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Meritalia doppia

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S O M M A R I O pag. 26

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Lo chef Ettore Bocchia ci accompagna in cucina

Pubblicità: Publisette srl

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Le Briccole diventano oggetti di design

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Testi: Isabella Preda

Un bagno di stelle

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Led, l'illuminazione del futuro

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Case di ieri, design di oggi

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A Venezia un hotel da sogno

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Coordinamento: Ivan Venini

Tutti a tavola

pag. 12

La mano del designer

pag. 13

The event is back

pag.

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Federlegno e la ricetta contro la crisi

pag.

Milano diventa la Città dei Saloni

Le aziende canturine presenti a Rho-Pero pag. 14

Obiettivo benessere: le nuove tendenze secondo l'architetto Malacrida

pag. 38

Grafica e Impaginazione: Giancarlo Favaro

Shopping&Design: Cantù diventa un centro commerciale del mobile

pag. 15

Investiamo nella Brianza

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Foto copertina: Ilaria Provenzi

L'architettura e il design secondo Matteo Thun

pag. 16

Il Clac presenta il Festival del design

pag. 43

In anteprima il design dei Saloni 2010

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Cucine di famiglia a Carugo

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La Brianza di Roby Facchinetti

pag. 22

In mostra a Como il genio di Rubens, maestro del Barocco

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Giocare a golf salvaguardando l'ambiente pag. 37

GIORNALE di CANTÙ GIORNALE di ERBA GIORNALE di LECCO

Inserto omaggio allegato al numero odierno dei seguenti settimanali:

C A P P E L L E T T I .

T R U E

GIORNALE di MERATE GIORNALE di SEREGNO GIORNALE di MONZA

L U X U R Y

M A D E

Stampa: RDS Webprinting Arcore (Mi) Finito di stampare: Aprile 2010

GIORNALE di DESIO GIORNALE di CARATE GIORNALE di VIMERCATE

I N

I T A L Y

Classic, with class.

srl

22063 CANTÙ (CO) ITALY - via Milano 98/A Tel. +39 031 730603 Fax +39 031 731156


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“The event is back”

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un anno dal mezzo secolo di vita, anche quest’anno i Saloni non mancano all’appuntamento di primavera dedicato a tutti coloro che fanno dell’arredo la loro professione. Ritornano forti della propria storia e del proprio successo, l’ultimo – quello del 2009 – da record con 313.385 visitatori tra operatori, pubblico e stampa. Le manifestazioni fieristiche da un lato e gli eventi collaterali dall’altro formano un vero e proprio “insediamento”, una “concentrazione” di cultura e di progetto, una vera e propria città, per l’appunto “La Città dei Saloni”. L'appuntamento nel quartiere Fiera Milano di Rho sarà quest'anno dal 14 al 19 aprile. Saranno 2500 gli espositori che scenderanno in campo sui 211.500 metri quadrati espositivi dove si svolgerà la 49esima edizione del Salone Internazionale del Mobile, che quest'anno sarà affiancata da Eurocucina / Salone Internazionale dei Mobili per Cucina e la sua

proposta collaterale FTK, dal Salone Internazionale del Bagno, dal Salone Internazionale del Complemento d’Arredo e dal SaloneSatellite. Quest’anno, in particolare, la biennale della Cucina occuperà con FTK (Technology for the Kitchen) – la proposta dedicata all’innovazione tecnologica degli elettrodomestici da incasso e alle cappe d’arredo – quattro padiglioni (il 9, 11, 13 e 15), mentre quella del Bagno avrà due padiglioni dedicati (il 22 e 24).

Funzionale la scelta di compattare il Salone Internazionale del Mobile che presenta il settore Moderno nella sua globalità nei padiglioni 1416 e 18-20, in uno dei due edifici biplanari, in diretta contiguità con gli altri padiglioni del settore creando un percorso unico. Il SaloneSatellite – ai padiglioni 22 e 24 – si rinnova quest’anno per creare contatti mirati tra i giovani designer e le aziende espositrici. Ai partecipanti viene chiesto di presentare, in aggiunta ai

loro prototipi, uno o più progetti attinenti alle merceologie delle manifestazioni biennali, la Cucina e il Bagno. Un concorso premierà i 3 prodotti migliori per ciascuno dei 2 settori rappresentati. Nuovo sarà anche il concept dell’allestimento affidato a 5 giovani architetti/designer, ex partecipanti del SaloneSatellite, sempre sotto la supervisione di Ricardo Bello Dias. I Saloni 2010, infine, dedicano un forum evento sul tema Ufficio, che coinvolgerà i visitatori della manifestazione. L'evento, che si svolgerà nel quartiere espositivo e che è promozionale all'edizione di SaloneUfficio 2011, svilupperà riflessioni, analisi di ricerca e proposte per una interpretazione innovativa dello spazio di lavoro.

Un'immagine della conferenza stampa di presentazione dei Saloni 2010 al Piccolo Teatro di Milano

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FEDERLEGNO accanto alle aziende per superare la crisi “N

on siamo di fronte a una semplice crisi: si tratta della terza guerra mondiale”. Rosario Messina, presidente di FederlegnoArredo, non ha usato mezzi termini per mettere in luce lo stato attuale dell’economia in generale e del settore che lui guida in particolare. E in effetti i dati del sistema legno arredamento raccolti dal Centro studi Cosmit e da FederlegnoArredo parlano chiaro. Il preconsuntivo 2009 elaborato al mese di dicem-

Sistema Legno-Arredamento (Valori in milioni di Euro a prezzi correnti)

bre, infatti, parla di un -20% del fatturato alla produzione rispetto all’anno precedente (si è passati da un totale di 39.574 milioni di euro a 31.677 milioni di euro). Numeri leggermente migliori si hanno guardando la tabella del macro settore arredamento, dove il fatturato alla produzione fa comunque registrare un -17,3%. Molto interessanti appaiono poi i dati relativi alle esportazioni. Se quasi tutti i Paesi del mondo hanno ridotto (e di parecchio) gli acquisti dalle aziende italiane (la Russia, per esempio, ha registrato un -41% e la Turchia un -62,4%), c’è stata anche qualche nazione che è andata in controtendenza, come l’Arabia Saudita, la Cina, l’Algeria e l’India. In genere, si può dire senza timore di essere smentiti che il 2009 è stato per tutti un annus horribilis. Per il legno arredo, però, è andata meno peggio che per altri settori… “Rispetto ad altri non è stato catastrofico, però c’è da dire che non siamo abituati a un segno negativo davanti a un numero di due cifre. Qualche volta in passato abbiamo segnato un -5 o -6, ma un -20% è stata una botta non immaginabile. Tra l’altro venivamo da quattro anni incredibili, dove siamo cresciuti quasi del 20%, quindi nessuno si aspettava una debacle del genere”.

2.008

2009*

Var. % 09/08

Fatturato alla produzione (a)

39.574 €

31.677 €

-20,0%

Esportazione (b)

13.957 €

10,676 €

-23,5%

Importazione (c)

6.990 €

5.407 €

-22,6%

I primi mesi del 2010 sono andati un po’ meglio?

Saldo (b-c)

6.967 €

5.269 €

-24,4%

Consumo interno apparente (a-b+c) 32.607 €

26.408 €

-19,0%

33,7%

-4,4%

“Direi proprio di no. A gennaio sembrava si tornasse a crescere, però febbraio e marzo sono stati ancora negativi. Credo che parte della colpa sia dovuta anche al continuo annunciare l’arrivo degli incentivi sull’arredamento, incentivi che alla fine non sono nemmeno arrivati. Questo ci ha sicuramente danneggiato, perché qualcuno ha certamente atteso ad acquistare…”.

Export/fatturato (% b/a)

35,3%

(*) Preconsuntivi 2009 elaborati a dicembre 2009 Fonte: Centro Studi COSMIT/FEDERLEGNO-ARREDO

Nel generale andamento negativo qualche Paese che acquista di più dall’Italia, però, c’è…

Macro-settore Arredamento (Valori in milioni di Euro a prezzi correnti) 2.008

2009* Var. % 09/08

Fatturato alla produzione (a)

24.709 €

20.424 €

-17,3%

Esportazione (b)

12.415 €

9.564 €

-23,0%

Importazione (c)

2.897 €

2.413 €

-16,7%

Saldo (b-c)

9.518 €

7.151 €

-24,9%

Consumo interno apparente (a-b+c) 15.190 €

13.272 €

-12,6%

46,8%

-6,8%

Export/fatturato (% b/a)

50,2%

(*) Preconsuntivi 2009 elaborati a dicembre 2009 Fonte: Centro Studi COSMIT/FEDERLEGNO-ARREDO

“Ce n’è uno solo con dati davvero interessanti ed è la Cina. Continuiamo a lamentarci dei cinesi ma in realtà ora sono gli unici che comprano… Ci sono altri Paesi in incremento, ma con dati poco significativi. Il dato davvero allarmante, invece, è che Stati Uniti e Russia non danno segni di ripresa. Nemmeno il beneficio del cambio euro-dollaro ci ha aiutato, il clima è ancora troppo incerto”. Più volte si è lamentato del sistema distributivo italiano. Ripensarlo potrebbe portare fuori dalla crisi? “Dico solo che un 50% dei rivenditori fa bene il suo mestiere, il restante invece vende sconti, facendo un danno al suo negozio e alle nostre aziende. La grossa distribuzione va avanti e noi andiamo indietro. Certo la colpa è anche delle industrie, che non hanno mai investito nella distribuzione, ma se non ci diamo una mossa questo per noi sarà un grandissimo autogol”.


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Allievi

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COSMIT trasforma Milano nella Città dei Saloni S

alone e Fuori Salone. L’evento e gli appuntamenti collaterali. Da anni ormai è Cosmit a occuparsi di tutto ciò che trasforma Milano nella Città del Saloni. E anche per il 2010 il Comitato organizzatore del Salone del Mobile Italiano ha messo in piedi un programma da favola. A presentarcelo è Carlo Guglielmi, presidente di Cosmit, riconfermato qualche settimana fa anche presidente di Indicam. Gli eventi legati al Salone internazionale del mobile hanno preso il via alla conferenza stampa di presentazione dei Saloni 2010, che è diventata un vero e proprio evento nell’evento… “È vero, già la presentazione è stata molto importante e molto ben congeniata. Una istituzione importante come la nostra ha organizzato un grande evento in un’altra istituzione importante per la cultura milanese, ossia il Piccolo Teatro. E’ stato un vero e proprio spettacolo, grazie anche alla presenza di personaggi come Piero Chiambretti, Ricky Tognazzi e Margherita Buy. Sicuramente abbiamo trovato una formula vincente, unendo il divertimento e lo spettacolo alla presentazione dei Saloni”. Ora c’è grande attesa per gli eventi del Fuori Salone. Qual è il filo conduttore che avete seguito? “In realtà si tratta di una serie di eventi molto diversi tra di lo-

ro, che sono accomunati solo dalla grande qualità della proposta e del curatore. Il fine ultimo di questi eventi collaterali è quello di far capire a tutti che i nostri prodotti sono il risultato della nostra cultura e della nostra storia”. Torniamo all’evento principe, ossia il Salone Internazionale del Mobile. Soddisfatto della risposta delle aziende? “Soddisfattissimo. In una situazione di difficoltà economica come quella che stiamo vivendo di certo non pensavamo di fare questi numeri. Abbiamo coperto tutta la superficie espositiva di 209mila e oltre metri quadrati coperti netti e abbiamo anche qualche azienda che è rimasta in lista di attesa e non potrà partecipare”. Quest’anno ci sarà anche Eurocucine, da sempre polo attrattivo di molti visitatori… “E’ vero, da Eurocucine ci si aspetta sempre il pieno di visitatori. Da quanto ne sappiamo gli alberghi sono già tutti prenotati, speriamo solo sappiano applicare dei prezzi corretti. Le aspettative sono altissime, ancora più del solito, visto il momento difficile che stiamo attraversando”.

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uest’anno il Salone Internazionale del Mobile, come noto, ospita pure il Salone del Bagno. Tra gli eventi collaterali pensati e magistralmente organizzati da Cosmit, dunque, ce ne sarà pure uno completamente dedicato alla stanza da bagno, interpretata attraverso l’immagine della bellezza del corpo femminile e della volta stellata. Dal 14 al 19 aprile al Civico Planetario di Milano, presso i giardini pubblici, andrà in scena questa video-installazione celebrativa del mondo del bagno, declinato come detto attraverso la bellezza del corpo femminile e del cielo stellato sopra di noi. La mitologia degli astri, e in particolare di Venere, conduce al racconto sulla bellezza, che dal cosmo si riflette nella figura femminile, e da qui nel bagno. “La stanza da bagno è da sempre il luogo del benessere, fi-

Un bagno di sico e spirituale, della rigenerazione, della cura di sé e del proprio corpo – spiegano da Cosmit - Il bagno è il luogo della casa che negli ultimi anni, fra tutti gli ambienti domestici, ha rinnovato più profondamente la propria identità d’origine. Da luogo esclusivamente di servizio, privato e nascosto, si è trasformato in vero e proprio centro del benessere psico-fisico attirando su di sé l’attenzione e sollecitando l’immaginario di progettisti e aziende”. L’evento-installazione video è un percorso multimediale dove il corpo femminile, colto nell’intimità di un gesto, si fa spettacolo, e il bagno diventa il luogo scelto per raccontare l’evoluzione dei canoni della bellezza e della rappresentazione del corpo. “La trasformazione degli ideali di bellezza influenza anche le nostre case e gli spazi destinati alle diverse funzioni dell’abitare, come la stanza da bagno, prima privilegio di pochi, oggi luogo di grande attenzione per tutti, che non solo risponde alle funzioni di servizio ma associa il fitness e la cura del corpo”. A condurre tutti in questo percorso sarà la voce narrante di una grande attrice del nostro cinema, sensibile al tema del femminile nell’arte, come Margherita Buy, che interviene con brevi commenti sullo spettacolo della bellezza. “Le immagini del cinema e dell’arte, della grafica e della pubblicità, le citazioni di grandi poeti e scrittori ci guidano nel percorso video: dalle opere degli artisti rinascimentali fino alla rivoluzione del gusto nell’Ottocento, quando l’iconografia lascia il ritratto per rappresentare il corpo e la sua

stelle espressività – concludono da Cosmit - Il percorso si concentra poi sull’iconografia del XX secolo, l'era del trionfo del corpo: la cosmesi di inizio Novecento, i primi concorsi di bellezza, il mito delle dive italiane e quello delle stelle di Hollywood”. “Un bagno di stelle” è una produzione Muse con la collaborazione di StudioDueEffe, progetto grafico di Marco Di Noia, consulenza musicale di Fabrizio Campanelli.

Tra gli eventi del Fuori Salone ce n'è uno dedicato al bagno e alla bellezza femminile


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Case di ieri design di oggi

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l design entra nelle quattro Case Museo di Milano e incontra l’arte di un tempo. “Ospiti inaspettati. Case di ieri, design di oggi” è la mostra realizzata da Cosmit in collaborazione con il Comune di Milano. Fino al 2 maggio il Museo Bagatti Valsecchi, la Casa Boschi di Stefano, la Villa Necchi Campiglio e il Museo Poldi Pezzoli vedranno il confronto tra il design contemporaneo e gli ambienti, i quadri e le opere d’arte decorativa che da sempre ospitano. In un ordinamento calibrato, con un allestimento lieve e sostanzialmente impercettibile, in un insieme "spontaneamente" sorprendente, la mostra si pone l'obiettivo di far dialoga-

re i segni del nostro tempo insieme a quelli di epoche trascorse, proponendo una lettura parallela tra l'eccellenza dell'alto artigianato del passato e le caratteristiche di qualità, altrettanto elaborate, dei modi della produzione contemporanei. “Nella mostra, a cura di Beppe Finessi - con la collaborazione di Cristina Miglio - e con l'immagine coordinata di Italo Lupi, il design contemporaneo, sempre proiettato nel futuro, si misura con la storia delle quattro Case Museo, mescolandosi con le opere e gli spazi determinati nel tempo dalle scelte dei fondatori e arrivando con misura e coraggio a confrontarsi con le meraviglie di questi luoghi unici ricchi di storia, modelli di un modo di abitare del passato – spiegano gli organizzatori - Nelle quattro Case Museo, tra ambienti intrisi di sapore e atmosfera, trovano posto oltre duecento progetti, tra piccoli oggetti ed elementi di arredamento, che nell'insieme costituiranno un corpus significativo del design di questo nuovo millennio”. In mostra, tra le altre, ci sono opere di Ron Arad, Tord Boontje, Ronan & Erwan Bouroullec, Andrea Branzi, Fernando & Humberto Campana, David Chipperfield, Konstantin Grcic, Herzog & De Meuron, Alessandro Mendini, Jasper Morrison, Fabio Novembre, Gaetano Pesce, Ettore Sottsass, Philippe Starck, Patricia Urquiola. Accompagnerà la mostra un volume, sempre a cura di Beppe Finessi con la grafica di Italo Lupi, che presenterà le immagini degli oggetti esposti ambientati nelle sale delle quattro Case Museo. Corredato da alcuni saggi, come quello di Giampiero Bosoni, e da alcune testimonianze significative, come quella di Alessandro Mendini, il volume proporrà inoltre le schede delle singole opere.

Il design contemporaneo entra nelle Case Museo di Milano

Il contrasto tra gli ambienti dei Musei milanesi e le opere di design moderno


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“Tutti a tavola”

si celebra la cucina I

In Villa Reale e nella Pinacoteca di Brera in mostra celebri banchetti

Saloni 2010 è anche Eurocucina. Per “celebrare” il ritorno delle cucine a RhoPero, dunque, è stato organizzato un evento multimediale, “un racconto sullo stile italiano della convivialità attraverso un mosaico di suggestioni emotive e sensoriali composto da rivisitazioni di celebri banchetti rinascimentali, sequenze cinematografiche, dipinti, testi letterari, performance teatrali e personaggi dal mondo della cucina, dell’arte e della cultura”, come spiegano gli organizatori. “Tutti a tavola!”, questo il titolo dell’evento che andrà in scena nella milanese Villa Reale e nella Pinacoteca di Brera dal 14 aprile al 9 maggio 2010. Mentre a Rho va in scena Eurocucina, i Saloni si aprono alla città con un evento a essa dedicato, in collaborazione con il Comune di Milano: le sale di Villa Belgiojoso Bonaparte, più nota come Villa Reale, diventano

il palcoscenico per celebrare quel particolare momento che lega la cucina alla tavola, la preparazione del cibo alla sua degustazione e i sensi e i sentimenti che li accompagnano. “Una dimora patrizia di fine Settecento, oggi adibita a Galleria di Arte Moderna, apre le sue stanze sfarzose per accogliere un viaggio attraverso le espressioni più significative del mangiare come atto di bellezza e di creatività, rievocato nelle sue molteplici espressioni, sia nella dimensione privata e più intima, sia in quella pubblica e fastosa”. “Tutti a tavola!” si annuncia come un originale percorso nella sontuosa dimora nobiliare, che inizia nei sotterranei – eccezionalmente accessibili al pubblico – in origine adibiti alle dispense e alle cucine, e prosegue attraverso gli altri piani della Villa alla ricerca dell’unicità e della specificità dello spirito italiano dello stare a tavola, dei sentimenti e dei valori che si muovono intorno al rito della tavola. L’evento – che si svolge in collaborazione con il Comune di Milano e la Galleria d’Arte Moderna di Villa Reale e la Pinacoteca di Brera – è curato da Franco Laera, direttore artistico di Change Performing Arts, che per i Saloni ha già proposto vari eventi di successo, tra cui nel 2008 Peter Greenaway: L’Ultima Cena di Leonardo a Palazzo Reale e al Refettorio di Santa Maria delle Grazie.


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La mano del

designer

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ltre 450 disegni autografi di 150 designer nazionali e internazionali. Sono questi i numeri di “La mano del designer”, mostra organizzata dal Fai, Fondo Ambiente italiano, e Alterstudio partners. L’iniziativa, ideata e curata da Francesca Serrazanetti e Matteo Schubert, si avvale della supervisione scientifica di Doia Giovanola, esperta di design. 150 tra i più grandi designer contemporanei di tutto il mondo, dunque, hanno risposto all’appello, donando schizzi e disegni autografi dei loro progetti per sostenere il Fai. La mostra andrà in scena fino al 9 maggio a Villa Necchi Campiglio Una selezione di disegni sarà poi la base di un’asta battuta da Sotheby’s, che si terrà giovedì 13 maggio a Villa Necchi Campiglio, proprietà della Fondazione nel cuore di Milano, aperta al pubblico da due anni. “I materiali raccolti raccontano modi personali di inseguire un’idea, a volte di forma, a volte di funzione, a volte di un colore o di una materia – spiegano gli organizzatori - Sottolineano la qualità del disegno come pensiero scritto, come linguaggio personale ma universale, come descrizione vitale di qualcosa che non c’è ancora, ma che vorrebbe esserci. Proseguire con la “La mano del designer”, dopo l’iniziativa dedicata al mondo dell’architettura, è stato un percorso quasi obbligato, un naturale prolungamento di un discorso progettuale analogo e complementare. Infatti, il progetto nel campo dell’industrial design è del tutto simile a quello che si usa in architettura. A volte l’attenzione minuziosa è più evidente nelle rappresentazioni di architettura, altre in quelle di design, i linguaggi espressivi, più spicca-

tamente artistici in una sfera professionale piuttosto che nell’altra. Una differenziazione disciplinare e professionale difficile da marcare”. La totale libertà lasciata ai singoli professionisti nella scelta dei materiali da inviare ha consentito di raccogliere una documentazione estremamente eterogenea: schizzi rapidissimi o scarabocchi di linee che si inseguono quasi senza che la matita si stacchi dal foglio; grafie compulsive che nella velocità dello schizzo riescono a restituire il carattere dell’opera con un’efficacia che nessun disegno esecutivo o rendering riuscirebbe a raggiungere; ma anche collage e bassorilievi in carta; segni tracciati per raccontare un’idea o annotazioni frettolose su un tovagliolo di carta. La mostra sarà accompagnata anche per questa edizione da un prezioso catalogo realizzato da Moleskine, che in occasione di questo evento si presenterà in una nuova versione con la copertina bianca. 361 pagine in cui vengono presentate tutte le opere, la genesi del progetto e alcuni importanti contributi per fare il punto sul fondamentale rapporto fra creatività, progetto e disegno.

Alcuni dei 450 disegni autografi donati dai 150 designer che partecipano alla mostra del Fai


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Le aziende canturine presenti al Salone Ampelio Gorla Arredamenti snc di Gorla Lino, Luciano e Carlo www.ampeliogorla.it Sale da pranzo, tinelli e soggiorni; Mobili da ingresso; Mobili singoli; Tavoli e sedie BBM di Boschini Marino e Giovanni snc Imbottiti Boiserie Italia srl www.boiserieitalia.com Camere da letto; Letti singoli; Armadi; Sale da pranzo, tinelli e soggiorni; Mobili da ingresso; Mobili singoli; Tavoli e sedie; Imbottiti Borghi Giuseppe & Figli di G. Borghi & C. sas www.borghicantu.it Camere da letto; Letti singoli; Armadi; Sale da pranzo, tinelli e soggiorni; Mobili singoli; Tavoli e sedie Cantaluppi srl www.cantaluppimobili.it Camere da letto; Sale da pranzo, tinelli e soggiorni; Mobili da ingresso; Mobili singoli; Tavoli e sedie; Imbottiti Cappelletti srl www.cappellettisrl.com Camere da letto; Letti singoli; Armadi; Sale da pranzo, tinelli e soggiorni; Mobili da ingresso; Mobili singoli; Tavoli e sedie Cattaneo Fratelli snc di Bruno Virginio & C. www.cattaneo-flli.191.it Imbottiti Cattaneo srl www.exde.it Sale da pranzo, tinelli e soggiorni; Mobili singoli; Tavoli e sedie Consorzio Produttori Artigiani Canturini P.A.C. www.consorziopac.it Associazioni ed enti di settore Corti Cant첫 srl www.corticantu.it Mobili da ingresso; Mobili singoli; Tavoli e sedie Creazioni Camere da letto; Letti singoli; Armadi; Sale da pranzo, tinelli e soggiorni; Mobili da ingresso; Mobili singoli; Imbottiti

D.B.F. di Dal Bello Florian & C. snc www.dbfcantu.com Camere da letto; Armadi; Sale da pranzo, tinelli e soggiorni; Mobili da ingresso; Mobili singoli; Tavoli e sedie; Imbottiti Desalto spa www.desalto.it Sale da pranzo, tinelli e soggiorni; Mobili singoli; Tavoli e sedie Dexo Orsenigo srl www.dexo.it Mobili singoli; Tavoli e sedie Emmemobili www.emmemobili.it Camere da letto; Letti singoli; Armadi; Sale da pranzo, tinelli e soggiorni; Mobili da ingresso; Mobili singoli; Tavoli e sedie; Imbottiti F.lli Orsenigo srl www.orsenigo.com Sale da pranzo, tinelli e soggiorni; Mobili da ingresso; Mobili singoli; Tavoli e sedie Fabbrica Mobili Pellizzoni di Pellizzoni Fedele & C. snc www.pellizzonimobili.it Armadi; Sale da pranzo, tinelli e soggiorni; Mobili da ingresso; Mobili singoli; Tavoli e sedie Former Industria per l'Arredamento spa www.former.it Camere da letto; Armadi; Sale da pranzo, tinelli e soggiorni; Tavoli e sedie Galimberti Mario di Galimberti Massimo & C. snc www.galimbertimario.it Letti singoli; Imbottiti JC Passion srl www.jcpassion.it Camere da letto; Letti singoli; Sale da pranzo, tinelli e soggiorni; Mobili da ingresso; Mobili singoli; Tavoli e sedie; Imbottiti Jumbo Collection srl www.jumbo.it Camere da letto; Letti singoli; Armadi; Sale da pranzo, tinelli e soggiorni; Mobili da ingresso; Mobili per bambini e ragazzi; Mobili singoli; Tavoli e sedie; Imbottiti

Khaos srl Via Ariberto da Intimiano 19 www.khaos.it info@khaos.it Merceologia: Camere da letto classiche; Camere da letto contemporanee; Sale da pranzo classiche; Sale da pranzo contemporanee Longoni Bruno Atelier d'Arredamento snc www.laurameroni.com Letti singoli; Sale da pranzo, tinelli e soggiorni; Mobili singoli; Tavoli e sedie; Imbottiti M.A.B. di Marelli Dario, Galimberti Luca & C. snc www.mabcantu.com Camere da letto; Sale da pranzo, tinelli e soggiorni; Tavoli e sedie Manzoni Luigi e Figlio di Stefano Manzoni & C. snc www.manzoniluigi.it Camere da letto; Armadi; Sale da pranzo, tinelli e soggiorni; Mobili singoli; Tavoli e sedie Miazzo Elite Italia di Miazzo Luca www.miazzo.it Camere da letto; Letti singoli; Sale da pranzo, tinelli e soggiorni; Mobili da ingresso; Mobili singoli; Tavoli e sedie; Mobili da giardino; Imbottiti Mice di Rugiano Domenico & C. snc www.miceversailles.com Camere da letto; Letti singoli; Armadi; Sale da pranzo, tinelli e soggiorni; Mobili da ingresso; Mobili singoli; Tavoli e sedie; Imbottiti Oak Industria Arredamenti spa www.oak.it Camere da letto; Letti singoli; Armadi; Sale da pranzo, tinelli e soggiorni; Mobili singoli; Tavoli e sedie; Imbottiti Orsenigo www.orsenigo.com Sale da pranzo, tinelli e soggiorni; Mobili da ingresso; Mobili singoli; Tavoli e sedie

Rampoldi Creations srl www.rampoldi.it Camere da letto; Sale da pranzo, tinelli e soggiorni; Mobili singoli; Tavoli e sedie Riva Industria Mobili spa www.riva1920.it Camere da letto; Letti singoli; Armadi; Sale da pranzo, tinelli e soggiorni; Mobili singoli; Tavoli e sedie Roberto Ventura Furnishing Collections www.robertoventura.it Camere da letto; Sale da pranzo, tinelli e soggiorni; Imbottiti Silik spa www.silik.com Camere da letto; Letti singoli; Armadi; Sale da pranzo, tinelli e soggiorni; Mobili da ingresso; Mobili singoli; Tavoli e sedie; Imbottiti Smiam Salotti di Bianchi e Montorfano snc www.smiam.it Tavoli e sedie; Imbottiti Swan Italia srl www.swanitaly.com Imbottiti Tagliabue Alberto e Alessandro snc www.aeatagliabue.it Camere da letto; Letti singoli; Armadi; Sale da pranzo, tinelli e soggiorni; Mobili da ingresso; Mobili singoli; Tavoli e sedie; Imbottiti Tagliabue Daniele di Luciano Tagliabue & C. snc www.emmemobili.it Camere da letto; Letti singoli; Armadi; Sale da pranzo, tinelli e soggiorni; Mobili da ingresso; Mobili singoli; Tavoli e sedie; Imbottiti Tettamanzi e Erba di Tettamanzi Simone, Tonetto Gianni & C. snc www.tettamanzierba.it Camere da letto; Letti singoli; Armadi; Sale da pranzo, tinelli e soggiorni; Mobili da ingresso; Mobili singoli; Tavoli e sedie; Imbottiti


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Nel mese di aprile Cantù diventa un

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i occupa del settore legno arredo tutto l'anno. Massimo Cappelletti, assessore alle Attività produttive del Comune di Cantù, è uno di quelli che non si ricorda dell'arredamento solo quando è il momento del Salone Internazionale del Mobile di Milano. E dal suo osservatorio privilegiato è in grado di aiutarci a comprendere meglio il comparto. Da anni ormai in qualità di assessore alle Attività produttive segue le aziende della nostra zona. L'ultimo è stato un anno decisamente difficile per tutti. Come vede attualmente il settore legno arredo canturino? "Il comparto sta attraversando un momento alquanto delicato. La crisi congiunturale che aveva inizialmente toccato marginalmente il settore, ha fatto sentire i propri effetti anche sulle nostre aziende, sia le più grandi che quelle di dimensioni più ridotte. Soprattutto i terzisti hanno subito una sensibile contrazione degli ordini. Il tessuto produttivo canturino aspetta quindi con trepidazione il Salone del Mobile per verificare se i segnali di ripresa siano concreti, o meno". Il Comune si prodiga sempre per mettere in campo attività che aiutino le aziende nella promozione. Ci racconta le novità di quest'anno? "Il Comune di Cantù segue da vicino le sorti del proprio comparto artigianale/produttivo. La conferma è proprio nel-

l'esistenza di un apposito assessorato all'Artigianato, che poche città possono vantare. Numerose sono le iniziative organizzate con le associazioni di categoria, da Confartigianato Imprese alla Cna e in collaborazione con il Clac e Qualità Cantù". Fiore all'occhiello è senza dubbio Shopping&Design, copiato da molti altri comuni. Cosa si aspetta da questa edizione dell'evento? "Shopping & Design ha ormai raggiunto dimensioni inaspettate. La terza edizione vede coinvolti oltre 100 negozi e un'ottantina di aziende. Dal 10 aprile al 2 maggio Cantù si traformerà nel più grande centro commerciale naturale d'Italia dedicato al mobile Made in Italy, con il patrocinio e il sostegno finanziario anche del Ministero delle Attività Produttive". Anche il Clac, rinnovato integralmente nel suo CdA, sta organizzando un evento degno di lode, il Festival del Design. Il Comune intende dar man forte anche a questo evento? "Quanto al Festival del Design il presidente del Clac Silvio Santambrogio e tutto il suo staff si stanno prodigando da tempo nell'organizzazone di questa nuova iniziativa, prevista per il mese di settembre. Il Comune di Cantù è stato il primo ente a crederci e a sostenerla, tanto da ottenere il sostegno, anche economico, dal Governo per lanciare questo nuovo Festival. L'auspicio è che tutti i soggetti coinvolti, sia pubblici che privati, facciano fino in fondo la propria parte per il rilancio e per la promozione del Made in Brianza, stando al fianco del Clac". Sarà anche quest'anno al Salone del mobile? "Sarò presente per vedere le ultime produzioni e le nuove tendenze". Vista la sua vicinanza al settore del legno arredo, è diventato esperto di arredamento e design? "Sono sempre stato vicino al settore e conosco in particolare le diverse essenze di legno e i diversi stili". Ha dato suggerimenti per l'arredamento della sua casa? "Sì, prediligo l'arredo moderno, ma soprattutto in una casa osservo l'ordine e gli abbinamenti dei materiali e di colore". Ha un oggetto di design in casa a cui tiene particolarmente? "In generale tengo particolarmente allo stile della mia abitazione nella sua interezza. Non credo vi debbano essere locali più curati e altri meno; è importante che tutta la casa si contraddistingua per un proprio stile; possono poi spiccare singoli pezzi a cui ci si affeziona di più. Nel mio caso sono molto affezionato alla scala in rovere realizzata manualmente, gradino per gradino e con una cura incredibile, dalle pazienti mani di un artigiano canturino (ora mio suocero)".

Il vicesindaco Massimo Cappelletti e la scala realizzata dal suocero


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rte e design in ogni momento della giornata. Matteo Thun, architetto di fama mondiale che collabora con diverse aziende della Brianza, è stato in grado, come nessun altro prima, di trasformare in oggetto d’arte qualsiasi cosa, dall’orologio alla tazzina di caffè, dalla vasca da bagno all’arredo di un grand hotel di lusso. Figlio della contessa Thun (la “mamma” dei famosi angeli di Bolzano e delle ceramiche che prendono il suo nome), Matteo Thun si è laureato in Architettura all’Università di Firenze, quindi si è trasferito a Milano dove, dal 1990 al 1993, è stato art director della Swatch, la nota marca di orologi. Da allora è stato un susseguirsi di successi, tanto che Thun ha conquistato per ben tre volte il Compasso d’oro e nel 2004 è entrato a far parte anche della Hall of fame di New York. Recentemente Thun ha accettato di entrare a far parte dell’equipe di designer che produrranno oggetti d’arte con le briccole di Venezia, seguendo un’idea originale dell’azienda canturina Riva 1920.

Qual è la maggior differenza, se esiste differenza, nella creazione di un oggetto piccolo e di uno molto grande? “In grande o piccola scala, in architettura e design, le qualità si trovano nella semplicità e nell’immediatezza delle cose. Solo i prodotti genuini, affidabili, puri e distintivi influenzano positivamente la qualità della nostra vita e trasmettono fiducia: loro sono autoconvincenti”. Personalmente preferisce lavorare su oggetti piccoli o su progetti di ampio respiro? “Preferisco i progetti olistici dove posso creare tutto da un'unica fonte, dall’architettura, interior design al product design, praticamente ‘dal cucchiaio alla città’! Questo migliora la qualità, abbassa i prezzi e ci regala una forma di benessere”. Preferisce lavorare da solo o in equipe? “Da noi in studio si parla dell'’Appiani Family’: ognuno è soltanto bravo quanto il suo team!”.

Cosa è, per lei, un oggetto di design? “Io preferisco parlare di Zero-Design. Zero-Design significa per me una forma iconica, in cui tutto il superfluo viene rimosso e la forma e la funzione sono così le più puriste possibile. La ricerca della vera essenza di una cosa qui è fondamentale. Questo semplice e vero lo chiamo Zero-Design”.

Come nasce un oggetto di design? C’è qualcosa in particolare che la ispira? “In primo luogo, cerchiamo di applicare la marca in modo creativo e cerchiamo dal materiale e dalla forma molte nuove soluzioni. Questo ci porta a un’intera gamma di ispirazioni”.

Lei ha lavorato nei più svariati campi (ha creato per Swatch e Lavazza, ma anche in alberghi e residence…).

Qual è il posto dove riesce a lavorare meglio? “In equipe!”.

Architettura e design: le qualità s MatteoThun, architetto di fama mondiale, spiega il suo concetto di “Zero Design”


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spazioabitare Secondo lei designer si nasce o si diventa? Cioè è solo frutto del genio o si può diventare designer anche attraverso lo studio? “Si diventa designer e architetto quando si combinano la gioia e la fiducia per un futuro radioso con tanta curiosità. Oggi la parola ‘design’ è diventata uno strumento che viene usato dappertutto. Non abbiamo bisogno di nuove forme, ma quello che ci serve è una migliore qualità della vita. Il design dovrebbe fornire prima leggerezza, sia in termini ideali che nei materiali”. Si può definire lo stile di Matteo Thun oppure solitamente adatta il suo stile alle richieste delle aziende per le quali sta lavorando? “Essere riconosciuto a prima vista lo lascio agli architetti cosiddetti ‘star’. Noi costruiamo ogni progetto architettonico in linea con il 'Genius Loci' e prendiamo in considerazione le esigenze del progetto e le esigenze del cliente. Questo è molto simile nel design di prodotto: noi traduciamo l’anima del marchio e le esigenze relative in modo creativo, sempre alla ricerca della vera essenza di una ‘cosa’”. Qual è la sua opera che le ha dato maggiore soddisfazione? “Sempre la prossima!”. Lavora con le maggiori aziende al mondo. Quali sono le differenze tra quelle italiane e quelle estere?

“L'attenzione al dettaglio e provare il materiale, la curiosità e la capacità di esplorare nuovi percorsi. Questo caratterizza il produttore italiano”. Con quali aziende lavora in Brianza? “Abbiamo rapporti professionali da ormai tanto tempo con tante aziende in Brianza. Con la società Riva 1920, per esempio, mettiamo in evidenza da alcuni anni regolarmente nuovi mobili in legno. E insieme alla società Rapsel, con cui abbiamo creato la vasca ‘Ofurò’ di legno di larice, abbiamo vinto qual-

Alcuni progetti di Matteo Thun, architetto di fama mondiale

à sono semplicità e immediatezza


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Matteo Thun, 57 anni, architetto e designer, è nato a Bolzano e ha

studiato presso l’Accademia di Salisburgo con Oskar Kokoschka e presso l’Università di Firenze. Dopo l’incontro con Ettore Sottsass diventa co-fondatore del gruppo “Memphis” a Milano e partner di Sottsass Associati dal 1980 al 1984. E’ professore della cattedra di design all’Università di Arti Applicate a Vienna dal 1983 al 2000. Nel 1984 apre il proprio studio a Milano e diventa art director per Swatch dal 1990 al 1993. Matteo Thun & Partners sviluppa progetti nei campi dell’architettura e del design. Lo studio è composto da un team di 50 professionisti, tra architetti, designer e grafici.

che settimana fa il premio ‘Best of 2010’ della rivista inglese Wallpaper”. Crede che la Brianza sia ancora un punto di riferimento per il settore del legno arredo italiano? “Il ‘Brianza network’ è unico al mondo: dobbiamo lavorare sul costo”. L’ultimo anno di forte crisi economica ha cambiato qualcosa nel mondo dell’arredamento e del design? “Ma certo! Basta guardare cosa è successo a Dubai. Probabilmente si respira a Dubai in dieci anni un’atmosfera "Blade Runner". La crisi globale è come una correzione: si mette in questione il consumo. Improvvisamente ci si chiede: di che cosa abbiamo veramente bisogno?”. Esistono mode e tendenze anche nel mondo dell’arredo? Per esempio, ci sono colori che un anno vanno di più e uno di meno? Quali le “mode” del 2010? “Ormai da tanto tempo lavoriamo con il legno, la risorsa rinnovabile che è diventata indispensabile per il mio lavoro. Il legno rende possibile trovare soluzioni sostenibili, rispettose per le risorse per raggiungere misurabili risultati economici, pur sostenendo l’estetica e la bellezza. Una tendenza? Le cose ‘durabili’: il legno massello vince con la sua matericità”. Per chiudere, come sono arredati la sua casa e il suo ufficio? “Nel nostro studio a Milano, nel quale siamo dal 1984, abbiamo allargato pian piano i nostri spazi. Qui tutto è luminoso e funzionale. Solo nella nostra cucina ci siamo ‘sfogati’ con dei colori: lì ci sono delle piastrelle dipinte a mano di Capri!”.

Molti i premi che Matteo Thun ha vinto. Solo per menzionare i riconoscimenti degli ultimi anni. E’ stato riconosciuto tre volte con il “Compasso d’Oro”. Nel 2010: Wallpaper Design Awards 2010 Best cook's kit: Terra saucepans for TVS; Wallpaper Design Awards 2010 Best bath: Ofuro for Rapsel; Design Plus Award 2010 Terra Collection for TVS Nel 2009: Good Design Award 2009 One collection "Il bagno che non c'è" for Rapsel; Editors Awards 2009 (ICFF) New York One collection "Il bagno che non c'è" for Rapsel; Interior Design - Best of the Year Winner 2009, Rapsel Che non C'è; New Classic Award, Magazin ‚Schöner Wohnen‘ – Zwilling Twin 1731; Vorarlberger Holzbaupreise – Binder Woodcenter; Beispielhaftes Bauen Landkreis Biberach 2002-2009 – Bio Powerstation; Ischia Premio Architettura, Premio alla carriera – Matteo Thun; Red Dot Award per Product Design – Parador Laminate Edition 1; Nomination Design Award Germania – Muse Catalano. Queste, infine, le esposizioni più importanti dall’inizio della carriera fino ad oggi. Milano, 2009: “Immagini di un’esposizione” – Salone del Mobile, Milano, Design del laminato di Parador. Francoforte, 1990: Ikon – Galerie fuer Design-Zeichnungen, Frankfurt [Galleria per disegni di design]: Matteo Thun – Tiefe und Oberflàchlichkeit [Matteo Thun – Profondità e Superficialità] Vienna, 1986: Museum der Angewandten Kunst, Wien [Museo delle Arti Applicate]: “The heavy dress – die Oberflächlichkeit als Manifest [The Heavy Dress – la Super ficialità come Manifesto] Düsseldorf, 1983: “Hard- und Software: Porzellan und Keramik von Matteo Thun [Hard- e software: Porcellana e ceramica di Matteo Thun].


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Cappellini, cucine di... famiglia L'azienda di Carugo offre un servizio dedicato, dal progetto alla consegna

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n’azienda brianzola ben impiantata nel presente, con forti radici nel passato e una grande volontà di proiettarsi nel futuro; con la seconda generazione Cappellini Cucine conferma l’intento di rimanere una realtà familiare. La scelta di posizionarsi al confine tra artigianato e industria garantisce all’azienda la possibilità di dedicare ad ogni realizzazione un progetto, al fine di soddisfare anche la commessa più specifica, quel genere di servizio personalizzato che i grandi numeri non consentono di offrire, mantenendo una gamma di prodotti articolata e accessibile. Le capacità conseguite con l’esperienza e i continui aggiornamenti del metodo produttivo, completano poi il servizio attento che i tecnici rivolgono al cliente. Affidandosi alla Cappellini Cucine, quindi, si può contare su un servizio ad hoc, che inizia con la progettazione presso lo showroom, a cui segue lo sviluppo di un’idea e un rilievo sul cantiere, e che si completa con una fase di produzione e consegnamontaggio.

• Produttori diretti • Ampio showroom • Progettazione dedicata • Trasporto e montaggio

F.lli Cappellini & C.snc via Manzoni, 43 22060 Carugo (Co) Tel. 031 748278 Fax 031 751571 cappellini@cappellinicucine.it www.cappellinicucine.it


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Piani lavoro davvero al top S

empre della famiglia Cappellini, la Solidtop® è una realtà nata per l’esigenza di sperimentare nuovi materiali e di dare un servizio specifico alle aziende e ai negozi di arredamento, un servizio diverso da quello del “solito” marmista, perché si avvale dell’esperienza decennale nel settore cucina di Maurizio Cappellini e propone soluzioni sempre innovative. Solidtop, leader nella produzione di piani lavoro moderni, propone diverse tipologie di materiali per cucine, bagni e complementi d'arredo. Ogni piano viene prodotto su ordinazione seguendo il disegno del cliente, questo permette estrema flessibilità nelle dimensioni e nell'inserimento degli elettrodomestici. Con un’ampia scelta di prodotti, in diversi colori e finiture, Solidtop offre soluzioni per ogni esigenza. I materiali che vengono utilizzati sono: Hpl – Laminato stratificato. Praticità e resistenza, totale impermeabilità ad acqua, olii e sostanze organiche. Solidsurface. Plasmabilità, assenza di giunte, igiene, bellezza e straordinaria tattilità. E poi l’ultimo nato della gamma Solidtop: Evertop, in gres laminato, un materiale che fino ad ora ha trovato applicazioni solo nei rivestimenti di pareti e pavimenti. I vantaggi del gres laminato sono molteplici: - Totale resistenza ai graffi e a usura, al fuoco, assoluta impermeabilità, tecnologico ed ecocompatibile. - Resistenza agli attacchi chimici: resiste ai solventi, organici, inorganici, disinfettanti e detergenti. - Si pulisce con estrema facilità mantenendo intatte le caratteristiche di finitura superficiali. - Impermeabilita assoluta: totalmente impermeabile ai liquidi comunemente utilizzati in cucina, come acqua, olii e sughi. - Totalmente compatibile con le sostanze alimentari, in quanto non rilascia elementi in soluzione. Impedisce l'insorgenza di muffe batteri e funghi. - Resistenza al fuoco: non contiene materie organiche, pertanto resiste al fuoco e alle alte temperature. - Resistenza all'usura: resiste ai graffi e all'abrasione profonda. Le sue proprietà rimangono inalterate anche dopo un uso intensivo e una pulizia frequente.

- Proprietà cromatiche: privo di pigmenti organici, resiste ai raggi UV, i colori non subiscono nessuna variazione, anche se sottoposti a condizioni climatiche e atmosferiche. Ideale anche per esterni. - Ingelivo: grazie a un assorbimento dell'acqua prossimo allo zero, resiste al gelo e si adatta a tutte le condizioni climatiche e atmosferiche. - Flessibilità di applicazione: sono realizzabili piani di qualsiasi forma e dimensione, sia curvi che lineari. - Rinnovabilità: la brillantezza del bordo può essere mantenuta e rinnovata facilmente attraverso una normale pulizia quotidiana. - Ecompatibilità e riciclabilità: è un prodotto totalmente naturale ottenuto da materie prime controllate. Nel processo di produzione non vengono rilasciati gas nocivi e polveri sottili dannose per l'ambiente.

Sopra, un piano lavoro realizzato in Solidsurface; sotto a sinistra un piano Evertop in gres laminato e a destra un piano in HPL stratificato

Solidtop srl Via per Novedrate, 12 Mariano Comense (CO) Tel 031 743834 Fax 031 3551791 www.solid-top.com info@solid-top.com


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Facchinetti La mia vita tra casa e tournée Roby Il tastierista dei Pooh racconta la sua amicizia con la famiglia Meroni e il suo rapporto con il figlio Francesco

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arredamento unisce per la vita. Lo possono dire a ragion veduta Roby Facchinetti e Giulio Meroni, che si sono conosciuti più di 30 anni fa in Sardegna e che oggi sono "più che amici, direi veri e propri compagni di vita". A raccontarci questo particolare affetto che unisce uno dei miti della canzone italiana e il patron di Meritalia è proprio Facchinetti, tastierista dei Pooh, che abbiamo incontrato, guarda caso, nello showroom milanese dell'azienda canturina. Simpatico, sorridente e disponibile: Roby Facchinetti arriva puntualissimo, nonostante i numerosissimi impegni (proprio in questi giorni è impegnato nella preparazione della tournèe, che celebrerà anche l'addio del compagno Stefano D'Orazio dal gruppo) e accetta di parlare con noi del suo rapporto con la casa e l'arredo. Innanzi tutto, visto che è in tournèe da una vita, quanto tempo trascorre a casa e in albergo in un anno? "Diciamo che mediamente sto sei mesi a casa e sei mesi in hotel. Poi ovviamente dipende dai periodi... Quando stiamo preparando un concerto facciamo anche un periodo di ritiro di almeno venti giorni, per prepararci al meglio e concentrarci su quanto dobbiamo fare. Anche in quel periodo sono lontano da casa".

Cosa le manca di più quando non è a casa sua? "Mi manca la famiglia, i figli, la moglie... Ma soprattutto mi manca il mio letto! Riesco a riposare veramente bene solo se sono nel mio letto. Quando sono a casa posso anche dormire solo sei ore, ma mi sveglio riposato: credo che il riposo sia fatto soprattutto di abitudini e quella di dormire nel proprio letto è senza dubbio l'abitudine più importante". Come fa quindi a ovviare alla mancanza del suo letto quando è in tournèe? "Con i Pooh fortunatamente visitiamo più o meno sempre le stesse città, quindi ci fermiamo sempre negli stessi alberghi e io chiedo sempre la stessa camera. Per me è fondamentale avere almeno qualche punto di riferimento: sapere da che parte è il letto, da che parte il bagno... Almeno in parte, in questo modo, mi sento come a casa".


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spazioabitare Dopo tanti anni sente ancora la nostalgia della sua abitazione quando è lontano? "Certo. Per chi fa un mestiere come il mio avere un punto di riferimento fisso come la casa è fondamentale: è importante sapere che comunque vada hai un posto dove tornare". Nell'arredare la sua casa si è fatto aiutare da un architetto o da un designer oppure ha fatto tutto da solo? "Guardi, mia moglie potrebbe benissimo fare l'arredatrice, perchè ha un senso estetico molto spiccato. Poi ho la fortuna di avere amici come Giulio e Vanna Meroni, che mi hanno aiutato in tutte le scelte che riguardano l'arredo della casa". Personalmente preferisce l'arredamento moderno o classico? "Mi piace mescolare il moderno con qualcosa di non troppo antico. Mi piace lo stile vittoriano inglese: in quel periodo gli inglesi avevano colonizzato tutti i Paesi più belli del mondo, quindi avevano anche i materiali migliori per costruire...". Ha un oggetto in casa da cui non si separerebbe mai? "Proprio in stile vittoriano ho un tavolo da sedici posti, dove facciamo tutte le cene di famiglia. Non ne farei mai a meno, anche perchè per me rappresenta proprio i momenti conviviali con la mia famiglia. Per me l'antiquariato è questo: oggetti di età passate ma che possono essere "vissuti" nella casa". Le piace una casa spoglia o preferisce avere quadri e tappeti? "Credo sia importante avere entrambi, perchè arredano e danno colore. Se si è bravi a usarli possono rendere un'abitazione molto diversa... Io per esempio ho una casa molto grande, open space, che si presta molto ad avere quadri e tappeti". Dicono che sia anche un amante della cucina. E' vero? "So cucinare pochi piatti, quattro o cinque al massimo, ma in maniera davvero eccellente. Soprattutto amo accompagnare questi piatti con un buon bicchiere di vino. Ho una cantina fornitissima, dove ci sono più di 2500 bottiglie di vino rosso rigorosamente italiano, che è il migliore vino del mondo".

Coniugi Meroni a parte, ogni tanto viene in Brianza a trovare suo figlio Francesco, che abita a Mariano Comense? "Ci vediamo molto spesso. Proprio la scorsa settimana è venuto lui a Bergamo a trovarmi, perchè adora i casoncelli e quando viene "pretende" di andare in qualche buon ristorante e farne una scorpacciata. Ovviamente qualche volta vengo anche io a Mariano". Francesco ci ha raccontato che la sua casa marianese è arredata in maniera molto originale. Le piace? "Diciamo che ha un arredamento un po' bizzarro, come è lui... In effetti gli dico sempre che non ci possono essere dubbi che quella sia proprio la sua abitazione. Lui è un tipo colorato e la sua casa è un manifesto di colori, lui è vivace e solare e anche la sua casa ha queste doti!".

Nella pagina accanto Roby Facchinetti con Vanna Meroni, di Meritalia. Qui sopra, insieme al figlio Francesco, che vive a Mariano Comense


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Camillo Ferdinando Facchinetti è nato ad Astino, quartiere periferico di Bergamo. Il nonno è compositore e direttore di un coro polifonico. Il primo approccio con la musica avviene prestissimo, all'età di 4 anni quando, a orecchio, comincia a suonare un'armonica a bocca. Seguono lo studio della fisarmonica a 8 anni, e del pianoforte a 10. Giovanissimo milita con "I Monelli" e, dopo tanta gavetta, si esibisce al Grand Hotel di Rimini a cui segue la scrittura per venti serate al locale La Stalla di Riccione. Mentre suona con la band "Pier Filippi e Le Copains", nel 1966, conosce i Pooh. Il gruppo ha qualche problema con il tastierista Bob Gillot; Bertoli e Goretti gli propongono di sostituirlo. Nel 1966 i Pooh sono ancora un gruppo "sperimentale", quando il giovane Facchinetti fa il suo ingresso nella band. Diventa subito il compositore della maggior parte dei pezzi. Il ruolo di Facchinetti nel gruppo è da sempre preponderante. Fino al 1971 le composizioni del musicali passano tutte dalle sue sapienti mani, anche se l'interpretazione degli stessi viene affidata alle voci di Riccardo Fogli e Dodi Battaglia. È proprio di Roby il primo grande successo del gruppo, Piccola Katy, cui seguono altri singoli di secondaria importanza prima di arrivare alle canzoni che aprono le classifiche mondiali al quartetto. Scritte in coppia con il fido paroliere Valerio Ne-

di Rizzi Carlo & C. snc

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Tutto cominciò così... grini, nascono così Tanta voglia di lei, Pensiero, Noi due nel mondo e nell'anima , Nascerò con te, Parsifal. Nel 1984 esce "Roby Facchinetti", album solista inciso con musicisti inglesi e l'orchestra sinfonica di Monaco) e nel 1993 "Fai col cuore", un altro album solista registrato con un'orchestra sinfonica, più introspettivo rispetto al precedente. Il suo ruolo di leader vocale continua per tutti gli anni ottanta e raggiunge l'apice con la vittoria sanremese del 1990, dove a Roby viene affidato il potente ritornello di Uomini soli. Successivamente, il suo ruolo come compositore viene affiancato con maggior insistenza da Red Canzian e Dodi Battaglia, mentre i testi delle canzoni iniziano a esser affidati con maggior frequenza a Stefano D'Orazio. Ha partecipato alla 57esima edizione del festival di Sanremo, al fianco del figlio Francesco, con il brano "Vivere normale", centrata sul tema dell'amore e del rapporto filiale.

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La cucina vista dai...

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Ettore Bocchia, chef del Grand Hotel Villa Serbelloni di Bellagio e di Costa Crociere

a cucina vista dai... fornelli! Nell'anno del ritorno di Eurocucine nei Saloni, uno chef di fama mondiale ci spiega come si vive in cucina. Ettore Bocchia, cuoco del Grand Hotel Villa Serbelloni e di Costa Crociere, è lo chef fondatore della Cucina Molecolare Italiana. Crea infatti nel 2002 con la collaborazione di Davide Cassi, un menu che esalta particolarmente sapori e consistenze grazie a tecniche e ricette nuove, applicando teorie scientifiche. È proprio il suo amore per la cucina tradizionale e la profonda conoscenza dei prodotti a spingerlo a cercare spiegazioni oggettive ai perché della cucina di tutti i giorni. A base di ingredienti rigorosamente naturali, la sua cucina viene richiesta in tutto il mondo e in particolare dai comitati scientifici piu prestigiosi. Ettore opera al Festival della scienza di Genova, al Physics on Stage di Estec, o piu recentemente al Cern di Ginevra. Collabora con l’Università di Ferrara e pubblica con Vincenzo Brandolini (professore di Chimica Alimentare) una serie inedita di applicazioni dell’inulina in cucina. Insomma, la ricerca dell’eccellenza continua.

Come è nata la sua passione per la cucina e come si è trasformata in un lavoro? “Ho incominciato in cucina per necessità. Poi ho capito, verso i 25 anni, che se volevo trovare gratificazioni in questo mestiere, sicuramente psico-fisicamente pesante, dovevo studiare per evolvermi. La conoscenza direi mi ha permesso di trasformare il mio lavoro in una passione”.

Intervista a Ettore Bocchia, fondatore della cucina molecolare e chef diVilla Serbelloni a Bellagio

Ricorda quale era il suo piatto preferito da bambino? Ora se lo cucina ancora? “Piu che di un piatto, ho la memoria dei sapori genuini dei prodotti della mia terra. Il culatello che fonde in bocca, il parmigiano stagionato come si deve, il salame con la carne del maiale cresciuto in casa, la verdura dell'orto... Questo amore dei prodotti, ricchezza italiana, mi ha sempre accompagnato portandomi a prediligere una cucina semplice che esalta la materia prima”. I primi anni della sua carriera li ha trascorsi in giro per il mondo. Cosa ha imparato? “Sicuramente confrontarsi ad altre culture è sempre fonte d'insegnamento da tutti i punti di vista. Per quanto riguarda la cucina, mi interessava piu particolarmente capire tecniche di cottura, manualità diverse da trasporre poi alla cucina italiana”.

E' stato il creatore italiano della cucina molecolare. Cosa significa? “Significa che oggi possiamo avere una comprensione a livello molecolare di ciò che accade in pentola. Così da un approccio empirico, ossia basato solo sull’esperienza, possiamo lavorare in modo più scientifico. Molte pratiche tradizionali possono oggi essere o


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smentite, oppure al contrario spiegate e migliorate. E' chiaro che poi di questa conoscenza ognuno fa l’uso che meglio crede, ma si è sicuramente aperto un mondo di nuove possibilità. Nel libro che consolida la nascita della Cucina Molecolare Italiana, pubblicato in tempi non sospetti (vedi Gelato Estemporaneo ed Sperling & Kupfer, 2005) si trova il manifesto della mia cucina. Il primo punto del manifesto è proprio: ‘Ogni novità deve ampliare, non distruggere, la tradizione gastronomica italiana’”. Esistono delle mode anche nella cucina? Se sì, adesso che "momento" è? “Ci sono delle mode, e ci sono dei cambiamenti di abitudini legate anche allo stile di vita che si evolve. Oggi per essere buono un piatto non deve dare solamente piacevolezza in bocca, ma deve anche essere digesto e comprensibile. Così la qualità dei prodotti e la loro elaborazione, sono fondamentali per fare stare bene chi si siede a tavola. Lo spettacolo in tavola non fa per me, nè per i nostri clienti”. Come è cambiato negli ultimi anni il suo modo di "fare cucina"? “Sicuramente ho un approccio piu preciso e scientifico nel modo di procedere, che mi permette di andare sempre piu all’essenza del prodotto senza essere piatto o noioso”. Esiste il lusso anche in cucina? “Il lusso potrebbe essere considerato avere in tavola prodotti di eccellenza, il che non significa sempre più costosi. Ma prodotti che sono andato a scovare, a sviluppare in sintonia con fornitori appassionati, agricoltori, pescatori, salumieri o macellai che non transigono, che hanno il senso del lavoro ‘come una volta’”. Come deve essere per lei l'ambiente ideale nel quale cucinare? “Come cuoco considero che debbo essere in grado di adattarmi a qualsiasi cucina. Purtroppo, in casa, spesso vedo cucine con un’attenzione maggiore all’estetica, rispetto alla funzionalità. Per le cucine professionali oggi giorno le tecnologie esistono, poi si tratta di saperle sfruttare al meglio”. In casa sua ha scelto lei la cucina? “Sì”. Quali sono le cose che non devono mai mancare in una cucina? “Un termometro per controllare le temperature di cottura (una sonda)”. E' mai stato al Salone del Mobile di Milano, magari proprio a vedere le cucine? “No, però ho già lavorato per imprese che vi espongono”.

Altre immagini dello chef Bocchia al lavoro in cucina


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Briccole di... design R

ispetto dell'ambiente, materiali antichi ma estremamente innovativi, grandi designer. Questi gli ingredienti che i fratelli Maurizio, Davide e Anna Riva sono riusciti a mettere insieme per una «ricetta» di sicuro successo. «Riva 1920 desidera ricordare le sue radici ma anche la sua modernità - spiegano Dopo l'esperienza, che è parte integrante della cultura progettuale dell'azienda, con il legno Kauri, vecchio oltre 30.000 anni, continua la ricerca con il progetto "Briccole Venezia"». L'idea è frutto di una continua ricerca: in un momento storico come quello che stiamo vivendo, è importante trasmettere segnali relativi alla possibilità e necessità di coltivare il concetto di materiale di riuso, costruendo oggetti da tramandare alle generazioni future. In una fase di continua ricerca Riva 1920 ha trovato un materiale unico: la Briccola di Venezia. Si tratta di pali di quercia utilizzati per la navigazione e l'attracco, sostituiti nella laguna di Venezia a causa di usura o rottura. Recuperato questo antico ma innovativo materiale, Riva ha deciso di invitare 19 designer di fama mondiale a prendere parte al progetto, chiamandoli a realizzare ognuno un manufatto d'arte. Tutti gli oggetti verranno dapprima esposti presso il Palazzo della Triennale in un'importante mostra

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durante il Salone internazionale del Mobile di Milano 2010, e poi portati in giro per il mondo. Un libro curato dallo Studio Origoni & Steiner e dal professor Aldo Colonnetti, accompagnerà il tour di questo impegnativo progetto. I nomi sono più che noti: Terry Dwan, Paola Navone, Mario Botta, Marc Sadler, Karim Rashid, Gillo Dorfles, Helidon Xhixha, Aldo Cibic, Luca Scacchetti, Antonio Citterio, Michele De Lucchi, Pierluigi Cerri, Matteo Thun, Pininfarina, Riccardo Arbizzoni, Franco Origoni, David Chipperfield, Erasmo Figini e anche Elio Fiorucci. Da questi nomi si sviluppa la nuova iniziativa: da un lato recuperare le «briccole», i lunghi pali di quercia sui quali è stata costruita Venezia, ancora oggi visibili lungo le rive lagunari, per consentire l'approdo dei servizi pubblici e privati; dall'altro lato i «progettisti», invitati a interpretare questo straordinario materiale, ricco di storia ma soprattutto di natura perché nel tempo l'acqua ha trasformato gli elementi strutturali in una sorta di sculture naturali: «Venezia, le briccole in legno di rovere, i lunghi anni nell'acqua lagunare come a segnare lo scorrere del tempo, la memoria, certamente, ma soprattutto il futuro, il tutto per andare oltre la mappa di oggi, alla ricerca di forme e di narrazioni ancora da scoprire».

Le Briccole di Venezia diventano oggetti di design, grazie alla Riva1920 di Cantù


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LED: l'illuminazione del futuro A Erba un’azienda al top in questo settore

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Showroom LumenArté C.so XXV Aprile 123 Erba (CO) Tel. 031-3333168 www.dataneteurope.it

na risorsa indispensabile per chi ha bisogno di luce nel suo progetto di design. I Led stanno mettendo nuovi ed entusiasmanti strumenti a disposizione del lavoro del lighting designer, rendendo possibile la creazione di fantasiosi prodotti per l'illuminazione e stupefacenti effetti, una volta tecnicamente impossibili. In Brianza l’illuminazione Led ha sede a Erba. La “LumenArté Led Lighting”, Divisione Luce della Dataneteurope Italia srl, ha sposato questa tecnologia e ha subito realizzato un primo progetto pilota proprio ad Erba. L’illuminazione del Punto Snai di via Fiume è stata interamente realizzata utilizzando la tecnologia Led. Vista la necessità di illuminare 24h al giorno il centro di raccolte sportive, si è proceduto alla sostituzione delle normali lampade, tubi neon ed insegna con prodotti con tecnologia Led. Il risparmio energetico e di manutenzione supererà il 50%. Un altro progetto in via di definizione è con il Comune di Campione d’Italia. LumenArté ha realizzato un prototipo di parcometro luminoso da installare in prossimità del Casinò. Con il 2010, inoltre, è partita una partnership tra LumenArté ed Ecomaa Lighting inc., brand leader mondiale nella produzione di apparecchi a led in sostituzione delle fonti luminose tradizionali. LumenArtè distribuisce in esclusiva per il mercato Europeo e

Medio orientale bulbi luminosi che a fronte di un consumo di 19W producono una quantità assimilabile a quella di un bulbo a incandescenza tradizionale di 120W. Inoltre la gamma proposta continua con Eco-Tube: tubi neon con tecnologia Led che si innestano sui normali supporti senza alcuna modifica. Infine in occasione del Salone del mobile 2010 LumenArté lancia sul mercato una innovativa famiglia di lampade dal nome Bubly. Bubly è un globo di luce disponibile in due dimensioni (25 e 35 cm. di diametro) che può essere liberamente trasportato in ogni punto della casa o del giardino, fino galleggiare in piscine e specchi d'acqua. La lampada è fornita di un caricatore esterno che le dona una autonomia di 30 ore. La tecnologia led che la supporta è stata specificatamente studiata per il prodotto, in questo modo Bubly oltre che a emettere luce bianca in diverse intensità, può illuminarsi nei diversi colori dell'iride e programmata a piacimento dall'utente in modo da creare inaspettati scenari luminosi.


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Hotel Centurion DESIGN al servizio del cliente U

n progetto di assoluto prestigio, che ha posto ancora una volta la città di Cantù al centro delle cronache internazionali. Il tutto grazie alla professionalità dell'azienda Consonni, capace di leggere e interpretare il progetto dell'architetto Guido Ciompi per l'Hotel Centurion di Venezia. Il risultato è magnifico, tanto che tutte le riviste di settore in ogni parte del globo ne hanno parlato. "Si tratta di un hotel 5 stelle lusso di design, sicuramente uno dei primi di design moderno a Venezia - ci spiega l'architetto Alessandro Galloni, responsabile dell'ufficio tecnico della Consonni Contract - L'albergo, sito nell'opera ottocentesca anticamente conosciuta come Palazzo Genovese, sorge nell'area di uno dei Chiostri del monastero di San Gregorio, fondato nella seconda metà del 1100, considerata una delle zone più antiche di Venezia. Con accesso diretto sul Canal Grande, gode di una posizione unica la cui vista domina l'area di San Marco, adiacente alla magnifica Basilica di Santa Maria della Salute, tra Punta della Dogana e il celebre Museo Peggy Guggenheim". Acquisito dal gruppo alberghiero Sina Fine Italian Hotels, il Palaz-

zo è stato oggetto di un accurato restauro durato diversi anni e trasformato in un hotel 5 stelle lusso grazie al talento creativo dell'architetto Ciompi e alla riconosciuta professionalità del team Consonni che ha creduto, con la proprietà dell'hotel, in questo progetto esclusivo sin dai suoi primi passi. La realizzazione comprende: 50 camere (incluse 8 Junior Suites e 4 Suites tutte in stile contemporaneo impreziosito da una raffinata impronta veneziana), Suite Presidenziale con la vista più esclusiva sul Canal Grande e provvista di due camere da letto, un ampio salotto e un balcone, Antinoo's Lounge and Restaurant, ambiente unico con affaccio sul Canal Grande. Il bar è luogo ideale per sorseggiare un drink godendo di uno dei panorami più spettacolari al mondo. "Convocati dalla proprietà, è stato costituito un tavolo di lavoro con il progettista - continua l’architetto - che dopo due anni di messa a punto e affinamento ha dato alla luce ciò che oggi è visibile e apprezzabile a lavori ultimati. Una nota di merito speciale va all’operato dei tecnici della Consonni e in particolare al geometra Biffi, che ha seguito e interpretato fedelmente fin dai primi passi l’estro creativo del progettista fiorentino”. Gli interni dell'hotel veneziano 5 stelle lusso di design


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CANTĂ™ (Como) Via Lario, 29 Tel. 031.714312 Fax 031.711670 info@fbcborghi.it www.fbcborghi.it

da 120 anni al servizio dell’artigiano

gli accessori per il mobile


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Golf Club Carimate mt 300 slm 18 buche mt 5992 - par 71 sss 71 piscina, sauna, massaggi e campo pratica chiuso il lunedì Via Airoldi 2 Carimate tel. 031 790226 fax 031 791927 e-mail golfcarimate@virgilio.it

GOLF CLUB:

ambiente in prima linea U

na politica sempre più sensibile al tema ambientale. La direzione del Circolo Golf Club Carimate negli ultimi anni si è adoperata parecchio per un continuo miglioramento della gestione ecologica delle proprie attività. Per questo è stato intrapreso un percorso che ha permesso di ottenere numerosi traguardi tra i quali la certificazione Uni En Iso 14001 (ottobre 2004) e la registrazione europea Emas (febbraio 2006). La sensibilizzazione al tema ambientale ha preso avvio nel 1993 quando il Circolo, in collaborazione con la Scuola di Minoprio, ha realizzato un censimento botanico e fitosanitario della vegetazione arborea e arbustiva presente lungo il campo, con lo scopo di monitorare lo stato del parco e di pianificare la sostituzione di alcune essenze con specie vegetali autoctone e adatte al sito. Nelle aree non interessate al gioco è stata lasciata crescere spontaneamente la vegetazione, in modo da ricreare microabitat per la riproduzione di piccoli animali e per la crescita di funghi e specie vegetali erbacee. Nel 1996 è stata poi decisa la ricostruzione dei greens e la gestione degli interventi di manutenzione secondo quanto descritto nella pubblicazione “Linee guida generali per la costruzione ecocompatibile dei percorsi da golf”. Nel 2000, inoltre, si è aderito con entusiasmo al programma “Impegnati nel verde”, ottenendo nel 2001 la certificazione nazionale e nel 2002 quella europea. Tali esperienze hanno guidato verso obiettivi ancor più ambiziosi: è stato intrapreso nel 2005 il progetto per l’ottenimento della certificazione ambientale Uni En Iso 14001 e della registrazione europea Emas. Questi ultimi sono sistemi volontari

volti alla definizione di una politica ambientale, alla scelta di obiettivi e traguardi, all’implementazione di un Sistema di gestione ambientale e all’effettuazione di audit del Sistema. Dalla prima stesura ufficiale a oggi, queste due normative volontarie hanno subito delle revisioni, allineando sempre più i contenuti, tanto che oggi risulta canale preferenziale per l’iscrizione al sistema comunitario di ecogestione e audit, la certificazione secondo la norma Iso 14001.


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La nuova tendenza? La ri L’architetto canturino Massimo Malacrida tra design e architettura

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biettivo benessere. Sembra proprio questa la tendenza più innovativa degli ultimi anni nel campo dell'architettura e del design. A confermarlo è l'architetto canturino Massimo Malacrida, che ha la possibilità di vedere i mutamenti in questo campo dal suo osservatorio privilegiato di presidente del Cestec. Da architetto e da canturino doc, ovviamente, nel periodo del Salone Internazionale del Mobile non può pensare ad altro... "Architetti, designer, paesaggisti, professionisti del settore, artisti, tutto il “popolo dei creativi” si mobilita per mostrare al mondo, in occasione del noto Salone milanese, le nuove avanguardie, i nuovi step del vivere moderno. Nasce l’evento: un mix di marketing territoriale innovativo e creativo dedicato al design nazionale e internazionale". Qual è la nuova dimensione che si cerca dello spazio-casa? "La contaminazione tra innovazione tecnologica e natura crea una nuova realtà e genera un travolgente benessere. Tecnologia - ambiente - benessere - natura... L’ambiente prende vita, respira, comunica ai sensi, si illumina. La nuova frontiera della ricerca verte sul “Natural style”: materiali naturali eco-compatibili, che si integrano con l’anima tecnosensoriale delle dotazioni interattive e domotiche. Il tutto finalizzato al risparmio energetico e idrico per salvaguardare la nostra terra e per dare alle future generazioni un mondo sano e pulito". Sono temi che ormai vengono cavalcati da tempo... Ma ora c'è qualcosa di concreto in questo campo? "Di anno in anno si fanno più concreti. Il nuovo abitare è caratterizzato da innovativi ambiti spaziali domestici, luoghi dove l’uomo esce dai frenetici ritmi quotidiani e si ritrova in una dimensione privata dove l’elemento naturale è protagonista". Qual è l'obiettivo di questo nuovo modo di pensare l'architettura? "Si vuole creare sensazioni che fanno benessere, equilibri tra pensiero e spazio progettato, che permettono di rilassarsi, di

uscire dagli schemi del quotidiano e di ritrovare la propria dimensione. Caratteristiche che si vuole ritrovare in ogni ambiente della casa ma anche in ogni ambito, non solo personale ma anche lavorativo, professionale". Come si ottiene tutto questo? "Il nuovo brand del concetto di abitare trasforma i desideri in realtà, utilizzando ciò che più attira i nostri sensi: il piacere del gusto, dell’olfatto, della vista, del tatto, dell’udito vengono appagati dall’utilizzo di scenari, luci, ambientazioni atmosferiche, colori, profumi e suoni che contribuiscono a creare benessere, la nuova concezione di lusso si esprime attraverso l’intimità di queste sensazioni generando uno scenario nel quale immergere anima e corpo. Il nuovo lifestyle desidera stabilire un approccio più rilassato alla quotidianità e alla vita: recuperare un rapporto privilegiato con la natura, con materiali, forme e spazi progetta-


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a ricerca del benessere

L'architetto Massimo Malacrida e alcuni dei suoi progetti

ti per infondere un'immediata sensazione di benessere tra le mura domestiche". Questa ricerca del benessere investe tutta la società o è di nicchia? "Non è un caso che negli ultimi anni Spa e Wellness abbiano acquisito maggiore identità, e al loro interno la progettazione ha dato spazio alla creatività e a una nuova filosofia di design la cui finalità è quella di stimolare i sensi e ritrovare l’ideale condizione di benessere. Tutti questi nuovi aspetti hanno fatto sì che, anche in architettura, si iniziasse ad approcciare un nuovo linguaggio espressivo fatto di canoni ed elementi propensi a rinnovare il codice stilistico. Basta vedere quanti nuovi progetti, anche in Italia, negli ultimi anni, hanno messo in discussione le ormai note forme dell’architettura e le hanno stravolte, unendole al paesaggio circostante, cercando di fondere la natura al pensiero del costruire".

E a livello di design? “Stessa sorte è toccata al design. Nelle aziende la produzione industriale guarda all’eco-sostenibilità, la creazione di materiali riciclati post-consumo è sempre più presente, si dà importanza all’ambiente e al suo mantenimento. Le lavorazioni si complicano, ma creano un nuovo prodotto, spesso unico, adatto alle esigenze del mercato e per di più nato dagli scarti e dal riciclo della materia”. Dove si può vedere concretamente tutto questo? “Le nuove proposte vanno in scena nei Fuori Salone, un grande teatro dove il nuovo pensiero progettuale incontra il pubblico e con esso si confronta, dove le idee scaturiscono e si mostrano sottoforma di input dinamici, immagini, prototipi concreti... Tutto questo movimento fa scaturire negli architetti la voglia di provare, di fare, di inventare, di sperimentare con nuovi materiali associati a nuovi concetti stilistici”.

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a crisi che ha investito l’economia mondiale, ha penalizzato anche le imprese della nostra Brianza. Non bisogna però, ora più che mai, smettere di credere e investire in quegli elementi che hanno fatto grande il settore legno-arredo della Brianza in tutto il mondo. E’ possibile uscire da questo momento nero per l’economia mantenendo saldo il legame con le aziende, i commercianti, gli artigiani e le loro esigenze e sostenendo iniziative che possano ridare vigore all’economia locale. L’intento dunque è quello di promuovere e incentivare progetti concreti che valorizzino soprattutto il nostro importante patrimonio di conoscenze, competenze e professionalità. Questo patrimonio non deve essere solo incentivato, ma bisogna anche difenderlo con norme chiare e certe. E’ ora che cresca la consapevolezza che i prodotti delle imprese brianzole devono essere tutelati dall’invasione di merci provenienti dai paesi esteri. In questi anni il settore legno-arredo, che da sempre contraddistingue la Brianza, ha subito gli effetti più gravi dei fenomeni di globalizzazione selvaggia e di concorrenza sleale. Sono tantissimi ormai i prodotti realizzati all’estero che arrivano sul nostro mercato col marchio Made in Italy. È logico che se vogliamo salvaguardare e tutelare le nostre imprese e i nostri prodotti dobbiamo batterci affinchè nuove norme impongano che l’intera produzione sia effettivamente realizzata in Italia. Questo potrebbe essere di sicuro un primo passo verso la difesa del Made in Brianza e di conseguenza verso la difesa della nostra storia, delle nostre origini e della nostra tradizione. In Brianza ci sono tutte le potenzialità per puntare a un rilancio e a un nuovo sviluppo economico. Dobbiamo, però, superare gli egoismi e iniziare a pensare che nessuno di noi è un’isola, quindi la scelta è quella di fare sistema, collaborare, creare sinergie; aggregare tutte le forze, pubbli-

“Continuiamo a investire in ciò che ha reso grande la Brianza” che e private, della nostra città e del territorio Brianza, impegnarsi tutti nel perseguire un unico obiettivo. La volontà è quella di creare un contesto più coeso e strutturato, in modo da assicurare alle aziende la possibilità di affrontare uniti e nel modo migliore le sfide che l’attualità porta con sé. La Brianza dovrà essere intesa come una grande e unica fabbrica, composta da migliaia di piccole e medie imprese con potenzialità lavorative straordinarie. Naturalmente rispetto a quest’area Cantù non può più pensare di rimanere isolata, ma dovrà entrare a far parte di un triangolo ideale compreso tra Como, Milano, Monza e Lecco. Ci stiamo già impegnando attraverso l’implementazione della rete infrastrutturale, affinchè dal canturino si possano raggiungere agevolmente le grandi direttrici della mobilità. La movimentazione delle merci rappresenta un problema frequentemente sottovalutato, ma che incide pesantemente sulla competitività delle nostre aziende artigiane, sia sotto il profilo dei tempi che dei costi. Sono convinta che unendo le forze riusciremo a fronteggiare e a uscire da questa congiuntura economica negativa. Inoltre sono certa che l’importanza del mobile di Cantù non tramonterà, perché c’è l’orgoglio di poter contare su un’affermata storia produttiva che da sempre punta sulla qualità.

Il sindaco di Cantù Tiziana Sala chiede un impegno nel tutelare “le nostre imprese e i nostri prodotti”

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La Brianza presenta...

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Le mille storie del design

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ggi il nostro mercato è il mondo, è quindi necessario fare le cose in grande per avere una risposta adeguata…”. Con questa frase di grande impatto Silvio Santambrogio, presidente del Clac (Centro legno arredo canturino), ha presentato lo scorso mese di settembre, la nuova mission del Centro: la promozione d'area all'interno del distretto legno arredo della Brianza. Per riuscire nell'intento il rinnovato CdA del Centro legno arredo canturino ha pensato all'evento che potrebbe catalizzare l'attenzione mondiale: il Festival del design, un progetto concreto che

potrà dare lustro a tre province (Como, Lecco e Monza), 36 comuni, 447mila abitanti e 4.500 imprese del settore legno arredo (con oltre 22mila addetti). “Il Clac, fin dalla sua nascita nel 1992, ha avuto come missione quella di fornire servizi alle aziende piccole e grandi del nostro territorio - aggiunge Santambrogio - Il Centro ha sempre fatto cose grandi, ma il mondo negli anni è cambiato e anche per il Clac era necessaria una svolta. Pensare il "nostro" territorio non più solo come la Brianza canturina e comasca, ma anche monzese e lecchese, è un cambiamento importante. Ora il nostro riferimento sono le aziende del legno arredo, del tessile e del metalmeccanico che fanno design. Vogliamo creare qualcosa di grande e indimenticabile per il territorio. Abbiamo quindi pensato al Festival del design, che ancora non esiste al mondo. La mission delle nostre aziende rimane quella di vendere, di "fare fatturato": questo evento darà all'area brianzola la promozione necessaria per essere conosciuta in tutto il mondo”. La Brianza, infatti, si caratterizza come un territorio unico nel mondo, in cui cultura, progetto e produzione sanno fondersi in maniera organica, per dare vita a un sistema produttivo capace di generare eccellenze riconosciute a livello internazionale. Un territorio che oggi, in una situazione di evidente difficoltà congiunturale e competitiva, cerca con forza la possibilità di rilanciare l’immagine di un intero comparto produttivo e di un’area territoriale, ribadendone la qualità e la sua unicità a livello internazionale. L’organizzazione di un Festival del Design sul territorio della Brianza si inserisce in questo specifico contesto in maniera efficace, caratterizzandosi come una manifestazione in grado di promuovere in maniera innovativa un comparto produttivo da sempre in equilibrio fra tradizione e innovazione. Nel mondo sono numerosi i Festival che già dedicano la pro-


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pria attenzione al tema del design (Londra, Singapore, Melbourne, St. Etienne), dimostrando con i numeri raggiunti la propria importanza. 120.000 visitatori provenienti da tutto il mondo nella piccola St.Etienne. 90.000 visitatori per il Design Festival di Singapore, 300.000 visitatori per il London Design Festival, eventi che parlano del mondo del design senza poter contare su un territorio che vive, respira, progetta e produce come la Brianza. Iniziativa sinergica e non competitiva al Salone Internazionale del Mobile di Milano, il Festival del Design in Brianza si caratterizzerà quindi come uno strumento messo a disposizione delle imprese del territorio per dialogare e promuoversi sia nel mercato domestico che internazionale. L’evento non sarà infatti un’esposizione di prodotti per potenziali buyer provenienti da tutto il mondo, ma un momento per raccontare le capacità di un settore produttivo, per dialogare con la popolazione residente, per dare identità a un territorio, per evidenziare un sommerso di eccellenze e qualità che spesso non trovano spazio per mettersi in mostra verso il mercato. Il Festival del Design in Brianza racconterà “Le Mille Storie del Design” evidenziando l’interessante dicotomia fra design e linguaggio popolare. Utilizzando la fiaba come leit motiv della manifestazione, il Festival si caratterizzerà come un percorso che invita la popolazione residente, architetti, operatori nazionali e internazionali a scoprire tutti gli aneddoti nascosti che fanno del mondo del design un bosco

incantato in cui i protagonisti sono per lo più persone semplici ispirate da un tocco di magia e creatività. Organizzata nelle città di Monza, Como, Lecco e Cantù, la prima edizione del Festival del Design in Brianza si svolgerà dal 16 al 19 settembre 2010, un lungo week end in cui il mondo del design aprirà le sue porte con eventi dedicati a tutte le sue possibili utenze: spettacoli nelle piazze per avvicinare i “non addetti ai lavori”, rappresentazioni teatrali all’interno delle prestigiose ville del territorio brianzolo, sfilate di moda e mostre all’interno delle imprese produttive, seminari e incontri con i più importanti designer a livello internazionale, momenti di incontro fra imprenditori e giovani progettisti, missioni di incoming di operatori internazionali per agevolare lo sviluppo di operazioni commerciali. Il Festival del Design in Brianza sarà dunque una manifestazione differente rispetto all’offerta internazionale grazie alla presenza di un tessuto imprenditoriale direttamente coinvolto nell’organizzazione dei singoli eventi, un patrimonio di imprese che ha dimostrato di credere nelle potenzialità di questo strumento di comunicazione e promozione aderendo in modo convinto al suo Comitato Promotore. La validità scientifica e culturale della manifestazione sarà poi garantita dalla supervisione di un Comitato Scientifico di cui fanno parti importanti nomi del design Italiano (Aldo Colonetti, Antonio Citterio, Mario Bellini, Franco Bizzozzero, Franco Origoni, Moreno Ferrari, Emilio Genovesi, Giacomo Mojoili, Arturo dell’Acqua Bellavitis).

Il Centro Legno Arredo Canturino presenta il primo Festival del design, a settembre in Brianza

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mo ro dia t t a u q egno so Alla L el proces no che qu l leg to vita a zione de in tut i a t r n o l e di co i concorr i che si ch ch ha po , tanto po le dita sul ndo tare il mo n o c ono . poss mano a n u di una ro è t t a u grado ti oq n n i g e a La L iend erca na az u tutti i m r e d s mo etere on a caso p m o li, n di c ziona duzione a n r e pro int ina, della % 0 o in C ea, Lit a il 6 t r espo , Cor viene ng, India ti Arabi, Ko ira Hong rchia, Em u ,T a. bano meric A e ia Russ

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a i r o t n i t La legno del

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di po ca i r o t ut sti Prod tomobili tici ia au tieri nau r t s Indu Can

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LA QUALITÀ DEL COLORE • THE QUALITY IN COLOUR

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Iperauto e Jaguar

Il prestigio di un marchio intramontabile

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perauto vi invita a visionare l'intera gamma Jaguar: "Iperauto è anche Jaguar dal 2004 - spiega Antonio Luppi, responsabile delle vendite - da allora ad oggi è stato un crescendo di successi per via dell'esclusività del marchio e della qualità proposta. L'intera gamma è particolarmente apprezzata dagli automobilisti, a partire dalla XF, per arrivare all'ammiraglia XJ che sarà lanciata in grande stile tra qualche mese". XF: sportività, design e prestazioni le caratteristiche della nuova XF disponibile con quattro differenti motorizzazioni. Questa vettura è il simbolo della nuova filosofia Jaguar che punta a creare automobili belle e veloci, definendo nuove e inarrivabili esperienze di guida. XK: una vettura che coniuga prestazioni leggendarie con

tecnologie avanzate. Una gran turismo con il cuore da vera sportiva. Disponibile in versione “Coupè” e ”Convertible”, offre due motorizzazioni diverse. XJ: l'auto che rivoluzionerà il concetto di berlina di lusso, un mix di design attraente, tecnologia intuitiva e filosofia innovativa. Un'auto affascinante, entusiasmante e sostenibile progettata per superare ogni aspettativa proponendosi come nuovo punto di riferimento per la sua classe. Iperauto di Como sarà il vostro punto di riferimento per tutto il tempo in cui avrete una Jaguar grazie all'autofficina, alla carrozzeria autorizzata e al magazzino ricambi. Chi guida Jaguar nelle province di Como, Lecco e Sondrio sceglie Iperauto.

XF: Consumi ed emissioni:

XF 3.0 V6 D 385 CV: 6,8 l/100km, 179 gr/km CO2; euro 5 XF 3.0 V6 DS 275CV: 6,8 l/100km, 179 gr/km CO2; euro 5 XF 3.0L V6 240 CV: 10,5l/100 km, 249 gr/km CO2; euro 4 XF 5.0L V8 385 CV: 11,1 l/100 km, 264 gr./km CO2; euro 5 XF 5.0L V8 S/C 510 CV: 12,5 l/100 km, 292 gr7km co2; euro 5 XK: Consumi ed emissioni 5.0 V8 385 CV: 11,2 l./100km, 264 gr./km CO2; euro 5 5.0 V8 S/C 510 CV: 12,3 l./100 km, 292 gr/km CO2; euro 5 XJ: Consumi ed emissioni XJ 3.0L V6D 275 CV: SWB 7 l./100 km, 184 gr/km CO2; euro 5 - LWB 7,2 l./100km, 189 gr/km CO2; euro 5 XJ 5.0L V8 385 CV: 11,4 l./100 km, 264 gr./km; euro 5 XJ 5.0L V8 S/C Super Sport 510 CV: 12,1l./100 km., 289 gr/km CO2.


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Iperauto e Ford Veicoli Commerciali

Una risposta a ogni domanda Q

uando si parla di lavoro duro, le migliori aziende di tutta Europa scelgono Transit. Nell’arco di oltre 40 anni è stata realizzata una gamma di oltre 500 modelli di Transit per contribuire al successo delle attività commerciali di milioni di persone. Ford Transit, grazie alle sue caratteristiche tecniche ed al contenuto costo d’esercizio è da anni anche il veicolo commerciale estero più venduto in Italia. A seconda delle necessità, Ford Transit Van è disponibile con passo corto, medio o lungo, con 4 lunghezze interne e con tre diverse altezze del tetto. Inoltre, il mezzo è disponibile con gli chassis cabinati e doppia cabina adatti a qualsiasi tipologia di allestimento. Ci sono anche le versioni Tourneo, Combi e Bus per trasporto passeggeri fino a 17 posti, nonché il compatto e pluripremiato Transit Connect. La gamma Transit offre una flessibilità ancora maggiore grazie alla possibilità di optare per la trazione anteriore, posteriore o integrale 4x4. I mezzi a trazione posteriore, disponibili anche con ruote posteriori gemellate e assali maggiorati, sono equipaggiati con motororizzazioni 2.4 TDCi da 100, 115, 140CV e 3.2 TDCi da ben 200CV e 475 Nm di coppia massima. Sulle versioni furgone e chassis cabinato è inoltre disponibile una moto-

rizzazione 2.3 DOHC da 145CV con doppia alimentazione benzina-GPL. La gamma veicoli commerciali Ford non si limita ai modelli della gamma Transit e Transit Connect. Con la Nuova Fiesta Van, e il pick-up 4x4 Ranger, infatti, l'offerta di modelli soddisfa tutte le esigenze. Il gruppo Iperauto ha iniziato la propria attività rappresentando il marchio FORD nel 1988, nella sede di Berbenno di Valtellina. La continua espansione di cui è stato oggetto lo vede ora presente anche in Valcamonica (Piancamuno), Lecco, Como, Cantù, Erba. Iperauto è specialista Veicoli Commerciali nelle sedi di Berbenno e Cantù con personale dedicato in grado di offrire la consulenza adeguata per trovare sempre soluzioni di trasporto e formule d'acquisto anche inTransit 3.2 TDCi da 200CV novative in linea con le nee 470Nm di coppia massima cessità della clientela.

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Consumi ed emissioni. Motori diesel 2.2 TDCi 85CV115 e 140CV, 2.4 TDCi 100, 115 e 140CV, 3.2 TDCi 200CV: Emissioni diesel da 195 a 300 g/km consumo (rispettivamente min. dell’85CV e max del 200 CV) Consumi diesel: da 7,4 L/100 Km a 11,4 L/100 km (ciclo combinato, rispettivamente min dell’85CV e max del 200CV) Motore benzina 2.3 DOHC 145CV: emissioni da 247 a 300 g/km consumo (rispettivamente min del Benzina/GPL e massima del solo Benzina) Consumi da 11,9 L/100 Km a 15,3 L/100 km (ciclo combinato, rispettivamente min del Benzina e massimo del GPL, massimo del solo Benzina 12,6 L/100 km)

Iperauto vi aspetta a: Como Via Tentorio,3 Tel.031.3390111

Cantù (Co) Via Como,23 Tel.031.720359

Erba (Co) Via Resegone,2 Tel.031.3355569

Lecco - Garlate Via Statale,1733 Tel.0341.680054

Pian Camuno (Bs) Via Delle Sorti,1 Tel.0364.591131

Berbenno di V.na (So) Via Industriale,41 Tel.0342.493939


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LETTO MOON Fimes (Arosio) Letto Moon con testata in multistrato curvato rivestita pelle con appoggiatesta estraibile, mensola cristallo e giroletto in pelle viene presentato nella pratica soluzione ad angolo per un ottimale sfruttamento degli spazi. Comodino e Comò Moon sono disponibili nelle varianti colore a campionario con finitura lucida, opaca e wengè. Particolare linea del Comò che termina con un vano porta oggetti

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FLORA - Swan (Cantù) Struttura in ferro e legno con cinghie elastiche e imbottitura in poliuretano espanso, a quote differenziate, rivestita in fibra accoppiata con vellutino. Cuscino di seduta in poliuretano espanso, rivestito in cotone e cotone accoppiato. Cuscino poggiareni in piuma. Base girevole in acciaio cromato o piedini in legno. Elementi rivestiti in tessuto e in pelle completamente sfoderabili. Designer: Ludovica e Roberto Palomba

SEDIA LYNETTE Arredamenti 3G (Bregnano) Una rivisitazione in chiave moderna della più famosa sedia Chiavari in Ottone. Curata nei dettagli e nelle finiture, trova la sua originalità nello schienale che vuole rievocare la schiena di una donna stretta nella sua guépière. Design: Ernesto Molteni

ORIGIN DU MONDE Meritalia (Mariano Comense) Una seduta positiva e/o negativa, uterina e sensuale, ultima stanza prima di vedere il mondo in cui vivremo, prima e unica forma che per sempre ci accompagnerà nella vita. Tre stati di Memory Foam ci fanno ricordare la protezione materna, per riposare, ricordare, immaginare il futuro: in fondo immaginare il futuro non è altro che pensare al tempo che ci resta da vivere. Design: Italo Rota

DIAMANTE Ydf (Carimate) Diamante è il gioiello più prezioso della casa, protagonista assoluto che impone la sua regale presenza a tutto l'ambiente circostante. Un brillante raro, dalle infinite sfaccettature, Diamante è un' opera d'arte frutto della sperimentazione continua di YDF nell'utilizzo esclusivo dei materiali. La tradizionale maestria nella lavorazione del metallo, che da sempre contraddistingue la produzione YDF, trova infatti in Diamante la sua massima espressione. La trasparenza cristallina del piano lascia intravedere la particolare struttura del tavolo, che ricorda il fusto di una pianta stilizzata e i giochi di ghiaccio in un bosco invernale. Design: Alberto Basaglia e Natalia Rota Nodari TAVOLINO CAVALLETTO - Living divani (Anzano del Parco) Il piano in cristallo, nelle tre opzioni quadrato, rotondo e rettangolare, dona leggerezza visiva e pone l’accento sulla base composta da sottili tubi in acciaio che si uniscono, a formare uno sorprendente effetto tridimensionale. Design: Francesco Rota


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RAY - B&B Italia (Novedrate) Estraneo a ogni facile eccentricità, Ray è un sistema modulare a partire da elementi lineari, chaise longue, terminali e pouff con fodera che generano configurazioni anche angolari e a penisola. I rivestimenti, in pelle o tessuti sfoderabili, sono arricchiti da una particolare cucitura a “punto cavallo”. Piedini in pressofusione con finitura nichelata bronzata. Design: Antonio Citterio

ELLIPSES - Bonacina Pierantonio (Giussano) Il segno ripetuto diventa forma e oggetto. Sistema di sedute componibili che permette di realizzare configurazioni differenti. I moduli sono proposti nella versione concava, convessa e dritta. Design: Giuseppe Viganò

JOKER - Colombo 907 (Carugo) Struttura in melamminico, particolari metallici color alluminio goffrato. Rete a doghe con pannello di copertura. Il letto scrivania è un sistema trasformabile composto da una scrivania e da un letto. Un semplice gesto e senza spostare nulla dalla scrivania consente di abbassare un letto completo di materasso e coperte, pronto per l’uso. Estremamente pratico e funzionale, moltiplica lo spazio abitativo

POLTRONA CALLAS Cornelio Cappellini (Mariano Comense) Dimensioni: h 78xp96x106 cm Schienale a capitone’, cuscino di seduta, rivestimento velluto molto morbido (100% poliestere) Prezzo a partire da 2610 euro al pubblico

CREDENZA OLIMPIA Cugini Marzorati (Figino Serenza) La collezione Olimpia propone la qualità come segno distintivo, sia nelle scelte costruttive come nelle linee mai banali ma volte alla ricerca del bello; mobili ricchi di seduzione e originalità, dove risaltano le capacità manuali e artigiane della Cugini Marzorati che hanno reso il “Made in Italy” famoso nel mondo

CAMERA - Erba Mobili (Mariano Comense) Erba rinnova il suo status di leader nella produzione di camere per ragazzi e amplia il suo programma presentando una varietà di sistemi d’arredo che spazia da librerie, armadi e cabine, letti, boiserie, scrittoi, strutture ponte. Elementi liberamente accostabili che consentono di creare infinite soluzioni d’arredo in molteplici finiture


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Viale Lombardia, 81 - 22063 Cant첫 (Co) - Tel. 031/735536 - www.elleci.info - www.leadincontract.com - e-mail: elleci@elleci.info


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spazioabitare TAVOLO RAY – Klab design (Mariano Comense) Tavolo RAY con base in metallo cromato e top ovale in cristallo temperato da cm 220 x 120

ZOE – MatteoGrassi (Mariano Comense) Struttura in acciaio cromato e cuoio di altissima qualità sono i materiali della sedia Zoe che è destinata a restare nell’immaginario e nelle case più ricercate per eleganza e qualità della scelta. MatteoGrassi ci ha abituato da anni a delle proposte di altissimo profilo in tema di estetica e di tecnologia d’avanguardia. Design: Franco Poli

EXTENSO Orsenigo (Cantù) Tavolo con gambe in laccati e piano in cristallo. Misure 140x90 h75, 175x90 h 75, oppure 210x90 h 75. Design: Gianpietro Tonetti

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FOGLIA - Jumbo (Cantù) Seduta con rivestimento in tessuti di seta. Struttura interna in poliuretano schiumato. Disponibile in vari colori. Misure: base 80 x 80 cm, altezza 74 cm. Design: Elena Strafella

ARMADIO SEGMENTA MisuraEmme (Mariano Comense) Armadio Modulare con ante scorrevoli “Segmenta”. Finitura anta: vetro verniciato talco con inserti in vetro acidato talco, maniglia N3 in alluminio lucido. Design: Mauro Lipparini

BOOK NEST – Nube (Figino Serenza) Base in metallo verniciato e cinghiato. Struttura in legno multistrati rivestito in poliuretano espanso. Cuscinatura in poliuretano espanso indeformabile a densità differenziate, cuscini schienale in piuma. Rivestimento disponibile in pelle o tessuto. Nuova tecnologia nelle sedute che fuoriescono e nello schienale che si alza, il tutto a ottenere una posizione di assoluto relax. Design: Carlo Colombo


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LIBRERIA – Orsi (Cabiate) Libreria modulabile cm. 424xh264x48 in legno Noce Canaletto con interno in finitura Ral opaca, dotata di ante premi e apri e cassetti nella parte inferiore FREELINE – Pacini & Cappellini (Cabiate) Poltroncina con struttura in metallo rivestita in pelle. Libreria con struttura placcata noce o Mdf laccato brillante o opaco. A richiesta cassettino laccato bianco opaco con frontale in cuoio nero, bianco o bordeaux. Posizionabile sia in orizzontale che verticale. Design: Norberto Delfinetti e Monica Bernasconi

CREDENZA - Tettamanzi & Erba (Cantù) Tettamanzi & Erba esprime nelle sue collezioni tutta la tradizione del mobile canturino proponendo uno stile per la casa dal gusto classico, raffinato e ricco di dettagli

CREDENZA Pellizzoni mobili (Cantù) Si respira una tradizionale modernità negli stabilimenti e nello showroom della Pellizzoni Mobili, un’atmosfera fatta di quella unica semplicità caratteristica essenziale del legno, il vero protagonista della nostra produzione. Essenze pregiate, materiali ricercati, intarsi preziosi, per un prodotto duraturo negli anni

PANNELLI FLECTO Movi (Arosio) Sistema di ante scorrevoli e pieghevoli, disponibili in diverse finiture legno oppure laccate. Sistema di scorrimento autoportante o a soffitto con binario a terra. Si presta alla chiusura di spazi anche di notevoli dimensioni. Nell’immagine ante in acrilico lucido bianco h 270 cm e lunghezza totale 6 mt; binario e fasce laterali in bianco lucido diretto


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EUREKA – Vittorio Bonacina (Lurago d’Erba) Poltrona appesa con struttura in manila e canna d’India e cinghia di cuoio. Realizzabile in giunco naturale e in lacche con vari riferimenti Ral. Design: Giovanni Travasa

TAVOLO TIMAVO Linfa Design (Cabiate) Linearità e armonia sono le caratteristiche messe in evidenza da una esecuzione accuratissima di questo tavolo da pranzo fisso, in legno di rovere nella finitura wengè, rovere moro e rovere tabacco. Disponibile anche nella versione laccato opaco e laccato lucido

HOME TEATRE – Turati Boiserie (Cantù) Un’ambientazione Home Theatre con soppalco dedicato a biblioteca in finitura laccato bianco con particolari burro lucido. Per noi progettare oggi un valore d'arredamento classico significa porre avanzate tecnologie progettuali e produttive al servizio di una storica tradizione artigianale: dagli anni '60 la ditta Turati è sinonimo di cultura e sviluppo della Boiserie. Questa realtà oltre alla vasta gamma di elementi d'arredo complementari, crea soluzioni d'arredo integrale per le residenze più prestigiose

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CUCINA KYTON – Varenna Poliform (Inverigo) La ricerca della semplicità attraverso praticità e leggerezza: una cucina luminosa, naturale, tecnicamente evoluta. Kyton, design CR&S Varenna, è una cucina che esprime una concezione abitativa evoluta e informale. La libertà di vivere il proprio spazio personale, seguendo l'estro del momento. Finiture ante: Laccato: goffrato e lucido. Essenza: eco canaletto, rovere, rovere tinto grigio, rovere siena, rovere brown, rovere spessart e rovere tinto wengé. Vetro: satinato e lucido


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spazioabitare ATELIER - Corti Cantù (Cantù) L’azienda Corti Cantù presenta al Salone del Mobile di Milano la nuova collezione “L’Atelier” che comprende una produzione di complementi d’arredo in legno intagliato realizzati con cura artigianale ed attenzione ai dettagli. Nella realizzazione della panca PA 105 la scelta di tessuti preziosi e l’originalità della cuscinatura rendono il prodotto di grande pregio

DEKUS - Borghi Giuseppe e figli (Cantù) Settimanile a 9 cassetti in noce canaletto. L’alto livello di falegnameria caratterizza sia la realizzazione del mobile che l’impiego dei materiali utilizzati. La morbida linea curva dei cassetti si contrappone al rigore geometrico della struttura. Interno in acero SET SYSTEM - Former (Cantù) Set System è un’idea meravigliosa che si traduce in realtà. Quella di venire incontro, in maniera straordinariamente flessibile, ad ogni esigenza d’interpretazione personale degli spazi. Infatti, che esso si palesi in una libreria o in composizioni più articolate, il minimo comun denominatore di questo programma griffato Former è la mirabile capacità di adattarsi ai più svariati e diversi contesti spaziali mediante un numero davvero illimitato di soluzioni compositive

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FERROVIE MONTE GENEROSO


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spazioabitare TRAMA - K8 (Cantù) Trama è un calorifero dal design minimale, caratterizzato da un disegno colorato e dinamico che increspa la superficie bianca del piano. La sua particolarità è legata all’effetto di

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profondità dato dalla lavorazione su due piani paralleli. Il piano esterno, bianco lucido, è traforato come un tessuto da un ricamo semplice e dinamico. Il piano sottostante, è caratterizzato da colorazioni acide e moderne

SENSU 360° - Porada (Cabiate) Specchio a ventaglio con apertura di 360° Design: Tarcisio Colzani, nato a Giussano (Milano) il 26 marzo 1949. Diplomato al Liceo Artistico di Brera del 1967. Autodidatta, con esperienze di progettazione, conoscenza dei materiali e delle tecnologie di lavorazione presso l’ufficio Tecnico e come responsabile Ufficio Acquisti di primaria azienda dell’arredamento

ONE OFF PRANDONI


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In mostra a Como il genio di Rubens, maestro del Barocco E

L'assessore Sergio Gaddi aggiunge una perla agli eventi comaschi

In basso a destra l’assessore alla Cultura del Comune di Como, Sergio Gaddi; nelle altre immagini alcune delle opere che saranno in mostra

nelle sale di Villa Olmo, fino al 25 luglio

sono sette. Il Comune di Como, e in particolare l'assessorato alla Cultura guidato da Sergio Gaddi, anche quest'anno assicurerà alla sua città una mostra-evento che promette di essere ricordata come le prime sei. Dopo Mirò, Picasso, Magritte, gli Impressionisti, Klimt e Schiele, e i maesti dell'Avanguardia russa (Chagall, Kandinsky e Malevic), quest'anno sarà la volta di Pieter Paul Rubens, maestro del Barocco. Le sale della settecentesca Villa Olmo, dunque, si apriranno al pubblico dal 27 marzo al 25 luglio. Uno sforzo considerevole quello del curatore della mostra Sergio Gaddi che, insieme a Renate Trnek (direttrice della Gemäldegalerie dell’Accademia di Belle Arti di Vienna), è riuscito a radunare ben 25 capolavori del maestro fiammingo provenienti dai musei viennesi. “La mostra di Villa Olmo commenta Gaddi - celebra la genialità e la modernità di uno dei maestri assoluti della pittura, che dopo quattrocento anni continua a sorprendere per la potenza grandiosa ed esuberante del segno che ha reso universale il Barocco europeo. Rubens è sempre contemporaneo perché fissa nel tempo l’infinita bellezza del mondo e riesce a infondere la vita alle sue creazioni attraverso la luce e il colore. La sua pittura è una festa per l’anima e per gli occhi, e le opere esposte a Como raccontano l’inesauribile gusto per la vita del grande artista e la prodigiosa forza di seduzione che nasce dalle sue visioni. Il consistente nucleo di opere di Rubens è integrato da una raffinata selezione di quadri di artisti variamente legati ad Anversa e all’atelier del maestro, che permette un viaggio appassionante nell’epoca d’oro della pittura fiamminga del Seicento”. “Con Rubens e i suoi epigoni fiamminghi - aggiunge il sindaco di Como, Stefano Bruni - la città si appresta a vivere un’altra straordinaria stagione di grandi eventi, un ulteriore passo di un percorso ambizioso iniziato nel 2004 e che a pieno titolo ci ha già inserito nel circuito delle città d’arte, con importanti benefici per il territorio, per la naturale vocazione turistica e per il prestigio della nostra città". La mostra sarà visitabile fino al 25 luglio, da martedì a giovedì dalle 9 alle 20 e da venerdì a domenica dalle 9 alle 22. Saranno organizzate visite guidate per gruppi e per scuole. Informazioni e prenotazioni allo 031 571979.


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