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Micheletto Grandi risultati con i formati big

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MICHELETTO

GRANDI RISULTATI CON I FORMATI BIG

L’azienda specializzata nella produzione di pavimenti per esterni, arredo urbano e giardino ha introdotto con successo i formati maxi per le pavimentazioni autobloccanti. E ora si prepara ad allargare l’offerta al mondo delle murature

di Veronica Monaco

Stefano Micheletto, amministratore della Micheletto Pavimenti

Specializzata nella produzione di pavimenti per esterni, arredo urbano e giardino, Micheletto punta a uscire dalla logica della standardizzazione per offrire al mercato prodotti e soluzioni in grado di fare la differenza. A vantaggio anche della rivendita. Ne parliamo con Stefano Micheletto, amministratore e seconda generazione alla guida dell’azienda con sede a San Giorgio delle Pertiche (Padova).

Domanda. Qual è la data di nascita dell’azienda e quali le principali tappe della sua crescita?

Risposta. L’azienda è stata fondata alla fine degli anni Cinquanta da mio padre e dai miei zii. L’attività inizialmente era concentrata sulla produzione di blocchi e manufatti in cemento. Poi, a metà degli anni Ottanta abbiamo avviato la produzione delle pavimentazioni autobloccanti che rappresentano oggi il nostro core business. Da qualche anno abbiamo iniziato a espanderci oltre il Nordest, che rimane comunque la nostra tradizionale area di riferimento; a tale proposito negli ultimi due anni abbiamo inserito nuove figure tecniche qualificate e ampliato la rete commerciale.

D. Come è composto oggi il vostro listino?

R. Facciamo pavimentazioni autobloccanti, cordoli stradali e per arredo giardino, muretti a secco di contenimento terra, lastre a

Pavimentazione per esterni Arena modulare e versatile, caratterizzata da un’estetica materica ed elegante

Stabilimento di produzione. Sotto, foto dell’azienda negli anni Cinquanta e la sede attuale

basso spessore. Disponiamo inoltre di una linea dedicata al mondo delle piscine.

D. Le pavimentazioni autobloccanti per esterni rappresentano il vostro core business. Come si sono evoluti questi prodotti nel tempo?

R. Fino a qualche anno fa l’offerta era abbastanza omogenea, allineata alle proposte anche degli altri produttori, quindi formati medio-piccoli con spessori tra i 6 e gli 8 centimetri. Dal 2016

Lastra Iconica a basso spessore. A sinistra, il grigliato Armonia e la lastra Ardesia ispirata alla pietra naturale

Lastra Suprema a basso spessore: leggera e versatile, è disponibile in tre colorazioni da abbinare a esterni di pregio

abbiamo deciso di investire su formati più grandi, arrivando anche a lastre da un metro per un metro e spessori fino a 12 centimetri. Una scommessa che è risultata vincente, tanto che il mercato ha iniziato a richiedere sempre più questi formati al posto di quelli tradizionali che si sono prodotti per circa trent’anni.

D. Come mai avete deciso di intraprendere questa nuova strada?

R. Da un lato abbiamo guardato a ciò che avveniva in mercati più maturi, come quello tedesco o del Nord America, e dall’altro abbiamo recepito quello che stava avvenendo nel settore della ceramica e delle pavimentazioni in pietra naturale.

D. Quindi avete anticipato il mercato?

R. Abbiamo introdotto il primo prodotto «fuori standard» nel 2008. Dopo una fase di scarsa convinzione da parte del mercato, piano piano i grandi formati si sono sempre più diffusi, tanto da essere richiesti direttamente dai clienti. Questi prodotti hanno bisogno però di uno studio attento degli spessori, che vanno progettati per mantenere le caratteristiche fisico-meccaniche a garanzia delle prestazioni della pavimentazione.

D. Nel corso della vostra attività avete registrato anche brevetti. Quali?

R. Sì, nel corso degli ultimi vent’anni abbiamo registrato otto brevetti. I nostri sono prodotti che richiedono due-tre anni per essere avviati, e arrivano al loro ciclo vita massimo entro tre-quattro anni, per poi perdere lo slancio iniziale, a vantaggio di altre nuove proposte. Alcuni prodotti brevettati nel 2006 sono tuttora in produzione.

D. Qual è dunque l’ultimo prodotto che avete brevettato?

R. Abbiamo di recente brevettato un prodotto che ci sta dando grandi soddisfazioni: il grigliato Armonia per l’arredo giardino, molto apprezzato da mondo degli architetti e dei privati.

D. Quali sono i prodotti che stanno crescendo di più e quali, invece, sono in calo?

R. Sono in calo i formati medio-piccoli e i prodotti tradizionali che il nostro mercato conosce da trent’anni. Vengono sempre più richiesti, invece, i formati più grandi e le lastre a basso spessore,

Pavimentazione per esterni Palladio. Sotto, Lastra 40 pensata per gli amanti del design pulito ed essenziale

valida alternativa alle lastre in gres porcellanato.

D. Come si compone la vostra clientela?

R. La nostra clientela di riferimento è rappresentata dalle rivendite, attraverso le quali ci rivolgiamo al privato e alle imprese di costruzioni. Fondamentale è anche il ruolo dei progettisti, con i quali entriamo in contatto attraverso attività di marketing.

D. Il rapporto con il mondo della progettazione degli architetti avviene solo per i lavori pubblici?

R. No, anche per le attività connesse con il mercato privato. Stiamo facendo una intensa attività di divulgazione rivolta ad architetti e progettisti sulle possibilità offerte dalle pavimentazioni autobloccanti in calcestruzzo, un mondo che si è decisamente evoluto rispetto agli ultimi vent’anni. Attraverso i webinar e durante le fiere stiamo portando i professionisti a conoscenza dei nuovi formati e delle finiture, oggi molto accattivanti e alternative alla pietra naturale e al gres porcellanato. A costi più competitivi, ma altrettanto valide dal punto di vista tecnico ed estetico.

D. Uno degli aspetti più attuali è il rispetto per l’ambiente e l’ecosostenibilità. Come vi ponete al riguardo?

R. Stiamo investendo molto in questa direzione, seguendo anche l’evoluzione normativa che ha caratterizzato il nostro settore in questi ultimi anni. Già tre anni fa abbiamo scelto di rivolgerci a un produttore di energia idroelettrica certificata e tracciata e abbiamo conseguito la certificazione Epd e Lca per quanto riguarda il ciclo di vita dei prodotti, dalla produzione e ricerca delle materie prime fino allo smaltimento. Quest’anno abbiamo anche installato sui tetti del nostro stabilimento un impianto fotovoltaico che garantisce l’autoproduzione del 40% di energia. Possiamo dunque dire che tutta la nostra produzione utilizza al 100% energia green. Siamo molto attenti anche agli imballi: cerchiamo di utilizzare il meno possibile plastica e legno vergine, prediligendo materiale proveniente da riciclo. Paradossalmente ci costa di più, ma è una scelta indispensabile per essere il più possibile sostenibili.

D. È un impegno certificato?

R. Sì, è anche certificato.

D. Il cambiamento climatico sta modificando anche il modo di costruire? Influenza in qualche modo anche i vostri prodotti?

R. La sensibilità dei progettisti verso queste tematiche cresce sempre di più. Fino a un paio di anni c’era ancora un po’ di diffidenza e mancanza di informazioni, anche nel settore delle pavimentazioni. Oggi, invece, c’è maggiore attenzione, soprattutto al tema del drenaggio delle acque superficiali. Progettisti, ma anche privati, chiedono maggiori informazioni e stanno più attenti alla scelta dei materiali. C’è un grande interesse per l’estetica, ma anche alla funzionalità e alle prestazioni dei prodotti, e Micheletto è in grado di soddisfare tutte queste esigenze con varie soluzioni.

D. Come è andato il 2022? È già possibile fare un bilancio?

R. Finora è stato un anno molto positivo, anche se non prevediamo una crescita nel secondo semestre come invece è avvenuto nel primo.

Palladio Serie Premium. A destra, lastra Via Nova con Grigiato Armonia

D. Nei primi sei mesi del 2022 in che percentuale siete cresciuti?

R. Del 25%.

D. Che cosa vi aspettate per i prossimi mesi?

R. Pensiamo di mantenere quello che abbiamo costruito nei primi sei mesi. Per il 2023 invece prevediamo un rallentamento. I nostri prodotti rappresentano un completamento al progetto casa: con tutti gli aumenti che stanno caratterizzando questo periodo, è molto probabile che i privati rimandino i lavori per realizzare o sistemare gli esterni. Per cui prevediamo un rallentamento, anche se a oggi non siamo in grado di quantificare di quanto.

D. E sul fronte energetico, invece, che cosa fate per gestire i rincari?

R. Già l’anno scorso, a ottobre, quando abbiamo visto che il prezzo della componente energia stava iniziando a salire, abbiamo deciso di investire sull’installazione di un impianto fotovoltaico, che è entrato in funzione a metà di quest’anno. Una scelta per contenere i rincari, ma anche perché crediamo vivamente nella sostenibilità della nostra azienda, non solo dal punto di vista del prodotto, che è realizzato a freddo ed è riciclabile al 100% a fine vita, ma dell’intera produzione.

D. Avete intenzione di introdurre nuovi prodotti?

R. Sì, stiamo programmando per i prossimi due anni il lancio di nuovi prodotti, anche per nuove destinazioni d’uso. Vogliamo entrare nel mondo delle murature, proponendo soluzioni innovative per le murature verticali per esterni, un nuovo mercato potenziale per la nostra azienda. Sarà una linea dedicata principalmente al mondo della progettazione e distribuita attraverso la rivendita.

D. Avete già previsto un mese di lancio?

R. Il lancio ufficiale è previsto tra la fine anno e i primi mesi del 2023.

D. In quali zone geografiche è presente Micheletto?

R. Prevalentemente Veneto, Trentino, Friuli ed Emilia Romagna. Negli ultimi due anni abbiamo rafforzato la nostra presenza anche in Lombardia, Toscana, Lazio, Sicilia e Marche, ampliando la nostra area di vendita e proponendo sempre più formati particolari.

D. Fate attività di marketing e comunicazione?

R. Alle attività social affianchiamo comunicazioni su riviste cartacee al fine di promuovere la nostra azienda e i nostri prodotti. Vogliamo far conoscere il valore aggiunto delle nostre soluzioni, non solo rispetto ai prodotti tradizionali dei concorrenti, ma anche rispetto ad altri materiali più conosciuti, come la pietra naturale. Per il futuro abbiamo in mente di organizzare delle attività di formazione mirate ai distributori edili e con alcuni rivenditori abbiamo attivato delle iniziative all’interno dei punti vendita con esposizioni permanenti dei nostri prodotti.

D. Quante ore dedicate alla formazione ogni anno e a chi sono rivolte?

R. Mediamente facciamo una decina di webinar all’anno rivolti principalmente al mondo della progettazione dedicate a diverse tematiche, dai prodotti sostenibili all’involucro edilizio. Per il futuro vogliamo inserire attività più specifiche rivolte alla rivendita, che spesso tende a mettere tutti i fornitori sullo stesso livello. Invece, anche nel settore delle pavimentazioni autobloccanti, ci sono differenze importanti da produttore a produttore. Micheletto intende proporre prodotti diversi da quelli standard, così da permettere anche al rivenditore di offrire ai propri clienti un valore aggiunto. Con la nostra azienda, le rivendite hanno davvero la possibilità di di distinguersi e diversificare la propria offerta, ottenendo di conseguenza maggiori profitti.

D. Quali consigli dareste ai rivenditori?

R. Sganciatevi dalla logica del prezzo, selezionate i fornitori in base al valore aggiunto che possono offrirvi, sia rispetto ai prodotti che rispetto a iniziative di formazione e marketing, costruite delle partnership durature nel tempo. Bisogna avere pazienza e costruire un rapporto di fiducia per conseguire vantaggi interessanti, distinguersi dai competitor e contrastare l’offerta standardizzata dei produttori locali. Micheletto è pronta a cogliere la sfida con una proposta di prodotti esclusivi, in grado di definire l’offerta delle rivendite e garantirle un assoluto vantaggio competitivo nel tempo.

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