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PRIMA DI VIVERE…SOGNARE

Energia, colori, alberi e un rumore ormai sconosciuto, quello del silenzio. Qui alla Bagnaia un pittore come Renoir avrebbe dipinto meraviglie, Neruda scritto poesie senza tempo, il poeta Ovidio avrebbe osservato quasi imbarazzato la bellezza e l’amore che si respira, così abituato a scrivere versi amorosi fin troppo sentiti, persino lui sarebbe rimasto sorpreso dalla perfezione. E di bellezza se ne respira qui, quella eterna e immortale degli dei e della natura. Alla Bagnaia non ci si arriva per caso. Si immagina prima, ancora prima di conoscerla. Ogni giorno, ognuno di noi, se chiude gli occhi per un momento sogna luoghi lontani dal caos quotidiano delle città e forse del cuore. Li immagina e spera di andarci, almeno per una volta. Qui succede che quando si legge la scritta Borgo la Bagnaia, lungo la statale della Grosseto-Siena, priva di traffico e solitaria, già si sente qualcosa di positivo e la macchina quasi da sola segue quella scritta. Un magnete che si chiama energia vi spingerà verso quell’ angolo che non riuscirete a capire come sia finito in mezzo ad una collina così vasta a pochi chilometri da Siena, eppure percorsi pochi metri, mentre si sale e le vostre bocche si spalancheranno per l’estasi, avrete come un ricordo, quel ricordo dei giorni in cui i vostri occhi si socchiudevano e pensavano proprio ad un posto così. Mentre si prosegue lungo un viale dai cipressi perfetti allineati come con un righello, scoprirete intorno a voi un verde accecante che fa parte della tenuta di 1100 ettari, infinita per gli occhi, non più abituati agli spazi. Ecco aprirsi un cancello, nero e dorato, il vostro collo si allunga quando si apre e si scorge appena un tetto…poi due…poi tre, poi un campanile e una chiesa. Ma poi il vostro collo si arresta di colpo perché la Bagnaia è un vero e proprio Borgo Medievale, datato 1200, e sembra un piccolo paesino di un quadro che non appartiene a nessuna corrente, sarebbe rinchiuderlo in un vetro troppo piccolo e qui non c’e’ niente di piccolo. Qui il tempo e’ stato benevolo con un paesaggio rimasto illeso da tutto, come fosse stato volutamente protetto da qualcuno. La proprietaria, la Signora Marisa, lo ha capito e quello che ha dovuto cambiare in fondo non l’ha cambiato, ne ha solo migliorato l’estetica facendolo restare davvero come era. Ha aggiunto quel tocco d’artista che solo le persone con un grande gusto possiedono. I gruppi di casette si uniscono misteriosamente, la chiesa consacrata e’ un delizioso e dolcissimo ritorno ai suoni di campane di paesi provenzali.


Rinascimento e Medioevo si guardano e si mischiano insieme al moderno di una grande piscina, che e’ un pugno di celeste in mezzo al verde, dove affacciano finestre che sono camere di albergo in fondo, ma ancora non lo immaginiamo. Sono luoghi misteriosi sparsi qua e là, ognuno con un proprio carattere. Ma la Bagnaia ha anche una sorella che appartiene alla stessa famiglia. E’ Borgo Filetta, posta dall’altro lato della strada. Ex stazione di dogana, ancora più vecchia della prima, datata 1100. Davvero un’oasi dove il vento si ferma e gli uccelli ci volano sopra con delicatezza, neppure loro riescono a fare alcun rumore, come rispettosi di questo luogo magico. Uno scrigno quello di Bagnaia e Filetta che una volta aperto si capisce perché non ci si può non tornare. Ad impreziosire le strutture una ‘terrazza sul mondo’. Un centro congressi che spunta dalla collina senza disturbare, con una vetrata sul verde che abbraccia la natura e le fa un inchino. Non poteva mancare il benessere. Gli antichi romani e gli etruschi, terra loro questa e si sente, amavano dopo guerre e combattimenti, essere coccolati dalle acque termali. Anche qui infatti, la remise en forme è un viaggio nell’estasi di Buddha, il ‘Buddha Wellness Center’ by Clarins completa l’offerta di questo piccolo mondo antico, con una cascata di quattro metri, che fa da unica voce ad un silenzio ovattato. Bagnaia, Filetta, Buddha SPA by Clarins. Andiamo a conoscerle. Questa la loro storia...


BORGO LA BAGNAIA IL SOGNO DIVENTA REALTA’ Anno 1445. 11 marzo. Era sicuramente una giornata di sole quando un Marchese dal nome ridondante, Jacopo di Galgano Bichi, acquistò il Borgo di Bagnaia, per una cifra che fa sorridere, 1200 fiorini. Oggi se potesse vedere il suo tesoro ne sarebbe certamente orgoglioso, oltre che stupito. Residenza di classe, unica nel suo genere, questo Borgo e’ fatto di stradine e cancelli, pozzi, boschi e meraviglie. Dispiace quasi definirlo albergo, perchè e’ molto di più, lo limita e qui i limiti alla bellezza, alla finezza e alla regalità non esistono. La natura certo e’ stata la prima artefice di così tanta bellezza, ma vi e’ un tocco diverso, passionale e dolcissimo della mano della proprietaria che lo ha fortissimamente voluto e ha combattuto per la sua rinascita, ben consapevole di potenzialità addormentate, che aspettavano solo il “bacio di un principe”. Ovunque si arrivi, ovunque si guardi, si capisce da un minuscolo dettaglio quanto amore e’ stato messo nella ristrutturazione, questo forse il segreto di Bagnaia, la sua stravagante proprietaria. Forse vi capiterà di imbattervici mentre si girovaga per il borgo, e capirete perché tutto qui ha un’energia positiva. Gli otto edifici del borgo racchiudono 72 stanze, o meglio micro-universi, legati da un unico filo conduttore cromatico, il giallo e il rosso. Camere e suite sono ognuna diversa dall’altra, niente e’ uguale qui dentro, ed ogni ospite potrà scegliere la stanza che più gli si addice. Il vero lusso è la diversità, personalizzare, questa la parola d’ordine. Un arredamento fatto di pezzi davvero unici, tutti creati su misura e su disegno della Signora Marisa. Un’arte che ha trovato il suo habitat nei tessuti preziosi e nelle tappezzerie, nelle tende che si poggiano con classe su pavimenti in cotto. I Copriletti e i cuscini sono stati pensati per creare contrasti che abbagliano. Un comfort anche moderno che strizza l’occhio a pezzi di antiquariato rarissimi, provenienti dalle collezioni private di famiglia. Tutte le camere hanno veri quadri come finestre, che si affacciano sul verde delle colline toscane, con lo sguardo su Siena, che dista solo 12 km e pare perfino orgogliosa di avere vicini di casa così degni di ‘lei’. Torri di Babele La stanza cinese, con l’originalissimo letto a baldacchino degno di una regina, le maestose suite presidenziali che invitano all’ozio mentre si guardano i daini dalla finestra. Lanterne che scendono dal soffitto illuminano gli ambienti a strati, tanto da far diventare le pareti arcobaleni di stelle. Soffitti a cassettoni in legno regalano il sapore dei casali toscani.


La stanza con i merletti antichi e’ riservata all’Honey Moon: se si comincia qui un matrimonio c’é chi giura duri per sempre, vista anche l’immersione del bagno in una vera e propria grotta, che pare abbia funzioni miracolose. Una chiesa dentro Bagnaia Nel complesso spicca la Chiesa Medioevale dei Santi Vincenzo e Anastasio, ancora consacrata, dove e’ possibile officiare cerimonie. Gli amanti Paolo e Francesca l’avrebbero scelta in fretta e furia, e ci piace pensare che Vincenzo e Anastasio, sarebbero stati i loro protettori. La cucina Al centro della grande piazza del Borgo, inserita in un giardino segreto a terrazze, il ristorante La Voliera. Esclusivo e raffinato, la sua cucina e’ di altissimo livello. Si cena a lume di candela e si assaggiano piatti della tradizione senza tralasciare le sperimentazioni moderne. Un’enoteca ricca di scelta e ricercata, completa l’offerta di una di quelle serate difficili da dimenticare. ‘La terrazza sul mondo’, per incontrare il mondo Incastonato come un diamante in un anello, il centro congressi La terrazza sul mondo spicca in mezzo alla verdissima collina. Una vista mozzafiato su Siena, vero gioiello della sapiente ristrutturazione. Qui si organizzano eventi indimenticabili che soddisfano ogni esigenza. Moderno e antico insieme, 450 posti con possibilità modulari. Struttura versatile dotata delle più alte tecnologie che offre soluzioni originali e davvero fuori dal comune. Eventi culturali, spettacoli teatrali, convention di altissimo livello. Tutto qui risponde perfettamente alle esigenze degli ospiti, i desideri e le idee sono qui i benvenuti...


BORGO LA FILETTA BED & BREAKFAST A 5 STELLE

Sono le pietre a vista a regnare a Filetta. Si ergono una sopra l’altra con regale sapienza. Era una stazione doganale del 1100, antichissime le origini e tante le leggende che raccontano l’importanza strategica del suo crocevia commerciale che da Siena portava al mare. Mura pregne di storie salvate appena in tempo con un’abilissima ristrutturazione, perchè quando si recupera la storia, anche solo di un pezzo di terra, si recupera la memoria degli uomini . E’ grazie ad un minuzioso lavoro che e’ venuto fuori il vero spirito del Borgo. Una corte interna che ricorda le illustrazioni dei libri di Re Artù fa da cornice alle terrazze che si aprono sui campi di terra rossa. Le strutture originali mantenute non senza fatica hanno creato persino un ‘centro convegni’ delizioso e all’avanguardia con gli archi in pietra senza tempo. Qui le più moderne attrezzature per l’organizzazione di meeting e workshop internazionali rendono i ricevimenti di altissimo livello e sempre esclusivi. Mangiare come una volta… Mentre si ammirano gli ambienti lussuosi ma mai spocchiosi, si nota una scritta di una locanda, detta Locanda del Fantino. Commuove per squisitezza degli arredi. Somiglia davvero alle antiche locande dove gli scrivani medievali con i loro bicchieri di vino rosso riempivano i fogli pieni di inchiostro. Anticamente era uno spazio destinato ad ospitare magazzini e persino animali. Lo si nota proprio perchè gli ambienti, oltre alla grande sala principale, si compongono di salette più appartate, spazi singolari per incontri più intimi e riservati. Anche qui tutte le esigenze saranno soddisfatte. Gli spazi comuni hanno un’atmosfera incantevole grazie agli arredi: panche medievali disegnate appositamente per Filetta, tavoli in stile frattina personalizzati da tessuto high-tech. Tutti hanno in comune un logo, quello del fantino che caratterizza tutto il Borgo. Ogni singolo pezzo di arredamento e’ stato messo con logica e fantasia, e chi lo guarda resta ammaliato da questo ‘paese dei balocchi’ medievale. L’ospite sorriderà dinanzi ai numerosi e originalissimi quadri appesi un po’ ovunque, dove troneggiano cani nobili vestiti da caccia come i loro padroni. Arrivati ad una monumentale credenza rinascimentale, pezzo unico di antiquariato, si noteranno le luci. Qui anche l’illuminazione degli ambienti è stata studiata con ammirevole attenzione. Giochi di torce e nicchie unite alla fiamma tremolante delle candele rendono davvero suggestivo il paesaggio interno. Se uno scrittore scegliesse un luogo dove finire il proprio romanzo da tanti anni


incompiuto, lo finirebbe qui, dinanzi alla luna che entra con la sua luce bianca dagli spazi di piccole finestre sparse non a caso. Gli amanti del buon vino sapranno che l’enoteca di Filetta accontenta i sommelier più esigenti. Mille e una notte... La sosta di una notte e’ inevitabile se si arriva qui. Ecco allora 30 camere ad accogliere l’ospite con semplicità e lusso senza eccessi. Anche qui ogni camera e’ diversa e l’intento è quello di far sentire l’ospite non ospite di un albergo ma della sua stessa casa in Toscana. I letti hanno ognuno una particolarità: in ferro battuto, imbottiti, disegnati. I colori accompagnano perfettamente la pietra e i soffitti, il beige e il marrone dominano, insieme con il logo del fantino. La passione per i cavalli della proprietaria la si nota ad ogni angolo. Sculture meravigliose abitano vari angoli delle camere, con la loro ‘linea’ originale rotondeggiante che addolcisce la loro stazza imponente e li rende tenerissimi animali che sussurrano il loro posto fondamentale nel mondo passato. In fondo Napoleone cosa sarebbe stato senza il suo cavallo bianco? Portare via con sé un pezzo di Toscana e di Filetta… Se Filetta e’ stato un crocevia commerciale si e’ voluto portare avanti la sua origine, anche in questo. Ecco allora che al suo interno negozietti e botteghe tipiche che propongono prodotti locali. Una sosta la merita il Bar del Fantino, dove si potrà assaggiare un’ottima pizza e, per chi avrà fretta di andare verso il mare, persino un servizio di tavola calda. Consigliato anche un aperitivo, proprio qui, da questo lato di collina il sole decide di salutare il giorno. Usciti da Filetta si resta immobili. Vi guarderete intorno e la macchina che vi riporta verso casa sembrerà un’aliena. Sgomenti e storditi vi chiederete se davvero siete nel terzo millennio. E forse penserete: e’ stato un sogno?


BUDDHA WELLNESS SPA by Clarins ‘Benvenuti in Oriente’

Il corpo e’ un luogo dove si trascorre tutta la vita, bisogna prendersene cura, così come la mente, il cui sollievo e’ vitale per il nostro organismo. Una SPA by Clarins, quella di Bagnaia, che pare essersi alzata in volo dal cuore dell’oriente, ed essere atterrata senza far rumore in mezzo ai cipressi e ai prati sempre verdi. Sorge imponente questo tempio del benessere del Borgo Bagnaia, solo a guardarla da fuori con le sue braccia bianche in travertino, si sente sollievo. Questa e’ già l’essenza di una SPA. Sollevare dalla tensioni della vita quotidiana, dalla fatica di un corpo stanco, dalle ansie di una mente piena di stress. Qui la magia si e’ compiuta tanto tempo fa. Il nome Bagnaia richiama l’acqua, il bagno e la tradizione delle acque termali. Fin dal medioevo qui i senesi godevano delle terme che divennero famose al di là dei confini. Proprio allora nacque la leggenda della fonte magica di Santa Caterina. Si diceva alleviasse dolori, anche degli animali, e i contadini spiavano i nobili che vi si bagnavano. Papi, cardinali e principi si immersero in queste fonti, persino Lorenzo il Magnifico e forse Enrico VIII insieme con la sua amante Anna Bolena. Proprio nel punto esatto dove i contadini andavano a cercare ‘l’acqua magica’, e’ stata ritrovata l’antica fonte. Una magia di acque riscoperte a distanza di anni che recenti analisi hanno confermato possedere straordinari poteri curativi. Non a caso qui e’ nata, quale luogo migliore, la Buddha Wellness SPA by Clarins, un centro dove si può chiedere tutto e tutto sarà adattato alle esigenze dell’Ospite. Un tempio di piacere e bellezza di 1300 mq, che guarda verso oriente. L’oriente si respira perché proprio lì, nelle terre di Marco Polo, nasce il culto della cura del corpo e dello spirito. Si entra e ci si spoglia di tutto, abbandonandosi completamente ad un momento tutto nostro. Questo lo scopo di chi gestisce il centro, che ogni anno cresce di più. Una sala fitness appartata completa di attrezzature tecnologiche, 10 cabine per massaggi e trattamenti: sale dal colore tibetano, grandi e magnificamente profumate. Dopo un tuffo nella piscina interna e nei vari idromassaggi, dove spesso troverete fiori dappertutto, verrà a rapire i vostri sensi un personale specializzato e attentissimo ai dettagli.


Qui la gentilezza nasce dal cuore, ancora prima che dalla professionalità. In questo luogo pieno di energia rigenerarsi, godendo dei benefici dell’acqua termale e di mani esperte, è una realtà. Partendo da un’attenta analisi i nostri specialisti impostano percorsi personalizzati, che si avvalgono di metodologie tradizionali e moderne, frutto di un’importante lavoro di ricerca nell’ambito della scienza del benessere, per far ritrovare quell’armonia e quell’equilibrio che spesso sembrano essersi perduti. I trattamenti (di diverse ispirazioni etniche, thailandesi, massaggi shiatsu, ayurvedici, fino al sublime a quattro mani) sono studiati per aiutare il rilassamento ed il ringiovanimento del corpo, della mente e dell’anima. Dopo l’esperienza Buddha SPA by Clarins si torna a casa con più energia e con la consapevolezza di aver raggiunto un più elevato equilibrio interiore. La grande cascata del benessere Mentre ci si fa coccolare, ci si rilassa su poltrone bianche poste dinanzi alla vetrata, davvero spettacolare, che si affaccia sulla piscina termale esterna. Eccola che appare in tutta la sua imponenza la cascata, incastonata da massi di travertino, che nasce altissima (4 metri) e finisce nella piscina immensa, che sgorga ad oltre 30°. Capirete perché papi e cardinali, principi e regine passavano da qui per la meraviglia e l’estasi di un paesaggio che oggi come allora incanta e diventa favola. Salus Per Acquam, una SPA, ma questa di Bagnaia fa risorgere anche gli occhi tanto e’ bella. La musica naturale che vive in ogni istante qui dentro, somiglia al suono delle sirene quando ammaliavano Ulisse e ne impedivano il ritorno a casa. Quel canto ve lo porterete dietro fino a non poterne più fare a meno. Al Buddha SPA by Clarins, si ritorna, sempre.


LA TRIADE DELLE MERAVIGLIE GOLF: PASSIONE E CLASSE IN UNA PALLINA DI 4 CENTIMETRI Tiger Woods, grandissimo campione di golf, qui giocherebbe le sue migliori buche e tirando un sospiro di sollievo direbbe che Bagnaia e’ un posto magico per fare golf, proprio lui che ha visto i migliori green del mondo. E forse anche chi non ha mai svolto l’attività la comincerebbe qui, per ammirare un paesaggio incontaminato e silenzioso. In un luogo con tali distese di verde non poteva mancare un campo da golf, con tutto il bel mondo che ci gira intorno. Uno sport, il golf, che ha milioni di appassionati e sempre più clienti richiedono spazi per giocare. E proprio Bagnaia ha deciso di rendergli omaggio per la felicità di tutti gli appassionati. Il famoso progettista americano Robert Trent Jones, Jr. chiamato a disegnare il percorso a 18 buche, ha disposto il tracciato sui 130 ettari che avvolgono la tenuta a 360 gradi. Una spaziosa ed accogliente club house, frutto di una magistrale ristrutturazione, grazie alla sua posizione sopraelevata consente di dominare l’intero percorso.


CONCORSO IPPICO INTERNAZIONALE Se si entra dentro le scuderie di Bagnaia, viene da pulirsi gli stivali prima di entrare. In mezzo ad un terreno vastissimo e solitario si erge una costruzione perfetta dove i cavalli della Signora Marisa vengono coccolati ogni giorno da personale esperto e spesso dalla lei stessa. La sua passione per questi animali si respira anche nei fienili. Un restyling che ha dato vita a vere e proprie ‘piccole camere di lusso per cavalli di razza. Non e’ un caso che qui si svolga il Concorso Ippico Internazionale, ormai divenuto un cult per il jet set. Gli amanti degli ostacoli sanno che questo concorso non ha nulla da invidiare a Piazza di Siena, ma ha qualcosa in più. La location sembra una distesa del Texas, dove i nitriti dei cavalli somigliano a canti di uccelli. Ogni anno alla fine di settembre si tiene un Concorso dove hanno partecipato i cavalieri piu’ famosi del mondo. Uno spettacolo unico che vede gareggiare cavalli bellissimi e tifare il bel mondo sportivo. Un appuntamento imperdibile che richiama gli appassionati di uno sport autorevole che qui a Bagnaia trova la sua collocazione perfetta. Bagnaia in quei giorni di fine settembre somiglia a quei fotogrammi di un cinema che abbiamo amato, come quello in cui Julia Roberts, nel suo vestito marrone, timidamente tifava vicino a Richard Gere, atteggiandosi a esperta mentre ammirava, come una bambina, il mondo di guanti bianchi e giacche rosse che riempiva di bellezza quel giro di valzer di ostacoli di lusso.


PREMIO ARTE E CULTURA - LA BAGNAIA Il 2003 e’ l’anno della sua nascita. Il Premio viene ufficializzato e diventa un appuntamento annuale per tutti gli amanti dell’arte e della cultura. Ogni anno un tema diverso. Perché diverso e’ il mondo, le idee che produce, la storia che scrive. Ogni anno, da quattro anni, alla Bagnaia entra la cultura e lo fa con un premio a lei dedicato. Un premio fatto anche da giurie di giovani, perché i giovani sono il futuro, il rimedio, la speranza e la conoscenza, vecchia e nuova. Tutto questo e’ il Premio Arte e Cultura la Bagnaia, legato alla famiglia Monti Riffeser ed al suo amore per la cultura. Organizzato, infatti, dall’Associazione Culturale Attilio Monti, che non ha scopi di lucro. Un omaggio per ricordarlo come uomo, come padre, come editore e imprenditore. E soprattutto per ricordarne la sensibilità civile e sociale. Tanti i personaggi vincitori che in questi anni hanno contribuito creare punti di riferimento in termini di conoscenza e soprattutto hanno collaborato al benessere ed al progresso della civiltà. Numerosi i protagonisti come Mariapia Fanfani, Sugata Mitra, Scott Neeson ed ancora Enrico Mentana, Francesco Alberoni e tanti altri. Il Premio si svolge a maggio, quel maggio toscano che rende tutto ancora più magico, perché a Bagnaia la vita culturale cammina insieme ad una ospitalità sempre unica nel suo genere. Un desiderio ammirevole e nuovo quello di distribuire la cultura in tutti i suoi aspetti, perché se qui c’e’ una storia dietro ad ogni pietra che racchiude il borgo, e’ giusto raccontarne di nuove attraverso scambi di idee e ideologie. L’obiettivo di Bagnaia e’ quello di diventare un polo culturale oltre che un albergo di lusso. Tutti insieme editori e giornali, finanza ed economia, spettacolo e divertimento. Un palcoscenico poliedrico dove poter restare anche un solo giorno e imparare qualche nozione in piu’, portarsela in valigia e salire di un gradino la conoscenza. Un po’ di mondo fuori entra dentro la tenuta ed i suoi portoni, portando il vento bellissimo di una pagina scritta, di un articolo di giornale, di un libro e di un sorriso, ma anche di una canzone, qui tanti i concerti che la Signora ha organizzato, persino Claudio Baglioni ha riempito di note il cielo di Bagnaia. Questa e’ una ‘città’ della cultura, una sorta di auditorium dove giovani e meno giovani scambiano conoscenze e opinioni. Una ‘Scuola’ di Socrate, che con la sua ‘ars maieutica’ riuscì a tirare fuori il meglio dei suoi amici e alunni. Maestra di vita e non di banchi Bagnaia. E quale migliore apprendimento di quello fatto dentro ad un posto a cinque stelle! www.premioarteecultura.it


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