Womoms Magazine n.27 - Luglio/Agosto 2017

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W Moms

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Luglio|Agosto

2017

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Cucina • Viaggi • Vita da Mamma Ciao mi chiamo Simona! Sono una graphic designer, mamma e moglie. Mi piace viaggiare, fotografare, cucinare e anche mangiare! Il lunedÏ sono sempre a dieta...ma proprio non riesco proprio a rinunciare al dolce della domenica!!! soffionialvento.ifood.it IG: @ soffioni_al_vento FB: soffionialvento


DIRECTOR bonnie.womoms.com

Paola Agostini EDITOR IN CHIEF ART DIRECTOR & DESIGNER sissiworld.net

La redazione

Alessandra Bonadies

Eleonora Tassi

Editorial staff

contact: magazine@womoms.com

SOCIAL MEDIA Instagram: @eleta_

Elisa Bucci SOCIAL MEDIA libellulaecobio.com

Simona Picozzi PROGETTO GRAFICO & IMPAGINAZIONE soffionialvento.ifood.it 3


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Finalmente è areivata l’estate! Quella splendida stagione in cui tutto sembra diventare più bello ecolorato, proprio come il nostro WoMoms Magazine. Molti dicono che l’estate non sia solo una stagione ma un vero e proprio stato d’animo.Se venisse fatto un sondaggio sulla stagione preferita, certamente, la maggioranza degli intervistati risponderebbe: l’estate! Penso quando ero ragazza che non vedeva l’ora che arrivasse questa stagione per tanti motivi: il sole che scalda, le giornate che si allungano, le vacanze, le serate all’aria aperta, le gonne che si accorciano e i sorrisi che si moltiplicano, le nottate con gli amici e le giornate al mare, l’abbronzatura che rende più belli e gli amori che sbocciano all’improvviso.... Ci vediamo a settembre con tante novità! Buone vacanze da tutta la redazione

L’editoriale

“Non c’è che una stagione: l’estate. Tanto bella che le altre le girano attorno. L’autunno la ricorda, l’inverno la invoca, la primavera la invidia e tenta pue rilmente di guastarla.“ Ennio Flaiano

Alessandra Bonadies

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Contributors

Jessica Lai DOTT.SSA PSICOLOGA PSICOTERAPEUTA www.psicologapsicoterapeutapadova-mirano.it/

Elisa Boaretto FASHION www.littlevamodabambini.blogspot.it

Elisa Martinoli RUBRICA LIBRI Instagram: @ellymartinoli

Marilena Musso FLORIST www.giardiniepasticcini.altervista.org

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In questo numero

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Lifestyle

Psico

Florist

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Travel

Wedding

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Fashion

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Libri

86 90

Home

Food

Diy


Avete scaricato il wallpaper di WoMoms? lo trovate sul sito womoms.com



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di Alessandra Bonadies

Chi è Alessia?

Lifestyle

Una intervista speciale: CulturaMente Bella domanda, soprattutto per una che non ama molto definirsi. Attualmente Alessia è una ragazza che cerca di realizzare le proprie passioni, che vuole mettersi in discussione. Per riuscirci esplora, sperimenta, in tutti i modi possibili. Sulla carta Alessia è nata il 29 Giugno del 1988, è laureata in lettere classiche, fa la giornalista e la digital marketing specialist. Ha troppe passioni e poco tempo per coltivarle. La sua più grande speranza è di non conoscersi mai del tutto! Quali sono le tue passioni? Le mie passioni sono quello che mi tengono in piedi, in tutto e per tutto. Lettura famelica e scrittura nevrotica sono sul podio, senza alcun dubbio. Ho un’ossessione per la storia delle donne e un amore incondizionato per le lingue (specialmente quelle morte). Negli ultimi anni è subentrata anche la dimensione digitale, quindi mi sono catapultata nel mondo dei social networks, della SEO (search engine optimization) e del blogging in generale. Mi appassionano perché credo siano i canali giusti per diffondere e dare voce alla mia passione più grande, la cenerentola italiana: la cultura, ovviamente. Come sei diventata giornalista e perché? Sono diventata giornalista per caso, se così si può dire. Quattro anni fa ero all’università dopo essere rientrata da un

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soggiorno di ricerca ad Oxford, dove ero stata per scrivere la tesi magistrale sulle voci femminili dell’antichità. All’uscita alcuni ragazzi mi hanno dato il volantino di una testata universitaria, composta da soli giovani, che cercava collaboratori. L’ho preso e mi sono candidata, d’impulso. Il clima accademico da cui ero reduce mi aveva fatto capire che forse avevo bisogno di un settore più dinamico in cui immergermi, anche per la mia indole piuttosto indomabile. Non mi ci vedevo a fare il dottorato, insomma. E ho iniziato a pensare che forse ero troppo dinamica anche per fare l’insegnante, attività che svolgevo da quasi 6 anni con le ripetizioni private. In un anno di collaborazione con quel giornale sono diventata prima caporedattrice della sezione culturale e poi vicedirettore della testata stessa. Nel frattempo, oltre ad ammirare incredula la nascita un fantastico team culturale, ho collaborato con altre testate per diventare giornalista pubblicista. È stato un percorso lungo due anni e molto faticoso per me che lavoro già 8 ore al giorno in ufficio. Ho rivisto la luce nel giugno 2016, quando ho consegnato la pratica conclusa all’ODG del Lazio. Rivendendo i video in cui facevo la reporter mi sono ricordata che da piccola, in vacanza, filmavo mio padre di nascosto e mi inventavo commenti giornalistici fingendo che fosse un disperso in mare. Lo facevo per prenderlo in giro. Così, quando guardavamo tutti insieme il filmino, ridevamo delle parti che avevo aggiunto di nascosto! Ripensandoci, forse, alcune cose ce l’hai nel sangue, anche se non te ne accorgi per molto tempo. Ancora oggi la mia più grande voglia è quella di raccontare.

Come nasce CulturaMente? CulturaMente (http://www.culturamente. it/) è nato per esigenza naturale. Io e la redazione culturale del precedente giornale non ci trovavamo più bene in quella realtà e ce ne siamo andati. Dopo qualche mese di separazione, senza alcun programma, uno degli ex collaboratori mi chiese se potevo trasformare il mio blog personale (La Chioma di Berenice) in un sito tutto nostro. I teatri di Roma continuavano ad invitarci agli spettacoli e i ragazzi volevano continuare a recensire. Allora mi sono detta: perché


Lifestyle no? Lavorando nel settore digitale sapevo come costruire un sito. Così è nato CulturaMente, nell’ottobre 2015. La redazione è cambiata e cresciuta nel tempo, e oggi si avvale di penne non solo romane, ma italiane, dai 20 ai 50 anni: ci sono appassionati e giornalisti, studenti e studiosi.

diventare una grande realtà. Questo perché i giornali di oggi non fanno l’informazione che vorrei. Ormai si legge sul web e si seguono le sue leggi. Quindi vanno i post virali e i titoli preconfezionati, non più l’informazione vera e genuina. L’informazione si sta trasformando in pubblicità e io, che lavoro in entrambi i settori, sto cercando I tuoi progetti futuri? di capire dove si trova il confine tra le due e di mantenerlo ben saldo sul sito. Nel futuro spero di sorprendermi, I redattori di CulturaMente raccontano sempre. La noia è la mia peggior nemica. quello che ritengono sia giusto Il mio più grande sogno è quello di raccontare al pubblico. Non ci sono vedere CulturaMente sbattere le ali e padroni e non siamo pagati per parlare

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bene di qualcuno. Cerchiamo di dare voce a grandi e piccole realtà. Non solo grandi nomi quindi, ma anche piccoli teatri romani, autori emergenti e piccoli editori.

I giornalisti che ti hanno lasciato un segno

La giornalista che mi ha lasciato il segno è Oriana Fallaci, con cui condivido (con molto onore) il compleanno! Mi rivedo tanto in lei, sia quando è burbera sia Cosa sogni per i giovani di domani? quando è ipersensibile. Mi sento affine al suo modo di intervistare, che è più Per i giovani di domani sogno apertura. una tendenza a far raccontare l’essere Apertura verso il mondo e verso il umano piuttosto che la maschera che diverso, che tanto spaventa. Sogno indossa (quella del vip o del politico). giovani che siano supportati in un Fare il giornalista secondo me è essere mondo dove l’apparenza sui social anche un po’ psicologi: significa è diventata il biglietto da visita per ascoltare quello che gli altri hanno da eccellenza, dove dilaga l’insicurezza. raccontare, oltre che fare tante domande. Sogno giovani che si rifugiano nella Nel presente c’è Roberto Saviano a cultura per trovare un momento di pausa farmi sognare. L’ho sentito parlare dal in solitudine, senza dover fare subito vivo al Festival del Giornalismo e mi un selfie. Ma soprattutto sogno giovani ha incantata. Anche lui, come Oriana che guardino donne e uomini senza Fallaci, racconta grandi verità con fare distinzioni, specialmente in fatto semplicità e quindi arriva alle persone, di genere. Vedo donne smarrite intorno che delle parole grosse dei critici non a me, che non riconoscono il proprio valore. E vedo uomini che non sanno cosa fare con l’altro sesso. Alcuni di loro, nell’incertezza, diventano violenti. Quindi sogno giovani consapevoli, ognuno della propria dignità. Giovani Disubbidienti e Coraggiosi. (Non è un caso se ho chiamato il mio sito personale La Disubbidienza Coraggiosa!). Giovani che non abbiano paura di fare la differenza nel mondo, insomma, a prescindere dalle aspettative altrui. Cultura per te cosa significa?

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Cultura non è laurea, non è erudizione. Cultura è per tutti. È condivisione dell’arte in tutte le sue forme e con tutti gli esseri umani, dal medico chirurgo all’artigiano in bottega. Per questo credo nella chiarezza dell’informazione, nella semplicità del messaggio. Non servono grandi parole per raccontare grandi storie. Cultura è la panacea nei momenti di solitudine, è la risorsa che mette l’uomo di fronte allo specchio e lo innalza anche nei momenti più bui della vita. Non a caso, la parola deriva proprio dal verbo latino colĕre, che significa “coltivare”. Noi stessi prima di tutto.

se ne fanno nulla. Il sapere (anche quello più complesso) va condiviso per combattere i luoghi comuni, l’ignoranza e l’emarginazione. Chi non sa, in qualche modo è escluso dalla conoscenza e quindi non possiede gli strumenti giusti per poter decidere e agire con consapevolezza.


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Lifestyle


Foula A cou racco “foula

di Redazion

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Da sempre icona di stile, il foulard è al centro di una mostra che celebra la montagna: dal 1° luglio al 3 settembre Courmayeur propone un viaggio nel tempo che attraversa la storia della moda dagli anni ‘20 ad oggi. In vetrina, il mito delle Alpi illustrato attraverso le grandi firme storiche e contemporanee, da Chanel a Lola Paltinger, in 70 carré provenienti dal Museo Nazionale della Montagna di Torino. L’occasione per acquistare il Foulard Monte Bianco, in edizione limitata, appositamente realizzato.


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Lifestyle

ard parade: urmayeur la moda onta le alpi con la mostra ard delle montagne”

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l foulard: un accessorio iconico, indossato anche da celebrità come Jackie Kennedy, Audrey Hepburn e Grace Kelly, dive di Hollywood e personalità del jet set internazionale. Courmayeur lo celebra ospitando nel cuore del paese, alla Maserati Mountain Lounge nei locali del Museo Transfrontaliero, la mostra “Foulard delle montagne”. A cura del Museo Nazionale della Montagna di Torino, l’esposizione è completamente realizzata con pezzi appartenenti alle sue collezioni e sarà visitabile dal 1° luglio al 3 settembre. Un originale veicolo per un nuovo approccio all’iconografia della montagna attraverso questo emblema di stile ed eleganza. In mostra, 70 foulard a tema montano: un viaggio nella storia di questo accessorio e, parallelamente, dell’immaginario legato alle Alpi, una destinazione inizialmente elitaria – pensiamo alle villeggiature delle teste coronate e dell’alta borghesia – e più tardi, più accessibile. I più antichi appartengono agli anni Venti e Trenta

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del Novecento, ma non mancano carré degli anni Duemila. In esposizione si possono ammirare le creazioni di grandi firme della moda: da Chanel a Hermès, Prada, Givenchy, Gucci, Céline, Krizia, Ralph Lauren, Escada, Gabrielli, AAllard e Bogner. A queste si affiancano le griffe contemporanee, tra le quali Étoile de Marie, Casali 71, Lola Paltinger, Milleneufcentquatrevingtquatre e Charlotte Hudders che si distinguono per la loro iconografia originale ispirata all’arte moderna. Numerosi i pezzi dedicati nel corso degli anni alle Olimpiadi invernali come quello realizzato da Stoffelo per i Giochi di St. Moritz del 1948, o da Cattaneo Cravatte per i più recenti di Torino 2006, passando per le Olimpiadi di Oslo del ’52. Un viaggio affascinante per raccontare attraverso la moda i costumi dell’epoca, il modo di vivere la montagna e il paesaggio. Dagli albori dello sci alpino rappresentato da un foulard in seta datato 1920, fino alle cime stilizzate di Slavka Kolesar disegnato per Etoile de Marie nel 2015.


Lifestyle

Per celebrare una location d’eccezione come Courmayeur è stato appositamente realizzato da Maurizio Rivetti per Cattaneo Cravatte su commissione del Museomontagna il Foulard Monte Bianco, in edizione limitata, acquistabile durante l’esposizione.

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Arriva l’estate. Proteggi fido dal caldo di Redazione

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ido soffre il caldo? Che ne dici di un bel tuffo e poi un riposino sul tappetino refrigerante? Ferplast ha tutto ciò che serve per rendere i caldi mesi estivi più confortevoli per il vostro fedele amico... DOG SPLASH bagnetto ripiegabile per cani di media e piccola taglia. In robusta plastica con vasca in silicone, con stabili piedini di appoggio. Può contenere fino a 30 litri d’acqua ed è dotato di un utilissimo foro di scolo dell’acqua. Tappo di chiusura con indicatore di temperatura dell’acqua: se il tappo è blu, significa che l’acqua è tiepida, se è bianco, significa che è troppo calda. Ripieghevole, pratico e maneggevole, occupa poco spazio ed è facile da trasportare, anche in vacanza. Da € 71,90


Lifestyle Tappetino refrigerante per cani PET COOL MAT. Contiene un particolare gel che, attivato dal peso del cane, emana un piacevole effetto fresco. Assolutamente sicuro, è pieghevole e molto pratico, ideale per poter essere trasportato ovunque, posizionato sul pavimento di casa o all’interno del trasportino. Non necessita di alimentazione elettrica, né occorre metterlo in frigo: si ricarica da solo dopo un breve periodo di non utilizzo. Una volta carico, è in grado di mantenere la temperatura fino a 10° in meno rispetto a quella dell’ambiente esterno per 3-4 ore consecutive. Disponibile in varie misure. Prezzo: da € 30,49

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Psico

Si, viaggiare. Metafore suonate nel cammino della Vita Dott.ssa Jessica Lai

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ai tempi dei tempi siamo alla ricerca di noi stessi. C’ è chi è partito per il Cammino di Santiago, con lo zaino in spalla e praticamente sperimenta il “buen camino”, percorrendo, coi mezzi che preferisce, da solo o in compagnia, chilometri e chilometri per raggiungere una meta. Sono famosi gli intoppi che si devono affrontare, o per meglio dire, superare. C’è chi viaggia in altro modo, con bagagli su misura, con una roulotte anni sessanta o con un camper ultimo modello. C’è chi gira il mondo in bicicletta, chi si spinge oltre oceano in esplorazione e scopre scorci non ancora indicati nelle carte geografiche. C’è chi viaggia in treno e in auto. C’è chi prende aerei e fa tappe naturalistiche. C’è chi si sofferma giusto nelle capitali più note e chi vuole immergersi nelle usanze al di là delle cartoline. C’è chi esplora a menadito la propia città, la propria regione, la

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propria nazione, gustandosi ogni microsfaccettatura e cambiamento che anche il noto riserva. C’è chi le esplorazioni le fa anche dentro di sè, con percorsi di analisi personale più o meno approfonditi. E si schiudono mondi, e si illuminano aree e scorci, familiari e sorprendenti. L’arte, la lettura, la musica, anch’esse permettono di viaggiare, rievocando sensazioni pesanti e leggere. Siamo animali sociali. Anche quando partiamo da soli, volente o nolente, incontriamo l’alterità, nel mondo esterno e in quello interno,

sempre con la speranza di incontrare fuori e dentro di noi quell’amico che sa gustarsi i momenti e anche cosa fare per superare e alleggerire il peso delle situazioni più difficili. A tal proposito, leggera e metaforica, evocativa del viaggio e del cammin della vita, la canzone di Battisti- Mogol, “Si, Viaggiare”. Canticchiatela dentro di voi se la conoscete o semplicemente leggete il testo. Che sia uno spunto di riflessione. Buoni viaggi! Con la speranza di avere sempre buoni amici affianco e rintracciabili.


Psico Quel gran genio del mio amico lui saprebbe cosa fare lui saprebbe come aggiustare con un cacciavite in mano fa miracoli Ti regolerebbe il minimo alzandolo un po’ e non picchieresti in testa così forte no e potresti ripartire certamente non volare ma viaggiare Sì viaggiare evitando le buche più dure senza per questo cadere nelle tue paure gentilmente senza fumo con amore dolcemente viaggiare rallentando per poi accelerare con un ritmo fluente di vita nel cuore gentilmente senza strappi al motore E tornare a viaggiare e di notte con i fari illuminare chiaramente la strada per saper dove andare con coraggio gentilmente, gentilmente dolcemente viaggiare Quel gran genio del mio amico, con le mani sporche d’olio capirebbe molto meglio meglio certo di buttare riparare

Pulirebbe forse il filtro soffiandoci un po’ scinderesti poi la gente quella chiara dalla no e potresti ripartire certamente non volare ma viaggiare. Sì viaggiare evitando le buche più dure senza per questo cadere nelle tue paure gentilmente senza fumo con amore dolcemente viaggiare rallentando per poi accelerare con un ritmo fluente di vita nel cuore gentilmente senza strappi al motore E tornare a viaggiare e di notte con i fari illuminare chiaramente la strada per saper dove andare con coraggio gentilmente, gentilmente, genti... dolcemente viaggiare Sì viaggiare Dolcemente viaggiare rallentando per poi accelerare con un ritmo fluente di vita nel cuore gentilmente senza strappi al motore Sì viaggiare Sì viaggiare Sì viaggiare

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Florist di Marilena Musso

Iperico dalle mille virtù

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na miriade di piccoli soli che brillano. Così appaiono i fiori dell’Iperico, un’ erbacea perenne che fa risplendere il giardino nel periodo più caldo dell’anno. L’Hypericum è un genere che comprende numerose specie. La più nota è quella più diffusa allo stato spontaneo : Hypericum perforatum o erba di San Giovanni, molto usata in fitoterapia per le sue proprietà medicinali. Ricordo quante volte ne ho raccolto le sommità fiorite, nel corso di piacevoli passeggiate estive in montagna o in collina, per luoghi talvolta freschi, talvolta assolati, per poi conservarle in barattolini di vetro con olio di semi di lino o di girasole. L’olio che si ricava dopo essere stato esposto al sole per un mese, assume un colore rosso intenso, utile in caso di bruciature, cicatrici, dolori addominali. Esistono inoltre svariate specie ornamentali che si prestano a diversi utilizzi a seconda del portamento cespuglioso o tappezzante.

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H. hydcote è la scelta giusta se lo si vuole inserire in un bordo misto dall’aspetto informale. A me piace usarlo anche come esemplare isolato per creare un punto focale sfruttando la sua natura ricadente e l’altezza, che può superare il mezzo metro. I grandi fiori giallo oro si aprono a luglio e continuano a creare punti di luce fino all’autunno. A fine inverno, procedo con potatura di circa un terzo dell’altezza, al fine di riordinare la chioma e favorire l’emissione di nuovi getti dalla base ed elimino i rami secchi. Molto apprezzato è anche H. Calycinum che grazie alla sua capacità di espandersi rapidamente, si rivela un ottimo tappezzante per scarpate, zone ai margini del giardino o basse siepi divisorie. Consiglio di potare drasticamente gli steli ormai privi di foglie, prima della ripresa vegetativa. È una pianta vigorosa che si svilupperà nuovamente con fiori abbondanti e foglie verde chiaro tendenti a scurire col tempo.

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In generale si tratta di piante molto facili da coltivare, poiché crescono bene sia al sole che a mezz’ombra e si adattano a qualunque tipo di terreno, purché ben drenato. Sopportano sia il caldo che il freddo e solo in caso di siccità prolungata è necessario intervenire con irrigazioni.


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Florist


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Travel

Napoli Di Eleonora Tassi

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er visitare Napoli non basterebbe una vita intera: il Vesuvio, il mare, il sole ed il buon cibo! Questo mese lancio una sfida: nessuna spesa folle, nessun b&b centrale e curato da scovare, nessun bagaglio, ma solo qualche ora a zonzo per la città (sempre se la distanza ve lo consenta!). Zaino in spalla e macchinetta fotografica sotto mano, si parte per 24 ore a Napoli. Indubbiamente una tra le città più belle del sud, ricca di storia, fascino, ma soprattutto inconfondibile per le persone che la abitano. Per visitare Napoli in una giornata, sarà sufficiente partire proprio dalla stazione ferroviaria Centrale di Piazza Garibaldi: vi serviranno subito 3,10 € per acquistare un biglietto giornaliero e salire in metro, direzione Vomero. Prima di incamminarsi, però, sarà il caso di fare il miglior investimento della vostra vita: 1,10 € per cinque minuti

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di pura goduria, cinque i minuti spesi per divorare una delle sfogliatelle di Attanasio, antico forno inaugurato nel lontano 1930, dove da tre generazioni viene gelosamente custodita la preziosissima ricetta. Il marchio della pasticceria recita: “Napule tre cose tene e belle…‘o mare, ‘o Vesuvio e è sfugliatelle”, provare per credere aggiungo io! Aperta dalle 6.30 del mattino, chiusa solo il lunedì, questa pasticceria storica si trova proprio a pochi passi dalla stazione, in un vicoletto in cui si sfornano sfogliatelle calde ogni dieci minuti, le più buone. Agrumi della costiera, ricotta locale e tutti gli aromi della cucina napoletana, sarà impossibile non dividersi in due gruppi: da una parte i fanatici della frolla, dall’altra l’intramontabile riccia, io non riesco a prendere una posizione! Con la pancia piena ed appagati potrete raggiungere, dunque, il punto più alto della città e del Vomero, rappresentato dal Castel Sant’Elmo e dalla Certosa di San Martino. La vista qui è unica, tutta Napoli è adagiata sotto le mura con la celebre “Spaccanapoli”, che taglia in linea retta la città. Se il cielo lo permette, la penisola Sorrentina, Capri e più a destra Ischia, Procida e Nisida saranno

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perfettamente visibili ai vostri occhi. Il Castello oggi ospita numerose iniziative culturali ed ogni prima domenica del mese l’ingresso è gratuito. Lasciato il Vomero è la volta di raggiungere via Toledo, celebre per la sua stazione metropolitana divenuta in breve tempo una vera e propria meta turistica, aggiudicandosi prestigiosi premi internazionali. Progettata dall’architetto catalano Oscar Tusquets Blanca ed inaugurata nel 2012 è stata classificata come la più bella d’Europa, continua ancora oggi a sedurre fiumi di passanti e viaggiatori. Percorrendo via Toledo è possibile visitare i Quartieri Spagnoli e la bellissima Galleria Umberto I, così maestosa eppure costruita in soli tre anni, nello steso periodo in cui a Parigi


veniva realizzata la famosa Torre! Tutte le strade portano in Galleria, ci sono infatti ben quattro ingressi: via Toledo, via Santa Brigida, via San Carlo e Vico Rotto San Carlo. Al suo interno, nell’arco del tempo, si sono concentrate botteghe, studi professionali, redazioni di giornali, uffici ed atelier di moda. A pochi metri piazza del Plebiscito, la cartolina più famosa di Napoli, un vero e proprio teatro all’aperto. A metà mattinata concedetevi un piccolo lusso: l’espresso napoletano della celebre caffetteria Gambrinus. Il caffè della Belle époque edificato nel 1890, un caffè letterario, salotto di ritrovo per artisti ed intellettuali, da Gabriele D’Annunzio ad Oscar Wilde, da Ernest Hemingway a Sigmund Freud, tutti i più illustri esponenti della cultura sono passati per di qua, perfino qualche membro di casa Savoia. In prossimità della piazza si trovano alcuni degli edifici più importanti della città, a partire dalla Basilica di San Francesco di Paola con il bellissimo porticato neoclassico, che vagamente ricorda la cupola del Pantheon romano. Dal lato opposto il Teatro San Carlo ed il Palazzo Reale, che nasconde una storia assai curiosa. Si dice, infatti, che venne

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fatto costruire in tutta fretta alla fine del sedicesimo secolo per ospitare il re Filippo III, che si sarebbe recato in visita a Napoli: peccato che alla fine il sovrano “diede buca”, annullando il viaggio! Proseguendo per la vicina via San Carlo, si giunge in piazza Municipio, nella quale si trova il Palazzo San Giacomo e l’imponente Maschio Angioino. Spostandosi poi verso piazza Dante, si possono scegliere diversi percorsi, che condurranno tutti nella irrinunciabile via del Duomo. Si può decidere di percorre via Benedetto Croce, che vi porterà a piazza San Domenico, via San Gregorio Armeno e San Biagio dei Librai, alla fine vi ritroverete comunque al Duomo, noto nelle credenze popolari per ospitare il sangue di San Gennaro. Merita uno sguardo anche la citata San Gregorio Armeno, disseminata di

botteghe artigiane dove si creano non solo presepi, ma anche le note caricature dei personaggi famosi. Tutto è curato nei minimi dettagli, dalle casette, ai pastori, alle miniature dei politici fino agli immancabili cornetti portafortuna, una giornata a Napoli non è completa se non si visita quest’angolo pittoresco. Scontato dirvi che per pranzo sarà d’obbligo mangiare una pizza! Via dei Tribunali è sicuramente l’indirizzo giusto per inseguire le delizie del palato. L’itinerario del gusto incomincia da Di Matteo, aperta nel lontano 1936, perfetto per mangiare una pizza a “portafoglio”: ripiegata in quattro per passeggiare tra i vicoli della città. E’ da cinque generazioni, che la famiglia Condurro continua la tradizione del fondatore Michele, altra garanzia a Napoli. Gli ingredienti principe della


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tradizione sono ormai da 100 anni gli stessi: farina tipo” 00” di grano tenero, pelati San Marzano non concentrati, fior di latte di Agerola, olio di semi, acqua, lievito, sale marino, basilico, origano e aglio. Ed è proprio tra i tavoli di Michele, che Julia Roberts siede nel film “Mangia Prega Ama”. Infine Sorbillo, dove gli attuali eredi sono impegnati nella ristorazione per portare la pizza napoletana in giro per il mondo. A Napoli c’è una lunga tradizione fatta da cibi di strada, il modaiolo street food nasce qui, tra cibi da asporto avvolti nei tipici “cuoppi”, cartocci di leggera velina alimentare in cui vengono servite frittatine di maccheroni, paste cresciute o arancini di riso in bianco con la provola o rossi con salsa carne e piselli, crocchè di patate o le tante pizze fritte, le montanare e chi più ne ha più ne metta. Napoli è piena di friggitorie, non esitate! Consigliatissimo il cuoppo di La passione di Sofi, in via Toledo. La giornata sarà intesa, movimentata, colorata: prima di ripartire concedetevi una passeggiata al tramonto tra il lungomare e Castel dell’Ovo, situato in un suggestivo angolo della città, su un’isola tufacea, dove la luce ed i colori del mare vi faranno innamorare definitivamente di Napoli. Una città che più visiti, più vorresti tornare per capire, per scoprire, per viverne contraddizioni e magia.

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Summer camp Di Redazione

Val veny / 28-29 luglio 2017 Due giorni di rock in una valle mozzafiato, ai piedi del monte bianco.

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credit: VivianaVitale

concerto della nota band americana a Cesena) attraverso HYPERLINK “https://youtu.be/JozAmXo2bDE” un video diventato virale in poche ore (oltre 37 milioni di visualizzazioni in tutto il mondo) e dopo HYPERLINK “https:// youtu.be/Ul8vqaGGnY0” That’s Live, il concerto che nel 2016 ha decretato la nascita ufficiale della band, registrando il sold out di uno stadio intero (14.000 spettatori) e producendo That’s Live – The Biggest Rock Band on Earth live in Cesena 2016 l’ HYPERLINK “http:// www.sonymusic.it/news/uscita-27gennaio-thats-live-biggest-rock-bandearth-rockin-1000/” album con Sony Music Italy, oggi il viaggio continua ad alta quota. Rockin’1000 lascia la Romagna per approdare in una valle incontaminata a Courmayeur, ai piedi del Monte Bianco, dove sarà organizzato un villaggio ricco di iniziative ed attrazioni rock, con un programma articolato che culminerà con due diverse esibizioni dei mille - una notturna e una diurna, rispettivamente il venerdì e il sabato. Per la prima volta il pubblico avrà la possibilità di assistere anche alle prove e vedere da vicino come mille musicisti si preparano all’esecuzione di alcuni brani speciali, oggetto del video official, realizzati in un contesto unico. “Sarà una due giorni di immersione nella natura e nella musica che più amiamo.” dichiara Fabio Zaffagnini, General Manager Rockin’1000 e prosegue: “Vogliamo attirare musicisti ockin’1000 annuncia ed appassionati da tutta Europa e oltre, ufficialmente la prossima tappa far provare loro il brivido e la potenza del progetto che negli ultimi di Rockin’1000: un’esperienza unica, due anni ha fatto il giro del che tocca nel profondo. Vogliamo che pianeta e che a fine luglio vedrà la Rock Rockin’1000 attraverso Summer Camp si Band più grande del mondo, composta confermi come rituale musicale in grado da oltre 1000 musicisti, esibirsi sul tetto di abbattere ogni barriera, vogliamo d’Europa: il 28 e il 29 luglio 2017 la Val che sia divertente, vogliamo che diventi Veny, una location mozzafiato a due passi un’esperienza unica, da ricordare.” da Courmayeur, ospiterà ROCKIN’1000 Il raduno si svolgerà in un contesto SUMMER CAMP, un villaggio a base di selvaggio e facilmente raggiungibile, musica, amplificatori e watt. grazie ai servizi messi a disposizione dal Dopo aver esordito nel 2015 con una Comune di Courmayeur. “Da subito, call ai Foo Fighters (ottenendo un la loro iniziativa ci è piaciuta molto, è

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credit: Dalmo Nicola

bella e coinvolgente” - dichiara Fabrizia Derriard, Sindaco di Courmayeur che aggiunge: “Crediamo che attraverso Rockin’1000 sia possibile veicolare un’immagine della montagna come luogo di condivisione e incontro, aperto a tutti. Attraverso la musica, inclusiva per definizione, vogliamo far conoscere al grande pubblico la bellezza selvaggia e incontaminata della nostra Val Veny, un luogo unico e dalle molte sfaccettature. La montagna è patrimonio di tutti e ciascuno è libero di viverla nel modo che preferisce, come sportivo, musicista, alpinista o semplice osservatore”. A coronare questa prossima avventura, un format inedito che renderà l’esperienza ancora più coinvolgente delle precedenti, accorciando ulteriormente la distanza tra musicisti e pubblico grazie al villaggio rock che prenderà forma in una cornice naturale da sogno. L’iniziativa è pensata per far convivere musicisti e pubblico, grazie

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Travel

credit: VivianaVitale

credit: Dalmo Nicola

credit: BarbaraCasadei

ad un programma ricco di attività e all’allestimento di diverse aree comuni dove sarà possibile campeggiare, ballare e suonare attorno ad un grande falò che promette di essere indimenticabile. ROCKIN’1000 SUMMER CAMP - INFO Rockin’1000 Summer Camp si svolge venerdì 28 e sabato 29 luglio 2017 in Val Veny - Courmayeur I musicisti possono candidarsi attraverso il sito: www.rockin1000.com. Coloro che superano le selezioni potranno dare conferma di adesione a partire da martedì 2 maggio. Una volta raggiunte le 1000 adesioni, si apriranno le liste di attesa. Il pubblico può acquistare i primi biglietti in promozione early bird (disponibilità limitata) a 11 euro + d.p., sul sito www.rockin1000.com. Terminata la campagna di promozione, i biglietti costeranno 17 euro + d.p. (prevendita) e 22 euro (in loco).

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credit: Chiara Arrigoni

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Il biglietto di ingresso a Summer Camp è unico (non è previsto biglietto giornaliero). Sarà disponibile un servizio navette per la tratta Courmayeur - Val Veny (a breve maggiori dettagli) Sarà disponibile un’area parcheggio dove lasciare la macchina prima di prendere la navetta (non è possibile accedere all’area dell’evento con la propria auto) Convenzioni alloggi e viaggio su www.rockin1000.com


Travel

credit: Nancy Ieracitano

credit: Martina Pieri ROCKIN’1000 SUMMER CAMP è un evento organizzato e promosso da Rockin’1000, con il patrocinio del Comune di Courmayeur. Main Partner: Nastro Azzurro - Main Media Partner: Radio DEEJAY - Network Internazionali: International Radio Festival INFO: www.rockin1000.com - Canali Social: Twitter - Instagram - Facebook Per ricevere news e aggiornamenti è possibile iscriversi alla newsletter su www.rockin1000.com

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Wedding

Wedding Photography di Elisa Bucci

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e fotografie del matrimonio sono uno dei ricordi piÚ indelebili che possiamo portarci dietro per rivivere negli anni le emozioni di quel giorno da mostrare ai propri figli e nipoti. Col passare degli anni acquisteranno sempre piÚ valore, tenendo vivo il ricordo di quegli istanti che andrebbero via via sbiadendosi. La scelta del fotografo è molto importante, il suo stile dovrebbe rispecchiare quello della coppia e del sentimento che desiderano immortalare. Ma quali sono le principali tendenze nella wedding photography? Ne abbiamo parlato con il fotografo Pier Costantini (http://www.piercostantini.com/)

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“Seguire le tendenze credo che sia più legato al mondo del wedding planning che alla fotografia vera e propria. Da paese a paese ci si distingue molto nello stile fotografico, posso dire che quello che prediligo è lo Storytelling, per cui raccontare in maniera spontanea e naturale, questa giornata che rappresenta l’inizio di un nuovo percorso di vita, per cui ricco di simbolismi, di riti ( sacri e pagani). Quindi Wedding Reportage a tutti gli effetti, dove il fotografo esiste, ma deve, a parer mio, far sentire il meno possibile la sua ingombrante presenza. Mi chiamo Pierluigi Costantini, nato a Pescara nel 1975. Se è vero che la vita inizia a 40 anni, allora la fotografia mi ha portato a nuova vita. Ho studiato Giurisprudenza ed ho ultimato il mio percorso di studi, ma sapevo che l’avvocatura non sarebbe stato il mio mondo. Musicista Rhythm ‘n Blues (bassista) per molti anni, ho svolto diversi lavori fino a quando ho deciso di mollare tutto e concentrarmi sulla mia passione: la fotografia.

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Wedding

Dopo molti anni passati lavorando in ambienti molto diversi, avevo capito che il mio sogno era quello di lavorare in un ambito creativo, con tutte le difficoltà di chi da solo si mette di nuovo in gioco. Non c’è un momento preciso nella mia vita in cui ricordo di aver preso una macchinetta in mano, di certo ricordo che dietro ogni foto sviluppata scrivevo a penna i settaggi della mia vecchia Pentax Lx, una sorta di Lightroom Hand Made. Vivo e lavoro principalmente a Pineto, paese turistico sul mare in Abruzzo, dove suddivido il mio tempo tra ritratto in studio e il wedding storytelling. Cerco di viaggiare il più possibile, perché la mia più grande passione è la Street Photography ed ho capito dopo una fase di studio che il mio ambiente naturale è la strada. Mi sono confrontato con vari generi fotografici. Amo la Street Photography che è reazione agli stimoli visivi, prontezza di riflessi, capacità di anticipare gli eventi; fotografare l’umanità nel loro contesto abituale ma con occhi diversi, per me ha un fascino indescrivibile. Adoro il ritratto perché è un genere che mi mette in contatto con il soggetto, entro in simbiosi emotiva con chi ho difronte, in sostanza è sempre un arricchimento. Mi dedico molto al wedding dal punto di vista dello “storytelling”, in tutti questi generi collegati fra loro il fattore umano è indispensabile. L’umanità è al centro della mia fotografia. Nel 2015 ho creato Pier Costantini Studio, non un semplice studio, ma un vero e proprio spazio creativo condiviso (CO WORKING); uno spazio di condivisione di idee con designer, grafici, creativi che abbiano voglia di fare squadra per un progetto comune. La mia attività nasce dunque proprio dall’esigenza di condividere uno spazio

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creativo, con persone che avessero la mia stessa visione di team e che potessero lavorare in simbiosi ad un unico progetto comune.” Cosa credi che dovrebbe trasmettere una fotografia?

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“E’ una domanda complessa ed allo stesso tempo molto interessante. Ho imparato con il tempo che la fotografia non è riproduzione, ma rivelazione. E’ accogliere il mondo e rappresentarlo così com’è, restituendo dignità a tutto cio che ci circonda. E’ il fotografo che decide cosa mettere dentro ad una fotografia, così come decide cosa tenere fuori, per cui è allo stesso tempo importante sia ciò che vediamo, sia ciò che non vediamo.


Wedding Cosa deve trasmettere una fotografia? Non lo so, credo che se rimani incollato a guardare una fotografia, o torni a guardarla spesso vuol dire che questa ti suscita sensazioni diverse di volta in volta, io la chiamo Timeless Image.� In collaborazione con Pier Costantini Fotografo vi proponiamo 3 wedding inspiration.

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di Paola Agostini

Moda donna: 10 outfit per la vostra estate Dove passerete i caldissimi mesi di luglio e agosto? Sicuramente non potete rinunciare ad essere trendy! Ecco per voi, quale che sia la vostra destinazione, 10 outfit per essere sempre al top.

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di Paola Agostini

Are you ready for this summer?!

Stampe animalier, fantasie floreali e righe multicolor sono i trend della Primavera Estate 2017! Costumi da bagno e tanti accessori bambino per affrontare la stagione estiva, che sia al mare o in piscina‌ ma sempre super fashion! 58


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CatiminI

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Kids Fashion Lili Gaufrette

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Gallucci

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Kenzo Kids


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Kids Fashion Paul Smith Junior

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La moda si fa #eco, con Doodle Do

di Di Elisa Boaretto www.littlevamodabambini.blogspot.it

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Foto di Emily Kornya

ggi vediamo qualcosa di diverso, di nuovo, per cui ti chiedo un occhio attendo, accurato e cauto nel giudizio affrettato; oggi vediamo insieme una moda interamente ecosostenibile, che fa della sensibilità verso il nostro pianeta la sua stella polare, una sensibilità che oggi, forse, tutti dovremmo avere un po’ di più. Doodle Do è una moda bambini particolare, diversa, colorata, che nasce dalla sapienza ventennale di Celsa Efroni e dalla sua sensibilità verso l’eco sostenibilità; Celsa la vuole trasmettere ai bambini, nostro futuro, affinché imparino a prendersi cura del mondo in cui vivono, e lo vuole fare attraverso ciò che indossano nella quotidianità, attraverso la moda… Che tutto può! Doodle Do crea capi in cotone interamente lavorati nel Regno Unito con un processo produttivo che soddisfa tutti gli standard di qualità del Global Organic Texile Standard, dalla

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Foto di Emily Kornya

produzione alla lavorazione del cotone, fino all’imballaggio del prodotto finito. Lo so che linee Doodle Do sono particolari, non voglio che le apprezzi subito, prenditi del tempo, guardale con calma, immaginale in un contesto adatto e rifletti sull’aspetto della sostenibilità in cui Doodle Do crede, sul quale oggi tutti ci dovremmo soffermare un po’ di più, anche e soprattutto con i nostri bambini… La moda ci offre la possibilità di farlo in modo privilegiato: giocando insieme a loro! Doodle Do veste i neonati e i bambini fino ai 6 anni, con capi in cotone, comodi, ampi e liberi; Emily Kornya li ha fotografati per noi, per te, per farti vedere qualcosa di nuovo e di socialmente impegnato, per farti apprezzare anche un altro lato della moda bambino, quello più libero, più naturale e più puro…


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Kids Fashion Libertà e immaginazione sono ciò a cui si inspira Doodle Do nella collezione SS/2017, creando capi capaci di lasciare i bambini liberi di giocare, di sporcarsi, di fantasticare… Liberi di muoversi, di volare con la fantasia e di sognare ad occhi aperti un mondo più pulito.

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Estate ai tropici tutto l’anno Di Redazione

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nche nell’afa della metropoli, quindi, o tra le mura di casa propria è possibile sognare, esplorare e viaggiare con la mente, ad occhi aperti, verso mete lontane e inesplorate, per vivere l’estate ai tropici tutto l’anno. Luoghi da sogno che incantano, atolli paradisiaci di finissima sabbia bianca per chi ama crogiolarsi al sole o foreste profonde per gli animi più intrepidi. Da sempre mete ambite in tutto il mondo, i tropici sono l’emblema della suggestione esotica e si sviluppano nell’immaginario comune attorno a colori caleidoscopici e storie di flora e fauna dagli innumerevoli aspetti. E così, tra le Galapagos e le Seychelles, se da un lato le dune modellate dal vento si lasciano accarezzare dall’acqua

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cristallina, dall’altro incontrano il verde lussureggiante e selvaggio, creando immagini spesso difficili da replicare. WallPepper ha accolto la sfida reinterpretando sulle sue carte da parati questi sogni di natura tropicale e di paesaggi rari: ne è nata nel 2017 la collezione Tropikos, con soggetti ora dettagliati ora solo espressi attraverso sfumature di colore che catturano l’essenza dei luoghi più misteriosi. Chineleaves, Jungle, Palmania, Drops e Touke Touke Jungle sono solo alcuni dei soggetti che esplorano ventagli di foglie e tetti di liane, attraverso colori talmente vividi da sembrare iridescenti.

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Home Tropical Pop e Amazzonia accolgono invece palette differenti, tra bruciati e tonalità fluo che forniscono una nuova interpretazione dell’ambiente tropicale, con un approccio più caldo e colorato. A popolare questi habitat, poi, fenicotteri, tucani e coloratissimi pappagalli, da soli o in piccoli stormi. Lì dove la costa incontra il mare, la collezione Naturalis con i soggetti Fondalee Quies, racconta i fondali

marini e le barriere coralline, tra letti di conchiglie e nugoli di creature subacquee. Le carte da parati WallPepper sono composte esclusivamente da fibre tessili, agave e cellulosa, prive di PVC e stampate con inchiostri ecologici. Questo le rende ideali anche per l’utilizzo in ambienti domestici a stretto contatto con i bambini o per gli spazi contract.

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Di Floriana Giliberto @missflhorence

Home

Dress your home summer

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se facessimo un bel tuffo dove l’acqua è più... denim? Un colore senza tempo, fresco, elegante e di grande attualità,che sa vestire la propria casa conferendone personalità e carattere. Rivolgendo l’attenzione verso questa nuance, si percepisce quanto sia vibrante la voglia di relax e romanticismo senza però abbandonare quel tocco di suggestiva originalità che lo contraddistingue affiancandolo a colori ed oggetti di chiara ispirazione come ad esempio il bianco. E cosa ci salta alla mente osservando questo percorso cromatico? Facile! Un affresco coastal, che esibisce righe e total denim su tessuti e pareti dal sapore rigorosamente estivo. Runner

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e tovagliette magari realizzate a mano, allietano sapientemente una mise en place semplice e naturale, mentre cuscini, lanterne e varie decorazioni marine, decorano pavimenti in legno sbiancato dal fascino largamente shabby chic corredandone i living. Ed allora? Tuffiamoci in questa rapsodia di pace e tranquillitĂ dove la combinazione vincente di sabbia, salsedine e libertĂ tracciano il fil rouge tra sogno e realtĂ ! 80


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Picnic ad Hanging Rock Di Elisa Martinoli 82


Libri

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l romanzo che desidero proporvi in questo numero si intitola Picnic ad Hanging Rock della scrittrice australiana Joan Lindsay, edito in Italia da Sellerio Editore nella collana La Memoria – traduzione di Maria Vittoria Malvano - al prezzo di € 12,00. La vicenda si svolge in Australia nel 1900 all’interno dell’Appleyard College, un istituto femminile diretto dalla severa Signora Appleyard. Le allieve dell’istituto sono in fibrillazione, in quanto, il giorno di San Valentino, la direttrice ha deciso di concedere loro una giornata di svago ad Hanging Rock, una roccia vulcanica che esiste realmente all’interno della macchia australiana. Alle ragazze è stato permesso di poter organizzare un picnic alla roccia, accompagnate da alcune insegnanti dell’istituto: dopo aver degustato le pietanze preparate per loro, alcune allieve decidono di fare una passeggiata per esplorare i dintorni– le più anziane Irma, Marion e Miranda, seguite da Edith, che in preda ad una crisi isterica decide di tornare alla base, senza

ricordare nulla di quanto accaduto durante la scalata verso la roccia -, tuttavia al momento di ritornare al college delle ragazze non vi è traccia, manca inoltre all’appello l’insegnante di matematica, la signorina Mc Graw. La ricerca dell’insegnate e delle ragazze scomparse, oltre alla forze dell’ordine locali, coinvolge anche gli abitanti dei dintorni e la notizia si diffonde velocemente, nonostante gli sforzi della Signora Appleyard per mascherare l’accaduto. Il college inizia ad andare in rovina: numerose allieve vengono ritirate dall’istituto ed anche alcune insegnanti decidono di abbandonare il luogo di lavoro per andare altrove. Non voglio dilungarmi ulteriormente sulla trama e sulla risoluzione del mistero, mavi basti sapere che successivamente alla morte dell’autrice è stato pubblicato il capitolo conclusivo del romanzo, eliminato dall’editore all’epoca della pubblicazione, intitolato “The secret of Hanging Rock”, il testo non è mai stato pubblicato in Italia. Il romanzo si caratterizza soprattutto per

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Libri il mistero che circonda la scomparsa di Marion, Irma, Miranda e della Signorina Mc Graw, nonché per una leggera connotazione che tende alla fantascienza e all’esoterismo, ma anche per il realismo con il quale viene descritta la vita delle allieve all’interno del collegio, come ad esempio le vessazioni che deve subire la piccola Sara da parte della direttrice. Lo stile dell’autrice è diretto e preciso, con una dovizia di particolari che interessano maggiormente la descrizione dei luoghi – Hanging Rock ed i suoi dintorni sono caratterizzati, nel romanzo, da un’aura magica che influenza il comportamento delle protagoniste sin dal loro arrivo – e degli stati d’animo delle insegnati e delle giovani allieve del collegio. Dal romanzo è stata tratta una trasposizione cinematografica, diventata un vero culto per ambientazioni e costumi. Adatto a quei lettori che desiderano un romanzo con un mistero da risolvere, anche se forse una vera soluzione non si trova tra le pagine del libro, ma nella fantasia di coloro che lo leggono.

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Di Marzia Lacroce

Piccoli Dettagli


Diy

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ono Marzia, ho 32 anni, sono moglie e mamma di un bimbo di 22 mesi. Tutti i miei ritagli di tempo li dedico nel soddisfare la mia sfrenata curiosità e voglia di cucire e crochettare. Realizzo gonne in tulle personalizzate per donne e bambine romantiche. Lo faccio perché amo aiutare ad esprimere l’eleganza con originalità. Il mio desiderio con ‘Piccoli Dettagli’ è di soddisfare il bisogno di ogni donna di avere nell’armadio una gonna che esalti la sua femminilità, che dia eleganza alla sua figura; ma che ha bisogno, allo stesso tempo, di una gonna comoda da indossare, che possa essere portata tutto il giorno permettendo di muoversi con disinvoltura. In abbinamento alle gonne in tulle realizzo una collezione di accessori da poter abbinare, fusciacche, spille, fiocchi, fiori, decorazioni per capelli. Voglio far distinguere la grazia femminile con prodotti fatti a mano, curati nel dettaglio e nella personalizzazione con la cliente.

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Diy Mi trovate su Instagram e Facebook ed Etsy come Piccoli Dettagli Shop, oppure potete mandarmi una mail a piccolidettaglishop@gmail.com

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Le ricette

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Ig @ildolcesalatodimanuela

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Manuela D’Incecco

Peperoni ripieni estivi

INGREDIENTI • 300g riso • 100g di prosciutto cotto • 3uova • 50g di parmigiano grattugiato • 50 g di piselli • 10 pomodorini • 1 mozzarella • Qualche foglia di basilico • Sale e olio extravergine d’oliva

PREPARAZIONE Lessate per circa 10min il riso. Una volta freddo aggiungete tutti gli ingredienti e riempite i peperoni. Metteteli in una pirofila con un filo d’olio e infornate per 40 minuti a 180°

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ilmondodibetty.it

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Elisa Vallereggio

Spaghetti alla chitarra con vongole veraci e ceci INGREDIENTI • 300 g di spaghetti alla chitarra • 200 g di ceci lessati • 1 kg di vongole veraci • 1 spicchio di aglio • 1 peperoncino • prezzemolo • vino bianco • olio evo • sale

PREPARAZIONE Spurgare le vongole in acqua per circa un’ora, sciacquare poi sotto l’acqua corrente. Versate in una padella antiaderente con aglio, peperoncino e vino bianco e farle aprire. In una padella fare cuocere i ceci per un paio di minuti con 2 cucchiai di olio, 1/2 bicchiere di acqua e un pizzico di sale. Lessare la pasta in un abbondante acqua salata, nel frattempo unire le vongole ai ceci e la pasta scolata al dente. Mescolare ed insaporire con prezzemolo tritato e se necessario un filo di olio a crudo.

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Elisa Vallereggio

Tiella di alici

INGREDIENTI • 500 gr di alici • 2 patate • 4 cucchiai di mollica di pane raffermo • 1 spicchio di aglio • prezzemolo tritato • olio evo • sale

PREPARAZIONE Pulire, diliscare, lavare e asciugare le alici. Sbucciare le patate e tagliarle a fettine sottili e salare. In una ciotola mescolare il pangrattato con olio, prezzemolo e spicchio d’aglio tritato. In una teglia da forno mettere sul fondo un filo di olio e alternare uno strato di patate e uno di alici, irrorare con olio, un pizzico di sale e cospargere con il pangrattato condito. Cuocere in forno a 200°per circa 30 minuti. Sfornare e servire.

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W Moms

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