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RIPRESI I LAVORI NELLA “SPINA REALE

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VIVITORINO

VIVITORINO

Ricominciati i lavori

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nella “Spina Reale”

Un importante intervento di riqualificazione al giardino lineare sopraelevato di via Stradella S ono ripresi da parte del Servizio Gestione Grandi Opere del Verde della Città, i lavori di riqualificazione del giardino lineare sopraelevato di via Stradella (la cosiddetta “Spina Reale”), nella parte da via Lucento a via Cantoira. L’intervento interesserà circa la metà dell’area verde: sulla parte restante si opererà in un secondo momento.

I lavori - che prevedono la sistemazione dei muretti delle vasche/aiuole presenti nel giardino, con parziale rifacimento dei manufatti - erano stati avviati nel mese di settembre e sospesi l’11 dicembre scorso, per l’intervenuta rigidità del clima. Il cantiere era già stato sospeso poco dopo la consegna all’impresa dello scorso giugno, in quanto erano emerse delle variazioni nello stato di fatto dell’area rispetto all’epoca di redazione del progetto. Sono così state effettuate delle verifiche tecniche e adottata una variante progettuale.

La nuova variante progettuale, per un costo di 120 mila euro, prevede la sistemazione di oltre 100 fioriere, con interventi strutturali sulla parte in muratura e la sostituzione di tutte le piante dell’impianto originario ancora presenti, che con il loro sviluppo radicale hanno dissestato le strutture murarie. In una ventina di fioriere le piante erano già state sostituite in precedenza, pertanto si procederà con il solo ripristino delle strutture. Le facciate in mattoni verranno inoltre pulite a fondo.

È prevista anche la sistemazione di oltre 30 panchine danneggiate, con sostituzione di quelle più compromesse e manutenzione (riverniciatura) delle altre. Infine, verranno diserbate a mano le pavimentazioni in marmette presenti.

L’ultimazione dei lavori è programmata entro il mese di maggio.

Le maschere della città di Torino Gianduja e Giacometta ricevuti a Palazzo Lascaris dal presidente del Consiglio Regionale

Per sentirsi parte di una comunità bisogna anche tener vive le tradizioni più antiche di una città e del Piemonte. Questo è stato uno degli argomenti emersi a Palazzo Lascaris nell’incontro del presidente del Consiglio regionale del Piemonte e dei rappresentanti dell’Ufficio di presidenza, con le maschere della Città di Torino: Gianduja e Giacometta.

Nella delegazione della Famija Turinéisa, guidata dalla sua presidente Daniela Piazza, c’erano numerosi figuranti in abiti d’epoca per la tradizionale visita istituzionale, che al termine hanno inscenato La Monferrina, la più nota ballata piemontese.

La storica associazione dal 1926 ha promosso il rilancio delle figure di

Gianduja e Giacometta, maschere che rappresentano per eccellenza la tradizione del Carnevale torinese.

Quest’anno Gianduja (Giovan d’la doja, Giovanni del boccale, con riferimento al suo “debole” per il vino; è nato ufficialmente nel 1808 ma deriva direttamente da un burattino del ‘700) è interpretato da Dario Geroldi, mentre al suo fianco troviamo ad accompagnarlo sua moglie Giacometta, interpretata da Tina Scavuzzo.

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