Sorrisi n° 2 - il giornalino dello Studio Menna

Page 1

splenDENTI

1

barzellettiamo

la balena dai denti gialli filastrocca

la buone ricette senza zucchero torta di zucca e albicocche

brrrr… che paura!!! ma tra poco arriva Babbo Natale il dente

quel neolitico di dentista

biberon e suzione: relazioni con lo sviluppo alimentare e linguistico

profumo di festa

A volte non bastano le luci e le porporine che addobbano i negozi. Forse tutto quel rosso e dorato nei supermercati, quelle statuine del presepe in bella vista già a novembre ci sembrano un’esagerazione o ci lasciano indifferenti. I nostri figli chiedono di scrivere letterine a Babbo Natale ad ottobre, mentre le mamme devono ultimare il cambio di stagione negli armadi. Si rimane un po’ perplessi da questo Natale autunnale… Poi, un giorno, cammini per strada, l’aria è più fredda e respiri il profumo di terra bagnata. Arriva qualche zaffata di fritto e pensi a crispelle calde e cavicioni, l’odore di resina di un pino ti ricorda gli abeti casalinghi che rendono quasi balsamico il calore dei termosifoni. Ancora, le bucce dei mandarini sulla tavola ti fanno sorridere: quanti numeri della tombola coperti da quei pezzettini arancioni! Allora ci convinciamo, è proprio vero, è di nuovo Natale. Il ricordo olfattivo, molto spesso, è più forte ed emozionante di quello visivo. Naturalmente, anche questo giornale non poteva che uscire in veste natalizia, tanto più che i nostri piccoli lettori sono i veri protagonisti di questa festa. Persino i denti sembrano aspettare impazienti il torrone pralinato, la soffice fetta di pandoro e la frutta candita. Insomma, malgrado lo stress degli acquisti e il caos delle adunanze familiari, vale ancora la pena vivere appieno il Santo Natale. Ah! Ricordatevi, in questi giorni più che mai, di usare bene spazzolino e dentifricio. Auguri di cuore a tutti. Annalisa Bottega

in questo numero

sorrisi


Eva Cupido

sorrisi…

biberon e suzione: relaz

2

ioni con lo sviluppo alimentare e linguistico

sivo anche in età in cu i dovrebbe essere abba ndonato, con una serie di conseg uenze di tipo affettivo-re lazionale, anatomico, funzionale e linguistico. Ad esempio, un bambino “mungitore” accanito o moderato di 5-6 anni Il succhiare è il primo at è spesso un conformist to alimentare 1. co a alimentare, cioè man gia po, solo omogeneizzati e cib che permette al cucc iolo di tutti i ministrati nel biberon, i liquidi e semiliquidi somche fatica ad accettare mammiferi di alimenta nuovi rsi in modo sapori e nuove consistenze; 2. è m semplice e veloce, fonte ile nella gestione del cib o in bocca (‹‹… è di piacere e un piengroonabe… per mangiare impiega di buone sensazioni ch e il piccolo ri- non mastica») non avendo allenato i mmolto tempo… uscoli nei moceve dal contatto col m vimenti di preparazion e, m on as tic d o az ione e triturazione esterno. Questo vale quindi anch del cibo; e per noi umani: quando na scia- 3. induce nei ge mo, piangiamo e urliam nitori atteggiamenti di o per segnalare i nostri iperprotezione bisogni, dormiamo e soprattutto co n rid uz ion e delle esperienze alim succhiamo! All’inizio de en tari concesse lla vita, la nostra bocca è piccola (‹‹diamogli il latte… pu e senza denti, le guance rch è m an gi! ») e correlate ime la lingua sono poco mobili e plicazioni future nell’a solo le labbra sanno già ut on om ia af fe ttivo-relazionale co sa re, perché la natura le fadella persona; ha dotate di una special e intelli- 4. generalm genza: stringersi al seno ente beve una consisten della mamma per assic te dose di latte o acurare il nutrimento. qua la sera, con l’inevita bi le co ns eg uenza di dover dorMa quella stessa natura mire col pannolino onde poi permette di crescere ev ita re di fare la pipì a letto; pian 5. si “consola” a piano e manda dei segn caro prezzo… difatti un ali ben precisi per ricon ’attività di suziooscere quando è il momento di ne protratta sia in term variare e arricchire l’alim in i di età sia in termini di ore a en taz ne, aggiungendo alla di iogiornata può dar luogo: eta cibi semiliquidi, solid i e di diversa consistenza. La co - ad un’alterazione nell’e mparsa dei primi dentin ruzione dei dentini e de i, i giochi con la bocca e la lingua form azione relata del palato; quali ad esempio sorride re, scoppiettare le guance, sput - ad un minor tono della are, schioccare e l’esp muscolatura della fono-a lorazione orale in generale, sono rticolaz ione, con tendenza ad tutte attività quotidiane una alterata posizione de e ripetute nel tempo, che allenano lla lingua, tra le arcate nella la muscolatura orale a m produzione dei fonemi ovimenti alimentari più evoluti qu ali /t/ e /s/ ; come masticare e triturar e oltre che a sviluppare il lingu ad un a deglutizione deviata, aggio dei suoni (non dim cioè il bambino deglutientichiamo che gli organi della de sc e m uovendo la lingua com glutizione sono gli stess e se stesse succhiando, i del linguaggio: viso, gola, labbr reclutando inoltre la mus a, cavità orale, denti e co lat ura cervicale per la spin lingua). A questo punto anche l’a ta del cibo a valle. limentazione per mungit ura ov- Attraverso un’at vero tramite biberon va tività di prevenzione a abbandonata in quanto cura del pediatra, il bambi- odontoiatra no, avendo acquisito ab e logopedista è possibile ilità della bocca più raf in formare e aiutare finate e la famiglia fin sufficienti a gestire in bo dai primi mesi del piccolo cca cibi di ogni genere , al fine di sostee co nsi- nere un approccio stenza, è capace di man giare da solo e di bere au corretto sia sotto l’aspett tonoma- per lo svilupp o emotivo sia mente dalla tazza acqu o armonico della bocca a, succhi di frutta, latte e de l lin e guaggio verqu an- bale. Ove questo no t’altro senza aver più la necessità di ricorrere al n sia possibile, il logoped biberon. toiatra hann ista e l’odonMa aimè… per molti ba o l’obiettivo terapeutico mbini il biberon purtrop d’ in te po rve co nire sulle nti- eventuali devianz nua ad essere strumen e strutturate della bocc to di alimentazione a vo a e della lingua. lte esclu- Arianna Fonz i logopedista


splenDENTI

La scoperta è avvenuta in Slovenia sulla mandibola dell’uomo di Lonche (dal nome del villaggio in prossimità del quale sorge la grotta, sede del ritrovamento) custodita al Museo di Storia Naturale di Trieste. Si tratta di una mandibola parziale, rimane infatti solo il lato sinistro con un canino, due premolari e due molari. Ed è proprio il canino ad essere stato otturato utilizzando della cera d’api. La ricerca è stata condotta presso il Centro Internazionale di fisica teorica Abdus Salam di Trieste in collaborazione con la Elettra-Sincrotrone sempre di Trieste ed i risultati sono pubblicati sulla rivista Plos One. Secondo la ricostruzione fatta dai ricercatori, l’otturazione è stata fatta in prossimità del decesso dell’individuo, ma non è possibile stabilire esattamente se la cera sia stata applicata poco prima o subito dopo la morte. Se il dentista preistorico è intervenuto sul paziente ancora in vita, potrebbe essere perché voleva ridurre il dolore causato da una frattura verticale del dente che aveva intaccato sia lo smalto che la dentina. Per preservare l’integrità del reperto, il canino è stato analizzato con diversa tecniche, fra cui la microtomografia a raggi X. “Lo smalto del dente di questo giovane - spiega Lucia Mancini di Elettra sul Corriere della Sera - è usurato e lascia esposta la dentina; inoltre c’è una fessura verticale che lo attraversa fino alla polpa. Per rivestire la parte esposta e riempire la frattura è stata usata cera d’api, che è stata visualizzata in 3D grazie alle straordinarie proprietà della luce di sincrotrone. Analisi che conferma che l’otturazione ha la stessa età del dente e dunque è stata applicata in epoca neolitica e non in seguito”.

a ov n m a i o l u a t i n u a t t a u d t a a t pretica Una scopert

a t s i t n e d i d o c do i n t o i m l l e o d e a c i n t n l quescoperta l’otturaziiosnsuetpoiùduarante il neolitico.

3

Risale a sei milioni e mezzo di anni fa la prima otturazione rinvenuta su un essere umano.

: a t s i t n e d i d e r Lettera d’amo aria... cara c


sorrisi…

buio, l i , a g e r t ro, la s e n o m o ore …orau t ’ t l o , d o l c i r , o ’ e L mporl’aulomo, nasce contemapura è e t l i , o n . La p il rag antica quanto n o animale

4 daano calen r ’e c n o n te ve in cui are le fes In tempi d r o ic r r e onici. i, p ri o lunar i i proverbi mnem nese at rto nivano us icordarne uno o over ar o Vorremm sorta di conto all a che è un atale. il N scia per

brrr…

è a a u La paura d ogni vita uman genetico. Sembr pea svilu onio neament o patrim , ci permette di r t s o n l plie e iscritta n a ci serv ne. Durante il com rs s e a m so ffo zio controsen o di autoconserva mbino, aiuta a ra tia t o b in m l t scita de pare l’is rnisce la iue r o f c i é d h c o r s e p a es cato proc tere e l’autostima re le energie che t a a p r . p a isagio cor svilu zare il c zioni di d ontra una realtà s , ssaria pe a e u c it e s n le e o n picc vazio terina o, inc frontare le venendo al mond situazione intrau onof a d a o n ta sc na tti, bino infa assa da u è nuovo e Ogni bam incontrollabile; p zione in cui tutto . e conoscer ed ua a it a s d t a e iu n c e s u r o a n ad lor e sicura, ntili? ta da esp protettiva altà intorno è tut o delle paure infa può far risalire a a re regn e ra si sciuto. L a l’oscuro o Andreoli la pau isiche e biologich iv r e d e v he f è la Ma da do psichiatra Vittorin ratteristic secondo fattore a c e ll lo a o o l d llo. I Secon è legat stro cerve primi Il primo o n i. l r a o t i t d a f tre , quin a nei re umano uella che si form 0 a 3 andell’esse q a rsonalità, periodo d tidiananostra pe in particolare nel uo q a, ze che e anni di vit e dalle esperien biente ch m a l’ è d n e r e fisini e dip mo. Il terzo fatto contesto e m o ia c iv v lo e o ment non s onale. a, inteso, lazione interpers d n o c ir l’esc e ci e come r ra che sperimenta nh c n a a co, m a infa a pau è la prim ambini, nella prim ta ad l a u q a M ga ib no? Tutti ale, non le mposere uma na paura irrazion te e da una ou d n n n e a h ip , d per ia z eale, che ne dalla madre, r lo o ic r e zio un p nel lettilo e separa o v s e r o t b ia o , il e lasc ranea ando vien erio di autonomia u q io p m ese desid ha bistante il endente, o ip n o d N e n . ea o n colo rim ne e desid ic io p z o e t in o r b p bam eno e di sicurezza e esplorazioni alm a u sogno di e s e ricorrer ndere le r e p r p m a e r s t r in ra pote i. rtezza di con la ce eno indifeso di lu paura del m la o o qualcun tavia, non è la s , il bimbo t u ita Questa, t i primi anni di v delle pere N tto e piccolo. dere l’aff legato alle r e p i d e e er può tem ciò è strettament pesso ine is e u r c sone ca proveri in e dalla teleim r i a e anch punizioni i, aiutati lt u d a a utilizzia i z o n N e . u e q r r e r o c a f diventano on tropp visione, c eta-messaggi che sce e i go im mo i min alimentano le an l’uomo o, e veri e ch “se non fai il brav “se dini: ”, brutti sog rà via in un sacco lungo e t rà r nero ti po il naso ti divente ie ci le bug i, a i raccont o n o lungo”. g n o man si aggiu A questi tanti, in cui un lup penie in volte inqu i, un orco li bolle fani r bin angono o a gia i bam im r li o c i pic lla su tola, o de in un bosco. Ne creo on bambino te si perd il , a z n ie sper oea piccola e ne narrat ie v li g o t n de a qua

c ma tra he p

oco

Il colmo per B abbo Natale: esser

e colto con le mani nel sa cco!


splenDENTI

5 trentine, a n le è t a N terine pe re, Sanda Ca pe Natèle vendet nove, ste’n re’ ece ce ne d ù sant’And le pe Natèle dicia èle diciassette, d ’, e d cun at co sande Ne de perfette pe N ... -chi le se’ bben e e n Cungizzio je pe Natèle tridic , ij o r c t t u sanda L tèle qua a N e p e s s èle une. san Tuma caveciune pe Nat e crespelle

! ! ! a paur

E L A T arriva BABBO NA ure ai re tali pa ta. a z z li a r e à gen osciu odo, potr sona scon enderm r e l a p t e u in q ; imali ualun nza r mini e an ai poliziotti, o a q : molte madri, se o ou a li a r e nta un m ne atu m e n io o iv z n c a d a ì r it s e p o h o im c c s r setti, terriorale, se pe poteri gni, agli in paure sono appre sì temono il temp trasformarsi in un natribuisce a r i a i, ll co ava ne oder può cani, ai c inoltre, che alcu ansie ai figli. Essi oco, che ti, e più m macu f n l e e d d a v , a r e o in r u nti ed rezzi e C’è da dir trasmettono le lo saette, hanno pa tri divora circondato da att s uio , m o ia t o c n n n o a o, o, contrib ent c t he la iv n n c sene c d e ia e t e b m n h a i t a c d r n e to ladri, si im ompo estito stro grigio nciafiamme, dei re, un nemico, v loro modalità di c nisti della salute netto o la sull’o on le ofessio bile drag dentista, o del do lti che, c nche quando i pr ato sull’amicizia, u d a li l g e o s o ba ure, a mente, d ascientifici. Son queste pa sonale col bambin sti contesti. e t r ia in a n t a f n e i r ue alim he camb per q c d o china , t a in r le o o o a p e n u p r t a r t a t oun r rodu sperimen e. Nella società a cono e si diffond i s e scono a p lla costruzione di h c i stess o, nas re gli sazion ne delle sen sempre le n adulto autonom re belli, di perde sipegnano a e t z z a t e s r o ia a ch neces on son n esse esto u stà e sull ambini n mbino diventi pr e incapaci, di no l giorno d’oggi la b i e d e i mor u a r Ma le pa o e vuole che il b tare soli, di esse racomunitario… A tifica, in immagin id res iden ’ext modo rap ure: la paura di carna, si rista, dell o in r r i e s t l é e a s d p a o che, , vecchiett noa della tv ia interiore fuori d no nuove r l u e a u p q i, la z poi, nego gosc i dei amici e, sia e l’an a! ade o nei sso, allieta i sogn n perr n d t a o s l’ m le e i r ir d r e e p f uto ro a di u tà di tras mo Nero non è più no, dove appare, tito in vell come avere paur s e v n o , ’a a ’U ll g L e n a... e lu do d derne. esto perio alla barba bianca mpre piacevole, m erine di bambini? su una slitu q a iv r r a d e tt , s o Poi ro non è legge milioni di le , girando il mond cchialuto t o n , o o c t n in l’ le o e , n h a c u z corpu n alc rio anta pazie a sola traordina li. Per qu o? stri picco sì mite che, con s te ad un essere s aglia mai indirizz i recapitare, in un con co osi di fro e, non sb e ha la capacità d mole, si infila nei r t o o sonaggio r a im c t i e d r ane olose di gioia la sua ono ch Perché rim a renne volanti g nnino bu che, nonostante egalandoci attimi o n n u d d a a r ta trainat ondersi di fronte he credono in lui, chiavi magiche, c c o s a i d a n n in Perché ti i bamb za camino utilizza e una prim t r e u t v a a d li a a g n mbino ercizio notte, i re tra nelle case se orta il ba te perché è un es sua p e n e ia o m ortan ri, pre poi la mignoli pri genito psicologica è imp sua esistenza, e a cui si ? o à r it p c i li a e d f o, cia e di le; la scinde sua effica rescita relaziona ndo fantasmagoric di paura atale pre a L N i. o n b b io c a z o a B di m ento delle sue are quel processo il sentim sichiche e coscienza ul quale si basa il mbino di trasform concreta in cui p ne modalità ba ia s l io s le a s a n t e o t e n t n a o u f im t t t i d d psicologa na ndo rme i, a u e z n p in iz , ia il a c i, t z r u u n o L e o Silvia non esist ansie, paure e tim borato e superat anzia. la f o e n in , ia a le c prim aggan ome ta durante la osciuto c e n t o a t ic r n e e n vie perim mentali s comporta


sorrisi… no: no il dente so o c is u it st o c e h mo; Gli elementi c ro dell’organis u d iù p to u ss il te te lo SMALroTnO semitrasparen è d e a o c copre la llo smalto; più fragile de olore a m ra u d A conferisce il c li g e te n e d l la DENTlaIN e aggior parte d e viva ostituisce m c di cui è la part te n e d l e d , o a tr he si situata al cen A permanente c P L O P la Provvisorio o i: radice ide in tre part he ricopre la c e sensibile ro u il dente si div d to u ss no strato di te la COROsiNbilAe del dente il CEMENTO u è la parte vi smalto

6

e t n e d il

la RADICataE nell’osso, sotto la gengiva la parte situ il COLLETTO radice e ia tra corona d e rm te in a n zo

corona

dentina polpa

colletto cemento

radice

le buone ricet senza zucchetre o

li anni g i t t u t e d a c La Befana denti, i c c A ! io a n n e g il 6 ne... io z n e t t a iù p dovrebbe fare I dolci “anticarie” esistono e possono essere realizzati da ciascuno di noi facilmente: è sufficiente scegliere le ricette adatte e cucinare dessert senza utilizzare zucchero raffinato (bianco) o grezzo, ma aggiungendo i dolcificanti che la natura mette a disposizione come frutta fresca o secca, lo sciroppo d’acero, oppure prodotti derivati dai cereali come il malto di grano, d’orzo, di mais o di riso. Vogliamo proporvi una ricetta che non ha eliminato solo lo zucchero, ma anche latte, burro e uova! Ciò che sembra impossibile è in realtà una scelta coraggiosa: cercare di raggiungere un gusto gradevole al nostro palato, “viziato” da una produzione industriale di dolciumi e merendine eccessivamente dolci e grassi, con ingredienti naturali e sani che, oltre allo smalto dentale, possano giovare all’organismo in generale senza appesantirlo con le proteine animali contenute nei latticini e nelle uova. Già da diversi anni infatti, la ricerca volta a prevenire i tumori si batte moltissimo sull’assunzione limitata di queste proteine che ormai assumiamo in quantità eccessive. E ora passiamo alla pratica: ecco una ricetta per odontoiatri e pazienti.

TORTA DI ZUCCA E ALBICOCCHE Ingredienti • 300 grammi di zucca gialla • 100 grammi di albicocche secche • 200 grammi di farina tipo 2 (integrale) • 100 grammi di mandorle tritate • 1 bustina di lievito • 2 cucchiai di semi di papavero • 1 cucchiaino di cannella • 50 millilitri di olio extravergine d’oliva • malto di riso • un pizzico di sale marino integrale


splenDENTI

7

la balena dai dentigial li

C’è una balen a nel mare de l No che si diverte a giocar con le rd navi, a impaurire i marinai, con la sua fama di mostro del mar. Una mattina p assa un batte llo, un marinaio g uarda dal pon te, la balena gli fa le boccacce ma con sorpre sa si sente sc hernir. (Rit.) Ma a chi cred i di fare paura con quei denti così gialli non li lavi da più di cent’an ni ti dovresti verg ognar.

Intimidita si fa rossa rossa la balena chiu dendo la bocc a, marinaio, che debbo fare, in qualche mo do mi devi aiu tare. Venti chilome tri di dentifric io, in un tubetto grande così, poi ci vuole lo spazzolino, da usare al m inimo tre volt e al dì. (Rit.) Che simpatica qu con quei denti ella balena così bianchi non c’è dubbio per noi quella è la balena più bella che c’è.

COME FARE Mondate la zucca, riducetela a dadini e lessatela con poca acqua finché risulterà tenera. Scolatela con un colino e frullatela. Versatela in una terrina, aggiungete l’olio e mescolate bene. Unite le mandorle tritate, la cannella e le albicocche secche tagliate a cubetti. Mescolate farina e lievito e aggiungeteli, un cucchiaio alla volta, all’impasto di zucca, mescolando dal basso verso l’alto. Versate il tutto in una tortiera foderata di carta da forno bagnata e strizzata. Infornate per 35 minuti a 180°C. Estraete la torta dal forno, spennellate la superficie con malto di riso appena diluito con acqua e cospargetela con i semi di papavero, quindi rimettete in forno per altri 5 minuti.


sorrisi

sorrisi… splenDENTI

n.2 novembre 2012

periodico informativo e di intrattenimento a diffusione interna a cura dello Studio dentistico MENNA Via Alessandrini 28 - Ortona • www.studiomennabimbismile.it coordinamento editoriale Annalisa Bottega progetto grafico e impaginazione MobyDick - Ortona

rry Christmas • Felix Nav he Weihnachten • Gezur Kris e c M i Buon Nata l • h linjden i rö el le • Jo Sarbatori Vesele • d a d • F Bozic • Vesele Bozi n a • t x No e y u e r a S n Hrist cne • Sretan Bozic • Kala Christouye n o s se rodi

colora o il tu

Natale


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.