Il manifesto 24 dicembre 2016

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Oggi su Alias

Mandala di Natale

Buone feste

I MIGLIORI TITOLI DEL 2016

SOTTO L’ALBERO Profumi, ironia,

A MARTEDÌ Il «manifesto»

Le tradizionali «top ten» di film e libri Le migliori Graphic Novel, le «top ten» dei Games, Dvd e della musica

invenzioni. Itinerari per affrontare le feste con leggerezza

non uscirà il 25 e il 26. Ci vediamo di nuovo in edicola il 27 dicembre

pagine 12 e 13 oggi con ALIAS

quotidiano comunista

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SABATO 24 DICEMBRE 2016 – ANNO XLVI – N° 309

Sesto San Giovanni, la polizia intorno al corpo senza vita di Anis Amri foto Reuters

Immigrazione

A chi serve «sparare» nel mucchio GUIDO VIALE l terrorismo che colpisce nel mucchio è difficile da combattere. Ma scoprire una cellula attiva tra popolazioni insediate da tempo in Europa (base indispensabile per ogni attività terroristica) è molto più difficile che individuare un terrorista imboscato tra un gruppo di profughi. Soprattutto se alla loro registrazione all’arrivo - o alla partenza con corridoi umanitari - corrispondesse il diritto a una libera circolazione in tutta Europa. Perché ciò per cui i profughi si oppongono alla registrazione, o la rendono inefficace, è il timore di rimanere intrappolati nel paese di sbarco. Che poi si traduce spesso nel famigerato decreto di espulsione differito che lascia allo sbando decine di migliaia di profughi (come Amis Amri) che il governo italiano non sa né rimpatriare né controllare rendendo facile il loro reclutamento da parte della Jihad. La gravità della situazione impone di alzare lo sguardo sulle radici del problema. Dal secondo dopoguerra l’Europa, a partire dai suoi stati centrali, è diventata un’area di massiccia immigrazione: profughi dai paesi dell’Est (circa 10 milioni), migranti dai paesi meridionali (quasi altrettanti), poi anche dai paesi della sponda sud ed est del Mediterraneo, dalle ex colonie africane e del subcontinente indiano. Dall’ultimo decennio del secolo scorso gli arrivi sono proseguiti investendo anche i paesi dell’Europa mediterranea che prima avevano alimentato una parte cospicua di quel flusso.

I

Fine della caccia all’uomo. Anis Amri, il presunto attentatore della strage di Berlino, è stato ucciso dalla polizia a Sesto San Giovanni. Dalla Germania all’hinterland milanese passando per la Francia, ha mandato in crisi l’intelligence europea. Il governo italiano teme reazioni. pagine 2, 3 E ora Angela Merkel cede alla linea dura sugli immigrati

Poste Italiane Sped. in a. p. - D.L. 353/2003 (conv. L. 46/2004) art. 1, c. 1, Gipa/C/RM/23/2103

Monte dei Paschi

In punta di piedi, altro che nazionalizzazione VINCENZO COMITO rmai è certo che la ricapitalizzazione privata di Mps, ricercata con accanimento e con molto dispiego di forze da politici e «tecnici», nazionali ed internazionali, è fallita e che lo Stato interverrà sino a 20 miliardi di euro per salvare anche le due banche venete e le quattro banche regionali di cui si è tanto parlato. Il tutto richiederà al massimo una quindicina di miliardi e quindi c’è anche lo spazio per affrontare eventuali altri casi. Resta da superare l’ostacolo di Bruxelles (e, non tanto dietro le quinte, di Berlino); si immagina che Schauble e il suo fido scudiero Dijsselbloem faranno la faccia feroce, come è il loro solito (hanno già cominciato), in particolare quando si tratta di paesi «mediterranei», prima di dare il via libera.

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NIENTE VETO USA, STORICA RISOLUZIONE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA ONU

«Illegalilecolonied’Israele» II Il Consiglio di sicurezza Onu, grazie alla storica astensione degli Stati Uniti, ha approvato una risoluzione di condanna degli insediamenti israeliani in Cisgiordania. Le colonie - si legge nel testo - «non hanno validità legale». Per impedire il voto e la posizione di astensione soste-

nuta dal presidente Usa uscente Obama, era intervenuto duramente in precedenza l'ambasciatore israeliano all'Onu, Danny Danon, giudicando la risoluzione di condanna degli insediamenti nei territori occupati palestinesi come una «iniziativa palestinese che punta a far ma-

ALMAVIVA

Assembleeinfuocate, decideunreferendum

le a Israele. Chiediamo - commentava - agli Stati Uniti si essere con noi e ci attendiamo che il nostro maggiore alleato ponga il veto sulla risoluzione» . La risoluzione era stata presentata dall’Egitto. Ma Al Sisi era stato riportato all’ordine da una telefonata del neo-eletto presiden-

biani

te Usa Donald Trump. Ma altri Paesi, Nuova Zelanda, Senegal, Malesia e Venezuela l’hanno ripresentata ottenendo un risultato storico: dichiarare, con l’astensione Usa, l’illegalità degli insediamenti israeliani nei territori palestinesi occupati.

— segue a pagina 15 —

MICHELE GIORGIO PAGINA 9

Cinque stelle

Ultima fermata Roma

all’interno Governo Il giglio magico

alla prova sottosegretari MARINA DELLA CROCE

SANDRO MEDICI n attesa di sapere se e come Roma passerà la nottata di capodanno, se sui ponti del Tevere o al Circo Massimo, se per qualche ora o per tutta la giornata, al mattino o perfino di pomeriggio, viene da chiedersi come Roma passerà il resto dei suoi giorni.

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II Assemblee affollatissime ieri alla Cgil di Roma: i lavoratori hanno discusso l’accordo siglato giovedì notte, e si è deciso di andare a referendum. Si voterà martedì prossimo: aumentano quelli che vogliono tornare al tavolo con l’azienda, altri sono decisi a confermare il no. Intanto si dimette l’ad Marco Tripi.

— segue a pagina 15 —

ANTONIO SCIOTTO PAGINA 4

www.ebook3000.com

PAGINA 6

Lavoro Al Carrefour

i voucher non fanno festa ERNESTO MILANESI

PAGINA 5

Terremoto A Norcia i primi

container, solo per pochi CRUCIATI, DI VITO

PAGINA 7


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