W Moms
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Gennaio 2017
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DIRECTOR bonnie.womoms.com
Paola Agostini EDITOR IN CHIEF ART DIRECTOR & DESIGNER sissiworld.net
La redazione
Alessandra Bonadies
Ilaria Colombi
Editorial staff
contact: magazine@womoms.com
SOCIAL MEDIA Instagram: @iaiabombi
Elisa Bucci SOCIAL MEDIA libellulaecobio.com
Simona Picozzi PROGETTO GRAFICO & IMPAGINAZIONE soffionialvento.ifood.it 3
Contributors
Jessica Lai DOTT.SSA PSICOLOGA PSICOTERAPEUTA psicologapsicoterapeutapadovamirano.it
Elisa Martinoli RUBRICA LIBRI Instagram: @ellymartinoli
Eleonora Tassi TRAVEL Instagram: @eleta_
Ilaria Beghin BEAUTY lipstick-forbreakfast.blogspot.it
Marilena Musso FLORIST giardiniepasticcini.altervista.org
Francesca Di Giuseppe FILM Facebook: francescatrilly.digiuseppe
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L’editoriale
Ogni anno inizia con l’elenco dei buoni propositi e quest’anno voglio dedicare questo editoriale ai buoni propositi di chi fa parte di WoMoms Magazine che ne hanno veramente tanti: - rispettare i programmi. Sono solita programmare un sacco, compilo lunghissime liste e sistematicamente le disattendo; - Comprar casa! - Avere più tempo (anzi moltiplicarlo) - Cercare di procrastinare il meno possibile! - Rispettare la mia natura ed essere una disincantata sognatrice Queste sono alcuni dei buoni propositi che vengono da chi ogni mese vi fa compagnia.. il mio buon proposito è coltivare ancora di più la mia tribù perché come diceva Seth Godin : “Le tribù NON hanno a che fare con le cose, MA riguardano i legami”. Vi auguro di cuore un felice anno nuovo! Alessandra Bonadies
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Se non volete perdere nessuna novitĂ , ma anche per interagire con la redazione del magazine, per fare domande, per proporre argomenti e per contattarci! vi aspettiamo!
In questo numero
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Lifestyle
Psico
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Beauty
Florist Travel Wedding
Fashion
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Libri Film Food
Home
Avete scaricato il wallpaper di WoMoms? lo trovate sul sito womoms.com
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UNICEF
bollettino di c/c postale numero 745.000, intestato a UNICEF Italia, specificando la causale “Emergenza Siria” carta di credito online sul nostro sito oppure telefonando al Numero Verde UNICEF 800 745 000 bonifico bancario sul conto corrente intestato a UNICEF Italia su Banca Popolare Etica: IBAN IT51 R050 1803 2000 0000 0510 051, specificando la causale “Emergenza Siria“
Di Redazione
Come puoi aiutare i bambini nella Siria
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©UNICEF/NYHQ2012-1300/Alessio Romenzi
Lifestyle UNHCR
Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati Donazioni online su https://www.unhcr.it/
ICRC
Comitato internazionale croce rossa Per donare online https://www.icrc.org/it/donazione/ appello-la-crisi-siria
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Lifestyle di Lulaida
La Cactus Agenda
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uando Nicoletta mi contattò per realizzare insieme il progetto per un’agendaplanner 2017, non avrei mai creduto che quest’avventura mi avrebbe riempito il cuore così come sta facendo! Vi presento la Cactus Agenda, realizzata in collaborazione con una cooperativa sociale, Officine Gutenberg, che si occupa di persone con handicap e disabilità, (per me valore doppio quindi!). E’ un planner in cui potrete scrivere non solo i vostri impegni giornalieri, ma anche i vostri desideri, gli obiettivi del mese, le wishlist (anche se rimarranno tali magari!). La cosa che mi ha onorato è stata la proposta di Nicoletta e della sua favolosa designer, Veronica, di partecipare in prima persona alla realizzazione dell’agenda, disegnando le illustrazioni dei vari mesi che la compongono.
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Avevo carta bianca. L’emozione era tanta: erano passati tanti moltissimi anni da quando mi mettevo a disegnare, così a mano libera. C’è anche la Mely! Non ringrazierò mai abbastanza Nicoletta per avermi coinvolta: mi ha fatto tornare bambina e spensierata, è stata una gioia vera! Troverete la Lulaida Agenda (personalizzabile con il vostro nome in copertina) e l’altra Cactus planner nel negozio Etsy di Nicoletta
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Lifestyle
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Lifestyle
Buon inizio e, che li scriviate o meno, vi auguro di realizzare i vostri desideri!
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Lifestyle
L’Italia nella top ten dei Paesi colpiti dal fenomeno
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a Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Niccolò Cusano ha effettuato uno studio e sviluppato un’infografica chiamata Cyberbullismo – Un Fenomeno in Evoluzione allo scopo di fare il punto della situazione su un fenomeno di attualità che coinvolge un numero sempre più elevato di giovani tanto da far emergere la necessità di dibattere su un’eventuale nuova normativa a tal proposito. Se il bullismo tra i ragazzi prima di internet avveniva tra i banchi di scuola o al campo di calcio di quartiere, con l’utilizzo delle nuove tecnologie anche da parte dei più giovani, questo fenomeno ha assunto proporzioni più vaste, estendendosi al mondo online, diventando, così cyberbullismo.
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Lifestyle Dallo studio dell’Università Niccolò Cusano emerge che a livello mondiale la nazione in cui gli adolescenti dichiarano di essere stati maggiormente vittima di cyberbullismo è la Nuova Zelanda, seguita da Irlanda e Sati Uniti. L’Italia si trova al nono posto, con in testa il Nord-Est, in cui il 35% degli intervistati afferma di aver subito atti di bullismo qualche volta l’anno e ben il 24% una o più volte al mese. Le isole, invece, sono le meno colpite, infatti il 12% afferma di aver subito atti di bullismo una o più volte al mese e il 37% qualche volta l’anno.
L’indagine ha analizzato anche i comportamenti con cui i cyberbulli intimoriscono, molestano, mettono in imbarazzo, fanno sentire a disagio o escludono le loro vittime. Risulta che le offese con soprannomi, parolacce e insulti rappresentino il comportamento più utilizzato da entrambi i sessi, seguono, al secondo posto, le derisioni per l’aspetto fisico o per il modo di parlare. I ragazzi usano più violenza fisica delle ragazze (rispettivamente 5,3% e 2,2%), mentre le ragazze, rispetto ai loro compagni di sesso maschile, preferiscono deridere per l’aspetto fisico e per le opinioni e raccontare storie su terzi. 21
Come difendersi? Innanzitutto non fornendo dati sensibili online, non accettando appuntamenti con qualcuno conosciuto in rete, non postando foto in atteggiamenti provocanti, ma anche e soprattutto non rispondendo mai alle provocazioni e agli insulti. In caso di emergenza è consigliabile chiamare telefonicamente Emergenza Infanzia al numero 114 o il Telefono Azzurro, il quale dispone anche di un’applicazione Facebook per chiedere aiuto. L’infografica, infine, mostra una possibile evoluzione della normativa a riguardo. Per limitare i danni provocati dal cyberbullismo attualmente è in discussione alle Camere una Legge secondo la quale chiunque potrà chiedere al gestore di un sito l’oscuramento, la rimozione o il blocco di contenuti che costituiscono cyberbullismo, e nel caso in cui il gestore non provvedesse, il Garante potrà intervenite direttamente entro 24 ore. Su questa possibilità sono emersi pareri discordanti. A favore della legge si schiera l’Avvocato Meazza il quale sostiene che il provvedimento introduce una serie di misure a carattere educativo e formativo finalizzato a favorire una maggior consapevolezza tra i giovani del disvalore di comportamenti persecutori, tra i contrari, invece, si schiera il giornalista esperto di internet Di Corinto afferma che la legge potrebbe essere usata contro la libertà di espressione in rete.
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Lifestyle
Dal 24 Novembre su Issuu è nato un nuovo Magazine dedicato al fatto a mano, al fatto con il cuore, alla fantasia e alla creatività. I numeri per questo nuovo progetto sono importanti: - 10 le creative che si alterneranno ad ogni numero; - 4 i numeri che usciranno all’anno; - 60 pagine che lo compongono e in queste 60 pagine trovate: tutorial, consigli, eventi e tantissimo altro; - 2 i social che potete trovare sempre gli aggiornamenti nel mondo creativo; - 1 solo tag per raccontare e per stare sempre con noi. Vi presento CREATIVE LAB MAGAZINE, un magazine fatto da voi per noi!
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Lifestyle
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Psico
Essere autori del libro della propria Vita di Jessica Lai
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libri e le letture ci accompagnano fin da quando nasciamo. Spesso i nostri genitori si sono documentati fin da quando eravamo nel ventre materno, leggendo libri per scegliere il nostro nome, sulla base di empatiche risonanze e sulla conoscenza della storia associata a un nome che ci accompagnerà per il corso dei nostri giorni. Sarà il modo in cui ci presenteremo nel mondo. Il modo in cui verremo chiamati, richiamati, la nostra firma. Fin da piccoli abbiamo sentito raccontare storie, storie di re e regine, di principi e principesse, di ranocchi che si trasformano in principi e di principesse che vengono risvegliate con un bacio, di bambini che si perdono e poi ritrovano la via, di eroi ed eroine che incontrano il lupo, l’orco e che devono superare diversi pericoli, che si trovano a solcare i mari e a scalare montagne per fare grandi e piccole conquiste, che si trovano a girare per il mondo alla ricerca di tesori e poi trovano dei tesori sotto la pietra nel giardino di casa, di bambini e
bambine ricchi o poveri che piangono e incontrano qualcuno che strappa loro un sorriso ed esaudisce qualche desiderio, che li aiuta nel corso del cammino, di maghi che insegnano con saggezza delle magie della natura e che preparano a ruoli importanti, ecc ecc... Racconti, favole e leggende che ci hanno influenzato volente o nolente, che hanno ispirato cartoni animati, fumetti, film, opere teatrali, balletti, canzoni e la nostra stessa vita sia che ne siamo consapevoli o meno. E’ prezioso fare caso alle storie che raccontiamo ai bambini, hanno un forte impatto psicologico. Marie Louise Von Franz, allieva dell’analista Carl Gustav Jung, si è occupata in modo approfondito dell’interpretazione psicologica delle fiabe. E’ importante anche stare attenti alle storie che raccontiamo a noi stessi e ai toni con cui ce le raccontiamo: magicamente impattano sulla nostra vita reale. Come ricorda Ludvig Wittgenstein “La magia poggia sempre sull’idea del
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simbolismo e del linguaggio”. Le favole sono ricche di simbolismi e anche il nostro linguaggio e modo di comunicare a più livelli nel mondo lo è. Fateci caso. Sia da piccini che da grandi possiamo coltivare il potere dell’immaginazione, che si ricollega al termine magia e che significa, “in me mago agere”, ricordandoci che dentro di noi esiste una sorta di mago, ossia di parte creativa in grado di vivere in modo creativo, che crea pro-attivamente un qualcosa nel mondo, tanto più se ne siamo consapevoli quando la mettiamo in gioco nella realtà. Giocare con i bambini, raccontar loro le favole, può riattivare in modo importante questa parte creativa, giocosa, bambina e vitale che è dentro ognuno di noi. Come domanda retoricamente Michel Eltchaninoff in un bellissimo articolo edito in un magazine di filosofia, “e se finalmente passassi dal ruolo di attore a quello di creatore della mia esistenza?”. Diventare autori della propria vita non è un passaggio facile, ma è indubbiamente possibile, dopo essere passati come meglio si è potuto, attraverso la sperimentazione di innumerevoli errori, riuscendo ad apprendere da essi. Avendo potuto osservare gli errori e le scelte più mature, proprie e altrui. Aumentando la propria consapevolezza per entrare in scena con un livello di maturità e di gestione emotiva più evoluta. Implica divenire responsabili delle proprie azioni e delle proprie scelte, divenire con coraggio un individuo più libero, ricordando le frustrazioni vissute da bambini, osservando magari i nostri bambini, riuscendo ad immedesimarci in loro per meglio aiutarli nel cammino della crescita.
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Psico
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Psico
Jean- Paul Sartre ricordava che noi non siamo nient’altro che “quello che scegliamo e facciamo nella nostra esistenza”. Noi siamo sempre gli autori della nostra vita, anche quando diamo tutta la responsabilità all’esterno, come quando un bambino, magari vostro figlio, dopo essere caduto dal triciclo, batte la mano sullo spigolo che gli ha procurato la ferita e dice “cattivo, monello, mi hai fatto male!”. Poi col tempo, imparerà a guidare molto bene il triciclo, la bicicletta, la moto, magari cadrà ancora e dirà che è colpa della ghiaia, ma se è riuscito a diventare un pò più maturo potrà anche assumersi la responsabilità dell’errore e dirsi che forse non ha saputo tenere bene l’equilibrio. Sono certa che così avrà più possibilità, successivamente, di restare in sella divertendosi, limitando il numero di cadute e imparando a rialzarsi. E così, da osservatori, da lettori, da ascoltatori di racconti, di fiabe, delle storie della propria famiglia, degli aneddoti che sembrano ripetersi in automatico nella propria famiglia, nel bene e nel male, magari si può divenire scrittori e registi consapevoli, più liberi e indipendenti, che si immettono nel flusso della vita, dove alcune ghiaie possono fare sbandare, ma dove si può imparare a tenere l’equilibrio, puntando verso una meta desiderata (se ci si permette di individuarla) e lasciandosi stupire qua e là dalle imprevedibili scoperte lungo il cammino. Qual’è la storia della tua famiglia d’origine? E della tua nuova famiglia? Qual’ è stata la tua storia fin’ora? Che cosa ti piacerebbe incontrare e scrivere nei prossimi capitoli della tua esistenza? Buona Vita!
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di Ilaria Beghin
Saldi e Skincare
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saldi, si sa, sono quel periodo dell’anno in cui siamo tentate di fare acquisti di ogni tipo, prese da quell’irrefrenabile voglia di avere ogni cosa che ci piace dato che la vediamo in super sconto. Finisce così che inevitabilmente ci portiamo a casa molte cose di cui non abbiamo realmente bisogno. Cerchiamo invece di farci trovare preparate all’apertura della stagione dei saldi, con le idee chiare su cosa acquistare. La cosa su qui vale la pena investire qualche soldino è sicuramente la cura della pelle, che abbiate 20, 30, 40 o 50 anni non importa, ecco a voi i prodotti da portarsi assolutamente a casa con i saldi.
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Beauty
STRUCCANTE | ACQUA MICELLARE Tutto parte dalla pulizia del viso dai residui di trucco o dalle tracce di smog e inquinamento che si depositano sulla nostra pelle. Che a fine serata dobbiate struccarvi da mascara e fondotinta o semplicemente pulirvi la pelle, il primo passo da fare è passare sul viso un buon struccate (meglio ancora se un’acqua micellare) per eliminare le tracce di trucco, fatelo con un dischetto o con un panno in microfibra per iniziare a far respirare la vostra pelle prima della notte. Scegliete la formula che piÚ si adatta alla vostra pelle, ma non saltate mai questo fondamentale passaggio!
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Beauty SCRUB CORPO Non dimenticatevi mai della pelle del corpo durante la stagione fredda, la disidratazione e la secchezza spesso sono riscontrabili anche nelle diverse zone del corpo, dalle gambe, alle braccia, alla schiena. Per aiutare la pelle a ritrovare la giusta ossigenazione uno scrub con micro granuli fatto sotto la doccia vi aiuterĂ ad eliminare tutte le
cellule morte, potete farne uno anche in versione casalinga con zucchero di canna e olio, oppure potete unire alla vostra crema corpo lo zucchero o il sale grosso. Se invece non siete fatte per i rimedi home made optate per uno scrub naturale da acquistare in una bioprofumeria. 35
MASCHERA VISO | SCRUB Almeno una volta alla settimana dovete concedervi 10-15 minuti per una pulizia più profonda della pelle, questo vuol dire via libera a maschere e scrub. Le formule in commercio sono così tante che ne troverete di certo una adatta alla vostra pelle. Fare una maschera deve diventare un piacere e un momento di 36
completo relax da dedicare a voi stesse. Se volete esfoliare più in profondità potete optare per uno scrub, vi farà sentire subito più pulite e vedrete la vostra pelle cambiare aspetto in men che non si dica!
Il siero è quel prodotto che serve ad aumentare i benefici della crema giorno e notte, è un prodotto che potenzia e agisce sui problemi legati a colorito, alle macchie, alla luminosità e alla grana della pelle. Se all’inizio molto sono scettiche circa il suo utilizzo vi assicuro che una volta iniziato ad usarlo non potrete più farne a meno. Secondo me
è il prodotto su cui puntare se magari avete già i prodotti sopra citati. Il siero ha una consistenza più leggera di una crema perché va usato appunto al di sotto del nostro trattamento day o night. Cercate quello che più si avvicina alle vostre esigenze e iniziate a familiarizzare con lui non ve ne separerete più credetemi!
Beauty
SIERO VISO
Buona skincare a tutte!
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Florist di Marilena Musso
Buoni propositi e vie di fuga
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ennaio è forse il mese più freddo dell’anno e così, da un lato, ci spinge appena possibile, a rintanarci al calduccio del nido domestico sorseggiando te, o cioccolata calda per i più golosi, e a sfornare ciambelloni come non ci fosse un domani, dall’altro, è un mese che ci proietta verso nuovi inizi e buoni propositi. È normale avvertire la necessità di confrontarsi con ciò che è stato, per poi guardare oltre, alla ricerca di qualcosa di nuovo, qualcosa che cambi in meglio la nostra vita e di chi ci è accanto, qualcosa che ci faccia sentire bene perché la testa, è sul punto di esplodere come in un fumetto, con la differenza che la nostra vita è più che mai reale e non sempre costellata di lieti fine. Per me la soluzione è tornare alle radici. E non solo in modo simbolico. Mettere le mani nella terra (e pazienza per le unghie, avrò la scusa per concedermi una bella manicure) è terapeutico. È un gesto ancestrale che rilassa e permette pian piano a liberarci dagli stress. Tante sono le ragioni che ci fanno
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accumulare tensione e nervosismi: problemi di lavoro, figli da portare a destra e sinistra, discussioni familiari, genitori o suoceri da accudire, amicizie che si rivelano superficiali e l’elenco potrebbe continuare, ma è sufficiente un solo gesto per permetterci di ridare pace al nostro animo, di farci ritrovare un modo di respirare, più sereno e consapevole. Il legame che l’uomo ha con la natura è antico e profondo, ma spesso viene scavalcato e annullato dai ritmi imposti dalla vita urbana. Questo è un buon momento per ripensare a noi stessi, alle nostre priorità, al nostro benessere ripartendo dalle cose più semplici e concrete. Sarebbe bello trovare rifugio in un giardino lontano, quello delle seconde case, ma la verità è che la via di fuga dal quotidiano può essere molto più vicina ed economica di quanto si pensi. Io ho già iniziato a procurarmi bustine di semi delle mie fioriture preferite o quelle che possono arricchire le aiuole esistenti. Presto vernicerò alte e robuste cassette di legno per accogliere ortaggi come carote e zucchine tonde. Mi divertirò a vedere come può convivere una pianta di pomodori, adeguatamente sostenuta, a fianco di piante fiorite o sempreverdi. Non farò mancare vasi traboccanti di fragole circondate da bouquet di lattuga. E sto già immaginando come si mescolerà bene una pianta di melanzane tra le zinnie in fiore e, quanto sarà gustosa e sana grigliata a fette con un buon olio extravergine d’oliva, un pizzico di sale e una manciata di origano. Ecco! Non dimenticate di seminare l’origano. È un aromatico tesoro perenne. Cosa aspettate? Fate del vostro terrazzo, un piccolo Eden rigoglioso e diventerà presto il sogno delle vostre domeniche...e l’invidia dei vicini di casa. 40
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Florist
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di Eleonora Tassi
In giro per Firenze
Travel “A Parigi impari l’arguzia, a Londra impari ad eliminare i tuoi avversari sociali, a Firenze impari il portamento” (Virgil Thomson)
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uel che più mi affascina di Firenze è la sua luce: ha un cielo inconfondibile. Gennaio, l’aria fredda ed i tramonti lungo l’Arno, un’offerta con Italo ed una città famosa per essere la culla dell’arte e dell’architettura, circondata da colline meravigliose: i presupposti per una breve fuga ci sono anche questo mese! Affrontata la ricerca di un appartamentino in centro - facilmente reperibile navigando su airbnb superate le prime incertezze, sarà facilissimo orientarsi per Firenze nonostante la maestosità dei suoi edifici, ad incominciare dal Duomo, con l’ipnotico rivestimento a mattoncini bianchi e neri.
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La giornata non può che incominciare con una colazione bon chic bon genre nello storico Caffè Gilli, in Piazza della Repubblica, il salotto della Firenze bene in pieno stile liberty. L’immancabile passeggiata sopra Ponte Vecchio, il ponte sull’Arno più famoso della città, con le botteghe di orafi ed artigiani fino a raggiungere Palazzo Pitti, dove a partire dagli anni Cinquanta furono organizzate le prime sfilate fiorentine. Proprio nel mese di gennaio, la città ospita il Pitti Uomo, una tra le più famose fiere internazionali della moda uomo, oggi trasferitasi nei padiglioni della Fortezza da Basso. Firenze offre numerose botteghe d’artigiani, negozi modaioli e posti incantevoli come Bottega di Corte, un negozio d’arredamento ed oggettistica brocante, dove ogni pezzo ha una storia da raccontare, mobili e soprammobili di un tempo, che con un pizzico di senso artistico acquistano nuova vita ed un nuovo valore: resterete affascinati. La pausa pranzo è da La Ménagère, un concept-restaurant con soffitti a volte ed arredo in legno, un luogo accogliente, dove prendere un caffè al volo, fermarsi a leggere un libro o fare quattro chiacchiere. E se preferite una pausa più movimentata, non potete farvi sfuggire il Mercato Centrale : un giro tra i banchi, il chiasso ed i colori dei coltivatori della zona per poi salire al piano superiore e lasciarsi ispirare dalle numerose botteghe, perfette per un pasto veloce, ma gustoso. Per me hamburger di chianina de La Toraia e birra piccola, grazie! La passeggiata continua in direzione sud est fino a Santa Croce. Senza alcuna esitazione posso dire che questa è la mia piazza preferita a Firenze, seduta su quelle panchine settecentesche in pietra serena, io ci passerei un pomeriggio intero al sole. 44
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Chi mi conosce sa quanto ami camminare, passo svelto e sguardo curioso, girare per le vie di una città è l’esperienza più bella e divertente che si possa vivere. Una delle migliori passeggiate fiorentine è quella che vi condurrà a Piazzale Michelangelo, a pochi passi dal Giardino delle Rose. Qualche salita, un po’ di fiatone, ma alla fine sarete ripagati da una vista mozzafiato e da uno dei tramonti più belli ed esclusivi di tutta Firenze. Dal Forte Belvedere a Santa Croce, passando per i lungarni e Ponte Vecchio, riuscirete a scorgere il Duomo ed il Palazzo Vecchio, senza sottovalutare le colline opposte a nord della città con al centro Fiesole e Settignano: poesia! 1 h e 30 min. di treno, questa la distanza che separa Firenze dalla mia città, un luogo affascinante in cui vale la pena andare, ma soprattutto tornare. Vi do appuntamento al prossimo mese, restiamo in Toscana: stay tuned!
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10 modi alternativi di vivere la neve a Cortina d’Ampezzo Di Redazione
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Travel
o Accanto agli intramontabili sport bianchi come lo sci alpino e lo sci di fondo, ci sono tanti altri modi per sperimentare e vivere tutte le emozioni della neve in alta quota. La Regina delle Dolomiti ne propone 10, per tutti i gusti, i livelli di esperienza e le età. Tra le novità e i grandi ritorni: lo snowkite, la corsa sulla neve e le “bici per sciare” dedicate ai più piccoli.
È
iniziata la stagione bianca di Cortina d’Ampezzo e come ogni anno la località offre agli amanti degli sport on snow molte opportunità, dentro e fuori le piste del comprensorio. Non solo dunque i classici e sempreverdi sci alpino e sci di fondo, ma anche lo snowkite che torna quest’anno di moda, la prima e imperdibile edizione della Cortina Snow Run e, per i più piccoli, la possibilità di divertirsi con simpatiche “minibici” per scivolare in tutta sicurezza sulla neve. Per gli amanti dell’adrenalina non mancano le occasioni di vivere la neve grazie a discese freeride e tour “intensi” di più giorni tra bellezze naturalistiche e “soste gourmand” in rifugio. E ancora il divertimento dello snowboard tra trick e rail, l’insolita emozione di scendere lungo le piste in bicicletta, il silenzio dei pendii immacolati con lo sci alpinismo. Ma anche il relax di una cena in rifugio seguita da una discesa in slittino, o la possibilità di esplorare la naturale bellezza delle Dolomiti d’Ampezzo nel dolce intercedere con le ciaspe lungo nuovi itinerari.
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Snowkite @olgadonati
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1. Il ritorno dello Snowkite
2 Snow Bike per i più piccoli
Ritorna quest’inverno sulle nevi di Cortina d’Ampezzo lo snowkite, affascinante sport che permette, usando degli aquiloni da trazione, di farsi trascinare sulle superfici innevate del Passo Giau. La disciplina può essere praticata sia usando gli sci sia con lo snowboard. Per avventurarsi in questa insolita disciplina sono disponibili lezioni individuali o di gruppo in cui viene fornita anche l’attrezzatura necessaria. www.kite4freedom.it
Un nuovo progetto nel magnifico contesto di Guargnè ai piedi del Cristallo, pensato per i bambini e le famiglie. Per i piccolissimi, dai 18 mesi in su, la possibilità di provare la Strider Bike con snow ski per avvicinarsi all’elemento neve divertendosi in tutta sicurezza, in sella ad una speciale bicicletta munita di mini sci. Bike e sci quindi per una nuova esperienza in montagna. Non mancano tappeti elastici e gonfiabili giganti per giocare sulla neve, mentre i “grandi” si riposano nell’area relax ammirando il panorama impagabile.
Correre sulla neve è faticoso, ma può diventare una divertente sfida. Per provare questa esperienza c’è la prima edizione della Cortina Snow Run: una gara di corsa in montagna, in semiautosufficienza, in notturna lungo le piste di sci battute. Organizzata dal C.A.I. sezione di Cortina d’Ampezzo, è in programma il 25 febbraio. Partenza alle ore 18.00 ai piedi del campanile di
Cortina d’Ampezzo e arrivo allo Stadio Olimpico del Ghiaccio: il percorso, che si snoda per circa 20 km alle pendici delle Tofane, nella splendida cornice delle Dolomiti d’Ampezzo Patrimonio UNESCO, prevede un dislivello positivo di 1.380 metri da completarsi in un tempo massimo di cinque ore. www.cortinasnowrun.it
Travel
3. Di corsa sulla neve: Cortina Snow Run – 1° edizione
striderbike_@mover
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4. L’emozione del fuoripista I più avventurosi e amanti del brivido possono dedicarsi al freeride: Bus di Tofana, Creste Bianche, Sci 18 e Vallon dei Comate sono solo alcuni dei percorsi dedicati a loro nella Regina delle Dolomiti. Qui è possibile sperimentare la sfaria, come viene definita nel dialetto ampezzano, o powder, ovvero quella neve talmente leggera da sembrare polvere, che ad ogni curva si solleva in aria producendo una candida nuvola bianca. Dolomiti Ski Rock per la stagione 2016-17 organizza Freeride 3 Dreams Dolomiti: tre giorni intensi di freeride tra forcelle, valloni, canalini e spettacolari pendii. www.dolomitiskirock.com 52
Le Guide Alpine di Cortina propongono per la stagione il Freeride day: l’emozione di vivere la neve al massimo, sciando in neve fresca nei migliori spot delle Dolomiti grazie a gite di uno o più giorni consecutivi, dormendo in rifugi suggestivi. E ancora Ice Climbing Day per scalare, con ramponi e piccozza, le più belle cascate di ghiaccio delle Dolomiti e superare i propri limiti. www.guidecortina.com
Un viaggio di cinque giorni attorno e “dentro” le Dolomiti. Si parte da Cortina d’Ampezzo per poi spostarsi in altre località attraverso i passi dolomitici, piccoli paesi di montagna, siti storici della Grande Guerra, per arrivare sulla cima della Marmolada, a 3.300 m. Tra una discesa e l’altra tappa in rifugi d’alta quota, dove si può assaporare la cucina tipica del territorio e passare la notte. www.dolomitiskirock.com
6. Con la tavola ai piedi La Regina delle Dolomiti offre, grazie a due snowpark, la possibilità agli amanti del freestyle di cimentarsi in questa disciplina alternando salti, half pipe, tricks, rails e percorsi boardercross. Nell’area del Faloria si trova il Freestyle Station Faloria mentre, sul versante opposto a Son Dei Prade, è situato il Cortina Snowpark. Freestyle Station Faloria www. cortinacube.it | Cortina Snowpark www.impianticortina.it
Travel
5. Ski Safari
DolomitiSkiRock
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Foto Giacomo Pompanin
7. Sulle due ruote (grasse) Grande successo stanno ottenendo le escursioni con le fat bike, mountain bike con ruote più grosse per consentire una maggiore stabilità su terreni difficili come quelli innevati. È possibile cimentarsi con questo mezzo su ogni sentiero percorribile d’inverno o sui tracciati dedicati a Col Gallina: qui un campo prova con dossi e curve paraboliche consente, anche a chi si avvicina a questo sport per la prima volta, di divertirsi sperimentando. lagazuoi5torri.dolomiti.org
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Anche con le Guide Alpine c’è la possibilità di avventurarsi in montagna con le fat bike e pedalare sulla neve in discesa da Malga Federa (1.816 m). www.guidecortina.com
sci alpinismo, che offre un’occasione unica per vivere i più bei panorami delle Dolomiti UNESCO. L’esperienza sarà fruibile da gennaio a marzo con variazione di percorso a seconda delle condizioni ambientali e prevede il pernottamento nei migliori rifugi della zona. www.guidecortina.com
Foto Nicolò Miana
Un’attività entusiasmante per chiunque voglia allontanarsi dalle piste affollate e immergersi in un ambiente silenzioso e incontaminato. Lo sci d’alpinismo, che prevede un’escursione in salita con le “pelli di foca” per poi scendere lungo pendii inviolati, riporta gli sci alla loro funzione primaria: un mezzo per spostarsi sulla neve. Le Guide Alpine di Cortina d’Ampezzo propongono il percorso dell’Alta Via n.1, ovvero una quattro giorni per gli amanti dello
Travel
8. Come una volta: sci alpinismo lungo pendii inviolati
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Cortina_www.bandion.it
9. Una cena in rifugio e poi la discesa in slittino Al Rifugio Mietres (1.700 m), ai piedi del monte Pomagagnon, si può salire in motoslitta, pranzare o cenare apprezzando un panorama mozzafiato che spazia dal Monte Faloria al gruppo delle Tofane, per poi ridiscendere con gli sci, lo slittino o le ciaspe. Un modo divertente e semplice per vivere la neve, abbinandolo al piacere della buona cucina. MercoledÏ sera dj set e serate a tema. www.rifugiomietres.it Per la stagione invernale altri rifugi del comprensorio preparano alcune tracce per poter salire comodamente e ridiscendere con gli slittini sia di giorno sia di notte, muniti di pila frontale o al chiaro di luna. www.cortinadolomiti.eu
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Cortina_www.bandion.it
Travel Cortina_www.bandion.it
10. Ciaspolando in alta quota e sulle tracce della Storia Uno dei modi migliori per contemplare i paesaggi innevati è quello di percorrerli a piedi, godendo appieno della pace e del silenzio dei boschi e dei numerosi percorsi. Novità di questo inverno è l’apertura, ad opera di Tofana-Freccia nel Cielo, di due sentieri panoramici in alta quota da fare con le racchette da neve e adatti a tutti. Entrambi nella zona di Ra Valles: il Trail Pian Ra Valles di livello facile, una passeggiata a quota 2.400 m per ammirare i panorami di tutta la Conca ampezzana, e il Trail Cacciatori, di livello intermedio, che prevede una camminata a quota 2.600 m nei pressi dei Canalini di Ra Valles per godere della vista verso il Beco di Mezzodì e il Pelmo. La durata prevista per ogni percorso è di circa un’ora.
Imperdibile inoltre “La Ciaspolata della Grande Guerra”, un modo alternativo di imparare la storia praticando sport all’aria aperta: al tramonto, accompagnati da rievocatori storici in divisa d’epoca e dalle guide alpine, si potranno visitare le postazioni del caposaldo di Cima Gallina e ascoltare aneddoti e racconti per capire le condizioni di vita dei soldati d’istanza presso il forte. www.freccianelcielo.com lagazuoi5torri.dolomiti.org cortinadolomiti.eu
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di Elisa Bucci
I gioielli della sposa: cosa indossare
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Wedding
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iorgio Armani ha detto “L’eleganza non è farsi notare, ma farsi ricordare” e quando si tratta di gioielli per le nozze il motto deve è pochi ma buoni con occhio di attenzione al galateo. Le tradizionali parure collana, orecchini e bracciali andrebbero evitate anche se si tratta di gioielli preziosi o di famiglia. Meglio limitare la scelta a uno dei 3 pezzi, due solo nel caso in cui l’abito sia davvero molto semplice. Il galateo vorrebbe assolutamente bandito l’utilizzo dei bracciali perché distoglierebbero l’attenzione dal gioiello più impostante del giorno, la FEDE NUZIALE. Gli orecchini dovrebbero essere piccoli, non per forza punti luce ma sicuramente non grosse anelle o chandelier troppo pendenti. Le pietre preziose chiare e luminose o colorate a seconda del gusto personale ma sempre intonate al contesto, all’abito e allo stile scelto per le nozze. Sull’uso delle perle invece il dibattito è ancora aperto. Il galateo infatti non da alcuna indicazione in merito ma la tradizione popolare li vedrebbe come non di buon auspicio associando la forma a goccia a quella delle lacrime. Ma non siate troppo superstiziose, le perle infatti sono simbolo di eleganza e delicatezza, perfette per la cerimonia di nozze. Orecchini con una sola perla o un girocollo di perle andranno benissimo. No assoluto all’utilizzo dell’orologio che appesantirebbe il polso e spegnerebbe la bellezza dell’abito. Lo sposo invece dovrebbe metterlo, spesso infatti l’orologio è il regalo di fidanzamento dell’ormai consorte per cui quale occasione migliore per sfoggiarlo?
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Enzo Miccio Per Comete Gioielli
Pendente d’amante in oro bianco tit.750 Con diamanti ct 0,50 Collezione farfalle
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Collezione Atrium Ermitage
Wedding
Misis Gioielli
Orecchini in argento placcato oro 18 kt, zirconi bianchi. â‚Ź 38 (immagine 1) Collana in argento placcato oro 18 kt, zirconi bianchi, perla barocca. â‚Ź 234 (immagine 2) Orecchini in argento placcato oro 18 kt, zirconi bianchi e perla barocca. â‚Ź 297 (immagine 3) www.misis.it
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WARM PULL AND BEAR
di Paola Agostini
Anteprime di primavera 62
Per comprare bene (e furbo) in saldo bisogna conoscere quali saranno le tendenze moda e accessori per la primavera estate 2017‌ oppure invece che tra i capi in saldo, potete buttarvi a capofitto direttamente nel reparto nuovi arrivi! Insomma, quale che sia il vostro rapporto con i saldi, non potete perdervi questa mini-guida a quello che ci aspetta per la prossima stagione!
TOPSHOP
SHEINSIDE
Fashion
STELLA MC CARTNEY
VICTORIA BECKHAM
1. Rouches e volant
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ZARA
MANGO
PREEN BY THORNTON BREGAZZI
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Fashion OVS MAISON MARGIELA MARNI
LAZZARI
HM
VIVETTA
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SACHIN & BABI
OSCAR DE LA RENTA
TIBI
66 ACNE STUDIOS
MANGO
2. Giallo
Fashion
MARC BY MARC JACOBS
MOSCHINO
ZARA
STELLA MC CARTNEY
MOTIVI
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3. Plissè
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MOTIVI
DSQUARED
ZARA
BOSS ORANGE
MARC BY MARC JACOBS
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MARNI
Fashion
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HM
BALENCIAGA
PHILIP LIM
4. Maxi-spalle e maxi-maniche
JIL SANDER
HM
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ZARA
Fashion
ERDEM
FENDI
5. Broccato
N21 72
MOSCHINO
BLUMARINE
MAISON MARGIELA
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ISABEL MARANT
Fashion
ALBERTA FERRETTI
ZARA
MANGO 74
ZARA
ZARA
6. Giacche divisa
Fashion
HM
GUCCI
ASOS TOPSHOP
7. Monospalla
FAITH CONNEXION
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BALMAIN
CHLOE
ISABEL MARANT
ESSENTIEL
BALLY
DSQUARED2
DSQUARED2
8. Zeppe
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DOLCE E GABBANA
Fashion
PEDRO GARCIA ELIE SAAB
JUST CAVALLI
STUART WEITZMAN
CHLOE PIERRE HARDY
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di Paola Agostini
Accessori d’ispirazione nordica
SENCE Copenhagen
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Fashion
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all’estro purissimo e dalla geniale intuizione del team di designer scandinavi al cui capo c’è la danese Gitte Holmskov, prende vita un’affascinante collezione di anelli, orecchini, collane, bracciali, pendenti e charm adatti a un vero e proprio “mix & match”. Un cocktail sorprendente di accessori unici, che spazia tra pietre dure variopinte e ottoni lucidi e satinati, dorati, bruniti e argentati. Fino al cuoio in tante varianti di colore... Sence Copenhagen conquista con fascino e femminilità nel mix sapiente di “freddo” nordic design e “caldo” dettaglio di materia. Un look trasversale, lontano dai canoni tradizionali, che racchiude caratteri forti e spiccata personalità; un’eleganza mai eccessiva, ricca di forme preziose, materiali pregiati, come l’ottone, il cuoio e le pietre dure, colori e forme della natura. La donna griffata Sence Copenhagen ha il tratto indelebile, uno stile essenziale. Un concetto di femminilità che sovverte la moda e i suoi rigori estetici. La possibilità di mixare i monili permette alla donna di creare il proprio stile giovane e trasversale, lontano dai canoni tradizionali. Tendenza e innovazione. In questo binomio affascinante, si manifesta quel processo creativo che ha proiettato lo stile scandinavo nell’élite del design mondiale. Un’ispirazione che viene da dentro, dalla più profonda e vera tradizione nordica, dalla natura e la memoria di questa terra. SENCE Copenhagen è distribuita in esclusiva in Italia da AIBIJOUX
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Fashion
Orecchini in argento placcato oro 18 kt, zirconi bianchi, smalti rosa e blu. â‚Ź 297
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per un inverno romantico e raffinato
Fashion
Collezione Atrium Empire by Misis gioielli,
Anello in argento placcato oro 18 kt, zirconi bianchi smalto blu. € 120
Collana in argento placcato oro 18 kt, zirconi bianchi, smalti rosa e blu. € 297
Collana in argento placcato oro 18 kt, zirconi bianchi, smalto blu. € 231
Spilla in argento placcato oro 18 kt, zirconi bianchi smalto blu. € 341
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di Paola Agostini
Playtime Paris AW 17/18
Anticipazioni da Parigi:
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ncora una volta, il team di Playtime Paris ha lavorato alacremente per fornire a visitatori buyer e stampa la gamma piĂš ricca e creativa possibile nel mondo del kids fashion per la stagione autunno/inverno 2017/18. La 21esima edizione di Playtime Paris si terrĂ al Parc Floral dal 28 al 30 gennaio. In totale, saranno presentati piĂš di 500
Kids Fashion collezioni, rendendo Playtime Paris il più grande appuntamento della moda e design dell’universo bimbi e maternity in Europa. Un vero e proprio viaggio intorno al mondo con non meno di 40 nazionalità rappresentate, un vero record, e l’80% dei brand saranno marchi provenienti dall’estero. Una selezione incredibilmente unica e dinamica: dei marchi presenti, quasi
un centinaio sarà alla sua prima volta a Playtime. Appena nati o già sulla cresta dell’onda, non importa: sono quelli di Playtime Paris i brand del futuro. In attesa delle mie foto direttamente da Playtime, godetevi le anticipazioni per la prossima stagione (e organizzatevi per i saldi!!!)… 85
SHAMAN Perdetevi nel deserto del Gobi, riscoprendo i rituali sciamanici delle tribÚ della Mongolia. Immersi in una yurta, avvolti in pelli di animali, lasciatevi trasportare da suoni ancestrali, mentre cercate il vostro spirito interiore. Per l’inverno 2017/18 restiamo contatto con la natura. Materiali: pelliccia, pelle, lana Colori: marrone, bordeaux, verde bosco, blu royal, bronzo e rame Stampe: etniche geometriche, ricami Pezzi chiave: chapka, pellicciotti, stivali con pelliccia
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Kids Fashion DAILY La routine quotidiana dei bambini si svolge nel contesto familiare della vita cittadina. Ispirato ai grandi nomi del movimento artistico De Stijl, per l’inverno 2017/18 giochiamo con la semplicità delle forme e purezza dei colori. Materiali: pelle, denim, cotone pesante Colori: grigio, nero, rosso, bianco Stampe: lettering Pezzi chiave: tute, stivali, beanies
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PARTY TIME Per l’inverno 2017/18 festeggiamo i momenti più belli della vita. Diamo slancio la nostra creatività osando e mixando diversi stili, colori e materiali! Quello che conta veramente è divertirsi e godere del tempo trascorso con i nostri cari.
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Materiali: velluto, broccato, similpelle, seta Colori: arancio, blu navy, ocra, viola, giallo, marrone, oro Stampe: plaid, cashmere, tartan, tappezzeria Pezzi chiave: salopette, pantaloni a zampa d’elefante, collo a polo, mocassini, basco
Kids Fashion MATERNITY Less is more (Meno è meglio). L’autunno porta toni caldi, più della terra che grigi, con accenti di colore più che monotoni. Anche per il settore Maternity, Playtime ci suggerisce che la vera bellezza risiede nella spontaneità e nella semplicità. I colori sono quelli che la natura ha destinato all’autunno e l’inverno: il grigio pietra incontra un equilibrato mix di marrone, verde e bordeaux. I tessuti sono quelli naturali, che coccolano la donna in attesa, come cotone, lana e pelle. Il premaman per l’autunno/inverno 2017/18 diventa armonioso e delicato. Ispirato a paesaggi, animali e piante, i materiali e i colori sono riuniti da ampie sagome, modelli over, confortevoli e coccolosi. I pezzi chiave sono elementi intrecciati voluminosi - perfetto per una pausa rilassante nella natura.
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di Redazione
Rinnoviamo il bagno?
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ÂŤNoi non creiamo il progetto. Io credo che noi siamo, di fatto, degli esploratoriÂť. (Glenn Murcott)
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Home
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nno nuovo, voglia di rinnovamento anche in casa. E allora perché non pensare a dettagli che renderanno il bagno nuovo, moderno, di design? Agape prosegue la propria ricerca verso la definizione di nuove finiture, capaci di ampliare le possibilità di interpretazione dello spazio bagno, sviluppando nuove relazioni tra gli elementi, in un continuo mutamento dei confini all’interno del paesaggio domestico. Di fronte a una realtà sempre più complessa e con forti esigenze di personalizzazione e versatilità, l’indagine si sposta da ambienti omogenei ed uniformi, dove ogni elemento può essere abbinato a qualunque altro per similitudine, verso la disposizione armoniosa di oggetti e finiture eterogenee, dalle texture particolari, motivate da un rinnovato bisogno di matericità.
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Home
Innovazioni oggi possibili anche ai progressi tecnologici raggiunti in produzione. Non solo i prodotti, ma anche i progetti che ne derivano, risultano arricchiti dalle differenze misurate tra gli elementi, dove ogni oggetto è utilizzato al massimo del suo potenziale.
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Home
di Elisa Martinoli
Villette
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Libri
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ennaio è il mese dei buoni propositi e dei nuovi inizi, per questi motivi, ho deciso di consigliarvi un volume che narra le vicende di una donna decisa a cambiare il corso del proprio destino a seguito di alcuni eventi imprevisti. Sto parlando di “Villette” l’ultimo romanzo scritto da Charlotte Brontë, meglio nota come autrice di “Jane Eyre”, pubblicato da Fazi Editore nella collana Le strade nel 2013. Il romanzo narra la vita di Miss Lucy Snowe la quale, a seguito di una serie di problemi familiari, non avendo alcuna dote e, non essendo particolarmente avvenente, alcuna proposta di matrimonio, decide di mettere in gioco la propria carriera divenendo insegnate di inglese presso un collegio per signorine nella città di Villette situata in Belgio. Nella sua permanenza nel collegio, gestito dalla severissima Madame Beck, la protagonista del romanzo si imbatte sin da subito nel Professor Paul Emanuel, nel quale suscita un sentimento di interesse che si tramuterà in qualcosa di ben più profondo. Con i suoi modi austeri, ma tutto sommato empatici nei confronti delle giovani studentesse, Miss Snowe diviene sin da subito la confidente di un’allieva frivola e capricciosa, che si rivelerà essere la più affezionata e sincera nei confronti della protagonista. Nel contempo la tranquilla esitenza di Miss Snowe presso il collegio
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viene movimentata dall’arrivo di due personaggi relativi alla sua prima giovinezza, un giovane dottore del quale ella è sempre stata infatuata ed una giovane signorina innamorata del medesimo medico. Nel corso di un difficile percorso di ricerca personale Lucy riuscirà a capire quale dei due uomini per i quali prova dei sentimenti forti è colui con il quale vorrenbbe passare il resto della vista, essendo disposta ad aspettare per un lungo periodo di tempo imposto da impegni presi dallo stesso in precedenza. Miss Lucy Snowe riuscirà comunque a raggiungere una piena autonomia economica, uno degli obiettivi che si era prefissata durante il trasferimento dall’Inghilterra al Belgio, al di là della propria vita amorosa. Il romanzo è a tratti autobiografico, infatti Charlotte Brontë ha studiato e successivamente insegnato, in un collegio belga e durante permanenza pare si fosse invaghita di un docente dell’istituto, un topos che ritorna anche ne “Il professore”. Relativamente alla scrittura, si tratta dell’ultimo romanzo scritto dall’autrice, pertanto troviamo uno stile più maturo e si trova ad approfondire i propri ricercato rispetto alle opere precedenti, turbamenti con il lettore. nonché una maggiore introspezione Miss Lucy Snowe, al pari della più psicologica della protagonista che conosciuta Jane Eyre, è una donna di modeste origini che decide di cambiare il proprio destino intraprendendo un percorso di carriera lavorativa a tratti inviso alla società dell’epoca. Inoltre troviamo uno stile ed una caratterizzazione dei personaggi relativi all’epoca tardo vittoriana ed una figura femminile forte e risoluta che non si cura delle convenzioni sociali, prediligendo la carriera agli altri aspetti della propria vita. L’approccio al romanzo è sicuramente più difficoltoso rispetto all’opera più conosciuta dell’autrice, in quanto viene delineato più intenso profilo psicologico della protagonista, tuttavia risulta godibile e ben narrato, consigliato per gli amanti dei classici dell’epoca.
Libri Scheda tecnica Autore: Charlotte Brontë Titolo: Villette Collana: Le strade Numero Collana: 227 Pagine: 634 Codice isbn: 9788876253041 Prezzo in libreria: € 14,90 Codice isbn Epub: 9788864119151 Prezzo E-Book: € 6.99 Data Pubblicazione: 07-11-2013 99
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Film di Francesca Di Giuseppe
Il primo respiro
“Secondo una leggenda talmudica quando un bambino nasce possiede la conoscenza di tutte le vite precedenti. Un angelo appare e lo istruisce a mantenere questo segreto, pone il dito sulle labbra del bambino che dimentica tutto. Una traccia del gesto dell’angelo rimane: è il piccolo solco tra le labbra e il naso. Soltanto a questo punto il bambino può emettere il suo primo grido..”
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nizia così “Il primo respiro” ( Le premier cri) , film documentariofrancese del 2007 di Gilles de Maistre che racconta, quasi come fosse una favola antica, il miracolo della nascita. Ho scoperto questa pellicola c asualmente, durante la mia prima gravidanza e, nonostante il timore che alcune scene del film potessero risultare “forti” per una primipara come me, ho deciso comunque di accettare la sfida: armata di fazzoletti mi sono tuffata nella visione. E ne sono davvero felice. Il film, girato in maniera itinerante, è ambientato in dieci diversi paesi del mondo (dalla Francia agli Stati Uniti, dall’India al Brasile, dal Giappone alla Siberia) ed incentrato sulla vita di altrettante donne in procinto di diventare mamme. Attraverso le loro esperienze nell’ultimo periodo della gravidanza, il regista, con grande sensibilità, ci introduce alle diverse culture del pianeta legate alla maternità,
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aprendoci ad un mondo di tradizioni e usanze differenti. Estremamente diverse nelle tradizioni e nel modo di accostarsi al parto, le dieci protagoniste della storia sono accomunate dall’aver dato alla luce i loro figli il 29 marzo 2006, giorno in cui si è verificata un’ eclissi di sole visibile dalla terra. Ma mentre il mondo si ferma con il naso all’ insù ad ammirare il sole che “diventa nero” la vita non si ferma, lei deve andare avanti e così,tra pianti, risate e in alcuni casi canti, i bambini vengono al mondo, ognuno in un luogo differente. Ma non importa dove avviene il miracolo della vita perché sia sulla riva del Gange o nella foresta Amazzonica, in casa casa tra i propri cari oppure in ospedali affollati come accade in Vietnam “..Quello che accomuna tutte le mamme del mondo – sostiene de Maistre - è lo sguardo unico che rivolgono al bambino appena nato e il grido che
questo emette al momento in cui viene al mondo”. Ecco, dunque, il messaggio del film: siamo tutti uguali nell’amore per i nostri figli ed il legame tra madre e bambino è unico e meraviglioso. Consiglio “Il primo respiro” a tutti per il modo straordinario con cui affronta il tema della nascita, ma soprattutto alle future mamme per l’emozione che è capace di trasmettere. Non dimenticate di avere a portata di mano una scorta di fazzoletti, vi serviranno..perché, ne sono certa, vi commuoverete dall’ inizio alla fine come è successo a me. Il compito di presentarci le dieci storie è affidato alla voce di un narratore esterno, che, nella versione italiana, ha il nome di Isabella Ferrari che, con la sua voce flautata, riesce a farci (ri) vivere, questa meravigliosa esperienza che è la nascita della vita.
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Film
Di Redazione
un’esclusiva di Opificio Fiorentino
“Dolce Firenze”
Tra i dolci natalizi del nostro paese, eccone uno che è una dichiarazione d’amore alla città di Firenze. 104
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Food
OPIFICIO FI Via di San Qu 50013 Campi www.opifi.it i +39 055 39977 FB: Opificio F Instagram: op
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OLCE FIRENZE è un nome programmatico: esso infatti dichiara senza mezzi termini il suo duplice intento celebrativo rivolto contemporaneamente alla festività per antonomasia ed al Capoluogo toscano.
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La storia di “Dolce Firenze” è particolarmente avvincente, ed ha come protagonista una donna e la sua città: tutto nacque da Gabriella Lombardini, titolare insieme al marito Leandro Alessi della cantina Cennatoio ubicata a Panzano, nel Chianti Classico, conosciuta per la sua personalità eclettica e per varie idee che nel tempo si sono poi rivelate spesso antesignane; di ritorno da un viaggio in Austria verso la fine degli anni ’80, ella riflettè sul legame praticamente simbiotico che sussisteva tra Vienna e la Sachertorte, e notò che non esisteva un alter ego dolciario di Firenze che la rappresentasse in maniera così stretta ed inequivolabile.
Food
IORENTINO uirico, 296-302 / Bisenzio (FI) / info@opifi.it / 710 / Fiorentino / pificio_fiorentino
Da qui scaturì una serie di riflessioni e ricerche, a cui seguirono poi numerosi esperimenti, fino a quando non venne trovata la strada giusta, che portava ad un’altra donna forte, originale ed amante della cultura gastronomica: Caterina dè Medici.
da quest’ultima ad uno stabilimento piemontese i cui titolari, peraltro personali amici, utilizzarono un lievito madre di 65 anni: fu così che nel 1990 nacque il “Dolce Firenze”, che è tuttora realizzato con la stessa ricetta che prevede ingredienti tra cui spiccano burro e pasta di arancia. La confezione L’ispirazione scaturì infatti da una delle non costituisce un semplice elemento di ricette amate da colei che poi divenne packaging, ma anch’essa è un omaggio anche Regina di Francia in quanto appassionato al Capoluogo toscano, sposa di Enrico II Orleans: si tratta del riprendendo le caratteristiche della “Berlingozzo”, dolce di Carnevale (ndr: bandiera di Firenze che dal Luglio 1251 “Berlingaccio” è il termine utilizzato per si ammantò di un giglio rosso su sfondo indicare il Giovedì Grasso, e “berlingare” bianco. significava “divertirsi, spassarsela”) dalla texture morbida ed elastica diffuso Adesso “Dolce Firenze” è in vendita già nel 1400 e presenza assidua nelle esclusivamente presso “Opificio tavole dei Medici, secondo quanto Fiorentino”, locale di recente apertura riportato dalle cronache del tempo, ubicato a Campi Bisenzio (FI) gestito che evidenziano come allora venisse da Emiliano Alessi, figlio di Gabriella, consumato come antipasto. e all’interno del quale si persegue un Tornando ai giorni nostri, la progetto di “vino, sapore ed arte”. produzione della ricetta originale di Gabriella Lombardini venne affidata
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Di Dorinda
Le ricette
Dorinda FOOD BLOGGER IG @dorinda.p
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uesta è la famosa Linzertorte, tarte de Linz, crostata di Linz. Un’ antica preparazione austriaca fatta con una frolla di mandorle o nocciole e una confettura di frutti di bosco come ribes o lamponi. Affinché sia come l’originale, obbligatoria la presenza di due chiodi di garofano nella frolla.
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Linzertorte INGREDIENTI
• 150 gr di farina di grano saraceno • 50 gr di farina di riso • 100 gr di nocciole • 150 gr di burro tagliato a pezzetti • 125 gr di zucchero • 1 cucchiaio di lievito • 1 uovo
• 1 bustina di vanillina • 1 cucchiaio di cacao amaro in polvere • 1 presa di sale • 200 gr di marmellata di lamponi o ribes rossi • 2 chiodi di garofano • ½ cucchiaino di cannella in polvere
Food
Per una tortiera del diam. di 25 cm
PREPARAZIONE Lavorare il burro tagliato a pezzetti, lo zucchero e le farine con le punte delle dita fino a formare uno sfarinato. Aggiungere l’uovo, un pizzico di sale, la vanillina il lievito, le nocciole tritate finissime, il cacao, la cannella e i due chiodi di garofano pestati e amalgamare velocemente. Formare una palla, avvolgerla con la pellicola alimentare e lasciarla riposare in frigo per almeno 1 ora o più, perchè l’impasto risulterà piuttosto morbido. In una tortiera del diam. di 25 cm. stendere i due terzi dell’impasto, aiutandosi con le mani, livellare bene e formare il bordo per contenere la marmellata. Stendere la marmellata di lamponi e con il resto dell’impasto fare delle stelle distribuendole non troppo vicine perché tendono a gonfiarsi Infornare a 190° per 35 minuti circa.
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Food
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on l’inizio del nuovo anno arrivano puntuali anche i buoni propositi; terminato il periodo degli eccessi alimentari, tra i pranzi e le cene in compagnia di amici e familiari, e dopo le innumerevoli tentazioni alle quali giustamente non ci siamo sottratte, dobbiamo imporci ora un regime in cui la parola d’ordine sia: leggerezza! Saltare i pasti pensando di depurarsi è sbagliatissimo, così come non è assolutamente necessaria la classica dieta in bianco, del tutto inutile e pesante da un punto di vista psicologico, quindi via libera a frutta e verdura che dovranno necessariamente essere le protagoniste della nostra tavola così come i legumi che aiuteranno il fegato a smaltire le tossine. Certamente non dobbiamo rinunciare al gusto, ed è per questo motivo che, ad esempio il consumo di un legume come le lenticchie, non dovrebbe limitarsi solamente alle festività di fine ed inizio anno, come la tradizione insegna, ma dovrebbe divenire una sana abitudine almeno settimanale. Ed ecco la ricetta che coniuga sano e gustoso:
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Polpette di lenticchie di Castelluccio
• 250 g di lenticchie • 1 patata di medie dimensioni • 1 uovo • farina di mais fumetto e/o fioretto q.b. • timo fresco o essiccato • sale e pepe • olio extravergine di oliva
• 1 spicchio di aglio • 500 g di passata di pomodoro
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INGREDIENTI
PREPARAZIONE Lessate le patate e cuocete le lenticchie in acqua bollente salata fino a quando risulteranno morbide (circa 30 minuti). Scolatele bene e lasciatele raffreddare. Mescolate insieme lenticchie, patata schiacciata, uovo e timo. Aggiungete la farina di mais fioretto fino ad avere un impasto modellabile e sodo; aggiungere un pizzico di sale e uno di pepe. Lasciate riposare il composto in frigorifero almeno 30 minuti poi iniziate a formare le polpette e passatele nella farina di mais fumetto. Preparare un sughetto leggero con aglio e timo, lasciando cuocere circa 10 minuti, o fino a raggiungere la consistenza desiderata, e aggiustate di sale e pepe. In una padella antiaderente rosolate le polpette fino a doratura e passatele nella carta da cucina. Disponetele poi in una terrina che userete anche per il servizio e versatevi sopra il sugo. Consigliato accompagnare il piatto ad una insalata di radicchio per le notevoli proprietà depurative e diuretiche. La ricetta è adatta ai celiaci.
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W Moms
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