La politica che faRETE Facciamo il punto insieme dopo un anno in Regione
“La politica devono farla i giovani. Perché se la politica non la faranno loro, questa sarà appannaggio di chi oggi non ha interesse che un futuro ci sia.” Enrico Berlinguer
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Trecentosessantacinque giorni. Per la verità qualcuno di più… Un anno vissuto intensamente, il mio primo in Regione Piemonte, grazie alla fiducia che molti di voi mi hanno concesso nella tornata elettorale del maggio 2014. Una re-
sponsabilità che sento ogni giorno più forte: fare Politica, rilanciando la sfida della partecipazione, in un periodo in cui cresce pericolosamente la disaffezione verso le istituzioni democratiche, è uno dei principali obiettivi che mi sono posto cominciando questo cammino, insieme al desiderio di portare nell’istituzione Regione le battaglie e i valori che avevano caratterizzato la mia attività di impegno civile degli anni precedenti: legalità, antimafia, diritti civili, attenzione ai più deboli, perseguimento dell’interesse generale contro quelli particolari. Questa è stata la bussola che ha segnato la rotta di questo anno a Palazzo Lascaris. Un'esperienza davvero ricca: l'attività in Consiglio, nelle commissioni, l'impegno nel mantenere un costante e costruttivo collegamento con il territorio e con i cittadini, intesi come portatori di istanze e proposte ma, soprattutto, come interlocutori nella costruzione di un percorso politico-amministrativo il più possibile condiviso e aderente alla quotidianità. Raggiungo questa prima tappa del percorso potendo segnare in agenda alcuni risultati ma con la consapevolezza di tanti obiettivi ancora da raggiunge. Penso alla riforma della normativa sulle attività estrattive che da istanza del nostro territorio è diventata priorità politica del gruppo di maggioranza in questo anno e che presto sarà una Proposta di Legge grazie al lavoro condiviso con i colleghi consiglieri di maggioranza e a tanti soggetti attivi sul territorio. Penso al Castello di Miasino, dove siamo riusciti, attraverso l’impegno formale Parte della Regione a sbloccare una situazione ferma da anni e che dovremo essere capaci di riutilizzare nel più breve tempo possibile. Penso ai tanti incontri sul territorio (sanità, rifiuti, trasporto pubblico locale, migranti) per collegare l’attività istituzionale della regione con i cittadini. Un passo dopo l'altro non è vero che non cambia mai nulla, che non si può fare. Bisogna diventare capaci di costruire sogni e storie collettive. Resto convinto che insieme possiamo farlo.
Domenico Rossi
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Legalità C'è un filo rosso che tiene insieme questo primo anno di lavoro in Consiglio Regionale con la mia esperienza personale, di impegno civile e sociale: la legalità. Non è un caso che il mio primo atto come Consigliere Regionale sia stato 29/5/2015 Con l’assessora Parigi a Miasino per verificare le opportunità di recupero del Castello
quello di presentare una mozione per l'adesione della Regione Piemonte ad Avviso Pubblico, l’associazione nata per collegare e organizzare tra loro gli amministratori pubblici che si impegnano a promuovere la cultura della legalità contro le infiltrazioni criminali e la corruzione, seguito appena dopo da una mozione che impegnava la Giunta a farsi carico del riutilizzo sociale del Castello di Miasino. Documenti entrambi accolti molto bene dall'assemblea che ha dimostrato grande sensibilità su questi temi come nella recente istituzione, votata all'unanimità dal consiglio, della Commissione Antimafia.
26/4/2015 Con il testimone di giustizia Pino Masciari al Pascal di Romentino
Attenzione confermata dalla Giunta che oltre ad aver aderito ad Avviso Pubblico, in risposta alla mozione del consiglio, ha preso nettamente posizione sulla vicenda Castello di Miasino. Lo scorso 2 marzo l'esecutivo ha, infatti, risposto alla richiesta dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati manifestando il proprio interesse per il Castello di Miasino. Un importante passo avanti verso il traguardo di una nuova gestione che sappia restituire valore sociale al territorio. Una tappa intermedia, che mette fine ad una vicenda inaccettabile e ingiusta, su cui costruire insieme il futuro di questo gioiello del nostro territorio, il riscatto civile, morale e sociale di una comunità. In quest'ottica ho voluto coinvolgere gli
5/6/2015 A Romagnano Sesia con Rita Borsellino per inaugurare la nuova piazza “Falcone e Borsellino”
amministratori locali, tutti i soggetti istituzionali e della società civile, così come
ho inteso far conoscere questa realtà in prima persona all'assessore Antonella Parigi in una recente visita al Castello. I 250mila euro stanziati in bilancio per la messa in sicurezza della struttura indicano chiaramente che la Regione intende assolvere a questo impegno, prima di tutto morale, preso con i cittadini. Dobbiamo, però, fare “presto e bene” come ci insegna Danilo Dolci.
16/4/2105 Al convegno di Libera sui beni confiscati con Don Ciotti
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Sanità Tra le tante sfide affrontate e che attendono l'esecutivo, le più impegnative, per il forte riverbero sulla vita dei cittadini, sono quelle del riordino della rete ospedaliera e della rete territoriale. Le nuove linee di indirizzo sono state adottate dalla giunta lo scorso novembre per sanare una situazione economica drammatica, per 19/12/2015 All’Auditorium del Bellini con l’assessore Saitta per discutere del futuro della Sanità Piemontese
consentire al servizio sanitario piemontese di tornare a ricoprire quel ruolo di eccellenza a livello nazionale e, contestualmente, per liberare risorse di investire in edilizia, tecnologie, assistenza territoriale e domiciliare. Obiettivi ambiziosi che ho inteso condividere con il territorio affinché l'azione della Giunta ed in particolare dell'assessore Antonio Saitta tenessero conto di istanze, criticità e potenzialità delle strutture, ma soprattutto delle eccellenze professionali nella gestione del processo di attuazione della delibera. Da qui una serie di incontri pubblici, focus e riunioni informali con operatori del settore, amministratori e cittadini. Partecipazione e competenza degli interlocutori hanno certamente inciso sulla percezione
14/4/2015 All’Ospedale Maggiore con gli assessori Saitta e Ferrari
delle priorità del Novarese che sono state tenute in considerazione nell'attuazione del piano, come nel caso del mantenimento delle specificità dell'ospedale Santissima Trinità di Borgomanero e del Maggiore di Novara. Struttura, quest'ultima, che ci riporta al tema della Città della Salute. La recente nomina dei quattro membri designati dalla Conferenza Stato-Regioni e dei tre esperti designati dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali accelera un processo per la realizzazione di un tassello irrinunciabile per la riorganizzazione del nuovo sistema sanitario regionale. Il mio impegno come Consigliere Regionale e vicepresidente della Commissione Sanità resta quello di stimolare, in accordo con la Giunta Regionale, il Comune e la Provincia di Novara e i rappre-
14/4/2015 Con l’assessore Saitta in visita all’Asl di Novara
sentanti novaresi presso Camera e Senato, gli organi preposti affinché l'iter proceda spedito per dare una risposta che il territorio attende da tempo. Auspico che contestualmente venga garantito l'attuale standard di qualità della cura dei pazienti, come ho avuto modo di sottolineare con un'interrogazione in commissione sul tema della rete nefrologica, e si apra un confronto partecipato sulla futura destinazione dell’attuale sede dell’Ospedale Maggiore.
27/5/2015 Al Casone Montelame per la simulazione degli studenti del master europeo in medicina dei disastri
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Ambiente “I nostri territori e l’ambiente in cui viviamo sono il nostro bene più prezioso. Rispettarli significa tutelare noi stessi”. Un principio, che poco più di un anno fa ho messo nero su bianco nella mia piattaforma politica, che è stato al centro del dialogato con la Giunta ed il Gruppo del Partito Democratico. In primis rispetto alla pianificazione e alla governance della gestione dei rifiuti alla vigilia della redazione del nuovo Piano Rifiuti; temi approfonditi in un incontro pubblico, lo scorso 29 novembre, l'Assessore Re-
gionale all’Ambiente, Alberto Valmaggia e che nei prossimi mesi saranno oggetto di
13/2/2015 Il tour delle cave con il capogruppo Gariglio e la delegazione del consiglio regionale
confronto con il territorio in vista dell’approvazione del piano in Consiglio. Un investimento sull’ascolto delle realtà locali che ha contraddistinto anche l'azione della Regione rispetto ai progetti di perforazione da parte di Eni sul territorio di Carpignano Sesia, su cui ho presentato un Odg relativo alla promozione di Oil Free Zone, così come rispetto al lavoro sulla Proposta di legge sulle attività estrattive che presenterò nelle prossime settimane. L'attuale normativa nazionale di riferimento risale al 1927, quella Regionale al 1978, solo aggiornata in alcuni aspetti nel 2000, figlia di una cultura e di un contesto economico che poneva sfide e problemi lontani
da quelli odierni. Il nuovo testo, costruito insieme a tecnici, addetti ai lavori e associazioni da sempre attive e sensibili a queste tematiche, affronta due nodi cruciali: la programmazione che al momento è delegata alle Province, ma solo quella di Nova-
9/4/2015 A Palazzo Natta il confronto con i cittadini sul tema dei Pozzi di Carpignano
ra si è dotata di uno strumento idoneo, e il riutilizzo degli inerti che la normativa europea vorrebbe a quota 70% e che in Piemonte non supera il 10%. La sensibilità sul tema dell'intera maggioranza, come testimonia il sopralluogo di una delegazione del PD e Sel nelle province di Novara, Verbania, Vercelli e Biella nello scorso febbraio, ha, comunque, consentito una serie di interventi inseriti, con appositi emendamenti, nella legge 3/2015 in materia di semplificazione. Le cosiddette cave
di prestito, infatti, verranno autorizzate tenendo conto degli inerti già presenti nelle Provincie e non venduti o autorizzati in programmazione ma non scavate. Sul fronte dell’apparato sanzionatorio, risalente al 1978, sarà adeguato a standard attuali. Le
29/11/2014 Con l’assessore Valmaggia all’Albergo Italia per il convegno sui rifiuti
coltivazioni abusive saranno sanzionate con una multa minima di 10mila euro oltre ad una sanzione proporzionale in base alla quantità materiale cavato; per chi invece scaverà oltre il consentito la multa varierà da 3 a 30mila euro. Un passaggio, quest’ultimo, ritenuto fondamentale da enti, amministrazioni e forze dell’ordine per disporre di un reale deterrente ad attività illecite. 12/3/2014 A Borgo Ticino con l’assessore Ferrari per discutere dei Parchi piemontesi
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Attività legislativa Gli uomini si danno leggi per garantire il bene comune e la convivenza sociale. L'approvazione di una legge, sia essa regionale o nazionale, rappresenta il punto di arrivo di un lungo lavoro di studio, approfondimento, confronto con addetti ai lavori ed esperti e di comparazione con normative esistenti in altre Regioni o con le direttive europee. Un percorso in cui intenzioni e idee si relazionano con indicazioni politiche e giurisprudenza in una continua mediazione, come ho potuto sperimentare nel percorso di redazione della Proposta di Legge sulle attività estrattive che presenterò prossimamente. Nelle more di questo lavoro sono riuscito, però, ad apportare miglioramenti alle norme di settore. Come nel caso della legge regionale sulla semplificazione con la modifica (dopo 37 anni!) delle sanzioni per chi scava abusivamente e l’incentivo al riutilizzo di inerti e le modifiche alla legge sulle cave di prestito che portano a consumare meno suolo e incentivano a riutilizzare maggiormente gli inerti. Temi su cui entreremo nel merito di seguito in un focus dedicato. Ho poi firmato con convinzione altre due proposte di legge che sono già state approvate. E' questo il caso della norma sulle “ Modalità
di esercizio delle medicine non convenzionali”, un passo avanti nella tutela dei cittadini coniugando diritto alla salute e diritto alla libera scelta in tema di cure così come previsto dalla Costituzione: è un dovere del legislatore rendere il più chiaro e trasparente possibile l’incontro tra la domanda di un servizio e la sua erogazione. Così come per la legge “Uso terapeutico della canapa”, per rendere il prodotto terapeutico più accessibile al malato e, attraverso strutture autorizzate, consentire la sperimentazione e la produzione locale al fine di ridurre i costi per i pazienti.
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Leggi
Mozioni
Proposte di legge
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Ordini del Giorno
Interrogazioni
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Interpellanze 6
Indirizzo e Programmazione Ordini del Giorno e Mozioni sono le modalità con cui i consiglieri possono indicare percorsi, priorità e interventi alla Giunta Regionale, organo di governo della Regione Piemonte. Proprio grazie a questi strumenti ho avuto modo di portare all'attenzione del Consiglio Regionale e della Giunta, come primo firmatario o sostenendo il lavoro di altri colleghi, l’impegno per il riutilizzo sociale del Castello di Miasino, l'invito ad aderire ad Avviso Pubblico, la necessità di restituire la scorta a Pino Masciari e di mantenere le quote regionali in Banca Etica, l'impegno sul contrasto alle ludopatie e alla violenza di genere , richiedendo interventi normativi e di contrasto a tali fenomeni. Leve a disposizione dei consiglieri anche in veste di membri delle diverse commissioni dove, ad esempio, sono stati elaborati e approfonditi argomenti come le politiche relative ai disturbi dello spettro autistico, tradotto nella mozione che richiede di approvare in tempi rapidi una normativa specifica di riferimento, o il riordino delle Ipab (istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza). Mozioni e Ordini del Giorno, infine, rappresentano anche importanti dispositivi per rilanciare la programmazione sui territori. Caso emblematico quello relativo al dissesto idrogeologico: a seguito delle forti precipitazioni dello scorso autunno dapprima la mozione per predisporre interventi urgenti di ripristino e quindi l'Odg focalizzato sulla programmazione per prevenire smottamenti, frane ed esondazioni. Analogamente ho cercato con i colleghi consiglieri di intervenire positivamente sul mondo della scuola, inizialmente presentando come primo firmatario un Odg, al fine di escludere dal patto di stabilità interno degli enti locali gli interventi di edilizia scolastica, e quindi sottoscrivendo lo scorso gennaio l'Odg sulla stabilizzazione dei precari della scuola.
Novara chiama Torino Rappresentare Novara e il Novarese. Una responsabilità che si traduce in ascolto dei cittadini, degli amministrazioni e delle istituzioni locali, nell'attenzione costante alle vicende che interessano il territorio sottoponendole, laddove ricadono le competenze regionali, alla giunta. Da qui la necessità di costanti confronti e di una vicinanza che si traduce spesso in interrogazioni e interpellanze per richiamare l'attenzione su un territorio di confine, con le sue tante specificità, che rappresenta il biglietto da visita del Piemonte sulla direttrice Torino-Milano che, anche alla luce di Expo, ha assunto sempre maggiore importanza. Molti sono stati gli spunti di confronto con gli assessorati a partire dalla riduzione dei posti letto nell'ambito dell'Asl di Novara, su cui ho interrogato l'assessore Saitta nel dicembre 2014, avviando il percorso di confronto con il territorio sulla riforma della rete ospedaliera; passando per il punto della situazione sull'iter della riqualificazione dell'area Casone-Montelame del Ticino, oggetto di interrogazione al fine di procedere con le procedure di bando per la gestione di uno spazio polifunzionale di grande
pregio; o ancora l'interrogazione all'assessore Valmaggia relativa alla procedura di bonifica dall'amianto di strade contaminate nei comuni di Vespolate e Nibbiola.
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