Ospedale Fatebenefratelli di Milano Centro sul Disagio Giovanile Chi siamo Professor Luca Bernardo E’ stato Presidente della Commissione per la Prevenzione del Disagio e del Bullismo Direttore Dipartimento Materno – Infantile Azienda Ospedaliera di rilievo nazionale Fatebenefratelli e Olftalmico di Milano Direttore del Centro dedicato alle vittime di bullismo e cyberbullismo e di tutte le nuove psicopatologie che vedono coinvolti gli adolescenti oggi
Dottor Marco Pandolfi Pediatra e Adolescentologo
Dottoresse Cecilia Sterpa, Veronica Molla e Francesca Maisano Psicologhe Cliniche
Ambulatorio dedicato alle vittime del Bullismo e Cyberbullismo Da settembre 2008 è stato attivato un ambulatorio multidisciplinare specificatamente indirizzato alle vittime del bullismo, cyberbullismo e alle loro famiglie, insieme ad altri fenomeni e psicopatologie che vedono coinvolti i minori di oggi. Il centro sul disagio giovanile si trova presso la Divisione di Pediatria dell’Ospedale Fatebenefratelli di Milano, in integrazione e condivisione con le strutture di Neuropsichiatria infantile, Psichiatria, l’Associazione LiberaMente onlus e l’Associazione Cuore e Parole. L’ambulatorio si propone come una risposta concreta per affrontare un fenomeno che va fermato e che nell’era della tecnologia si sta estendendo sempre più tra i giovani, i quali attraverso l’uso del web si presentano come cyber-bulli con delle specifiche caratteristiche, quali per esempio: l’anonimato, l’alterazione della percezione della gravità delle azioni e l’assenza di limiti spazio- temporali.
Cyberbullismo Con il termine cyberbullismo si fa riferimento ad un comportamento intenzionale e riguarda danneggiamenti ripetuti o continuativi inflitti prevalentemente tramite frasi o immagini elettroniche verso una "vittima designata" che non è in grado di difendersi, indipendentemente che il soggetto sia maschio o femmina. Gli attacchi informatici possono essere persistenti e ripetuti nel tempo (settimane, mesi, anni); sono portati avanti da una persona o da un gruppo e attraverso la rete raggiungono un gruppo più ampio avendo così ripercussioni sia nella vita scolastica sia all'interno del gruppo classe. Cosa fare quando il web diventa il palcoscenico virtuale dei bulli? Cosa fare quando sui social network molti giovani diventano spettatori di azioni di prepotenza, persecuzione, molestia e calunnia? Come si possono aiutare le “vittime” che si ritrovano a vivere non più e non solo minacce dirette (come per esempio a scuola), ma anche e soprattutto minacce indirette attraverso materiale online, che ha un potenziale angosciante e che spesso porta a conseguenze nefaste? Consapevoli ormai che le comunicazioni online possono essere molto sadiche, che le comunicazioni aggressive possono perdurare nel tempo e che molto spesso i cyber-bulli sono affetti da depersonalizzazione e cioè incapaci di distinguere le conseguenze delle loro azioni, gli interventi sulla prevenzione del cyberbullismo dovrebbero focalizzarsi verso una maggiore attenzione ed educazione dei giovani ad un uso più consapevole e responsabile della rete, con particolare attenzione ai temi dell'identità, del rispetto dell'altro, della dignità e dell'integrazione. E' di fondamentale importanza, pertanto, trasferire ai ragazzi un concetto fondamentale quale quello di libertà, dove libertà indica la possibilità e l'opportunità di essere se stessi e di potersi individuare e identificare in un vero Sè. Per vero Sè si intende la capacità di ogni soggetto di andare oltre all'immagine e alle etichette che la cultura e la società impone in modo massivo ai giovani adolescenti di oggi.