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Alpemac
Alpemac Piegare con in più
TANTA EFFICIENZA
L’azienda ha completato la propria gamma di prodotto con le innovative piegatrici a doppia bandiera ad azionamento elettromeccanico della Evobend. Quattro i modelli in gamma con cui coprire le esigenze di piegatura di lattonieri e facciatisti
In totale sintonia con la propria filosofia che mira a offrire la giusta soluzione a ogni specifica applicazione, per essere quindi sempre più vicina alle esigenze della clientela, Alpemac ha di recente ampliato la propria offerta per i lattonieri e facciatisti con le piegatrici a doppia bandiera ad azionamento elettromeccanico della Evobend. «Questi macchinari costituiscono una novità importante per Alpemac, in quanto ci consentono di completare al meglio il range di prodotto da offrire al mercato affiancando, e non sovrapponendosi, a un marchio per noi fondamentale come Thalmann, che rimane il prodotto di punta per il comparto lattoneria», spiega Flavio Baietti, direttore commerciale dell’azienda bresciana. «Le piegatrici Evobend sono infatti una valida alternativa e come tali costituiscono una possibilità in più per approcciare in maniera differente quelle realtà con cui finora non siamo riusciti a collaborare. Alpemac mira a essere sempre più il riferimento assoluto di un comparto cui pensiamo di poter offrire una soluzione che fa dell’efficienza energetica, per esempio, una sua prerogativa fondamentale. Evobend è la prima piegatrice a bandiera, con tecnologia up and down per lattoneria, completamente servoelettrica, e ciò riduce in maniera importante i consumi e i costi dell’energia che di questi tempi sappiamo può rappresentare una voce di costo troppo onerosa per un’azienda».
Flavio Baietti, direttore commerciale Alpemac
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Con quattro modelli di diverse dimensioni, Evobend copre le esigenze di tutte le aziende. Sotto, l’azionamento completamente elettrico contraddistingue i macchinari Evobend, che mira a distinguersi anche per la parte software e l’estrema facilità d’uso
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LA TECNOLOGIA
L’azionamento completamente elettrico contraddistingue i macchinari Evobend rispetto a tutti gli altri. A lungo termine, l’impiego di motori elettrici in tutti i processi conduce a un’analisi costi-benefici altamente redditizia. La combinazione della tecnologia lineare con i servo-azionamenti sostituisce completamente l’azionamento idraulico, utilizzato fino a oggi nella maggioranza dei casi. I livelli di consumo notevolmente migliorati non solo riducono le bollette della corrente, ma minimizzano anche i costi di manutenzione. «È possibile lavorare in modo più sostenibile e attento all’ambiente», aggiunge Baietti. «Ciò ricade poi sull’efficienza della lavorazione poiché i gli operatori rimarranno sorpresi dalla riduzione dell’inquinamento acustico e dalla piacevole maneggevolezza, fattori che comportano un aumento della soddisfazione durante la giornata lavorativa e quindi anche della produttività».
IL METODO DI PIEGATURA
Oltre al risparmio energetico, questo sistema dalla tecnologia brevettata offre ulteriori e significativi vantaggi nel processo di piegatura: infatti, le piegature ad alta precisione, con libertà di piegatura pari a 300 gradi (150 gradi «in alto» e «in basso»), garantiscono massima flessibilità e la possibilità di realizzare sempre una piegatura priva di graffi e segnature. Dal momento che per ogni ordine
viene calcolata una sagoma di piegatura specifica (secondo la qualità e lo spessore del materiale) e preparato il corretto sviluppo in piano della lamiera, è possibile ottenere risultati costanti di altissimo livello. Costi ridotti, tempi ottimizzati e risultati di alta qualità costituiscono i giusti ingredienti per massimizzare l’efficienza, così che il primo pezzo prodotto non deve essere scartato.
I MODELLI DELLA GAMMA
«Con quattro modelli di diverse dimensioni, anche Evobend dà la possibilità di soddisfare le aspettative di tutte le aziende. A parità di prestazioni di piegatura, i macchinari si differenziano principalmente per la lunghezza totale e operativa», precisa Baietti. «La lunghezza massima di piega, a parità di incavo da 1.250 millimetri, passa dai 3.200 millimetri del modello D300 ai 4.746 millimetri e ai 6.400 dei modelli D400 e D600, fino ad arrivare agli oltre 8 metri del modello più grande, la D800. Il numero dei montanti cresce di conseguenza andando dai 4 della D300 fino ai 10 dell’ammiraglia D800. Ognuno di questi può piegare fino a 2 millimetri nel caso di acciaio al carbonio (380 N/mm2), 1,25 millimetri di inox (600 N/mm2) e 3 millimetri di alluminio (200 N/mm2). I componenti principali dei macchinari sono interamente elettrici e sono garantiti per tutti i modelli. Pertanto, anche i modelli più piccoli offrono un’elevata flessibilità di piegatura, prestazioni 4.0 e massime condizioni di sicurezza». Ogni operatore sa fin troppo bene, infatti, quanto spazio occupano le barriere di sicurezza obbligatorie. La corretta ottimizzazione fa risparmiare denaro e fatica. Le barriere di sicurezza flessibili di Evobend, e opzionalmente completamente elettriche, si estendono soltanto quando la macchina lavora. Se la macchina non è in funzione, le barriere non sono d’intralcio e tornano in posizione di riposo. In questo modo è possibile risparmiare spazio prezioso in un momento in cui i costi associati sono in aumento. Ciò protegge le barriere dai danni che possono essere causati da carrelli elevatori o da macchinari simili. Tuttavia, non appena la macchina torna in modalità operativa, le barriere si
I componenti principali dei macchinari sono interamente elettrici e sono garantiti per tutti i modelli. Sopra, le barriere di sicurezza flessibili di Evobend si estendono soltanto quando la macchina lavora
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Una cesoia elettrica completa la dotazione delle piegatrici a doppia bandiera Evobend. Sotto, ogni piegatrice Evobend è caratterizzata da un incavo di 1.250 mm
Xxxxxxx estendono in modo completamente automatico, assicurando così le condizioni di sicurezza previste necessarie.
FACILITÀ D’USO E MANUTENZIONE
Evobend mira a distinguersi anche per la parte software e l’estrema facilità d’uso. L’intuitiva procedura operativa non è più solo a esclusivo appannaggio degli specialisti. La struttura chiara e di facile utilizzo è il risultato di un’approfondita conoscenza del software maturata in anni di attività di sviluppo. «Un macchinario funziona soltanto se l’operatore è in grado di utilizzarlo al meglio: ecco perché è stata prestata particolare attenzione a questo tema», ribadisce il direttore commerciale di Alpemac. «Ovviamente l’acquisto di un macchinario include un corso di formazione specifico per il modello scelto. Passo dopo passo, i clienti impareranno come utilizzare il macchinario in modo sicuro e intuitivo. Il corso di formazione viene tenuto direttamente presso il cliente da uno dei nostri tecnici il giorno dell’installazione e della messa in servizio. Se richiesto, però, il corso può essere ulteriormente esteso. Ma non solo: acquistare un macchinario per la lavorazione della lamiera equivale a un vero e proprio investimento. Per semplificare questo importante passaggio, Alpemac mette a disposizione un ampio portafoglio di opzioni di finanziamento, affinché il macchinario inizi quanto prima a creare valore aggiunto. Tutto ciò perché la massima soddisfazione del cliente rappresenta per noi l’obiettivo primario sia in fase di prevendita che, soprattutto di post-vendita. Nonostante i macchinari siano progettati in modo tale da presentare il minor numero possibile di problemi, può però arrivare il momento in cui diventi inevitabile doversi rivolgere a noi o al costruttore. Grazie al servizio di teleassistenza, per esempio, le richieste di modifica delle impostazioni possono essere gestite immediatamente. In questo modo si evitano giorni o settimane di inattività attuando gli adeguamenti opportuni con la massima semplicità. Il service è garantito dal costruttore e da Alpemac in forma diretta, e questo è un altro plus importante che ci contraddistingue sul mercato».