MENSILE/MONATSMAGAZIN | ANNO 19. JAHRGANG NR. 08 | APRILE / APRIL 2025

kofler, adamonis & pyyhtiä
preziose esperienze in nazionale länderspiel-ehre für drei fcs-profis
flutura maloku ritorno dal baratro rückkehr nach der dunkelheit
MENSILE/MONATSMAGAZIN | ANNO 19. JAHRGANG NR. 08 | APRILE / APRIL 2025
kofler, adamonis & pyyhtiä
preziose esperienze in nazionale länderspiel-ehre für drei fcs-profis
flutura maloku ritorno dal baratro rückkehr nach der dunkelheit
“IMPEGNO E DETERMINAZIONE“ „ EINS ATZ UND ENTSCHLOSSENHEIT“
LE FOTO DI PIETRANGELI SONO FIRMATE ALFRED TSCHAGER
Le foto di copertina e quelle che impreziosiscono le pagine dedicate alle interviste a Nicola Pietrangeli sono state scattate allo Stadio Druso di Bolzano dall’esperto fotografo professionista Alfred Tschager, che anche in questa occasione ha colto con il sul obiettivo sensibile le espressioni del giocatore biancorosso in un contesto diverso rispetto al campo di gioco.
TSCHAGERS KUNSTVOLLE FOTOGRAFIE:
NICOLA PIETRANGELI IM DRUSUS-STADION
Alfred Tschager, ein Meister seines Fachs, setzte im Bozner Drusus-Stadion mit seiner Kamera einzigartige Akzente für das Titelbild sowie die Aufmacherfotos des Interviews mit Nicola Pietrangeli. Durch seine präzise Bildspr ache und seine Fähigkeit, den Moment mit kunstvoller Raffinesse einzufangen, entstehen Aufnahmen, die den Zentralverteidiger in einer seltenen Weise präsentieren – ohne das vertraute, weiß-rote FCS-Dress.
06 IN PRIMO PIANO – Nicola Pietrangeli: „Mi piace lavorare sodo e faticare“ IM FOKUS – Nicola Pietrangeli: „Harte Arbeit und Opferbereitschaft sind für mich der wahre Maßstab“
18 LE CONVOCAZIONI – Adamonis, Kofler, Pyyhtiä: preziose esperienze in nazionale DIE NOMINIERUNGEN – Länderspiel-Ehre für Kofler, Adamonis und Pyyhtiä
20 L’EVENTO – Il Presidente della LNPB Bedin in visita all’FCS DAS EVENT – Serie B-Präsident Paolo Bedin zu Besuch beim FCS
22 FOTOGALLERY – Cinque punti nelle ultime quattro partite FOTOGALERIE – Ein spektakulärer Sieg, zwei Unentschieden und eine Niederlage
36 LE PROSSIME AVVERSARIE AL “DRUSO” – Cesena, Bari, Juve Stabia DIE GEGNER IM DRUSUS-STADION – Cesena, Bari, Juve Stabia
40 INIZIATIVE – Il fumetto contro il bullismo: Arnold ambasciatore di valori in maglia FCS INITIATIVEN – Comic-Heft gegen Mobbing: Arnold, Botschafter der Werte
54 INIZIATIVE – La Giornata dei Soci: una serie di iniziative allo stadio INITIATIVEN – Mitgliedertag: Exklusive Einblicke und Gänsehaut-Momente
58 INIZIATIVE – Al fianco dello Jesuheim, un aiuto concreto e l’invito allo stadio INITIATIVEN – Der FCS spendet für das Jesuheim und lädt zum Stadionerlebnis ein
62 ALPERIA JUNIOR CAMP – Un’estate ricca di appuntamenti con un partner prezioso ALPERIA JUNIOR CAMPS – Ein aufregender Sommer mit einem bedeutenden Partner
68 INFO – Novità all’FCS Center INFO – Neues aus dem FCS Center
70 IL CONTRIBUTO – 5x1000, per crescere insieme: un gesto prezioso che non costa nulla DER BEITRAG – 5x1000: Ein kleiner Beitrag für gemeinsames Wachstum
72 GIOVANILI – Rafforzato il gemellaggio con gli amici del Cittadella JUGENDSEKTOR – Sportliche Freundschaft mit Cittadella bekräftigt
76 FCS WOMEN – Flutura Maloku: Ritorno dal baratro FCS WOMEN – Flutura Maloku: Die Rückkehr nach der Dunkelheit
88 KIDS CLUB – FCS Kids Day by Pfiff Toys – Divertimento, azione e calcio in grande stile!
KIDS CLUB – FCS Kids Day by Pfiff Toys – Spaß, Action und Fußball pur!
90 WHITEREDNEWS – Notizie in pillole WHITEREDNEWS – Kurz und knackig
“MI PIACE LAVORARE SODO E FATICARE”
Il difensore centrale classe 2000 racconta la sua storia di calcio e di vita: dall’infanzia a Genzano di Roma alla passione per il calcio, dagli inizi al Giulianello e alla Vigor Perconti alla maturazione a Perugia e l’esordio con Nesta, dalla serie D alla consacrazione nel Rimini in terza divisione nazionale, dalla passione giovanile per la Lazio ai modelli di riferimento e ai vari e preziosi maestri, dal lavoro come muratore con il babbo al debutto in B in biancorosso, dall’autorete in casa dello Spezia alle reti di testa contro Sassuolo e Reggiana, alla grande voglia di dare sempre il massimo per crescere
Nicola Pietrangeli, classe 2000, da Genzano di Roma, centro di poco più di 22.500 abitanti, uno dei diciassette comuni dell’area dei Castelli Romani. Professione calciatore, ruolo difensore centrale. 191 cm, fisico da corazziere. Il nome è lo stesso del 91enne l’illustre padre del nostro tennis, due volte vincitore del Roland Garros, ma si tratta solo di omonimia, di una semplice coincidenza.
Il “nostro” Pietrangeli è arrivato la scorsa estate dal Rimini, dove ha compiuto un importante salto di qualità a livello professionale. In dote si è portato, oltre a fisicità e velocità, anche la ferma volontà di dare sempre il massimo, di impegnarsi a fondo, memore degli insegnamenti ricevuti in famiglia, dove ha imparato il significato di sacrificio e di dedizione al lavoro,
al duro lavoro di muratore. In biancorosso si è guadagnato sul campo stima e considerazione.
Nicola, partiamo dalle date di questa stagione che ti riguardano: il 15 settembre hai debuttato in Serie B, in casa della Reggiana da subentrato. Che emozione è stata?
„E’ stata un‘emozione indescrivibile. Ho lavorato tanto per arrivare fino a qui e aspettavo quel momento da molto tempo.“
21 settembre: la prima da titolare, 90’ in campo in un palcoscenico importante come il “Ferraris”, contro la Sampdoria. Come hai vissuto quella partita?
„Tra l‘esordio assoluto e quello da titolare, sicuramente quest‘ultimo mi è rimasto più impresso. È stata una giornata magica,
al di là del risultato negativo. Quella data la porterò sempre con me: lo stadio pieno, l‘atmosfera particolare, sono stati tanti gli elementi che l‘hanno resa speciale.“
Il 24 novembre l‘autorete contro lo Spezia… „È normale che quando fai un autogol non sia mai una bella sensazione. Però cerco sempre di vedere il lato positivo delle cose, mai quello negativo. Ogni esperienza, anche quelle più difficili, possono essere uno step per migliorare. Appena è successo, mi sono detto: ‚Non ci posso credere, proprio io!‘ Ma ormai era andata, quindi l‘unica cosa da fare era guardare avanti.“
19 gennaio, a Reggio Emilia al Mapei Stadium, il gol del 3-3 contro la corazzata Sassuolo: hai preso l’ascensore, sei
salito più in alto di tutti e hai firmato la tua prima rete in serie B…
„Diciamo che è stato un bel momento. Certo, avrei voluto che il mio primo gol in Serie B arrivasse con un risultato utile per la squadra, ma è stata comunque una grande emozione.
Quando la palla è entrata, quasi non ci credevo! Mi sono subito girato per vedere se fosse tutto regolare, perché con il VAR non si sa mai… Poi, quando ho capito che era valido, ho detto: ‚Finalmente!‘.“
Il 2 febbraio, al “Druso”, su assist di Casiraghi hai concesso il bis nel match contro la Reggiana…
„Dopo il primo gol, che purtroppo non aveva portato punti, è arrivato quello contro la Reggiana, stavolta con una vittoria.
Segnare è sempre una gioia, ma farlo in una partita che si vince lo rende ancora più speciale.“
18 partite da titolare, di cui le ultime 13 consecutive: te lo aspettavi?
„Diciamo che un po’ me l’aspettavo. Sono uno che lavora sodo, anche quando parte da fuori. Nella mia carriera è capitato spesso di dover partire indietro nelle gerarchie, ma alla fine conta come ti alleni e come ti fai trovare pronto quando arriva l’occasione.
Quindi sì, in parte me l’aspettavo. Ovviamente il merito non è solo mio, ma anche della squadra, che mi ha messo nelle condizioni di arrivare pronto al debutto. Poi sono riuscito a conquistarmi il posto da titolare.“
Sei nato a Genzano di Roma.
Ci racconti il tuo percorso calcistico?
Com’è iniziato tutto?
„Ho iniziato a giocare in una squadra vicino al mio paese, il Giulianello. Poi sono passato alla Vigor Perconti, una delle realtà giovanili più importanti di Roma. Da lì sono andato al Perugia, che è stata la mia prima esperienza in una società professionistica.
Nel 2018 sono sceso in Serie D e ho giocato a Pineto, poi sono andato in Sicilia, al Marina di Ragusa, dove ho trascorso due anni. Dopo quell’esperienza mi ha preso il Rimini, sempre in Serie D, e lì sono riuscito a vincere il campionato, contribuendo a portare la squadra tra i professionisti. È stato un traguardo importante per me, visto che arrivava dopo tre anni e mezzo in Serie D. Con il Rimini ho giocato due stagioni in Serie C e poi, quest’estate, è arrivata la chiamata del Südtirol. E oggi sono qui.“
Con il Rimini hai totalizzando 97 gettoni di presenza con 2 reti, di cui 60 gare nelle ultime due annate in Serie C girone B; possiamo dire che a Rimini ti sei consacrato calcisticamente?
„Sì, possiamo dirlo.“
Come ti consideri fisicamente? Potente, prestante, roccioso, veloce, tecnico?
„Mi considero un giocatore veloce, considerando la mia struttura fisica. Fisicamente cerco sempre di dare il massimo in campo e di essere utile alla squadra. So che c’è sempre da migliorare, perché nel calcio non si arriva mai a un punto definitivo: bisogna lavorare ogni giorno per crescere e fare sempre di più.“
Se ti dico appassionato, generoso, affamato, mai domo… e aggiungiamo anche grande lavoratore, ti rivedi in queste qualità? Ti piace la fatica?
„Sì, la fatica la conosco bene. Ho lavorato tanto anche con mio padre e vengo da una famiglia umile, una famiglia vera, che mi ha insegnato il valore del sacrificio e
del lavoro. Ho imparato fin da piccolo a guadagnarmi le cose con l’impegno e con la fatica.“
E’ vero che nel tempo libero dagli impegni calcistici aiutavi, o aiuti tuo padre nel lavoro di muratore?
„Sì, ogni volta che tornavo a casa, soprattutto in estate, tra maggio e giugno, dopo la stagione calcistica, andavo ad aiutarlo nel suo lavoro. Per questo dico che la fatica la conosco bene. So cosa significa fare sacrifici ed è anche grazie a loro, ai miei genitori, che sono qui oggi con alcuni principi e valori precisi.“
Com’è questo campionato di Serie B? „È un campionato molto tosto, perché ogni partita è una battaglia e nulla è scontato. Se non entri in campo concentrato e con la giusta mentalità, rischi di perdere contro chiunque. La classifica lo dimostra: non si era mai vista una situazione così equilibrata, almeno per quanto mi riguarda. Se il Cosenza non avesse avuto la penalizzazione di quattro punti, avremmo avu-
to tutte le squadre dall‘undicesimo posto all‘ultimo praticamente attaccate. Proprio per questo dobbiamo continuare a spingere forte, perché il campionato è ancora lungo e tutto può succedere.“
La partita più bella per te e per la squadra? E quella meno bella?
„La più bella? Forse quella contro il Cittadella, come squadra. A livello personale, direi la partita contro la Reggiana. La meno bella… beh, ce ne sono state alcune difficili, ma cerchiamo sempre di guardare avanti e migliorare.“
L’avversario che ti ha dato più filo da torcere?
„Ce ne sono stati diversi, ma se dovessi sceglierne uno, direi Esposito. Per l’età, per le qualità tecniche e per tante altre caratteristiche, è sicuramente uno degli attaccanti più forti che ho affrontato.“
Come ti trovi qui?
„Mi trovo molto bene. Ho trovato un ambiente molto professionale, organizza-
to e preparato. Qui ci si allena tanto e si curano i minimi dettagli, e penso che sia proprio questo a fare la differenza.“
Com’è stato passare dal mare alla montagna?
„Diciamo che non do troppa importanza al posto in cui mi trovo, perché sono molto focalizzato sul calcio e mi reputo un professionista. Non sono uno che ama girare troppo o visitare nuovi posti, ma da quando sono arrivato qui, tra luglio e agosto, ho avuto modo di vedere luoghi davvero incredibili, come ad esempio il Lago di Braies. Quindi sì, mi trovo bene e ho scoperto posti magici.“
Nel tempo libero cosa fai?
„Ogni tanto faccio qualche passeggiata in qualche paesino nei dintorni, oppure esco a mangiare con qualche compagno di squadra.“
In carriera, chi ti ha dato i consigli più importanti? E qui al Südtirol, chi ti ha aiutato di più nel tuo percorso di crescita?
„Non posso fare un solo nome, perché tutte le persone che ho incontrato mi hanno lasciato qualcosa. Ogni esperienza e ogni consiglio ricevuto mi hanno aiutato a crescere e diventare il giocatore che sono oggi. Quindi il merito è di tante persone.“
I tuoi idoli calcistici?
„Non ho un idolo in particolare, ma mi piace osservare i difensori e cercare di
imparare da ognuno di loro, cogliendo le caratteristiche che li rendono speciali per migliorare il mio gioco. Chiellini mi piaceva molto.“
C’è qualche difensore che ammiri particolarmente?
„Sì, oggi mi piace molto Van Dijk, oppure Koulibaly ai tempi del Napoli. Se parliamo di grandi difensori del passato, sicuramente Alessandro Nesta.“
E proprio con Nesta hai avuto un’esperienza diretta…
„Sì, è stato lui a farmi esordire in Coppa Italia nel 2018 con il Perugia. Ho avuto la fortuna di allenarmi con lui per due mesi nel ritiro e all’inizio quasi non ci credevo: vedere un campione del mondo, uno dei difensori più forti della storia, che ti allena, è un onore incredibile. Quando mi ha chiamato per farmi esordire in Coppa Italia, è stato un momento che non dimenticherò mai.“
I tuoi sogni nel cassetto, a medio e lungo termine?
„Il mio obiettivo attuale è raggiungere la salvezza con l’FC Südtirol. A lungo termine, invece, il sogno è quello di arrivare il più in alto possibile, al massimo livello che posso raggiungere. Il mio compito è quello di mettercela tutta, sempre, in ogni momento, per migliorare, per crescere, per centrare gli obiettivi.“
Per quale squadra tifi?
„Da bambino ero tifoso della Lazio. Poi, con il tempo e con le esperienze che ho vissuto girando per l‘Italia, quel tifo sfegatato è un po’ scemato. Oggi non mi definirei un tifoso accanito, ma se dovessi scegliere, ripensando a quando ero bambino, direi Lazio.“
Sai che mister Marco Baroni è stato qui ad allenare?
„Sì, lo so. Qui sono passati tanti allenatori e giocatori importanti.“
Der 24-jährige Zentralverteidiger des FC Südtirol zählt bereits jetzt zu den großen Gewinnern dieser Saison. Pietrangeli hat sich über den Amateurfußball bis in die Serie B hochgekämpft und binnen weniger Monate eine entscheidende Rolle im Kader der Weißroten eingenommen. Nach der anfänglichen Eingewöhnungsphase steht er nun regelmäßig auf dem Platz und beweist Woche für Woche, dass er auch in dieser Spielklasse sein Können unter Beweis stellen kann
Nicola Pietrangeli, Jahrgang 2000, stammt aus Genzano di Roma, einer Ortschaft mit rund 22.500 Einwohnern, gelegen inmitten der malerischen Hügellandschaft der Castelli Romani. Mit seiner imposanten Statur, die man eher in anderen Sportarten vermuten würde, hat der robuste Innenverteidiger seine große Leidenschaft zum Beruf gemacht. Dass er den Namen der italienischen Tennislegende und zweifachen Roland Garros-Siegers trägt, ist dabei nicht mehr als eine zufällige Fügung.
Der Nicola Pietrangeli des FC Südtirol wechselte im vergangenen Sommer von Rimini nach Bozen. Obwohl es sich um seine allererste Meisterschaft in der Serie B handelt, hat er sich bereits zu einer zentralen Stütze im Team von Trainer Castori entwickeln können. Neben seiner beeindruckenden Physis zeichnet ihn vor allem eine außergewöhnliche mentale Stärke aus – eine Eigenschaft, die ihm von klein auf mitgegeben wurde. Wenn er nicht auf dem Platz steht, packt er gelegentlich an der Seite seines Vaters, eines versierten Maurers, auf der Baustelle mit an. Nicola weiß, was es bedeutet, Opfer zu bringen, und versteht es, diese Entschlossenheit in seinem sportlichen Werdegang für sich zu nutzen.
Nicola, beginnen wir mit einem besonderen Moment dieser Saison: Am 15. September hast du beim Auswärtsspiel gegen Reggiana, als Einwechselspieler, dein Debüt in der Serie B gefeiert. Welche Emotionen hast du in diesem Augenblick empfunden?
„Es war ein unbeschreibliches Gefühl. Ich habe lange und mit großer Hingabe auf diesen Moment hingearbeitet.“
Am 21. September hast du erstmals in der Startelf gestanden und die vollen 90 Minuten absolviert – und das auf
einer so prestigeträchtigen Bühne wie dem „Ferraris“ gegen Sampdoria. Wie hast du dieses Spiel erlebt?
„Zwischen meinem ersten Kurzeinsatz und dem Debüt in der Startelf ist es zweifellos letzteres, das mir am stärksten im Gedächtnis geblieben ist. Es war ein wahrlich besonderer Tag, unabhängig vom Ergebnis. Das nahezu ausverkaufte Stadion, die einzigartige Atmosphäre – es gab so viele Elemente, die diesen Moment unvergesslich gemacht haben.“
Am 24. November unterlief dir im Auswärtsspiel gegen Spezia ein unglückliches Eigentor … Wie bist du mit diesem Moment umgegangen?
„Ein Eigentor zu erzielen, ist zweifellos eine bittere Erfahrung. Doch anstelle mich mit negativen Gedanken aufzuhalten, versuche ich stets, den Blick auf das Positive zu richten. Jede Situation – selbst die schwierigsten – kann eine Gelegenheit sein, um zu wachsen und sich weiterzuentwickeln. In jenem Moment konnte ich es kaum fassen und dachte: ‚Ausgerechnet mir muss das passieren!‘ Doch es gab keinen Weg zurück – also blieb mir nichts anderes übrig, als sofort nach vorne zu schauen.“
Am 19. Jänner, im Mapei Stadium in Reggio Emilia, hast du gegen den Tabellenführer Sassuolo das zwischenzeitliche 3:3 erzielt. Du bist höher als alle anderen gesprungen und hast dein erstes Tor in der Serie B erzielt. Wie hast du diesen Moment erlebt?
„Es war ein wahrhaft denkwürdiger Augenblick. Natürlich hätte ich mir gewünscht, dass mein erstes Tor in der Serie B mit einem positiven Mannschaftsergebnis verbunden gewesen wäre, doch trotzdem war es eine immense Freude. Als der Ball im Netz zappelte, konnte ich es kaum fassen! Mein erster Blick ging sofort zum Schiedsrichter, um sicherzustellen, dass alles mit rechten
Dingen zuging, denn mit dem VAR darf man sich nicht zu früh freuen. Als ich dann sicher war, dass das Tor anerkannt wurde, war mein erster Gedanke: ‚Endlich!‘“
Am 2. Februar hast du im Drusus-Stadion gegen Reggiana – auf Vorlage von Casiraghi – dein zweites Tor in dieser Liga erzielt…
„Nach dem ersten Treffer, der leider nicht mit einem Punkt belohnt wurde, folgte das Tor gegen Reggiana – und dieses Mal konnten wir uns über die drei Punkte freuen. Einen Treffer zu erzielen ist immer ein besonderes Erlebnis, aber es in einem Sieg zu tun, macht den Moment noch wertvoller.“
In dieser Saison hast du bereits in 18 Partien von Beginn an gespielt, darunter die letzten 13 in Folge. Hattest du mit diesem kontinuierlichen Einsatz gerechnet?
„Ein Stück weit ja. Ich bin jemand, der stets hart arbeitet, auch wenn er zunächst nicht die erste Wahl ist. In meiner bisherigen Laufbahn kam es immer wieder vor, dass ich mich in einer weniger bevorzugten Position wiederfand. Doch was zählt, ist der Einsatz im Training und die Bereitschaft, sich jedes Mal voll und ganz einzubringen, wenn sich die Gelegenheit bietet. Daher hatte ich gehofft, dass sich irgendwann der Moment ergeben würde. Der Verdienst dafür gebührt jedoch nicht nur mir, sondern auch der gesamten Mannschaft, die es mir ermöglichte, mich in aller
Ruhe auf meinen Einsatz vorzubereiten. Letztlich konnte ich mir so meinen Platz im Team erarbeiten.“
Du wurdest in Genzano di Roma geboren. Erzähl uns von deiner Laufbahn im Fußball – wie hat alles begonnen?
„Mein Weg im Fußball begann in meiner Heimat, bei einem lokalen Verein namens Giulianello. Später wechselte ich zur Vigor Perconti, einer der renommiertesten Jugendakademien Roms. Von dort aus zog es mich nach Perugia, wo ich mich erstmals in einem Profiverein wiederfand. Im Jahr 2018 entschloss ich mich, zu Pineto in die Serie D zu wechseln, um mich in der vierten Liga unter Beweis zu stellen. Es folgten zwei Jahre bei Marina di Ragusa, ebenfalls in der Serie D, ehe mich mein Weg nach Rimini führte. Dort gelang uns die Rückkehr in den Profifußball, als wir die Serie D-Meisterschaft gewannen – ein bedeutender Erfolg, der für mich umso erfüllender war, nachdem ich dreieinhalb Jahre in der vierten Liga verbracht hatte. In Rimini spielte ich zwei Saisons in der Serie C und schließlich brachte mich der Weg im vergangenen Sommer zum FC Südtirol.“
Mit Rimini hast du insgesamt 97 Pflichtspiele absolviert und dabei zwei Tore erzielt. 60 dieser Partien hast du in der Serie C bestritten. Kann man sagen, dass Rimini das Sprungbrett für deine Karriere war?
„Ja, dieser Aussage kann ich durchaus zustimmen.“
Worin siehst du deine größten fußballerischen Stärken?
„Im Verhältnis zu meinem Körperbau halte ich mich für einen relativ schnellen Spieler. Ich versuche, meine Physis gezielt einzusetzen, um meiner Mannschaft zum Erfolg zu verhelfen. Ich bin mir bewusst, dass man im Fußball niemals am Ziel angekommen ist – es gibt immer Luft nach oben. Es ist entscheidend, jeden Tag an sich zu arbeiten und ständig Neues dazuzulernen.“
Wenn man dir Eigenschaften wie „leidenschaftlich, großzügig, hungrig, unermüdlich“ und „großer Arbeiter“ zuschreibt, trifft das auf dich zu? Bist du ein Mensch, der Herausforderungen liebt?
„Ja, ich bin es gewohnt, alle Aufgaben mit maximalem Einsatz anzugehen. Ich habe viel Seite an Seite mit meinem Vater gearbeitet und entstamme einer bescheidenen, ehrlichen Familie, die mir von klein auf den Wert von Opferbereitschaft vermittelt hat. Schon in jungen Jahren habe ich gelernt, mir alles durch Einsatz und Fleiß zu erarbeiten.“
Es stimmt also, dass du in deiner Freizeit, besonders in den Sommermonaten, deinem Vater bei der Arbeit als Maurer geholfen hast?
„Ja, das ist korrekt. Jedes Mal, wenn ich nach Hause kam, nach dem Ende der Fußballsaison, half ich ihm auf dem Bau. Aus diesem Grund sage ich, dass ich die Bedeutung von harter Arbeit sehr wohl kenne. Ich weiß, was es heißt, Opfer zu bringen, und es ist vor allem meinen Eltern zu verdanken, dass ich heute mit festen Prinzipien und klaren Werten hier stehe.“
Wie würdest du die aktuelle Serie B-Saison beschreiben?
„Es handelt sich um eine äußerst anspruchsvolle Meisterschaft, in der jedes Spiel zu einem wahren Kampf wird. Wenn du nicht mit voller Konzentration und der richtigen Mentalität ins Spiel gehst, besteht die Gefahr, gegen jeden Gegner zu verlieren. Die Tabelle spricht eine klare Sprache: So viel Ausgeglichenheit hat es in
der Liga noch nie gegeben. Hätte Cosenza nicht die vier Punkte Abzug erhalten, wären praktisch alle Mannschaften der rechten Tabellenhälfte im Abstiegskampf involviert.
Deshalb müssen wir weiterhin mit aller Kraft weitermachen, denn das Ziel ist noch lange nicht erreicht.“
Die bisher schönste Partie für dich und für die Mannschaft? Und die weniger erfreuliche?
„Aus Sicht der Mannschaft wohl das Spiel gegen Cittadella. Persönlich würde ich das Match gegen Reggiana hervorheben. Und die weniger erfreuliche? Nun, es gab einige anspruchsvolle Begegnungen, doch wir blicken stets nach vorn und arbeiten kontinuierlich daran, uns weiterzuentwickeln.“
Der Gegner, der dir am meisten abverlangt hat?
„Es gab zahlreiche fordernde Gegenspieler, doch wenn ich einen herausgreifen müsste, wäre es Francesco Pio Esposito. Angesichts seines jungen Alters, seiner herausragenden technischen Fähigkeiten und vieler weiterer Qualitäten zählt er zweifellos zu den stärksten Angreifern, denen ich bisher gegenüberstand.“
Wie fühlst du dich in Südtirol?
„Ich fühle mich hier ausgesprochen wohl. Ich bin in ein äußerst professionelles und hervorragend organisiertes Umfeld gekommen. Hier wird mit großer Intensität trainiert und selbst den kleinsten Details wird höchste Aufmerksamkeit geschenkt –genau diese Akribie kann den entscheidenden Unterschied ausmachen.“
Wie hast du den Wechsel vom Meer in die Berge erlebt?
„Ehrlich gesagt messe ich dem Ort, an dem ich mich befinde, nicht allzu viel Bedeutung bei, da mein Fokus voll und ganz auf dem Fußball liegt. Ich bin kein Mensch, der viel herumreist oder neue Gegenden erkundet, doch seit meiner Ankunft in Südtirol, zwischen Juli und August, hatte ich die Gelegenheit, beeindruckende Landschaften wie den Pragser Wildsee zu erleben. Insofern kann ich sagen, dass ich mich hier sehr wohlfühle und wahre Naturwunder kennengelernt habe.“
Wie gestaltest du am liebsten deine Freizeit?
„Gelegentlich genieße ich es, in den Ortschaften der Umgebung einen Spaziergang zu unternehmen. Ebenso schätze ich die gemeinschaftlichen Abendessen mit meinen Teamkollegen.“
Wer hat dir in deiner Karriere die wertvollsten Ratschläge gegeben? Und hier beim Südtirol, wer hat dich in deinem Entwicklungsprozess am meisten unterstützt?
„Es fällt mir schwer, nur eine Person zu nennen, da jeder, dem ich auf meinem Weg begegnet bin, mir auf seine Weise etwas mitgegeben hat. Jede einzelne Erfahrung und jeder Rat haben dazu beigetragen, dass ich mich weiterentwickeln konnte und zu dem Spieler wurde, der ich heute bin. Der Dank gebührt also vielen Menschen, die mich auf unterschiedliche Weise geprägt haben.“
Wer waren bzw. sind deine großen fußballerischen Idole?
„Ich habe zwar kein konkretes Vorbild, doch ich versuche, den Spielstil großer Verteidiger zu studieren und von ihnen zu lernen. Dabei achte ich besonders darauf, welche Aspekte ihres Spiels sie so stark machen. Wenn ich jedoch einen Spieler nennen müsste, der mich immer besonders beeindruckt hat, dann wäre es Giorgio Chiellini.“
Welche Verteidiger der aktuellen Generation stechen für dich besonders hervor?
„Van Dijk ist für mich ein herausragender Verteidiger, aber auch Koulibaly hat mich in seiner Napoli-Zeit stark beeindruckt. Wenn ich an die Vergangenheit denke, dann führt bei mir Alessandro Nesta die Liste an.“
Mit Alessandro Nesta hast du in der Vergangenheit auch direkt zusammengearbeitet, nicht wahr?
„Ja, es war Nesta, der mir 2018 mit Perugia im Italienpokal mein Debüt ermöglichte. Ich hatte das Glück, zwei Monate lang mit ihm die Sommervorbereitung zu absolvieren. Zu Beginn konnte ich es kaum fassen: Einen Weltmeister, einen der stärksten Verteidiger der Geschichte, als Trainer zu haben, ist ein unglaubliches Privileg. Als er mich dann im Italienpokal einwechselte, war das ein Moment, den ich niemals vergessen werde.“
Wovon träumst du bzw. welche sind deine mittel- bis langfristigen Ziele?
„Oberste Priorität hat für mich der diesjährige Klassenerhalt mit dem FC Südtirol. Langfristig möchte ich versuchen, so weit nach oben zu gelangen, wie es mir meine Fähigkeiten ermöglichen.
Mein Fokus liegt darauf, in jedem Training und jedem Spiel mein Bestes zu geben und mich kontinuierlich weiterzuentwickeln.“
Gibt es einen Verein, dem du besonders die Daumen drückst?
„In meiner Kindheit war ich ein großer Anhänger von Lazio. Im Laufe der Zeit und durch meine eigenen Erfahrungen im Fußball hat sich diese Leidenschaft jedoch etwas abgeschwächt.
Heute betrachte ich mich nicht mehr als eingefleischten Lazio-
Fan, doch selbstverständlich hege ich nach wie vor eine gewisse Sympathie für den Verein.“
Wusstest du, dass der aktuelle Trainer von Lazio, Marco Baroni, einst beim FC Südtirol tätig war?
„Tatsächlich wusste ich das. Der FC Südtirol hat eine Geschichte, die von vielen bemerkenswerten Persönlichkeiten im Fußball geprägt wurde.“
Il portiere è stato richiamato dal c.t. della Lituania per le gare di qualificazione al Mondiale 2026 contro Polonia e Finlandia, il difensore altoatesino ha giocato due gare con gli azzurrini Under 20 di Bernardo Corradi in Elite Liga, mentre il centrocampista ha indossato per due volte la maglia dell’Under 21 finlandese nelle due amichevoli in Turchia, segnando anche il gol-partita contro la Slovenia
C’è il prezioso contributo del biancorosso Raphael Kofler, classe 2005, 19 anni (20 il prossimo 26 aprile) nell’ultimo successo della nazionale italiana Under 20 in Elite League. Il cammino nel torneo internazionale della Nazionale Under 20, tricampione in carica della competizione, è stato caratterizzato dal successo con un netto 3-0 contro i pari età della Turchia nell’ultima giornata, andata in scena al Pendik Stadyumu di Istanbul.
Lo scorso 20 marzo, gli Azzurrini sono saliti al secondo posto in classifica, alle spalle dalla capolista Inghilterra. L’Italia ha sbloccato il risultato al 34’ con il centrocampista dell’Inter, Thomas Berenbruch, prima di chiudere definitivamente i conti nella ripresa grazie ai gol dell’attaccante della Fiorentina, Maat Daniel Caprini, e del talento del Monza, Kevin Zeroli, un
segno al 50’ e al 91’. Kofler è stato impiegato dal tecnico Bernardo Corradi dal primo minuto della ripresa, in sostituzione di Francesco Coppola della Vis Pesaro.
Il portiere dell’FC Südtirol, Marius Adamonis, è stato selezionato dal commissario tecnico della nazionale maggiore della Lituania, Edgaras Jankauskas, per prendere parte alle due sfide di qualificazione al campionato Mondiale 2026.
Il percorso della selezione lituana, inserita nel girone G di qualificazione, è iniziato il 21 marzo scorso con la trasferta in Polonia (1-0, sul terreno “Narodowy” di Varsavia con rete di Lewandowski al 81’), mentre il 24 marzo la squadra è scesa in campo davanti al proprio pubblico, allo Stadio Darius e Girėnas di Kaunas, per affrontare la Finlandia (2-2). In entrambe le gare il
portiere biancorosso è rimasto in panchina, riassaporando comunque il gusto della convocazione in nazionale.
Il centrocampista biancorosso Niklas Pyyhtiä è stato convocato dalla federazione finlandese per partecipare alle gare della nazionale Under 21 in programma in Turchia il 22 e il 25 marzo, rispettivamente contro Georgia e Slovenia.
Nel primo incontro la nazionale finlandese, sul terreno della Gloria Sports Arena, è stata battuta per 4-2, con Pyyhtiä entrato in campo, sostituendo Vaananen, nell’ultima mezz’ora di gioco. Nella seconda gara, sempre sul terreno della Gloria Sports Arean, il più grande centro sportivo turco, Pyyhtiä schierato dal primo minuto, al 18’, ha messo a segno la rete che ha deciso le sorti del match, il gol dell’1-1.
Der junge Südtiroler durfte sich mit der U20-Auswahl Italiens über einen 3:0-Sieg gegen die Türkei freuen. Adamonis erlebte mit Litauen die beiden WMQualifikationsspiele gegen Polen und Finnland, während Pyyhtiä für die U21Nationalmannschaft seines Heimatlandes einen entscheidenden Treffer erzielte
Länderspielpause bedeutet nicht für alle spielfrei… Drei Profis des FC Südtirol – Raphael Kofler, Marius Adamonis und Niklas Pyyhtiä – wurden Mitte März in einen Nationalkader berufen und hatten die Ehre, ihr Land auf internationaler Bühne zu vertreten.
Raphael Kofler, Jahrgang 2005, war in den vergangenen Wochen mit der U20-Nationalmannschaft Italiens in der Elite League im Einsatz. Die „Azzurrini“ von Teamchef Bernardo Corradi setzten sich am 20. März im letzten Spiel des Wettbewerbs auswärts mit 3:0 gegen die Türkei durch. Dank dieses Erfolges im Pendik Stadyumu von Istanbul erkämpfte sich Italien vorübergehend den zweiten Tabellenplatz, ehe Deutschland die Spitze übernahm und die „Azzurrini“ auf Rang drei verdrängte.
Italien ging in der 34. Spielminute durch einen Treffer von Thomas Berenbruch,
Mittelfeldspieler von Inter Mailand, mit 1:0 in Führung. Nach dem Seitenwechsel sorgten Mattia Caprini (50. Minute, Fiorentina) und Kevin Zeroli (91. Minute, Monza) für die endgültige Entscheidung. Kofler wurde zu Beginn der zweiten Halbzeit für Francesco Coppola (Vis Pesaro) eingewechselt.
Torhüter Marius Adamonis wurde von Litauens Nationaltrainer Edgaras Jankauskas für die beiden Qualifikationsspiele zur FIFA-Weltmeisterschaft 2026 nominiert.
In der Gruppe G traf die Mannschaft am 21. März auswärts auf Polen und unterlag durch einen späten Treffer von Robert Lewandowski (81.) mit 1:0.
Drei Tage später, am 24. März, empfing Litauen im heimischen S. Dariaus-und-S. Girėno-Stadion in Kaunas die finnische Nationalmannschaft. Die Skandinavier
gingen bereits früh in der ersten Halbzeit mit 2:0 in Führung, doch die Hausherren erkämpften sich noch ein 2:2-Unentschieden. Adamonis kam in beiden Begegnungen zwar nicht zum Einsatz, durfte sich aber über seine Rückkehr in die Auswahl seines Heimatlandes freuen.
Niklas Pyyhtiä bestritt mit der finnischen U21-Nationalmannschaft zwei Testspiele zur Vorbereitung auf die im Sommer stattfindende Europameisterschaft. Beide Begegnungen wurden in der Gloria Sports Arena in Belek (Türkei) ausgetragen.
Im ersten Testspiel (22. März) unterlag Finnland Georgien mit 2:4. Pyyhtiä wurde in der 62. Spielminute beim Stand von 1:3 für Vaananen eingewechselt. In der zweiten Partie (25. März), gegen Slowenien, stand der Mittelfeldspieler des FC Südtirol in der Startelf und erzielte in der 18. Spielminute das einzige Tor des Spiels – das 1:0 war zugleich der Endstand.
Il massimo dirigente della LNPB, in carica dallo scorso 16 dicembre, è stato gradito ospite della società in occasione della gara casalinga contro lo Spezia
In occasione della partita casalinga con lo Spezia di venerdì 28 febbraio scorso, Paolo Bedin, presidente della LNPB – Lega Nazionale Professionisti Serie B dallo scorso 16 dicembre, è stato gradito ospite dell’FC Südtirol. La visita del massimo dirigente della Lega B è cominciata all’FCS Center di Maso Ronco. Paolo Bedin ha incontrato il presidente biancorosso Gerhard Comper e il Consiglio direttivo in un cordiale colloquio e un confronto sulle diverse tematiche di attualità e priorità che interessano il campionato cadetto.
Il programma della giornata è proseguito con il trasferimento dall’FCS Center di Maso Ronco allo Stadio Druso per assistere alla sfida tra la squadra biancorossa e lo Spezia. Il presidente Bedin ha apprezzato la funzionalità dell’impianto – in cui era stato, nel ruolo di dirigente di club, prima della ristrutturazione -, ha assistito alla gara ed è stato gradito ospite al VIP Club biancorosso per la cena post gara.
Das Oberhaupt des Zweitligaverbands besuchte Ende Februar das FCS Center in Rungg, bevor er am Abend dem Spiel zwischen den Weißroten und Spezia beiwohnte
In occasione della partita casalinga con lo Spezia di venerdì 28 febbraio scorso, Paolo Bedin, presidente della LNPB – Lega Nazionale Professionisti Serie B dallo scorso 16 dicembre, è stato gradito ospite dell’FC Südtirol.
La visita del massimo dirigente della Lega B è cominciata all’FCS Center di Maso
Ronco. Paolo Bedin ha incontrato il presidente biancorosso Gerhard Comper e il Consiglio direttivo in un cordiale colloquio e un confronto sulle diverse tematiche di attualità e priorità che interessano il campionato cadetto.
Il programma della giornata è proseguito con il trasferimento dall’FCS Center di
Maso Ronco allo Stadio Druso per assistere alla sfida tra la squadra biancorossa e lo Spezia.
Il presidente Bedin ha apprezzato la funzionalità dell’impianto – in cui era stato, nel ruolo di dirigente di club, prima della ristrutturazione -, ha assistito alla gara ed è stato gradito ospite al VIP Club biancorosso per la cena post gara.
Il Mondo Avventura Montagna unpercorsostupendo perbambini!
Inizio stagione 31 maggio 2025
Il cammin dalla 28a alla 31a giornata di campionato, rispettivamente contro lo Spezia, a Cittadella, con la Carrarese e a Mantova. A sette turni dal termine della stagione regolare, il ruolino di marcia dei biancorossi recita: 34 punti in 31 gare giocate, con 9 vittorie, 7 pareggi e 15 sconfitte, con 39 reti all’attivo e 49 al passivo, di cui 17 punti nella 15 gare esterne fin qui giocate (4 vittorie, 5 pareggi, 6 stop) con 20 reti segnate e 25 subite
5 punti (un successo e due pareggi) nelle ultime quattro giornate di campionato, dalla 28a alla 31a giornata di campionato. A sette turni dal termine della stagione regolare, il ruolino di marcia dei biancorossi recita: 34 punti in 31 gare giocate, con 9 vittorie, 7 pareggi e 15 sconfitte, con 39 reti all’attivo e 49 al passivo, di cui 17 punti nella 15 gare esterne fin qui giocate (4 vittorie, 5 pareggi, 6 stop) con 20 reti segnate e 25 subite. Ripercorriamo attraverso la nostra fotogallery le ultime quattro partite, rispettivamente con lo Spezia, a Cittadella, con la Carrarese e a Mantova.
Prezioso pareggio nel match casalingo contro lo Spezia, terzo in classifica, nella 28a giornata, nona del girone di ritorno del campionato di Serie BKT 2024/2025. Sul terreno dello Stadio Druso di Bolzano termina 1-1 (1-1 al riposo). Al 26’ la sbloccano i padroni di casa: giocata di Casiraghi, cross calibrato per Odogwu che, in area, con uno stacco imperioso, brucia sul tempo Hristov e insacca di testa.
Gli ospiti pareggiano poco dopo, al 29’: sventagliata di sinistro dalla banda mancina di Bandinelli, colpo di testa in corsa di Mateju che insacca: 1-1. Al 3’ di recupero del primo tempo, ci prova Kofler con una palla maledetta che per poco non sorprende il portiere ospite. Nella ripresa, al 4’ cross di Praszelik dalla destra, testa di Odogwu sul primo palo, palla out di poco. Occasionissima FCS al 18’, cross di Molina sul secondo palo per la testa di Merkaj, palla alta di un niente. Azione fotocopia al 19’ con Belardinelli a mandare fuori di testa. 22’ ripartenza ospite: Mateju imbecca in area Pio Esposito, stop e conclusione a lato. Al 27’ il rientro in campo di Tait,
dopo il lungo stop per infortunio (dal 19 ottobre 2024 in casa contro il Pisa: 1-2).
35’ punizione di Pyyhtiä sul palo più lontano, El Kaouakibi la tiene in campo, Belar-
dinelli fa partire un diagonale potente fuori di poco. Nell’occasione è stato celebrato l’Avis Day, con la premiazione nell’intervallo dei donatori di sangue che hanno
raggiunto un determinato traguardo.
L’FC Südtirol centra un successo limpido e prezioso in casa del Cittadella nella 29a giornata, decima del girone discendente. Sul terreno dello Stadio “Pier Cesare Tombolato” di Cittadella finisce 1-5 (0-0 al riposo). Primo tempo caratterizzato da qualche sporadico tentativo da entrambe le parti.
Il sostanziale equilibrio si spezza, anzi si frantuma letteralmente nella ripresa, nel giro di due minuti e mezzo tra il 13’ e il 16’ con i biancorossi a segno tre volte in rapida successione, prima con Barreca al 13’, poi con Merkaj al 14’ e subito dopo con Casiraghi (16’). Il poker lo cala Giorgini al 27’ con una girata di sinistro e lo stesso Giorgini firma la cinquina di testa, al 31’. Nel secondo minuto di recupero accorcia le distanze Desogus.
Succede tutto dopo il riposo: al 3’ della ripresa le proteste degli ospiti dopo un contatto tra Casolari e Casiraghi in area, Perri lascia correre, decisione conferma-
ta anche tramite silent-check con il VAR.
La gara si sblocca al 13’: rimessa laterale sulla destra di Molina, un difensore di casa colpisce di testa, palla a Barreca che aspetta il rimbalzo e con un gran sinistro piazza la palla in rete: 0-1. 14’: raddoppio ospite con Merkaj che dalla destra fa partire una splendida palombella, sfiorata da Matino, comunque imparabile per Kastrati: 0-2.
Il tris biancorosso è immediato: corre il 16’ quando Molina pennella in area dalla destra, Kastrati accenna l’uscita ma torna sui propri passi con Casiraghi che infila la palla di testa: 0-3, con tre reti in due minuti e mezzo. Il poker lo cala Giorgini (entrato da 5’ al posto di Masiello) con una pregevole girata di sinistro. Giorgini concede il bis per lo 0-5.
Al 31’: Pyythia mette il calcio piazzato in mezzo col mancino a uscire, sul secondo palo sbuca Giorgini che infila ancora Kastrati, con un colpo di testa. Al 35’ Praszelik imbuca per Merkaj, conclusione fuori di poco a tu per tu con il portiere
FC SÜDTIROL (3-5-2): 31 Adamonis; 34 Veseli, 19 Pietrangeli, 30 Giorgini; 3 Barreca (61’ 2 El Kaouakibi), 17 Casiraghi © (72’ 18 Pyyhtiä), 99 Praszelik (61’ 20 Belardinelli), 28 Kofler (72’ 21 Tait), 79 Molina; 33 Merkaj (83’ 7 Rover), 90 Odogwu. A disposizione/Reservebank: 16 Lamanna, 5 Masiello, 6 Martini, 8 Mallamo, 9 Gori, 14 F. Davi, 23 Ceppitelli.
ALLENATORE/TRAINER: FABRIZIO CASTORI
S PEZIA (3-5-2): 23 Chichizola; 2 Wiśniewski, 55 Hristov ©, 77 Bertola; 37 Mateju (84’ 7 Elia), 32 Vignali (65’ Kouda), 5 S. Esposito, 25 Bandinelli (72’ 29 Cassata), 13 Reca (72’ 31’ Aurelio); 9 F.P. Esposito, 17 Colak (65’ 20 Di Serio) . A disposizione/Reservebank: 66 Gori, 4 Ferrer, 8 Nagy, 36 Candelari, 44 Benvenuto, 65 Giorgeschi, 82 Djankpata.
ALLENATORE/TRAINER: LUCA D’ANGELO
ARBITRO/ SCHIEDSRICHTER: Giovanni Ayroldi (Molfetta)
ASSISTENTI/ASSISTENTEN: Federico Votta (Moliterno) & Tiziana Trasciatti (Foligno) IV UFFICIALE/4. OFFIZIELLER: Andrea Calzavara (Varese)
VAR: P aolo Mazzoleni (Bergamo)
AVAR: Luigi Nasca (Bari)
Ammoniti/Verwarnungen: 25’ Chichizola (SP), 56’ Pietrangeli (FCS), 71’ Hristov (SP), 79’ Cassata (SP).
RETI/TORE: 1:0 26’ Odogwu (FCS), 1:1 29’ Mateju (SP).
Angoli/Eckbälle: 2-6 (2-3)
Recupero/Nachspielzeit: 3’+ 4’
in uscita. Nel secondo dei due minuti di recupero, Desogus segna per il Cittadella. Finisce invece con due gol per parte e con qualche recriminazione per le cose che potevano essere e non sono state contro
la Carrarese, nella 30a giornata, undicesima del girone di ritorno. Sul terreno dello Stadio Druso di Bolzano termina con uno scoppiettante 2-2 (0-1 al riposo).
Gli ospiti sbloccano il risultato dopo 18’:
cross dalla sinistra, colpo di testa da centro area in torsione di Giovane e palla in rete per lo 0-1. I biancorossi ristabilisco-
no la parità al 14’ della ripresa: lancio in profondità di Giorgini, Merkaj gioca di sponda per Odogwu che calcia, pressa-
to da Oliana, si gira e calcia col mancino da due passi: Fiorillo respinge a terra, Merkaj si avventa sul pallone vagante e
fa 1-1. Praszelik subisce il secondo giallo al 22’ e l’FCS resta in dieci. Una manciata di minuti dopo, i biancorossi ribaltano il risultato. Gol-capolavoro al 28’: Molina riceve al limite da Giorgini e con il sinistro al volo non dà scampo a Fiorillo: il pallone sbatte sulla parte bassa della traversa e poi varca la linea di porta. 2-1.
Nel secondo dei quattro minuti di recupero, Torregrossa firma il pareggio di tacco sul secondo assist di giornata da parte di Zanon.
Dopo la sosta per le nazionali, l’FC Südtirol cede l’intera posta in trasferta, in casa del Mantova nella 31a giornata, dodicesima del girone di ritorno del campionato di Serie BKT 2024/2025. Sul terreno dello Stadio “Danilo Martelli” della città virgiliana termina 2-0 (2-0 al riposo). Padroni di casa in vantaggio all’11’: sventagliata di Galuppini con il mancino a pescare in area, sulla destra, Mancuso, cross in mezza rovesciata per la conclusione al volo, ravvicinata, sotto porta di Mensah con il destro: 1-0. Gli ospiti non trovano varchi
per concludere a rete, tranne con Molina che da distanza ravvicinata spedisce a lato. Il Mantova raddoppia al 41’: break di Fiori
in mezzo al campo, conclusione di Mancuso con il mancino, para Adamonis, riprende Galuppini, respinge Veseli, arriva Rada-
CITTADELLA (3-5-1-1): 36 Kastrati; 6 Matino, 26 Pavan, 24 Carissoni; 19 D’Alessio, 8 Amatucci, 5 Casolari (60’ 21 Rabbi), 37 Palmieri, 32 Masciangelo (85’ 28 Rizza); 16 Vita © (73’ 18 Tessiore); 31 Okwonkwo (74’ 11 Desogus).
A disposizione/Reservebank: 45 Cardinali, 78 Maniero, 17 Tronchin, 20 Voltan, 25 Scarpa, 35 Piccinini, 74 Sanogo.
ALLENATORE/TRAINER: ALESSANDRO DAL CANTO
F C SÜDTIROL (3-5-2): 31 Adamonis; 5 Masiello (66’ 30 Giorgini), 19 Pietrangeli, 28 Kofler; 79 Molina, 20 Belardinelli (73’ 18 Pyyhtiä), 17 Casiraghi © (66’ 21 Tait), 99 Praszelik, 3 Barreca (79’ 14 F. Davi); 33 Merkaj, 90 Odogwu (73’ 9 Gori).
A disposizione/Reservebank: 1 Poluzzi, 2 El Kaouakibi, 6 Martini, 7 Rover, 8 Mallamo, 23 Ceppitelli, 24 S. Davi.
ALLENATORE/TRAINER: FABRIZIO CASTORI
ARBITRO/ SCHIEDSRICHTER: Mario Perri (Roma)
ASSISTENTI/ASSISTENTEN: Marco D’Ascanio (Ancona) & Lorenzo Giuggioli (Grosseto)
IV UFFICIALE/4. OFFIZIELLER: Jules Roland Andeng Tona Mbei (Cuneo)
VAR: D avide Ghersini (Genova)
AVAR: Giacomo Paganessi (Bergamo)
Ammoniti/Verwarnungen: 11’ Pavan (C), 63’ Casiraghi (FCS), 64’ Palmieri (C), 83’ Pyyhtiä (FCS).
RETI/TORE: 0:1 58’ Barreca (FCS), 0:2 59’ Merkaj (FCS), 0:3 61’ Casiraghi (FCS), 0:4 71’ Giorgini (FCS), 0:5 76’ Giorgini (FCS), 1:5 92’ Desogus (C).
Angoli/Eckbälle: 3-4 (2-1)
Recupero/Nachspielzeit: 1’ + 2’
elli che insacca, dalla destra, con una botta al volo sotto la traversa.
Nella ripresa ospiti più incisivi: all’11’ gol
annullato all’FCS: cross di Molina dalla destra, testa di Odogwu e palla in rete con un uomo del Mantova a terra; la direttrice
di gara, che aveva lasciato correre l’azione, rivede al VAR e non concede la rete tra le proteste ospiti.
Die Fotogalerie bietet einen Rückblick auf die letzten vier Ligaspiele des FC Südtirol, in denen weitere wichtige Punkte im Kampf um den Klassenerhalt gesammelt wurden
Der FC Südtirol konnte aus den letzten vier Ligaspielen insgesamt fünf Zähler mitnehmen. Die Weißroten erkämpften sich, nacheinander, ein wertvolles Remis gegen den Aufstiegsaspiranten Spezia (1:1), einen spektakulären 5:1-Auswärtserfolg gegen Cittadella und ein 2:2-Unentschieden gegen Carrarese, ehe sie sich im Auswärtsspiel in Mantova mit 2:0 geschlagen geben mussten.
Am 28. Spieltag der Serie B trennten sich der FC Südtirol und Spezia im Bozner Drusus-Stadion mit einem 1:1-Unentschieden. Vor einer elektrisierten Kulisse gingen die Hausherren in der 26. Spielminute in Führung: Casiraghi spielte eine präzise Flanke von der linken Seite, die im Strafraum den Kopf von Odogwu fand. Der Stürmer setzte sich im Zentrum souverän gegen Hristov durch und köpfte zum 1:0 ein.
Doch Spezia reagierte prompt und glich nur drei Minuten später aus: Bandinelli spielte eine weiche Hereingabe von links in den S trafraum, die Mateju per Kopf zum 1:1 verwertete (29.). Kurz vor der Pause versuchte es Kofler mit einem gefährlichen Weitschuss, der den Torwart Chichizola beinahe überraschte (45+3.).
Auch nach dem Seitenwechsel zeigten sich die Gastgeber offensiv: In der 49. Spielminute fand eine Flanke von Praszelik von der rechten Seite den Kopf von Odogwu, der nur knapp an der erneuten Führung scheiterte. In der 63. Minute verfehlte Merkaj nach einer präzisen Flanke von Molina per Kopf hauchdünn das Tor. Nur eine Minute später hatte Belardinelli eine ähnliche Gelegenheit, setzte seinen Kopfball jedoch neben den Kasten (64.). Spezia verstärkte nach einer Stunde den Druck und hatte in der 66. Spielminute eine Chance durch Pio Esposito, des-
sen Versuch nach einem Pass von Mateju jedoch nicht den Weg ins Tor fand. In der 72. Spielminute feierte Kapitän Tait nach
einer langen Verletzungspause (sein letztes Spiel war am 19. Oktober 2024 gegen Pisa) sein Comeback. In der Schlussphase
drückte Spezia nochmals, doch die Verteidigung des FCS stand fest. Eine der letzten Chancen hatte Belardinelli nach
Vorarbeit von Pyyhtiä und El Kaouakibi (80.), jedoch ging sein kräftiger Schuss knapp am Tor vorbei. Auch Pyyhtiä selbst verfehlte in der Nachspielzeit mit einem Schuss das Tor um Haaresbreite (90+2.), sodass es beim 1:1-Unentschieden blieb.
Eine Woche später, im Rahmen des 29. Spieltags, feierte der FC Südtirol im Tombolato-Stadion einen souveränen 5:1-Auswärtssieg gegen Cittadella. Nach einer torlosen ersten Halbzeit zeigten die Gäste im zweiten Abschnitt ihre ganze Stärke und sorgten innerhalb von nur zwei Minuten mit einem spektakulären Dreierpack für die frühe Vorentscheidung.
Das Spiel begann mit einer frühen Chance für Cittadella: Carissoni scheiterte nach einem Doppelpass mit Vita an einer
FC SÜDTIROL (3-5-2): 31 Adamonis; 34 Veseli, 19 Pietrangeli, 30 Giorgini; 3 Barreca (46’ 24 S. Davi), 17 Casiraghi © (68’ 21 Tait), 99 Praszelik, 20 Belardinelli (46’ 18 Pyyhtiä), 79 Molina (88’ 28 Kofler); 33 Merkaj, 90 Odogwu (77’ 2 El Kaouakibi).
A disposizione/Reservebank: 1 Poluzzi, 5 Masiello, 7 Rover, 8 Mallamo, 9 Gori, 21 Tait, 23 Ceppitelli, 63 Vergani.
ALLENATORE/TRAINER: FABRIZIO CASTORI
C ARRARESE (3-5-1-1): 98 Fiorillo; 3 Imperiale, 47 Fontanarosa, 6 Oliana (77’ 92 Torregrossa); 11 Cicconi, 17 Zuelli, 18 Schiavi (77’ 82 Capezzi), 20 Giovane (68’ 77 Belloni), 72 Zanon; 5 Melegoni (68’ Cherubini); 32 Finotto (84’ 90 Cerri).
A disposizione/Reservebank: 30 Ravaglia, 44 Mazzi, 10 Milanese, 13 Bouah, 16 Cavion, 28 Manzari.
ALLENATORE/TRAINER: NICOLA ANTONIO CALABRO
ARBITRO/ SCHIEDSRICHTER: Paride Tremolada (Monza)
ASSISTENTI/ASSISTENTEN: Fabrizio Lombardo (Cinisello Balsamo) & Mattia Politi (Lecce)
IV UFFICIALE/4. OFFIZIELLER: Domenico Mirabella (Napoli)
VAR: Nic colò Baroni (Firenze)
AVAR: Antonio Di Martino (Teramo)
Ammoniti/Verwarnungen: 27’ mister Castori (FCS), 43’ Oliana (C), 45+1’ Giovane (C) & Praszelik (FCS), 72’ Schiavi (C), 86’ Merkaj (FCS), 79’ Fontanarosa (C), 85’ Capezzi (C). Espulsione / Platzverweis: 67’ Praszelik (FCS) per somma di ammonizioni / Gelb-Rot.
RETI/TORE: 0:1 18’ Giovane (C), 1:1 59’ Merkaj (FCS), 2:1 73’ Molina (FCS), 2:2 92’ Torregrossa (C).
Angoli/Eckbälle: 4-7 (2-4)
Recupero/Nachspielzeit: 1’ + 4’
Glanzparade von Adamonis (5.). Der FC Südtirol trat in der 14. Spielminute erstmals gefährlich in Erscheinung, als sowohl Belardinelli als auch Merkaj in ihren Versuchen abgeblockt wurden. In der 26. Minute hatten die Weißroten gleich zwei gute Gelegenheiten, doch sowohl Casira-
ghi als auch Merkaj verfehlten das Ziel. Nach der Pause nahm die Partie deutlich an Fahrt auf. Zunächst entschied der S chiedsrichter gegen einen Elfmeteranspruch der Gäste nach einem Kontakt im Strafraum (48.). Doch dann ging es Schlag auf Schlag: Barreca eröffne-
te in der 58. Minute den Torreigen mit einem wahrhaftigen Traumtor, Merkaj erhöhte nur eine Minute später nach einem leichten Abfälschen des Gegners auf 2:0 (59.) und Casiraghi erzielte in der 61. Minute per Kopf - nach einer perfekten Flanke von Molina – den dritten
Treffer der Weißroten. Der eingewechselte Giorgini erhöhte mit einem Doppelpack innerhalb von nur fünf Minuten auf 5:0 (71., 76.). Kurz darauf hatte der FCS eine weitere vielversprechende Chance, als
Praszelik Merkaj präzise in Szene setzte, dieser jedoch knapp am Tor vorbeischoss. In der letzten Minute der Nachspielzeit erzielte Desogus schließlich den Ehrentreffer für Cittadella.
MANTOVA (4-2-3-1): 1 Festa; 6 Bani (84’ 4 Solini), 29 Cella, 13 Brignani, 17 Radaelli; 8 Burrai ©, 21 Trimboli; 11 Fiori (73’ 18 Ruocco), 19 Mancuso (78’ 10 Wieser), 14 Galuppini (78’ 30 Bragantini); 7 Mensah (46’ 9 Debenedetti).
A disposizione/Reservebank: 12 Sonzogni, 5 Redolfi, 24 Artioli, 26 Giordano, 4 Solini, 27 Maggioni, 70 Aramu, 87 De Maio.
ALLENATORE/TRAINER: DAVIDE POSSANZINI
F C SÜDTIROL (3-5-2): 31 Adamonis; 34 Veseli (68’ 5 Masiello), 19 Pietrangeli, 28 Kofler; 79 Molina, 20 Belardinelli (46’ 6 Martini), 17 Casiraghi (46’ 18 Pyyhtiä), 21 Tait © (77’ 8 Mallamo), 3 Barreca; 33 Merkaj (58’ 9 Gori), 90 Odogwu.
A disposizione/Reservebank: 1 Poluzzi, 2 El Kaouakibi, 7 Rover, Ceppitelli, 24 S. Davi, 30 Giorgini, 63 Vergani.
ALLENATORE/TRAINER: FABRIZIO CASTORI
ARBITRO/ SCHIEDSRICHTER: Maria Sole Ferrieri Caputi (Livorno)
ASSISTENTI/ASSISTENTEN: Simone Biffi (Treviglio) & Paolo Laudato (Taranto)
IV UFFICIALE/4. OFFIZIELLER: Antonio Liotta (Castellammare di Stabia)
VAR: Mar co Guida (Torre Annunziata)
AVAR: Daniele Minelli (Varese)
Ammoniti/Verwarnungen: 17’ Veseli (FCS), 27’ Belardinelli (FCS), 37’ Merkaj (FCS), 37’ Burrai (MN), 58’ Festa (MN), 65’ mister Castori (FCS).
RETI/TORE: 1:0 11’ Mensah (MN), 2:0 41’ Radaelli (MN).
Angoli/Eckbälle: 2-7 (1-1)
Recupero/Nachspielzeit: 2’ + 7’
Im Bozner Drusus-Stadion trennten sich der FC Südtirol und Carrarese am 30. Spieltag der Serie B mit einem 2:2-Unentschieden.
Die Partie begann mit intensiven Gefechten, wobei die Gäste in der 18. Spielminute in Führung gingen: Zanon setzte einen präzisen Flankenball von der linken Seite in den Strafraum, wo Giovane mit einem wuchtigen Kopfball zum 1:0 traf.
Der FCS mühte sich in der ersten Hälfte, fand jedoch keine Lösung gegen die gut organisier te Abwehr der Gäste. Ein gefährlicher Kopfball von Giorgini (40.) verfehlte nur knapp das Ziel.
Nach der Pause zeigten die Weißroten eine deutliche Steigerung: In der 59. Minute war es Merkaj, der nach einem Abpraller von Fiorillo aus kurzer Distanz zum 1:1 abstaubte. Wenige Minuten später, in der 67. Minute, musste der FCS jedoch in Unterzahl weitermachen, nachdem Praszelik mit Gelb-Rot vom Platz gestellt
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wurde. Trotz dieser numerischen Unterlegenheit ließen sich die Hausherren nicht beirren und gingen in der 73. Minute in Führung: Molina verwandelte einen exquisiten Querpass von Giorgini volley zum 2:1.
In der zweiten Minute der Nachspielzeit glich Carrarese jedoch noch aus: Zanon setzte einen Pass in den Strafraum und Torregrossa erzielte spektakulär mit der Hacke das 2:2. Trotz des späten Ausgleichs zeigte der FC Südtirol eine beherzte Leistung und sicherte sich in Unterzahl einen wichtigen Punkt.
Nach der Länderspielpause musste der FC Südtirol – im Rahmen des 31. Spieltags – eine unglückliche 2:0-Niederlage bei Mantova hinnehmen.
Im Danilo-Martelli-Stadion gingen die Gastgeber bereits in der 11. Spielminute in Führung: Nach einer präzisen Flanke von Galuppini landete der Ball bei Mancuso, der geschickt weiterleitete, sodass Mensah aus kurzer Distanz das 1:0 erzielen konnte. Der FCS tat sich in der ersten Halbzeit
schwer und konnte erst in der 36. Spielminute durch Molina eine vielversprechende Gelegenheit verzeichnen, als er nach einer Flanke von Barreca den Ball nur knapp am Tor vorbeisetzte.
Kurz vor der Pause erhöhte Mantova auf 2:0: Nach zwei geblockten Abschlüssen setzte Radaelli den Ball mit einem kraftvollen und präzisen Nachschuss unter die Latte (41.). Nach dem Seitenwechsel erhöhte der FCS den Druck und kam zu guten Chancen. In der 56. Minute erzielte Odogwu den vermeintlichen Anschlusstreffer, doch der VAR entschied nach einer Überprüfung, dass der Treffer aufgrund eines vorherigen Fouls nicht anerkannt wird.
Der FCS ließ nicht locker und hatte durch einen Kopfball von Pietrangeli, der an die Latte prallte (71.), sowie durch einen wuchtigen Distanzschuss von Pyyhtiä (75.) zwei weitere gute Gelegenheiten. Mantova ließ sich jedoch nicht beirren und konnte die Führung bis zum Abpfiff verteidigen.
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Verena Pircher Leiterin Verkaufsaußendienst
La prossima Avversaria al Druso
Der nächste Heimgegner im Drusus Stadion
Città|Stadt: Cesena (96.277 abitanti|Einwohner)
Distanza da Bolzano|Distanz von Bozen: Distanza da Bolzano|Distanz von Bozen: 369 km
Fondazione|Gründungsjahr: 1940
Colori sociali|VVereinsfarben: ereinsfarben: Bianco-nero|Weiß-Schwarz
Stadio|Stadion: „Orogel Stadium – Dino Manuzzi” (23.860 posti/Sitzplätze)
Presidente|Präsident: John Aiello & Anthony Scotto
Direttore sportivo|Sportdirektor: Fabio Artico
Allenatore|Trainer: Michele Mignani
Capitano|Kapitän: Giuseppe Prestia
Miglior marcatore|Bester Torschütze: Miglior marcatore|Bester Torschütze: Cristian Shpendi (11)
PORTIERI/TORHÜTER
33 Jonathan Klinsmann 1997
01 Matteo Pisseri 1991
93 Alessandro Siano 2001
22 Giulio Veliaj 2005
39 Niccolò Fontana 2007
DIFENSORI/VERTEIDIGER
11 Joseph Ceesay 1998
13 Raffaele Celia 1999
15 Andrea Ciofi 1999
07 Daniele Donnarumma 1992
CENTROCAMPISTI/MITTELFELDSPIELER
17 Emanuele Adamo 1998
35 Giacomo Calò 2000
30 Simone Bastoni 1986
14 Tommaso Berti 2004
70 Matteo Francesconi 2004
05 Leonardo Mendicino 2006
08 Dario Šarić 1997
24 Massimiliano Mangraviti 1998
26 Matteo Piacentini 1999
73 Simone Pieraccini 2004
19 Giuseppe Prestia 1993
71 Giulio Manetti 2005
79 Enea Pitti 2005
ATTACCANTI/STÜRMER
23 Mirko Antonucci 2003
27 Antonino La Gumina 1996
91 Flavio Russo 2004
09 Cristian Shpendi 2003
20 Elayis Tavsan 2001
La prossima Avversaria al Druso
Der nächste Heimgegner im Drusus Stadion Città|Stadt: Genova (316.226 abitanti|Einwohner)
Distanza da Bolzano|Distanz von Bozen: Fondazione|Gründungsjahr: Colori sociali|V Stadio|Stadion:Vereinsfarben: „San Nicola“ (36.599 posti/Sitzplätze)
Presidente|Präsident: Direttore Allenatore|Trainer:sportivo|Sportdirektor: Moreno Longo Capitano|Kapitän: Francesco Vicari Miglior marcatore|Bester Torschütze: Nicholas Bonfanti (5)
PORTIERI/TORHÜTER
01 Boris Radunović 1996
22 Marco Pissardo 1998
45 Davide Marfella 1999
DIFENSORI/VERTEIDIGER
23 Francesco Vicari 1994
03 Valerio Mantovani 1996
44 Lorenco Simic 1996
55 Nosa Edward Obaretin 2003
25 Raffaele Pucino 1991
13 Alessandro Tripaldelli 1999
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La prossima Avversaria al Druso
Der nächste Heimgegner im Drusus Stadion
Città|Stadt: Castellammare di Stabia (62.471 abitanti|Einwohner)
Distanza da Bolzano|Distanz von Bozen: 863 km
Fondazione|Gründungsjahr: 1907
Colori sociali|VVereinsfarben: Giallo-blu|Gelb-Blau
Stadio|Stadion: „Romeo Menti” (7.114 posti/Sitzplätze)
Presidente|Präsident: Andrea Langella
Direttore sportivo|Sportdirektor: Matteo Lovisa
Allenatore|Trainer: Giudo Pagliuca
Capitano|Kapitän: Alberto Gerbo Miglior marcatore|Bester Torschütze: Andrea Adorante (13)
PORTIERI/TORHÜTER
Demba Ngagne Thiam 1998
Kristjan Matosevic 1997
Marco Ruggero 2000
Marco Bellich 1999
Marco Varnier 1998
Patryk Peda 2002
Danilo Quaranta 1997
Niccolò Fortini 2006
Yuri Rocchetti 2003
Romano Floriani Mussolini 2003
Matteo Baldi 2002
CENTROCAMPISTI/MITTELFELDSPIELER
Giuseppe Leone 2001
Davide Buglio
Fabio Maistro
Christian Pierobon
Alessandro Louati
Alessandro Signorini 1999 ATTACCANTI/STÜRMER
Alberto Gerbo
Nicola Mosti
Marco Meli
Cristian Andreoni 1992
Gregorio Morachioli
Lorenzo Sgarbi
Kevin Piscopo
Adorante
Edgaras Dubickas DIFENSORI/VERTEIDIGER
Leonardo Candellone
Dopo il libro-fumetto per ragazzi in cui il personaggio creato da Almond Entertainment è protagonista di una storia inedita di bullismo e di redenzione con le maglie del GS Excelsior e dell’FCS, le avventure proseguono con tre nuovi ed esclusivi capitoli ospitati sul nostro magazine
L’FC Südtirol si è schierato accanto all’Assessorato ai Giovani del Comune di Bolzano, al GS Excelsior per promuovere una serie di preziose e coinvolgenti iniziative di sensibilizzazione con al centro un libro-fumetto per ragazzi in cui il personaggio creato da Almond Entertainment è promotore di valori in una storia inedita di bullismo e di redenzione. Le inedite avventure di Arnold proseguono ora sul nostro magazine, con tre esclusivi episodi ospitati in questo numero e nei prossimi due. Il testimonial di valori veste ora la maglia delle giovanili biancorosse e diventa un prezioso punto di riferimento per i compagni di squadra dispensando – senza spoilerare i contenuti – preziosi consigli e suggerimenti.
Il progetto, una vera e propria campagna di sensibilizzazione contro il bullismo, ha visto l’FC Südtirol scendere in campo al fianco dell‘Assessorato ai Giovani del Comune di Bolzano, in occasione della Giornata nazionale contro il bullismo, focalizzata su un progetto articolato, partito proprio dal significativo fumetto educativo intitolato “Arnold e gli Scaldapanchina”. L‘innovativa iniziativa, dedicata alla sensibilizzazione contro bullismo e cyberbullismo è stata ideata per promuovere il benessere dei giovani educandoli attraverso stru-
menti creativi come il fumetto e lo sport.
Il libro-fumetto, creato in collaborazione con GS Excelsior, FC Südtirol e Almond Entertainment è diventato uno strumento educativo e coinvolgente per stimolare riflessioni e incoraggiare comportamenti positivi. La pubblicazione, presentata in due affollati incontri pubblici - impreziositi dai videomessaggi di capitan Fabian Tait, Andrea Masiello e Simone Davi - è stata distribuita nelle scuole medie di Bolzano, al Centro Commerciale 20Twenty, allo stadio Druso in occasione della gara con la Sampdoria ed è scaricabile online. Inoltre, i ragazzi e i giocatori biancorossi hanno scritto sulle apposite cartoline -
con speciale ed esclusivo annullo postale - i rispettivi messaggi contro il bullismo con premiazione nel foyer del Comune di Bolzano dei più significativi con maglia, sciarpa, palloni e gagliardetti dell’FCS.
Nelle nuove puntate del fumetto, il protagonista Arnold veste la maglia biancorossa. Dopo aver iniziato a giocare nel GS Excelsior ed essere approdato poi – dopo una serie di vicissitudini – all’FC Südtirol ora si distingue in maglia biancorossa con un ruolo prezioso, soprattutto fuori dal campo. Al centro il legame forte tra sport e inclusione sociale anche nei tre nuovi episodi, ideati per garantire una sensibilizzazione duratura nel tempo.
Das Comic-Heft, das in Zusammenarbeit mit dem Amt für Jugend der Stadt Bozen, GS Excelsior und Almond Entertainment entstanden ist, setzt ein starkes Zeichen gegen Mobbing und Cybermobbing. Die Geschichte des Protagonisten Arnold wird im Magazin FCS News mit drei exklusiven neuen Kapiteln fortgesetzt
Der FC Südtirol hat in Zusammenarbeit mit dem Amt für Jugend der Stadt Bozen und GS Excelsior ein Comic-Heft geschaffen, das auf die Themen Mobbing und Cybermobbing aufmerksam macht. Der Protagonist der Erzählung, Arnold –geschaffen von Almond Entertainment –, steht für zentrale Werte wie Respekt und Inklusion.
In dieser sowie den kommenden beiden Ausgaben der FCS News wird die
im Comic begonnene Geschichte in drei weiteren Kapiteln fortgesetzt. Arnold spielt im Jugendsektor des FC Südtirol und wird zu einer wichtigen Bezugsperson für seine Mitspieler – nicht zuletzt durch seine wertvollen Ratschläge, die wir an dieser Stelle jedoch nicht vorwegnehmen möchten.
Der FC Südtirol und das Amt für Jugend der Stadt Bozen bezogen am Internatio-
nalen Tag gegen Mobbing klar Stellung und machten sich für Respekt und Inklusion stark. Im Mittelpunkt des gemeinsamen Projekts stand dabei das Comic-Heft Arnold und die Bankwärmer.
Diese Initiative zur Sensibilisierung gegen Mobbing und Cybermobbing nutzt kreative Elemente wie Sport und Comics, um Jugendlichen das Thema auf ansprechende Weise näherzubringen.
Das Comic-Heft, das in Partnerschaft mit dem Amt für Jugend der Stadt Bozen, GS Excelsior und Almond Entertainment entstanden ist, dient als lehrreiches Instrument, um junge Menschen zum Nachdenken anzuregen und positives Verhalten zu fördern.
Vorgestellt wurde der Comic bei zwei Events, bei denen unter anderem eine Videobotschaft der Spieler Fabian Tait, Andrea Masiello und Simone Davi gezeigt wurde.
Um möglichst viele Menschen zu erreichen, wurde das Heft an mehreren Standorten verteilt – von Schulen über das Einkaufszentrum 20Twenty bis hin zum Drusus-Stadion am Spieltag gegen Sampdoria. Auch online konnten die Erzählungen von Arnold abgerufen werden. Ergänzend zu der Initiative gestalteten sowohl Jugendliche als auch einige Spieler des FC Südtirol Postkarten mit aussagekräftigen Botschaften gegen Mobbing. Die eindrucksvollsten Exemplare wurden mit einem Trikot, einem Schal, einem Ball und einem Wimpel des FCS prämiert.
In den neuen Kapiteln des Comics trägt Protagonist Arnold das weißrote Trikot des FCS. Nachdem er zunächst für GS Excelsior spielte und nach einigen Episoden zum FC Südtirol wechselte, übernimmt er dort eine zentrale Rolle – ins-
besondere abseits des Spielfelds.
Im Mittelpunkt steht die enge Verbindung zwischen Sport und Inklusion, ein Thema, das auch in den kommenden Episoden eine wesentliche Rolle spielen wird.
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Arnold ha finalmente trovato il suo posto NEL FC Südtirol La squadra e’ stupenda, ma non e’ perfetta, d’altronde nemmeno lui lo e’
Io tornerei in campo per un’altra partiTa!
Hey Kilian, belli quei pantaloni! Ci sono anche da uomo?
Arnold, hai mai sentito parlare della parola “relax”?
Qui non tutti sono brillanti, alla moda o perfetti. Alcuni sono timidi, altri esuberanti, qualcuno e’ ricco, altri no.
Ah ah, Luca, molto divertente...
...anche qui c’e’ chi vuole essere al centro dell’attenzione... e come chiunque sbaglia.
SAI Arnold, stasera festa al locale in centro! Ci stai?
ma qui Arnold, Per la prima volta, si sente davvero parte di Un gruppo.
Essere giocatori del FC Südtirol ha il suo peso…
Ehi, ma quello e’ con voi?
Come si e’conciato?
Perche’ non va tra i suoi simili?
Mh, no no, e’ la prima volta che lo vedo…
Kahl non ama i bei vestiti... ha altre priorita’... Ma non per questo merita di essere messo in difficoltA’..
Non si aspetta mai nulla dagli estranei, ma sperava che luca, il suo compagno di squadra, non prendesse le distanze da lui.
Frequentare bei locali, non vuol dire incontrare bella gente... e Arnold lo sa bene.
Lasciami stare, Arnold…
ARNOLD Non giustifica luca, ma lo conosce abbastanza da capire che talvolta si comporta da sciocco per essere accettato...
Luca e’ un ragazzo solo, da tempo lontano daLLA famiglia... forse tentare di essere al centro dell’attenzione e’ solo il suo modo di dire che ha bisogno di affetto.
Luca ha sbagliato... lo sai bene che a volte dice cose idiote per ricevere qualche sorriso!
magari lo e’... magari lo e’ ad intermittenza... ma noi che abbiamo mille sfumature dovremmo perdonarlo... almeno dovremmo provarci...
Ma se i suoi sorrisi rubano la mia felicita’, vuol dire solo una cosa: luca e’ un bullo!
Il giorno dopo, durante l’allenamento, quando la rabbia ha lasciato spazio alla riflessione, Arnold si avvicina a Kahl.
Non ho parlato con lui... ha capito da solo di essere stato uno sciocco!.
“Va oltre anche i nostri lati oscuri... insomma, gli ho ricordato, che senza amici perdiAmo la partita piu’ importante!.
“ARNOLD E GLI SCALDAPANCHINE è un personaggio creato da Philip Osbourne e Roberta Procacci. Il soggetto di questo fumetto è stato scritto da Mario Endrizzi della società sportiva Gs Excelsior di Bolzano mentre la sceneggiatura e i disegni sono stati realizzati dal team ALMOND ENTERTAINMENT.
www.almondentertainment.com
ieri sera luca e’ venuto a trovarmi e si e’ scusato. Sembrava un’altra persona rispetto a quella che diventa quando sta in gruppo
Mi ha detto che ha paura di perdermi come amico…e gli ho risposto che l’amicizia e’ qualcosa che va oltre...oltre ogni cosa.
Arnold hat endlich seinen Platz gefunden. Die Mannschaft ist toll, aber auch nicht perfekt. Und er ist es auch nicht. Und das macht nichts.
Ich würde jetzt gern nochmal spielen!
Hey Kilian, deine Hose ist toll! Gibt’s die auch für Männer?
Arnold, hast du schon mal das Wort „Entspannung“ gehört?
Nicht jeder hier ist brillant, modern oder perfekt. Manche sind schüchtern, manche übermütig, manche sind reich, manche nicht.
Ha ha, sehr lustig…
….auch hier gibt es einige die im Mittelpunkt stehen wollen….und es können auch Fehler gemacht werden.
Spieler des Südtirols bedeutet viel...
Mh, nein nein ich sehe ihn zum ersten Mal…
Kahl mag keine schöne Klamotten….er hat andere Prioritäten… aber das bedeutet nicht, dass man ihn in Verlegenheit bringt.
Arnold, heute Abend steigt ein Fest im Lokal im Zentrum! Bist du dabei?
Zum ersten Mal fühlt er sich als Teil einer Gruppe.
Von Fremden erwartet er sich gar nichts, aber er hoffte, dass sein Mannschaftskamerad Luca sich nicht von ihm entfernen würde.
Hey, gehört der Typ zu euch? Wie sieht der denn aus? Warum ist der nicht mit jenen die wie er sind?
Tolle Clubs bedeuten nicht, dass man nette Leute trifft... und Arnold weiß das.
Lass mich in Ruhe,
Arnold rechtfertigt Luca nicht, aber er kennt ihn gut genug, um zu verstehen, dass er sich manchmal dumm benimmt, um akzeptiert zu werden.
Luca ist ein einsamer Junge, der schon lange von seiner Familie getrennt ist ... vielleicht ist der Versuch, im Mittelpunkt zu stehen, nur seine Art, zu zeigen, dass er Zuneigung braucht.
Luca lag falsch... du weißt genau, dass er manchmal idiotische Dinge sagt, um ein paar Lächeln zu bekommen!
Vielleicht ist er es... vielleicht ist er es manchmal... aber wir, die wir tausend Eigenschaften haben, sollten ihm verzeihen... zumindest sollten wir es versuchen...
Aber wenn sein Lächeln meine Freude trübt, kann das nur eines bedeuten: Luca ist ein Tyrann!
Am nächsten Tag, während des Trainings, als die Wut dem Nachdenken weicht, geht Arnold auf Kahl zu.
Ich habe nicht mit ihm gesprochen… er hat selbst eingesehen, dass er sich wie ein Idiot benommen hat.
Freundschaft geht sogar über unsere Schattenseiten hinaus ... Ich habe ihn daran erinnert, dass wir ohne Freunde das wichtigste Spiel verlieren!
„ARNOLD UND DIE BANKDRÜCKER“ ist eine Comic gur, die von Philip Osbourne und Roberta Procacci gescha en wurde. Das Thema dieses Comics wurde von Mario Endrizzi des Sportvereins GS Excelsior geschrieben, während das Skript und die Zeichnungen vom ALMOND ENTERTAINMENT-Team erstellt wurden
estern Abend kam Luca zu mir und entschuldigte sich. Er war ganz anders als sonst, wenn er in einer Gruppe ist...
Er hat gesagt, dass er Angst hat mich als Freund zu verlieren…ich habe ihm geantwortet, dass Freundschaft etwas ist, das über alles hinausgeht... über Alles.
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L’evento svoltasi in occasione della gara contro lo Spezia è stato particolarmente gradito dai numerosi partecipanti che hanno avuto modo di apprezzare una serie di benefit, oltre a vivere i momenti del riscaldamento a bordo campo accanto ai giocatori e allo staff tecnico
Venerdì 28 febbraio 2025, l‘F.C.D. Alto Adige ha invitato tutti i suoi membri alla “Giornata Soci” in programma allo Stadio Druso di Bolzano in occasione della partita casalinga contro Spezia, una delle squadre di vertice del campionato che punta alla promozione in Serie A. I numerosi partecipanti hanno potuto vivere una serata speciale e indimenticabile insieme alla società biancorossa.
I soci hanno ricevuto per l’occasione un biglietto gratuito per il Settore 2B della Tribuna Zanvettor e prima del fischio d’inizio della sfida contro la terza forza del campionato, hanno potuto vivere da vicino l’atmosfera e le sensazioni che accompagnano i
minuti del pre-game. A partire dalle ore 17.30, l‘F.C.D. Alto Adige ha accolto i propri soci con un aperitivo nell’area ingresso della Tribuna Zanvettor, a ridosso degli spogliatoi delle due squadre. All’arrivo allo stadio, i partecipanti hanno esibito la rispettiva Member Card per poi accedere al programma della serata. Durante l’evento sono intervenuti anche alcuni giocatori della prima squadra. Un’occasione unica per scambiare qualche parola e vivere un momento speciale insieme ai protagonisti, scattando anche qualche foto.
Il momento più atteso della serata è stato sicuramente la „Pitch-
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side Experience“. Dopo l’aperitivo, i soci hanno avuto l’opportunità di seguire direttamente da bordo campo il riscaldamento della squadra, osservando da vicino le intense fasi della preparazione alla partita da parte dei giocatori biancorossi, scandite dai tempi dello staff tecnico. Al termine, hanno potuto visitare il Fanshop presso la Tribuna Zanvettor, dove ogni socio ha ricevuto in omaggio un gadget esclusivo come segno di riconoscenza per il supporto fornito.
Chi non è ancora socio dell‘F.C.D. Alto Adige, ma desidera entrare a far parte della grande famiglia biancorossa e usufruire di numerosi vantaggi esclusivi può farlo attraverso alcuni semplici passaggi. Diventare socio comporta una quota annuale di 50€ (55€ il primo anno). Per i giovani che non hanno ancora compiuto il 18esimo anno di età, è possibile aderire alla Junior Membership, con un contributo ridotto di 25€ all’anno (30€ il primo anno). Essere parte integrante della grande famiglia biancorossa significa accedere ad una serie di vantaggi: tariffe agevolate per acquistare i biglietti delle partite interne dell‘FC Südtirol, sconti sugli articoli del Fanshop, vantaggi esclusivi presso i partner commerciali del club, oltre al servizio newsletter e molto altro ancora. Informazioni: https://www.fc-suedtirol.com/it/club/diventa-socio
Die während des Heimspiels gegen Spezia durchgeführte Veranstaltung erfreute sich großer Beliebtheit unter den anwesenden Mitgliedern. Die Teilnehmerinnen und Teilnehmer kamen in den Genuss exklusiver Vorteile – darunter das einmalige Erlebnis, das Aufwärmen der Profimannschaft hautnah vom Spielfeldrand aus zu verfolgen
Am Freitag, den 28. Februar 2025 lud der AFC Südtirol seine geschätzten Mitglieder zum alljährlichen Mitgliedertag ins Bozner Drusus-Stadion ein. Dieser besondere Abend fand im Rahmen des Heimspiels gegen Spezia – einen der Anwärter auf den direkten Aufstieg in die Serie A – statt und bot den Teilnehmerinnen und Teilnehmern ein spannendes sowie unvergessliches Erlebnis.
Alle Mitglieder durften sich über ein kostenloses Ticket für den Sektor 2B in der Zanvettor-Tribüne freuen und eine ganz besondere Pre-Match-Atmosphäre genießen. Ab 17.30 Uhr empfing der AFC Südtirol die Gäste zu einem Umtrunk im Eingangsbereich der Zanvettor-Tribüne. Als Dankeschön für ihre treue Unterstützung erhielten die Mitglieder bei ihrer Ankunft im Stadion außerdem ein exklusives Geschenk. Im Laufe des Abends waren mit Simone Davi, Edoardo Vergani und Alessandro Vimercati auch drei Spieler der Profimannschaft vor Ort, was den Fans die Gelegenheit bot, sich persönlich mit ihnen auszutauschen und Erinnerungsfotos zu knipsen. Der absolute Höhepunkt des Abends war jedoch die sogenannte „Pitch-Side Experience“. Nach dem Umtrunk wurden alle Mitglieder eingeladen, das Aufwärmen der Mannschaft direkt vom Spielfeldrand aus zu verfolgen. Dabei konnten sie die Spieler und das Trainerteam hautnah bei ihren letzten Vorbereitungen auf das Spiel begleiten.
Wer noch kein Mitglied des AFC Südtirol ist, aber gerne Teil der weißroten Familie werden und von zahlreichen Vorteilen profitieren möchte, kann dies ganz einfach tun. Die Mitgliedschaft
erfordert einen jährlichen Beitrag von 50 € (55 € im ersten Jahr). Für Personen unter 18 Jahren besteht die Möglichkeit, eine Junior-Mitgliedschaft abzuschließen – mit einem jährlichen Beitrag von 25 € (30 € im ersten Jahr). Als Mitglied genießt man zahlreiche Vorteile: attraktive Preisnachlässe auf Eintrittskarten für die Heimspiele des FC Südtirol, Rabatte auf FCS-Fanartikel, exklusive Vergünstigungen bei unseren Partnerunternehmen sowie den regelmäßigen Erhalt unseres Newsletters – und vieles mehr.
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Nei giorni scorsi, presso l’FCS Center di Maso Ronco, si è svolta la cerimonia di consegna dell’assegno, frutto della rinuncia ai regali di Natale. Nell’occasione, gli ospiti della struttura sono stati invitati ad assistere alla partita interna con la Carrarese
L’FC Südtirol conferma ancora una volta il proprio impegno sociale e la vicinanza alle persone, in particolare a quelle che si trovano in situazioni personali o familiari difficili. Il club porta avanti con grande responsabilità e sensibilità un percorso condiviso, svolgendo un ruolo prezioso nel sociale, impegnandosi attivamente e concretamente in diverse iniziative di beneficenza.
Quest‘anno, la società ha deciso di aiutare lo Jesuheim, la Casa del Gesù di Cornaiano attraverso una donazione speciale. L’FCS ha destinato alla struttura, poco distante dal centro sportivo biancorosso, parte dei fondi risparmiati rinunciando ai tradizionali regali di Natale. Il centro socio-sanitario, gestito dal 2013 dalla
Fondazione Santa Elisabetta, ospita attualmente 130 persone tra anziani e soggetti con disabilità, offrendo loro assistenza in un ambiente accogliente, sereno e professionale.
Uno dei momenti più significativi dell’iniziativa è stata la consegna ufficiale dell’assegno, avvenuta nei giorni scorsi presso l’FCS Center. Alcuni ospiti dello Jesuheim-Casa del Gesù, accompagnati dal presidente della Fondazione Santa Elisabetta, Christian Klotzner, hanno potuto assistere da vicino agli allenamenti della prima squadra e incontrare giocatori e staff tecnico. L’FC Südtirol ha riservato ai presenti un ulteriore regalo, ovvero l’invito a vivere direttamente, dal vivo l’emozione di una partita, segnatamente il match interno
contro la Carrarese del 16 marzo scorso.
„Siamo felici di poter sostenere i nostri vicini e amici dello Jesuheim. Per noi è sempre una grande gioia poter fare qualcosa di buono per la comunità.“. ha affermato con soddisfazione Dietmar Pfeifer, Amministratore Delegato dell’FC Südtirol.
Christian Klotzner, Presidente Fondazione Sant’Elisabetta ha ringraziato di cuore: „Assistere all’allenamento della prima squadra e conoscere da vicino giocatori e allenatore è stato un momento speciale per tutti noi. Anche vivere la partita allo stadio sarà un’esperienza indimenticabile per molti. Ringrazio vivamente, di cuore, l’FC Südtirol per la generosità e l’attenzione dimostrate.“
Vor wenigen Wochen fand im FCS Center in Rungg die feierliche Scheckübergabe statt, bei der die Bewohnerinnen und Bewohner des Heims unter anderem zum Heimspiel gegen Carrarese am 16. März eingeladen wurden
Der FC Südtirol bekräftigt einmal mehr sein gesellschaftliches Engagement und seine Nähe zu den Mitmenschen, insbesondere jenen, die sich in schwierigen persönlichen oder familiären Situationen befinden. Mit großer Verantwortung nimmt der Verein seine soziale Rolle wahr und setzt sich aktiv für wohltätige Zwecke ein.
In der laufenden Saison hat der FC Südtirol beschlossen, das Jesuheim in Girlan – eine nur wenige Minuten vom FCS Center entfernte Einrichtung – mit einer Spende zu unterstützen. Ermöglicht wurde dies unter anderem durch den Verzicht auf den Erwerb von Weihnachtsgeschenken, wodurch ein Teil der eingesparten Mittel direkt dem Jesuheim zugutekam.
Das sozio-sanitäre Zentrum wird seit Jänner 2013 von der Stiftung St. Elisabeth geführt und bietet derzeit 130 Bewohnerinnen und Bewohnern aus den Bereichen Senioren- und Behindertenbetreuung ein Zuhause.
Ein besonderer Moment dieser Initiative war die feierliche Scheckübergabe, die vor wenigen Wochen im FCS Center in Rungg stattfand. Begleitet vom Präsidenten der Stiftung St. Elisabeth, Christian Klotzner, erhielten einige Bewohnerinnen und Bewohner des Jesuheims die Möglichkeit, das Training der Profimannschaft hautnah zu verfolgen. Im Anschluss entstand ein gemeinsames Gruppenfoto mit den Spielern und dem Trainerstab, bei dem der FC Südtirol seine Gäste zu einem ganz besonderen Ereignis einlud: dem Heimspiel gegen Carrarese am 16. März.
„Wir unterstützen unsere Nachbarn und Freunde vom Jesuheim mit voller Begeisterung, denn es bereitet uns immer wieder große Freude, wenn wir Gutes tun können“, zeigte sich FCS-Geschäftsführer Dietmar Pfeifer zufrieden.
Christian Klotzner, Präsident der Stiftung St. Elisabeth, äußerte seinen Dank an den FC Südtirol mit folgenden Worten: „Die Gelegenheit, dem Training der FCS-Profimannschaft beizuwohnen und Trainer sowie Spieler kennenzulernen, war ein absolutes Highlight. Auch der Stadionbesuch im Rahmen des nächsten Heimspieles wird für einige unserer Heimbewohner ein unvergessliches Erlebnis. Ich bedanke mich herzlich beim FC Südtirol für diese wertvolle Unterstützung und Großzügigkeit.“
L’assise dei soci biancorossi è stata fissata per mercoledì 16 aprile 2025 alle ore 18.30 in seconda convocazione presso l’FCS Center di Appiano, in via Monticolo 37
L‘assemblea generale dei soci dell’F.C.D. Alto Adige è stata convocata per mercoledì 16 aprile 2025 alle ore 6:30 in prima convocazione e alle ore 18:30 in seconda convocazione presso l’FCS Center, in via
Monticolo 37, ad Appiano.
L’ordine del giorno prevede: il saluto del presidente dell‘F.C.D. Alto Adige; la relazione dettagliata sull’attività svolta nel corso dell’anno 2024 e la previsione di attività
per il 2025. A seguire, l‘approvazione del bilancio consuntivo e la fase elettiva per il rinnovo delle cariche sociali. L‘assemblea generale si concluderà con le varie ed eventuali, prima del rinfresco.
Die Vollversammlung des AFC Südtirol wurde für Mittwoch, den 16. April 2025 um 18.30 Uhr im FCS Center in Eppan angesetzt
Die Vollversammlung des AFC Südtirol findet am Mittwoch, den 16. April 2025 statt. Die erste Einberufung erfolgt um 6.30 Uhr, die zweite Einberufung um 18.30 Uhr. Der Veranstaltungsort ist das
FCS Center in Rungg (39057 Eppan an der Weinstraße, Montigglerstraße 37). Die Tagesordnung sieht folgende Punkte vor: die Begrüßung durch den Präsidenten des AFC Südtirol, der Tätigkeitsbe-
richt des Jahres 2024 sowie die geplanten Aktivitäten für das Jahr 2025, die Genehmigung der Jahresabschlussrechnung, und Allfälliges. Die Versammlung wird mit einem Umtrunk abgeschlossen.
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Assistere a un'emozionante finale di campionato o ballare e cantare a squarciagola al concerto della nostra band o del nostro artista preferito sono alcune delle esperienze che più ci piacciono e che iniziano tutte con un semplice gesto, l'acquisto di un biglietto. Un processo apparentemente semplice, ma dietro il quale c'è un complesso processo progettato per incastrare perfettamente ciascuna delle fasi coinvolte. Vivaticket, leader mondiale nelle soluzioni di biglietteria integrata, lavora affinché la nostra unica preoccupazione sia quella di goderci l'evento, offrendoci un'esperienza di acquisto personalizzata, semplice e fluida.
Con sede a Bologna e una presenza globale, l'azienda vanta un'esperienza pluriennale nel settore dell'intrattenimento, che l'ha portata a creare un insieme di soluzioni tecnologiche in grado di gestire tutti gli aspetti legati all'acquisto dei biglietti e dei servizi associati. Biglietteria, merchandising, ristorazione, controllo degli accessi e pagamenti cashless sono alcuni dei prodotti sviluppati dall'azienda, adattabili alle esigenze specifiche di ogni evento e luogo. Questo ha reso Vivaticket un punto di riferimento nel settore, guadagnandosi la fiducia di clienti come lo stesso FC Südtirol, Warner Bros Abu Dhabi, il Museo del Louvre di Parigi, AS Roma, Internacional FC, AC Milan, la Biennale di Venezia, la Torre Eiffel, l'Ocean Park di Hong Kong e il Teatro alla Scala di Milano, tra i tanti.
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Un’estate all´insegna del calcio e del divertimento con i tecnici e gli animatori biancorossi
Gli Alperia Junior Camp sono ormai un appuntamento fisso dell’estate firmata F.C.D. Alto Adige. Da metà giugno a metà agosto, bambini e ragazzi dagli 8 ai 16 anni (annate 2009-2017) potranno vivere intense settimane all’insegna del calcio e del divertimento, con attività strutturate e organizzate in diverse località dell’Alto Adige e del Trentino.
Un’esperienza unica, fatta di sport, gioco e nuove amicizie insieme ai tecnici e agli animatori biancorossi.
Programmi differenziati: Full Day e Half Day
Gli Alperia Junior Camp 2025 offrono programmi diversificati a seconda della sede. Alcuni camp prevedono un formato Full Day con attività giornaliere complete, pranzo incluso e supervisione durante le ore centrali della giornata. Altri, invece, sono organizzati in formato Half Day, garantendo sessioni di allenamento intense e mirate nell’arco della mezza giornata. In entrambi i casi, l’alta qualità della formazione e il divertimento sono al centro dell’esperienza.
Tante località tra Alto Adige e Trentino
Nel 2025, gli Alperia Junior Camp si svolgeranno in numerose località dell’Alto Adige e del Trentino. In Alto Adige fanno tappa a Bolzano (due camp), Egna, Val Gardena, Valdaora, FCS Center di Appiano, La Valle, Maia Alta, Castelrotto, Glorenza, Naturno e Millan. In Trentino, invece, le sedi confermate includono Trento, Fiemme, Taio, Calavino, Pergine e Lizzana. Altre località potrebbero aggiungersi, per ampliare ulteriormente l’offerta.
Costi di partecipazione
La quota di iscrizione varia a seconda del formato. La partecipazione ai camp Full Day ha un costo di 215,00 euro, mentre il formato Half Day è disponibile a 140,00 euro. Per i camp dedicati ai portieri, guidati da allenatori specializzati nel campo, la quota è di 299,00 euro per il Full Day e 199,00 euro per l’Half Day.
Allenamenti con la divisa ufficiale dell’FC Südtirol
Durante tutta la settimana, i partecipanti si alleneranno indossando una replica della divisa ufficiale dell’FC Südtirol, composta da maglia, pantaloncini e calzettoni. Ogni iscritto riceverà anche una borraccia, uno zaino e un pallone ufficiale dell’FCS. I partecipanti ai Full Day Camp riceveranno inoltre, in regalo, una maglietta per il tempo libero.
Calcio, sport e tanto altro
Gli Alperia Junior Camp combinano il calcio con un ricco programma di attività e divertimento. Oltre agli allenamenti, strutturati per migliorare abilità tecniche e cognitive, ci sono tante attività ricreative pensate per far divertire i ragazzi. Tra le varie proposte
figurano tennis e golf, giornate in piscina e giochi di gruppo. Ogni settimana diventa così un mix perfetto di sport e svago, ideale sia per chi muove i primi passi nel calcio, sia per i giovani talenti che sviluppare ulteriormente le proprie abilità.
Programmi dedicati ai portieri
Grande attenzione verrà riservata - come consuetudine - ai giovani portieri, con programmi specifici in molte sedi. I ragazzi saranno seguiti da preparatori esperti, che li aiuteranno a sviluppare le rispettive capacità con esercizi mirati e tanta pratica.
Incontri con i calciatori dell’FC Südtirol
Un momento speciale attende tutti i partecipanti: la visita da parte dei giocatori professionisti dell’FC Südtirol. Sarà un’occasione per allenarsi con i propri idoli, scattare foto ricordo e ricevere autografi. Un’esperienza emozionante che renderà il camp davvero unico.
Allenatori qualificati e valori educativi
Gli allenamenti sono affidati a tecnici esperti di alto livello, con anni di esperienza nel calcio giovanile. Gli Alperia Junior Camp sono anche un’occasione per trasmettere valori importanti come il lavoro di squadra, il rispetto reciproco e il fair play, fondamentali dentro e fuori dal campo.
Iscrizioni aperte
Le iscrizioni sono già aperte. Tutti i dettagli e le modalità di registrazione sono a disposizione sul sito camp.fc-suedtirol.com
Gli Alperia Junior Camp biancorossi sono ormai da molti anni un punto di riferimento preciso e un appuntamento fisso, da non perdere assolutamente per moltissimi ragazzi e per le rispettive famiglie. Un’iniziativa vasta e di indubbio valore, possibile grazie al prezioso supporto del main sponsor Alperia. Stefan Stabler, Director Strategic Marketing & Communication.di Alperia Group, sottolinea il valore della continua ascesa del progetto biancorosso.
“Siamo lieti che i camp giovanili dell'F.C.D. Alto Adige riscuotano un successo sempre maggiore. Per noi è fondamentale che queste iniziative vengano organizzate in tutto l'Alto Adige e in molte altre località, affinché tanti di bambini e ragazzi possano trascorrere l'estate in modo costruttivo, praticando sport e confrontandosi con i propri coetanei. Questo aspetto è particolarmente importante per noi, poiché anche
Alperia è presente in tutta la provincia e non solo, attraverso impianti, reti elettriche e il contatto diretto con i clienti”.
Quali valori e principi guidano la scelta di investire nello sport e nella promozione dei giovani? Perché questo ambito è così rilevante per Alperia? “Alperia è da sempre attiva nel sostegno allo sport, accanto ai settori della cultura, della sicurezza e dell’ambiente. Siamo convinti che il nostro impegno debba concentrarsi in particolare sulle nuove generazioni, perché rappresentano il futuro del nostro territorio. Offrire loro opportunità per praticare sport in modo sano e costruttivo è per noi una priorità. È per questo che da molti anni sosteniamo con convinzione i camp dell’F.C.D. Alto Adige”.
In che modo la partnership con i camp biancorossi contribuisce a rafforzare la visibilità del marchio Alperia in
Fruchtsäfte | Nektare | Getränke
Alto Adige e oltre i confini della provincia? “Q uando due marchi forti collaborano, i benefici sono reciproci. In Alto Adige, i camp ci permettono di rafforzare il nostro legame con il territorio, mentre oltre i confini provinciali rappresentano un’opportunità per accrescere la notorietà di Alperia. Il nostro obiettivo è ampliare la nostra presenza a livello nazionale, conquistando nuovi clienti in tutta Italia, con l’ambizione di servire un milione di utenti nei prossimi anni. In questo percorso, i camp svolgono un ruolo importante, come la prima squadra rappresenta un prezioso veicolo per promuovere positivamente il nostro marchio”.
Die Sommerwochen des AFC Südtirol ermöglichen Kindern und Jugendlichen im Alter von 8 bis 16 Jahren unvergessliche Fußballwochen voller Sport, Spaß und Gemeinschaft. Von Mitte Juni bis Mitte August erwarten die Jungs und Mädchen professionelle Trainings, spannende Freizeitaktivitäten und Begegnungen mit den Profispielern des FC Südtirol
Die Alperia Junior Camps sind seit Jahren ein unverzichtbarer Bestandteil des Sommerprogramms des AFC Südtirol. Von Mitte Juni bis Mitte August haben Kinder und Jugendliche im Alter von 8 bis 16 Jahren (Jahrgänge 2009 bis 2017) die Gelegenheit, Fußballspaß auf höchstem Niveau zu erleben. Die Camps finden an zahlreichen Standorten in Südtirol und dem Trentino statt und versprechen unvergessliche Wochen voller Sport, Spiel und Gemeinschaft.
Campformate nach Standort – Full Day oder Half Day
Die Alperia Junior Camps bieten je nach Standort unterschiedliche Programme an. Einige Camps sind als Full Day Camps organisiert und beinhalten ein ganztägiges Programm mit Mittagessen und Betreuung über die Mittagszeit. Andere Camps sind als Half Day Camps konzipiert und bieten ein intensives, halbtägiges Training. Egal, welches Format angeboten wird, die Qualität des Trainings und der Spaß stehen immer an erster Stelle.
Breite Auswahl an Standorten
Im Sommer 2025 werden die Alperia Junior Camps in zahlreichen Ortschafen in Südtirol und dem Trentino veranstaltet. In Südtirol gehören Bozen (zwei Camps), Neumarkt, Gröden, Olang, das FCS Center in Eppan, Wengen, Obermais, Kastelruth, Glurns, Naturns und Milland zu den Austragungsorten. Im Trentino stehen Trient, Fiemme, Taio, Calavino, Pergine und Lizzana auf dem Programm. Weitere Standorte könnten in den kommenden Wochen hinzukommen, um das Angebot noch breiter zu gestalten.
Preise für die Teilnahme
Die Teilnahmegebühr für Full Day Camps liegt bei 215 Euro, während Half Day Camps für 140 Euro angeboten werden. Torwart-Camps, die von qualifizierten Tormann-Trainern geleitet werden, kosten 299 Euro im Full Day-Format und 199 Euro im Half Day-Format.
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Training im offiziellen Outfit der Profimannschaft
Während der gesamten Campwoche trainieren die Teilnehmer in einem nachgebildeten Trikot der Profimannschaft des FC Südtirol.Dieses Set umfasst ein Replica-Trikot,passende Hosen und Stutzen. Darüber hinaus erhalten alle Teilnehmer eine Trinkflasche, einen Rucksack sowie einen FCS-Ball. Teilnehmer der Full Day Camps bekommen zusätzlich ein Freizeit-T-Shirt, das sie an ihre Camp-Erlebnisse erinnert.
Fussball und vielseitige Freizeitaktivitä ten
Die Trainings sind auf die gezielte Verbesserung der technischen Fähigkeiten ausgerichtet und bieten allen Spielern, unabhängig von ihrem aktuellen Können, die Möglichkeit, sich weiterzuentwickeln. Die Alperia Junior Camps bieten aber nicht nur intensives und anspruchsvolles Fußballtraining auf professionellem Niveau, sondern auch zahlreiche Freizeitaktivitäten, die für Abwechslung und Spaß sorgen. Besuche auf Tennis- und Golfplätzen, Ausflüge ins Schwimmbad und andere spannende Gruppenaktivitäten runden das Programm ab und machen jede Campwoche zu einem unvergesslichen Erlebnis für alle Teilnehmer.
Besondere Programme für Torhüter
Bei zahlreichen Camps wird zusätzlich ein spezielles Training für Torhüter angeboten. Ausgebildete Torwarttrainer begleiten die jungen Talente und helfen ihnen, ihre Fähigkeiten gezielt zu verbessern.
„Wo die Liebe den Tisch deckt, schmeckt das Essen am besten.
Unvergessliche Begegnungen mit den Profis des FC S dtirol
Ein Höhepunkt der Alperia Junior Camps ist der Besuch der Profispieler des FC Südtirol. Die Kinder haben die Möglichkeit, ihre Idole hautnah zu erleben, mit ihnen Übungen durchzuführen, Autogramme zu erhalten und Erinnerungsfotos zu knipsen.
Professionelle Trainer und soziale Wertevermittlung
Die Alperia Junior Camps setzen auf hochqualifizierte Trainer mit langjähriger Erfahrung im Jugendfußball. Neben der sportlichen Ausbildung wird großer Wert auf die Vermittlung von sozialen Werten wie Teamgeist, Respekt und Fairplay gelegt.
Anmeldungen laufen
Die Anmeldungen zu den Sommer-Camps des AFC Südtirol sind bereits in vollem Gange. Alle Informationen zu den Camps und den Anmeldemöglichkeiten stehen auf der Website camp.fc-suedtirol.com zur Verfügung.
Sowohl Alperia als auch die Camps des AFC Südtirol verzeichnen ein stetiges Wachstum. Sehen Sie Parallelen in der Entwicklung beider Projekte?
„Es freut uns, dass die Jugendcamps des AFC Südtirol so großen Zuspruch erfahren. Für uns ist es wichtig, dass die Camps südtirolweit und in allen Landesteilen organisiert werden und somit auch möglichst viele Kinder und Jugendliche die Möglichkeit haben, sich im Sommer sinnvoll zu beschäftigen und mit Gleichaltrigen sportlich zu messen. Das ist für uns wichtig, weil auch Alperia im ganzen Land präsent ist – sei es mit Anlagen, Stromnetzen oder mit der Präsenz von Kunden.“
Welche Werte und Überzeugungen stehen hinter der Entscheidung, sich gezielt für Sport- und Jugendförderung einzusetzen, und warum ist es Alperia wichtig,
gerade in diesem Bereich aktiv zu sein? „Alperia ist seit jeher nebst Kultur, Sicherheit und Umwelt stark im Sportsponsoring aktiv. Und da sind wir überzeugt, dass wir insbesondere auf die Jugend bauen müssen, denn sie ist die Zukunft unseres Landes und es gilt, ihnen Möglichkeiten zu geben, sich gesund und sinnvoll sportlich zu betätigen. Deshalb unterstützen wir mit Überzeugung seit vielen Jahren die Camps des AFC Südtirol.“
Wie trägt die Partnerschaft mit den Camps des AFC Südtirol dazu bei, Alperia als Marke nicht in Südtirol und darüber hinaus zu positionieren?
„Wenn zwei starke Marken aufeinandertreffen, dann ist dies von Vorteil für beide. In Südtirol stärken wir dank der Camps unsere Verbundenheit mit dem Territorium, über die Landesgrenzen hinaus gilt es, Alperia stärker bekannt zu machen, da wir Kunden in ganz Italien gewinnen wol-
len und das große Ziel haben, in einigen Jahren eine Millionen Kunden zu beliefern. Da helfen uns die Camps – aber noch viel mehr die 1. Mannschaft – sehr, unsere Marke positiv nach außen zu tragen.“
Come cambiano gli orari di apertura e reperibilità, i contatti e i punti di riferimento
L’FC Südtirol informa che gli orari di apertura e reperibilità telefonica dell‘FCS Center di Maso Ronco, via Monticolo 37 nel comune di Appiano sulla Strada del vino sono stati aggiornati. Il nostro team sarà disponibile per ogni esigenza nei seguenti orari:
Lunedì: 10.00 -13.00
Martedì: 10.00 - 13.00; 15.00 - 17.30
Mercoledì: 10.00 -13.00
Giovedì: 10.00 - 13.00; 15.00 - 17.30
Venerdì: 10.00 -13.00; 15.00 - 17.30
Il nostro team è a vostra disposizione telefonicamente al numero 0471 266 053 negli stessi orari di apertura per informazioni e richieste. Come sempre saremo lieti di accogliervi all‘FCS Center e per chi raggiungerà il centro sportivo biancorosso con bambini piccoli è a disposizione il nuovo e funzionale parco giochi all’aperto dedicato proprio a tutti i piccoli amici.
La società biancorossa saluta con affetto e grande riconoscenza Verena Pattis per il grande impegno professionale profuso e la grande passione dimostrata in dieci anni di
Hauptsitz Egeregg, 16 | 39050 Deutschnofen Technisches Büro Triesterstraße, 36 | 39100 Bozen
preziosa collaborazione nel ruolo di segretaria generale e le augura un futuro ricco di soddisfazioni personali e nel nuovo ambito professionale.
Per quanto riguarda le nuove figure di riferimento in seno al team biancorosso, Sophie Marmsoler si occupa del Front Office e Gianluca Tuttolomondo, oltre al prezioso ruolo di Slo, riveste anche il compito di responsabile della biglietteria. L’FCS, nell’accoglierli con piacere, augura ad entrambi un futuro ricco di soddisfazioni professionali e personali.
Elektroinstallationen
Die Weißroten präsentieren in dieser Ausgabe der FCS News die neuesten Entwicklungen im Verwaltungssitz in Rungg
Der FC Südtirol möchte seine Fans sowie die Leserinnen und Leser der FCS News über die aktuellen Neuigkeiten im FCS Center in Rungg (Montigglerstraße 37, 38057 Eppan an der Weinstraße) informieren.
In erster Linie wird bekanntgegeben, dass ab sofort neue Öffnungs- und Telefonzeiten gelten.
Der Verwaltungssitz des FC Südtirol ist von Montag bis Freitag von 10.00 bis 13.00 Uhr sowie dienstags, donnerstags und freitags von 15.00 bis 17.30 Uhr für den Parteienverkehr geöffnet.
Die Telefonzeiten (0417 266 053) stimmen mit den Öffnungszeiten des FCS Centers überein. Auch im Mitarbeiterstab des Vereins gibt es Neuigkeiten. Verena Pattis, die dem FC Südtirol über ein Jahrzehnt hinweg mit großer Professionalität, Engagement und Freundlichkeit im Sekretariat und der Organisation gedient hat, hat den Verein verlassen.
Der FC Südtirol bedankt sich herzlich bei Verena für ihre unermüdliche Arbeit und wünscht ihr für die Zukunft alles Gute.
Neu im Team sind Sophia Marmsoler, die seit einigen Wochen als Managerin
des Front Offices tätig ist, sowie Gianluca Tuttolomondo, der neben seiner bedeutenden Aufgabe als SLO nun auch für das T icketing verantwortlich ist.
Der FC Südtirol heißt Sophia und Gianluca herzlich willkommen und wünscht ihnen viel Erfolg in ihren neuen Aufgaben.
Erfreuliche Nachrichten gibt es auch für die jüngsten Besucher des FC Südtirol: In den letzten Wochen wurde auf dem Gelände des Trainingszentrums ein kleiner Spielplatz mit verschiedenen Attraktionen errichtet, auf dem sich die Kinder austoben können.
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Ecco perché un piccolo sostegno può costituire un validissimo motivo, sportivo ma anche sociale
F.C.D. Alto Adige e F.C. Südtirol hanno sempre sposato un comune indirizzo e un medesimo pensiero sulle linee guida da seguire per favorire la crescita, lo sviluppo e l‘innalzamento dell‘apporto qualitativo del settore giovanile. Per formare i giovani calciatori, non solo dal punto di vista squisitamente tecnico ed atletico ma anche sul piano dello spessore umano e caratteriale, servono allenatori - anzi parlando di Scuola Calcio è meglio dire istruttori - capaci e preparati. L‘investimento maggiore va fatto in questa direzione, con il prezioso contributo di tutti. Ecco perché un piccolo sostegno può costituire un validissimo motivo, sportivo ma anche sociale. In tal senso anche quest’anno c’è la possibilità di devolvere l’imposta 5 per mille a favore dell’F.C.D. Alto Adige, società strettamente legata all’F.C. Südtirol e lodevolmente impegnata nello sviluppo del settore giovanile biancorosso e segnatamente della Scuola Calcio.
Si tratta di un’azione che non costa nulla al contribuente, visto che - in ogni caso – l’imposta è dovuta. Per l’F.C.D. Alto Adige questo gesto di sensibilità significherebbe molto, visto che il ricavato
contribuirebbe ad accrescere le risorse da investire nella crescita e nel potenziamento della “cantera” biancorossa. Per tutti coloro interessati a dare un sostegno concreto all’attività delle nostre squadre giovanili, basterà inserire - nell’apposito campo del 5 per mille - il seguente numero di imposta: 94094730218. Vi ringraziamo anticipatamente per il prezioso sostegno.
Auch in diesem Jahr besteht wieder die Möglichkeit, 5 Promille der Steuererklärung zugunsten des AFC Südtirol zu spenden
Der AFC Südtirol und der FC Südtirol verfolgen seit jeher eine gemeinsame Ausrichtung und ein einheitliches Leitbild, um das Wachstum, die Entwicklung und die qualitative Verbesserung des Jugendbereichs zu fördern. Die Ausbildung junger Fußballerinnen und Fußballer erfordert nicht nur technische und sportliche Fähigkeiten, sondern auch menschliche und erzieherische Kompetenzen. Es bedarf Trainer, oder besser gesagt, Fußballlehrer, die über eine umfassende und spezialisierte Ausbildung verfügen. Die größte Investition des AFC Südtirol wird daher in diese Richtung getätigt. In dieser
Hinsicht kann schon eine kleine Unterstützung sowohl im sportlichen als auch im sozialen Bereich einen großen Unterschied machen.
Auch in diesem Jahr besteht wieder die Möglichkeit, 5 Promille der Steuererklärung zugunsten des AFC Südtirol zu spenden. Dieser arbeitet in enger Kooperation mit dem FC Südtirol und setzt sich für die Entwicklung des weißroten Jugendbereichs, insbesondere der Fußballschule, ein.
Für den Steuerzahler entstehen keine zusätzlichen Kosten, da die Steuer ohnehin zu entrichten ist. Für den AFC Südtirol jedoch wäre diese Geste von großer Bedeutung, da die Einnahmen dazu beitragen würden, die Ressourcen für das Wachstum und die Weiterentwicklung des Jugendbereichs zu steigern. Wer die Aktivitäten der Jugendmannschaften konkret unterstützen möchte, kann dies tun, indem er die folgende Steuernummer im entsprechenden Feld der 5 Promille angibt: 94094730218.
Wir bedanken uns im Voraus für Ihre wertvolle Unterstützung.
Fußball ist unsere Leidenschaft
Deshalb stecken wir immer unsere ganze Energie hinein.
Il calcio è la nostra passione
Per questo da sempre ci mettiamo tutta la nostra energia.
JUGENDSPONSOREN
SPONSOR
In occasione della partita di Serie B tra le due prime squadre, le rispettive compagini dell’Attività di Base e della Scuola Calcio hanno dato vita ad una serie di incontri amichevoli per poi assistere tutti insieme appassionatamente alla partita sugli spalti dello Stadio “Tombolato” ed incontrare i protagonisti subito dopo il fischio finale
E’ stata rinnovata e rinsaldata la bella e radicata amicizia tra il Settore dell’Attività di Base e Scuola Calcio biancorossa e quello dell’AS Cittadella. Anche in occasione della recente gara tra le due squadre di S erie B svoltasi sul terreno dello Stadio Tombolato del centro in provincia di Padova, i responsabili dell’attività gio-
vanile delle due compagini hanno organizzato un bel momento di condivisione, all’insegna di un prezioso gemellaggio.
Massimo Bizzotto ha rinnovato l’invito a Dino Ciresa e Daniel Ochner a partecipare agli incontri amichevoli tra le rispettive formazioni pulcini ed esordienti.
Possiamo chiudere quasi tutto !
Coinvolte le compagini di diverse annate che, come vuole ormai una consolidata tradizione si sono incontrate tra pari età prima dell’incontro tra le due prime squadre impegnate nel campionato di Serie B.
Una bella giornata di sport, a cui hanno partecipato anche i genitori. Un appunta-
mento culminato anche in questa occasione con l’invito ad assistere, tutti insieme, appassionatamente alla partita del campionato cadetto. Ingresso gratuito per ragazzi e staff, a prezzo ridotto per genitori e accompagnatori. Il tutto in clima di festa e di amicizia, oltre che di aggregazione tra due realtà che perseguono un percorso di sviluppo e promozione del calcio molto simile e proprio per questo si trovano costantemente sulla stessa lunghezza d’onda. Una giornata bene organizzata e carica di emozioni e buone pratiche. Oltre all’accoglienza e tutto il contorno, i responsabili del settore delle due società si sono confrontati sulle rispettive attività riguardanti le scuole calcio.
Nel corso dell’intervallo della partita tra le due prime squadre, i responsabili dei due settori (Dino Ciresa per il club biancorosso) si sono scambiati i gagliardetti. Una bella esperienza per tutti, a cominciare dai giovani protagonisti, che tra l’altro, dopo essersi divertiti in campo nelle partite con
i rispettivi pari età del club granata, hanno potuto assistere ad una gradevole partita di serie B e sostenere con entusiasmo e passi-
12.12.2012 – ARCO UNDER 13
ALPERIA GIOCATORE DEL MESE DI MARZO ALPERIA JUGENDSPIELER DES MONATS MÄRZ
Alberto Mandelli classe 2012, è un giocatore della formazione U13. Quella in corso è la sua prima stagione con la maglia dell’FC Südtirol. Mancino naturale, difensore centrale dotato di buona tecnica e resistenza, è abile nel gioco aereo, intelligente, con buona capacità nell’anticipo. Tra le sue migliori qualità, oltre alla grande determinazione, spicca nell’essere molto generoso con i compagni di squadra, sia in campo che fuori e questo lo fa ben volere da tutti. Comportamento sempre positivo verso il prossimo; rispettoso, umile ed educato. Con le sue ottime prestazioni si è reso protagonista assoluto in questa sua prima esperienza con la casacca dell’FC Sudtirol.
Alberto Mandelli, Jahrgang 2012, bestreitet in diesem Jahr mit der U13-Mannschaft seine erste Saison beim FC Südtirol. Als linksfüßiger Innenverteidiger zeichnet er sich insbesondere durch eine feine Technik und große Ausdauer aus. In puncto Defensivqualitäten stechen in erster Linie sein starkes Kopfballspiel, seine Spielintelligenz sowie seine Fähigkeit hervor, Aktionen im Voraus zu erkennen. Alberto ist ein zielstrebiger Junge, der sich durch seine Großzügigkeit auf und neben dem Platz großer Wertschätzung innerhalb der Mannschaft erfreut. Zudem überzeugt er stets mit einem äußerst positiven, respektvollen und bescheidenen Auftreten. Dank dieser Eigenschaften konnte er bereits in seiner ersten Spielzeit beim FC Südtirol mit starken Leistungen auf sich aufmerksam machen und von Beginn an eine wichtige Rolle im Team einnehmen.
one i propri beniamini, che sono poi riusciti ad incontrare da vicino, a bordo campo, al termine della gara.
Anlässlich des Serie B-Spiels zwischen den beiden Profimannschaften traten mehrere Jugendteams der Weißroten in Testspielen gegen die gleichaltrigen Auswahlen der „Granata“ an. Anschließend verfolgten die Nachwuchsspieler gemeinsam mit ihren Eltern die Zweitligabegegnung im Tombolato-Stadion
Seit jeher pflegt die Nachwuchsabteilung der Weißroten ein ausgezeichnetes Verhältnis zur Akademie von Cittadella.
Diese wertvolle Zusammenarbeit wurde auch im Rahmen des Serie B-Spiels zwischen den beiden Profimannschaften bekräftigt, das Anfang März im Tombolato-Stadion, unweit der historischen Stadtmauern, ausgetragen wurde.
Cittadella-Funktionär Massimo Bizzotto nutzte seine langjährige Bekanntschaft mit Dino Ciresa und Daniel Ochner, um auch in diesem Jahr den Nachwuchsmannschaften beider Vereine die Gelegenheit zu bieten, in freundschaftlichen Testspielen gegeneinander anzutreten. Mehrere Altersklassen waren in die Begegnungen eingebunden, wodurch der Tag zu einem wahren Fußballfest wurde.
Diese sportlichen Vergleiche sorgten nicht nur bei den Spielern für große Begeisterung, sondern auch bei den zahlreich mitgereisten Eltern, die ihre Mannschaften in die Provinz Padua begleiteten. Der Höhepunkt dieses besonderen Tages war zweifellos der Besuch des Serie B-Spiels zwischen Cittadella und dem FC Südtirol. Während alle Jugendspieler die Begegnung im Tombolato-Stadion kostenlos
verfolgen durften, erhielten die Eltern und Begleitpersonen der Weißroten Eintrittskarten zu einem vergünstigten Preis. Der gesamte Fußballtag stand im Zeichen der Freundschaft, die die Nachwuchsabteilungen beider Clubs verbindet. Begegnungen mit Cittadella sind für die Weißroten stets eine wertvolle Gelegenheit zum konstruktiven Austausch, da beide Vereine in vielen Aspekten eine ähnliche Philosophie verfolgen und Parallelen in ihrer
Nachwuchsarbeit aufweisen. Ein besonders feierlicher Moment ereignete sich außerdem in der Halbzeitpause der Serie B-Partie, als die Verantwortlichen der beiden Nachwuchsabteilungen – Dino Ciresa als Vertreter der Weißroten – das Spielfeld des Tombolato-Stadions betraten, um im Rahmen einer Zeremonie eine symbolische Wimpelübergabe zu vollziehen. Für die Jugendspieler auf den Rängen bot sich zudem ein unvergessliches Erlebnis:
Nach Spielende hatten sie die einmalige Gelegenheit, die FCS-Profis am Spielfeldrand hautnah zu erleben, ihnen die Hände abzuklatschen und Autogramme zu sammeln. Dieses besondere Ereignis wird den jungen Talenten der Weißroten zweifellos noch lange in Erinnerung bleiben –nicht zuletzt, weil Cittadella erneut seine herausragende organisatorische Kompetenz unter Beweis stellte und ein unvergessliches Fußballfest ausrichtete.
Baugrubensicherungen
Erdbewegungsarbeiten
Abbrucharbeiten
Tiefbau
Dalla gioia del successo nel campionato di Eccellenza vinto al termine del primo anno in biancorosso al drammatico incidente con gravi conseguenze nel corso di un’escursione in montagna: dopo le operazioni, la grande sofferenza - la lunga convalescenza, la riabilitazione, i tempi di recupero dilatati, affrontati però con a fianco famiglia, amiche, compagne di squadra, staff e soprattutto con tanta forza di volontà - è arrivato il tanto desiderato ritorno in campo
Partiamo dall’inizio, raccontarci come si è sviluppato il trasferimento e cosa ti ha spinto a scegliere il progetto biancorosso?
“È stata una sorpresa anche per me, perché inizialmente non avevo pensato a questa possibilità. Tuttavia, Marco Maraner e l’allenatore Marco Castellaneta mi hanno convinta che l’FC Südtirol aveva un progetto ambizioso e strutturato per lo sviluppo del calcio femminile in Alto Adige. L’idea di contribuire a tutto questo mi ha entusiasmata, così ho deciso di lasciare il Brixen per intraprendere questa nuova avventura con l’FCS Women.”
Al termine del tuo primo anno con il club biancorosso è arrivata la promozione con la vittoria del campionato di Eccellenza, g iocando una stagione praticamente perfetta. Che ricordi hai di quell’annata?
“Sono ricordi bellissimi. Il trasferimento ha rappresentato un grande cambiamento per me, soprattutto per la gestione dei lunghi viaggi tra Vipiteno e Bolzano per gli allenamenti. Tuttavia, l’organizzazione della squadra era eccellente e il campionato si è rivelato più competitivo di quanto inizialmente pensassimo. C’erano almeno due o tre squadre molto forti, ma il nostro grup-
po era affiatato e ben preparato. Conoscevo già molte compagne e lavorare con lo staff tecnico, in particolare con Marco Castellaneta e Marco Maraner, è stato un piacere. Vincere il campionato è stata una grande soddisfazione, un’esperienza che porterò sempre con me.”
Dopo il successo in Eccellenza, avete affrontato la preparazione estiva in vista del campionato di Serie C. Purtroppo, poco prima dell’inizio della stagione, hai avuto un gravissimo incidente. Puoi raccontarci cosa è successo?
“Avevamo completato una preparazione estiva intensa e ben strutturata. Mi sentivo in ottima forma. Avevamo disputato una grande gara amichevole contro il Chievo Verona, squadra di Serie B, che ci aveva dato fiducia per l’inizio del campionato. Il giorno successivo, approfittando dell’ultima domenica libera prima della stagione, ho deciso di fare un’escursione sul Monte Cavallo, vicino a Vipiteno. Durante il percorso verso le Cime Bianche di Telves, mentre attraversavo un sentiero esposto, sono scivolata, precipitando per circa 15-20 metri. Nei primi istanti ho fatto un volo di circa cinque metri nel vuoto, poi mi sono ribaltata più volte lungo
il pendio. Per fortuna non ho mai battuto la testa e non ho perso conoscenza, altrimenti non sarei riuscita a fermarmi.
Nell’ultimo tratto ho trovato un punto in cui sono riuscita ad aggrapparmi al terreno ed è stato quello a salvarmi dal precipitare ulteriormente. La mia amica Katharina, che era lì con me, ha subito chiamato i soccorsi. Io ero cosciente e ricordo perfettamente di aver visto la mia spalla completamente fuori posto, oltre al dolore fortissimo ovunque. Poco dopo è arrivato l’elicottero del soccorso alpino, che mi ha trasportata all’ospedale di Bolzano. Una volta lì, mi sono resa conto di avere riportato fratture a entrambe le braccia. Il giorno successivo sono stata sottoposta ad un intervento chirurgico per ridurre le fratture.”
Ripensando a quel momento terribile, cosa ti viene in mente, quale ricordo affiora, cos’è stato decisivo per evitare conseguenze ancora peggiori?
“Credo che sia stato merito dell’adrenalina del momento. Quando sono riuscita ad aggrapparmi con la mano destra, inizialmente non mi ero nemmeno resa conto che il polso fosse completamente fratturato. Solo più tardi ho compreso la gravità dell’infortunio. Ciò che ho notato subito, invece, è stata la spalla sinistra: guardando verso l’alto, ho visto chiaramente che era completamente fuori posto. Pur consapevole della gravità della situazione, in quei primi istanti il dolore sembrava ovattato, probabilmente a causa dello stato di shock. È stato solo con l’arrivo del medico del soccorso alpino che ho realizzato l’intensità della sofferenza: nel momento in cui ha afferrato la mia mano, ho avvertito un dolore acuto e lan-
cinante. A quel punto, per agevolare il mio trasporto e alleviare la sofferenza, hanno deciso di somministrarmi un farmaco sedativo. Da quel momento in poi, ho perso completamente la percezione del dolore fino al mio arrivo all’ospedale.”
Poi com’è proseguita?
“Appena scesa dall’elicottero, sono stata sottoposta immediatamente a una TAC su tutto il corpo per verificare eventuali lesioni interne. Fortunatamente, non c’erano danni agli organi o alle costole. Successivamente, i medici hanno eseguito radiografie e una TAC specifica sulla spalla e sul polso, confermando la gravità delle fratture. Mi hanno quindi portata in sala gessi per un primo intervento di stabilizzazione, durante il quale hanno cercato di immobilizzare il polso, che risultava completamente fuori posto. È stato un momento molto intenso: due medici cercavano di riallinearlo prima di applicare un gesso temporaneo. Durante questa procedura, hanno notato un’anomalia anche nel gomito e, dopo ulteriori esami, hanno scoperto che era anch’esso fratturato, con il muscolo compromesso. Dopo ore di esami e preparativi, i medici mi hanno spiegato che l’operazione sarebbe stata eseguita il giorno successivo e che si sarebbe trattato di un intervento complesso per ridurre tutte e cinque le fratture in un’unica sessione chirurgica. Nonostante la paura, ero sollevata all’idea che tutto potesse essere risolto con un solo intervento e che sarei stata nelle mani di professionisti esperti. In quel momento, la cosa più importante per me era sapere di essere al sicuro e di poter iniziare il percorso di recupero il prima possibile.”
Dal punto di vista psicologico, come hai vissuto quei momenti e chi sono state le persone che ti hanno dato maggiore supporto nei primi giorni?
“Senza dubbio, la mia famiglia è stata il mio primo e più grande sostegno. Mia madre, i miei fratelli e mia sorella erano già in ospedale prima ancora che io arrivassi. È stato un periodo molto difficile, perché le emozioni cambiavano di continuo: da un lato ero sollevata che fossi viva e che non fosse successo qualcosa di ancora più grave. Dall’altro, però, mi tormentava il pensiero di dovermi fermare, di dover affrontare operazioni e lunghi mesi lontano dal calcio e dal lavoro”.
Famiglia esclusa, qual è la persona che hai contattato appena hai potuto?
“Ricordo bene che, appena ho potuto, ho chiesto a mia sorella di chiamare subito mister Castellaneta per rassicurarlo, per dirgli che stavo bene, ma anche per chiedergli scusa per essere andata in montagna, perché in quel momento sentivo che non avrei potuto farne a meno di dirglielo. Con me in ospedale c’era anche la mia migliore amica, che era in montagna con me quel giorno. Mi ricorda sempre che la prima cosa che le ho detto quando mi ha raggiunta sul posto dell’incidente, è stata: „Adesso non posso più giocare a calcio“. Lei ha iniziato a ridere e mi ha risposto: „Hai centomila altri problemi adesso e tu pensi già al calcio?!“.
Nei momenti più difficili hai avuto accanto anche e soprattutto staff e compagne di squadra … “Anche Marco Maraner e Marco Castellaneta sono venuti subito a trovarmi, e poi tante amiche mi sono state vicine nei giorni in ospedale e dopo l’operazione. Quelli sono stati momenti davvero duri, perché mi avevano operato entrambe le mani e per cinque giorni, sotto morfina, non potevo fare nulla da sola: né bere, né mangiare, né muovermi. Il fatto che le persone a me care fossero lì a farmi compagnia, a passare del tempo con me, è qualcosa che non dimenticherò mai. Una volta tornata a casa, ho realizzato ancora di più la gravità della situazione. Vedere tutti quei medicinali e dover affrontare la realtà della riabilitazione è stato un duro colpo. Sapevo che mi aspettavano mesi senza poter fare nulla ed essendo una persona molto attiva, stare ferma era davvero difficile da accettare. Ma anche in quel momento la mia famiglia e i miei amici mi sono stati accanto, rendendo tutto un po’ più sopportabile. Alla fine, nonostante le difficoltà, il tempo è passato più velocemente di quanto immaginassi.”
Hai sempre avuto il desiderio di tornare a giocare oppure,
prima di tutto, volevi ritrovare il benessere fisico e mentale?
“La voglia di tornare in campo è sempre stata fortissima. Continuavo a pensare alla vittoria del campionato, alla mia prima stagione in Serie C con l’FC Südtirol. Era un momento magico per la squadra: le ragazze stavano andando benissimo, vincendo tutte le prime partite, e io, purtroppo, non potevo essere lì. Mi chiedevo continuamente quando sarebbe arrivato il mio momento, quando avrei potuto finalmente tornare a giocare. Sono una persona determinata e, fin da subito, mi sono fissata un obiettivo: rientrare nel girone di ritorno, magari già a gennaio. Pensavo: “Le gambe sono al loro posto, troverò il modo per tornare in forma.” Sognavo di disputare almeno qualche partita in quella stagione. Purtroppo, però, le cose non sono andate come speravo.”
Qual è stato il motivo che ha allungato i tempi del tuo ritorno in campo?
“Purtroppo, l‘intervento alla spalla non era andato come previsto. Sin dall‘inizio, la situazione non si è evoluta come sperato e sono stata costretta a fare controlli frequenti. La condizione della spalla peggiorava costantemente. A fine dicembre ho capito che qualcosa doveva essere fatto per migliorare la situazione. Mi sono affidata a un nuovo medico, che ha confermato che l‘intervento iniziale non era stato eseguito correttamente. Purtroppo, non c‘era altra scelta se non sottoporsi a un nuovo intervento chirurgico. Mi sono presa il tempo necessario per esplorare tutte le opzioni disponibili e, dopo aver consultato il medico giusto, abbiamo deciso di procedere con l‘intervento a inizio marzo. L‘operazione è stata molto più complessa di quella che inizialmente mi era stata prospettata, poiché è stato necessario rimuovere una parte dell‘osso danneggiato e sostituirla con un osso donatore. Inoltre, è stata inserita una placca metallica di dimensioni considerevoli, che ha richiesto un intervento più lungo e difficile. La cosa positiva è che, durante questa seconda operazione, sono riusciti anche a sistemare il polso che avevo precedentemente infortunato, accelerando così il mio processo di recupero”.
Poi com’è andata?
“Dopo l‘intervento, la riabilitazione è stata impegnativa, soprattutto per via dei problemi muscolari. Ho dovuto lavorare intensamente sia sulla spalla che sulla mano, affrontando più di 100 sedute di fisioterapia, sia in ospedale che privatamente. Le mie giornate erano interamente dedicate alla fisioterapia, ma il mio obiettivo era chiaro: tornare al più presto in campo, anche solo per un paio di partite. Sono grata di aver trovato il medico giusto, che mi ha permesso di affrontare con successo questo lungo per-
corso di recupero. Ora aspetto il momento in cui potrò rimuovere definitivamente la placca dalla spalla, ma sono fiduciosa che il peggio sia ormai alle spalle.”
Durante tutto questo percorso hai sempre mantenuto un atteggiamento positivo, propositivo e ottimista. Hai dimostrato grande gratitudine, senza mai lasciarti abbattere. Possiamo dire che hai affrontato questa esperienza come una nuova opportunità?
“Sì, assolutamente. Ovviamente ci sono stati momenti difficili, momenti in cui ho riflettuto molto. Guardavo la squadra andare avanti, mentre per me, fino a marzo, sembrava che tutto andasse storto. Sapere che la prima operazione non era andata a buon fine e dover affrontare mesi di incertezza, senza risposte concrete, è stato un colpo duro da assorbire. Ma l’unico pensiero che mi ha accompagnata costantemente era di non vedere la situazione in modo negativo. Dovevo essere grata, prima di tutto, per il fatto di essere qui, di stare bene. E poi, per il fatto che avrei potuto subire conseguenze ben peggiori: la mia caduta avrebbe potuto causare danni irreparabili, anche alla testa, o addirittura costringermi su una sedia a rotelle. Così ho scelto di affrontare tutto con un atteggiamento costruttivo. Ho visto questa esperienza come una seconda possibilità, una sfida da superare nel miglior modo possibile. Ho sempre pensato che l’unico modo per andare avanti fosse accoglierla con positività e determinazione.”
Dopo tutto quello che hai vissuto, senti di essere cambiata? “Credo che qualcosa dentro di me sia cambiato profondamente. Ho riflettuto molto su ciò che mi è accaduto, sul fatto che avrebbe potuto andare molto peggio. Mi sono spesso chiesta perché sia successo proprio a me, ma allo stesso tempo ho cercato di trovare un senso a tutto questo. Forse c’era un motivo, forse doveva andare così per insegnarmi qualcosa. Sicuramente, il mio modo di vedere la vita è diverso. Ho imparato a dare valore a ogni singolo giorno, perché tutto può cambiare in un istante. Ora cerco di affrontare ogni situazione con positività e gratitudine, godendomi ogni momento, sia nella vita quotidiana che nello sport. Ogni partita, ogni opportunità che mi viene concessa, la vivo con un’intensità nuova, senza dare nulla per scontato.”
Dal punto di vista sportivo, quando hai iniziato a vedere la luce in fondo al tunnel? Qual è stato il momento in cui hai capito che il ritorno in campo era davvero vicino? Cosa hai provato alla prima convocazione, ai primi minuti giocati? “Ripensandoci ora, è stato un momento bellissimo, carico di emo-
zioni. Ma ciò che mi ha colpito di più è stata la gioia delle mie compagne di squadra nel rivedermi in allenamento e poi in partita. Vedere il loro entusiasmo e il loro supporto è stato qualcosa che ancora oggi mi emoziona profondamente. Il mio ritorno ufficiale in campo è avvenuto nella scorsa stagione, in una partita in cui sono entrata solo fare per qualche minuto, ma che per me significava già tantissimo. Tuttavia, considero il mio vero rientro quello di questa stagione, quando ho giocato la prima partita completa. La mia prima presenza ufficiale è stata contro il Villorba, mentre la prima da titolare è arrivata contro l‘Isera. Già stare in panchina dopo mesi passati in tribuna è stato un passo importante per me. Sentirmi di nuovo parte della squadra, vivere il pre-partita con le mie compagne, è stato qualcosa che mi ha dato grande forza. Poi, quando finalmente ho avuto l’opportunità di entrare in campo, è stato un mix di emozioni: felicità, nervosismo, adrenalina. Ero
C P I T T U R E E D I L I R I S T I A N I
emozionata, consapevole di tutto il percorso che mi aveva portata fino a quel momento. Ma la soddisfazione più grande è stata proprio quella di sentire il calore e il sostegno della squadra. Sapere che non ero sola in quel momento ha reso tutto ancora più speciale.”
Cosa ti aspetti dagli ultimi mesi di questo campionato, sia a livello personale che di squadra?
“Quest‘anno siamo una squadra molto forte e unita e credo che possiamo toglierci grandi soddisfazioni. A livello personale, sto ancora lavorando per integrarmi completamente, perché dopo un anno di stop non è facile ritrovare subito il ritmo e le sensazioni di prima. Nonostante abbia cercato di essere sempre presente anche nella scorsa stagione, tornare in campo e ritrovare la piena condizione è una sfida più complessa di quanto avessi immaginato. Il mio obiettivo più grande, in questo momento, è riuscire a sentirmi di nuovo al livello in cui ero prima dell’infortunio. Voglio avere quella sensazione, quella certezza di essere tornata al 100%. Finora non ci sono ancora riuscita del tutto, ma spero che presto arrivi quel momento. Più che una questione fisica, è anche un percorso mentale. Tornare a giocare dopo un lungo stop non è solo una sfida per il corpo, ma anche per la testa. Serve pazienza,
determinazione e fiducia nel percorso.”
Per concludere, c‘è qualcosa che vorresti dire a chi si trova ad affrontare una situazione simile alla tua? Hai un consiglio, un messaggio di incoraggiamento?
“Non ci avevo mai pensato davvero, ma credo che il messaggio più importante sia quello di vivere ogni momento appieno. Come ho detto prima, bisogna godersi ogni giorno, perché tutto può cambiare in un istante. Se ci si trova in una situazione difficile, che sia nello sport, nel lavoro o nella vita in generale, il segreto è rimanere positivi e credere sempre in sé stessi. È normale attraversare momenti in cui sembra impossibile andare avanti, ma l‘importante è non lasciarsi sopraffare dalla negatività. Serve determinazione, forza di volontà e la consapevolezza che, con impegno e costanza, si può tornare più forti di prima. Nel mio caso, ho affrontato una riabilitazione lunga e impegnativa, spingendomi sempre oltre i miei limiti per accelerare il recupero. Forse, a volte, anche troppo. Ma avevo un obiettivo chiaro e non ho mai smesso di crederci. Il mio consiglio è questo: non arrendersi mai, affrontare ogni sfida con determinazione e, soprattutto, apprezzare ogni momento, perché nulla è scontato.”
Die 24-jährige Spielerin der FCS Women hat einen langen Leidensweg hinter sich, der vor eineinhalb Jahren mit einem erschreckenden Unfall auf dem Rosskopf seinen Anfang nahm. Nach harter Arbeit und mit großer Willenskraft feierte Flutura in dieser Saison ihr offizielles Comeback mit dem FC Südtirol. Nun bereitet sie sich darauf vor, langsam aber sicher zu alter Stärke zurückzufinden
Flutura Maloku spielt seit Sommer 2022 für den FC Südtirol und konnte mit den Weißroten im ersten Anlauf die regionale Oberliga gewinnen. Kurz vor Beginn der neuen Saison traf die junge Sterzingerin jedoch ein schwerer Schicksalsschlag. Bei einer Bergwanderung erlitt Flutura einen schweren Unfall und stürzte rund 20 Meter einen Hang hinab. Sie hatte Glück im Unglück und wurde wie durch ein Wunder vor dauerhaften Verletzungen bewahrt. Ein langer Rehabilitationsweg stand ihr bevor, den sie – auch dank der Unterstützung ihrer Familie, Freunde und Fußballkameradinnen – erfolgreich meisterte.
Im Gespräch mit der FCS News berichtet Flutura über ihren langen Leidensweg und darüber, wie sie es geschafft hat, mit einer positiven Einstellung gestärkt aus dieser Erfahrung hervorzugehen.
Flutura, beginnen wir ganz von vorne – beim Anfang deines Abenteuers beim FC Südtirol. Wie ist dein Wechsel zustande gekommen und was hat dich dazu bewogen, diesen Schritt zu gehen?
„Der Wechsel zum FC Südtirol kam auch für mich etwas überraschend, da ich diese Option zunächst gar nicht in Betracht gezogen hatte. Marco Maraner und Trainer Marco Castellaneta überzeugten mich davon, dass die Weißroten ein ambitioniertes und gut strukturiertes Projekt verfolgen, um den Damenfußball in Südtirol zu fördern. Die Idee, Teil dieser Entwick-
lung zu sein, hat mich sehr gereizt, sodass ich mich schließlich für den Wechsel von Brixen zum FC Südtirol entschied.“
In deiner ersten Saison beim FC Südtirol habt ihr eine nahezu perfekte Meisterschaft gespielt und souverän die Oberliga gewonnen. Welche Erinnerungen
hast du an diese Spielzeit?
„Meine Erinnerungen an jene Saison sind wunderschön. Der Wechsel zum FC Südtirol brachte anfangs große Veränderungen mit sich, insbesondere die langen Fahrten zum Training von Sterzing nach Bozen. Doch die ausgezeichnete Organisation rund um die Mannschaft machte alles
deutlich leichter. Die Meisterschaft war letztlich härter umkämpft, als zu Beginn vermutet wurde. Es waren zwei bis drei sehr starke Mannschaften dabei, aber wir waren eine eingespielte Gruppe und bestens auf die Herausforderungen vorbereitet. Viele meiner Mitspielerinnen kannte ich bereits aus früheren Erfahrungen und auch die Zusammenarbeit mit dem Trainerstab – insbesondere mit Marco Castellaneta und Marco Maraner – hat unglaublich viel Spaß gemacht. Der Gewinn der Meisterschaft war ein einzigartiges Erlebnis, das ich für immer im Herzen tragen werde.“
Auf den Gewinn der Oberliga folgte die Sommervorbereitung für die bevorstehende Serie C-Meisterschaft. Leider kam es für dich kurz vor dem Beginn der Saison zu einem schrecklichen Unfall. Kannst du von diesem erschreckenden Ereignis erzählen?
„Wir hatten eine intensive und erfolgreiche Sommervorbereitung absolviert. Ich fühlte mich ausgezeichnet und war voller Vorfreude auf den Beginn der Meisterschaft. Eine Woche vor dem Ligaauftakt bestritten wir ein starkes Testspiel gegen den Serie B-Verein Chievo Verona, das uns viel Selbstvertrauen für die bevorstehende Saison gab. Tags darauf nutzte ich den letzten freien Sonntag vor der Meisterschaft, um eine Bergwanderung am Rosskopf, in der Nähe von Sterzing, zu unternehmen. Auf der Route zu den Telfer Weißen, als wir einen ausgesetzten Weg überqueren mussten, rutschte ich aus und stürzte 15 bis 20 Meter in die Tiefe. Zunächst war es ein Fall von rund fünf Metern, ehe ich mich längs des Hangs mehrmals um mich selbst drehte. Ich kann von Glück sprechen, dass ich meinen Kopf nie aufgeschlagen habe und stets bei Bewusstsein blieb. Ansonsten hätte ich es wohl nicht geschafft, den Absturz aufzuhalten. Irgendwann gelang es mir, mich am Hang festzuhalten, sodass ich nicht noch weiter in die Tiefe stürzte. Meine Freundin Katharina, die mit mir die Bergwanderung unternommen hatte, rief sofort die Bergrettung. Ich erinnere mich noch gut daran, wie ich meine komplett abgerissene Schulter betrachtete und starke Schmerzen am gesamten Körper verspürte. Der Rettungshubschrauber traf schnell ein und brachte mich ins Krankenhaus von Bozen. Erst dort wurde mir bewusst, dass ich an beiden Armen schwere Verletzungen erlitten hatte. Bereits am nächsten Tag erfolgte der chirurgische Eingriff, um die Frakturen zu behandeln.“
Was geht dir durch den Kopf, wenn du an diese traumatischen Momente zurückdenkst? Wie ist es dir gelungen, dich vor noch schlimmeren Konsequenzen zu bewahren?
„Ich denke, dass das Adrenalin in diesem Moment entscheidend war. Als ich es schaffte, mich mit der rechten Hand am Hang festzuhalten, war mir gar nicht bewusst, dass mein Handgelenk komplett gebrochen war. Abgesehen von der abgerissenen Schulter wurde mir erst später das Ausmaß meiner Verletzungen bewusst. Ich verspürte zwar starke Schmerzen, doch aufgrund des Schockzustands in jenem Moment traten diese irgendwie in den Hintergrund. Erst als die Bergrettung eintraf, begann die Höllenqual.
Als der Notarzt meine Hand ergriff, spürte ich einen akuten, stechenden Schmerz. Daraufhin wurden mir Beruhigungsmittel
verabreicht, um den Transport ins Krankenhaus zu erleichtern. Bis zur Ankunft in Bozen hatten diese Medikamente starke Auswirkungen auf meine Schmerzempfindung.“
Wie verliefen die ersten Stunden nach dem Unfall?
„Sofort nach meiner Ankunft im Krankenhaus wurde eine Ganzkörper-TAC durchgeführt, um sicherzustellen, dass keine internen Verletzungen vorliegen. Glücklicherweise konnten Schäden an den Organen und den Wirbeln ausgeschlossen werden. Anschließend wurden Röntgenaufnahmen von den Handgelenken und der Schulter gemacht, sowie eine zusätzliche TAC, die das Ausmaß der Verletzungen bestätigte. Daraufhin wurde ich in den Gipsraum gebracht, wo man versuchte, das gebrochene Handgelenk vorerst zu stabilisieren. Es war ein äußerst
intensiver Moment, denn zwei Ärzte versuchten, das Handgelenk geradezurichten, um einen provisorischen Gips anzulegen. Während dieser Prozedur wurde den Ärzten klar, dass auch beim Ellbogen etwas nicht stimmte. Nach weiteren Untersuchungen stellte sich heraus, dass auch dieser gebrochen war und der dazugehörige Muskel ebenfalls beschädigt wurde. Schließlich teilten mir die Ärzte mit, dass für den nächsten Tag ein chirurgischer Eingriff geplant sei, um alle fünf Frakturen in einer einzigen Sitzung zu behandeln. Ich hatte zwar Angst, war aber zugleich erleichtert, dass eine einzige Operation genügen würde. Auch die Tatsache, dass ich von kompetenten Ärzten umgeben war, stimmte mich positiv. Was für mich zählte, war, dass ich in Sicherheit war und schon bald mit der Rehabilitation beginnen konnte.“
Wie hast du diese Momente auf psychologischer Ebene erlebt und wer waren die Menschen, die dir am engsten zur Seite standen?
„Meine Familie war ohne Zweifel meine erste und größte Stütze. Meine Mutter, meine Brüder und meine Schwester waren noch vor mir im Krankenhaus. Für mich waren es sehr schwierige Momente, da ich große Stimmungsschwankungen erlebte. Einerseits war ich froh, überlebt zu haben und keine noch schlimmeren Konsequenzen erlitten zu haben. Andererseits war ich betrübt darüber, eine ewig lange Rehabilitation vor mir zu haben und dabei vollständig auf den Fußball und meine Arbeit verzichten zu müssen.“
Abgesehen von deiner Familie, wer wurde sofort von deinem Unfall verständigt? „Ich kann mich gut daran erinnern, dass ich meine Schwester bat, sofort Trainer Castellaneta zu kontaktieren. Sie sollte ihm mitteilen, dass es mir verhältnismäßig gut geht, aber sich auch dafür entschuldigen, dass ich diese Bergwanderung unternommen habe. Im Krankenhaus war auch die Freundin, die mit mir auf dem Berg war. Sie erinnert mich immer wieder an einen Moment kurz nach dem Unfall. Als sie es endlich geschafft hatte, zu mir hinabzusteigen, waren meine allerersten Worte: ‚Ich kann jetzt nicht mehr Fußball spielen.‘ Daraufhin musste sie schmunzeln und meinte: ‚Du hast gerade 100.000 andere Probleme und denkst schon wieder an Fußball?!‘“
Die Krankenhausbesuche deiner engsten Vertrauten, aber auch deiner Bezugs-
DIE RADIONACHRICHTEN.
personen im Fußball, haben dir bestimmt auch Kraft gegeben, nicht wahr?
„Marco Maraner und Marco Castellaneta sind mich sofort im Krankenhaus besuchen kommen. Nach der Operation durfte ich mich über die Gesellschaft zahlreicher Freundinnen erfreuen. Die ersten Tage nach dem Eingriff waren besonders schwierig, da ich an beiden Händen operiert wurde und noch dazu unter Morphium stand. Ich konnte alleine gar nichts machen, weder bewegen noch essen und trinken. Die Tatsache, dass meine engsten Vertrauten bei mir waren, um mit mir Zeit zu verbringen, werde ich niemals vergessen. Als ich schließlich nach Hause kam, wurde mir das Ausmaß meiner Verletzungen noch deutlicher. Der Anblick aller Medikamente, aber auch das Bewusstsein, dass eine äußerst lange Rehabilitation vor mir liegt, war ein harter Schlag für mich. Ich bin ein sehr aktiver Mensch, weshalb es nicht einfach war zu akzeptieren, eine solch lange Pause einlegen zu müssen. Doch durch die Unterstützung meiner Familie und meiner Freunde wurde alles ertragbarer. Mittlerweile kann ich sagen, dass die Zeit, trotz aller Schwierigkeiten, schneller vorbeiging als anfangs befürchtet.“
Hattest du immer den Wunsch, wieder Fußball zu spielen, oder dachtest du anfangs nur daran, deine Rehabilitation zu vervollständigen?
„Der Gedanke, auf das Spielfeld zurückzukehren, war von Anfang an vorhanden. Die Erinnerungen an den Gewinn der Meisterschaft waren noch sehr frisch. Auch die Tatsache, dass die Mädels einen perfekten Start in die Serie C hingelegt haben, ohne dass ich etwas dazu beitragen konnte, ließ mich nicht kalt. Ich dachte immer wieder daran, wann mein Moment kommen würde und ich endlich wieder mitspielen kann. Da ich ein sehr entschlossener Mensch bin, habe ich mir sofort ein Ziel gesteckt: In der Rückrunde stehe ich wieder auf dem Platz, wenn möglich schon im Jänner. Mein Motto war dabei folgendes: „Die Beine funktionieren, ich finde den Weg, um in Form zu kommen“. Ich träumte davon, noch in der selben Spielzeit ein paar Spiele absolvieren zu können. Leider ging dieser Wunsch nicht in Erfüllung.“
Was war der Grund für deine verspätete Rückkehr aufs Spielfeld? „Es lag daran, dass der Eingriff an der Schulter nicht nach Plan verlaufen war. Schon zu Beginn gab es einige Proble-
me, weshalb ich regelmäßig zu Kontrollen musste, auch in kurzen Intervallen. Die Lage wurde immer schlimmer, bis ich im Dezember endgültig verstand, dass etwas dagegen unternommen werden musste. Wir haben einen neuen Facharzt aufgesucht, der bestätigt hat, dass die Operation nicht planmäßig verlaufen war. Es blieb mir also nichts anderes übrig, als mich einem weiteren chirurgischen Eingriff zu unterziehen. Ich habe mir die notwendige Zeit genommen, um alle Optionen gründlich zu bewerten. Nachdem wir den richtigen Arzt gefunden hatten, wurde die Operation für Anfang März eingeplant.
Der Eingriff war viel komplexer als anfangs geglaubt, denn es musste ein Teil des beschädigten Knochens entfernt und durch eine Knochenspende ersetzt werden. Darüber hinaus wurde ein Metallbelag großer Dimension eingeführt, der die Operation noch weiter erschwerte. Das Positive dabei war, dass bei diesem Eingriff die Lage des Handgelenks verbessert werden konnte, sodass ich schon vorher
mit dem Rehabilitationsprogramm beginnen konnte.“
W ie verlief die darauffolgende Rehabilitation?
„Die Rehabilitation nach dem Eingriff war äußerst anstrengend, auch aufgrund der dazugehörigen muskulären Probleme. Ich habe intensiv an der Schulter und am Handgelenk gearbeitet. Am Ende absolvierte ich rund 100 Stunden Physiotherapie, sowohl im Krankenhaus als auch privat. Doch ich hatte ein großes Ziel: So schnell wie möglich wieder Fußball zu spielen, auch nur für ein paar Spiele. Ich bin extrem dankbar, einen Arzt gefunden zu haben, der mir eine erfolgreiche, wenn auch lange, Genesung ermöglicht zu haben. Nun warte ich hart darauf, den Metallbelag aus der Schulter entfernen zu können, doch ich bin davon überzeugt, dass ich die schwierigsten Momente hinter mir habe.“
In all diesen Monaten hast du stets eine positive, proaktive und optimistische
Einstellung gezeigt. Du hast dich dankbar gezeigt, ohne dich selbst zu bemitleiden. Kann man sagen, dass du diese Situation als eine neue Chance wahrgenommen hast?
„Dem kann ich nur zustimmen. Natürlich gab es in dieser Zeit auch schwierige Momente, in denen ich viel über meine Situation nachgedacht habe. Ich sah wie die Mannschaft eine erfolgreiche Meisterschaft absolvierte, während bei mir bis März alles schlief lief. Zu wissen, dass die erste Operation nicht erfolgreich war und dies für Unklarheit sorgte, war für mich schwer zu verdauen. Doch ich hatte mir fest vorgenommen, die Situation mit einem positiven Ansatz anzugehen. Ich musste in erster Linie dafür dankbar sein, wohlauf zu sein. Es hätte mich viel nämlich viel schlimmer treffen können, zum Beispiel mit Verletzungen am Kopf oder ähnliches. Dies hat mich dazu veranlasst, einen konstruktiven Ansatz an den Tag zu legen. Ich habe die Situation als eine zweite Chance betrachtet, eine Art Herausforderung, die ich bestmöglich meistern muss. Nur mit Entschlossenheit und
positiven Gedanken gelingt es einem, nach vorne zu blicken.“
Nach all dem was geschehen ist, bist du der Überzeugung, dich verändert zu haben?
„Ich denke schon, dass sich in meinem Inneren viel verändert hat. Oft habe ich darüber nachgedacht, was geschehen ist und dass es mich noch viel schlimmer hätte treffen können. „Wieso passiert das ausgerechnet mir?“, diese Frage ging mir immer wieder durch den Kopf. Ich versuchte jedoch, das Negative auszuklammern und einen Sinn für diese Ereignisse zu finden. Vielleicht gab es einen Grund hierfür, eine Lehre, dich ziehen musste. Seit dem Unfall betrachte ich das Leben schon irgendwie anders, sodass ich versuche, jeden Tag und jeden Augenblick zu genießen. Es braucht nämlich nicht viel, dass sich das Leben von einem Moment auf den anderen komplett verändert. Ich versuche jeden Augenblick mit Dankbarkeit und Positivität zu leben, sowohl im Alltag als auch im Sport. Jedes Spiel lebe ich als eine neue Möglichkeit, ohne diese
als selbstverständlich zu betrachten.“
Wann hattest du erstmals das Gefühl, dass auch im Fußball dein Leidensweg bald zu Ende gehen könnte? Welche Emotionen hast du bei deiner Rückkehr ins Aufgebot und den ersten Spielminuten erlebt?
„Wenn ich an daran zurückdenke, gehen mir viele emotionale Bilder durch den Kopf. Am prägendsten für mich war jedoch die Freude meiner Mitspielerinnen, als ich erstmals wieder im Training und bei den Spielen dabei war. Ihre Begeisterung und Unterstützung in jenen Momenten bringen bei mir heute noch große Emotionen hervor. Am Ende der letztjährigen Saison konnte ich einen Kurzeinsatz verbuchen, der mir zwar viel bedeutete, aber eher ein symbolischer Moment war. Für mich war das wahre Comeback, als ich in diesem Jahr erstmals wieder über 90 Minuten auf dem Platz stand. Mein erstes Pflichtspiel bestritt ich als Einwechselspielerin gegen Villorba, während ich gegen Isera zum ersten Mal wieder in der Startelf stand. Ich muss jedoch gestehen, dass bereits die
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Momente, die ich auf der Bank verbrachte, einen großen Wert für mich hatten. Mich wieder als Teil der Mannschaft zu fühlen und gemeinsam mit den Mitspielerinnen die Momente vor einem Spiel zu erleben, haben wir viel Kraft verliehen.
Als ich dann erstmals wieder auf dem Platz stand, verspürte ich die verschiedensten Emotionen: Freude, Nervosität, Adrenalin. Ich war aufgeregt, da ich mir bewusst war, wie hart ich für diesen Moment gearbeitet hatte. Ich wiederhole jedoch, dass die Nähe und die Unterstützung meiner Teamkolleginnen das Allerschönste für mich waren. Zu wissen, in dieser Situation nicht allein zu sein, hat dem Ganzen einen besonderen Geschmack verliehen.“
Was hast du dir für die letzten Monate dieser Saison vorgenommen, sowohl auf persönlicher als auch mannschaftlicher Ebene?
„Wir haben in diesem Jahr eine starke Mannschaft, in der wir uns bestens verstehen und zusammenhalten. Ich bin davor überzeugt, dass wir noch tolle Erfolge fei ern können. Was mich persönlich betrifft, arbeite ich darauf hin, immer besser in Form zu kommen.
Nach einem Jahr Zwangspause ist es nicht einfach, den Rhythmus und den Sensati onen von früher zurückzugewinnen. Ich muss ehrlich gestehen, dass ich mir trotz aller Anstrengungen und Opfer nicht erwartet hatte, dass die Rückkehr zu alter Stärke so schwierig sein könnte. In erster Linie habe ich mir vorgenommen, mich wieder so zu fühlen, wie ich es vor der Ver letzung getan habe. Ich möchte unbedingt wieder die Überzeugung und die Sicher heit haben, 100% fit zu sein. Bisher ist mir dies noch nicht gelungen, doch ich hoffe, bald wieder dieses Gefühl zu verspüren. Es handelt sich ja nicht nur um einen phy sischen, sondern auch um einen psychi schen Aspekt. Nach so langer Zeit wieder Fußball zu spielen ist auch für den Kopf eine große Herausforderung. Es braucht Geduld, Entschlossenheit und Vertrauen in den eingeschlagenen Weg.“
Zum Abschluss: Gibt es etwas, das du Menschen in ähnlichen Situationen wie deiner, sagen möchtest? Hast du einen Ratschlag oder eine ermutigende Botschaft für sie?
„Ich hatte zuvor nie daran gedacht, dass nichts im Leben wichtiger ist, als jeden Moment mit Freude zu genießen. Wie ich schon zuvor erwähnt hatte, sollte man jeden Tag unbekümmert angehen, denn das Leben kann von einem Moment auf
dung nehmen. Das Geheimnis, schwierige Situation zu meistern, sei es im Alltag als auch im Sport oder auf der Arbeit, ist eine positive Einstellung und der Glauben an sich selbst. Es ist normal, Momente zu erleben, wo einem die Kraft fehlt, um weiter zu machen, doch es ist wichtig, sich nicht von all der Negativität erdrücken zu lassen. Es braucht Entschlossenheit, Willen und die Überzeugung, dass man durch harte und konsequente Arbeit verstärkt aus diesen Situationen hervorge-
tion vor mir und bin an meine Grenzen gegangen, um schnellstmöglich wieder fit zu sein. Manchmal habe ich es vielleicht ein wenig übertrieben.
Doch ich hatte ein klares Ziel vor Augen und habe nie aufgehört daran zu glauben. Mein Ratschlag ist deshalb folgender: niemals aufgeben, jede Herausforderung mit Entschlossenheit angehen und vor allem jeden Moment zu schätzen und zu genießen.“
Official Fashion Partner of FC Südtirol
Giovedì 17 aprile l’FCS Center di Maso Ronco ospiterà un evento emozionante e coinvolgente, dedicato ai membri del Kids Club e a tutti i giovani tifosi dell’FC Südtirol
Sei pronto a vivere un pomeriggio all’insegna della passione per il calcio, del divertimento e dell’avventura? Non perdere l’opportunità di partecipare al FCS Kids Day by Pfiff Toys, che si terrà giovedì 17 aprile nella zona sportiva di Maso Ronco, ad Appiano. L’FC Südtirol invita i membri del Kids Club e tutti i bambini tra i 5 e i 12 anni, appassionati del mondo del calcio, a prendere parte a un evento ricco di attività entusiasmanti e a scoprire da vicino l’universo biancorosso.
A partire dalle ore 15.00, il programma della giornata prevede una serie di momenti emozionanti e coinvolgenti. I bambini potranno mettersi alla prova con un avvincente percorso ad ostacoli all’aperto, progettato da Pfiff Toys, dove fantasia, agilità e astuzia saranno le abilità fondamentali per il massimo del divertimento.
L’evento rappresenta anche un’occasione unica per incontrare i calciatori della prima squadra dell’FC Südtirol, che saranno presenti per firmare autografi e scambiare qualche parola con i giovani tifosi. Inoltre, è prevista una sessione di allenamento con i tecnici del club, durante la quale i partecipanti potranno affinare le proprie capacità calcistiche, ricevere preziosi consigli e vivere un’esperienza formativa sul campo. Assicurati la tua partecipazione sulla pagina fc-suedtirol.com/kidsday e trascorri una giornata speciale in compagnia dell’FC Südtirol!
Se non sei ancora membro del Kids Club, potrai registrarti in pochi semplici passaggi sul sito ufficiale del club (fc-suedtirol. com/kidsclub) e garantirti il tuo posto per l’evento.
Am Donnerstag, den 17. April öffnet der FC Südtirol die Tore seines Trainingszentrums in Rungg, um gemeinsam mit den Mitgliedern des Kids Clubs und allen jungen FCS-Fans unvergessliche Momente zu erleben
Bist du bereit für einen Nachmittag voller Fußball, Spaß und Action? Dann sei dabei, wenn am Donnerstag, den 17. April in der Sportzone Rungg der FCS Kids Day by Pfiff Toys stattfindet.
Der FC Südtirol lädt die Mitglieder des Kids Clubs sowie alle fußballbegeisterten Kinder zwischen 5 und 12 Jahren herzlich ein, gemeinsam einen aufregenden Nachmittag im FCS Center, dem Trainingszentrum des FC Südtirol, zu erleben. Ab 15.00 Uhr erwartet dich ein abwechslungsreiches Programm voller spannender Highlights – die perfekte Gelegenheit, deine Fußballleidenschaft mit anderen jungen FCS-Fans zu teilen.
Freu dich auf einen spannenden Outdoor Parkour von Pfiff Toys,
bei dem Cleverness und Geschicklichkeit gefragt sind. Nutze die Chance, deine Idole hautnah zu erleben und dir ein Autogramm von den Profis des FC Südtirol zu sichern. Außerdem wartet eine Trainingseinheit mit den Coaches des FCS auf dich, bei der du dein fußballerisches Können verbessern und wertvolle Tipps erhalten kannst. Sichere dir deine Teilnahme auf fc-suedtirol.com/ kidsday und erlebe einen unvergesslichen Nachmittag mit dem FC Südtirol – Spannung und Spaß sind garantiert!
Noch kein Mitglied im FCS Kids Club? Kein Problem! Registriere dich einfach auf der Website des FC Südtirol (fc-suedtirol. com/kidsclub) und sichere dir deinen Platz beim FCS Kids Day by Pfiff Toys.
ODOGWU IN VETTA ALLA CLASSIFICA DEI CONTRASTI VINTI
Duri, decisi e sempre pronti a lottare su ogni pallone: chi comanda nei duelli della #SerieBKT? Dopo le prime 30 giornate di campionato, ovvero alla vigilia della dodi-
cesima giornata del girone di ritorno, nella speciale graduatoria dei giocatori con più contrasti vinti, la punta centrale dell’FCS, Raphael Odogwu guidava con 465 duelli
a favore, dietro Alessandro Sersanti (Reggiana) con 435, Andrea Adorante (Juve Stabia) con 433 Gennaro Borrelli (Brescia) con 414, Idrissa Touré (Pisa) 384.
ODOGWU GEWINNT DIE MEISTEN ZWEIKÄMPFE IN DER SERIE B
Dass die Serie B eine hart umkämpfte Meisterschaft ist, in der jeder gewonnene Zweikampf den Unterschied machen kann, ist hinlänglich bekannt. Umso erfreulicher ist deshalb eine Statistik der Lega Serie B nach dem 30. Spieltag: Kein Spieler der laufenden Meisterschaft hat mehr Zweikämpfe für sich entschieden als Raphael Odogwu. Der 34-jährige Angreifer des FC Südtirol ging in den ersten 30 Begegnungen der Saison in beeindruckenden 465 Duellen als Sieger hervor. Auf den Plätzen hinter ihm folgen Alessandro Sersanti (Reggiana, 435), Andrea Adorante (Juve Stabia, 433), Gennaro Borrelli (Brescia, 414) und Idrissa Touré (Pisa, 384).
Nelle scorse settimane si è svolto un interessante confronto e scambio di esperienze tra i responsabili dei settori marketing del Venezia Football Club - squadra che sta giocando il campionato di serie A nelle vesti di matricola - e dell’FCS. La delegazione biancorossa composta da Hannes Fischnaller, Christiane Ruedl e Dominik Lercher è stata accolta con entusiasmo e grande piacere dagli omologhi del club lagunare. L’incontro ha interessato l’area Business Development ed è stato caratterizzato da un interessante e proficuo approfondimento e scambio di idee e iniziative. La visita è culminata con la vista all’Headquarter Ca’ Venezia, il nuovo centro tecnico e al Rialto Store nel centro della città.
VENEDIG
In den vergangenen Wochen fand ein spannender Austausch zwischen den Marketing-Verantwortlichen des Serie A-Clubs Venedig und dem FC Südtirol statt. Die Delegation der Weißroten – bestehend aus Hannes Fischnaller, Christiane Ruedl und Dominik Lercher – wurde von den Kollegen des Erstligisten herzlich in der Lagunenstadt empfangen. Im Mittelpunkt der Gespräche standen das „Business Development“ sowie die dazugehörigen Strategien und Aktivitäten. Zu den Höhepunkten des Tages zählten die Besichtigung des neuen Trainingszentrums des Vereins, des Headquarters Ca’ Venezia, sowie der Besuch des Rialto Stores im historischen Stadtzentrum Venedigs.
Nel corso della sosta del campionato di serie B, Andrea Masiello, Fabian Tait e Giacomo Poluzzi sono stati graditi ospiti a Radio Dolomiti, emittente partner della società biancorossa. Negli studi di produzione di via delle Missioni Africane a Trento, i tre giocatori biancorossi hanno risposto in diretta alle domande di Mattia Chianchiano, spaziando su vari temi di attualità riguardanti il campionato cadetto e l’FCS e anche su alcuni aspetti personali e curiosità. Una piacevole chiacchierata. La delegazione biancorossa è stata accolta dalla direttrice responsabile, Michela Baldessari, che ha fatto gli onori di casa e si è conclusa con la firma di autografi e foto ricordo con alcuni giovani tifosi, che hanno atteso con passione i giocatori al termine dell’intervista in diretta.
Die Länderspielpause im März bot dem FC Südtirol die Gelegenheit, dem langjährigen Partner Radio Dolomiti einen Besuch in dessen Studio in Trient abzustatten. Kapitän Fabian Tait, Giacomo Poluzzi und Andrea Masiello stellten sich den Fragen von Radio-Host Mattia
Chianchiano und sprachen dabei nicht nur über die laufende Serie B-Meisterschaft, sondern gaben auch persönliche Einblicke in ihr Leben abseits des Spielfelds.
Herzlich empfangen wurde die Delegation des FC Südtirol von der leitenden
Direktorin von Radio Dolomiti, Michela Baldessari. Den gelungenen Abschluss des Besuchs bildeten Autogramme und Erinnerungsfotos – zur großen Freude der anwesenden Kinder, die gespannt das Ende der Live-Übertragung abgewartet hatten.
Dopo l’intervista a Radio Dolomiti, Fabian Tait, Giacomo Poluzzi e Andrea Masiello sono stati ospiti del partner biancorosso Mas dei Chini sulla collina di Trento. Un’occasione per vivere il territorio in tutta la sua autenticità, tra vigneti, sapori tradizionali e un’accoglienza impeccabile. Grazie a Mas dei Chini per l’ospitalità e la passione che, proprio come nel calcio, fa sempre la differenza!
Nach ihrem Besuch bei Radio Dolomiti setzten Fabian Tait, Giacomo Poluzzi und Andrea Masiello ihren Abstecher in Trient bei Mas dei Chini, einem weiteren geschätzten Partner des FC Südtirol, fort. Für die Profispieler bot sich eine besondere Gelegenheit, inmitten der malerischen Weinberge die Authentizität und Qualität der Produkte von Mas dei Chini zu entdecken. Dank der herzlichen Gastfreundschaft des Hauses genossen die Weißroten einen geselligen Abend in einzigartigem Ambiente – ein Erlebnis, das ihnen in bester Erinnerung bleiben wird.
E’ stata stilata nelle scorse settimana la classifica parziale relativa al seguito sui social da parte delle squadre partecipanti al campionato cadetto corrente, sommando Instagram, Facebook e TikTok. Con
132mila follower, equamente distribuiti fra le tre diverse piattaforme (domina Instagram con 50mila), l’FCS si piazza subito dietro realtà che rappresentano piazze e territori numericamente di gran
In den vergangenen Wochen hat die Gazzetta dello Sport die Social-Media-Präsenz aller Serie B-Clubs analysiert. Dabei wurde die Anzahl der Follower auf Facebook, Instagram und TikTok berücksichtigt. Mit insgesamt 132.000 Followern, gleichmäßig auf die drei Plattformen verteilt, belegt der FC Südtirol den 12. Platz.
Ein bemerkenswertes Ergebnis, insbesondere angesichts der Tatsache, dass die Serie B auch in dieser Saison von traditionsreichen Vereinen und Clubs aus großen Metropolen geprägt ist. Über die Social-Media-Kanäle arbeitet der FC Südtirol kontinuierlich daran, seine Marke zu stärken und eine wachsende Gemeinschaft von Fans und Sympathisanten zu gewinnen.
lunga superiore e tra l’altro tutte con un blasone datato e una lunga tradizione. Ciò nonostante, l’appeal del club biancorosso è sicuramente rilevante e premia la cura dell’immagine sportiva della squadra.
DOPPIO FIOCCO AZZURRO IN CASA
Doppio lieto evento in casa biancorossa. Il primo fiocco azzurro, in ordine di tempo, nell’ultimo periodo è arrivato all’alba del 19 marzo, giorno della festa del papà. All’alba, alle 5.47, è nato Daniele, il primo figlio del fisioterapista Gabriele Vanzetta e della compagna Giulia.
Secondo fiocco azzurro alle ore 9.51 del 29 marzo. Greta, moglie di Hannes Fischnaller, direttore operativo dell’FCS ha dato alla luce il primogenito Matti.
Le congratulazioni e i migliori auguri da parte di tutto l’FC Südtirol alle due coppie di genitori e “buona vita” ai rispettivi neonati.
Der FC Südtirol darf gleich zwei seiner geschätzten Mitarbeiter zur Vaterschaft gratulieren: Im März wurden sowohl Gabriele Vanzetta als auch Hannes Fischnaller zum ersten Mal Vater.
Am 19. März um 5.47 Uhr erblickte Daniele, der erstgeborene Sohn von Physiotherapeut Gabriele und seiner Freundin Giulia, das Licht der Welt. Zehn Tage später, am 29. März um 9.51 Uhr, durften Club Manager Hannes und seine Frau Greta ihren Sohn Matti erstmals in die Arme schließen. Der FC Südtirol gratuliert den beiden Familien herzlich und wünscht den Neugeborenen sowie ihren Eltern alles Gute für dieses neue Kapitel im Leben.
Giornata sugli sci per le collaboratrici e i collaboratori d’ufficio dell’FC Südtirol. Lo scorso 24 marzo, presso l’area sciistica di Racines Giovo, sponsor e partner di lungo corso e di prestigio dell’FC Südtirol, si è svolta una giornata sulla neve, con tanto di
foto di rito - per gli sciatori - davanti alla cabina dell’impianto di risalita brandizzata con i colori biancorossi.
Un sentito grazie a Racines Turismo, con cui il club vanta una preziosa partnership.
Il gruppo ha pranzato presso Wasserfalleralm e ha pernottato all’Hotel Schneeberg - Family Spa Resort, che in estate, da molti anni, rappresenta il quartiere generale del ritiro della prima squadra biancorossa.
WINTERAUSFLUG INS SKIGEBIET RATSCHINGS-JAUFEN
Fußballschuhe aus – Skier an! Unter diesem Motto genossen die Mitarbeiterinnen und Mitarbeiter des FC Südtirol am 24. März einen unvergesslichen Tag im Skigebiet RatschingsJaufen, Trikot-Sponsor und treuer Partner der Weißroten. Bereits am frühen Morgen ließ sich das Team vor der gebrandeten FCS-Gondel ablichten, die 2022 anlässlich des historischen Aufstiegs in die Serie B eingeweiht wurde. Nach einem sportlichen Vormittag auf den bestens präparierten Pisten des Skigebiets wartete ein köstliches Mittagessen in der Wasserfalleralm. Den krönenden Abschluss bildete der Empfang im Hotel Schneeberg in Maiern, das den FC Südtirol seit über einem Jahrzehnt während des Sommertrainingslagers beherbergt. Ein herzliches Dankeschön gilt zudem Ratschings Tourismus, das den FCS seit Jahren tatkräftig unterstützt und stets neue Möglichkeiten in der Region eröffnet.
In questa nuova rubrica puoi mettere alla prova le tue conoscenze sull’FC Südtirol e sul campionato di Serie B attraverso domande stimolanti e curiose. Che tu sia un esperto di statistiche o semplicemente un grande appassionato di calcio, questa è l’occasione perfetta per sfidare te stesso e i tuoi amici!
In dieser neuen Rubrik kannst du dein Wissen über den FC Südtirol und die Serie B mit spannenden und interessanten Fragen testen. Egal, ob du ein Statistiken-Experte oder einfach ein leidenschaftlicher Fußballfan bist, dies ist die perfekte Gelegenheit, dich selbst und deine Freunde herauszufordern! Chi ha segnato il primo gol dell’FC Südtirol in Serie B?
Wer erzielte das erste Tor des FC Südtirol in der Serie B?
Odogwu
Quale di questi giocatori non ha ancora raggiunto le
16 Siegen, 13 Unentschieden und wie vielen Niederlagen stieg der
Qual è la squadra attualmente militante in Serie B che vanta lo stadio con la maggiore capienza?
Welcher Serie B-Verein kann derzeit das Stadion mit dem größten Fassungsvermögen vorweisen?
Palermo
Bari
Sampdoria
Quanti anni aveva il giocatore più giovane a debuttare in Serie B?
Wie alt war der jüngste Spieler, der jemals in der Serie B debütiert hat?
14 anni e 71 giorni / 14 Jahre & 71 Tage
15 anni e 23 giorni / 15 Jahre & 23 Tage
anni e 259 giorni / 13 Jahre & 259 Tage
Quante squadre femminili conta attualmente l‘FC Südtirol?
Wie viele Damenmannschaften stellt der FC Südtirol in der laufenden Saison? 4 5 6
Qual è stata la prima società a vincere il campionato di Serie B?
Welcher Verein sicherte sich den Titel in der allerersten Serie B-Meisterschaft?
1A, 2C, 3B, 4C, 5B,
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