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Area I.N. – Igiene della Nutrizione

Nonostante le ristrettezze a cui sono state sottoposte tutte le attività del territorio a seguito dell’epidemia da COVID, questi tipi di attività sono rimasti quasi sempre aperti ad eccezione del lockdown in quanto hanno potuto lavorare per esportazione. Il progetto ha previsto un’attività di vigilanza in esercizi con apertura serale anche con la presenza di personale della Polizia Locale del Comune di Venezia. Con il Progetto si sono potute svolgere le seguenti azioni: 1. controlli ufficiali in esercizi con apertura pomeridiana, serale; 2. aggiornamento dell’anagrafe informatizzata SIANNET; 3. fascicolazione delle pratiche oggetto di sopralluogo; 4. riorganizzazione dell’archivio cartaceo secondo numerazione progressiva dei fascicoli. Si riporta di seguito il dettaglio dell’attività svolta. Per quanto riguarda le ispezioni, sono state effettuate n. 82 verifiche hanno interessato n. 18 differenti Comuni. Nello svolgimento delle attività di ispezione, si è proceduto alla verifica dei requisiti igienico sanitari dei locali e delle attrezzature e alla verifica documentale del manuale di autocontrollo e dell’HACCP. I controlli svolti hanno permesso di rilevare i seguenti illeciti: ✔ n. 18 sanzione amministrative; ✔ n. 3 procedimenti amministrativi di sospensione dell’attività per carenze igieniche. Si fa presente che tutte le attività ispezionate sono state anche oggetto di controllo del rispetto della normativa anti-COVID-19 e n. 2 ditte sono state sanzionate per inadempienza alle disposizioni COVID.

CATEGORIZZAZIONE “Classificazione degli stabilimenti in base al rischio – Applicazione del Reg.CE 625/2017” anno 2020

Il Regolamento CE 625/2017, ha superato il Reg. CE 882/2004 che già prevedeva una pianificazione dei controlli ufficiali nelle attività, valutata la gravità e il rischio connesso alla produzione degli alimenti. Da una attenta analisi e da un sistema di valutazione si giunge a categorizzare le attività produttive e gli stabilimenti e a programmare una frequenza di esecuzione dei controlli ufficiali in base al rischio calcolato. La valutazione deve tener conto, inoltre, anche della popolazione a cui è rivolta la produzione e la delicatezza della stessa nelle varie condizioni fisiche e di salute. Per poter procedere quindi ad una analisi così accurata il percorso prevede degli interventi mirati presso le attività e considerato il numero ormai rilevante delle stesse nel territorio dell’AULSS 3 (c.a. 10377 attività) è necessario prevedere degli interventi che superano quelle che sono i normali carichi di lavoro del servizio. Il Progetto come proposto è stato articolato nelle seguenti azioni: • sopralluogo nell’attività; • esame della documentazione relativa ai controlli ufficiali effettuati presso l’impianto; • Inserimento dati in SIANNET e Folium; • Categorizzazione.

OBIETTIVO: Sulla base dei risultati ottenuti dagli interventi succitati, del tipo di alimento prodotto e della categoria di rischio dello stabilimento si ottiene la graduazione in classi di rischio con una classificazione sulla quale viene pianificata l’attività di controllo ufficiale e la relativa frequenza. Tale strumento è previsto dalla normativa Nazionale e Regionale ed è oggetto di periodiche comunicazioni. Il progetto ha visto coinvolte 96 attività non ancora categorizzate che andranno ad implementare con la frequenza ad esse attribuita il piano integrato dei controlli.

L’Area di Igiene della Nutrizione si articola nei seguenti ambiti di intervento: • Sorveglianza Nutrizionale; • Educazione alimentare; • Nutrizione Collettiva;

• Dietetica Preventiva. Quest’area è in via di sviluppo, viste le evidenze epidemiologiche che dimostrano l’aumento di fenomeni di sovrappeso, obesità e diabete (effetto definito con il termine “diabesity”).

Fattori di rischio legati agli stili di vita

Si stima che il 63% dei decessi verificatisi nel mondo siano stati causati da malattie non trasmissibili, inclusi in primo luogo le malattie cardiovascolari (48% delle malattie non trasmissibili), i tumori (21%), le patologie respiratorie croniche (12%) e il diabete (3,5%). Tali malattie non trasmissibili condividono quattro fattori di rischio comportamentale: consumo di tabacco, dieta non sana, inattività fisica e consumo dannoso di alcol. (Piano d’azione globale dell’Oms per la prevenzione e il controllo delle malattie non trasmissibili 2013-2020). Principali fattori di rischio: consumo di tabacco e alcol, alimentazione scorretta, inattività fisica Più di 4 adulti su 10 presenta un eccesso ponderale sovrappeso/obesità) e 1 su 10 è obeso.

Alimentazione non equilibrata

Per quel che riguarda la corretta alimentazione, il Piano d’Azione OMS 2013-2020 per la strategia globale di prevenzione e controllo delle malattie non trasmissibili promuove: • l’allattamento al seno esclusivo nei primi sei mesi di vita; • programmi per assicurare la nutrizione ottimale a tutti i bambini nei primi mesi e anni di vita; • una politica nazionale e un piano d’azione per una corretta alimentazione, incluso il controllo delle malattie croniche correlate alla dieta; • informazioni accurate ed equilibrate ai consumatori per metterli in grado di fare scelte sane; • la predisposizione e messa in atto assieme ai principali stakeholders di strategie e meccanismi capaci di promuovere un marketing alimentare responsabile per quanto riguarda la riduzione dell’impatto di alimenti con elevati contenuti di grassi saturi, zuccheri e sale.

Sovrappeso e obesità in Italia

Dai dati del sistema di sorveglianza Passi (periodo 2013-2016) nel Veneto tra i 18-69enni, il 40,2% delle persone intervistate presenta un eccesso ponderale(sovrappeso/obesità). In particolare, il 30,3% risulta essere in sovrappeso e il 9,9% è obeso. I dati riferiti di peso e altezza degli intervistati Passi portano a stimare più di 4 adulti su 10 in eccesso ponderale, ovvero in sovrappeso o obesi (IMC pari a 25) e 1 adulto su 10 obeso (IMC pari a 30). L’eccesso ponderale è significativamente più frequente col crescere dell’età (nella fascia 50-69 anni il 54% delle persone sono in eccesso ponderale); negli uomini; nelle persone socialmente svantaggiate con basso titolo di studio o con difficoltà economiche. Negli anni, la percentuale di persone in eccesso ponderale non si è modificata ed è sempre molto importante nelle persone con un basso livello socioeconomico. Negli ultimi anni si sta finalmente sviluppando la cultura della nutrizione e della prevenzione di alcune patologie attraverso una alimentazione sana ed equilibrata. È ormai sempre più evidente che l’alimentazione nei primi anni di vita è in grado di influenzare le abitudini e lo stato di salute a lungo termine. La promozione di una corretta alimentazione richiede, però, non solo conoscenze specifiche ma anche disponibilità da parte degli operatori competenti a fornire indicazioni e strategie di comportamento da parte della famiglia ad effettuare eventuali variazioni alimentari e dello stile di vita e da parte degli insegnanti affinché possano rivolgere le proprie competenze alla costruzione di un contesto educativo e relazionale che metta il bambino e l’adolescente nelle condizioni più favorevoli nei confronti del cibo e impari ad autoregolarsi nella quantità di alimenti da assumere. È proprio questa la fascia d’età particolarmente importante perché sono proprio i bambini in età prescolare e scolare, i soggetti fisicamente più vulnerabili ed esposti ai potenziali rischi provocati da un’alimentazione quantitativamente e qualitativamente non adeguata. Una corretta ed

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