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Hi-tech

VOLKSWAGEN E LE AUTO STAMPATE IN 3D

Auto stampate in 3D. Almeno in parte. Non è l’iniziativa di qualche studente assatanato di hi-tech, ma di Volkswagen. Il colosso tedesco, infatti, ha deciso di promuovere l’uso di innovative stampanti 3D nella produzione di veicoli. Per la prima volta, un processo avanzato, conosciuto come getto di legante, è utilizzato per realizzare componenti nello stabilimento principale di Wolfsburg, in Germania. Mentre le stampanti 3D convenzionali utilizzano un laser per costruire i componenti strato dopo strato da una polvere metallica, il getto di legante adotta un adesivo. Il componente metallico che ne risulta viene poi scaldato e modellato. L’utilizzo del getto di legante riduce i costi e aumenta la produttività: per esempio, i componenti pesano

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solo la metà di quelli realizzati a partire da fogli di acciaio. Una tecnologia che, probabilmente, sarà sempre più utilizzata nell’industria. Per promuovere questa innovazione, negli ultimi cinque anni Volkswagen ha investito alcune decine di milioni di euro. Inoltre è stato stretto un accordo con Siemens per il software ed è stata ampliata la collaborazione con il produttore di stampanti Hp. Entro il 2025, l’obiettivo è di produrre a Wolfsburg fino a 100 mila componenti l’anno con la stampa 3D.

GLI ITALIANI COMPRANO L’AUTO CON LO SMARTPHONE

Aumenta il numero di italiani che acquista l’auto online e con il proprio smartphone. Secondo l’Osservatorio MiaCar di Facile.it, nel 2020 il 28% degli utenti che hanno acquistato online una automobile nuova oppure a chilometro zero lo ha fatto dal proprio smartphone. Un atteggiamento che riguarda un po’ tutte le fasce di acquirenti: il canale online è utilizzato da tutte le età. Per la precisione, una vettura su due tra quelle vendute online nel 2020 è stata acquistata da un cliente con età compresa tra i 30 e i 55 anni, mentre fanno parte della fascia 56-65 anni gli acquirenti di circa il 20% delle auto comprate via web. Se le auto acquistate online dai giovani con età 18-29 anni rappresentano meno del 10% del totale vendute, tra le tendenze rilevate dall’osservatorio vi è un aumento degli over 65 che, in percentuale, pesano più sul canale online (22,8%) che in quello fisico (18,6%).

GUIDA AUTONOMA, REGOLE SEVERE NEGLI STATI UNITI

Le auto a guida autonoma o semi autonoma sono sempre più numerose, anche se quasi ovunque non sono autorizzate a essere utilizzate in questa modalità. Ma molti utenti non se ne curano e godono dei vantaggi di sistemi come quello di Tesla, che consente di lasciar fare tutto alla vettura. Ma gli incidenti non sono automaticamente eliminati. Per questa ragione molte case automobilistiche, ma anche colossi hi-tech come Google e Apple, conducono sperimentazioni, autorizzate questa volta. Ma viste le esperienze non sempre felici degli anni scorsi, gli Stati Uniti hanno imposto alle aziende automobilistiche che intendono portare avanti progetti di guida autonoma sulle strade di segnalare ogni singolo incidente, qualunque ne sia la causa e qualunque siano le conseguenze, entro 24 ore. L’imposizione è della National Highwat Safety Administration ed è applicata a tutti i veicoli con Adas (Advanced Driver Assistance System) di livello 2, 3, 4 o 5. Qualora il sistema di assistenza alla guida fosse stato attivo durante o immediatamente prima dell’incidente, quest’ultimo andrà segnalato alle autorità con la massima celerità affinché si possano portare avanti gli accertamenti del caso senza celare al pubblico interesse eventuali problematiche correlate alla sicurezza degli individui. Ogni singolo giorno di ritardo implicherà una sanzione pari a 22,992 dollari, fino ad un massimo di 100 milioni di dollari.

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