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CAMBIANO LE ABITUDINI DI PAGAMENTO

Secondo il report Lost in Transaction, frutto di una ricerca condotta tra marzo e aprile 2021 da Skrill (gruppo Paysafe), l’86% degli italiani ha cambiato le proprie abitudini di pagamento dall’inizio della pandemia. Il sondaggio afferma che il 59% ha sperimentato l’utilizzo di un nuovo metodo e la percentuale sale fino al 77% per i più giovani (18-24 anni). Ovviamente questa tendenza è frutto anche dell’impossibilità di effettuare pagamenti di persona durante i vari periodi di chiusura pandemica (33% a livello globale, 36% in Italia). Ma è anche un modo efficiente per monitorare le spese (26% in Italia) e per evitare di incappare in frodi (28% in Italia contro il 25% della media globale). Un terzo degli intervistati oggi è più informato sulle possibilità di pagamento a disposizione (42% in Italia contro il 38% della media) e una quota del tutto simile è più propensa a utilizzare alternative alla carta di credito o di debito per gli acquisti online (33% in Italia rispetto al 31% nel mondo).

ITALIANI TRE ORE AL GIORNO ONLINE

Gli italiani passano in media tre ore al giorno a navigare tra web e social. E per più dell’80% di questo tempo usa uno smartphone. Ovviamente sono i più giovani quelli più attaccati allo schermo, con 3 ore e 42 minuti. Ma non

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solo. Anche la fascia tra i 35 e 44 anni sfiora comunque le 3 ore. La stima è di una ricerca della società americana di analisi e misurazione dei media Comscore, che ha monitorato gli andamenti nel corso degli ultimi 15 mesi. In questo contesto è comunque possibile individuare i trend di crescita strutturali e costanti di alcuni settori, per esempio quello dell’intrattenimento e dell’e-commerce, che secondo i ricercatori sono destinati a continuare anche dopo la fine dell’emergenza sanitaria, rispetto alle discontinuità temporanee generate dalle fasi di lockdown e dal relativo cambiamento degli stili di vita.

UN’ISOLA PER PRODURRE ENERGIA EOLICA

Il vento, per chi ce l’ha, è una grande fonte di energia alternativa. Per questo la Danimarca vuole produrre energia eolica con un’isola artificiale. Sarà costruita nel Mare del Nord, a circa 80 chilometri a largo della costa della penisola dello Jutland e dovrebbe essere in grado di generare 10 GW, cioè circa il fabbisogno energetico di 10 milioni di famiglie europee. L’isola avrà una superficie di 120 mila metri quadrati, immagazzinerà e trasmetterà energia dai vicini parchi eolici alla costa. Inoltre, l’energia eolica in eccesso dovrebbe servire a far funzionare un elettrolizzatore, che estrarrà l’idrogeno dall’acqua di mare senza emissioni di CO2. Ma non è un esperimento facile da riprodurre: l’isola sarà posizionata in una zona con fondali bassi e molto vento. Tanto per dare un’idea, nel 2015 i venti nella zona hanno permesso alla Danimarca di generare il 140% dell’energia necessaria per alimentare il proprio Paese.

POCHI INVESTIMENTI

IN FORMAZIONE

DELLE PMI

Solo due imprenditori italiani su dieci investono regolarmente per la formazione del personale nel campo della digitalizzazione. Lo rivela l’ultimo report di Cotec e Banca europea degli investimenti. Secondo la ricerca, nonostante l’Italia vanti un ecosistema dell’innovazione eccezionale, le nostre Pmi scontano ancora importanti ritardi in termini di adozione di tecnologie innovative e competenze digitali.

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