FCS News - Februar 2025

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FreddieVeseli Niklas Pyyhtiä

MOMENTI DI GIOIA A FROSINONE: SUCCESSO STORICO E PREZIOSO

Un successo limpido e rotondo quello conquistato dai biancorossi sul terreno dello Stadio Benito Stirpe di Frosinone contro i gialloazzurri ciociari. I r agazzi di mister Fabrizio Castori, confezionando una prova maiuscola, impreziosita dalla doppietta di Silvio Merkaj e dalla rete nel finale, su calcio di rigore, da parte dello specialista Daniele Casiraghi hanno incamerato tre punti preziosissimi in chiave salvezza, cogliendo la più rotonda affermazione esterna in Serie B: 0-3. Comprensibile la grande gioia immortalata dall’obiettivo di Emilio “Momi” Bordoni.

DER FCS FEIERT IN FROSINONE SEINEN HÖCHSTEN AUSWÄRTSSIEG IN DER SERIE B

Drei Tore, drei Punkte: Am 25. Jänner feierte der FC Südtirol in Frosinone einen spektakulären, verdienten und enorm wichtigen Auswärtssieg. Ein Doppelpack von Silvio Merkaj stellte bereits nach gut einer halben Stunde die Weichen auf Sieg, bevor Daniele Casiraghi in den Schlussminuten der zweiten Halbzeit mit einem Elfmeter den endgültigen Spielstand festlegte. Es war der höchste Auswärtssieg in der Geschichte des FC Südtirol in der Serie B. Der Jubel der Spieler, die diesen Erfolg zu Recht feierten, wurde von Fotograf Emilio „Momi“ Bordoni eingefangen.

LE FOTO D’ARTISTA SONO FIRMATE ALFRED TSCHAGER

Le foto di copertina e quelle che impreziosiscono le pagine dedicate alle interviste a Freddie Veseli e Niklas Pyyhtiä sono state scattate dalla mano esperta di Alfred Tschager, fotografo professionista, da tempo legato ai colori biancorossi. Anche in questo contesto, l’obiettivo di Alfred ha colto le espressioni dei due nuovi giocatori, singolarmente e insieme per la foto di copertina di questo numero. Come sempre, gli scatti migliori sono stati il risultato delle interazioni spontanee dei due modelli occasioni, che si sono piazzati sul set in un contesto ideale, in un’atmosfera serena, cordiale, rilassata e armoniosa, come in ogni servizio fotografico di Tschager.

NEUZUGÄNGE IM FOKUS: ALFRED TSCHAGER PORTRÄTIERT PYYHTIÄ & VESELI

Das Titelbild sowie die Fotos, die die umfangreichen Interviews mit Niklas Pyyhtiä und Frederic Veseli begleiten, wurden vom renommierten Fotografen Alfred Tschager aufgenommen, der seit vielen Saisons mit dem FC Südtirol zusammenarbeitet. Die beiden Neuzugänge posierten sowohl einzeln als auch gemeinsam vor seiner Kamera. Die ausdrucksvollsten Aufnahmen entstanden zweifellos in den Momenten, in denen die beiden Spieler miteinander interagierten und dabei sichtlich Spaß an dieser gemeinsamen Tätigkeit hatten. Dies wurde ermöglicht durch die professionelle und harmonische Herangehensweise, die Alfred Tschager bei jedem seiner Fotoshootings an den Tag legt.

INHALT | INDICE

06 IN PRIMO PIANO – Freddie Veseli: Passione e grande esperienza IM FOKUS – Freddie Veseli: Leidenschaft für den Fußball und Erfahrung auf allen Ebenen

18 IN PRIMO PIANO – Niklas Pyyhtiä: “Il mio obiettivo è migliorare sempre” IM FOKUS – Niklas Pyyhtiä: „Täglich besser werden – das ist mein Ziel“

30 PRIMA SQUADRA – Rafforzata la collaborazione con il dottor Christian Thuile PROFIMANNSCHAFT – Gesundheit und Leistung im Fokus: Zusammenarbeit mit Dr. Thuile intensiviert

32 FOTOGALLERY – Quattro punti preziosi nelle ultime tre partite FOTOGALERIE – Der FCS startet mit vier Punkten aus drei Spielen ins neue Jahr

44 LE AVVERSARIE AL “DRUSO” – Reggiana, Sampdoria, Spezia DIE GEGNER IM DRUSUS-STADION – Reggiana, Sampdoria, Spezia

50 INIZIATIVE – La giornata dei soci allo Stadio Druso INITIATIVEN – Mitgliedertag im Drusus-Stadion: Exklusive Einblicke beim Spiel gegen Spezia

54 ATTIVITA’ ESTIVE – Alperia Junior Camp 2025: diciotto tappe in regione, iscrizioni aperte SOMMERAKTIVITÄT – Ein Sommer, 18 Stationen: Die Alperia Junior Camps 2025

60 CLUB PARTNER – Roberto Samaden in cattedra all’FCS Center CLUB PARTNER – Ein Abend mit Roberto Samaden: Einblicke in die Entwicklung von Talenten

64 GIOVANILI – Primavera-2 a centro classifica, in crescita le altre tre squadre nazionali JUGENDSEKTOR – Primavera bis U15: Entwicklungen und Perspektiven im Nachwuchs

68 FCS WOMEN – Anna Infantino: dall’FCS al “Sogno americano” FCS WOMEN – Anna Infantino lebt ihren „American Dream“

80 WHITEREDNEWS – Notizie in pillole WHITEREDNEWS – Kurz und knackig

Passione e grande esperienza FreddieVeseli

Il difensore arrivato ad inizio gennaio vanta un ricco bagaglio di conoscenze e abilità maturate a livello internazionale: dai primi passi in Svizzera, alla formazione nel grande calcio inglese, poi la Serie A italiana con Empoli e Salernitana, con cui ha giocato anche in B oltre che con il Benevento e poi il calcio francese, quello turco e quello albanese, la trafila nelle nazionali giovanili elvetiche con lo storico titolo mondiale Under 17 e 45 gare con la nazionale senior albanese fino all’approdo in biancorosso, dove ha ritrovato mister Fabrizio Castori con il quale ha vinto il campionato cadetto 2020-2021

Trentadue anni compiuti lo scorso 20 novembre e un grande bagaglio di esperienza: Frédéric Shtjefan Veseli, per tutti semplicemente Freddie, in dote ha portato tanto mestiere, La sua passione nasce in Svizzera, nella natia Renens, comune di oltre 20.500 abitanti del Canton Vaud, non distante da Losanna, dove i suoi genitori, albanesi del Kosovo si sono trasferiti prima della guerra, con i tre figli, tutti hanno in comune una grande passione per il calcio, che li ha accomunati da bambini.

Freddie, il mezzano, è l’unico che ha continuato, trasformando la passione in professione. Al suo attivo, in Italia, vanta quasi cento gare in B con una rete e 6 assist, 57

partite in A con 2 assist e poi una lunga lista di categorie in Europa per oltre trecento partite da professionista, impreziosite da 45 partite con la nazionale maggiore dell’Albania (dal 2015) e 57 gare nelle varie nazionali giovanili della Svizzera, dalla Under 15 alla Under 21, con la conquista da protagonista del primo e fin qui unico titolo mondiale Under 17 vinto dagli elvetici.

Freddie, quando hai iniziato a giocare a calcio, quando ti sei appassionato al calcio, dove e come hai cominciato?

“Ho iniziato a giocare all’età di quattro anni perché mio fratello, che ha due anni

più di me, aveva iniziato a giocare in una squadra nella nostra città natale Renens, vicino a Losanna. Per non restare a casa da solo, lo accompagnavo e, mentre lui si allenava, io giocavo nei paraggi. Poco a poco, l’allenatrice della squadra, una donna, mi coinvolse negli allenamenti. E così ho iniziato”.

Hai fatto una lunga, impegnativa e sicuramente importante trafila giovanile internazionale?

“Sì, ho fatto il settore giovanile in Svizzera, a 13 anni sono entrato in un centro federale e poi, all’età di 15 anni, mi sono trasferito in Inghilterra. E’ stato bellissimo, formante

Veseli

e performante, sotto tutti i punti di vista. Ho affrontato un contesto diverso, molto più sviluppato calcisticamente, soprattutto nel settore giovanile. È stata un’esperienza incredibile. Ho dovuto crescere in fretta e maturare velocemente. Senza la famiglia vicino, ho affrontato tutto da solo. Mi sono immerso subito in un calcio altamente strutturato e professionale, con uno spirito di competizione molto importante. Ho dovuto gestire la pressione, dare sempre il massimo di me stesso senza il supporto diretto della famiglia, che mi ha sempre supportato, anche se non in presenza”.

Quando sei arrivato al calcio professionistico?

“Quando ero in Inghilterra, ho sempre fatto parte delle nazionali giovanili svizzere, di cui sono stato capitano, fino all’Under 21. Ho vinto il Mondiale Under 17 con la Svizzera in Nigeria. Dopo quel mondiale, sono tornato al Manchester City e ho firmato un contratto da professionista. Giocavo con la squadra Primavera, composta da calciatori fino a 23-24 anni, e mi allenavo anche con la prima squadra. Poi sono passato ai rivali del Manchester United, che mi hanno voluto”

Quanto ti ha insegnato l’esperienza inglese, sia dal punto di vista calcistico che umano?

“A livello calcistico ho imparato una cultura del lavoro molto importante. Fin dai 15 anni, la preparazione agli allenamenti, le partite e tutto ciò che ruota intorno al calcio sono affrontati con grande serietà e competitività. Lì ho acquisito anche molta disciplina, essenziale per raggiungere certi livelli. Dal punto di vista umano, ho imparato subito la lingua, un aspetto fondamentale per me, dato che oggi parlo fluentemente almeno quattro lingue. Inoltre, capisco anche il tedesco, dato che in Svizzera si parla anche quella lingua. Io provengo dalla parte francese, ma ho studiato il tedesco a scuola”.

Dopo lo United?

“Dopo lo United ho firmato un contratto di due anni con l’Ipswich Town. Tuttavia, nei primi sei mesi non ho giocato a causa di un infortunio al flessore, che mi ha costretto a un lungo recupero. Successivamente, sono andato in prestito per due anni consecutivi al Bury e al Port Vale. Dopo questa esperienza, sono tornato in Svizzera per giocare con il Lugano per una stagione, il che mi ha poi permesso di trasferirmi in Italia. Nel 2016 sono arrivato

all’Empoli, in Serie A. Tuttavia, ho avuto un problema burocratico con il Lugano, che ha ritardato il mio tesseramento.

Quando finalmente è arrivato, ho fatto il mio debutto in serie A con la maglia dell’Empoli, contro il Genoa, 0-0 in trasferta, il 16 ottobre”.

Come è stata la tua esperienza all’Empoli?

“Ad Empoli ho imparato molto, soprattutto sulla tattica e sul modo di giocare in Italia. Tuttavia, il primo anno è stato difficile: eravamo una squadra forte, ma siamo retrocessi, anche per errori nostri. La stagione successiva, in Serie B, è stata invece grandiosa. Abbiamo disputato un ottimo campionato, vincendolo e ritornando subito in Serie A. Nel terzo anno abbiamo lottato fino all’ultimo respiro, ottenendo 38 punti, che di solito sarebbero stati sufficienti per la salvezza”.

100 partite con l’Empoli due stagioni in B, una in A, 6 assist. Poi, sei andato in Francia, al Le Mans, a scoprire un altro calcio?

“Sì, sono andato in prestito in Francia perché volevo cambiare aria. Il trasferimento è avvenuto tardi, quasi alla fine del mercato e l’Empoli ha accettato. Ho trovato questa opportunità grazie al presidente della squadra francese che conoscevo. Purtroppo, però, il prestito è durato pochissimo, perché a causa del Covid il campionato in Francia è stato sospeso”.

Poi sei approdato alla Salernitana e ti sei tolto delle belle soddisfazioni!

“Esatto. Dopo il prestito in Francia sono tornato all’Empoli, ma ho deciso di non restare. Così sono arrivato a Salerno, con mister Castori. È stata una stagione molto bella e storica sia per la squadra che per la città, che in A non ci saliva da una ventina di anni. Ho segnato il mio primo gol

in B sul campo dell’Entella e, soprattutto, abbiamo vinto il campionato in modo straordinario. Poi l’esperienza in A, il Benevento, in B, l’esperienza in Turchia con il Fatih Karagümrük prima di approdare in Albania, al K.S. Egnatia. Ora sono qui”.

Hai giocato ancora 57 partite in Serie A, che esperienza è stata?

“Ho fatto due stagioni in Serie A, una con l’Empoli e una con la Salernitana. Durante la preparazione al campionato con la Salernitana ho avuto un infortunio, che mi ha tenuto fuori per un po’. Quando sono rientrato, però, la situazione societaria era molto complicata e poi c’è stato il Covid, che ha creato ulteriori difficoltà. Nonostante tutto, sono riuscito a giocare alcune partite anche in quella stagione”.

Come descrivi la Serie B italiana?

“È un campionato molto equilibrato e competitivo. A parte una o due squadre che si staccano dal resto, il livello è molto uniforme, rendendolo estremamente difficile. Non perdona gli errori, né una condizione fisica non ottimale. Tuttavia, se rimani concentrato e lavori con serietà, puoi ottenere grandi soddisfazioni. Ogni giornata ci conferma tutto questo e questo dimostra che, nonostante la classifica attuale non ci renda giustizia, con impegno e determinazione possiamo migliorare e raggiungere traguardi importanti”.

Hai giocato nelle giovanili della Svizzera. Quando hai scelto di rappresentare la nazionale dell’Albania, il tuo paese d’origine?

“La scelta è arrivata nel 2015. Giocavo per le nazionali giovanili svizzere, fino all’Under 21, di cui ero anche capitano. Quando ho iniziato a giocare regolarmente con il Lugano, l’Albania mi ha chiamato e ho accettato subito. Giocare in nazionale è qualcosa di straordinario. Rappresentare la propria nazione ti riempie di orgoglio, soprattutto sentendo l’inno nazionale sul campo. Essendo i miei genitori albanesi, per me è un onore rappresentare il Paese delle mie origini. Ho passato otto anni con la nazionale e ho avuto la fortuna di partecipare agli Europei del 2016. Sono esperienze indimenticabili, ma anche cariche di responsabilità: bisogna reggere la pressione di un intero popolo che si aspetta molto da te”.

Quali sono i momenti della tua carriera che ricordi con più piacere, sia a livello personale che di squadra?

“Sicuramente la vittoria del Mondiale

Veseli

Under 17 con la Svizzera, un risultato storico per il Paese. Poi il mio trasferimento in Inghilterra, dove ho vissuto l’emozione della prima panchina con i grandi al Manchester City. Non dimenticherò mai il debutto tra i professionisti con il Barry e le vittorie dei campionati con l’Empoli e la Salernitana, due esperienze indimenticabili. Infine, il debutto con la nazionale albanese e la partecipazione agli Europei sono stati momenti di grande orgoglio”.

Guardando avanti, cosa chiedi a te stesso?

“Guardando avanti, adesso chiedo a me stesso di dare tutto quello che ho, come ho sempre fatto, e di continuare a farlo. Chiedo a me stesso di continuare a migliorare, perché è una cosa che ho sempre cercato di fare e voglio fare. Voglio anche trasmettere qualcosa ai giocatori più giovani, che forse non hanno ancora un punto di vista più ampio sull’esperienza, ma che posso aiutare su certe cose. Inoltre, voglio fare tutto il possibile per salvare il Südtirol quest’anno e rimanere a lungo qui, perché no, nella massima serie, che sarebbe una cosa bellissima”.

Cosa hai trovato qui?

“Innanzitutto, ho trovato delle strutture incredibili, dove c’è tutto per far bene. Infatti, anche la mia fidanzata Eleonora è un po’ triste, perché salgo la mattina al centro sportivo e torno più tardi del solito a casa, dato che qui c’è veramente tutto per lavorare bene.

Ho trovato poi una società molto organizzata, con uno staff disponibile, che lavora tanto. Soprattutto, ho trovato una squadra composta innanzitutto da persone buone, genuine, un gruppo di compagni molto sano, che lavora tanto e dà tutto per fare bene. Ho trovato solo cose positive”.

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E mister Castori come lo hai ritrovato?

“L’ho ritrovato carichissimo, come sempre, pieno di entusiasmo e voglia di fare bene. È molto esigente e intransigente, soprattutto sul fatto che dobbiamo salvare la squadra”.

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Leidenschaft für den Fußball und Erfahrung auf allen Ebenen

Er war der erste Neuzugang, den der FC Südtirol in der Winter-Transferperiode präsentierte. Trainer Fabrizio Castori, mit dem er den historischen Aufstieg in die Serie A mit Salernitana feierte, kennt ihn wie kaum ein anderer und weiß genau, welche Qualitäten er in die Mannschaft einbringen kann. Im Gespräch mit der FCS News gibt Frédéric „Freddie“ Veseli Einblicke in seine ereignisreiche Karriere und verrät, wie er mit dem FC Südtirol die Mission „Klassenerhalt“ erfolgreich meistern möchte

Am 20. November feierte Frédéric Shtjefan Veseli seinen 32. Geburtstag, doch sein Alter ist nicht der einzige Grund, warum er mit großer Erfahrung und Expertise aufwarten kann. Aufgewachsen in Renens, einer Gemeinde mit 20.500 Einwohnern im Kanton Waadt, entdeckte er seine Leidenschaft für den Fußball gemeinsam mit seinen zwei Brüdern – dem älteren und dem jüngeren. Als Sohn von albanischen Eltern aus dem Kosovo, die in die Schweiz auswanderten, hat Freddie es geschafft, diese Leidenschaft zu seinem Beruf zu machen.

Den Großteil seiner Profikarriere verbrachte Veseli in Italien, zwischen Serie A und Serie B, doch auch in zahlreichen anderen Ländern Europas hinterließ er seine Spuren. Auf internationaler

Ebene vertritt der erfahrene Abwehrspieler Albanien und nahm mit der Nationalmannschaft unter anderem an der Europameisterschaft 2016 in Frankreich teil. In jungen Jahren trug er hingegen das Trikot der Schweizer Nationalmannschaften und krönte sich 2009 mit der U17-Auswahl zum Weltmeister.

Freddie, wann hast du mit dem Fußballspielen begonnen und wie ist deine Leidenschaft für den Sport entstanden? „Meine ersten Schritte auf dem Fußballplatz machte ich im Alter von vier Jahren. Mein um zwei Jahre älterer Bruder trat einem Fußballverein in unserer Heimatstadt Renens bei, nahe Lausanne. Um nicht allein zu Hause zu verweilen, begleitete ich ihn zum Training. Während er trainierte, verbrachte ich die Zeit damit,

FreddieVeseli

rund um den Platz allein zu kicken. Die Trainerin der Mannschaft nahm mich schließlich in ihre Übungen auf. So fand ich meinen Einstieg in den Fußball.“

Du hast eine anspruchsvolle und sicherlich prägende internationale Jugendkarriere durchlaufen… „Ja, meine fußballerische Ausbildung begann in der Schweiz. Mit 13 Jahren trat ich einem Förderzentrum des Verbands bei und im Alter von 15 Jahren zog ich nach England. Es war eine wundervolle Zeit, in der ich sowohl auf als auch abseits des Platzes sehr viel dazulernte. Ich stieß auf ein völlig anderes Umfeld, das besonders im Bereich des Jugendfußballs erheblich weiter entwickelt war. Es war eine unvergleichliche Erfahrung, die mich nicht nur sportlich, sondern auch menschlich reifen ließ. Ich musste rasch wachsen und mich schnell an neue Gegebenheiten anpassen. Ohne den direkten Beistand meiner Familie war ich gezwungen, viele Herausforderungen eigenständig zu bewältigen. Ich tauchte in eine hochprofessionelle und strukturierte Fußballwelt ein, in der ein intensiver Wettbewerbsgeist herrschte. Ich lernte, mit dem Druck umzugehen und stets mein Bestes zu geben. Auch wenn meine Familie nicht physisch an meiner Seite war, konnte ich stets auf ihre Unterstützung zählen.“

Wann hast du den Schritt in den professionellen Fußball gemacht?

„Während meiner Zeit in England wurde ich regelmäßig für die Schweizer Jugendnationalmannschaften nominiert, die ich bis zur U21 auch als Kapitän anführte. Mit der U17-Auswahl wurden wir in Nigeria Weltmeister – ein unvergesslicher Erfolg. Nach diesem Triumph kehrte ich zu Manchester City zurück und unterschrieb meinen ersten Profivertrag. Ich spielte in der U23-Mannschaft und hatte auch die Gelegenheit, mit der Profimannschaft zu trainieren. Kurz darauf zog es mich zum Erzrivalen Manchester United, der großes Interesse an mir zeigte und mich verpflichtete.“

Was hat dir die Zeit in England sowohl fußballerisch als auch menschlich beigebracht?

„Fußballerisch hat mir die Zeit in England eine äußerst wertvolle Arbeitskultur vermittelt. Schon im Alter von 15 Jahren wurde der gesamte Prozess rund um das Training, die Spiele und alles, was mit dem Fußball zu tun hat, mit einer bemerkenswerten Ernsthaftigkeit und einem ausgeprägten Wettbewerbsgeist angegangen. Ich habe dort viel über Disziplin gelernt, die eine grundlegende Voraussetzung ist, um auf höchstem Niveau erfolgreich zu sein. Menschlich betrachtet hat mir England geholfen, mich schnell an Situationen anzupassen. Ich lernte die Sprache in kürzester Zeit – ein wesentlicher Schritt, um mich im neuen Umfeld zurechtzufinden. Heute spreche ich fließend mindestens vier Sprachen. Auch Deutsch beherrsche ich gut, was in der Schweiz, wo die Sprache weit verbreitet ist, von Vorteil ist. Ursprünglich komme ich aus dem französischsprachigen Teil des Landes, habe jedoch Deutsch in der Schule gelernt.“

Wie setzte sich deine Karriere nach deiner Zeit bei Manchester United fort?

„Nach meiner Zeit bei Manchester United unterschrieb ich einen Zweijahresvertrag bei Ipswich Town. Leider konnte ich in den ersten sechs Monaten nicht spielen, da ich eine Oberschenkelverletzung erlitt, die eine längere Rehabilitation erforderte. Anschließend wurde ich für zwei aufeinanderfolgende Jahre an Bury und Port Vale ausgeliehen. Nach diesen Stationen kehrte

ich in die Schweiz zurück, um eine Saison mit Lugano zu absolvieren, was mir schließlich den Wechsel nach Italien ermöglichte. 2016 trat ich dem Serie A-Verein Empoli bei. Allerdings gab es ein bürokratisches Problem mit Lugano, das meinen Wechsel verzögerte. Als schließlich alles geklärt war, gab ich am 16. Oktober mein Debüt in der Serie A für Empoli, im Auswärtsspiel gegen Genoa, das 0:0 endete.“

Was kannst du uns zu deiner Zeit in Empoli erzählen?

„Empoli war für mich eine äußerst lehrreiche Station. Besonders in Bezug auf die taktischen Aspekte und den italienischen Spielstil konnte ich viel dazulernen. Das erste Jahr war jedoch wenig erfolgreich. Wir hatten zwar eine starke Mannschaft, mussten aber aufgrund eigener Fehler den Abstieg in die zweite Liga hinnehmen. Die darauffolgende Saison in der Serie B war dafür außergewöhnlich. Wir spielten eine herausragende Meisterschaft, gewannen die Liga und schafften den sofortigen Wiederaufstieg in die Serie A. Im dritten Jahr kämpften wir bis zum letzten Spieltag um den Klassenerhalt. Trotz 38 Punkten, was normalerweise für den Verbleib in der Serie A gereicht hätte, stiegen wir leider erneut in die zweite Liga ab.“

Nach 100 Einsätzen mit Empoli, zwei Saisons in der Serie B und einer in der Serie A, bist du nach Frankreich zu Le Mans gewechselt, um einen anderen Fußball kennenzulernen? „Ja, ich entschied mich, nach Frankreich zu wechseln, weil ich auf der Suche nach etwas Neuem war. Der Transfer kam jedoch

recht spät, fast am Ende des Transferfensters. Diese Gelegenheit ergab sich durch den Präsidenten des französischen Vereins, den ich gut kannte. Leider dauerte das Leihgeschäft nur sehr kurz, da die französische Liga aufgrund der Covid-19-Pandemie frühzeitig abgebrochen wurde.“

Nach deinem Aufenthalt in Frankreich bist du bei Salernitana gelandet und hast dort viele Erfolge gefeiert… „Genau. Nach meiner Leihe in Frankreich kehrte ich zwar zu Empoli zurück, entschied mich jedoch, den Verein zu verlassen. So führte mich mein Weg nach Salerno, zu Trainer Castori. Es war eine historische Saison, sowohl für die Mannschaft als auch für die Stadt, die nach fast zwanzig Jahren endlich wieder in die Serie A aufstieg. Wir sicherten uns den Aufstieg in die erste Liga auf beeindruckende Weise. Nach einem Jahr in der Serie A folgte eine Spielzeit mit Benevento in der Serie B, ein Abenteuer in der Türkei mit Fatih Karagümrük und schließlich mein Aufenthalt in Albanien bei K.S. Egnatia. Und nun bin ich hier.“

Du hast insgesamt 57 Spiele in der Serie A bestritten. Welche Erfahrungen hast du in der höchsten italienischen Liga gemacht?

„Ich habe zwei Saisons in der Serie A gespielt, eine mit Empoli und eine mit Salernitana. Während der Vorbereitung mit Salernitana zog ich mir eine Verletzung zu, die mich für eine Weile außer Gefecht setzte. Als ich wieder zurückkam, befand sich der Verein in einer schwierigen Lage und die Corona-Pandemie erschwerte

die Situation zusätzlich. Dennoch gelang es mir, in dieser Saison noch einige Spiele zu absolvieren.“

Wie würdest du hingegen die Serie B beschreiben?

„Die Serie B ist unglaublich ausgeglichen und hart umkämpft. Bis auf ein oder zwei Teams, die sich abheben, sind die Unterschiede zwischen den Mannschaften minimal. Das macht die Liga besonders schwierig. Fehler werden sofort bestraft und ohne hervorragende Fitness hat man kaum eine Chance. Wer jedoch fokussiert bleibt und seriös arbeitet, kann viel erreichen. Jeder Spieltag zeigt, wie ausgeglichen diese Liga ist. Auch wenn die Tabelle momentan nicht zu unseren Gunsten spricht, bin ich fest davon überzeugt, dass wir mit Entschlossenheit und harter Arbeit unser Ziel erreichen können.“

Du hast für die Jugendnationalmannschaften der Schweiz gespielt. Wann hast du dich entschieden, für die Nationalmannschaft Albaniens aufzulaufen?

„Diese Entscheidung traf ich im Jahr 2015. Ich hatte bis zur U21 für die Schweiz gespielt, war dort sogar Kapitän. Doch als ich beim FC Lugano regelmäßig zum Einsatz kam, kam ein Anruf aus Albanien – ich habe sofort zugesagt. Für die Nationalmannschaft aufzulaufen, ist etwas ganz Besonderes. Es erfüllt mich mit Stolz, mein Land zu vertreten, ganz besonders dann, wenn die Nationalhymne ertönt. Da meine Eltern aus Albanien stammen, ist es mir eine große Ehre, mein Herkunftsland zu repräsentieren. Acht Jahre habe ich für Albanien gespielt und durfte außer-

dem an der Europameisterschaft 2016 teilnehmen. Das war eine unglaubliche Erfahrung. Im Nationalteam trägt man eine große Verantwortung, denn die Erwartungen der Menschen sind sehr hoch.“

Welche Momente deiner Karriere wirst du stets in besonderer Erinnerung behalten, sowohl auf persönlicher Ebene als auch im Teamkontext?

„Ein großartiger Moment war zweifellos der Gewinn der U17-Weltmeisterschaft mit der Schweiz – ein historischer Erfolg für das Land. Aber auch mein Wechsel nach England bleibt mir lebhaft in Erinnerung, vor allem das erste Mal, als ich auf der Bank der Profimannschaft von Manchester City Platz nehmen durfte. Mein Debüt im Profifußball mit Bury werde ich ebenfalls nie vergessen, ebenso wie die beiden Meisterschaften, die ich mit Empoli und Salernitana gewonnen habe.

Diese Erfahrungen bleiben für mich unvergesslich. Und natürlich auch mein Debüt für die albanische Nationalmannschaft sowie die Teilnahme an der Europameisterschaft – Momente, die mich mit immensem Stolz erfüllen.“

Was erwartest du dir für die Zukunft?

„Ich erwarte von mir, weiterhin mein Bestes zu geben, so wie ich es immer getan habe. Das Streben nach Verbesserung ist ein Teil meines Wesens, den ich nicht aufgeben möchte. Zudem möchte ich meine Erfahrungen an die jüngeren Spieler weitergeben. Vielleicht haben sie noch nicht die gleiche Perspektive auf das,

was Erfahrung wirklich bedeutet, doch ich glaube, ich kann ihnen in vielen Bereichen weiterhelfen. Ein weiteres Ziel ist es, alles zu tun, um mit dem FC Südtirol in dieser Saison die Klasse zu halten und langfristig hier zu bleiben.

Es wäre ein großer Traum, noch einmal in der höchsten Liga zu spielen – warum nicht auch eines Tages mit diesem Verein?“

Welches Umfeld hast du beim FC Südtirol vorgefunden?

„Zuallererst habe ich hier herausragende Einrichtungen vorgefunden, die alles bieten, was nötig ist, um erfolgreich zu arbeiten. Tatsächlich ist meine Freundin Eleonora ein wenig traurig, weil ich morgens zum Trainingszentrum aufbreche und oft später als gewöhnlich nach Hause komme. Hier ist wirklich alles vorhanden, um gut zu arbeiten. Der Verein ist hervorragend organisiert und verfügt über ein Team, das stets mit Rat und Tat an unserer Seite steht. Besonders in der Mannschaft habe ich großartige und authentische Menschen getroffen. Es herrscht ein gesundes, unterstützendes Klima, in dem jeder daran arbeitet, gemeinsam erfolgreich zu sein. Insgesamt habe ich nur positive Erfahrungen gemacht.“

Wie hast du Trainer Castori wiedergefunden?

„Ich habe ihn voller Energie und Begeisterung vorgefunden, wie man ihn kennt. Castori ist sehr anspruchsvoll und legt großen Wert auf Disziplin. Er verlangt von uns, alles zu investieren, um die Mannschaft zum Klassenerhalt zu führen.“

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Niklas Pyyhtiä

“Il mio obiettivo è migliorare sempre”

Il centrocampista finlandese, nazionale Under 21 ad un certo punto ha preferito il calcio all’hockey: ha debuttato nella massima serie del suo Paese a 16 anni e a 17 è stato chiamato a Bologna da Di Vaio e il compianto Mihajlovic lo ha fatto debuttare in Serie A. Ha sperimentato la B a Terni, mentre il fratello Mikael si distingue nella National Hockey League con la casacca dei Columbus Blue Jackets

Ha messo a segno due reti nelle prime due partite con la maglia biancorossa. Un bel biglietto da visita per il classe 2003 (25 settembre), Niklas Anton Juhana Pyyhtiä, nato a Turku, in Finlandia, centrocampista dell’FC Südtirol, nazionale under 21 del suo Paese - con vista sull’Europeo in Slovacchia della prossima estate -, arrivato all’inizio della finestra di mercato di gennaio in prestito dal Bologna. Il ragazzo, ventunenne di 186 centimetri è cresciuto, come buona parte dei suoi coetanei e concittadini a pane, hockey e calcio ed un certo punto si è convertito sulla via del pallone. Tuttavia, lo sport del ghiaccio per antonomasia occupa un posto importante in casa Pyyhtiä tant’è che babbo Tomi, ha giocato a calcio e ha allenato l’hockey giovanile, il fratello maggiore Tuomas ha giocato a hockey prima di iniziare la carriera da vigile del fuoco, mentre quello di mezzo, Mikael (nato il 17 dicembre 2001) calca le piste ghiacciate della prestigiosa della NHL con la casacca dei Columbus Blue Jackets, che lo hanno “draftato” al quarto giro del 2020 facendogli firmare un contratto triennale nel maggio 2022 per farlo debuttare in Nhl – dopo una stagione in AHL a Cleveland - il 13 aprile 2023 contro i leggendari Pittsburgh Penguins, contro cui ha confezionato un assist nel ruolo di ala sinistra.

Niklas, quando hai iniziato a “fare sport”?

“A 4-5 anni, a casa mia, prima calcio e poi calcio e hockey su ghiaccio, come i miei fratelli, Tuomas, il più grande che ora ha smesso e Mikael, che invece gioca ancora ad hockey, nella Nhl, a Columbus, nell’Ohio. La passione ce l’ha trasmessa nostro padre, che ha giocato a calcio e ha fatto l’allenatore di hockey, anche dei miei fratelli. Prima abbiamo cominciato nelle squadre delle nostre zone, i nostri quartieri, poi in quella maggiore, a 9-10 anni.

A 10-11 anni ho cominciato a sognare di trasformare la mia passione per lo sport in qualcosa di importante e a maturare la scelta. A 13-14 ho scelto di dedicarmi al calcio, mentre i miei fratelli hanno proseguito con l’hockey: Tuomas ha smesso da poco per formarsi come fireman, mentre Mikael è arrivato al professionismo in National Hockey League”.

Difficile dire chi tra Niklas e Mikael sia più famoso, certo è che i due fratelli stanno percorrendo due significative strade sportive parallele. Un finlandese in NHL è qualcosa di abbastanza comune, meno un finlandese nel calcio italiano che conta. Attualmente il più famoso è l’attaccante Joel Pohjanpalo, il primo è stato il classe 1965 Mika Aaltonen, come Pyyhtiä del TPS Turku, ingaggiato dall‘Inter nel 1988, dopo aver battuto l’Inter in Coppa Uefa allo stadio di San Siro l‘anno precedente e girato in prestito prima al Bellinzona e poi al Bologna nel 1988-1989, per poi vestire la maglia dell’Herta Berlino e di altre squadre, con 19 gare in nazionale. 37 anni dopo Aaltonen, un finlandese e tornato a Bologna. Nell’estate del 2021, i rossoblù si sono assicurati le prestazioni di un giovane di belle speranze, di un prospetto interessante come Niklas Pyyhtiä, arrivato in Italia dopo aver debuttato a 16 anni nel massimo campionato finlandese.

Sei uscito di casa presto per coltivare una passione, che poi è diventata una professione: ci racconti quel periodo?

„Dalle giovanili del TPS sono arrivato in prima squadra, debuttando nella massima lega giovanissimo, poi un’altra stagione nella massima serie ad Espoo con l’FC Honka e, a 17 anni arrivai al Bologna. Mi volle il direttore sportivo Marco Di Vaio. Uscire di casa non è mai facile a quell’età, tuttavia la scelta l’abbiamo fatta tutti insieme, dopo aver parlato con il direttore spor-

tivo. Il primo anno non è stato facile, soprattutto per via della lingua. Nuova cultura, non parlavo italiano, ho iniziato comunque a capire abbastanza velocemente, ma non ho parlato bene per molto tempo, fino a quando sono arrivato in Primavera, dove ho trovato un altro finlandese, Kasper Paananen, arrivato prima di me al Bologna. Mi ha aiutato molto e mi sono integrato al meglio, rapidamente. La società mi è stata sempre accanto, aiutandomi in ogni cosa, come pure la famiglia, seppur lontana“.

A farti debuttare in Serie A è stato niente meno che il grande, compianto, Sinisa Mihajlovic, che ti schierò in campo quando avevi 18 anni, il 17 gennaio 2022 nella partita casalinga contro il Napoli a 20’ dal 90’ …

„È stato un buon esordio in Serie A. Purtroppo mi infortunai alla caviglia poco dopo, in allenamento, e rimasi fuori fino a fine stagione“.

Thiago Motta mister dei felsinei e attuale allenatore della Juventus, ti riportò dalla Primavera alla prima squadra rossoblù, che ricordo hai?

„Thiago Motta mi ha fatto crescere moltissimo, l‘ho visto come un allenatore che tira fuori il massimo da un giocatore. Bologna mi ha formato, mettendomi nelle condizioni migliori per crescere“.

Sei partite di Serie A con Thiago Motta e gli ottavi di Coppa Italia Frecciarossa contro la Lazio, la convocazione nella nazionale finlandese Under 21, poi, nell‘estate del 2023 la cessione in prestito alla Ternana in Serie B: 31 gare, un gol e due assist nella scorsa stagione con la casacca rossoverde delle “Fere”.

Il campionato cadetto come lo valuti?

“La Serie B è difficile impegnativa, equilibrata. Tutti possono vincere contro tutti,

in ogni momento. La classifica è sempre corta e bisogna dare sempre il massimo. Lo scorso anno, a Terni, ho imparato tanto. E’ stata una preziosa esperienza nel mio percorso di crescita: ho capito cosa vuol dire la pressione, a gestire le difficoltà e cercare soluzioni fino a quando ho potuto.

In aprile mi sono fermato, in allenamento, a causa di un‘infezione batterica al ginocchio. Sono stato operato a maggio e sono tornato a giocare dopo qualche mese, con la Primavera del Bologna. Anche se alla fine non siamo riusciti a mantenere la categoria, quello scorso è stato un anno molto prezioso per me.

La lotta per evitare la retrocessione, unita all‘enorme pressione per cercare di uscire dal fondo della classifica, mi hanno consentito di crescere come calciatore, insegnandomi a saper stare nella difficoltà, nella sofferenza. Terni, per me, è stata un‘importante scuola di vita“.

La tua nuova esperienza è cominciata bene: due gol nelle prime due partite e tanto impegno.

“Possiamo salvarci, se giocheremo come contro il Catanzaro e Sassuolo. Sono qui per fornire il mio massimo contributo, per dare tutto per la causa comune. Importanti i gol, indipendentemente da chi li fa. E’ chiaro che fa piacere segnare, ma quello che conta veramente è il risultato della squadra. Guardo avanti di partita in partita con tante buone aspettative, stando sul pezzo”.

Guardando avanti, quali sono le tue aspettative, le tue ambizioni. La prossima estate ci saranno gli Europei Under 21 in Slovacchia con la Finlandia qualificata. Cosa ti proponi?

“Mi piacerebbe giocare molto, meritare il posto in squadra. E poi, migliorare, migliorare sempre per aiutare al massimo la squadra. L’Europeo è uno degli obiettivi e mi farebbe piacere esserci, anche perché

la Finlandia è solo alla seconda partecipazione. Comunque, non voglio guardare troppo lontano. Ora per me conta solo l’FC Südtirol“.

L’hockey lo segui, riesci a vedere le partite di tuo fratello Mikael in Nhl?

“Le partite non tanto per via del fuso orario, ma i risultati li guardo sempre, ogni mattina. Con mio fratello ci sentiamo ogni tanto, come pure con i miei familiari. In estate, a casa, ci confrontiamo sempre e poi ci sentiamo, anche dopo ogni partita. Prima o poi, con Mikael, riusciremo anche a vedere le rispettive partite in presenza. Mio padre quando ha saputo che mi sarei trasferito qui, mi ha chiesto se so che a Bolzano c’è una di hockey, pure biancorossa. L‘hockey su ghiaccio mi piace e a Bologna non c‘era.

Ho saputo che qui coach Kai Suikkanen si è fatto apprezzare molto. Lo conosco bene, è stato head coach quando il TPS Turku diventò campione di Finlandia per

l‘ultima volta nel 2010 e ha fatto parte dello staff che ha vinto la medaglia di bronzo alla Coppa del Mondo Under 20 in Canada nel 2021”.

Affinità tra calcio e hockey?

“Il contrasto fisico, la mentalità, l’intensità del gioco”.

Il tuo sogno nel cassetto?

“Fare il meglio possibile. Il mio sogno da bambino l’ho coronato arrivando in Italia per giocare a calcio. Per il calcio faccio tutto il possibile e ogni giorno cerco di migliorarmi, di crescere, di apprendere il più possibile”.

Il ruolo preferito?

“Mezzala sinistra. Ho sempre giocato in questa posizione, comunque mi adatto senza problemi anche a destra, che come play”.

L’ambiente altoatesino?

“Mi piace tanto. E’ piaciuto moltissimo anche a Claudia, la mia ragazza. Lei è del nord della Finlandia”.

Niklas Pyyhtiä

„Täglich besser werden –das ist mein Ziel“

Mit zwei Toren in seinen ersten beiden Einsätzen für die Weißroten hat der junge Finne binnen kürzester Zeit die Herzen der Südtiroler Anhänger erobert. Da sein Wechsel nach Bozen Anfang Jänner bekanntgegeben wurde, gab es für ihn praktisch keine Zeit für eine Eingewöhnungsphase. Doch dieser Umstand scheint Pyyhtiä keineswegs zu bremsen – im Gegenteil, er scheint geradezu darauf bedacht, die neuen Herausforderungen mit Bravour zu meistern

Am 25. September 2003 in Turku geboren, fließt in Niklas Pyyhtiäs Adern zweifellos sportliches Blut. Sein Vater Tomi war selbst als Fußballspieler aktiv, bevor er seine Leidenschaft in das Coaching von Nachwuchshockey-Teams legte. Niklas‘ ältester Bruder Tuomas widmete sich über Jahre dem Eishockey, bevor er sich eine berufliche Laufbahn als Feuerwehrmann aufbaute. Mikael, der mittlere Bruder, verfolgte dagegen konsequent seine Eishockey-Karriere und hat sich bis in die internationale Elite dieser Sportart emporgearbeitet. 2020 wurde der 23-Jährige in der vierten Runde des NHL-Drafts von den Columbus Blue Jackets ausgewählt. Nach einer vielversprechenden Zeit in der AHL mit den Cleveland Monsters erkämpfte sich Mikael einen festen Platz im Kader der NHL und kommt seither regelmäßig zu Eiszeit in der besten Liga der Welt. Auch Niklas zeigte in jungen Jahren gro-

ßes Talent im Eishockey, doch er entschied sich, dem Fußball den Vorzug zu geben. Eine Entscheidung, die sich bereits in jungen Jahren als überaus erfolgreich erwies.

Niklas, wann hast du begonnen, dich dem Sport zu widmen? „Schon im Alter von etwa 4 oder 5 Jahren habe ich begonnen, fleißig Sport zu betreiben. Zuerst war es Fußball, später kam auch Eishockey dazu, genauso wie bei meinen Geschwistern. Die Leidenschaft für den Sport wurde uns von unserem Vater weitergegeben, der selbst Fußball spielte und später als Eishockey-Trainer tätig war, unter anderem auch für meine Brüder. Zunächst spielten wir in den lokalen Mannschaften unseres Viertels, bevor wir mit etwa 9-10 Jahren zu größeren Teams wechselten. Wenig Zeit später begann ich, den Traum zu hegen, meine Leidenschaft

für den Sport in etwas Größeres zu verwandeln. So traf ich nach einigen Jahren die Entscheidung, mich voll und ganz dem Fußball zu widmen, während meine Brüder ihren Weg im Eishockey fortsetzten. Mein ältester Bruder Tuomas hat mittlerweile mit dem Eishockey aufgehört, während Mikael, der mittlere Bruder, immer noch aktiv spielt – und zwar in der NHL bei den Columbus Blue Jackets in Ohio.“

Es ist nicht leicht zu bestimmen, wer von den Brüdern Niklas und Mikael mehr Bekanntheit genießt. Klar ist jedoch, dass beide beeindruckende, wenn auch unterschiedliche sportliche Laufbahnen eingeschlagen haben. Während finnische Spieler in der NHL keine Seltenheit mehr sind, bleibt ein Finne im italienischen Spitzenfußball eine Ausnahmeerscheinung.

Die Geschichte der finnischen Fußballer in Italien begann jedoch schon 1988 mit Mika Aaltonen. Der aus der Talentschmiede von TPS Turku stammende Aaltonen wurde von Inter Mailand verpflichtet, nachdem er ein Jahr zuvor im UEFA-Cup mit seinem Tor für eine Sensation sorgte – ein 1:0-Sieg im San-Siro-Stadion gegen die „Nerazzurri“. Nach seinem Wechsel zu Inter wurde er zunächst an den FC Bellinzona in die Schweiz und anschließend für eine Saison an Bologna verliehen. Aaltonen blieb ein Wegbereiter, doch es sollte Jahrzehnte dauern, bis ein weiterer Finne nach Bologna wechselte.

37 Jahre später, im Sommer 2021, verpflichteten die „Rossoblù“ Niklas Pyyhtiä, einen jungen Mittelfeldspieler, der als eines der vielversprechendsten Talente seines Landes gilt. Bereits mit 16 Jahren feierte er sein Debüt in der höchsten finnischen Liga und bewies, dass er das Potenzial hat, sich auf internationaler Bühne zu etablieren.

Du bist sehr früh von zu Hause ausgezogen, um deiner Leidenschaft nachzugehen, die später zu deinem Beruf wurde. Was kannst du uns über diesen Sprung erzählen?

„Von der Jugendakademie des TPS schaffte ich den Sprung in die erste Mannschaft und debütierte bereits in sehr jungen Jahren in der höchsten finnischen Liga. Danach spielte ich eine weitere Saison in der ersten Liga, diesmal für den FC Honka in Espoo. Mit 17 Jahren kam es zum Wechsel nach Bologna – auf Wunsch des Sportdirektors Marco Di Vaio. Dieser Schritt war eine gemeinsame Familienentscheidung, die wir nach Gesprächen mit dem Sportdirektor getroffen hatten. Es nicht einfach, in diesem Alter das Elternhaus zu verlassen. Besonders das erste Jahr war herausfordernd, in erster Linie wegen der Sprachbarriere. Ich kannte weder die Kultur noch sprach ich Italienisch. Zwar begann ich recht schnell, die Sprache zu verstehen, doch es dauerte eine Weile, bis ich mich flüssig ausdrücken konnte. In der Primavera-Mannschaft traf ich auf einen weiteren Finnen, Kasper Paananen, der schon länger in Bologna war. Dank seiner Unterstützung fiel es mir leichter, mich in die neue Stadt einzuleben. Auch der Verein stand mir immer unterstützend zur Seite und half mir bei allem, was nötig war. Gleichzeitig gab mir auch meine Familie, trotz der großen Distanz, viel Rückhalt.“

Dein Debüt in der Serie A hast du unter der Leitung des unvergessenen Sinisa Mihajlovic gefeiert. Am 17. Jänner 2022, im Heimspiel gegen Napoli, wurdest du 20 Minuten vor Schluss eingewechselt…

„Es war ein gelungener Einstieg in die Serie A, an den ich mich gerne zurückerinnere. Leider zog ich mir kurz darauf im Training

eine Knöchelverletzung zu, die mich bis zum Saisonende außer Gefecht setzte.“

Thiago Motta, damals Trainer in Bologna und heute Coach von Juventus, hat dich aus der Primavera zurück in die Profimannschaft geholt. Welche Erinnerungen verbindest du mit ihm?

„Thiago Motta hat mich sehr in meiner Entwicklung gefördert. Er ist ein Trainer, der aus jedem Spieler das Maximum herausholt. Die Zeit in Bologna war für mich prägend, dort hatte ich die besten Bedingungen, um mich weiterzuentwickeln.“

Unter Thiago Motta absolvierte Niklas Pyyhtiä sechs Spiele in der Serie A und kam auch im Achtelfinale des Italienpokals gegen Lazio zum Einsatz. Seine starken Leistungen führten zur Ein-

berufung in die finnische U21-Nationalmannschaft. Im Sommer 2023 erfolgte der Wechsel auf Leihbasis zu Ternana in die Serie B. In der vergangenen Saison absolvierte er dort 31 Spiele, erzielte ein Tor und lieferte zwei Vorlagen.

Welchen Eindruck hast du von der Serie B gewonnen?

„Die Serie B ist eine sehr herausfordernde und ausgeglichene Liga. In dieser Meisterschaft kann jeder gegen jeden gewinnen. Die Tabelle ist stets eng, weshalb man immer auf höchstem Niveau spielen muss. Das letzte Jahr in Terni war für mich besonders lehrreich. Es war eine wichtige Etappe auf meinem Weg der Weiterentwicklung. Ich habe verstanden, was es bedeutet, unter Druck zu stehen, Schwierigkeiten zu meistern und nach Lösungen zu suchen. Im April musste ich mich jedoch aufgrund einer bakteriellen Infektion im Knie aus dem Training zurückziehen.

C P I T T U R E E D I L I R I S T I A N I

Im Mai folgte eine Operation, woraufhin ich erst nach einigen Monaten aufs Spielfeld zurückkehren konnte. Auch wenn wir am Ende den Abstieg nicht verhindern konnten, war das vergangene Jahr für mich äußerst wertvoll. Der Abstiegskampf und der immense Druck, aus dem Tabellenkeller herauszukommen, haben mir als Spieler viel beigebracht. Diese Momente haben mir gezeigt, wie man auch in schwierigen und schmerzhaften Situationen standhaft bleibt. Terni war für mich daher eine wichtige Etappe.“

Mit zwei Toren in den ersten beiden Spielen bist du hervorragend in dein neues Abenteuer gestartet. Wie bewertest du die ersten Begegnungen mit dem FC Südtirol?

„Wenn wir weiterhin so spielen wie zuletzt, bin ich überzeugt, dass wir den Klassenerhalt schaffen können. Mein Ziel ist es, stets alles zu geben und die Mannschaft bestmöglich zu unterstützen. Tore sind wichtig, aber entscheidend ist der Erfolg des Teams, nicht, wer sie erzielt. Natürlich macht es Freude, selbst zu treffen, doch am Ende zählt nur das Ergebnis. Ich gehe jedes Spiel mit großer Zuversicht und voller Konzentration an.“

Wenn du nach vorne blickst, welche Ziele und Erwartungen hast du? Im nächsten Sommer finden die U21-Europameisterschaften in der Slowakei statt und Finnland ist dabei. Was erhoffst du dir?

„Ich möchte möglichst viel Spielzeit bekommen und mir einen Platz im Team erkämpfen. Mein Fokus liegt darauf, mich ständig weiterzuentwickeln und der Mannschaft behilflich zu sein. Die Europameisterschaft ist definitiv ein großes Ziel, gerade weil Finnland erst zum zweiten Mal daran teilnimmt. Trotzdem richte ich meinen Blick nicht zu weit in die Zukunft – für mich zählt jetzt einzig und allein der FC Südtirol.“

Schaffst du es, hin und wieder die NHL-Spiele deines Bruders Mikael zu verfolgen?

„Aufgrund der Zeitverschiebung schaffe ich es leider nur selten, die Spiele in Echtzeit anzusehen. Die Ergebnisse checke ich aber jeden Morgen. Mit Mikael und meiner Familie stehe ich in regem Kontakt, besonders nach den Spielen tauschen wir uns aus. Im

Niklas Pyyhtiä

Sommer, wenn wir zu Hause sind, sprechen wir viel über unsere Erfahrungen. Irgendwann werden wir es sicherlich schaffen, uns gegenseitig live spielen zu sehen.

Mein Vater hat mich übrigens gleich darauf hingewiesen, dass es in Bozen auch eine Eishockeymannschaft gibt. In Italien habe ich bisher noch kein Eishockeyspiel besucht, da das in Bologna kein Thema war. Mein Vater hat mir außerdem von Kai Suikkanen erzählt, der hier sehr geschätzt wird. Ich kenne ihn noch aus der Zeit, als TPS Turku 2010 finnischer Meister wurde. Außerdem war er Teil des Trainerstabs, als Finnland 2021 bei der U20-Weltmeisterschaft in Kanada Bronze holte.“

Welche Parallelen siehst du zwischen Fußball und Eishockey?

„Der physische Kontakt, die Mentalität und die Intensität des Spiels.“

Was ist dein größter Traum?

„Mit dem Wechsel nach Italien, um dort als Profifußballer zu leben, habe ich meinen Kindheitstraum bereits zum Teil verwirklicht. Für den Fußball tue ich alles, was in meiner Macht steht, und strebe jeden Tag danach, mich weiterzuentwickeln, dazuzulernen und mich kontinuierlich zu verbessern.“

Auf welcher Position spielst du am liebsten?

„Ich bevorzuge es, als linker ‚8er‘ zu spielen. Das ist die Position, auf der ich den Großteil meiner Karriere gespielt habe. Aber ich

bin flexibel und kann mich problemlos auf der rechten Seite oder als Spielmacher einfügen.“

Wie empfindest du das Leben in Südtirol?

„Ich fühle mich hier sehr wohl. Auch meiner Freundin Claudia, die aus dem Norden Finnlands stammt, gefällt es hier sehr gut.“

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La Parità di Genere e la Certificazione 125/2022: un Vantaggio Strategico per le Aziende e una Spinta verso l’Inclusione Sociale

La parità di genere è un obiettivo cruciale per creare ambienti di lavoro equi e inclusivi, si tratta di un tema di grande rilievo che necessita un approfondimento significativo. In quest’ottica, la Certificazione 125/2022 rappresenta uno dei principali strumenti per le aziende che vogliono dimostrare il loro impegno in questa direzione e mirano ad una crescita etica oltre che professionale.

COS’È LA CERTIFICAZIONE 125/2022?

La Certificazione 125/2022 è una garanzia della conformità delle aziende a standard elevati in termini di parità di genere. Si tratta di una certificazione che non solo attesta l’equità e l’inclusione nelle pratiche aziendali, ma è anche un requisito essenziale, o premiante, per accedere agli appalti finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Le aziende certificate, infatti, possono ottenere un vantaggio competitivo nelle gare d’appalto, dimostrando un impegno concreto verso una gestione più etica e responsabile. Questa certificazione verifica ed attesta dunque la conformità delle aziende a standard elevati in termini di parità di genere, riconoscendo le politiche e le pratiche aziendali volte a garantire pari opportunità tra uomini e donne, in un ambiente di lavoro equo e rispettoso.

QUALI SONO I VANTAGGI?

Numerosi sono i vantaggi per le aziende che mirano a partecipare agli appalti finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Nel dettaglio possono usufruire di un accesso prioritario agli appalti, ottenendo quindi un punteggio aggiuntivo nelle gare oltre che un miglioramento dell’immagine aziendale verso clienti, partner e investitori. Un vantaggio ulteriore è quello di ottenere un ambiente di lavoro inclusivo e rispettoso delle diversità, favorendo l’assunzione e la fidelizzazione di dipendenti volenterosi e talentuosi. Infatti, numerose ricerche affermano quanto le aziende che implementano politiche di parità di genere contribuiscono a creare contesti di lavoro armoniosi e produttivi, promuovendo il benessere dei dipendenti e riducendo le disparità. Tali aspetti a loro volta attivano l’innovazione in quanto la diversità di pensiero e di esperienze porta a soluzioni più creative, accrescendo la competitività aziendale.

ETICA E PROFESSIONALITÀ

Tale certificazione, oltre ad essere una leva strategica per gli appalti, è dunque, un segno di grande inclusione sociale. Le aziende che decidono di investire nella Certificazione 125/2022 scelgono con grande consapevolezza di costruire un futuro lavorativo equo e sostenibile e con il loro impegno eticamente nobile, attivano concretamente un cambiamento socio-economico nel Paese. In conclusione, la Certificazione 125/2022 non è semplicemente una necessità per chi punta agli appalti PNRR, ma rappresenta un passo significativo verso la realizzazione di una società eticamente evoluta, con una visione ampia, per mettere in atto un approccio strategico capace di apportare benefici a breve e lungo termine sia per l’organizzazione che per la comunità nel suo complesso.

I progetti sulla parità di Genere possono essere finanziati con fondi pubblici. Se sei interessato a sviluppare la parità di genere nella tua azienda, contattaci qui: comunicazioni@gruppoiovine.it

Rafforzata la collaborazione

CON IL DOTTOR CHRISTIAN THUILE

In sinergia con lo staff sanitario, il medico e eserciterà un ruolo centrale nell’ambito del miglioramento delle performance

L’FC Südtirol è costantemente impegnato nella gestione attenta, funzionale e completa dei propri calciatori.

In questo ambito è stata ulteriormente consolida ed estesa la collaborazione con il dr. Christian Thuile. Grazie alla grande esperienza e alle competenze avanzate in medicina nutrizionale, medicina sportiva e naturopatia, il dr. Thuile esercita ed eserciterà un ruolo centrale nell’ambito del miglioramento delle performance.

Attraverso consulenze nutrizionali personalizzate e interventi mirati, il dr. Christian Thuile lavora per garantire ai giocatori dell’FC Südtirol di essere nelle migliori condizioni per affrontare la seconda parte della stagione. Particolare attenzione è rivolta al monitoraggio della condizione fisica e alla gestione del recupero, soprattutto dopo periodi di intenso allenamento o in seguito ad infortuni.

In stretta sinergia con lo staff tecnico e il

settore medico della società, il dr. Thuile sviluppa soluzioni personalizzate per migliorare il rendimento degli atleti.

L’obiettivo principale è quello di promuovere la salute e il benessere dei calciatori, ottimizzando al contempo la condizione fisica. “Con le sue vaste competenze mediche, il dr. Thuile rappresenta un valore aggiunto fondamentale per l’FC Südtirol”, sottolinea l’Amministratore delegato Dietmar Pfeifer.

Gesundheit und Leistung im Fokus: Zusammenarbeit

mit Dr. Christian Thuile intensiviert

Dr. Thuile arbeitet eng mit dem Trainerstab sowie der medizinischen Abteilung des FCS zusammen, um maßgeschneiderte Konzepte zur Leistungssteigerung zu entwickeln

Der FC Südtirol setzt auf eine ganzheitliche Betreuung seiner Spieler und hat deshalb die Zusammenarbeit mit Dr. med. univ. Christian Thuile intensiviert.

Als erfahrener Arzt mit umfassenden Qualifikationen in Ernährungsmedizin, Sportmedizin und Naturheilkunde soll Dr. Thuile maßgeblich dazu beitragen, die Leistungsfähigkeit der Athleten zu optimieren.

Durch individuelle Ernährungsberatung und gezielte medizinische Betreuungsmaßnahmen sorgt Dr. Thuile dafür, dass die Spieler der Profimannschaft optimal für die Herausforderungen der Meisterschaftsrückrunde gerüstet sind. Besondere Aufmerksamkeit gilt der Überwachung des Leistungszustands und der Regeneration der Spieler nach intensiven Belastungen und Verletzungen.

Dr. Thuile arbeitet eng mit dem Trainerstab sowie der medizinischen Abteilung des FCS zusammen, um maßgeschneiderte Konzepte zur Leistungssteigerung zu entwickeln. Die Zusammenarbeit zielt außerdem darauf ab, die Gesundheit und das Wohlbefinden der Spieler zu fördern. „Mit seiner umfassenden medizinischen Expertise stellt Dr. Thuile einen wertvollen Mehrwert für den FC Südtirol dar“, freut sich Geschäftsführer Dietmar Pfeifer.

Quattro punti preziosi

nelle ultime tre partite

Dopo il pareggio interno con qualche rammarico contro il Catanzaro è arrivato lo stop sul campo della capolista Sassuolo che ha lasciato spazio alle recriminazioni e poi il convincente successo nel match sul terreno del Frosinone nella seconda trasferta consecutiva

Quattro punti, frutto di un pareggio interno - che sta stretto - contro il Catanzaro e un successo preziosissimo sul campo del Frosinone (dopo una inopinata sconfitta sul campo della capolista Sassuolo) costituiscono il ruolino di marcia biancorosso nelle ultime tre giornate del campionato di Serie BKT.

L’FC Südtirol conquista un punto nel match casalingo con il Catanzaro nella

21a giornata, seconda del girone di ritorno, sul terreno dello Stadio Druso di Bolzano. Finisce 1-1 (1-1 al riposo) e con qualche rammarico per i padroni di casa. La gara si sblocca dopo appena 3’: primo angolo, dalla sinistra calcia Pontisso, sottoporta Bonini la tocca per ultimo a pochi centimetri dalla porta di Poluzzi e manda la palla in rete: 0-1. I biancorossi reagiscono immediatamente e acciuffano l’1-1 all’8’: cross dalla destra di Rover, conclusione al volo di Pyyhtiä, devia Scognamillo, che spiazza Pigliacelli. Poi una raffica di occasioni ravvicinate mancate dai padroni di casa e nel recupero del primo tempo il rigore sbagliato dal Catanzaro con Iemmello, che calcia alto. Nella ripresa i biancorossi confezionano numerose palle-gol, ma non riescono a segnare.

Nel turno successivo, la capolista Sassuolo soffre a lungo, ma alla fine la spunta 5-3

sulla formazione di mister Castori. L’FC

Südtirol va al riposo in vantaggio 1-2 sul terreno del Mapei Stadium Città del Tricolore di Reggio Emiia nella ventiduesima giornata, terza di ritorno.

I biancorossi aprono lo score in apertura, concretizzando il primo affondo, al 3’: lungo traversone in profondità dalla destra di Kofler a pescare Zedadka in area, passaggio ravvicinato di ritorno a Odogwu, che ha la meglio su Odenthal e con il sinistro insacca a mezza altezza per lo 0-1. Il Sassuolo ritrova subito il pareggio. 9’, cross dalla sinistra di Doig, aggancio preciso in area di Berardi, girata di classe e palla in rete per l’1-1. Immediata risposta ospite: 12’, cross dal fondo di Odogwu, sinistro sontuoso di Pyyhtiä palla in rete, gran gol, con l’arbitro che prima annulla e poi, dopo la revisione Var assegna: 1-2. Seconda gara e seconda rete in biancorosso per il giovane finlandese.

Al’11’ della ripresa, il Sassuolo acciuffa il

2-2 con un sinistro spiazzante per qualità e potenza da fuori area con la palla che si insacca all’incrocio dei pali più vicino, alla destra di Poluzzi: 2-2. Il Sassuolo ribalta il risultato al 14’: colpo da biliardo di Boloca, che in due contro due incastra la palla in rete rasoterra, alla destra di Poluzzi, vanamente proteso in tuffo: 3-2.

Al 19’ gli ospiti la riprendono con Pietrangeli, che prende l’ascensore e anticipa tutti di testa su cross sottoporta di Pyyhtiä: 3-3. Al 24’ il neo entrato Laurienté, in contropiede insacca con un esterno destro in velocità da dentro l’area: 4-3. Al 2’ di recupero Volpato stoppa in area e con il sinistro ad incrociare firma il 5-3, risultato troppo pesante per i biancorossi, punito oltremodo per qualche disattenzione.

Una vittoria limpida e preziosa arriva nel successivo turno. I biancorossi si impongono al Frosinone dell’ex Leandro Greco per 3-0 (2-0 al riposo) sul terreno del Benito Stirpe del capoluogo ciociaro nella ventitreesima giornata, quarta del girone di ritorno conquistando conquistano tre pun-

FC SÜDTIROL – CATANZARO 1-1

FC SÜDTIROL (3-5-2): 1 Poluzzi ©; 34 Veseli, 19 Pietrangeli, 2 El Kaouakibi (46’ 30 Giorgini); 11 Zedadka, 6 Martini (60’ 20 Belardinelli), 99 Praszelik, 18 Pyyhtiä (86’ Mallamo), 79 Molina (90’+2’ 24 S. Davi); 7 Rover (86’ Crespi), 90 Odogwu.

A disposizione/Reservebank: 16 Lamanna, 31 Adamonis, 3 Cagnano, 14 F. Davi, 27 Kurtic, 28 Kofler.

ALLENATORE/TRAINER: FABRIZIO CASTORI

M ANTOVA (3-5-2): 22 Pigliacelli; 6 Bonini, 4 Antonini, 14 Scognamillo; 92 Situm, 24 Pagano (56’ 80 Coulibaly), 21 Pompetti, 20 Pontisso (76’ 7 Compagnon, 90’+5’ 29 Seck), 17 Brignola (56’ 70 D’Alessandro); 90 Pittarello, 9 Iemmello.

A disposizione/Reservebank: 1 Dini, 8 Koutsoupias, 19 La Mantia, 23 Brighenti, 27 Ceresoli, 28 Biasci, 61 Maiolo, 84 Cassandro.

ALLENATORE/TRAINER: FABIO CASERTA

ARBITRO/ SCHIEDSRICHTER: Luca Massimi (Termoli)

ASSISTENTI/ASSISTENTEN: Giuseppe Di Giacinto (Teramo) & Federico Fontani (Siena)

IV UFFICIALE/4. OFFIZIELLER: Bogdan Nicolae Sfira (Pordenone)

VAR: Ma tteo Gualtieri (Asti)

AVAR: Fabio Maresca (Napoli)

Ammoniti/Verwarnungen: 9’ Pontisso (CZ), 45’+1’ Pittarello, 45’+2’

El Kaouakibi (FCS), 50’ Brignola (CZ), 86’ Crespi (FCS), 88’ Coulibaly (CZ)

RETI/TORE: 0:1 3’ Bonini (CZ), 1:1 8’ Pyyhtiä (FCS)

Angoli/Eckbälle: 7-2 (2-1)

Recupero/Nachspielzeit: 2’(+4’) + 4’(+ 2’)

ti preziosissimi. La gara si sblocca al 20’, quando Odogwu sulla banda di sinistra innesca di testa Merkaj, il quale entra in area, tiene lontano l’avversario con il corpo, sterza e contro sterza, prima di spiazzare Cerofolini dall’altezza del dischetto con

il destro: 0-1. I biancorossi raddoppiano al 29’: l’arbitro concede il vantaggio, Odogwu imbuca in area per Merkaj, tiro di destro da centro area – palla indirizzata nell’angolino in basso a destra sotto il corpo di Cerofolini. Nella ripresa, al 41’ Tremola-

da concede il rigore ai biancorossi su tocco di mano di Ghedjemis sugli sviluppi di un corner. Ennesima revisione VAR lunga, rigore confermato. Calcia Casiraghi: palla in rete, bassa e angolata alla destra di Cerofolini: 0:3 al 44’.

Der FCS startet mit vier Punkten aus drei Spielen ins neue Jahr

Nach dem 1:1 im Heimspiel gegen Catanzaro mussten sich die Weißroten trotz tapferem Einsatz dem Tabellenführer Sassuolo geschlagen geben. Eine Woche später bot der FC Südtirol in Frosinone eine nahezu perfekte Darbietung und sicherte sich mit einer überzeugenden Leistung einen verdienten 3:0-Erfolg

Im ersten Spiel des Kalenderjahres 2025 (21. Spieltag) holte der FC Südtirol zuhause gegen Catanzaro einen wertvollen Punkt. Die Partie im Bozner Drusus-Stadion endete mit einem 1:1 (1:1)-Unentschieden, wobei den Weißroten durchaus mehr zugetraut werden konnte.

Die Begegnung nahm sofort an Intensität auf: Bereits in der 3. Spielminute setzte Bonini den ersten Eckball der Partie, getreten von Pontisso von der linken Seite, aus kurzer Distanz zum

frühen 0:1 über die Linie. Doch der FCS glich fast umgehend aus: Neuzugang Pyyhtiä erzielte bei seinem Debüt im Trikot der Südtiroler den Ausgleich. Nach einer präzisen Flanke von Rover setzte der Finne zum Direktschuss an, der noch von Scognamillo abgefälscht wurde – das Leder rollte über die Linie zum 1:1 (8.).

In der Folgezeit bestimmte der FC Südtirol das Spielgeschehen und erspielte sich eine Vielzahl vielversprechender Chancen.

of FC Südtirol

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Doch die größte Möglichkeit in der ersten Halbzeit hatte Catanzaro, als Kapitän Iemmello in der Nachspielzeit einen Foulelfmeter über die Querlatte setzte. Auch nach dem Seitenwechsel blieb der FC Südtirol das aktivere Team, versäumte es jedoch, die sich bietenden Gelegenheiten zu nutzen, sodass es letztlich beim Unentschieden blieb.

Eine Woche später lieferte der FC Südtirol dem Tabellenführer einen beherzten Kampf, konnte jedoch am Ende nichts Zählbares aus einer spektakulären Partie mitnehmen. Die Weißroten unterlagen Sassuolo im „Mapei Stadium – Città del Tricolore“ von Reggio Emilia im Rahmen des 22. Spieltags nach einer Halbzeitführung mit 3:5 (2:1).

Der Beginn des Gastspiels für den FCS gestaltete sich vielversprechend: Mit der ersten Offensivaktion der Partie setzte Kofler einen langen Ball in die Tiefe, fand Zedadka auf der rechten Seite im Strafraum und dieser bediente mustergültig Odogwu.

Der Angreifer behauptete sich gegen Odenthal und versenkte das Leder halbhoch mit links zum 1:0 (3.). Zunächst erzielte Berardi nach Vorarbeit von Doig den schnellen Ausgleich (9.), ehe Pyyhtiä für den FCS umgehend den Vorsprung wiederherstellte. Mit seinem zweiten Treffer im zweiten Spiel traf der Finne nach einer präzisen Hereingabe von Odogwu mit einem gekonnten Linksschuss zum 1:2 (13.).

Nach dem Seitenwechsel stellte Doig mit einem WeitschussTraumtor für Sassuolo alles wieder auf Anfang: Sein linker Schuss schlug unhaltbar im linken Kreuzeck zum 2:2 ein (55.). Nur vier Minuten später setzte Boloca den Doppelschlag für die Gastgeber und brachte Sassuolo mit 3:2 in Führung (59.). Doch der aufgerückte Pietrangeli erzielte auf der Gegenseite nach einer Flanke von Pyyhtiä per Kopf den 3:3-Ausgleich (64.). Die Partie blieb weiterhin von unvermindertem Tempo geprägt, und schließlich hatte Sassuolo durch die Tore der eingewechselten Laurienté (69.) und Volpato (90+2.) das glücklichere Ende für sich.

Nach der Niederlage gegen Sassuolo zeigte der FC Südtirol eine beeindruckende Reaktion und sicherte sich im direkten Duell des 23. Spieltags einen souveränen 3:0-Auswärtserfolg gegen Frosinone. Im Aufeinandertreffen mit Ex-FCS-Spieler und -Trainer Leandro Greco gingen die Weißroten im Bentio-Stirpe-Stadion bereits in der 20. Spielminute in Führung: Mit einem präzisen Kopfball fand Odogwu seinen Sturmpartner Merkaj, der sich mit bemerkenswerter Entschlossenheit gegen zwei Gegenspieler durchsetzte und Cerofolini aus etwa elf Metern mit einem flachen Rechtsschuss überwand. Nur neun Minuten später zeigte sich das Sturmduo erneut als entscheidend:

Der Unparteiische entschied nach Fouls an Casiraghi und Pyyhtiä auf Vorteil, wodurch der Ball zu Odogwu gelang. Dieser spielte Merkaj einmal mehr gekonnt frei und der Stürmer vollendete

SASSUOLO – FC SÜDTIROL 5-3

SASSUOLO (4-2-3–1): 31 Moldovan; 3 Doig, 80 Muharemovic, 26 Odenthal, 23 Toljan; 8 Ghion (66’ 35 Lipani), 11 Boloca (83’ 14 Obiang); 77 Pierini (65’ 45 Laurienté), 42 Thorstvedt ©, 10 Berardi (90’+1’ 7 Volpato); 9 Mulattieri (66’ 24 Moro).

A disposizione/Reservebank: 12 Satalino, 15 Pieragnolo, 17 Paz, 20 Lovato, 28 Antiste, 40 Iannoni, 91 Russo.

ALLENATORE/TRAINER: FABIO GROSSO

F C SÜDTIROL (3-5-2): 1 Poluzzi; 34 Veseli, 19 Pietrangeli, 28 Kofler; 11 Zedadka; 18 Pyyhtiä (75’ 8 Mallamo), 17 Casiraghi ©, 99 Praszelik (75’ 6 Martini), 79 Molina (82’ 14 F. Davi); 33 Merkaj (46’ 7 Rover), 90 Odogwu (75’ 9 Crespi).

A disposizione/Reservebank: 16 Lamanna, 31 Adamonis, 15 Rottensteiner, 24 S. Davi, 30 Giorgini.

ALLENATORE/TRAINER: FABRIZIO CASTORI

ARBITRO/ SCHIEDSRICHTER: Mario Perri (Roma)

ASSISTENTI/ASSISTENTEN: Nicolò Cipriani (Empoli) & Marco Ceolin (Treviso)

IV UFFICIALE/4. OFFIZIELLER: Giuseppe Mucera (Palermo)

VAR: Ma tteo Gariglio (Pinerolo)

AVAR: Antonio Di Martino (Teramo)

Ammoniti/Verwarnungen: 7’ Veseli (FCS), 34’ Pyyhtiä (FCS), 43’ Merkaj (FCS), 51’ Odogwu (FCS), 82’ Mallamo (FCS), 90’ Moldovan (S)

Espulsione/Platzverweis: 35’ prep. atletico / Athletiktrainer Chiodi (FCS)

RETI/TORE: 0:1 3’ Odogwu (FCS), 1:1 9’ Berardi (S), 1:2 11’ Pyyhtiä (FCS), 2:2 56’ Doig (S), 3:2 59’ Boloca (S), 3:3 64’ Pietrangeli (FCS), 4:3 69’ Laurienté (S), 5:3 90’+2’ Volpato (S)

Angoli/Eckbälle: 4-5 (2-2)

Recupero/Nachspielzeit: 2’ + 5’

Ti aspettiamo a Bolzano, in via J. Kravogl, 14.

mit einem flachen Schuss zum persönlichen Doppelpack, wobei der Ball unter Cerofolini hindurch ins Tor fand (29.).

In der Schlussphase der Partie entschied Schiedsrichter Tremolada auf ein Handspiel von Ghedjemis im Frosinone-Strafraum: Der Pfiff, der einer längeren VAR-Überprüfung standhielt wurde schließlich aufrechterhalten. Kapitän Casiraghi übernahm souverän die Verantwortung und verwandelte den fälligen Strafstoß mit Präzision flach ins linke untere Eck zum 3:0-Endstand (89.).

FROSINONE – FC SÜDTIROL 0-3

FROSINONE (3-5-2): 31 Cerofolini; 47 Lusuardi (46’ 11 Begic), 30 Monterisi, 4 Biraschi (76’ 7 Ghedjemis); 79 Bracaglia, 14 Gelli ©, 80 Koutsoupias, 55 Darboe (46’ 70 Partipilo), 21 J. Oyono; 74 Tsadjout (90’+1’ 18 Bettella), 10 Ambrosino (63’ 90 Pecorino). A disposizione/Reservebank: 13 Sorrentino, 1 Frattali, 17 Kvernadze, 25 Szyminski, 28 Distefano, 37 Barcella, 64 Cichella.

ALLENATORE/TRAINER: LEANDRO GRECO

F C SÜDTIROL (3-5-2): 31 Adamonis; 34 Veseli, 19 Pietrangeli, 30 Giorgini; 11 Zedadka (62’ S. Davi); 18 Pyyhtiä (69’ 6 Martini), 17 Casiraghi ©, 99 Praszelik (84’ 28 Kofler), 79 Molina (69’ 2 El Kaouakibi); 33 Merkaj (84’ 7 Rover), 90 Odogwu.

A disposizione/Reservebank: 1 Poluzzi, 16 Lamanna, 4 Arrigoni, 8 Mallamo, 9 Crespi, 14 F. Davi, 23 Ceppitelli.

ALLENATORE/TRAINER: FABRIZIO CASTORI

ARBITRO/ SCHIEDSRICHTER: Paride Tremolada (Monza)

ASSISTENTI/ASSISTENTEN: Francesco Cortese (Palermo) & Federico Votta (Moliterno) IV UFFICIALE/4. OFFIZIELLER: Stefano Striamo (Palermo)

VAR: Nic colò Baroni (Firenze)

AVAR: Marco Di Bello (Brindisi)

Ammoniti/Verwarnungen: 27’ Molina (FCS), 41’ Pyyhtiä (FCS), 60’ Biraschi (FR), 78’ El Kaouakibi (FCS), 90’+2’ Rover (FCS)

RETI/TORE: 0:1 20’ Merkaj (FCS), 0:2 29’ Merkaj (FCS), 0:3 89’ rigore/Elfmeter Casiraghi (FCS)

Angoli/Eckbälle: 5-6 (1-3)

Recupero/Nachspielzeit: 2’ + 6’

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REGGIANA

La prossima Avversaria al Druso

Der nächste Heimgegner im Drusus Stadion

Città|Stadt: Reggio Emilia (169.688 abitanti|Einwohner)

Distanza da Bolzano|Distanz von Bozen: 258 km

Fondazione|Gründungsjahr: 1919

Colori sociali|VVereinsfarben: Granata|Granatrot

Stadio|Stadion: „Mapei Stadium” (23.717 posti/Sitzplätze)

Presidente|Präsident: Carmelo Salerno

Direttore sportivo|Sportdirektor: Marcello Pizzimenti

Allenatore|Trainer: William Viali

Capitano|Kapitän: Paolo Rozzio

Miglior marcatore|Bester Torschütze: Manolo Portanova, Antonio Vergara, Luca Vido (4)

LA ROSA / DER KADER

PORTIERI/TORHÜTER

22 Francesco Bardi 1992

99 Alex Sposito 2001

01 Edoardo Motta 2005

DIFENSORI/VERTEIDIGER

03 Joaquín Sosa 2002

44 Lorenzo Lucchesi 2003

24 Alessandro Fontanarosa 2003

13 Andrea Meroni 1997

04 Paolo Rozzio 1992

87 Yannis Nahounou 2004

31 Mario Sampirisi 1992

15 Riccardo Fiamozzi 1993

17 Lorenzo Libutti 1997

CENTROCAMPISTI/MITTELFELDSPIELER

06 Leo Stulac 1994

16 Tobías Reinhart 2000

08 Simone Trimboli 1986

05 Mattia Muroni 2002

25 Lorenzo Ignacchiti 2004

90 Manolo Portanova 2000

77 Elvis Kabashi 1994

29 Oliver Urso 1999

55 Justin Kumi 2004

ATTACCANTI/STÜRMER

30 Antonio Vergara 2003

80 Natan Girma 2001

27 Matteo Maggio 2002

07 Manuel Marras 1993

10 Luca Vido 1997

11 Cedric Gondo 1996

23 Stefano Pettinari 1992

SAMPDORIA

La prossima Avversaria al Druso

Der nächste Heimgegner im Drusus Stadion Città|Stadt: Genova (558.555 abitanti|Einwohner)

Distanza da Bolzano|Distanz von Bozen: Fondazione|Gründungsjahr: Colori sociali|V Stadio|Stadion:Vereinsfarben: „Luigi Ferraris“ (36.599 posti/Sitzplätze)

Presidente|Präsident: Responsabile Area Tecnica|Leiter der technischen Abteilung: Allenatore|Trainer: Leonardo Semplici Capitano|Kapitän: Bartosz Bereszyński Miglior marcatore|Bester Torschütze:

PORTIERI/TORHÜTER

01 Paolo Vismara 2003

33 Marco Silvestri 1991

LA ROSA / DER KADER

22 Simone Ghidotti 2000

30 Nicola Ravaglia 1988

DIFENSORI/VERTEIDIGER

05 Alessandro Pio Riccio

06 Simone Romagnoli 1990

31 Stipe Vulikic 2001

25 Alex Ferrari 1994

21 Pietro Beruatto 1998

72 Davide Veroli 2003

44 Nikolas Ioannou 1995

26 Giorgio Altare 1998

02 Marco Curto 1999

03 Antonio Barreca 1995

23 Fabio Depaoli 1997

24 Bartosz Bereszyński

18 Lorenzo Venuti 1995

SPEZIA

La prossima Avversaria al Druso

Der nächste Heimgegner im Drusus Stadion

Città|Stadt: Città|Stadt: La Spezia (90.074 abitanti|Einwohner)

Distanza da Bolzano|Distanz von Bozen: Distanza da Bolzano|Distanz von Bozen: 398 km

Fondazione|Gründungsjahr: 1906

Colori sociali|VVereinsfarben: ereinsfarben: bianco|Weiß

Stadio|Stadion: Stadio|Stadion: Alberto Picco (12.000 posti/Sitzplätze)

Presidente|Präsident: Philip Raymond Platek Jr.

Direttore sportivo|Sportdirektor: Stefano Melissano

Allenatore|Trainer: Luca D’Angelo

Capitano|Kapitän: Petko Hristov

Miglior marcatore|Bester Torschütze: Francesco Pio Esposito (11)

Francesco Pio Esposito

Mister D‘Angelo

LA ROSA / DER KADER

PORTIERI/TORHÜTER

01 Mouhamadou Sarr 1997

12 Diego Mascardi 2006

23 Leandro Chichizola 1990

66 Stefano Gori 1996

DIFENSORI/VERTEIDIGER

02 Przemyslaw Wisniewski 1998

04 Salvador Ferrer 1998

13 Arkadiusz Reca 1995

31 Giuseppe Aurelio 2000

32 Luca Vignali 1996

37 Ales Mateju 1996

44 Mattia Benvenuto 2005

55 Petko Hristov 1999

65 Simone Giorgeschi 2004

77 Nicolò Bertola 2003

CENTROCAMPISTI/MITTELFELDSPIELER

05 Salvatore Esposito 2000

06 Duccio Degli Innocenti 2003

07 Salvatore Elia 1999

08 Ádám Nagy 1995

25 Filippo Bandinelli 1995

29 Francesco Cassata 1997

36 Pietro Candelari 2005

80 Rachid Kouda 2002

82 Halid Djankpata 2005

ATTACCANTI/STÜRMER

09 Francesco Pio Esposito 2005

11 Diego Falcinelli 1991

17 Antonio Colak 1993

19 Riccardo Di Giorgio 2005

20 Giuseppe Di Serio 2001

27 Edoardo Soleri 1997

LA GIORNATA SOCI nel match con lo Spezia

Una serie di iniziative sono state organizzate in occasione della gara casalinga del 28 febbraio prossimo contro l’attuale terza forza del campionato per ringraziare tutti coloro che hanno scelto di far parte dell’F.C.D. Alto Adige

Venerdì 28 febbraio 2025, l’F.C.D. Alto Adige invita tutti i suoi membri alla “Giornata Soci” in programma allo Stadio Druso di Bolzano.

In occasione della partita casalinga contro Spezia, una delle squadre di vertice del campionato che punta alla promozione in Serie A, i partecipanti potranno vivere una serata speciale insieme alla società biancorosso. Il fischio d’inizio della sfida contro

Costruiamo

l’attuale terza forza del campionato è previsto alle ore 19.30. Tutti i soci riceveranno un biglietto gratuito per il Settore 2B della Tribuna Zanvettor. Il biglietto sarà strettamente personale e non cedibile.

A partire dalle ore 17.30, l’F.C.D. Alto Adige accoglierà i propri soci con un aperitivo nell’area ingresso della Tribuna Zanvettor. All’arrivo allo stadio dovrà essere esibita la propria Member Card. Durante

l’evento saranno presenti anche alcuni giocatori della prima squadra. Un’occasione unica per scambiare qualche parola e vivere un momento speciale insieme ai protagonisti, realizzando anche qualche foto. Il momento più atteso della giornata sarà la partecipazione alla “Pitch-side Experience”.

Dopo l’aperitivo, i soci potranno seguire da bordo campo il riscaldamento del-

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la squadra, osservando da vicino le intense fasi della preparazione alla partita da parte dei giocatori, scandite dai tempi dello staff tecnico. Al termine, sarà possibile visitare il

Fanshop presso la Tribuna Zanvettor, dove ogni socio riceverà in omaggio un gadget esclusivo come segno di riconoscenza per il supporto fornito.

Le iscrizioni alla “Giornata Soci” sono aperte fino a martedì 25 febbraio 2025, alle ore 12.00, sul sito ufficiale fc-suedtirol.com/memberday25

Mitgliedertag im Drusus-Stadion:

Exklusive Einblicke beim Spiel gegen Spezia

Um die treue Unterstützung seiner Mitglieder zu würdigen, lädt der AFC Südtirol am 28. Februar zum Spitzenspiel ins Bozner Drusus-Stadion ein. Den Teilnehmenden wird die exklusive Möglichkeit geboten, das Aufwärmen der Profimannschaft hautnah vom Spielfeldrand aus mitzuerleben

Am Freitag, den 28. Februar 2025 lädt der AFC Südtirol seine Mitglieder zum exklusiven Mitgliedertag ins Bozner Drusus-Stadion ein.

Im Rahmen des Heimspiels gegen Spezia, einen der Spitzenvereine dieser Meisterschaft, der bis zuletzt um den Aufstieg in die Serie A kämpfen wird, erwartet die Anwesenden ein außergewöhnlicher Abend mit den Weißroten. Der Anstoß des Spiels gegen den aktuellen Tabellendritten erfolgt um 19.30 Uhr. Für die-

se hochklassige Begegnung erhalten die Mitglieder ein kostenloses Ticket für den Sektor 2B der Zanvettor-Tribüne. Es wird darauf hingewiesen, dass das Ticket nicht übertragbar ist.

Ab 17.30 Uhr heißt der AFC Südtirol seine Mitglieder im Eingangsbereich der Zanvettor-Tribüne herzlich zu einem Umtrunk willkommen. Für den Zugang ist das Vorzeigen der Member Card erforderlich. Beim Umtrunk werden auch einige Spieler der Profimannschaft persönlich anwesend sein, was den Rahmen für anregende Gespräche und Begegnungen bietet.

Das große Highlight des diesjährigen Mitgliedertags ist die exklusive Möglichkeit, am Spielfeldrand an der „Pitchside Experience“ teilzunehmen.

Nach dem Umtrunk können die Mitglieder das Aufwärmen der Mannschaft aus nächster Nähe erleben und sich mitten in den intensiven Vorbereitungen der Profis befinden. Im Anschluss lädt

der Fanshop in der Zanvettor-Tribüne zu einem Besuch ein. Anschließend sind alle Mitglieder herzlich eingeladen, den Fanshop in der Zanvettor-Tribüne zu besuchen. Als Zeichen der Wertschätzung

für ihre Unterstützung erwartet sie dort ein exklusives Gadget. Die Anmeldung zum Mitgliedertag ist bis Dienstag, den 25. Februar um 12.00 Uhr auf der Website fc-suedtirol.com/memberday25 möglich.

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ALPERIA JUNIOR CAMP 2025

Diciotto tappe in regione : le iscrizioni sono gia aperte

Un’estate all´insegna del calcio e del divertimento con i tecnici e gli animatori biancorossi

Gli Alperia Junior Camp sono ormai un appuntamento fisso dell’estate firmata F.C.D. Alto Adige. Da metà giugno a metà agosto, bambini e ragazzi dagli 8 ai 16 anni (annate 2009-2017) potranno vivere intense settimane all’insegna del calcio e del divertimento, con attività strutturate e organizzate in diverse località dell’Alto Adige e del Trentino.

Un’esperienza unica, fatta di sport, gioco e nuove amicizie insieme ai tecnici e agli animatori biancorossi.

Programmi differenziati: Full Day e Half Day

Gli Alperia Junior Camp 2025 offrono programmi diversificati a seconda della sede. Alcuni camp prevedono un formato Full Day con attività giornaliere complete, pranzo incluso e supervisione durante le ore centrali della giornata. Altri, invece, sono organizzati in formato Half Day, garantendo sessioni di allenamento intense e mirate nell’arco della mezza giornata. In entrambi i casi, l’alta qualità della formazione e il divertimento sono al centro dell’esperienza.

Tante località tra Alto Adige e Trentino

Nel 2025, gli Alperia Junior Camp si svolgeranno in numerose località dell’Alto Adige e del Trentino. In Alto Adige fanno tappa a Bolzano (due camp), Egna, Val Gardena, Valdaora, FCS Center di Appiano, La Valle, Maia Alta, Castelrotto, Glorenza, Naturno e Millan. In Trentino, invece, le sedi confermate includono Trento, Fiemme, Taio, Calavino, Pergine e Lizzana. Altre località potrebbero aggiungersi, per ampliare ulteriormente l’offerta.

Costi di partecipazione

La quota di iscrizione varia a seconda del formato. La partecipazione ai camp Full Day ha un costo di 215,00 euro, mentre il formato Half Day è disponibile a 140,00 euro. Per i camp dedicati ai portieri, guidati da allenatori specializzati nel campo, la quota è di 299,00 euro per il Full Day e 199,00 euro per l’Half Day.

Allenamenti con la divisa ufficiale dell’FC Südtirol

Durante tutta la settimana, i partecipanti si alleneranno indossando una replica della divisa ufficiale dell’FC Südtirol, composta da maglia, pantaloncini e calzettoni. Ogni iscritto riceverà anche una borraccia, uno zaino e un pallone ufficiale dell’FCS. I partecipanti ai Full Day Camp riceveranno inoltre, in regalo, una maglietta per il tempo libero.

Calcio, sport e tanto altro

Gli Alperia Junior Camp combinano il calcio con un ricco programma di attività e divertimento. Oltre agli allenamenti, strutturati per migliorare abilità tecniche e cognitive, ci sono tante attività ricreative pensate per far divertire i ragazzi. Tra le varie proposte figurano tennis e golf, giornate in piscina e giochi di gruppo. Ogni settimana diventa così un mix perfetto di sport e svago, ideale sia per chi muove i primi passi nel calcio, sia per i giovani talenti che sviluppare ulteriormente le proprie abilità.

Programmi dedicati ai portieri

Grande attenzione verrà riservata - come consuetudine - ai giovani portieri, con programmi specifici in molte sedi. I ragazzi saranno seguiti da preparatori esperti, che li aiuteranno a sviluppare le rispettive capacità con esercizi mirati e tanta pratica.

Incontri con i calciatori dell’FC Südtirol

Un momento speciale attende tutti i partecipanti: la visita da parte dei giocatori professionisti dell’FC Südtirol. Sarà un’occasione per allenarsi con i propri idoli, scattare foto ricordo e ricevere autografi. Un’esperienza emozionante che renderà il camp davvero unico.

Allenatori qualificati e valori educativi

Gli allenamenti sono affidati a tecnici esperti di alto livello, con anni di esperienza nel calcio giovanile. Gli Alperia Junior Camp sono anche un’occasione per trasmettere valori importanti come il lavoro di squadra, il rispetto reciproco e il fair play, fondamentali dentro e fuori dal campo.

Iscrizioni aperte

Le iscrizioni sono già aperte. Tutti i dettagli e le modalità di registrazione sono a disposizione sul sito camp.fc-suedtirol.com

Die Alperia Junior Camps 2025 Ein Sommer – 18 Stationen : Die Alperia Junior Camps 2025

Die Sommerwochen des AFC Südtirol ermöglichen Kindern und Jugendlichen im Alter von 8 bis 16 Jahren unvergessliche Fußballwochen voller Sport, Spaß und Gemeinschaft. Von Mitte Juni bis Mitte August erwarten die Jungs und Mädchen professionelle Trainings, spannende Freizeitaktivitäten und Begegnungen mit den Profispielern des FC Südtirol

Die Alperia Junior Camps sind seit Jahren ein unverzichtbarer Bestandteil des Sommerprogramms des AFC Südtirol. Von Mitte Juni bis Mitte August haben Kinder und Jugendliche im Alter von 8 bis 16 Jahren (Jahrgänge 2009 bis 2017) die Gelegenheit, Fußballspaß auf höchstem Niveau zu erleben. Die Camps finden an zahlreichen Standorten in Südtirol und dem Trentino statt und versprechen unvergessliche Wochen voller Sport, Spiel und Gemeinschaft.

Campformate nach Standort – Full Day oder Half Day

Die Alperia Junior Camps bieten je nach Standort unterschiedliche Programme an. Einige Camps sind als Full Day Camps organisiert und beinhalten ein ganztägiges Programm mit Mittagessen und Betreuung über die Mittagszeit. Andere Camps sind als Half Day Camps konzipiert und bieten ein intensives, halbtägiges Training. Egal, welches Format angeboten wird, die Qualität des Trainings und der Spaß stehen immer an erster Stelle.

Breite Auswahl an Standorten

Im Sommer 2025 werden die Alperia Junior Camps in zahlreichen Ortschafen in Südtirol und dem Trentino veranstaltet. In Südtirol gehören Bozen (zwei Camps), Neumarkt, Gröden, Olang, das FCS Center in Eppan, Wengen, Obermais, Kastelruth, Glurns, Naturns und Milland zu den Austragungsorten. Im Trentino stehen Trient, Fiemme, Taio, Calavino, Pergine und Lizzana auf dem Programm. Weitere Standorte könnten in den kommenden Wochen hinzukommen, um das Angebot noch breiter zu gestalten.

Preise für die Teilnahme

Die Teilnahmegebühr für Full Day Camps liegt bei 215 Euro, während Half Day Camps für 140 Euro angeboten werden. TorwartCamps, die von qualifizierten Tormann-Trainern geleitet werden, kosten 299 Euro im Full Day-Format und 199 Euro im Half DayFormat.

Training im offiziellen Outfit der Profimannschaft

Während der gesamten Campwoche trainieren die Teilnehmer in einem nachgebildeten Trikot der Profimannschaft des FC Südtirol. Dieses Set umfasst ein Replica-Trikot, passende Hosen und

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Stutzen. Darüber hinaus erhalten alle Teilnehmer eine Trinkflasche, einen Rucksack sowie einen FCS-Ball. Teilnehmer der Full Day Camps bekommen zusätzlich ein Freizeit-T-Shirt, das sie an ihre Camp-Erlebnisse erinnert.

Fussball und vielseitige Freizeitaktivitä ten

Die Trainings sind auf die gezielte Verbesserung der technischen Fähigkeiten ausgerichtet und bieten allen Spielern, unabhängig von ihrem aktuellen Können, die Möglichkeit, sich weiterzuentwickeln. Die Alperia Junior Camps bieten aber nicht nur intensives und anspruchsvolles Fußballtraining auf professionellem Niveau, sondern auch zahlreiche Freizeitaktivitäten, die für Abwechslung und Spaß sorgen. Besuche auf Tennis- und Golfplätzen, Ausflüge ins Schwimmbad und andere spannende Gruppenaktivitäten runden das Programm ab und machen jede Campwoche zu einem unvergesslichen Erlebnis für alle Teilnehmer.

Besondere Programme für Torhüter

Bei zahlreichen Camps wird zusätzlich ein spezielles Training für Torhüter angeboten. Ausgebildete Torwarttrainer begleiten die jungen Talente und helfen ihnen, ihre Fähigkeiten gezielt zu verbessern.

Unvergessliche Begegnungen mit den Profis des FC Südtirol

Ein Höhepunkt der Alperia Junior Camps ist der Besuch der Profispieler des FC Südtirol. Die Kinder haben die Möglichkeit, ihre Idole hautnah zu erleben, mit ihnen Übungen durchzuführen, Autogramme zu erhalten und Erinnerungsfotos zu knipsen.

Professionelle Trainer und soziale Wertevermittlung

Die Alperia Junior Camps setzen auf hochqualifizierte Trainer mit langjähriger Erfahrung im Jugendfußball. Neben der sportlichen Ausbildung wird großer Wert auf die Vermittlung von sozialen Werten wie Teamgeist, Respekt und Fairplay gelegt.

Die Anmeldungen zu den Sommer-Camps des AFC Südtirol sind bereits in vollem Gange. Alle Informationen zu den Camps und den Anmeldemöglichkeiten stehen auf der Website camp.fc-suedtirol.com zur Verfügung.

NEW RENAULT SCENIC & MEGANE

bis zu fino a

ROBERTO SAMADEN In cattedra all’FCS Center

Il responsabile del Settore giovanile dell’Atalanta, impegnato per oltre trent’anni nello stesso ruolo con l’Inter, ha sviluppato una serie di temi facendo leva sulla sua grande e preziosa esperienza a livello internazionale

Proseguono con successo le serate informative promosse dall’FCS dedicate ai club partner (ormai di gran luna oltre quota cento). Lunedì 13 gennaio scorso è stato accolto un ospite davvero speciale: Roberto Samaden. Attualmente responsabile del Settore giovanile dell’Atalanta, è stato per oltre trent’anni una figura di riferimento preziosa del Settore giovanile dell’Inter, contribuendo alla formazione di numerosi talenti che oggi giocano ai massimi livelli, oltre che al raggiungimento di numerosi titoli. Forte di una grande esperienza, oltre che enorme competenza e conoscenza del contesto di riferimento, Roberto Samaden è unanimemente riconosciuto come uno dei massimi esperti nella gestione e nello sviluppo del calcio giovanile a livello internazionale.

Tema della serata: “Individuare, gestire e valorizzare le risorse umane nel settore giovanile”. Roberto Samaden ha approfondito diversi aspetti fondamentali legati al calcio giovanile. Durante la serata, ha parlato di: come strutturare in modo efficace un settore giovanile; come gestire le numerose dinamiche operative e burocratiche che caratterizzano il lavoro quotidiano in un settore giovanile; come relazionarsi con bambini e ragazzi, tenendo conto

delle loro esigenze formative, emotive e sportive; come utilizzare al meglio le risorse disponibili, sia umane che materiali, per ottenere risultati sostenibili e duraturi.

Con gli oltre settanta rappresentanti di società affiliare presenti, Roberto Samaden ha condiviso inoltre esperienze personali, fornendo esempi concreti di strategie che ha adottato nel corso della sua carriera per scoprire e valorizzare giovani talenti, costruire squadre vincenti e creare un ambiente educativo e sportivo di successo.

Roberto Samaden, recentemente in una intervista ad un quotidiano nazionale, alla domanda: cosa fai se ti accorgi che un tuo allenatore gioca prima di tutto per il risultato? “Guai - ha risposto - se non si giocasse anche per il risultato. La differenza è data dal come pensi di poterlo raggiungere e cosa insegni ai tuoi ragazzi al fine di condurli alla vittoria. Io voglio che giochino per il risultato, ma anche che lo raggiungano attraverso la crescita e il coinvolgimento di tutti i ragazzi”. L’evento si è svolto presso il Media Point del FCS Center, con un prezioso momento finale di scambio di idee e l’opportunità di fare networking tra i partecipanti.

EIN ABEND MIT ROBERTO SAMADEN:

Einblicke in die Entwicklung von Talenten

Anfang Jänner lud der FC Südtirol seine Club-Partner zu einem informativen Themenabend ins FCS Center ein. Roberto Samaden, Leiter des Jugendbereichs von Atalanta, teilte seine langjährige Erfahrung und betonte die Bedeutung einer ganzheitlichen Herangehensweise im Jugendfußball, die sowohl den sportlichen Erfolg als auch die persönliche Entwicklung der Spieler fördert

Die Themenabende des FC Südtirol, die den Funktionären und Trainern der zahlreichen Club-Partner gewidmet sind, erfreuen sich weiterhin großer Beliebtheit. Am Montag, den 13. Jänner hatten die Weißroten die Ehre, einen ganz besonderen Gast im FCS Center in Rungg begrüßen zu dürfen.

Die Rede ist von Roberto Samaden, dem Leiter der renommierten Akademie von Atalanta Bergamo. Samaden war über dreißig Jahre hinweg eine prägende Figur in der Nachwuchsbewegung von Inter Mailand, die nicht nur zahlreiche nationale sowie inter-

nationale Titel gewinnen konnte, sondern auch eine Vielzahl an Weltklasse-Fußballer aus den eigenen Reihen hervorbrachte. Der 58-Jährige gilt international als einer der kompetentesten Fachleute im Bereich des Jugendfußballs und wird für seine tiefgehende Expertise sowie seine jahrzehntelange Erfahrung in diesem Bereich weithin anerkannt.

Der Abend widmete sich dem Thema „Die Identifikation, Führung und Wertschätzung von Ressourcen im Jugendfußball“. Samaden ging dabei auf zahlreiche Schlüsselaspekte in der

Ausbildung eines Fußballers ein.

Er erklärte, wie ein Jugendbereich sinnvoll strukturiert werden kann und welche Strategien erforderlich sind, um die vielfältigen operativen und bürokratischen Herausforderungen des Alltags zu meistern. Besondere Aufmerksamkeit widmete er auch der Kommunikation mit Kindern und Jugendlichen, wobei er betonte, wie wichtig es ist, ihre sportlichen, emotionalen und pädagogischen Bedürfnisse zu berücksichtigen.

Darüber hinaus zeigte Samaden auf, wie man die vorhandenen Ressourcen – sowohl personelle als auch materielle – bestmöglich nutzt, um nachhaltige und langfristige Erfolge erzielen zu können. Vor mehr als siebzig Vertretern der Partnervereine teilte Samaden persönliche Erfahrungen und gab konkrete Beispiele für Strategien, die er während seiner Karriere entwickelt und angewandt hat. Dabei beleuchtete er, wie man junge Talente erkennt, fördert und in erfolgreiche Mannschaften integriert. Ebenso sprach er darüber, wie man ein Umfeld schafft, das sowohl sportlich als auch pädagogisch erfolgreich sein kann. Durch diese praxisnahen Einblicke konnten die Anwesenden wertvolle Impulse gewinnen, die ihnen helfen, ähnliche Konzepte in ihren eigenen Jugendabteilungen umzusetzen.

In einem kürzlich geführten Interview mit einer nationalen Tageszeitung wurde Samaden gefragt, wie er reagieren würde, wenn er feststellt, dass ein Trainer in erster Linie auf das Ergebnis fokussiert ist. Seine Antwort war bestimmt und klar:

„Es wäre ein Fehler, den Sieg nicht ebenfalls als Ziel zu setzen. Der wahre Unterschied liegt jedoch darin, wie man dieses Ziel erreichen möchte und welche Werte man den Spielern vermittelt, um sie auf dem Weg zum Erfolg zu begleiten. Mein Wunsch ist es, dass sie für den Sieg spielen, jedoch auf eine Weise, die sowohl ihre persönliche Entwicklung fördert als auch das gesamte Team einbezieht.“

Abschließend bot die Veranstaltung den Teilnehmenden einen wertvollen Moment des Ideenaustauschs sowie die Gelegenheit, sich zu vernetzen und neue Kontakte zu knüpfen. Der FC Südtirol, der mittlerweile mehr als 100 Club-Partner zählt und dessen Netzwerk kontinuierlich wächst, bekräftigt damit einmal mehr die Relevanz seiner Partnerstrategie im Bereich der Fußballgemeinschaft.

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Fußball ist unsere Leidenschaft

Deshalb stecken wir immer unsere ganze Energie hinein.

Il calcio è la nostra passione

Per questo da sempre ci mettiamo tutta la nostra energia.

JUGENDSPONSOREN

SPONSOR SETTORE GIOVANILE

PRIMAVERA 2 A CENTRO CLASSIFICA

In crescita le altre tre squadre nazionali

L’Under 17 ha colto la terza vittoria in campionato espugnando il campo dell’Atalanta, mentre Under 16 e Under 15 in campo con calendario speculare stanno evidenziando evidenti progressi

PRIMAVERA 2

Dopo la sedicesima giornata, prima del girone di ritorno, i ragazzi biancorossi si trovano in nona posizione, nel mezzo della graduatoria del girone A con 21 punti, frutto di 6 vittorie e 3 pareggi, 7 le sconfitte. Tallonata dal Brescia, la formazione di mister Matteo Abbate si trova a due pun-

ti dalla Spal e tre dalla coppia formata da Modena e Padova, poi la zona playoff, con la Virtus Entella a cinque lunghezze e le altre più avanti:

Renate, L.R. Vicenza e, ancora più avanti, Como e Parma, distanziate da un solo punto.

UNDER 17

Nella sedicesima giornata, terza di ritorno del campionato nazionale Under 17 A-B girone B, i biancorossi hanno colto la terza vittoria. I ragazzi di mister Alfredo Sebastiani si sono imposti per 2-1 sul campo dell’Atalanta grazie alle reti di Lorubbio e di Ech Cheikh. In classifica si trovano

al penultimo posto, una lunghezza sopra il Venezia e a due punti dalla coppia formata da Mantova ed Hellas Verona.

UNDER 16

Nel campionato nazionale Under 16 girone B, i biancorossi di mister Hannes Kiem perdono 4-0 in casa della Cremonese nella quindicesima giornata, seconda del girone di ritorno, dopo aver lasciato l’intera posta in palio sul campo di casa al Cagliari. In classifica l’FCS si trova in penultima posizione, tre punti sopra il Mantova e ad una lunghezza dal Cittadella.

UNDER 15

La squadra di Momi Hilmi, in campo con calendario speculare rispetto all’Under 15, cede 4-1 ai pari età della Cremonese, dopo il pareggio interno a reti inviolate conseguito contro i pari età del Cagliari. Nella graduatoria generale, l’FCS si trova due punti sopra il Cittadella e quattro sopra il Mantova, ad due punti dalla coppia formata da Brescia e Udinese.

GIOVANILI

PRIMAVERA BIS U15:

Entwicklungen und Perspektiven im Nachwuchs

Während sich die Primavera-Mannschaft mit Konstanz im gesicherten Mittelfeld der Tabelle behauptet, zeigen auch die U17, U16 und U15 große Fortschritte. Mit engagierten Leistungen und stetig steigenden Resultaten setzen die jungen Talente der Weißroten ein Zeichen für die erfolgreiche Arbeit in der Nachwuchsabteilung

PRIMAVERA 2

Die Junioren des FC Südtirol belegen nach 16 Spieltagen der Primavera-2-Meisterschaft - mit sechs Siegen, drei Unentschieden und sieben Niederlagen (insgesamt 21 Punkte) - den 9. Tabellenplatz und befinden sich somit im gesicherten Mittelfeld. Die von Trainer Matteo Abbate betreute Mannschaft hat derzeit einen Punkt Vorsprung auf Brescia und liegt lediglich einen Zähler hinter SPAL. In der Tabelle weiter vorne finden sich Modena und Padova, die jeweils 24 Punkte aufweisen. An der Spitze thront Parma, das einen knappen Vorsprung von einem

Baugrubensicherungen

Erdbewegungsarbeiten

Abbrucharbeiten

Straßenbau

Sprengarbeiten

Tiefbau Transporte

GÖGELE GmbH Rabland,

Punkt auf Como behauptet. Die weiteren Playoff-Plätze werden derzeit von Vicenza, Renate und Virtus Entella eingenommen.

UNDER 17

Ende Jänner, im Rahmen des 16. Spieltags der nationalen Meisterschaft, konnte die Mannschaft von Trainer Alfredo Sebastiani ihren dritten Saisonsieg feiern. Die Nachwuchskicker der Weißroten setzten sich auswärts in einem hart umkämpften Duell mit 2:1 gegen Atalanta durch. Die entscheidenden Treffer erzielten Lorubbio und Ech Cheikh.

JUGENDSEKTOR

SOPHIE MIRALDI

16.10.2009 – GENZANO DI ROMA UNDER 17

ALPERIA GIOCATORICE DEL MESE DI GENNAIO ALPERIA JUGENDSPIELERIN DES MONATS JÄNNER

In der Tabelle der Gruppe B rangiert der FC Südtirol aktuell auf dem vorletzten Platz. Mit einem Punkt Vorsprung auf Venedig und zwei Zählern Rückstand auf Hellas Verona sowie Mantova bleibt der Anschluss an die direkte Konkurrenz jedoch in Reichweite.

UNDER 16

In den ersten beiden Begegnungen des Kalenderjahres 2025 blieb die Mannschaft von Trainer Hannes Kiem ohne Punkte. Auf eine unglückliche 1:0-Niederlage im FCS Center gegen Cagliari folgte eine klare 0:4-Auswärtsniederlage bei Cremonese.

Im Klassement der U16-Meisterschaft Gruppe B belegt die Mannschaft mit insgesamt sieben Punkten den vorletzten Platz. Der Rückstand auf Cittadella beträgt nur einen Zähler, der Vorsprung auf das Schlusslicht Mantova beläuft sich auf drei Punkte.

UNDER 15

Die Mannschaft von Trainer Mohamed Hilmi folgt dem gleichen Spielplan wie die U16. Die U15 des FC Südtirol startete mit einem torlosen Unentschieden gegen Cagliari in das neue Jahr, ehe sie sich im darauffolgenden Spiel mit 1:4 gegen Cremonese geschlagen geben musste.

In der Tabelle der Gruppe B belegt der FC Südtirol aktuell mit 11 Punkten den 12. Rang. Die Weißroten liegen lediglich zwei Zähler hinter Udinese und Brescia, während der Vorsprung auf Cittadella und Mantova zwei bzw. vier Punkte beträgt.

Sophie Miraldi, classe 2009, è entrata a far parte della società biancorossa due anni fa, dimostrando sin da subito il suo talento e impegno. Nella prima stagione ha contribuito alla vittoria del campionato regionale Under 15, un risultato che ha segnato l’avvio di un percorso in costante crescita. Nella scorsa stagione agonistica, pur essendo sotto età, ha avuto un ruolo significativo nell’Under 17, diventando una giocatrice importante nel contesto di squadra, arrivando alla conquista del titolo di campione del Triveneto. Nella corrente annata agonistica, Sophie è uno dei punti di riferimento per l’Under 17, ma ha anche guadagnato continuità di gioco nell’Under 19, dove ha siglato gol decisivi nelle sfide contro Trento e Venezia. Giocatrice di fantasia e dotata di una tecnica eccellente, ha partecipato, inoltre, con la selezione Dolomiti Under 15 a vari tornei nazionali, mettendo in evidenza le sue qualità calcistiche.

Sophie Miraldi, Jahrgang 2009, gehört seit zwei Jahren dem Jugendsektor der FCS Women an und konnte von Anfang an ihr Talent sowie ihren unermüdlichen Einsatz unter Beweis stellen. In ihrer ersten Saison feierte sie mit der U15 den regionalen Meistertitel, was den Auftakt zu einem vielversprechenden Entwicklungsprozess markierte. In der vergangenen Spielzeit, obwohl sie noch unter Altersgrenze spielte, erkämpfte sich Sophie einen festen Platz in der U17 und wurde zu einem wichtigen Bestandteil der Mannschaft, die die Triveneto-Meisterschaft gewann. Auch in dieser Saison gehört sie zu den leistungsstärksten Spielerinnen der U17, hat jedoch auch in der U19 kontinuierlich Spielzeit erhalten und mit entscheidenden Toren in den Partien gegen Trento und Venezia überzeugt. Sophie zeichnet sich durch ihre hervorragende Technik und ihre Kreativität auf dem Spielfeld aus. Diese Qualitäten konnte sie auch mit der U15-Dolomiten-Auswahl unter Beweis stellen, mit der sie an verschiedenen nationalen Turnieren teilnahm.

Anna Infantino

Dall’FCS

al “Sogno americano”

La ventiduenne centrocampista cresciuta in biancorosso ha coronato il desiderio di trasferirsi negli States per giocare a calcio in una squadra di college, segnatamente a Burlington, piccola città dell’Iowa, al confine con l’Illinois conciliando così al meglio la passione calcistica con lo studio

Dall’FC Südtirol al… sogno americano. Questa è la storia di Anna Infantino, 22enne centrocampista che, nel corso degli anni, è diventata una delle colonne portanti della prima squadra dell’FCS Women. Dopo aver mosso i primi passi nel Südtirol Damen, nel 2021 è entrata a far parte dell’FC Südtirol, contribuendo all’ascesa del calcio femminile biancorosso. Poche settimane fa ha coronato uno dei suoi più grandi sogni: trasferirsi negli Stati Uniti per giocare a calcio in una squadra di college. Un traguardo ambizioso che ha raggiunto grazie alla sua determinazione e perse-

veranza. Nei prossimi quattro anni, Anna vestirà la maglia del College di Burlington, piccola città dell’Iowa, al confine con l’Illinois. Ad Anna abbiamo chiesto di racconta il suo percorso, ripercorrendo i momenti più significativi della carriera, senza tralasciare i tanti bei ricordi legati all’FC Südtirol per poi mettere l’accento sul coronamento del sogno di conciliare sport e studio in un college americano.

Come è nata l’opportunità di andare in America a giocare a calcio?

“Questa opportunità è nata circa due anni

fa. Era un mio sogno giocare a calcio in un college e ho iniziato a informarmi su come poterlo realizzare. Tramite alcuni amici e i social ho scoperto un’agenzia di Roma che mette in contatto gli atleti con gli allenatori dei college americani. Ho partecipato a due giornate di allenamenti a Roma, durante le quali sono stati registrati dei video. Inoltre, ho inviato altri miei video della mia esperienza con l’FC Südtirol. L’agenzia ha creato un profilo per me, così che i coach americani hanno potuto visionarlo. Successivamente, ho ricevuto diverse proposte di borse di studio.”

Quali sono state le principali difficoltà che hai incontrato nel realizzare questo progetto? Come le hai gestite?

“Due anni fa, purtroppo, ho subito due infortuni che mi hanno costretta a posticipare la partenza. Ora, anche se non sono ancora completamente ristabilita, ho avuto comunque l’opportunità di iniziare questa straordinaria avventura. Ho deciso di cogliere al volo questa occasione e trascorrerò i prossimi quattro anni qui, durante i quali conseguirò la laurea. Come major, ovvero il mio ambito di studi, ho scelto Scienze Motorie, un percorso che avevo già intrapreso presso un’università in Italia.”

Come si articola la tua settimana tipo al college?

“Al momento non siamo in stagione, poiché il campionato in America si svolge da agosto a novembre, mentre da gennaio a maggio ci concentriamo principalmente sulla scuola. Durante il campionato, gli allenamenti sono quotidiani e ci sono fino a tre partite a settimana, il che rende il ritmo decisamente più intenso rispetto all’Italia. Questa fase iniziale, invece, è più tranquilla e mi sta aiutando ad ambientarmi gradualmente. Attualmente mi trovo ancora nel percorso di riabilitazione dal mio infortunio al ginocchio: mi mancano tre mesi per completarlo. Nel frattempo, ho la possibilità di allenarmi in palestra, dove vengo seguita quotidianamente da un personal trainer, che mi supporta in questa ultima fase del recupero.”

Puoi spiegarci come è strutturato il campionato universitario?

“Le squadre di college sono suddivise in Division, proprio come negli altri sport universitari. Il mio college appartiene alla

Division Two. Durante la prima fase del campionato si giocano due o tre partite a settimana. Alla fine di questa fase, viene stilata una classifica: le otto squadre si qua lificano per il torneo dello stato. La squa dra vincitrice della competizione viene poi ammessa a una fase nazionale, dove si sfi dano tutte le vincitrici dei vari stati.”

Torniamo un po’ indietro nel tempo, alla tua esperienza con l’FC Südtirol. A causa del tuo infortunio, non hai potu to giocare in questi ultimi mesi, ma hai comunque contribuito all’attività della società allenando l’Under 12. Com’è stata questa esperienza per te?

“Non potendo giocare a causa dell’infor tunio, ho deciso di accettare la proposta di allenare l’Under 12. È stata un’esperienza molto positiva e formativa. Questo ruolo mi ha permesso di mette re in pratica gli studi che sto seguendo in Scienze Motorie, aiutandomi a capire se quella che stavo studiando potesse essere una passione anche nella pratica. Allenare le giovani mi ha dato molta soddisfazio ne e mi ha fatto comprendere che mi pia-

ce molto l’ambiente sportivo. Questo mi ha convinto che la carriera da allenatrice, oltre a quella da calciatrice, potrebbe essere una strada interessante da esplorare nel mio futuro.”

Le ultime due stagioni con la prima squadra dell’FCS Women sono state davvero ricche di successi, con la vittoria del campionato di Eccellenza ed il salto in Serie C. Puoi raccontarci come hai vissuto questi traguardi?

“Il primo anno è stato davvero speciale per me, perché ho vinto il mio primo vero titolo. Abbiamo vinto il campionato di Eccellenza, un traguardo che ci ha dato grande soddisfazione. Personalmente, ho avuto un ruolo attivo in squadra e giocato spesso, il che è stato una bella gratificazione. Il salto dalla Eccellenza alla Serie C è stato un passo importante, soprattutto per il fatto che finalmente siamo passati ad una categoria molto più strutturata. Anche se ci sono stati dei momenti difficili, tra cui il mio primo infortunio grave, in cui mi sono rotta la caviglia alla fine del campionato di Eccellenza, sono sempre riuscita a

restare parte del gruppo. Mi sarebbe piaciuto finire la stagione in modo diverso, ma nonostante tutto, mi sono sentita sempre sostenuta dalle compagne e ho condiviso con loro un legame forte, costruito negli anni. Il primo anno in Serie C purtroppo l’ho vissuto dagli spalti, perché a un mese dal mio ritorno in campo dopo l’infortunio alla caviglia, mi sono rotta il crociato. Ho vissuto quel periodo facendo il tifo per le mie compagne, accompagnandole anche nelle trasferte. È stato proprio in quel periodo che ho dovuto decidere se continuare a perseguire il mio sogno dell’America o meno, considerando il secondo infortunio.

Ma grazie al supporto delle mie compagne, ho trovato la forza di continuare a lottare per il mio obiettivo. Ho deciso di allenarmi al meglio delle mie possibilità, nonostante l’infortunio, e di condividere ogni momento con loro. Alla fine, quando ho deciso di partire per l’America, le ragazze erano felici per me, perché sapevano tutto ciò che desideravo. È stato un arrivederci difficile, ma grazie al loro sostegno l’ho vissuto in modo molto positivo.”

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Anna Infantino

lebt ihren

„American Dream“

Seit einigen Wochen befindet sich die 22-Jährige in den USA, um am College in Burlington, Iowa, Fußball zu spielen. Dort hat sie die Möglichkeit, ihre akademische Ausbildung mit ihrer größten Leidenschaft zu verbinden. In den vergangenen Saisons zählte sie zu den Leistungsträgerinnen der FCS Women und setzt nun ihren Weg in einem neuen, aufregenden Kapitel fort

Es gibt Geschichten, die von Mut, Entschlossenheit und Leidenschaft geprägt sind – Geschichten, die inspirieren. Eine solche erzählt Anna Infantino, die nicht nur auf, sondern auch abseits des Spielfeldes neue Horizonte erkundet. Im Alter von 22 Jahren

hat die Mittelfeldspielerin einen entscheidenden Schritt gewagt: Sie hat Südtirol verlassen, um in den Vereinigten Staaten ihren Traum zu verwirklichen und an einem College Fußball zu spielen. Infantino, die bei den Südtirol Damen mit dem Fußball begann

und später beim FC Südtirol eine Schlüsselrolle im Aufbau der Damenbewegung spielte, verkörpert mit ihrer Reise in die USA den sprichwörtlichen „American Dream“. Nach unvergesslichen Jahren beim FCS beginnt für sie nun ein neues Kapitel – in Burlington, Iowa.

Im Inter view mit der FCS News spricht sie offen über ihre Ziele und Hoffnungen, die Herausforderungen auf ihrem Weg, aber auch über die wertvollen Erinnerungen, die sie an ihre Zeit beim den FCS Women knüpfen.

Anna, wie hat sich die Möglichkeit ergeben, an einem College in den USA Fußball zu spielen?

„Diesen Traum habe ich vor knapp zwei Jahren erstmals aktiv verfolgt. Ich wollte die einzigartige Erfahrung machen, in den Vereinigten Staaten an einem College Fußball zu spielen, und begann, mich eingehend über die notwendigen Schritte zu informieren. Durch Freunde und die sozialen Medien stieß ich auf eine Agentur in Rom, die sich darauf spezialisiert hat, Athletinnen mit Trainern in den USA zu vernetzen. Daraufhin bin ich nach Rom gereist, um an zwei Trainingstagen teilzunehmen. Dort wurden Videos meines Spielstils aufgenommen, die später zusammen mit anderen Clips, auf denen ich während meiner Zeit beim FC Südtirol zu sehen war, in ein Profil von mir integriert wurden. Dieses Profil wurde den Trainern in den USA zur Verfügung gestellt. Daraufhin erhielt ich mehrere Angebote von Universitäten, die mir ein Stipendium ermöglichten.“

Worin bestanden die größten Schwierigkeiten, dieses Projekt umzusetzen, und wie hast du diese überwunden?

„In den vergangenen zwei Jahren erlitt ich leider zwei schwerwiegende Verletzungen, die mich dazu zwangen, meine Reise aufzuschieben. Obwohl ich mich aktuell noch in der Rehabilitationsphase befinde, wurde es mir ermöglicht, mein Abenteuer in den USA dennoch zu beginnen. Ich werde die nächsten vier Jahre in den Vereinigten Staaten verbringen und dort meinen Universitätsabschluss erlangen. Mein Major, also mein Studienfach, ist Sportwissenschaften – ein Bereich, in dem ich bereits in Italien meinen akademischen Weg begonnen habe.“

Wie gestaltet sich eine typische Woche für dich am College?

„Derzeit befinden wir uns außerhalb der Saison, da die Meisterschaft in den USA von August bis November ausgetragen wird. In der Zeit von Jänner bis Mai liegt der Fokus hauptsächlich auf dem Studium. Während der Saison sind die Tage jedoch deutlich intensiver: Tägliches Training und bis zu drei Spiele pro Woche

bestimmen den Rhythmus – eine deutlich höhere Belastung im Vergleich zu Italien. Die aktuelle Phase ist dagegen ruhiger und bietet mir die Möglichkeit, mich allmählich einzuleben. Derzeit befinde ich mich noch in der Rehabilitation nach meiner Knieverletzung, die voraussichtlich in drei Monaten abgeschlossen sein wird. Bis dahin nutze ich die Zeit für gezieltes Training im Fitnessstudio. Ein Personal Trainer betreut mich dabei täglich und begleitet mich durch diese entscheidende Phase der Genesung.“

Kannst du uns die Struktur der College-Meisterschaft erläutern?

„Die College-Mannschaften sind in verschiedene Divisionen unterteilt, ähnlich wie es auch in anderen universitären Sportar-

ten der Fall ist. Mein College gehört der Division Two an. In der ersten Phase des Wettbewerbs stehen pro Woche zwei bis drei Spiele auf dem Programm. Am Ende dieser Phase wird eine Rangliste erstellt, aus der die acht besten Teams hervorgehen. Diese qualifizieren sich für das staatliche Turnier. Die Mannschaft, die diese Phase für sich entscheidet, gelangt schließlich in die nationale Runde, in der die Sieger der einzelnen Bundesstaaten gegeneinander antreten.“

Blicken wir auf deine Zeit beim FC Südtirol zurück. Aufgrund deiner Verletzung konntest du in den letzten Monaten nicht aktiv spielen, hast jedoch auf andere Weise zur Vereinsarbeit beigetragen, indem du die U12-Mannschaft betreut hast. Wie empfandest du diese Erfahrung?

„Da ich aufgrund der Verletzung nicht selbst auf dem Platz stehen konnte, entschloss ich mich, das Angebot des Sektionsleiters anzunehmen und bei der Betreuung der U12-Mannschaft mitzuhelfen. Diese Erfahrung war sowohl sehr bereichernd als auch lehrreich. In dieser Rolle konnte ich mein Wissen aus dem Studium der Sportwissenschaften anwenden und verstehen, ob sich meine theoretischen Interessen auch in der Praxis als Leidenschaft herausstellen würden. Die Arbeit mit den Mädchen hat mir große Freude bereitet und mir gezeigt, dass ich mich in einem sportlichen Umfeld äußerst wohlfühle. Diese Erkenntnis hat mich darin bestärkt, dass eine Trainerkarriere, neben meiner Laufbahn als Fußballerin, durchaus ein spannender Weg für meine Zukunft sein könnte.“

Die letzten beiden Saisons mit den FCS Women waren von großen Erfolgen gekrönt, mit dem Gewinn der Oberliga-Meisterschaft und dem Aufstieg in die Serie C. Wie hast du diese Meilensteine erlebt?

„Das erste Jahr war für mich ein ganz besonderes, da ich meinen ersten echten Titel gewonnen habe. Der Gewinner der Oberliga war ein riesiger Erfolg, der uns als Team große Freude bereitet hat. Ich konnte eine aktive Rolle in der Mannschaft einnehmen und erhielt viel Einsatzzeit, was für mich persönlich eine große Genugtuung war. Der Aufstieg in die Serie C stellte einen bedeutenden Schritt dar, vor allem, weil wir in eine viel professionellere und strukturiertere Liga aufgestiegen sind. Trotz einiger schwieriger Momente, insbesondere meiner schweren Verletzung am Sprunggelenk, blieb ich immer ein Teil des Teams. Auch wenn ich mir gewünscht hätte, die Saison unter anderen Umständen zu beenden, fühlte ich mich von meinen Mitspielerinnen stets unterstützt und spürte die starke, über Jahre gewachsene Bindung zu ihnen. Die erste Saison in der Serie C erlebte ich leider von der Tribüne aus, da ich mir nur einen Monat nach meiner Rückkehr vom Sprunggelenkbruch das Kreuzband riss. In dieser Zeit unterstützte ich meine Mannschaft von außen und begleitete sie auch zu Auswärtsspielen. Es war der Moment, in dem ich entscheiden musste, ob ich meinen Traum, nach Amerika zu gehen, trotz der erneuten Verletzung weiterverfolgen wollte.

Dank des Rückhalts meiner Mitspielerinnen fand ich die Kraft, für mein Ziel weiterzukämpfen. Ich entschloss mich, weiterhin

bestmöglich zu trainieren und jeden Moment mit ihnen zu teilen. Als ich schließlich den Entschluss fasste, in die USA zu gehen, freuten sich meine Teamkolleginnen mit mir, weil sie genau wus-

sten, was ich durchgemacht hatte. Der Abschied war alles andere als einfach, doch dank ihres Rückhalts konnte ich diesen Schritt mit einem guten Gefühl gehen.“

GIOCHI / SPIELE

Per tutti i piccoli amici del “Kids Club” ecco una piccola raccolta di divertenti giochi per trascorre in allegria qualche momento. Für all unsere Freunde des FCS Kids Club haben wir eine Sammlung von lustigen Rätseln zusammengestellt, die es zu lösen gilt.

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INNOVATION UND KNOW-HOW SEIT 160 JAHREN

Das Familienunternehmen Torggler feiert Jubiläum

Seit 1865 ist Torggler mit der Produktion von hochwertigen technischen Produkten für das Bauwesen, der Montage von Fenster und Türen und den Schiffsbau ein wichtiger Bezugspunkt für Fachleute. Gegründet am Rennweg in Meran als kleines Geschäft, hat sich Torggler im Laufe der Zeit zu einem internationalen Unternehmen mit Sitz in Marling und einer starken Präsenz in Ländern wie Deutschland und Polen entwickelt.

In diesem Jahr feiert Torggler ein großes Jubiläum: das 160-jährige Bestehen. Eine Geschichte, die von Hingabe, Innovation und ständiger Verbesserung erzählt. Von der Entwicklung des ersten Fliesenklebers in den 60er Jahren bis zum Betoninstandsetzungsmörtel Umafix, der neue Wege in der Branche eröffnet hat, war jeder Schritt von dem Ziel geleitet, zuverlässige und qualitativ hochwertige Lösungen anzubieten.

Torggler hat immer an Forschung und Entwicklung geglaubt, um den Fachleuten moderne, langlebige Produkte anbieten zu können, die den Herausforderungen des modernen Marktes gerecht werden. Mit über 250 Produkten und Lösungen verbindet Torggler Tradition und Innovation und bleibt den Werten treu, die das Unternehmen seit seiner Gründung begleitet haben.

Heute ist Torggler auf Wachstumskurs, beschäftigt 150 Mitarbeiterinnen und Mitarbeiter und verfügt über ein internationales Netzwerk, das seine Vorreiterrolle bestätigt. 160 Jahre Torggler sind nicht nur ein Meilenstein, sondern auch ein Versprechen für die Zukunft: weiterhin Qualitätslösungen zu entwickeln, die Profis zu neuen Erfolgen führen.

INNOVAZIONE E KNOW-HOW DA 160 ANNI

L‘azienda familiare Torggler festeggia il suo anniversario

Dal 1865, Torggler è un punto di riferimento per i professionisti, grazie alla produzione di prodotti tecnici per l’edilizia, il serramento e la nautica. Fondata in via delle Corse a Merano come piccolo negozio, Torggler ha saputo evolversi nel tempo, trasformandosi in una realtà internazionale con sede a Marlengo e una presenza consolidata in paesi come Germania e Polonia.

Quest’anno Torggler celebra un traguardo straordinario: 160 anni di storia. Una storia che parla di dedizione, innovazione e continuo miglioramento. Dalla creazione della prima colla per piastrelle negli anni 60, alla malta rapida Umafix, che ha aperto nuove strade nel settore, ogni passo è stato guidato dalla volontà di offrire soluzioni affidabili e di alta qualità.

Torggler ha sempre creduto nella ricerca e nello sviluppo, per garantire ai professionisti prodotti all’avanguardia, progettati per durare nel tempo e rispondere alle sfide dei mercati moderni. Con oltre 250 prodotti nel suo catalogo, Torggler unisce tradizione e innovazione, rimanendo fedele ai valori che hanno accompagnato l’azienda fin dalla sua fondazione.

Oggi Torggler continua a crescere, con 150 dipendenti e una rete internazionale che conferma il suo ruolo di leader. I 160 anni di Torggler non sono solo un traguardo, ma una promessa per il futuro: continuare a costruire soluzioni di qualità che accompagnino i professionisti verso nuovi successi.

Il d.s. biancorosso Paolo Bravo ha partecipato con piacere e soddisfazione all’evento organizzato sabato 18 gennaio a Rimini per ricordare Gianluca Vialli, attraverso un’azione di sensibilizzazione, nel corso di una lunga giornata di emozioni, aneddoti, ricordi, omaggi e una donazione significativa all’associazione “Oltre la Ricerca ODV” che si occupa di sensibilizzazione sul Tumore al Pancreas in una raccolta fondi sulla piattaforma TrustMeUp che proseguirà per un mese.

La prima edizione di “Uniti per Gianluca Vialli”, organizzato a Rimini dall’associazione “We Play” in collaborazione con Ivano Bonetti e Mario Fucili è stata un successo. Tanti i campioni degli anni ’90

ex compagni di squadra del grande bomber scomparso il 5 gennaio 2023 scesi in campo per omaggiare l’ex capitano della Sampdoria, della Juventus e della Nazionale Azzurra: dai blucerchiati dello storico scudetto (Gianluca Pagliuca, Moreno Mannini e Ivano Bonetti) ai bianconeri dell’ultima Coppa Campioni della Vecchia Signora (Moreno Torricelli, Alessio Tacchinardi e Michele Padovano, ma anche Stefano Tacconi e Francesco Baldini con Vialli alla Juve in altre stagioni), ma anche compagni di avventura in maglia azzurra o avversari come Alberto Di Chiara, Alessandro Melli, il bomber Igor Protti e il Condor Massimo Agostini. Diverse tappe e un evento clou, in una gre-

Am 18. Jänner nahm der Sportdirektor des FC Südtirol, Paolo Bravo, mit großer Freude an einer bedeutsamen Veranstaltung in Rimini teil, die zu Ehren von Gianluca Vialli organisiert wurde. Im Zentrum des Events stand eine umfangreiche Sensibilisierungsaktion, die im Rahmen eines ereignisreichen Tages mit tiefgehenden Emotionen, bewegenden Anekdoten, wertvollen Erinnerungen und zahlreichen Ehrungen durchgeführt wurde. Besonders hervorzuheben ist die großzügige Spende an die Organisation „Oltre la Ricerca ODV“, die sich der Aufklärung über Bauchspeicheldrüsenkrebs widmet.

Die erste Ausgabe von „Uniti per Gianluca Vialli“, die von der Vereinigung „We Play“ in Zusammenarbeit mit Ivano Bonetti und Mario Fucili organisiert wurde, war ein voller Erfolg. Zahlreiche ehemalige Mitspieler aus den 90er Jahren, die das Privileg hatten, Seite an Seite mit Vialli auf dem Spielfeld zu stehen, versammelten sich, um dem ehemaligen Kapitän von Sampdoria, Juventus und der italienischen Nationalmannschaft ihren Respekt zu erweisen.

Unter ihnen befanden sich Spieler des historischen MeisterTeams von Sampdoria (darunter Gianluca Pagliuca, Moreno Mannini und Ivano Bonetti), ebenso wie Stars von Juventus, die die letzte Champions League für die „Alte Dame“ gewannen (darunter Moreno Torricelli, Alessio Tacchinardi und Michele Padovano). Auch Stefano Tacconi und Francesco Baldini, die mit Vialli in anderen Saisons bei Juventus zusammenspielten, sowie Weggefährten in der Nationalmannschaft oder Gegner wie Alberto Di Chiara, Alessandro Melli, Igor Protti und Massimo Agostini waren anwesend.

mitissima Cineteca Comunale, trasformata per qualche ora nel tempio degli omaggi sotto la conduzione del giornalista Rai Massimo Proietto e di Martina Quaranta: mille testimonianze, battute, episodi di spogliatoio e vita quotidiana hanno strappato grandi applausi, accanto alle testimonianze di luminari della medicina, che hanno fatto un excursus sul grande lavoro volto alla diagnosi e trattamento del tumore al pancreas e sul costante impegno nella sensibilizzazione che ha emozionato la platea.

L’FCS, attraverso il d.s. Paolo Bravo, ha consegnato a Riccardo Vialli la maglia biancorossa che sarò donata nel contesto di una raccolta fondi.

Unter der Moderation des Rai-Journalisten Massimo Proietto und Martina Quaranta wurden in der „Cineteca Comunale“ zahlreiche Anekdoten und Geschichten aus der Kabine und dem Alltag von Gianluca Vialli zum Leben erweckt, was das Publikum zu Begeisterungsstürmen hinriss. Darüber hinaus teilten hochangesehene Mediziner ihre fundierten Einblicke in die Fortschritte bei der Diagnose und Behandlung von Bauchspeicheldrüsenkrebs und berichteten von ihren unermüdlichen Bemühungen, das Bewusstsein für diese Krankheit zu schärfen.

Im Namen der Weißroten überreichte Paolo Bravo an Riccardo Vialli ein FCS-Trikot, das im Rahmen einer Spendenaktion zugunsten der Forschung versteigert wird.

IL D.S. PAOLO BRAVO E LA MAGLIA BIANCOROSSA ALLA GIORNATA BENEFICA NEL NOME DI GIANLUCA VIALLI
PAOLO BRAVO UND DER FC SÜDTIROL ZOLLEN GIANLUCA VIALLI TRIBUT

DEFINITE LE DATE DEI PROSSIMI PLAYOFF E PLAYOUT

L’Assemblea di Lega B dello scorso 21 gennaio, ha deliberato le date dei prossimo playoff e playout. Playoff: turno preliminare (gara unica) giovedì 15 maggio 2025 (6a vs 7a) e venerdì 16 maggio 2025 (5a

vs 8a); semifinali (andata e ritorno) lunedì 19 maggio 2025 (6a o 7a vs 3a), martedì 20 maggio 2025 (5a o 8a vs 4a), venerdì 23 maggio 2025 (3a vs 6a o 7a), sabato 24 maggio 2025 (4a vs 5a o 8a), finale

SERIE B: TERMINE FÜR PLAYOFFS UND PLAYOUTS FESTGELEGT

Bei der Tagung der Lega B am 21. Jänner wurden die Termine für die Playoffs und Playouts der Saison 2024/25 festgelegt. Die Playoffs beginnen mit der Vorrunde, die als Einzelspiel am Donnerstag, den 15. Mai 2025 (6. gegen 7.), und am Freitag, den 16. Mai 2025 (5. gegen 8.) ausgetragen wird. Die Halbfinal-Hinspiele finden am Montag, den 19. Mai 2025 (6. oder 7. gegen 3.) und am Dienstag, den 20. Mai 2025 (5. oder 8. gegen 4.) statt. Die Rückspiele werden am Freitag, den 23. Mai 2025 (3. gegen 6.

(andata e ritorno) giovedì 29 maggio 2025 e domenica 1° giugno 2025.

Playout: gara di andata sabato 17 maggio 2025 (17a vs 16a). gara di ritorno giovedì 22 maggio 2025 (16a vs 17a).

oder 7.) und am Samstag, den 24. Mai 2025 (4. gegen 5. oder 8.) ausgetragen. Das Finale sieht wiederrum zwei Begegnungen vor, mit dem Hinspiel am Donnerstag, den 29. Mai 2025 und dem Rückspiel am Sonntag, den 1. Juni 2025.

Die Playouts werden mit dem Hinspiel am Samstag, den 17. Mai 2025 (17. gegen 16.) und dem Rückspiel am Donnerstag, den 22. Mai 2025 (16. gegen 17.) ausgetragen.

LA LEGA B CELEBRA LA COLLEZIONE “CALCIATORI 2024-2025” CON I PANINI D

In occasione del lancio della nuova collezione Panini “Calciatori 2024-2025”, la Lega B e Panini Spa ripropongono i “Panini Days”, una serie di attività che coinvolgono i tifosi e le famiglie durante le gare della 23a e 24a giornata della Serie BKT. Le azioni previste sono pensate per

celebrare la connessione tra il calcio e la storica passione per le figurine, un legame che coinvolge la B da oltre 60 anni.

A partire dalla distribuzione degli album “Calciatori 2024-2025” ai tifosi fino all’iconico scambio di maxi-figurine fra i capitani, saranno diverse le occasioni per vivere

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l’emozione del campionato in modo unico e coinvolgente. Le attività contribuiranno a rafforzare il legame con i tifosi e a celebrare la tradizione calcistica che contraddistingue le figurine Panini, rendendo ancora più speciali le giornate della Serie BKT.

„PANINI DAYS“: EIN FEST FÜR FUSSBALLFANS UND SAMMLER

Zur Lancierung der neuen Panini-Kollektion „Calciatori 2024-2025“ setzt die Lega B ein kraftvolles Zeichen für Tradition und Fankultur. Mit den „Panini Days“ erwartet die Besucherinnen und Besucher der Stadien an den Spieltagen der 23 und 24 der Serie B mehrere Initia-

tiven, die die Begeisterung für den Fußball mit der Freude am Sammeln der ikonischen Panini-Sticker vereint – eine Leidenschaft, die die Lega B seit mehr als sechs Jahrzehnten begleitet. Fans können sich im Stadion auf die Verteilung der neuen Sammelalben freuen, während

Nell’ambito delle giornate progettuali (della durata di 14 ore), dieci studenti hanno creato una coreografia per l’FC Südtirol negli spazi della Scuola Media Paul Troger di Monguelfo. Le giornate progettuali, coordinate dall’insegnate Martin Bachmann, si sono svolte nelle scorse settimane.

Gli studenti hanno avuto l’opportunità di sviluppare idee creative per esprimere il loro sostegno all’FC Südtirol. Durante le attivi-

der symbolische Austausch von überdimensionalen Stickern durch die Kapitäne der Mannschaften die enge Verbindung zwischen Sport und Sammlertradition auf dem Spielfeld eindrucksvoll unterstreicht. Die „Panini Days“ bereichern durch kreative Aktionen die Spieltage der Serie B und tragen zu einer besonderen Stimmung unter den Fans bei.

tà di pittura e progettazione delle coreografie, è stato promosso il lavoro di squadra, poiché tutti hanno collaborato per realizzare significativo lavoro didattico, che mostra la passione per lo sport e ha l’obiettivo di sostenere la squadra. Si è trattato di un progetto interdisciplinare che ha unito sport, matematica e arti visive. Gli studenti hanno dimostrato un grande impegno e curiosità nel conoscere il mondo del tifo organizzato.

KREATIVE CHOREOGRAFIE FÜR DEN FC SÜDTIROL: DAS PROJEKT DER MITTELSCHULE PAUL TROGER

Im Rahmen einer 14-stündigen Projektwoche haben zehn Schülerinnen und Schüler der Mittelschule Paul Troger in Welsberg-Taisten eine Choreografie für den FC Südtirol konzipiert. Dabei arbeiteten sie nicht nur an der Gestaltung der Choreografie, sondern führten auch die anschließenden Malarbeiten durch, wobei der Teamgeist stets im Mittelpunkt stand.

Durch ihre Zusammenarbeit trugen die Schülerinnen und Schüler dazu bei, ein wertvolles didaktisches Projekt zu realisieren, das die Leidenschaft für den Sport zum Ausdruck bringt und zugleich das Ziel verfolgt, den FC Südtirol auf kreative Weise zu unterstützen.

Dieses interdisziplinäre Projekt vereinte Sport, Mathematik und Kunst auf eine besondere Weise. Die Schülerinnen und Schüler nutzten ihre Fähigkeiten in den unterschiedlichen Disziplinen und setzten diese praktisch um, während sie sich zudem intensiv mit der Welt der Fankulturen auseinandersetzten und ihre kreativen sowie fachlichen Kompetenzen erweiterten.

IL PROGETTO DELLA SCUOLA MEDIA PAUL TROGER DI MONGUELFO

FCS QUIZ

In questa nuova rubrica puoi mettere alla prova le tue conoscenze sull’FC Südtirol e sul campionato di Serie B attraverso domande stimolanti e curiose. Che tu sia un esperto di statistiche o semplicemente un grande appassionato di calcio, questa è l’occasione perfetta per sfidare te stesso e i tuoi amici!

In dieser neuen Rubrik kannst du dein Wissen über den FC Südtirol und die Serie B mit spannenden und interessanten Fragen testen. Egal, ob du ein Statistiken-Experte oder einfach ein leidenschaftlicher Fußballfan bist, dies ist die perfekte Gelegenheit, dich selbst und deine Freunde herauszufordern!

Contro quale squadra l’FC Südtirol ha ottenuto la sua prima vittoria nella storia della Serie B?

Gegen welche Mannschaft erzielte der FC Südtirol seinen allerersten Sieg in der Serie B?

Ascoli

Pisa

Brescia

Quale squadra detiene il record di punti in Serie B, a 20 squadre, in una singola stagione?

Welche Mannschaft hält den Punkterekord in einer Serie B-Saison mit 20 Teams?

Juventus

Benevento

Sassuolo

Qual è il record di gol segnati in una singola partita dall’FC Südtirol in Serie B?

Was ist die höchste Anzahl an Toren, die der FC Südtirol in einem Serie B-Spiel erzielt hat?

3

4 5

Chi è stato il capocannoniere della Serie B nella scorsa stagione?

Wer war der Torschützenkönig der letztjährigen Serie B-Saison?

Daniele Casiraghi

Gennaro Tutino

Joel Pohjanpalo

Chi è stato l’ultimo giocatore del settore giovanile ad aver esordito con la prima squadra dell’FC Südtirol?

Wer war der letzte Jugendspieler, der für die Profimannschaft des FC Südtirol debütiert hat?

Federico Davi

Raphael Kofler

Jacopo Martini

Qual è stata la vittoria più larga mai registrata nella storia della Serie B?

Was ist der höchste Sieg in der Geschichte der Serie B?

Qual è la capienza dello stadio Giovanni Zini, casa della Cremonese?

Wie viele Sitzplätze hat das Giovanni-Zini-Stadion, in dem Cremonese ihre Heimspiele austrägt?

Qual è stato il miglior piazzamento dell’FC Südtirol in Serie B fino ad oggi?

Was ist die beste Platzierung, die der FC Südtirol bisher in der Serie B erreicht hat?

Sesto posto

Quinto posto

Settimo posto

Soluzioni/Lösungen:

1B, 2B, 3B, 4C, 5A, 6C, 7A, 8A

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