Alessandro Sicilia
DIGITALE OMOLOGATO
Edizioni Centro Studi Universum Lugano
Ormai Alessandro Sicilia è un poeta di notorietà affermata a livello nazionale, e per alcuni aspetti, anche al di fuori del nostro paese. Così capita a chi, per gli straordinari incontri e incroci del caso, riesce ad impersonare un tempo, una situazione, e a cogliere pensieri diffusi dando ad essi forme che ne spostano la generale condivisione su un piano di straordinarietà non tanto linguistica quanto di generale presentazione: scarnificando il ragionamento, se ne enfatizzano le capacità provocatorie, e l'ovvio - lo scontato - diviene imprevedibile, apparentemente illogico, che consente di guardare con occhi nuovi a ciò che si dice e si ascolta senza prestargli più attenzione. La riqualificazione dell'esperienza quotidiana è passata nella letteratura con istanze e finalità poetiche diversissime: la scuola della satira di Orazio ha prodotto testi di raffinatissima elaborazione, che nascondono sotto l'apparente semplicità, sotto l'andamento da favoletta o da discorso quotidiano, un lavoro di ricerca che in alcuni casi - si pensi al Giusti - possiamo fortunatamente ricostruire nei faticatissimi manoscritti irti di varianti d'autore, di ripensamenti, di correzioni che non investono solo questa o quella parola, ma a volte l'intero andamento del discorso; il tardo medioevo, al contrario, ha prodotto una sorta di "poesia popolare" (quella, per intendersi, a cui si ispira innovativamente molto del discorso spettacolare di Fo), con professionisti del registro basso che si sono fatti un obbligo dell'avvertita esigenza di dare dignità alle cose della società di cui si sentivano interpreti, mescolando genialmente segmenti di registri sublimi o semplicemente eruditi alle stranezze del vicolo e dei suoi possibili sostituti, a partire dalla bottega di barbiere che fece nascere i sonetti e gli altri componimenti del Burchiello. Ma forse anche più complicato è capire come si crea la mescolanza di poetiche e di esperienze di cui sono intrecciati i suoi libri: sarebbe una ricerca non facile, che forse mai sarà fatta, quella di vedere come le tante sperimentazioni di questi ultimi cinquant'anni (ma si può, come sempre da un secolo in qua, risalire fino al Futurismo, o meglio ai Futurismi) siano arrivate fino a lui. Forse si tratta di notazioni inutili, ma fa una certa impressione considerare la "casualità" in nome della quale Sicilia scrive "acquarello" invece di "acquerello", che oggi è la forma più diffusa: ebbene, il grande Tommaseo scriveva che «Il vinello sarebbe da dire sempre Acquerello, la pittura Acquarello, acciocché il suono stesso dia la distinzione, e coll'ambiguità tolgansi le varietà superflue, delle quali la nostra lingua sovrabbonda, e fa dire di tanti essere Acquerello». Sicilia e il suo vino rosso, in quest'ultimo libro e in tutti i precedenti, sono ben altro che acquerello, o mezzo vino, una «bevanda fatta d'acqua messa in su le vinaccie, cavatone prima il vino»; e come per la coincidenza col Tommaseo, così per i rapporti fra Sicilia e le avanguardie tutto il contesto farebbe pensare ad un incontro impossibile. Il luogo, il tempo, le circostanze personali dell'esistenza non testimoniano, a prima vista, a favore: chi Sicilia ha potuto conoscere nella sua Rende, a quali movimenti - poetici, si intende - ha potuto partecipare, in quali librerie, caffè o fumosi salotti ha potuto perdere utilmente il suo tempo, fino a maturare odi e passioni che ogni onesto poeta più o meno maledetto deve coltivare per convincerne in primo luogo se stesso e poi i suoi lettori? Con quali teorici della letteratura lo metteva in contatto il mestiere con cui si guadagnava onestamente da vivere, mestiere "impoetico" ma bellissimo se praticato con la sua passione di conoscere il mondo, che per essere tanto vero quanto intero non richiede le misure delle migliaia e migliaia di chilometri quadrati, ma può chiudersi in un fazzoletto di terra su cui passa la vita di qualche centinaio di persone? Eppure a scavare più a fondo, vengono fuori curiosità di scuola e di scuole, dalla capacità fantastica di una città che si stava scoprendo e provava l'orgoglio della sua identità (ciao Sandrino: un caro saluto, dopo tanti anni, a te e a tuo padre; avrei voluto saper scrivere io quella pagina di «Ho nascosto la paura ...», ma la poesia è dono e maledizione degli dei, e contro la loro volontà nessuna fatica può darcela) a una provincia in cui, sotto traccia, il dopoguerra, fra politica e cultura, aveva rilanciato le curiosità che ne avevano fatto fra Quattro e Cinquecento un'Atene del sud, con incredibili fioriture di giornali e fogli, di circoli e gruppi letterari e di spettacolo, con le loro
splendide reciproche antipatie e invidie che da sempre sono la sostanza di dispute che rendono innocente il narcisismo, geniale la stupidità, quando è quella dell'Idiota esemplare, candido e consigliabile, purché non banale, il peccato: ma sì, recuperiamo anche qui una parola che questa fine d'anno ha reso di nuovo di moda: sia chiaro però che, a differenza di quanto ha potuto decidere le sorti di Strasburgo e Bruxelles, fra i sette ci interessano soprattutto superbia, invidia, ira, accidia, e magari avarizia e gola. Alessandro Sicilia nel contesto della cultura rendese e cosentina di fine Novecento e dell'inizio di questo secolo sarà, però, oggetto di qualche tesi di laurea, non ad Arcavacata o non solo lì, quando saranno altri a poter leggere che cosa si penserà di questi tempi e di queste persone; qui noi vediamo il nuovo capitolo di un'esperienza che segna progressivamente cambiamenti e continuità, nella piccola e nella grande misura, con un'identificazione di vicino e lontano che non è la passiva globalizzazione del consumatore di informazione ma la partecipe curiosità e umanità di chi vede sempre dello stesso colore il sangue, che sia versato dalla 'ndrangheta o dalle bombe, di chi coltiva i sogni del passato consolandosi col pensiero che in fondo già allora erano sogni, e perciò tanto più veri e duraturi del reale, di chi può mettersi in primo piano senza paura di essere arrogante, perché è pronto a prendere su di sé tutte le colpe del mondo e a sacrificarsi esponendosi senza più nessuna difesa al giudizio per ottenere la generale purificazione dell'indagato e degli inquisitori. Col passare degli anni, come spesso accade, le misure si asciugano e diventano così anche più efficaci: la sezione Io residente dello zero si apre con una poesia che ha per titolo Mascherato e consta di un solo verso, «Adesso sono io», perfetta condensazione delle tantissime pagine che si sono scritte su personaggi più o meno in cerca d'autore e su maschere più o meno nude, e poche pagine più avanti, verso la fine di Una bottiglia irachena, risponde Parole a pugno chiuso, che consta addirittura di una sola parola, e che parola: «Compagno». Sembra che Sicilia risponda a se stesso, anche nella simmetrica specularità delle dimensioni di titolo e testo: in Mascherato diceva di aver trovato e indossato la sua identità e qui ci spiega quale essa è, quella di un "compagno", e chi abbia letto i suoi testi sa bene che cosa tutto questo significhi per lui e per la dimensione di sogno in cui vive e si consuma tanto della sua scrittura. Se gli amici e i sempre più numerosi estimatori sapranno coltivarlo e usarlo senza caricarlo di compiti che non sono suoi, se la sua benedetta follia si conserverà negli anni, e i capelli sempre più bianchi sapranno accrescerne l'autorevolezza senza alterarne significati e funzioni, se quelli e quelle che hanno o hanno avuto coincidenze e discussioni con lui continueranno ad accordargli nel difficile momento della buona sorte l'indulgenza che gli hanno espresso quando su lui non incombevano gli attuali pericoli dell'ufficialità e dell'inglobamento che disinnesca e mortifica, soprattutto se Sicilia continuerà a volerci bene con rabbia, e ad aver voglia di dirci con i suoi contorti percorsi quello che, senza saperlo, anche noi pensiamo, il prossimo libro - anzi i prossimi saranno altrettanti appuntamenti da attendere con curiosità, per un dialogo che continua nella cronaca e nella storia, per pochi spiccioli di rivelazione che perfino in tempi come questi valgono tanto più del capitale (del Capitale? Lasciamo stare: sono giochi che si può permettere il poeta, non il prefatore). Giovanni Polara
HO COMPRATO LA GUERRA
SOGNI ho comprato un libro il diario delle mosche un chilo di mosche un sogno d’amore ho comprato la miseria la giostra senza cavalli la minestra senza sale le favole di Bush l’anima di Saddam ho comprato la guerra Le bombe giocano a carte.
Rende, Roges 1/10/2000
MATITE Distanze di tempo graffiti alla bacheca sorbetto di preghiere tagli di tarantelle ricevute di codici a barre antipasto di guerra parole segnate da matite rosse legare la giustizia legare le parole. Rende 20/09/2002
DOPO IL SEGNO + La rivoluzione nel sacco labirinto di potere teorema di forze parallele teorema di baci d’amore brindisi di cocaina per maturare ciliegie la lucertola s’affaccia sul mare befana di bombe blocco di anime. Rende 28/08/2002
P.C.I. Tre chiodi per tre lettere p.c.i. tre punti per tre lettere p.c.i. tre barre per la libertà tre giochi per l’amore di gruppo alla fine del giorno le campane la messa sulle pagine gialle l’impero economico cosa buona e giusta altre barre all’orizzonte calcoli di matematica digitale pensione di povertà domani la libertà non scende le scale. Rende 06/10/2002
LA STRADA DEGLI OCCHI (versi per Giuseppe Stancati ) Lungo la strada degli occhi ho disegnato i tuoi giochi lungo la strada degli occhi ho baciato la tua voce tornerai a cavalcare la vita tornerai alla scuola dei sogni scrivere amore accarezzare mamma correre dietro le favole correre dietro i tuoi giorni correre dietro il silenzio il tuo silenzio è presenza il tuo silenzio è amore. Rende 27/10/2002
SOTTRAZIONE DI ANIME Copertine digitali fornace di pensieri batuffoli di cera musiche di robot accarezzano le tue mani lo schermo è separato la botte della poesia convincimenti nascosti. Rende studio 19/08/2002
COLORI DIGITALI Rotolano gli anni affettati dai pensieri diari globali dispersione di cellule tipografia dello spazio acrobazie di borsa rotolano gli anni lontano dai miei occhi verifica del sol leone verifica nucleare. Rende 19/06/2002
SELEZIONE Globalizzazione di povertà beneficenze di elemosine programmi tv l’angolo adiacente al sole destinazione sud periferia nord selezionare merde globalizzazione di miracoli globalizzazione di porci globalizzazione antisettica globalizzazione in provetta isolare miseria isolare ricchezza miracoli antibatterici. Rende maggio 2002
CIAK SI GIRA Ciak bugie scendono le scale il fumo spegne la candela mangia l’erba il campanile ciak si gira cenerentola con gli stivali maschere di parola maschere di bugia ciak si gira digitale omologato Rende, 16/05/2002
BLITZ
A LEI Ho stretto la tua mano ho baciato il tuo sorriso anestesia di colori anestesia di baci ho dimenticato il mio nome ho dimenticato i miei sogni lungo la strade dei tuoi occhi l’amore il tuo diario una favola. Rende 05/07/2002
ANESTESIA Sconfiggere popoli
anestesie di popoli anestesie di dio giungla di parabole caldarroste al digitale dio semaforo rosso pinocchio sulla chiocciola crociere di scintille crociere di parole. Rende 17/07/2002
BLITZ Libertà divieto d’affissione
libertà in manette sogni in manette blitz alla casa digitale blitz senza pantofole blitz di acqua e sale versione di favole astratte complicità culturale pericolo di anestesia blitz in manette. Rende 18/12/2002
HO NASCOSTO
Il mio scalpello ha modellato il tuo amore ho nascosto i tuoi baci ho nascosto il tuo sorriso lungo la favola dei miei sogni lungo la voce dei miei sospiri ho nascosto i miei giorni dentro i tuoi occhi una rosa rossa pegno del nostro amore
II Marmellata di neve sul pane la scala in salita sogni di parole stanche controllo di casseforti arrivano balene bianche arrivano bombe intelligenti arrivano preghiere di sale. Rende 31/07/2002
BETLEMME 2002
Digitale alla bilancia il sistema l’elemosina il silenzio gira la ruota non leggere i miei sogni non leggere i miei versi l’alfabeto non ha tasche l’alfabeto non sorride codice a barre di anime anima digitale presepio di carri armati dio soldato dei tank Gesù non nasce a Betlemme Gesù prigioniero di dio. Rende 10/12/2002
LA SCATOLA DI CERA
LA SCATOLA DI CERA Sciogliere la riserva sciogliere il digitale dio è bene dio è male separare l’acqua dal sole il fumo dall’aria stirare la storia con il vecchio ferro a carbone separare la brace dal calore l’alba dal tramonto frustare il cavallo da corsa frustare il digitale. Rende 06/05/2003
CODICE BINARIO Kamikaze di anime
anime orientali gestione di codice binario cellule di scarpe vecchie favole in palestra somme di soffitte bombe benedette da dio miracoli catene invisibili. Rende, 09/03/2003
IRAQ Tutte quelle cose sono vecchie
quelle che il mio cervello indica qual è il vecchio qual è il nuovo qual è il rosso quale il bianco il dolce e l’amaro sono le riserve il fronte dell’ultima linea tutte quelle cose sono vecchie frantoio di anime frantoio di dio. Rende 13/04/2003
Dopo la visione (cronaca di un suicidio) Cinema teatro Italia Gruppo teatrottanta Testo : Perfetti Regia. E. Scalercio
Rappresentazione Sotto la lanterna parole
digitale a due facce profonditĂ di zeri primario di parole nelle tue scarpe panna cotta insalata di sentenze insalata di processi dita di periferia indicano prigioni dita di periferia unte di crema digitale sotto la lanterna parole sotto la lanterna il buio. Rende 24/04/2003
LA POESIA IN CAMICIA
L’ALTROVE NASCOSTO Suona la campana della storia la voce è la mia ho nascosto l’altrove la paura di vivere parola in sala operatoria la storia ingessata gerarchia di valori gerarchia di lumache stop alla casa di Pietro l’ingresso in soffitta l’altrove di favole l’altrove di dio
cocci di dio cocci di preghiera. Rende 06/07/2003
ACCERTARE Nessuno raccoglie le ciliegie del mio giardino
nessuno può vestire la poesia con la camicia bianca indossare il vestito del Doge ricamare le pietre del fiume ricomporre le file dei morti illustrare la copertina delle bombe accertare il fisco dei sogni la libertà dell’Iraq la toponomastica del petrolio le telefonate della storia. Rende 11/07/2003
IL TEMPO Il tempo non fa scalo sulla pista nord
il sud rivendica le parabole di internet la parola nel tempio la mucca nella stalla il tavolo dei quattro amici il tempo non fa scalo sulla pista rossa il tempo una mostra digitale. Rende 12/07/2003
DIMENSIONE AFRICA Piovono parole di bombe
resa di anime dopo la morte accarezza i miei capelli sonoro di rovine antibiotico assente il tuo paese è povero arrivano speranze arrivano delusioni compra i miracoli compra la morte. Rende 29/05/2003
DIARIO DI BOMBE
DIARIO DI UNA BOMBA Diario di una bomba pensieri di una bomba dio nelle bombe il diavolo nelle bombe esplosione di bombe esplosione di dio il circo delle esplosioni il circo senza pagliacci sirene di note sirene di pappagalli cin cin di bicchieri cin cin di vittorie cin cin di petrolio. Rende 22/08/2003
II Ho archiviato i miei giorni ho archiviato i miei passi sulla sponda sinistra del fiume il nord sulla sponda sinistra il rosso sbiadito l’arcobaleno cieco il diario di pinocchio digitale tratteggiato sesso in ginocchio sulla sponda sinistra del fiume l’albero degli zoccoli contadini digitali pinocchio impiccato. Rende 24/08/2003
III Dopo il digitale carta assorbente per asciugare il sangue delle bombe lacrime di solitudine lacrime di povertĂ caos di parole caos di salotti diario scritto dalle formiche preghiere recitate da formiche platee invase da formiche platee di bombe platee di uranio impoverito libertĂ di bombe libertĂ di formiche. Rende 26/08/2003
CINEMA 2003
(VENEZIA) I Al bivio indiano
il resto del crocevia pellicola di inchiostro bianco pellicola di cinema muto il piano isobarico dialogo di sentimenti dialogo di pensieri Lido di Venezia 31/08/2003
II L’eterno senza zoccoli
il crimine senza zoccoli zoccoli rossi per la cultura lacrime lontane lanterne di lucciole lanterne di popoli l’immaginario ha rotto il bicchiere brindisi all’ignoranza al progetto politico al cinema muto. Aeroporto di Venezia 07/09/2003
III Linee su foglio bianco
linee sul cuscino dell’amore linee digitali linee di sogni paralleli processioni di note. Rende 05/10/2003
ACQUARELLO
Dietro la prima pagina io
il pennello del centro storico l’acquarello napoletano il comizio di pulcinella il popolo di pulcinella il naso di pinocchio dietro la prima pagina tu brindisi di lumache brindisi di baci dietro la prima pagina il vento segno zodiacale di fuoco acquarello di speranze deposito di coscienza. Rende 26/09/2003
VIETATO ENTRARE
Io scrivo lontano
io scrivo vicino non mangio le tue polpette sciopero di parole le tue parole addizionate dal segno - perchĂŠ ruggire fuori dal recinto scarpe fuori posto pubblicitĂ del lustra scarpe anni venti di Chicago fuori dai bar fuori dai cinema fuori dal parco delle puttane vietato entrare Rende 20/07/2003
LA DIETA DELLE PAROLE
Io sono nella folla
uscire dalla folla uscire dall’archivio uscire dalla prigione i vicoli sono ciechi il sud abita il piano terra il sud un recinto al piano terra salto con l’asta il sud all’inferno all’inferno numero 1 Rende 10/08/2003
IL CERCHIO OVALE
Scrivere con inchiostro bleu
chiudere il cerchio delle parole il cerchio dei sogni il cerchio della ‘ndranghita scrivere con la penna dei dubbi filtrare la pellicola a 16 mm incastonare la tempesta al nord del suono della tosse farfalle di cinema muto a nord le scale delle bombe a nord il cerchio è chiuso. Rende 20/09/2003
LEI 2 Ieri la favola dell’amore
domani la favola della morte la favola della resurrezione il pranzo con 70 gr. di pasta a mezzogiorno il secondo ed il contorno la sera lei non mi racconta piĂš favole lei non mi recita piĂš poesie lei lontana dietro il sole che tramonta lontana dietro i miei pensieri che non amano piĂš Rende 14/08/2003
PREFERENZE
Selezionare sentimenti
preferenze di parole valori in cornici saldare l’uranio al mercato dei sogni preferenze di baci preferenze di tasti selezionare reati condannare galline condannare pensieri sabotare deserti l’accademia del vicolo cieco la messa delle mosche le note della chitarra sabotare il cielo legare pinocchio
Rende 04/08/2003
DOPO DIBATTITO
NOTE IN PIAZZA La mia penna scrive senza mano la mia penna scrive senza inchiostro la mia penna una bacchetta di note direttore d’orchestra direttore di pulci le canzoni bevono vino bere la saliva dei poveri dormire nei sogni della speranza ascoltare musica di formiche bande di formiche bande di pulci bande di poliziotti conflitto di scioperi conflitto di note balla la steppa tappeto di note. Rende 10/10/2003
IL CIRCO DI ROMA Le ali della coda
le ali del clown la coda del clown le ali di Wojtyla la maschera di Woityla le ali del centro la coda del centro sinistra le chiacchiere in vacanza sciopero in vacanza clown seduto al bar clown sulla sedia a dondolo a Roma Habemus Papam clown di cardinali folla di clown applausi di clown la chioccia ha schiuso le ali pulcini maschi Rende 24/10/2003
DOPO DIBATTITO Il tuo cucchiaio ha sorpassato il mio
io mangio parole il tuo bicchiere ha sorpassato il mio io bevo discorsi la poltrona del dialogo la poltrona di dio folklore del segno di croce la nave sul cerchio il mare sul cerchio sul pianerottolo ho sorpassato i tuoi sogni sul pianerottolo la tua voce Rende 31/10/2003
MEDIORIENTE
I segni che non sono di croci
l’analisi del rock rool l’analisi dell’intifada l’analisi del kamikaze scisma di pedofilia esplosione del cuore kamikaze esplosione di svastiche naziste Iraq povertà in ginocchio abbandono di sogni abbandono di anime Iraq giocattolo di petrolio particella del dio violento Iraq disco magnetico che brucia esplosione d’energia suona la campana della storia Rende 03/11/2003
ZOO A CONFRONTO
Confronto di mosche
ore senza tempo confronto di ore confronto di giovani confronto di futuro la coda di paglia non salva la carretta del mare altalena di poveri niente manette sul palcoscenico manette in cestino buste d’insetti scenografia d’insetti scenografia di favole. Rende 06/11/2003
MARIONETTE
Ho disegnato l’umanità
i cocci dei tuoi baci i cocci delle tue parole marionette tirano fili marionette tirano calci distillare l’umanità distillare il vino rosso bere il vino rosso marionette ballano bruciano sogni marionette che non sono di legno il cielo una buca di sogni distillare sogni. Rende 10/11/2003
L’ARBITRO
Fischia l’arbitro
cartellino rosso per la storia cartellino rosso per il gregge il papa non lascia il suo gregge fischia l’arbitro calcio d’angolo di preghiera tombola di tangenti spine di fichi d’india fischia l’arbitro i sogni giocano a carte Rende 12/11/2003
HABITAT
Io abito dove non abita dio
io abito dove non abita la morte io abito l’Iraq io abito dove abita allah io abito la morte i sentieri della pace i colori dell’arcobaleno le macerie delle bombe i cieli di Bagdad io abito nelle preghiere della bibbia io abito la parola di dio io abito la parola di allah io abito dove non abitano i sogni. Rende 22/11/2003
ANTOLOGIA DI FRONTIERE
NOTE DI PIANOFORTE
La mia testa una tastiera di computer
la mia testa una tastiera di pianoforte poesia di computer poesia di pianoforte dipingere onde magnetiche uranio impoverito melodie di note mani di giovani innamorate brividi di messaggi d’amore dipingere il respiro dei tuoi sogni accendere il vento fumare il vento accendere note baciare note telefonare il vento telefonare il sogno. Rende 01/12/2003
A MARIO MIO AMICO Le lacrime sciolgono la neve la neve raccontata dalle lacrime io passo lontano dal vento
lontano dalla morte vicino la tua bara le lacrime non sono salate il dolore sulla brace accostamenti di pensieri soluzioni chimiche soluzioni di cruciverba la sintesi del tuo disegno la sintesi digitale la polvere digitale io passo lontano dal vento. Rende 06/01/2004
LUCCHETTO DI DIO la mia chiave non apre il lucchetto
la poesia senza lucchetto il lucchetto di dio il mio vicino di manifesto il tetto di canne non ripara la pioggia di bombe la bibbia non legge la pace frontiere di presepi frontiere di discorsi alberi di lucchetti alberi di catene lucchetti di coscienze passaggio di lucertole. Rende 08/01/2004
Marines B R una stella strappata carabinieri a Nassiriya Iraq piazza Tienamen riformisti di coscienze Iraq popolo maiuscolo guerriglia di libertà difesa di allah marines mercenari del petrolio carabinieri radioattivi a Nassiriya leucemia del territorio morte programmata morte a pagamento brucia l’indice del colore brucia l’anima della polvere bruciano le parole della società civile società di giuochi società di merda. Rende studio, Pasqua, 11/04/2004 ore 10,15
II Dipingere inni alla tortura test di giuochi test di zeri manierista del pennello arrossare guance al prigioniero prigione palcoscenico di nudi spettacolo di sesso applausi la guerra senza cervello la guerra con il cervello spettacolo di torture applausi di zeri coglioni di zeri. Rende robba, 12/05/2004
TUTTI I NUMERI SONO ZERI
Tutti i numeri sono zeri Sommare l’etichetta dei supermercati i codici della strada gli aumenti salariali gli scioperi operai il minestrone dei poveri le truffe finanziarie sommare le preghiere sommare le bestemmie cucire l’arcobaleno con fili d’acciaio cucire le bocche della contestazione contare il denaro della ‘ndarnghita contare il passaggio dei morti cucire la libertà di pensiero cucire la libertà degli zeri cucire numeri di serie legare l’asino al bastimento. Rende studio, 30/01/2004
Provvidenza Il piatto mangia la storia il piatto mangia bugie la provvidenza nel piatto la provvidenza miracolo delle noci pasta asciutta all’olio di ricino pasta asciutta all’uranio impoverito leucemia omologata terzo potere sull’attenti militari di stagno la provvidenza mangia la storia digitale di zeri. Rende 14/2/20040 ore 11,10
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IL terrorismo della parola Io abito terrorismo io abito sulle ali delle mosche sotto il tetto dell’uranio impoverito nel software delle parole sconfitte io abito il digitale della ‘ndranghita la stanza di Pinocchio il vestito delle lumache i colori del vento io abito dove non esiste dio. Rende studio, 16/2/2004 ore 12,10
II Ho vestito ombre ho vestito dio ho sognato ombre ho baciato ombre io abito terra che non è mia le castagne sulla brace collezionare parole la parola terrorismo tutti non siamo nati. Rende, 16/2/2004
Teatro di dio Passeggiare sul porfido calpestare dio sputare dio la poesia non ha ossa il digitale non è polvere polvere digitale la poesia non è polvere polvere di parole polvere di pensieri polvere di futuro. Rende studio, 23/2/2004 ore 17,15
Processo alle parole Ogni quartiere un tribunale processo di dialoghi parole palle di gomma rimbalzano idee processo di idee palleggio di idee ping pong di idee punteggio di parole parole di vittoria parole di sconfitta la tavola imbandita tovaglie di carta polpette di bombe bibbie e forchette processo di parole manette di parole. Rende stanza da letto, 19/2/2004 ore 10,15
Negozio
Il tetto del sole il tetto della storia il tetto delle note i ladri sotto il tetto bandiere vendute all’asta carabinieri senza bandiera Iraq radioattivo carabinieri radioattivi trapianto di lacrime Rende studio, 22/1/2004 ore 16,50
II Ho venduto numeri ho venduto zeri ho venduto sogni negozio di lingue a spillo negozio d’avventure manifesti di truffe idee di truffe negozio di mafia mafia del nord mafia nascosta mafia istituzione. Rende studio, 4/2/2004 ore 8,40
Io residente dello zero
Mascherato Adesso sono io. Rende,21/2/2004
La residenza delle favole Favole vestite di parole residenze di parole favole in vetrina numero civico cancellato additivo di marmellata additivo ecclesiastico additivo di parole risonanze di bombe melodie di bombe guerra di note abitare la strada della guerra la casa dei virus sconfitti la fiamma del cerino abitare dove non abita dio. Rende studio, 28/2/2004 ore 9,45
Restano A scuola ho comprato parole parole di prima classe parole di quinta classe al mercato confezione di parole mestieri di parole San Remo bancarella di parole al mercato lettere di guerra la pace un’immagine parole di povertà elemosina di ricchezza la chiesa dei sogni pulpito di parole gattopardo pellicola a colori le mie parole non sono amplificate restano parole. Rende stanza da letto, 3/3/2004
Rispondo a memoria Dopo la storia un libro catechismo trapianto di dio omologare archivi dopo la storia bufera processo alle parole nella mia testa sale e pepe un archivio di sale la testa dei poveri la bile del fegato il signore senza ossa rispondo a memoria. Rende studio, 10/3/2004 ore 15,05
Vestire i sogni Ho vestito il naso delle mosche disegni bianchi la foto e lo scheletro ho vestito le ossa dei morti disegni neri ho vestito il colore della sete il colore della moda il colore della musica ho vestito sogni il sorriso dei tuoi occhi depressi la tua anima di ferro smaltato le tue foto sul lago. Rende studio, 12/3/2004 ore 12,55
Kamikaze Scrive la pioggia scrive il sangue della Palestina dio non è nato la parola non è nata kamikaze a volto scoperto kamikaze padre di famiglia kamikaze ragazzo innamorato scrive la penna del kamikaze l’ombrello non ripara la pioggia di bombe pioggia a stelle e strisce libertà a stelle e strisce petrolio a stelle e strisce scrivere Hamas. Rende studio,24/3/2004 ore 10,45
II Residenze di conflitti la terra una giostra sull’altalena il verso di rimpetto annullare la morte la radice quadrata dei sogni la filosofia del teorema di Pitagora giocare con la palla di vetro giocare senza candele giocare con le stelle nel pozzo progetto di pace il mio cuore la poesia non è scheletro di morte residenza d’amore i miei giorni io residente nei tuoi baci io residente della morte io residente dello zero. Rende nella mia stanza,27/3/2004 ore 22,05
Leggere e scrivere Non leggere quello che non sai leggere non scrivere quello che non vuoi scrivere non so leggere il tuo nome i tuoi baci di sera i tuoi occhi di domani io non so leggere i tuoi sogni il tuo amore sull’altalena i giorni del vino rosso la tua voce al telefono io non so leggere‌.. Rende cucina, 29/3/2004
Io rido Io rido dei morti di Madrid io rido dei morti sul lavoro io rido delle stragi di Saddam dei morti di Manhattan solidarietà alla resistenza Irachena solidarietà di paglia e fieno solidarietà al quartiere rosso io rido per l’embargo di Cuba io rido della società civile io rido dei sogni del barbone solidarietà alla borsa di Wall Street alle bombe intelligenti all’imperatore di Piazza San Pietro alle favole di Pinocchio solidarietà…… io rido. Rende cucina, 2/04/2004ore 7,40
Esistenza Dio esiste e sono contento dio non esiste e sono contento allora dio esiste?‌. Rende stanza da letto, 6/04/2004
Falluja Il secchio dell’amante è colmo di baci il secchio di dio è colmo di morti preghiere alla moschea bombe alla moschea il secchio è vuoto le bombe pregano dio la corda delle bombe la filiera tv accompagnare memorie la lingua acrobata sulla corda d’acciaio la lingua sanguina sulle parole tavolette di dio incantare la storia incantare la guerra Rende studio, 8/4/2004
Sotto l’ombrello
A Sandro Ho nascosto la paura ho nascosto le parole ho nascosto gli anni la paura mi prende per mano un letto di rianimazione la bandiera è ancora rossa rosso ancora il tuo sangue vivere i sogni le favole della nonna gli applausi dei compagni la gioventÚ del centro storico ho dipinto giorni ho dipinto lacrime domani l’alba. Roma bar Nori 5/6/2004
Sotto l’ombrello
Microfoni concerti di grilli le paghe operaie la casa più bianca sotto l’ombrello bandiere rosse la somma degli indici politici virus ciak s’indaga.
II Pensieri nascosti analisi nascoste il postino nella Jungla emarginazione democratica convegni a circuito chiuso cerchio di sedie contorno di grilli. Rende, studio ore 20.00, 16/06/2004
III L’ombrello sotto la pioggia acqua da stirare maritare la cavalla di razza destriero di piste rosse.
IV Ho bevuto nel mio bicchiere un sorso di poesia nella tua bocca un sorso di baci nella bibbia un sorso di terrorismo io bevo nella bottiglia irachena io bevo i sogni del vino rosso. Rende stanza da letto 28/06/2004 ore 24,10
V La storia in affitto parole in affitto musica scritta dal mare l’amore non sa leggere l’amore in provetta.
VI Ho ascoltato una favola di giorno ho sentito uno sparo di giorno ho acceso un cerino nella notte ho illuminato il sole.
VII Gironzola la poesia nella mia testa gironzola l’attentato sui gradini della chiesa la chiave in soffitta la banda alla scrivania sul podio il personaggio zero applausi in piedi l’acrobazia del lavoro in affitto gironzola la mano del mendicante il mendicante lavoratore stella a cinque punte legenda di libertà dignità seduta sul ponte lavoro all’angolo lavoro sconfitto. Rende, studio 03/07/2004 ore 19.10.
UNA BOTTIGLIA IRACHENA
Corto circuito a tempo giorni senza fili corto circuito di giorni corto circuito di parole parole senza stemma parole accartocciate il rosso è ancora sangue continuare cc di fiamme cc circuito di laser cc di cellule cc d’analisi cc di baci cc di mosche. Rende robba 10/7/2004 ore 11,10
II Il tramonto non ha fretta trasferimento di sintesi terremoto stellare assassinio preventivo la pistola nella cartella dello scolaro non tramontano le stelle nel cielo il tramonto della storia nel sole foglie marcite concerto d’immagine la storia una bottiglia irachena Rende studio 15/7/2004 ore 9,30
III Sotto dettato gazzetta ufficiale contatto di spalla introduzione al discorso5 isola pedonale transenne alla moschea transenne alla zona rossa transenne al lavoro interinale sotto dettato lavoro in cantina. Rende studio 16.7.2004 ore 18,55
IV Il sorpasso è il tuo corpo cantano le cicale di luglio il sorpasso della canzone la melodia delle risorse sorpassare la linea rossa sorpassare la voce del vento presepio di gatti in amore rincorrere la repressione repressione di anime la cappella con la preghiera dipinta rincorrere il segno di croce rincorrere la befana in agosto. Rende studio 28.7.2004 ore 21,15
V Camminare sui fili di cc sulla mano del barbone l’altare torna a casa la dispensa delle urine di stato nella mia mano l’elemosina di dio liturgia del cappellano militare liturgia di stelle a cinque punte dio parola di morte sopravvivenza di lotte sopravvivenza di parole mute la mia mano un pugno di vetro. Rende studio 31.7.2004 ore 14,05
VI La poesia è una zingara ho legato un sacco di grano ho legato un sacco di formiche la poesia non dorme letti di lana conferenza di grilli la poesia sbadiglia platea di grilli libertà di grilli. Rende studio 2.08.2004 ore 17,10
VII Ho cucito il discorso biblico ho venduto il sesso delle formiche sulla trincea d’asfalto nero la luna cancellata ho venduto la stoffa dei sogni cappelli alla finestra amare con le parole aggredire parole selezionare donne selezionare uomini selezionare zingari selezione nazista selezione di morte. Rende studio 12.08.2004 ore 10,20
VIII Vangeli di parole torture a Guantanamo occhi di zanzare pubblicitĂ di miseria pubblicitĂ di vangeli pubblicitĂ di anime sul mare giostre di cavalli intervistare lucifero intervistare dio anime bastarde inchiesta di numeri. Rende studio 19.08.2004 ore 8,35
IX La mia vita una bottiglia d’amore il tappo della storia in gola ho aggiunto parole alla bibbia incenso alla rivoluzione cecena oro ai tesori vaticani esplosione di tappi archivio di stelle cadenti. Rende Nogiano 25.08.2004 ore 19
X La luna in copertina copertina della storia copertina del sistema copertina di sogni copertina rossa per la bottiglia copertina di sangue per il lavoro societĂ civile copertina senza colori copertina senza bandiera. Rende studio 27. 08.2004 ore 11,35
XI La goccia non cammina con l’acqua la cellula col sangue il mare una goccia di sale una goccia la mia compagna di scuola la goccia non cade sul mare le sculture di salgemma nella mia tasca il viaggio del vapore acqueo l’umidità dei tuoi baci nelle mie foto viaggiano i sogni la goccia non cade con la pioggia. Rende studio 30.08.2004 ore 8,20
XII Il cappello con la coda la coda dell’anima la coda del leone di Venezia la coda del torrente la fine della coda a cerchio chiuso parole a cerchio aperto la coda di stagno frittate di code nel piatto peli di code nel piatto peli di anime. Venezia albergo‌ 05.09.2004
XIII Ho svegliato i tuoi occhi i gabbiani del mare i sogni del giorno i miei baci d’amore ho svegliato l’intifada la guerra di religione la rabbia della giustizia la rivoluzione del terrorismo ho svegliato la libertà . Fiera di Bari 18.09.2004 ore 16,10
Parole a pugno chiuso Compagno‌‌ Rende studio 25.08.2004 ore 12
Osteria rossovino Il mondo un mazzo di carte ed io continuo ad immischiarle il sole un manifesto collage di manifesti collezione di cerini spenti collezione digitale sconosciuta collage di poteri finire sul rogo digitale scrivere sulle parabole delle bombe scrivere con l’inchiostro della morte io ho visto la storia collezione di ombre. Rende studio 28.09.2004 ore 17,05