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periodico trade leader nel settore elettronica e informatica di consumo * anno 52 *
È online il nuovo sito web di Elettroradio Informazioni all’indirizzo www.eimag.it
Milano e Barcellona suonano la carica di mobile e digital imaging
L’approssimarsi dell’estate riaccende la voglia di fresco e climatizzazione
Tutti i numeri di Ikea e Magazzini Gabrielli
AIDAC: la tecnica vendita in 4 tappe
UN PERFETTO TRATTAMENTO DEI TESSUTI. NUOVE PER LAVABIANCHERIA
PROTEX
Il sistema lavante riprogettato, il nuovo cesto ProTex e l’evoluta elettronica OptiSense garantiscono l’impeccabile trattamento del bucato con ogni tipo di carico e con ogni tipo di tessuto, anche il più delicato, come la seta. www.aeg-electrolux.it
editoriale
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Fuori dal tunnel
on si riesce a vedere la luce in fondo al tunnel”, continuano a sostenere i pessimisti – o forse realisti? – di fronte all’attuale situazione economica; situazione ancor più aggravata dalla confusione politica e istituzionale in cui è precipitato il nostro Paese. Addirittura qualcuno ancor più pessimista sostiene ironicamente che “la luce che si vede in fondo al tunnel è quella di un treno che ci sta piombando addosso!”, paventando un ulteriore peggioramento dell’attuale situazione. D’altra parte i numeri parlano chiaro e riferiscono di “un’Italia che non cresce e, anzi, regredisce”, così come ampiamente ricordato dal Direttore dell’Ufficio Studi di Confcommercio Mariano Bella durante un recente incontro organizzato da ANDEC in collaborazione con GfK. Negli ultimi sette anni il PIL reale del Belpaese è sceso di ben 10 punti percentuali e, di pari passo, sono scesi – per non dire precipitati – anche i consumi procapite e la propensione all’acquisto di beni, soprattutto durevoli. E, purtroppo, non finisce qui. Contemporaneamente al crollo degli indici di salute della nostra economia, sono invece aumentati in modo considerevole il peso e il costo delle “spese obbligate”, ossia quelle spese che le famiglie devono necessariamente sostenere per supportare la vita di tutti i giorni, come, ad esempio, quelle per l’abitazione, per la salute o per il carburante. Senza contare la disoccupazione, soprattutto giovanile, che ha ormai raggiunto i valori più elevati dal dopoguerra, e il reddito procapite e i salari, anch’essi in picchiata. Fenomeni, tutti, che, di certo, non aiutano la propensione e le possibilità di acquisto di beni non alimentari come elettrodomestici ed elettronica. Chiacchierando con alcuni addetti ai lavori del settore eldom, sia dell’industria sia della distribuzione, ci siamo trovati di fronte a volti seriamente preoccupati, e non tanto per la situazione economica, ma, più che altro, per lo stallo socio-politico i cui il Paese è piombato: “Bisogna darsi una mossa! Non c’è più tempo!”, è la parola che accomuna tutti. Ed è ciò che, più di ogni altra cosa, abbiamo bisogno in questo momento. E il segnale arriva soprattutto dall’estero. Abbiamo provato infatti a chiedere a operatori appartenenti ad aziende anglosassoni cosa ne pensavano i loro colleghi di oltremanica e oltreoceano dell’Italia, e la risposta è stata univoca: “Se
non si esce nel più breve tempo possibile da questa empasse, l’Italia rischia davvero il fallimento!”. E, si badi bene, non si tratta di “profezie” catastrofiche in stile Maya o Nostradamus, ma, purtroppo, di pura realtà. Gli esempi di Grecia e Cipro sono, difatti, talmente vicini e così terribilmente concreti da non passare di certo inosservati. Senza contare tutte quelle aziende straniere, che, pian piano, hanno lasciato, o stanno per lasciare, il nostro Paese: ci sarà pure un buon motivo, ci viene da pensare… Eppure, come si suol dire, bisogna – si deve – andare avanti. La “macchina Paese” non si può fermare: l’industria deve continuare a fare l’industria e a produrre prodotti carichi di qualità e innovazione e la distribuzione a fare da centro di formazione e approvvigionamento per i consumatori finali. Ed è proprio questo che, per fortuna, stiamo continuando - e vogliamo continuare - a vedere, crisi o non crisi. Chapeau, infatti, a tutte quelle aziende che in questi giorni hanno presentato prodotti davvero all’avanguardia per funzionalità, design ed ecosostenibilità; e complimenti a tutti quei retailer che continuano imperterriti a investire e a studiare sempre nuove forme di commercio ed engagement, soprattutto in ottica digitale e multicanale. Che siano promozioni dai contenuti bizzarri o addirittura eclatanti, oppure rinnovamenti o inaugurazioni di nuovi punti vendita poco importa; l’importante è che si facciano… Una vecchia legge del marketing sostiene difatti che, proprio nei momenti di maggiore crisi, occorre incentivare la comunicazione e il contatto col cliente finale. Crediamoci e mettiamola in pratica, magari seguendo ciò che il prof. Giuliano Noci del Politecnico di Milano sostiene ormai da tempo: “Se è vero che il commercio tradizionale deve imparare a coesistere con le tecnologie digitali è altrettanto vero che lo spazio fisico del punto vendita deve essere valorizzato. E il digitale è una tecnologia amica di questa valorizzazione”. E proprio in ottica digitale arriva la nostra ultimissima novità: il nuovo sito web della nostra rivista, raggiungibile all’indirizzo www.eimag.it. Navigate, leggete, informatevi e interagite.
La Redazione
Ei-Elettroradio Informazioni Periodico Trade per industrie e distribuzione • Audio • Video • Elettrodomestici • Informatica • Telecomunicazioni
anno LIII aprile 2013 edito da: la publiedim s.r.l. direzione, amministrazione e pubblicità: via matteo civitali, 51 20148 Milano telefono: 02 48.70.32.01 r.a. fax: 02 48.70.36.14 e-mail: eired@tin.it (redazione) eigraph@tin.it (grafica) testata iscritta nel registro della stampa presso il tribunale di milano il 18-06-2007 con il n. 385 - iscritta nel registro degli operatori di comunicazione con il n. 6107 - direttore responsabile: fiorenza moradei coordinamento redazionale: roberto bonin (eired@tin.it) Social media manager: roberto zarriello impaginazione: adm studio - cologno monzese stampa: ingraph s.r.l. via bologna 104/106, 20038 seregno (mb) telefono: 0362 24.00.69 le opinioni espresse dai singoli autori non impegnano la direzione - le norme sulla pubblicità prevedono l’obbligo di ospitare qualsiasi messaggio di ditte regolarmente costituite e registrate; pertanto né la direzione né la casa editrice sono responsabili di quanto pubblicato su annunci pubblicitari a pagamento, in quanto ogni ditta firmataria è chiamata a rispondere in proprio spedizione in abbonamento postale 45% - art. 2 comma 20/b - legge 662/96 - filiale di milano i dati forniti dai sottoscrittori dell’abbonamento vengono utilizzati esclusivamente per l’invio della pubblicazione e non vengono ceduti a terzi per nessun motivo.
A.N.E.S. Periodico associato a:
ASSOCIAZIONE NAZIONALE EDITORIA PERIODICA SPECIALIZZATA
in questo numero:
di Federico Cocianchich
10 News
26 Focus Fotografia In attesa del riscatto
di Raffaele Gomiero
30 Focus Condizionatori
I clima sta cambiando
Italia, Trade
14 Eventi
34 Aziende
Photoshow 2013: una conferma
Kärcher: oltre il prodotto
18 Social
I social nell’obiettivo a cura di The Fool
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GDO e social network di Roberto Zarriello
22 Trade Marketing Clima e foto: l’estate alle porte
di Massimo Bolchi
24 Green Marketing
L’erba-voglio si trova solo nel giardino del retailer
di Alberto Sgheiz - GreenSense
25 Psicology L’acronimo del venditore di successo
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6 Eventi
Mobile World Congress: in medio stat virtus
di Dott. Paolo Zucconi
di Silvia Castoldi
36 Gaming Videogame: le ultime uscite
38 Store Specialist Ikea Italia: calano le vendite ma non gli investimenti
di Pino Scabia
40 Magazzini Gabrielli: la forza del glocal
di Pino Scabia
42 In-Store
Protezione del clima con rapido recupero economico per la UE di Arch. Olivia Carone
UN PICCOLO GESTO E IL TUO MONDO DIVENTA GRANDE
Nuovi TV Smart VIERA. Un piccolo gesto e le tue immagini, i filmati e i contenuti web passano dal tuo smartphone o tablet al grande schermo, con una qualità straordinaria. An idea by Panasonic. www.panasonic.it
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eventi di Federico Cociancich
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uest’anno ci sono state
poche novità con effetto “wow” ma tantissimi dispositivi interessanti e alla portata di tutti
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In medio stat I
l Mobile World Congress (MWC), che si è svolto dal 24 al 27 febbraio, quest’anno ha cambiato casa pur rimanendo a Barcellona (Spagna). Visto il crescente successo degli ultimi anni erano necessari nuovi spazi e si è quindi mossa dalla suggestiva sede fieristica di piazza di Spagna, agli ampi padiglioni dalla Fiera Gran Via di Barcellona. Il MWC non è una fiera consumer ma dedicata esclusivamente ai professionisti: i prezzi del biglietto arrivano anche a 2.000 euro e non trovate certo stand con musica assordante e lancio di magliette-gadget. Non mancano le standiste mozzafiato, ma quelle non dispiacciono neanche ai manager in giacca e cravatta... Salvo poche eccezioni, quest’an-
no ci sono state poche novità con effetto “wow” ma tantissimi dispositivi interessanti e alla portata di tutti. Grandi nomi come BlackBerry, Htc e Samsung hanno deciso di creare eventi di lancio per i propri top di gamma subito prima o subito dopo la fiera, probabilmente per cercare di catalizzare l’attenzione dei media. Questo ha in realtà dato maggior spazio agli altri produttori che hanno presentato una vera miriade di device. Tra tutti ci ha colpito il Huawei Ascend P2, “lo smartphone più veloce”. Non parliamo di velocità del processore ma di quella di navigazione: il P2 è il primo dispositivo a supportare le reti Lte di categoria 4 che permettono un download fino a 150 Mbps. Ma questo device non
ci ha colpito solo per la velocità: lo spessore è di soli 8,4 mm, ha uno schermo da 4,7 pollici IPS HD con Gorilla Glass di seconda generazione ed è dotato di processore quad-core da 1,5 GHz. Può essere usato anche con i guanti, ha una fotocamera da 13 Mpixel e la batteria da 2.420 mAh è tra quelle con maggior capacità sul mercato. Il tutto a un prezzo di listino inferiore a 400 euro. LG Electronics è stato uno dei marchi più attivi a Barcellona, presentando sia nuovi modelli di smartphone, sia nuove funzioni e gadget, unica costante è il sistema operativo Android. Le prime novità le troviamo sulla serie Optimus L, caratterizzata da un design essenziale e un ottimo rapporto
qualità prezzo, e adesso completamente rinnovata. I nuovi L3 II, L5 II e L7 II, sono stati migliorati con processori più potenti, display Ips, fotocamere migliori e batterie con maggiore capacità. La nuova serie Optimus F, con i modelli F5 ed F7, ha caratteristiche simili e aggiunge il supporto alle reti Lte. Il top di gamma, presentato anch’esso al MWC, è l’Optims G, uno smartphone con display HD da 4,7 pollici (1280x768 pixel), processore quad-core di ultima generazione con Lte, fotocamera da 13 megapixel, 32 GB di memoria e il tutto con uno spessore di soli 8,5 mm. Oltre alla dotazione hardware al top, ha alcune soluzioni innovative che consentono di utilizzare più applicazioni tenendole aperte simultaneamente in finestre semitrasparenti, di condividere la schermata con il nostro interlocutore sfruttando la rete dati e di scattare foto con il
mentre BoomSound introduce altoparlanti stereo frontali con un amplificatore dedicato. Nokia si è concentrata invece su due nuovi terminali di fascia media, il Lumia 720 e il Lumia 520, che ampliano la propria offerta di smartphone con Windows Phone 8. Il Lumia 720 punta sulla fotografia di qualità a un livello di prezzo medio. Oltre al sensore da 6,7 megapixel utilizza un’ottica Carl Zeiss particolarmente luminosa (f/1.9) e adatta anche a scatti
Samsung ha scelto di non presentare al MWC il Galaxy S IV, il proprio top di gamma. Questo ha dato maggior risalto all’annuncio del Galaxy Note 8.0, un tablet da 8 pollici, utilizzabile con il pennino, che consente anche di telefonare. Samsung ha puntato più sull’esperienza d’uso che non su specifiche hardware estreme. A fronte di un processore quad-core, 2 GB di Ram e connessioni veloci Hsdpa, la pratica S-Pen consente di poter scrivere e prendere appunti direttamente sul display
Gli smartphone top di gamma dimostrano la capacità delle aziende di innovare, ma i grandi volumi di vendita si fanno ancora con modelli di fascia media e medio bassa. Sono in arrivo decine di modelli con ottime prestazioni e prezzi ragionevoli
virtus riconoscimento vocale. Basta dire “Cheese” e la foto è fatta. HTC ha limitato gli annunci al proprio top di gamma: One. La scocca monoblocco in alluminio lo rende particolarmente leggero, nonostante il display da 4,7 pollici Full HD e adotta singolarmente una fotocamera da 4 Mpixel. È infatti sull’esperienza d’uso che si sono concentrati i tecnici di HTC: l’interfaccia Sensia si arricchisce delle funzioni BlinkFeed, Zoe e BoomSound. La prima aggrega i contenuti più recenti dalle fonti di interesse più rilevanti, rendendoli disponibili nella schermata principale; Zoe permette di scattare foto ad alta risoluzione che prendono vita in frammenti da tre secondi,
in condizioni di scarsa visibilità. Lo schermo è da 4,3”, il processore è un Qualcomm dual-core da 1 GHz, e dispone inoltre delle più recenti funzioni d’alta gamma, incluso Nokia Music, il nuovo sistema di localizzazione Here, la possibilità di ricaricare lo smartphone senza fili grazie alla cover intercambiabile e quella di colloquiare con dispositivi Nfc. Il Lumia 520 permette invece di provare l’esperienza Windows Phone 8 con un prezzo inferiore a 200 euro. Ha un display da 4 pollici, un processore dual-core da 1 GHz e la fotocamera da 5 Mpixel. Una nota curiosa: per i mercati emergenti Nokia ha realizzato il modello 105, un telefono con le sole funzioni base che costerà appena 15 dollari!
del dispositivo, mentre la funzione “Dual View” divide in due parti lo schermo, offrendo la possibilità di gestire contemporaneamente più applicazioni. Inoltre è possibile impostare la risoluzione del display per leggere comodamente un ebook o guardare un video in alta definizione. Alcatel ha rinnovato l’intera gamma con le serie Pop, Star, Idol e Scribe: ben nove modelli, caratterizzati da colorazioni vivaci, prezzi aggressivi e caratteristiche interessanti, pronti a soddisfare le esigenze di qualunque consumatore. Acer ha limitato le novità a due modelli: Liquid E1 e Liquid Z2. Il primo è caratterizzato da un ampio display da 4,5 pollici con ri-
BlackBerry 10 rivoluziona le carte Rim, che per l’occasione ha cambiato nome in BlackBerry, non era fisicamente presente a Barcellona ma ha animato comunque più d’una discussione tra gli addetti ai lavori. Pochi giorni prima della fiera sono stati infatti presentati il nuovo sistema operativo e il nuovo smartphone Z10 che sembrano avere le carte giuste per competere con i top di gamma Android. Si nota subito la ricerca di innovazione dalla scocca in alluminio estremamente leggera, le linee arrotondate, l’abbandono della classica tastiera e il display touch da 4,2 pollici. Le prestazioni sono affidate a un processore dual core da 1,5 Ghz, 2 GB di Ram, 16 GB di memoria interna, mentre la connettività Lte garantisce una navigazione estremamente veloce. L’interfaccia è stata completamente riprogettata puntando sui controlli gestuali e su un reale multitasking: è possibile passare in un istante da un ambiente lavorativo ad uno personale che convivono sullo stesso telefono. La tastiera, da sempre uno dei punti di forza BlackBerry, pur essendo virtuale, ha un sistema predittivo (intuisce ciò che vogliamo scrivere) estremamente valido che rende la digitazione veloce e precisa. Adesso anche la sezione multimediale è di qualità, grazie alla fotocamera da 8 Mpixel e a soluzioni software evolute come quelle che consentono l’editing di foto e video direttamente dal dispositivo.
eventi
soluzione qHD, un processore dual-core, la possibilità di usare due Sim e due diffusori per gestire al meglio l’audio multimediale. Il sistema DTS Sound ottimizza infatti la resa audio stereofonica regolando automaticamente
il volume. Il Liquid Z2 è invece uno smartphone entry-level, con display da 3,5 pollici, processore da 1 GHz e sistema operativo Android 4.1 Jelly Bean. Interessante esperimento il monitor sensibile al tocco da 22 pollici DA220HQL,
AAA - Nuovi sistemi operativi cercasi La coppia Apple-Google domina il mercato dei sistemi operativi con iOS e Android e questo inizia a stare stretto a diversi produttori che vedono quindi di buon occhio l’arrivo di nuovi protagonisti. Ottima accoglienza è stata infatti riservata a Firefox OS, un sistema operativo open source basato su Html5, ovvero il linguaggio adatto a creare applicazioni per il Web. Alcatel e ZTE sono i primi produttori a crederci e a breve lo vedremo anche su smartphone di LG e Huawei. A Barcellona ha inoltre visto la luce il nuovo Tizen, il sistema operativo sviluppato da Samsung e Intel, che sostituirà Bada su alcuni cellulari del produttore coreano.
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è stata infatti riservata a Firefox OS, un sistema operativo open source basato su Html5
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presentato a Barcellona in quanto dotato di sistema operativo Android. Possiamo utilizzarlo collegato al PC o direttamente per navigare sul web, giocare e con le App di Google Play. Asus ha presentato la terza versione del Padfone: il progetto dello smartphone che si trasforma in tablet sembra adesso essere davvero maturo e adesso è ancora più potente, più bello e con una super batteria. Le migliorie rispetto al Padfone 2 sono sostanzialmente di carattere tecnico: ora è alimentato da un processore Qualcomm Snapdragon 600 a 4 core da 1.7 GHz, ha un display full d da 5 pollici, ben 64 GB di memoria a disposizione e supporta le veloci reti Lte. Alloggiato nella speciale
Le tecnologie di… oggi Le tecnologie Lte e Nfc sembrano finalmente mature per entrare a far parte della nostra vita digitale. La rete Lte si sta allargando a macchia d’olio anche nel nostro paese: Vodafone ha appena annunciato l’espansione della copertura 4G, che ora copre ben 21 città, mentre a Barcellona si è visto il primo device, l’Ascend P2 di Huawei, in grado di navigare – teoricamente – a 150 Mbps. L’Nfc, forte di una previsione che indica quasi 2 miliardi di dispositivi nel 2017, sembra essere uscito finalmente dallo stato di “eterna promessa” grazie al supporto di quasi tutti i principali produttori (all’appello manca solo Apple) e già oggi con lo smartphone è possibile pagare piccoli importi, ottenere caffè e bibite dai distributori automatici, validare la nostra identità per entrare in ufficio, aprire la porta dell’albergo, o più banalmente connettere con un tocco una stampante e un diffusore.
“tasca” sul retro di un display da 10.1 pollici si trasforma in un vero e proprio tablet pronto all’uso in pochi istanti e con l’incredibile autonomia di 1.230 ore in standby (più di 51 giorni). Invertendo gli elementi che compongono la parola Padfone, Asus si è divertita a realizzare il FonePad, uno smartphone Xxl con display da 7 pollici HD, supporto delle reti 3G (ma non quelle Lte), e disponibile in versioni con 8, 16 e 32 GB di memoria. Al di là delle dimensioni pesa la bellezza di 340 grammi, ma ha dalla sua il
prezzo: 219 € che può attirare chi desidera un tablet low cost.
Spazio agli accessori La presenza di Cellular Italia al Mobile World Congress è una certezza, e anche quest’anno facevano bella mostra di sé standiste e accessori. Chi cercava il classico stand nero tipico del distributore italiano è rimasto sorpreso nel trovarne uno dove invece era il banco a dominare. Ma le novità non si sono limitate al colore dello stand: nuo-
vo packaging per tutte le linee di accessori con confezioni che mostrano meglio i prodotti. Grandi novità anche in casa SBS, con nuovi espositori, con una disposizione più razionale e che aiutano il consumatore nell’orientarsi; un nuovo packaging, in cui domina il bianco e persino un nuovo sito web (www.sbsmobile.it). Come sempre grande attenzione alle cover, con una gamma che si espande sempre più non solo con nuovi modelli ma anche con il supporto ad un numero crescente di dispositivi supportati.
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Affascinati le cover brandizzate e firmate Disney, Maui and Sons, Marvel, fino alle agguerrite Assasin’s Creed III. Tra gli outsider, ma non troppo, ci ha fatto piacere vedere dal vivo l’italianissimo iWatch, l’orologio che dialoga con lo smartphone, e che ha battuto sul tempo Apple e Google, che stanno lavorando proprio adesso a progetti analoghi. Tra i gadget più originali da segnalare la mini stampante fotografica LG Pocket Photo che in pochi secondi stampa gli scatti dello smartphone tramite Nfc.
IN CONTINUA CRESCITA L’ECOMMERCE ITALIANO
L’eCommerce italiano è in costante progressione e continua a crescere il numero di utenti che hanno fatto acquisti online negli ultimi tre mesi. Si tratta di 13,8 milioni di individui, ovvero il 47,7% dell’utenza internet (era il 35,8% al febbraio del 2012). Aumenta e a tripla cifra (+165%) l’incidenza degli acquisti da smartphone e tablet, che nel 2012 superano quota 10% del totale delle transazioni online. Queste sono solo alcune delle salienze emerse in occasione del Netcomm e-Payment 2013, in cui sono stati diffusi i dati rilevati da Human Highway sui comportamenti degli utenti, con un focus specifico dedicato all’utilizzo per gli acquisti di device mobili e tradizionali, e alla propensione verso gli strumenti di pagamento più usati sul web. La tipologia dei beni oggetto dell’ultimo e-Shopping, sono i libri ad attestarsi in vetta all’ideale classifica (14,8%), seguiti dai capi di abbigliamento (13,9%), computer o periferiche per pc (11,3%), biglietti di viaggio (9,9%), soggiorni (5,4%), musica/dvd (4,8%), telefonino/smartphone (4,2%), cosmetici (4%), a chiudere gli elettrodomestici con l’1,5%. In quasi quattro casi su cinque l’acquisto online è “premeditato”, ovvero l’acquirente ha già maturato la decisione di effettuarlo su Internet, nonostante sia spesso disponibile l’alternativa del canale tradizionale. Nel 65% dei casi l’acquisto online si indirizza a un prodotto già identificato in modo preciso dall’acquirente. Una quota significativa di decisioni di acquisto (un terzo circa) richiede, invece, un certo percorso di informazione e orientamento.
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Franco Secchi, Direttore Mercato Italia di Indesit Company, è il nuovo Presidente di Confindustria Ceced Italia, l’associazione dei produttori di apparecchi domestici e professionali in Italia. E’ stato nominato durante l’Assemblea dei soci del 25 febbraio scorso, alla presenza di Fabio De’Longhi, Presidente Ceced Europa, e del Presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi. Nella stessa riunione, l’Assemblea ha anche rinnovato le cariche associative per il biennio 20132014, assegnando le deleghe ai vicepresidenti: Manuela Soffientini di Electrolux (Politica industriale e innovazione); Fiorella Cometti di Copreci (PMI e internazionalizzazione); Roberto Saccone di Olimpia Splendid (Progetti di filiera ed Expo 2015); Amerigo Po di Enofrigo (Reti d’impresa e inter-distrettuali): Vladimiro Carminati di De’Longhi (Mercato “pulito”). Consiglieri sono stati nominati: Flavio Borgna (Ariston Thermo Group), Marco Casale (Whirlpool), Paolo Falcioni (Indesit Company), Mario Franzino (BSH Elettrodomestici), Sergio Grasso (Candy Hoover Group). Il Collegio dei Probiviri è stato invece affidato a: Roberto Bausardo (esterno - Studio Bausardo Gili), Roberto Bertazzoni (Smeg), Luigi Bistagnino (esterno – Politecnico di Torino), Fabrizio Fracchia (esterno – Università Bocconi), Emanuele Lanzani (Frimont). Del Collegio dei Revisori fanno parte infine: Elisabetta De Lorenzi (Studio Tavecchio & Associati), Cinzia Morselli (Studio Merati Valla), Massimo Valla (Studio Merati Valla).
ESTHER BERROZPE NUOVO PRESIDENTE DI WHIRLPOOL EMEA
Esther Berrozpe, 43 anni spagnola, è stata nominata Presidente di Whirlpool EMEA ed entra a far parte del comitato esecutivo della multinazionale; la nomina sarà effettiva dal 1° maggio 2013. Berrozpe, che farà riferimento direttamente a Marc Bitzer, presidente di Whirlpool Nord America, succede a José Drummond.
NUOVO TEAM MARKETING XBOX IN MICROSOFT ITALIA
Chiara Santilli, Elena Lottici e Massimo Crippa entrano nel team marketingBox di Microsoft Italia guidato da Alessandra Del Prete, appartenente alla divisione Retail Sales e Marketing del Consumer Channel Group. L’obiettivo del nuovo team, che risponderà direttamente a Evita Barra, Direttore della Divisione Retail Sales & Marketing, sarà quello di contribuire al successo di tutto l’ecosistema Xbox, curando le relazioni con i consumatori e i partner di canale, mirando all’affermazione della console, di Kinect e di Xbox LIVE oltre che della line-up dei giochi. Chiara Santilli, Xbox Live Product Marketing Manager e PR Manager si è unita al team Xbox nel settembre del 2012, con il duplice ruolo di PM per il servizio Xbox LIVE e responsabile PR per l’intero ecosistema Xbox. Elena Lottici, invece, è la nuova Product Marketing Manager della console Xbox. Nel suo ruolo, Elena, seguirà tutte le attività di marketing relative alla console. Massimo Crippa, infine, è il nuovo Product Marketing Manager Xbox Games e peripherals e segue quindi tutte le attività relative ai giochi per la console Microsoft e agli accessori.
news trade
news italia
FRANCO SECCHI PRESIDENTE DI CECED ITALIA
NUOVI AFFILIATI DIXE NEL LAZIO E IN SARDEGNA
Tre nuovi punti vendita a insegna Dixe sorgono nella zona di Roma, grazie alle nuove affiliazioni del socio del Gruppo Evoluzione Perel. I tre nuovi negozi sorgono a Roma e a Subiaco (Roma): il punto vendita Lustrissimi snc di Subiaco, negozio storico attivo fin dal 1936, è situato in largo Camporesi 1 si avvale della collaborazione di 3 addetti alla vendita. A Roma, nel quartiere Ostiense, si trova invece il secondo dei tre punti vendita, di proprietà della società Mac 2023 srl, caratterizzato da una superficie espositiva di 400 mq e 5 vetrine. A questo si aggiunge poi lo store di proprietà di Acquisti Oreste srl dislocato in zona Testaccio che è aperto fin dal lontano 1922. Ai nuovi punti vendita del Lazio si aggiunge anche il nuovo affiliato al socio sardo Esposito Gennaro & C, F.lli Saturno sas, titolare di un negozio situato a Ozieri (Sassari), in via Monserrato 5, di 400 mq di superficie espositiva, ricavato su due piani che, oltre a elettrodomestici ed elettronica propone anche mobili e prodotti per l’arredamento.
BARNI COMPIE 60 ANNI DI ATTIVITA’
Carlo Barni, aderente al Consorzio EL.I.T.E., festeggia 60 anni di attività. Era infatti il 1° aprile 1953 quando la prima azienda compiva i primi passi, in un locale di appena 20 mq di superficie, gestito dal solo titolare. Attualmente la società, la Carlo Barni Spa, è titolare di una sede di oltre 16mila mq in via Arconate 63 a Busto Garolfo (Milano) e vanta un catalogo di 5mila articoli, una logistica in grado di rifornire la grande distribuzione di tutta Italia, nonché un personale di 50 persone. Carlo Barni, 88 anni, è ancora presente quotidianamente in azienda e con il tempo si sono affiancati la moglie, Giovanna Olchini, e i figli Giuseppe e Luigi, che si occupano dei rapporti con fornitori e clienti, dell’amministrazione e della gestione aziendale. Con nuovi acquisti d’immobili e punti vendita, l’acquisizione del marchio Jumbo Master con l’avvio di un programma di franchising, la nascita dell’ecommerce, la trasformazione dell’azienda in sas, srl e poi in società per azioni, la società è giunta sino ai giorni nostri.
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10 MILIONI DI ITALIANI HANNO SCELTO NECTAR
news trade
Nectar ha raggiunto l’importante traguardo dei 10 milioni di clienti in Italia dal debutto nel 2010 ad oggi, con numeri che testimoniano un successo forse per certi versi inaspettato: 13 carte strisciate ogni secondo, oltre 100 milioni di euro erogati in premi, più di 40 partner del programma (tra cui le insegne della distribuzione UniEuro, Pc City, Auchan e Simply), quasi 6.000 punti vendita aderenti di differenti categorie merceologiche in tutta Italia, fino a 40.000 punti fedeltà erogati in un anno rispetto ai 6.000 punti della GDO e ai 700 dei programmi benzina, 85.000 download della app mobile gratuita, 40.000 fan sulla pagina Facebook “carta Nectar” e 600.000 visitatori mensili sul sito www.nectar.it. Per celebrare questo importante traguardo, Nectar sta per lanciare una nuova iniziativa intitolata “IL GENIO DEL RISPARMIO”: un concorso a premi rivolto a tutti i consumatori che spendono in modo intelligente mettendo in atto piccole strategie e attenzioni per ottenere di più dai loro acquisti quotidiani, senza troppa fatica.
EXPERT CRESCE IN TOSCANA E IN FRIULI
PIERLUIGI BERNASCONI NUOVO AD DI MERCATONE UNO
Pierluigi Bernasconi è il nuovo Amministratore Delegato di Mercatone Uno Estate. Bernasconi, classe 1954 è stato fondatore e Amministratore Delegato di Mediamarket Spa. Nel 2009 ha ricevuto il Premio nazionale per l’Innovazione, dalle mani del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per l’innovazione nella multicanalità nel settore del commercio
FNAC: OFFERTA DI DPS TRONY PER I 5 NEGOZI ITALIANI
E’ stata siglata venerdì 19 aprile scorso l’intesa tra il liquidatore di FNAC Italia, Matteo Rossini, e Yves Di Benedetto, Amministratore Delegato di DPS Group, per l’affitto del ramo d’azienda di FNAC Italia con offerta irrevocabile d’acquisto, condizionata all’omologa del concordato preventivo. Il ramo d’azienda, oggetto della trattativa, è costituito dai cinque negozi dell’insegna francese situati nei centri storici di Genova, Napoli, Verona, Torino e Milano. L’accordo è naturalmente subordinato all’autorizzazione del giudice del tribunale fallimentare.
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E’ stato inaugurato sabato 9 marzo scorso il punto vendita a insegna Expert di San Miniato Basso (Pisa) di proprietà del socio Nelli, posizionato in via Ilaria Alpi 2, su una rotatoria di snodo della superstrada FI-PI-LI. Il negozio, di 800 mq di superficie espositiva e dotato di un ampio parcheggio, presenta il nuovo layout Expert: isole espositive, grandi immagini alle pareti per diversificare le aree di vendita e colori accesi. Lo store è inoltre animato da numerose iniziative come degustazioni e dimostrazioni di cucina che, allo stesso tempo, intratterranno i consumatori e valorizzeranno i prodotti utilizzati. Lo scorso 23 marzo è stata invece la volta dell’inaugurazione del nuovo store Marcopolo Expert di Torreano di Martignacco (Udine) presso il centro commerciale “Città Fiera” di via Antonio Bardelli. Lo store si è spostato dal piano terra al piano superiore in una più ampia location di oltre 2.000 mq di superficie, dotata di 5 casse e 25 dipendenti, capace di contenere al suo interno oltre 7mila referenze.
UNIEURO: NEL 2013 4 NUOVE APERTURE
In occasione dell’inaugurazione di UniExpo, tenutosi dal 15 al 22 aprile scorso pressi gli spazi di Sheraton Milan Malpensa Airport Hotel sono stati annunciati i prossimi impegni di UniEuro che, nei prossimi mesi, inaugurerà quattro nuovi punti vendita: a Pescara (1.400 mq a maggio), Varese (4.300 mq a giugno), Oristano (1.800 mq a novembre) e Mestre (2.000 mq a dicembre). Tre, invece, le relocation di punti vendita: Sondrio (1.500 mq a giugno), Biella (1.450 mq a novembre) e un terzo in Emilia Romagna (1.800 mq a dicembre). Importante per estensione, redditività e per novità di format, il nuovo punto vendita di Varese, acquisito da Bernasconi (Trony); un grande megastore da 4.300 mq e con un fatturato previsto di circa 20 milioni di euro in cui verrà testata la vendita di elettrodomestici da incasso integrata ad arredamento per cucine e la vendita di articoli per la casa regalo all’interno del reparto piccolo elettrodomestico.
TRONY NASCE A ORBETELLO E RINGIOVANISCE A MACERATA
E’ stato inaugurato venerdì 29 marzo il nuovo punto vendita a insegna Trony di via Donatori del Sangue 45 a Orbetello (Grosseto) di proprietà di Bianchi Elettronica Spa, società appartenente alla Cooperativa Copre. Il nuovo store di 1.100 mq di superficie espositiva, è dotato di due casse e di un parcheggio di 60 posti auto. Al suo interno operano 13 addetti alla vendita, coordinati dal direttore Francesca Fommei. Il bacino di utenza è stimato in 55mila potenziali clienti in bassa stagione, 100mila nel periodo estivo. In occasione del suo decimo anniversario, il punto vendita a insegna Trony di Macerata di via Cluentina 22 in località Pierdipria, di proprietà di DML Spa, ha festeggiato con un restyling totale della struttura. Il rinnovamento dello store, coordinato dal direttore Danilo Palmarucci, presenta spazi più ampi ed eleganti, progettati e concepiti per accogliere il pubblico in un contesto ospitale e confortevole in cui muoversi in pieno relax. Lo store conta 1.900 mq di superficie espositiva, 21 addetti alla vendita, 3 casse e la disponibilità di un parcheggio da 600 posti auto, per un bacino d’utenza stimato in 300mila potenziali clienti.
NUOVO PRESIDENTE E DIRETTORE ESECUTIVO IN CARREFOUR ITALIA
Carrefour Italia ha annunciato la nomina di Giuseppe Brambilla di Civesio a Presidente del Consiglio di Amministrazione di Carrefour Italia S.p.a. e di Eric Uzan a Direttore Esecutivo, a partire dal primo aprile 2013. Dopo 13 anni in Carrefour, di cui 6 a capo di Carrefour Italia, Giuseppe Brambilla di Civesio assumerà la presidenza della filiale Italiana supportando e promuovendo gli interessi di Carrefour nel paese in ambito istituzionale. Allo stesso tempo Eric Uzan sarà responsabile della gestione operativa e dello sviluppo delle attività di Carrefour in Italia. In Carrefour da 32 anni, Eric Uzan ha ricoperto nel Gruppo diverse posizioni a livello internazionale in qualità di Responsabile delle attività in Paesi del Sud America e dell’Asia.
DIETER MATHYS NUOVO DIRETTORE DI EXPERT EUROPA
Expert International Gmbh Zug ha annunciato la nomina di Dieter Mathys alla carica di Direttore Generale Europa. A Mathys verrà affidato il compito di creare una forte integrazione delle attività commerciali e di marketing tra le organizzazioni nazionali per rafforzare il potere negoziale nei riguardi dell’industria e accrescere la presenza e la forza di attrazione del brand. Svizzero, di Zurigo, classe 1957, Dieter Mathys si è laureato nel 1982 presso la School of Economics and Business Administration di Berna (Svizzera) e ha operato in importanti società internazionali come Electrolux, maturando successivamente una lunga esperienza nel settore della distribuzione specializzata svizzera, ricoprendo ruoli di sempre più crescente responsabilità.
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eventi
2013: Gli ottimi riscontri di pubblico e critica rilanciano la fiera e il settore del digital imaging
L
e solite malelingue iniziavano già a considerarla come spacciata e come una delle tante fiere ormai destinate a incamminarsi verso la triste via del tramonto. E invece, il Photoshow non solo le ha smentite, ma, anzi, le ha praticamente ridicolizzate, chiamando a sé più di 60mila visitatori e oltre 100 aziende, tra cui compaiono i marchi più prestigiosi del settore fotografia e digital imaging mondiale, come Canon, Nikon, Panasonic, Sony, Samsung, Leica, Lexar, Pentax, Epson, Fujifilm, Sigma e Kodak. Anche se ridotta al solo padiglione 3 del quartiere fieristico di Fieramilanocity, la 14esima edizione della più importante rassegna italiana dell’imaging non ha certo sfigurato rispetto ad altre più importanti e blasonate rassegne di respiro internazionale che hanno ormai inglobato la fotografia digitale al loro interno dedicandogli, molto spesso, molto più spazio rispetto a quello allestito durante la kermesse milanese. In barba quindi ai fans accaniti dei due giganti CES di Las Vegas e IFA di Berlino, il Photoshow ha riservato non poche sorprese e rivolte non solo agli appassionati di fotografia, ma a tutti coloro che amano la tecnologia e l’innovazione. Corsie piene di giovani e adolescenti (molte anche le scolaresche che hanno deciso di trasformare questo evento in un’occasione formativa, dedicandogli qualche preziosa ora di lezione), famiglie e semplici curiosi, hanno difatti affiancato fotografi
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professionisti e fotoamatori, riconoscibili dall’inconfondibile zainetto pieno di fotocamere e obiettivi e dalle domande iper-tecniche rivolte al personale dei vari stand. Aspra anche la “battaglia” per lo spazio espositivo più bello e appariscente, con Canon che ha optato per uno spazio sormontato da un grande totem centrale brandizzato; Nikon che ha invece proposto un ampio spazio espositivo distribuito su più superfici e organizzato come una sorta di megastore, il cui accesso era rappresentato da una sorta di simpatico tunnel fotografico; Sony che, forte della sua multispecializzazione e legame con il mondo dell’entertainment, ha puntato tutto su un’affascinante ambientazione in stile horror ispirata al film d’animazione “Hotel Transylvania”; Samsung con il suo tradizionale impatto scenico avveniristico ricco di colori, luci ed effetti speciali; Panasonic con una esposizione molto sobria e lineare, ma dall’indubbio gusto elegante e raffinato, condito da un’anima professional. Sicuramente all’altezza della situazione anche Pentax e SanDisk, con stand di tutto rispetto e caratterizzati dalla presenza di due grandi palchi in puro stile avanspettacolo, e Fujifilm, presente in fiera con la sua divisione dedicata alla stampa. Interamente basata sul B2B, invece, la presenza di Kodak ed Epson, con soluzioni dedicate al mondo professionale e del retail. A far da contorno alla consueta
una conferma zona del mercatino dell’usato e dell’antiquariato fotografico, infine, una lunga serie di mostre fotografiche, che hanno fatto da legittimo sparring partner al Photofestival, il “fuorisalone” promosso dall’Associazione Italiana Foto Digital Imaging, in collaborazione con la Camera di Commercio e Unione Confcommercio di Milano, che ha invaso il capoluogo lombardo fino alla fine del mese di aprile. Non sono mancate poi performance dal sapore spettacolare, come quelle dei due maestri Maurizio Galimberti e Joanne Dunn, e coinvolgenti contest riservati sia ai professionisti che al grande pubblico. Se a qualcuno potevano infatti venire in mente i versi di una famosa canzone dell’indimenticabile Califfo “Il resto è noia”, la risposta del Photoshow 2013 è stata di ben altra natura: un rilancio in grande stile degli eventi a supporto della manifestazione con un fitto calen-
dario di seminari, workshop e tavole rotonde che hanno visto avvicendarsi volti noti del panorama fotografico internazionale. Arte fotografica che è stata naturalmente celebrata non solo sotto il profilo “accademico”, ma anche sotto il profilo prettamente pratico, grazie alla disponibilità di numerosi stage fotografici, con tanto di ambientazioni e modelle in posa, messi a disposizione sia dalle aziende sia dalla stessa organizzazione fieristica.
Le tendenze Connettività, innovazione e performance. Sono queste le tre principali tendenze emerse da questa edizione del Photoshow, messa a dura prova da crisi economica e concorrenza di smartphone e tablet Pc. Pur dovendosi confrontare con dati di mercato non di certo esaltanti, infatti, le maggiori case costruttri-
Per visualizzare il reportage fotografico
eventi ci hanno ugualmente stupito per i risultati ottenuti soprattutto dai loro laboratori di Ricerca e Sviluppo proponendo prodotti multifunzione e convergenti, in grado di connettersi con altri device della casa o dell’ufficio digitale e di condividere in modo semplice o veloce sul web e sui principali social network, secondo una logica 2.0. Non solo. Dalle menti degli ingegneri dei produttori sono anche scaturiti prodotti sempre più performanti rivolti al grande pubblico che nulla hanno da invidiare a quelli utilizzati nel mondo professionale o semi-professionale e che non sfigurano agli occhi dei nostalgici della pellicola: un trend di mercato che si sta pian piano spostando verso dei rapporti qualità/ prezzo tali da far sobbalzare anche il consumatore più attento ed esigente. E non si tratta, si badi bene, di una banale corsa sfrenata al maggior numero di Mpixel disponibile o del design più bello a cui eravamo abituati da qualche tempo a questa parte, ma di una vera e propria “sfida” tra produttori a suon di funzionalità all’avanguardia e prestazioni sempre più userfriendly, tali da trasformare chiunque in un vero e proprio maestro dell’obiettivo. Sicuramente molto più reflex che compatte in questo appuntamento milanese, e, molta più “cultura fotografica” rispetto alle edizioni precedenti, vissuta però, non solo dal lato prettamente intellettuale e romantico, ma dal lato innovativo e tecnologico. Insomma, se vogliamo, un’edizione vissuta più di “pancia” che di cuore e cervello. Quello che ci voleva, per dimostra-
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re – se mai ce ne fosse stato bisogno - che l’industria della fotografia è più viva che mai, crisi o non crisi, smartphone o non smartphone. Un trend all’insegna dell’innovazione che non ha risparmiato anche il settore accessori che si è presentato alla kermesse meneghina ricco di novità, alcune delle quali davvero interessanti e sfiziose: una su tutte, quella dei prodotti pensati per il mondo dello sport e delle attività all’aria aperta, presidiato da marchi, come JVC, SofTeam e GoPro, che, anche in questa occasione, hanno saputo dar sfoggio delle loro migliori doti tecnologiche e creative. Piccole e pratiche videocamere resistenti a qualsiasi tipo di sollecitazione esterna o di agente atmosferico, pensate per gli amanti del rischio e del brivido, ma anche per tutti i patiti del fitness e della natura, che pur rappresentando un mercato ancora di nicchia, risultano essere in rapida espansione sia per volume sia per valore. Così, come il settore delle custodie e delle borse, sempre di estrema attualità grazie alle mode e alle griffe del momento o, ancora, come quello delle memorie, accessori di assoluta importanza per la conservazione dei propri lavori fotografici: due segmenti di mercato talvolta oscurati dall’importanza di fotocamere e videocamere, ma che assicurano ai retailer una marginalità di non poco conto.
Foto Ottica Pino Snc Corso Trento e Trieste, 5/7/9 Lanciano - Tel: 0872 712885
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IN CIMA AL MONDO CON LEGGEREZZA
Una fotografa di moda alla conquista di panorami e ghiacciai con la nuova e leggerissima Lumix G5 Mel Karch è passata dalla passerella della moda di Parigi ai ghiacciai ed ai loro panorami in compagnia della sua nuova Lumix G5. Segui il viaggio dei tre fotografi e cambia il tuo modo di pensare la fotografia. www.panasonic.it/lumixg5
social
Con l’arrivo della bella stagione, torna a splendere il sole anche nelle fanpage del digital imaging
I social nell’obiettivo
di Barbara Bianchi
L’
analisi di questo mese si focalizza sull’engagement delle fanpage dei maggiori produttori di apparecchi e accessori fotografici. A qualche giorno di distanza dal PhotoShow e con l’arrivo della stagione primaverile, abbiamo deciso di passare al setaccio le fanpage esistenti, in lingua italiana, ricavando una classifica di 8 pagine ufficiali. L’analisi contempla il periodo che va dal 1° gennaio al 14 marzo 2013. Se per numero di fan la pagina più popolata è quella di Leica, vediamo come la stessa rimane in testa per indice di engagement indiretto con oltre 163mila like, mentre è penultima per quanto riguarda quello diretto (MCI), suscitando poco più di duemila commenti nei suoi oltre 200mila fan. Al secondo posto per ampiezza di fan base troviamo Canon Italia, con un seguito di circa 124mila utenti; ultima sul fronte del coinvolgimento diretto, la pagina ottiene la quarta posizione per indice di engagement indiretto, per cui conquista quasi 39mila like. In terza posizione troviamo l’altro grande esponente di apparecchi fotografici, ossia Nikon Professional. La pagina ha delle buone per-
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formance anche per indice indiretto MII per il quale risulta terza, mentre figura al sesto posto per engagement diretto, con 772 commenti. Lowepro segue fissandosi al quarto posto, non solo per numerosità di fan, ma anche per engagement diretto. Ciò evidenzia come l’azione di coinvolgimento porti sulla pagina 800 commenti, mentre meno efficace pare essere l’engagement indiretto per cui la fanpage risulta quinta, totalizzando circa 10mila like. Al quinto posto per estensione di fan base troviamo Lumix lifestyle Italia di Panasonic, con quasi 39mila fan. La gestione di queste migliaia di utenti pare ottimale per quanto concerne sia l’indice indiretto che quello diretto: in entrambi i casi la pagina è seconda. Il taglio trendy dato alla pagina e rivelato anche dal nome indica un atteggiamento che risulta gradito. Manfrotto è sesta per numero di fan e, curiosamente, la sua strategia pare aver funzionato meglio sull’engagement diretto che su quello indiretto. Solitamente i like sono di più facile conquista rispetto ai commenti, molto più onerosi in termini di effort e trasporto dell’utente; tale scoglio pare non esistere per Manfrotto, che col suo ‘imagine more’ si posiziona quinta per MCI. Anche Fujifilm ottiene risultati migliori sull’engagement diretto, posizionandosi addirittura quarta, mentre si ferma al settimo posto per numero di fan e engagement indiretto. Ultima, ma non ultima, SanDisk Italia, che con i suoi 1.800 fan ottiene un sesto posto per engagement indiretto e un interessante primo posto per fidelizzazione diretta. La pagina ha grandi potenzialità di crescita sia nell’ottica di un ampliamento di fan base, sia in quello di una massiccia fidelizzazione.
le fanpage della fotografia Crawled From
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Anche le grandi superfici despecializzate iniziano a interessarsi al web 2.0 come strumento privilegiato di comunicazione con i propri clienti
social
GDO e social network
di Roberto Zarriello
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social network si sono meritati il premio come “miglior invenzione degli ultimi dieci anni”. Basta provare a pensare a come sarebbe ora la nostra vita se non esistessero Facebook, Twitter o Google+. C’è una generazione intera che è cresciuta con i social network e non potrebbe immaginare una quotidianità diversa: interazione, amicizia, news, amori virtuali e offerte, nei social passa di tutto. Molte aziende lo hanno capito e si sono mosse subito per rendere più “social friendy” la propria posizione. Alcune devono ancora lavorarci un po’, mentre altre se ne tengono ben distanti. Che senso ha, oggi, stare lontani da una risorsa così preziosa? Il sogno di ogni azienda sembra essere a portata di mano: milioni di utenti (miliardi, se contiamo anche i Paesi esteri) possono conoscere un brand stando semplicemente davanti a un pc. Una rivoluzione che ha investito in pieno il mondo del marketing così come lo avevamo conosciuto e che ha portato alla nascita di nuove professioni dedicate, come il social media manager. I social network più diffusi in Italia sono tre: Facebook Twitter e Google+. A questa lista si aggiunge YouTube, dove si condividono migliaia di video ogni giorno, e Pinterest, il social delle immagini per eccellenza. Più volte si è analizzato il comportamento delle aziende italiane verso le interazioni sociali via web e gli ultimi dati riportano un notevole aumento della predisposizione del consumatore a voler ricercare i propri brand di riferimento sui social network. Questo unico dettaglio dovrebbe bastare a com-
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prendere l’importanza che hanno assunto nella vita di ogni consumatore i social in generale. In questa analisi vogliamo studiare l’utilizzo che la grande distribuzione organizzata italiana fa di ogni social. I consumatori, specialmente in questo periodo, sono sempre alla ricerca di sconti e offerte. Non bastano i volantini promozionali che si distribuiscono casa per casa, molti vogliono sapere attraverso i social network. Una tipica conversazione virtuale tra amiche suona più o meno così: “Hai notato? Nella pagina Facebook di X c’è un’offerta straordinaria sulle confezioni di pasta!”, “Davvero?”, “Sì, corri subito, puoi prendere il codice sconto e acquistare la pasta in offerta!”. Fantasia? No, pura realtà. Il passaparola resta ancora il miglior viral marketing che esista, ma con i social network la sua portata è aumentata a dismisura. Le aziende della grande distribuzione specializzata se ne saranno accorte? Vediamolo insieme. La Coop dimostra già dalla home del sito di tenere in grande considerazione i social network. Non mancano, infatti, i pulsanti che guidano il consumatore verso la pagi-
na Facebook, che attualmente ha poco più di 5.600 like, verso Twitter, dove ha più di 1400 follower, e verso Youtube, il cui canale conta circa 236 iscritti. Nella pagina Facebook di Coop vengono diffuse ogni giorno notizie, promozioni, eventi e altre iniziative, tutte con lo scopo di coinvolgere il consumatore. L’obiettivo è sicuramente riuscito. Stessa cosa accade su Twitter, dove molte domande dei consumatori trovano risposta, mentre su YouTube vengono diffusi più che altro gli spot storici di Coop e Google+ non ha nessun profilo. Alla fine si rivela comunque un buon uso dei social network, senza ombra di dubbio. Auchan preferisce non inserire i social network nella home del sito italiano e si scopre presto il perché: l’azienda non ha canali social italiani. Su Facebook, infatti, esiste la pagina Auchan internazionale, che conta più di 322 mila like. Non esiste un profilo Twitter italiano, mentre il canale Youtube ha solo 34 iscritti. Google+ non esiste. I consumatori italiani, desiderosi di “parlare a tu per tu” con l’azienda, dove possono trovarla? Ce lo chiediamo anche noi. Anche in questo caso non c’è traccia dei social nella home del sito. Facebook ospita una pagina trascurata di Carrefour Italia, scritta, tra l’altro, in inglese. I like sono circa
220. Twitter è più attivo, con più di 7 mila follower, mentre Youtube fa il pienone, con un canale che conta 128 iscritti ma più di 4 milioni di visualizzazioni. Ottimi numeri, peccato l’assenza nel social più famoso del mondo. Per quanto riguarda Il Gigante, invece, ci si trova di fronte al nulla, in termini di marketing social friendly. Il Gigante non possiede una pagina Facebook, così come non ha Twitter, YouTube e Google+. Viene da chiedersi il perché; probabilmente si ha una concezione del target che tiene conto di standard ancora troppo vecchi e distanti da quello che è oggi il consumatore. Altre aziende si approcciano al mondo dei social network, chi con un po’ di timore, chi convinto della forza virale che essi hanno. In breve i dati di alcune delle aziende più conosciute in Italia: Iper preferisce suddividere i social in più aree tematiche, ma con ottimi numeri e ottime interazioni; Esselunga evita di inserire i social in home e, pur ricercando il brand, non troviamo risultati concreti; Mercatone Uno è attivo su Facebook, con quasi 20mila like, e YouTube, con 49 iscritti e quasi 300mila visualizzazioni: ottimi numeri e ottima interazione social; Bennet e Panorama mettono in evidenza la pagina Facebook nella home del sito e interagiscono attivamente con 12mila fan per Bennet e poco più di 7 mila fan per Panorama; Conforama, infine, è l’unico che inserisce la possibilità di cliccare like alla pagina Facebook direttamente dal sito: attualmente ha circa 5.600 fan con ci interagisce quasi quotidianamente.
darty febbraio 13 1
05/03/13 17.03
trade marketing
Con l’approssimarsi della bella stagione ecco rinascere la voglia di fresco e di immortalare i momenti più belli all’aperto
Clima e foto: l’estate alle porte
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uriosamente, ma forse non poi così tanto considerando la storica affezione degli italiani verso la propria automobile, gli impianti di condizionamento (o di climatizzazione, come più propriamente si sta diffondendo l’uso di denominarli) si sono diffusi pervasivamente e in fretta prima sulle vetture e solo in un seguito hanno iniziato a conquistare le abitazioni. Perso da tempo, e per fortuna, la connotazione di simbolo di status che ha a lungo rivestito, il climatizzatore si propone sul mercato per quello che sostanzialmente è: un elettrodomestico che si va gradualmente ad aggiungere ai tanti che ormai popolano le abitazioni di tutti, e che diventa sempre più “indispensabile” man man che la “bolla” climatizzata che protegge ciascuno nei gioni più torridi si estende, dalla macchina all’ufficio, ai treni, alla metropolitana, ai mezzi di trasporto pubblico di superficie, lasciando paradossalmente “scoperta” proprio la casa, il “rifugio” per eccellenza. Una situazione che sempre più persone inconsciamente giudicano inaccettabile. Stanti queste premesse, non sorprende che produttori e trade non abbiano più bisogno, nella loro attività di marketing, di “nutrire” preventivamente il mercato per suscitare la domanda e diffondere la reason why della categoria di prodotto, come molti anni fa – per fare un dei tanti esempi possibili – si rese necessario fare per sostenere la penetrazione in ambito domestico della lavastoviglie. Crisi economica e disponibilità economiche a parte, infatti, la propensione all’acqui-
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Climatizzatori Le grandi guide Leroy Merlin
sto di un apparecchio climatizzatore è un dato di fatto ormai scontato presso ampie e crescenti fasce di consumatori. Il marketing della distribuzione (e in parallelo dei produttori) si è pertanto concentrato su altri due aspetti peculiari di questa categoria di prodotto: da un lato l’estrema varietà di tipologie (e quindi di prezzo) spesso legate a caratteristiche tecniche di non intuitiva comprensione e leggibilità da parte del grande pubblico, dall’altro la ancora rilevante stagionalità della domanda. Ecco quindi che la comunicazione di marketing si è focalizzata su tre elementi sostanziali: informazione, per diffondere una cultura di
prodotto che – a prescindere dai brand – fornisse ai consumatori gli strumenti basici indispensabili per valutare con cognizione di causa il posizionamento e il rapporto prezzo/prestazioni dei diversi modelli; affiancamento e offerta di servizio per gli acquisti più impegnativi, e infine – non poteva certamente mancare – il prezzo. Proprio per le citate caratteristiche di stagionalità della domanda, inoltre, queste attività si susseguono ogni anno in maniera cronologica, calendarizzate in funzione del tempo che manca allo “scoppio” della
torrida estate mediterranea. Ci stiamo ovviamente riferendo al canale generalista delle domestic appliances, perché quello “verticale”, che dai concessionari dei brand specializzati copre “end-to-end” l’intera catena del valore, risponde al altre logiche e vede una non trascurabile presenza di figure quali architetti, arredatori, tecnici specializzati nel ruolo di influenzatori di acquisto in occasione di interventi edilizi di significativo impatto, quali le nuove costruzioni, le ristrutturazioni e i rifacimenti. In questi casi la logica del canale specializzato, pur essen-
do in molti casi l’acquirente finale un normale privato, risponde nella maggior parte dei casi a modelli di marketing B2B, usando mezzi di comunicazione (cartacei, digitali, convegni, ecc) e di informazione altrettanto verticali e specializzati. Ma torniamo alla relazione di vendita “diretta” con il consumatore finale, una platea di potenziali acquirenti che per le ragioni sopra esposte diventa quantitativamente predominante, anche se forse non ancora tale per valore. Ecco allora che già in inverno presso la grandi superfici del bianco e del bruno, nonché presso le insegne del DIY, appaiono manualetti esplicativi dedicati appunto alle tecnologie della climatizzazione, mentre lo stesso argomento fa la sua comparsa anche sui consumer magazine gratuiti delle insegne. Un significativo esempio è il fascicoletto prodotto e aggiornato ogni anno da Leroy Merlin, che per completezza delle informazioni e chiarezza espositiva rappresenta quasi un “manuale” del neofita. Subito dopo l’attenzione dei venditori si sposta sulla “promozione” degli impianti fissi: in questa categoria di prodotto spesso l’ostacolo (a volte solo psicologico) per il compratore è rappresentato dalla spesa per l’installazione e dalla difficoltà, vera o presunta, di reperire un tecnico affidabile per il montaggio. Nascono così, allo scopo di facilitare la vendita del prodotto, le offerte “chiavi in mani”: un prezzo fisso che affianca al costo di acquisto del prodotto anche quello predetermi-
nato dell’installazione “basica” dello stesso. Certo il servizio offerta non è paragonabile a quello del canale specializzato che di solito include anche un sopralluogo nell’abitazione per determinare le caratteristiche dell’impianto e le modalità di un’installazione il meno invasiva possibile. Via via che si avvicina l’estate, l’enfasi della comunicazione (dai volantini del trade alle vere e proprie campagne pubblicitarie dei produttori) si sposta sui prodotti stand-alone, immediatamente fruibili senza le complicazioni legate all’installazione e alla reperibilità in tempi brevi del relativo installatore che - vista la stagione – si fa ardua. Quando poi, a giugno e luglio, come recitano immancabilmente i telegiornali, il paese boccheggia “nell’estate più calda da 50 anni” è il momento delle offerte di prezzo e nei punti vendita fanno la loro comparsa bancali interi di condizionatori no-brand che nei week end più caldi vanno letteralmente a ruba. Complice, spiace doverlo rimarcare, anche una crisi che falcidiando i periodi di vacanza fa sì che una parte di quanto risparmiato venga investito per rendere almeno più confortevole il trascorrere l’estate a casa. Se la diffusione “bottom up” degli impianti di condizionamento ha sostenuto la crescita della domanda domestica, il contrario è accaduto per quanto concerne un’altra categoria di prodotto: la fotocamere. E qui il “colpevole” ha un nome non difficile da scoprire:il telefono cellulare. Inizialmente, infatti, la digitalizzazione dell’immagine, benché cancellasse l’allure un po’ iniziatica della fotografia su pellicola, con le irrisolte discussioni tra appassionati sui rispettivi meriti del banco e nero, del colore, della diapositiva o alla stampa, aveva non di meno reso disponibili, a prezzi per tutte le tasche, apparecchi fotografici di uso intuitivo, dalle immediata visualizzazione degli scatti, e – per chi si accontentava della conservazione su supporti digitali – dalla possibilità quasi infinita di fotografare senza spendere un soldo. A parte le macchine reflex, che pur scendendo di prezzo rispondevano comunque a una domanda da amatore
“evoluto” o da professionista, le pocket hanno conquistato immediatamente il mercato dandosi battaglia a colpi di Mpixel, l’unico parametro di confronto e di valutazione immediatamente percepibile da parte del grande pubblico dei newbies. A “rompere le uova nel paniere” è però arrivata l’integrazione della funzione fotografica nei cellulari: sin da subito, dall’apparire dei primi rudimentali terminali con risoluzione VGA, si intuì che il telefonino, unico e finora insostituibile “digital personal device”, avrebbe fatto pesare la sua pervasività. Con la crescita delle prestazioni fotografiche dei cellulari, anche senza arrivare
ai mostruosi 41 Megapixel e all’obiettivo Carl Zeiss del Nokia 808, l’utilizzo basico della fotocamera digitale è stato terreno di conquista per i telefonini. A dare il colpo di grazia al potenziale di crescita delle macchine fotografiche pocket sono poi arrivate le piattaforme di condivisione e i social network come Instagram: impossibile battere la praticità di un unico device che fotografa, invia le immagini online, le condivide e le elabora, oltre ovviamente a navigare, telefonare e molto altro. Né sembrano aver riscosso molto successo ibridi come la Galaxy Camera di Samsung: evidentemente l’indubbia maggior qualità delle immagini di una macchina specializzata non la spunta contro la comodità di avere in tasca un solo oggetto che “fa tutto”. Non che le fotocamere più semplici siano sparite dai negozi: sono prodotti “must have” specie per le GSS e si confermano sempre presenti nelle offerte speciali delle insegne. Tuttavia, come i dati GfK indicano, in un mercato della fotografia stagnante, quando non in contrazione, anche a livello internazionale, sono le fotocamere a obiettivo mobile a crescere a tassi ampiamente sopra le due cifre: segno che il ciclo si è forse chiuso è che la fotografia (intesa nella sua accezione più autentica) tornerà forse a essere un mercato sempre più riservato ad appassionati e specialisti mentre la moderna declinazione delle vecchie istantanee – non c’è storia – è lo smartphone.
green marketing
L’erba-voglio si trova solo nel giardino del retailer
di Alberto Sgheiz - Greensense alberto.sgheiz@greensense.it
C’
è un “fil vert” che lega molte caratteristiche e funzioni presenti nei grandi elettrodomestici, che adeguatamente comunicate da parte di produttori e retailer, valorizzando le caratteristiche di sostenibilità di un prodotto, possono aiutare gli utilizzatori finali a fare un acquisto più consapevole e responsabile. In fondo l’efficienza energetica non è che la punta dell’iceberg. Certo, parlando di sostenibilità, non c’è dubbio che non si dovrebbero prendere in considerazione l’acquisto di nuovi prodotti se non con il massimo della classe energetica disponibile. «Sì, ma costa di più del corrispondente modello di classe inferiore», è l’obiezione più ricorrente. Ma nel corso degli anni di vita del prodotto questa differenza iniziale di costo, non solo si annulla per effetto dei ridotti costi di esercizio, ma può anche essere più favorevole. Come conseguenza di questo vantaggio nel tempo, l’argomento durata media del prodotto dovrebbe rientrare tra le caratteristiche dichiarate e valorizzate. 8 - 10 anni e anche più, questi sono i tempi. In questo senso acquistare un nuovo elet-
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Le motivazioni all’acquisto di un elettrodomestico in classe energetica maggiore ci sono. Vanno però comunicate nel modo corretto trodomestico, che sia una lavatrice o un frigorifero, non è banale. Almeno non lo dovrebbe essere al punto di scegliere solo in funzione del prezzo. «Se ti stai sposando, avrai pure dei figli. » Quindi perché optare per un elettrodomestico di dimensioni standard? Questo è solo un esempio. Non è forse la durabilità nel tempo uno dei temi più attuali della sostenibilità ambientale dei prodotti? È ad esempio uno dei temi forti del lusso. Trattare gli elettrodomestici co-
me prodotti di lusso non è corretto, ma valorizzarne la durabilità ci sembra un dovere. Bene, valorizzare la durabilità significa mettere in condizione il cliente di prendere cura del prodotto che sta acquistando. Ma il cliente andrebbe ulteriormente aiutato in questa operazione offrendogli una forma di protezione, una garanzia integrativa (a pagamento), che lo tuteli dai rischi di dover vedere ridotto il ciclo di vita del prodotto a causa degli elevati costi di manutenzione / riparazione. È una spirale tipica del consumerismo quella di disfarsi dei prodotti per acquistarne di nuovi. Ma non è più di moda, in questi tempi di profonda crisi. Meglio investire sulla durabilità. Ma torniamo all’uso quotidiano. Per le lavabiancheria e le lavastoviglie altri argomenti importanti sono la temperatura dell’acqua, che potenzialmente può incidere molto sui consumi energetici, ma anche, argomento non banale, sul mantenimento dei tessuti nel tempo. Anche la silenziosità, soprattutto nelle lavabiancheria, è un argomento molto cool, perché ci introduce ai vantaggi offerti dai provider di
energia elettrica in merito alle tariffe biorarie. Premesso che i retailer dovrebbero lasciare spazio nei punti vendita alla vendita di pacchetti di energia elettrica, possibilmente da fonti rinnovabili, l’informazione all’utente finale dei vantaggi conseguenti all’utilizzo degli elettrodomestici nelle fasce orarie più vantaggiose, inevitabilmente porterebbe la maggior parte di loro ad optare per prodotti silenziosi. Per quanto concerne i detersivi il tema è delicato, o meglio, andrebbe affrontato con i produttori di detersivi, che comunque stanno cavalcando il tema della sostenibilità; quindi auguriamoci che in un futuro prossimo si possa disporre di un’offerta adeguata di detersivi realmente eco sostenibili. Infine, ultimo ma non secondario per importanza, lo smaltimento dei RAEE. La questione non riguarda i processi di smaltimento, attuati seguendo la normativa vigente, ma la riciclabilità dei componenti e perché no, il loro possibile riutilizzo. Grande tema di civiltà, di design, di ingegnerizzazione e di tecnologia industriale, benedetto sarà il produttore che per primo riuscirà a immettere nel mercato elettrodomestici i cui componenti siano riciclabili al 100%. Ci si lamenta che il prezzo sia spesso l’unico elemento di valutazione per l’acquisto di un nuovo prodotto. Secondo noi non lo è, basta crederci e lavorarci.
Le quattro tappe fondamentali per giungere alla vendita
psicology
L’acronimo del venditore di successo
Dr. Paolo Zucconi, specialista in Psicoterapia comportamentale e psicoterapia cognitiva
L
a vendita come procedura inizia da quando il cliente - o potenziale acquirente - entra nel negozio. Da quando viene notato dal venditore inizia un percorso a tappe denominato la trattativa di vendita. Solo se questa va a buon fine per abilità del venditore - più che caso fortuito - allora si conclude sempre con uno scambio tra denaro e prodotto. Affinché ci sia uno scambio reale le tappe della trattativa di vendita devono essere non solo conosciute dal venditore ma seguite pedissequamente fino alla conclusione. L’acronimo che segna la sequenza temporale da adottarsi per ogni tipologia di vendita è AIDAC. AIDAC sono le iniziali di 4 tappe che portano un colloquio cordiale tra venditore e cliente alla conclusione di uno scambio, tipico della vendita, nell’ordine temporale le tappe della trattativa di vendita scandiscono 4 passaggi necessari affinché si arrivi alla effettiva vendita di un prodotto. La prima fa riferimento all’attenzione: è questo il primo passo per farsi accettare. Come suscitare attenzione in una persona? Tutte le modalità per suscitare attenzione riguardano come ci si presenta non verbalmente (l’abito curato, i passi scanditi e sicuri verso il cliente, lo sguardo deciso in avanti, il sorriso, la stretta di mano) e che cosa si dice (poche parole di benvenuto e presentazione, magari anche un piccolo complimento
sincero). Solo quando il cliente è attento a tutto ciò che il venditore dice si tratta di passare alla seconda tappa che fa riferimento all’interesse: se non si suscita interesse nel cliente non è possibile fargli scattare la molla del desiderio (terza tappa) che è quella che spinge all’azione (quarta tappa). Una persona solitamente è interessata quando si parla di lei, del suo corpo, del suo vestito e delle cose o persone a lei più care, ovviamente collegando tali dati al prodotto da vendere. Quindi non un elogio al prodotto in sé (qualità squisitamente tecniche) ma come tale prodot-
to beneficia e avvantaggia concretamente ciò che rientra nella sfera degli interessi della persona (sta al venditore scoprirlo secondo ciò che il cliente dice). La tappa successiva è quella del desiderio: il desiderio per il prodotto (il desiderio scatta una volta che il venditore è riuscito a scoprire che cosa interessa il cliente che è entrato in negozio). Viene suscitato dal venditore. La tappa successiva della trattativa di vendita che inizia con la A è: azione cioè acquisto. Maggiore sarà il desiderio migliore sarà l’azione. Ad un certo punto il venditore, suscitato il de-
siderio nel potenziale acquirente, per vendere deve passare all’azione: “paga subito o in contanti?” dove in ogni caso il cliente ha solo la scelta di rispondere sì, il sì dello scambio tra prodotto e danaro. Ma non finisce qui. E’ importante che il cliente non solo esca con il prodotto acquistato, ma sia pure soddisfatto dell’incontro e dell’acquisto. Quindi C sta per “congratulazioni”: il venditore esprime all’acquirente la sua migliore considerazione per l’acquisto appena fatto affinché il cliente capisca di aver veramente fatto un buon affare.
focus fotografia
Fotografia: in attesa del riscatto La concorrenza da parte degli smartphone comincia a farsi sentire, ma il settore digital imaging si difende bene
di Raffaele Gomiero
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onostante il periodo decisamente non roseo dell’intero settore elettronica di consumo e la spietata concorrenza degli smartphone che stanno minacciando sensibilmente il mercato delle compatte, nel 2012 il settore della fotografia ha registrato un lieve incremento nelle vendite delle macchine a ottica intercambiabile reflex e mirrorless, vale a dire quello più remunerativo. Con un aumento del 6 % a volume e del 10% a valore rispetto al 2011, in particolar modo nel segmento mirrorless, cresciuto di ben il 41%. Per cui quello che nelle macchine sotto i 150 euro si sta perdendo lo si sta recuperando in quello dai 400 in su, che poi sono quelle con la marginalità più alta. Ma cosa ne pensano i protagonisti del settore di questo momento? E
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soprattutto come si stanno preparando per affrontare il secondo semestre del 2013?
con una quota superiore al 20% a valore, abbiamo guadagnato quasi 4 punti rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente in un mercato in continua contrazione. Anche la quota raggiunta nel Video HD superiore al 25% consolida una forte e stabile seconda posizione a valore (dati GfK, dicembre 2012). I driver di crescita per l’anno 2013 sono sicuramente la connettività e l’integrazione tra i differenti device. Condividere con semplicità sui social media i momenti più memorabili e importanti della vita, sono i driver che sosterranno le vendite degli apparecchi fotografici. Le fotocamere rispondono a queste esigenze diventando sempre più connesse grazie al GPS per la geolocalizzazione delle immagini, al Wi-Fi e alla qualità del Full HD. Queste
caratteristiche renderanno lo sharing sempre più facile e immediato, integrandosi perfettamente in un nuovo modo comunicativo che oggi parla per immagini. Canon ha recentemente rinnovato la gamma sia delle digitali compatte che delle fotocamere Reflex. In entrambi i gruppi di prodotto, Canon ha focalizzato i suoi sforzi sulla qualità delle immagini e dei video, sul design compatto ed elegante e sulle elevate prestazioni. Nelle digitali compatte, citiamo l’ampia gamma di Ixus e in particolare Ixus 255 - lanciate ad un prezzo sempre più interessante e vicino al target di riferimento - e nel segmento super zoom sono recentemente state presentate le due nuove macchine PowerShot SX270HS e PowerShotSX280HS dotate del nuovo pro-
Giuliana Demontis, Product Marketing Manager CAMERA
Minoru Takahashi, Presidente di Casio Italia
Canon Giuliana Demontis, Product Marketing Manager CAMERA: “Il 2012 si è chiuso con risultati estremamente positivi per Canon. Le quote di mercato registrate nell’ultima parte dell’anno hanno premiato una pianificazione costante e performante di attività di comunicazione e promozionali verso l’utente finale e il punto vendita, che hanno sostenuto sia la domanda che i tassi di conversione nei negozi. In particolare, nel comparto delle fotocamere con ottica intercambiabile abbiamo mantenuto per tutto l’anno una leadership sia a quantità sia a valore, mentre nel Digital Compact,
cessore Digic 6 per un’elaborazione e una qualità dell’immagine superiore anche in condizioni di scarsa sensibilità. Nel comparto delle reflex digitali, la novità principale è rappresentata dall’introduzione di EOS 100D, la più compatta e leggera reflex Canon che combina tutte le funzioni evolute solitamente ricercate dagli amatori evoluti in un corpo macchina estremamente compatto, per la massima portabilità”.
Casio Minoru Takahashi, Presidente di Casio Italia: “Il 2012 è stato un anno di grandi cambiamenti per il mercato delle digital camera, specialmente per quanto riguarda il segmento delle compatte. La penetrazione degli smartphone ha influenzato soprattutto la categoria delle ‘punta e scatta’, per cui i produttori sono stati obbligati ad andare oltre alla semplice corsa al prezzo più basso e a studiare di conseguenza nuove soluzioni tecnologiche per dare al consumatore prodotti che assicurino migliori funzionalità e qualità fotografica, senza sacrificare la portabilità: un esempio è la nostra EX-ZR1000 lanciata a fine anno. Il 2013 per Casio rappresenta un anno importante: tutti i nostri sforzi saranno concentrati sulla diffusione delle nostre fotocamere High Speed, che introducono una tecnologia totalmente nuova in grado di creare un nuovo segmento di mercato all’interno del digital imaging. Fare in modo che i rivenditori e gli utenti finali comprendano a pieno le caratteristiche e le innovazioni di questi prodotti sarà per noi di fondamentale importanza. Le fotocamere High Speed della
serie ZR saranno i nostri modelli di punta nel 2013. Queste fotocamere incorporano infatti un potente processore a due percorsi di elaborazione, che permette operazioni rapide e funzionalità in grado di permettere di fotografare qualsiasi momento importante senza preoccupazioni o difficoltà. Ci aspettiamo un buon riscontro in particolare da parte della EX-ZR1000, che oltre alle numerose funzionalità offre un display basculante di 180°, e la EX-ZR700 dal potentissimo zoom ottico e dall’ottima stabilizzazione d’immagine”.
Leica Renato Rappaini, Managing Director Leica Camera Italia: “Rispetto a un dato di mercato che ha registrato un decremento complessivo del 10% del fatturato, per Leica Camera Italia l’anno 2012 ha visto invece un incremento di fatturato di circa l’8%, grazie all’introduzione di prodotti altamente innovativi e performanti rispetto allo scenario tradizionale, come la M Monochrom e la gamma di ottiche che registrano una richiesta sempre superiore alla capacità produttiva. Il segmento delle fotocamere compatte è sicuramente quello di maggior sofferenza, ma grazie alla straordinaria qualità dei prodotti Leica, siamo riusciti a confermare i risultati dell’anno precedente, con circa 2% di crescita, rispetto al 25% di flessione del mercato generale (dati aggiornati al 28 marzo 2013). Grazie alla recente introduzione della Nuova Leica M e delle novità di prodotto che verranno annunciate nei prossimi mesi, unite an-
Fujifilm Maurizio Finardi, Product Manager per la divisione Electronic Imaging: “Per quanto riguarda il mercato delle compatte il 2012 si è chiuso con una decisa decrescita rispetto all’anno precedente a causa della crisi economica che ha colpito un po’ tutti i settori. Nonostante questo trend, Fujifilm ha incrementato la propria quota di mercato passando dal 7,4% del 2011 al 9,6% del 2012, riuscendo a bissare sia in termini di quantità che di fatturato i valori dell’anno precedente. Ottimi risultati sono arrivati dalla serie X e dalle bridge che hanno trainato il sell-out di tutti i prodotti presenti in line-up. Per il 2013 ci aspettiamo un mercato che continuerà a comprimersi in termini quantitativi ma che sposterà l’attenzione sulla qualità. Sia l’industria che i retailer hanno capito che per poter sopravvivere è necessaria una maggiore attenzione al valore, e quindi alla qualità dei prodotti. Lo sviluppo di alcune nuove tecnologie e l’espansione del segmento delle compatte pro-sumers ci aiuterà a rispondere alla sempre più crescente richiesta di utenti evoluti che, abbandonate le compatte entry level, vogliono cimentarsi con la vera fotografia. Fujifilm X20, naturale evoluzione della pluripremiata X10, rappresenta per noi il prodotto ideale per tutti: sia per quegli utenti che vogliono una macchina fotografica pratica e leggera da portare sempre con se, evitando l’ingombro dei sistemi, senza però rinunciare alla qualità assoluta e alla massima libertà di espressione data da un controllo manuale di tutti i parametri di scatto, che per quegli utenti che vogliono invece fare il salto di qualità e passare da una compatta ‘normale’ a una compatta di qualità superiore”.
focus fotografia
Sony Claudia Riboli, Marketing Manager DIME: “Nel 2012 il mercato è stato caratterizzato da un trend negativo, in parte dovuto alla situazione economica generale, ma anche in conseguenza del grande sviluppo del mercato degli smartphone. Si sono però ritagliati uno spazio positivo i prodotti più ‘professionali’, con impostazioni manuali e caratteristiche premium, e altre buone opportunità sono venute dalle macchine con zoom >10x. Per Sony l’anno è stato positivo soprattutto in questi due comparti. Sono andate molto bene le vendite delle fotocamere della serie H (con zoom ottico spinto) e della nuova serie professionale R, caratterizzata da sensori molto più grandi di quelli di una compatta, e che consentono, quindi, la massima qualità. Pur attendendoci un mercato ancora in decrescita, le opportunità rimarranno le medesime per le macchine fotografiche nella fascia >250€ con zoom elevato e per le fotocamere più professionali. La strategia Sony è quindi quella di puntare su queste due sezioni del mercato in crescita, continuando contestualmente a offrire una gamma completa e per tutte le tasche. Coerentemente con la nostra strategia, i prodotti di punta per il 2013 saranno essenzialmente due: la WX300, estremamente compatta e completa, con uno zoom ottico 20X, e la RX100, un’altra compatta con sensore elevato”.
che alla qualificazione della nostra rete distributiva specializzata in linea con le politiche di sviluppo volute da Leica Camera AG, ci aspettiamo di avere un risultato di crescita nell’ordine del 20%. Un’ulteriore spinta ci aspettiamo che arrivi dal settore professionale, a cui è dedicato il nostro Sistema Leica S medio formato, dove ci aspettiamo di avere un incremento decisivo nei prossimi 6 mesi. Sicuramente il nostro fiore all’occhiello è la Nuova Leica M, presentata all’ultima edizione di Photokina, che rappresenta la più innovativa e versatile fotocamera M mai creata nel moderno Sistema M in grado di fondere decenni di esperienza nella tecnologia del telemetro con le tecnologie digitali d’avanguardia come il Live View e la registrazione video Full HD”.
Nikon Marco Rovere, Responsabile comunicazione Nital Spa: “Nonostante le grandi difficoltà econo-
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miche il 2012 è andato piuttosto bene, in considerazione del fatto che anche durante la crisi, quando molti sono in negativo, siamo riusciti a pareggiare quanto fatto durante il 2011. Il comparto foto soffre molto dell’evoluzione delle fotocamere degli smartphone, i quali hanno indubbiamente portato via spazio nel settore delle compatte. Ma se da un lato le compatte hanno subito dall’altro, anche grazie ai social network, ha avvicinato mol-
Renato Rappaini, Managing Director Leica Camera Italia
Marco Rovere, Responsabile comunicazione Nital Spa
tissime persone tra cui molti giovani alla fotografia e a noi questo incoraggia per il futuro. Il mercato e in un momento di grande difficoltà economica e anche se il consumatore italiano tende a tagliare poco le spese dedicate alla tecnologia è comunque costretto a valutare ogni acquisto hi-tech. Il 2013 e iniziato in maniera tranquilla ma nonostante questo abbiamo cercato di mettere in campo delle proposte accattivanti che permettono di mantenere viva l’attenzione. La tendenza naturalmente proseguirà nel 2013. Le fotocamere wi-fi avranno la loro buona fetta di mercato, da parte nostra punteremo molto sulla s800, la prima compatta ad integrare Android e permettere la condivisione di foto ancora più immediata. Tramite un pratico adattatore la condivisone arriverà anche sulla linea reflex e Nikon 1, caratteristica che senz’altro influirà sulle vendite. Nikon D7100 sarà sicuramente la
punta di diamante per il 2013 ma anche la gamma Coolpix e Nikon 1 avranno la loro importanza”.
Panasonic Tullio Parrella, Digital Imaging Product Manager di Panasonic Italia: “Nel 2012 il segmento delle intercambiabili ha registrato un incremento del +15% tra copri macchina e accessori, purtroppo contemporaneamente si è registrata una decrescita per quanto riguarda le compatte e le ottiche sotto i 120 Euro che hanno misurato un -12%, questo naturalmente è derivato dall’incremento delle qualità delle fotocamere montate sugli smartphone. Grande soddisfazione dal mondo TZ e FZLE Super Zoom. Secondo noi anche il 2013 continuerà a fa registrare un -20% nel segmento compatte, anche se questo non ci spaventa poiché abbiamo in mente iniziative molto aggressive che riguarderanno le compatte sopra i 200 euro sia super zoom che
Alessio Cazzaniga, Product Manager Coordinator: “Il mercato della fotografia è da anni in calo, il 2012, in considerazione dell’ampiezza e profondità di gamma ha realizzato un -20% a unità e a valore e il -13%
tenere ancor di più in considerazione le sue priorità. Molti hanno preferito infatti investire in televisori o altri segmenti di mercato, rimandando nel tempo l’acquisto di una nuova fotocamera. Nel 2013 non essendoci molti eventi degni di nota il mercato dovrebbe aggirarsi intorno a una diminuzione del -15-16%. Sicuramente il prodotto di punta di Samsung per il 2013 è la Galaxy Camera, inoltre dopo il PhotoShow arriveranno altri modelli che sfrutteranno ancora di più la condivisione e tutte le caratteristiche del sistema operativo Android. Buoni numeri li farà la linea delle Compact System Camera tra cui la
Tullio Parrella, Digital Imaging Product Manager di Panasonic Italia
Alessio Cazzaniga, Product Manager Coordinator Samsung
in generale. Se invece si considera solo le compatte senza elementi intercambiabili il mercato è diminuito ancora di più e ci si attorno al -24%. Molti eventi hanno portato il consumatore a essere più oculato negli acquisti, costringendolo a
nuova NX300 ancora più rinnovata con le funzioni SMART. Essendo gli unici a far interagire la fotocamera con Tv, stampanti, smartphone crediamo che nel futuro ne trarremo un considerevole vantaggio in termini di vendite”.
bridge, che, in sostanza, è proprio il segmento su cui siamo maggiormente concentrati. Per il 2013 contiamo molto sulla GF3 intercambiabile dslm digital single lens mirrorless, la proporremo con tre kit con diversi obiettivi inoltre dispone di avanzate funzioni video tra cui il salvataggio in formato ALL-I che non è altro che il formato raw per il video”.
Samsung
focus condizionatori
si, che producono caldo e freddo, quindi utilizzabili tutto l’anno, ricoprono la maggioranza delle delle vendite, rispetto ai portatili che rispecchiano un acquisto d’impulso legato ai picchi di stagionalità”, Marco Saccone nota invece che “in tempi di crisi la scelta del consumatore finale si è spostata verso macchine portatili, più semplici e senza installazione. Tuttavia si registra una generale tenuta dei prezzi. Questo dimostra che la tendenza generale all’acquisto di qualità va affermandosi anche nei prodotti stagionali”.
di Silvia Castoldi
Con le nuove normative europee il mercato dei condizionatori affronta una vera e propria rivoluzione
Nuove norme impongono una qualità maggiore Dunque un mercato solo apparentemente in crescita, ma in realtà in calo e legato ai capricci del meteo, che oltretutto sta subendo una rivoluzione di notevole portata. Dal primo gennaio scorso, infatti, è entrata in vigore la nuova normativa europea ERP (Energy Related Product) che prevede un nuovo sistema di etichettatura e, soprattutto, l’uscita dal mercato dei vecchi e inefficienti condizionatori di tipo on/off. Secondo Stefano Polla, Category Manager di Euronics, “È difficile fare previsioni per il 2013, dipenderà molto dalle condizioni meteo. Sicuramente la nuova normativa sulla classifica-
Il clima sta cambiando A
prima vista i dati GfK sul mercato del condizionamento sono sorprendenti: nonostante la crisi, l’anno scorso le vendite di condizionatori hanno presentato un aumento dell’8,8% a volume e del 9,4% a valore. A leggere meglio le cifre, tuttavia, si nota che una buona parte di questo aumento è dovuto a un’impennata dei condizionatori portatili, saliti del 26,5% a volume e del 33,4% a valore, mentre i dispositivi fissi hanno visto una crescita di entità ben più modesta. “In realtà”, spiega Manlio Clerici, Product Manager di Panasonic Appliances Air Conditioning
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Europe, “il dato è positivo solo a causa della grande ondata di caldo dell’estate scorsa, che ha provocato un picco di vendite. Tenendo conto di questo, il risultato non si può definire buono”. Gli fa eco Marco Saccone, Communication e Marketing Manager di Olimpia Splendid, secondo il quale “stagioni così favorevoli, nei periodi pre-crisi, contribuirono a movimenti espansivi del mercato molto più forti”. I dati si prestano a interpretazioni differenti: se Aldo Meneghelli, Amministratore Delegato di Sharp Italia, ritiene che “anche nel canale consumer i climatizzatori fis-
zione energetica cambierà diversi equilibri sul mercato: ci sarà un innalzamento del prezzo medio e una concentrazione su pochi fornitori”. Matteo Losapio, Buyer Climatizzazione di UniEuro: “questa stagione presenterà due macro possibilità d’acquisto: da un lato offerte a prezzi speciali degli stock dei prodotti antecedenti alla nuova normativa, dall’altra i modelli con la nuova etichettatura energetica e accorgimenti tecnologici sofisticati, ad esempio i sistemi Wi-Fi e di funzionamento in base al rilevamento delle persone nell’ambiente, previ-
Aldo Meneghelli, Amministratore Delegato di Sharp Italia
Marco Saccone, Communication e Marketing Manager di Olimpia Splendid
Gianluca Figini, BU Director Condizionamento di LG Electronics
sto anche l’allungamento degli anni di garanzia, fino a dieci, sul compressore”. Gianluca Figini, BU Director per il condizionamento di LG Electronics, conferma di aspettarsi una crescita rilevante del mercato retail dei condizionatori, “localizzata nel Centro e sud Italia e limitata allo smaltimento dei prodotti on/off non più conformi alla normativa”. In ogni caso la sfida, secondo Manlio Clerici, sarà quella di “far capire ai clienti che a un costo più elevato dei prodotti corrispondono anche una qualità e un risparmio energetico molto maggiori”. Fabio Franzoni, Category Manager di Expert Italy, aggiunge che “buona parte del pubblico pensa ancora che utilizzare un condizionatore per il riscaldamento non sia conveniente; bisogna far capire che questo non è più vero”. In effetti, Gianluca Figini fa notare che l’uso del condizionatore come pompa di calore per riscaldare è utile “specialmente dove l’impianto centralizzato è assente, come in
alcune aree del Sud. Ma anche nelle regioni del Nord, in autunno e in primavera, quando il riscaldamento centralizzato non è disponibile”.
ti promozioni, erogazione di contributi per l’installazione e attività di vero tasso zero con pagamenti a partire dai mesi autunnali”. Per Aldo Meneghelli la stagionalità va affrontata “operando con professionisti del settore, installatori e rivenditori, che svolgano una funzione attiva sul mercato, proponendo tutto l’anno il prodotto, senza aspettare l’arrivo del caldo”. La soluzione secondo Marco Saccone è “disporre di una gamma completa di prodotti per tutte le stagioni: dalla climatizzazione al riscaldamento alla deumidificazione. Di grande importanza sono diventati i mercati esteri contro-stagionali, che permettono di equilibrare il ciclo produttivo”. Matteo Losapio paragona la stagionalità delle vendite all’attesa di un autobus: “che arriverà certamente, anche se l’orario è approssimativo, e quando arriverà bisognerà essere rapidi a salire e prendere il posto migliore. In pratica: fornire un assortimento a copertura delle più ampie esigenze di qualità e di
Il problema principale: la stagionalità Una delle difficoltà del mercato dei condizionatori resta la forte stagionalità delle vendite: gli acquirenti tendono ad acquistarli tra aprile e luglio (anche se, come fa notare Alessandro Viganò, Product Marketing Section Manager di Daikin, “già dal 2012 si assiste ad una crescente destagionalizzazione delle vendite”). Secondo Enrico Andronico, direttore commerciale del socio Euronics Bruno S.p.A., “Il settore climatizzazione è ancora oggi caratterizzato da una altissima stagionalità, il che può provocare la saturazione delle squadre di installatori. La situazione economica attuale, inoltre, spinge all’acquisto del climatizzatore solo in caso di temperature molto elevate. Noi cerchiamo di supportare il comparto anche nei mesi invernali con forVendite a volume
Gen 2011/ Dec 2011
Gen 2012/ Dec 2012
Totale climatizzazione
100,0
Climatizzatori fissi Climatizzatori portatili
Manlio Clerici, Product Manager di Panasonic Appliances Air Conditioning Europe
N
onostante la crisi, l’anno
scorso le vendite di condizionatori hanno presentato un aumento dell’8,8% a volume e del 9,4% a valore
Vendite a valore
Prezzo EUR Trend %
Gen 2011/ Dec 2011
Gen 2012/ Dec 2012
Trend %
100,0
9,4
386
388
0,5
76,1
70,8
1,8
402
401
-0,4
23,9
29,2
33,4
341
359
5,4
Trend %
Gen 2011/ Dec 2011
Gen 2012/ Dec 2012
100,0
8,8
100,0
72,9
68,5
2,2
27,1
31,5
26,5
dati: GfK
focus condizionatori
U
na delle difficoltà
del mercato dei condizionatori resta la forte stagionalità delle vendite
Alessandro Vigano, Product Marketing Section Manager di Daikin
Enrico Andronico, Direttore Commerciale di Euronics Bruno S.p.A.
spesa, e invogliare con opportune iniziative, non solo con il classico sconto, ma anche fornendo accurate informazioni tecniche sui modelli, le etichettature e la normativa”. Vediamo ora le novità proposte dalle aziende del settore.
idrotermosanitario ed elettrico, installatori qualificati, e i negozi Aerotech in franchising. Il prodotto di punta per quest’anno è il DC Inverter Plus, un climatizzatore in pompa di calore con tecnologia inverter. L’efficienza energetica supera di gran lunga quella richiesta per la classe A: per la taglia 20 il coefficiente in raffrescamento (EER) è di 4,65 e in riscaldamento di 4,55 (COP). Nel caso del contemporaneo funzionamento con altri elettrodomestici, è possibile ridurre la potenza assorbita attivando la funzione Econo. Inoltre, in assenza di persone nell’ambiente climatizzato, passa automaticamente alla modalità risparmio energetico. L’unità è molto silenziosa, con soli 19 dBA di pressione sonora minima. Daikin ha esteso la gamma del suo nuovo climatizzatore alla taglia 15 (1,5 kW nominali di potenza), che risponde alle richieste di potenza termica delle abitazioni di recente costruzione.
LG Electronics: l’occhio vuole la sua parte
Sharp: servizi di qualità Sharp da 25 anni propone i suoi prodotti sul mercato professionale, con punti vendita fidelizzati e formati in tutta Italia, in grado di offrire sia il prodotto che l’installazione, garantendo un servizio di qualità. Tra le novità di Sharp citiamo il Monosplit AY-XPC9/12PHR, caratterizzato da alta classe energetica (A++ in raffreddamento e A+ in riscaldamento). Sfrutta il cosiddetto effetto Coanda per una distribuzione ottimale dell’aria nell’ambiente, mentre la tecnologia Plasmacluster consente l’autopulizia. La funzione Multi Space regola il flusso e la direzione dell’aria in modo da raggiungere velocemente la temperatura desiderata in diverse stanze.
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LG Electronics serve sia il canale professionale, sia il retail. Tra i suoi prodotti più interessanti citiamo i climatizzatori fissi della serie Art Cool. Art Cool Mirror è proposto in tre varianti di colore: Specchio, Bianco e Argento (gli ultimi due solo Multi-split). Art Cool Mirror Mono-split è inoltre dotato del sistema di depurazione dell’aria Plasmaster, che emette ioni in grado di sterilizzare l’aria, e della funzione Silent Mode per ridurre la potenza sonora emessa di circa 3 dB(A). Art Cool Gallery offre invece la possibilità di personalizzare lo stile: basta sollevare il pannello anteriore e sostituire l’immagine in dotazione (“Il bacio” di Gustav Klimt) con una di propria scelta. Anch’esso è dotato del sistema di depurazione Plasmaster, nonché di un sistema di controllo del flusso dell’aria nelle tre direzioni.
Daikin: per ogni tipo di abitazione Daikin abbraccia tutti i canali di vendita: catene e negozi di elettrodomestici, grossisti di materiale
De’Longhi: specialisti nei portatili De’Longhi propone quest’anno vari nuovi modelli di climatizzatore portatile Pinguino, tutti rispondenti alle nuove normative e dotati della tecnologia brevettata “Acqua-Aria”, che utilizza l’acqua come smaltitore del calore. Il modello PAC WE 126 ECO, grazie alla funzione turbo power (boost), ha una potenza di raffreddamento estremamente elevata, fino a 12.000 BTU/h. La si-
Fabio Franzoni, Category Manager di Expert Italy
lenziosità è invece la dote del modello PAC CN 86, grazie alla particolare forma della griglia, alla doppia velocità di condensazione e al miglioramento dell’insonorizzazione. Raggiunge la massima potenza frigorifera di 9.800 BTU/h. Ma il modello più potente è il PAC WE 17 INV con tecnologia inverter, in grado di raffreddare in breve tempo ambienti fino a 170 m3. Una specifica funzione di deumidificazione gli permette di sottrarre l’umidità in eccesso fino a 80 litri nell’arco delle 24 ore.
Mitsubishi Electric e Vaillant: altissima efficienza Il prodotto di punta di Mitsubishi Electric è Kirigamine (serie MSZ_ FH), climatizzatore high-end equipaggiato di otto sensori ad infrarossi che misurano con precisione la temperatura ambiente e rilevano la posizione delle persone o la loro assenza, per direzionare il flusso dell’aria o entrare in modalità di risparmio energia. Garantisce elevate performance e massimo risparmio energetico, risultando in classe A+++ sia in riscaldamento che in raffrescamento. È disponibile in versione monosplit e multisplit. Il modello Kirigamine Zen ha vinto il prestigioso premio iF Design Award. L’azienda produce anche i condizionatori a marchio Vaillant, di cui citiamo la linea climaVAIR VAI 6 Inverter, già rispondente agli stan-
Matteo Losapio, Buyer Climatizzazione di UniEuro
Stefano Polla, Category Manager di Euronics
dard energetici richiesti per il 2014, classificata con la classe fino a A++. Grazie al nuovo ventilatore sagomato dell’unità esterna, l’estrazione dell’aria risulta sensibilmente migliorata, con una minore emissione di rumore.
scambiatore di calore e un ventilatore tangenziale estremamente silenzioso. È possibile collegare le due unità e condizionare due ambienti, senza ulteriori opere murarie esterne. Citiamo inoltre i nuovi climatizzatori fissi a tecnologia Inverter Q e Q+, conformi non solo ai requisiti richiesti dal 1° gennaio 2013, ma anche a quelli che verranno introdotti nel 2014. Il modello Q ha ottenuto la doppia Classe A (in raffreddamento e in riscaldamento), e il Q+ la A++ in raffreddamento e A+ in riscaldamento. Non va poi dimenticata la nuova linea di climatizzatori portatili Dolceclima dal design italiano.
Olimpia Splendid: tante novità Olimpia Splendid distribuisce i suoi prodotti in Italia sia sul canale professionale idrotermosanitario, sia sulla GDO. Il 50% delle attività del gruppo è sui mercati esteri, con filiali tecnico commerciali per alcuni mercati (Spagna e Francia) o attraverso distributori partner. L’azienda propone quest’anno diverse novità tecnologiche, a cominciare da Unico Twin, il primo climatizzatore fisso senza unità esterna che permette di climatizzare due ambienti contemporaneamente. È formato da due unità: Unico Twin, che comprende il compressore; e Unico Twin Wall, composta da uno
Panasonic: per tutte le stagioni Panasonic propone soluzioni “verdi” ad alta efficienza utilizzabili sia per il riscaldamento, sia per la climatizzazione. I modelli Aquarea sono basati su un sistema aria/acqua a pompa di calore che garanti-
sce risparmio economico, massima efficienza, minima emissione di CO2 e ingombro ridotto. Panasonic ha aggiunto due versioni bi‐blocco da 3 e 5 kW, ideali per piccole abitazioni, social housing e proprietà dove non c’è fornitura di gas. Citiamo anche il sistema di climatizzazione Etherea, vincitore quest’anno del prestigioso premio iF Design Award. Un sensore rileva la presenza di persone nell’ambiente e, valutando i cambiamenti dei loro livelli di attività, riduce gli sprechi di energia. Un altro sensore rileva invece i cambiamenti degli apporti di energia provenienti dalla luce solare nell’ambiente. Tutti i sistemi citati sono gestibili a
distanza attraverso uno smartphone tramite il sistema Wi-Fi di IntensisHome.
Samsung: il meglio dell’elettronica Samsung punta sulla convergenza digitale, includendo nella gamma di climatizzatori Serie Y (Monosplit e Multisplit) la tecnologia Smart Wi-Fi, che trasforma qualunque PC o dispositivo mobile Android in un telecomando per il climatizzatore. La funzione Benessere consente il controllo automatico di ventilatore e temperatura dell’aria, in base al rilevamento di temperatura e umidità ambientali, mentre la funzione Good Sleep regola la temperatura dell’ambiente in funzione di quella corporea. Il dispositivo Virus Doctor esegue una purificazione attiva dell’aria grazie alla produzione di atomi di idrogeno attivo e ioni di ossigeno che contrastano efficacemente virus, batteri e allergeni.
aziende
Nota in tutto il mondo per la qualità dei suoi prodotti per uso professionale Kärcher porta il suo patrimonio di qualità e innovazione anche nel mondo consumer, offrendo soluzioni complete “a misura di cliente”
Q
ualità e innovazione, ma, soprattutto, soluzioni. Sono queste le parole che meglio descrivono la strategia di Kärcher, un’azienda tutta tedesca ma con una parte di “cuore” tutta italiana. “Siamo un’azienda che offre soluzioni e non solo prodotti: il prodotto è solo una parte della soluzione”, spiega infatti Nico Trotta (nella foto a lato), Marketing Manager di Kärcher Italia. “La nostra azienda è customer centered: non ci limitiamo solo a fare un buon prodotto e a immetterlo sul mercato, ma ascoltiamo le esigenze dei clienti e, di conseguenza, costruiamo attorno ad esse la giusta soluzione. Al centro del nostro lavoro c’è sempre il consumatore e non il prodotto”. Considerazioni, queste, che nascono dalla particolare realtà di Kärcher che, pur essendo una multinazionale storicamente votata alla produzione, non lascia in secondo piano il fattore innovazione, con più di 600 tra tecnici e ingegneri che, quotidianamente, studiano nuovi prodotti o ulteriori miglioramenti di quelli già in produzione; e senza trala-
diversi Paesi e un totale di 10mila dipendenti. “L’Italia è la seconda nazione in termini produttivi, con quattro stabilimenti attualmente attivi”, precisa Trotta. “L’azienda è approdata in Italia nel lontano 1974, presidiando inizialmente il canale professionale per poi approcciare dieci anni più tardi anche il canale consumer”. “In tutto il mondo il nostro marchio è sinonimo di pulizia e possiamo contare su una brand awareness molto elevata: addirittura in Francia viene comunemente utilizzato il nome Kärcher quale sinonimo di idropulitrice e, più in generale, di pulizia con acqua”, continua Trotta. “Oltre a un ventaglio prodotti cha va da articoli per la casa fino a macchine altamente professionali, alcune delle quali utilizzate persino per operazioni ‘spettacolari’ come la pulizia di importanti monumenti, come ad esempio il Monte Rushmore (Stati Uniti) o il Cristo di Rio de Janeiro (Brasile), possiamo vantare l’invenzione di apparecchi che hanno poi dato vita a nuove categorie e nuovi mercati, come, ad esempio, la scopa elettrica o il robottino per la pulizia della casa”.
Oltre il prodotto Nico Trotta, Marketing Manager di Kärcher Italia
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sciare aspetti fondamentali come il marketing e l’assistenza al cliente, come, ad esempio, la comunicazione e la cura del postvendita . I numeri della multinazionale tedesca sono davvero impressionanti e nulla hanno a che invidiare a quelli offerti da altri e più noti brand: 20 stabilimenti produttivi, 64 filiali in tutto il mondo, distribuzione prodotti in 200
Dal professionale al consumer… dal Fai da te all’eldom Dal mondo prettamente professionale – settore in continua a mantenere una posizione di leadership – nel 1984 Kärcher ha approcciato anche il settore consumer, portando naturalmente con sé tutta l’esperienza, la qualità e la durata nel tempo dei prodotti, tipica del settore business.
“Siamo un’azienda che per metà è professionale e per metà è consumer: ad oggi il lato consumer incide infatti per il 49,5% sul totale fatturato (dato 2012) e addirittura in Italia, il consumer supera il professionale”, sottolinea Trotta. “Abbiamo fin da subito approcciato il canale Fai da te, dove siamo ormai presenti nel 99% dei punti vendita, per poi concentrarci sul canale eldom; canale dove abbiamo recentemente stretto accordi con importanti insegne distributive come, ad esempio, Media World”. In questo specifico canale difatti sono anche concentrati gran parte del lavoro di marketing e comunicazione dell’azienda, soprattutto a supporto dei punti vendita, così come conferma lo stesso Trotta: “L’aspetto del punto vendita è cruciale: per noi è importante ‘vestire’ il punto vendita evidenziando la ‘macchia gialla’ istituzionale di Karcher in modo da renderla subito ben visibile e facilmente individuabile dal consumatore. I nostri prodotti non si prestano infatti alla categoria degli ‘acquisti d’impulso’, ma piuttosto a quella degli ‘acquisti pensati’ e a quei prodotti che il consumatore cerca all’interno del punto vendita”. Appunto per questo motivo, difatti, molti investimenti dell’azienda sono concentrati sulla messa a punto di materiale corporate che ben identificano il brand, oltre a giornate dimostrative in-store e programmi di formazione rivolta agli addetti
alla vendita e al personale commerciale. “I nostri sono prodotti che vanno mostrati e spiegati”, sottolinea a tal proposito Trotta. “Trasmettere al consumatore i motivi del perché i nostri prodotti, a fronte di un costo più elevato, possono offrire qualità, durata nel tempo del prodotto e garanzia del risultato, è fondamentale”. Tutti i prodotti che escono dalle catene di montaggio vengono infatti testati uno per uno prima della loro commercializzazione e su tutti prodotti consumer l’azienda è in grado di offrire due anni di garanzia (tre anni per i motori raffreddati ad acqua) direttamente al domicilio del cliente.
all’aspetto ecologico ed ecosostenibile dei prodotti (realizzata con prodotti riciclati e totalmente riciclabili che offrono un risparmio energetico del 50%)”. Nella gamma non manca anche una speciale linea “White” dedicata al mondo femminile che unisce alla qualità e solidità dei prodotti, anche un tocco di design, glamour ed eleganza. Sempre a catalogo, in più, non mancano anche particolari prodotti come un robot per la pulizia della casa (venduto attualmente attraverso il canale door-to-door) totalmente automatizzato e con caratteristiche davvero uniche, e, soprattutto,il nuovo WV50 Plus, lavavetri dotato di aspiragocce che permette di pulire vetri, piastrelle e tutte le superfici lisce in modo rapido ed efficace; un prodotto che nella sola Francia ha venduto lo scorso anno qualcosa come oltre un milione di pezzi e su cui l’azienda punta in modo particolare. “Si tratta di un prodotto davvero innovativo”, conferma difatti Trotta. “Un prodotto nato nei nostri laboratori di ricerca e sviluppo che va davvero
Una gamma completa: dal professional fino alla cura della casa L’offerta di prodotti Kärcher è davvero ampia, e non solo sul fronte professionale, ma anche sul fronte consumer. A catalogo, difatti, l’azienda tedesca vanta diverse categorie di prodotto, dall’idropulitrice e prodotti utilizzati per lo più all’esterno della casa, fino a prodotti per uso indoor, come scope elettriche, bidoni aspiratutto e prodotti per la stiratura: una gamma completa, “differenziata in tre diverse offerte a seconda della categoria di clienti a cui sono rivolte: una gamma qualitativamente rilevante, una gamma compatta, e una gamma dedicata a quel mercato che guarda con un certo interesse
incontro alle esigenze dei consumatori”. Molta è anche la comunicazione a sostegno del prodotto che, naturalmente, va mostrato e fatto provare al cliente sul punto vendita, tra cui uno stand dedicato, dotato di vetro, attraverso il quale poter dimostrare direttamente al cliente il reale utilizzo e la qualità dei risultati ottenuti.
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gaming
Videogame: le ultim Gears of War Judgement Strutturato come un prequel, narra gli avvenimenti accaduti prima di Gears of War 1 ormai datato 2006. La struttura di gioco è rimasta la stessa, come anche ambientazione e armi. Al completamento di ogni livello verrà data una valutazione fino a tre stelle in base a come ci si è comportati e agli obiettivi prefissati in base al livello di difficoltà scelto all’inizio, una volta raggiunto un numero sufficiente di stelle si sbloccheranno alcune modalità come la campagna secondaria Aftermath della durata di circa un’ora e mezza. Un volta finito (e non ci vorrà molto) GoW avrà ancora vita lunga in multiplayer online con tutte le modalità che hanno fatto la storia di questa grande saga. Piattaforma: Xbox 360
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me uscite Lara e come è nata l’eroina videoludica più famosa di sempre narrando le gesta di una giovane Lara sopravvissuta a un terribile naufragio e costretta a imparare a sopravvivere su un’isola ostile contando unicamente sulle sue forze. Molta azione e pochi enigmi per un action game carico di adrenalina e con un pizzico di furtività stealth ed eccellenti scene cinematografiche per un totale di 10 ore di gioco in single player. Piattaforme: PC, Xbox 360, PS3
Lego City: Undercover Attesissimo titolo per Nintendo Wii U è stato sviluppato dai Traveller Tales, gli autori di tutti i giochi a sfondo Lego usciti in questi ultimi anni che hanno riscosso un notevole successo. la storia principale ruota intorno a Chase McCain un poliziotto di Lego City di fronte al più grande caso della sua vita. Il gameplay è un free roaming in perfetto stile GTA, dove oltre alla missione principale ci saranno un quantitativo enorme di missioni secondarie e oggetti da sbloccare e collezionare come da tradizione Lego. La città è davvero grande e varia, c’è la zona residenziale, quella industriale, il quartiere cinese, quello italiano, una piccola San Francisco, l’aerea mineraria, la campagna e addirittura un castello. Il gioco alterna sessioni di combattimento a quelle plattform e di guida, inoltre si farà ampiamente uso dell’avveniristico joypad del Wii U. Se la domanda finale è se è davvero un GTA in stile mattoncini la risposta è senza dubbio un deciso Sì! Piattaforma: Nintendo Wii U
Bioshock Infinite Atmosfera dai colori vintage per questo terzo capitolo della saga di Bioshock. Ad accompagnare in questa nuova avventura rigorosamente in stile FPS una bella mora chiamata Elizabeth, il cui ruolo sarà molto di più di una spalla potendo sfruttare varie abilità in grado di ribaltare gli scontri più duri. Il ritmo di gioco andrà da fasi particolarmente concitate a sezioni esplorative, il tutto integrando elementi da gioco di ruolo e una realizzazione tecnica ai massimi livelli. Da avere. Piattaforme: Xbox 360, PS3, PC
Tomb Raider: A survivor is born Tomb Raider riparte da zero con un titolo che svela il passato di
Luigi’s Mansion Seconda avventura dallo stile vagamente horror per il fratello smilzo di Mario, completamente basata su enigmi da risolvere, stanze da esplorare e fantasmi da combattere, o per meglio dire aspirare visto che come nel primo episodio targato 2001 l’unica arma che avrà con se sarà il fido aspirapolvere. Nonostante il piccolo schermo del portatile e le telecamere che non sempre lavorano come dovrebbero Luigi’s Mansion è giocabile al punto giusto e con una buona longevità, senza dubbio uno dei migliori titoli per Nintendo 3DS. Piattaforma: Nintendo 3DS
Starcraft 2: Heart of the Swarm Espansione attesa da tempo dagli amanti dell’universo di Starcraft, riprende la figura della regina dello sciame buttando il giocatore in una longeva campagna single player di circa 11 ore di tattica e strategia di altissimo livello. Il motore fisico è stato migliorato ulteriormente ma ovviamente il meglio di sé lo da nel multiplayer, da molti anni vero fulcro del gioco, tanto che Blizzard ha inserito delle sessioni di addestramento per chi si avvicina per la prima volta al titolo. Piattaforma: PC
store specialist
Ikea Italia: calano le vendite ma non gli investimenti N
on c’è nemmeno un po’ di segatura sulle carte che documentano l’esercizio 2102, chiuso il 31 agosto dal gruppo Ikea (dal punto di vista societario ricordiamo che Ikea è una fondazione). A livello mondiale le vendite sono salite del 9,5% (7,1% al netto degli effetti valutari). Il dato dei negozi si è attestato al +4,6% depurato, mentre l’utile netto ha raggiunto 3,2 miliardi, con un’impennata dell’8%. Mikael Ohlsonn, 56 anni, presidente e ceo - che l’1 settembre passerà il bastone del comando al giovane (42 anni) amico e collega Peter Agnefjall, perché deciso ad avviare una propria carriera imprenditoriale – ha così commenta-
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to la formula del successo: “La nostra idea di business è sempre più confermata dai fatti. I consumatori di tutto il mondo sono oggi molto più consapevoli del valore intrinseco dei prodotti e apprezzano mobili e arredi con un buon livello di design, ma anche con un prezzo competitivo”. La corazzata Ikea – grande più o meno quanto Commerzbank, Time Warner, Michelin, Poste Italiane in quanto a ricavi - ha oggi circa 150.000 addetti e un fatturato di 27,5 miliardi di euro per una rete che in totale assomma a 9,5 milioni di metri quadrati, 338 grandi superfici, 776 milioni di visitatori. Il gruppo è all’avanguardia anche sul versante informatico: le app
(per iPad, iPhone e Android) per visionare il catalogo hanno raggiunto 5,754 milioni di download mentre i diversi siti nazionali hanno sfondato la soglia di 1,1 miliardi di navigatori.
Quel certo feeling con l’Italia E l’Italia? L’Italia è sempre nei pensieri di Ikea, e questa non è retorica, ma un fatto, visto che la nostra imprenditoria rappresenta per il gruppo svedese il terzo fornitore mondiale, alle spalle della potentissima Cina e della Polonia, nonché il quarto mercato di sbocco. Non solo: il gruppo compra in Italia più di quanto gli italiani acquistino nei suoi punti di vendita. In dettaglio la ricaduta economica
Ha sorpreso tutti che per la prima volta dal suo ingresso nel Bel Paese – 1989 – la multinazionale svedese abbia perso il 2,6% di fatturato. Ma questo non ha spento lo slancio del management verso la nostra Penisola di Pino Scabia
I
l gruppo compra in Italia più di
e sociale di Ikea nella Penisola coinvolge oltre 2.500 imprese: nel solo settore dell’arredo oltre 1 miliardo di euro di acquisti, 53 impianti produttivi e 2.500 posti di lavoro; oltre 20 milioni e 500.000 euro e 7.200 tonnellate di merci per gli acquisti alimentari; circa 200 milioni di euro in acquisti di beni e servizi, con un indotto pari a 1.100 posti di lavoro nel settore trasporti e 1.600 nei servizi in outsourcing. Nel settore edile e della manutenzione dei punti vendita esistenti sono 80 le aziende coinvolte, tra professionisti, imprese edili e fornitori con un fatturato pari a 18 milioni di euro.
La flessione non intacca i progetti Con tutto questo per la prima volta lo scorso anno, racconta l’amministratore delegato per l’Italia, Lars Petersson, il giro d’affari nazionale (circa 1,6 miliardi) è calato del 2,6%, un calo comunque da vedere nell’ottica di una recessione europea generalizzata. Infatti da noi Ikea ha ben 46 milioni di visitatori annui e 5 milioni di soci in possesso della Ikea Family Card. La rete nazionale è composta da 20 punti di vendita, di cui uno, quello di Pisa (65 milioni di investimenti sui 400 stanziati per lo sviluppo) di imminente apertura. “Ma in fondo – prosegue Petersson – esiste già un ventunesimo negozio e si trova sul web, che con le sue 6.000 referenze copre i bisogni di tutti gli italiani” (solo la Sardegna per ora non è raggiunta dalle consegne). Una tappa importante del 2014 sarà Roma Pescaccio, dove sorgerà il terzo negozio della Capitale, e dove la multinazionale ha sborsato 110 milioni Sarà il più grande punto di vendita del gruppo nel nostro Paese: 36.000 mq dell’area occupata, compreso il parco e la galleria commerciale. Perché questa è la direzione seguita ormai dagli “svedesi” di casa nostra: proporsi come magnete aggregante di altri commerci, una formula
quanto gli italiani acquistino nei suoi punti di vendita
Da sinistra: Lars Petersson, amministratore delegato per l’Italia, e Mikael Ohlsonn, presidente e ceo Ikea.
che si ripropone infatti per il prossimo punto di vendita di VeronaVillesse. Infine saranno allacciati alla rete, con una nuova struttura, i due comuni di Cerro Maggiore e Rescaldina (Mi). Confermata anche Milano come prima sede del progetto Moxy, la catena di alberghi a tre stelle a costo accessibile portata avanti da Interhospita-
lity e Marriott, che prevede 150 opening a livello europeo. Nel capoluogo lombardo lo sbarco è previsto per il 2014. Nella prima settimana di marzo il settimanale “Il Mondo”, mai smentito, ha addirittura indicato l’indirizzo esatto: Malpensa Terminal 2, dunque in diretta competizione con lo Sheraton, che si trova al Terminal 1.
La tecnologia come soluzione abitativa Il rapporto fra Ikea e la tecnologia non è mai stato un problema in nessun senso. Presente in forze su Internet, attiva nel segmento mobile, la multinazionale non vuole dire soltanto mobili ma anche, da tempo, elettrodomestici, soprattutto da incasso. La gamma comprende forni, cucine, piani cottura, microonde, cappe, frigoriferi e congelatori, lavastoviglie, lavatrici e macchine per il caffè espresso. I maggiori fornitori mondiali sono Whirlpool ed Electrolux. L’inserimento di questi beni ha ovviamente un funzione complementare, ma rientra in una strategia di fondo, improntata a dare al consumatore vere soluzioni abitative chiavi in mano, declinabili a seconda delle richieste. Non stupisce dunque il recente ingresso nell’elettronica di consumo, con la linea Uppleva, lanciata inizialmente in anteprima nell’aprile 2012 nel negozio di Carugate (Mi) e presentata nel resto della rete alla fine di febbraio 2013. Uppleva, che ai primi di aprile compariva già nella top ten di Wired Italia, è proprio “una soluzione” per il soggiorno, volta a integrare TV e impianto audio, telematica, con i mobili che li contengono. Più in dettaglio Uppleva (5 anni di garanzia) comprende una Smart Tv con schermo a Led, un impianto audio 2.1 con subwoofer wireless e accesso a Internet (quattro i formati proposti, 24, 32, 40 e 46 pollici), un lettore cd/ dvd/Blu-ray integrato, staffe e cavi, e un solo telecomando per controllare tutto. Per realizzare Uppleva, Ikea ha scelto come partner tecnico la cinese TCL Multimedia, quarto produttore mondiale di televisori, alle spalle di Samsung, LG e Sony. Mancano ancora i primi dati di vendita, visto che l’offerta su scala nazionale e cominciata da poco più di un mese. Qualcosa si può dire sui prezzi, che ovviamente variano a seconda delle configurazioni. In ogni caso le soluzioni complete vanno dai 1.100,50 ai 2.024,50 euro. Precisi al centesimo, questi svedesi.
store specialist di Pino Scabia
A
nnullare gli effetti della crisi dei consumi che, in Europa sta mettendo a dura prova tutto il largo consumo è un obiettivo possibile? Magazzini Gabrielli è riuscito nell’impresa, con le sue tre insegne: Oasi (ipermercati), Tigre (supermercati) e Tigre Amico (superette). E non solo. Il gruppo progetta anche un nuovo format, come spiega l’amministratore delegato, Mauro Carbonetti: “Va sottolineato il debutto della nuova formula Oasi Family, pensata per un’offerta everyday low price i cui test sono partiti 4 anni fa in provincia di Teramo. Oasi Family è la nuova insegna che consentirà, oltre al tradizionale acquisto in store, di ordinare i propri prodotti telefonicamente, via fax o ancora via mail e di scegliere tra differenti modalità di pagamento (carta di credito, bancomat, assegni, o richiedere la fatturazione degli acquisti direttamente alla cassa), evidenziando una spiccata attenzione ai professionisti dell’Ho. re.ca., ai quali sono rivolte le differenti modalità di ordine”.
Il focus sulle cifre Puntiamo lo sguardo sul periodo 2012-2015. La rete ha una presenza sempre più capillare sul territorio, con 176 punti di vendita, che diventeranno 186 alla fine del 2013 per arrivare, nel 2014, a 194. Nei pia-
Da sinistra: Giancarlo Gabrielli, Mauro Carbonetti e Andrea Mingarelli, rispettivamente Presidente, Amministratore Delegato e Responsabile Acquisti Non-food di Magazzini Gabrielli
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Magazzini Gabriel Un’azienda familiare, ramificata nel Centro Italia, forte di quasi 180 punti di vendita tra iper, super e superette, dà una lezione di efficienza alla GDO nazionale. Molte le novità in cantiere, come la possibilità di ordinare a distanza. ni il numero di aperture più consistente è previsto nelle Marche, nel Lazio e in Abruzzo. Nel Lazio, infatti, verranno inaugurati entro il 2015 altri 12 esercizi rispetto agli attuali 30, mentre nelle Marche il network passerà da 53 a 64 unità entro il 2015. Spetta all’Abruzzo la palma della regione più penetrata: 78 strutture entro il 2015 contro le
attuali 74. Completano la presenza territoriale i 10 punti vendita del Molise e gli 8 negozi dell’Umbria. Analizzando nel dettaglio i diversi canali distributivi emerge che gli ipermercati Oasi saliranno dai 16 del 2012 ai 18 del 2013 per arrivare a 19 entro il 2014. I supermercati Tigre, tra diretti e in franchising, diventeranno 80 nel 2014, rispetto
ai 74 del 2012. Le superette Tigre Amico, dalle attuali 86 del 2012 arriveranno a 95 nel prossimo biennio. L’ammontare delle vendite del Gruppo alla fine del 2012 ha fatto registrare una crescita pari al 4,4% raggiungendo 611,4 milioni di euro. Le previsioni per il 2013 indicano una crescita del 5,2% per raggiungere quota 642,9 milioni.
quello dell’ipermercato Oasi di Macerata, che si avvicina al taglio del nastro, previsto per l’autunno-inverno 2013. Esteso su una superficie complessiva di 3.500 mq coperti al piano terra, può essere suddiviso in due grandi quadranti: 2.500 mq destinati alla vendita e 1.000 riservati presumibilmente a servizi sanitari, con la possibilità di insediamento di ambulatori, palestre bar o ristoranti. Il nuovo Ipermercato porta avanti i paradigmi ecosostenibili del progetto Ecolove che rientra nel ben più ampio Gabrielli Lab, un collegamento con il mondo accademico, mondo presente in azienda in modo diretto attraverso i dottorandi di ricerca della Facoltà di Economia della Politecnica delle Marche, impegnati nella progettazione e realizzazione di interventi green a
L’elettronica? Poca, ma buona Visti i successi del gruppo, abbiamo chiesto ad Andrea Mingarelli, Responsabile Acquisti Non-food di Magazzini Gabrielli, di spiegare le strategie adottate nel reparto eldom ed elettronica. Fatte 100 le merceologie trattate, a quanto ammonta l’incidenza sull’assortimento di piccoli elettrodomestici, Tv e lettori Dvd e dei consumabili, come pile, lampadine, ma anche, e soprattutto, Dvd vergini e piccoli accessori Pc? “Considerando tutti i canali di vendita arriviamo a poco meno del 15%. Nel canale Iper partiamo dalle 600 referenze circa del cluster minimo, per arrivare alle 1.000 della massima estensione. Trattiamo tutti i marchi più diffusi e, nel comparto pile-lampadine, il nostro marchio Consilia”. All’interno del non alimentare, un mercato cedente per tutti gli iper rispetto al food, quali sono i trend dei prodotti elettronici? E le rotazioni? “Il comparto del video sta subendo, come accade per tutti i rivenditori, un inevitabile ridimensionamento dei volumi, ma si
elli: la forza del glocal Le grandi superfici di vendita a marchio Oasi hanno toccato alla fine del 2012 un ricavo pari a 266,4 milioni di euro con un incremento dell’8% rispetto al precedente anno. Per il 2013 si pronosticano vendite pari a 285,5 milioni di euro e una performance del +7,2 per cento. I supermercati hanno mantenuto una certa stazionarietà, rispetto al 2011, per quanto riguarda i ricavi, che sono stati pari a 190,6 milioni di euro con una previsione di crescita dello 0,7% per il 2013, fino a raggiungere i 191,9 milioni. Il franchising Tigre Amico e Tigre ha fatto registrare un incremento del giro di affari del 10,3% per un controvalore complessivo di 153 milioni di euro, mentre per il 2013 si annuncia una nuova impennata, pari all’ 8,2% fino a 166 milioni.
Progettazione all’avanguardia I criteri progettuali dei nuovi punti di vendita Gabrielli, come per la gran parte della GDO italiana, si attengono a saldi principi di compatibilità ambientale, di risparmio energetico e di sostenibilità sociale. È d’aiuto un esempio concreto,
vantaggio dell’ambiente e del consumatore stesso. L’impegno nei confronti della Comunità non passa solo attraverso questi accorgimenti. L’investimento complessivo - circa 10 milioni di euro -, ha portato anche alla condivisione con il Comune di Macerata di un progetto di realizzazione di opere urbane, quali una rotatoria volta a migliorare la viabilità del traffico cittadino e un parcheggio, che risulterà strategico per accedere ai punti nevralgici della città.
dimostra ancora vitale, assicurando comunque numeri interessanti, mentre telefonia e informatica stanno performando meglio dello scorso anno. Le rotazioni, a parte il video, rimangono buone grazie all’attenta politica di approvvigionamento e al monitoraggio continuo delle giacenze”. Facciamo un accenno a tablet e telefonia… “Il mercato degli smartphone di gamma medio –alta e quello dei tablet entry level wifi si sta rivelando particolarmente brillante. Tuttavia non pensiamo di aumentare l’incidenza del reparto elettronica e telefonia, anche perché, allo stato attuale, gli spazi dedicati rappresentano esattamente il ruolo di completamento dell’offerta merceologica che abbiamo inteso dare a queste categorie“.
in-store
Efficienza e risparmio energetico, due temi che legano istituzioni, retailer e consumatori
Arch. Olivia Carone Pres. Ass. Casaclima Network Milano e docente IED
N
onostante un sostanziale empasse nell’attuazione della II fase del Protocollo di Kyoto, poco meno di 200 Paesi hanno concordato sulla sua continuazione sino al 2020, nonostante il ritiro di Canada Giappone e Nuova Zelanda e Russia, con l’intento di approvare nel 2015 un trattato più ampio, mantenendo sostanzialmente esecutivo il Protocollo. In Italia nello scorso dicembre è stato presentato uno studio a cura dell’ENEA e della Fondazione per lo sviluppo sostenibile basato su studi UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente), OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico), dell’Unione Europea e della Conferenza di Rio+20 che ha evidenziato l’importanza della Green Economy per un paese come l’Italia, manifatturiero e turistico. Infatti si evidenzia come la capacità innovativa del nostro paese ben si sposi con il potenziale di sviluppo dei settori sui materiali e sui nuovi prodotti, sulle nuove energie e sulla compatibilità di tutto questo con l’ambiente e le risosrse naturali largamente presenti nel nostro paese a tal punto che, ha precisato il Ministro Clini, costruire un’economia che valorizzi il recupero e l’uso razionale delle risorse naturali vuol dire investire nel futuro della crescita del nostro Paese. Le conclusioni sono che per l’Italia l’area dell’innovazione tec-
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Protezione del clima con rapido recupero economico per la UE nico-ecologica o green economy rappresenta una significativa opportunità di crescita e tra i settori identificati, per l’Unione Europea uno è particolarmente significativo: l’efficienza, il risparmio energetico e l’uso efficiente delle risorse. Premesso tutto ciò, che ci può dare un’idea della portata che l’aspetto “ECOLOGICO” riveste per l’Europa, c’è da domandarsi come mai il principio del risparmio energetico fatichi così tanto ad essere assorbito dalla nostra cultura. Eppure non più tardi di due giorni fa nella vetrina di un’agenzia immobiliare milanese ho visto immobili messi in vendita, entrambi con un consumo di 120 Kw/h/ mq/a, l’uno in classe D e l’altro in classe F. Una contraddizione in termini dato che a parità di “consumo” non possono esserci classi energetiche così diverse! Oppure su cartelli esposti trovo classificazioni energetiche talvolta in Kw/h/mq/a, talvolta in EPi. Come può un cittadino orientarsi in questa confusione ? A chi si deve rivolgere per una informazione neutra e corretta? Sebbene il principio della certifi-
cazione energetica sia di fondamentale importanza per l’Unione Europea che l’ha reso obbligatorio, il sistema di calcolo prevede e consente troppe interpretazioni e una eccessiva discrezionalità sui numeri per ottenere ciò che si desidera, in linea di massima una Classe A di certificato, ma non di consumo. E ciò vale naturalmente anche per edifici commerciali e per uffici, nonché taluni siti produttivi. Infatti nel 2012 è stato pubblicato lo studio “Climate protection with rapid payback” che analizza l’applicazione di ogni Migliore Soluzione Tecnica Disponibile o MSTD, per l’abbattimento dei consumi nella UE. Uno dei MSTD consiste nella coibentazione termica industriale che per le proprie specifiche caratteristiche è applicabile potenzialmente in tutte le regioni, tutti i settori, nella maggioranza degli impianti industriali e con tutte le temperature di esercizio. Lo studio segnala come al-
meno il 10% delle componenti degli impianti industriali non abbiano coibente sufficiente o questo sia danneggiato e soprattutto che il criterio che guida questi investimenti non sia quello dell’efficienza e del risparmio finale ma quello del minimo indispensabile, solitamente di legge. Invece questa logica e qualità intrinseca di edifici ed impianti potrebbe sommare un risparmio pari a quello di dieci milioni di abitazioni con una velocità di recupero dell’investimento molto veloce, secondo lo studio, meno di un anno.
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