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A PADOVA LE SALE IBRIDE SONO REALTÀ
La realizzazione permette di intervenire in modalità mini-invasiva sfruttando così il sistema di diagnostica integrata di angiografo e TAC e garantendo nel corso della stessa sessione operatoria l’eventuale conversione della procedura chirurgica da mini-invasiva ad open senza la necessità di trasferire il paziente in altre sale operatorie.
Nelle sale ibride, il sistema permette di avere a disposizione i parametri registrati da ogni apparecchiatura e i dati pre-intervento del paziente, consente di trasmettere le informazioni in ogni monitor con un sistema touch screen, di registrare le sedute operatorie a fini scientifici e/o didattici con la possibilità eventuale di trasmettere in diretta o in videoconferenza potendo effettuare anche consulti in tempo reale.
Inoltre, questa alta tecnologia permette agli operatori di affrontare i casi più complessi con maggiori garanzie in modo tale da poter eseguire procedure innovative mininvasive in sicurezza con maggiore efficacia clinica e minor impatto sul paziente in termini di riduzione delle complicanze e dei tempi di recupero post operatorio.
Le sale operatorie ibride ad alta integrazione hanno richiesto un investimento di 11 milioni e 700mila euro ricreando un ambiente d'avanguardia che possiede il più elevato grado di integrazione tecnologica e clinica.