Via 57 West, New York La sfida dell’industria termo-solare Haymarket Station, Edinburgo Low Carbon Energy Centre, Londra
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Rivista internazionale ISSN 1363-0148 www.zincatura.it
ZINCATURA A CALDO 02|2017
ZINCATURA A CALDO
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Editoriale Il patrimonio immobiliare italiano presenta una criticità notevole nella attuazione delle manutenzioni necessarie per la sua sicurezza strutturale. Il nostro Paese si è orientato in passato verso la costruzione in cemento armato. Ora che gli edifici esistenti hanno, in larga parte, superato i 50 anni di vita, stanno venendo al pettine in maniera sempre più evidente i nodi relativi al degrado causato da fenomeni come la carbonatazione del cemento e l’ossidazione delle armature. La costruzione in acciaio eviterebbe l’insorgenza di questi fenomeni a patto di utilizzare la zincatura a caldo secondo la normativa UNI EN ISO 1461, per la protezione dalla corrosione e per la durabilità. Anche l’utilizzo di tondino zincato prolungherebbe di molto la vita delle strutture in calcestruzzo armato. Occorre allora intervenire su più fronti per divulgare i benefici che possono essere ottenuti con un’applicazione sistematica della protezione dello zincatura a caldo. Associazione Italiana Zincatura sta adoperandosi da decenni perché i progettisti delle opere assumano più confidenza con l’utilizzo dell’acciaio e perché venga finalamente riconosciuto che, in abbinamento con la zincatura a caldo, esso diventa un materiale tanto versatile, sicuro, affidabile ed economico, da essere capace di affrontare le sfide del futuro.
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Carmine Ricciolino, Presidente Associazione Italiana Zincatura
Il Marchio di Qualità della Zincatura a Caldo
Zincatura a Caldo: Rivista Internazionale pubblicata dalle Associazioni degli zincatori di Germania, Regno Unito, Italia e Spagna
Foto di copertina | Kirsten Bucher 2
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Manhattan Verde
VIA 57 West - Manhattan, New York
Un grande vuoto angolare è stato ricavato al centro dell'edificio per formare alla sua base un cortile di 22.000 mt2. "È un mix tra un grattacielo e un palazzo col cortile interno", dice Bjake Ingels, "un lato è dell'altezza di una ringhiera mentre l'altro lato è dell'altezza di un grattacielo". Il cortile crea un nuovo spazio verde per Manhattan.
1 | Il cortile crea un nuovo spazio verde per Manhattan 2 | La struttura esterna in acciaio è stata protetta contro la corrosione dalla zincatura a caldo 3 | Via 57 West offre viste mozzafiato sul fiume Hudson
Con i suoi balconi angolari attorno al cortile interno, il blocco collega il fiume Hudson al suo parco e offre viste spettacolari, mitigando il rumore del traffico locale. La struttura esterna in acciaio dell' edificio è protetta contro la corrosione dalla zincatura a caldo.
Architetti | Bjarke Ingels Group (BIG) Foto | Kirsten Bucher
VIA 57 West è il primo progetto di costruzione residenziale completato a Manhattan, New York, dagli architetti danesi del Bjarke Ingels Group (BIG). L'edificio alto 142 mt offre alloggi a prezzi accessibili. I 750 appartamenti creano una piramide con una facciata ripida.
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1 di Javier Sabadell
Raggiungere
l’obiettivo del 2050 La sfida dell’industria termosolare C'è una urgente necessità di accelerare lo sviluppo e la diffusione di tecnologie avanzate per l'energia pulita, al fine di affrontare le sfide globali della sicurezza energetica, del cambiamento climatico e dello sviluppo sostenibile. Le tendenze attuali di approvvigionamento e di utilizzo energetico sono chiaramente insostenibili. Senza interventi decisivi, le emissioni di CO2, causate da produzione di energia, saranno più che raddoppiate entro il 2050. L'energia rinnovabile, insieme con la cattura e il sequestro del carbonio, è tra le tecnologie che possono ridurre le emissioni di gas a effetto serra. L’energia solare può contribuire notevolmente al cambiamento climatico e agli obiettivi di sicurezza. La SHC, sigla che sta per solar heating and cooling (riscaldamento e raffreddamento solare) è un'applicazione diretta di energia rinnovabile; il riscaldamento solare dell'acqua ad uso domestico è già ampiamente utilizzato in molti Paesi, ma soddisfa solo lo 0,4% della richiesta globale. La tabella di marcia dell'Agenzia internazionale per l'Energia prevede che entro il 2050 l'energia solare possa produrre annualmente oltre il 16% del fabbisogno di energia per la produzione di calore a bassa temperatura, e quasi il 17% dell'utilizzo totale di energia per il raffreddamento. In tutto il mondo le aziende che lavorano su grandi progetti termoelettrici sono molto vicine a sostituire quasi del tutto l’energia a carbone. La tecnologia è stata testata in molti paesi, tra cui la Spagna, e i progetti sono risultati validi: la sfida è ora di coinvolgere nuovi grandi investitori per scommettere su qualcosa di nuovo. La teoria dell’energia solare termica su larga scala è semplice: specchi curvi chiamati eliostati, posizionati su un terreno, riflettono l'energia del sole e la convogliano verso una torre dotata di un ricevitore sulla sommità. Un liquido a base di sali fusi viene pompato verso il ricevitore per essere riscaldato, e poi di nuovo pompato verso il basso per essere immagazzinato in un serbatoio. Quando serve l'elettricità, il materiale caldo viene utilizzato per riscaldare l'acqua, che crea vapore e mette in moto una turbina.
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1 | L'acciaio zincato svolge un ruolo importante per le strutture di supporto di un tipico impianto termo solare 2 | Gli eliostati riflettono l'energia del sole su una torre dotata di ricevitore sulla sommità 3 | La tabella di marcia dell'Agenzia internazionale per l'Energia prevede che entro il 2050 l'energia solare possa produrre annualmente oltre il 16% del fabbisogno di energia per la produzione di calore a bassa temperatura
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I primi progetti utilizzavano i raggi concentrati per riscaldare l'acqua e il vapore generato per alimentare una turbina. Per rendere il sistema più efficiente, l'industria termo solare ha sostituito l'acqua riscaldata con sali fusi, un mix di nitrato di potassio e nitrato di sodio in un rapporto di 40/60. Questo fluido ha un’alta capacità termica che può essere utilizzata per immagazzinare l'energia, prima di impiegarla nel portare ad ebollizione l’acqua che aziona le turbine. Questi progetti consentono di produrre energia anche in assenza di sole. Gli eliostati sono i componenti principali delle centrali termo solari. Un eliostato è composto da elementi fatti di lastre specchiate che sono supportate da strutture in acciaio zincato a caldo. La sua superficie 2 2 tipica può variare da 1mt a più di 120mt . Di solito un impianto solare in grado di fornire più di 500.000MW di energia elettrica all'anno è costituito da una grande torre centrale dotata di ricevitore e circondata da migliaia di eliostati.
Foto| DLR-Lannert (1), Koza 1983 (2), DLR (3)
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di Iqbal Johal
La zincatura per il futuro 1 |L'edificio è stato costruito su un vecchio parcheggio adiacente alla stazione, ed i lavori del progetto sono stati svolti mentre la stazione era pienamente operativa 2 |Il nuovo snodo ferroviario si collega alla rete di autobus e tram, ed ha anche un comodo parcheggio per le bici 3 |Una caratteristica straordinaria, soprattutto per le banchine, è la sapiente mescolanza dei materiali
Architetti | IDP Architects Foto | David Cadzow
La Stazione di Haymarket, Edinburgo Haymarket, la quarta stazione ferroviaria più trafficata della Scozia, è stata recentemente ristrutturata e ampliata. Il nuovo nodo ferroviario del West End di Edimburgo potrà accogliere un numero di passeggeri che si prevede potranno essere fino a 6 milioni. Il progetto prevedeva la ristrutturazione di una grande stazione preesistente, risalente al 1842. Il progetto di Haymarket prevedeva la costruzione di una stazione che fosse al passo coi moderni viaggi ferroviari. Le strutture aggiunte fanno si che questa stazione sia trasformata in un centro di interscambio per il trasporto, migliorandone i collegamenti con la rete di autobus e tram. Il potenziamento delle strutture potrà adeguatamente fare fronte all’incremento di passeggeri previsto da e per Haymarket. L’ atrio del nuovo edificio, che collega le banchine e le linee ferroviarie, è stato costruito in un vecchio parcheggio adiacente alla stazione ed è costituito da due moduli da 110 tonnellate sollevati in posizione durante la notte: questo ha fatto sì che i lavori venissero eseguiti mentre la stazione era pienamente operativa con poche interruzioni del servizio ferroviario.
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Con 25 milioni di sterline è stato possibile rinnovare la struttura triplicando la superficie d’ingombro dell’atrio fino a 8.700 mt, per soddisfare il previsto aumento del 125% del numero di passeggeri per i prossimi 15 anni. Una serie di scale mobili, ponti e scale collegano la nuova struttura in acciaio e vetro a banchine già esistenti. L’idea principale è stata di creare un ambiente aperto il cui nucleo centrale fosse dedicato al confort dei viaggiatori. Il nuovo atrio, dieci volte più grande dell’originale, ha fatto sì che vi fosse una quantità maggiore di luce naturale che inonda lo spazio, e che vi fossero punti più agevoli di entrata e uscita alla stazione. Schermi digitali sono presenti in tutta la stazione a complemento dei nuovi terminali elettronici che forniscono le informazioni su arrivi e partenze. Si prevede che ogni anno 10 milioni di passeggeri utilizzeranno questo snodo ferroviario entro il 2030. Haymarket Terrace, principale accesso alla stazione, servirà anche la nuova fermata dei tram.
L'acciaio zincato svolge un ruolo importante nel progetto di ingrandimento della stazione di Haymarket. Oltre che per le tradizionali segnaletiche e recinzioni di sicurezza, è stata inserita in diversi modi. L'acciaio zincato è stato utilizzato per il telaio principale della copertura. La tettoia che copre la lunghezza dei binari è costituita da profili in acciaio zincato che sostengono le vetrate. L’acciaio zincato è stato anche usato nelle passerelle per la manutenzione che attraversano i binari, e per la recinzione di sicurezza dei locali sotterranei. Una caratteristica straordinaria, soprattutto nelle banchine, è la sapiente mescolanza dei materiali: l’acciaio zincato posto accanto al vetro, alluminio e lamiere verniciate. Le sezioni di acciaio zincato che sporgono lungo i binari sosterranno il traffico giornaliero che si riverserà sulle banchine.
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Una Prima Tedesca
Il ponte di Naab, Nord Baviera
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Holger Glinde dell'Istituto Feuerverzinken ci spiega il nuovo corso dei giunti ad espansione utilizzati sui ponti in Germania. I giunti ad espansione per ponti assorbono i movimenti e le rotazioni che provengono dalla sovrastruttura del ponte. Quando vengono costruiti, solo una piccola parte di questa complessa costruzione resta visibile. Oltre ad essere sottoposti a sollecitazioni meccaniche, i giunti ad espansione sono soprattutto esposti ad ambienti corrosivi, in particolare alla contaminazione dei sali antigelo. La zincatura a caldo con le sue caratteristiche di durabilità, fornisce una buona soluzione di protezione anticorrosione. Mentre altri paesi ne fanno già uso, in Germania, i giunti zincati ad espansione sono stati utilizzati per la prima volta nel 2016, in seguito alla decisione dell'autorità autostradale del Nord Bavarese di adottarli per la costruzione di un ponte sul fiume Naab (Figura 1 e 3). Il ponte lungo 300 mt, vicino a Pfreimd, fa parte dell'A93, che va da Hof a Regensburg.
Perchè i giunti di espanzione sono così importanti? I giunti di espansione sono molto importanti per un ponte perché consentono: al ponte di espandersi e contrarsi in base alle variazioni della temperatura di proteggere i sostegni al di sotto delle campate di proteggere le strutture in acciaio e cemento che si trovano sotto i giunti e che sostengono il ponte
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I giunti ad espansione per ponti di alta qualità fanno risparmiare denaro Nella maggior parte dei casi, i ponti sono progettati con una durata di 100 anni, mentre secondo le condizioni tecniche supplementari del contratto e delle linee guida per le opere di ingegneria civile (denominazione tedesca: ZTV-ING), la durata utile di un giunto ad espansione deve essere di almeno 50 anni, in base alla categoria 1 di traffico secondo l’Eurocode EN 1991-2. I giunti ad espansione del ponte devono pertanto essere rinnovati almeno una volta nel corso della vita media di un ponte. I dati provenienti dalla Germania, dall'Italia e dalla Svizzera sostengono che i costi relativi al ciclo di vita dipendono considerevolmente dalla qualità dei giunti ad espansione per ponti. Un giunto ad espansione di alta qualità risulta essere molto più economico nel tempo, dal momento che vi sono meno costi di manutenzione, riparazione e sostituzione. Rispetto ad un prodotto di qualità standard, è possibile risparmiare oltre il 40% in 50 anni in base ai costi del ciclo di vita.
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1 | Ponte Naab sull'A93: il primo ponte della Germania con giunti di espansione zincati a caldo 2 | Assemblaggio di un giunto di espansione sul ponte Naab, autostrada A93 3 | Protezione a lungo termine completa: giunto a espansione zincato sul Golden Ears Bridge in Canada 4 | I giunti ad espansione zincati a caldo sono stati utilizzati anche sul Golden Ears Bridge in Canada Foto | mageba (1, 2, 3), David A. Trim (4)
Sommario
La corrosione, causa più frequente dei difetti dei giunti ad espansione per ponti, può essere evitata utilizzando la zincatura a caldo come protezione di lunga durata per l’acciaio. In questo modo, la durata di vita dei giunti ad espansione può essere allungata ed i costi relativi al ciclo di vita possono essere ridotti.
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Difetti provenienti dalla corrosione sui giunti ad espansione per ponti La corrosione è la causa più frequente dei difetti dei giunti ad espansione per ponti. Migliorarne la resistenza alla corrosione è quindi un fattore importante per ottenere il maggior risparmio sui costi nel medio-lungo termine. Poiché le strutture in acciaio che si trovano sotto i giunti ad espansione possono essere soggetti ad elevati livelli di corrosione, è molto importante provvedere ad una protezione con caratteristiche di durabilità.
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1 di Javier Sabadell
Percorsi urbani
Corsia pedonale, Valencia La via pedonale sul fiume Turia collega due quartieri di Valencia (Spagna orientale). Il suo design prevede la costruzione di un pista ciclabile e pedonale e offre una nuova visuale della città. A causa delle condizioni ambientali aggressive della zona, i materiali da utilizzare sono stati scelti in base a caratteristiche di risparmio e durabilità, riducendo al minimo i costi di manutenzione. Nel percorrere la pista pedonale e ciclabile, si percepisce l’atmosfera di relax e confort che i progettisti hanno cercato di trasmettere. La pista porta fino all’Oceanografico, alla città delle scienze e al porto. Per la pavimentazione sono stati utilizzati travi in cemento, mentre il resto della struttura è costituito di profilati cavi d’acciaio. L'obiettivo principale era la creazione di una struttura aperta, leggera, che contribuisse al piacere della passeggiata. Tutte le sezioni in acciaio del ponte sono state zincate a caldo perché avessero i requisiti richiesti di durabilità. La zincatura inoltre fornisce il vantaggio di un rivestimento robusto e resiliente. Un elemento importante nella progettazione della pista pedonale/ciclabile è stato l'utilizzo di profilati cavi d’acciaio per ridurre il peso. Sebbene durante il processo di costruzione un elevato livello di priorità sia stato dato ai particolari e alle saldature della struttura, la decisione di zincare profilati cavi d’acciaio ha dato garanzia di protezione sia nel rivestimento interno che in quello esterno. Anche l'estetica ha rappresentato un aspetto importante del progetto. L’acciaio zincato quindi, è stato verniciato per ottenere la finitura desiderata.
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Per la pavimentazione sono stati utilizzati travi in cemento, mentre il resto della struttura è costituito di profilati cavi d’acciaio
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1+2 | La decisione di zincare profilati cavi d’acciaio ha dato garanzia di protezione sia nel rivestimento interno che in quello esterno
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Pista pedonale e ciclabile sul fiume Turia a Valencia, Spagna
Architetto | Javier Machí Foto | Javier Machí (1, 2, 3), Zeppeline, MRW (4)
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di Iqbal Johal
Fenomeni fluttuanti
Low Carbon Energy Centre, Londra 1 | La penisola di Greenwich è una delle principali aree di
La penisola di Greenwich è una delle principali aree di sviluppo urbano di Londra: include 15.700 nuove case, oltre 300.000 mq di uffici e l’ex Cupola del Millennio trasformata in un’arena coperta, “The O2”.
sviluppo urbanodi Londra 2 | I pannelli della torre sono stati perforati in modo da sfruttare
Al fine di realizzare un aumento dell'utilizzo della cogenerazione, cioè della produzione combinata di calore e di elettricità (CHP) in tutto il Regno Unito e per realizzare a Londra il decentramento dell’energia, il Low Carbon Energy Center della Penisola di Greenwich costruirà nei prossimi anni sulla penisola caldaie tecnologicamente avanzate e CHP che forniranno energia termica alle aziende e alle famiglie
l'effetto moiré Come parte di un vasto progetto di sostenibilità, il Centro Energetico è la più grande rete di calore residenziale in Europa, con le sue 20.000 tonnellate di carbonio risparmiate ogni anno.
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Scultura imponente Il Low Carbon Energy Center di 3000 m², situato in una posizione privilegiata proprio all'ingresso della penisola e adiacente al tunnel di Blackwall, è un punto di riferimento molto visibile e importante che dimostra l’interesse di tutti verso un'energia sostenibile ed economica. Progettato dall'artista inglese Conrad Shawcross, la torre alta 49 mt ha un rivestimento che unisce a sofisticate soluzioni ingegneristiche, complesse ricerche in campo ottico per creare una scultura di grande impatto visivo. Il rivestimento della struttura è costituito da centinaia di pannelli triangolari che si piegano e scorrono sulla superficie della torre formando complessi schemi geometrici, che letteralmente scompongono l’uniformità dei piani fino a creare una superficie irregolare, scolpita, che gioca con i punti di fuga e la prospettiva. I pannelli sono stati perforati in modo da sfruttare il fenomeno derivanti dall'effetto moiré, i modelli di interferenza su larga scala, e di notte un sistema di illuminazione integrato produce, dall'interno della struttura, una serie di composizioni luminose mutevoli.
Pronti per il futuro Per rendere più comprensibile il processo di generazione dell’energia, la sala macchine del Centro e gli uffici della sede sono integrati con un Centro Visitatori che offre un'esperienza educativa interattiva per i gruppi organizzati. La costruzione è iniziata nel 2015 ed è stata completata nel 2016. La base dell’edificio consentirà di adottare soluzioni flessibili nella scelta di nuove tecnologie energetiche, nel corso della durata di vita dell’edificio. Una combinazione di acciaio zincato e di acciaio zincato e verniciato con vernici intumescenti è stato utilizzato all'interno della sala impianti e del Centro Visitatori.
Costruzione della torre La struttura misura 20mt di larghezza e 3mt di profondità ed è costituita da cinque telai a forma di scale a pioli, rivestiti di pannelli di alluminio perforato, ognuno della dimensione di un bus londinese. Questi pannelli triangolari si piegano sulla superficie della torre formando intricati modelli geometrici, fino a creare una superficie dinamica e scolpita. La resistenza alla trazione dell'acciaio, insieme alla sua duttilità, ha reso l'acciaio la scelta più ovvia in quanto ha consentito la creazione di una struttura resistente ma sottile e molto perforata. Oltre alle proprietà strutturali del materiale, l'estetica di tipo industriale dell'acciaio si presta al contesto storico della penisola di Greenwich. Le controventature interne alla struttura riprendono il reticolo di metallo dei vicini gasometri del 1886.
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3 A causa del rivestimento perforato della torre, l'acciaio è esposto agli elementi. Ecco perché, tutte le parti in acciaio sono stata zincate per garantire una duratura protezione contro la corrosione. Le sezioni a forma di scala sono state zincate dopo essere state assemblate. La torre è stata prefabbricata e portata in situ sotto forma di sezioni fatte a forma di scala. Ci sono in totale cinque scale ognuna consegnata in tre pezzi, sollevate in posizione e bullonate a formare un’unica sezione di 49 mt di altezza. Le scale ampie 3 mt sono distanziate una dall’altra 4,5 mt dai rispettivi centri e sono interconnesse da una serie di diagonali. Queste diagonali di collegamento sono incuneate in grossi nodi, dei quali alcuni interconnettono fino a otto elementi. 4 3 | La centrale di cogenerazione (produzione combinata di calore e di elettricità - CHP) utilizza ampiamente l'acciaio zincato per la struttura di supporto 4 | Il Centro Visitatori offre un'esperienza educativa interattiva per i gruppi organizzati 5 | Disegno isometrico del progetto per la Centrale di cogenerazione 5
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Architetti | C.F. Møller Architects Foto | Mark Hadden
60 anni
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di Associazione Italiana Zincatura
di associazione Celebrato a Roma il sessantesimo anniversario dalla fondazione di AIZ -Grand 5 e 6 ottobre Roma, Marriott Hotel 2017 Flora
Associazione Italiana Zincatura ha compiuto 60 anni: fondata nel 1957 da un gruppo lungimirante di imprenditori del settore della zincatura a caldo, AIZ si è distinta per la sua costante attività in promozione della durabilità e sicurezza dei manufatti realizzati in acciao. L’Associazione si adopera nel rafforzare in Italia la sensibilità per la corretta protezione delle opere con la prevenzione della corrosione mediante utilizzo delle straordinarie proprietà che rendono lo zinco e la zincatura gli strumenti più efficaci e affidabili. Questi sono stati sessanta anni di crescita culturale per AIZ che ha contribuito incessantemente allo sviluppo tecnologico e normativo della zincatura a caldo ed ha puntato con intensità alla diffusione delle conoscenze ed all’aggiornamento dei professionisti dell’acciaio. In particolare, in questi decenni, si è fatta promotrice di una serie di attività che spaziano dalla produzione editoriale di monografie e manuali tecnici sulla zincatura a caldo (consultabili sul sito www.aiz.it) alla organizzazione di eventi, seminari e convegni sulle costruzioni in acciaio e le relative sfide, in termini di efficienza, sostenibilità, sicurezza, durabilità e protezione dalla corrosione. Inoltre, Associazione Italiana Zincatura ha offerto ed offre, in modo gratuito, un supporto a quanti, ingegneri, architetti e tecnici dell’acciaio, abbiamo esigenza di porre questiti per ottenere il migliore risultato dalla zincatura a caldo. È, inoltre, promotrice del marchio di qualità HiQualiZinc, del quale ha redatto il Disciplinare Tecnico scaricabile dal sito web www.hiqualizinc.it. “L’aver raggiunto il traguardo del 60° anniversario dalla fondazione ci inorgoglisce e ci fa guardare al futuro con rinnovata fiducia. Non è scontato che ad un settore industriale importante corrisponda sempre un’ associazione strutturata ed efficace come è stata e continua ad essere AIZ per la zincatura a caldo. Per questo abbiamo celebrato questo evento, con l’auspicio di poter mettere ancora a lungo al servizio del settore l’esperienza tecnica maturata in questi decenni.” Associazione Italiana Zincatura, Il Presidente Carmine Ricciolino 15
02|2017 ZINCATURA A CALDO Partecipanti alla tavola rotonda da sinistra: Prof. Ing. Mario De Miranda – Presidente del Collegio Tecnici dell’Acciaio, Dott. Claudio Andrea Gemme – Presidente del Gruppo Tecnico Industria e Ambiente Confindustria, On. Avv. Umberto Del Basso De Caro – Sottosegretario di Stato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Ing. Massimo Sessa – Presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, Ing. Gianni Massa – Vice-presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, Arch. Diego Zoppi – Consiglio Nazionale degli Architetti PPC
In occasione del 60° anniversario dalla propria fondazione, il giorno 5 ottobre 2017 a Roma, AIZ ha organizzato una tavola rotonda sul tema:
Un futuro da costruire Stato del patrimonio immobiliare italiano Il patrimonio immobiliare italiano presenta un’anomalia rispetto a quello di altri Paesi industrializzati: oltre il 90% di ciò che è stato realizzato a partire dagli anni trenta del secolo scorso è in cemento armato e la restante parte è in acciaio o altri materiali. In altri Paesi questa percentuale può anche invertirsi. Senza voler approfondire i motivi che hanno comportato questo risultato, sta di fatto che gli edifici in cemento armato con oltre 50/60 anni di vita sono soggetti al degrado naturale del cemento, soprattutto carbonatazione ed ossidazione delle armature. L’Italia è prevalentemente un Paese sismico e gli effetti possibili dei terremoti sulle costruzioni di pietra o di cemento a fine vita non possono che preoccupare tutti. Recentemente, dopo frequenti eventi tellurici, la politica sta seriamente pensando a misure utili ad una seria prevenzione, che seppure costose sono molto più economiche degli interventi riparatori o di ricostruzione, senza
contare l’importanza della sicurezza delle vite umane. I presenti alla tavola rotonda, introdotti dal Prof. Ing. Attilio De Martino, Professore Ordinario di Tecnica delle Costruzioni – Università di Napoli Federico II, hanno messo in evidenza il contributo che la scelta delle costruzioni in acciaio può dare al raggiungimento degli obiettivi e hanno sottolineato la rilevanza della protezione dalla corrosione e della zincatura a caldo per assicurare che le caratteristiche essenziali delle costruzioni si mantengano inalterate nel tempo. Unanime è stato l’apprezzamento per l’iniziativa di AIZ che ha fatto riflettere sulle opportunità per il futuro e sulla necessità di forte impulso all’industria delle costruzioni, per avviarsi su un percorso virtuoso e sfruttarne, inoltre, l’effetto come volano di sviluppo. 16
Delizia zincata
"Structangle I" è una parola coniata dal filosofo coreano Byung-Chul Han, che significa "groviglio strutturato". A cosa questo termine si riferisca, è ben illustrato nella scultura "Structangle II", dell'artista Angelika Summa. Essa consiste in una striscia di acciaio, piegata e saldata a formare una palla avvoltolata che non mostra né l'inizio né la fine dell'avvolgimento. Negli spazi rimanenti sono state saldate strisce contorte in acciaio, che elevano la scultura, dando l'impressione di un sole galleggiante con i suoi raggi. La scultura, posta in uno spazio pubblico, è stata zincata per aggiungere profondità e per la protezione alla corrosione. Artista+ Foto | Angelika Summa