario è tornato, col suo numero sette, più voluminoso che mai grazie alle sue celebri rubriche. C’è ancora il buco editoriale che non t’aspetti, dedicato a tutti gli amanti delle ciambelle e a tutti coloro i quali volessero pubblicizzare (gratuitamente) la loro attività tramite le nostre patinate pagine. C’è Dotto, la storica (in tutti i sensi) sezione Once Upon a Time, con
la storia dettagliata e ricca di aneddoti di come siano nati i, cosiddetti, doodle. Non avete idea di cosa stia parlando? Correte, con le vostre corte gambette e il vostro piccone, a pagina 10! C’è il miglior gossip della rete, raccontato direttamente dall’esperto Mammolo, al quale abbiamo affidato la rubrica più pettegola della rete: questo mese vi raccontiamo, in Peanuts, del rocambolesco matrimonio del creatore di Facebook Zuckerberg…e dell’inevitabile aggiornamento di stato seguente. Chi meglio di un
Brontolo poteva spiegarci poi cosa sono le Creative Commons? In questi anni zero in cui la parola condivisione assume sfumature sempre più importanti, le opere dell’ingegno viaggiano in rete con le dovute protezioni e senza infrangere il copyright. Per la sezione Hardweb abbiamo il piacere di ospitare un Eolo in piena forma mentre su AdWeb Cucciolo ci spiega tutto, ma proprio tutto, sul mondo festoso e cinguettante del social network Twitter! Ansia da trasmissione? La Station Manager della radio universitaria CampusWave, in versione nanetta, ci
racconta come nasce ed evolve una web radio: tra copyleft, podcast e portali dedicati alla musica free veniamo a scoprire cose molto interessanti come ad esempio che per creare una web radio bastano soltanto…ma non anticipiamo troppo, suvvia! Numero ricchissimo insomma, pieno di nani ma scevro di mele avvelenate…forse!
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#1Quando il logo ca
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“Dammi mille baci, poi cento, poi altri mille, poi altri cento, poi altri mille, poi cento ancora” Il buon Catullo, son sicuro, non pensava certo ad un utilizzo del genere mentre scriveva i suoi ispirati versi. Già, perché magari nemmeno ce ne accorgiamo, ma Gaio Valerio redivivo lo ritroviamo tutti i giorni su…Google! Difatti il font del logo del tuttofare virtuale, che rintraccia per noi tutto quel che avremmo sempre voluto sapere, si chiama proprio Catull e forse non tutti sanno che è stato disegnato dalla designer Ruth Kedar, oggi titolare dell’omonima azienda Kedar Design con sede a Mountain View.
Ma spesso e volentieri il logo Google viene cambiato per festeggiare avvenimenti speciali: in questo caso non si parla più di logo vero e proprio, ma si inizia a parlare di doodle, la particolare versione modificata utilizzata in occasione di feste o ricorrenze. Il doodle però, al contrario del logo, può essere, non solo illustrato, ma anche animato o…musicato. È il caso ad esempio del doodle chitarra apparso il 9 giugno 2011 (chi tra voi lo ricorda? Per chi se lo fosse perso lo ritrovate http://www.google.com/ doodles/les-pauls-96thbirthday) che ha tenuto molti di noi (i più nullafacenti e me di sicuro, ecco) impegnati minuti e minuti. E c’è chi ha pensato bene di registrare le proprie performance dando vita a curiose citazioni musico-cinematografiche come questa http://www.youtube.com/ watch?v=NCkmArb7L2g. Per quanti di voi si stessero domandando da dove nasca l’utilizzo dei doodle e a chi o cosa fosse
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Once upon a time.
ambia veste…doodle! dedicato il primo, ecco qui la risposta: era il 30 agosto 1998 quando sulla rudimentale homepage di Google apparve l’omaggio al Burning Man, il festival della durata di otto giorni che si svolge ogni anno a Black Rock City. Non è dato sapere se i due fondatori del motore di ricerca più famoso al mondo, Larry Page e Sergey Brin, abbiano poi davvero preso parte al festival, tuttavia da quel primo semplice logo modificato i due, visto il successo, incaricarono il graphic designer Dennis Hwang, attualmente responsabile di tutti i Google webmaster, di disegnare i successivi doodle, il primo dei quali fu in onore del giorno della presa della Bastiglia (http://www.google.com/doodles/bastilleday-2000). E forse non tutti sanno che esiste addirittura un motore di ricerca (d’altronde c’era da aspettarselo dal motore di ricerca per eccellenza) per ritrovare tutti i nostri doodle preferiti: lo trovate all’indirizzo www.google.com/ doodles.
Per finire vi segnaliamo quelli che a noi di Webecedario sono piaciuti davvero tanto. Tutti avvisati però: il rischio di perdere giornate lavorative a giocare con la zip, molestare pupazzetti colorati o ricostruire robottini è alto, altissimo. Praticamente certo! Jim Henson’s 75th Birthday Il settantacinquesimo compleanno di Jim Henson, creatore dei Muppet, fu celebrato dai migliori doodler (i talentuosi designer dei doodle), con la creazione di questa simpatica e divertente illustrazione animata. Potete molestare quanto volete i colorati personaggi-pupazzi ma attenti a non esagerare, altrimenti l’elefantino potrebbe…bhé, a voi scoprirlo! Stanislaw Lem 60th Anniversary Questa sorprendente versione interattiva vi porrà di fronte a vari indovinelli logici che dovrete risolvere
per poter proseguire nella storia. L’omaggio, in questo caso, è stato fatto in onore all’ispirato scrittore di fantascienza Stanislaw Lem ed alla sua opera The Cyberiad. Gideon Sundbäck’s 132nd Birthday Apri e chiudi, chiudi e apri, apri e chiudi…abbiamo passato minuti e minuti incantati da questo doodle animato che apriva – letteralmente – la pagina google in due parti. Tutto per festeggiare Gideon Sundbäck, il creatore della cerniera lampo. ..// Fonti immagini http://www.pxleyes.com/ blog/2009/12/worlds-top10-most-succesful-logodesigners/ http://www.google.com/ doodles
Font_È il tipo di carattere, ovvero un insieme di caratteri tipografici che condividono un certo stile grafico. Doodle_I particolari loghi Google modificati e, a volte animati, utilizzati in particolari occasioni o commemorazioni.
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#2 ..// Fonte immagine pagina sinistra http://www.ilsoftware.it/articoli.asp?tag=Buffy-Facebook-si-lancia-nel-mercatodegli-smartphone_8019 Fonte immagine pagina a destra http://www.createwebsite. it/facebook-perde-in-borsa Fonte immagine a destra http://spettacoli.blogosfere. it/2012/05/mark-zuckerberg-matrimonio-facebook-festeggia-con-fioridarancio.html Fonte immagine a destra http://www.valledifiemme.it/wp-content/uploads/2012/02/MI-PIACE.jpg
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E se lo smartphone diventa Facebook-dipendente? Sei ingegneri, precedentemente alle dipendenze Apple, sono stati assunti da Zuckerberg per tentare la creazione di uno smartphone social e Facebook nativo.
“Un giorno saremo tutti su Facebook!”. Quante volte con più o meno terrore, come in una moderna profezia Maya, abbiamo sentito questa frase? A prescindere dal fatto che uno accolga questa predizione con entusiasmo o meno (molto meno), qualcosa di vero potrebbe effettivamente esserci, e da oggi un passo in più in questa direzione l’ha fatto Zuckerberg assumendo sei ingegneri provenienti direttamente da casa Apple. Secondo il New York Times sarebbero gli stessi tecnici ad aver lavorato su iPhone e iPad. Non è ben chiaro se il fondatore di Facebook stia pensando di dedi-
carsi ad uno smartphone nuovo di zecca oppure se l’intento sia quello di iniziare a perfezionare Buffy, il device al quale l’azienda High Tech Computer Corporation, produttore globale di smartphone, stava lavorando per conto di Facebook. Non si tratta di una possibile uscita prevista nel corso dei prossimi mesi, si parla di almeno un altro anno di “gestazione” per il Facebook phone, se non addirittura di 18 mesi. Se il progetto del Facebook smartphone dovesse realmente prendere la piega giusta, il nuovo device potrebbe arrivare nei negozi anche nel corso del primo semestre del 2013.
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peanutspeanutspean
Facebook in borsa ha perso oltre il 23% dal prezzo di collocamento delle sue azioni...un tracollo vero e proprio!
Sposato con Priscilla Chan è il nuovo status apparso sulla pagina di Mark Zuckerberg il 19 maggio in seguito al matrimonio del fondatore di Facebook.
Dopo l’esordio scoppiettante in borsa degli inizi di maggio le azioni Facebook hanno subìto una brusca battuta d’arresto perdendo molto terreno sui titoli più quotati: nelle prime tre sedute i titoli hanno ceduto il 13% e ora il social network si afferma come il peggiore avvio di una quotazione degli ultimi cinque anni. Forse l’esordio deludente ha portato Zuckerberg a riflettere sulla precarietà di un prodotto soltanto applicativo e chissà mai che non abbia deciso di investire (ora che ha ancora 900 milioni di utenti attivi al mese sul suo portale. Se Facebook fosse uno Stato sarebbe il terzo al mondo per numero di abitanti, dopo Cina e India) su una soluzione hardware; un prodotto fisico.
Device_Dispositivo o componente di un computer, si indica, con questo termine, anche l’astrazione di un dispositivo hardware al quale il sistema operativo fornisce accesso mediante un driver.
Una cosa buona, tuttavia, lo sbarco in borsa delle azioni blu puffo l’ha fatta anche per il loro fortunato proprietario: Mark ha infatti sposato la sua compagna di lunga data, Priscilla Chan, all’indomani dello sbarco in borsa della sua social creatura. Una cerimonia ristretta alla quale i 100 invitati non sapevano nemmeno di partecipare: tutti sono arrivati pensando di ritrovarsi per festeggiare la fine degli studi di medicina di Chan e l’entrata in borsa delle azioni Facebook ed invece si sono ritrovati in mezzo ad una vera e propria cerimonia nuziale. Tra le prime preoccupazioni della neo-coppia, ovviamente, c’è stata quella di aggiornare il proprio profilo Facebook cambiando il proprio status in “sposato”. …de gustibus! _011
#3
Condivisione e protezione di opere dell’ingegno. Creative Commons cosa sono e come utilizzarle.
Creative Commons_ Abbreviato CC è un’organizzazione non profit dedicata alla diffusione delle opere creative. Tra le sue mission vi è quella di rendere possibile il ricorso creativo ad opere di ingegno altrui nel rispetto delle leggi esistenti. Tra i meriti dell’organizzazione vi è quello di aver introdotto il concetto di Some rights reserved, a metà strada tra il più rigido modello All right reserved e quello di pubblico dominio No rights reserved. Copyright_ In italiano diritto di copia, è l’equivalente del diritto d’autore nonostante differisca sotto alcuni aspetti.
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Una delle maggiori contraddizioni della nostra era virtuale deriva dalla possibilità di comunicare facilmente con un gran numero di persone e dalla contemporanea necessità di proteggersi da eventuali furti e scopiazzature. Proprio per risolvere questa antinomia e le mancanze delle attuali leggi sul copyright, sono nate le Creative Commons, volte a proteggere l’autore di prodotti creativi garantendogli al contempo la possibilità di diffondere l’opera stessa.La norma italiana sul diritto d’autore, disciplinata prevalentemente, ma
non esclusivamente, dalla legge n. 633 del 22 aprile 1941, e dal Titolo XI del libro V del codice civilie, riconosce alcuni diritti all’autore dell’opera nel momento della sua creazione, e individua quali siano quelle protette dal diritto in esame. Creative Commons non toglie né aggiunge nulla alla disciplina del diritto d’autore, ma si propone come strumento per una gestione più rapida e flessibile della diffusione e riproduzione di opere creative. Il titolare di tali diritti ha tuttavia la possibilità di definire i modi in
cui gli altri potranno effettuare attività relative al prodotto secondo sei modalità associate ad altrettante licenze: da quella che potremmo definire più libera a quella più restrittiva che non permette l’utilizzo della stessa da parte di terzi a fini commerciali né alterazioni di sorta. Attraverso le licenze di Common Copyright potrete inoltre distribuire ed esporre la vostra creazione vincolando l’alterazione o la trasformazione di questa impegnando il creatore dell’opera risultante a distribuirla solo con una licenza
LAW & ORDERLAW & ORDER
identica o equivalente. Fin qui la teoria giuridica, ma in pratica cosa dobbiamo fare per applicare una delle sei licenze ad un nostro frutto dell’ingegno? Anzitutto è bene fare una distinzione tra creazioni online ed offline. Sì, perché anche per queste ultime sarà possibile applicare una licenza CC nonostante, ovviamente, questa non potrà essere individuata dai motori di ricerca. Al contrario, un’opera online protetta potrà avvalersi di alcuni metadati che renderanno la sua indicizzazione più semplice. Una volta deciso
di adottare la licenza che più fa al caso nostro, ci verrà fornito un codice HTML che genererà automaticamente un pulsante “Some rights reserved” e una dichiarazione che l’opera è soggetta ad una licenza Creative Commons. Attraverso l’esposizione sul nostro sito, blog o forum del pulsante potremo dormire sonni tranquilli (più o meno), certi che le nostre creazioni siano al sicuro. Importantissimo è notare come qualsiasi licenza CC non sia esclusiva, ciò significa perciò che ad ogni opera già protetta
da questo tipo di licenza potrete applicarne altre di diverso tipo che, ad esempio, vi garantiscano dei compensi dall’utilizzo dell’opera. Common copyright, attraverso il diritto d’autore, è in grado di proteggere ad esempio lbri, canzoni, siti internet, programmi, blog, fotografie e molto altro. Qui il sito ufficiale italiano delle Creative Commons dove troverete tutte le risposte relative al mondo delle licenze creative.
..// Fonte immagine pagina sinistra http://www.cineama.it/cineamazine/files/2011/06/211 7607887_300a5869c0.jpg Fonte immagine sopra http://elektroll.deviantart.com/art/CreativeCommons-Wallpapaer-208118106 _013
#4 HardWeb
Google Documenti Come condividere ‘davvero’ il lavoro. La comunicazione remota non è mai stata così semplice!
Dimenticate la vecchia email: scrivere, modificare, caricare file, inviare, aspettare. Obsoleta! Dimenticate l’antica, retrograda e stracolma USB portata a mano all’angolo della strada al collega addetto alla prossima modifica. Arcaica! Da oggi il vostro lavoro in condivisione subirà una brusca riforma. Immaginate: state scrivendo un articolo di cui, come spesso accade, non vi hanno fornito
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alcuna informazione. Anzitutto, come spesso Lasciate vuoti i campi accade per i servizi più prettamente tecnici Google, è obbligo dotarsi e poi alzate la cornetta di un account gmail per contattare chi valido, o loggarvi col potrà riempirli, giusto? vostro indirizzo di posta Sbagliato! elettronica gmail. A questo Attraverso i servizi punto basterà cliccare gratuiti offerti da Google sul pulsante “documenti” Documenti tutto questo in alto sulla barra di è diventato superato, navigazione Google (tra sorpassato, antico! “gmail” e “calendar”) o recarvi direttamente all’id Se la vostra esigenza è docs.google.com. quella di creare un gruppo di lavoro per giungere Una volta approdati su ad un certo obiettivo questo sottovalutato e attraverso varie attività poco conosciuto servizio da ripartire tra le persone avremo la possibilità che vi partecipano, Google di creare o caricare un Documenti è lo strumento documento: i documenti che fa per voi! direttamente creati da noi andranno a finire sotto la voce Cartelle personali, mentre quelli creati da
Hardweb Hardweb Hardweb
terzi a cui siamo invitati Ma le potenzialità di a partecipare andranno Google Documenti possono sotto Cartelle condivise essere spinte ben oltre. con me. Dopo esservi divertiti a Certo la prima tentazione formattare e riformattare è quella di creare un un documento in nuovo documento, magari competizione col vostro di testo, condividerlo con collega della scrivania il collega della scrivania accanto potrete infatti a fianco ed utilizzarlo creare nuove cartelle in come una sorta di chat modo da ordinare il vostro attraverso cui farsi dei lavoro in una struttura dispetti cancellando le logica con sottocartelle, frasi dell’altro (e magari cartelle di livello superiore condendo il tutto di e cartelle personali, non improperi). visibili da altri utenti. Per Per condividere una farlo cliccate su “crea”, cartella occorre, una “raccolta”, date un nome volta creato il documento alla vostra raccolta e desiderato, cliccare sul create la vostra prima pulsante in alto a destra cartella. Appena create, le “Condividi” ed inserire cartelle non sono visibili un indirizzo mail (anche da altri utenti. qui sono validi soltanto Ma se siete già in possesso indirizzi gmail): ad ognuno di un documento che degli utenti verrà inviato vorreste condividere un messaggio di avviso in con qualcuno, Google posta elettronica. Documenti offre la possibilità di caricare dal proprio computer i propri
file: accanto al pulsante crea, cliccate su “carica” selezionate gli elementi desiderati e voilà! Il suggerimento è quello di spuntare la casella Converti documenti, presentazioni, fogli di lavoro e disegni nei formati corrispondenti di Google Documenti di modo da non perdere gli elementi di formattazione specifici dei programmi con cui sono stati creati i documenti.
Font_ Ѐ il tipo di carattere, ovvero un insieme di caratteri tipografici che condividono un certo stile grafico. Layout_ Corrispondente di impaginazione, è il procedimento che mira ad unire testo ed immagini per un dato prodotto editoriale.
Grazie a Google Documenti possiamo lavorare a progetti anche complessi in condivisione col solo impiego di un browser ed un account gmail: il servizio fornisce gratuitamente 1 GB di spazio in Internet, permettendo agli utenti di lavorare da un qualsiasi computer!
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#5
MONDO
..// Fonte immagini pagina a destra http://cdn.blogosfere.it/tweetblog/images/twitter%20 following.jpg http://www.miratelinc. com/blog/wp-content/ uploads/2011/12/nonprofitfundraising-twitter.jpg http://cdn.blogosfere.it/ tempolibero/images/twitterbird-logo2.jpg http://tech.fanpage.it/twitter-le-statistiche-di-utilizzoin-italia/
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Da buon purista-snob della lingua italiana, ancora mi chiedo perché sia costretto ad usare le parole “follow” e “follower” quando esiste il meraviglioso presente indicativo del verbo seguire - seguo - ed il relativo participio passato - seguìto, poi però so già la risposta: se anche tra dieci anni avremo tutti imparato le basi grammaticali del cinese mandarino, un ambito che rimarrà certamente ancora per lungo tempo territorio esclusivo di una ed una lingua soltanto, l’inglese, è quello della rete virtuale. E se parliamo poi di un social network passato in poco tempo da 100 milioni di post a 250 milioni al giorno e 500 milioni di utenti di cui almeno un 20% residente negli Stati Uniti, sembra
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Iniziamo a cinguettare?
proprio una lotta contro i mulini a vento e dobbiamo arrenderci all’evidenza di parlare di tweet, following, follower ed hashtag. Già, perché Twitter, almeno per il neofita, sembra proprio un territorio ignoto ricco di complicati ostacoli e acronimi criptici come #ff e @mianonna o via@ pippo…proviamo a vederci chiaro!
Anzitutto l’iscrizione: è semplice ed immediata, basta recarsi su www. twitter.com e creare un account. Il consiglio è quello di scegliere un nome o un nickname breve e di cominciare da subito a personalizzare la
vostra pagina caricando una foto significativa (più o meno), una breve biografia e, perché no, indicare un link al vostro blog, al vostro sito o alla vostra pagina Facebook. A questo proposito segnaliamo da subito una interessantissima possibilità di interlacciamento tra i due social network: è possibile infatti collegare il puffo blu all’uccellino cinguettante di modo che gli aggiornamenti fatti su una piattaforma vengano, in automatico, visualizzati
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sull’altra. Per collegare il vostro account o la vostra pagina Facebook a quella Twitter e viceversa è fondamentale, prima di tutto effettuare il login su entrambe le piattaforme, dopodiché sarà sufficiente recarsi a questo (https://
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www.facebook.com/ twitter/) indirizzo e dare le autorizzazioni necessarie affinché l’applicazione possa funzionare in automatico. Attenzione perché in questo caso verranno condivisi su Twitter solo i post pubblici, non altri.
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Iniziamo a cinguettare?
Per collegare, al contrario, Twitter a Facebook sarà necessario installare l’applicazione di Twitter nel vostro account di Facebook. Per farlo accedete alla vostra pagina Facebook e cercate la parola Twitter nella lista di applicazioni Facebook.
Account_La combinazione di nome utente e password che permette l’accesso ad un’area riservata all’utente.
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#5 ..// Fonte immagini pagina a destra http://cdn.blogosfere.it/ tempolibero/images/twitterbird-logo2.jpg http://www.shaicoggins. com/wp-content/uploads/2011/12/daily-Twitter. png http://ilnichilista.files. wordpress.com/2012/05/ twitter_censor_0. png?w=545 http://mattiadellera.it/infografiche-twitter/ http://www3.lastampa.it/ costume/sezioni/articolo/ lstp/448500/
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A questo punto date tutte le autorizzazioni necessarie e voilà, qualsiasi condivisione che farete su Twitter – ad eccezione di menzioni e risposte dirette – appariranno anche sul grande fratello blu grazie all’hashtag #fb che dovrete far seguire o precedere ai vostri tweet. Prima di cominciare a cinguettare come uccellini impazziti nella stagione degli amori sarà meglio attendere ancora qualche istante per iniziare a seguire delle persone. Fatevi guidare in quest’operazione dai vostri interessi e cercate tra i vostri amici più tecnologici oltre che personalità pubbliche potenzialmente interessanti ricordando magari che non proprio tutti sono obbligati a seguire Fiorello e
Jovanotti (anche se sono rispettivamente il secondo italiano più seguito su Twitter ed il terzo). Spesso le persone che inizierete a seguire seguiranno voi a loro volta ma ricordate che questo non è affatto scontato né obbligatorio. Potreste inoltre volere creare delle liste per argomenti ed inserire account divisi secondo le vostre tematiche di interesse; in questo modo quando vorrete leggere i loro tweet potrete trovarli nelle liste ma non finiranno nel vostro stream. Ora siamo finalmente pronti e caldi per scrivere il nostro primo tweet… sindrome da foglio bianco? Suvvia, suvvia, non sentitevi troppo sotto pressione, come moderni maestri di haiku dovrete essere concisi, avrete infatti a disposizione solo
140 caratteri per ogni cinguettio: Twitter premia la capacità di sintesi, la raccomandazione è quella di usarne un po’ meno di modo che se qualcuno decide di citarvi e ritwittare il vostro post avrà la possibilità di farlo inserendo fra virgolette il vostro nick. Per finire spieghiamo cosa sono e come si utilizzano gli hashtag ovvero quelle parole con il cancelletto (#) davanti. Essi identificano l’argomento di cui si parla e sono anche le tendenze di cui si discute o che si vorrebbero lanciare. Alcuni sono ricorrenti, come #ff (follow friday) che, usato per consuetudine di venerdì, consiglia gli account più interessanti da seguire, o #sapevatelo che indica la volontà di far sapere qualcosa ad una generalità indista
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di persone. Altri hashtag che potrebbero servirvi nell’immediato sono #in e #fb che porteranno (previo collegamento di cui sopra) il vostro cinguettio rispettivamente su LinkedIn e su Facebook. Scoprirete poi i migliori
trend della rete Twitter cliccando sul tasto #Scopri che vi mostrerà quali siano gli argomenti più trattati in un dato Paese o nel mondo.
Nickname_È uno pseudonimo usato dagli utenti in internet per identificarsi in un determinato contesto o in una determinata comunità virtuale. Si tratta spesso di soprannomi o sigle o combinazioni di lettere e numeri.
Tweet_Letteralmente “cinguettio” è il particolare post di aggiornamento utilizzato nella rete social di Twitter della lunghezza massima consentita di 140 caratteri.
Link_In italiano collegamento, indica un rimando a un’unità informativa su supporto digitale ad un’altra all’interno di un ipertesto o un rinvio ad un file.
Pronti a cinguettare tutto quel che vi passa per la mente?
Hashtag_Sono una convenzione introdotta dagli utenti Twitter che identifica l’argomento di tendenza di cui si parla nel mondo o in un dato Paese o comandi particolari di interconnessione con altre piattaforme sociali.
Post_Un messaggio testuale pubblicato in uno spazio comune su internet. L’azione di lasciare un messaggio in rete è definita col neologismo postare.
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#6ANSIA DA TRASMISSIONE!
Intervistiamo Nadia Denurchis, La Station Manager. #Raccontaci di com’è nata la vostra web radio e di quali sono state, se ce ne sono state, le difficoltà.
far nascere la nostra web radio. Quando abbiamo cominciato non sapevamo nulla: abbiamo studiato e approfondito e ci siamo La radio Campus Wave divisi i compiti tra chi si è nata da una mia idea occupava della parte tecin collaborazione con un nica – come creare il sito, collega di studi, Edoardo trovare il server dal quale Bellanti, durante gli anni trasmettere oltre che gli della Laurea Specialististrumenti più pratici come ca. Fondamentalmente il i microfoni, il mixer, i pronostro desiderio era quello grammi di regia e quelli di non lavorare ad una tesi di registrazione – e chi di tradizionale, ma a qualquella più prettamente cosa che ci conducesse creativa – come la costrua produrre qualcosa di zione di un programma, un tangibile. Perciò ci siamo palinsesto, la direzione di rivolti al Prof. Mauuna redazione ecc. ecc. ro Coccoli che da anni Inizialmente facevamo cercava volenterosi per tutto in post produzione poter dar vita ad una web con un microfono usb e radio, già presente in tutti programmi rigorosameni grandi atenei italiani. te free: Audacity per la Siamo partiti coinvolgendo registrazione e Zararadio gli studenti del III anno del come programma di regia corso di Sistemi Operativi, automatica; quest’ultiche, come parte dell’emo software non arriva a same, hanno composto mixare le tracce ma offre una redazione di 40/50 le tempistiche tra una persone con cui abbiamo canzone e l’altra. In queiniziato a ragionare per sto modo registravamo i,
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cosiddetti, bianchi, cioè la voce dello speaker senza null’altro. Oggi non siamo più così sprovveduti e ci siamo dotati di due computer: uno trasmette mentre l’altro è adibito alla registrazione di ogni trasmissione. Volendo potremmo anche utilizzarne uno soltanto ma ne usiamo due per questioni di stabilità: anche nel momento in cui uno dovesse guastarsi la trasmissione non rischia interruzioni. Per funzionare abbiamo bisogno di un programma che passi al server il segnale e lo mandi direttamente in rete. Il server poi lo trasmette al player presente sul nostro sito attraverso cui chiunque può ascoltarci. Ci siamo muniti di un mixer più potente, tre cuffie e tre microfoni direzionali (non più ambientali come all’inizio) con cui riusciamo a fare le dirette perché ogni speaker sente sia la
# sua voce che la musica di sottofondo. Tutta questa strumentazione ha richiesto in realtà una spesa relativamente bassa: l’infrastruttura tecnica è molto più semplice di quanto si possa pensare. Volendo con una spesa di 200 euro chiunque può creare la propria web radio! Le questioni più difficili all’inizio sono quelle che non ti aspetti, come, per esempio, capire quale sia il posizionamento corretto di un microfono, e possono essere risolte soltanto con l’impegno, lo studio e l’esperienza pratica. Non essendo legati alla SIAE trasmettiamo solo musica condivisa in Creative Commons, quindi protetta da copyleft e non da copyright. Si tratta di musica completamente libera, non c’è bisogno di alcun compenso per utilizzarla anche se è d’obbligo (giustamente) dichiarare di chi è la canzone. La musica distribuita tramite Creative Commons ha vari attributi: può essere
modificata, utilizzata, o anche trasformata. La sola condizione è che tutto ciò non sia fatto a scopo di lucro. All’interno della nostra redazione c’erano perciò anche i ragazzi adibiti alla ricerca della musica: Campus Wave trasmette dischi di ogni tipo, anche molto particolari, a condizione che siano prodotti radiofonici interessanti e di buona qualità. Esiste un portale interamente dedicato alla musica condivisa tramite Creative Commons, che prende il nome di Jamendo (www. jamendo.com), dal quale è possibile scaricare gratuitamente e legalmente qualsiasi brano si voglia: la cosa davvero interessante è che su questo portale siano presenti gruppi italiani davvero molto famosi in Giappone, America o nei Paesi scandinavi completamente sconosciuti o sottovalutati in Italia. Attraverso Jamendo poi è possibile ricercare musica attra-
verso il genere, l’autore e mille altre opzioni; ad esempio io cerco di promuovere maggiormente le realtà italiane in cui credo sul serio, sperando che questo porti una ventata di freschezza anche nelle nostre radio più blasonate e, a mio avviso, molto più ingessate. Sotto la mia supervisione la redazione ha iniziato la creazione di vari programmi inventando, per esempio, la sigla, i testi e le divisioni tra i progetti. La prima settimana, durante la prima prova di messa in onda, riuscivamo a coprire 4 ore al giorno. Trasmettevamo qualsiasi programma: da quello sul calcio a quello sulle notizie dell’università, da quello sulla vita notturna genovese al radiogiornale. Abbiamo ancora oggi il programma sportivo forse più bello di tutte le web radio universitarie: si chiama ControCampus ed è condotto da Federico Bruzzese e da Francesco Colombo. Ci impegniamo a parlare,
oltre che di Genoa e Samp, anche di pallanuoto, rugby, pallapugno…e per tutti quelli che non conoscessero questa disciplina sportiva invitiamo a seguire il nostro ControCampus! Nostro merito è soprattutto quello di essere riusciti a creare un bel gruppo affiatato: ancora adesso in redazione ci sono sei ragazzi che pur avendo finito l’università da due anni continuano a lavorare in radio! Piano piano poi siamo diventati più grandi: ci siamo associati a RadUni (www.raduni.org) l’associazione che racchiude tutte le radio universitarie d’Italia e organizzatrice del FRU (Festival delle Radio Universitarie italiane). Il FRU consiste in un incontro, della durata di tre giorni in cui, attraverso workshop, convegni e concerti tutte le radio hanno la possibilità di confrontarsi e crescere assieme. Per esempio grazie a RadUni abbiamo avuto la possibilità di partecipa
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re a m2u, la trasmissione di m2o, in onda la mattina dalle 7 alle 8, dove tutte le web radio trasmettono le notizie della loro università. È l’occasione per le web radio e le radio universitarie di far conoscere al mondo che queste realtà esistono e magari di far comprendere agli atenei che esse sono un bel mezzo per fare comunicazione. Durante i periodi di esame molti degli studenti che collaborano con noi tendono a sparire o a chiamarci all’ultimo momento annullando le registrazioni: in questi momenti di panico Nadia, la sottoscritta, si rimbocca le maniche e s’improvvisa anche speaker. Qual è il vostro rapporto col web oltre a quello fisiologico derivante dall’essere una web radio? Siamo presenti su tutti i social network: Facebook, Twitter, eccetera. Inizialmente usavamo la pagina di Facebook come nostro canale ufficiale poi siamo passati al gruppo preferendo una comunicazione maggiormente integrata. Molte persone ci hanno scoperto tramite Facebo-
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# ok facendo anche poca pubblicità sul sito dell’università e su quello della facoltà di formazione. Ad oggi abbiamo circa 570 fan, soprattutto grazie al passaparola. Le dirette sono il momento in cui davvero la pagina Facebook si anima maggiormente e riceviamo la maggiore interazione. Qual è il futuro delle web radio? Nell’ultimo anno tutti i grandi network nazionali hanno sentito l’esigenza di dotarsi di trasmissioni in streaming oltre alla normale programmazione. Nonostante infatti in molti uffici sia presente una radio, risulta sempre più comodo collegare due casse ad un computer piuttosto che utilizzare una radio. In America le web radio fanno didattica, aiutano nella preparazione di un esame, per esempio, oppure mettono a disposizione i podcast delle lezioni. Anche CampusWave prova a percorrere questa strada, è quello che abbiamo fatto, ad esempio, con la conferenza che Marco Travaglio (la trovate qui) ha tenuto al Campus di Savona. E’ un metodo per
essere molto più presente nella vita di tutti quanti e non dobbiamo dimenticare che non dev’essere uno strumento soltanto rivolto agli studenti ma anche agli impiegati dell’università. Riuscire a fare didattica anche non in diretta ma in podcast secondo me può fare la differenza. È un modo per fare cultura e per fare gruppo tra universitari. Più in generale, credi che il futuro delle radio sia sul web? Il raffronto obbligatorio va sempre fatto con l’America: tutti ascoltano la radio via web perché le macchine hanno la connessione internet integrata e per molti il momento principale in cui si utilizza la radio è quando si guida. Gli utenti inoltre hanno una varietà di scelta incredibile, perché ci sono le radio che trasmettono soltanto generi specifici: solo raggae, solo metal, solo musica classica. Ci sono anche i canali di sola informazione ed è da sottolineare il fatto che attraverso le web radio si abbatta il problema territoriale e di potenza del segnale, perciò se sono all’estero e voglio ascolta-
# perché bisogna imparare a stare di fronte ad un microfono, saper scrivere un articolo che andrà sul sito e quindi progettare per il Cosa bisogna fare per web in modo leggibile sullo ascoltare CampusWave? schermo. Gli studenti che Per ascoltarci basta andare collaborano con noi imparano ad autogestirsi e a su www.campuswave.it, prendersi le proprie responalla destra troviamo il sabilità e finora tutti quelli bottone ascoltaci con cui che sono usciti dalla radio si apre il player. Fatto! ci hanno riportato d’essersi La nostra radio è stata mediapartners del Salone trovati molto meglio all’interno del mondo del lavoro Orientamenti 2012 in perché quello che facciamo cui abbiamo fatto 8 ore è un’esperienza formativa di trasmissioni in diretta al giorno. Abbiamo curato unica. anche la diretta durante l’Euroflora come partner di Confagricoltura. In quest’occasione avevamo organizzato tutto: pubblicità su pubblicità, programmato un’intervista con Burlando ed ogni speaker era in piena ansia da trasmissione quando… il server non funziona! Abbiamo chiamato e…c’era un professore che stava facendo “esperimenti” sul server. Il bello di una diretta universitaria. re una radio italiana posso farlo esattamente come se fossi a casa.
Web Radio_Altrimenti detta anche radio on line, è un’emittente radiofonica che trasmette in forma digitale il proprio palinsesto, attraverso l’utilizzo di internet. L’audio delle trasmissioni viene inviato sotto forma di flusso dati audio detto stream. Copyright_In italiano diritto di copia, è l’equivalente del diritto d’autore nonostante differisca sotto alcuni aspetti. Copyleft_A volte tradotto con permesso d’autore, è un termine che nasce in contrapposizione a copyright, indicando un modello di gestione dei diritti d’autore basato su un sistema di licenze attraverso cui l’autore indica ai fruitori dell’opera come essa possa essere utilizzata. Creative Commons_Abbreviato CC è un’organizzazione non profit dedicata alla diffusione delle opere creative. Tra le sue mission vi è quella di rendere possibile il ricorso creativo ad opere di ingegno altrui nel rispetto delle leggi esistenti. Tra i meriti dell’organizzazione vi è quello di aver introdotto il concetto
di Some rights reserved, a metà strada tra il più rigido modello All right reserved e quello di pubblico dominio No rights reserved. Social network_É una struttura informatica online che gestisce reti basate su relazioni sociali. Tra i più importanti social network ricordiamo: Facebook, Twitter, MySpace, Netlog, e, in Italia, SuperEva. Podcast_Dalla crasi delle locuzioni inglesi Personal On Demand (POD) e broadcasting, un sistema che permette di scaricare in modo automatico documenti, detti appunto podcast, utilizzando un programma detto aggregatore o feed reader. Streaming_Identifica un flusso di dati audio/video trasmessi da una sorgente ad una o più destinazioni tramite una rete telematica con riproduzione immediata senza la necessità di scaricarli per intero sul PC. Server_Indica un componente informatico che fornisce un qualunque tipo di servizio ad altre componenti dette client.
Per concludere cosa vorresti dirci? La web radio oltre che essere un mezzo di comunicazione è anche un metodo per insegnare praticamente agli studenti _023
#7 Elettrodinamica nasce a Genova come società di impiantistica elettrica per il settore navale e nel corso degli anni ha saputo diversificare la sua attività arrivando a coprire il settore civile, industriale, marittimo-portuale e tecnologico.
COMUNICARE LOGICAMENTE
Azienda certificata ISO 9001:2000 ISO 14001:2004 OHSAS 18001:1999
Dal 2004 Elettrodinamica è attiva anche nel settore delle energie rinnovabili.
Cliente: Elettrodinamica S.p.A. Prodotto: Cartellina portadocumenti, due quartini tecnici, nove schede di prodotto
A work made in
Finalità: Rinnovare il coordinato grafico
Azienda certificata ISO 9001:2000 ISO 14001:2004 OHSAS 18001:1999
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CI PIACE Ci piace particolarmente l’effetto ottenuto giocando col rosso ed il marchio stilizzato poiché è stato un risultato elegante ma molto visibile.
LA PROVA La sfida è stata quella di far stare molta quantità di testo su un solo quartino.
L’esigenza era quella di rifare completamente l’immagine del coordinato grafico lasciando da parte quella degli anni precedenti. Tuttavia c’erano elementi da mantenere come il marchio e la fantasia di fondo. La nostra intenzione perciò è stata quella di mantenere il
ELETTRODINAMICA nasce a Genova nel 1952 come società di impiantistica elettrica per il settore navale Nel Dicembre 2008 ELETTRODINAMICA SpA costituisce due nuove società controllate al 100% con la sede legale a Genova: • ELE Impianti S.r.l • ELE Mediterraneo S.r.l Nel primo semestre 2009 le tre società, Elettrodinamica S.p.A., Ele Impianti S.r.l. e Ele Mediterraneo S.r.l., costituiscono il Consorzio Stabile ELECON cons. a r.l. Con la nuova organizzazione, il Gruppo formatosi risulta in grado di realizzare progetti complessi e anche commesse di importi minori, grazie all’efficienza della propria struttura in tutte le fasi di sviluppo dei lavori. L’esperienza e le referenze acquisite nella gestione e manutenzione di impianti riscontrano la piena soddisfazione dei Clienti. E’importante rilevare come la Società, in questo ultimo periodo, si sia specializzata nello studio, nella progettazione e realizzazione di impianti “chiavi in mano”per l’utilizzo e lo sfruttamento delle energie rinnovabili, agendo sul mercato come un EPC Contractor e offrendo un supporto completo ai propri Clienti, comprensivo dell’espletamento delle pratiche necessarie al fine di ottenere gli incentivi in vigore.
ti ici n r a pi lett Im e Nell’Ottobre 2009, il gruppo Elettrodinamica SpA, ha provveduto a un aumento di capitale che è stato sottoscritto da D’APPOLONIA Spa che ha cosi’ assunto il controllo della Societa’. D’APPOLONIA opera nell’ingegneria in ambito civile, industriale, geologico, dei trasporti e delle piattaforme off shore, con un organico di circa 500 dipendenti. Nel Novembre 2011 l’acquisizione del Gruppo D’Appolonia da parte di RINA colloca Elettrodinamica all’interno dell’organizzazione del Gruppo RINA.
gioco grafico del marchio sul fondo ma cambiare la disposizione ed i colori istituzionali anche in seguito al cambiamento della ragione sociale dell’azienda per cui era necessario variare. Abbiamo lavorato perciò ad una cartellina portadocumenti, a due quartini tecnici e a
ti ici n a n pi cca Im e m ELETTRODINAMICA S.p.A. ha acquisito commesse che hanno portato a importanti realizzazioni quali la manutenzione del Senato della Repubblica, l’Aeroporto di Catania e la metropolitana di Torino, l’acquario di Roma e il Centro Commerciale di Vado Ligure. La trasformazione strutturale e la continua ricerca è l’ulteriore significativa testimonianza delle capacità del Gruppo di affrontare nuovi progetti in modo serio e professionale e, creando pool di esperti, pronti a ogni nuova sfida per aggredire un mercato oggi sempre più selettivo. • Struttura complessiva del Gruppo di circa 100 persone tra impiegati, tecnici e operai con alta professionalità • Ufficio tecnico capace di sviluppare progetti in campo meccanico, elettrico, tecnologico e impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili sia nel settore civile che industriale • Cantieri su tutto il territorio nazionale • Il Gruppo Elettrodinamica è in grado di operare sul campo in totale autonomia realizzando impianti chiavi in mano
nove schede di prodotto variando il colore istituzionale da grigio ad una particolare tonalità di rosso scuro molto visibile e creando una banda trasversale sulla base di una stilizzazione del marchio.
ti ici n a g pi olo Im cn te ELETTRODINAMICA S.p.A. realizza Sistemi Integrati di Sicurezza, Videosorveglianza, Controllo e Regolazione Antincendio, Cablaggio Strutturato, Sale Ced, Building Automation, Controllo Accessi.
Le tecnologie avanzate permettono altresì di realizzare impianti in linea con le nuove disposizioni sul risparmio energetico. La possibilità di sviluppo del software da parte di personale interno garantisce il pieno rispetto delle richieste del Cliente e la possibilità di implementazione e modifica dello stesso in base a nuove eventuali esigenze di esercizio.
Azienda certificata ISO 9001:2008 ISO 14000:2004 BS OHSAS 18001: 2007
Sede Legale, Operativa e Amministrativa di Genova via Adamoli, 269 | 16138 Genova tel. 010 8466011 | fax 010 8358968 Internet: www.elettrodinamica.it E-mail: mrk-eld@dappolonia.it Società soggetta all’attività di direzione e coordinamento da parte di D’Appolonia S.p.A.
ti ici n a a pivolt Imto fo
ELE IMPIANTI S.r.l. Sede Legale, Operativa e Amministrativa via Adamoli, 269 | 16138 Genova
ELE MEDITERRANEO S.r.l. Sede Legale e Amministrativa via Adamoli, 269 | 16138 Genova Sede Operativa via San Gregorio, 177 | 95021 Aci Castello (CT)
Oggi, ELETTRODINAMICA S.p.A., grazie alla professionalità dimostrata sul campo, al continuo aggiornamento del personale con corsi di formazione tecnica e alla incessante ricerca di componenti e soluzioni innovative, si pone sul mercato delle energie rinnovabili tra i leader a livello nazionale.
La possibilità di proporsi come EPC Contractor, in grado di sviluppare gli impianti dalla progettazione, realizzazione, espletamento delle pratiche necessarie al fine di ottenere gli incentivi in vigore, fino alla completa manutenzione operativa, ha permesso di acquisire importanti commesse nel campo fotovoltaico tra le quali: • Impianto fotovoltaico su tetto, di potenza nominale 999,20kWp – presso il Terminal intermodale di Fernetti Trieste • 3 impianti fotovoltaici su tetto, di potenza nominale 836,55kWp, 661,50kWp e 763,60kWp presso i magazzini SAC S.p.A. - Parma • Impianto fotovoltaico a terra, di potenza nominale 999,81kWp - presso l’Azienda Agricola Collalto Giustiniani Cecilia – Monastier -Treviso • Impianto fotovoltaico a terra, di potenza nominale 898,38kWp - presso l’Azienda Agricola AGRIFALCK di AGOSTINI Marco s.a.s. – Jesolo - Venezia
• Impianto fotovoltaico su tetto, di potenza nominale 486kWp per conto di Attica S.r.l. presso lo stabilimento Acciai di Qualità – Vignole Borbera – Alessandria • 5 impianti fotovoltaici a terra, di potenza nominale 999,68kWp ciascuno e uno da 200kWp per il Comune di San Felice sul Panaro - Modena • Impianto fotovoltaico a terra, di potenza nominale 552kWp presso l’Azienda Ravago – Locate Varesino - Como • Impianto fotovoltaico a terra, di potenza nominale 312,80kWp – per conto di IRISACQUA s.r.l. Farra d’Isonzo - Gorizia • Impianto fotovoltaico a terra, di potenza nominale 662kWp per il Comune di Varano de’ Melegari - Modena
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COMUNICARE LOGICAMENTE
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La richiesta del cliente era quella di allargare la visibilità ed il posizionamento della società, ALSO srl, che si occupa da oltre 70 anni del recupero di grassi animali. Per farlo abbiamo creato un nuovo marchio che firma, in abbinamento al logo ALSO srl, tutta la campagna comunicativa. Abbiamo cominciato pensando a una strategia di comunicazione per definire a quale target rivolgerci. In questo modo abbiamo identificato due possibili pubblici: il primo quello rappresentato da tutti i ristoratori, cuochi, possessori di taverne, pub e chiunque abbia quindi necessità di smaltire l’olio; come secondo l’intero complesso degli avventori. Abbiamo tentato di creare perciò una sorta di lista di eccellenza, elencando i locali che utilizzano il servizio di raccolta ed espongono il materiale creato per la
campagna ecologica. Per raggiungere il nostro obiettivo abbiamo pensato che il mezzo migliore per coinvolgere entrambi i nostri pubblici, ed in particolare modo il cittadino comune, fosse quello di creare un sito internet su cui pubblicare, oltre che le notizie sul riciclo e sulle iniziative legate alla campagna, anche l’elenco dei locali e degli esercenti virtuosi impegnati nella lotta all’inquinamento. Ancora per rendere più facilmente identificabili i locali che aderiscono all’iniziativa abbiamo creato delle vetrofanie da esporre all’entrata. Il claim della campagna, ‘Dalla padella al motore’, nasce dalla volontà di dare un tono leggero ma significativo all’intera attività, descrivendo con pochissime parole tutto l’iter ed il ciclo di vita dell’olio che oggi può e deve essere riciclato. Abbiamo creato anche diversi gadget da consegnare ai commercianti che aderiscono all’iniziativa: si va quindi dai segnalibri agli adesivi, dalle brochure informative ad un kit di sei saponi per mani ottenuti dall’utilizzo della glicerina raffinata in seguito alle operazioni di riciclo.
Cliente: ALSO srl Prodotto: Campagna di comunicazione A work made in
Finalità: Rinnovare la visibilità ed il posizionamento della società ALSO srl
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Il logo
Il sito
I furgoni
Abbiamo creato un logo che richiama concettualmente un vortice, a simboleggiare tutte le lavorazioni e raffinazioni che l’olio subisce una volta raccolto. Il simbolo è quindi quello caratteristico del riciclo ed abbiamo utilizzato colori che riportano all’ecologia. Anche la goccia posta sotto la spirale riporta una sfumatura grafica a simboleggiare il materiale in oggetto. Abbiamo scelto un semplice layout quadrato/ rettangolare affinché il logo possa essere impaginato in ogni situazione e su ogni supporto. Tuttavia abbiamo scelto di utilizzare un carattere particolarmente vivace e brioso di modo da contrapporlo alla linea grafica piuttosto rigorosa.
A seguito della creazione del sito abbiamo organizzato una campagna di direct mailing che si rivolge a tutti gli interessati all’interno del territorio delle provincie di Genova, Savona e La Spezia. Sul sito abbiamo elencato i nomi ed i siti internet di tutti i locali virtuosi e abbiamo voluto proporre una doppia navigazione: una testuale più ordinaria ed una più divertente e visuale nascosta sotto le immagini di un prato.
Per aumentare la visibilità a livello urbano abbiamo personalizzato tutta la flotta di furgoni che svolgono il servizio di raccolta, sfruttando le immagini e la grafica già utilizzate per il sito. Sono venute a crearsi quindi due diverse personalizzazioni: una incentrata sul prodotto, con l’immagine macro dell’olio esausto; ed una incentrata sugli effetti del trattamento con un cielo limpido.
LA PROVA La sfida è stata quella di rinnovare completamente l’immagine di una azienda così attiva e vitale parlando contemporaneamente ad una duplice platea rappresentata da ristoratori e consumatori.
CI PIACE L’essere riusciti a integrare molti canali di comunicazione e molte attività in uno sforzo sinergico che ha portato ad ottimi risultati.
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W Dizionario tascabile del web.
Account La combinazione di nome utente e password che permette all’utente l’accesso ad un’area riservata.
dei diritti d’autore basato su un sistema di licenze attraverso cui l’autore indica ai fruitori dell’opera come essa possa essere utilizzata.
Copyleft A volte tradotto con permesso d’autore, è un termine che nasce in contrapposizione a copyright, indicando un modello di gestione
Copyright In italiano diritto di copia, è l’equivalente del diritto d’autore nonostante differisca sotto alcuni aspetti.
Creative Commons Abbreviato CC è un’organizzazione non profit dedicata alla diffusione delle opere creative. Tra le sue mission vi è quella di rendere possibile il ricorso creativo ad opere di ingegno altrui nel rispetto delle leggi esistenti. Tra i meriti dell’organizzazione vi è quello di aver introdotto
WebecedarioWebeceda ..// Fonte immagine pagina a sinistra http://blog.imm.cnr.it/sites/ default/files/html.jpg
il concetto di Some rights reserved, a metà strada tra il più rigido modello All right reserved e quello di pubblico dominio No rights reserved.
Fonte immagine pagina a destra http://www.bibliotecapgnegro.unipr.it/immagini/ libroAperto.bmp
caratteri tipografici, che condividono un certo stile grafico.
Hashtag Sono una convenzione introdotta dagli utenti Desktop Twitter che identifica Con Desktop si intende l’argomento di tendenza l’immagine che fa da di cui si parla nel mondo sfondo alla scrivania del o in un dato Paese o computer, cioè l’area dello comandi particolari di schermo su cui appaiono interconnessione con icone e finestre principali. altre piattaforme sociali. Device Dispositivo o componente di un computer, si indica, con questo termine, anche l’astrazione di un dispositivo hardware al quale il sistema operativo fornisce accesso mediante un driver. Doodle I particolari loghi Google modificati e, a volte animati, utilizzati in particolari occasioni o commemorazioni. Font È il tipo di carattere, ovvero un insieme di
HTML (HyperText Markup Language) É il linguaggio usato per scrivere pagine web, cioè documenti ipertestuali. Link In italiano collegamento, indica un rimando a un’unità informativa su supporto digitale a un’altra all’interno di un ipertesto o un rinvio ad un file. Motore di ricerca Dall’inglese Search Engine; è un programma in grado di restituire, a seguito di
un’interrogazione, un indice di risultati ordinato secondo il grado di rilevanza. Tra i più famosi citiamo: Google, Yahoo!, AltaVista, Lycos, bing. Nickname È uno pseudonimo usato dagli utenti in internet per identificarsi in un determinato contesto o in una determinata comunità virtuale. Si tratta spesso di soprannomi o sigle o combinazioni di lettere e numeri. Podcast Dalla crasi delle locuzioni inglesi Personal On Demand (POD) e broadcasting, un sistema che permette di scaricare in modo automatico documenti, detti appunto podcast, utilizzando un programma detto aggregatore o feed reader. Post Un messaggio testuale pubblicato in uno spazio comune su internet.
L’azione di lasciare un messaggio in rete è definita col neologismo postare. Product Placement L’inserimento di un marchio all’interno di un prodotto audiovisivo. Al contrario della normale pubblicità, al product placement è richiesto di integrarsi il più possibile con la trama del prodotto cinematografico diventando il più possibile invisibile. Server Indica un componente informatico che fornisce un qualunque tipo di servizio ad altre componenti dette client. Smartphone O, in italiano, telefonino multimediale, è un dispositivo portatile che, alle funzionalità di un normale telefono cellulare, abbina la possibilità di gestire dati personali. Tra le caratteristiche degli _029
#8 smartphone vi è quella di installare all’interno di questi apparecchi ulteriori applicazioni di modo da aggiungere nuove funzionalità.
..// Fonte immagine http://www.cubiform. org/2012/01/registrazionedominio-gratuita.html
importanti social network ricordiamo: Facebook, Twitter, MySpace, Netlog, e, in Italia, SuperEva.
Tag Il risultato dell’azione di taggare, ovvero il Streaming Identifica un flusso di dati segnare, all’interno di un’immagine,un testo o audio/video trasmessi da un video, il nome di una una sorgente ad una o persona, cosa, animale. più destinazioni tramite una rete telematica con Tweet riproduzione immediata Letteralmente senza la necessità di “cinguettio” è il scaricarli per intero sul particolare post utilizzato PC. nella rete social di Twitter della lunghezza massima Social network É una struttura consentita di 140 caratteri. informatica online che gestisce reti basate su relazioni sociali. Tra i più
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Web Radio Altrimenti detta anche radio on line, è un’emittente radiofonica che trasmette in forma digitale il proprio palinsesto, attraverso l’utilizzo di internet. L’audio delle trasmissioni viene inviato sotto forma di flusso dati audio detto stream.
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