Anubi's war

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13/6/2016

NON EDIZIONI CHIP65C02

ANUBI’S WARS

http://mia-fantascienza.blogspot.com | Collana JDAB


✔Note Legalesi. Il webmaster 6502 & Terminetor Magnetico ha costruito un omaggio Amazing Stories Quaterly –autunno 1928in particolare al racconto “Stenographer’s hands” di D.H.Keller M.D. assemblando un plot remix: l’obiettivo del racconto é intrattenere, divertire, incuriosire il lettore. In nessun caso sono collegate al testo o all’autore, le persone, enti, organizzazioni e quant'altro citato direttamente od indirettamente nel testo. È importante tenere presente che ogni riferimento esplicito od implicito a fatti o persone, enti, organizzazioni, eventi, circostanze future o presenti o passate che taluni lettori possono riconoscere od associare è del tutto casuale ed immaginario. L'ebook.pdf è no-profit, l’autore non persegue nessuno scopo di lucro o profitto diffondendo online il materiale assemblato. Il volume è liberamente stampabile in tutto od in parte, è inoltre distribuibile senza alcuna limitazione legale, purché non ne sia alterato il suo contenuto e siano rispettate le condizioni di Copyleft(by-nc-nd) A tale proposito ricordo che questo documento non è un sito d'informazione e nemmeno un risultato di un prodotto editoriale, l'ebook in PDF non contiene immagini di qualità, per cui la resa grafica dovrebbe essere alquanto limitata. L’ebook dovrebbe essere facilmente stampabile ed intuitivamente rilegabile o spillabile in un vero libro già correttamente impaginato. Le immagini non dovrebbero essere coperte da copyright, le ho trovate con google.images e le ho lasciate in RGB e convertite in bianco e nero a 96dpi per complicare la stampa. E’ possibile che altre foto reperite con google.images io le abbia sintetizzate artificialmente mantenendo l’RGB per gli scopi letterari, oppure degradate in scala di grigio. In ogni caso le fotografie restano di proprietà dei loro legittimi proprietari bla, bla, bla... Non è "garantita al limone" la resa grafica ed il processo di stampa di cui ogni utente ne assume la piena responsabilità. Il webmaster non si assume la responsabilità della completezza dell’informazioni pubblicate, dei problemi, danni di ogni genere che eventualmente possono derivare dall'uso proprio od improprio di tale file, dalla stampa, dall'interazione e/o download di quanto disponibile online. Tutti i marchi, loghi, organizzazioni citati direttamente od indirettamente sono di proprietà dei loro legittimi proprietari bla, bla, bla... tutelati a norma di legge dal diritto nazionale/internazionale, bla, bla, bla... legalmente registrati ecc... sì insomma dai!, non dite che non avete capito!.

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“Anubi’s Wars” stampato 13/06/2016 (v1.0) é in COPYLEFT(BY-NC-ND)

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Indice Prefazione: omaggio a Amazing Stories Quaterly autunno 1928... pag. 4

Capitolo 1-Anubi’s War …………………………………….……. pag. 6 Capitolo 2-I vecchi soldati non muoiono mai …….…. pag. 28

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Prefazione: omaggio a Amazing Stories Quaterly, autunno 1928

Questo ebook vuole essere un omaggio alla rivista Amazing Stories Quaterly, autunno 1928 in part icolare al racconto “Stenographer’s hands” di D.H.Keller M.D.

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Il plot originario è così sintetizzabile: Mr.Smith è il presidente della Universal Utilities, una grande società che ha accentrato le pratiche d’ufficio presso la sua sede centrale, impiegando molte stenografe. Il numero di errori stenografici è alto, ciò genera spesso problemi legali, contrattuali, disguidi tecnici che hanno alti costi aziendali. Il Dr.Billings consulente e biologo, suggerisce a Mr.Smith di lanciarsi nel business dell’allevamento di stenografe perfette. Far sposare stenografe con stenografi, avviare precocemente i figli di tali coppie allo stesso lavoro dei genitori, effettuare una selezione per produrre generazione dopo generazione, “la stenografa perfetta”. Il progetto viene avviato su larga scala, sostenuto con benefits aziendali, dopo appena 20 anni, Mr.Smith ottiene buoni risultat i. Dopo 200 anni la Universal Utilities è diretta da Hiram Smith (un lontano discendente di Mr.Smith) stabilmente alleva, selez iona, produce, generaz ioni di stenografe perfette, che hanno anche il sistema nervoso controllato in remoto, per inviare loro direttamente il testo da dattilografare o


stenografare. Il progetto ha tuttavia generato modifiche genetiche: tutti i suoi stenografi e stenografe sono delle dementi epilettiche, inclusa la loro prole, benché questa non sia stata ancora avviata allo stesso lavoro dei genitori!. Hiram Smith muore, la figlia Mirabella Smith prende il comando della società, coniugata ad uno stenografo in parte affetto dalla stessa sindrome, i due coniugi sovvertiranno la lunga tradizione az iendale, abolendo le prat iche di selezione e controllo neurale che produceva dementi epilettici. Come il lettore potrà scoprire leggendo questo testo, la suggestione d’allevare esseri senzienti selezionati geneticamente per svolgere specifiche funzioni, è un elemento ancora presente nel racconto, nel quale è proposto una fabula assai diversa, che tende ad imitare alcuni contenuti di HALO costruendo un prequel ed un sequel.

Questo ebook fa parte della co llana JDAB-Joint Direct Attack Book, una serie di testi in PDF, composti da remix, porting in multitrama, remake, di tutti quei racconti di “Amazing Stories & Wonder Stories & IF worlds of science fiction” che sono meritevoli di una moderna rivisitazione SciFi, a mio gusto personale!. Saluti e buona lettura! Chip65C02

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Capitolo 1-Anubi’s War

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Sul picco lo planetoide di classe IV° nel sistema di Ofiuchi c’era una piccola base, era un caposaldo della Federazione dei Pianet i, svolgeva funzioni sia d’avamposto, quanto di base appoggio. Il planetoide aveva una blanda atmosfera, non ospitava vita (tranne i batteri di solito presenti in quei piccoli planetoidi ostili), non aveva un’atmosfera respirabile, ino ltre disponeva di due picco le lune che gli ronzavano intorno (che attraevano come magneti, gli sporadici meteoriti che piovevano dallo spazio profondo). L’escursione termica era molto alta tra giorno e notte, le ore di luce o buio erano molto brevi; appena otto cicli, piuttosto dei tradizionali sedici, a cui erano abituati gli esploratori spaziali. Nonostante questo piccolo “gap temporale”, la vita scorreva tranquilla e pacifica alla base OF-1. Raramente occorreva effettuare della lieve manutenzione alla centrale d’energia elettro-lavica. Ancora meno frequentemente c’era la necessità di qualche volo di ricerca presso una delle due Lune, per raccogliere un po’ d’Elio4, al fine di rifornire sia i serbatoi delle due navette di cabotaggio, quanto il reattore a fusione della base (il backup energetico dell’avamposto). Anubi Spartan 1372 era l’addetto principale alla


sicurezza della base, era supportato nel suo compito da Anubi Spartan 1373, gli altri otto esploratori spaziali erano quattro tecnici dei sistemi, due botanici e due dottoresse. I piccoli sei socievoli e mit i tecnici dei sistemi, avevano tutti delle menti scientifiche: quando non avevano funzioni da svolgere, si dilettavano d’astronomia, di robotica, di biochimica, effettuavano ricerche e progetti personali. Le due dottoresse invece erano medici e passavano la maggior parte del loro tempo a sintetizzare principi 7 attivi per la picco la colonia, nonché aggiornavano i protocolli medici, trasmessi regolarmente dalla flotta stellare. I due spartan alti otre 2m, invece erano poco avvezzi alle ricerche, forgiati dalla selezione genet ica per essere la prima linea di difesa, la loro mansione così come tutti i loro pensieri, erano sempre focalizzati sulla sicurezza dei membri della base e delle strutture, sulle quali vigilavano silenziosi. Anubi 1373 passava la maggior parte del proprio tempo a pulire e testare metodicamente le poche armi che erano nella base, inoltre sovra-intendeva oltre il proprio tempo imposto dal ruolino di guardia, all’analis i automatica espletata dall’I.A. sul traffico stellare, monitorato dal Long Range Radar dell’avamposto. Anubi Spartan 1372 quando il ruolino di guardia non lo destinava all’hangar armi oppure all’HQ, s’occupava di co mpiere metodicamente delle persistenti ricognizioni, incamminandosi a piedi nelle vicinanze della base, cercando chissà quale potenziale minaccia nascosta, presso quel planetoide roccioso e desertico. ________ Esplose all’improvviso la centrale energet ica!, nella deflagrazione detonò anche il picco lo reattore a fusione, seguì un black out ai sistemi su tutta la base. Per fortuna i dispositivi d’emergenza sostenuti dalle pile a fuel-cell s’abilitarono dopo pochi attimi, così nell’Head Quarters della base tornò l’energia e poi risuonarono molti allarmi sonori e luminosi. Anubis Spartan 1373 osservava molto preoccupato i dati e le spie lampeggianti sui monitor. Il Long Range Radar era fuori servizio, ma l’I.A. non aveva rilevato contatti radar sconosciuti prima


dell’esplosione. Anche il radiofaro della base era fuori servizio, forse i detriti dell’esplosione della centrale energetica l’avevano danneggiato. Nell’HQ c’era una picco la falla, ma le paratie esterne stavano già scendendo in automatico. Era stata persa integrità strutturale sia negli alloggi della base, all’hangar n°1, alla serra, al magazzino scorte.

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Due tecnici dei sistemi che erano in servizio all’HQ, lasciarono preoccupati il comando, correndo via con le loro piccole gambe di bambino. Si recarono il più rapidamente possibile uno alla serra, l’altro al magazzino, al fine d’aiutare i due biologi e le dottoresse, che lottavano contro le falle strutturali nei rispettivi locali. Gli altri due tecnici dei sistemi, si trovavano per puro caso nelle camerate della base, per cui comunicarono per radio che erano già all’opera, per cercare d’aggiustare i danni agli alloggi della base. Al momento non c’era energia sufficiente per contattare il comando di flotta, informandoli dell’incidente!. Inoltre Anubis Spartan 1372 era uscito per la sua tradizionale ricognizione a piedi, sicuramente era da qualche parte intorno ai rilievi rocciosi della base, le frequenze radio del radiofaro erano fuori servizio. Anubis 1372 sarebbe certamente rientrato rapidamente alla base, per dare una mano!.


Spartan 1373 si mise subito all’opera sul computer principale, spulciando i test di funzionamento per comprendere le cause dell’esplosione. Tutti i logs degli apparati prima della detonazione, erano nei parametri di ottimo funzionamento!. Cosa mai poteva aver provocato un’esplosione così vio lenta e così improvvisa alla centrale energetica?! Un attacco di un nemico sconosciuto, oppure un guasto improvviso alla centrale termo-lavica che aveva coinvolto anche il reattore a fusione?! Quando piovve la seconda salva di bombe al plasma che co lpirono l’hangar n°1 e n°2 disintegrando le strutture, fu tutto chiaro ad Anubis 1373. Era in corso un attacco massiccio alla loro base!. Alieni ostili, fuoco accurato sulla loro base, una grave e misteriosa minaccia di cui non sapevano niente, si stava abbattendo sul loro destino!. Non c’era energia per lanciare un messaggio d’emergenza o chiedere soccorso!. Per il momento erano soli, dovevano difendersi o nascondersi, usando quel poco che ancora disponevano!. Anubis 1373 abbandonò la sua postazione e corse al proprio vano per indossare l’armatura SPARTAN, ma un’imponente terza salva di bombe al plasma, detonò distruggendo l’ultimo piano dell’HQ (vaporizzando Anubis 1373 in un istante), ino ltre fece brillare in mille pezzi il magazzino scorte!. Anubi Spartan 1372 stava correndo verso la base, era infuriato e frustrato dal fatto che al momento non poteva fare niente per difendere i suoi piccoli amici e le strutture della base!. Aveva visto provenire dallo spazio la seconda e terza salva di bombe al plasma. Un nemico sconosciuto, violento, spietato e metodico!. Al momento l’ostile carogna aliena era ancora in orbita!, ma sicuramente sarebbero scese truppe nemiche per finire il lavoro, con un rastrellamento di qualche tipo, completando la ricognizione in forze!. Anubi 1372 cercò di contattare l’HQ e poi anche i membri della base, ma all’appello radio risposero solo 3 tecnici. Il primo era un tecnico dei sistemi: Xeony era ancora dentro gli alloggi, era spaventato, diceva che non aveva ancora ultimato la riparazione

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delle tre grosse falle all’Habitat, operando dall’interno della struttura. Xyon e Xyoff erano i due piccoli ed operosi biologi che erano rintanati nella serra; impauriti e preoccupati come bambini, non sapevano come riuscire a fermare le numerose falle causate dai detriti dell’esplosione dell’hangar n°2. Nessun’altro rispose all’appello per radio!. Anubis raggiunse il bordo sinistro della base, da dentro il suo esoscheletro corazzato, vide che sul piazzale c’erano parecchi cadaveri. Prima pose l’attenzione sui 10 resti di due piccoli tecnici, erano tra la centrale energetica e l’HQ, ormai non poteva fare più niente per aiutarli!. Il suo amico Anubis 1373 era morto, il livello principale dell’HQ era stato sventrato ed aperto come una scatoletta: Anubis 1373 era stato o polverizzato in mille pezzi oppure era esploso per decompressione. Poi vide i resti straziati dall’esplosione di tre piccoli esseri dentro alle rovine del magazzino centrale: sicuramente un tecnico dei sistemi e le due dottoresse!. Infuriato come un leone, Anubis 1372 valutò freddamente la situazione: era solo, era armato sino ai denti, ma non sapeva contro chi o cosa avrebbe dovuto battersi. Proteggere, Servire, Obbedire: erano i valori di Anubis e doveva conciliare queste priorità, con il complesso contesto che gli si dispiegava davant i. Non c’erano vie di fuga: i due hangar con le navette erano distrutti e le piste erano danneggiate. Con l’esplosione degli hangar erano andati persi anche un paio di mezzi pesanti di difesa. Non era possibile chiedere soccorso: La centrale energetica era un rottame fumante, non sembrava essere riparabile senza una lunga e complessa sostituzione di tutti i sistemi. Non c’era al mo mento, energia sufficiente per chiamare soccorsi o dare l’allarme!. Pericolo di Broken Arrow su tecnologia e telecomunicazioni: il Long Range Radar, ed il radiofaro, non avevano subito colpi diretti degli alieni, ma avevano solo danni marginali, causati dai detriti dalle esplosioni circostanti. Pezzi di metallo privi d’energia, gli apparati


erano rottami metallici inutilizzabili. L’ultimo piano dell’Head Quarter era stato sventrato, tuttavia alcuni sistemi con informazioni militari sensibili erano al primo piano: questo sembrava ancora intatto, forse tali sistemi non erano ancora andat i distrutti!. Nascondersi nel pianeta raggruppando i tre supersiti era molto rischioso: i magazzini erano un cratere fumante, non c’erano materiali da prelevare per sostenere un’improvvisata fuga nel deserto. Inoltre stava avvicinandosi un mezzo alieno, era veloce, era sconosciuto come potenzialità e minacce, probabilmente avrebbe contenuto truppe nemiche. Queste avrebbero rastrellato e se Anubis fosse fuggito a piedi con i suoi piccoli amici, sarebbero stati allo scoperto e facilmente catturati. Probabilmente poi sarebbero stati torturati ed interrogati sino alla morte (per estorcere loro, altre informaz ioni sulla Flotta Stellare!) La serra era una struttura che era ancora in piedi, dentro c’erano due piccoli biologi che erano terrorizzati, la struttura non sembrava a rischio di crollo immediato, si vedevano tuttavia numerose grosse falle provocate dalle schegge dell’esplosione dell’hangar n°2. I vani degli alloggi non erano stati colpiti direttamente dal fuoco nemico, all’interno c’era impaurito e nascosto da qualche parte, un piccolo tecnico dei sistemi. Anche la struttura abitativa aveva numerose falle, erano state causate dalle schegge dell’esplosione dell’hangar n°2 ma l’habitat abitativo non sembrava a rischio crollo!. ►impersonerai Anubis 1372 nelle prossime pagine dell’ebook, sarai chiamato a prendere decisioni sul campo: Cosa fai adesso?! →Se ti rechi al radiofaro / Long Range Radar per distruggerli; vai a pag.27 →Se ti rechi all’Head Quarter per distruggere i sistemi; vai a pag.25 →Se ti rechi alla Serra per soccorrere i due biologi; vai a pag.22 →Se ti rechi agli alloggi per soccorrere il tecnico dei sistemi; vai a pag.17 →Se ti nascondi tra le macerie per cogliere di sorpresa i nemici; vai a pag.15 →Se raggruppi i superstiti fuori dalla base per tentare la fuga a piedi, provando a nascondervi da qualche parte nel deserto; vai a pag.13

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Una fuga impossibile!. I tre picco li Scrapth uscirono dai loro nascondigli, erano impaurit i e titubanti, ma incoraggiat i dalle tue paro le e dalla tua s icurezza di leader esperto, seguirono i tuoi ordini, iniziando a correre lentamente e faticosamente verso la tua direz ione. Ma la loro piccola statura ed il loro esile corpo quasi da bambino, non li aiutò a fuggire rapidamente, anche a causa della massa delle tute e dello zaino di sopravvivenza, nonché della sfavorevole gravità del 13 planetoide. Te ne accorgesti subito: i tre piccoli Scrapth erano lent i, troppo lenti ed erano stati avvistati!. Oppure le tue brevi conversazioni radio erano state intercettate del veicolo nemico, il quale dopo aver ronzato un paio di volte intorno alla base (che ormai era una catasta di macerie), il velivolo nemico decise di non atterrare, ma al contrario lanciò una raffica di potenti armi a raggi, che vaporizzarono i tre piccoli Scrapth. Con l’ira che ti accecava gli occhi, un senso di colpa infinito, uscisti da dietro le rocce dove ti eri nascosto in attesa d’essere raggiunto dai sopravvissuti. Imbracciando il tuo fucile a raggi, scaricasti sull’astronave tutta la cella d’energia, bersagliando di raggi laser al massimo della potenza, la navicella nemica. Purtroppo gli effetti contro il velivolo alieno furono deboli ed inconsistenti!. L’astronave nemica ti aveva inquadrato: ti folgorò con una salve di bombe al plasma!. Continua a leggere a pag.29


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Ogni resistenza fu inutile. La navicella aliena ronzò una paio di volte sopra le macerie fumanti della tua base, poi atterrò nei pressi della rampa n°1. Dal velivolo alieno uscirono otto alieni, l’intelligenza artificiale delle tua armatura SPARTAN non riconosceva il t ipo d’armi impiegate e le armature nemiche. Queste erano le valutazioni tattiche dell’i.a.: forse erano droni guidati da un’intelligenza art ificiale che era posta sulla nave madre: ma non era garantito che la piccola navetta 15 sarebbe stata un ripetitore e/o ponte radio per il comando e controllo dei droni. Forse avrebbero potuto essere anche dei droni con propria i.a. in questo caso la tua armatura stimava che la piccola navetta che era atterrata, sarebbe stata certamente un piccolo Hub di comunicazioni radio, tra i droni robotici e la nave madre. Le intelligenze art ificiali si possono sempre sbagliare oppure rompere, ma gli occhi e la memoria di un Anubis Spartan no!. La fisionomia degli alieni era molto simile a quella degli Afophis, una cultura aliena violenta, ostile, che era già stata sconfitta dalla Federazione e da cui non ci si sarebbe atteso alcun attacco!. Forse gli Afophis avevano sviluppato nuove tecnologie e nuovi equipaggiamenti? E chi gli aveva aiutat i?!. La buona notizia era che adesso sapevi che dovevi fronteggiare gli Afophis. La cattiva notizia era che c’erano OTTO Afophis, alti 6 metri, con nuove corazze, nuove armi. Due di loro si recarono verso la serra, due si diressero verso il modulo abitat ivo, due andarono verso il centro comando, due restarono nei pressi della navetta. Non aspettasti che fossero loro ad aprire il fuoco, ma ingaggiasti per primo i due Afophis che erano più vicini, ne scaturì un violento conflitto ad armi ad energia diretta!. Le loro armature erano più robuste del solito, il vantaggio numerico era schiacciante, riuscisti ad abbatterne uno e ferirne gravemente un secondo. Questo successo però ti costò vari colpi diretti: la tua armatura dopo il terzo colpo, iniziò a mal funzionare, per evitare di farti catturare, attivasti l’autodistruzione e saltasti per aria, riuscendo ad annientare altri due nemici che volevano catturarti alle spalle!. Continua a leggere a pag.29


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Difendere il nido tecnologico!. Entrasti di soppiatto dalla porta posteriore nella struttura degli alloggi, poi spiegasti in poche parole le opzioni tattiche al piccolo Scrapth il quale era impaurito e forse avrebbe preferito arrendersi. Quando gli evidenziasti che i nemici erano gli Afophis e che c’era da difendere anche il proprio pianeta madre, andando a cancellare le informazioni militarmente sensibili al primo piano dell’HQ, il piccolo Scrapth annuì. Erano piccoli come bambini gli Scrapth, pacifici, miti e schivi, ma risoluti come il granito quando c’era da difendere i loro pianet i. Poi in battaglia erano particolarmente t ignosi, nonostante la loro bassa statura!. Gli allungasti una delle tre granate al plasma, dicendogli di correre verso l’HQ, al tuo segnale!. Entrò all’improvviso un Afophis dentro l’habitat, essendo alto 6mt ed essendo il varco alto solo 2mt, l’Afophis ci mise un po’ a farsi strada, dilaniando a suon di mazzate le lamiere dell’habitat. Appena allungò la testa per entrare, gli scaricasti a bruciapelo sul casco, mezza cella d’energia con il raggio laser settato al massimo. Il casco dell’Afophis in un paio di secondi esplose assieme al cranio del mostro, il corpo del gigante rovinò a terra in un tonfo sordo e greve. –Corri!- sibilasti allo Scrapth, il quale corse fuori, passando tra le gambe del secondo Afophis. Il secondo gigante si girò e fece per afferrare il piccolo Scrapth, ma impugnando un gladio di superceramica con il plasma attivato, gli tagliasti via la testa con un colpo netto da dietro, con la facilità con cui un coltello rovente taglia un panetto di burro!. Ne restavano solo 6 di Afophis e non sarebbero andati da nessuna parte!. Uscendo dall’habitat e nascosto dal corpo del gigante che stava rovinando a terra, scagliasti la penultima granata al plasma contro l’astronave. La granata s’infilò come un missile dentro il grande portellone aperto della navetta, dopo un secondo, il mezzo nemico esplose, uccidendo sul colpo i due Afophis che erano poco distanti e

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davano le spalle alla base, temendo forse attacchi dalle vicine colline rocciose. L’onda d’urto dell’esplosione ti scagliò a terra, anche il piccolo Scrapth era volato via, l’i.a. dell’armatura SPARTAN lo localizzò nei pressi dei rottami della centrale d’energia: era vivo ed in buona salute, stringeva al petto la granata al plasma grande quanto un pallone da football. Lo Scrapth però era in pericolo!, infatti tra il piccolo alieno e l’HQ c’erano due Afophis. I due mostri si erano 18 voltati con sorpresa verso la loro navetta in fiamme, osservavano il cielo, sembrava pensassero che un colpo provenuto dallo spazio avesse distrutto la loro navetta. Scrutavano il cielo stupidamente per capire se sarebbero piovute delle salve al plasma da qualche mezzo della Federazione in orbita bassa. Poco più in là, vicino alle rovine della centrale energetica, altri due Afophis si stavano rialzando in piedi, sembravano un po’ intontiti dal botto dell’esplosione della loro navetta!. Attivasti l’ultima granata al plasma e la scagliasti contro i due Afophis che erano vicini all’HQ, poi svuotasti quello che ti rimaneva della cella d’energia del fucile laser, contro la visiera di uno dei due Afophis. Questi due mostri però una volta che furono in piedi, ti ebbero a detectare!. Intanto esplose il cranio di un quinto Afophis, il corpo del gigante di 6metri pesante e massiccio ondeggiò per un po’, quindi cadde a terra di spalle, sollevando una grossa nuvola di polvere. Contemporaneamente la granata al plasma toccò terra quasi tra le gambe dei due Afophis ed esplose sull’istante, vaporizzandoli in una nube di fuoco!. Sorridesti soddisfatto, pensando che restava solo un dannato Afophis e sicuramente il bastardo alieno, non sarebbe più andato da nessuna parte!. Il tuo fucile era scarico, il gladio fiammeggiante ti era sfuggito di mano nell’onda d’urto dell’esplosione della navetta nemica. –Finiamo questa battaglia!- gridasti, mentre prendesti la pistola laser e la scaricasti contro il mostro. Gli avevi traforato la corazza in qualche punto, sarebbe morto asfissiato, ma il bastardo


aveva ancora un po’ di tempo prima di rimanere a secco della sua atmosfera. In pochi secondi la tua armatura incassò tre colpi diretti ad alta energia, sparati dall’Afophis. Eri messo male, giacevi a terra, con l’armatura danneggiata, i tuoi sistemi stavano mal funzionando, muoversi era difficile e presto avresti perso integrità strutturale!. All’improvviso udisti un’esplosione tremenda!, sollevasti incuriosito ed affaticato la testa: sul piazzale crivellato di macerie e crateri, anche l’ottavo Afophis era andato!. Il picco lo Scrapth gli aveva fatto rotolare tra le gambe la granata al plasma, mentre il mostro era concentrato a spararti addosso, con il suo fucile al plasma!. -Ben fatto! Soldato!- dicesti guardando Xeony. Xyon e Xyoff i due bio logi trotterellarono felici fuori dalla serra, uno ti aiutò ad alzarti, mentre l’altro trascinò con fatica i due pesanti fucili al plasma dei due Afophis che erano morti, nei pressi dell’habitat. -Broken Arrow! per i s istemi al primo piano!, non abbiamo molto tempo, c’è sempre la nave degli Afophis in orbita!- urlasti alla radio. Xeony trotterellò verso di te, disse che prima doveva ripararti l’armatura SPARTAN e doveva salvarti la vita, perché non poteva lasciarti morire!. -Io non conto niente!, proteggete i pianeti madre!- urlasti con la voce incrinata dalla paura, temendo che dalla navetta nemica in orbita, potessero essere salpati già altre truppe nemiche. Xyon e Xyoff sollevarono in due il pesante fucile al plasma degli Afophis e trotterellarono verso l’HQ, dissero che avrebbero distrutto i sistemi usando le armi nemiche, assicurandosi così che nessuna informazione militare riservata, sarebbe potuta cadere in mani nemiche!.

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-Che cosa facciamo adesso?!- chiese Xeony mentre stava riparando con successo i danni piÚ gravi della tua possente armatura SPARTAN. -Piano G, ci nascondiamo in una caverna ed incrociamo le dita!Il fucile al plasma degli Afophis era ingombrante e pesante, ma la cella di energia era carica al 100% e questo era proprio un’ottima notizia!. Continua a leggere a pag.29

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Nessuna grazia concessa e nessuna grazia richiesta. Non fu per niente una buona idea, raggiungere la serra!. Il percorso fu lungo, allo scoperto e gli Afophis ti detectarono, scoprendo che nella base c’era uno SPARTAN e s’era imbucato nella serra!. Incominciarono a piovere nella struttura colpi di fucile al plasma, il rateo dei colpi crebbe rapidamente, tanto che presto tutta la struttura ne fu crivellata!. La buona notizia era che i SEI 22 degli OTTO Afophis, dovevano proprio avere un terrore folle degli Anubis SPARTAN, altrimenti non avrebbero mai consumato tutti quei colpi!. La cattiva notizia, era che i SEI dannati Afophis avevano preso ad avanzare e convergevano a tenaglia sulla struttura!. Il fuoco di saturazione degli Afophis era così intenso che non riuscisti rispondere con del contro-fuoco di soppressione, perché quando ci provasti, fosti colpito da un colpo diretto che per fortuna la tua armatura riuscì ad assorbire. I due piccoli Scrapth avevano paura, piangevano e si stringevano tra di loro, non sapevano cosa fare!. Non volevano morire, non volevano essere torturati, non volevano essere uccisi dagli Afophis!. Ma c’era poco da fare, ormai il vantaggio tattico della sorpresa s’era eclissato! I giochi erano fatti... Nessuna grazia sarebbe stata concessa e nessuna grazia sarebbe stata chiesta!. Lasciasti ai due picco li Scrapth una granata al plasma, dicendo loro di farla detonare appena un solo Afophis fosse entrato nella struttura per catturarli. I due piccoli Scrapth annuirono, piangendo tolsero la sicura alla granata, preparandosi a farla detonare!. Uscisti coraggiosamente sprezzante del pericolo e del fuoco di saturazione degli Afophis, per scagliare la penultima granata dentro al centro di comando, questa dopo poco esplose, facendo collassare tutta la struttura del quartier generale!. Questo ti costò altri due colpi diretti e la perdita dell’integrità dell’armatura!. Il nido madre però era stato protetto!.


Adesso c’era da prendersi cura dell’ult imo addetto ai sistemi, che nel frattempo era stato fatto prigioniero da un Afophis!. Sputavi sangue dalla bocca, respiravi a fat ica, gambe e bracci erano molto lesionati, ma questo non era ancora niente! Il peggio era ancora da venire, specie se gli Afophis avessero catturato vivo un Anubi Spartan!. Il piccolo alieno Xeony urlava e si dimenava, era terrorizzato 23 ed atterrito, l’Afophis godeva della paura del picco lo alieno e già pregustava il piacere di torturarlo a morte per estorcergli informazioni. Senza esitare nemmeno un momento, estraesti la tua pistola laser e con un colpo diretto, vaporizzasti il picco lo Scrapth, liberandolo da una morte lenta ed orribile!. Altri colpi al plasma t i raggiunsero, strappandoti una gamba ed entrambe le braccia. Eri a terra, la battaglia era quasi finita!. Ti voltasti preoccupato per la sorte dei due piccoli biologi. Entrò un Afophis nella serra, ma dopo pochi attimi tutta la struttura esplose in una palla di fuoco!. I due piccoli Scrapth avevano abbattuto un Afophis!. Bravi soldati gli Scrapth!. Adesso toccava a te!, attivasti l’autodistruzione settando il tempo della detonazione al minimo possibile: 3 secondi. Un Afophis ti era già addosso, digrignava i denti ed imbracciava una lama laser con cui contava sadicamente, di scuoiarti di dosso la tua armatura SPARTAN. Avrebbe avuto una grossa sorpresa!

Continua a leggere a pag.29


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Sconfitta completa, una pessima giornata per gli Anubi Spartan!. Non fu per niente una buona cosa uscire allo scoperto e correre per la base, cercando di raggiungere l’HQ. Rivelasti la tua presenza, così un pesante fuoco di soppressione di co lpi di fucili al plasma, iniziò a crivellart i l’armatura. Riuscisti però a scagliare una granata al plasma nell’HQ, la quale esplose dopo pochi attimi, facendo collassare l’intera struttura della quartier generale. Il nido madre era stato protetto!. Adesso però era difficile proteggere i tre picco li Scrapth dalle minacce Afophis: eri a terra crivellato di colpi, ti avevano strappato una gamba ed entrambe le braccia!. La buona notizia era che i SEI degli OTTO Afophis dovevano avere proprio un terrore folle degli Anubis SPARTAN, altrimenti non avrebbero mai consumato tutti quei colpi per un solo nemico!. La cattiva notizia, era che solo tre degli otto Afophis ti erano già addosso. I tre digrignavano i dent i ed imbracciavano una lama laser con cui contavano sadicamente, di scuoiarti di dosso la tua armatura SPARTAN. Avrebbero avuto una grossa sorpresa, perché avevi settato l’autodistruzione a 3 secondi. Purtroppo non c’era stato modo di difendere anche gli altri tre piccoli amici. Chissà forse avresti raggiunto il tuo obiettivo Proteggere, Servire, Obbedire in un’altra vita… Una grande luce, spazzò via solo tre, degli otto Afophis!.

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Una pessima giornata per gli Anubi Spartan!. Non fu per niente una buona cosa uscire allo scoperto e mettersi a correre verso il radiofaro per andare a tiro di granata al plasma, infatti fosti subito detectato dagli Afophis. In partico lare dalla navicella nemica che evidentemente aveva del personale di bordo intento a monitorare con attenzione radiofaro e Long Range Radar. Fosti vaporizzato con un colpo diretto con il cannone al plasma, che distrusse incidentalmente anche l’Habitat della base!. Purtroppo non c’era stato modo di difendere anche gli altri due piccoli amici che erano nascosti nella Serra. Chissà forse avresti raggiunto il tuo obiettivo Proteggere, Servire, Obbedire in un’altra vita…

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Capitolo 2-I vecchi soldati non muoiono mai. Il picco lo alieno Scrapth era seduto su una sedia dentro l’Hangar dell’Area 51 nella base segreta del Nevada, di fronte a lui una commissione di generali dell’Aereonautica, Esercito, Marina, Servizi Segreti, ascoltavano l’ audizione circa alcune guerre spaziali, che la Federazione Stellare era stata costretta a combattere. Qualche generale dell’aeronautica era preoccupato, temeva che gli Afophis avrebbero potuto arrivare sulla Terra. I servizi segreti invece erano rilassati, facevano notare che gli scontri erano avvenuti a mo lti anni luce dalla Terra. -E poi che cosa è successo?!- chiese il presidente dalla commissione di sicurezza dell’Area 51, rivolgendosi a Xeon. -I vecchi soldati non muoiono mai, semplicemente rinascono!. La nostra struttura sociale non è “generalista” come la razza umana. La nostra cultura è più simile alle società degli insetti sociali terrestri. Abbiamo sempre avuto una specializzazione funzionale e genetica nella nostra società, con il tempo questa è stata potenziata, anche tramite la manipolaz ione genetica. Questo al fine d’ottenere più vantaggi, maggiore capacità d’adattamento nello spazio. I nostri addetti alla sicurezza, sono generati con l’ingegneria genetica, i vincenti sono clonati: i loro geni sono copiati negli altri addetti alla sicurezza, potenziandone le caratteristiche fisiche e morali. Farete la conoscenza del mostro master chief Anubis 18942, il capo della sicurezza dell’Area52S’aprirono dopo pochi attimi le porte dell’Hangar dell’Area 51. L’enorme hangar era vuoto, ospitava ad un’estremità solo un lungo tavolo e delle sedie, dove la commissione speciale di militari dell’Area51 era seduta. Riecheggiarono facilmente nella struttura vuota dell’Hangar i pesanti e cupi passi, di un gigante di o ltre due metri e mezzo d’altezza, con una possente armatura in metallo ed un casco corazzato di dimensioni enormi. L’elmo conteneva una sorta di visiera a specchio, s’approssimò con passo sicuro, presso la commissione.

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-Salve, terrestri!, sono Anubis 18942- disse in un perfetto inglese con accento del midwest, con un tono di voce molto basso.

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Grande fu la sorpresa della commissione, il portavoce ruppe timidamente il timore riverenziale e la meraviglia degli astanti, chiedendo –Anubis 18942 potrebbe cortesemente illustrarci il suo equipaggiamento?!-Il mio titolo è Master Chief, sono un Anubis. Io sono Anubis 18942, come me, mo lti altri sono generati artificialmente e costruiti e potenziati genet icamente in centri di ricreazione, per assolvere alla nostra funzione nella co munità: proteggere, servire, obbedire. Il nostro equipaggiamento è il meglio della tecnologia della Federazione Stellare!. Corazza termo reattiva in policeramica supermassiva, servoassistita ed alimentata da un piccolo reattore a fissione tascabile. Può generare uno scudo energetico al plasma, ha un sistema interno d’auto medicamento con nanobot, collegato ad un’intelligenza artificiale in modalità tattica e medica. Interfaccia neurale/immunitaria per ottimizzare le risposte e vivere in simbiosi con l’armatura. Internamente ha gel ad assorbimento cinetico, un sistema di raffreddamento e riscaldamento automatico. Struttura totalmente ignifuga, impermeabile, indistruttibile, inattaccabile da agenti meteorologici o chimici o batteriologici. E’ una corazza a tenuta stagna, come una vostra tuta spaziale!. Nel casco sono integrati un visore notturno, termico, ultravioletto, radar attivo e passivo di prossimità, con sistema di puntamento e tracciamento automatico delle minacce nemiche. C’è anche un sistema di telecomunicazione a breve raggio sia wireless che wired per


interfacciarmi con ogni sistema di comunicazioni conosciuto, dalla Federazione Stellare. L’autonomia operativa in battaglia è di circa 15 dei vostri giorni, poi il piccolo reattore nucleare deve essere ricaricato con carburante atomico. L’equipaggiamento standard prevede: un fucile laser a cella energetica da vari GigaWatt di potenza. Pistola laser a cella energet ica da vari MegaWatt. Le armi possono essere collegate al reattore dell’armatura per continuare a funzionare, ma il fante perde un po’ di rapidità ed agilità in questa 31 modalità. Come dotazione standard ci sono anche tre granate al plasma che hanno una potenza di 1 vostro kilotone. Gladio in policeramica supermassiva, potenziato da una picco la cella al plasma, che è attivabile una sola volta!Intervenne Xeon che precisò -Può essere agganciato alla tuta dell’Anubis un lanciatore anti-veicoli: de facto un picco lo cannone elettromagnetico che è alimentato dal reattore nucleare tascabile dell’armatura: il caricatore del munizionamento del sistem ad’arma antiveico lo, contiene un pingue numero di proiettili in policeramica supermassiva- Cioè?! Può spiegarsi meglio?!- chiese il generale della marina. -E’ una fionda che spara palle da biliardo di 100kg di massa a Mach 30, signore- aggiunse sarcastico Anubis, con un tono di voce metallico e basso. -Impressionante!- rispose estasiato il generale dell’Esercito. -Masterchief Anubis 18942 potrebbe gentilmente sollevars i la visiera del casco e mostrarsi?!. Saremmo curiosi di vedere il suo volto!Anubis si voltò a guardare Xeon, i due si guardarono restando in silenzio, forse comunicarono telepaticamente, poi Anubis 18942 annuì restando in silenzio. Il master chief poi si voltò per rivo lgersi alla commissione terrestre e rispose –Negativo signore, vi potreste spaventare! Anche se sono brutto per i vostri canoni, gli Anubis sono amici e stanno dalla parte dei buoni!-


-Master chief Anubi 18942 potrebbe raccontarci qualche guerra spaziale, in cui lei ha partecipato?!Anubis si voltò a guardare Xeon, i due si guardarono restando in silenzio, forse comunicarono telepaticamente, poi Anubis 18942 annuì restando in silenzio. Il master chief si vo ltò nuovamente per rivolgers i alla commissione terrestre e rispose – Affermativo signore, ma questa è un’altra 32 storia…- rispose l’alieno con voce metallica e profonda.


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