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Premessa

Il Servizio Igiene degli alimenti e della nutrizione (SIAN) svolge la propria attività nell’ambito della sicurezza alimentare, della sorveglianza nutrizionale e nella educazione alimentare, al fine di migliorare la qualità di vita e di ridurre la morbosità e la mortalità per cause inerenti a fattori alimentari, contribuendo così, mediante la prevenzione, ad abbassare i costi diretti e indiretti dell’assistenza sanitaria. Gli obiettivi primari del SIAN sono quindi, oltre a tutelare la salute mediante adeguati interventi di verifica delle condizioni ambientali e tecnologiche ed attuazione di interventi correttivi e preventivi, anche controllare che l’OSA (operatore del settore alimentare) garantisca la qualità microbiologica, chimica, fisica e nutrizionale degli alimenti e la tutela dei diritti fondamentali del consumatore relativamente alla salute, alla sicurezza ed all’informazione. Per ottemperare a questi compiti previsti dalle norme vigenti e dalle più recenti evidenze scientifiche, il Ministero della Sanità, con Decreto del 16/10/1998, ha dettato le linee guida sull’articolazione del Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione articolato in due aree funzionali: • area funzionale Igiene degli Alimenti e delle bevande (I.A.B.); • area funzionale Igiene della Nutrizione (I.N.).

Area I.A.B.: fanno parte di quest’area gli ambiti di intervento relativi a:

1. Produzione primaria/fitofarmaci; 2. Imprese alimentari: Attività produttive e di trasformazione Pubblici Esercizi Attività Commerciali Ristorazione Collettiva e Comunitaria; 3. Acque potabili; 4. Ispettorato Micologico; 5. Formazione alimentaristi.

Area I.N. fanno parte di quest’area gli ambiti di intervento relative a:

1. Sorveglianza nutrizionale; 2. Educazione alimentare; 3. Nutrizione Collettiva; 4. Dietetica Preventiva.

L’attività svolta dal SIAN segue compiti istituzionalmente riconosciuti e indicati da Leggi e Regolamenti Regionali, Nazionali ed Europei, nonché quelli determinati dalla Regione Veneto, programmi coordinati di controllo dei prodotti alimentari attuati da decreti del Ministero della salute su raccomandazione della comunità Europea, nell’ambito della necessità di soddisfare i bisogni previsti dai LEA e dagli obiettivi approvati in sede di negoziazione di budget. L’attuale crisi connessa alla malattia da Coronavirus (COVID-19) rappresenta una sfida senza precedenti per la capacità degli Stati membri di effettuare pienamente i controlli ufficiali e le altre attività ufficiali conformemente alla legislazione dell’UE. Durante l’attuale crisi connessa alla COVID-19, gli Stati membri hanno posto in essere importanti restrizioni della circolazione delle loro popolazioni e delle merci al fine di proteggere la salute umana. L’anno 2020 è stato segnato in modo significativo da variabili subordinate a fattori dipendenti dalla pandemia da COVID-19 che ha imposto una revisione del numero di interventi e degli indicatori che di solito li governano al fine di affrontare e supportare le attività e gli interventi richiesti dalla pandemia stessa nei periodi di restrizioni e di lockdown che si sono succeduti. Le strategie di azione hanno imposto la presentazione di procedure di tutela dei lavoratori e degli utenti al fine di evitare la diffusione del virus e modalità operative che hanno visto lo sviluppo di sistemi di controllo documentale da remoto come ogni tipo di confronto e incontro a tutti i livelli organizzativi. Gli interventi relativi all’igiene della nutrizione hanno avuto una drastica riduzione non solo a seguito del lockdown che ha imposto l’interruzione di tutte le attività che si svolgono a livello di dietetica preventiva con la chiusura degli ambulatori, ma anche all’interruzione delle attività scolastica l’isolamento e l’interruzione di

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