Š 19th Street Agency 2014
Contents Andy warhol In mostra a Palazzo Cipolla
wedding dresses Berardinucci, Carnevali, Cloy Atelier
Fotografi emergenti Azzurra Piccardi
Sfilate houte couture Parigi p/e 2014
New Designers Cassandra Parisi
l’alta moda di Jamal Taslaq
moda & cinema Dive di Stile
FASHION BLOGGER di Martina D’Ermo
YVES SAINT LAURENT Un film di Jail Lespert
19th Street TRAVEL Exploring Nuova Caledonia
shoes design by Zuzana Serbak
Fashion Cooking Idee tra moda e cucina
w w w. 1 9 t h s t r e e t a g e n c y. i t 19th Street Release non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza nessuna periodicità. Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n°62 del 7.03.2001 E’ vietata la riproduzione di immagini, testi, pagine e di ogni componente presente nel sito Le immagini inserite sono pubblicate senza alcun fine di lucro. Qualora la loro pubblicazione violasse specifici diritti d’autore, si prega di comunicarcelo per la relativa rimozione. Gli autori
Special thanks Fashion editorial manager Claudia Magliozzi Photo editor Eleonora Magliozzi
Executive account Daniela Mattei Model art Mila Montesanti Administrative office Andrea Macaluso
GRAPHIC DESIGNER Andrea Castellani 19th Street Agency general manager Marco Carlucci Booker management Alessia Macaluso
Fashion blogger Martina D’Ermo Casting director Alessandro Ponzianelli Daniele Mastromarini
Booker assistant Valeria Petrich
Contatti E-mail: release@19thstreet.it Indirizzo: Via della Mortella 13, 00159 Roma Tel: 06/88936054
Andy
Warhol
ANDY WARHOL 18 APRILE / 28 SETTEMBRE 2014 IN MOSTRA A ROMA Il Padre della Pop Art Americana a Palazzo Cipolla. La mostra presenta 150 opere, fotografie, tele, sculture della “Brant Foundation”, uno scambio culturale e storico tra il giovane collezionista e l’artista dal quale prese vita la rivoluzionaria rivista “Interview” fondata da Warhol nel 1969 e che Brant acquisterà con la sua casa editrice dopo la morte dell’artista nel 1987. Presenti e meno conosciute una serie di polaroid mai vste prima in Europa.
Andy Warhol, shoe (red with blond Cherub) 1958, collezione Brand Foundation.
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&
Azzurra Piccardi
Photographer
“Arte Viaggi Oriente Musica
“
gli scatti Azzurra Piccardi
Azzurra parlaci di te... da dove nasce sovraggiungono idee anche da viaggi, dal mondo dell’arte, dal mondo orientale, dal questa intensa passione per la design, dalla musica, dal mare, ma soprattutto fotografia? dalla curiosità che ho della vita. Dipende La mia passione per la fotografia nasce per dalla commissione che mi viene richiesta. una serie di coincidenze, che è buffo a dirsi Importante per me è inoltre studiare quello quando si ha genitori fotografi, proprio non ne che è stato fatto sia dai grandi fotografi che volevo sapere di fotografia quando ero piccola. dagli emergenti che spesso hanno proprio Poi durante il corso degli studi accademici ho della gran belle idee. conoscuito quello che sarebbe poi diventato il Qual’è il tuo scatto migliore e cosa mio insegnante di fotografia che mi ha fatto vedere un lato della fotografia che non avevo mai rappresenta per te? considerato prima di quel momento: l’aspetto artistico. E da lì me ne sono innamorata, è Lo scatto migliore? Lo devo ancora realizzare. diventato un mezzo per interpretare le mie Il punto è che alla fine di un lavoro, sono felice di cio che ho realizzato, ma il giorno dopo realtà. già non posso più vedere quelle foto e vorrei A cosa ti ispiri quando lavori ai tuoi gettare l’intero shooting. Tutto sommato penso che sia positivo, nonostante la frustazione del progetti fotografici? non essere mai appagati, in quanto questo mi Le fonti d’ispirazione sono varie e spaziano sprona a migliorare sempre più nel cercare tra campi che, alcune volte, non hanno nessun nuove soluzioni fotografiche, cercando ogni tipo di legame tra loro. Dal cinema traggo volta di sperimentare un po’. una buona parte della mia ispirazione, ma
Quali sono le regole, se ci sono, o Preferisci scattare in esterno o in semplicemente le mosse giuste da studio? raccontaci come “giochi” con seguire per fare questo lavoro? la luce... Non credo che vi siano regole specifiche o giuste mosse da seguire per fare questo lavoro, se non cercare di capire che tipo di risultato il cliente cerca e di conseguenza proporre delle idee di sviluppo a riguardo. Un aspetto molto importante è dato dalla conoscenza della tecnica fotografica che permette di ottenere una cosa piuttosto che un’ altra, anche se trovo molto interessante la rottura delle regole per la sperimentazione.
Mi piace scattare sia in interno che in esterno in quanto le due situzioni mi danno la possibilità di ottenere risultati differenti e varietà di soluzioni d’illuminazione. Seleziono la location a seconda del risultato che voglio ottenere. Nello specifico adoro lavorare in studio in quanto ho possibilità di gestire totalmente la luce e giocarmela come piace a me nei minimi dettagli, viceversa amo anche lavorare in location esterne e/o ambientate perchè Cosa è per te la fotografia e cosa non ho la possibilità di fare interagire in libertà le dovrebbe essere invece? modelle con l’ambiente circostante. La fotografia è un mezzo con il quale comuninico e rappresento un mio punto di vista, il modo in cui vedo. Credo infatti che non vi siano verità oggettive ma interpretazioni che comunicano emozioni, storie e/o messaggi. La fotografia non dovrebbe essere asettica, sterile e fine a se stessa emotivamente parlando
Quanto la sensibilità influisce sui tuoi lavori? Molto, credo che sia un aspetto fondamentale, inseme al buon gusto, al fine di intuire e sviluppare un concetto.
Cassandra Parisi Giovane designer si, ma già con ottime referenze nel campo della moda, parliamo degli elementi artistici che hanno ispirato i suoi capi e di come hanno portato al successo?
manuale e della ricerca minuziosa di materiale con un ottimo rapporto qualità prezzo. Il costo dei miei capi dipende più dalle ore che impiego nel realizzare i minimi particolari che per il costo dei materiali che utilizzo, anche perché mi Quando creo i miei capi cerco di tirar fuori è capitato di creare da me una stoffa in rilievo outfit unici e particolari che siano vestibili per poter risparmiare sul prodotto finale. ma allo stesso tempo introvabili nelle vetrine dei negozi. La mia ispirazione nasce da tutto ciò che mi circonda, dall’osservazione e dalla conseguente fusione di elementi appartenenti a mondi completamente opposti tra loro, come per esempio una pianta, o un animale, e una struttura architettonica. Ciò che è fondamentale quindi nel mio modo di “fare moda” è l’utilizzo dell’immaginazione perché è fonte inesauribile di idee innovative. La crisi porta grandi difficoltà ma spesso si dice che riesca a portare anche grande innovazione attraverso la necessità di reinventarsi, qual’è la sua collocazione creativa e progettuale in questo contesto? La crisi è sempre stata una piaga per tutti i settori, ma non sempre ha risvolti negativi. Come ha appena detto può essere uno stimolo per reinventarsi. Personalmente, non avendo alle spalle una base economica solida, i capi sono stati sempre frutto del mio lavoro
Quali sono i prossimi progetti di Cassandra? Amo poter progettare tutto e incastrare ogni singolo ingranaggio nella giusta posizione, ma in questo mestiere non si può. Oggi ti chiamano per uno stage, domani per un evento, un altro giorno ancora dal tuo vecchio lavoro, non si sa davvero su che strada orientarsi, perché ogni sentiero ha un risvolto diverso. Per quanto mi riguarda, non potendo subito mettere su qualcosa di mio, vorrei continuare a imparare, magari un’ esperienza in un ufficio stile, conoscere nuove lingue e viaggiare per lavoro. Amo lavorare (non potrei mai vivere senza) e guadagnare con il sudore lo stipendio a fine mese. Mi piacciono le responsabilità e quando si tratta di lavoro porto sempre a termine tutto quello che inizio. Mi piacerebbe davvero poter provare tutte le sfumature della moda, da un figurino abbozzato su un foglio, al ricamo, al prodotto finale in passerella, ma nel frattempo accetto con gran gioia tutto quello che ha da offrirmi questo settore. Qual’è la sua visione della moda contemporanea? La moda è espressione del proprio essere attraverso la mano creativa. Ormai si arriva a definire simbolo di moda anche un paio di occhiali indossato da una star in un selfie, o un paio di scarpe indossate dalla più “stilosa” del paese: questa non è moda, è omologazione. La moda contemporanea va da questa standardizzazione a quello che vediamo
sulle passerelle più prestigiose. Lì è evidente l’unicità e l’originalità dei capi che però, troppo spesso, sono talmente esclusivi da poter essere indossati solamente in video musicali o sul red carpet. Tra le due espressioni di stile di cui ho parlato si colloca poi il pret-a-portait, ormai diventato anch’esso troppo stravagante per le persone “comuni”. Diversamente da tutto ciò, la mia visione di moda contemporanea è un insieme di creatività, unicità e portabilità, possibilmente accompagnato da un occhio attento al portafoglio del cliente.
Moda e Cinema Dive di Stile Dagli anni 20 al giorno d’oggi. Il cinema incontra la moda.
Grace Kelly
Paola Negri
Greta Garbo
Rita Hayworth Marlein Dietrich
Audrey Hapburn
Louise Brooks
Gloria Swanson
Joan Crawford
Yves Saint Laurent Un film di Jalil Lespert
Yves Saint Laurent non ha bisogno di presentazioni. Un talento rivoluzionario che ha cambiato il mondo della moda. Venti sono gli anni su cui si concentra il film. Racchiuso in soli 100 minuti il film di Jalil Lespert segue lo stilista dal 1956 al 1976. Saint Laurent, interpretato da Pierre Niney, nasce nell’Algeria francese. Giovanissimo disegnatore si ritrova a dirigere la maison di Christan Dior dopo la morte del celebre stilista. 1957. Tutti i riflettori sono puntati sulla sua prima collezione, la quale si rivela un grande successo. Una volta conclusa la sfilata la svolta nella vita del neostilista si rivela l’incontro con Pierre Bergé (Guilluame Gallienne) il quale diventarà suo compagno in affari e nella vita privata. Tre anni dopo una sindrome depressiva postume della guerra viene licenziato dalla maison Dior. Questo non scograggia la coppia che, una volta trovati i fondi, aprono la Yves Saint Laurent Company, che in breve tempo diventa
una delle firme più note del mondo del lusso. Nonostante le difficoltà, le proprie insicurezze e i propri periodi depressivi, grazie a Bergé che è sempre al suo fianco, il protagonista riesce sempre a stravolgere le passerelle dell’epoca. Il regista ha scelto di concentrarsi sul periodo di gloria maggiore dello stilista morto nel 2008. Sono gli anni del successo ma anche degli eccessi e dei tradimenti, compresa la relazione con il dandy Jacques de Bascher, amante anche dello stilista Karl Lagerfield, su cui si concentra l’altro film in preparazione, Saint Laurent. Pubblico e privato sono intrecciati indissolubilmente nel film di Lespert che pone l’accento sulla figura di Pierre Bergé e sul punto massimo di tensione della coppia che viene raggiunto nel 1976, anno in cui si ferma il racconto. Proprio nel momento in cui Yves e Pierre attraversavano la loro crisi peggiore, Saint Laurent dava vita alla sua migliore collezione, la Russian Ballet Collection.
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Shoes Design
by
Zuzana Serbak
Berardinucci Spose
Dal 2000 Ciro Berardi e Enzo Berardinucci risolute. Ogni abito dell’atelier è una miscela hanno unito le loro sinergie creative e di tradizionalità, ricercatezza e originalità. imprenditoriali creando l’atelier sul nome di La collezione 2014 vede protagonisti abiti Enzo Berardinucci, stile impero, (Berardinucci perle e cristalli. spose) stilista e L’ e l e m e n t o mente creativa della costante è la società. manipolazione del Sartoria su misura, tessuto quali fasce target medio alto, in shantung unite tessuti pregiati, pizzo tra loro, ricreando francese, un lavoro sia la gonna di sartoria che vive che il corpetto. grazie all’esperienza Sono abiti rigidi, dell’artigianato costruiti con una di una volta, tutto sovrapposizione rigorosamente creato di organza leggera a mano. e pizzo. Abbiamo Ciro Berardi è colui inoltre realizzato che cura le relazioni un abito con fiori in commerciali, i tessuto, ispirati al contatti con le minimalismo con spose e che segue note caratteristiche. le clienti creando L ’ a t e l i e r quell’empatia Berardinucci è che permette di dedicato a chi ha la accontentare e cultura dell’abito, realizzare il sogno carattere e di ogni futura sposa, attrativa. dalla più indecisa alle personalità più
Carnevali Spose Organza, pizzo, seta, mikado, colori pastello e tanta eleganza, questa la sposa non solo romantica ma anche glamour per la nuova collezione 2014 Carnevali spose. Abiti a sirena ma anche principeschi per esaltare la femminilità delle donne più esigenti. Parliamo di una storica casa di moda, nata nel 1939 che da sempre veste le cerimonie e tutte le occasioni importanti attraverso l’esperienza e l’artigianalità del made in Italy. La nuova collezione 2014, frutto della ricerca costante del particolare, eccellente manifattura sartoriale, perfetta vestibilità, organza, taffettà di seta pura in tinta unita o sfumati. Abiti contemporanei dal fascino retrò.
Cloy Atelier Cloy atelier uno scrigno dedicato al wedding dress su misura , raffinatezza, eleganza abbinata a idee artigianali con ricami fatti a mano.
La soddisfazione del cliente è l’obiettivo principale di Cloy atelier che mira ad un perfetto connubio tra stile e funzionalità. Innovazione e rivisitazione delle tecniche tradizionali di sartoria creando una fusione tra La filosofia è dare importamza al giorno delle classico e contemporaneo. nozze attraverso il valore che merita. Anna, titolare dell’atelier, si dedica personalmente, con estremo valore e passione alla creazione di modelli plasmabili su ogni donna.
Sfilate Haute Couture Parigi p/e 2014
Chanel
Christian Dior
Gaultier
Giorgio Armani
Giambattista Valli
Valentino
Maison Martin Margela
Schiaparelli
MODA & MUSICA JAMAL TASLAQ
“Vestire prima l’anima che il corpo”…
Siamo al centro di Roma nella boutique di alta moda di Jamal Taslaq, noto stilista Palestinese famoso per i suoi tagli couture, l’essenza poetica e misteriosa che unisce la cultura occidentale a quella orientale. Il suo stile miscela semplicità e raffinatezza creati per valorizzare le forme della donna in modo naturale. Il tessuto preferito da Jamal è la seta perché nessun altro tessuto cade come lei sul corpo di una donna. Nei suoi movimenti così sinuosi e leggeri si valorizza e si capisce così la vera femminilità. Il punto di forza di Jamal è che costruisce l’abito su misura mantenendo sempre il rispetto del tessuto.
Martina D’Ermo
Fashion Blogger http://fashionfilesblog.wordpress.com/
L’ossessione per quella suola Rossa… Una storia di altri tempi, siamo nel 1993, un artigiano o meglio uno stilista parigino durante la preparazione della sua collezione “Pensées”, nell’osservare il suo prototipo realizzato e riguardando il disegno progettato sul foglio, si accorge che alla sua creazione manca qualcosa, un tocco di originalità o meglio di fantasia. Così, prende la scarpa appena realizzata, chiede in prestito alla sua assistente il proprio smalto e inizia a tingere di rosso la suola nera. Nascono così le scarpe dalla suola rossa del mitico Christian Louboutin fa di un accessorio, che ai tempi di Luigi XIV era portato solo dai nobili, uno degli oggetti che oggi è il più desiderato dalle Mondo Femminile, . Queste scarpe sono bramate da tutte dalle dive mondiali come Lady Gaga, Katy Holmes, per non parlare di Sarah Jessica Parker che le esibisce di continuo anche nei panni di Carrie Bradshaw in “Sex and the City”e molte altre che hanno interpretato a pieno l’essenza e la sensualità che sono divenuti il marchio di fabbrica dell’esclusiva maison parigina. Proprio per questa sua grande fama, la suola rossa, ha rischiato di non essere più “l’inconfondibile Louboutin” subendo numerosi tentativi di plagio, anche da grandi brand, uno dei casi più riconosciuti come la
maisono Yves Saint Laurent che nella sua collezione del 2010 “Cruise Collection” ha copiato la suola rossa. Ma la battaglia legale che si sollevò, fu vinta dal creatore, Christian Louboutin che rese l’ossessione di tutte le donne un colore il “China Red”. Christian Louboutin ha reso le sue creazioni adatte ad ogni tipo di donna e situazione, facendo si che questo oggetto potesse diventare un gioiello, non da indossare sulle mani, ma ai piedi, regalando la magia di rendere sensuale e slanciata ogni tipo di donna. Così come diceva Carrie in una puntata di Sex and the City: “Give a girl the right shoes and she can conquer the world” (dai ad una ragazza un giusto paio di scarpe e lei conquisterà il mondo).
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Exploring Nuova Caledonia
Situata nel gruppo delle Isole Melanesiane vanta la seconda barriera corallina del mondo, dopo quella australiana, che racchiude una laguna di circa 23.000 kmq con profondità di 30 mt. ed acque trasparentissime popolate da un’innumerevole varietà di pesci e centinaia di specie di coralli, il mare e splendido ovunque con spiagge bianchissime. L’arcipelago principale è quello della “Grande Terra” sulla quale si trova la capitale Noumea, l’isola dei Pini una delle più belle di tutto il Pacifico ed altri arcipelaghi minori.
isole di Marè, Lifou, Ouvea e l’Ile de Pins La rivendicazione dell’indipendenza da parte del “Front de Liberation Nationale Kanak Socialiste (FLNKS)” iniziò nel 1985. Il FLNKS (guidato da Jean Marie Tjibaou, assassinato nel 1989) chiedeva la creazione di uno stato, chiamato ‘Kanaky’.
L’agitazione portò a una crescita dell’autonomia con gli Accordi di Matignon del 1988 e l’Accordo di Noumea del 1998. Un referendum per l’indipendenza si terrà entro La Nuova Caledonia, o Nouvelle-Calédonie, il 2018. (Kanaky nell’idioma locale, “Le caillou” come soprannome) è un arcipelago nel sudovest dell’Oceano Pacifico; con le sue vicine è governata dalla Francia. Il suo status Fuso Orario ufficiale è quello di pays d’outre-mer (paese +10 ore rispetto all’Italia, che diventano +9 d’oltremare). Ha questo stato dal 1998 (tra il quando vige l’ora legale. 1956 e il 1998 fu un territorio d’oltremare). Per bandiera ha il tricolore francese. Prende Clima e stagioni il nome dal nome latino della Scozia. La sua Caldo, soleggiato e ventilato tutto l’anno, con capitale è Nouméa. 2 stagioni: la stagione calda (estate australe) da dicembre a marzo, con brevi piogge tropicali Storia e temperature intorno ai 25/27 gradi; e la stagione fresca (inverno australe) da aprile Contesa fra Gran Bretagna e Francia durante a novembre, più secca e con temperature la prima metà del XIX secolo, l’isola divenne intorno ai 20 gradi. Serate fresche da luglio a possedimento francese nel 1853. Servì da settembre. colonia penale per quattro decenni a partire dal 1864. Documenti e vaccinazioni Necessario il passaporto con almeno 6 mesi La vita politica è complicata dal fatto che di validità residua e biglietto di ritorno. Per la popolazione indigena Melanesiana, la soggiorni inferiori a 3 mesi non è richiesto alcun comunità Kanak, è ora una minoranza visto. Nessuna vaccinazione obbligatoria. (44%) a causa del declino della popolazione e dell’immigrazione sotto il dominio francese. Moneta e cambio Il resto della popolazione è composta dai La moneta ufficiale è il Franco del Pacifico discendenti dei deportati francesi, conosciuti (CFP), che ha un rapporto di cambio fisso come caldoches, e da una piccola minoranza con l’euro (1 Euro = 119,33 CFP). Carte di est-asiatica. credito accettate ovunque sull’isola principale, Della Nuova Caledonia fanno parte anche le più difficilmente sulle piccole isole.
Lingua La lingua ufficiale è il francese; i dialetti melanesiani sono una trentina. E’ parlato anche l’inglese, soprattutto negli hotels e nei luoghi turistici. Mance Non sono nella cultura del popolo Kanako. Valigia E’ consigliato abbigliamento pratico ed informale per il giorno, un pò più elegante per la sera, soprattutto se si alloggia negli hotels di Noumea. Da non dimenticare: impermeabile, occhiali da sole, maschera, pinne, scarpette anticorallo, creme solari. Corrente elettrica Il voltaggio è a 220 volt con prese di tipo europeo. Sicurezza La Nuova Caledonia è un paese tranquillo e le tribù sono molto ospitali. Attenzione però ad attenersi alle regole locali, a rispettare i luoghi sacri, ad assicurarsi il permesso prima di fotografare qualcuno o varcare qualsiasi ingresso dubbio, offrire un piccolo dono quando si visita un villaggio indigeno.
Scaloppine al marsala con gateau di patate INGREDIENTI • Scaloppine di vitella • 50g di farina • 1 busta purè Pfanni • 100g di cubetti di groviera • Pangrattato • Sale e pepe q.b. PREPARAZIONE In un pentolino versate 300ml di latte, aggiungendo sale e se lo gradite un po’ di noce moscata, portando il tutto ad ebollizione. Togliete dal fuoco, aggiungete 200ml di acqua fredda e versate il contenuto di una busta di puré Pfanni, mescolando il tutto per 1 minuto circa. Per un sapore più intenso, aggiungete una noce di burro. Fate raffreddare il puré ottenuto e aggiungete il prosciutto cotto a striscioline, il groviera a cubetti e un uovo, girando bene. Imburrate e ricoprite lo stampo da forno con il pangrattato, girandolo per uniformarlo ed eliminate poi il pangrattato in eccesso. Versate il composto precedentemente ottenuto e infornate a 160° per 10 minuti, fino a quando la superficie non sarà dorata e croccante. Infarinate le fettine di vitella, passatele in padella con una noce di burro e sfumate con Marsala e vino bianco. Aggiustate di sale e di pepe e servite con il gateau di patate precedentemente ottenuto.
Sharmrock cheescake di San Patrizio INGREDIENTI • 120g di biscotti secchi • 1 chucchiaino di zucchero di canna • 1 uova • 1 cucchiaino di succo di limone • 1 bustina di vaniglia in polvere • 50 + 150 ml di panna fresca • 6 cucchiai di zucchero a velo
PREPARAZIONE Fate sciogliere la margarina e lasciatela raffreddare. Sbriciolate finemente i biscotti assieme a zucchero di canna e cannella, uniteli alla margarina fusa e mescolate bene. Distribuite il composto su fondo di uno stampo di 20 cm di diametro ricoperto di carta da forno bagnata e strizzata e riponete in freezer per 30 minuti. In una ciotola montate l’uovo, la vaniglia e lo zucchero semolato per 2 minuti. Aggiungete un po’ alla volta il formaggio spalmabile, mescolando con la frusta per evitare la formazione di grumi. Versate il succo di limone, la Maizena e 50 ml di panna fresca. Prendete la base preparata e riempitela con la crema al formaggio. Fate cuocere in forno preriscaldato a 180° C per 30 minuti, poi a 160° C per altri 30 minuti. Lasciate riposare in forno spento, leggermente aperto, per 30 minuti. Montate 200 gr di panna, aggiungete lo zucchero a velo e il colorante. Amalgamate delicatamente finché il colore sarà omogeneo e spalmate il composto sulla cheesecake. Fate sciogliere il cioccolato a bagnomaria, stendetelo su una placca ricoperta di carta da forno e mettetelo in frigorifero a solidificare. Quando il cioccolato è ancora morbido, ricavate dei trifogli con uno stampo per biscotti e posizionateli sulla superficie della cheesecake. Fate riposare in frigorifero 30 minuti e servite fredda.