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Intra Calferol - Uova dure da rompere!
La qualità di un uovo può essere valutata sulla base di diversi standard che definiscono sia le sue caratteristiche interne, sia quelle esterne. Per i produttori l’aspetto e la qualità di un uovo hanno implicazioni economiche: ne sono l’esempio la presenza di uova di scarto e il loro conseguente declassamento.
Qualità del guscio
Kramer definisce la qualità come l’insieme delle caratteristiche di un determinato alimento che influenzano l’accettazione o il rifiuto di esso da parte del consumatore. È corretto affermare quindi che i consumatori scelgono gli alimenti in base alla qualità, incluso l’aspetto visivo del cibo stesso. Parametri come uniformità, intensità del colore e consistenza sono solo alcuni degli esempi che i consumatori utilizzano per giudicare la qualità di un alimento.
Parlando di uova, la qualità può essere valutata sulla base di diversi standard che definiscono non solo le caratteristiche interne ma anche esterne dell’uovo. Per i produttori l’aspetto e la qualità di un uovo hanno implicazioni economiche: la presenza di uova di scarto e il loro conseguente declassamento ne sono l’esempio. Con l’avanzare dell’età di un gruppo di ovaiole in produzione, è comune assistere a una riduzione non solo della produzione ma anche della qualità delle uova. Galline più anziane producono uova più grandi ma depositano le stesse quantità di minerali per la produzione del guscio, per cui è comune che i gusci diventino più sottili e più fragili, portando quindi a una minore resistenza alla rottura e a una maggiore incidenza di uova con guscio incrinato o danneggiato.
I «mattoni» e il «cemento» essenziali per il guscio: calcio, fosforo e magnesio
Il guscio è composto principalmente da lunghe colonne di carbonato di calcio (98,2%). Minerali come fosforo, magnesio, zinco, potassio, manganese e rame costituiscono il resto della matrice del guscio. È noto che il calcio funge da “mattoni” del guscio poiché è il minerale più abbondante. Tuttavia, sebbene gli altri minerali siano presenti solo in quantità minime, la loro importanza nel fornire al guscio struttura e forza non deve essere trascurata. Questi micro-minerali hanno proprietà leganti il calcio, fungendo quindi da “cemento” per i mattoni. La qualità di un guscio in termini di porosità, spessore e resistenza alla rottura dipende tutta da questi componenti essenziali.
La vitamina D 3 gioca un ruolo chiave nel permettere il trasporto di questi minerali dall’intestino al flusso ematico. Un deficit di vitamina D 3 comporta uno scarso assorbimento di questi minerali, con conseguenze negative sull’apparato scheletrico e sul guscio dell’uovo.
Negli allevamenti di galline ovaiole dalle 50 settimane in poi è pratica piuttosto comune fornire gli animali di una supplementazione specifica e puntuale attraverso l’acqua da bere, soprattutto se si tratta di migliorare la qualità del guscio e la robustezza dell’apparato scheletrico. Intra Calferol fornisce agli animali vitamina D 3 a elevata biodisponibilità, calcio chelato, magnesio e una fitasi stabile in ambiente acquoso. Il tutto per supportare la produzione di uova di alta qualità.
Prova di campo con Intra Calferol
L’influenza di Intra Calferol sulla qualità delle uova è stata valutata in una prova di campo in Italia, su 44.000 galline Lohmann Brown allevate in voliera. L’allevamento consisteva di 4 box separati. Il box 2 (22.000 galline) è stato selezionato come controllo, mentre il box 4 (22.000 galline) è stato selezionato come gruppo di prova Intra Calferol. Intra Calferol, un integratore concentrato di vitamina D 3 , calcio e magnesio chelati e “phosphate-releaser” è stato aggiunto all’acqua da bere secondo un protocollo prestabilito e al dosaggio raccomandato di 1 litro di prodotto in 1.000 litri di acqua. La sperimentazione è iniziata quando le galline avevano 69 settimane di età ed è continuata per 12 settimane. La raccolta delle uova, l’analisi di laboratorio e l’analisi statistica dei dati sono stati condotti dal Dipartimento di Nutrizione Animale dell’Università di Bologna. Dai due capannoni oggetto di prova, un totale di 400 uova/capannone sono state campionate casualmente all’inizio della prova (T0), dopo 6 settimane (T1), dopo 12 settimane e alla fine della prova (T2) per la determinazione dei principali parametri di qualità del guscio e dell’uovo.
Miglioramento della qualità del guscio
Il peso e lo spessore del guscio sono stati entrambi migliorati dopo il periodo di trattamento con Intra Calferol, come mostrato rispettivamente nella Figura 2 e nella Figura 3. In 12 settimane il gruppo Intra Calferol ha migliorato il peso del guscio del 4,3% (pari a +0,28 g) e dello spessore del guscio del 4,2% (= +0,02 mm). Ciò è probabilmente dovuto al miglior utilizzo di “mattoni” (calcio) e “cemento” (fosforo e magnesio) da parte del gruppo trattato, con conseguente miglioramento della qualità del guscio.
Un guscio più pesante e spesso, nelle uova deposte da animali trattati con Intra Calferol, ha dato uova con un migliore carico di rottura, come evidenziano i dati della Figura 4. Sia al tempo T1 sia al tempo T2, il miglioramento della resistenza alla rottura del guscio d’uovo del gruppo Intra Calferol è stato costantemente superiore a quello del gruppo di controllo. In 12 settimane il miglioramento del carico di rottura grazie a Intra Calferol è stato del 6,2% (pari a +0,23 kg). Tutto questo a conferma del migliore utilizzo di calcio, fosforo e magnesio nel gruppo trattato con Intra Calferol.
In conclusione, l’integrazione di Intra Calferol ha contribuito a migliorare significativamente la qualità del guscio in termini di peso e spessore, portando a un significativo miglioramento del suo carico di rottura. Meno uova rotte = più uova commercializzabili!
Contenuto sponsorizzato Intracare
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