CRISTIANO PALLARA
AVRUPA
IN FONDO ALLA NEVE I quadri di Cristiano Pallara sono potenti perché sono essenziali. C’è qualcosa di immediato, di estremamente preciso, non c’è una pennellata di troppo. Old Lady, donna-paesaggio, tu e il luogo alle tue spalle avete la stessa consistenza. Non ti sei mai spostata da dove sei nata, ti sei identificata con la tua terra. Tu Old Lady hai una patria. Non piangi, non ti disperi, aspetti. Nero, grigio, bianco, questi quadri sono racconti d’inverno. Cristiano Pallara, io lo vedo come una sorta di medico-pittore. Lui dipinge le sua cavie, i suoi esperimenti. Questi sono quadri violenti eppure non ci sono scene di violenza. E’ un’Europa clinica, solitaria, a tratti demente. Nella grande Europa nessuno sa dove sei, dove ti nascondi, nessuno sa che di giorno, a petto nudo sbricioli il fumo, nessuno sa che esisti. Ecco una cavia spuntare fuori, un topolino illuminato dalla luce di un neon. Un animaletto delicato, zampette rosa, coda rosa a forma di uncino, musetto rosa, occhietti rosa, sullo sfondo un celestino ospedaliero. Neanche l’inverno sa che esisto. Europa sperimentale, fragile, cosa vuoi da me? Cosa vuoi, con le tue centomila domande? Polverose cronache vengono narrate in questi quadri apparentemente ludici. Personaggi solitari fanno qualcosa di poco chiaro.
Un signore anzianotto indossa una camicia sportiva. Anche lui mi fa pensare a un mondo clinico, tenuto sotto osservazione. Ognuno di noi si è messo in posa e sta aspettando un bel calcio nel culo. Donne che guardano lontano, che aspettano, il nuovo mondo sta per giungere anche se in ritardo. Donne immerse in paesaggi silenziosi dove non c’è nessuno…dove non si sorride. L’Oriente mi chiama. L’ufficiale mi guarda, ha un ghigno soddisfatto. E’ una figura ambigua. Europa innevata. Europa militare, tenuta sotto controllo. Non resta che sbriciolarmi un po’ di fumo col petto all’aria aperta magari ai piedi di un boschetto. Bambina vestita con abiti di chiesa, hai le mani giunte vicino al viso, hai un viso incattivito. Dovresti essere contenta, oggi è domenica, si va a pregare. Dovresti essere felice di andare a giocare con le amiche, invece no, mi guardi male. Anche tu come l’ufficiale hai uno sguardo non umano, sei una bambina quasi adulta. Steso in un boschetto orientale nella terra di Eurasia sotterro il mio corpo. Lunghi tronchi lanciati verso il cielo. Sotterro il mio corpo, qui, lontano dai conquistatori, l’Europa è pronta ed io mi sto dissolvendo. Aldo Augieri
OLD LADY Olio su tela 54x40cm 2019
S.T.
Olio su tela 40x50cm 2018
N° 9
Olio su carta 20x20cm 2018
F-35?
Olio su tela 30x30cm 2018
Massage in a butt hole (x MT) Olio su carta 35x35cm 2019
Una figlia devota Trittico Olio su carta 50x35cm cad 2018
Eurasia
Acrilico su carta 135x200cm 20172017
Uomo che sbriciola il fumo Olio su tela 58x40cm 2019
Un certo Cristiano Pallara (Lecce, 1976) Respira... Artista visivo, Curatore occasionale, Giocattolaio. Vive e lavora tra Lecce, Palagiano (TA) e Istanbul. Finalista al Premio Celeste 2008 e al Premio Combat 2012, già presente con la Galleria Paolo Erbetta di Foggia alle più importanti Fiere di Arte Contemporanea, il Padre continuava a dire che è un disgraziato... Dal 2015 insieme a Z.N.S.project e RivaArteContemporanea è promotore del progetto "2° Piano" dove apre la sua casa/ studio all'accoglienza, ospitando giovani Artisti. foto di irem Çakır
Cristiano Pallara
Avrupa a cura di Z.N.S.project
In Fondo alla Neve, testo di Aldo Augieri Graphic design: www.absolutzero.it Fotografie: Antonella Pucci Un ringraziamento particolare a Margherita per la pazienza e il sostegno e Pippo (JeffersonLavanderia) per l’ospitalità