Dealer - Luglio/Agosto 2018

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CONSUMER ELECTRONICS SELLER ANNO 1 - NUMERO 3 - LUGLIO-AGOSTO 2018 Xiaomi riparte dall’evento mondiale di Madrid per presentare i nuovi smartphone Mi A2 con Android One

Unieuro e Coop sfidano la crisi. Apple sbarca a Milano e trasforma la centralissima piazza del Liberty

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DoveConviene reinventa il volantino e “prepara” il consumatore allo shopping intelligente e responsabile

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Il cliente desidera nuove esperienze

L’intervista

DORO

Mauro Invernizzi, Country Director Italia

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senior si conquistano non solo con prodotti ad alte prestazioni e tecnologicamente evoluti, ma anche con servizi che mettano in comunicazione la persona con la famiglia e gli amici.

Il consumatore evolve velocemente da “passive shopper” ad ”active customer”

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NEL DORSO LA RIVISTA DEDICATA AL BIANCO: PRODOTTI E CONSIGLI PER LA VERA CUCINA DETOX, CANDY, WHIRLPOOL ALCATEL

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Innovazione, ampiezza di gamma e attenzione al mercato: la ricetta di Alcatel per continuare a crescere puntando su una tecnologia democratica

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40 ANNI

Polti festeggia il quarantesimo di attività: un brindisi al Made in Italy

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l futuro del retail moderno non può prescindere da un nuovo approccio alla customer experience, mirato alla personal satisfaction e non alla semplice vendita di prodotti. Con la tecnologia a fare da collante al trade marketing e ai servizi. Ne parliamo a

Senza margine

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vete mai provato a mangiare il brodo con la forchetta? Ci si sta avvicinando a questa situazione. In una recente ricerca di Kantar, è stato dimostrato come non ci siano customer journey e digitale che tengano: “l’elemento umano rimane al centro di esperienze che risultino vincenti”. Sono le persone a creare e mantenere stabili i rapporti di fiducia con altre persone, cioè nella fattispecie gli addetti alla vendita e i clienti finali. Ma il digitale ha il compito di mettere in comunicazione un esteso insieme di parti: dai brand fino al consumatore, attraversando e rivoluzionando ogni tassello della filiera di questo lungo percorso.

di Luca Figini (luca.figini@publiedim.com)

Sempre nella ricerca citata si legge che la customer experience è l’unica via da seguire per arrivare alla prossima generazione di retail, nel quale troveranno posto programmi personalizzati, predittivi e integrati di relazione con il cliente finale. Tutto ciò si verificherà solo se le persone che lavorano nei negozi sono parte attiva nel processo di trasformazione delle superfici e hanno voglia di mettersi in gioco in un ruolo di empowerment. Quello che funzionava ieri, regge a stento oggi e già si grippa domani. Perché il punto vendita continui a funzionare diventa indispensabile cambiare modo di pensare. Rimanere esclusi da questo processo significa trovarsi in mano la forchetta.

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La customer experience cambia retail e punti vendita Il “fattore CX” riassume e rappresenta il valore aggiunto derivante dal far vivere esperienze ai consumatori. I quali si rivelano sempre più “active customer” e meno “passive shopper” MODIFICA DI STILE E DI MODO La diffusione della tecnologia obbliga anche a esplorare come stia cambiando il modo in cui impatta nella vita delle persone e “colonizza” strati sempre più profondi della personalità. Secondo i dati GfK, gli italiani sono sempre più disposti a utilizzare il digitale in ambito finanziario: circa la metà del campione si dichiara interessato al mondo fintech, mentre il 27% esprime apertura nei confronti del mobile payment, che in Italia risulta in crescita. Nell’ambiente domestico, gli italiani si dimostrano pronti a fare un salto in avanti: il 16% possiede almeno un dispositivo smart a casa (Tv esclusi). C’è poi molta curiosità anche nei confronti degli assistenti vocali, altro segmento in forte crescita, che suscitano l’interesse del 10% degli italiani. La percentuale arriva al 18% nel caso di possessori di piattaforme “smart home”. di LUCA FIGINI

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issatevi bene in mente questi due concetti perché sono destinati a diventare un dogma: costumer experience (o fattore CX) e fattore umano. Sono fortemente correlati e sono al centro delle attenzioni di analisti, brand e distributori, nello sforzo comune di dialogare con un canale di vendita capace di approntare un’esperienza in negozio in sitonia con i valori legati a ciascun prodotto per adottare nuove regole di ingaggio del consumatore. Sono concetti non nuovi ma che trovano una dinamica diversa rispetto al passato perché le tecnologie e la multicanalità si stanno amalgamando senza soluzione di continuità. E poi i consumatori ormai pretendono di più: secondo Idc, l’e-commerce ha abituato i clienti finali a trovare esperienze contestuali tali da concretizzare la trasformazione da “passive shopper” ad “active customer”. E la forza che stanno producendo questi cambiamenti è la digital revolution, tanto che entro la fine dell’anno il 70% delle aziende sarà chiamata a effettuare interventi operativi derivanti dalla trasformazione dei modelli di business.

Si arriverà a contestualizzare in tempo reale ciascuna interazione. Questo porterà i brand a rinnovare il concetto di canale di vendita e di omnicanalità

METTETEVI NEI LORO PANNI La domanda potrebbe dunque essere: “Come mettere e l’individuo al centro di un processo strategico basato sulla CX?” La risposta di Kantar Tns è di comprendere a fondo le attese dei clienti, passo fondamentale per “mettersi nei loro panni” e strutturare una risposta adeguata da parte del brand e una risposta “umana” dal retail, resa possibile anche utilizzando con perizia la tecnologia disponibile. I nuovi processi di trasformazione prendono proprio spunto da programmi efficaci di CX che riescono ad evidenziare i momenti chiave del customer journey ottimizzandone l’esperienza e costruendo così nuovi vantaggi competitivi.

L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Idc non ha dubbi: le aziende si trovano di fronte a un bivio. Ossia innalzare l’esperienza del cliente oppure finire travolte dalla concorrenza. La customer experience (CX) diventa così il principale obiettivo della trasformazione digitale, con modifiche sostanziali su come avverrà la relazione tra consumatori, utenti e cittadini. Il 40% dei principali brand mondiali potrà offrire un’esperienza digitale coerente e senza distinzione tra online e offline entro il 2020. I tradizionali approcci a silos tra sistemi back-end e front-end convergono in una nuova architettura CX integrata con la piattaforma digitale. In questo modo i clienti finali potranno essere raggiunti con nuove possibilità di personalizzazione per fare in modo che i cosiddetti “customer journey” possano diventare esperienze basate sul contesto e l’interesse specifico. Una delle tecnologie abilitanti sarà l’intelligenza artificiale. Aiuterà a ottimizzare in modo dinamico la micro-segmentazione dei clienti (“segment of one”) e a contestualizzare in tempo reale ciascuna interazione. Questo porterà i brand a rinnovare il concetto di canale di vendita e di omnicanalità esplorando interfacce sempre più estese verso i consumatori, siano esse digitali, marketplace, nuovi ecosistemi o guidate dall’interazione umana. Secondo Idc, dal 2019 la realtà aumentata acquisterà un criterio di normalità nel retail; il 20% delle iniziative di customer experience la integrerà nei processi. Entro il 2021 l’evoluzione dell’intelligenza artificiale farà sì che il 10% delle vendite sarà ottenuto attraverso l’uso di assistenti digitali vocali.

IL VALORE UMANO

Uno scenario ricco di spunti quello finora descritto ma che, secondo quanto illustrato da GfK nell’evento “Human Value | Digital Transformation”, non può prescin-

dere “dall’apporto insostituibile dell’uomo”. Ad oggi il retail è bloccato sui concetti di “algoprezzo” e “premiumness”. Nella presentazione di Roberto Fogliata, Sales Lead Technology, e Fabrizio Marazzi, Solution Lead Market Insights di GfK Italia, è emerso come nei primi cinque mesi del 2018 l’elettronica di consumo (Tcg, Technical consumer goods) mostra una sostanziale tenuta, con un +0,9% rispetto allo stesso periodo del 2017. Un dato in controtendenza rispetto al resto d’Europa, dove i principali mercati risultano negativi. Analizzando questo risultato per settore, però, emerge una situazione molto polarizzata: la crescita è infatti da attribuire quasi interamente al trend positivo del mobile (+10,1%) e della fotografia (+6,2%), mentre tutti gli altri segmenti risultano negativi. Le nicchie di mercato che stanno mostrando andamenti molto incoraggianti, in contrapposizione rispetto alla categoria di appartenenza, comprendono i computer portatili ultrasottili, i Tv Oled e Qled e le lavatrici smart. Rispetto al passato, il segmento Tcg è sempre più concentrato: nei primi mesi del 2018 gli smartphone sono arrivati a rappresentare da soli il 34,7% del mercato a valore. Sempre guardando alla telefonia mobile, si nota anche una crescita sostenuta del segmento premium (+55% a valore per i modelli oltre gli 800 euro). L’impatto della digital transformation in questo settore emerge chiaramente osservando i trend delle vendite per canale. Nel periodo preso in esame, l’online ha registrato una crescita del 19,2% a fronte di un andamento negativo del canale tradizionale (-0,7%). Così in Italia le vendite via Internet ora valgono il 14,2% a valore: un dato in espansione, ma per fortuna ancora lontano da quello registrato negli altri Paesi europei. I risultati più eclatanti sul Web sono stati registrati da fotografia, It e Ped. n


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Il volantino deve trasformarsi in un efficiente “drive to store” Abbiamo analizzato insieme a DoveConviene come valorizzare meglio gli attuali strumenti di comunicazione con i clienti finali: l’obiettivo è portare il consumatore nei punti di vendita BISOGNA ADATTARE GLI STRUMENTI DI METRICA ONLINE ALL’INTERNO DEL PUNTO VENDITA

di LUCA FIGINI

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oveConviene ha avuto origine circa otto anni fa dall’idea semplice di rispondere al bisogno di aggregare i volantini per dare linfa allo shopping. Dato che l’esperienza d’acquisto inizia spesso e volentieri da questa pubblicazione, «ci siamo resi conto che non esisteva a livello mondiale un sistema di aggregazione geolocalizzata dei flyer, che consentisse anche di fare ricerche e consultazioni intelligenti delle offerte disponibili non solo nella consumer electronics ma anche in altri segmenti commerciali», spiega Stefano Portu, Ceo e Founder della società, fondata nel 2010 e cresciuta a livello mondiale. DoveConviene è infatti il brand italiano di ShopFully International Group, piattaforma a cui afferiscono oltre 30 milioni di utenti distribuiti in nove Paesi (Italia, Spagna, Stati Uniti, Brasile, Messico, Indonesia, Francia, Australia e Nuova Zelanda).

DALLA CARTA AL DIGITALE

La piattaforma italiana si è andata a innestare nel processo di digitalizzazione della distribuzione, dando vita a un processo di mutuo scambio. Spiega Portu: «Una delle più grandi industrie al mondo è in mano ai retailer, che generano un giro d’affari di oltre 30 triliardi di dollari. All’origine della fase evolutiva del canale distributivo si è dato per scontato che il ruolo di protagonista dovesse dell’e-commerce a discapito del negozio fisico. Ma non sta avvenendo questo. Il digitale per troppo tempo è stato percepito come canale di vendita alternativo che avrebbe cannibalizzato il punto vendita. Con il passare del tempo è emerso che, a partire dagli Stati Uniti (il mercato più sviluppato con un giro d’affari di 4 trilioni di dollari), il commercio elettronico ha una quota complessiva pari a circa il 10% e cresce con ritmi inferiori al 15% anno su anno. Il che significa che per arrivare al 20% deve impiegare un ampio lasso temporale. La maggior parte degli acquisti inizia o avviene nei negozi. È cambiata in modo drammatico la percentuale degli acquisti nelle superfici decisi attraverso lo smartphone. Quindi i dispositivi mobili sono il vero ago della bilancia che determinano cosa scegliere,

Il concetto alla base è coadiuvare il consumatore a “prepararsi” allo shopping aiutandosi con lo smartphone e il computer

dove entrare e quando investire in prodotti. Secondo Deloitte, negli Stati Uniti è ormai pari al 37% la quota di acquisti fatti nel negozio partendo dallo smartphone». Questo nuovo contesto di mercato si potrebbe definire con la sigla “online to offline” e sta sovvertendo non solo le regole del commercio, ma anche i pesi delle parti coinvolte e

l’atteggiamento del consumatore. «Sarebbe utile sfruttare il meccanismo delle impression digitali per incentivare i clienti finali all’interno dei punti vendita. La pubblicità online geolocalizzata può di fatto orientare il traffico in negozio e determinare le scelte di spesa delle persone. In questo percorso, DoveConviene sta cambiando identità: da raccoglitore di volantini a incentivo al “drive to store” in vari segmenti merceologici che vanno dalla consumer electronics e raggiungono food, banking e automotive. La richiesta di portare i consumatori all’interno dei punti vendita ci ha fatto sviluppare formati data driven che mostrano all’utente una serie di offerte personalizzate sugli interessi e le specifiche propensioni di acquisto». n

Inventare nuove logiche per misurare l’efficienza Diventa indispensabile valorizzare la conoscenza e il know-how accumulati dalle insegne negli anni

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la app di doveconviene, spiega portu, è tra le prime cinque più scaricate nella categoria dello shopping. a questa si aggiunge il sito web compatibile con qualsiasi piattaforma

ando vita a un sistema ibrido come quello descritto da DoveConviene è necessario adottare alcune logiche dell’online, a iniziare dalla misurazione delle performance. «Le metriche sono diventate un elemento fondamentale per guidare il traffico nei negozi da parte dei retailer. Dunque abbiamo sviluppato statistiche, tra cui quelle relative alla conversione, al traffico sul punto vendita e così via. Poi abbiamo definito una terza parte per verificare l’accuratezza dei dati e la scelta è caduta su Nielsen che ha analizzato un campione rappresentativo di 7mila visite confrontando i nostri dati e quelli del punto vendita, certificando un’accuratezza pari al 98,8%». Nell’epoca dei volantini “buttati” all’interno delle cassette delle lettere o appoggiati in modo disordinato ovunque capiti, DoveConviene propone una metrica scientifica di analisi dell’efficacia delle promozioni e delle operazioni speciali. «Il tema per le insegne diventa di valorizzare la conoscenza e il know-how che negli anni hanno acquisito nei confronti dei loro clienti finali. I retailer hanno individuato nel tempo una serie di analisi e di statistiche molto importanti ma finora sono rimaste poco utilizzate perché l’attuale infrastruttura non è studiata per costruire un funnel di conversione simile a quello dell’e-commerce, quindi orientata alla performance di sellout». Il volantino è uno strumento importante ma troppo generalizzato, andrebbe rinnovato per «rompere questo “black box” del flyer, che funziona sia ben chiaro ma del quale non è possibile analizzare le dinamiche sui consu-

matori, e passare a un metodo ancora più efficiente che in più restituisce una quantità enorme di dati utili al retailer per innalzare progressivamente il successo delle operazioni». Senza dimenticare che ogni settore merceologico ha sue precise specificità, anche nel modo di approcciare il “drive to store”. «Entrano in gioco dinamiche diverse che tengono in considerazione delle differenze sulla coda lunga dei prodotti per consumer electronics, food, automotive, fashion e via dicendo. Sono numerosi i parametri che creano efficienza, tra cui frequenza degli acquisti, valore medio, capacità di attrarre le attenzioni e così via. Per essere più precisi, nel fashion e nell’elettronica la componente d’impulso è determinante: in questi comparti funzionano bene le soluzioni legate alla prossimità. Non a caso abbiamo sviluppato una piattaforma di messaggi push inviati ai consumatori quando si trovano a poca distanza dal punto vendita per incentivarli a entrare. Altri settori in cui invece è importante il planning dell’acquisto. Sono tipici il food ma anche alcuni comparti della consumer electronics. In questo senso servono funzioni relative alla wish list oppure alla creazioni di elenchi e carrelli il cui perfezionamento d’acquisto avverrà in tempi successivi alla compilazione. Vogliamo eliminare qualsiasi tipo di frizione tra online e offline, per fornire funzioni utili ai consumatori ereditati dall’e-commerce ma fruibili nel punto vendita. Vertendo sui contenuti l’attenzione del consumatore si sposta dallo sconto al servizio, mantenendo elevato l’assortimento e dando valore al concetto di territorialità dei negozi». n


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Doro: smartphone con servizi dedicati a senior e famiglia Il brand svedese propone un’offerta che supera la logica del “cellulare funzione” attraverso una vasta gamma di servizi perfettamente studiati sulle specifiche esigenze dei consumatori consumatori. Sempre per puntualizzare il messaggio, abbiamo ideato punti attenzionali all’interno di una decina di superfici e punti di accoglienza con materiali informativi e due poltroncine. Stiamo quindi organizzando questo tipo di attività, alle quale si aggiungeranno iniziative outdoor nelle principali città. Infine, abbiamo ideato anche un magazine contenente le informazioni essenziali per comunicare con il nostro target. Entro fine anno arriveremo anche in Tv perché vogliamo spiegare i nostri prodotti ai figli, che li consiglieranno a loro volta ai padri. Infine, per creare maggiore pedonalibilità stiamo pensando a iniziative nei negozi. Il tutto operando in sintonia con i partner di canale: i risultati a fronte di queste attività sono più che positivi». Che ruolo ha la vostra piattaforma software? «I prodotti Doro sono inseriti all’intero di una ecosistema che consente di mettere in comunicazione, attraverso il telefono, l’utente senior con la famiglia, con i centri di soccorso e con altri utenti. Queste e altre caratteristiche saranno concretizzate nel punto vendita con espositori interattivi composti da video che mostrano dal vivo le informazioni.

di LUCA FIGINI

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clienti senior trovano più facile parlare delle proprie esigenze d’uso piuttosto che approfondire tematiche legate alle specifiche tecniche del telefono di cui hanno bisogno. Gli smartphone di Doro interpretano al meglio queste esigenze pur mantenendo caratteristiche di ultima generazione. «La nostra interfaccia è stata elogiata da Google per la sua semplicità», spiega Mauro Invernizzi, Country Director di Doro Italia. L’idea alla base è fare corrispondere a ogni icona un risultato utile: «Nella più recente release abbiamo strutturato un percorso che guida l’utente in modo chiaro, attraverso domande, che portano al raggiungimento dello scopo prefissato. Il tutto è improntato all’immediatezza, sia nella scelta delle icone e degli elementi grafici, sia nell’interazione continua con lo smartphone. Di fatto sono nascosti i tecnicismi e le meccaniche: facciamo concentrare gli over 65 su ciò che vogliono fare, non su come devono farlo». Come si comunicano questi plus? «La nostra strategia è articolata in più punti. Siamo presenti nei listini di tutti i gestori e abbiamo attività in-store per creare cultura di prodotto. I punti vendita hanno un ruolo cruciale: i nostri smartphone rispondono a esigenze reali su cui si può costruire una descrizione centrata nei bisogni. Non a caso l’82% dei nostri utenti raccomanda il nostro brand. Questo perché il cellulare è studiato in modo da confarsi all’utilizzo, quindi è certificato Hac per inter-facciarsi con gli apparecchi acustici, ha una scocca solida, un’impugnatura non scivolosa e funzioni di controllo remoto da parte dei familiari senza invadere la privacy. Ecco, il nostro compito è mettere nelle condizioni i punti vendita di raccontare questi vantaggi unici dei nostri prodotti, affinché vengano trasferiti correttamente ai

L’82% dei nostri utenti raccomanda i prodotti Doro. Questo perché rispondiamo a esigenze reali

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Il passo successivo sarà di creare una piattaforma unificata a livello europeo anche per andare nella direzione di sintonizzarsi sulle politiche di wellfare dei singoli stati. L’idea è creare un servizio esteso per monitorare ciò che succede all’interno della famiglia, correndando gli smartphone con sensori e prodotti Iot non già per violare la privacy ma per assistere i senior e gli over 75 nella quotidianità. Questo progetto, animato da un sistema di intelligenza artificiale e machine learning, servirà per analizzare e indivudare, magari anche a prevenire, casi potenzialmente pericolosi. Stiamo poi convolgnendo le società di teleassistenza: abbiamo già acquisito tre realtà di questo tipo e siamo interessate ad altre nei vari Paesi in cui operiamo. La strategia è creare valori di brand legati a strumenti che aiutano i consumatori a superare le barriere tecnologiche; ora stiamo attivando la piattaforma che assisterà e supporterà i nostri utenti in caso di necessità; il terzo step sarà di fornire servizi attivi in questo senso. I nostri prodotti integrano l’app Doro Alarm System per fornire il protocollo di integrazione con le aziende di teleassistenza. Questa è una delle novità su cui ci stiamo concentrando per attivare progetti concreti nei prossimi mesi». n

Identikit del senior: tecnologico e attivo Chi sono gli over 65? Scardiniamo lo stereotipo: si tratta di un consumatore che vuole essere coinvolto molto di più

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uella dei silver è la più grande comunità di consumatori in Italia. Come spiega Mauro Invernizzi, Country Director di Doro Italia: «L’Italia è la seconda nazione al mondo per incidenza sulla popolazione degli utenti over 65 (solo il Giappone ci supera). Queste persone hanno un rapporto con la tecnologia fondato sul sulla volontà di approfondire e conoscere i prodotti. Hanno un elevato potere di acquisto e la necessità di risocializzare con la famiglia e gli amici per recupera recuperare il rapporto che è forse stato messo in secondo piano durante la vita lavorativa. Per ristabilire questi legami e per riatti riattivare le dinamiche sociali gli over 65 si rivolgono alle nuove piattaforme online e ai prodotti che permettono di accedervi. Tra l’altro, in quest’ottica rientrano anche i discorsi relativi a eventuali barriere fisi fisiche o architetturali che possono essere superate grazie alla connettività. Preciso che l’attuale segmento degli over 65 si

sta progressivamente spostando verso gli over 75: dei 13,5 milioni di consumatori silver in Italia, circa 8 milioni hanno superato i 75 anni. È in corso un passaggio generazionale, che invita le persone a recuperare il tempo perso e a scoprire cose nuove. Senza dimenticare la necessità di sicurezza personale. E poi gli over 65 sono davvero decision maker: sono i referenti nella famiglia per i consigli e hanno la predisposizione a informarsi online, per poi recarsi nel negozio fisico per finalizzare l’acquisto. L’opportunità è enorme, bisogna solo trovare la chiave giusta per dialogare con loro. Come Doro siamo presenti in tutti gli ambiti dedicati a questi utenti: dalle Olimpiadi della terza età, ai centri di ritrovo fino alle Università dialogando con l’ente per creare corsi sull’utilizzo della tecnologia. Abbiamo verificato inoltre che il 62% degli utenti senior ha un dispositivo ereditato o regalato dal figlio ma non sono pronti a sfruttarne le potenzialità. Questo significa perdere l’occasione di dialogare con questi clienti finali». n


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Notch, touchscreen 18:9 e IoT: il cambio di passo di Alcatel Per il brand del gruppo Tcl si dipana un’offerta di prodotto più forte, strutturata e omogenea che si somma alla costante attenzione per il mercato. Ma si guarda già ai prodotti futuri VANTIAMO UN AMPIO PORTAFOGLIO DI MODELLI CHE SPAZIANO SU PIÙ BRAND

di LUCA FIGINI

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uest’anno mi piace la filosofia dell’offerta di prodotto. Abbiamo in programma annunci in fasi diverse dell’anno, con il filo conduttore rappresentato dal display da 18:9. Al Mobile World Congress abbiamo fondato il nostro criterio per affrontare il mercato e continueremo con il “racconto” di prodottio e posizionamento anche nei prossimi mesi», esordisce così Flavio Ferraro, Country Manager di Tct Mobile Italy, l’azienda che gestisce il marchio Alcatel in Italia. Il 2018 che anno è per Alcatel? «Ogni settimana, per non dire ogni giorno, ci cimentiamo in sfide nuove: dobbiamo esercitare la flessibilità mentale e operativa per affrontare il mercato italiano. L’obiettivo più ampio è fare in modo che quest’anno sia di “svolta” per il nostro brand. Che equivale a porsi con onestà intellettuale nel segmento degli smartphone: abbiamo innanzitutto compreso e analizzato alcune criticità degli anni passati. Questa consapevolezza ci ha permesso di affinare e re-impostare la nostra strategia, che passa anche da un’offerta di prodotto più calibrata e omogenea. Anche nell’ottica di rendere disponibile la tecnologia di ultima generazione a tutti i consumatori e con prezzi accessibili. Una strategia che si ritrova negli annunci del Mobile World Congress 2018 e in quelli futuri, tutti pensati e progettati per “democratizzare la grande tecnologia”. Ora dobbiamo “solo” concretizzare i nostri piani avendo sempre ben chiari i nostri target. Quando parlo di “svolta”, quindi mi riferisco a un concetto più ampio e non mi limito alle quote di mercato. Viene d’abitudine parlare solo di Alcatel, ma la nostra azienda ha ormai una proposta multi-brand. Vantiamo un ricco portafoglio di marche che comprende anche Blackberry, che si rivolge a una nicchia di valore. E poi facciamo parte del

«L’IoT è una forza dirompente che cambierà in modo profondo gli equilibri. L’ecosistema è la parola più utilizzata oggi per descrivere questo contesto: credo che concettualmente l’impatto sarà anche più grande di quanto si pensi»

CHI COMPERA GLI SMARTPHONE? «Li descriverei in una parola: volatili. L’identikit del consumatore tipo è difficile da comporre perché gli acquirenti sono caratterizzati da una variabilità ampissima, mai vista prima. Ci sono tantissime varianti che andrebbero prese in considerazione. A cui si aggiunge un atteggiamento quasi religioso, quantomeno di fedeltà, nei confronti di alcuni brand. Facendo la tara di queste “sette”, la stragrande maggioranza del mercato è fatta di utenti pronti a cambiare modello e marchio con una rapidità unica e propria di questa era di mercato. Questa mobilità va mitigata cercando di mantenere la fedeltà del consumatore ingaggiandolo sul concetto di ecosistema, che supera la logica delle caratteristiche tecniche. Il nostro compito di brand è rispondere alle esigenze di tutti i consumatori, adottando una strategia multiforme e flessibile per intercettare ogni tipo di domanda. Tutto vero, ma guardando al futuro».

gruppo Tcl, con il quale si possono creare innumerevoli sinergie. Peraltro alcune già concretizzate. L’attuale offerta di smartphone si affida sulla capacità industriale del Gruppo di produrre display. I pannelli impiegati sugli smartphone 2018 di Alcatel sono realizzati in casa. Affidandoci alla forza di Tcl vogliamo concentrarci anche nel mondo dell’IoT, non solo con gli smartwatch ma anche con altri dispositivi. Lo smartphone può giocare un ruolo ancora tutto da scoprire». Questo ruolo può dare nuova linfa anche al mercato degli smartphone? «Sì, c’è una sorta di omologazione di alcuni aspetti degli smartphone: display, chipset e sistema operativo sono diventati tasselli standard. Però non basta limitarsi a “impacchettarli” in un dispositivo. Per supportare le crescite di mercato ci vuole un brand, che vuol dire avere una visione locale e periferica delle strategie di breve, medio e lungo periodo. Non è più sufficiente proporre prodotti fine a se stessi. Tcl è un colosso della consumer electronics che in Europa, finora, è conosciuto solo per i dispositivi mobili e i Tv. Abbiamo quindi la potenzialità di spaziare su segmenti ampi del mercato, anche se finora ci siamo limitati a qualche puntata tattica e sporadica. La nostra storia di marca, inoltre, ci ha finora supportati per traguardare i risultati attuali. Ma l’IoT è una forza dirompente che cambierà in modo profondo gli equilibri. L’ecosistema è la parola più utilizzata oggi per descrivere questo conte-

alcatel 5v monta un display con il notch, anche se l’Alcatel 1 vanta Android Oreo Go

FEATURE PHONE: IL SEMPREVERDE «I feature phone sono il classico prodotto dall’elevato potenziale ma lontani dall’occhio di bue. Stando ai dati di GfK, questo comparto ha un’incidenza stabile dell’11% sul mercato complessivo. Non a caso anche per quest’anno abbiamo in serbo alcuni annunci per la seconda parte dell’anno. Nel 2019 continueremo a estendere la gamma e stiamo già ragionando su modelli che supportano Whatsapp. Per noi i feature phone sono un tassello importante dell’offerta perché ci permettono di rispondere a una potente domanda di mercato fatta di consumatori ben individuabili. Quindi continuiamo a mantenere il nostro focus anche su questo segmento tutt’altro che secondario», spiega Ferraro. sto: credo che concettualmente l’impatto sarà anche più grande di quanto si pensi. In questa evoluzione la nostra posizione è di fondarci sugli standard e sull’interoperabilità con tutti i prodotti, però è innegabile che dobbiamo muoverci di anticipo, non fosse altro che per ingaggiare i consumatori e mantenere la fedeltà degli attuali utenti». Il prezzo sarà sempre così importante? «Lo è sempre stato e continuerà a giocare un ruolo di primaria importanza agli occhi dei clienti finali. Sfatiamo un mito. La sensibilità al prezzo c’è in qualsiasi fascia di mercato: dall’entry level alle categorie premium. Semmai aumenta, in modo esponenziale all’incremento di spesa, la richiesta di quali qualità, cura costruttiva e dotazione da parte del consumatore. Non basta quindi affidarsi al valore di brand, perché il moltiplicatore che ne consegue non può bastare a giustificare un posizionamento elevato. Forse ci concentriamo troppo nelle analisi di mercato sui grandi centri urbani, dove c’è una polarizzazione di servizi che non sono diffusi nelle aree e nelle cittadine più peri periferiche. L’errore che spesso si compie è di generalizzare il mercato prendendo come benchmark la città, dimenticandosi della periferia dove il potere di spesa è diverso e anche le modalità di scelta sono completa completamente differenti. L’e-commerce è molto pre presente nelle grandi città, mentre i negozi fisici hanno un ruolo sociale e culturale all’inter all’interno dei medi e piccoli centri urbani. Il nostro compito è metterli nelle condizioni ideali per vendere al meglio i nostri prodotti, attraverso un sistema di servizi e una sempre migliore conoscenza di prodotto». n


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La conservazione dei cibi e la salute a tavola secondo gli esperti nutrizionisti dei laboratori di Ricerca & Sviluppo di Whirlpool

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Candy Group: da un ottimo 2017 a un più che promettente 2018, grazie a strategie e importanti investimenti in ottica smart e 4.0.

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UN’ALIMENTAZIONE SANA ED EQUILIBRATA È UNO DEI MAGGIORI TREND DEL NUOVO MILLENNIO E IL MONDO DEL PICCOLO ELETTRODOMESTICO È ORMAI PRONTO PER CONQUISTARLO pag III


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Cucina detox: dal Ped i giusti alleati per il nostro benessere La rinata voglia di salute spinge molti consumatori ad acquistare elettrodomestici indicati per la detossificazione dell’organismo, come centrifughe ed estrattori di succo a freddo surplus psicologico dell’individuo. Proprio la cucina detox, mirata sia alla depurazione dell’organismo sia al mantenimento di un corretto equilibrio dell’apporto alimentare, rappresenta uno degli aspetti più importanti di questa autentica rivoluzione a livello sociale. La dieta detox è in genere rappresentata da una sana alimentazione molto variata di cibi disintossicanti, ricchi di acqua, vitamine, fibre, potassio, sali minerali e antiossidanti, come frutta e verdura, capaci di favorire l’eliminazione dei liquidi in eccesso. Viceversa, il regime alimentare detox sconsiglia l’uso di proteine animali, in favore di quelle vegetali, oltre a evitare il sale, il fumo e gli alcolici e favorire uno stile di vita sano, cercando di gestire al meglio lo stress e promuovere attività fisica, al fine di aiutare l’organismo a eliminare le tossine attraverso il sudore e a mantenere il metabolismo sempre attivo. A conferma di questo nuovo fenomeno, viene in aiuto una survey condotta nei mesi scorsi da Cortilia, società attiva nella vendita e distribuzione online di prodotti alimentari freschi. Dalla ricerca è ad esempio

LA SANA ALIMENTAZIONE È UNO DEI PRINCIPALI TREND DEL NUOVO MILLENNIO

di ROBERTO BONIN

E’

uno dei principali trend degli ultimi anni, frutto della rinata voglia di salute e benessere che sta caratterizzando il nuovo millennio e che, pian piano, sta influenzando molti settori della vita sociale, dallo sport all’alimentazione fino a vere e proprie politiche

sanitarie di interesse comune. Già da qualche anno, infatti, si è assistito a un ritorno in voga del movimento e delle attività all’aria aperta, con un boom delle presenze in palestre, piscine e centri sportivi, e una crescita esponenziale di attività come jogging, running e biking, mirate non solo al benessere fisico del proprio organismo, ma anche al contenimento dello stress e del

grazie alla disponibilità di appositi ricettari e manuali, spesso firmati da medici ed esperti nutrizionisti, è possibile dar vita a numerosi preparati particolarmente indicati per ogni specifico tipo di esigenza o necessità

emerso che il 61% degli intervistati sente “talvolta” l’esigenza di un periodo detossinante, mentre il 26% la prova “spesso” e soprattutto in concomitanza del cambio di stagione. Il 71% del panel, invece, risponde di prestare attenzione in generale a mantenere un’alimentazione sana, mentre il 52% ammette di bere almeno 2 litri d’acqua al giorno, e il 33% afferma di muoversi a piedi o in bicicletta. Le verdure a foglia verde rappresentano l’alimento ritenuto migliore, con il 39,5% delle preferenze, per perseguire il beneficio del proprio organismo, perché contrastano i radicali liberi e migliorano l’ossigenazione del sangue, seguite dagli agrumi, col 23% delle preferenze, e dallo zenzero, apprezzato dal 22% per i suoi poteri digestivi e antinfiammatori. Appunto per questo motivo, la maggior parte degli intervistati dichiara di consumare una gran quantità di insalate fresche. Le verdure sono inoltre ingrediente base anche di numerosi estratti e centrifugati che il 38,8% del panel predilige per tornare in forma. Dall’indagine emerge anche l’affermazione del trend dei “superfood”, ovvero di tutti quegli alimenti di origine vegetale con un grande apporto di nutrienti e proprietà benefiche e quindi molto salutari, come ad esempio le bacche di goji, i semi


IV di chia, i semi di lino e la curcuma. Oltre la metà degli intervistati, dichiara infatti di essere molto interessato a questo argomento, di essere incuriosito e di volere provare: per la verità il 22,6% degli intervistati ne fa già un uso abbondante, in particolare di zenzero e curcuma. Sempre a sostegno della crescita del trend del settore salute e benessere legato al mondo dell’alimentazione, vi sono anche i dati snocciolati da Federsalus, l’Associazione nazionale produttori e distributori di prodotti salutistici che svela come l’Italia sia il principale mercato europeo per il settore degli integratori alimentari. Il nostro Paese lo scorso anno ha generato un valore di circa 3 miliardi di euro con riferimento ai soli canali farmacia e Gdo: ben 32 milioni di persone, pari al 65% degli italiani adulti, hanno acquistato integratori alimentari. Per quanto riguarda invece il mercato vero e proprio, secondo GfK il comparto Cucina è stato l’unico nel 2017 a segnare una chiusura d’anno negativa in termini di fatturato. Un risultato legato proprio alle performance nei mercati della Preparazione cibo e delle Centrifughe/estrattori. Se difatti in passato la sostituzione tecnologica tra centrifuga tradizionale ed estrattore aveva sostenuto il mix di vendita a favore del valore, nel 2017 si è assistito a un fisiologico rallentamento nella crescita degli estrattori di succo, che non sono riusciti ancora a contrastare il forte calo delle centrifughe tradizionali e riportare il mercato in positivo.

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La dieta detox è in genere rappresentata da una sana alimentazione molto variata di cibi disintossicanti, ricchi di acqua, vitamine, fibre, potassio, sali minerali e antiossidanti

IL PARERE DELL’ESPERTO Dott.ssa Nadia Tamburlin, specialista in Medicina naturale e nutrizione Tra i tanti elettrodomestici non può mancare un mixer multifunzione, molto utile per preparare velocemente delle pietanze in particolare le verdure, tagliate in varie forme anche per renderle più piacevoli alla vista. Cucinare a vapore consente di ottenere cibi molto più leggeri e facilmente digeribili, molto indicati nella stagione estiva perché oltre ad essere privi di grassi, mantengono tutte le proprietà compresi i sali minerali che si tendono a perdere con la sudorazione quando fa particolarmente caldo. Le proprietà benefiche dei cibi con la bollitura verrebbero depauperate, in particolare le vitamine idrosolubili e gli oligoelementi, mentre i sali minerali rimarrebbero nell’acqua di cottura. A parte la frutta e la verdura è importante mangiare cibi freschi di stagione e un elettrodomestico che ci può aiutare è quello che crea il sottovuoto. La procedura del sottovuoto sottrae l’aria e quindi rallenta lo sviluppo batterico. Ad esempio la carne, quando sottovuoto, può essere consumata entro una settimana e i salumi, che andrebbero limitati al massimo, è bene consumarli, quando sottovuoto, entro massimo due settimane. Un altro aiuto in cucina è rappresentato dalla griglia tenendo a mente che i cibi grigliati vanno bene perché possono essere privi di grassi ma si raccomanda di eliminare le parti bruciate (perché costituite da carbamine, sostanze molto tossiche per il nostro organismo) o troppo cotte. Un altro elettrodomestico utile è la centrifuga che consente di mantenere tutte le proprietà migliori di frutta e verdura in modo da avere un pool concentrato di vitamine ed oligoelementi a effetto antiossidante. Utili anche i frullatori; in questo caso si ha a disposizione tutta la componente della frutta e della verdura che semplicemente viene sminuzzata e questa procedura permette di facilitare il processo di digestione rispetto alla frutta intera. Sia i centrifugati sia i frullati possono essere assunti fuori pasto come spuntini particolarmente importanti durante questo periodo dell’anno per il loro potere antiossidante, disintossicante, rinfrescante e rimineralizzante. Per i più piccini o anche per chi è molto goloso e non vuole rinunciare a un gelato o magari è intollerante ai latticini o a determinata frutta, è possibile utilizzare la gelatiera per fare il gelato in casa. Questo consente di scegliere gli specifici ingredienti, controllare il quantitativo di zuccheri aggiunti se non addirittura evitare di addizionarli.

UN TREND, TANTI PRODOTTI

Sono davvero molte le categorie di prodotto e i segmenti di mercato toccati da questi nuovi trend, che abbracciano i settori della cottura e della preparazione dei cibi, oltre che della salute e benessere e del wereable. A fungere da protagonisti incontrastati in questo particolare settore sono sicuramente centrifughe ed estrattori di succo a freddo, nuovi oggetti del desiderio per molti consumatori, soprattutto millennials, tra tutti forse quelli più attenti al benessere e alla forma fisica, anche in considerazione del loro stile di vita particolarmente stressante e movimentato (secondo NPD Group Research, nel corso degli ultimi dieci anni i consumatori di età inferiore ai 40 anni hanno incrementato il consumo di frutta e verdura fresca di ben il 52%). Target di persone a cui si aggiungono ovviamente mamme e figli premurosi che acquistano questo genere di prodotti per la salute dei loro bimbi e dei genitori anziani. Centrifughe ed estrattori sono difatti al centro di numerose iniziative di marketing e comunicazione delle principali case costruttrici che, analogamente a quanto succede con gli chef stellati con i grandi elettrodomestici, assoldano ricercatori scientifici ed esperti nutrizionisti come testimonial e ambassador per i loro prodotti di punta. E alcune aziende, come ad esempio Whirlpool, hanno addirittura av-

viato un percorso formativo mirato all’educazione dei propri consumatori proprio sul tema della corretta e sana alimentazione. Ai due prodotti “principi” del settore detox, si aggiunge poi tutta una serie di altri dispositivi che vanno dalle vaporiere e forni a microonde per la cottura a vapore, fino alle superautomatizzate kitchen machine e alle macchine per il sottovuoto per una migliore conservazione degli alimenti, in special modo se già pronti e cucinati. Non mancano poi i prodotti specificamente pensati per gli sportivi e gli irriducibili della dieta detox che, oltre alla preparazione di succhi e preparati sani e detossificanti, permettono di poterli portare, in modo semplice e veloce, in qualsiasi posto si vuole, come ad esempio in ufficio, in palestra, al parco o, perché no, in spiaggia o in piscina. Sicuramente si tratta di un ampio ventaglio di prodotti che, non solo lasciano aperte le possibilità per una lunga serie di iniziative promozionali, commerciali e di marketing, ma offrono anche buone opportunità per fare del cross-selling, favorendo sia il sell-out dei prodotti, sia fornendo un servizio al consumatore finale. E’ facilmente intuibile, difatti, che chi si dimostra particolarmente sensibile a queste tematiche sia anche propenso a prendere in considerazione l’acquisto di ulteriori prodotti, anche di categorie del tutto differenti, che abbiano però come primario argomento di vendita proprio la salute e il

NUOVI OGGETTI DEL DESIDERIO PER MOLTI CONSUMATORI, SOPRATTUTTO MILLENNIALS


Doppio Total No Frost Due sistemi di raffreddamento indipendenti No Frost

FreshControl

Freschezza che dura due volte piĂš a lungo

FreshBox0°

Il miglior scomparto per i cibi delicati

FreezeControl

Bruciature da frezeer ridotte fino al 50%


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PHILIPS HR1897/30

Dotato di tecnologia MicroMasticating, prevede un processo in tre distinte fasi: taglia in pezzi molto piccoli, spreme e omogeneizza frutta e verdura, microspreme per rompere le barriere interne delle cellule e rilasciare il succo. QuickClean è un sistema senza setaccio con filtro a pettine per una pulizia semplice e veloce con un solo risciacquo, in meno di un minuto, mentre PreClean è una funzione che svuota l’estrattore, per rendere più semplice la pulizia e avere fino all’ultima goccia di succo nel bicchiere.

PANASONIC MJ-L600

Estrattore di succo con compressione a bassa velocità, in grado di spremere ed estrarre il succo, preservandone sostanze nutritive e vitamine. Compatto, silenzioso, semplice da maneggiare e pulire, è anche dotato di un accessorio passati di verdura che consente di preparare facilmente frullati, salse, condimenti, dessert e vellutate. L’altro accessorio frozen è invece adatto per preparare bevande ghiacciate e semifreddi.

FOODSAVER 15X

Sistema di sottovuoto che consente di conservare il cibo sia a breve sia a lungo termine: eliminando l’aria dagli appositi sacchetti, dai contenitori e da altri accessori dedicati, gli alimenti mantengono la loro freschezza e il sapore fino a 5 volte più a lungo. Con la pressione di un unico tasto si attiva la modalità di aspirazione e sigillatura automatica e grazie all’adattatore specifico per contenitori Salva Freschezza e Sacchetti con zip si può utilizzare la macchina quotidianamente e conservare gli alimenti freschi in frigo e in dispensa fino al doppio del tempo.

OSTER VERSA HOTPOINT GOHEALTHY SLOW JUICER

Grazie all’estrazione a freddo, gli Slow Juicer della linea GoHealthy di Hotpoint preservano al meglio le sostanze nutritive di frutta e verdura e producono fino al 35% di succo in più rispetto a una centrifuga tradizionale. La linea Slow Juicer comprende 4 diverse varianti: Slow Juicer Easy, compatto ed essenziale; Slow Juicer Classic, adatto anche per la frutta e la verdura più dura. Slow Juicer Classic XPRO, che con la sua imboccatura extralarge permette di inserire la frutta intera; Slow Juicer Pro, in grado di preparare estratti senza sbucciare e tagliare, e in più creare sorbetti di frutta fresca, leggeri e nutrienti.

VETRINA DETOX

Oster Versa aiuta a mangiare più sano, perché frulla i cibi integralmente, senza eliminare parti nutrienti come semi, bucce, steli e scorze di frutta e verdura in cui le sostanze fitochimiche sono bloccate, e permette all’organismo di assorbirle più facilmente. Grazie alla potenza di 2 CV del motore e alle 6 lame in acciaio inossidabile che ruotano a 28.000 giri/minuto, studiate per assicurare il movimento continuo degli ingredienti ed evitare l’effetto vortice, Versa macina e impasta, scioglie gli ingredienti, trita il ghiaccio e polverizza integralmente i cibi, donando loro una gradevole consistenza liscia.


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IMETEC PERSONAL BLENDER

Modo semplice e pratico per gustare frullati nutrienti e salutari anche fuori casa, in qualsiasi momento della giornata. Basta inserire gli ingredienti preferiti, chiudere la bottiglia con il corpo lame, agganciare e frullare. E’ completo di due bottiglie incluse da 600 e 300 ml, realizzate in Tritan, tecnopolimero resistente e BPA free, con coperchio ermetico e pratico beccuccio. Il motore a impulsi ha una potenza di 22.000 giri/ minuto, e dispone di quattro lame in acciaio inox con diverse angolazioni e sistema Active Flow System, che crea un flusso continuo all’interno del contenitore, assicurando frullati e smoothies sempre lisci e vellutati.

G3 FERRARI PUROSUCCO

Con Slow juicer è possibile creare una grande varietà di estratti sani e naturali. L’estrazione lenta a 55 giri al minuto senza attrito, permette infatti di preservare il gusto naturale degli alimenti, senza alterarne i valori nutrizionali e mantenendo intatti enzimi, vitamine e sali minerali naturalmente presenti in frutta e verdura. Equipaggiato con un silenzioso motore DC da 120 watt di potenza, è in grado di garantire fino al 30% in più di succo rispetto alle tradizionali centrifughe elettriche da cucina. Realizzato con materiali resistenti, è inoltre dotato di beccuccio con tappo per la preparazioni di succhi più densi che risulteranno sempre ottimamente miscelati e privi di scarti.

HOTPOINT EASY CHEF SOUS VIDE

Kit per la cottura sottovuoto della linea GoHealthy che comprende il Roner, la macchina per il sottovuoto, 5 sacchetti e un ricettario. Easy Chef Sous Vide consente di conservare i cibi più a lungo e permette una cottura più salutare preservando il sapore, i contenuti nutrizionali e la consistenza dei cibi, minimizzando la perdita di sapori naturali. Il sotto vuoto è una tecnica di cottura nella quale il cibo è sigillato e privato dell’aria in un sacchetto di plastica e poi messo in una pentola d’acqua a una temperatura mantenuta costante.

A centrifughe ed estrattori si aggiunge una lunga serie di ulteriori prodotti, come ad esempio le macchine per il sottovuoto o vaporiere

benessere. Appunto per questo, bilance pesapersone, braccialetti smart per il monitoraggio del battito cardiaco e il conteggio delle calorie consumate, apparecchi per la regolazione e la stabilizzazione del sonno o addirittura aspirapolvere con filtri anallergici o depuratori e umidifcatori per l’aria possono essere consigliati e proposti in fase di vendita. Prodotti a cui possono ovviamente essere affiancati dispositivi dei settori elettromedicale, e cura della persona come misuratori di pressione arteriosa, massaggiatori, ma anche epilatori, depilatori e spazzolini elettrici. I prodotti in questione sono davvero numerosi, proposti da tutti i principali leader di settore, con soluzioni dai contenuti tecnologici davvero all’avanguardia, tra cui spiccano innovazioni davvero futuristiche, come quella presentata recentemente da Hoover: KEEPHEAT, il primo forno progettato anche per conservare grazie alla tecnologia Exever, un sistema di cottura a bassa temperatura in grado di cuocere i cibi e di conservarli a 62° o a 70°, a seconda del tipo di alimento, che permettono al cibo di mantenersi ancora più sano e più gustoso. Un settore, quindi, che non solo risulta interessante per la sua ampiezza e profondità di gamma, ma anche e soprattutto per la sua capacità di esprimere innovazione e propensione al futuro. n


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Conservare con cura il cibo è fondamentale per la salute Whirlpool apre il centro ricerca di Cassinetta di Biandronno (Varese) dove si sviluppano i grandi elettrodomestici, tra cui i nuovi frigoriferi Doppio Total No Frost e Total No Frost ALLEATI DI BENESSERE PER I CONSUMATORI PIÙ SENSIBILI AI TREND HEALTHY team di esperti che osserva e analizza le caratteristiche e i processi di deperimento di un alimento all’interno di un frigo o freezer al fine di individuare il miglior metodo di conservazione che può essere offerto da un prodotto combinato, grazie a tecnologie all’avanguardia che tengono conto di temperatura, grado di umidità e composizione dell’atmosfera. Questo per essere certi di consumare sempre alimenti al miglior grado di freschezza e dunque ricchi di tutte le proprietà nutrizionali che li contraddistinguono e che contribuiscono al benessere dell’organismo. Non solo. I laboratori R&S di Whirlpool lavorano in sinergia anche con il Global Consumer Design di Whirlpool che, agli studi sugli alimenti, unisce l’attenta analisi sulle preferenze del consumatore in termini di stile e di usabilità per ideare prodotti perfettamente in linea con le loro esigenze. Questo centro di eccellenza, infatti, lavora instancabilmente con una visione chiara: ascoltare e rispondere ai bisogni dei consumatori.

NUOVI PRODOTTI PER NUOVE ESIGENZE

di ROBERTO BONIN

I

l 6° Senso di Whirlpool non si ferma e si evolve in nuove e più importanti innovazioni, in grado di migliorare ulteriormente la vita di tutti i giorni. A finire sotto i riflettori dei laboratori di Ricerca e Sviluppo della grande multinazionale americana è ora il turno del mondo del freddo, con l’arrivo delle due nuove gamme di frigoriferi con Doppio Total No Frost e Total No Frost, mirati a una perfetta refrigerazione e congelazione degli alimenti. “Più freschi, più a lungo!” sembra infatti il nuovo leit motiv con cui sono stati sviluppati e prodotti i nuovi apparecchi del brand americano, allo scopo di offrire un’esperienza di conservazione unica e garantire la freschezza dei cibi ancora più a lungo, diventando veri e propri alleati di benessere per i consumatori più sensibili ai trend healthy del momento. Proprio sulla base dei più recenti insight hanno difatti preso il via gli studi e le ricerche scientifiche sugli alimenti presso i Laboratori R&S di Whirlpool: un qualificato

Un team di esperti osserva e analizza le caratteristiche e i processi di deperimento di un alimento all’interno di un frigorifero o freezer, al fine di individuare il miglior metodo di conservazione

Cambiano i trend e le esigenze dei consumatori, cambiano i prodotti. E, fedele alla sua mission di sempre ossia quella di rispondere in modo adeguato ai desideri dei propri clienti, Whirlpool lancia sul mercato le due gamme di frigoriferi Doppio Total No Frost e Total No Frost, caratterizzati da una nuova estetica e dotati di controllo elettronico dell’umidità. La gamma Doppio Total No Frost perfeziona ulteriormente le performance della tecnologia 6° Senso Fresh Control e del sistema No Frost, avvalendosi di due sistemi di raffreddamento indipendenti No Frost, uno per il frigorifero e l’altro per il congelatore, in gra-

do di creare per ciascuna cavità l’ambiente ideale alla conservazione dei cibi. Diversamente da un tradizionale frigorifero Total No Frost, infatti, i due sistemi agiscono indipendentemente l’uno dall’altro e consentono la distribuzione ideale della temperatura, garantendo aria e umidità controllata per un prolungamento della conservazione degli alimenti e lo stop allo scambio di odori tra il frigorifero e il freezer. Protagonista di questo nuovo frigorifero è la tecnologia 6° Senso Fresh Control che è in grado di garantire il controllo costante della temperatura e dell’umidità nella cavità del frigorifero, adattandosi immediatamente alle eventuali variazioni e ripristinando rapidamente l’ambiente ideale per gli alimenti. Non solo. 6° Senso Freeze Control permette inoltre di conservare i cibi congelati al massimo della loro freschezza: minimizzando le fluttuazioni di temperatura nella cavità del freezer, questa tecnologia impedisce la formazione di brina, riducendo del 50% le bruciature da ghiaccio sugli alimenti, causa della perdita di liquidi e di alterazioni del colore. Inoltre, il Doppio Total No Frost è contraddistinto dal Cooler Compartment: uno scompartimento specificatamente indicato per preservare più a lungo la freschezza degli alimenti più delicati, come carne e pesce. Regolando difatti la temperatura a 0° C, è in grado di mantenere inalterati nel tempo i valori nutrizionali, la freschezza, il colore e il gusto. Il Combinato Total No Frost garantisce invece che la cavità sia raffreddata in modo omogeneo attraverso una circolazione costante dell’aria, evitando la formazione di ghiaccio e quindi eliminando qualsiasi operazione di scongelamento manuale. La tecnologia 6° SENSO, è in grado di monitorare costantemente le variazioni di temperatura, ricreando l’ambiente ideale per i cibi: per esempio quando la porta si apre o quando si inseriscono nel frigorifero alimenti a temperatura ambiente, viene garantita una freschezza dei cibi più a lungo, conservata in maniera naturale. Allo stesso modo il sensore 6° SENSO Freeze Lock nel vano freezer garantisce il controllo in tempo reale della temperatura e previene le fluttuazioni che possono impattare sulla qualità e sul colore del cibo surgelato. n

6° SENSO ANCHE NEL DESIGN Anche sul fronte del design i nuovi combinati Doppio Total No Frost sono perfettamente in linea con i nuovi trend, esibendo un design completamente rinnovato, con diverse colorazioni, quali Inox specchiato, inox lucido o il nuovo inox nero. Il nuovo Touch Display esterno completa in modo elegante il design della porta e permette di controllare al meglio tutte le funzioni del frigorifero. Le nuove maniglie premium in acciaio inox arricchiscono poi il design del prodotto, donandogli un’eleganza senza tempo, mentre i ripiani presenti all’interno sono regolabili in altezza e, insieme agli scomparti laterali presenti nella porta, rendono lo spazio flessibile e consentono di massimizzare la capacità.


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Polti: 40 anni di puro vapore nel segno del Made in Italy La storica azienda che ha inventato la celebre Vaporella festeggia i quattro primi decenni di attività e continua a puntare su innovazione, creatività e spirito di squadra SI FESTEGGIA E SI GUARDA AL FUTURO

NON SI TRATTA DI UN PUNTO DI ARRIVO, MA DI UN PUNTO DI PARTENZA

di ROBERTO BONIN

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na famosa frase dice che “la vita inizia a 40 anni”, intendendo il 40esimo compleanno non come un punto di arrivo, ma al contrario come un punto di partenza. Ed è proprio con questo spirito che viene vissuta questa importante ricorrenza in Polti, così come conferma Francesca Polti, Direttore Generale Polti Group: «Non si tratta di un punto di arrivo, ma di un punto di partenza e, difatti, il nostro claim da quest’anno è ‘Da 40 anni guardiamo al futuro’, proprio per ribadire questo concetto, e sempre con uno sguardo molto attento al passato, cercando di ricordare sempre le nostre origini e i nostri valori». Un lungo e tortuoso cammino quello compiuto dall’azienda di Olgiate Comasco (Como) in questi quattro decenni durante i quali si è resa protagonista di numerosi successi, come l’invenzione di Vaporella del 1978 (lo stesso modello, la Vaporella 2H Professional, continua oggi a vendere in Italia quasi 30.000 pezzi all’anno) e di Vaporetto nel 1983, due prodotti iconici che sono diventati, negli anni, veri e propri sinonimi di categoria merceologica. «Molte sono state le tappe fondamentali di questi 40 anni», continua Francesca Polti. «Tra questi spiccano momenti decisamente importanti, come ad esempio il deposito del brevetto del tappo di

Investiremo in modo importante nei prodotti ‘eroi’ di Polti degli ultimi anni, e cioé Unico, Moppy e Vaporella

sicurezza del 1983, che da un lato ci ha permesso di rendere più sicuro un prodotto che aveva a che fare con la pressione del vapore, e dall’altro ci ha reso coscienti di quanto sia importante investire in Ricerca e Sviluppo e in nuovi brevetti. Un must che è entrato ormai a far parte del nostro Dna». Molti altri, inoltre, sono i fiori all’occhiello di Polti, a iniziare dal Made in Italy fino ad arrivare agli ottimi risultati di mercato che, come conferma la stessa Francesca Polti, rappresentano dei veri e propri «motivi di orgoglio»: «Nonostante le nostre ridotte dimensioni rispetto alle grandi multinazionali, e al fatto che operiamo solo nell’home care e solo in tre diverse categorie, attualmente risultiamo essere il 12esimo brand nel settore del piccolo elettrodomestico. E, tra l’altro, con più del 55% del nostro fatturato assemblato in Italia». Ultimo ma non ultimo, infine, spicca anche il valore del personale dell’azienda: non a caso, il 47% dei dipendenti lavora nel gruppo da più di 20 anni.

NON CI SI FERMA MAI

Obiettivo primario di Polti è guardare al futuro e continuare a guidare l’innovazione della cura della casa, attraverso prodotti che propongono un approccio allo stiro e alla pulizia contemporaneo e sostenibile. «Per il futuro investiremo in modo importante nei prodotti ‘eroi’ di Polti degli ultimi anni, e cioé Unico, Moppy e la Vaporella», spiega infatti Francesca Polti. «Si tratta di prodotti con dei contenuti differenzianti e con diversi brevetti depositati, che ci permettono di

I festeggiamenti per i 40 anni di attività di Polti sono stati al centro di un grande evento tenutosi lo scorso 5 luglio, alle Serre Ratti di Casnate con Bernate (Como). Numerose sono le iniziative intraprese per questo importate anniversario, tra cui un nuovo logo che racconta, in 40 parole, la sua storia: tra questi compaiono termini come “Team”, “People”, “Sostenibility”, “Famiglia” e “Cura” che, meglio i altri, descrivono al meglio la realtà dell’azienda comasca. “Le iniziative a sostegno di questo importante traguardo sono davvero tante”, spiega Francesca Polti. “Nello scorso mese di aprile, abbiamo dato vita a una simpatica iniziativa molto significativa anche sul piano della coesione e dell’amicizia: con una cinquantina di dipendenti siamo entrati in prima persona nei negozi a dimostrare al pubblico le caratteristiche di Moppy”. In previsione, vi sono sono inoltre altre attività di PR, grazie ad altre sponsorizzazioni in piccoli e grandi eventi, sempre sposando i valori di Polti. Nell’ultimo trimestre dell’anno è già in programma un’ulteriore iniziativa con il numero 40, nonché un’altra importante attività rivolta ai dipendenti dell’azienda. avere dispositivi unici sul mercato, in grado di spiccare su quelli della concorrenza. Proprio su questi tre prodotti concentreremo la nostra comunicazione, perché siamo consapevoli che sono diversi da un normale aspirapolvere, da un semplice mocio o da un tradizionale ferro da stiro”. «Punteremo anche a potenziare le relazioni con i nostri distributori esteri con cui abbiamo iniziato delle importanti partnership», continua ancora Francesca Polti. «E punteremo anche ad ampliare la nostra offerta, toccando anche altre categorie con prodotti caratterizzati da un prezzo adeguato unito alla tradizionale qualità Polti. Mi riferisco ad esempio a segmenti come i garmen steamer o i windows cleaner, mercati in cui vi sono delle ottime opportunità». L’innovazione e la Ricerca e Sviluppo, infine, continuano a essere al centro degli obiettivi primari ell’azienda comasca: tra questi rientra anche un progetto – che dovrebbe già prendere forma agli inizi del prossimo anno – finalizzato ad adottare i criteri produttivi dell’industria 4.0. n


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Candy Group: una crescita nel segno dell’innovazione 4.0 L’azienda della famiglia Fumagalli chiude con un dato positivo anche l’esercizio relativo al 2017 e annuncia un nuovo piano di investimenti mirato alla crescita nel settore del bianco CONFERMATA DI ANNO IN ANNO LA LEADERSHIP NEGLI ELETTRODOMESTICI CON CONNETTIVITÀ INTEGRATA

di ROBERTO BONIN

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ncora un altro anno con il segno + per Candy Group, che ha chiuso l’esercizio fiscale 2017 con una crescita del 14% (+10% a cambi e perimetro costanti) rispetto allo scorso anno, registrando un fatturato pari a 1,148 miliardi di euro, e un utile netto di 2,2 milioni di euro. Ricavi che vengono per lo più conseguiti all’interno dei confini europei, con il 21% di essi provenienti dal Regno Unito, il 18% dalla Francia, il 17% dall’Italia, il 6,5% dalla penisola iberica e il 4,5% dalla Germania. Oltre a quelli provenienti dal mercato russo da qualche tempo in forte crescita. In aggiunta ai ricavi consolidati, e a un Ebit operativo del 3,8%, pari a oltre 44 milioni di euro, Candy ha fatto inoltre segnare un ulteriore rialzo nella quota detenuta in Europa, dove ha ottenuto, rispetto al 2016, un incremento della quota di mercato del grande elettrodomestico dello 0,4%, diventando per il secondo anno consecutivo il Gruppo che cresce maggiormente tra i principali operatori del mercato degli elettrodomestici. Non solo. Candy Group è diventato negli ultimi anni anche leader assoluto nella connettività applicata agli elettrodomestici e nella commercializzazione di Smart Appliances dove, in particolare nel segmento delle lavabiancheria, detiene in termini di quote di mercato il 61% in Europa.

ANDAMENTO PIÙ CHE POSITIVO

Tutti ottimi risultati, questi, che seguono di pari passo l’andamento più che positivo intrapreso dall’azienda di Brugherio (Monza e Brianza) negli ultimi anni, e a cui

hanno contribuito in modo sostanziale i principali settori in cui il Gruppo opera attraverso i suoi brand Candy, Hoover e Rosières, dal lavaggio ai piccoli elettrodomestici, fino ad arrivare ai prodotti per la cottura e per l’incasso. «L’elemento molto positivo è vedere un Gruppo che cresce per quote di mercato in Europa, e in maniera superiore anche rispetto a tanti competitor più blasonati. È ormai

Il Gruppo di Brugherio (Monza e Brianza) vanta un portfoglio di marchi che comprende Candy, Hoover e Rosières

il terzo anno consecutivo che cresciamo in doppia cifra, e questo a dimostrazione che non si tratta più uno spot isolato di un anno, ma di una cosa ormai consolidata. E questo ci fa affermare con assoluta sicurezza che le scelte fatte negli anni scorsi hanno decisamente funzionato», ha sottolineato Beppe Fumagalli, Amministratore Delegato di Candy Group. «Rimangono ovviamente le solite incognite legate a tutte le variabili che richiedono continui adeguamenti alla nostra strategia, come per esempio la parte valutaria e i cambi e le materie prime. Quello che però ci fa essere estremamente positivi per il futuro è la serie molto importante di innovazione che è ormai diventata un po’ la nostra vera mission: fare qualcosa di veramente sorprendente per il consumatore finale. Se non si è in grado di essere davvero innovativi non ci può essere futuro». n

Traguardi ambiziosi, ma sempre più alla portata 2 miliardi di euro di fatturato entro i prossimi quattro anni: un obiettivo preciso per consolidarsi nel mercato

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li obiettivi di Candy Group sono precisi e ambiziosi, e puntano al raggiungimento di 2 miliardi di euro di fatturato entro i prossimi quattro anni. Appunto per questo motivo, il piano industriale 20172019 del Gruppo prevede ben 105 milioni di euro di investimenti al fine di continuare a sostenere l’innovazione e la crescita, oltre a ulteriori investimenti dedicati in particolar modo al marketing e alla comunicazione. Proprio a sostegno di questa strategia, il Gruppo Candy ha inaugurato nei giorni scorsi una nuova unità produttiva a Eskişehir, nel Nord Ovest della Turchia, destinata alla produzione di lavastoviglie intelligenti e basata sui moderni principi della Industry 4.0, con una capacità produttiva di circa 800mila unità/anno a fronte di un investimento complessivo di 15 milioni di euro in prodotti e facilities. Il nuovo impianto produttivo, edificato su un terreno di proprietà del Gruppo, è formato da una struttura di 13.600 mq di superficie, che vedrà impiegati 300 operai. La nuova fabbrica nasce per sviluppare un nuovo processo produttivo ad alta efficienza, basato sull’utilizzo di pratiche innovative e finalizzato alla realizzazione di elettrodomestici intelligenti: proprio in questo nuovo stabilimento, vedrà la luce la prima lavastoviglie dotata di intelligenza artificiale ed equipaggiata con un sensore ottico interno in grado di indi-

viduare quantità e tipologia delle stoviglie caricate, suggerendo automaticamente il programma e le opzioni migliori per il loro lavaggio. Inoltre, grazie alla connettività, la lavastoviglie potrà essere comandata e controllata da remoto. «Vogliamo mantenere la leadership che ci siamo guadagnati partendo prima degli altri», sottolinea Aldo Fumagalli, Head of Washing Appliances Business Sector and Connectivity di Candy. «E lo vogliamo fare con una visione molto precisa di un prodotto che deve saper conversare con il consumatore in tutti gli anni in cui ha a casa l’elettrodomestico e che impari a fare le cose che lo stesso consumatore richiede, facendo in modo che alla fine del ciclo di vita del prodotto cambiare marca diventi una cosa davvero difficile». Non solo. Il progetto fornirà anche indicazioni importanti per lo sviluppo di tecnologie quali IT, robotica e Big Data, dando un ulteriore impulso alle attività di ricerca e sviluppo del Gruppo; sempre questo progetto, inoltre, permetterà anche di rilevare, monitorare e analizzare i dati provenienti dai prodotti finiti, con particolare attenzione alla componentistica elettronica e di connettività, in modo da creare un data set completo di informazioni su funzionamento, prestazioni e qualità delle macchine per anticipare e correggere eventuali anomalie. n


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APPLE APRE IL NUOVO STORE IN CENTRO A MILANO I battenti del nuovo Apple Store italiano si sono aperti il 26 luglio scorso. Si chiama Apple Store Liberty perché è situato in Piazza Liberty a Milano, a due passi dal Duomo, dietro la sede della società della Mela morsicata di Piazza San Babila. Il negozio prende il posto dello storico cinema Apollo e ha permesso di reinventare completamente la fisionomia della piazza, che si trova peraltro nei pressi del camminamento generato da Corso Vittorio Emanuele II. Il bacino d’utenti è quindi enorme e Apple non ha lasciato nulla al caso. Dando vita sia a una pagina dedicata (http://www.apple.it/piazzaliberty) sia a una serie di attività che coinvolgono 21 artisti meneghini chiamati a tenere a battesimo il nuovo Store. Questi artisti saranno anche i protagonisti di un ricchissimo programma quotidiano fatto di appuntamenti, corsi e intrattenimento negli spazi del nuovo negozio. Al quale ci si arriva percorrendo il lieve declivio con la scala che porta all’ingresso realizzato interamente in vetro e cemento. All’interno gli ampi spazi sono contraddistinti dal classico stile Apple: tavoli spaziosi sui quali sono appoggiati smartphone, tablet, Mac e accessori tutti rigorosamente

accesi e funzionanti. Interessante notare come la superficie dedicata allo Store Liberty sia ricavata sotto la scalinata, dando vita a una scenografia di luci, ombre e persone davvero spettacolare

e coinvolgente. Non a caso la nuova piazza sarà anche protagonista di attività dedicate nei prossimi mesi che promettono di coinvolgere non solo la piazza ma l’intero capoluogo lombardo.

CARREFOUR ITALIA, GRUPPO VÉGÉ E GRUPPO PAM SI ALLEANO

UNIEURO E COOP CRESCONO IN UN MERCATO IN CONTRAZIONE

E’ nata AICUBE, acronimo di Associazione Imprese Internazionali Indipendenti, una nuova centrale d’acquisto nata dall’accordo tra Carrefour Italia, Gruppo VéGé e Gruppo PAM. L’accordo avrà una durata almeno triennale, con una valenza esclusivamente in ambito nazionale e un sistema di mandati a negoziare incrociati. La nuova AICUBE va a posizionarsi nei primi posti del ranking delle centrali d’acquisto in Italia, con un market share del 14,3%.Iin fase di negoziazione rappresenterà ben 5.179 punti vendita distribuiti in tutte le regioni italiane, per una superficie commerciale totale di 3.15 milioni

Un buon inizio d’anno per Unieuro con un primo trimestre dell’anno in netta crescita: +14,1% anno su anno per 418,6 milioni di euro di ricavi, e un EBITDA Adjusted di 1,4 milioni di euro. L’incremento, pari a 51,8 milioni di euro, è riconducibile all’espansione del perimetro del Gruppo, nonché alla forte crescita della piattaforma digitale unieuro.it e del canale B2B. Il canale Retail, pari al 69,4% dei ricavi totali, ha visto un incremento del 10,8% delle proprie vendite a 290,4 milioni di euro, principalmente grazie all’incremento del parco negozi in seguito alle acquisizioni effettuate a partire dal secondo trimestre del precedente esercizio. Il canale Wholesale, pari al 10% delle vendite complessive, ha registrato ricavi pari a 41,7 milioni di euro in calo di 5,5 milioni rispetto ai 47,2 milioni di euro del periodo precedente. Il canale Online, pari all’11,1% dei ricavi totali, ha generato 46,4 milioni di euro di ricavi registrando una crescita di 16,4 milioni rispetto al primo trimestre dell’esercizio precedente. Il canale Business-to-Business, pari all’8,2% dei ricavi totali, ha registrato 34,5 milioni di euro di ricavi in forte aumento rispetto ai 22 milioni di euro del 1° trimestre 2017/18. La crescita, pari al 56,8%, è stata generata sia a parità di perimetro sia grazie al contributo di Monclick, che è stato pari a 6,1 milioni di euro. Infine, il canale Travel, pari all’1,3% dei ricavi totali, ha registrato ricavi pari a 5,6 milioni di euro con una crescita di circa 0,2 milioni di euro, pari al 3,7%. Anche Coop archivia un 2017 con il segno positivo, con un giro d’affari di 13,4 miliardi di euro nel retail Gdo e di 14,8 miliardi di euro tra attività retail e diversificazioni. Sul versante delle performance economiche nell’esercizio del 2017, pur a fronte di una ampia variabilità di risultati, la media delle grandi coop, fa segnare un Ebitda medio pari al 4% e un risultato netto in miglioramento. Gli investimenti restano sostenuti il patrimonio netto è di 6,8 miliardi di euro, il prestito sociale si attesta sui 9 miliardi. Con 6,8 milioni di soci, oltre un quarto delle famiglie italiane è proprietaria delle cooperative associate a marchio Coop. I primi 6 mesi del 2018 restituiscono un mercato del largo consumo in arretramento e ancora molto difficile nelle regioni meridionali e nel comparto degli ipermercati, incerte sono le prospettive anche per la seconda parte dell’anno. Coop, dopo un primo semestre in leggera contrazione, prevede volumi 2018 allineati a quelli del 2017.

di metri quadrati e un fatturato complessivo di 16 miliardi di euro. Gli obiettivi immediati della nuova centrale d’acquisto sono la definizione degli accordi di base con i principali fornitori comuni, l’identificazione di sinergie sulla Marca del Distributore mainstream e la condivisione di politiche comuni verso i co-packer, per quanto attiene la Marca del Distributore premium. Molta attenzione verrà messa nella condivisione con l’industria di trends e dati sul consumo, in modo da indirizzarne sinergicamente la crescita. Infine, particolare importanza verrà posta nell’assicurare un nuovo equilibrio nei rapporti commerciali, a tutela delle PMI del “Made in Italy”.


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LG Oled B8: prestazioni al top, design e dotazione premium Il nuovo modello di fascia alta è animato dal processore α7, ha pannello da 65 e 55 pollici, integra la piattaforma ThinQ e la piattaforma smart è affidata al sistema operativo WebOS di LUCA FIGINI

I

nnovazione e design si rinnovano e si fondono nel nuovo Tv Oled B8 di LG Electronics. Un modello che arricchisce la gamma premium del brand coreano, già popolata da W8, E8 e C8. Il B8 è proposto con pannelli da 65 e 55 pollici, ovviamente Oled quindi dotato di neri profondi e perfetti, capaci di

conferire splendore e precisione ai colori. A conquistare gli occhi non è soltanto la qualità dell’immagine, ma soprattutto il dettaglio estetico del televisore: il design minimal e curato si intona alle elevate prestazioni visive assicurate dal processore α (Alpha) 7. Quest’ultimo ha il compito di produrre immagini nitide e ricche di dettagli. L’alta qualità è anche merito del 4K Cinema HDR che

PORTE HDMI E USB

Il pannello Oled è sottile, sembra una tela di un quadro. Nella parte inferiore posteriore è ospitata l’elettronica di gestione e la sezione con le porte. Si riconoscono quattro Hdmi e tre Usb: entrambi i tipi di porta sono suddivisi equamente nel vano laterale sinistro e nel pannello posteriore, dove ci sono i connettori per la parabola.

permette di ricreare in casa una vera e propria esperienza cinematografica. Il B8 è compatibile con i formati Hdr Dolby Vision, Advanced HDR by Technicolor e HDR10 Pro. C’è anche HLG Pro (Hybrid Log-Gamma) che, grazie all’algoritmo proprietario Enhanced Dynamic Tone Mapping, è capace di processare i dati in modo dinamico frame per frame. Senza dimenticare

l’audio: il sistema Audio Dolby Atmos si occupa di diffondere un suono direzionale a 360 gradi per assicurare una esperienza acustica avvolgente. LG Oled B8 è affidato alla tecnologia AI ThinQ, alla quale sono demandati i compiti di gestire al meglio la resa visiva del pannello e di garantire la connettività con i dispositivi mobili e gli altri apparecchi connessi in casa. n

UNA RICCA DOTAZIONE DI APP

Il sistema operativo WebOS 4.0 porta a un nuovo livello di miglioramento l’interfaccia di LG, che visualizza nella parte inferiore tutte le app e gli strumenti di connettività messi a disposizione dal B8. Splendida la modalità di standby che riproduce quadri celebri con cui si apprezza la resa cromatica dell’Oled.

CERTIFICAZIONI DI QUALITÀ

TELECOMANDO INTELLIGENTE

Il Magic Remote di nuova generazione incontra l’intelligenza artificiale ThinQ con i comandi vocali per controllare e personalizzare le funzioni della Tv. Ora ospita i tasti dedicati per Netflix e Amazon Prime Video.

LG Oled B8 è stato insignito del certificato di qualità di Netflix, a dimostrazione che può riprodurre i contenuti nel modo ottimale e ha prestazioni in termini di avvio del servizio e reattività al top. Il televisore ha anche la certificazione LaTivù che testimonia come il B8 sia in grado di supportare in modo egregio le trasmissioni via digitale terrestre T2 (con supporto per la tecnologia Hevc), via Internet (è supportato lo standard HbbTV per l’accesso tramite app ai servizi video e gaming) e via satellite Tivùsat HD. I canali via Dvb-T2 e satellitare sono ordinati in modo automatico grazie a WebOS.

CARATTERISTICHE TECNICHE

COME OTTIMIZZARE LA RESA VISIVA DEL TV PER L’ESPOSIZIONE Per enfatizzare la qualità dell’immagine del LG Oled B8, ma anche di tutti gli altri Tv del brand coreano, è necessario attivare la modalità Negozio. Questa pemette di fare esprimere il pannello nelle condizioni ottimali così da impreziosire l’esposizione del prodotto e catturare l’attenzione dei clienti finali. Al fine di impostare la modalità Negozio si può agire in due modi. Alla prima accensione del B8 una procedura guidata consente di scegliere come utilizzare il televisore. Nel caso dell’esposizione, è bene scegliere la voce Negozio. Così facendo si equalizza l’Oled per mostrare il meglio di sé e sono attivate demo e video che permettono ai consumatori di apprezzare le doti reali del B8. Qualora invece il Tv non sia stato configurato in modalità Negozio al primo avvio, è sufficiente aprire il menu delle Impostazioni di WebOS (o equivalente) e nella scheda Generale scorrere il pannello verso il basso fino a trovare la voce “Uso privato/Demo punto vendita”. In questo sotto menu bisogna impostare l’opzione “Demo punto vendita”.

DISPLAY RISOLUZIONE

le due schermate che permettono di impostare la modalità di funzionamento del b8 per l’esposizione nel punto vendita

Oled 65” e 55” 3.840x2.160 pixel Pixel DIMMING autoilluminanti α (Alpha) PROCESSORE 7 (quad core) WebOS SISTEMA OPERATIVO Smart Tv 4.0 AI ThinQ 40 watt POTENZA AUDIO (woofer 20 watt) SINTONIZZATORE TV Dvb-T2 HDMI 4 USB 3 Wi-Fi, Ethernet, CONNETTIVITÀ Bluetooth DIGITAL RECORDING sì USCITA OTTICA SPDIF sì


*Fonte: IDC WLAN Tracker

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Come cambia il rapporto tra brand e consumatore? La rivoluzione digitale sta scuotendo nel profondo le logiche di fedeltà e le regole d’ingaggio tra l’industria, il canale e i clienti finali. Capiamo come trarre vantaggio da questa situazione di ALESSANDRO FRÈ e FEDERICO OTT

L

a rivoluzione digitale e i suoi effetti sono intorno a noi in Tv, radio, sui blog e nelle parole di esperti. L’effetto sulla nostra vita quotidiana è come un costante rumore in sottofondo che non riguarda solo i device (che ormai accompagnano il flusso della nostra esistenza) ma che ha sconfinato fino a colorare di nuove sfumature anche le relazioni interpersonali, di ogni ordine e grado. Dall’interazione con i genitori a quella con gli amici, dalle strategie di approccio ai piani per organizzare l’ennesima serata, non c’è tipo di relazione su cui il digitale non abbia affondato i propri artigli. Ma soprattutto il digitale ha rivoluzionato il rapporto tra brand e consumatore in uno dei modi più pervasivi finora riscontrati nel marketing, con ripercussioni fortissime sulla relazione brand/pubblico, come ha sottolineato Scott Cook, co-founder di Intuit. Ed è forse (quasi) tutto qui il fulcro del cambiamento che gli strumenti e la cultura digitale hanno profuso nell’attività di branding. I linguaggi introdotti dai nuovi media assicurano una facilità di condivisione di idee, opinioni ed esperienze mai vista prima, generando una rete dinamica tra consumatori e brand che di fatto quasi sposta l’onere della creazione dell’immagine del brand nelle mani del consumatore stesso.

LA NATURA FLUIDA DEL BRAND

Nella “digital age” il brand è ancora qualcosa di costruito, ma allo stesso tempo gode anche di una sua natura fluida che viene modificata e plasmata nella mente collettiva e nella comunicazione che si instaura tra i vari stakeholder. In questo scenario, l’impresa non potrà avere controllo di tutti gli elementi in gioco: basti pensare a quelle considerazioni che si generano tramite il “word of mouth” e che di fatto ne influenzano l’immagine. L’abilità dell’azienda sarà nel selezionare il target di mercato adeguato e di individuare lo scenario tematico più giusto nel quale collocarsi, così da poter essere al centro della discussione. Uno dei cambiamenti più importanti che è avvenuto nell’era digitale è la dissoluzione dei confini tra brand e consumatore. Oggi infatti, non solo i brand nascono all’interno delle reti sociali che si generano dall’intersezione di famiglie, amicizie e conoscenze, ma si pongono anche come entità fisiche che instaurano una vera e propria conversazione con i consumatori. Una conversazione che poi trascende quel livello quasi iperuranico cui eravamo avvezzi, ma tende a calarsi in una dimensione personale, diretta. Il brand diventa un altro attore

della nostra rete sociale, quasi fosse un vero e proprio individuo, e si carica di una sorta di personalità, grazie alle “consumer-generated brand story”. Ed è qui che si arriva al fulcro della rivoluzione: lo spostamento del grado di influenza dai contenuti generati dal brand a quelli generati dai consumatori (“ugc”, user generated content).

CONTENT IS KING (E NELLE MANI DEL PUBBLICO)

Lo spostamento del modello di influenza è stato messo bene a fuoco dai report di L2, società di digital intelligence. Emerge come non ci sia quasi correlazione tra la quota di mercato delle comunicazioni “push” emesse dai brand e la quota di mercato delle “interazioni” degli utenti, facendo di fatto scoccare l’ultima ora di quel modello di comunicazione unidirezionale che da sempre caratterizza la relazione tra brand e pubblico. Se a generare interesse non è il numero dei post prodotti, è chiaro che il focus deve gioco forza spostarsi sul loro contenuto. Ma se il contenuto non è più unicamente un affare del brand, preso atto dei cambiamenti ormai consolidati, l’obiettivo che il marchio deve perseguire è generare contenuti che il consumatore voglia vedere, leggere, ascoltare, condividere. Non c’è una formula magica dietro a questo processo. L’unico sforzo da fare è vestire i panni del consumatore e interrogarsi davvero sul perché, bombardato da milioni di informazioni che devono in qualche modo incastrarsi con l’andamento altalenante della vita quotidiana, debba mai fermarsi un attimo e regalarci una parte del suo preziosissimo tempo.

di fiducia tra brand e consumatore, che si traduca in acquisti ripetuti, maggiori ricavi e, in definitiva, una performance aziendale migliore.

PER GLI ADDETTI AI LAVORI

Il brand manager, dopo aver introdotto il marchio o un argomento a esso correlato dovrà quindi lasciare libera la conversazione, intervenendo in situazioni strategiche per orientare il discorso verso i propri obiettivi. Inoltre, la nuova realtà ha moltiplicato il numero di punti di contatto con i consumatori: le imprese devono quindi produrre azioni di branding in maniera omogenea online e offline. Siamo nell’era che Gensler, Volckner, Liu-Thompkins, Wiertz hanno definito dell’“open-source branding”, un’era in cui il controllo dei brand risiede esternamente all’impresa. Davanti ai manager si aprono quindi tre strade: seguire il sentiero descritto dai consumatori, ascoltandoli e rispondendo alle loro domande e cercando di suscitare

e mantenere in loro un’opinione positiva riguardo al brand; porsi al livello del consumatore cercando di rendere la marca quasi un individuo, ottenendo così un ruolo di spicco a livello sociale e culturale; cercare di utilizzare la capacità di connessione dei social network come leva per indirizzare l’attività dei consumatori a proprio vantaggio, realizzando sfide o eventi per spingere gli individui verso ciò che il brand vuole rappresentare in termini di valori e significati. Qualunque sia la strada che si sceglie di percorrere, il digitale, i social network e in generale i nuovi linguaggi offrono opportunità fino a pochi anni fa impensabili. Il pubblico non è più una massa omogenea e indistinta, ma non è nemmeno più un segmento demografico, una fascia di reddito, un titolo scolastico. Assume le tinte chiare di individui ben definiti, con interessi, emozioni, gusti volatili e certezze granitiche. Tutti condensati in un’infinita massa di dati raccolti da algoritmi perfettamente congegnati. n

Risorsa Uomo nasce a Milano nel 1985 dall’idea imprenditoriale di un gruppo di consulenti specializzati nelle aree della formazione commerciale e manageriale. Oggi Risorsa Uomo conta circa 50 consulenti e offre al cliente progetti personalizzati nell’ambito della consulenza, della formazione e della comunicazione integrata. “Vicini alle vostre esigenze per il miglioramento delle performance e della competitività”

COS’È CHE DELIZIA (E QUINDI CONQUISTA) IL CONSUMATORE?

Una regola d’oro è che il pubblico apprezza in particolar modo i contenuti in grado di abbattere il muro tra brand e consumatore. I linguaggi che avvicinano invece di allontanare queste due entità, che avvolgono il consumatore e lo fanno sentire parte di una realtà più ampia, sono recepiti in modo molto positivo. Per avvicinarsi al consumatore, ci sono almeno due elementi chiave da tenere in considerazione: le risposte rapide e la trasparenza. Le risposte in “real time“ devono anche essere competenti e multipiattaforma. Un consumatore che perde parte del suo prezioso tempo rivolgendo domande a un brand, non apprezzerà che i suoi quesiti cadano in un vuoto inanimato. La trasparenza ha come alleato fondamentale lo storytelling e dev’essere votata a mostrare le ragioni del brand oltre il business, i suoi valori, la sua mission. Il fine ultimo di tutto questo? Realizzare un solido legame

federico ott

Managing Partner di Risorsa Uomo. Dal 2012 al 2017 è stato Global HR Director del Gruppo Landi Renzo. Percorso professionale iniziato in IVECO come responsabile sindacale dei plant torinesi. Negli anni successivi, dopo una esperienza di due anni in area sviluppo Iveco worldwide, ricopre il ruolo di HR manager in stabilimenti strategici in Italia ed all’estero. Nel 2010 entra in Comau come HR Business Partner e Global HR Industrial Operations. Nel 2012 oltre ad una commedia, ha pubblicato “E’ tutto oro che cola”, il suo primo libro legato ad un progetto benefico.

alessandro frè

Consulente e formatore esperto nelle riorganizzazioni commerciali, negoziazione, strategie di marketing, coaching e processi decisionali. Dagli anni ‘90 agli anni 2000 ha occupato la posizione di formatore e Management Consultant. Da 15 anni CEO & Partner di Risorsa Uomo Srl. Ha progettato e condotto più di 600 interventi di formazione e consulenza con metodologie innovative e lavorando con più di 80 primarie aziende italiane. Ha seguito e segue numerosi progetti in area commerciale, trade, manageriale e formazione formatori.


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Xiaomi Mi A2 e Mi A2 Lite con piattaforma Android One I due nuovi smartphone di fascia media e bassa del brand cinese propongono il sistema operativo in versione liscia e priva di fronzoli e uno sviluppato reparto fotografico dual cam ANDROID “PURO” È PIÙ RAPIDO NEL RICEVERE GLI AGGIORNAMENTI

di LUCA FIGINI

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iaomi riparte da Madrid, dalla Spagna dove a fine 2017 è partita per sbarcare in Europa. Sale sul palco Wang Xian, Senior Vice President and President of International Business dell’azienda cinese, per annunciare che il 24 luglio 2018 è un “grande giorno”. Sì, perché in meno di un anno Xiaomi è diventato il quarto brand a livello europeo per quota di mercato a volume (market share superiore al 5%). Il fatturato complessivo raggiunto da Xiaomi è pari a 15 miliardi di dollari in solo setti anni dal debutto sul mercato. Un traguardo che per altre aziende ha richiesto molti più anni: Apple, per esempio, ci ha impiegato 20 anni. Merito del giro d’affari in eplosione, come dimostra la crescita di circa il 68% del 2017 (anno dell’apertura al mercato inin ternazionale) rispetto al 2016. L’obiettivo è continuare a espandersi in EuEu ropa passando proprio dai negozi fisici, anche in Italia. Il canale rappresenta il punto di contatto con il consumatore per mostrare gli smartphone. Ma la “coda lunga” è costituita da una vasta scelta di prodotti Iot: gadget, giogio chi, Ped, scooter elettrici, Tv, accessori, lampade, spazzolini elettrici e così via.

MI A2

La nuova gamma di smartphone rispecchia lo slogan “Innovazione per tutti”. Due i modelli presentati: Mi A2 e Mi A2 Lite. Sono l’evoluzione del fortunato Mi A1, il primo smartphone Android One e realizzato in collaborazione con Google. Questo ha fatto sì che il sistema operativo sia animato dall’interfaccia stock priva di personalizzazioni e da un corredo essenziale di app

nell’immagine in alto si riconosce il xiaomi mi a2 con la doppia fotocamera posteriore da 16+20 mpixel controllata per mezzo di un evoluto sistema di intelligenza artificiale. sotto l’edizione in oro del mi a2 lite con il display contraddistinto dal notch

standard di Google. Il Mi A1 è stato uno dei top 10 smartphone più venduto al mondo. Con il Mi A2 rimane fedele la filosofia Android One arricchita da alcune novità di design e prestazioniali. La scocca in alluminio (7,3 mm di spessore, colori blu, nero e oro) sfoggia un’estetica simmetrica e il display da 5,99” Full Screen 18:9 (1.080x2.160 pixel) è protetto da una superficie Corning Gorilla Glass 3. Grandi novità per la sezione fotografica ora affidata a un reparto dual camera controllato artificia da una intelligenza artificiale di nuova generazione. I due sensori sono da 12 Mpixel (primario) e 20 Mpixel (secondario per gli effetti di profondità) entrambi targati Sony e con apertura f/1.75. Ciò che Xiaomi insegue è la migliore qualità fotografica possibile. Così in casi di bassa luminosità, interviente il sen sensore da 20 Mpixel che raggruppa 4 pixel in 1 (tecnologia Super Pixel) per assicurare maggiore dettaglio nelle foto e migliore fedeltà delle luci. Lo schema 12+20 Mpixel permette di “giocare” con luci e ombre, di sfruttare la profondità con gli effetti bokeh e di offrire una funzione ritratto con temperatura di colore 4500K così da restituire un incarnato più morbido e realistico. La sezione selfie è affidata al sensore anteriore da 20 Mpixel con intelligenza artificiale e seg-

Neato: un salto nel futuro con Botvac D7 Connected L’azienda americana ha presentato un robot aspirapolvere che ha nell’innovazione e nella praticità d’uso le sue armi

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iù di un semplice robot aspirapolvere: una vera e propria “intelligenza artificiale” al servizio della casa. Il nuovo Neato Botvac D7 Connected, è infatti in grado non solo di pulire grandi spazi in modo efficiente e preciso, ma anche di impostare un programma e un percorso di pulizia totalmente personalizzato, grazie all’esclusiva tecnologia FloorPlanner, che consente di tracciare delle linee di demarcazione virtua-

li per comunicare al robot dove non deve passare. Linee “No-Go” che possono essere configurate direttamente dallo smartphone disegnando una linea con il dito sulla mappa di pu-lizia visibile sull’app. La tecnologia brevettata LaserSmart consente poi a Botvac D7 Connected di navigare attraverso più stanze con la massima precisione, anche al buio.

con lo smartphone è possibile definire il funzionamento del neato botvac d7 connected

mentazione semantica della scena per separare il soggetto inquadrato dallo scenario posteriore, dando risalto all’autoscatto. È altresì supportata la modalità Hdr, che aiuta a conferire maggiore naturalezza alle luci e si apprezza, in particolare, in condizioni di chiaro/scuro e di controluce. Questo sviluppato reparto fotografico è stato affidato ad Android One. Il sistema operativo provvede a ottimizzare l’utilizzo della batteria (3.000 mAh), mentre il fatto di essere privo di personalizzazioni da parte del brand è la garanzia per l’utente di ricevere prontamente gli aggiornamenti non appena messi a disposizione da Google. Xiaomi conferma che il Mi A2 sarà aggiornato ad Android P entro la fine dell’anno. Chiudiamo con la descrizione dell’hardware. Il Mi A2 ha processore Qualcomm Snapdragon 660 (octa core Kryo 260 fino a 2,2 GHz) assistito con Ram fino a 6 GB e storage fino a 128 GB non espandibili. La connettività Lte è cat. 12, ossia 600 Mbps nominali in download e 150 Mbps in upload; supporta il dual Sim.

MI A2 LITE

Il fratello minore è il Mi A2 Lite, con display da 5,84” FHD+ in formato 19:9 con notch per ospitare i sensori e la fotocamera per i selfie da 5 Mpixel. Molte delle funzioni sono ereditate dal Mi A2 ma declinate in versione più “leggera”. Così la sezione imaging ha ottica 12+5 Mpixel f/2.2 sempre affidata all’intelligenza artificiale. Poco sotto la doppia fotocamera c’è il sensore per le impronte digitali che impreziosisce la scocca in alluminio. Anche in questo caso si tratta di un Android One, mentre l’hardware è affidato al processore Qualcomm Snapdragon 625 abbinato a una batteria da 4.000 mAh. Il posizionamento di prezzo è circa 100 euro in meno rispetto al Mi A2. n

Il nuovo Botvac D7 Connected offre un’aspirazione robusta, un filtro ultra-performante, la modalità turbo e un sistema di spazzole migliorato per la più avanzata potenza di pulizia SpinFlow. Caratterizzata da un’interfaccia moderna e assolutamente intuibile, l’app di Neato è anche in grado di fornire notifiche e statistiche delle pulizie con mappe dettagliate ro che mostrano dove il robot aspirapolvere è passato e dove deve ancora pulire. Non solo. Con l’integrazione Connec SmartLife di Neato, il Botvac D7 Connected può essere controllato anche tramite gli assistenti vocali come Amazon Alexa e Google Home. n


“Doro è molto semplice, è fantastico per imparare ad usare uno smartphone.”

Lo smartphone che connette le generazioni Quando un nuovo smartphone funziona in modo diverso da come siete abituati, questo può essere un problema, a prescindere dall’età. Ecco perché il nuovo Doro 8035 ha un’interfaccia Android arricchita con il menu Doro basato su azioni e facile da usare. In questo modo, potrete scegliere il menu semplice di Doro, ideale per i nuovi utenti oppure scegliere il tradizionale sistema Android, se siete utilizzatori esperti di smartphone. Ciò significa anche che parenti e amici che possiedono un telefono Android possono aiutarvi in caso di bisogno. Dotato di altre caratteristiche uniche di Doro, come il design pratico, il suono forte e chiaro e MyDoroManager, il nuovo Doro 8035 è uno smartphone semplice ed elegante che vi aiuta a rimanere connessi con familiari e amici.

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I wearable di Fitbit sono alla moda e adatti ai bambini Versa è lo smartwatch elegante, compatto e resistente all’acqua fino a 50 metri. Ace è il fitness band per i più piccoli ma gestito dai genitori di LUCA FIGINI

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l 2018 di Fitbit è un anno di crescita e di espansione della gamma grazie a due modelli capaci di rispondere alle esigenze di utenti trendy e che vogliono incentivare il lato fitness dei bambini.

FITBIT VERSA

Il nuovo smartwatch eredita da Ionic le funzioni legate al benessere, integra una batteria con autonomia di quattro giorni e si affida al sistema operativo Fitbit OS 2.0 che offre inoltre un nuovo pannello salute personalizzato e un supporto musicale migliorato. Le nuove funzioni comprendono il monitoraggio della salute femminile per aiutare le donne a comprendere meglio la relazione tra il ciclo mestruale e il periodo fertile. Versa propone una visualizzazione innovativa delle statistiche giornaliere e settimanali al fine di riepilogare in modo più chiaro e completo i dati raccolti (allenamen-

ti, frequenza cardiaca, programmi, suggerimenti e così via). È stata migliorata anche la possibilità di impostare promemoria e sfide. La tecnologia PurePulse provve-de a raccogliere la frequenza cardiaca 24/7 e si integra con Fitbit Coach e il Gps per assicurare una maggiore precisione dei dati proposti. Inoltre, il wearable è resiste all’acqua fino a 50 metri, perfetto dunque per il tracciamento delle sessioni di nuoto. Non manca la funzione di monitoring del sonno, con conseguenti suggerimenti e promemoria per migliorare il risposo. Dal punto di vista tecnico, il Fitbit Versa ha un ampio display a colori da 1.000 nit, è compatto, leggero ed elegante e può essere personalizzato attraverso una ricca collezione di cinturini anche in pelle e maglia di metallo. Si connette agli smartphone con iOS, Android e Windows Mobile e supporta i pagamenti contactless via carta di credito con Fitbit Pay. Oltre alle app predefinite, attraverso lo smartphone è possibile installare

la versione in oro rosa del fitbit versa, smartwatch leggero, compatto e ricco di funzioni per il fitness e il benessere. più sopra la foto del’ace, dedicato ai bambini con età a partire da 8 anni.

oltre 550 tra quadranti e applicazioni nello store del brand.

FITBIT ACE

È il primo dispositivo indossabile per bambini targato Fitbit. Ha una batteria con autonomia fino cinque giorni e permette di monitorare l’attività quotidiana e del sonno, oltre alla modalità famiglia e alla possibilità di controllo remoto dei genitori. Ace è dedicato ai bambini a partire da 8 anni e li incita a essere più attivi e ad adottare abitudini salutari. Questo avviene sia attraverso le tradizionali funzioni di monitoraggio di Fitbit, sia con i promemoria per ridurre i momenti di sedentarietà affinchè gli utenti junior facciano almeno 250 passi al giorno. Al raggiungimento degli obiettivi prefissati, si ottengono premi celebrativi che possono essere sfoggati a tutti gli utenti connessi attraverso la app. Inoltre si possono creare sfide contro familiari e amici. Senza dimenticare la privacy: l’account di famiglia è stato progettato per essere conforme alla legge sulla protezione della privacy online dei bambini (Coppa) e na alle altre leggi applicabili. Il genitore può naveri vigare nella visualizzazione dedicata e verificare le attività e i progressi. Inoltre, si possono limitare i dati visibili dal bambino che è sempre connesso ai gentiori attraverso le app. Fitbit Ace resiste agli spruzzi d’acqua e può essere personalizzato scegliendo ben dieci quadranti per l’orologio. n

La ricarica wireless per Oppo presenta i nuovi iPhone di Belkin è sicura smartphone R15 Pro e A3

B

elkin BOOST↑UP (F7U027VFWHT) è il tappetino di ricarica wireless (distribuito in Italia da Attiva Spa) per iPhone 8, 8 Plus e X in virtù della potenza erogata a induzione di 7,5 watt (non da 5 watt come i modelli più diffusi). Garantisce la massima sicurezza d’utilizzo: dai Led di funzionamento, fino alla superficie antiscivolo, passando per il sensore di protezione termica. Il chipset che controlla la ricarica wireless mantiene a livello ottimale le prestazioni generali e rileva la presenza di eventuali oggetti estrani che potrebbero pregiudicare il corretto utilizzo del tappetino. BOOST↑UP è conforme allo standard Qi, supporta i dispositivi equipaggiati con questa tecnologia e non risente della presenza di cover leggere in pla-

DEALER

D

opo Oppo X, il flagship a 999 euro, arrivano due nuovi modelli nella fascia alta e media. Sono Oppo R15 Pro e Oppo A3. Il primo è basato sul processore Qualcomm Snapdragon 660 assistito da 6 GB di Ram e ha display da 6,28” (89% dell’area frontale). Lo storage integrato di 128

stica applicate all’iPhone. In più, qualora si verifichi un danno derivante dal processo di carica (a condizione che si sia fatto un uso corretto del tappetino), il brand si occuperà di riparare o sostutire il prodotto danneggiato fino a un valore massimo di 2.000 euro. Registrando il prodotto sul sito Belkin.com si aggiunge un ulteriore anno di garanzia ai due anni previsti dalla legge. n

anno 1 - numero 3

La Publiedim S.r.l. Direzione, amministrazione e pubblicità: via Matteo Civitali, 51 - 20148 Milano Telefono: 02.48703201 r.a. leader@publiedim.com redazione@publiedim.com grafica@publiedim.com Testata periodica iscritta nel Registro della Stampa presso il Tribunale di Milano il 09/04/2018 con il numero 109. Iscritta nel Registro degli Operatori di Comunicazione con il n. 6107.

GB può essere espanso fino a 256 GB. R15 Pro è equipaggiato con la tecnologia Vooc Flash Charge per la ricarica rapida e sicura. Sul fronte fotografico, alla fotocamera frontale da 20 Mpixel si somma il doppio sensore posteriore da 16+20 Mpixel affidate al sistema di intelligenza artificiale. R15 Pro è disponibile in Cosmic Purple e Ruby Red. Oppo A3 ha una configurazione più bilanciata per arrivare a punti prezzo aggressivi. Vanta display Full HD da 6,22” (88% della superficie frontale) in 19:9 e notch. Il reparto imaging comprende sensore posteriore da 16 Mpixel e da 8 Mpixel per i selfie. Il processore Helio P60 è abbinato a 4 GB di Ram e 128 GB di storage. Disponibile nei colori, Diamond Black e Moonlight Silver. n

luglio-agosto 2018 Testate del Gruppo Leader - Dealer Mono by Ei dal 1960 EiMag.it - www.eimag.it - www.eimagpro.it iGizmo.it - www.igizmo.it Direttore Responsabile Luca Figini luca.figini@publiedim.com Direttore Editoriale Fiorenza Moradei fiorenza.moradei@publiedim.com Coordinamento Redazionale Roberto Bonin roberto.bonin@publiedim.com

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* LG OLED TV dal 2013 è il TV OLED più venduto al mondo. Fonte dati IHS Markit, Technology Group, TV Sets Market Tracker, Q4 2017. Il posizionamento non è un endorsement di LG. Eventuali rischi derivanti dall’uso di questi dati ricadono sulle terze parti fruitrici. Per maggiori dettagli www.technology.ihs.com


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