Frame You[th]
Un viaggio tra le media-esperienze dei giovani
Frame You[th]
Un viaggio tra le media-esperienze dei giovani
La presente pubblicazione si basa sulle esperienze personali dei giovani che hanno partecipato al progetto di 18 mesi Video Volunteers a livello locale e internazionale. Hanno preso parte a scambi sui media, corsi, incontri educativi paritari, interviste di focus group, flash mob e altri programmi mediali e di attivismo sociale. Il contenuto rappresenta i loro punto di vista, interessi e risultati. La sua realizzazione è stato guidata e supportata dagli educatori ai media e coach paritari.
Titolo originale: FRAME You(th) – un viaggio tra le esperienze dei giovani ©2012 tutti I diritti riservati agli autori di questa pubblicazione. Grafica e impaginazione: Mobil Kiadó és Grafikai Stúdió Kft. Responsabili della produzione: Andrew Hannes, Michele Di Paola, Kriszta Zsiday Responsabile della realizzazione: Gyula Sandor
Sommario CAPITOLO 1: Il creatore sono io… - Io sono… - Me DIA
CAPITOLO 2: In ebollizione - Riflessi allo specchio - Hola, Hi, Ciao, Geia sou, Szia, Ahoj - Ci chiamiamo…
7 8 11 17 18 21 24
INTERMEZZO: A modo mio…
27
CAPITOLO 3: Transformatori
31 32 36
- C’era una volta… - Wow…
CAPITOLO 4: Una storia senza fine - Scoperta - Futura
L’IGNOTO
39 40 43 47
Sommario
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Capitolo 1 Il creatore sono io‌
Io sono...
...non un Broccolo! [8 ]
Capitolo 1 | Il creatore sono io‌
“Pensavo non mi sarebbe mai successo… Mi chiamo Veronika Schweighoferovà. Ho 19 anni e quest’anno mi diplomerò alla scuola secondaria. Mi piacciono gli spaghetti, viaggiare, le belle idee, lavorare e prendermi cura dei bambini, il colore verde e la musica composta da Yann Tiersen.
Mi chiamo Szabina Kun dalla capitale dell’Ungheria. Ho appena compiuto 20 anni e sono una Media Freak. Sto finendo il liceo a Budapest. I miei hobbies sono la fotografia, il filmmaking, la corsa e la bicicletta. Ho grandi piani per il futuro e spero davvero che I mei sogni si realizzeranno, come studiare in Danimarca, avere il mio appartamento e lavorare in uno studio Tv o una casa di produzione cinematografica.
Mi chiamo Sara . Ho una laurea in Scienze Sociali e ora sto lavorando a Milano. Lavoro in una Coop Focus e mi occupo di CriticalCity, un gioco real-life di trasformazione urbana. Mi chiamo Orfeas Gemenetzidhs, vengo dalla Grecia ed ho 16 anni. Studio alle scuole superiori e mi piace soprattutto giocare a calcio.
Capitolo 1 | Il creatore sono io…
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Mi chiamo Emese Muri. Il mio soprannome è Em , ho 22 anni e vengo dall’Ungheria. Ho passato la maggior parte della mia vita a studiare. Mi sono laureata in Pedagogia all’Università di Miskolc. Oltre a studiare insegno ai giovani a migliorare le loro abilità nel dibattito pubblico. Sono anche leader dell’Imre Sinkovits Drama Team di Sajolàd, Ungheria, dal 2009. Questo gruppo è composto da talentuose persone provenienti da scuole elementari, giovani o anche adulti dell’area di Sajolàd. Video Volunteers mi ha motivato ad esprimere un interesse per il video making che ora sta diventando una parte importante della mia vita. Apprezzo e ricordo le seguenti cose: dare un valore, lifelong learning, e acquisire una conoscenza attraverso la pratica. Faccio qualsiasi cosa per perseguire I mei obiettivi; cosicché ho una prospettiva massimalista e molta resistenza.
“Non essere…” http://vimeo.com/36337582
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Capitolo 1 | Il creatore sono io…
Mi chiamo María Gómez. Ho lasciato l’università 5 mesi fa per prendere un po’ di respiro e ora sono una ragazza alla pari in Svezia. Ho 18 anni. Mi piace fare quello che mi va in ogni momento. Amo sentrmi libera e felice (come una bambina). Mi piace viaggiare il più possibile, conoscere nuove persone, fare giochi di prestigio, nuotare nel mare, guardare le stelle, perdermi... divertirmi!
Mi chiamo Tamas Mahner. Studiavo Lavoro giovanile e ora lavoro in Egyesek come coordinatore progetti. Ho 25 anni. La cosa che preferisco è viaggiare, andare ai fesitval, fare snowboard in montagna.
…dovevo darmi una mossa!”
Me DIA
Sharing is scary Capitolo 1 | Il creatore sono io‌
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“L’educatore dice Sharing is Caring… Sono sempre stata interessata a capire come I media possano
“manipolare” le nostre menti (come I nostri standards di bellezza e moda o quello che dobbiamo o non dobbiamo fare) Quello che intendo è che se una cosa è davvero buona allora la gente comincerà a seguirla, e se la maggior parte delle persone fà la stessa cosa, le restanti sembrano sbagliare. Così sono interessata a mostrare che ci sono altre opzioni alternative e che non è una brutta cosa. Vorrei anche far sì che la gente pensi a questioni significative: salute, antidiscriminazione, riciclaggio dei rifiuti, stile di vita... Bé, non ho partecipato a molte produzioni perché ho iniziato a partecipare ai media durante e dopo ViVo. Ho preso parte a qualche gruppo video e foto in ViVo. Sono anche apparsa su una TV locale e sulla stampa per parlare dell’esperienza come volontaria. Ho un blog che descrive la mia esperienza di ragazza alla pari a Malmö, dove spiego perché sono una au pair, perché ho lasciato l’università e quello che faccio. Peparati alla Robodance: http://vimeo.com/31334993 Palle che uniscono persone: http://vimeo.com/27099498
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Capitolo 1 | Il creatore sono io…
Nella mia opinione I media sono un grande mezzo per esprimerci. Attraverso I video posso mostrare I mei sentimenti e le mie emozioni, posso facilmente documentare ogni singolo momento della mia vita e divertirmi mentre lo faccio. Ho un micro blog che aggiorno quasi ogni giorno, un account Twitter, che sta diventando sempre più popolare ogni giorno. Viviamo nell’era dei social media, e sono un mezzo utile per stare al passo con le cose che succedono intorno a noi. Il mio blog: http://imszabcsii.tumblr.com/ I miei video sono disponibili sul canale Vimeo di ViVo: https://vimeo.com/videovolunteers
Uso i media per comunicare e condividere informazioni, foto, news e video con la gente per il mio e il loro divertimento. Cinque anni fa ho creato un account YouTube per condividere alcuni dei miei video sui miei amici, sulle mie esperienze, le mie idee e I miei scherzi. Ho creato circa 40 video; quello che preferisco è Fiat Duna Remake. Mi piace questo video perché è il primo che ho montato ed è buono, nonostante il fatto che io non abbia alcuna competenza di montaggio. Mi piace anche Ampie Strette Torino perché è l’ultimo realizzato e dimostra che sono migliorata nel montaggio. http://www.youtube.com/user/videodellavita/videos
Nella mia opinione usare I media è un gran modo di presentarsi. Presentarsi non significa solo girare un’autobiografia, ma anche il modo in cui possiamo dare una forma concreta alle idee o ai sentimenti. In questo modo, puoi imparare di più su quella persona. Penso che un modo molto bello per esprimere se stessi sia attraverso la camera. E’ una scatola magica che si connette con tutto quello che vediamo e tutto quello che udiamo e allo stesso tempo lo registra! Wow! : -) Ho girato un breve documentario durante la One World Documentary Film School, qualche video divertente con gli amici, un video attivista per il progetto New Media Change for the Community e sto adesso aiutando con la produzione del ViVo focus group.
Uso i media soprattutto p e r divertimento ma anche per tenermi aggiornato. Ho partecipato ad un sacco di video ma ne ho creati pochi. (http://www.facebook.com/video/video.php?v=1733022567185)
Capitolo 1 | Il creatore sono io…
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Uso I media tut ti I giorni per scopi orientativi, per migliorare la mia conoscenza sul video e sulla fotografia e ovviamente per rilassarmi e divertirmi. Il mio pezzo ungherese preferit: Szalontudo http://www.youtube.com/watch?v=eBk9vxffjxw Il mio pezzo preferito straniero: Spin http://www.youtube.com/watch?v=oP59tQf_njc Da quando gli ingegneri hanno creato le camere digitali e le hanno condivise con il pubblico, ho assunto il ruolo di fotografo di famiglia, quando facciamo qualche viaggio. Dal 2008 sono un giornalista e un fotografo per il giornale locale, il Ládi Körkép. Il progetto Video Volunteers mi ha incoraggiato ad assemblare una squadra di giovani interessati ai media. Abbiamo iniziato a lavorare con persone uniche in produzioni uniche. Il risultato sono stati 2 video musicali con trailers. Le mie responsabilità includevano girare le scene con la camera, reclutare gli attori e I partecipanti ai video e formare il cantante ai metodi di montaggio. Visible-Invisible http://vimeo.com/23691516 Dwoja – Elégia Official Videoclip http://www.youtube.com/watch?v=R5VFSmSStuo Dwoja – Átvészelem Official Videoclip http://www.youtube.com/watch?src_vid=vRkNmfvU7Tk Simple http://vimeo.com/38722981
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Capitolo 1 | Il creatore sono io…
I cortometraggi “Visible-Invisible” e “Simple” sono stati realizzati durante I training internazionali. Il corto “Invisble” è stato girato e montato in Grecia in un gruppo interculturale. Lo abbiamo fatto insieme – tutti hanno avuto la possibilità di girare con una camera, tutti hanno contribuito al processo di scrittura dello script, etc. Il video “Simple” è stato realizzato in Olanda e io ho preso parte alla condivisione delle idee e al montaggio dell’intero video.
Sono orgoglioso di tutte le produzioni in modi diversi. La cosa che le accomuna è la volontà, il lavoro e l’ammirazione. Quando penso a qulacuno di essi, ritrovo momenti che mi commuovono. La sfida nella produzione di film internazionali è la barriera linguistica, e bisogna discutere tutte le questioni relative alla produzione in una lingua comune (per esempio in inglese). Attraverso la mia arte mi piace creare emozioni e evocarle nell’audience. Sono orgoglioso dei video Dwoja perché hanno una grossa squadra alle spalle.
Personalmente questo è il modo in cui posso esprimere la mia creatività. Questa è la parte artisitica del mio essere. Ho alcuni video del nostro progetto che sono consultabili ai link qui sotto. Quello più amato è a proposito del Campo Internazionale di Volontariato che è stato anche mostrato a un film festival no-profit chiamato Faces of Volunteering in Ungheria. https://vimeo.com/user3454455
”...ci vuole coraggio per lavorare con gli altri e condividere la tua storia.” Capitolo 1 | Il creatore sono io…
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Capitolo 2 In ebollizione
Riflessione allo specchio
Dimmi, che cosa vedi?
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Capitolo 2 | In ebollizione
“All’inizio non ho visto nulla… Per me la sfida maggiore è stata stabilire una comunicazione con le persone che potevano non capire o parlavano a malapena il linguaggio comune del training: l’inglese. Ci siamo abituati al linguaggio tecnico del film, anche se non è stato facile fin dal principio.
Per me il tempo trascorso in Ungheria durante il training ViVo nell’estate del 2011 è stato davvero fecondo. La sfida più grande è stata il lavoro di gruppo. Non solo mostrare le mie idee, il mio punto di vista, ma anche ascoltare gli altri e fare compromessi. Se vuoi creare una buona squadra, ricordati: sharing is caring! Condivisione è cura!
Ho maturato molte abilità lavorando con altre persone non solo a proposito dei media, ma sulla cooperazione, la comprensione e il coinvolgimento attivo degli altri. Quando compi un lavoro creativo e sei concentrato nel creare qualcosa che contenga valore, ci vuole molto tempo. La mancanza di tempo è stata la sfida maggiore per me perché voglio fare sempre meglio e potrei fare video all’infinito. ſ
Capitolo 2 | In ebollizione
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La prima sfida è il linguaggio perché non è facile esprimere tutto ciò che desideri in un altro linguaggio. Quando abbiamo cominciato, ci vergognavamo tutti di non parlare un inglese PERFETTO, ma quando successivamente ci siamo sentiti più sicuri l’atmosfera era bella. Abbiamo anche iniziato a usare le mani, il linguaggio del corpo e altri metodi di comunicazione, così che nessuno si sentisse discriminato. Per esempio: Dovevo girare un video con un ragazzo che non parla inglese ed era il regista. Penso fosse il miglior regista potessi avere perché potevamo capirlo solo osservando I suoi movimenti e gesti. Un’altra sfida difficile è stata scegliere un “compagno” perché lui/lei ti deve supportare, aiutarti, parlare dei tuoi sentimenti, problemi... significa credere in qualcuno che non conosci durante tutto lo scambio. Personalmente, il mio “compagno” è stato così bravo da farmi sentire a mio agio e sicuro. Nella mia opinione, la sfida più difficile è stato il laboratorio personale, trovare ed esprimere te stesso e la tua opinione. Non avevo mai pensato a me stesso, così trovarmici è stato difficile e dopo aver mostrato all’intero gruppo I nostri pezzi artistici, I nostri disegni, e per 3 minuti compiere una performance personale… Queste attività sono state perfette per creare una buona atmosfera e una maggiore vicinanza tra di noi.
…finché non mi sono visto, attraverso la telecamera.”
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Capitolo 2 | In ebollizione
Hola, Hi, Geia sou, Ciao, Szia, Ahoj
Vedi la differenza? Capitolo 2 | In ebollizione
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Comunicazione, tempo, idee, cooperazione… Lavorare in un team internazionale è sempre più divertente e ci sono più opportunità di apprendimento dal momento che non solo crei media, ma incontri altre personalità, idee, culture e stili di lavoro. Ci vuole tempo per adattarsi, ma ne vale la pena perché ha un effetto anche sulla tua storia, che diventa più colorata. In Ungheria, mentre lavoravamo su un laboratorio sui media per un gruppo di orfani, eravamo più concentrati sulla loro crescita che non sulla nostra. In questo modo, potevamo contribuire con quello che avevamo imparato durante il progetto. Quando I ragazzi hanno visto una camera sono stati così felici di toccarla e I media possono essere un mezzo utile nel lavoro educativo con giovani svantaggiati.
Durante l’esperienza con ViVo la sfida maggiore è stata essere capace di spiegare le mie stesse idee perché non parlo inglese molto bene. Avevo molte idee ma era difficile spiegarle agli altri.
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Capitolo 2 | In ebollizione
Bè, la barriera linguistica può essere una difficoltà durante il lavoro con persone provenienti dall’estero. E spesso anche il tempo ci limita; intendo l’avere una certa scadenza alla quale il lavoro deve essere pronto. Puoi gestire il tempo con I locali in modo migliore. Ma, d’altra parte, lavorare con persone di diversi paesi è così interessante, perché si imparano molte cose.
prima differenza era la conoscenza precendente. In generale I partecipanti avevano qualche esperienza concernente I media (fotografia, film, etc.). Il mio gruppo Ungherese aveva soltanto conoscenza hobbistica che voleva estendere. La seconda grande differenza era il linguaggio. Credo sia molto più facile comunicare nel nostro linguaggio nativo. La maggior parte dei partecipanti aveva l’inglese come linguaggio aquisito “conscio”; nonostante ciò ho avuto difficoltà a parlare con loro. I fraintendimenti erano usuali nel training, mentre a casa non ci sono questo tipo di problemi. La terza cosa che vorrei davvero enfatizzare è che il gruppo Ungherese aveva un’attitudine più positiva e un maggiore entusiasmo che quello internazionale.
…è sempre lo stesso non importa dove sei!” Capitolo 2 | In ebollizione
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Noi ci chiamiamo‌
Umani! [ 24 ]
Capitolo 2 | In ebollizione
“MA... Ho imparato che sono piuttosto impaziente :-) E che quando lavoro in gruppo, confermo il mio credo che ognuno è una personalità unica, che nasconde un grosso fuoco d’artificio! :-)
Quando lavoro in gruppo, mi diver to di più che lavorando da solo. Ottenere feedback e condivere idee accresce il mio punto di vista e la mia creatività allo stesso tempo.
Sono una persona disponibile, così cerco di accettare le scelte degli altri, e per me praticamente tutto va bene, ma se non mi piace qualcosa lo dico. Questo va bene quando non devi scegliere, ma aiutare e dare suggerimenti. E’ stato difficile quando ho lavorato come regista perché decidere quale idea sia meglio di un’altra, cercare di far bene, mantenere l’ordine e prendere decisioni non è stato facile per me. Ho imparato che se spieghi tutto chiaramente e bene, non dovresti avere problemi. Tutti si devono sentire utili e a proprio agio, così che il lavoro di gruppo risulti piacevole. Devi rispettare tutti ogni momento, anche quando ti trovi in una situazione critica (montare a mezzanotte) e ti senti stressato e arrabbiato, perché la gente nel tuo gruppo si sente allo stesso modo.
Capitolo 2 | In ebollizione
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Lavorando in gruppo ho imparato che a volte seguo solo il mio progetto e le mie idee, così ho dovuto ascoltare altre persone e fare compromessi riguardo alle idee. Ho imparato che le altre persone difendono le loro idee, ma che devo discutere le mie scelte se le mie idee sono buone. Nella mia opinione il lavoro di gruppo è basato sull’empatia e la tolleranza. Dobbiamo accettare gli altri, rispettare le idee e I pensieri degli altri. Conoscere se stessi e gli altri è difficile, ma è un bell’obiettivo. Uno deve mantenersi paziente e comprensivo con gli altri membri del gruppo. Questo è un gesto nobile, che mostra umanità e disponibilità all’aiuto. E’ importante che nel lavoro di gruppo la performance individuale non siai importante se comparata alla comunicazione e alla cooperazione.
…a volte ce ne dimentichiamo!
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Capitolo 2 | In ebollizione
InterMezzo
A modo mio‌
di Szabina [ 28 ]
InterMezzo
Ho partecipato a tutti I training di Video Volunteers, che ho trovato molto interessanti, utili e istruttivi. Prima di tutto, ho avuto la possibilità di andare in Grecia e visitare un paesino in un parco nazionale di nome Laimos. Ho fatto il pieno di esperienze e accresciuto la mia conoscenza riguardo al video making. Il metodo di lavoro è basato sulla conoscenza esperienziale (learning by doing) che significa che non ci sono noiosi discorsi di lettori, ma solo cose pratiche. Siamo usciti nella natura con una camera e un treppiede e abbiamo iniziato a girare. Tutti sono stati fortunati, perché ci trovavamo in un gruppo internazionale. Io ero con un ragazzo slovacco di nome Thomas e con Teresa, che è polacca, ma vive in Italia. Questo era il nostro primo progetto e memorabile, abbiamo scoperto la cittadina, e abbiamo inventato una storia di fiction. Ho trascorso 10 memorabili giorni in Grecia, e mi sono fatta molti nuovi amici, da differenti paesi d’Europa, come Spagna, Italia, Slovacchia e Grecia. Alla fine avevamo un prodotto finale, che è uno spot su questa amabile regione.
Dopo il ritorno a casa ho dovuto digerire tutte le cose successe. Ho iniziato a orgainzzare una flashmob nella mia città. Volevamo mostrare ai passanti che la vita è divertimento e come l’acqua cambi ogni cosa. Questo è stato molto più divertente di quanto mi aspettassi, ho raccolto un gruppo di amici e siamo andati a Piazza Deak, che è un comune luogo di aggregazione tra I teenagers ungheresi. Il video è visibile qui: https://vimeo.com/27097811
https://vimeo.com/27092329
InterMezzo
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Il secondo training è stato nel mio paese natale, ma non nella capitale. Stavolta la location era Hollókő, che è un villaggio etnografico in Ungheria e parte del patrimonio mondiale. Siamo stati molto motivati lì, quest’area rurale è veramente bella. Vivevo con la mia migliore amica; abbiamo creato molti video, recitato una sopa opera, visitato dei bambini in un campo e anche dei detenuti a Balassagyarmat. Se devo scegliere una cosa interessante, direi che visitare I carcerati è stato un momento unico e memorabile. Abbiamo mostrato loro I video che avevamo creato fino ad allora. All’inizio ero un po’ impaurita e mi facevo molti castelli. Camminare attraverso il carcere e I cancelli di sicurezza è stato terribilmente deprimente. Dopo 20 minuti di cammino siamo arrivati alla cappella del carcere, dove la proiezione avrebbe avuto luogo. Era meraviglioso vedere che tutti I carcerati erano interessati ai nostri film e ci facevano delle domande.
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InterMezzo
La Spagna è il paese più bello che io abbia mai visitato. Un meeting paritario ebbe luogo lì. C’erano la maggior parte dei partecipanti precedenti, ma anche dei nuovi arrivi. Malaga è situata sulla costa andalusa. Scopo dell’incontro è stato ricordare quanto ottenuto e pianificare il programma futuro. Abbiamo praticato dei gruppi di riflessione (flocus group), che sono una forma di ricerca. Lentamente ViVo è diventato parte della mia vita. Ho avuto molto e ho dovuto affrontare molte sfide. Ho apprezzato molto il poter partecipare in un grande gruppo internazionale, ho migliorato il mio inglese e le mie competenze video, ho fatto nuove amicizie, e ho belle memorie che mi rimarranno per sempre. Sono contenta di essere stata coinvolta, e non voglio che questo finisca. Potrei stendere una lunga lista a proposito di quello che ho imparato fino a adesso. Ho appreso le basi di utilizzo di Adobe, tecniche di ripresa, come dirigere un gruppo, organizzare eventi, la tolleranza e la comprensione. Grazie di tutto!. Köszönöm! Sono grata per avervi conosciuto tutti, amo I formatori, tutti I programmi.
Capitolo 3 Transformatori
C’era una volta‌
Stai ascoltando? [ 32 ]
Capitolo 3 | Transformatori
“Ogni cantastorie… Il grande momento è stato... dopo 72 ore di lavoro su un video, lo finisci (per me era la prima volta che giravo e montavo un video) e hai l’opportunità di mostrarlo a differenti gruppi di persone, è stupendo. Abbiamo avuto l’opportunità di condividerlo in un carcere e in un campo estivo. La sensazione che hai quando stai seduto in un carcere con I carcerati, in quel momento non sono carcerati, sono il tuo pubblico e ti danno dei feedback; I minuti prima della proiezione del tuo lavoro sono indimenticabili. Ti senti nervoso, eccitato, orgoglioso, felice, un po’ spaventato... Quando il pubblico ti dà I feedback, realizzi che sono solo persone con opinioni, idee, domande e che sembrano felici di stare con dei ragazzi e fare qualcosa di diverso. Il campo estivo è stato un’esperienza del tutto differente. I bambini erano eccitati e davvero interessati. La loro energia ci ha spinti a condividere con loro tutto, così abbiamo cantato FIREWORK, ballato il tunak tunak e anche guardato I video. Il nostro linguaggio, la nostra cultura, paese, non importavano, volevamo solo divertirci.
Capitolo 3 | Transformatori
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Le competenze degli altri ragazzi mi hanno molto stupito. E mi è piaciuto molto scoprire che altre persone avevano pensieri simili ai miei sulla musica nei video e si divertivano montando video e via così
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Capitolo 3 | Transformatori
Alla fine, essere nel carcere più grande d’Ungheria a presentare I nostri cortometraggi, è stata un’esperienza così forte. I feedback che abbiamo ricevuto e questo senso di gratitudine verso di noi che eravamo là...
Mi ha davvero stupefatto scoprire quanto possa essere potente la camera come mezzo. Quando ne abbiamo portate alcune a dei bambini Rom, essi semplicemente non potevano smettere di fare domande e giocarci. In futuro useremo I media per migliorare la loro personalità e creatività.
Anche adesso mi ricordo chiaramente la gentilezza e l’ottimismo del popolo greco al paese. Nelle interviste abbiamo parlato a gente dal cuore aperto uno per uno. E’ stato un momento toccante quando Eszter (una ragazza della Repubblica Ceca) ha parlato con una vecchia signora nella sua lingua natia. Si è scoperto che la sorella della signora vive in Repubblica Ceca, ma che non avevano avuto la possibilità di sentirsi per lungo tempo. La signora è andata a casa ed è tornata con gli occhi pieni di lacrime e una cartolina con sopra un indirizzo. Eszter le ha promesso che consegnerà il messaggio alla sua destinataria.
…c’è biosgno di pubblico.” Capitolo 3 | Transformatori
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Wow‌
Credici o fallo... [ 36 ]
Capitolo 3 | Transformatori
“Oooooooh…. Quando ho proiettato per la prima volta il video sul Campo di Volontariato, alla fine il pubblico è rimasto silenzioso e ha iniziato ad applaudire da solo. Dopo tre settimane di duro lavoro è stato un momento davvero gratificante.
Ho avuto molti momenti wow quando I miei amici mi hanno mostrato alcuni trucchi e consigli di montaggio :-) E mi sono sorpresa, che persone aperte erano (e sono) :-), c’era sempre qualcuno a cui chiedere aiuto per qualcosa.
E’ stato il momento in cui ho imparato che gli oggetti particolari vanno catturati al
“loro livello di visuale”.
Il mio esempio preferito è catturare un insetto. La camera era a terra e l’insetto è entrato dritto in campo.
Capitolo 3 | Transformatori
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Sono rimasta sconvolta dalla mia capacità di dormire così poco! Non perderò un minuto dell’esperienza ViVo. E mi è piaciuto sentirmi a mio agio con persone che non conoscevo bene.
Quando eravamo al campo estivo (bambini ungheresi), ho dovuto intrattenerli appena per un po’ ed ero così preoccupata perché non parlo ungherese. Non sapevo cosa fare e ho semplicemente iniziato a fare giochi di prestigio e dopo abbiamo giocato a palla. Mi sono sentita così bene perché loro mi hanno capito e non ho usato le parole. D’altro canto ero così sorpresa di vedere che ero più coraggiosa di quanto mi aspettassi. Quando eravamo in carcere dovevo sedere tra I carcerati mentre I miei amici erano dall’altro lato. Anche camminare su una corda semplicemente confidando nel tuo partner è stato stupendo.
…aaaah!”
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Capitolo 3 | Transformatori
Capitolo 4 Una storia senza fine
Scoperta
…non come in tv!
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Capitolo 4 | Una storia senza fine
“24 ore, 7 giorni su 7… Ho scoperto un nuovo hobby, nuovi amici, sfide, esperienze, fiducia e una opportunità di lavoro. Quando ho scritto questo articolo ero vicina alla fine di un altro training internazionale, “Dream Do Come true”, dove ho assunto la responsabilità di filmare e documentare l’intero evento. Kriszta Zsiday mi ha offerto questo lavoro, l’ho incontrata al training Video Volunteers in Grecia. La ringrazio per la fiducia e per l’opportunità. Ho scoperto come guardare al mondo in modo differente con l’aiuto di uno strumento di registrazione e/o fotografico.
Tutto: il metodo di lavoro, l’organizzazione, le avventure, la sorpesa, il lavoro di gruppo, il duro lavoro, l’esperienza, gli amici.
Capitolo 4 | Una storia senza fine
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Mi sono messa a migliorare le mie competenze nel fare gli storyboard, a parlare con la gente, essere creativa e condividere idee. Ho scoperto che mi piace montare I video, creare esperienze, passare del tempo con la gente, sviluppare progetti e specialmente realizzare tutte queste idee.
C’è molta conoscenza ed esperienza nella creazione dei media. Sono un mezzo nuovo nel mio lavoro e una migliorata competenza che mancava alla mia vita di prima. Ho scoperto che I media visuali creano sempre un maggior impatto rispetto al testo. Con I media puoi raggiungere più persone e puoi comunicare il tuo messaggio in modo che tutti lo capiscano. Non è solo espressione di sè, ma un mezzo per creare opportunità di apprendimento per la gente ad un livello personale come professionale.
Accresce in un certo senso la tua autostima il sapere che fare video e creare media è possibile per tutti, che non ci sono restrizioni alla creatività e ho imparato che ognuno di noi ha un grosso fuoco d’artificio dentro! :-)
…la scoperta è una storia infinita.”
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Capitolo 4 | Una storia senza fine
Futura
‌ Capitolo 4 | Una storia senza fine
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“E’ stato stupendo… Il mio sogno è creare una serie di film sulla gente comune, che ha dovuto superare molti problemi e difficoltà “extra” nella propria vita, ma che non ha mai mollato.
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Capitolo 4 | Una storia senza fine
Spero di continuare a fare video, ad essere creativo e a divertirmi mentre faccio queste cose. Vorrei anche fare questo come lavoro per un sacco di tempo. Sto pianificando molti video sui progetti ai quali sto lavorando. Vorrei anche continuare a fornire apprendimento sui media per I giovani con sfide multiple e creare una metodologia che possa aiutarli ad essere attivi e responsabili per le loro vite e per le vite della loro comunità.
Tutto ciò che so sul video l’ho imparato durante ViVo, e lo userò per creare nuovi progetti e lavorare ma non ho nessuna idea al momento.
Sto pensando di iniziare a lavorare da film maker come secondo lavoro. Per questo obiettivo ho ottenuto molta esperienza e feedback positivi durante il progetto Video Volunteers. Da quando mi hanno chiesto di creare video musicali e piccolo promo. Devo ringraziare il progetto Video Volunteers per tutto questo, perché non li avrei mai creati, così come non avrei pensato di prendere una videocamera per finalità serie.
…e adesso cosa???” Capitolo 4 | Una storia senza fine
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L’Ignoto
“Citazioni… “Ho imparato molto sulla leadership. Ora posso prendermi una responsabilità più facilmente di prima.” .................................................................. “Ho imparato molto sui media, sulle camere, sulla recitazione... ho anche imparato a credere in me stessa, a esprimere le mie emozioni e che si può
comunicare senza parole.” “Vorrei continuare a girare video con un messaggio sociale nel mio paese.” ........................................................................... “Loro (I formatori) sono stati bravi a spingerci a raggiungere I nostri limiti. Allo stesso tempo c’erano sempre come rete d’emergenza in caso di vera necessità.” .......................................................... “Ho scoperto un nuovo modo di cooperare con altre associazioni e creare sinergia. Ho imparato ad affrontare un gruppo di discussione, e mi piace molto la finalità etica e l’idea di fare ricerca attraverso il video, e l’idea di fare video con persone svantaggiate.”
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L’Ignoto
“Ho imparato ad ascoltare gli altri. Ho
paura della camera.”
ucciso la mia
............................................................................. “Ho cercato il più possibile di essere un membro attivo e funzionale del gruppo e mi sono divertito molto. Con gentilezza, pazienza, idee e humour.” ........................................................................................ “Ero parte del processo, pronto a digerire ogni cosa, a essere presente, a dare feedback agli altri.”
“Farò una registrazione in una scuola per bambini che hanno disabilità mentali.” ............................................................ “Cosa ho imparato? Dov’è il bar. Seriamente? Condivisione è cura.
SHARING IS CARING!” .............................................................. “Potrei essere un leader, qualcuno che ispiri gli altri ad essere a loro volta d’esempio.” ....................................................... “Non dovremmo aver paura di chiedere aiuto. Non dovremmo aver paura di giudare gli altri, se questo è possibile. Dovremmo essere più sensibili a tutte le cose che abbiamo intorno..“ ............................................................. “Loro (I formatori) erano di grande aiuto e non come “maestri di scuola”; erano lì quando c’era bisogno di loro, ma ci hanno permesso di fare le nostre scelte e fare del nostro meglio Così... Grazie per questa esperienza!”
…ORIGINALI” L’Ignoto
[ 49 ]
Questo progetto è stato finanziato con il sostegno della Commissione Europea e del Consiglio d’Europa. La pubblicazione riflette solo i punti di vista degli autori; nè la Commissione nè il Consiglio d’Europa possono in alcun modo essere ritenuti responsabili per qualsiasi uso possa essere fatto delle informazioni quivi contenute. Codici di riferimento del progetto: Azione 4.5 – contratto numero 2010-4872 [DG Edcuazione e Cultura, Programma Gioventù in Azione] e 4137.1.B.2012. PC26 [Fondazione della Gioventù Europea – Categoria B].
www.videovolunteers.eu www.egyesek.hu info@egyesek.hu