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Poste Italiane SpA – Spedizione in Abbonamento Postale – 70% NE/BZ
MENSILE/MONATSMAGAZIN | ANNO 15. JAHRGANG - NR. 4 | DICEMBRE / DEZEMBER 2020
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DRUSO, BELLO ANCHE DI NOTTE CHI HA AVUTO LA FORTUNA DI PASSARE DAVANTI ALLO STADIO DRUSO NON HA POTUTO FARE A MENO DI CONSTATARNE L‘INSOLITA BRILLANTEZZA E SOPRATTUTTO I COLORI SGARGIANTI DELLA RINNOVATA E FUNZIONALE TRIBUNA DELLO STADIO ”DRUSO”. LUCI E COLORI PRODOTTI NON SOLO DAI FARI DELL’IMPIANTO DI VIALE TRIESTE, MA ANCHE DELLA SPLENDIDA ILLUMINAZIONE DELLA TRIBUNA STESSA.
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DAS DRUSUS-STADION STRAHLT IM NEUEN GLANZ WER IN DEN VERGANGENEN WOCHEN AM DRUSUS-STADION VORBEISPAZIERTE, WIRD VERMUTLICH EINEN BLICK AUF DIE VOLLKOMMEN RENOVIERTE TRIBÜNE LÄNGS DES EISACKS GEWORFEN HABEN. INSBESONDERE ABENDS ERSCHEINT DI BOZNER FUSSBALLARENA IN NEUEM GLANZ. DIE STÜHLE IN DEN VERSCHIEDENEN FARBTÖNEN VERLEIHEN DEM STADION POSITIVE ENERGIE UND DIE BELEUCHTUNG GIBT DER TRIBÜNE EINEN MAGISCHEN TOUCH.
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25 years FCS: i saluti delle istituzioni 25 Jahre FCS: die Grußworte
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Buon 25° compleanno FCS! Alles Gute zum 25. Geburtstag FCS! 1995 – 2020: la storia narrata per capitoli 1995 – 2020: FC Südtirol, eine Erfolgsgeschichte
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25° visto da: Hans Krapf, vicepresidente, azionista di maggioranza e sponsor Hans Krapf: Aus der Sicht des Vize-Präsidenten, Mehrheitseigentümers und Sponsors
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25° visto da: Werner Gamper, socio e sponsor Werner Gamper: Aus der Sicht des Gesellschafters und Sponsors
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25° visto da: Hannes Fink, capitano e centrocampista di lungo corso Hannes Fink: Aus der Sicht des Spielers
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Club 100: in ventuno nel ristretto club Club 100: 21 Spieler im elitären Kreis
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L’FCS oggi: L’organigramma Der FCS heute: Das Organigramm
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25° visto da: Alex Schraffl, responsabile del settore giovanile Alex Schraffl: Aus der Sicht des Jugendverantwortlichen
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Tutti i giocatori dell’FCS Die Liste aller FC Südtirol-Kicker
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Dietmar Pfeifer: “Proiettati nel futuro” Dietmar Pfeifer: “Auf geht`s in die Zukunft”
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“FCS Fantastica Avventura”: il libro di Filippo Rosace che racconta tutta la storia “FCS: Ein tolles Abenteuer”: das Buch zur Clubgeschichte
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Herausgeber / Editore: Fussball Club Südtirol GmbH - Srl Via Cadorna Straße 9/b, 39100 Bozen - Bolzano T: 0471 266 053 E: info@fc-suedtirol.com Chefredakteur / Capo redattore: Daniele Magagnin Texte und Inhalt / Testi e contenuti: Daniele Magagnin (it), Hannes Fischnaller (de), Manuel Insam (de) & Maxi Thaler (de) Anzeigenmarketing: Hannes Fischnaller Gestaltung / Progetto Grafico: Katrin Bauer, Neuer Südtiroler Wirtschaftsverlag Druck / Stampa: Lanarepro Foto: Emilio Bordoni, Paolo Savio, Margit Ebner & Alfred Tschager Redaktionsschluss / Chiusura redazione: 9.12.2020 Iscr. Tribunale di Bolzano n°13/2013 - Spediz. In Abb.Post. Eingetragen im Landesgericht Bozen Nr. 13/2013 - Postversand
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INHALT | INDICE 58
Hamza El Kaouakibi: “Il giovane perfezionista” Hamza El Kaouakibi: “Der Perfektionist”
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Marco Meneghetti & Julian Pircher: i giovani back-u Marco Meneghetti & Julian Pircher: die jungen Back-ups
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Fotogallery: scatti di felicità Fotogalerie: Glücksmomente
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Whitered History: Alessandro Campo, il trequartista che piaceva a Lippi Whitered History: Fantasie, die auch Lippi verzauberte
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MyPerfect XI: Joachim Nischler
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Salvo Leotta: “La costante evoluzione del settore giovanile” Interview mit Salvatore Leotta: “Kontinuität und Evolution in der Jugendarbeit“
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Vicini al dolore della famiglia Gasser Der FC Südtirol trauert um Michael Gasser
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Il debutto di Stefano Calabrese Das Debüt von Stefano Calabrese
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Pagina Kids Club Kids Club Seite
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WhiteRedNews: notizie in pillole WhiteRedNews: Kurz und knackig
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I prossimi avversari al Druso: Legnago Salus e Triestina Die nächsten Heimgegner: Legnago Salus und Triestina
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IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO DER LANDESHAUPTMANN SÜDTIROLS In realtà 25 anni non bastano a considerare un club di “grande tradizione”. La squadra di calcio più antica al mondo, lo Sheffield FC esiste dal 1857, il Genoa dal 1893, l’Hertha BSC Berlino esiste, in Germania, dal 1892 e in provincia di Bolzano ci sono alcune società dilettantistiche che vantano una storia lunga quasi cento anni. I 25 anni di vita dell’FC Südtirol potrebbero essere considerati pochi a prima vista. In realtà, a mio avviso, la società può rientrare a pieno titolo nel novero dei club con una grande tradizione. Perché? Perché il carisma e il blasone dell’FC Südtirol vanno ben oltre lo sport, perché i fondatori del club, con grande lungimiranza capirono che il successo a lungo termine sarebbe stato possibile solo se tutti gli altoatesini, ovvero tedeschi, italiani e ladini residenti nella nostra terra avessero partecipano al “progetto” FC Südtirol. Non era scontato, ma impostando una linea precisa e condivisa, perseguita con impegno, coerenza e dedizione, l’FC Südtirol ha dimostrato che anche una società sportiva può promuovere in modo significativo l’integrazione tra gruppi linguistici. Sappiamo tutti quale potrebbe essere il miglior regalo per il 25° compleanno e siamo consapevoli di come la società stia lavorando per compiere un ulteriore passo avanti. Nel frattempo, mentre la squadra sta disputando un campionato da protagonista, un grande sogno si è già avverato nell’anno dell’anniversario: il nuovo stadio. L’FC Südtirol, purtroppo a porte chiuse a causa delle restrizioni dovute all’emergenza sanitaria, ha debuttato allo stadio Druso, già parzialmente rinnovato. Con la completa ristrutturazione dell’impianto, la società potrà disporre di una struttura all’avanguardia che andrà ad aggiungersi al funzionale FCS Center di Maso Ronco, costituendo un’altra pietra miliare nella giovane ma significativa storia dell’FC Südtirol. Sono sicuro che presto saranno centrati nuovi, importanti e prestigiosi obiettivi. Tanti Auguri, FC Südtirol!
ARNO KOMPATSCHER Eigentlich reichen 25 Jahre nicht aus, um als Traditionsklub zu gelten. Der älteste Fußballverein der Welt, der FC Sheffield existiert seit 1857, Genoa seit 1893, in Deutschland gibt es Hertha BSC Berlin auch schon seit 1892 und in Südtirol gibt es einige Amateurvereine, die ebenfalls auf eine lange, schon fast 100-jährige Geschichte zurückblicken können. Da wirken die 25 Jahre, die der FC Südtirol jetzt besteht, sehr bescheiden. Aber dennoch ist der FC Südtirol für mich bereits jetzt ein Traditionsverein. Warum? Weil die Strahlkraft des FC Südtirol weit über den Sport hinausgeht, weil es die Gründergeneration des Klubs verstanden hat, dass langfristiger Erfolg nur möglich ist, wenn alle Südtiroler, also deutsch-, italienisch- und ladinischsprachige Einwohner unseres Landes, am„Projekt“ FC Südtirol teilhaben können. Das war keine Selbstverständlichkeit und der FC Südtirol hat mit dieser Grundhaltung bewiesen, dass auch ein Sportklub die Integration zwischen den Sprachgruppen maßgeblich fördern kann. Auf das schönste Geschenk zum 25. Geburtstag, den Aufstieg in die Serie B, muss der FC Südtirol noch warten, ein großer Traum ist im heurigen Jubiläumsjahr aber bereits in Erfüllung gegangen: das neue Stadion. Mit dem ersten Spiel – leider wegen Corona vor leeren Rängen – hat der FC Südtirol nach dem Trainingszentrum nun endlich auch eine Spielstätte, die zeitgemäß ist. Das rundumerneuerte Drususstadion ist ein weiterer Meilenstein, in der an Jahren jungen, an erreichten Zielen aber reichen Geschichte des FC Südtirol. Ich bin mir sicher, dass weitere Meilensteine bald folgen werden. Alles Gute, FC Südtirol!
RENZO CARAMASCHI Cari amici, L’F.C. Suedtirol Bolzano festeggia 25 anni di attività. Un compleanno davvero speciale. Un quarto di secolo, di vera passione e di grande impegno nel promuovere e valorizzare lo sport più amato: il calcio. La nostra è una Città di grandi realtà sportive e l’FCS si inserisce nel solco di questa gloriosa tradizione. Oggi la società FC Suedtirol Bolzano grazie all‘impegno, la passione, la professionalità e le capacità di chi l‘ha costruita e poi guidata sin qui, rappresenta il fiore all‘occhiello del movimento calcistico regionale. Una realtà sportiva modello, entrata di diritto e con pieno merito nel calcio che conta e che, anche in virtù di un meticoloso e serio lavoro di programmazione e d’ impegno quotidiano, punta legittimamente a più alti ed ambiziosi traguardi. Accanto ai risultati agonistici della prima squadra ormai stabilmente nei quartieri alti se non altissimi della Serie C, l’FCS in questi 25 anni di attività ha favorito la crescita non solo sportiva, di migliaia di giovani e giovanissimi nelle varie categorie, dai Pulcini alla Berretti che, è bene sottolinearlo, non hanno solo tirato calci ad un pallone. Molti di questi ragazzi, una volta cresciuti e dimostrato il loro valore, hanno avuto il piacere e l‘opportunità di vestire la casacca biancorossa della squadra maggiore. Un ulteriore motivo di plauso verso il team biancorosso. I giovani talenti calcistici nostrani, hanno avuto e continueranno ad avere grazie all’FCS, una reale opportunità per crescere ed arrivare, se meritevoli, in alto, nel calcio dei grandi. Sarà così, ne sono certo anche negli anni a venire, ora che anche il prestigioso palcoscenico di casa, ossia il rinnovato stadio Druso, si è vestito a nuovo per ospitare al meglio e a festa, le rappresentazioni calcistiche domenicali. Buon compleanno dunque e di cuore, tanti cari auguri, nella speranza e con l‘auspicio che questa meravigliosa avventura possa continuare ancora molto a lungo. Sono convinto che, anche negli anni che seguiranno, non verranno meno l‘impegno e la costanza dimostrati sin qui. Caratteristiche che hanno permesso all’FC Suedtirol Bolzano di tagliare con grande onore, il prestigioso traguardo delle Nozze d’Argento. In questi 25 anni, l’FCS ha dimostrato di essere realmente una vera palestra di sport e di vita. Grazie dunque ai tanti tecnici, allenatori, dirigenti, semplici appassionati e simpatizzanti che in questo lungo lasso di tempo si sono via-via avvicendati nella società bolzanina. Quale migliore occasione per ringraziare e fare i complimenti a tutti coloro che hanno contribuito a scrivere questa bella pagina di Sport, con la S maiuscola. 6 | SALUTI / GRUSSWORTE
IL SINDACO DI BOLZANO DER BÜRGERMEISTER DER STADT BOZEN
Liebe Fußballfreunde! Der FC Südtirol feiert Geburtstag! 25 Jahre – ein Vierteljahrhundert Begeisterung, Einsatz und Passion für den Fußball. Bozen ist für viele Sportarten weit über die Landesgrenzen hinaus bekannt, und der Fußball zählt auf jeden Fall dazu. Wer an Südtiroler Fußball denkt, kommt am FC Südtirol nicht vorbei, denn er ist eine der wichtigsten und erfolgreichsten Mannschaften des Landes. Dieser Verein ist dank des unermüdlichen Einsatzes der Funktionäre und der harten Arbeit nicht mehr aus der Serie C wegzudenken. Eine wahrlich einzigartige Erfolgsgeschichte! Ich wünsche dem FC Südtirol, dass auch die Zukunft so erfolgreich sei. Und noch etwas ist mir wichtig zu betonen: die Förderung der Kinder und Jugendlichen. Darin sieht der FC Südtirol seine große Aufgabe. Kinder und Jugendliche trainieren in den unterschiedlichsten Kategorien mit großer Begeisterung und erleben mit dem Fußball sportlich wie menschlich sehr schöne Momente. Für einige der Jungen ist der Fußball sogar zum Beruf geworden, und sie spielen heute hervorragenden Fußball in der Mannschaft der Rot-Weißen. Fußball ist ein Mannschaftssport, und da lernen schon die Kleinsten, Teamplayer zu sein, aber jeder Einzelne ist wichtig, damit die Mannschaft gewinnt und man das Ziel nicht aus den Augen verliert. Und gemeinsam gewinnen und verlieren, das gehört zum Fußball dazu. Ich freue mich schon auf die Fußballspiele, die im neu renovierten Drususstadion angepfiffen werden. Und ich wünsche dem FC Südtirol auch für die Zukunft viel Erfolg, und danke den vielen Menschen - Trainer, Techniker, Funktionäre und Fußballfans -, die den FC Südtirol bisher begleitet haben und ihm auch in Zukunft die Treue halten und die Erfolgsgeschichte weiterschreiben. Ein Hoch auf den FC Südtirol!
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WALTER BAUMGARTNER
IL PRESIDENTE DELL‘ FC SÜDTIROL DER PRÄSIDENT DES FC SÜDTIROL
Venticinque anni di attività non sono tanti per un club, tuttavia, nonostante la giovane età, l‘FC Südtirol può vantare una storia significativa e di successo. La società è cresciuta progressivamente e costantemente nel suo complesso, dimostrando di avere una forza particolare, anche quando ci sono stati momenti di difficoltà. Senza fare riferimento a dettagli o a nomi, oggigiorno si può giustamente affermare che nel 1995 i pionieri che diedero l’avvio al progetto partendo dall’SV Milland ebbero una visione lungimirante, capace di aprire la strada verso un club professionistico. Dopo soli cinque anni di attività, precisamente nel 2000, una realtà dilettantistica si è trasformata in una società di capitali strutturata per essere gestita in modo razionale e funzionale e per svolgere un ruolo importante nel contesto nazionale, tanto da diventare un modello di riferimento. Tutto ciò è motivo di grande soddisfazione e orgoglio per tutti coloro che, a vario titolo, hanno sostenuto e continuano a sostenere il club biancorosso. In modo particolare gli azionisti e gli sponsor, che fin dall’inizio hanno investito con entusiasmo e fiducia, facendosi coinvolgere in contesto ricco di emozioni, quindi i dipendenti, i tifosi e quanti ci stimano e ci assicurano il loro affetto. Desidero ringraziare i rappresentanti delle istituzioni, che hanno creduto e credono nel nostro progetto. Tutti, indistintamente, hanno contribuiti a scrivere la storia in questi primi venticinque anni di attività. L‘inarrestabile volontà di progredire costantemente in tutti i settori è stata premia dalla realizzazione di importanti infrastrutture, dall’FCS Center di Maso Ronco allo stadio Druso di Bolzano, dov’è in corso l’ultima parte dei lavori di ristrutturazione per arrivare ad una struttura di eccellenza. Il nostro FC Südtirol svolge una funzione importante nel contesto territoriale, con una forte responsabilità sociale. In questo contesto si inserisce il lavoro di promozione e sviluppo del settore giovanile, con il compito di favorire la maturazione dei talenti del calcio altoatesino attraverso programmi e metodi di elevata professionalità, in un ambiente ideale. Siamo fieri di poter essere un importante veicolo di promozione della nostra magnifica terra, fatta di persone laboriose e di tante aziende di successo che grazie ai loro ottimi prodotti sono riconosciute in Italia e in tutto il mondo.
Wenn auch 25 Jahre für einen Verein vergleichsweise keine lange Zeit darstellen, so ist der FC Südtirol trotz seiner „Jugend“ eine Erfolgsgeschichte. Auffallend ist dabei, dass der Verein stetig gewachsen ist und immer wieder die Kraft hatte, nicht nur sportliche Rückschläge einigermaßen schadlos zu überstehen. Ohne auf Details zu verweisen und Namen zu nennen, kann man heute mit Fug und Recht behaupten, dass die Pioniere, die aus einem Stadtteil-Verein von Brixen, nämlich dem SV. Milland, im Jahre 1995 einem Profiverein den Weg geebnet haben, großes Durchsetzungsvermögen und Weitsicht bewiesen haben. Schon nach fünf Jahren, nämlich im Jahre 2000, wurde aus dem ursprünglichen Amateurverein ein professionell geführter Fußballverein in Form einer Kapitalgesellschaft, der in der Folge bis heute mehr denn je in Italiens Fußball eine wichtige Rolle spielen sollte und von vielen Fußballexperten und nicht nur diesen, als nachahmenswert eingestuft wird. Dies erfüllt die vielen Unterstützer dieses Projektes, allen voran die Gesellschafter und Sponsoren, welche von der ersten Stunde an viel Emotion und Geld in das Projekt gesteckt haben, sowie die Mitarbeiter, die Fans und die politischen Vertreter, welche von Anfang an an dieses Projekt geglaubt haben, zu Recht mit Stolz. Sie alle haben für ihren Teil große Verdienste an dieser Erfolgsgeschichte, ihnen gilt unser aller Dank. Das unaufhaltsame Bemühen, ständig in allen Bereichen sich verbessern zu wollen, wurde nunmehr auch durch die Errichtung wichtiger Infrastrukturen, wie dem Trainingszentrum in Eppan und dem kurz bevorstehenden Abschluss der Umbauarbeiten beim Drususstadion in Bozen belohnt. Was unseren FC Südtirol letztendlich stark macht, ist die Verantwortung tragen zu dürfen, für die Ausbildung der talentiertesten Südtiroler Fußballjugend und Werbeträger zu sein für ein wunderschönes Land mit seinen fleißigen Menschen, den erfolgreichen Betrieben und den hervorragenden Produkten, die im Lande und weltweit große Anerkennung finden.
Ad multos annos!
Ad multos annos!
IL PRESIDENTE DELLA FIGC DER PRÄSIDENT DER FIGC Celebrare un anniversario è anche l’occasione per ripercorrere i ricordi più belli e fare un bilancio dell’attività svolta. Nella storia di una Società, un gol, un’esultanza, una promozione sono tutti momenti speciali, in grado di moltiplicare passione ed emozioni indelebili, che solo il calcio è capace di generare. Ma l’FC Südtirol, in virtù della sua giovane età e del suo ottimo curriculum sportivo, ha anche tanti altri motivi per festeggiare, a partire dall’organizzazione societaria che l’ha reso un modello esportabile anche fuori regione. In virtù della mia lunga permanenza in Lega Pro, ho avuto il privilegio di collaborare con Walter Baumgartner (con il quale adesso condivido anche l’esperienza nel Consiglio Federale della FIGC), che ha impresso al Südtirol un’impronta gestionale moderna, facendone un punto di riferimento per l’intera provincia di Bolzano. Un programma ambizioso, in crescita costante, che si sta sviluppando senza rinnegare i propri valori e il principio della sostenibilità economica. Non è retorica, al contrario, è la ricetta giusta per fare calcio negli anni duemila con progettualità e oculatezza. Le dieci stagioni consecutive in Serie C sono un orgoglio per tutti gli appassionati biancorossi, ma l’investimento ponderato per la realizzazione delle strutture a
GABRIELE GRAVINA disposizione della squadra e la piena sinergia con il territorio rappresentano caratteristiche vincenti che radicano la Società nel suo tessuto sociale di riferimento ben più dei soli risultati agonistici. In ultimo, desidero rimarcare un’altra peculiarità molto importante dell’FCS: la sua capacità di unire una tifoseria trasversale, espressione di tre ceppi linguistici (italiano, tedesco e ladino), e la sua vocazione nel superare sterili campanilismi per unire l’intero Alto Adige. Queste caratteristiche esaltano la dimensione più bella del calcio che è la condivisione, la gioia dello stare insieme. Auguri FC Südtirol! SALUTI / GRUSSWORTE | 7
8 | STORIA / GESCHICHTE
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Buon venticinquesimo
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compleanno FCS!
icorre quest’anno il venticinquesimo anniversario dalla nascita di quella che è poi diventata la prima e più importante società calcistica della provincia di Bolzano. Ripercorriamo la nostra storia: dagli albori in Val d’Isarco, col Milland come costola dell’F.C. Südtirol, allo sbarco a Bolzano, dalla storica promozione in serie C1 alla finale playoff di Vercelli con “vista” sulla serie B, dall’inaugurazione del moderno, funzionale, innovativo centro sportivo di Maso Ronco, l’FCS Center, fino alla sfortunata semifinale playoff del 2018 con il Cosenza (vittoria interna per 1-0 e sconfitta per 2-0 in Calabria), le brillante prove in Coppa Italia Lega Serie A con blasonate formazioni della massima serie come Torino e Udinese, per arrivare al “nuovo” stadio “Druso” di Bolzano. Stagioni trionfali e annate meno fortunate, partite memorabili e traguardi importanti centrati o sfiorati. Un quarto di secolo di interazione con il territorio, di sviluppo e promozione di un progetto cresciuto gradualmente in modo esponenziale. Iniziative con e per il sociale, relazioni con le istituzioni e con svariati portatori di interesse,
un numero di partner in costante ascesa, coinvolti in un prezioso contesto di rete, per sviluppare funzionali sinergie. Calorosi tifosi e appassionati. Un lavoro certosino nel settore giovanile e l’attività femminile. Il momento particolare non consente di celebrare la ricorrenza tutti insieme appassionatamente, ma la festa è solo rimandata. Nel frattempo, il lavoro fuori e dentro il campo dell’unica realtà professionistica del territorio prosegue incessantemente. L’FC Südtirol in 25 anni di attività ha raggiunto tanti obiettivi, sia sul terreno di gioco sia in altri contesti importanti nell’ambito di un processo di sviluppo e di evoluzione gestito sempre con razionalità. In un quarto di secolo l’escalation è stata straordinaria: dai primi passi compiuti a Bressanone da una piccola società di quartiere alla crescita costante di un progetto territoriale poi sbocciato a Bolzano e in tutto l’Alto Adige. Il club biancorosso è arrivato alla terza divisione nazionale e ha sfiorato la serie B, diventando un modello virtuoso a livello gestionale per tutto il movimento calcistico nazionale, non solo per quello della Lega Pro. Buon compleanno FC Südtirol!
Alles Gute zum
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25. Geburtstag FCS!
n diesem Jahr feiert der FC Südtirol sein 25-jähriges Bestehen. Der FCS, ein Club der aufgrund seiner einzigartigen Geschichte und seines Werdegangs mit wohl keinem anderen der Welt vergleichbar ist. Das Abenteuer der Weißroten begann 1995 in Milland, einem Stadtteil Brixens. Nach dem Aufstieg in den Profifußball übersiedelte der FC Südtirol im Jahre 2000 in die Landeshauptstadt Bozen. Hier feierte der FC Südtirol 2010 mit dem Aufstieg in die Serie C1, der dritthöchsten Liga auf gesamtstaatlicher Ebene, seinen größten sportlichen Erfolg. Doch es gab auch einige Rückschläge zu verkraften, wie beispielsweise das verlorene Endspiel um den Aufstieg in die Serie B in Vercelli im Jahre 2014 und die Niederlage im Rückspiel des Playoff-Halbfinales in Cosenza, nachdem das Hinspiel im ausverkauftem Drusus-Stadion mit 1:0 gewonnen werden konnte. In den vergangenen 25 Jahren überwiegen jedoch eindeutig die positiven Ereignisse, die nicht nur den sportlichen Bereich, sondern auch die Planung und Errichtung der Infrastrukturen betreffen. Dank der Unterstützung des Landes Südtirol und der Gemeinde Eppan, dürfen seit 2018 täglich eine Vielzahl von Mitarbeitern, Trainern und Betreuern im neu errichteten FCS Center, dem FC Südtirol-Trainingszentrum im Montiggler Wald, arbeiten. Und ab der Saison 2021/2022 wird der FCS seine Heimspiele in einem neuen und hochmodernen Fuß-
ballstadion abhalten. Auch im Jugendfußball konnte der Verein wichtige Akzente setzen. Der FCS ermöglicht es seit jeher jungen Talenten, den Traum vom Profifußball zu realisieren. Zudem hat der FC Südtirol auch maßgeblichen Anteil am Aufschwung des regionalen Fußballs und an der konstanten Entwicklung der Spieler und der Trainer. Auch wenn der spezielle Umstand es aktuell nicht erlaubt, diesen Geburtstag gebührend zu feiern, werden die Feierlichkeiten mit Sicherheit nachgeholt. In der Zwischenzeit wird weiter hart daran gearbeitet, den einzigen Proficlub der Region weiterzuentwickeln und in allen Sektoren voranzutreiben. Der FC Südtirol hat in den 25 Jahren seines Bestehens viel bewegt und mit rationalem Denken und Handeln gesetzte Ziele Schritt für Schritt erreicht. All das, was in einem Vierteljahrhundert erreicht wurde, kann als Einzigartig bezeichnet werden. Und der Dank gilt den zahlreichen Personen, die das Projekt angeschoben, mitentwickelt, bereichert und unterstützt haben. Es gilt die Devise weiterhin mit Demut, Seriosität, Ehrgeiz und Leidenschaft für das Wohl des Südtiroler Profifußballvereins zu arbeiten und den Club, der in den letzten Jahren mehrmals knapp am Aufstieg in die Serie B vorbeigeschrammt und auf gesamtstaatlicher Ebene als Vorbildmodell bezeichnet wird, weiter nach vorne zu bringen. Schritt für Schritt, so wie bisher. Alles Gute FCS! STORIA / GESCHICHTE | 9
Das erste Mannschaftsfoto des FC Südtirol im Jahre 1995
Dall’SV Milland all‘F.C. Südtirol
L‘F.C. Südtirol è nato nel 1995 dall’SV Milland, piccola società rionale di Bressanone fondata nel 1974. Con l‘idea di fondare una società di calcio professionistica in Alto Adige e a dispetto dello scetticismo iniziale, un gruppo di imprenditori nel 1995 ha intrapreso questa entusiasmante avventura. Dopo il fallimento delle trattative con l‘A.C. Bolzano, il gruppo di imprenditori decise di rilevare l’SV Milland. Come primo presidente venne eletto l‘architetto Hanns Huber di Casies; il ruolo di direttore sportivo fu ricoperto da Sepp Insam. La società venne battezzata F.C. Südtirol Alto Adige e il 1° agosto 1995 ci fu la presentazione ufficiale, in cui si indicò il raggiungimento del calcio professionistico come obiettivo a lungo termine. Della compagine societaria faceva parte anche Hermann Larcher, unico tra i fondatori ad essere ancora oggi socio del club biancorosso.
Vom SV Milland zum FC Südtirol
Mit der Idee, in Südtirol eine Profi-Fußballmannschaft auf die Beine zu stellen und der anfänglichen Skepsis und Kirchturmpolitik zum Trotz, ist eine Unternehmergruppe im Jahre 1995 dieses ehrgeizige Unterfangen angegangen. Nachdem die Verhandlungen mit dem AC Bozen gescheitert waren, übernahm eine Gruppe von Unternehmern im Jahre 1995 den SV Milland. Zum ersten Präsidenten wurde der Gsieser Hanns Huber gewählt. Die Rolle des Sportdirektors bekleidete Sepp Insam. Der Verein wurde am 1. August 1995 offiziell vorgestellt. Schon damals gab Huber als Fernziel den Profifußball an. Kurzfristig war der sofortige Aufstieg von der Landes- in die Oberliga programmiert. Mit dabei war auch Hermann Larcher. Der Millander ist auch das einzige Gründungsmitglied, welches heute noch Gesellschafter des weißroten Clubs ist.
Fabio Sala e Claudio Coppi
In serie D con un doppio salto
Nel suo primo anno di militanza l‘F.C. Südtirol di Natalino Pizzolato batte ogni record nel campionato di Promozione, vincendolo con uno score di 26 vittorie, 4 pareggi e nessuna sconfitta. Salito in Eccellenza, il club biancorosso, con Claudio Coppi al timone, conquista un’altra promozione sensazionale. Il Südtirol vola in serie D vincendo il massimo torneo regionale con 16 vittorie, 13 pareggi e una sola sconfitta. Il 1° luglio 1997 inizia una nuova era per l‘F.C. Südtirol. L‘imprenditore edile gardenese Leopold Goller viene eletto nuovo presidente. Del consiglio direttivo fanno parte Angelo Baldassarre, Maurizio Cavallo, Willi Gabalin, Luciano Giua, Sepp Insam, Hermann Larcher, Engelbert Schaller e Horst Seebacher. 10 | STORIA / GESCHICHTE
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Der Vorstand 1997: Sepp Insam, Willi Gabalin, Maurizio Cavallo, Leopold Goller, Horst Seebacher, Engelbert Schaller, Hermann Larcher, Flavio De Monte, Angelo Baldassarre
Von der Landesliga in die Serie D
In seinem ersten Jahr bricht der FC Südtirol sämtliche Landesligarekorde. Als bislang einzige Mannschaft gewinnt der FCS die Meisterschaft ohne Niederlage. Von den 30 Spielen entscheiden die Weiß-Roten 26 für sich und spielen viermal Unentschieden. Sowohl die Punktezahl (82) als auch der Vorsprung auf den Zweitplatzierten sind bis heute unerreicht. Auch die Oberliga ist nach einem Jahr abgehakt. 16 Siege, 13 Unentschieden und nur eine Niederlage bedeuten am Ende mit 61 Punkten Platz 1 und den Aufstieg in die Serie D.
Im Sommer 1997 beginnt für den FC Südtirol eine neue Ära, jene des Grödner Bauunternehmers Leopold Goller. Bei der Vereinsvollversammlung wird der bestehende Ausschuss abgewählt und ein neuer Ausschuss gebildet. Am 1. Juli 1997 wird Goller neuer Präsident. Horst Seebacher und Willi Gabalin werden zu Vize-Präsidenten ernannt. Willi Gabalin konnte dank seines Charismas und Netzwerkes viele Freunde und Gönner für den FC Südtirol gewinnen. Dem Ausschuss gehörten weiters Sekretär Angelo Baldassarre, Maurizio Cavallo, Luciano Giua, Sepp Insam, Hermann Larcher und Engelbert Schaller an.
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Un-due-tre e si sbarca fra i professionisti
La squadra biancorossa rimane tre anni in serie D. Il primo anno si classifica 12°, il secondo 7° e il terzo – con Giuseppe Sannino in panchina e Luca Lomi capitanoleader in campo – vince il campionato con apoteosi finale a Mezzocorona nell’ultima giornata della serie D 1999-2000 grazie al gol vittoria di Girlanda. Il Südtirol sbarca fra i professionisti, nel campionato di serie C2. In questi anni inizia a giocare con la maglia biancorossa Hans Rudi Brugger, terzino destro della Val Passiria che diventerà il primatista assoluto in termini di presenze con l’FCS (368 presenze). Un ulteriore importante passo nella storia dell‘F.C. Südtirol è la trasformazione dell‘associazione in Srl (società a responsabilità limitata) Fussballclub Südtirol. La fondazione avviene nel gennaio del 2000.
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Die Aufstiegsmannschaft der Saison 1999/2000
Trainer Sannino wird nach dem Aufstieg in Mezzocorona von Ribul & Co. gefeiert
Aller guten Dinge sind drei
Im ersten Jahr der Serie D erreicht der FCS als Aufsteiger mit einer völlig umgekrempelten Mannschaft den 12. Tabellenplatz. Im zweiten Jahr erreichen die Südtiroler den siebten Rang. In dieser Spielzeit feiert auch der junge Passeirer Verteidiger Hans-Rudi Brugger sein Debüt im weiß-roten Trikot; jener Brugger, der später mit 368 Einsätzen zum Rekordspieler des FC Südtirol avancieren wird. Bereits im dritten Jahr gelingt dem FCS der Sprung in den Profifußball. Trainer Giuseppe Sannino und Kapitän Luca Lomi treiben das Team zum Sieg der nationalen Amateurliga (Serie D). Das entscheidende Spiel in Mezzocorona gewinnt der FCS dank eines Treffers von Girlanda und feiert den Aufstieg in die Serie C2. Bereits zuvor, im Januar 2000 wurde die Fussballclub Südtirol GmbH gegründet, um für einen eventuellen Aufstieg gerüstet zu sein.
Il “gol promozione” marchiato Girlanda La festa tirolese a Termeno per la promozione in C2
DIRETTORI SPORTIVI SPORTDIREKTOREN Sepp Insam
1995–1998
Werner Seeber
1998–2000
Mauro Gibellini
2000–2003
Carlo Perrone
2003–2004
Riccardo Maritozzi
2004–2006
Werner Seeber
2006–2009
Luca Piazzi
2009–2017
Aladino Valoti
2017– 02/2018
Paolo Bravo
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HANS KRAPF
VICEPRESIDENTE, AZIONISTA DI MAGGIORANZA E SPONSOR VIZE-PRÄSIDENT, MEHRHEITSEIGENTÜMER UND SPONSOR
Hans Krapf, prima ancora di essere l’azionista di maggioranza è un grande tifoso dell’FCS. Ha abbracciato il progetto 23 anni fa e lo ha sostenuto e sviluppato con la visione dell’illuminato imprenditore: com‘è arrivato a far parte della società e cosa l‘ha spinta a sostenere il progetto FC Südtirol? „Nell‘estate del 1997 il mio amico Leopold Goller mi ha presentato il progetto FC Südtirol. La prima squadra aveva appena vinto il campionato ed era stata promossa in Serie D. Sono stato subito entusiasta e ho voluto fare attivamente la mia parte per sostenere il calcio in provincia di Bolzano e soprattutto per aprire nuove prospettive ai giovani talenti calcistici della nostra realtà. Ecco perché ho promesso a Goller, che ha assunto la presidenza il primo luglio 1997, che sarei stato uno sponsor dell‘FCS. Nell‘estate del 1999 sono diventato poi uno dei soci fondatori del Football Club Südtirol Srl. Sebbene giocassimo in Serie D e non fossimo obbligati a fondare una società di capitali, era nostra intenzione preparare l‘FC Südtirol per obiettivi più grandi e creare della solide basi“.
Herr Krapf, wie sind Sie eigentlich zum FCS gekommen bzw. was hat Sie dazu bewogen, das Projekt FC Südtirol zu unterstützen? Im Sommer 1997 hat mir mein Freund Leopold Goller das Projekt FC Südtirol vorgestellt. Die 1. Mannschaft hatte gerade eben die Oberliga gewonnen und war in die Serie D aufgestiegen. Ich war sofort begeistert und wollte meinen Beitrag leisten, um den Fußballsport in Südtirol zu unterstützen und allen voran den jungen Fußballtalenten in unserem Land neue Perspektiven zu eröffnen. Deshalb habe ich Goller, welcher am 1. Juli 1997 die Präsidentschaft übernommen hatte, mein Engagement als FCSSponsor zugesagt. Im Sommer 1999 war ich dann als Gründungsmitglied der Fußball Club Südtirol GmbH mit dabei. Obwohl wir in der Serie D spielten und nicht verpflichtet waren, eine Kapitalgesellschaft zu gründen, wollten wir den FC Südtirol schon damals auf größere Ziele vorbereiten.
Si sarebbe aspettato, al momento di celebrare il primo quarto di secolo, un FC Südtirol così? „Ad essere sincero, sono sempre stato convinto che il progetto FC Südtirol avesse buone prospettive di successo nonostante le tante difficoltà. Il requisito fondamentale per me è sempre stato che FC Südtirol lavorasse seriamente per raggiungere passo dopo passo gli obiettivi prefissati. Non avrei mai immaginato che potesse avere una crescita costante e in tutte le componenti, arrivando ad essere oggi una società calcistica considerata e stimata a livello nazionale. Abbiamo dovuto attraversare la provincia di Bolzano per molti anni per poterci allenare e in alcuni casi letteralmente implorare di poter affittare campi da calcio. Ma forse proprio quei tempi difficili hanno segnato lo sviluppo dell‘FC Südtirol. In ogni caso, non abbiamo mai perso di vista il nostro obiettivo di far crescere l‘FCS, di svilupparlo in modo razionale e concreto“.
Hätten Sie sich erwartet, dass der FC Südtirol nach 25 Jahren dort stehen würde, wo er heute ist? Ehrlich gesagt war ich überzeugt, dass das Projekt FC Südtirol trotz vieler Schwierigkeiten gute Aussichten auf Erfolg haben würde. Grundvoraussetzung war für mich immer, dass beim FC Südtirol seriös gearbeitet werden sollte, um Schritt für Schritt die gesetzten Ziele zu erreichen. Dass der FC Südtirol allerdings einen solchen Werdegang hinlegen würde und heute als Fußballunternehmen auf gesamtstaatlicher Ebene geschätzt wird, hätte ich mir nicht im Traum erwartet. Wir mussten viele Jahre quer durch Südtirol fahren, um überhaupt trainieren zu können und teilweise regelrecht betteln, um Fußballplätze anmieten zu dürfen. Aber vielleicht haben gerade diese schwierigen Zeiten die Entwicklung des FC Südtirol geprägt. Jedenfalls haben wir unser Ziel, den FCS weiterzubringen, nie aus den Augen verloren.
Cosa la rende particolarmente orgoglioso quando ripensa ai primi 25 anni dell‘FC Südtirol? „Sono particolarmente orgoglioso del fatto che in tutti questi anni abbiamo sviluppato una società calcistica molto apprezzata in Italia e oltre i confini nazionali. L‘FC Südtirol è un club modello e sono orgoglioso che le società impegnate ai massimi livelli lo riconoscano. Grazie al mio lavoro incontro numerosi clienti dislocati sul territorio nazionale e praticamente da tutti mi viene chiesto costantemente della società e viene evidenziato il suo sviluppo positivo. Tutto ciò mi fa enormemente piacere“.
Was erfüllt Sie nun besonders mit Stolz, wenn Sie auf 25 Jahre FC Südtirol zurückblicken? Besonders stolz macht mich die Tatsache, dass wir in all diesen Jahren einen in Italien und über die Landesgrenzen hinaus hochangesehenen Fußballclub entwickelt haben. Der FC Südtirol gilt als Modellverein und es erfüllt mich mit Stolz, dass dies auch Clubs – welche heute in der Champions League spielen – anerkennen. Und wenn ich aufgrund meiner Arbeitstätigkeit in Italien auf meine zahlreichen Kunden treffe, werde ich immer wieder auf die positive Entwicklung des FCS angesprochen. Das macht Freude.
Come intravede il futuro dell‘FCS, come se lo immagina? „Sono convinto che siamo sulla strada giusta. Il rinnovamento delle infrastrutture e il proseguimento della seria gestione del club sono la base per un futuro positivo. È solo questione di tempo e raggiungeremo i nostri obiettivi sportivi. Dal mio punto di vista sono e sarò sempre orgoglioso di sostenere una realtà come l’FCS“.
Wie sehen Sie die zukünftige Entwicklung des FCS? Ich bin überzeugt, dass wir auf dem richtigen Weg sind. Die Erneuerung der Infrastrukturen und eine Weiterführung der seriösen Vereinsführung sind die Grundlagen für eine positive Zukunft. Es ist nur eine Frage der Zeit, dass wir unsere sportlichen Ziele erreichen werden und ich freue mich, den FCS auch in den kommenden Jahren weiter begleiten zu dürfen.
14 | STORIA / GESCHICHTE
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Das Mannschaftsfoto der Saison 2000/2001
Il trasferimento a Bolzano
Con la promozione tra i professionisti l‘F.C. Südtirol diventa la società professionistica più a nord d‘Italia. Il salto di categoria comporta al tempo stesso anche il trasferimento nel capoluogo Bolzano, in quanto lo stadio Druso è l‘unico impianto della provincia adeguato alla serie C, con una capienza di tremila spettatori. All‘inizio del 2001 vengono conclusi i necessari lavori di ristrutturazione dello stadio Druso. La capienza dell‘impianto aumenta così a 3.000 persone. L’F.C. Südtirol apre contestualmente a Bolzano una nuova sede amministrativa, dapprima in via Avogadro 6 e poi in via Cadorna 9/b.
Der Wechsel nach Bozen
Mit dem Aufstieg in die Profiliga wird der FC Südtirol zum nördlichsten Profiverein Italiens. Der Aufstieg bedeutet gleichzeitig auch die Übersiedlung des Spielbetriebes in die Landeshauptstadt Bozen, da das Drusus-Stadion mit einem Fassungsvermögen von 3.000 Zuschauer das einzige Serie-C-taugliche Stadion des Landes ist. Der FC Südtirol eröffnet in der Avogadrostraße 6 auch sein erstes Büro in Bozen, und weiht ein Jahr später den neuen Verwaltungssitz in der Cadornastraße 9b ein.
La prima volta tra i professionisti
Il debutto tra i professionisti, in C2, viene gratificato da una salvezza raggiunta con largo anticipo e nobilitato da partite spettacolari che fanno il tutto esaurito al Druso. Quello di Sannino è un calcio votato allo spettacolo e al gol, anche se i risultati non sono sempre all’altezza e la squadra non va oltre il traguardo della salvezza. E così la società decide di rescindere il contratto con Sannino, ponendosi nuovi e più importanti obiettivi sportivi da perseguire nell’immediato futuro.
Debüt bei den Profis
Luca Lomi, storico capitano biancorosso
Das Ziel Klassenerhalt wird vorzeitig erreicht. Der FCS spielt unter Coach Sannino tollen Offensivfußball und das Stadion ist gut besucht. Im Laufe der Meisterschaft baut die Mannschaft leistungsmäßig ab. Dadurch wird die Vertragsverlängerung von Trainer Giuseppe Sannino rückgängig gemacht. Präsident Goller kündigt an, für die kommende Saison höhere Ziele zu stecken. STORIA / GESCHICHTE | 15
Le promozioni mancate di un soffio
Il Südtirol rimane in C2 per dieci anni, con alti e bassi, ma soprattutto con tanti rimpianti per aver ripetutamente mancato di un soffio la promozione in C1, due volte con mister Attilio Tesser (stagioni 2001-2002 e 2002-2003, rispettivamente con il doppio turno di semifinale con il Brescello, terminato con il medesimo risultato di parità: 1-1 utile agli emiliani, meglio piazzati in classifica e la finale playoff sfumata dopo il doppio pari con il Novara: 0-0, risultato utile ai piemontesi meglio piazzati nella stagione regolare), una volta con mister Bruno Tedino (stagione 20032004, con finale playoff contro la Cremonese) e un’altra volta con mister Marco Baroni (stagione 2005-2006, semifinali playoff con l’Ivrea). In questi anni cresce esponenzialmente il settore giovanile grazie – anche – all’ottimo lavoro svolto dal responsabile del vivaio biancorosso, ovvero il bolzanino Fausto Grandi. Testimonianze in tal senso arrivano dalle convocazioni nelle nazionali giovanili dei calciatori Thomas Frendo, Martin Ritsch, Michael Bacher e Michael Cia. Nel 2003 entra in società il commercialista e revisore dei conti dr. Gianluca Leonardi per ricoprire il ruolo di responsabile amministrativo. È la persona che vanta la più lunga militanza nella governance dell’FC Südtirol. Nell’attuale organigramma del club è il Financial Manager.
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Es will einfach nicht klappen
Michael Bacher und Michael Cia in nazionale
Manuel Scavone
Der FC Südtirol spielt 10 Jahre lang in der Serie C2, der vierten Liga Italiens. Es sind Saisonen des Auf und Abs, geprägt von verpassten Aufstiegen. Gegen Brescello scheidet die Mannschaft in der Saison 2001/02 ohne Niederlage in den Playoffs aus. Ausschlaggebend ist die bessere Platzierung Brescellos in der Meisterschaft. Durch eine fulminante Rückrunde qualifiziert sich die Mannschaft von Coach Attilio Tesser als Dritter auch im darauffolgenden Jahr für die Playoffs. Im Playoff-Finale scheitern die Weiß-Roten erneut an der Verbandsregel, welche die besser platzierte Mannschaft der Meisterschaft Novara prämiert. Auch unter Trainer Bruno Tedino scheitert der FC Südtirol erst im Finale gegen Cremonese. Unter Coach Marco Baroni gegen Ivrea haben die Weißroten leider auch nicht mehr Glück. In diesen Jahren wird außerdem ein Hauptaugenmerk auf den Jugendsektor des FC Südtirol gelegt. Der Bozner Fausto Grandi ist für den Nachwuchs verantwortlich und schafft es durch gute Arbeit einen funktionierenden Jugendsektor auf die Beine zu stellen. Hervorzuheben sind die Einberufungen von Thomas Frendo, Martin Ritsch, Michael Bacher und Michael Cia in die Jugendnationalmannschaften Italiens. Von 2002 bis 2004 fungiert Alfred Lingg als Geschäftsführer und wird von Michael Mühlberger beerbt, welcher das Amt bis 2006 innehat. Im Jahr 2003 tritt der Wirtschaftsprüfer und Steuerberater Dr. Gianluca Leonardi als Verantwortlicher für Verwaltung, Finanzen und Controlling in den Verein ein. Er ist aktuell jener Mitarbeiter mit den meisten Amtsjahren und scheint im aktuellen Organigramm als Financial Manager auf.
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Seeber presidente, l’ingresso in società di Dietmar Pfeifer
Hannes Fink e Luis Figo in un amichevole estiva a Riscone
Leopold Goller lascia la presidenza, che viene assunta da Werner Seeber già direttore generale e sportivo. Ma la novità più rilevante è l’ingresso nella dirigenza, nel 2006, di Dietmar Pfeifer, che crea un progetto marketing grazie al quale entrano nuovi soci e partner in società. Viene fondata l’FCD Alto Adige, associazione sportiva dilettantistica che sostiene a livello di settore giovanile l‘ FC Südtirol Srl, di cui è costola e consente a tutti di diventare soci. Presidente dell’FCD Alto Adige viene nominato Engebert Schaller, socio del club e consigliere di amministrazione dal 1997. Esce la prima edizione dell’FCS News, al tempo un giornalino di otto pagine, trasformato poi in un periodico mensile completo con rubriche dedicate a tutti i settori, ai personaggi, alle iniziative eccetera. Oggigiorno l’FCS News Magazine conta mediamente oltre 70 pagine ed un’ampia distribuzione non solo a livello locale oltre a un numero considerevole di lettori nella versione digitale.
WERNER GAMPER Da quanto tempo l’azienda Riwega è legata alla società biancorossa e come è entrata in contatto con l‘FC Südtirol? “L‘azienda Riwega sostiene il progetto FC Südtirol dalla stagione 2003/2004. A quel tempo Markus (Markus Kuntner, Presidente del Consiglio di Sorveglianza e proprietario dello studio Stocker-Kuntner, ndr) venne da noi e ci presentò all‘allora Presidente Leopold Goller. L‘FCS giocava in C2 ed era già un club strutturato e con tanta voglia di crescere. Certamente non come ora, ma si potevano intravedere già le motivazioni e la forza di volontà per sviluppare nel tempo un grande progetto“. Quali sono le maggiori differenze confrontando i primi anni nel calcio professionistico e la realtà attuale? “Allora tutto era tutto un po‘ più ridotto, più familiare e più amatoriale. Non che l‘FC Südtirol di oggi non sia più familiare, ma era solo un contesto diverso. Ricordo che l’FCS svolgeva spesso gli allenamenti a Cortina all’Adige, dove vivo. Insieme ad altri soci e amici, abbiamo spesso vissuto momenti accanto alla squadra in quel contesto. Nella cantina di Tschurtsch (Eduard Pichler, partner dell’FCS ndr) si sono svolti incontri o anche delle feste di Natale a cui ho preso parte. Oggi tutte queste cose si tengono nella moderna sala riunioni del nuovo FCS Center. Le dinamiche sono cambiate. Oggi, dopo vent’anni nel calcio professionistico, l‘FC Südtirol è gestito in modo più professionale e la dirigenza svolge il lavoro con grande competenza e attenzione anche ai dettagli. In quegli anni si giocava già allo stadio Druso di Bolzano, ma anche questo è ormai cambiato. E’già stato parzialmente rinnovato e tra alcuni mesi non sarà paragonabile allo stadio di allora“.
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SPONSOR, SOCIO E CONSIGLIERE DI AMMINISTRAZIONE SPONSOR, GESELLSCHAFTER UND MITGLIED DES VERWALTUNGSRATES
Torniamo all‘inizio, quando l‘allora presidente Leopold Goller organizzò il primo incontro con lei e il suo socio Werner Rizzi: cosa ricorda? „Ci siamo incontrati presso la nostra sede ad Egna. Ci conoscevamo già e avevamo avuto rapporti d‘affari. Ma non era questo il motivo del nostro incontro. Sono sempre stato un appassionato di sport e arrivare a parlare di passioni in comune è stato facile. Il coinvolgimento è stato quasi naturale. Mi sono identificato subito nel progetto FC Südtirol e ho sempre seguito con piacere le partite dei biancorossi. Anche se per la Riwega è difficile misurare i benefici della sponsorizzazione, si capisce che l‘FC Südtirol è molto seguito. Molti clienti ci avvicinano e molti sono anche appassionati della società. Per noi è prima di tutto una questione di immagine, con la preziosa opportunità di essere parte integrante di una rete di sponsor che si è creata nel tempo. Interagire tra le varie componenti è molto importante. Tornando alla domanda: dopo Leopold Goller, abbiamo parlato per un anno con il vicepresidente vicario Hans Krapf e, successivamente, con l‘amministratore delegato Dietmar Pfeifer, che è diventato il nostro riferimento. L’FCS ha sviluppato molti progetti nel corso degli anni e noi sponsor siamo sempre stati parte integranti delle iniziative. Ieri e oggi“. Quali sono stati i momenti più belli e quali quelli meno felici? “Il momento migliore è stato sicuramente la promozione in terza divisione. Ricordo ancora la partita contro la Valenzana a Bolzano. Ero in cima alla tribuna e l‘emozione e la tensione elevate. Hans (Hans Krapf, ndr) era in piedi accanto a me ed è stato al telefono tutto il secondo tempo, per parlare del distributore di birra che aveva organizzato per tutti i fans in caso di promozione. E’finita in gloria e tutti hanno festeggiato con la
Werner Gamper, amministratore delegato della Riwega birra gratis di Hans! Ci sono stati alcuni momenti, dopo quella storica stagione in cui abbiamo sfiorato la serie B. Se devo essere realistico, posso dire che le delusioni sono arrivate da alcuni sfortunati play-off, ma questo è lo sport“. Qual’è il sogno di Werner Gamper? “Dopo 15 anni intensamente vissuti a sostenere la squadra non posso che augurami un ulteriore salto. Sono convinto che stiamo andando nella giusta direzione e che sia solo questione di tempo. Nel nuovo e accogliente stadio mi piacerebbe vedere sempre più gente presente con costanza sugli spalti, in ogni partita. Questa è sicuramente una delle grandi sfide del futuro e in questo senso il nuovo e attraente Druso aiuterà. Inoltre, l‘idea di base dell’FCS di consentire ai migliori talenti locali di avere un’opportunità nel calcio professionistico non deve essere persa. L’FCS dovrebbe continuare ad essere ambasciatore della nostra terra. Perché da tanti anni ormai il nostro Bel Paese non produce solo mele, speck e vino, ma anche ottimo calcio!”.
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Seeber neuer Präsident, der Eintritt in den Club von Dietmar Pfeifer
Am Ende der Saison 2005/2006 tritt Leopold Goller als Präsident zurück. Zum neuen Präsidenten wird im April der bisherige Sport- und Generaldirektor Werner Seeber gekürt. Eine wichtige Neuerung ist der Eintritt von Dietmar Pfeifer. Er schafft es, neben der radikalen Sparpolitik Seebers anhand eines innovativen Marketingprojektes zahlreiche Sponsoren vom FC Südtirol zu überzeugen. Gemeinsam bringen sie den Verein auf eine stabile finanzielle Basis. Zudem wird der Verein AFC Südtirol gegründet, welcher sich vor allem für den Jugendsektor einsetzt. Zu einem späteren Zeitpunkt wird dieser auch Gesellschafter der FC Südtirol GmbH und bietet somit allen Südtirolern die Möglichkeit, Teil des FCS zu sein. Präsident des AFC Südtirol wird Engelbert Schaller, welcher seit 1997 als Gesellschafter für den Club und Mitglied des Verwaltungsrates tätig ist. Es erscheint die erste Ausgabe der FCS News, eine Stadionzeitung mit 6 Seiten, welche im Laufe der Jahre zu einem über 70 Seiten fassenden Monatsmagazin ausgebaut wird und den vielen Fußballbegeisterten und Sympathisanten des FC Südtirol umfassende Informationen und Hintergrundberichte bietet.
Werner Seeber und Coach Aldo Firicano
IL PUNTO DI VISTA DEL SOCIO E SPONSOR AUS DER SICHT DES GESELLSCHAFTERS UND SPONSORS Seit wann ist die Firma Riwega mit dabei und wie kam der Kontakt zum FC Südtirol zustande? „Die Firma Riwega unterstützt das Projekt FC Südtirol seit der Saison 2003/2004. Damals kam Markus (Markus Kuntner, Aufsichtsratsvorsitzender und Inhaber der Kanzlei Stocker Kuntner, Anm.d.Red.) zu uns und stellte uns den damaligen Präsidenten Leopold Goller vor. Der FCS spielte in der Serie C2 und war damals bereits ein toller Verein. Nicht mit der jetzigen Situation vergleichbar, aber die Motivation, Großes zu erreichen, spürte man bereits in dieser Zeit.“ Welche sind die größten Unterschiede, wenn du die damaligen Anfangsjahre und die ersten Jahre im Profifußball mit der heutigen Zeit vergleichst? (lacht) „Damals war alles noch ein wenig kleiner, familiärer und amateurhafter. Nicht, dass der heutige FC Südtirol nicht mehr familiär ist, aber es war halt eine andere Zeit. Ich kann mich erinnern, dass der FCS seine Trainings des Öfteren in Kurtinig, meinem Wohnort, absolvierte. Gemeinsam mit anderen Gesellschaftern und Freunden organisierten wir nach den Trainingseinheiten die eine oder anderen Marende. Und auch im Tschurtsch-Keller (Eduard Pichler, Gesellschafter des FCS, Anm. d. Red.) gab es Sitzungen oder auch die Weihnachtsfeiern, an denen ich teilnahm. Heute werden all diese Dinge im modernen Sitzungsraum des neuen FCS-Center abgehalten. Also doch ein großer Unterschied. Auch wird der FC Südtirol heute – nach 20 Jahren im Profifußball – professioneller geführt und das Management macht seine Sache gut. Gespielt wurde zwar auch schon damals im Drusus-Stadion von Bozen, doch auch dieses wurde erneuert und wird in ein paar Monaten nicht mehr mit dem damaligen Stadion vergleichbar sein.“
Kommen wir nochmals auf die Anfänge zurück. Der damalige Präsident Leopold Goller verhandelte also mit dir und deinem „Socio“ Werner Rizzi den ersten Vertrag aus? „Ja genau. Anfänglich kam er zu uns an den Sitz nach Neumarkt. Wir kannten uns bereits und hatten über Umwege auch geschäftlich miteinander zu tun gehabt. Das war aber nicht der Grund unseres Engagements. Ich war schon immer sportbegeistert und schon damals Sympathisant des FCS. Wir sind deshalb da irgendwie hineingerutscht und irgendwie nicht mehr herausgekommen. Scherz beiseite, ich identifiziere mich mit dem Projekt FC Südtirol und ich schaue mir gerne die Spiele der Weiß-Roten an. Auch wenn es für die Riwega schwierig ist, den Nutzen des Sponsorings zu messen, merkt man, dass der FC Südtirol verfolgt wird. Wir werden von vielen Kunden angesprochen und viele Kunden sind auch Fans des FC Südtirol. Es ist für uns deshalb vor allem eine Imagegeschichte und wir nutzen auch das Netzwerk mit zahlreichen Sponsoren, das mittlerweile aufgebaut wurde. Auf die Frage zurückkommend: Nach Leopold Goller sprachen wir mit dem Vize-Präsidenten Hans Krapf und danach war Geschäftsführer Dietmar Pfeifer unser Ansprechpartner. In all den Jahren hat der FCS viel erlebt und auch wir als Sponsoren haben stets mitgefiebert.“ Welche waren die schönsten Momente und welche die größten Enttäuschungen? „Der schönste Moment war mit Sicherheit der Aufstieg in die dritte Liga. Ich kann mich noch genau an das Spiel in Bozen gegen Valenzana erinnern. Ich stand ganz oben
im Stadion und die Aufregung und Anspannung war unerträglich. Der Hans (Hans Krapf, Anm.d.Red.) stand neben mir und telefonierte die ganze Zeit wegen des Bierwagens, den er – im Falle des Aufstiegs – für alle Fans organisiert hatte. Das Tor wollte einfach nicht fallen… (lacht) Zum Glück endete alles gut und die Fans konnten mit dem Freibier vom Hans den Aufstieg feiern! Nach dieser Saison gab es mehrere Jahre, in denen wir knapp an der Serie B vorbeigeschrammt sind. Man muss zwar realistisch bleiben, es gab aber doch die eine oder andere Enttäuschung, zumal man in den Playoffs oft vom Aufstieg hat träumen dürfen.“ Playoffs, Aufstieg in die Serie B… Was wünscht sich Werner Gamper für die Zukunft? „Nach 15 Jahren als Fan wäre es natürlich toll, wenn der nächste Schritt gelingen würde. Doch ich denke, dass wir in der richtigen Richtung unterwegs sind und dass es nur mehr eine Frage der Zeit ist. Ich würde mir wünschen, dass noch mehr Südtiroler den Weg ins Stadion finden, und ihn nicht nur von zu Hause aus unterstützen und verfolgen. Das ist mit Sicherheit eine der großen Herausforderungen der Zukunft, wo das neue attraktive Stadion helfen wird. Weiters soll der Grundgedanke des FCS, einheimischen Spielern die Möglichkeit zu bieten, in der Profimannschaft Fuß fassen zu können, nicht verloren gehen. Es freut mich deshalb, dass aktuell mehrere Südtiroler in der Profimannschaft spielen. Auch soll der FCS weiterhin als Botschafter des Landes außerhalb der Region agieren. Denn unser schönes Land kann neben Äpfeln, Speck und Wein seit vielen Jahren auch mit Fußball aufhorchen lassen!“
STORIA / GESCHICHTE | 19
SAISONEN & RESULTATE 1995
Gründung des Fussball Club Südtirol-Alto Adige
1995-1996
1. Platz in der Landesliga und direkter Aufstieg in die Oberliga.
1996-1997
1. Platz in der regionalen Oberliga. Aufstieg in die CND.
1997-1998
11. Platz in der Gruppe C der CND. Halbfinale des Italienpokals der CND.
1998-1999
7. Platz in der Gruppe C der CND. Aufnahme in die neu gegründete Serie D. 1. Runde des Italienpokals der CND.
1999-2000
1. Platz in der Gruppe C der Serie D. Aufstieg in die Serie C2. Gruppenphase des Italienpokals der Serie C.
2000
Gründung der Fussballclub Südtirol GmbH. Die Heimspiele finden in der Landeshauptstadt Bozen, im Drusus-Stadion, statt.
2000-2001
11. Platz in der Gruppe A der Serie C2. Gruppenphase des Italienpokals der Serie C.
2001-2002
4. Platz in der Gruppe B der Serie C2. Niederlage im Halbfinale der Playoff. Gruppenphase des Italienpokals der Serie C.
2002-2003
3. Platz in der Gruppe A der Serie C2. Niederlage im Finale der Playoff. Achtelfinale des Italienpokals der Serie C.
2003-2004
3. Platz in der Gruppe A der Serie C2. Niederlage im Finale der Playoff. Gruppenphase des Italienpokals der Serie C.
2004-2005
8. Platz in der Gruppe A der Serie C2. Gruppenphase des Italienpokals der Serie C.
2005-2006
4. Platz in der Gruppe A der Serie C2. Niederlage im Halbfinale der Playoff. Achtelfinale des Italienpokals der Serie C.
2006-2007
7. Platz in der Gruppe A der Serie C2. Gruppenphase des Italienpokals der Serie C.
2007-2008
11. Platz in der Gruppe A der Serie C2. Aufnahme in die Neugegründete Lega Pro 2. Division. Gruppenphase des Italienpokals der Serie C.
2008-2009
15. Platz in der Gruppe A der Lega Pro 2. Division. Klassenerhalt nach Gewinn der Play out-Spiele. 2. Phase des Italienpokals der Serie C.
1. Platz in der Gruppe A der Lega Pro 2. Division. Aufstieg in die Lega Pro 2009-2010 1. Division. Ko-Gruppenphase des Italienpokals der Lega Pro. 3. Platz im Supercup der Lega Pro 2. Division. 2010-2011
17. Platz in der Gruppe A der Lega Pro 1. Division. Abstieg in die Lega Pro 2. Division nach Niederlage in den Play out-Spielen und darauffolgende Wiederaufnahme in die Lega Pro 1. Divison.
2011-2012
7. Platz in der Gruppe B der Lega Pro 1. Division. Ko-Gruppenphase des Italienpokals der Lega Pro.
2012-2013
4. Platz in der Gruppe A der Lega Pro 1. Division. Niederlage im Halbfinale der Playoff. 2. Runde des Italienpokals. 2. Runde des Italienpokals der Lega Pro.
2013-2014
3. Platz in der Gruppe A der Lega Pro 1. Division. Niederlage im Finale der Playoff. Aufnahme in die neue Lega Pro. 2. Runde des Italienpokals. 1. Runde des Italienpokals der Lega Pro.
2014-2015
10. Platz in der Gruppe A der Lega Pro. 2. Runde des Italienpokals. 1. Runde des Italienpokals der Lega Pro.
2015-2016
10. Platz in der Gruppe A der Lega Pro. 2. Runde des Italienpokals. Sechzehntelfinale des Italienpokals der Lega Pro.
2016-2017
12. Platz in der Gruppe B der Lega Pro. Aufnahme in die neue Serie C. 1. Runde des Italienpokals. Sechzehntelfinale des Italienpokals der Lega Pro.
2017-2018
2. Platz in der Gruppe B der Serie C. Niederlage im Halbfinale der Playoff. Ko-Gruppenphase des Italienpokals der Lega Pro.
2018-2019
6. Platz in der Gruppe B der Serie C. Niederlage in der 2. Runde der Playoff. Vierte Runde des Italienpokals. Sechzehntelfinale des Italienpokals der Lega Pro.
2019-2020
4. Platz in der Gruppe B der Serie C. Niederlage in der 2. Runde der Playoff. 3. Runde des Italienpokals. 1. Runde des Italienpokals der Serie C.
2020-2021
… Platz in der Gruppe B der Serie C. 2. Runde des Italienpokals.
20 | STORIA / GESCHICHTE
Alfredo Sebastiani
La prima squadra all’insegna di giocatori altoatesini
Con Werner Seeber presidente l’F.C. Südtirol cambia rotta e strategie. Nell’organico della prima squadra, ampiamente rivisitato, trovano posto 12 altoatesini per una squadra sempre più a connotazione sudtirolese, il che porta euforia e senso di appartenenza fra i tifosi. La stagione 2008/2009 passa alla storia per il pericolo scampato della retrocessione in serie D. Stagione travagliatissima, con tre allenatori che si alternano sulla panchina biancorossa (Maurizio D’Angelo, Marco Alessandrini e Alfredo Sebastiani) e con la squadra che finisce ai playout.
Hannes Kiem feiert den Klassenerhalt
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Südtiroler Spieler prägen Profikader
Der FC Südtirol schlägt unter Präsident Werner Seeber einen neuen Weg ein. Die Mannschaft wird komplett umgestellt und verjüngt. Zum Kader der 1. Mannschaft gehören nun 12 Südtiroler. Durch diese neue Politik, viele junge Südtiroler in die Profimannschaft einzubauen, gewinnt der FCS viele Fans dazu. Die darauffolgenden Jahre sind jedoch von sportlich nicht erfreulichen Leistungen geprägt. In der Saison 2007/08 rettet den FCS ein Last-Minute Tor vor den drohenden Playout-Spielen, welche allerdings in der darauffolgenden Saison bestritten werden müssen. Zwei Trainerwechsel, wenige Tore und zu viele Gegentore führen zum Alles oder Nichts-Match gegen Valenzana.
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Walter Baumgartner nuovo presidente
Con la nomina di Walter Baumgartner alla presidenza vengono determinate immediate e importanti scelte nella governance: Dietmar Pfeifer viene nominato direttore generale e Luca Piazzi assume il ruolo di direttore sportivo. Tutti insieme pianificano la stagione del rilancio con una visione lungimirante. Grazie alla vittoria per 2 a 0 nel doppio spareggio con la Valenzana, Sebastiani, subentrato ad Alessandrini nel finale di stagione, si merita la riconferma sulla panchina biancorossa per la stagione 2009/2010. Con in squadra gli altoatesini Brugger, Kiem, Scavone, Bacher, Fink, Hannes Fischnaller, Manuel Fischnaller (poi passato a gennaio alla Primavera della Juventus), Pfitscher e Mair, il nuovo Südtirol sbaraglia la concorrenza, sovverte i pronostici e conquista la promozione in C1, vincendo il campionato grazie al successo per 1-0 conquistato in uno stadio Druso esaurito in ogni ordine di posto. Il gol-partita lo firma Mattia Marchi al 69’. Il 9 maggio 2010 rimarrà una data storica per il club biancorosso.
Walter Baumgartner wird zum Präsidenten ernannt
Mit dem Eintritt von Walter Baumgartner werden sofort wichtige Personalentscheidungen getroffen. Dietmar Pfeifer wird zum Generaldirektor ernannt und Luca Piazzi zum Sportdirektor. Vor dem Playout-Entscheidungsspiel übernimmt der langjährige Jugendtrainer Alfredo Sebastiani die Mannschaft und wendet den Abstieg in die Serie D durch einen souveränen 2:0 Erfolg im Playout-Rückspiel gegen Valenzana ab. Ein Leitbild mit Visionen wird erarbeitet, welches sowohl die sportlichen wie die infrastrukturellen Ziele beinhaltet. Ein Großteil davon ist inzwischen – wenn auch mit etwas Verspätung – umgesetzt worden. Trainer Alfredo Sebastiani, der die Mannschaft in der Vorsaison vor dem Abstieg bewahren konnte, wird als Trainer bestätigt. Der Plan ist es, aus den zahlreichen jungen Spielern und den bewährten Mannschaftsstützen, wie Brugger, Kiem, Scavone, Bacher, Fink, Hannes Fischnaller, Manuel Fischnaller (im Januar zu Juventus gewechselt), Pfitscher und Mair, ein erfolgreiches Team zu formen. Und der FCS erweist sich als Favoritenschreck. Im letzten Meisterschaftsspiel gegen Valenzana wird der Mannschaft im ausverkauftem heimischen Drusus-Stadion der Rücken gestärkt. In der 69. Minute besiegelte Mattia Marchi durch einen sehenswerten Lupfer den lang erhofften Aufstieg in die dritthöchste Spielklasse. 22 | STORIA / GESCHICHTE
Dietmar Pfeifer, Walter Baumgartner e Luca Piazzi
Foto di gruppo dopo l‘amichevole contro la nazionale della Germania nel 2010
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Comunicazione Oltre ai social media, che negli ultimi anni hanno assunto un valore sempre più crescente e strategico, l‘FC Südtirol comunica da sempre attraverso i cosiddetti canali „classici“. Uno dei fiori all’occhiello è la rivista mensile FCS News, con una tiratura annuale di 30.000 copie per quanto riguarda la versione cartacea, a cui si aggiungono le numerose visualizzazioni nell‘edizione online. Al periodico si aggiungono altre pubblicazioni: il calendario delle partite delle squadre professionistiche e giovanili, il poster, le locandine per annunciare le partite, le cartoline di ciascun giocatore da autografare e tanto, tanto altro. Per quanto riguarda la comunicazione digitale, l‘FC Südtirol può contare su un nuovo sito web, che risponde ai più innovativi requisiti di funzionalità. L’aggiornamento è costante, quindi ogni giorno chiunque può essere tempestivamente informato o aggiornato scorrendo le notizie riguardanti la squadra professionistica, il settore giovanile, gli eventi, i progetti, lo stadio, l‘FCS Center e tanto, tanto altro. L‘FC Südtirol comunica anche attraverso le emittenti radiofoniche locali: RMI (Südtirol1 e Radio Tirol), Die Antenne, Radio NBC e Radio Dolomiti. Secondo una stima, sono circa 50mila gli ascoltatori raggiunti mediamente dall‘FCS grazie ai partner radiofonici. Gli organi di informazione sono costantemente aggiornati attraverso comunicati stampa (in italiano e in tedesco) corredati di foto e/o video. Sono oltre 250 i comunicati stampa inviati nel corso dell’anno alle varie testate giornalistiche con foto e/o video. I rappresentanti dei media ricevono tempestivamente tutte le informazioni anche attraverso un gruppo WhatsApp, appositamente dedicato. Le conferenze stampa sono uno strumento prezioso per illustrare eventi, presentare persone e progetti, oltre che per i commenti relativi al pre e al post-gara. Attraverso la piattaforma Facebook anche i servizi filmati raggiungono tempestivamente un ragguardevole numero di persone. Interviste, servizi, video ad hoc, highlights possono essere visualizzati su FCS TV, il canale YouTube biancorosso, che attualmente conta oltre 1.500 utenti. Ogni stagione vengono pubblicati oltre 200 video. Da diversi anni l‘FC Südtirol comunica attraverso mailing personalizzate, indirizzate a relativi a gruppitarget. Sono circa 100 le newsletter inviate ogni anno, che consentono di raggiungere oltre 150.000 persone. Grazie al forte sviluppo dello smartphone, la maggior parte di queste vengono visualizzate tramite i dispositivi mobili. Soci e sponsor beneficiano del servizio sms con cui viene comunicato il risultato della partita al fischio finale. Servizio utile anche ad inviare inviti e informazioni di interesse. Nella stagione 2019/2020 sono stati trasmessi quasi 30.000 sms. Con i programmi televisivi “Passione Biancorossa” su Video33 e “FCS Flash” su SDF, il club è presente anche in televisione. In tal modo, la società intende raggiungere un altro gruppo-target importante. Con ospiti in studio e reportage, i programmi tv offrono un reale valore aggiunto ai sostenitori biancorossi. Tutte le partite di campionato dell‘intera Serie C e quindi tutte le partite dell‘FCS vengono trasmesse in diretta sulla piattaforma streaming Elevensports. In media oltre 20.000 persone guardano le partite del club professionistico altoatesino. RaiSport trasmette a turno, in diretta, alcune gare, inoltre è stato avviato nei giorni scorsi un importante progetto con SkySport da parte di Lega Pro.
Kommunikation
Aufstiegstorschütze Mattia Marchi
Neben den sozialen Medien, welche in den letzten Jahren an Macht und Wichtigkeit erlangt haben, kommuniziert der FC Südtirol über die „klassischen“ Kanäle. Dazu zählen die Printmedien wie das Monatsmagazin FCS News, mit einer Auflage von jährlich 30.000 Stück, der Spielkalender der Profimannschaft und jener der Jugendmannschaften, die Spielankündigungsposter, Autogrammkarten und vieles mehr. Im digitalen Bereich ist der FC Südtirol mit einer brandneuen Website präsent, welche auf innovative Weiße täglich mit News und Informationen zur Profimannschaft, dem Jugendsektor, Events, Projekten, dem Stadion, dem FCS Center und vielem mehr aufhorchen lässt. Weiters kommuniziert der FC Südtirol auch über die lokalen Radiostationen von RMI (darunter Südtirol1 und Radio Tirol), Die Antenne, Rete Radio NBC und Radio Dolomiti. Über die Radio-Partner generiert der FCS eine tägliche Reichweite von 50.000 Hörern. Um die Medien über den FCS und dessen Geschehnisse zu informieren, werden über 250 zweisprachige Presseaussendungen pro Saison versendet. Die lokalen und nationalen Medienvertreter sind zudem in einer WhatsApp-Gruppe vereint, wo wichtige Informationen schnell zugestellt werden. Wichtige Initiativen und Projekte sowie die Stimmen nach den Heimspielen werden in Pressekonferenzen gesammelt. Die O-Töne und Bilder erreichen danke der Plattform Facebook live tausende von Fans und können kurze Zeit später im FCS TV angesehen werden. FCS TV, das ist der Youtube-Kanal des weißroten Proficlubs, der aktuell über 1.500 Abonnenten zählt. Über 200 Videos werden pro Saison veröffentlicht. Seit einigen Jahren bereits kommuniziert der FC Südtirol mittels personalisierter und zielgruppenbezogener Mailings. Es werden jährlich circa 100 Newsletter versendet, mit denen der FCS über 150.000 Personen erreicht. Aufgrund der starken Entwicklung des Smartphones werden die meisten dieser über die mobilen Geräte geöffnet. Eben über diese Devices erreicht der FC Südtirol mit seinem SMS-Dienst alle Mitglieder und Sponsoren. Dieser Service dient dem FCS um beim Abpfiff das Spielresultat zu kommunizieren, sowie Einladungen und interessante Informationen zu versenden. In der Saison 2019/2020 wurden knapp 30.000 SMS versendet. Mit den TV-Sendungen„Passione Biancorossa“ auf Video 33 und„FCS Flash“ auf SDF ist der Club auch im Fernsehen präsent. Hierbei versucht der FCS eine Zielgruppe zu erreichen, die sich zum Teil nicht in den vorher beschriebenen Medien tummelt. Mit Gästen im Studio und Hintergrundberichten bieten die TV-Sendungen für die FCS Fans zudem einen echten Mehrwert. Apropos TV: alle Meisterschaftsspiele der gesamten Serie C und somit auch alle Partien des FCS werden auf der Streaming-Plattform Elevensports live und in Echtzeit übertragen. Durchschnittlich über 20.000 Personen schauen sich die Begegnungen des Südtiroler Proficlubs an. STORIA / GESCHICHTE | 23
La folle domenica di Ravenna
Der Ausraster von Zomer im Playout-Match gegen Ravenna
L’impatto con la C1 è traumatizzante, malgrado un girone d’andata concluso al 6° posto. Nella seconda parte di stagione il Südtirol entra in una crisi dalla quale non riesce più a risollevarsi, finendo ai playout, dove retrocede al termine di un’incredibile gara di ritorno a Ravenna, con sconfitta ai supplementari su calcio di rigore. Una sconfitta maturata in maniera rocambolesca e inimmaginabile, visto e considerato che a soli 7 secondi dalla fine del match, col parziale di 1-1, il team al tempo allenato da Maurizio Pellegrino era salvo. Ma al termine di un’azione del Ravenna, fermata con un’uscita bassa da Zomer, lo stesso portiere roveretano ha reagito ad una provocazione di Lapadula, colpendolo e facendolo cadere a terra. L’arbitro ha espulso Zomer e decretato il calcio di rigore, trasformato dal Ravenna per il definitivo 2-1. Questo black-out è costato la retrocessione all’FCS. Nel gennaio del 2011 Emiliano Bertoluzza entra in società e nel 2013/2014 assumerà il ruolo di Team Manager biancorosso.
HANNES FINK Hannes Fink, sei in biancorosso da vent‘anni, ha fatto il tuo debutto in prima squadra all‘età di 16 anni, come uno dei giocatori più giovani della storia, hai iniziato la tua quindicesima stagione professionistica consecutiva, inoltre con circa 300 partite disputate sei al secondo posto nella classifica dei giocatori più presenti in campo di tutti i tempi, dietro ad Hans Rudi Brugger…. Abbiamo dimenticato qualcosa? “(ride) Che nonostante i tanti anni ho ancora una grande passione per il calcio e ho importanti obiettivi da raggiungere con l‘FC Südtirol, al quale sono arrivato quando avevo 11 anni, grazie a Fausto Grandi. Sono successe tante cose in questi anni. Ricordo con piacere i primi allenamenti a Gargazzone, dove ci siamo preparati anche con le giovanili e la prima stagione tra i professionisti. Tante cose sono successe e tante cose sono cambiate da allora”. Cosa in particolare? “Comincerei dalle infrastrutture. Sono di fondamentale importanza per una squadra di calcio. Ora abbiamo una bella casa, l’FCS Center, dove possiamo allenarci nel migliore dei modi. E‘ innovativo e funzionale. In passato le squadre biancorosse sono state costrette ad allenarsi dove si poteva. Con la realizzazione del centro sportivo e delle annesse strutture di supporto si è fatto un salto di qualità importante sia per quanto riguarda la prima squadra, sia per lo sviluppo dell’attività giovanile, sia per quanto riguarda l’organizzazione in generale. Non è cosa da poco sviluppare tutti i progetti in un’unica sede, creando legami tra i vari settori e importanti relazioni tra le persone che lavorano“. Hai potuto verificare, giorno dopo giorno una sistematica evoluzione? “La società ha assunto una veste e una mentalità sempre più professionali negli ultimi anni. Con Firicano – il mio primo allenatore – avevo cominciato a respirare un certo tipo di clima, poi è stato tutto un crescendo. Del resto serve del tempo per progredire, per evolversi, per adattarsi a nuove dinamiche, indispensabili per fare il salto di qualità. C’è stato uno sviluppo progressivo e condiviso.
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IL PUNTO DI VISTA DEL CAPITANO E CALCIATORE DELLA PRIMA SQUADRA Oggigiorno noi giocatori possiamo concentrarci completamente sul nostro lavoro. Il settore sanitario è efficiente e di livello, ci sono professionisti e strutture adeguati per rispondere ad ogni esigenza in questo e negli altri ambiti. I rapporti con la stampa sono strutturati. Ottima è l‘immagine creata all‘esterno, a tutti i livelli tanto che i giocatori che arrivano conoscono già molto bene questa realtà e la apprezzano, trovando l’ambiente ideale per potersi esprimere“. Dal punto di vista tecnico quali cambiamenti sostanziali ci sono stati dal tuo debutto in prima squadra ad oggi? “Nel mio primo anno da professionista nel 2006, con Aldo Firicano alla guida, la squadra era composta principalmente da giovani come me. I giocatori più anziani ed esperti erano una minoranza, quindi non è stato così facile per loro creare una mentalità vincente. Le cose sono cambiate nel tempo. Ci sono state varie dinamiche, sempre nell’ambito di un processo di crescita. In questa stagione si è formato un bel mix di giocatori, tutti di alta qualità, tutti con una certa esperienza e con la mentalità giusta, tutti votati a dare il massimo per la squadra“. Hai vissuto da protagonista gli ultimi vent’anni (dei 25) di storia dell‘FCS, quali sono i ricordi più belli? “Da ragazzino desideravo di diventare un calciatore professionista e per inseguire questa ambizione ho rinunciato allo sci e all‘hockey sul ghiaccio per allenarmi ogni giorno con impegno. Ricordo il primo allenamento con i professionisti e le parole di mister Firicano a fine seduta. Mi chiamò in disparte e mi disse che da quel momento avrei potuto allenarmi sempre con loro. Una grande gioia. Poi il primo contratto, che la società propose ai miei genitori e che ho avuto l’onore di firmare con tanta emozione. Tanti sono i momenti piacevoli che porto nella mente e nel cuore“. Qaul’è stato il miglior momento vissuto sul campo? „La promozione in terza divisione. Non è stato il nostro più grande risultato o la nostra migliore stagione, ma abbiamo creduto fortemente
nelle nostre possibilità, siamo cresciuti e abbiamo centrato l’obiettivo con un gruppo giovane. affiatato e motivato. Il giorno della promozione abbiamo vissuto grandissime e indimenticabili emozioni“. Il momento meno felice? „Chiaramente la retrocessione a Ravenna. Una giornata infelice, che ha insegnato a tutti che quando le cose non vanno come si desidera bisogna riuscire a reagire, bisogna trovare subito la forza di rialzarsi“. Stadio Druso già parzialmente rinnovato: qual’è la tua impressione e quella die tuoi compagni di squadra? “Un’ottima impressione! E‘ già cambiato tutto rispetto al vecchio stadio. E‘ un enorme piacere poter giocare nel nuovo impianto e pensare che tra alcuni mesi, a struttura ultimata, ci sarà un Druso fantastico. L‘atmosfera in campo è già completamente diversa, anche se al momento non ci sono tifosi sulle gradinate, che ora sono attaccate al campo e assicurano una splendida visuale. Il manto erboso poi è di grande qualità. Si tratta di un altro enorme passo avanti da parte nel costante processo di crescita“. Insomma uno stadio ideale per puntare a nuovi obiettivi? „L‘obiettivo deve essere quello di creare le condizioni giuste per fare il meglio possibile, per crescere ulteriormente. Nell’ambiente siamo accreditati come una società che ambisce a progredire ancora nel prossimo futuro e questo deve essere uno stimolo importante per l’intero ambiente. Di traguardi ambiziosi avevamo già parlato nel recente passato, credo però che in quei momenti non ci fossero ancora tutti i requisiti per poterlo fare. Ora si stanno creando i presupposti in ogni ambito. Crediamo tutti nella forza del lavoro e guardiamo avanti con fiducia e con tanta voglia di fare bene“.
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Unfassbares in Ravenna
Die erste Saison in der Serie C1 endet im Drama. Obwohl stark in die Saison gestartet, schlittert der FC Südtirol in eine Krise. Trainer Sebastiani muss seinen Posten räumen, für ihn übernimmt Maurizio Pellegrino die Führung der Mannschaft. Der Club, der inzwischen den Rechtssitz von Brixen nach Bozen verlegt hatte, schafft es leider nicht, sich direkt zu retten. In den Playouts steht dem FCS Ravenna gegenüber. Das Hinspiel gewinnt der FCS souverän mit 1:0 und auch im Rückspiel scheint alles unter Kontrolle. Bis FCS-Torhüter Davide Zomer sieben Sekunden vor dem Schlusspfiff – beim Stand von 1:1 – eine Chance von Gegenspieler Lapadula entschärft und von einer Kurzschlussreaktion gefasst, den Gegenspieler rempelt. Die Folge: rote Karte für Zomer und Elfmeter, welcher verwandelt wird. Dieser Blackout verdammt den FCS in die Serie C2. Im Januar 2011 tritt Emiliano Bertoluzza in den Club ein und wird in der Saison 2013/2014 zum Team Manager ernannt.
La foto di squadra della stagione 2011/2012
AUS DER SICHT DES KAPITÄNS UND MITTELFELDSPIELERS DER ERSTEN MANNSCHAFT Hannes Fink, du bist seit zwanzig Jahren beim FCS, konntest mit 16 Jahren als einer der jüngsten Spieler in der Geschichte in der Kampfmannschaft debütieren und hast im Sommer deine 15. Profisaison begonnen. Mit 300 Einsätzen befindest du dich in der Rangliste der Spieler an Platz zwei hinter Hans Rudi Brugger. Was haben wir vergessen? „(lacht) Dass ich trotz der vielen Jahre immer noch Leidenschaft für den Fußball besitze und mit dem FC Südtirol, zu dem ich mit 11 Jahren dank Fausto Grandi gestoßen bin, große Ziele habe. Es hat sich viel getan in diesen Jahren und die Unterschiede zu meinen ersten Trainings in den Jugendmannschaften in Gargazon, meiner ersten Saison in der Profimannschaft 2006/07 und heute sind riesig.“ Erzähle uns kurz darüber, was die größten Unterschiede sind, die du als aktiver Spieler mitbekommen hast… „Ich würde mit den Infrastrukturen beginnen, auch weil sie für eine Fußballmannschaft von fundamentaler Wichtigkeit sind. Wir haben nun eine Heimat, das FCS Center, in welchem wir auf einem TopNiveau trainieren können. In den Anfangsjahren hielten wir die Trainingseinheiten auf ganz Südtirol verstreut ab. Mit dem Bau des Trainingszentrums haben sich die Bedingungen schlagartig verbessert. Schon allein die Tatsache, dass sich die Büros, das Magazin und alle Mitarbeiter an einem Ort wiederfinden ist ein großer Fortschritt. Man lernt die Menschen im Verein ganz anders kennen und baut Beziehungen auf, die helfen ein familiäres Feeling zu generieren.“ Was hat sich für dich persönlich als Spieler bei deiner täglichen Arbeit getan? „Der Verein hat sich in den letzten Jahren konstant professionalisiert. Als ich unter Firicano die ersten Male Profiluft schnuppern konnte, war der Club erst seit kurzem im Profigeschäft. Ich bin davon überzeugt, dass man auch als Verein eine bestimmte Zeit benötigt, um den Profifußball zu verstehen. Der Club hat sich dann nach und nach verbessert und super entwickelt. Nun können wir Spieler uns voll auf die Arbeit konzentrieren. Der Umgang mit den Medien ist perfekt geregelt. Auch
die medizinische Abteilung wie die Physiotherapeuten, die Ärzte und die Art, wie man nach den Trainings oder bei Verletzungen behandelt wird, hat sich verbessert und hat ein hohes Niveau erreicht. Und auch die Außendarstellung ist ausgezeichnet, sodass Spieler – bevor sie zu uns stoßen – den Club bereits kennen und sich freuen nach Südtirol zu kommen. Das Ansehen des FCS ist in diesen 25 Jahren überhaupt gestiegen. In Südtirol und auch auf gesamtstaatlicher Ebene.“ Wie hat sich das Potential der Spieler in der Profimannschaft verändert? „Nunja, in meinem ersten Jahr unter Coach Aldo Firicano bestand die Mannschaft größtenteils aus jungen Spielern wie mich. Die älteren und erfahrenen Spieler waren in der Minderheit und deshalb war es auch für sie nicht so einfach, eine Siegermentalität zu erzeugen. Nach und nach hat sich das verändert und in der heurigen Saison sind beispielsweise viele gestandene Spieler im Kader und natürlich auch junge Spieler, die aber über eine hohe Qualität verfügen und sich gut in die Mannschaft einbringen.“ 25 Jahre FCS, 20 davon hast du hautnah miterlebt. Was sind deine schönsten Erinnerungen? „Ich erinnere mich daran, dass ich als kleiner Bub unbedingt Profifußballer werden wollte und deshalb das Skifahren und das Eishockey aufgab, um täglich zu den Fußballtrainings vom Ritten nach Gargazon zu fahren. Ich erinnere mich an das erste Training mit den Profis in Burgstall. Nach dem Training kam der damalige Trainer Firicano zu mir und meinte, dass ich ab sofort immer mit ihnen trainieren darf. Der erste Vertrag, den der Verein mit meinen Eltern besprochen hat und den ich unterschreiben durfte. Viele tolle Momente auf die ich gerne zurückblicke.“ Der schönste sportliche Moment war… „… mit Sicherheit der Aufstieg in die 3. Liga. Es war nicht unsere größte Leistung oder unsere beste Saison, doch wir glaubten an den Aufstieg und vollbrachten diesen mit einer Gruppe aus zahlreichen
einheimischen und jungen Spielern. Ein eingeschworener Haufen und es herrschte das ganze Jahr über eine tolle Atmosphäre. Und die Stimmung am Tag des Aufstiegs war natürlich auch besonders.“ Der negativste Moment war… „… ganz klar der Abstieg in Ravenna, über den ich jetzt auch nicht zu viel reden möchte. Auch dieser Tag hat uns und dem Verein weitergeholfen. Es ist nämlich entscheidend, wie man in positiven aber vor allem in negativen Phasen reagiert und um das zu lernen, muss man auch ins Tal der Tränen.“ Wie finden du und deine Mitspieler das Stadion? „Der erste Eindruck ist gewaltig! Wenn man das alte Drusus kennt und gesehen hat, dann bereitet es einem schon eine riesen Freude, dass man im neuen Stadion spielen darf. Ich erwarte es kaum, dass auch der zweite Teil fertiggestellt wird. Schon jetzt ist die Stimmung auf dem Platz ganz eine andere, und das, obwohl aktuell keine Fans im Stadion sind. Ich glaube das ist ein riesengroßer Schritt des Vereins in die richtige Richtung, zumal sich das Spektakel für die Zuschauer, ganz ein anderes sein wird. Der Rasen, die Größe des Feldes und die Entfernung zur Tribüne… die Fans haben eine ganz andere Sicht auf den Fußball der geboten wird. So sind wir jetzt wirklich bereit, neue Ziele in Angriff zu nehmen…“ Du sprichst von der Serie B? „Ich glaube, dass es keinen Gegenspieler, keine Mannschaft oder sonstige Personen im Drittligafußball wundern würde, wenn der FCS aufsteigen sollte. Es muss unser Ziel sein in den nächsten Jahren in die Serie B aufzusteigen. Wir haben schon vor einigen Jahren darüber gesprochen, aber ich denke da waren wir noch nicht bereit. Um den nächsten Schritt zu machen, um das Ziel wirklich anzugehen, muss man den nächsten Gang einlegen und dieser Wechsel hat im Verein und in der Zusammenstellung der Mannschaft stattgefunden. Nun liegt es an den Spielern, Trainern und der sportlichen Abteilung dieses Ziel zu erreichen.“
STORIA / GESCHICHTE | 25
Il Südtirol delle giovani speranze
Sanata la retrocessione col ripescaggio, l’FCS riparte nella stagione 2011-2012 con una squadra giovane e talentuosa. L’allenatore è un ex grande calciatore del Milan dell’era Sacchi e Capello, Giovanni Stroppa, che ha iniziato la carriera da tecnico alla guida delle formazioni Giovanissimi e Primavera del club rossonero. Al termine della stagione l’FCS si classifica al settimo posto in campionato, lottando sino alla fine per l’accesso ai playoff, sfumati all’ultima giornata di campionato con l’1-1 di Cremona. Nella squadra di Stroppa si mettono in luce due giovani calciatori: Manuel Fischnaller, topscorer della squadra con 13 reti e il portiere Alessandro Iacobucci, che giocheranno da protagonisti e da titolari nella nazionale azzurra under 20, per poi essere convocati anche nell’under 21. Il 9 marzo 2012 nasce l’FCS Channel, il canale tematico sul web dell’FC Südtirol.
Vom FCS in die Serie A: Abwehrspieler Simone Iacoponi spielt bei Parma
Junge Wilde geben Gas
Der Abstieg in Ravenna wird vom Verband durch den „ripescaggio“ in die dritte Liga revidiert. Der frühere Nationalspieler und Champions League-Gewinner mit dem AC Milan Giovanni Stroppa wird Trainer des FCS. Sein erstes Wirken in Bozen gipfelt in der Saison 2011/12 im siebten Tabellenplatz. In der sehr ausgeglichenen Meisterschaft fehlen wenige Punkte zur Teilnahme an den Playoffs. In der ausgesprochen jungen Mannschaft stechen zwei Spieler besonders hervor. Stürmer Manuel Fischnaller (13 Tore) und Torhüter Alessandro Iacobucci werden aufgrund ihrer herausragenden Leistungen in die U-20 sowie U-21 Nationalmannschaften einberufen. Neben den sportlichen Erfolgen wird am 9. März 2012 der FCS Channel in Betrieb genommen. Das FCS-Web-TV Angebot umfasst Video-Berichte der ersten Mannschaft, des Jugendsektors, von Veranstaltungen sowie Interviews von Spielern sowie Spielanalysen.
Coach Giovanni Stroppa trainiert in der diesjährigen Saison 2020/21 den Erstligisten Crotone
L’EVOLUZIONE DEL LOGO / DIE ENTWICKLUNG DES LOGOS
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Fabian Tait beim Spendentelefon von Südtirol1
Hannes Fink im Krankenhaus Bozen
I progetti FCS
Alessandro Iacobucci (Nr.1) e Manuel Fischnaller (Nr.7) con la maglia degli azzurrini
L‘FCS non è solo sinonimo di calcio, ma una realtà che riserva grande importanza allo sviluppo di una serie di progetti, soprattutto in ambito sociale. E’ costante la collaborazione con le squadre della provincia di Bolzano attraverso la promozione di corsi di aggiornamento per allenatori ed eventi formativi. Ci sono poi i progetti dedicati alle scuole di vario ordine e grado, anche con il coinvolgimento diretto dei giocatori, l’invito allo stadio di scolari e studenti, oltre all’offerta di tirocini. Tra i numerosi progetti rivolti al sociale, la società è impegnata attivamente al fianco delle associazioni „L’Alto Adige Aiuta“, „Kinderherz“, „Bambini farfalla“, „Kinder in Not“, „Bäuerlicher Notstandfond“, „Il Sorriso“ , “AIL”, “Special Kickers” e della struttura per persone con disabilità “Seeburg” di Bressanone. Uno dei momenti più sentiti è la visita al reparto pediatrico dell‘Ospedale di Bolzano da parte dei giocatori dell‘FC Südtirol per portare doni ai bimbi ricoverati. L’FCS è inoltre partner di Care4U. Con la start up altoatesina, specializzata in telemedicina, è in fase di sviluppo un progetto pilota innovativo per il monitoraggio degli atleti. I giocatori della prima squadra sono attivamente impegnati nelle campagne di sensibilizzazione dell’Avis e alcuni sono donatori di sangue presso la stessa associazione.
Die FCS Projekte
Hannes Kiem testimonial dell’FCS TV
Der FC Südtirol steht nicht nur für Fußball, sondern legt sehr viel Wert auf die erfolgreiche Umsetzung von zahlreichen Zusatzprojekten, allen voran im sozialen Bereich. Dabei arbeitet der FCS einerseits mit den Südtiroler Amateurvereinen über Trainerfortbildungskurse und die Organisation von gemeinsamen Fußballcamps zusammen, andererseits ist der FC Südtirol auch mit den Schulen aller Altersklassen in Verbindung und veranstaltet Spielerbesuche, arbeitet gemeinsam an Projekten, lädt Schüler und Studenten ins Stadion ein und bietet Praktika an. Weiters engagiert sich der FCS seit jeher für zahlreiche soziale Projekte, wie die Hilfsplattform„Südtirol Hilft“, der Vereinigungen„Kinderherz“, die„Schmetterlingskinder“,„Kinder in Not“, den„Bäuerlichen Notstandsfond“,„Il Sorriso – Das Lächeln“, der „AIL“, den „Special Kickers“ und der Brixner Einrichtung für Menschen mit Behinderung „Seeburg“. Ein Highlight der Saison ist der Krankenhausbesuch, den der FC Südtirol mit den Profispielern in der Kinderstation des Krankenhauses durchführt. Der FC Südtirol ist zudem Partner von Care4U. Mit dem Südtiroler StartUp, welches sich auf den Bereich Telemedizin spezialisiert hat, wird an einem innovativen Pilotprojekt zum Monitoring der Athleten gearbeitet. Die Südtiroler Profifußballer sind auch Partner von Avis und rufen in Sensibilisierungskampagnen zum Blutspenden auf.
PRESIDENTI – PRÄSIDENTEN Hanns Huber
1995–1997
Luciano Giua
1997
Leopold Goller
1997–2006
Werner Seeber
2006–2009
Walter Baumgartner
ab/dal 2009
Una delle tante visite biancorosse nelle scuole della provincia
STORIA / GESCHICHTE | 27
La foto di squadra della stagione 2012/2013
La prima volta ai playoff
Nella stagione 2012-2013 la squadra viene affidata a Stefano Vecchi, sotto la cui guida il team biancorosso disputa un ottimo campionato, vincendo tante partite al Druso e classificandosi al 4° posto finale, piazzamento grazie al quale il Südtirol partecipa per la prima volta nella sua storia sportiva ai playoff per la promozione in serie B. Nella doppia semifinale contro il Carpi, poi promosso in serie B, i biancorossi perdono al Druso per 2-1 e pareggiano in Emilia per 2-2, venendo così eliminati. In questa stagione la dirigenza dell’FC Südtirol decide di assumere Hannes Fischnaller, ex-calciatore biancorosso, tra i protagonisti della squadra che ha ottenuto la promozione nel 2009-2010, nel ruolo di responsabile marketing ed eventi. L’FCS amplia inoltre la portata del suo merchandising, aprendo un punto vendita al Druso ed un altro online sul portale ufficiale del club. Migliorano anche le iniziative volte a garantire una migliore ospitalità: vede infatti la luce - presso il ristorante del Lido di Bolzano l’FCS Vip Club, area esclusiva riservata a soci, partner, sponsor e autorità.
Erstmals in den Playoffs
Unter Trainer Stefano Vecchi wird das weiß-rote Team nach einer ausgezeichneten Saison und dank solider Leistungen vor allem im Drusus-Stadion von Bozen Vierter und nimmt damit an den Playoffs teil. Das Aus kommt gegen Carpi, dem späteren Aufsteiger. In der Saison 2012/2013 entscheidet der Club, den ehemaligen FCS-Profispieler und Teil der Aufstiegsmannschaft von 2010 Hannes Fischnaller als Verantwortlichen für Marketing & Events einzustellen. Der FCS erweitert auch den Umfang seiner Merchandising-Tätigkeit und eröffnet einen Online-Shop sowie einen Stadion-Shop, welche es den FCS-Fans erlauben, Produkte ihrer Lieblingsmannschaft zu erwerben. Außerdem erblickt der FCS VIP Club - ein exklusiver Hospitality-Bereich, der Sponsoren, Partnern und Ehrengästen der Bereiche Wirtschaft, Sport und Politik vorbehalten ist – das Licht der Welt.
CLUB 100
In ventuno nel ristretto club
Cinque giocatori attualmente in forza all’FCS e sedici che lo sono stati possono vantare un numero di presenze in tripla cifra: in testa alla classifica Hans Rudi Brugger con 368 gettoni, inseguito da Hannes Fink con oltre 250 presenze e da Hannes Kiem (243). Tra gli “over 100” un solo portiere: Andrea Servili.
21 Spieler im elitären Club
Fünf Spieler des aktuellen Kaders und 16 Kicker, die in den 25 Jahren mit dem Trikot des weißroten Proficlubs aufgelaufen sind zählt der exklusive Club 100. Ganz oben mit den meisten Einsätzen beim FCS steht der Rechtsverteidiger Hans Rudi Brugger mit 368 Spielen. An zweiter Stelle finden wir den aktuellen FCS-Kapitän Hannes Fink (beinahe 300 Spiele), während an der dritten Stelle der Abwehrspieler Hannes Kiem (243 Einsätze) Platz findet. Im Kreis der Spieler mit 100 Einsätzen finden wir nur einen Torhüter: Andrea Servili.
28 | STORIA / GESCHICHTE
CLUB
100
HANNES FINK 2006-2020 #297
FABIAN TAIT 2014-2020 #224
MANUEL FISCHNALLER 2008-2012, 2014/15, 2020 #164
FC SÜDTIROL KEVIN VINETOT 2017-2020 #117
GIANLUCA TURCHETTA 2013-2014, 2018-2020 #107
GIOCATORI IN ATTIVITA’ CON L’FCS // VERTRAGSSPIELER FCS
4° – 2020/21
ALLENATORI – TRAINER
Lo staff di Stefano Vecchi al gran completo
Alessandro Bassoli in einem der Live-Spiele im Drusus-Stadion.
HANS RUDI BRUGGER 1998-2011 #368
HANNES KIEM 2004-2015 & 2002-2003 #243
ANDREA SERVILI 2002-2008 #201
1995/1996
Landesliga/Promozione
Natalino Pizzolato
Aufstieg / Promozione
1996/1997
Oberliga/Eccellenza
Claudio Coppi
Aufstieg / Promozione
1997/1998
Serie D
Carlo Soldo / Franco Pezzato / Alfredo Sebastiani e Natale Pasetto/ Filippo Citterio
1998/1999
Serie D
Mario Belluzzo
1999/2000
Serie D
Giuseppe Sannino
2000/2001
Serie C2
Giuseppe Sannino
2001/2002
Serie C2
Attilio Tesser
2002/2003
Serie C2
Attilio Tesser
2003/2004
Serie C2
Bruno Tedino
2004/2005
Serie C2
Claudio Terzulli / Carlo Odorizzi e Fabio Sala
2005/2006
Serie C2
Marco Baroni
2006/2007
Serie C2
Aldo Firicano
2007/2008
Serie C2
Aldo Firicano
2008/2009
Serie C2
Maurizio D’Angelo / Marco Alessandrini
2009/2010
Lega Pro 2. Divisione
Alfredo Sebastiani
2010/2011
Lega Pro 1. Divisione
Alfredo Sebastiani /Maurizio Pellegrino
2011/2012
Lega Pro 1. Divisione
Giovanni Stroppa
2012/2013
Lega Pro 1. Divisione
Stefano Vecchi
2013/2014
Lega Pro 1. Divisione
Lorenzo D’Anna / Claudio Rastelli
2014/2015
Lega Pro
Claudio Rastelli / Adolfo Sormani / Giovanni Stroppa
2015/2016
Lega Pro
Giovanni Stroppa
2016/2017
Lega Pro
William Viali / Alberto Colombo
2017/2018
Serie C
Paolo Zanetti
2018/2019
Serie C
Paolo Zanetti
2019/2020
Serie C
Stefano Vecchi
2020/2021
Serie C
Stefano Vecchi
CLUB
100 ALESSANDRO FURLAN 2010-2017 #194
LUCA LOMI 1999-2003, 2004-2006 & 2009 #169
Aufstieg / Promozione
Aufstieg / Promozione
CLUB 100 ALESSANDRO CAMPO 2009-2015 #165
MARCO MARTIN 2009-2015 #159
MICHAEL CIA 2004-2007 & 2014-2018 #150
LUCA BERTONI 2014-2018 & 2012/13 #111
RAFFAELE MERZEK 2001-2005 #105
GIANFRANCO NARDI 2001-2004 & 2005/06 #103
FC SÜDTIROL
MANUEL SCAVONE 2004-2010 #124
MICHAEL BACHER 2004-2010 & 2011/12 #123
ALESSANDRO BASSOLI 2012-2014 & 2015-2017 #123
THOMAS BACHLECHNER 2001-2007 #122
MARCO FABRIS 2001-2005 #115
HANNO VESTITO LA CASACCA BIANCOROSSA // EHEMALIGE FCS SPIELER
STORIA / GESCHICHTE | 29
w13-designkultur.com
Sfiorata la promozione in B
Genusszeit Daheim mit den Südtiroler Qualitätsprodukten
La stagione 2013/2014 si apre con un’iniziativa speciale: i tifosi decidono quale sarà la maglia ufficiale da gara del team biancorosso, scegliendo fra i 10 modelli proposti e pensati nel suo design dal professore universitario Antonino Benincasa. Venendo al campo, l’avvio di campionato non è dei migliori, anzi è decisamente claudicante, tanto che alla quinta giornata viene esonerato l’allenatore Lorenzo D’Anna, proveniente dalla Primavera del Chievo Verona. Gli subentra Claudio Rastelli. Dopo un periodo di assestamento, la squadra inizia a volare, disputando uno straordinario girone di ritorno, con 30 punti raccolti in 15 partite. Uno score che permette a Fink e compagni di classificarsi al 3° posto e di partecipare ai playoff per il secondo anno di fila. Ai quarti di finale, in gara unica al Druso, i biancorossi prevalgono sul Como ai calci di rigore, nella doppia sfida di semifinale, invece, superano la Cremonese (1-1 a Cremona, vittoria al Druso per 2-0), mentre in finale, pur sconfitti all’andata per 1-0 al Druso, i biancorossi fanno sognare per 45 minuti, in vantaggio per 1-0 grazie al gol di bomber Corazza. Ma nella ripresa la Pro Vercelli pareggia e si assicura la promozione in serie B. Per il Südtirol è comunque il miglior risultato di sempre della sua storia sportiva, il secondo migliore della storia del calcio regionale. Record assoluto anche in estate, con le stazioni degli Alperia Junior Camps, organizzati dall’F.C.D. Alto Adige che diventano 14 in provincia, successo senza precedenti. Stagione da incorniciare anche per il settore giovanile, con Straudi e Tappeiner convocati nell’Italia under 15, mentre in inverno vede la luce il programma formativo pensato, ideato e strutturato dal Direttore Sportivo Luca Piazzi per il settore giovanile. Un modello che raccoglie grandi consensi in tutta Italia. Nel 2013, al posto di Fausto Grandi, entra in società Alex Schraffl che assume il ruolo di responsabile del settore giovanile biancorosso.
Am Aufstieg in die Serie B vorbeigeschrammt
SIMON GIETL ALPINIST UND BERGFÜHRER
suedtirolerspezialitaeten.com 30 | STORIA / GESCHICHTE
Die Saison 2013/2014 beginnt mit einem neuen Trikot, welches die Fans aus 10 möglichen Trikotdesigns des weltbekannten Designers Antonino Benincasa auswählen. Neu-Trainer Lorenzo D’Anna wird nach nur fünf Spieltagen und fünf Punkten entlassen und von Claudio Rastelli ersetzt. Die Leistungen der Hinrunde bleiben durchwachsen, während das Team in der Rückrunde (30 Punkte in 15 Spielen) ordentlich Gas gibt. In den Playoff-Spielen besiegt der FCS zuerst Como im Ko-Spiel nach Elfmeterschießen und daraufhin Cremonese. Doch mit dem Aufstieg soll es nichts werden. Im Playoff-Finale zieht man gegen Pro Vercelli den Kürzeren. Unvergessen das Rückspiel in Vercelli, in welchem das weiß-rote Team den besseren Fußball bot und schlussendlich aufgrund eines fehlenden Treffers nicht in die zweite Liga Italiens aufstieg. Trotz allem ging diese Saison mit einem Punktedurchschnitt von 1,63 Zähler/Spiel als die erfolgreichste in die Vereinsgeschichte des FC Südtirol ein. Im Sommer konnte der FC Südtirol den nächsten Rekord vermelden. Bei den Alperia Junior Camps, welche vom AFC Südtirol organisiert werden, gibt es in Bezug auf die Teilnehmer sowie der Zahl der Camps (14) jeweils neue Rekordzahlen. Ein besonderes Highlight stellt auch die Nominierung von Simon Straudi und Amdework Tappeiner in die U15 Nationalmannschaft Italiens dar. Dies unterstreicht die hervorragende Jugendausbildung, welche beim FCS vorangetrieben wird. In der Winterpause wird das Jugendleitbild vorgestellt. Angetrieben von Sportdirektor Luca Piazzi wird ein Programm entwickelt, das von der Fußballschule bis zur ersten Mannschaft reicht. Dabei geht es unter anderem um die Spielanlage, Schule, Ethik und Fitness. Dieses Modell ist in seiner Zusammensetzung in Italien einzigartig. Im Jahr 2013 tritt Alex Schraffl in den weiß-roten Club ein. Er ersetzt den allseits geschätzten Jugendleiter Fausto Grandi, der über 13 Jahre die Verantwortung der Jugendarbeit innehatte.
4° – 2020/21
Enttäuschte Gesichter nach dem zerronnen Traum vom Aufstieg in die Serie B Coach Claudio Rastelli
Social Media L‘FC Südtirol è particolarmente attivo sui social media. Una presenza, diventata sempre più capillare, con l’obiettivo di raggiungere costantemente e tempestivamente, attraverso le varie piattaforme, tutti coloro che a vario titolo sono interessati all’attività della società, intercettando sempre più appassionati. A Facebook e al canale YouTube “FCS TV”, l‘FCS ha via via aggiunto gli altri canali social: Instagram, LinkedIn, Twitter, Spotify e TikTok. In ciascuna piattaforma il messaggio è strutturato al target di riferimento, quindi pensato appositamente. Attraverso i social media, l‘FC Südtirol raggiunge un‘audience di circa 50.000 persone/post, offrendo in questo modo tutte le informazioni, notizie, curiosità e aggiornamenti riguardanti l’unico club professionistico del territorio.
Social Media Der FC Südtirol hat es sich schon früh zum Ziel gesetzt, auf den Social Media Plattformen präsent zu sein, um so die Fans auf informellen Wegen und rund um die Uhr zu erreichen. Gestartet mit Facebook und dem Youtube-Channel „FCS TV“ ist der FCS mittlerweile auch auf Instagram, Linkedin, Twitter, Spotify und TikTok aktiv. So können die unterschiedlichen Zielgruppen mit personalisierten Informationen angesprochen werden. Über die sozialen Medien erreicht der FC Südtirol ein Publikum von bis zu 50.000 Personen/Post und kann somit zahlreichen Sympathisanten Insides zur Welt des einzigen Proficlubs des Landes geben.
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STORIA / GESCHICHTE | 31
Sechs Südtiroler im Kader der Saison 2014/15: v.l.n.r.: Hannes Fink, Fabian Tait, Michael Cia, Manuel Fischnaller, Hannes Kiem, Gabriel Brugger
Stagione 2014-2015 sulle montagne russe
In questa stagione il rendimento dell’FC Südtirol è caratterizzato da continui alti e bassi nel neonato campionato di Lega Pro a Divisione Unica con 20 squadre per ognuno dei tre gironi presenti. Si parte male con Claudio Rastelli, esonerato dopo sei partite, mentre nelle prime 12 gare della gestione Adolfo Sormani la squadra raccoglie 27 punti, portandosi a sole sei lunghezze dal primo posto. Ma la sconfitta casalinga contro l’Alessandria apre una inaspettata crisi, con i biancorossi che rimangono senza vittorie per qualcosa come 11 partite di fila. La salvezza non è
ancora in tasca e allora nella settimana di vigilia della terzultima giornata la società esonera mister Sormani e si affida a mister Giovanni Stroppa, che firma un contratto anche per la stagione 2015-2016. Con Stroppa la squadra biancorossa ritrova la vittoria ad Arezzo nell’ultima giornata di campionato, classificandosi al 10° posto su 20 squadre. Con 16 reti Manuel Fischnaller si laurea capocannoniere del girone A. Con l’apertura del primo Fancorner a Bolzano, con gadgets, prodotti ufficiali e informazioni a disposizione dei tifosi biancorossi, l’FC Südtirol amplia la rete vendita di articoli promozionali.
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32 | STORIA / GESCHICHTE
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4° – 2020/21
Torschützenkönig mit 16 Treffern: Manuel Fischnaller
Der FanCorner in Bozen
Hospitality-Bereich mit Sicht aufs Spielfeld: der FCS Vip Club im Bozner Lido
Eine Achterbahnfahrt der Gefühle
Für die Saison 2014/2015 wird die dritte und vierte Liga Italiens zusammengelegt und in drei Kreise aufgeteilt. Dies hatt zur Folge, dass sich der FC Südtirol zum ersten Mal mit 19 anderen Mannschaften messen muss. Die Vereinsführung reagiert auf schlechte Leistungen zu Meisterschaftsbeginn, entlässt Claudio Rastelli und holt dafür Adolfo Sormani. Mit ihm kommt der Umschwung und der FC Südtirol holte in 12 Spielen 27 Punkte. Damit ist der FCS nur sechs Punkte vom ersten Tabellenplatz entfernt. Doch der Aufwärtstrend hält nur für kurze Zeit und es folgen elf Spiele ohne Sieg. Die Folge ist die Entlassung von Sormani und die Rückkehr von Giovanni Stroppa. Er übernimmt das Ruder des sinkenden Bootes und soll bereits in den letzten drei Spielen den Grundstein für die darauffolgende Saison legen. Schlussendlich klassifiziere sich der FCS auf dem zehnten Tabellenplatz. Mit 16 Toren sichert sich Manuel Fischnaller die Krone als Torschützenkönig der Liga. Außerhalb der rein sportlichen Vorkommnisse ist die Eröffnung des zweiten Fancorners in Südtirol, und zwar in Bozen erwähnenswert. Der FanCorner ist Treffpunkt der FC Südtirol Fans, in welchem Fanartikel gekauft und Informationen rund um den FCS bereitgestellt werden.
Luca Mazzitelli, Marco Martin, Manuel Marras und Simone Branca
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STORIA / GESCHICHTE | 33
FC SÜDTIROL
ORGANIGRAMM/A
32 SOCI / ANTEILSEIGNER Consiglio d‘amministrazione | Verwaltungsrat
WALTER BAUMGARTNER
HANS KRAPF
PRESIDENTE / PRÄSIDENT
DIETMAR PFEIFER
AMMINISTRATORE DELEGATO / GESCHÄFTSFÜHRENDES VERWALTUNGSRATSMITGLIED
VICEPRESIDENTE / VIZE-PRÄSIDENT
GERHARD COMPER
MEMBRO DEL CONSIGLIO D‘AMMINISTRAZIONE / VERWALTUNGSRATSMITGLIED
WERNER GAMPER
MEMBRO DEL CONSIGLIO D‘AMMINISTRAZIONE / VERWALTUNGSRATSMITGLIED
Collegio sindacale | Aufsichtsrat MARKUS KUNTNER
PRESIDENTE DEL COLLEGIO SINDACALE / PRÄSIDENT AUFSICHTSRAT
HANNES PIRCHER
RUDOLF STOCKER
MEMBRO DEL COLLEGIO SINDACALE / AUFSICHTSRATSMIGLIED
MEMBRO DEL COLLEGIO SINDACALE / AUFSICHTSRATSMIGLIED
REINHOLD EISENSTECKEN
MEMBRO DEL CONSIGLIO D‘AMMINISTRAZIONE / VERWALTUNGSRATSMITGLIED
Organo di vigilanza | Aufsichtsorgan GIOVANNI POLONIOLI
Sede amministrativa | Geschäftsstelle
PAOLO BRAVO
DIRETTORE SPORTIVO / SPORTS MANAGER
VERENA PATTIS
ORGANIZZAZIONE/SEGRETERIA / SEKRETARIAT & VERWALTUNG
HANNES FISCHNALLER
DIRETTORE OPERATIVO / CLUB MANAGER
MANUEL INSAM
MARKETING, MERCHANDISING & SOCIAL MEDIA
DANIELE MAGAGNIN RESPONSABILE STAMPA E COMUNICAZIONE / PRESSE & KOMUNIKATION
NORBERTO BIZZO
MAGAZZINIERE / MAGAZIN/WÄSCHEREI
34 | STORIA / GESCHICHTE
GIANLUCA LEONARDI
RESPONSABILE AMMINISTRATIVO / FINANCIAL MANAGER
LORENZO BUZZI
STADIO/TICKETING/ DELEGATO ALLA SICUREZZA / STADION/TICKETING/SICHERHEIT
LUCA PALMINO
MAGAZZINIERE / MAGAZIN/WÄSCHEREI
EMILIANO BERTOLUZZA TEAM MANAGER
EMILIO BORDONI EVENTS/SLO
4° – 2020/21
Kapitän Hannes Fink
A Stroppa segue Viali - Tante novità in casa FC Südtirol
Nella stagione 2015/2016 Giovanni Stroppa viene confermato a guidare i biancorossi, che dopo la partenza di Hannes Kiem alla volta della Virtus Bolzano affidano la fascia di capitano ad Hannes Fink, che solo poco prima aveva prolungato il suo contratto fino al 2019 e con la fascia al braccio inizia la sua 14esima stagione in biancorosso. L’FCS conclude il girone A di Lega Pro con il decimo posto, vinto dal Cittadella. La stagione 2016/17 invece parte con una grande novità per i numerosi appassionati biancorossi: il nuovo logo. La forma tondeggiante, i colori bianco e rosso, il pallone e i rombi non sono cambiati, ma sono stati rivisitati graficamente. La novità è rappresentata dall’aggiunta della scritta Bolzano-Bozen, identificativa della città del capoluogo, dove gioca la squadra e dove risiede la sede dell’FC Südtirol. La squadra viene affidata a William Viali: la squadra palesa un rendimento altalenante, navigando attorno a metà classifica. Una crisi di rendimento induce la società a cambiare la guida tecnica dopo 29 turni: il subentrante Alberto Colombo riesce a conseguirIe la salvezza con due giornate d‘anticipo sulla naturale conclusione del campionato (anche grazie a un filotto di quattro vittorie di fila). Il campionato lo vince il Venezia davanti al Parma (entrambe promosse in B). Il protagonista è Ettore Gliozzi: l’attaccante gioca più di tutti (38 gare) e firma 15 reti, terzo bomber del girone. Nel novembre 2016 il presidente Walter Baumgartner viene eletto Vicepresidente della Lega Pro. Una nomina che testimonia l‘apprezzamento e l‘importanza che Baumgartner e l‘FC Südtirol hanno guadagnato nel mondo del calcio italiano. Nel mese di giugno del 2016 Roberto Zanin viene nominato vice-presidente dell’FC Südtirol. Zanin arricchisce la società di una figura professionale di alto livello e di comprovate capacità. Vice-presidente vicario è sempre Hans Krapf, main sponsor del club biancorosso attraverso Duka, la sua rinomata azienda. L’FCS Vip Club si trasferisce all’Eurac e si moltiplica l’organizzazione di eventi dedicati a sponsor e soci. Il lavoro di fidelizzazione porta frutti importanti: sono oltre duecento le aziende che sostengono il progetto FC Südtirol.
Torjäger Ettore Gliozzi
Auf Stroppa folgt Viali - Vieles neu beim FC Südtirol
Auch in der Saison 2015/2016 leitet Giovanni Stroppa die Geschicke der Profimannschaft. Mit dem Abgang von Hannes Kiem zu Virtus Bozen wird der Rittner Hannes Fink zum neuen Kapitän ernannt. Der Mittelfeldspieler hatte kurz zuvor seinen Vertrag bis zum Jahr 2019 verlängert und beginnt somit als Spielführer seine 14. Profisaison im Dress des FCS. Die Weißroten beenden die Saison auf dem zehnten Tabellenplatz, Sieger der Meisterschaft wird Cittadella. Die Fußballsaison 2016/17 beginnt hingegen mit einer einschneidenden Neuigkeit für die vielen FCS-Sympathisanten: einem neuen Logo. Die Farben weiß-rot, die Rauten, der Ball und die Form bleiben auch im neuen Logo erhalten. Neu ist der Schriftzug Bolzano • Bozen, welcher die Verbundenheit zur Landeshauptstadt aufzeigen soll. Die Leitung der Mannschaft wird William Viali übergeben. Das Team zeigt schwankende Leistungen und pendelt in der Tabellenmitte. Eine Leistungskrise führt dazu, dass der FCS nach 29 Runden die technische Führung wechselt und Alberto Colombo als neuen Cheftrainer präsentiert. Er schafft, auch dank einer Siegesserie von 4 Spielen, den frühzeitigen Klassenerhalt. Die Meisterschaft gewinnt Venezia und auch der Zweitplatzierte Parma steigt dank des Playoff-Sieges in die Serie B auf. Beim FCS sticht Stürmer Ettore Gliozzi hervor. Er ist mit 38 Spielen einsatzstärkster FCS-Spieler und mit 15 Toren Toptorschütze der Gruppe B der Serie C. Im November 2016 wird Präsident Baumgartner zum Vize-Präsidenten der Lega Pro gewählt. Diese Tatsache unterstreicht die Wertschätzung und Wichtigkeit, welche sich Baumgartner und der FC Südtirol in der italienischen Fußballwelt erarbeitet haben. Im Juni wird Roberto Zanin zum 2.Vize-Präsidenten des FC Südtirol ernannt. Zanin bereichert den Club dank seiner Persönlichkeit und Fähigkeiten. Erster Vizepräsident bleibt weiterhin Hans Krapf, Mehrheitseigentümer des Südtiroler Proficlubs und Hauptsponsor mit seiner Firma Duka.
L’INNO – DIE HYMNE Dal 2016 l’inno ufficiale della squadra è il brano bilingue “Mitten in den Bergen gibt es einen Ort - Dalle vette al campo un‘eco va”, scritto, musicato e cantato da Lukas Tait insieme ad altri musicisti altoatesini. Seit 2016 gibt es eine offizielle FC Südtirol Hymne. Der zweisprachige Song „Mitten in den Bergen gibt es einen Ort – Dalle vette al campo un’eco va“ wurde von Lukas Tait komponiert und mit anderen einheimischen Musikern im Studio eingespielt und eingesungen.
Netzwerken und Genießen: Der FCS Vip Club in der Eurac von Bozen STORIA / GESCHICHTE | 35
Zwei Mal Sold Out in 3 Tagen: bei den Playoffs 2018 spielten die Weißroten zwei Heimspiele in Folge im ausverkauftem Drusus-Stadion
Miglior piazzamento nella storia - A Cosenza il sogno si infrange all‘ultimo minuto
Nell‘estate 2017 Aladino Valoti assume il ruolo di direttore sportivo. La rosa viene riallestita con elementi d‘esperienza e molti giovani, mantenendo però l‘ossatura di base costituita da Hannes Fink, Michael Cia e Fabian Tait. In panchina viene chiamato Paolo Zanetti, all‘esordio da allenatore di prima squadra dopo tre anni trascorsi nelle giovanili della Reggiana. Le scelte della società si rivelano fruttuose e il Südtirol si propone quale squadra di vertice del girone B di serie C trascinata dalle 13 reti dell’attaccante italo-svizzero Rocco Costantino. La compagine biancorossa si mantiene nelle zone alte della classifica e infine riesce a chiudere la stagione regolare al secondo posto alle spalle del solo Padova. È il miglior piazzamento nella storia della società. Nei quarti di finale dei playoff l‘FCS supera la Viterbese e si qualifica alle ‚Final Four‘. Dopo la vittoria biancorossa per 1 a 0 nella gara d‘andata a Bolzano, il Cosenza riesce a ribaltare il risultato al ritorno, mettendo a segno la rete decisiva a quattro secondi dal triplice fischio. Il d.s. Valoti lascia nel febbraio del 2018 e ad aprile il ruolo viene assunto da Paolo Bravo. Nel mese di maggio si svolge il primo “Sparkasse Kids Day by Pfiff Toys”, un grande successo con oltre duecento bambini che si divertono a Maso Ronco accanto ai loro beniamini. Un’iniziativa coinvolgente, ripetuta anche negli anni successivi con tantissimi ragazzi e ragazze protagonisti per scoprire da vicino il mondo FC Südtirol.
Bestes Ergebnis der Vereinsgeschichte - Fatale Schlussminuten in Cosenza
Im Sommer 2017 übernimmt Aladino Valoti die Rolle des Sportdirektors. Erfahrene Spieler, sowie zahlreiche junge Talente stoßen zum Verein. Der Kern der Mannschaft rund um Hannes Fink, Michael Cia und Fabian Tait bleibt jedoch erhalten. Zu Beginn der Saison 2017/2018 werden dem jungen, aufstrebenden Coach Paolo Zanetti die Geschicke der FCS-Profimannschaft anvertraut. Nach einer positiven Hinrunde zünden Kapitän Hannes Fink & Co. in der Rückrunde den Turbo und landen schlussendlich auf dem 2. Tabellenplatz. Es ist das beste Meisterschaftsergebnis der Vereinsgeschichte. Toptorschütze ist der Italo-Schweizer Rocco Costantino mit 13 Treffern. Im Playoff-Viertelfinale bezwingen die Weißroten Viterbese und steigen so in die ‚Final Four‘ auf. Nach dem sensationellen 1:0-Heimsieg im Hinspiel setzt in Cosenza ein Treffer in der 94. Minute den FCS-Träumen ein Ende. Sportdirektor Valoti verlässt im Februar 2018 den FC Südtirol und seinen Posten übernimmt im April Paolo Bravo. Im Monat Mai wird der erste Sparkasse Kids Day by Pfiff Toys ausgetragen. Knapp zweihundert Kinder nehmen am Spieletag mit der Profimannschaft im FCS Center teil. Aufgrund des großen Erfolges wird diese Initiative auch in den Folgejahren durchgeführt und erlaubt zahlreichen Kindern, die Spieler des FCS persönlich kennenzulernen.
Martin Erlic im Tal der Tränen: Alessandro Gatto versucht zu trösten
L’undici iniziale schierato da Mister Zanetti a Cosenza davanti a 20.000 spettatori
Il primo Sparkasse Kids Day by Pfiff Toys all’FCS Center
36 | STORIA / GESCHICHTE
4° – 2020/21 STAGIONI & RISULTATI
Dietmar Pfeifer (Amministratore /Geschäftsführer) & Hannes Fischnaller (Club Manager) betreuen die Sponsoren des FCS
Sponsorizzazione FC Südtirol ha sempre potuto contare sul sostegno di numerose aziende altoatesine. La visibilità dei brand aziendali allo stadio, sul magazine e online è solo una parte del concetto di sponsorizzazione. La società considera importante il rapporto di reciproca e fattiva collaborazione „con“ e„tra“ i partner. L‘FCS Vip Club è l’incontro tradizionale dopo ogni gara casalinga e a questo si aggiungono gli eventi appositamente dedicati agli sponsor, come lo Sponsor Day, il Business Day, l‘FCS Oktoberfest, le tavole rotonde e altre iniziative. Un coinvolgimento attivo per vivere da dentro la vita del club e per contribuire al suo sviluppo. Le sinergie generate stanno estendendo il raggio dei contatti e la rete creatasi alimenta un meccanismo virtuoso tra le parti che, oltre a conoscersi, interagiscono professionalmente condividendo le rispettive conoscenze e competenze. I tre punti cardine della sponsorizzazione sono: visibilità, emozioni e rete. Principi importanti, che hanno permesso all’FC Südtirol di diventare una piattaforma importante nel tessuto economico. Ogni anno circa 200 aziende, per la maggior parte altoatesine, scelgono di sostenere la società. Sono proprio queste imprese a costituire il valore fondamentale del club. Meritano un ringraziamento e sono uno stimolo importante per sviluppare responsabilmente il processo di crescita in tutti gli ambiti.
Sponsoring Seit jeher darf sich der FC Südtirol auf die Unterstützung von zahlreichen Südtiroler Unternehmen freuen. Dabei ist die reine Sichtbarkeit der Firmenlogos im Stadion, in Drucksorten und Online nur ein Teil des Sponsor-Konzeptes. Viel Wert legt der FC Südtirol nämlich auf die emotionale Bindung der Partner an den Club. Ob es nun die FCS-Heimspiele und das anschließende Fachsimpeln im FCS VIP CLUB oder die Sponsoren-Events wie der Sponsor Day, Business Day, das FCS-Oktoberfest, die FCS-Stammtische und weitere Initiativen sind: die Partner sollen sich als Teil des FC Südtirol fühlen und die Entwicklung des Clubs nicht nur miterleben, sondern auch mitgestalten. Nicht zuletzt das große Partner-Netzwerk trägt entscheidend dazu bei, dass der FC Südtirol immer mehr Sponsoren an Land zieht. Durch konkrete Kontaktvermittlungen innerhalb dieses Netzwerkes wird Business und somit ein direkter Rücklauf für die Unterstützer generiert. Die drei Kernpunkte des FCS-Sponsorings – Sichtbarkeit, Emotionen, Netzwerk – haben den FC Südtirol zu einer beliebten Unternehmerplattform heranwachsen lassen. An die 200 Unternehmen, zum Großteil aus Südtirol, entscheiden sich Jahr für Jahr den FCS zu unterstützen. Und genau diese Unternehmen sind der Antrieb für den FCS! Für die Unterstützung gilt es den Partner Danke zu sagen und gleichzeitig die Verantwortung zu übernehmen, den FC Südtirol täglich in all seinen Bereichen weiterzuentwickeln, auch im Bereich des Sponsorings, in welchem es schon bald einige tolle Neuheiten geben wird.
1995
Nasce il Fussball Club Südtirol-Alto Adige (cambio di denominazione e acquisizione titolo sportivo SV Milland).
1995-1996
1º girone B Promozione Trentino-Alto Adige. Promosso in Eccellenza.
1996-1997
1º girone unico dell‘Eccellenza Trentino-Alto Adige. Promosso nel Campionato Nazionale Dilettanti.
1997-1998
11º girone C del Campionato Nazionale Dilettanti. Semifinale di Coppa Italia Dilettanti (Fase C.N.D.).
1998-1999
7º girone C del Campionato Nazionale Dilettanti. Ammesso nella nuova Serie D. Primo turno di Coppa Italia Dilettanti (Fase C.N.D.).
1999-2000
1º girone C Serie D. Promosso in C2. Primo turno di Coppa Italia Serie D. Turno preliminare Poule Scudetto. Fase a gironi Coppa Italia Serie C.
2000
La società cambia denominazione in Fussball Club Südtirol S.r.l. Le gare interne si svolgono allo stadio Druso di Bolzano.
2000-2001
11º nel girone A della Serie C2. Fase a gironi di Coppa Italia Serie C.
2001-2002
4º nel girone B della Serie C2. Perde la semifinale dei play-off. Fase a gironi di Coppa Italia Serie C.
2002-2003
3º nel girone A della Serie C2. Perde la finale dei play-off. Ottavi di finale di Coppa Italia Serie C.
2003-2004
3º nel girone A della Serie C2. Perde la finale dei play-off. Fase a gironi di Coppa Italia Serie C.
2004-2005
8º nel girone A della Serie C2. Fase a gironi di Coppa Italia Serie C.
2005-2006
4º nel girone A della Serie C2. Perde la semifinale dei play-off. Ottavi di finale di Coppa Italia Serie C.
2006-2007
7º nel girone A della Serie C2. Fase a gironi di Coppa Italia Serie C.
2007-2008
11º girone A della Serie C2. Ammesso nella nuova Lega Pro Seconda Divisione. Fase a gironi di Coppa Italia Serie C.
2008-2009
15º girone A della Lega Pro Seconda Divisione. Salvo dopo aver vinto i playout. Secondo turno di Coppa Italia Lega Pro.
1º girone A della Lega Pro Seconda Divisione. Promosso in Lega Pro Prima 2009-2010 Divisione. Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Lega Pro. Terzo posto in Supercoppa di Lega di Seconda Divisione.
2010-2011
17º girone A della Lega Pro Prima Divisione. Retrocesso in Lega Pro Seconda Divisione dopo aver perso i play-out e successivamente ripescato. Secondo turno di Coppa Italia. Secondo turno di Coppa Italia Lega Pro. Trasferimento della sede legale da Bressanone a Bolzano.
2011-2012
7º girone B della Lega Pro Prima Divisione. Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Lega Pro.
2012-2013
4º girone A della Lega Pro Prima Divisione. Perde la semifinale play-off. Secondo turno di Coppa Italia. Secondo turno Coppa Italia Lega Pro.
2013-2014
3º girone A della Lega Pro Prima Divisione. Perde la finale dei play-off. Ammesso nella nuova Lega Pro. Secondo turno di Coppa Italia. Primo turno di Coppa Italia Lega Pro.
2014-2015
10º girone A della Lega Pro. Secondo turno di Coppa Italia. Primo turno di Coppa Italia Lega Pro.
2015-2016
10º girone A della Lega Pro. Secondo turno di Coppa Italia. Sedicesimi di finale in Coppa Italia Lega Pro.
2016-2017
12º girone B della Lega Pro. Ammesso nella nuova Serie C. Primo turno di Coppa Italia. Sedicesimi di finale di Coppa Italia Lega Pro.
2017-2018
2º girone B della Serie C. Perde la semifinale dei play-off. Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.
2018-2019
6º girone B della Serie C. Perde il secondo turno dei play-off. Quarto turno di Coppa Italia. Sedicesimi di finale di Coppa Italia Serie C.
2019-2020
4º girone B della Serie C. Perde il secondo turno dei play-off. Terzo turno di Coppa Italia. Primo turno di Coppa Italia Serie C.
2020-2021
… girone B della Serie C. Secondo turno di Coppa Italia Lega A. STORIA / GESCHICHTE | 37
L’inaugurazione dell’FCS Center, un fiore all’occhiello
All’inizio del 2012 è maturata la decisione di costruire ad Appiano sulla strada del vino il centro sportivo dell‘FC Südtirol, unica società di calcio professionistica della regione, nella zona sportiva di Maso Ronco, nel rigoglioso bosco di Monticolo. Dalla progettazione, datata maggio 2012, all‘inaugurazione, tenutasi il 7 aprile 2018, si è lavorato alacremente – sia a livello concettuale che pratico - per quasi sei anni, distribuendo i lavori per lotti e studiando ogni minimo particolare al fine di rendere l‘FCS Center uno dei centri sportivi più funzionali e all‘avanguardia in Europa. Il centro sportivo biancorosso comprende la sede amministrativa, due campi in erba naturale, due campi in erba sintetica e un campetto di dimensioni ridotte, pure in erba sintetica. La dimensione totale del centro sportivo è di 47.248 mq. Un’area e un campo sono dedicati al settore giovanile per gli allenamenti e per alcune categorie anche per le gare di campionato. La prima squadra dell’FC Südtirol ha a disposizione, oltre ai campi, un’area dedicata con funzionali spogliatoi personalizzati, area comune, cucina, strutture e strumenti di supporto all’avanguardia. L‘FCS Center inoltre ospita anche sale conferenze e riunioni, spogliatoi, una palestra, i magazzini ed una lavanderia, un Fanshop, un bar e un ristorante. Viene avviato inoltre il centro di fisioterapia e riabilitazione Rehafit, punto di riferimento per tanti sportivi altoatesini.
Die Eröffnung des FCS Centers
Bereits im Jahr 2012 ist die Entscheidung darüber gefallen, dass das Trainingszentrum des FC Südtirol in der Sportzone Rungg (Gemeinde Eppan) entstehen sollte. Die Bauarbeiten sind in der Folge in 4 Baulosen umgesetzt und das Trainingszentrum am 7. April 2018 offiziell eingeweiht worden. Das Trainingszentrum umfasst ein Dienstleistungsgebäude, 2 Naturrasenplätze, 2 große Kunstrasenplätze sowie einen kleineren Kunstrasenplatz. Die Gesamtfläche beträgt 47.248 m2. Die Profimannschaft des FC Südtirol absolviert sämtliche Trainingseinheiten im FCS Center, wobei diese mit wenigen Ausnahmen öffentlich zugänglich sind. Außerdem trainiert auch ein Teil der FCS-Jugendmannschaften im Trainingszentrum. Zudem tragen die nationalen Jugendmannschaften Berretti, A-Jugend und B-Jugend ihre Meisterschaftsspiele hier aus. Das Anfang 2018 fertiggestellte Dienstleistungsgebäude ist das eigentliche Schmuckstück im Trainingszentrum des FC Südtirol. Es bietet nämlich sämtliche Einrichtungen, welche ein Profifußballclub zur Ausübung seiner Tätigkeit benötigt. Es beinhaltet Büroräumlichkeiten, Sitzungsräume, einen Versammlungssaal, Umkleidekabinen, einen Fitnessbereich samt medizinischer Abteilung, Magazin samt Wäscherei, einen FCS-Fanshop, eine Bar und ein Restaurant samt dazugehöriger Dienstwohnung. Im Jahr 2018 wird auch das Physiotherapie- und Rehabilitationszentrum Rehafit eröffnet, welches sich zu einem Bezugspunkt für zahlreiche Südtiroler Sportler entwickelt.
Der Relax-Bereich der Profimannschaft
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Merchandising Lo sviluppo del brand, negli ultimi anni è passato attraverso il merchandising, ovvero sulla commercializzazione di articoli promozionali. In numerose location è possibile acquistare circa 50 articoli, suddivisi in diverse categorie: maglie “linea squadra”, abbigliamento ufficiale da riposo e tempo libero e gadget. L‘FCS segue il principio multicanale per consentire a tutti i fans, indipendentemente da dove risiedono, di acquistare i prodotti. La vendita avviene presso la sede dell’FCS Center, allo stadio, nei vari FanCorner, ad Appiano, all‘Hotel Lindenhof a Naturno e all‘Hotel Schneeberg a Ridanna. Tutti i prodotti possono essere acquistati anche online. Nel 2019 sono stati inviati migliaia di articoli in Alto Adige, Italia, Germania, Austria, Svizzera, Danimarca e Stati Uniti.
Merchandising Bei der Entwicklung der Marke setzte der FC Südtirol in den vergangenen Jahren stark auf das Merchandising, also auf die Vermarktung von Werbeartikeln. An die 50 Artikel, eingeteilt in die Kategorien Trikots, Teamline, Bekleidung und Gadgets, können in zahlreichen Orten erworben werden. Der FCS verfolgt hierbei das Multichannel-Prinzip, sodass alle Fans, unabhängig vom Wohnort, die Möglichkeit haben, die Produkte zu kaufen. Der Verkauf erfolgt nämlich stationär an der Geschäftsstelle im FCS Center, im Stadion, sowie in den verschiedenen FanCornern in Eppan, im Hotel Lindenhof in Naturns und im Hotel Schneeberg im Ridnauntal. Weiters können alle Produkte auch Online erworben werden. Tausende Artikel wurden im Jahr 2019 nach Südtirol, Italien, Deutschland, Österreich, Schweiz, Dänemark oder auch in die USA versendet.
Die Umkleidekabine der Profimannschaft
Il Media Point: Sala per conferenze stampa, sedute formative, analisi tattiche della prima squadra ed eventi La palestra
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TECHNICAL SPONSOR
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Queste scarpe sono state progettate pensando a una sola cosa: la velocità. Mizuno ha combinato tutti i materiali più innovativi dell’ultimo decennio tra cui la pelle di canguro più pura al mondo, realizzando una scarpa di altissimo livello tecnico abbinata alla tradizione e innovazione tipica giapponese.
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ALEX SCHRAFFL
IL PUNTO DI VISTA DEL RESPONSABILE DEL SETTORE GIOVANILE AUS DER SICHT DES JUGENDLEITERS
Alex Schraffl è alla guida del settore giovanile dell’FC Südtirol dal 2013, da quando subentrò a Fausto Grandi che aveva costruito e guidato le giovanili biancorosse nella giusta direzione. Alex, illustraci il lavoro compiuto in questi ultimi anni per sviluppare ulteriormente la “cantera biancorossa”? „Dopo aver vissuto diverse fasi come giocatore e allenatore nel calcio locale, sono stato attratto dall‘idea di sviluppare il settore giovanile dell‘FCS. Fausto Grandi aveva fatto un ottimo lavoro nel corso degli anni e il passaggio di consegne ha funzionato molto bene. Mi ha fatto capire subito quanto fosse importante riuscire a sviluppare un lavoro strutturato per consentire ai ragazzi delle giovanili di arrivare in prima squadra. Non ho mai dimenticato le sue parole e i suoi preziosi consigli”.
Alex, du bist seit 2013 beim FC Südtirol mit dabei. Nachdem Fausto Grandi den Jugendsektor aufgebaut und in die richtigen Bahnen gelenkt hatte, wurdest du auserwählt, die Talentschmiede des FCS weiterzuentwickeln. „Nachdem ich als Spieler und Trainer im lokalen Fußball mehrere Stationen durchlaufen hatte, reizte mich die Idee, den Jugendsektor des FC Südtirol weiterzuentwickeln. Fausto hatte in den vielen Jahren großartige Arbeit geleistet und die Übergabe klappte sehr gut. Er gab mir vor allem zu verstehen, wie wichtig es für den FCS war und ist, Fußballer aus dem eigenen Jugendsektor in die Profimannschaft zu bringen. Diese Worte habe ich nie vergessen.“
Molto è successo in questi sette anni in cui hai seguito lo sviluppo delle varie squadre tra i campi dell’FCS Center, di Maso della Pieve e di via Resia … „In linea di principio, è importante dire che ho la fortuna di avere collaboratori molto competenti e professionali che mi supportano nel lavoro quotidiano. Salvatore Leotta, come coordinatore tecnico si occupa della formazione dei tecnici e verifica l‘attuazione delle linee guida sviluppate da FC Südtirol. Per quanto riguarda l’attività di base, cioè le squadre U14, U13 e U12, il responsabile Dino Ciresa è una persona professionale e costantemente vicino alle squadre. Daniel Ochner, guida la Scuola Calcio, ovvero l’attività dei calciatori più giovani del nostro club. Lo sta facendo da due anni, dopo che Rudy Berardo ha avviato il settore. Ai campi di via Resia si trova la base delle ragazze. A guidare l’FCS Women c’è Andrea Bressan, che vanta una notevole esperienza. Sono loro a gestire e coordinare l’attività sul campo in modo funzionale e professionale, consentendomi di focalizzare al meglio il lavoro organizzativo delle squadre, dei club partner, dei rapporti con genitori, dello scouting e molto altro”.
Es ist viel passiert in diesen 7 Jahren, in welchen du als Verantwortlicher des Jugendsektors tagtäglich im FCS Center, am Pfarrhof oder am Reschenplatz arbeitest… „Prinzipiell gilt es zu sagen, dass ich mich glücklich schätzen kann, sehr kompetente Mitarbeiter zu haben, welche mich in der täglichen Arbeit unterstützen. Hierbei gilt Salvatore Leotta zu erwähnen, der sich als technischer Koordinator um die Ausbildung der Trainer kümmert und kontrolliert, dass die Leitlinien und Vorgaben welche der FC Südtirol ausgearbeitet hat, umgesetzt werden. Auf dem Pfarrhof, wo die „attività di base“, also die Mannschaften der U14, U13 und U12 trainieren, haben wir mit Dino Ciresa einen ausgezeichneten Mann, der dort präsent ist und sich operativ um diese Teams und deren Anliegen und Probleme kümmert. Für die Fußballschule, also den jüngsten Kickern unseres Vereins, ist seit zwei Jahren Daniel Ochner verantwortlich, nachdem Rudy Berardo die weißrote Fußballschule aufgebaut hat. Und auf den Reschenplätzen, wo sich die„Homebase“ der Damen befindet, hält der Verantwortliche der FCS Women Andrea Bressan die Stellung. Ich hätte nicht die Zeit, alles so perfekt zu kontrollieren und kann mich somit um die Organisation, die Partnervereine, die Eltern, das Scouting uvm. kümmern.“
Hai iniziato il tuo lavoro nel novembre del 2013, quando c‘erano otto squadre e una trentina di persone tra tecnici e collaboratori: da allora ad oggi cos’è cambiato? „Sì, è vero, all‘epoca avevamo otto squadre, tre delle quali partecipavano ai campionati nazionali. Oggi ci sono undici squadre e tre squadre femminili. Otto maschili e una femminile partecipano ai campionati nazionali. Inoltre siamo presenti ad una serie di tornei di livello internazionale. Un grande sforzo, giustificato però dalla volontà di offrire ai nostri ragazzi l‘opportunità di competere con squadre di alto livello e con giocatori della stessa fascia d‘età. E i frutti di queste scelte sono tangibili”. Negli ultimi anni è lievitato il numero dei giovani cresciuti nel settore giovanile arrivati in prima squadra e/o approdati a compagini professionistiche ... „Sì, esattamente. E questo ci riempie di orgoglio, soprattutto perché è un grande obiettivo del club consentire ai giocatori locali di arrivare in prima squadra o approdare alle massime espressioni giovanili di società di categorie superiori. Ci siamo riusciti negli ultimi anni, anche perché i giocatori della FCS hanno avuto modo di farsi notare. L‘FCS si è guadagnato una buona considerazione a livello nazionale e internazionale e i nostri ragazzi vengono seguiti con particolare attenzione. Di questo siamo felici e ci inducono a sviluppare sempre più i rapporti di rete”. Quali altri obiettivi sono stati raggiunti nell’ultimo periodo? „Abbiamo avuto l’opportunità di avviare e realizzare molti progetti. In sostanza, con l’entrata a regime dell’FCS Center di Maso Ronco è stato possibile consolidare, strutturare e sviluppare ancora meglio il nostro progetto, che poggia su una visione professionale e lungimirante. Le squadre giovanili maggiori si allenano presso l’FCS Center e possono utilizzare campi e strutture che solo qualche anno fa rientravano in un sogno. Sotto tutti i punti di vista c’è stato un salto di qualità nel segno dell’innovazione. Il numero di persone che lavorano nel settore giovanile è aumentato: oggigiorno sono oltre cinquanta e questo ci consente di svolgere un lavoro di qualità, di allenarci in modo mirato, individuale e funzionale. Gli allenatori possono godere di aggiornamenti costanti e di un percorso di formazione in un contesto di crescita complessiva”. Come si sviluppa la collaborazione con le società della provincia? „Quando ho iniziato a volgere il mio ruolo in seno all’FC Südtirol mi sono posto come uno dei obiettivi quello di intensificare la cooperazione con le società del territorio, promuovendo uno scambio costante. Ho cercato di costruire un ottimo rapporto con i dirigenti dei settori giovanili, con i direttori sportivi delle numerose squadre di calcio dilettantistiche altoatesine e con i rispettivi allenatori. Le relazioni sono costanti e con tutti desideriamo avere un rapporto di reciproca stima e di fattiva collaborazione. Negli ultimi anni abbiamo implementato molti rapporti e creato opportunità, a cominciare dalla possibilità di aprire a tutti le nostre iniziative di alta formazione. I corsi di formazione in cui gli allenatori dell’FCS o di altri club professionistici hanno illustrato i metodi di formazione o altri argomenti utili a favorire la crescita dei giovani calciatori sono stati seguiti direttamente e apprezzati. E così sarà anche in futuro. Il nostro obiettivo è quello di condividere e collaborare nel migliore dei modi”.
Du hast das Amt im November 2013 angetreten. Damals gab es im Jugendbereich 8 Mannschaften und um die 30 Mitarbeiter. Welche sind deiner Meinung nach die größten Unterschiede zu damals? „Ja das stimmt, wir hatten damals 8 Teams, von denen drei an nationalen Meisterschaften teilnahmen. Heute sind es 11 Mannschaften und drei Damenteams, von denen acht Herren und ein Damenteam an Meisterschaften auf nationaler Ebene teilnehmen. Auch sind wir bei einer Vielzahl von Turnieren mit internationaler Beteiligung dabei. Ein großer Aufwand, der sich aber rechtfertigt, zumal wir so den jungen Talenten die Möglichkeit bieten, sich mit hochkarätigen Mannschaften und Spielern der gleichen Altersklasse zu messen. Und die Früchte aus dieser Arbeit sind sichtbar.“ Du sprichst die großartige Entwicklung der Südtirol Fußballer an. In den letzten Jahren schafften vermehrt Jugendspieler den Sprung von den Jugendteams in die Profimannschaft oder in Proficlubs der Serie A oder Bundesliga… „Ja genau. Und das erfüllt uns mit Stolz, zumal es ein großes Ziel des Clubs ist, einheimische Spieler in die Profimannschaft einzubauen und den Südtirolern eine Profikarriere zu ermöglichen. Das ist uns in den letzten Jahren gelungen, auch weil die Spieler des FCS bereits in jungen Jahren im Rampenlicht stehen. Der FC Südtirol hat sich in den letzten Jahren auf nationaler und internationaler Ebene einen guten Ruf erarbeitet. Den müssen wir beibehalten.“ Welche weiteren Ziele konnten in den Jahren deiner Tätigkeit erreicht werden? „Wir haben glücklicherweise viele Projekte anschieben und durchführen können. Grundsätzlich hat der Ausbau der Infrastrukturen, also die Errichtung des Trainingszentrums in Eppan einen großen Anteil daran, dass wir auf einem höheren Niveau arbeiten können. Die ältesten Jugendteams trainieren tagtäglich im FCS Center und können dort Felder und Räumlichkeiten nutzen, von denen vor mehreren Jahren nur geträumt werden konnte. Und auch am Pfarrhof konnten wir die Trainingsbedingungen verbessern. Die Anzahl der Personen, welche im Jugendbereich arbeiten ist auf über 50 Personen angestiegen und das erlaubt es uns, eine qualitativ hochwertige Arbeit durchzuführen und mit den einzelnen Spielern sehr individuell und spezifisch zu trainieren. Die Trainer werden wöchentlich intern bei Fortbildung geschult und ausgebildet, sodass sich auch die Qualität der Coaches stetig verbessert.“ Wie läuft die Zusammenarbeit mit den Südtiroler Fußballvereinen? „Als ich beim FC Südtirol anfing, war es ein großes Ziel von mir, die Zusammenarbeit mit den lokalen Vereinen zu intensivieren und einen ständigen Austausch zu fördern. Ich habe inzwischen mit den meisten Jugendverantwortlichen und sportlichen Leitern der vielen Südtiroler und Trientner Amateurfußballvereinen ein sehr gutes Verhältnis aufgebaut und befinde mich im ständigen Austausch. Wir wollen mit den Amateurfußballvereinen ein ehrliches und bodenständiges Verhältnis pflegen, und das ist uns in den letzten Jahren denke ich gut gelungen. Dazu beigetragen haben die offene Art und verschiedene Initiativen, welche wir für die Amateurvereine ins Leben gerufen haben. Hier hervorzuheben sind die Fortbildungskurse, bei denen Trainer des FCS oder von anderen Profivereinen über Trainingsmethoden und sonstige Themen referieren. Ganz nach dem Motto„Geben und Nehmen“.“
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Paolo Bravo assume il ruolo di Direttore Sportivo - Una notte da Serie A all‘Olimpico di Torino
Ottimo rapporto e tanta stima reciproca: il diesse Paolo Bravo e il mister Paolo Zanetti
Nell‘annata 2018-2019 la squadra, sempre guidata dal tecnico Paolo Zanetti, viene parzialmente rifondata dal nuovo direttore sportivo Paolo Bravo. Il Südtirol si piazza al 6º posto del girone B ottenendo così la qualificazione alla successiva fase play-off: nel primo turno sconfiggendo la Sambenedettese per 1-0, ma viene eliminata al secondo turno dal Monza a seguito del rocambolesco pareggio per 3-3 in trasferta, che promuove i brianzoli in virtù del miglior piazzamento in classifica. Nel mentre l‘avvio, per lotti, dei lavori di ristrutturazione dello stadio Druso, promossi dalla società in accordo con le istituzioni locali, al fine di ammodernare la struttura e portarla a collimare con gli standard strutturali da categoria superiore. In Coppa Italia Lega Serie A, l’FCS entra in scena nel secondo turno ed espugna il campo del Venezia per 1-0. Nel terzo turno un’altra vittoria in trasferta: 2-0 sul campo del Frosinone che milita in Serie A. Nei sedicesimi di finale della competizione nazionale i biancorossi si trovano davanti il Torino sette volte campione d‘Italia, tenendo aperta la qualificazione fino agli ultimissimi istanti del match. Questa sconfitta può essere considerata come la più dolce nella storia del club. Nell‘ottobre del 2018, il presidente Walter Baumgartner passa dal ruolo direttivo ai vertici di Lega Pro all’ancora più prestigiosa carica di consigliere federale della Federazione Italiana Giuoco Calcio (Figc). Nel mese di gennaio viene presentato il nuovo organigramma del club biancorosso con un “middle management” guidato dall’amministratore delegato Dietmar Pfeifer e formato dal direttore sportivo Paolo Bravo, dal direttore operativo Hannes Fischnaller, dal direttore finanziario Gianluca Leonardi e dal Team Manager Emiliano Bertoluzza. L‘attenzione dei media nei confronti dell‘FC Südtirol aumenta di anno in anno in modo esponenziale. La società biancorossa diventa sempre più una figura di riferimento in ambito sportivo e ambasciatrice della provincia altoatesina in tutto il Paese e all’estero. Manuel Insam si occupa dei settori Social Media (l’FCS è presente su sei piattaforme) e Merchandising, con ormai migliaia di prodotti marchiati FC Südtirol venduti nel negozio all’FCS Center, allo Stadio, nei vari FanCorner e attraverso l’Online Shop in tutto il mondo. L’FC Südtirol apre anche il settore femminile. Nella stagione 2018-2019 inizia l’attività il settore giovanile femminile biancorosso. Il responsabile del progetto è Andrea Bressan.
DIRETTORI GENERALI GESCHÄFTSFÜHRER Alfred Lingg
2002–2004
Michael Mühlberger
2004–2006
Werner Seeber
2006–2009
Dietmar Pfeifer
ab/dal 2009
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Hannes Fink beim Italienpokalspiel gegen Torino. Im Hintergrund Nicolò Casale
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Paolo Bravo zum Sportdirektor ernannt – eine Serie A-Nacht in Turin
Der neue Sportdirektor Paolo Bravo setzt auch in der Saison 2018/2019 auf Coach Paolo Zanetti. Der FCS erreicht in einer hochklassigen Meisterschaft den sechsten Tabellenplatz und qualifiziert sich für die Aufstiegsspiele. In der ersten Runde wird Sambenedettese im heimischen Drusus-Stadion mit 1:0 besiegt, während die Weißroten im zweiten Turnus in einem nervenzerreißenden Spiel gegen Monza auswärts 3:3 unentschieden spielen und aus den Playoffs geworfen werden. Es ist das Ende einer Saison, die besser nicht hätte beginnen können. Im Sommer bezwingt der FC Südtirol im Italienpokal nämlich zuerst den Serie B-Verein Venezia und dann den Erstligisten Frosinone. Dank dieser beiden Siege dürfen die Weißroten Anfang Dezember im Turiner Olympiastadion gegen den Serie A-Club FC Torino antreten. Kapitän Hannes Fink & Co. spielen gegen den 7-fachen Italienmeister auf Augenhöhe und halten bis zum Schluss die Qualifikation für das Achtelfinale offen. Diese Niederlage kann wohl als die süßeste der Vereinsgeschichte bezeichnet werden. Im Oktober 2018 wechselt Präsident Walter Baumgartner von der Lega Pro in den einflussreichen Vorstand des italienischen Fußballverbandes FIGC. Im Monat Januar wird das neue Organigramm des FC Südtirol präsentiert. Im Club, welcher operativ vom geschäftsführenden Verwaltungsratsmitglied Dietmar Pfeifer geführt ist, wird eine mittlere Managementebene eingeführt, die aus dem Sportdirektor Paolo Bravo, dem Club Manager Hannes Fischnaller, dem Financial Manager Gianluca Leonardi und dem Team Manager Emiliano Bertoluzza besteht. Die Medienaufmerksamkeit rund um den FC Südtirol steigt von Jahr
La posa della prima pietra del nuovo stadio ‚Druso‘
zu Jahr, sodass der FCS immer mehr zu einem sportlichen Aushängeschild und Botschafter des Landes Südtirol im In- und Ausland wird. Der Grödner Manuel Insam kümmert sich ab sofort um die Bereiche Marketing, Social Media (der FCS ist mittlerweile auf 6 Plattformen präsent) und das Merchandising, welches sich in einem konstanten Wachstum befindet. Mittlerweile werden jährlich FCSProdukte von tausenden Fans im Shop im FCS Center, im Stadion, in den FanCorner oder im Online Shop erworben. Der FC Südtirol startet mit der Saison 2018/2019 das Projekt FCS Women unter der Führung von Andrea Bressan. Der weiß-rote Damensektor erfreut sich sofort großer Beliebtheit.
Il 15 aprile 2019, i funzionari della Provincia, con in testa il Presidente della Giunta Provinciale, Arno Kompatscher, il Comune di Bolzano, col Sindaco Renzo Caramaschi, il Vicesindaco Luis Walcher e l‘Assessore allo Sport Angelo Gennaccaro, e l‘FC Südtirol, rappresentato dal Presidente Walter Baumgartner e da altri dirigenti del nostro Club, si sono riuniti al „Druso“ per la cerimonia della posa simbolica della prima pietra del nuovo stadio di viale Trieste. Un momento storico per il movimento calcistico bolzanino e altoatesino, ma anche una... pietra miliare nella storia del nostro Club.
Die Grundsteinlegung des neuen Drusus-Stadions
Der 15. April 2019 wird in die Geschichte des FCS eingehen. Im Drusus-Stadion legen die Vertreter der Provinz (Landeshauptmann Arno Kompatscher), der Gemeinde Bozen (Bürgermeister Renzo Caramaschi, Vize-Bürgermeister Luis Walcher und Sportassessor Angelo Gennaccaro) und jene des FC Südtirol (Präsident Walter Baumgartner mit Gesellschaftern und Funktionären) den Grundstein für das neue Fußballstadion. Ein historischer Moment für den FCS und den gesamten Südtiroler Fußball. STORIA / GESCHICHTE | 43
Sfida con l’Udinese, play-off a Bressanone e tante iniziative extracalcistiche L‘opera di ridisegno prosegue anche nel 2019-2020 con una decisa campagna di innesti, che tra gli altri porta in biancorosso i difensori Mario Ierardi e Jan Polak, i centrocampisti Daniele Casiraghi e (in corso d’opera) Marco Beccaro e gli attaccanti Matteo Rover, Mirco Petrella e Manuel Fischnaller, tornato in biancorosso a gennaio. In panchina, a seguito della fine del rapporto con Paolo Zanetti (passato all‘Ascoli in Serie B), torna un tecnico di spessore come Stefano Vecchi. I biancorossi chiudono al quarto posto dopo 27 giornate, cioè allo stop per il lockdown determinato dalla pandemia Covid-19. Al blocco del campionato il Vicenza, primo, sale in B. Alla ripresa dell’attività (con play-off e play-out) dopo il lockdown, l’FCS in seguito ai lavori di ristrutturazione dello stadio “Druso” che interessano anche il terreno di gioco disputano - a luglio - i play-off sul campo di Bressanone, in una sorta di ritorno al passato. Avversario, nel secondo turno, la Triestina, vittoriosa per 1-0. In Coppa Italia di Lega Serie A, l’FCS arriva al terzo turno: vittorioso debutto in casa contro il Fasano per 4-3, quindi il successo nel secondo turno a Chiavari contro l’Entella per 2-1 per poi affrontare nella fase successiva l’Udinese alla “Dacia Arena-stadio Friuli”. Prestazione maiuscola, ma risultato finale di 3-1 per i bianconeri
friulani. In rete il centrocampista Tommaso Morosini che a gennaio 2020, dopo 18 mesi in biancorosso, si trasferisce al Monza. Tante le novità extracalcistiche: tra i primi club in Italia l’FC Südtirol lancia il progetto “Kids Club”. Si tratta di una preziosa opportunità per tutti i bambini dai 6 ai 12 anni, che possono beneficiare di tantissimi vantaggi dopo aversi iscritti gratuitamente al “Kids Club”. Nel corso di una partecipata conferenza stampa viene lanciato il nuovo sito internet dell’FCS che permette di tenere il passo con l’innovazione digitale e di offrire ai sostenitori e a tutte le persone a vario titolo interessate una homepage basata sulle notizie e le attività della società. L’FC Südtirol cambia volto anche nell’Area Stampa, Media e Comunicazione: Daniele Magagnin subentra ad Andrea Anselmi. Il club biancorosso viene premiato dalla FIGC per aver promosso con successo il progetto nazionale: “Il Calcio e Le Ore di Lezione”: 30 scuole visitate e tanti progetti sviluppati insieme a scolari e studenti. L’F.C.D. Alto Adige cambia presidente: Reinhold Eisenstecken, già socio e tifoso del nostro club da tanti anni, titolare dell‘omonimo panificio, succede al vertice ad Engelbert Schaller, che dopo 13 anni esprime il desiderio di passare la carica di presidente. L’F.C.D. Alto Adige supera quota 750 soci.
Presentazione ufficiale dell’FCS Kids Club
Der FC Südtirol bejubelt den Treffer von Tommaso Morosini
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Match gegen Udinese, Playoffs in Brixen und zahlreiche neue Initiativen
Die Mannschaft wird auch in der Saison 2019/2020 verstärkt und in der Sommertransferperiode stoßen die Abwehrspieler Mario Ierardi und Jan Polak, der Mittelfeldspieler Daniele Casiraghi, sowie die Stürmer Matteo Rover und Mirko Petrella zum FCS. Weiters kann Neu-Coach Stefano Vecchi, der das Amt des Cheftrainers anstelle des zu Ascoli in die Serie B abgewanderten Paolo Zanetti übernimmt, im Winter auf die Neuverpflichtungen von Marco Beccaro und Manuel Fischnaller zählen. Als die „regular season“ aufgrund des Covid-19 Virus Ende Februar abgebrochen wird, stehen die Weißroten auf dem vierten Tabellenplatz. In die Serie B steigt Vicenza auf. Nach dem Lockdown wird die Meisterschaft mit den Playoffs fortgesetzt, um den weiteren Aufsteiger zu ermitteln. Der FCS muss sein Heimspiel gegen Triestina in Brixen abhalten, da die Bauarbeiten am neuen Drusus-Stadion ein Match in Bozen nicht zulassen. Die Weißroten verlieren das Match gegen Triestina mit 1:0 und scheiden aus den Aufstiegsspielen aus. Auch in der Saison 2019/2020 lässt der FCS zu Saisonbeginn mit tollen Resultaten aufhorchen. Nach den Siegen gegen Fasano und Virtus Entella trifft der FC Südtirol in der dritten Runde des Italienpokals auf den Traditionsverein Udinese. In der „Dacia Arena – Stadio Friuli“ zeigen die Weißroten eine ausgezeichnete Partie und sind dem Führungstreffer näher als der Serie A-Verein. Am Ende verliert der FCS mit 3:1, Tommaso Morosini erzielt den weißroten Treffer. Er verlässt den Verein im Winter nach 18 Monaten, 61 Einsätzen sowie 18 Treffern und wechselt zu Monza. Und auch außerhalb des Fußballfeldes passiert viel beim einzigen Proficlub der Region. Als einer der ersten Vereine Italiens gründet der FC Südtirol das Projekt „Kids Club“. Eine Initiative für alle Kinder zwischen 6 und 12 Jahren, welche kostenlos dem Club beitreten
Eröffnungsfeier bei Hauptsponsor Duka. V.l.n.r.: Markus Kuntner, Gerhard Comper, Hans Krapf, Walter Baumgartner, Dietmar Pfeifer, Engelbert Schaller und in den Genuss von zahlreichen Vorteilen kommen. Im Rahmen einer Pressekonferenz wird zudem die neue Website des FC Südtirol lanciert. Die neue Internetpräsenz ermöglicht es, mit der digitalen Innovation Schritt zu halten. Sie ist interaktiv, innovativ und responsive, soll Online- und Offline-Welt verbinden, Wartezeiten verkürzen und Fans und den FC Südtirol in vielerlei Hinsicht zusammenbringen. Und auch personelle Veränderungen prägen das Jahr: Daniele Magagnin übernimmt die Rolle des Verantwortlichen für Presse, Medien und Kommunikation. Der weiß-rote Club wird von der FIGC für die erfolgreiche Förderung des gesamtstaatlichen Projekts „Il Calcio e le Ore di Lezione“ ausgezeichnet: Der FCS besuchte mit seinen Spielern und Funktionären 30 Schulen und führte mit Schülern und Studenten zahlreiche Projekte durch. Der AFC Südtirol hat einen neuen Präsidenten. Der Inhaber des gleichnamigen Bäckereibetriebes Reinhold Eisenstecken, bereits seit vielen Jahren Gesellschafter und Fan des FCS, übernimmt das Amt des Präsidenten von Engelbert Schaller, der nach 13 Jahren an der Spitze des AFC Südtirol nicht mehr zur Wahl angetreten war. Der AFC Südtirol zählt mittlerweile über 750 Mitglieder.
Coming soon Vota la tua formazione di tutti i tempi. Wähle deine Top-11 der Vereinsgeschite. fc.suedtirol STORIA / GESCHICHTE | 45
Stefano Vecchi kehrte nach Stationen bei Carpi, Inter und Venezia im Sommer 2019 zum FC Südtirol zurück
Nuove ambizioni, il ritorno al “Druso” e la partnership con il brand mondiale Mizuno
Il brand giapponese Mizuno è il nuovo e prestigioso sponsor tecnico dell’FCS
Daniele Casiraghi
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Il timone della squadra è nelle salde mani di mister Stefano Vecchi. Il d.s. Paolo Bravo compie una serie di importanti operazioni di mercato. Tra queste l’ingaggio di un giocatore di grande esperienza come Leandro Greco, che arriva in biancorosso con un trascorso in Champions League e numerose presenze in serie A. Dopo un inizio di stagione con le gare in casa disputate a Salò, il primo novembre, in occasione della gara di campionato con la Sambenedettese, si festeggia il tanto atteso rientro nel parzialmente rinnovato stadio “Druso” con una tribuna già funzionale, spogliatoi e strutture di supporto, terreno di gioco completamente rifatto e riscaldabile e panchine moderne, a ridosso del secondo lotto dei lavori in corso per arrivare ad ultimare la “nuova” struttura con una serie di ulteriori locali accoglienti, comodi e preziosi. Il 1° luglio 2020 viene avviata la partnership con il brand Mizuno, uno dei leader mondiale nel settore dell’abbigliamento sportivo. Uno sponsor tecnico e un partner di spessore a testimonianza del valore esteso e riconosciuto assunto dall’FC Südtirol. Novità anche nel settore giovanile. L’attività, frenata dall’emergenza sanitaria, prosegue con nuove e funzionali modalità: sedute formative per i collaboratori interni, allenamenti in Homeoffice e sedute formative dedicate agli allenatori di tutta la regione particolarmente seguite a apprezzate. Salvatore Leotta, coordinatore tecnico dell’agonistica e allenatore della squadra Berretti, all’FC Südtirol dal 2012, presenta il nuovo modello formativo per il settore giovanile che, nel segno della continuità, abbraccia una serie di concetti innovativi e funzionali. Il settore giovanile svolge da anni un ottimo lavoro. Nonostante i risultati sportivi conseguiti in campo non siano sempre in primo piano, spiccano i numerosi passaggi di giovani giocatori dell’FCS a formazioni di alto livello: 11 negli ultimi 5 anni. Le novità si estendono anche al mondo della televisione. Per la prima volta il club biancorosso lancia - oltre al consolidato programma settimanale in lingua italiana, denominato quest’anno “Passione Biancorossa” - una trasmissione in lingua tedesca: “FCS Flash” in onda sulle frequenze di SDF.
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Neue Ziele, die Rückkehr ins Drusus-Stadion und die Partnerschaft mit der Weltmarke Mizuno
Stefano Vecchi bleibt Chef-Trainer der Profimannschaft, die Paolo Bravo im Sommer 2020 sichtlich verstärkt. Unter den neuen hochkarätigen Spielern sticht der Mittelfeldspieler Leandro Greco hervor, der nach über 100 Einsätzen in der höchsten Liga Italiens und Spielen in der Champions League nach Bozen wechselt. Da die Renovierungsarbeiten am Spielfeld noch nicht abgeschlossen sind, werden die ersten Heimspiele der Saison im „Lino TurinaStadion“ von Salò ausgetragen. Am 1. November ist es dann soweit: der FCS kehrt nach beinahe acht Monaten wieder ins heimische Drusus-Stadion zurück, wo die Firmen Mak und Mader, welche den Auftrag für die Bauarbeiten erhalten haben, inzwischen die ersten Baulose fertiggestellt haben. Diese betreffen die Ost-Tribüne, welche rundum erneuert und verlängert wurde. Die ersten Sitzreihen auf der - 2.800 Personen fassenden - Tribüne sind nur 7 Meter von der Außenlinie entfernt. Erneuert wurde auch das Spielfeld, welches neu verlegt und mit einer Rasenheizung ausgestattet wurde. Abgeschlossen werden die Bauarbeiten im Frühjahr 2021 mit der Fertigstellung der Haupttribüne. Am 1. Juli 2020 wird die Partnerschaft mit dem Sportartikelhersteller Mizuno, einem der weltweit führenden Sportmarken, besie-
Luca Polli im Dress des FCS. Er wechselte im Frühjahr 2019 zu Sampdoria Genua
gelt. Die Zusammenarbeit mit dem Unternehmen mit Sitz in Japan zeugt vom erweiterten und anerkannten Ansehen, das der FC Südtirol in den Jahren erreicht hat. Neuigkeiten gibt’s auch im Jugendbereich. Die aufgrund der Einschränkungen des Covid-19 Virus eingestellte Aktivität auf den Fußballfeldern wird mit neuen und funktionalen Methoden fortgesetzt: Schulungen für Mitarbeiter, Trainings der Spieler im Homeoffice und per Videokonferenz, sowie Trainerfortbildungskurse für Coaches aus der gesamten Region werden durchgeführt. Salvatore Leotta, seit 2012 technischer Koordinator der Jugendmannschaften und Trainer des Berretti-Teams, präsentiert das neue Jugendleitbild, welches eine Reihe von innovativen und funktionalen Konzepten umfasst. Die Jugendabteilung absolviert seit Jahren eine hervorragende Arbeit. Auch wenn die sportlichen Resultate im Jugendbereich nicht im Vordergrund stehen, stechen vor allem die zahlreichen Wechsel von FCS Jugendspielern, insgesamt 11 in den vergangenen 5 Jahren, zu höher-klassifizierten Top-Clubs ins Auge. Die News erstrecken sich auch auf die Welt des Fernsehens. Zum ersten Mal startet der weiß-rote Club - zusätzlich zur italienischsprachigen TV-Sendung „Passione Biancorossa“ – ein deutschsprachiges Kurzformat mit dem Namen „FCS Flash“ – das auf SDF ausgestrahlt wird.
Leandro Greco e il Direttore Sportivo Paolo Bravo
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Michael Agazzi • Simonluca Agazzone • Alberto Alari • Thomas Albanese • Colombo Alberto • Marco Alessandrini
Christian Araboni • Nicola Artusi • Alberto Artuso • Pietro Baccolo • Michael Bacher • Thomas Bachlechner
Alessandro Bassoli • Pierluigi Bastone • David Bazzanella • Marco Beccaro • Mario Belluzzo • Mauro Belotti • M
Luca Bertoldi • Luca Bertoni • Alessandro Bertuolo • Franco Biagio • David Bianchini • Filippo Bigeschi
Hans Rudy Brugger • Gabriel Brugger • Andrea Burato • Lorenzo Burzigotti • Davide Buscaroli • Stefano Calabrese
Luigi Canotto • Daniel Cappelletti • Massimilliano Caputo • Giorgio Carbone • Francesco Cardillo • Gianni
Silvio Casonato • Gianpaolo Castorina • Alessandro Catini • Matteo Cenacchi • Alan Centofante • Carmine Cerchia
Martin Ciaghi • Hugo Ciatti • Giancarlo Cinetto • Filippo Citterio • Patrick Ciurria • Jonas Clementi • Ric
Achille Coser • Rocco Costantino • Harald Crepaz • Luigi Crisopulli • Marco Crocchianti • Nicholas Ignacio Crovetto •
Maurizio D‘Angelo • Simone Davi • Caio De Cenco • Joachim De Gasperi • Christian De Monte • Francesco De Rose • An
Dimitris Depretis • Francesco Di Bernardi • Lorenzo Di Loreto • Francesco Di Nunzio • Matteo Di Piazza • Paolo Donati
Martin Erlic • Alessandro Fabbri • Marco Fabris • Davide Facchin • Dante Faugno • Eros Favaretto •
Hannes Fink • Aldo Firicano • Hannes Fischnaller • Manuel Fischnaller • Massimo Foladori • Vincenzo Folino •
G i ova n n i Fu r l a n e t to • N i cco l ó G a b r i e l i • A l e ss a n d ro G a l l i • Ad o l f G a l l o • Pat r i c k G a r i b o l d i • M at te o
Carlo Gervasoni • Andrea Ghidini • Stefano Ghirardello • Nicoló Gianetti • Nicoló Gigli • Mirco Giorgi •
Omar Goller • Umberto Gragnianiello • Matteo Grandi • Thomas Graus • Kristian Grbic • Leandro Greco • An Simone Iacoponi • Denis Iardino • Ugo Herman Ibanez • Andrea Ientile Mario Ierardi • Umberto Improta • Hannes Kiem • Radoslav Kirilov Marcello Koffi Teya • Patrick Kofler • Daniel Krapf • Fabio Laurenzi Federico Ligori • Pablo Lima • Azdren Llullaku • Simon Lochmann Luca Lomi • Denis Mair • Simon Mair • Simone Magnaghi Marco Mallus • Alessandro Malomo • Manuel Mancini • Christian Maraner
ALL TIM PLAYERS/
Manuel Marras • Marco Martin • Leandro Martinez • Marco Marzi • Alessandro Mattioli • Armin Mayr • Fabian May
Raffaele Merzek • Alessandro Micai • Mattia Minesso • Mirco Miori • Roberto Mirri • Michal Miskiewicz • S
Gianfranco Nardi • Michele Nardi • Robert Niederkofler • Alessandro Noselli • Nicola Novelli • Soma Zsombor Novo
Daniel Offredi • Giambattista Olivari • Luca Oneto • Antonio Orfanello • Marco Ortolan • Ricardo Douglas Packer
Maurizio Pellegrino • Alex Perderzoli • Giuseppe Perrone • Davide Petermann • Mirco Petrella • Andrea Peve
Giuseppe Polito • Giacomo Poluzzi • René Pomare • Pietro Pravatá • Andrea Preite • Matteo Procopio • Fran
René Rella • José Res Odair • Nicola Riato • Alexander Ribul • Davide Riccardi • Markus Rieder • Gianl
Simon Rossi • Ivano Rotoli • Matteo Rover • Fabio Sala • Giuseppe Sannino • Vito Santeramo • Luca S Andrea Schenetti • Ivan Schneider • Wolfgang Schweiggl • Arnold Schwellensattl • Alfredo Sebastiani
Filippo Sgarbi • Irakli Shekiladze • Alessandro Simonetta • Matteo Simoni • Manuel Sinato • Renny Smith •
Claudio Sparacello • Daniele Speziale • Andrea Stampetta • Stefano Stefanelli • Antonio Stendardo • Egon Stockne
A d r i a n o Ta r i b e l l o • B r u n o Te d i n o • L u c a Te n d e r i n i • C l a u d i o Te r z u l l i • A n d r e a Te s c a r o • A t t i l i o
E n r i co To n oz z i • D a n i e l e To r re g ro s s a • M o h a m e d Tra o ré • N i co l a Tre n t i n i • C h r i s to p h Tre t t l • M a t
Ahmedi Valon • Lorenzo Vasco • Francesco Vassallo • Stefano Vecchi • Francesco Vecchio • Luca Ve
J a n M a r t i n V i n a t z e r • Kev i n V i n e t o t • F ra n c e s o V i r d i s • A n d re a Z a n c h i • F ra n c o Z a n d o n a i • P a o l 48 | STORIA / GESCHICHTE
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• Emanuele Allegra • Angelo Ametrano • Valerio Anastasi • Martin Angerer • Stefano Antezza • Matteo Apolloni
• Marco Baldan • Roberto Balducci • Andrea Bandini • Giacomo Barillá • Marco Baroni • Matteo Barutta
Marco Benvenuto • Marco Berardi • Luca Berardocco • Antonio Bernardi • Cristian Bertani • Francesco Bertinetti
• Andrea Boccalari • Franceso Bontá • Davide Bortolotti • Dario Bova • Simone Branca • Jeremie Broh
• Vincenzo Calí • Amedeo Calliari • Mauro Calvi • Alessandro Campo • Leonardo Candellone • Roberto Candido
Careri • Davide Carfora • Alen Carli • Luis Carloto • Nicoló Casale • Pietro Cascone • Daniele Casiraghi
• René Cess • Franco Chiavarini • Matteo Chinellato • Andrea Chiopris Gori • Alessandro Chiurato • Michael Cia
ccardo Cocuzza • Roberto Colussi • Giuseppe Compagno • Claudio Coppi • Simone Corazza • Luca Corradi
Tommaso Cucchietti • Marco Curto • Lorenzo D‘ Anna • Andrea D‘ Egidio • Alessio Daccordo • Massimiliano Dalpiaz
ndrea D‘Egidio • Jacopo Dei Rossi • Cristian Del Sorbo • Michele Del Vecchio • Simone Dell‘ Angelo • Fabio Della Giovanna
• Mazzina Egido • Alessandro Egizzo • Caleb Ekuban • Omar El Kaddouri • Hamza El Kaouakibi • Salvatore Ercolino
Alex Feltrin • Nicola Ferrari • Athos Ferretti • Maurizo Ferroni • Alessio Figos • Riccardo Fimognari
Stefano Fortunato • Luca Franchini • Paolo Frascatore • Francesco Frau • Fabio Frazzica • Alessandro Furlan
o G a s p e r i • Fa b i o G a s p e r i n i • M i c h a e l G a ss e r • A l e ss a n d ro G at to • E m a n u e l e G at to • Fa b i o G ava z z i
Nicola Giovanelli • Michael Girasole • Matteo Girlanda • Ettore Gliozzi • Andreas Gögele • Paolo Goisis
ndrea Guerra • Emmanuel Gyasi • Reinhold Harrasser • Kayro Heatley • Alexander Hofer • Alessandro Iacobucci
ME FCS /COACHES
Alessio Innocenti • Nicola Innocentin • Walter Insam • Nermin Karic Otto Kerschbaumer • Harald Kiem • Claudio Laurino • Christian Lazzarini G i u s e p p e Le N o c i • M atte o Le g i tt i m o • I va n Le n d r i c • M a r i o Le ra rd i Matteo Vito Lomolino • Andrea Lucchini • Gabriel Lunetta • Arturo Lupoli Simone Mainente • Renato Marchesi • Mattia Marchi • Emiliano Marchiotto Richard Gabriel Marcone • Endrik Marfia • Giuseppe Maritato
yr • Denis Mazari • Luca Mazzitelli • Simone Mazzocchi • Riccardo Melgrati • Fabio Memmo • Marco Meneghetti
Sebastian Mladen • Morris Molinari • Gabriel Montaperto • Marco Moro • Tommaso Morosini • Simone Motta
othny • Oswald Obexer • Kenneth Obodo • Manuel Obrist • Michael Odibe • Raphael Odogwu • Carlo Odorizzi
• Adriano Panepinto • Emanuele Panzeri • Natale Pasetto • Riccardo Pasi • Danilo Pasqualoni • Sebastian Peer
erelli • Franco Pezzato • Daniel Pfitscher • Fabio Pittilino • Kuno Pizzinini • Natalino Pizzolato • Jan Polak
ncesco Proietto • Herbert Ramsbacher • Daniele Randazzo • Julien Rantier • Claudio Rastelli • Matthias Regele
luca Rigoni • Alessandro Roma • Alfredo Romano • Mariano Romano • Andrea Romanó • Niccoló Romero
Santonocito • Daniele Sarzi Puttini • Cesare Scaratti • Marco Scarnato • Marco Scarpa • Manuel Scavone • Andrea Seculin • Mauro Semprini • Daniel Seppi • Giovanni Serao • Andrea Servili • Alessio Sestu
Matteo Sogliani • Andolf Sormani • Tonino Sorrentino • Manuele Sorti • Alberto Spagnoli • Massimo Spagnolli
er • Robert Strauss • Manuel Strobl • Giovanni Stroppa • Massimiliano Tagliani • Fabian Tait • Roberto Taliento
Te s s e r • E m a n u e l e Te s t a r d i • M a m e B a b e T h i a m • M a t t e o T i m p o n e • F l a v i o To c c o l i • E l j o n To c i
t te o Tr i n i • G i o rd a n o Trova d e • G i a co m o Tu l l i • G i a n l u c a Tu rc h e t t a • L u c a Tu r r i • F ra n ce s o U l i a n o
eratti • Marcelo Andres Veron • Thomas Veronese • Wiliam Viali • Matteo Vianello • Filippo Vianello
l o Z a n e t t i • S i m o n e Z a n o n • G i a m p i e t ro Ze c c h i n i • P a t r i c k Z i g l i o • D a v i d e Zo m e r • Wa l t e r Z u l l o STORIA / GESCHICHTE | 49
Proiettati nel futuro! Sono direttamente interessato nel processo di sviluppo dell‘FC Südtirol dal 2006: ho vissuto in prima persona l’evoluzione della società negli 14 dei suoi 25 anni di attività. Ci sono stati numerosi “alti” e, grazie al cielo, pochi “bassi”. Tuttavia, sono dell‘opinione che l‘impulso per lo sviluppo e la crescita dell‘FC Südtirol molto spesso sia stato determinato da situazioni difficili. Superare gli ostacoli, lavorare sulla ricerca di soluzioni anche nelle situazioni più difficili e affrontare sfide molto impegnative ha sempre generato l‘energia per la crescita futura. Tante persone si sono prodigate per implementare il progetto FC Südtirol, hanno sostenuto l‘FCS senza se e senza ma e continuano a farlo con passione ed entusiasmo. È proprio grazie a queste persone e al loro spirito che l’unico club professionistico della provincia di Bolzano può guardare al futuro con fiducia. L’FCS è riconosciuto e apprezzato a livello nazionale per la sua buona organizzazione, la seria gestione del club, il lavoro giovanile svolto con professionalità e per i numerosi progetti rivolti al sociale. Negli ultimi anni, grazie alla reciproca, fattiva collaborazione con le istituzioni pubbliche - soprattutto la Provincia Autonoma di Bolzano, il Comune di Bolzano e il Comune di Appiano – è stato possibile compiere ulteriori e particolarmente significativi passi in avanti per quanto riguarda la realizzazione di preziose infrastrutture. È stato costruito l’FCS Center, il funzionale centro sportivo ad Appiano, struttura all’avanguardia e sono in corso i lavori di ristrutturazione dello stadio “Druso”,
50 | STORIA / GESCHICHTE
giunti già ad un punto importante. Con il completamento dei lavori all’impianto di Bolzano previsto nella primavera-estate del 2021, l’FC Südtirol non solo potrà giocare e allenarsi in strutture sportive di alta qualità, ma sia la Provincia che i comuni potranno anche essere fieri e orgogliosi di aver realizzato strutture calcistiche rispondenti al criterio del bisogno, moderne e funzionali. Impianti che già oggi sono oggetto di positive considerazioni a livello nazionale. Tra gli aspetti più significativi del nostro presente sottolineo con piacere lo sviluppo, l’evoluzione, la crescita complessiva della nostra prima squadra. Gli ottimi risultati degli ultimi anni, sia in campionato che in Coppa Italia, ci hanno dimostrato che siamo sulla strada giusta. Il nostro obiettivo non è più solo quello di giocare contro ex grandi della Serie A e club tradizionali, ma anche di giocarci le nostre carte e di essere competitivi con tutti. Sono convinto che se lo sviluppo in tutti i settori verrà portato avanti con la massima motivazione come si sta facendo, l‘FC Südtirol crescerà ancora notevolmente, sia a livello imprenditoriale, sia dal punto di vista tecnico. Rivolgo di cuore un sentito ringraziamento a tutti coloro che stanno accompagnando e sostenendo l’FCS con passione e dedizione e continueranno a farlo anche in futuro. Dietmar Pfeifer Amministratore Delegato
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„Auf geht’s in die Zukunft!“ Seit 2006 darf ich an der Entwicklung des FC Südtirol mitwirken, ganze 14 von insgesamt 25 FCS-Jahren. Dabei hat es zahlreiche Höhen und – Gott sei Dank – wenige Tiefen gegeben. Trotzdem bin ich der Meinung, dass die Impulse für die Entwicklung und das Wachstum des FC Südtirol sehr oft aus schwierigen Situationen entstanden sind. Hürden zu überwinden und an Lösungen für schier aussichtslose Situationen zu arbeiten hat immer wieder die Energie für späteres Wachstum generiert. Und aufgrund der Tatsache, dass so viele Personen für das Projekt FC Südtirol gekämpft haben, den FCS kompromisslos unterstützt haben und dies auch nach wie vor machen, darf Südtirols einziger Proficlub zuversichtlich in die Zukunft schauen. Der FCS erfreut sich höchster Anerkennung im italienischen Profifußball und wird aufgrund der guten Organisation, der seriösen Vereinsführung, der professionellen Jugendarbeit und der vielen sozialen Projekte geschätzt. In den vergangenen Jahren ist zudem mit viel Einsatz und einer hervorragenden Zusammenarbeit mit den öffentlichen Institutionen – allen voran dem Land Südtirol, der Gemeinde Bozen und der Gemeinde Eppan – an der Realisierung der Infrastrukturen Stadion und FCS Center gearbeitet worden. Mit dem Abschluss der Arbeiten im Drusus-Stadion von Bozen im Früh-
jahr/Sommer 2021 darf der FC Südtirol nicht nur in hochwertigen Sportstrukturen spielen und trainieren, sondern Land und Gemeinden auch stolz auf Fußballstrukturen sein, welche auf gesamtstaatlicher Ebene und darüber hinaus schon jetzt in aller Munde sind. Nicht zuletzt freue ich mich über die Entwicklung unserer Profimannschaft. Die hervorragenden Ergebnisse der vergangenen Jahre – sowohl in Meisterschaft als auch im Italienpokal – haben uns gezeigt, dass wir auf dem richtigen Weg sind. Unser Anspruch ist es nicht mehr nur, gegen ehemalige Serie A-Größen und Traditionsclubs zu spielen, sondern diese auch zu besiegen, in der Tabelle hinter uns zu lassen und das Ziel, welches ich hier – aufgrund eines gesunden, sportlichen Aberglaubens – nicht aussprechen möchte, zu erreichen. Wenn die Entwicklung in sämtlichen Bereichen mit höchster Motivation weitergeführt wird, wird der FC Südtirol – sportlich und unternehmerisch – Großes erreichen und in Sphären vordringen, welche heute noch unvorstellbar sind. Und jetzt schon ein herzliches Vergelt‘s Gott an alle, welche den FCS auch in Zukunft begleiten werden. Dietmar Pfeifer Geschäftsführer
Geldanlage GESAV, wo sich Ihr Geld immer vermehrt Geld irgenwo liegen zu lassen, ist keine Lösung. Historisch niedrige Zinsen gleichen die Inflation nicht mehr aus. Geld verliert real an Wert. Bruttorendite in den letzten fünf Jahren:
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3,82 %
In Vergangenheit erwirtschaftete Ergebnisse sind nicht bindend für die Zukunft; vor Vertragsunterzeichnung bitte Broschüre lesen; die Rendite unterliegt dem gesetzlichen Steuereinbehalt (Gesetz Nr. D.L.66/2014).
Investitionsbeispiel:
50.000 €
Investierte Summe: Brutto Rendite GESAV im Jahr 2019
3,35 %
Verwaltungsgebühr (variabel 1,4-1,7%) Nettorendite GESAV
1,5 % 1,85 %
925 €
Hier wird der Zinseszins angewandt: beim Zinseszins geht es darum, dass auf ein Startkapital Zinsen hinzukommen und sich in Zukunft nicht nur das ursprüngliche Startkapital verzinst, sondern es auf die erwirtschafteten Zinsen ebenfalls wieder Zinsen gibt.
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5.
53.804 €
995 €
54.799 €
Der Sonderfond GESAV (gestione separata) ist die sicherste Anlageform Italiens und bietet eine Kapitalgarantie, jährliche Zinsgutschrift, ist nicht sequestrier- oder pfändbar sowie stempelsteuerfrei. Außerdem fallen bei Auszahlung Ihrer Geldanlage ein viel niedrigerer Gewinnsteuersatz an als bei herkömmlichen Bankprodukten (Art. 66/2014).
Agentur Prad Hauptstr. 62 Tel. 0473 616 644
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Hauptagentur Meran Gampenstr. 97/Q Tel. 0473 449 344
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generali.schlanders@gmail.com
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Agentur Eppan Bahnhofstr. 69 Tel. 0471 664 298
Agentur Kaltern Bahnhofstr. 38 Tel. 0471 964 300 STORIA / generali.kaltern@gmail.com GESCHICHTE | 51 generali.eppan@gmail.com
“FCS Fantastica Avventura”, il libro che racconta tutta la storia Per conoscere nel dettaglio o approfondire i grandi giorni che hanno costellato il percorso dell’FCS sin dal debutto edizione 1995 è stato pubblicato “FCS Fantastica Avventura”. Il libro scritto dal giornalista Filippo Rosace rappresenta il primo lavoro editoriale dedicato all’idea FC Südtirol. Un volume che costituisce la memoria storica del club. “FCS Fantastica Avventura” descrive le singole fasi della crescita dell’idea ambiziosa targata 1995, raccontando le vicende, i protagonisti, ed anche tesaurizzando le testimonianze proposte dalle stesse vicende o dagli stessi protagonisti. L’autore ha voluto porgere il “microfono” anche a chi ha interpretato, sulle pagine dei quoti-
diani, o anche nella normale attività amministrativa, sforzi e strategie di chi decise, venticinque anni fa, che l’FC Südtirol diventasse un’altra eccellenza del territorio, che si materializzava all’interno del verde rettangolo di gioco. Il libro racconta come sia stato possibile tutto questo, incastonando volti e momenti nell’alveo della ricordo ingiallito, della chiarezza della cronaca e della inevitabile emotività che solo una frase, un ricordo o una foto “impolverata“ riescono a scatenare. Patrimonio di fatti e personaggi di ieri e di oggi. Il libro può essere acquistato nell’Online Shop o al centro sportivo dell’FC Südtirol al prezzo di 20€.
“FCS: Ein tolles Abenteuer”, das Buch zur Clubgeschichte 25 Jahre Vereinsgeschichte. Unvergessliche Begegnungen, große Triumphe aber auch einige bittere Enttäuschungen. Um diese wichtigen Momente der weißroten Geschichte im Detail verstehen und vertiefen zu können, hat Sportjournalist Filippo Rosace das Buch „FCS, ein tolles Abenteuer“ veröffentlicht. In über 250 Seiten werden dem Leser anhand Geschichten, Anekdoten, Interviews mit den Persönlichkeiten und vieler toller Fotos die Entstehungsgeschichte und Entwicklung eines Vereins beschrieben, welcher sich binnen zweieinhalb Jahrzehnten zu einem Vorzeigemodell im italienischen Fußball entwickelt hat. Detailliert wird auf die einzelnen
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Phasen des Wachstums eingegangen, Saison für Saison Revue passiert. Der Autor wollte neben den Spielern, Trainern und Funktionären auch jenen das „Mikrofon“ anbieten, die in den Zeitungen oder in der Verwaltung Anteil haben am Erfolg des FC Südtirol und im Hintergrund den Protagonisten geholfen haben, welche vor 25 Jahren entschieden, dass der FCS eine weitere Exzellenz des Landes werden sollte. Der Autor erzählt, wie all dies möglich war, indem er Gesichter, Momente und Sprüche abbildet und Emotionen und Erinnerungen auslöst. Das Buch kann im weißroten Online Shop oder im FCS Center zum Preis von 20€ erworben werden.
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von Markus Kaserer Gut Ding braucht Weile
Markus Kaserer Sportjournalist, Redakteur bei Rai Südtirol und ehemaliger Pressesprecher des FC Südtirol
Die USD Barbisano Eclisse spielt in Kreis G der 1. Amateurliga in der Provinz Treviso. Was die USD Barbisano Eclisse mit dem FC Südtirol zu tun hat, werden Sie jetzt fragen. Nun, dort spielt Gianfranco Nardi, mittlerweile 42. Anfang der NullerJahre war er so etwas wie der Spielmacher mit dem Zauberfuß beim FC Südtirol. Er ist der einzige noch Aktive, denn ich aus jener Zeit gefunden habe, als der FC Südtirol unter Trainer Attilio Tesser die Fans im Drususstadion begeisterte. Andere aus dieser Zeit sind inzwischen selbst Trainer. Torjäger Simone Motta etwa (Pordenone, U15) oder Gianpietro Zecchin (Mestre, Serie D) der Gegner mit seinen Dribblings stehen ließ als wären sie steif wie eine Eckfahne. Ich bin weder Fußball-Lehrer, noch Fußball-Be-Lehrer, aber in meinen Augen spielt der FC Südtirol heute einen ähnlich begeisternden Fußball wie damals. Unterschiede gibt es aber dennoch – vor allem was die Rahmenbedingungen betrifft. Wer so spielte wie die genannten Spieler, für den war der FC Südtirol damals nur eine Zwischenstation. Das ist heute zum Teil leider auch noch so, die Philosophie ist aber eine andere. Spieler werden längerfristig gebunden, die Mannschaft muss nicht jedes Jahr völlig umgekrempelt werden. Nicht dass jeder Spieler so vereinstreu ist wie Hannes Fink – er war damals zu Gianfranco Nardis schon im Jugendsektor des FCS – aber die Vereinsführung hat die Voraussetzungen geschaffen, dass da etwas zusammenwachsen kann. Die Architekten sind Präsident Walter Baumgartner, Geschäftsführer Dietmar Pfeifer, Sportdirektor Paolo Bravo und die Gesell-
schafter, die eine solide finanzielle Basis mitermöglicht haben. Dass der FC Südtirol Tabellenführer ist, ist für mich kein Zufall. Trainer Stefano Vecchi hat heuer einen noch ausgewogeneren Kader zur Verfügung, in dem nahezu jeder Spieler ersetzbar ist. Oder fast, denn einen Torjäger Marke Simone Motta hat er nicht. Kein Spieler hat in zwölf Partien mehr als zwei Treffer erzielt. Dass der FCS dennoch mit den besten Angriff der Liga hat, spricht für die Ausgewogenheit und Klasse dieser Mannschaft. Und einen übermächtigen Gegner gibt es in dieser Liga heuer nicht. Ein Präsident wie Silvio Berlusconi hätte beim FC Südtirol schon längst die Geduld verloren. Doch steter Tropfen höhlt den Stein. Irgendwann fruchtet auch die Politik der kleinen Schritte. Damals, Anfang der Nuller-Jahre, als Hannes Fink gerade zum Fußballer geformt wurde, waren Vereinsbusse so etwas wie das Wichtigste im Verein. Denn trainiert wurde heute hier und morgen dort. Der Verein war irgendwie heimatlos. Heute hat der Verein ein Trainingszentrum samt Vereinssitz wo selbst Serie-A-Vereine neidisch werden, das Drususstadion wird schon bald Serie B-tauglich sein. Und die Mannschaft meiner Meinung nach auch. Wenn es Dorfvereine in die zweite Liga geschafft haben, dann muss das auch für den FC Südtirol möglich sein. Das ist kein Traum mehr, wie ihn Baumgartner zu Beginn seiner Präsidentschaft formuliert hat. Das muss jetzt der Anspruch sein. Irgendwann wird wohl auch Gianfranco Nardi zurück ins Drususstadion kommen und begeistert Beifall klatschen.
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El Kaouakibi 22 anni, emiliano di Bentivoglio, maturato nel Bologna, “convertito” da attaccante a esterno basso, in serie C ha giocato con Pistoiese, Piacenza e Pianese prima di arrivare in biancorosso. Grazie al doppio passaporto ha optato per la nazionale del paese d’origine, il Marocco e ha giocando con l’Under 20 e l’Under 21. Difensore dal fisico statuario, roccioso e duttile si ispira ad Adam Masina del Watford. Nella pianura bolognese, che ancora reca le tracce della centuriazione romana, a circa metà strada tra Bologna e Ferrara si trova Bentivoglio, località attraversata dal Canale Navile, l‘antica via di comunicazione verso Venezia e il Mare Adriatico. In questo paese della provincia bolognese con poco meno di 5500 abitanti è nato il 22 maggio 1998 Hamza El Kaouakibi, giovane e possente difensore biancorosso dal cognome impegnativo, quasi uno scioglilingua, arrivato nella scorsa estate. Maturato calcisticamente nel Bologna, nel 2018-2019 veste la maglia della Pistoiese in serie C girone A: 30 gare di campionato con 3 reti realizzate e un assist e una gara in Coppa Italia di serie C. Nel luglio del 2019 passa al Piacenza: 6 gare in serie C girone B e 3 gare in Coppa Italia di serie C. Il 16 gennaio 2020 si trasfe-
il terzino classe ’99 ex Pordenone Gianluca Frabotta, ora nella rosa di Pirlo. Spiccata personalità, buoni fondamentali, costanza di rendimento e una buona dose di grinta solo le doti che il 22enne ha messo in mostra in questo scorcio di campionato. Hamza e il calcio, una passione cominciata dove e quando? “Ho cominciato a cinque anni, grazie a mio padre, grande appassionato di calcio. Non avevo ancora l’età, ma mi presero lo stesso. Ero il più alto di tutti e facevo valere la fisicità, poi la crescita si fermò e mi trovai ad essere il più basso della squadra. Passione e motivazioni sono rimaste invece sempre grandi. Statura fisica a parte, ho avuto la fortuna di incontrare tante belle persone che mi hanno consentito di crescere sia da punto
Hamza El Kaouakibi
Chiacchiere del spogliatoio
Soprannome
Sono seduto vicino a Malomo e Davi Compagno stanza in trasferta Meneghetti Il più veloce Rover Il tiro più forte Davi Turchetta Il più tecnico Il colpo di testa migliore Fischnaller Karic Il più resistente Il primo all’allenamento Greco Il più dispendioso per il vestire Curto Il più scherzoso Gatto Forse io Il più spesso sul lettino Il più disordinato Meneghetti Il più colto Fabbri Il più festaiolo Turchetta Il più muscoloso Vinetot Lo chef Casiraghi Il più bravo con le ragazze Siamo tutti accompagnati quindi non lo so Il più pulito Malomo Il tatuaggio più bello Semprini con i Peaky Blinders
Altezza Peso Ruolo Squadra preferita Calciatore preferito Piatto preferito Bevanda preferita Film preferito Serie TV preferita Macchina Scarpe da calcio Abito a Stato
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risce alla Pianese, serie C girone A: 6 gare di campionato e le due di play-out contro la Pergolettese da titolare. Doppio passaporto, una decina di volte in campo con le nazionali giovanili del Marocco, difensore dal fisico statuario, roccioso e duttile. Nato centravanti, convertito al ruolo di esterno basso, può essere impiegato anche come centrale o centrocampista di destra. La montagna altoatesina l’ha scoperta nell’estate del 2019 quando, inserito da Siniša Mihajlović nella rosa del Bologna è salito in ritiro a Castelrotto, senza però il mister alle prese con la malattia, poi debellata. Sempre nell’estate del 2019 il suo nome era stato inserito inizialmente nell’operazione Juventus-Bologna che ha portato Riccardo Orsolini ai felsinei, ma alla fine ad approdare alla Juve U23 dai rossoblù è stato
Elka 1,93 m 91 kg Terzino destro Bologna Kakà Lasagne Estathe al limone Focus Peaky Blinders Range Rover Evoque Nike Mercurial Argelato (Bologna) Fidanzato con Brigida
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di vista tecnico che da quello umano e comportamentale, valorizzando gli insegnamenti della famiglia. Di questo sono molto felice. Iniziai nel Funo, poi passai al Basca, da 7 a 13 anni, per passare poi al Bologna, dopo un provino andato bene. Ho giocato in maglia rossoblù con i giovanissimi, gli allievi e con la Primavera, ricoprendo un po’ tutti i ruoli difensivi”. C’è qualcuno, in ambito calcistico, che ti ha insegnato più di altri? “Dovrei ringraziare tante persone per il mio percorso nel calcio. Se devo sceglierne una, dico: Massimiliano Bartolai, dirigente del Basca. Mi ha guidato nei primi passi di quella che oggi è la mia professione con preziosi consigli, anche quanto avevo dieci anni e il Bologna mi cercò per la prima volta e fui costretto a rinunciare per via della scuola e degli impegni di lavoro dei miei genitori. Poi tante altre persone preziose, dal mio procuratore a tutti i mister, dai quali ho appreso tante cose preziose”.
Al Bologna sei arrivato comunque e ti sei fatto valere sul campo. E’ vero che ti hanno trasformato da attaccante in difensore? “Sono nato attaccante. Nel calcio a nove e poi in quello a undici giovavo esterno alto, mezzala, trequartista o prima punta. Quando militavo nella Primavera del Bologna si infortunò un terzino e da esterno alto e mi spostarono dietro. Da qual momento in poi ho cominciato a lavorare sulla fase difensiva e sulle diagonali, trasformandomi in difensore, esterno o centrale. Il ruolo di esterno basso mi piace, richiede concentrazione massima e capacità di lettura della gara: una volta svolta la fase difensiva ci si può anche distendere in avanti e sviluppare quello che si prova in allenamento”. Non ci sono tanti esterni bassi di circa 190 cm… hai preso spunto da qualcuno? “Ringrazio chi mi ha permesso di farmi valere in questo vuole che non contempla tanti giocatori alti. Diciamo che mi ispiro a Adam Masina, terzino del Watford, ex Bologna, pure lui di origini marocchine, anch’egli nato attaccante e diventato terzino, 61
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una persona speciale. Ha un fisico simile al mio. Mi ha anche dato ottimi consigli”. Si dice che sei quasi maniacale nella cura dei dettagli? “Sono consapevole di dover migliorare e desidero farlo sempre, giorno dopo giorno, quindi mi piace lavorare sodo, curando i dettagli e le piccole cose. Adoro perfezionarmi e vivere tra casa e pallone. Ogni esperienza che ho fatto e sto facendo è stata ed è preziosa nel mio processo di crescita: dalle giovanili nel Bologna, alla nazionale marocchina, alla serie C, all’FC Südtirol. Devo migliorare nell’uno contro uno, ci lavoro ogni giorno ed ho fatto tanti passi avanti. Qui c’è un ambiente ottimo in cui mi sento bene: me lo avevano detto gli ex Ravaglia e Trovade”. Centravanti in caso di bisogno? “Ormai ho perso i movimenti per quel ruolo. Potrei giocarci sono nel finale di una partita, se servisse”. A Modena hai dimostrato che il tuo tiro è molto potente… “Ho calciato con la massima potenza quella palla arrivata da Beccaro. Biso-
gnava invertire la sorte di quella gara e sono andato convinto su quell’assist. E’ andata bene, ho segnato un gol che ci ha trasmesso fiducia e consapevolezza dei nostri mezzi lanciandoci alla conquista dei tre punti”. Non sei nuovo ad andare a rete: era già successo in questo modo? “Con un tiro così da fuori così non mi era mai accaduto. Sono felice, come sono contento del mio ruolo di difensore laterale, portato a spingere quando è possibile”. Bolognese, anche nell’accento, di proprietà e di formazione Bologna, esperienze importanti maturate e in corso, con l’obiettivo di tornare in rossoblù? “Sono cresciuto con la maglia rossoblù e sono bolognese, arrivare un giorno a giocare nel Bologna sarebbe coronare un sogno, ma non ci penso. Ora sono concentrato su questa stagione. Devo migliorare tanto e ho tanta voglia di fare bene qui, in una squadra e in una società attrezzate e motivate, in un campionato importante. Ho trovato l’ambiente giusto, che mi ha messo nelle migliori condizioni per esprimermi al massimo”.
La tua carriera nella Primavera del Bologna comincia nella stagione 2015-2016, ancora da Under 17. Nel 2016-2017 giochi spesso e volentieri nell’undici di mister Magnani, quindi il 2017-2018 con gare di campionato e in coppa: che periodo è stato? “Un periodo importante e anche tribolato a causa di problemi fisici. Non ho potuto esprimermi con la continuità desiderata in quando, a causa di una crescita spropositata di quasi 23 centimetri in un anno e mezzo: ho dovuto fare i conti con una muscolatura che necessitava di particolari cure ed è stato impegnativo”. Ci parli della tua famiglia? “Origini marocchine, mio padre Noureddine è arrivato in Italia nel 1985, mia madre Saida Bokhri nel 1991. Entrambi sono cittadini italiani da una quindicina di anni. Si sono stabiliti a Bentivoglio, nel bolognese, dove siamo nati io e mio fratello più grande Ayoub. La mia famiglia mi ha sempre supportato e incoraggiato, trasmettendomi importanti valori. A loro devo tanto e desidero ringraziarli”.
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Il momento-periodo più difficile?
“L’anno della maturità in amministrazione, finanza e marketing. Subii un intervento chirurgico, di ernia, andai in nazionale, presi parte al Torneo di Viareggio, non riuscii a finire l’anno. Anche la scorsa stagione non è stata facile: a Paicenza, dopo un infortunio subito ad inizio stagione sono tornato
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Come ti consideri? “Un ragazzo semplice, aperto, che sa ironizzare con se stesso. Come ho detto sono attento ai dettagli, mi piace individuare e correggere i difetti”.
Sono consapevole di dover migliorare e desidero farlo sempre, giorno dopo giorno, quindi mi piace lavorare sodo, curando i dettagli e le piccole cose. Adoro perfezionarmi e vivere tra casa e pallone. Ogni esperienza che ho fatto e sto facendo è stata ed è preziosa nel mio processo di crescita: dalle giovanili nel Bologna, alla nazionale marocchina, alla serie C, all’FC Südtirol.
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In virtù del doppio passaporto hai scelto di indossare la maglia della nazionale del Marocco, in cui è stato schierato nelle formazioni giovanili: che esperienza è stata? “L’avventura in nazionale è cominciata nel marzo 2017 con la convocazione per il doppio impegno amichevole dell’Under 20 con il Gambia. Ho partecipato col Marocco di Mark Christian Wotte ai Jeux de la Francophonie, ospitati dalla Costa d’Avorio ad Abidijan. Una manifestazione quadriennale, comprendente gare sportive e concorsi culturali a cui prendono parte i rappresentanti dei 53 paesi membri dell’Organisation Internationale de la Francophonie. Abbiamo vinto davanti alla Costa d’Avorio e al Mali. Da sotto età ho giocato nell’Under 21 nella partita persa 4-0 con l’Italia di Gigi Di Biagio: terzino destro, sfiorando il gol di testa. In tutto una decina di presenze”.
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a disposizione, ma non ho giocato tanto, a gennaio il trasferimento alla Pianese e poco dopo è arrivato lo stop per la pandemia”. Com’è la tua vita oltre il calcio? “Il tempo libero, quando posso, lo trascorro con i genitori ai quali sono molto legato. Mi piace leggere i libri biografici dei calciatori, ma anche testi su alimentazione e fisioterapia. In generale faccio la vita del professionista perché so quanto è importante”. Quali obiettivi ti sei posto per questa stagione? “Dare sempre il massimo, sia dentro il campo, sia nella vita di tutti i giorni. Ho forti motivazioni e tanta voglia di fare bene. Sono arrivato in questa bella realtà con il fermo proposito di dare una mano alla squadra, mettendomi a completa disposizione del mister. Lavoriamo tutti con grande impegno con il desiderio di toglierci delle belle soddisfazioni”. Sei consapevole di essere il giocatore più temuto dagli speaker dello stadio e dai tele e radiocronisti per via del cognome? “Lo so! Non è facile da pronunciare la prima volta, bisogna esercitarsi un attimo…”.
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El Kaouakibi Der 22-jährige aus Bentivoglio, welcher in Bologna fußballerisch gereift ist, wurde vom Stürmer zum Außenverteidiger umgeschult und spielte in der Serie C bereits für Pistoiese, Piacenza und Pianese, bevor er im Sommer zu den WeißRoten stieß. Dank seiner doppelten Staatsbürgerschaft optierte er für die Nationalmannschaft seines Herkunftslandes Marokko, wo er bereits für die Unter 20 und die Unter 21 auflief. Der bullige, großgewachsene und flexible Verteidiger inspiriert sich an Adam Masina von Watford. In der Pianura Bolognese befindet sich zwischen Bologna und Ferrara in etwa auf halber Strecke die Ortschaft Bentivoglio, durch welche sich der Canale Navile – die antike Verbindungsstraße zwischen Venedig und dem Adriatischen Meer – zieht. Genau dort, in jenem 5500-Seelen-Dorf, wurde am 22. Mai 1998 Hamza El Kaouakibi geboren, der junge Abwehr-Hüne, welcher seit dem Sommer in den Reihen des FC Südtirol spielt. Fußballerisch gereift ist der 22-Jährige in Bologna, bevor er in der Saison 2018/2019 das Trikot von Pistoiese in der Serie C überstreifte: am Ende standen 30 Einsätze in der Meisterschaft
groß gewachsen, bullig und kraftvoll sowie gleichzeitig vielseitig: anfangs noch als Stürmer ausgebildet, wurde er zum Außenverteidiger umgeschult, kann aber zusätzlich auch als Innenverteidiger oder rechter Flügel eingesetzt werden. Die Südtiroler Berge zum ersten Mal erblickt hat er im Sommer 2019, als er von Siniša Mihajlović in den Bologna-Kader für das Trainingslager in Kastelruth einberufen wurde. Anfangs wäre er im letzten Sommer sogar beinahe bei der U23 von Juventus gelandet, jedoch bekam diesen Platz schließlich Gianluca Frabotta, welcher nun im ersten Kader der Bianconeri steht.
Hamza El Kaouakibi
Kabinengeflüster
Spitzname Größe Gewicht Position
In der Kabine sitze ich neben Malomo und Davi Mitbewohner Meneghetti Der schnellste Mitspieler Rover Den besten Schuss hat Davi Der beste Dribbler Turchetta Der beste Kopfballspieler Fischnaller Die beste Ausdauer hat Karic Der erste beim Training Greco Gibt am meisten Geld für Kleidung aus Curto Immer einen tollen Spruch auf Lager hat Gatto Am öftesten beim Physiotherapeuten ist Ich wahrscheinlich Der unordentlichste Spieler ist Meneghetti Der Intellektuelle Fabbri Der Partyjunge Turchetta Der Stärkste Vinetot Der Koch Casiraghi Der Charmeur Wir haben alle eine Freundin, deshalb weiß ich es nicht Der Saubere Malomo Das schönste Tattoo Semprini mit den Peaky Blinders
Lieblings … Mannschaft Spieler Gericht Getränk Film TV-Serie Über mich Auto Fußballschuhe Wohnort Familienstand
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(3 Tore, 1 Assist) sowie eine Partie im Serie-C-Italienpokal zu Buche. Im Juli 2019 wechselte El Kaouakibi nach Piacenza, wo sechs Einsätze in der Meisterschaft sowie deren drei im Italienpokal zustande kamen. Mitte Jänner wurde er von Pianese verpflichtet, wo er für weitere sechs reguläre Meisterschaftsspiele sowie zwei Play-Out-Matches gegen Pergolettese auf dem Platz stand. Der Abwehrspieler besitzt sowohl die italienische als auch die marokkanische Staatsbürgerschaft und kam bereits zehn Mal für mehrere Jugendnationalteams seines Landes zum Einsatz. El Kaouakibi ist in seiner Statur
Elka 1,93 m 91 kg Rechter Außenverteidiger Bologna Kakà Lasagne Estathe Zitrone Focus Peaky Blinders
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Ich weiß, dass ich mich noch verbessern muss und möchte dies auch immer anstreben. Tag für Tag arbeite ich an mir und achte dabei auf jedes Detail. Ich genieße mein Leben, welches sich voll und ganz um den Fußball dreht. Jede Erfahrung, die ich bisher erleben durfte, war für meinen Wachstumsprozess von Bedeutung: der Jugendsektor von Bologna, die marokkanische Nationalmannschaft, die Serie C und jetzt der FC Südtirol. Ich muss mich noch im Eins-gegenEins verbessern, arbeite tagtäglich daran und habe bereits große Fortschritte gemacht. Hier beim fCS existiert das optimale Umfeld, in dem ich mich sehr wohle fühle. Ravaglia und Trovade – zwei ehemalige FCS-Akteure – hatten das schon angedeutet. ches Probetraining nach Bologna brachte. Bei den Rotblauen durchlief ich von der B-Jugend bis zur Primavera alle Jugendteams und bekleidete dabei alle Abwehrpositionen.“ Gibt es jemanden, der dir in der Welt des Fußballs mehr als andere beigebracht hat? „Für meinen fußballerischen Werdegang muss ich mich bei vielen Personen bedanken. Wenn ich aber einen aussuchen müsste, würde ich Massimiliano Bartolai, den Verantwortlichen von Basca, nennen. Er hat mich bei meinen ersten Schritten mit wertvollen Ratschlägen begleitet. Auch als im Alter von zehn Jahren Bologna bei mir anklopfte und ich – aus schulischen wie arbeitstechnischen Gründen meiner Eltern – absagen musste. Darüber hinaus gibt es aber viele weitere wichtigen Personen für meine Karriere, wie mein Berater und alle Coaches, die ich hatte. Jeder hat mir etwas Wertvolles mit auf den Weg gegeben.“
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Hamza und der Fußball – wo und wann begann diese Leidenschaft? „Ich habe mit fünf Jahren mit dem Fußballspielen begonnen. Mein Vater hat mich dazu gebracht, er war und ist ein großer Fan des Sports. Ich war damals noch nicht alt genug, aber ich durfte trotzdem mitmachen. Ich war damals auch schon größer als alle anderen und versuchte deshalb, die physische Komponenten zur Geltung zu bringen. Dieser initiale Wachstumsschub war nach einiger Zeit vorbei und ich war urplötzlich der Kleinste im Team. Leidenschaft und Motivation blieben hingegen groß. Alles begonnen hat bei Funo, danach spielte ich, im Alter von 7 bis 13 Jahren, bei Basca, bevor mich dann ein erfolgrei-
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Ein ausgeprägter Charakter, gute Basics, konstant gute Leistungen sowie eine gehörige Portion Kampfgeist – das sind nur einige der Stärken, die der 22-Jährige in dieser ersten Saisonphase bereits gezeigt hat.
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5 Schritte zum erfolgreichen Home-Office Zu Hause benötigt man mehr Disziplin, um effizient zu arbeiten. Man ist jedoch deutlich flexibler, was die Arbeitszeit betrifft. Im Home-Office fehlt allerdings mitunter ein guter Stuhl, die richtige Mouse oder das Internet spielt nicht mit. Fürs produktive Arbeiten braucht es aber eigentlich nicht viel: Schritt 1: Schreibtisch, Stuhl und Beleuchtung Vor allem Menschen, die viel am PC arbeiten und somit die meiste Zeit sit- Florian Widmann, Geschäftsführer-IT System zen, wissen einen guten Tisch, einen angenehmen Bürostuhl und die richtige Beleuchtung zu schätzen. Schritt 2: Die richtige technische Ausstattung Jeder Job bringt unterschiedliche Bedürfnisse mit sich. Auf jeden Fall sinnvoll ist es, sich einen zusätzlichen Monitor für den Laptop zuzulegen. Das verschafft einen guten Überblick über alle geöffneten Programme. Wer mit einem Tablet arbeitet, sollte in eine Halterung für den Schreibtisch investieren. Eine standhafte Tastatur sowie eine ergonomisch geformte Mouse beziehungsweise alternativ ein ergonomisches Mousepad unterstützen die Hand und das Handgelenk. Schritt 3: Stabile Internetverbindung und gute Stromversorgung Um von zu Hause aus produktiv zu sein, ist eine gute Internetverbindung das A und O. Einen schnellen Internetzugang bieten drahtlose LTE-Netzwerke. Besser bedient ist man im Home-Office jedoch mit DSL-Anschlüssen. Mit einem solide eingerichteten WLAN kann man sich frei in der Wohnung bewegen und arbeiten. Schritt 4: Ordnung und Ruhe im Home-Office Für mehr Konzentration ist es wichtig, Ruhe zu haben. Hier sind vor allem Noise-Cancelling-Kopfhörer eine Wohltat. Schritt 5: Grenzen fürs Home-Office setzen Der Haken am Home-Office ist: Du könntest immer weiterarbeiten, wenn dich niemand an den Feierabend erinnert. Doch genau hier liegt das Problem: Auch im Home-Office gibt es geregelte Arbeitszeiten. Wer dazu neigt, vom PC nicht mehr aufzustehen, sollte sich bewusst Grenzen setzen. IT SYSTEM: Ihr Partner im Büro und zu Hause. Kontaktieren Sie uns, wir beraten Sie gerne! Tel. 0471 09 66 66 • E-Mail info@itsystem.it • IT System Bz • itsystem.bz
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Mit dem Wechsel nach Bologna hat es schließlich dann trotzdem geklappt und du konntest dich dort auf dem Rasen beweisen. Stimmt es, dass du dort vom Stürmer zum Außenverteidiger umfunktioniert wurdest? „Das stimmt. Fußballerisch begonnen habe ich als Stürmer. In den Jugendklassen mit acht Feldspielern spielte ich stets als offensiver Flügelspieler, Achter, Zehner oder gar als Sturmspitze. In meinen Zeiten bei der Primavera verletzte sich dann ein Außenverteidiger und es traf mich, als Flügel, ihn zu ersetzen. Von diesem Moment an begann ich verstärkt, an meinem Spielverhalten in defensiven Phasen sowie an meinen Diagonalbällen zu arbeiten und wurde somit zu einem Innen- wie Außenverteidiger. Die Rolle des Außenverteidigers gefällt mir sehr: sie verlangt höchste Konzentration und auch die Fähigkeit, das Spiel und dessen Verlauf richtig lesen zu können. Nachdem man die Defensivarbeit abgeschlossen hat, kann man sich auch nach vorne mit einschalten, um die Dinge, die man im Training versucht, umzusetzen.“ Es gibt nicht viele Außenverteidiger
in deiner Größenordnung um 1,90 Meter…hast du ein Vorbild? „Ich bedanke mich bei all jenen, die es mir erlaubt haben, mich in einer Position zu profilieren, in der nicht viele große Spieler agieren. Adam Masina, der Außenverteidiger von Watford – und ehemals bei Bologna unter Vertrag – ist eine Inspiration für mich. Auch er hat marokkanische Wurzeln, auch er fing als Stürmer an und wurde später Außenverteidiger. Obendrein ist er ein klasse Typ und hat eine ähnliche Statur wie ich. Er hat mir auch sehr viele hilfreiche Tipps gegeben.“ Man sagt über dich, dass du akribisch auch auf das kleinste Detail achtest? „Ich weiß, dass ich mich noch verbessern muss und möchte dies auch immer anstreben. Tag für Tag arbeite ich an mir und achte dabei auf jedes Detail. Ich genieße mein Leben, welches sich voll und ganz um den Fußball dreht. Jede Erfahrung, die ich bisher erleben durfte, war für meinen Wachstumsprozess von Bedeutung: der Jugendsektor von Bologna, die marokkanische Nationalmannschaft, die Serie C und jetzt der FC Südtirol. Ich muss mich noch im Eins-
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In Modena hast du gezeigt, über welch potenten Schuss du verfügst… „Ich habe alles, was ich hatte, in den Ball gelegt, der von Beccaro gekommen ist. Es brauchte dort nämlich diesen zündenden Moment, um den Spielverlauf zu drehen, da wir bis dahin Probleme hatten. Somit ging ich entschlossen in diesen Abschluss und hat sich ausgezahlt. Ich habe ein schönes Tor erzielt, das uns für den Rest der Partie Selbstvertrauen und Glaube vermittelt hat, und wir konnten schließlich die drei Punkte mit nach Hause nehmen.“
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Das Tore-Schießen ist für dich nichts Neues: aber ist dir ein Treffer auf die Art und Weise wie in Modena bereits geglückt? „Ein Tor durch einen Weitschuss wie in Modena ist mir bisher noch nie geglückt. Ich bin froh über den Treffer und auch über meine Position als Außenverteidiger. Wenn es die Situation zulässt, darf ich mich nach vorne einschalten. Das gefällt mir.“ Wie man an deinem Akzent unschwer erkennt stammst du aus Bologna und auch deine Spielerrechte liegen beim FC Bologna. Ist es dein Traum, nach den gesammelten Erfahrungen eines Tages wieder zu den Rotblauen zurückzukehren? „Es stimmt, ich bin im Trikot der Rossoblù aufgewachsen und bin ein Bologneser. Eines Tages für Bologna zu spielen, wäre die Krönung eines Traumes, aber daran denke ich zurzeit nicht. Im Moment konzentriere ich mich voll und ganz auf diese Saison. Ich muss mich noch stark verbessern und ich habe große Lust, hier viel zu erreichen. Wir sind ein motiviertes Team, ein toller Klub und spielen in einer for-
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Hat Mister Vecchi im Notfall im Sturm ein weiteres Ass im Ärmel? „(lacht) Mittlerweile habe ich die Bewegungsabläufe für diese Position verloren. Wenn es in der Schlussphase einer Partie einmal vonnöten sein sollte, dann gerne.“
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gegen-Eins verbessern, arbeite tagtäglich daran und habe bereits große Fortschritte gemacht. Hier beim fCS existiert das optimale Umfeld, in dem ich mich sehr wohle fühle. Ravaglia und Trovade – zwei ehemalige FCS-Akteure – hatten das schon angedeutet.“
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dernden Meisterschaft. Hier habe ich das richtige Umfeld gefunden, welches mir erlaubt, unter den besten Bedingungen mein Bestes zu geben.“ Deine Karriere in der PrimaveraMannschaft von Bologna begann in der Saison 2015/2016, noch in deiner eigentlichen Zeit bei der Unter 17. In der Spielzeit 2016/2017 warst du oft dabei und 2017/2018 in Meisterschaft wie im Pokal im Einsatz: was war das für eine Zeit? „Es war eine wichtige, aber aufgrund von mehreren physischen Problemen auch schwierige Zeit. Ich konnte nicht mit der Kontinuität spielen, wie ich mir das gewünscht habe. Den Ausschlag dafür gab ein Wachstumsspurt von 23 Zentimetern innerhalb von anderthalb Jahren. Ich musste mithilfe von besonderen Heilmethoden Rücksicht auf meine Muskulatur geben, was sehr fordernd war.“ Erzähl uns ein wenig von deiner Familie … „Ich habe marokkanische Wurzeln, mein Vater Noureddine kam im Jahre 1985 nach Italien, meine Mutter Saida Bokhri
hingegen im Jahre 1991. Beide sind seit rund 15 Jahren italienische Staatsbürger und haben sich in Bentivoglio niedergelassen. Dort sind mein großer Bruder, Ayoub, und ich geboren. Meine Familie hat mich immer unterstützt und ermu-
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tigt. Ich stehe in ihrer Schuld und möchte an dieser Stelle auch noch einmal öffentlich ‘Danke‘ sagen.“ Dank deiner doppelten Staatsbürgerschaft konntest du wählen, für
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Was war bisher dein schwierigster Moment? „Das Jahr, in dem ich in Verwaltung, Finanzen und Marketing maturierte. Ich musste mich operieren lassen, wurde ins Nationalteam berufen, nahm am Turnier in Viareggio teil und konnte das Jahr nicht beenden. Auch im letzten Jahr war es nicht einfach für mich: in Piacenza stand ich nach einer Verletzung zu Saisonbeginn wieder zur Verfügung, kam im Anschluss aber nicht oft zum Einsatz. Im Jänner folgte der Wechsel nach Pianese und wenig später die Zwangspause durch die Pandemie.“ Wie ist dein Leben neben dem grünen Rasen? „Meine Freizeit verbringe ich – wenn möglich – mit meinen Eltern, denen ich sehr verbunden bin. Es gefällt mir, Biographien von Fußballern zu lesen, aber
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auch Texte zur Ernährung und der Physiotherapie. Im Gesamten lebe ich das Leben eines Profis gern, da ich weiß, wie wichtig das für mich ist.“ Welche Ziele hast du dir für diese Saison gesteckt? „Immer alles zu geben, sei es auf wie neben dem Platz, im Alltag. Ich bin sehr motiviert und brenne darauf, gute Leistungen zu zeigen. Ich bin mit der festen Überzeugung zu diesem tollen Klub gekommen, der Mannschaft zu helfen, ich möchte dem Trainer stets zur Verfügung stehen. Wir arbeiten alle sehr hart, sind sehr fleißig, da wir alle denselben Wunsch verfolgen, hier Großes zu schaffen. Ist dir bewusst, aufgrund deines Nachnamens der gefürchtetste Spieler für alle Ansager in den Stadien sowie den Kommentatoren im Fernsehen und im Radio zu sein? „(lacht) Ja, ich weiß! Mein Name ist am Anfang tatsächlich nicht einfach auszusprechen. Man muss den Namen vorher doch etwas üben.“
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Wie siehst du dich selbst? „Als einen einfachen, offenen Jungen, der auch über sich selbst lachen kann. Wie bereits erwähnt, bin ich sehr detailorientiert. Es gefällt mir, Fehler auszumachen und auszubessern.“
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welches Nationalteam du spielen möchtest – dabei hast du dich für die Selektion von Marokko entschieden, wo du bereits für mehrere Jugendnationalmannschaften aufgelaufen bist: was war das für eine Erfahrung? „Das Abenteuer Nationalteam begann für mich im März 2017 mit der Einberufung zu den beiden Freundschaftsspielen der Unter 20 gegen Gambia. Ich nahm anschließend mit Marokko unter der Leitung von Mark Christian Wotte an den Jeux de la Francophonie teil, welche in Abidijan an der Elfenbeinküste stattgefunden haben. Die Spiele finden alle vier Jahre statt und beinhalten sportliche wie kulturelle Wettkämpfe und Veranstaltungen. Dabei nehmen TeilnehmerInnen aus den 53 Mitgliedstaaten der Organisation Internationale de la Francophonie teil. Wir konnten vor der Elfenbeinküste und Mali gewinnen. Ebenfalls konnte ich in der Unter 21 spielen, beim 0:4 gegen das italienische Nationalteam von Gigi Di Biagio. Ich bekleidete die Position des Rechtsverteidigers und versäumte um ein Haar einen Treffer per Kopf. Insgesamt kam ich dabei auf zehn Einsätze.“
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Il 19enne e talentuoso estremo difensore è cresciuto nel Pordenone prima di trasferirsi alla Spal: la scorsa stagione ha giocato con la Primavera estense collezionando 12 panchine in serie A, vivendo straordinarie emozioni nell’anno della maturità classica. Nel tempo libero ci sono i testi universitari, un’assidua presenza su Wikipedia per cultura personale e le passeggiate nei boschi.
Julian Pircher, estremo difensore diciassettenne della formazione Primavera 3-Berretti si sta allenando stabilmente in prima squadra di cui è il terzo portiere: “Sono orgoglioso di poter imparare da chi ha grande esperienza per crescere sia dal punto di vista tecnico che da quello umano”. 72
Poi c’è stata la stagione 2018-2019 quella dell’ascesa in B: che annata è stata per un portiere di 17 anni? “Ho difeso la porta neroverdi in occasione nella Supercoppa Under 17 e nella stagione 2018-2019, sono state 4 le presenze con la prima squadra: una nel campionato di serie C girone B il 5 maggio 2019 contro la Feralpisalò, due in Coppa Italia Lega A, rispettivamente contro Albinoleffe e Pescara e una in Coppa Italia Serie C. Ho avuto l’onore di fare parte della rosa che è stata promossa in serie B e ho vissuto momenti davvero fantastici, maturando grande esperienza sotto tutti i punti di vista”. La scorsa stagione hai giocato con la Primavera della Spal respirando a più riprese l’area della serie A: un altro salto di qualità nel percorso di formazione? “Nella scorsa stagione, 2019-2020 ha totalizzato 17 presenze con la casacca della Spal nel Campionato Primavera più una nella Coppa Italia Primavera. Nella rosa della prima squadra bianco-azzurra sono stato convocato in occasione di 12 partite del campionato di serie A, andando in panchina. Sono giovane quindi la motivazione più grande era ed è quella di fare esperienza. Appena sono arrivato alla Spal sono stato aggregato alla prima squadra per gli allenamenti e ho giocato con la Primavera-2 ottenendo la promozione in Primavera-1, inoltre nel finale di stagione, dopo l’infortunio occorso a Berisha, sono sempre stato convocato per la panchina della serie A. Una grande esperienza. Vedere da vicino tanti campioni è stato veramente emozionante. Quando mi è transitato accanto Ibrahimovic pensavo di essere davanti alla tv…”. Non deve essere stato facile conciliare il calcio con il liceo classico? “Sono riuscito a portare ad arrivare alla maturità classica. A Pordenone ho trovato docenti sensibili alla gestione dello
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Julian Pircher, nato a Silandro il 10 febbraio del 2017 è l’estremo difensore della formazione Primavera3-Berretti biancorossa. La porta della compagine guidata da Salvo Leotta l’ha potuta difendere solo una volta, nella prima e unica giornata del massimo campionato giovanile della terza divisione nazionale, nello 0-1 interno con l’Albinoleffe. L’emergenza sanitaria ha indotto allo stop anche di questo torneo nazionale. Julian, oltre che il portiere della Primavera3-Berretti è anche il terzo portiere della prima squadra, aggregato in pianta stabile alla compagine di mister Stefano Vecchi, quindi costantemente impegnato negli allenamenti dei portieri diretti da Massimo Marini. Al fianco dell’esperto Giacomo Poluzzi e del talentuoso giovane emergente Marco Meneghetti, “l’enfant di pays” Julian Pircher sta svolgendo con piacere e profitto il ruolo di apprendista, vivendo il clima dei professionisti, sia in allenamento che in partita. Julian, quando, dove e come hai iniziato a giocare e come è nata la scelta di fare il portiere? “Ho iniziato a giocare a calcio quando avevo sei anni, a Lagundo, il piccolo paese vicino a Merano. Mio fratello ha giocato a calcio e ho sempre seguito le sue partite con interesse, mi è sempre piaciuto e ho deciso di provare anch’io. I primi due anni sono stato schierato nel ruolo di terzino sinistro, ma quando giocavo con i miei amici andavo in porta, perché è sempre stato il ruolo che mi piaceva di più. Dal quel momento in poi ho scelto di restare tra i pali”. I tuoi allenatori? “Marco Taufer, un allenatore importante a Lagundo, mi ha insegnato tanto. Anche Paolo Goisis, mister dell’anno scorso ha contribuito alla mia crescita. Ma anche quest’anno, con Salvo Leotta ho la fortuna di avere un mister bravissimo che mi dà molta fiducia e poi lavorare in prima squadra è gratificante e mi consente di imparare moltissimo”. Chi ti ha aiutato a crescere nel calcio? “Reinhold Harrasser, il preparatore dei portieri del settore giovanile mi ha insegnato molto, mi ha fatto crescere sia come calciatore, sia come uomo”. Scuola e calcio ad alto livello: come riesci a conciliare i due impegni? “Non è sempre facile combinare scuola e calcio. Frequento una scuola che richiede molto impegno nello studio, ma faccio il possibile per riuscire per fare entrambe le cose al meglio”. Come stai vivendo l’esperienza con la prima squadra? “Sono molto felice di potermi allenare con la prima squadra e, come ho detto, cerco di imparare il più possibile dai professionisti sia tecnicamente, sia dal punto di vista della crescita personale”. A chi ti ispiri, chi è il tuo idolo” “Il mio idolo è sempre stato Gigi Buffon. Le sue caratteristiche e soprattutto la sua correttezza mi piacciono molto”. Le tue caratteristiche? “Le mie principali caratteristiche sono la reattività e il tuffo”. Il tuo sogno? “Il mio sogno è quello di arrivare il più lontano possibile 73
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Come sei approdato dal Pordenone alla Spal e poi in biancorosso? “Sono arrivato all’F.C. Südtirol in prestito alla Spal. A cui sono approdato all’inizio dello scorso anno. Sono cresciuto calcisticamente nel Pordenone fino a quando, nel novembre del 2018 soni stato visionato dalla Spal, che mi ha seguito per un po’ tesserandomi a gennaio 2019. Mi sono avvicinato al professionismo nel 2017 e ho debuttato giovanissimo nel campionato di serie C con la casacca del Pordenone il 10 febbraio 2018 nella partita con la Feralpisalò”.
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Marco Meneghetti, 19 anni, talentuoso estremo difensore, prezioso e affidabile “backup goalie”, prospetto di valore è arrivato in biancorosso ad inizio settembre. Con alcuni compagni di squadra ha diverse cose in comune: con l’esperto estremo difensore Giacomo Poluzzi vanta la militanza nella Spal e non solo, anche la presenza in panchina ai massimi livelli, mentre con Matteo Rover condivide il luogo di nascita, Motta di Livenza, nel trevigiano. Marco Meneghetti, all’età di un anno si è trasferito dalla cittadina veneta a Pordenone, nella vicina regione friulana. “Ha iniziato a giocare a calcio nell’Aurora, la squadra del mio quartiere. Un paio di settimane da terzino, poi stabilmente tra i pali. A 13 anni sono passato al Pordenone dove ho fatto tutta la trafila nel settore giovanile neroverdi con base al centro tecnico De Marchi”. Nato il primo giugno 2001, 192 cm di altezza per 88 chilogrammi di peso forma, il giovane e talentuoso portiere è arrivato in biancorosso fresco di maturità al liceo classico.
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studente-atleta di livello che mi non mi hanno fatto sconti in termini di contenuti o impegni, ma hanno gestito la didattica in modo tale da consentirmi di conciliare gli impegni, anche solo programmando le interrogazioni o le verifiche. Non è stato così l’ultimo anno a Ferrara. Ho studiato praticamente da solo, a distanza, facendo l’esame di ammissione prima e di maturità poi a Pordenone”. Materia preferita? “Storia e filosofia”.
hobby che ho perso. Sono invece un assiduo frequentatore e cultore di Wikipedia: cerco tante cose, argomenti e temi diversi per informarmi, per cultura personale”. Come valuti questo campionato? “Spettacolare, interessantissimo, di buon livello. Noi stiamo giocando con efficacia e profitto, dobbiamo tenere alta la tensione positiva”.
Hai già imboccato il percorso universitario? “Ho scelto giurisprudenza. Mi sono iscritto all’Università di Ferrara e riesco a studiare grazie alla didattica a distanza che quest’anno è stata implementata di molto”. Da grande cosa vorresti fare? “Non mi sono posto di fronte un mestiere piuttosto che un altro. Desidero portare avanti il percorso formativo, crearmi delle basi, poi si vedrà. Intanto desidero continuare con il calcio”.
Cosa ti piace fare nel tempo libero? “Passeggiate nel bosco. Qui ce ne sono tanti e belli accanto a casa. Poi i libri per studiare. Quando ero a casa, a Pordenone avevo una certa vena artistica che coltivavo, mi piaceva disegnare a matita qualsiasi cosa mi passasse per la testa. Un 74
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Con quali presupposti sei approdato in biancorosso? “Sono arrivato in questa realtà con tanta voglia di imparare e di crescere, mantenendo un profilo adeguato nel contesto del gruppo. Conoscevo bene questo club e queste strutture avevo avuto modo di utilizzarle e apprezzarle giocandoci diverse volte da avversario. Non ho esitato un attimo ad accettare questa società. In tutte le occasioni in cui ci ho giocato contro ho sempre pensato che se un giorno mi fosse stata data l’opportunità di fare esperienza da qualche parte questa sarebbe stata una piazza ideale. Il Centro sportivo è di altissimo livello e tutto quello che c’è attorno dimostra che esiste un progetto in evoluzione costante. Mi sento parte integrante del gruppo, mi sento considerato, come mai mi era capitato data la giovane età. Stiamo facendo del nostro meglio tutti, indistintamente con tanta voglia di toglierci delle soddisfazioni”.
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La partita che ricordi più volentieri? “Quella disputata l’anno scorso a Coverciano con la maglia della rappresentativa Lega Pro contro la Nazionale italiana under 17. Abbiamo pareggiato ed è stato un momento bellissimo”.
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con il calcio, magari esordendo con i colori biancorossi, ma anche di crescere a livello umano”.
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Il campionato Primavera3-Berretti con la nuova formula si prospettava interessante, sei d’accordo? “Sicuramente sì. Purtroppo è stato interrotto subito a causa dell’emergenza sanitaria. Spero che le condizioni in un prossimo futuro siano quelle necessarie per rimetterlo in moto. Non vedo l’ora di poter tornare in campo insieme ai miei compagni”.
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die jungen Back-ups Der 19-jährige, talentierte Schlussmann wuchs bei Pordenone auf, ehe er zur Spal wechselte: in der vergangenen Spielzeit spielte er dort in der PrimaveraMannschaft und nahm bei Partien des Serie-A-Teams zwölf Mal auf der Bank Platz. Somit sammelte er außergewöhnliche Erfahrungen – und das im Alter eines Maturanten. In seiner Freizeit büffelt Marco für die Universität, weist eine hohe Präsenz auf Wikipedia auf, um seinen Horizont zu erweitern, und geht gerne im Wald spazieren. Bemerkenswerte Bodenständigkeit, welche auch im Interview ersichtlich wird.
Julian Pircher, der 17-jährige Torhüter der Primavera 3-Berretti-Mannschaft, trainiert konstant mit der ersten Mannschaft, wo er als dritter Keeper stets im Kader aufscheint: “Ich bin stolz, von Spielern mit großer Erfahrung lernen zu dürfen, um selbst in sportlicher und menschlicher Hinsicht wachsen zu können.” 76
Dann kam die Saison 2018/2019 und der Aufstieg in die Serie B: was war das für eine Spielzeit für einen damals 17-jährigen Torhüter? “Ich hütete das Tor der Neroverdi im Supercup der Unter 17 und kam gleichzeitig auf vier Einsätze in der ersten Mannschaft: einmal spielte ich in der Meisterschaft, am 5. Mai 2019 gegen Feralpisalò, zwei Mal durfte ich in der Coppa Italia gegen Albinoleffe und Pescara ran und ein weiteres Mal im Italienpokal der Serie C. Ich hatte die Ehre, Teil des Kaders zu sein, der in die Serie B aufstieg und konnte auf diese Weise fantastische Momente erleben, dank denen ich große Erfahrungen in jederlei Hinsicht machen durfte.” In der vergangenen Saison standst du im Tor der Primavera-Mannschaft der Spal, konntest zwölf Mal sogar auf der Bank des Serie-A-Teams Platz nehmen und somit ein wenig Luft in der höchsten italienischen Spielklasse schnuppern: war dies ein weiterer Meilenstein für dich? „Ganz sicher. Am Ende standen 17 Einsätze in der PrimaveraMeisterschaft, zu denen noch ein weiterer in der Coppa Italia Primavera dazukam. In den Kader der Profimannschaft der Biancoazzurri wurde ich zwölf Mal einberufen und nahm auf der Bank Platz. Ich bin noch sehr jung, deshalb war und ist es das wichtigste, Erfahrungen zu sammeln. In dem Moment, wo ich zur Spal gekommen bin, wurde ich den Trainingseinheiten der ersten Mannschaft angeschlossen und spielte bei der Primavera-2, wo der Aufstieg in die Primavera-1 kam. In der Endphase der Saison verletzte sich dann Keeper Berisha, weshalb ich konstant in den Kader des Serie-A-Teams einberufen wurde. Was für eine wundervolle Erfahrung. So viele Weltstars aus der Nähe zu sehen, war wirklich mitreißend. Als Ibrahimovic an mir vorbeiging, dachte ich, vor dem Fernseher zu sitzen.“ Es war sicher nicht einfach, den Fußball und den Besuch
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Julian Pircher wurde am 10. Februar 2003 in Schlanders geboren und ist zurzeit der Stammtorhüter der Primavera 3-BerrettiMannschaft des FC Südtirol. Das Tor der Formation von Salvo Leotta konnte der 17-Jährige jedoch nur ein Mal hüten, und zwar am ersten und bisher einzigen Spieltag der höchsten Jugendkategorie der dritthöchsten Spielklasse. Die Weiß-Roten verloren damals mit 0:1 zuhause gegen Albinoleffe. Die Pandemie hat nämlich diese nationale Meisterschaft vorerst zum Stop gezwungen. Julian ist darüber hinaus aber auch der dritte Keeper der ersten Mannschaft und scheint somit stets im Kader von Mister Stefano Vecchi auf, was zur Folge hat, dass er konstant an den Torwarttrainings von Massimo Marini teilnimmt. Neben dem erfahrenen Experten Giacomo Poluzzi und dem talentierten Emporkömmling Marco Meneghetti spielt Julian Pircher mit großer Freude die Rolle des Lernenden – indem er das Klima des Profisports in Training und Spiel lebt. Julian…wo, wann und wie hast du mit dem Fußballspielen angefangen und wie kamst du zum Entschluss, Torhüter zu werden? “Ich habe im Alter von sechs Jahren in Algund mit dem Fußballspielen begonnen. Mein Bruder hatte auch bereits gespielt und ich habe immer seine Partien mit großem Interesse verfolgt. Deshalb habe ich mir gedacht, dass ich es auch probieren könnte. Die ersten beiden Jahre habe ich auf der Position des linken Außenverteidigers verbracht, aber wenn wir unter Freunden in unserer Freizeit gespielt haben, bin ich stets ins Tor gegangen, weil dies die Position war, die mir immer am meisten gefallen hat. Von dem Moment an, als mir das klar wurde, habe ich mich endgültig dazu entschlossen, zwischen den Pfosten zu stehen.” Deine Trainer – wer kommt dir da im ersten Moment in den Sinn? “Marco Taufer, ein wichtiger Trainer in Algund, hat mir sehr viel beigebracht. Auch Paolo Goisis muss hier genannt werden, er war mein Coach im letzten Jahr und hat viel zu meinem Wachstumsprozess beigetragen. Aber auch in dieser Saison habe ich in Salvo Leotta das große Glück, einen herausragenden Trainer zu haben, der mir großes Selbstvertrauen gibt – und dann, natürlich, die Tatsache, dass ich in der ersten Mannschaft arbeiten darf, hat immensen Wert für mich. Dafür bin ich sehr, sehr dankbar.” Wer hat dir geholfen, fußballerisch zu wachsen? “Reinhold Harrasser, der Torwarttrainer des Jugendsektors, hat mir sehr viel beigebracht. Er ist verantwortlich dafür, dass ich als Fußballer und als Mensch große, große Schritte gemacht habe.” Schule und Fußball auf hohem Niveau: wie bringst du diese beiden Dinge unter einen Hut? “Es ist nicht immer einfach, Schule und Fußball zu kombinieren, das muss ich zugeben. Ich besuche eine Schule, die sehr viel verlangt, aber ich tue mein Möglichstes, beide Dinge auf bestmögliche Art und Weise zu kombinieren.” Wie erlebst du die Erfahrungen mit der ersten Mannschaft? “Ich bin – wie gesagt – sehr froh, mit den Profis trainieren zu dürfen. Ich versuche, so viel wie möglich von ihnen zu lernen, in allen möglichen Punkten.” Wer inspiriert dich, wer ist dein Idol? “Mein Idol ist Gigi Buffon, seit jeher schon. Vor allem gefällt 77
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Marco, erzähle uns deinen Weg von Pordenone über die Spal zum FC Südtirol… “Zum FCS bin ich vor einigen Monaten auf Leihbasis gekommen. Fußballerisch aufgewachsen bin ich in Pordenone, bis ich im November 2018 unter Beobachtung der Spal stand. Im Jänner 2019 kam dann der Wechsel dorthin. Dem Profifußball habe ich mich 2017 angenähert, debütiert habe ich in der Serie C äußerst jung: am 10. Februar 2018 im Tor von Pordenone gegen Feralpisalò.”
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Marco Meneghetti ist 19 Jahre alt, ein talentierter Torhüter und wichtiger wie zuverlässiger Back-Up-Goalie des FC Südtirol, zu dem er Anfang September gestoßen ist. Mit einigen Mannschaftskollegen hat er diverse Dinge gemeinsam, so etwa mit dem erfahrenen Stammkeeper der Weiß-Roten, Giacomo Poluzzi: beide spielten bei der Spal und konnten in der höchsten italienischen Spielklasse bereits auf der Bank Platz nehmen. Mit Matteo Rover teilt sich der 19-jährige Emporkömmling seinen Geburtsort, Motta di Livenza. Im Alter von einem Jahr zog er dann von der Kleinstadt im Veneto nach Pordenone um. “Ich habe bei Aurora, der Mannschaft in meinem Viertel, mit dem Fußballspielen begonnen. Ein paar wenige Wochen agierte ich als Außenverteidiger, dann aber stellte ich mich zwischen die Pfosten. Mit 13 Jahren wechselte ich dann nach Pordenone, wo ich den gesamten Jugendsektor durchlaufen habe.” Meneghetti wurde am 1. Juni 2001 geboren, ist stämmige 1,92 Meter groß und wiegt 88 Kilos – der talentierte, junge Keeper kam also frisch vom Abschluss der Reifeprüfung an einem klassischen Lyzeum nach Südtirol.
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des klassischen Gymnasiums unter einen Hut zu bringen… „Ich habe es geschafft, die Matura abzuschließen. Darüber bin ich sehr froh und stolz. In Pordenone hatte ich das Glück, auf sensible Lehrpersonen zu treffen, die auf meine Situation Rücksicht genommen haben: sie haben zwar nicht weniger von mir verlangt als von allen anderen Schülern, aber mir die Lernziele und Kontrollen derselben so auferlegt, dass ich Sport und Bildung unter einen Hut bekommen konnte. Das vergangene Jahr in Ferrara war deutlich schwieriger: ich habe praktisch alles alleine, aus der Distanz, lernen müssen. Ich habe eine Zulassungsprüfung abschließen müssen, die Matura absolvierte ich dann in Pordenone.“ Was waren deine Lieblingsfächer? „Geschichte und Philosophie.“ Hast du bereits mit einer universitären Laufbahn begonnen? „Ja, ich habe mich für ein Jus-Studium entschieden. Ich habe mich an der Universität von Ferrara eingeschrieben und konnte dort bisher dank des ‚Distant Learning‘ studieren, welches in diesem Jahr großflächig angewandt wurde.“
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Was möchtest du machen, wenn du älter bist? „Ich habe mir kein konkretes Ziel gesetzt, wo ich einen spezifischen Beruf über einen anderen setze. Es ist für mich wichtig, meinen Bildungsweg fortzusetzen, um mir wichtige Grundlagen anzueignen, dann sehen wir weiter. In der Zwischenzeit möchte ich mit dem Fußballspielen weitermachen und dort so weit wie möglich kommen.“ Mit welchen Erwartungen und Einstellungen bist du zum FCS gekommen? „Ich bin mit viel Motivation und der Bereitschaft, dazuzulernen und zu wachsen, zu diesem Klub gekommen. Ich kannte den Verein und seine Strukturen bereits, da ich beides als Gegner kennen und schätzen lernen durfte. Ich habe nicht einen Moment lang gezögert, das Angebot anzunehmen. Jedes Mal, wenn ich in der Vergangenheit gegen den FC Südtirol gespielt habe, habe ich mir gedacht, dass dieser Klub ideal wäre, wenn sich mir die Möglichkeit bieten würde, an einem anderen Ort Erfahrungen zu sammeln. Das Sportzentrum ist von allerhöchster Qualität und das ganze Drumherum zeigt, dass sich dieses Projekt in einer konstanten Entwicklung befindet. Ich fühle mich als integralen Bestandteil dieser Mannschaft, ich fühle mich miteinbezogen, in einer Art und Weise, wie es mir – aufgrund meines jungen Alters – noch nie passiert ist. Wir alle geben unser Bestes, um hier was Großes zu erreichen.“ Was unternimmst du gerne in deiner Freizeit? „Spaziergänge im Wald. Hier haben wir sehr viele schöne Wälder in unserer Umgebung. Darüber hinaus muss ich mich natürlich für mein Studium in meine Bücher stürzen. Wenn ich noch zuhause in Pordenone war, pflegte ich außerdem eine künstlerische Ader: es gefiel mir, mit Bleistift Dinge zu zeichnen, die mir gerade durch den Kopf gingen. Ein Hobby, das ich fallengelassen habe. Nun hingegen bin ich ein regelmäßiger Besucher und Konsument von Wikipedia: ich schlage viele verschiedene, breit gefächerte Themen nach, um mich zu informieren – quasi als persönliche Weiterbildung. Wie bewertest du die heurige Meisterschaft? „Spektakulär, äußerst interessant, gutes Niveau. Wir spielen gerade mit großer Effektivität, wir müssen diese positive Spannung weiterhin hoch halten.“
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mir, neben seinen sportlichen Leistungen, seine Korrektheit sehr.” Was sind deine besten Eigenschaften? “Ich denke, meine Reaktivität und das Tauchen nach Bällen.” Was ist dein großer Traum? “Mein großer Traum ist es, fußballerisch so weit wie möglich zu kommen, vielleicht ja sogar im Trikot der Weiß-Roten im Profifußball zu debütieren. Darüber hinaus ist es mir sehr wichtig, menschlich zu wachsen.” An welche Partie erinnerst du dich am liebsten zurück? “An jene im letzten Jahr in Coverciano mit der Auswahl der Lega Pro gegen die italienische U17-Nationalmannschaft. Wir haben ein Unentschieden erreicht – was für ein wundervoller Moment.”
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Die neue Formel der Primavera 3-Berretti-Meisterschaft versprach interessante Neuerungen – bist du damit einverstanden? “Ja, absolut. Leider wurde sie aufgrund der Pandemie früh unterbrochen. Ich hoffe, dass in der nahen Zukunft die Bedingungen für eine Wiederaufnahme der Meisterschaft bestehen. Ich kann es kaum erwarten, mit meinen Teamkollegen wieder auf den Rasen zurückzukehren.”
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Un nuovo terreno di gioco, modello Uefa, firmato Paradello Green Al centro del rinnovato Stadio dell’ FC Südtirol, entra in scena il nuovo terreno di gioco. Progettato secondo le norme di riferimento internazionali, è ispirato ai migliori stadi europei dove si disputano campionati delle massime leghe e competizioni come Uefa Europa League e Champions League. A realizzarlo l’azienda Paradello Green Srl, con sede a Rodengo Saiano (Brescia), specializzata da oltre 25 anni nel settore dei tappeti erbosi e degli impianti sportivi. La Paradello è leader nel mercato della costruzione e manutenzione di campi da calcio, ed opera nei principali stadi di Serie A e serie B, con recenti interventi allo Juventus Training Center, allo Stadio Menti di Vicenza, allo Stadio Turina di Salò, al Gewiss Stadium dell’Atalanta FC, allo Stadio Bentegodi di Verona oltre che allo stadio San Siro di Milano. Il tappeto erboso installato dal team di Paradello allo Stadio Druso di Bolzano, ha una eccezionale qualità estetica, con un verde intenso e brillante ed una elevata densità e resilienza grazie ad una varietà di ultima generazione. Le caratteristiche tecniche del prodotto 100% naturale, sono conformi agli standard FIFA Quality Pro: rotolamento e rimbalzo del pallone, resistenza alla trazione, assorbimento dello shock e infiltrazione superficiale. Un campo veramente al top, ideale per raggiungere i migliori risultati sportivi! Il dettaglio dei lavori La trasformazione del vecchio campo non si è fermata però al solo manto erboso: l’opera infatti ha richiesto il rifacimento totale con lo sbancamento dell’erba e del terreno preesistenti, e la costruzione ex novo del “sistema campo”, che è stato traslato verso la tribuna Canazza e portato alle misure regolamentari. La nuova stratigrafia del Druso è composta da un pacchetto di spessore totale 45 cm, con due strati di ghiaia alla 80
base e due strati di speciali sabbie lavate ed ammendate, sino alla nuova zolla anch’essa composta da un substrato sabbioso. Questo sottofondo è progettato per durare decenni e garantisce un elevata stabilità nel tempo ed un’ottima capacità di drenaggio. La Paradello si è occupata anche della realizzazione del nuovo impianto di drenaggio, in grado di assorbire anche piogge forti in pochi minuti, per garantire lo svolgimento delle partite anche dopo e durante fenomeni intensi, con una superficie sempre perfettamente giocabile. I tecnici specializzati dell’azienda hanno poi installato un impianto di irrigazione automatico all’avanguardia, secondo il modello a 35 irrigatori definito dall’UEFA Pitch Quality Guidelines: l’impianto centralizzato è programmabile da remoto ed è gestibile con un semplice smartphone
per una migliore efficienza. Un’altra importante dotazione tecnologica è l’impianto di riscaldamento interrato, necessario per evitare il congelamento della superficie nei mesi invernali e per il buon mantenimento del tappeto erboso. L’impianto è formato da serpentine installate ad una profondità di 25 cm circa dal piano di gioco, è regolato da sonde intelligenti che ripartiscono le zone del campo in settori in base all’esposizione solare, ed è collegato al teleriscaldamento della città. Il campo è pronto per affrontare nuove sfide… Nel frattempo la Paradello Green continua a prendersene cura, insieme ad un agronomo professionista specializzato nella gestione degli stadi, attraverso la manutenzione svolta dai propri groundsman e da personale locale, per garantire qualità e successo!
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FCS-MANTOVA. TAIT E MAGNAGHI: GIOIA DOPO IL GOL
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KARIC ESULTA A MODENA
MARCO BECCARO
Scatti di felicità Il fotoracconto di quattro gare che hanno fruttato dieci punti: il successo interno con il Mantova, i tre punti ad Imola, l’affermazione esterna a Modena, il pareggio interno con il blasonato Perugia. POLUZZI CONTRO IL MANTOVA AL DRUSO Dieci punti nelle ultime quattro gare per l’FCS: i successi con il Mantova, in casa di Imolese e Modena e il pari interno con il Perugia. Nella decima giornata d’andata l’FC Südtirol torna sul campo amico del “Druso” per incontrare nel turno infrasettimanale il Mantova. Finisce 2-1. La squadra di mister Vecchi confeziona una gara maiuscola, giocata con grande intensità. Padroni di casa in vantaggio al 41’ cross mancino dalla sinistra di Karic in area per la testa di Rover che incrocia e batte Tozzo infilando la sfera nell’angolino basso alla sinistra del portiere. Il raddoppio al 6’ della ripresa: pregevole manovra articolata del biancorossi con Tait che confeziona un assist al bacio in area, sulla destra per Magnaghi pronto al diagonale con la palla che colpisce la base del palo più lontano e carambola in rete per il 2-0. Il Mantova accorcia le distanze quando il tempo sta ormai per sca-
DANIELE CASIRAGHI TRASFORMA IL RIGORE CONTRO IL PERUGIA
MARCO CURTO STRATTONATO A MODENA
MISTER VECCHI SUBITO DOPO IL FISCHIO FINALE AL “BRAGLIA”
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ROVER ALLA CONCLUSIONE TRA DUE DIFENSORE VIRGILIANI dere direttamente da calcio d‘angolo di Guccione in un’azione viziata da un fallo su Poluzzi. L’undicesima giornata vede l’undici biancorosso di scena sul campo dell’Imolese, ma al “Romeo Galli”, purtroppo, non si gioca a causa di un guasto all’impianto di illuminazione. Il Giudice sportivo esamina gli atti e dispone lo 0-3 per l’FC Südtirol. Seconda trasferta di fila per i biancorossi il 22 novembre. L’FCS espugna Modena (1-2) in rimonta e incamera tre preziosissimi punti all’“Alberto Braglia” nella settima trasferta stagionale, in un match tra due formazioni d’alta classifica. Nel primo tempo i padroni di casa riescono a spezzare il sostanziale equilibrio al 22’ sugli sviluppi del terzo corner: dalla bandierina di destra batte Tulissi con il mancino, colpo di testa in area di Zaro, Poluzzi para ma non trattiene, Monachello è pronto ad insaccare con il tapin per l‘1-0. Nella ripresa gli ospiti ribaltano il risultato. Al 14’ il difensore El Kaouakibi, da appena fuori la mezza luna dell‘area
FISCHNALLER CARICA IL SINISTRO CONTRO IL PERUGIA
FC SÜDTIROL
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FC SÜDTIROL (4-3-1-2): Poluzzi; El Kaouakibi, Vinetot (40’ pt Curto), Malomo, Fabbri; Tait, Greco (39’ st Gatto), Karic; Casiraghi (39’ st Fink); Rover (27’ st Turchetta), Magnaghi. A disposizione: Meneghetti, Gigli, Davi, Calabrese, Semprini.
(1-0)
modenese fa partire una cannonata con la palla che si insacca all’incrocio dei pali per l’1-1. Al 24’ Beccaro centra la traversa. Al 26’: Casiraghi innesca Fabbri sulla sinistra, cross dal fondo sul secondo palo dove in velocità arriva Karic che con un colpo di testa a incrociare firma l’1-2. Nella tredicesima giornata il sesto impegno interno. Avversario il Perugia, squadra dal nobile trascorso, retrocessa dalla B la scorsa estate in un altro big match. Finisce 1-1. Ospiti subito in vantaggio. Al 3’ primo angolo della gara: dalla bandierina di destra batte Burrai, palla tesa in mezzo con Murano che si eleva più di tutti e chiama Poluzzi ad un grande intervento, palla deviata dal portiere sul palo, Melchiorri si avventa sulla sfera e insacca da distanza ravvicinata per lo 0-1. Al 42’ Rosi atterra in area Rover: calcio di rigore per i padroni di casa. Dal dischetto batte Casiraghi, botta di destro sulla sinistra del portiere, spiazzato per 1-1 con la porta del Perugia violata dopo 382’ di imbattibilità.
MURONI (MODENA) E GRECO
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MANTOVA 1911 (4-3-3): Tozzo; Zanandrea, Milillo, Checchi (16’ st Bianchi), Silvestro; Militari, Zibert (34’ st Rosso), Gerbaudo (16’st Felippe); Cheddira (21’ st Guccione), Ganz, Zappa (16’ st Vano). A disposizione: Tosi, Rosso, Esposito, Panizzi, Cortesi.
Allenatore: Stefano Vecchi Allenatore: Emanuele Troise ARBITRO: Francesco Luciani di Roma 1 ASSISTENTI: Andrea Micaroni di Chieti e Markiyan Voytyuk di Ancona IV UFFICIALE: Roberto Lovison di Padova RETI: 1:0 41’ pt Rover (FCS), 2:0 6’ st Magnaghi (FCS), 2:1 45’ st Guccione (MN) NOTE: gara a porte chiuse, cielo sereno, temperatura sui 5°, campo in ottime condizioni. Ammoniti: 36’ pt Vinetot (FCS). Angoli: 8-2 (6-0). Recupero: 2’+ 3’ 82
IL DESTRO DI MAGNAGHI DESTINATO AD INSACCARSI NELLA RETE MANTOVANA
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MODENA (4-3-2-1): Gagno; Bearzotti (36’ st Costantino), Zaro, Ingegneri, Varutti; Castiglia (30’ st Laurenti), Gerli, Muroni (36’ st Mattioli); Tulissi (22’ st Prezioso); Spagnoli, Monachello (22’ st Scappini). A disposizione: Narciso, Mignanelli, Pergreffi, Stefanelli, Milesi, Davì, Abiuso.
FC SÜDTIROL (4-3-1-2): Poluzzi; El Kaouakibi, Curto, Malomo, Davi (1’ st Fabbri); Gatto, Greco (1’ st Beccaro), Karic; Casiraghi (42’ st Gigli); Turchetta (1’ st Rover), Magnaghi (39’ st Fischnaller) A disposizione: Meneghetti, Pircher, Fink, Calabrese, Semprini.
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Allenatore: Michele Mignani Allenatore: Stefano Vecchi ARBITRO: Daniele Virgilio di Trapani ASSISTENTI: Francesco Perrelli di Isernia e Luca Dicosta di Novara IV UFFICIALE: Mario Davide Arace di Lugo di Romagna RETI: 1:0 22’ pt Monachello (MO), 1:1 14’ st El Kaouakibi (FCS), 1:2 26’ st Karic (FCS) NOTE: cielo sereno, temperatura fredda, campo in buone condizioni. Ammoniti: 6’ st. Zaro (MO), 21’ st Gatto (FCS); 25’ st Karic (FCS). 45’+2’ Spagnoli (MO). A gara finita: Gagno (MO). Angoli: 8-0 (6-0). Recupero: 0’+ 3’
FC SÜDTIROL
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FC SÜDTIROL (4-3-1-2): Poluzzi; El Kaouakibi, Curto, Malomo, Fabbri; Beccaro (39’ st Fink), Gatto, Karic; Casiraghi; Magnaghi (32’ st Fischnaller), Rover. A disposizione: Meneghetti, Pircher, Gigli, Turchetta, Davi, Calabrese, Greco, Tait, Polak, Semprini.
(1-1)
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PERUGIA (3-5-2): Fulignati; Rosi, Angella, Monaco; Elia (24’st Sgarbi), Falzerano (35’ st Dragomir), Sounas, Burrai, Crialese; Murano (35’ st Bianchimano), Melchiorri (44’ st Minesso). A disposizione: Baiocco, Bocci, Moscati, Vanbaleghem, Tozzolo, Cancellotti, Kouan.
Allenatore: Stefano Vecchi Allenatore: Fabio Caserta ARBITRO: Francesco Cosso di Reggio Calabria ASSISTENTI: Costin Del Santo Spataru di Siena e Stefano Lenza di Firenze IV UFFICIALE: Sajmir Kumara di Verona. RETI: 0:1 3’ pt Melchiorri (PG), 1:1 42’ pt Casiraghi rig. (FCS) NOTE: gara a porte chiuse, cielo sereno, temperatura sui 9°, campo in ottime condizioni. Minuto di raccoglimento alla memoria di Maradona. Ammoniti: 44’ pt Cariraghi (FCS), 6’ st Curto (FCS), 44’ st Crialese (PG) Angoli: 7-2 (3-1). Recupero: 1’+ 3’
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Glücksmomente mit der Kamera festgehalten Mit zuletzt drei Siegen und einem Unentschieden schaffte es der FC Südtirol seinen Platz im Spitzenfeld der Gruppe B zu etablieren – Erfolge in den Top-Spielen gegen Mantua und Modena. Mit 10 Punkten aus den letzten vier Spielen blickt der FC Südtirol auf mehr als zufriedenstellende Wochen zurück. Im Wednesday-Night-Match gegen Mantua, welches am 11. November im Drusus-Stadion über die Bühne ging, war der FCS von Beginn an die spielbestimmende Mannschaft und generierte Chancen im Minutentakt. Der Führungstreffer viel kurz vor dem Pausenpfiff, als Matteo Rover eine weiche Flanke von Nermin Karic sanft ins lange Eck köpfelte. Nur kurz nach Wiederanpfiff erhöhte Simone Magnaghi mit einem präzisen Diagonalschuss
KARIC VERSUCHT ES AUS DER DISTANZ: SEIN SCHUSS TRIFFT DEN PFOSTEN
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auf 2 zu 0. Die Weißroten blieben weiterhin am Drücker, ohne jedoch das absichernde dritte Tor zu erzielen. So waren es die Gäste, die in der 90. Minute den Anschlusstreffer fanden. Zu mehr als Ergebniskosmetik diente es letztendlich aber nicht. Vier Tage später traf der FC Südtirol auswärts auf Imolese. Doch aufgrund eines defekten Schweinwerfers konnte das Spiel nicht ausgetragen werden. Demnach sprach der Sportrichter den Südtirolern einen 0:3-Sieg am Grünen Tisch zu. Zu einem der spektakulärsten Matches dieser Saison kam es
MAGNAGHI GEWINNT WICHTIGE SEKUNDE AN DER ECKFAHNE
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FC SÜDTIROL (4-3-1-2): Poluzzi; El Kaouakibi, Vinetot (40’ Curto), Malomo, Fabbri; Tait, Greco (84’ Gatto), Karic; Casiraghi (84’Fink); Rover (72’ Turchetta), Magnaghi. Reservebank: Meneghetti, Gigli, Davi, Calabrese, Semprini.
MANTOVA 1911 (4-3-3): Tozzo; Zanandrea, Milillo, Checchi (61’ Bianchi), Silvestro; Militari, Zibert (79’ Rosso), Gerbaudo (61’ Felippe); Cheddira (66’ Guccione), Ganz, Zappa (61’Vano). Reservebank: Tosi, Rosso, Esposito, Panizzi, Cortesi.
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Trainer: Stefano Vecchi
Trainer: Emanuele Troise
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SCHIEDSRICHTER: Francesco Luciani (Sektion Rom 1) LINIENRICHTER: Andrea Micaroni aus Chieti und Markiyan Voytyuk aus Ancona 4. OFFIZIELLER: Roberto Lovison aus Padua TORE: 1:0 41’ Rover (FCS), 2:0 51’Magnaghi (FCS), 2:1 90’ Guccione (MN)
MODENA
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1-2 FC SÜDTIROL (1-0)
MODENA (4-3-2-1): Gagno; Bearzotti (81’ Costantino), Zaro, Ingegneri, Varutti; Castiglia (75’ Laurenti), Gerli, Muroni (81’ Mattioli); Tulissi (67’ Prezioso); Spagnoli, Monachello (67’ Scappini). Reservebank: Narciso, Mignanelli, Pergreffi, Stefanelli, Milesi, Davì, Abiuso.
FC SÜDTIROL (4-3-1-2): Poluzzi; El Kaouakibi, Curto, Malomo, Davi (46’ Fabbri); Gatto, Greco (46’ Beccaro), Karic; Casiraghi (87’ Gigli); Turchetta (46’ Rover), Magnaghi (84’ Fischnaller) Reservebank: Meneghetti, Pircher, Fink, Calabrese, Semprini.
Trainer: Michele Mignani
Trainer: Stefano Vecchi
SCHIEDSRICHTER: Daniele Virgilio aus Trapani LINIENRICHTER: Francesco Perrelli aus Isernia und Luca Dicosta aus Novara 4. OFFIZIELLER: Mario Davide Arace aus Lugo di Romagna TORE: 1:0 22’ Monachello (MO), 1:1 59’ El Kaouakibi (FCS), 1:2 74’ Karic (FCS)
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MALOMO RINGT MIT PERUGIA-ANGREIFER MELCHIORRI
im Alberto Braglia-Stadion von Modena. Nach einer schwierigen ersten Halbzeit, in der man mit 1 zu 0 zurücklag, kam die Elf von Coach Vecchi wie verzaubert aus der Kabine und baute von Beginn an Druck auf die Hausherren auf. Der Ausgleich fiel in der 59. Minute, als der aufgerückte Hamza El Kaouakibi einen unhaltbaren Vollspannschuss ins Kreuzeck beförderte. Modena fand nicht mehr ins Spiel und musste in der 74. Minute den zweiten Gegentreffer hinnehmen. Casiraghi spielte auf der linken Seite einen präzisen Steilpass auf Fabbri, der eine perfekte Flanke ins Herz des Strafraums schlug. Nermin Karic kam mit dem richtigen Timing an den Ball und ließ dem gegnerischen Torhüter keine Chance. Einen kleinen Schockmoment für die FCS-Anhänger gab es in der Nachspielzeit, doch Goalie Gia-
FC SÜDTIROL
1-1 (1-1)
FC SÜDTIROL (4-3-1-2): Poluzzi; El Kaouakibi, Curto, Malomo, Fabbri; Beccaro (84’ Fink), Gatto, Karic; Casiraghi; Magnaghi (77’ Fischnaller), Rover. Reservebank: Meneghetti, Pircher, Gigli, Turchetta, Davi, Calabrese, Greco, Tait, Polak, Semprini.
GIACOMO POLUZZI
como Poluzzi erwies sich einmal mehr als sicherer Rückhalt. Auf das Match in Modena folgte ein weiteres Spitzenspiel, dieses Mal gegen Serie B-Absteiger Perugia. Eine schwierige Partie, in der sich der FC Südtirol bereits nach drei Minuten in Rückstand befand. Doch die Jungs von Coach Vecchi zeigten sich hartnäckig und zogen auch dieses Mal den Kopf aus dem Sand. Matteo Rover entwischte dem erfahrenen Aleandro Rosi, der mit einem unnötigen Foul einen Strafstoß verursachte. Daniele Casiraghi schnappte sich entschlossen den Ball und verwandelte den Elfer souverän im rechten Eck. In der zweiten Spielhälfte war der FCS die spieldominierende Mannschaft, doch zu großen Chancen kam es auf beiden Seiten nicht. Es blieb beim 1:1-Unentschieden, welches Coach Vecchi im Pressesaal als„verdient und gerecht“ bezeichnete.
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MAGNAGHI SCHIRMT GESCHICKT DEN BALL AB
PERUGIA (3-5-2): Fulignati; Rosi, Angella, Monaco; Elia (69’ Sgarbi), Falzerano (80’ Dragomir), Sounas, Burrai, Crialese; Murano (80’ Bianchimano), Melchiorri (89’ Minesso). Reservebank: Baiocco, Bocci, Moscati, Vanbaleghem, Tozzolo, Cancellotti, Kouan.
Trainer: Stefano Vecchi Trainer: Fabio Caserta SCHIEDSRICHTER: Francesco Cosso aus Reggio Calabria LINIENRICHTER: Costin Del Santo Spataru aus Siena und Stefano Lenza aus Florenz 4. OFFIZIELLER: Sajmir Kumara aus Verona. TORE: 0:1 3’ Melchiorri (PG), 1:1 42’ Casiraghi (FCS)
KARIC TRIFFT ZUM 1:2-ENDSTAND IN MODENA …
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… UND JUBELT MIT CO-TRAINER MONZA
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WHitered HistoRy Il trequartista che piaceva a Lippi ALESSANDRO CAMPO
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Piemontese di Moncalieri, classe 1984, giocatore capace di esprimersi con naturalezza, mancino dagli ottimi colpi, potente e con una struttura fisica importante, grande visione di gioco: già capitano della Primavera del Torino, apprezzato dal tecnico juventino, in biancorosso ha trovato il trampolino del rilancio dopo aver raggiunto la serie B con il Cittadella. Sei stagioni in biancorosso, dal gennaio del 2009 al gennaio 2014 e nell’annata 20142015, dopo la parentesi in maglia Cremonese, una trentina di reti tra campionato e coppe e tante prove da incorniciare in 165 partite ufficiali. Alessandro Campo, piemontese di Moncalieri nel torinese, trequartista classe 1984 è uno di quei giocatori, come si dire “dai piedi buoni”, capace di esprimersi con naturalezza, insomma il classico numero 10 tecnico, dagli ottimi
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colpi, mancino, potente e con una struttura fisica importante (183 cm), visione di gioco. Esordio precoce in C2, a 17 anni, nel Prato e poi il passaggio al Torino Primavera, dove ci mise davvero poco a divenire leader offensivo di una compagine forte, tra gli altri, di un certo Fabio Quagliarella. Marcello Lippi, al tempo al timone della Juventus nell’assistere ad un derby Primavera Torino-Juventus, non esitò a lodare pubblicamente le doti del talentuoso fantasi-
sta granata. Primo anno da professionista a Gualdo nel 2014-2005, il ritorno al Torino e 3 gare in B, poi, da gennaio il Cittadella, in C1 una stagione e mezza e mezzo anno in B, vivendo la promozione tra i cadetti, ma anche con una serie di brillanti prestazioni intervallate da noie muscolari. Com’è nata la scelta computa nel gennaio 2009 la scelta di rimettersi in gioco in C2, nell’FCS?
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C’è una partita o delle partite che ricordi più volentieri? “Dovendo scegliere dico la gara d’andata in casa contro il Carpi: ci giocavamo la serie B, abbiamo fatto una grande partita, ho fatto gol. Poi non è andata come speravamo. Un altro incontro che non dimenticherò mai è quello al Druso in cui ci siamo giocati la promozione in C1. In uno stadio pieno in ogni ordine di posti, come mai avevo visto prima, con il sostegno di una città e di una provincia intera che senti-
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vamo forte riuscimmo a vincere con il gol di Marchi”. Compagni di squadra: con chi è nato un rapporto di amicizia? “Lo zoccolo duro della squadra di oggi sono i ragazzi che hanno giocato con me Fink, oggi capitano, Fischnaller e Tait. Legami bellissimi con tutti: Kiem, Cia, Furlan eccetera un po’ con tutti quelli con i quali abbiamo condiviso qualche stagione insieme, perseguendo obiettivi comuni. Anche se per poco o avuto un ottimo rapporto con Pederzoli. Io e Alex siamo stati rivali sportivamente parlando quando lui era il capitano della Juventus Primavera e io quello del Torino Primavera: indimenticabili i derby. In biancorosso siamo stati insieme un anno vissuto da compagni di stanza e da amici”. Allenatori? “Due su tutti. Stefano Vecchi, il tecnico che mi ha dato di più e che è riuscito a farmi esprimere al meglio. Lo stimo moltissimo, per me è un allenatore di valore assoluto. Ogni tanto ci sentiamo e mi fa molto piacere. Alfredo Sebastiani è stato l’allenatore della promozione dalla C2 alla C1 i una stagione intensamente vissuta”. Ti senti di dire qualcosa a tutti quelli che oggigiorno sono costretti per forza di cose a seguire la squadra da casa… “La squadra e la società anno bisogno di sentire il calore della gente, seppur a distanza per i motivi che ben conosciamo. La tifoseria non è mai mancata nei momenti importanti e non dovrà mancare mai. Sicuramente c’è tanta gente che ora segue la squadra a distanza e con piacere, con una passione che poi, quando sarà possibile, dovrebbe essere trasferita completamente allo stadio perché per un giocatore avere il supporto dei propri sostenitori è qualcosa di prezioso e fa sicuramente la differenza in certi momenti. Io penso che quello che sta costruendo la società in questi anni sia qualcosa di importante in un contesto di crescita complessiva. Centro sportivo, stadio Druso nuovo, squadra competitiva significano molto e meritano grande supporto”. Riesci a seguire la squadra? “Sì, la seguo con piacere seppur da fuori. Purtroppo, come tutti in questo momento”. 89
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Portandoti in dote tanta esperienza e con tanta voglia di sfoderare una classe innata sei diventato ben presto il leader positivo della squadra: quali sono i ricordi più belli che ti porti nella mente e nel cuore? “Tanti e belli. La salvezza ottenuta con tanto impegno e la vittoria del campionato l’anno dopo, Vero è che anche nelle successive stagioni ci siamo tolti tante belle soddisfazioni, con in mezzo il momento griglio della retrocessione rimediata nella sfortunata gara di Ravenna, compensata dal successivo, immediato ripescaggio. In generale tanti periodi importanti, sicuramente una fase molto bella e intensa della mia carriera”.
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“L’inizio di stagione con il Cittadella in B non era stato fortunato, una presenza e, tra un motivo e l’altro sei mesi senza giocare. In biancorosso ho avuto la possibilità di rilanciarmi, di rimettermi in gioco e di togliermi tante belle soddisfazioni”.
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WHitered HistoRy Fantasie, die auch Marcello Lippi verzauberte
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Der FC Südtirol und Alessandro Campo: eine Liebesgeschichte, an die sich alle gerne zurückerinnern. Der heute 36-jährige aus Moncalieri, dessen Talent auch der spätere Weltmeistertrainer erkannte, bestritt insgesamt sieben Meisterschaften mit den Weißroten und war mit 165 Einsätzen und rund 30 Treffern einer der prägendsten Spieler seiner Zeit. Alessandro Campo verzauberte das Südtiroler Publikum von 2009 bis 2015 Woche für Woche aufs Neue. Mit 165 Einsätzen, rund 30 Treffern und unzähligen Geniestreichen war er einer jener Spieler, die einen besonderen Platz im Herzen der Fans einnehmen. Der aus Moncalieri (Turin) stammende Offensivkünstler kombinierte einen feinen Linksfuß mit einer ausgezeichneten Spielübersicht sowie einem robusten Körperbau. Alles Voraussetzung, weshalb er unter allen Trainern ein wichtiger Anhaltspunkt in deren taktischen Ausrichtung war. Sein erstes Profimatch bestritt Campo im Alter von 17 Jahren mit Prato in der Serie C2. Von der italienischen Seidenstadt zog es ihn in die „Primavera“ des FC Turin, wo er mit einem gewissen Fabio Quagliarella ein furchterregendes Sturmtandem bildete. Nach einem Junioren-Derby gegen Juventus war es niemand Geringeres als Marcello Lippi, der öffentlich die Leistung des talentierten Offensivspielers lobte. Danach sammelte Campo etwas Serie C2-Erfahrung bei Gualdo, ehe er in die Profimannschaft des FC Turin aufgenommen wurde. Mit den „Granata“ bestritt er insgesamt drei Serie B-Matches. Sein Wille, regelmäßig zum Einsatz zu kommen führte ihn nach Cittadella, wo er in der Saison 2007/08 den Aufstieg in die 2. Liga feiern konnte. Alessandro, erzähle uns über deinen Wechsel zum FC Südtirol im Jänner 2009… „Mit Cittadella in der Serie B kam ich in der Hinrunde aus verschiedenen Gründen nur ein Mal zum Einsatz. Deshalb entschied ich mich dafür, nach Bozen zu wechseln und einen Neustart zu wagen.“ 90
Mit viel Erfahrung und großem Ehrgeiz wurdest du in kürzester Zeit zu einem der Führungsspieler im weißroten Team. Welche Erinnerungen hast du an deine Zeit beim FCS? „Viele, sehr viele. Ich erinnere mich gerne an jene Zeit zurück. In meinem ersten Jahr erkämpften wir uns im letzten Moment den Klassenerhalt und nur zwölf Monate später feierten wir den Aufstieg in die Serie C1. Wenn wir die bittere Playout-Niederlage in Ravenna kurz bei Seite lassen, feierten wir auch in den Folgejahren wichtige Erfolge. Ich muss schon sagen, dass die Zeit beim FC Südtirol einen wichtigen und intensiven Abschnitt in meinem Leben darstellt.“ Gibt es ein oder mehrere Matches, die dir noch heute besonders viel bedeuten?
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Die wichtigsten Trainer deiner Karriere? „Hier nenne ich zwei. Einer ist Stefano Vecchi, denn er war es, der ich mich zu meinen absoluten Höchstleistungen pushte. Der andere ist Alfredo Sebastiani, unser Meistertrainer aus der Saison 2009/10.“
„Wenn ich eines nennen muss, dann sage ich das Playoff-Hinspiel gegen Carpi. Wir kämpften um den Aufstieg in die Serie B und ich erzielte dabei einen Treffer. Leider blieb uns der Finaleinzug verwehrt. Doch auch das Aufstiegsspiel gegen Valenzana (2010, Anm.d.Red.) werde ich nie vergessen. Das DrususStadion war bis auf den letzten Platz ausverkauft, die gesamte Stadt und Provinz stand hinter uns. Wir fühlten uns stark und konnten das Spiel – dank des Treffers von Mattia Marchi – letztendlich auch gewinnen.“ Mit welchen Teamkameraden hattest du ein besonderes Verhältnis? „Die heutigen Leader im Team, u.a. Fink, Fischnaller und Tait, sind in meinen Jahren zu den Spielern geworden, die wir heute alle bewundern. Auch zu anderen FCS-Dinos, wie z.B. Kiem, Cia und Furlan, hatte ich ein großartiges Verhältnis. Alex Pederzoli spielte zwar nur ein Jahr beim FC Südtirol, doch wir sind noch heute dicke Kumpels. Wir kannten uns bereits aus den Turiner Stadtderbys mit den Junioren: Er war Kapitän von Juventus, ich stürmte im Angriff von Torino.
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Hannes Fink und Alessandro Campo, langjährige Teamkollegen, während des im April gestreamten Livegesprächs auf Instagram. Hier in Südtirol waren wir Zimmergenossen im Trainingslager sowie bei den Auswärtsspielen.“
In dieser schwierigen Zeit kann man sich die Matches nur von Zuhause aus ansehen. Gibt es etwas, das du den Fans dazu sagen möchtest? „Die Mannschaft und der Verein brauchen die Unterstützung der Fans, auch wenn man diese als Spieler zurzeit nur aus der Ferne mitbekommt. In den entscheidenden Momenten war die weißrote Fan-Community stets präsent und ich bin mir sicher, dass sie es auch in Zukunft sein wird. Insbesondere dann, wenn man wieder ins Stadion zurückkehren darf. Der Verein hat in diesen Jahren einen großartigen Job geleistet: neues Trainingszentrum, neues Stadion und eine immer stärker werdende Mannschaft. Die Unterstützung der Fans darf dabei nicht fehlen.“ Verfolgst auch du die Geschehnisse rund um den weißroten Club? „Na klar! Doch es geht mir eben wie allen Fans, zurzeit nur von außen.“
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Wenn man Joachim Nischler sucht, dann findet man ihn entweder in seinem Hotel, dem Lindenhof in Naturns, auf dem Fahrrad die Stilfserjochstraße hinauftretend oder – klar - im Drusus-Stadion von Bozen. Charmant und Nett aber durchaus auch hitzköpfig – wie sein Lieblingstrainer Sannino – würden wir ihn beschreiben, vor allem wenn die Südtiroler Profikicker einen schlechten Tag haben. Zugegeben, das kam in den letzten Jahren nicht sehr häufig vor, und auch deshalb haben wir den FC Südtirol Gesellschafter, Sponsor, Mitglied und Fan aus Naturns um die Top 11 Spieler gefragt, die in den 25 Jahren das Trikot der Weißroten überstreifen durften.
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HANS RUDY BRUGGER
MORRIS MOLINARI
TESSER / SANNINO
DANIEL CAPPELLETTI
MARIO IERARDI Attilio Tesser
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HANNES FINK
SIMONE MOTTA
Giuseppe Sannino
„Attilio Tesser und Giuseppe Sannino hatten menschlich die Mannschaft im Griff. Sie waren fähig eine Gruppe zu formen. Bei Tesser hat mich beeindruckt, dass er fähig war und es immer noch ist, ohne großen Namen vorne mitzuspielen und Erfolge zu feiern. Der ‚sergente di ferro‘ Sannino war so hitzköpfig, dass er mich auf der Tribüne immer schon begeistert hat. Ich würde sie beide an die Seitenlinie stellen.“
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Settore giovanile, evoluzione costante Il responsabile tecnico Salvo Leotta illustra i principi guida del progetto biancorosso: metodo di lavoro innovativo, formazione costante, cura dei dettagli, utilizzo delle tecnologie con “il ragazzo al centro”. Il settore giovanile biancorosso è in costante evoluzione. Innovazione di un progetto articolato, nel segno della continuità, individuando linee guida e metodi di lavoro corrispondenti alle specifiche esigenze per rispondere in modo oggettivo al contesto di riferimento. Salvo Leotta, responsabile tecnico del settore giovanile dell’FC Südtirol ci illustra le linee guida. “Non è facile riassumere un lavoro così lungo, comunque ci proviamo. E‘ giusto dire continuità con quanto fatto in passato, ma innovando. Da quattro anni abbiamo cambiato il disegno tecnico del settore giovanile sia nelle proposte che nei contenuti”. Come? “Abbiamo analizzato la situazione geografica e culturale della provincia di Bolzano e il profilo di uscita che dovrebbe avere un giocatore del nostro settore giovanile: Lega Pro, settori professionistici di serie superiori alla nostra oppure serie D. Il giocatore che desideriamo formare deve avere una completezza a 360 gradi, come lo è il gioco del calcio: open skill. Un giocatore tecnicamente efficace, atletico secondo il modello prestativo del calcio, intenso mentalmente e con importanti capacità decisionali di tattica individuale. Il ragazzo, il singolo giocatore
FC Südtirol e Alperia, una sinergia solida e vincente che si estende ben oltre la sponsorizzazione della maglia della prima squadra. Come risaputo, il fornitore di servizi energetici promuove attivamente lo sport a livello giovanile e di riflesso anche quest’anno è lo sponsor principale della “cantera” biancorossa. Oltre a questo, Alperia è il main-sponsor degli Alperia Junior Camp, consentendo a migliaia di bambini di divertirsi nei mesi estivi attraverso le iniziative formative e ludiche.
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che poi deve sapersi relazionare a coppie e a terne è al centro del progetto. Giocatore che prende decisioni. Il ragazzo che si forma nel nostro settore giovanile deve avere quattro importanti caratteristiche: idee, identità, intensità e presa di informazione”. Partendo da quali principi? “Abbiamo analizzato il gioco del calcio attraverso studi sulla percezione degli spazi e delle variabili al gioco del calcio: avversari, direzione, tempo e spazio”.
FC Südtirol und Alperia: eine felsenfeste und gewinnbringende Synergie, die sich weiter über das Trikotsponsoring der Profimannschaft erstreckt. Wie wohl bekannt liegt dem Südtiroler Energiedienstleister die Nachwuchsförderung stark am Herzen, weshalb Alperia auch in dieser Saison Hauptsponsor des weißroten Jugendsektors ist. Zudem bietet das Südtiroler Unternehmen als Main-Sponsor der Alperia Junior Camps jedes Jahr hunderten von Kindern und Jugendlichen die Möglichkeit, auch in den Sommerferien ihrem geliebten Sport nachzugehen.
Qual’è il modello di gioco del settore giovanile? “Si riassume in questi temi: stile creativo ed offensivo legato a principi condivisi; velocità ed intelligenza come pensiero fisso; la squadra è bastata su riferimenti in campo; predisposizione al giocatore universale; attitudine efficace ad attaccare e difendere; gioco basato su velocità e intensità; sacrificio e concentrazione costante; grande attitudine al gioco di coppie e terne”.
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Gli allenamenti come sono configurati? “Sono stati pianificati e codificati gli allenamenti e le modalità di conduzione. Sono stati pianificati obiettivi per ogni categoria dall‘under 15 alla Primavera. Obiettivi tecnici di tattica individuale di organizzazione collettiva; obiettivi cognitivo-formativi e obiettivi motori. Individuate le soft skills dell‘allenatore: flessibilità resistenza allo stress capacità di pianificare e organizzare, attenzione ai dettagli, volontà di apprendere, gestione delle informazioni, capacità comunicativa,
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Come si configura l’organizzazione delle varie squadre del settore giovanile”? “Nessuna specializzazione del ruolo, ma specializzazione nei compiti rispetto alle posizioni. L’allenatore deve tenere conto delle attitudini specifiche del giocatore e delle sue qualità. Lavoro per principi generali e per principi specifici di situazioni spaziali. Organizzazione della fase di possesso: creatività, imprevedibilità, flessibilità. Organizzazione della fase di nonpossesso: scientifico, ordine, aggressività ragionata. Codificati princìpi comuni in fase di possesso-non possesso, transizioni e lettura di palle inattive.”.
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problem solving e team working E‘ stata creata una Academy area performance con a capo Nazareno Petrichiutto che lavora a stretto contatto con il responsabile tecnico, senza separare preparazione atletica da contesto tecnico”. Di cosa si occupa? “Questa area si occupa di: programmazione degli allenamenti e del lavoro fisico, assieme al coordinatore ed agli allenatori, di controllo del carico di allenamento training load assieme agli altri preparatori, cura della crescita, della maturazione e dello sviluppo dei giovani, assieme agli altri preparatori e ai fisioterapisti, recupero infortuni e strategie di prevenzione con i fisioterapisti, di ricerca e sviluppo con il coordinatore tecnico, gli altri preparatori e i fisioterapisti. Gli allenamenti vengono analizzati con ausilio video sotto il profilo tecnico tattico e sotto il profilo atletico e di big data grazie all‘aiuto di GPS. Tutti gli allenamenti sono organizzati per riprodurre il più fedelmente possibile la realtà della partita”. Con un occhio di riguardo all’aggiornamento costante; come?
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“Viene fatta una formazione settimanale agli allenatori. Il nostro progetto sta avendo sempre più conoscenza sul territorio nazionale attraverso webinar dedicati”.
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Kontinuität und Innovation in der Jugendarbeit Avantgardistische Arbeitsmethoden, ständige Weiterbildung, Detailarbeit und die Verwendung von digitalen Hilfsmitteln: so gestaltet der technische Koordinator Salvatore Leotta die Arbeit im weißroten Jugendsektor. Tradition und Innovation, Erfolgsrezepte und Visionen. Die Nachwuchsabteilung des FC Südtirol, welche sämtliche Jugendmannschaften umfasst, folgt seit mehreren Jahren diesen Prinzipien und setzt diese einheitlich in die Praxis um. Die Redaktion der FCS News sprach mit dem technischen Koordinator des Jugendsektors Salvatore Leotta, um den Lesern einen Einblick in die Welt der weißroten Talentschmiede zu gewähren. „Es ist nicht einfach, eine so umfangreiche und komplexe Aktivität zusammenzufassen. Wir glauben fest an unsere Arbeit und setzen auf Kontinuität, ergänzen diese jedoch kontinuierlich mit neuen Inhalten und Ideen. Wir folgen einem Leitfaden, der vor vier Jahren ausgearbeitet wurde und seither für alle Jugendteams als Anhaltspunkt dient.“ Was steckt hinter diesem Leitfaden? „Zu aller erst wurde eine geografische und kulturelle Analyse der Provinz Bozen durchgeführt. Daraufhin stellten wir uns
die Frage, wohin es für die Spieler beim Verlassen des Jugendsektors gehen soll: Serie D, 3. Liga oder höher. Weiters entwickelten wir ein Skillset, über das die Nachwuchsspieler am Ende ihres Wer-
Anche nella stagione agonistica 20/21 il Gruppo Poli, azienda trentina di famiglia operante nel settore della grande distribuzione alimentare da oltre 70 anni, è presente sulle maglie da gioco in veste di main sponsor della scuola calcio. Das Familienunternehmen aus dem Trentino Poli sponsort auch in der Saison 20/21 die Trikots der weißroten Fußballschule und erweist sich somit einmal mehr als äußerst wichtiger und loyaler Partner unseres Clubs.
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degangs bei uns verfügen sollten: effiziente Technik, funktionale Athletik sowie intelligentes Taktikspiel. Dazu kommt die Fähigkeit eines einzelnen, seinen Platz in er Gruppe zu finden. Kurz gesagt wollen
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wir Spieler ausbilden, die sich in folgenden Bereichen auszeichnen: Ideen, Identität, Intensität und Wissensaufnahme.“
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V.r.n.l.: Salvo Leotta, Jugend-Verantwortlicher Alex Schraffl und FCS-Sportdirektor Paolo Bravo.
Wie werden diese Ziele konkret umgesetzt? „Wir legen viel Wert auf die Wahrnehmung der Räume und untersuchen die Variablen des Fußballsports bis ins allerletzte Detail: Gegner, Richtungen, Zeit und Raum.“ Welcher Spielstil wird hierbei angestrebt? „Wir wollen einen kreativen und offensiven Fußball, umgesetzt von schnellen und intelligenten Spielern. Genau taktische Anweisungen sollen ihnen dabei helfen, die Theorie in die Praxis umzusetzen. Das gelingt jedoch nur, wenn allesamt dazu bereit sind, opferbereit und konzentriert zu arbeiten.“ Wie schafft man es, diese Arbeitsmethode in allen Mannschaften umzusetzen? „Wir bilden einen Spieler nicht für eine Position, sondern in bestimmten Kompetenzen aus. Der Trainer muss auf die Eigenschaften der einzelnen eingehen und diese durch allgemeine sowie spezifische Ansätze weiterentwickeln und fördern. Im modernen Fußball muss man sowohl offensiv, als auch defensiv ausgezeichnet vorbereitet sein, d.h. Kreativität, Unberechenbarkeit und Flexibilität, aber auch Ordnung, Intelligenz und moderate Aggressivität. Auch die Transition von einer Phase zur anderen und das Verhalten bei Standardsituationen verlangen Zeit und Vorbereitung.“ Wie sieht eine Trainingseinheit im weißroten Jugendsektor aus? „Von der U15 bis zur „Primavera“ gibt es taktische, kognitive und motorische Ziele, die es zu erreichen gilt. Diese können
sowohl den Einzelspieler, als auch das Kollektiv betreffen. Auch bei der Auswahl von Trainern folgen wir einem präzisen Muster. Dieses sieht eine Reihe an spezifischen Soft Skills vor: Flexibilität, Umgang mit Stresssituationen, Organisationsfähigkeit, Detailarbeit, Kommunikation, Lernwille, Problem-Solving und Teamspirit. Assistiert werden die Übungsleiter von der Academy Area Performance, welche von Nazareno Petrichiutto angeführt wird. Diese übernimmt das Konditions- und Krafttraining der Jungs und arbeitet in engem Kontakt mit der technischen Abteilung.“ Auf welchen Prinzipien stützt sich die Arbeit dieses Bereiches? „Die Konditionstrainer programmieren den Training Load jeder Einheit und passen diesen an die jeweiligen Bedürfnisse der Coaches an. Sie sind dafür verant-
wortlich, den physischen Wachstum der Jungs zu überwachen und arbeiten gemeinsam mit den Physiotherapeuten an der Vorbeugung bzw. der Behandlung von Verletzungen. Währen die taktischen und technischen Analysen Videoaufnahmen verlangen, beruhen sich die Konditionstrainer vorwiegend auf GPS-Daten. Wichtig ist es dabei, alle Einheiten so spielgetreu wie möglich zu gestalten.“ Wie schafft man es, dass alle Beteiligten immer auf dem neusten Stand sind? „Es gibt ein wöchentliches Meeting, an dem alle Trainer zusammenkommen und über Stärken und Schwächen des Systems diskutieren. Unser Projekt ist italienweit bereits sehr bekannt und gewinnt mit den gestreamten Webinaren immer mehr an Bedeutung.“
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Vicini al dolore della famiglia Gasser
Der FC Südtirol trauert um Michael Gasser
La società partecipa con profondo cordoglio e grande commozione al grave lutto che ha colpito i congiunti dell’ex calciatore biancorosso.
Der ehemalige Spieler des FC Südtirol verstarb Anfang Dezember an einer schweren Krankheit.
L’FC Südtirol si unisce al dolore ed è particolarmente vicina ai familiari di Michael Gasser. La società tutta partecipa con profondo cordoglio e grande commozione al grave lutto che ha colpito i congiunti dell’ex giocatore biancorosso (dal 2001 al 2004), prematuramente scomparso. Il presidente Walter Baumgartner, il Consiglio d’Amministrazione, i dirigenti, lo staff tecnico, i giocatori della prima squadra e tutti i collaboratori, insieme ai tesserati della Società si uniscono con grande affetto al dolore, esprimendo le più sentite e sincere condoglianze. Michael Gasser, classe 1980, residente a Fiumes, frazione di Naz si è spento dopo aver lottato per cinque anni con la terribile Sla. Ragazzo modello, cresciuto nelle giovanili del Naz, si mise in luce come centrocampista di qualità. Approdò all’FCS per vestire la casacca della formazione Berretti, guidata da Alfredo Sebastiani, conquistando ben presto l’attenzione di mister Attilio Tesser, che lo chiamò in prima squadra una dozzina di volte. Michael giocò poi con le casacche di Milland, Brixen e Stegona. Nella foto di Umberto Principe: Michael Gasser, a sinistra, accanto a Thomas Bachlechner in maglia FCS.
Der Präsident des FC Südtirol Walter Baumgartner, die Gesellschafter, Funktionäre, der technische Stab, die Spieler und alle Mitarbeiter des FC Südtirol trauern um den nach langer Krankheit verstorbenen Michael Gasser. Der FC Südtirol drückt der Familie und den Angehörigen ihr aufrichtiges Beileid aus. Michael Gasser, Jahrgang 1980, stand in den Saisonen 2001/02, 2002/03 und 2003/04 im Kader des FC Südtirol und galt als einer der talentiertesten Südtiroler Mittelfeldspieler. Nach den Jahren bei den Weißroten, wo er unter Coach Attilio Tesser mehrere Einsätze verbuchen konnte, spielte Gasser beim SSV Brixen, dem ASV Milland und dem ASV Stegen, ehe er die letzten Fußballerjahre bei seinem Heimatverein dem ASV Natz verbrachte. Auf dem Foto von Umberto Principe ist Michael Gasser (links) mit Thomas Bachlechner abgebildet.
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Il 18enne centrocampista biancorosso ha debuttato in serie C in casa dell’Arezzo.
Coach Vecchi gewährte dem jungen Bozner in Arezzo erstmals Einsatzzeit mit den Profis.
Il giorno del debutto è di quelli che restano impressi per sempre nella memoria e nel cuore. Ad una manciata di minuti dal termine della partita sul campo dell’Arezzo, il bolzanino Stefano Calabrese, classe 2002 è stato lanciato nella mischia da mister Stefano Vecchi. Un nuovo esordio in serie C con la casacca biancorossa dell’FC Südtirol per un ragazzo cresciuto in casa. Calabrese, 18 anni compiuti lo scorso 9 gennaio, centrocampista è infatti un “canterano doc”, infatti ha fatto praticamente tutta la trafila nel settore giovanile, in cui milita da dieci anni. Aggregato da tempo alla prima squadra, domenica 6 dicembre, sul terreno dello stadio “Città di Arezzo” ha avuto l’opportunità di vivere la sensazione di scendere in campo per la prima in campionato: “È stata un’esperienza fantastica, ero molto felice e allo stesso tempo ero anche un po’ teso. Entrare in campo è stata un’emozione indescrivibile” ha dichiarato il giovane biancorosso.
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Es gibt Tage, die man nie vergisst. Stefano Calabrese durfte am 6. Dezember 2020 in Arezzo solch einen erleben. Der 18jährige Bozner, Jahrgang 2002, wurde in den Schlussminuten des 14. Spieltages für Fabian Tait eingewechselt und feierte somit sein Debüt in der Serie C bzw. im Profifußball. Der unermüdliche Mittelfeldrackerer Calabrese ist ein Eigengewächs des FC Südtirol, der in diesem Jahr seine 10. Saison für den weißroten Proficlub bestreitet. Seit letztem Sommer trainiert der junge Bozner konstant mit den Profis. „Das Debüt war eine riesen Emotion! Ich war überglücklich, gleichzeitig aber auch ein bisschen nervös. Es ist nicht einfach zu erklären, wie ich mich im Moment der Einwechslung fühlte“, kommentierte Calabrese nach dem Spiel.
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Serie C-Debüt für Stefano Calabrese
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La prima volta di Calabrese
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FCS e alla ricerca di una mascotte
FCS sucht Maskottchen
Ragazzi e ragazze! Date libero sfogo alla vostra creatività! L’FC Südtirol è alla ricerca di una mascotte ed ha bisogno del vostro aiuto e della vostra fantasia. Disegnate la nuova mascotte, quella che secondo voi meglio rappresenta l’FCS e che vi piace di più. Animali o figure di fantasia: inviateci le vostre proposte a fcscenter@fc-suedtirol.com. Tutti coloro che ci faranno avere un disegno riceveranno un piccolo omaggio firmato Dental Center Human. Attendiamo tutte le vostre grandi idee e i vostri disegni!
Kids! Eure Kreativität ist gefragt! Der FC Südtirol ist auf der Suche nach einem Maskottchen und benötigt dabei eure Hilfe. Zeichnet das neue Maskottchen, welches den FC Südtirol am besten repräsentiert und euch am besten gefällt. Ob Tier oder Fantasiefigur, schickt uns das Bild an fcscenter@fc-suedtirol.com und ihr dürft euch auf ein Geschenk von Dental Center Human freuen. Wir freuen uns auf eure tollen Ideen und Zeichnungen!
Abbiamo già ricevuto dei primi disegni. Aspettando tanti altri, ringraziamo Samuel e Valentina per averci inviato queste bellissime opere.
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Sei un vero tifoso dell‘FCS? Assegna i numeri alle foto dei giocatori. Un piccolo consiglio: potete trovare ulteriori info sul sito internet dell‘FC Südtirol. Wie gut kennst du die Spieler des FC Südtirol? Ordne den Spielerfotos die Nummern zu. Kleiner Tipp: du findest auf der Website des FC Südtirol Informationen dazu.
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2. Mit welcher Aktion beginnt der Schiedsrichter das Spiel? 4. Die Spieler jubeln nach einem? 5. Was trägt der Tormann? 7. Stefano Vecchi ist der? 10. Wie heißt der Abwehrspieler der im Sommer von Triestina zum FC Südtirol gewechselt ist? 11. Eine vom Schiedsrichter verhängte Spielstrafe.
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Beim Fußball braucht man zwei Tore und einen? Wo finden die Fußballspiele statt? Fußball ist eine sehr beliebte? Wer jubelt auf der Tribüne? Wer zeigt gelbe und rote Karten? Mit welchen Körperteil erzielen Spieler nach Flanken oft Tore?
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NOTIZIE IN PILLOLE | KURZ UND KNACKIG Sostegno all’iniziativa “Insieme contro il CoronavirusAdesso tutti” L’FC Südtirol ha aderisce alla campagna di screening a livello provinciale per il contenimento del Coronavirus promossa dalla Provincia Autonoma di Bolzano, che ha messo in atto un‘importante azione congiunta per contenere l’incidenza dell’infezione in Alto Adige. La società FC Südtirol, attraverso due video realizzati dai calciatori Fink e Davi, pubblicati sui social e andati in onda nel corso della trasmissione televisivo “Passione Biancorossa”, unitamente all’appello lanciato in tv dal presidente Baumgartner e ad una serie di comunicati e messaggi, ha invitato i propri tesserati, collaboratori, sostenitori, appassionati sportivi e ogni singola persona a contribuire all’importante iniziativa.
David Wieser, dall’FCS alla panchina con l’Inter di Conte La prima volta non si scorda mai. Lo scorso 22 novembre resterà impresso per sempre nella memoria di David Wieser, giovane talento gardenese classe 2002 approdato alle giovanili dell’FCS a 12 anni, in forza alle giovanili dell’Inter dal 2017. Il ragazzo della Under 18 è stato convocato in prima squadra da mister Antonio Conte e si è seduto in panchina con i neroazzurri in occasione della partita di serie A tra l’Inter ed il Torino. Ha indossato la maglia numeri 51, riponendo per un giorno la numero 8 neroazzurra dell’Under18.
Südtirol Test: Appell an die Bevölkerung Der FC Südtirol beteiligte sich an der von der Landesregierung organisierten Screening-Kampagne, im Rahmen welcher Ende November über 360.000 Südtiroler und Südtirolerinnen auf Covid-19 getestet wurde. Kapitän Hannes Fink und Simone Davi riefen die Bürger dazu auf, sich dem Schnelltest zu unterziehen, um somit dem Land Südtirol zu ermöglichen, schnellstmöglich Einschränkungen der persönlichen Freiheit, in Bildungseinrichtungen und am Arbeitsplatz zu lockern. Die Botschaft der weißroten Profikicker wurde auch in der TV-Sendung „Passione Biancorossa“ ausgestrahlt, in der FCS-Präsident Walter Baumgartner ebenfalls die ScreeningKampagne befürwortete.
David Wieser erstmals für ein Serie A-Match nominiert Ein Jugendspieler des FC Südtirol in der „Scala del calcio“. Die Rede ist von David Wieser, der im Alter von 12 Jahren zum FCS stieß und drei Meisterschaften mit den Weißroten bestritt. Seine starken Leistungen in Bozen überzeugten die Jugendverantwortlichen von Inter Mailand, den damals 15-Jährigen nach „Interello“ zu holen. Seither spielte Wieser für diverse Jugendteams der „Nerazzurri“, ehe er am letzten 22. November erstmals für ein Serie A-Match einberufen wurde. Der talentierte Mittelfeldakteur überzeugte im Training mit den Profis, weshalb ihn Coach Antonio Conte für das Heimspiel gegen den FC Turin nominierte. Wieser nahm mit der Trikotnummer 51 auf der Ersatzbank im San Siro Platz, in Erwartung seine ersten Spielminuten im italienischen Fußballoberhaus zu sammeln.
L’under 15 dona in beneficienza la “cassa squadra” Lodevole iniziativa da parte della formazione under15 biancorossa. I ragazzi, in totale autonomia e indipendenza, hanno deciso di donare la “cassa squadra”, ovvero quanto raccolto nel contesto di spogliatoio in relazione alle micro ammende interne per il mancato rispetto di qualche norma comportamentale. La donazione è stata fatta a beneficio di una associazione scelta dagli stessi ragazzi, la “Jambo Bulkoba”, che ha ringraziato per il significativo gesto. 102
Die U15 spendet für einen guten Zweck Eine Mannschaft mit Herz. Die Jungs unserer U15, die in der laufenden Saison an der nationalen A-Jugendmeisterschaft teilnehmen, spendeten vor wenigen Wochen auf Eigeninitiative den gesamten Betrag der Mannschaftskassa für einen wohltätigen Zweck. Der gesammelte Betrag wurde der Hilfsorganisation „Jambo Bukoba“, welche sich für Bildung, Gesundheit und Chancengleichheit in Tansania einsetzt, zugesprochen. Wir gratulieren unseren Jungs für diese Noble Geste!
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Il parcheggio di tinge di biancorosso Nell’ambito di un’iniziativa congiunta con l’agenzia di pubblicità bolzanina NoiStudio, alcune belle immagini relative ai giocatori biancorossi compaiono in bella mostra nel parcheggio di Piazza Walther a Bolzano. Un motivo in più per ricordare agli appassionati l’impegno dell’FCS. Il tutto con la speranza di poter accogliere quanto prima la gente allo stadio. Die Walther-Garage färbt sich weissrot Im Rahmen einer gemeinsamen Initiative mit der Bozner Werbeagentur NoiStudio, färbte sich vor Kurzem die Walther-Garage in der Landeshauptstadt mit den weißroten Vereinsfarben des FC Südtirol. Die Aktion fand großen Gefallen bei den vielen Besuchern, denen wir hoffentlich schon bald das neue Drusus-Stadion vorführen können.
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Ein unterzeichnetes Trikot für das Mikrobiologie-Labor In den vergangenen Wochen überreichte der FC Südtirol der Direktorin des Labors für Mikrobiologie und Virologie des Südtiroler Sanitätsbetriebs, Elisabetta Pagani, ein von den Profispielern und dem Trainerstab unterzeichnetes Trikots, um sich bei ihr und ihrem Team für die unermüdliche Arbeit der vergangenen Monate zu bedanken. Das Labor freute sich über das zugestellte Geschenk und schickte uns als Dank ein Foto, in welchem sich die lächelnden Gesichter auch unter der Schutzmaske nicht verbergen lassen.
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Una maglia autografata al laboratorio di analisi Nei giorni scorsi l’FC Südtirol ha donato una maglia da gioco autografata da tutti i giocatori e dallo staff tecnico alla dottoressa Elisabetta Pagani, direttrice del Laboratorio Aziendale di Microbiologia e Virologia del Comprensorio di Bolzano dell’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige quale segno di ringraziamento per l’intenso lavoro che tutto il personale della struttura sta svolgendo da tempo, ininterrottamente e con encomiabile dedizione in questo particolare periodo. L’iniziativa è stata particolarmente gradita dallo staff del laboratorio che, in segno di apprezzamento, ha scattato una foto di gruppo con gesti beneauguranti e con grandi sorrisi … sotto le mascherine d’ordinanza.
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Il mister / Der Trainer Massimo Bagatti
Il capitano / Der Kapitän Armando Perna
L’esperto / Der Routinier Davide Luppi
Gli “ex” / Die „Ex“
Matteo Gasperi
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Lorenzo Sgarbi
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Einwohner/abitanti
“Danilo Martelli” 14.884 posti/Sitzplätze
partecipazione al campionato di Serie C Teilnahme an der Serie C
Fondazione Gründung
194,2 km
Vincitore Coppa Italia Veneto Gewinner des Italienpokals – Kreis Venetien Prima partecipazione alla serie C Erste Serie C-Teilnahme
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2° in serie D (C) – ripescato in serie C 2. in der Serie D (C) – Aufstieg am Grünen Tisch
Vincitore Coppa Italia Veneto Gewinner des Italienpokals – Kreis Venetien
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vittorie/Siege FC Südtirol
precedenti bisherige Begegnungen
Il mister / Der Trainer Giuseppe Pillon
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vittorie/Sieg Triestina
Il bomber / Der Knipser Pablo Granoche
La stella / Der Star Francesco Lodi
Gli “ex” / Die „Ex“
416,4 km Mirco Petrella
26 campionati di Serie B Teilnahmen an der Serie B
Fondazione Gründung
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Einwohner/abitanti
campionati di Serie A Teilnahmen an der Serie A
“Nereo Rocco” 26.500 posti/Sitzplätze Vincitore Coppa Anglo-Italiana Gewinner AngloItalian Cup
2° in serie A Vizemeister Serie A Vincitore serie B Serie B-Meister
1947/48 1957/58
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Vincitore serie C1 (A) Serie C1-Meister (A)
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8° posto in serie C 8. Tabellenplatz in der Serie C
2° posto in serie C (B), perde finale play-off 2. in der Serie C (B) – Niederlage im Playoff-Finale
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Die Duschkabine | La cabina doccia
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