Potresti essere in errore

25/6/2020

NON EDIZIONI CHIP65C02

POTRESTI ESSERE IN ERRORE

http://mia-fantascienza.blogspot.com | Collana JDAB

✔Note Legalesi.

Il webmaster 6502 & Terminetor Magnetico ha costruito un omaggio Amazing Stories –marzo 1955- in particolare al racconto “You coulb be wrong” di Robert Bloch assemblando un plot remastering: l’obiettivo del racconto é intrattenere, divertire, incuriosire il lettore.

In nessun caso sono collegate al testo o all’autore, le persone, enti, organizzazioni e quant'altro citato direttamente od indirettamente nel testo. È importante tenere presente che ogni riferimento esplicito od implicito a fatti o persone, enti, organizzazioni, eventi, circostanze future o presenti o passate che taluni lettori possono riconoscere od associare è del tutto casuale ed immaginario. L'ebook.pdf è no-profit, l’autore non persegue nessuno scopo di lucro o profitto diffondendo online il materiale assemblato. Il volume è liberamente stampabile in tutto od in parte, è inoltre distribuibile senza alcuna limitazione legale, purché non ne sia alterato il suo contenuto e siano rispettate le condizioni di Copyleft(by-nc-nd) A tale proposito ricordo che questo documento non è un sito d'informazione e nemmeno un risultato di un prodotto editoriale, l'ebook in PDF non contiene immagini di qualità, per cui la resa grafica dovrebbe essere alquanto limitata. L’ebook dovrebbe essere facilmente stampabile ed intuitivamente rilegabile o spillabile in un vero libro già correttamente impaginato. Le immagini non dovrebbero essere coperte da copyright, le ho trovate con google.images e le ho lasciate in RGB e convertite in bianco e nero a 96dpi per complicare la stampa. E’ possibile che altre foto reperite con google.images io le abbia sintetizzate artificialmente mantenendo l’RGB per gli scopi letterari, oppure degradate in scala di grigio. In ogni caso le fotografie restano di proprietà dei loro legittimi proprietari bla, bla, bla... Non è "garantita al limone" la resa grafica ed il processo di stampa di cui ogni utente ne assume la piena responsabilità.

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“Potresti essere in errore” stampato 25/6/2020 (v1.0)é in COPYLEFT(BY-NC-ND)

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Indice Prefazione: omaggio a Amazing Stories –Marzo 1955- ………………...… pag. 4

Capitolo 1-Potresti essere in errore ……………………….…..…… pag. 6

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Prefazione: omaggio ad Amazing Stories, Marzo 1955

Questo ebook vuole essere un omaggio alla rivista Amazing Stories, Marzo 1955 in particolare al racconto “You could be wrong” di Robert Bloch.

In questo quarto anno della co llana JDAB ho deciso di continuare nella diffusione della rimasterizzazione del racconto di SciFi per proporre fabule di Scifi ancora gradevoli, a mio avviso, per un pubblico del XXI seco lo. Questo genere di ebook continuerà ad avere:

• una copertina sempre identica “10 e lode Amazing Stories rimasterizzato”, • un titolo diverso, ovviamente a seconda del racconto, • un’impaginazione interna differente rispetto ai tradizionali racconti JDAB, in modo che questo tipo di ebook abbia un gusto estetico più prossimo, al format delle storiche “Pulp Mags”.

• La “rimasterizzazione” sarà una traduzione dall’americano all’italiano corrente, mantenendo fabula ed intreccio identico a quello del racconto originale che fu pubblicato nelle Pulp Mags.

• Saranno ridotti all’essenziale gli interventi di editing con tagli o sintesi/adattament i, atti a sopprimere le part i prolisse o le divagaz ioni troppo lunghe ed inutili, che non potrebbero essere più idonee, ai gusti di un lettore del XXI°secolo.

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• A differenza dei racconti di fantascienza sin’ora elaborati nella collana JDAB (remix, remake, porting in mult i-trama) la rimasterizzazione non conterrà una rielaborazione artistica.

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Questo ebook fa parte della co llana JDAB-Joint Direct Attack Book, una serie di testi in PDF, composti da remix, porting in multitrama, remake, di tutti quei racconti di “Amazing Stories & Wonder Stories & IF worlds of science fiction” che sono meritevoli di una moderna rivisitazione SciFi, a mio gusto personale!.

Saluti e buona lettura!

Chip65C02

Capitolo 1

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Quando Harry Jessup tornò dalla Korea, non s’era accorto del cambiamento. Almeno, non immediatamente.

Marge era ancora sposata con lui, lo stava aspettando, poi comprarono un ranch a Skyland Park. Harry poi ebbe un lavoro da Everlift ed anche se i soldi non sembravano portarlo lontano, li gestì in modo parco ed oculato.Harry e Marge fecero amiciz ia con i vicini della porta accanto, erano i Myers, una bella coppia, composta da persone gentili ed affabili. Po i Harry e Marge si comprarono un televisore, fu proprio colpa di questo probabilmente, se i due coniugi si spensero. Una sera Harry e Marge stavano guardando il quiz show televisivo di Sloucho Marks, ad Harry lo show era sempre

piaciuto, dato che il comico faceva scenette per il personaggio “Hurrah per il capitano Mauldin”. Marge stava ridendo, mentre Harry era diventato serio e silenzioso, così tanto scuro che Marge chiese –Harry, che c’è che non va?-.[…] –Me lo ricordavo più divertente, ma la verità è che lo show è tutta una balla!. E’ tutto finto!- disse Harry. – Com’è possibile?- esordì Marge. –L’ho letto- rispose laconico Harry. –Non credo ad una parola di quello che dici, anzi penso che tu sia un po’ invidioso dei concorrenti che stanno rispondendo bene ai quiz-.-Come puoi essere sicura Marge, che quello che stai guardando, sia davvero il vero show a quiz, di Sloucho Marks?- chiese Harry. Marge sorrise e rispose –Ma questo è

ridicolo!, che stai dicendo?!-.

Harry rispose puntigliosamente all’ilare co mmento di Marge, dicendo –Sto dicendo che si vede da un miglio che i baffi di quel tizio sono falsi. E’ tutta una finzione ed una frode.

Nessuno ha mai visto il vero Sloucho Marks-. –Harry, lo hai appena visto in televisione!rispose Marge ridendo. –No!, la televisione è una serie di onde radio, che sono decodificate in un apparato elettrico, le immagini sono interpretate dal cervello, noi pensiamo di vedere Sloucho Marks, ma nessuno ha mai visto chi è il vero Sloucho Marks- rispose Harry. […] –Se vale per la televisione, vale anche per Popular Mechanics, non è detto che quello che è stato stampato da qualche parte, sia vero- fece notare Marge ad Harry, puntando il dito sulla rivista che era sul tavo lo. – Appunto!- annuì Harry. Marge divenne scura in volto e disse – Ok, ammettiamo che tu abbia ragione, ma anche se fosse, perché sarebbe stato fatto?.

Non ha alcun senso, questa cosa che dici!-. […] Harry non rispose, Marge divenne preoccupata, accarezzò il volto

di Harry e disse –Harry, stai scottando, forse hai la febbre!.

Vado a prendere il termometro, forse non stai bene!-. –Non ho bisogno di nessun termometrodisse Harry, il quale s’alzò ed andò a letto. ___________ Harry tornò a casa dal lavoro, ed era palese che non stesse bene: aveva gli occhi rossi, ed era tutto rosso in viso, non disse una parola quando rientrò in casa, ed all’ora di cena, quando Marge li porse in silenzio, preoccupata, il piatto con due cosce di pollo, Harry allontanò il piatto e disse –E’ pollo finto!. Io non lo mangio il pollo finto!. Perché non possiamo mangiare per una volta, un vero pollo?!. Pane bianco, liofilizzato e poi arricchito con vitamine!. […]

Perché non si può avere del vero pane, cotto al forno senza intrugli dentro?!. Caffè istantaneo! No!, non lo voglio il caffè istantaneo! E se non fosse caffè ma fosse qualcos’altro?!. Nemmeno l’acqua è più vera acqua, ha un sapore strano!. Ha come un retrogusto di hydroclorina!-. [...] Harry s’alzò ed uscì, disse che andava a fare quattro

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passi. Marge s’attaccò al telefono chiamando il dottor Lorentz, mentre vide dalla finestra che Harry era già uscito e stava camminando in strada. Dopo un’ora Harry tornò a casa, incontrò Marge per le scale, la donna disse che il vicino, Ed Myers era venuto in casa per fare quattro chiacchere con Harry. […] _____________ -Harry c’è qualcosa di cui ti va di parlare?- chiese il vicino, mentre sorseggiava un piccolo drink. […] –Vedo il mondo in modo diverso- disse Harry che poi chiese –Ma sei davvero mio amico?-. –Certo!, lo sai questo, Harry!- disse con tono serio Myers. […] –C’è qualcosa di strano in questo mondo!- disse Harry. –Che cosa vuoi dire?!chiese Myers. Harry esplose come un fiume in piena -Abito in un condominio che si chiama “Ranch House” ma non c’è terra e non ci sono alberi e nemmeno praterie, siamo in mezzo alla città. Sono andato a fare quattro passi a Skyland Park, ma non è un parco, ci sono solo quattro panchine e due alberi rinsecchiti, inoltre non si vede il cielo ma solo nubi nere e smog. La Tv non è

reale, la gente sta sedere ore davanti alla televisione a guardare cose e show che non sono reali!, è tutta una finzione!. Anche le auto sono finte: si chiamano Commander, Cruiser, Coup de Ville, Roadmaster, Champion. Dove diavolo sono finite le normali auto di un tempo, che erano soltanto auto. Senti parlare un presidente, ma il presidente legge un discorso scritto da altri, e non saprai mai, cosa il candidato alle presidenziali pensa davvero. Senti parlare di guerra, ma le notizie sono censurate, senti parlare notizie sulle star ma le loro storie si mescolano con la pubblicità, e non sai mai se sono vere oppure cose spacciate per scopi pubblicitari. Come fai a sapere che una cosa sia davvero accaduta, se le notizie non sono vere, se sono censurate, o le guardi in televisione oppure le leggi sui giornali, che sono stampanti da non si sa chi, in posti lontani![…] .-Harry, stai parlando come un comunista!. Ma ti sei ascoltato?!- esordì Myers che poi aggiunse –Ti sono saltati i nervi, hai un bisogno dannato di riposarti e rilassarti!-. […]

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Entrò in casa Marge, che fiduciosa chiese –Come va?!-.

–Penso sia bene chiamare uno specialista- disse Myers. […]

Harry commentò urlando – State forse complottando contro di me?! Pensate davvero, che io stia dando di matto?!. Quando ero in Korea c’era stato detto che dei bombardieri russi con una nuova bomba erano decollati verso gli USA. Udimmo un’esplosione lontana e tanta luce ad Est.- . Marge esordì – Harry, non è possibile che gli USA siano stati distrutti dai russi, mentre eri in Korea!-. – Non lo so, non lo so, non so più cosa pensare!- disse Harry.

–Harry, cerca di essere ragionevole: Harry sei in USA, Marge è quì in USA, io abito qui, nella porta accanto con mia moglie. Non ci sono in giro, macerie o rovine di un bombardamento russo.- disse Myers. –Se le cose vere fossero state distrutte, ma se fossero rimaste solo le cose false, allora sarebbe possibile!esordì Harry. L’uomo indicò il palazzo prospiciente –E’ un palazzo falso!, di cartapesta!Myers guardò fuori, delle strutture metalliche e lignee

reggevano una parte di una facciata di un palazzo, che era un cartellone pubblicitario. […]

Myers scosse la testa e disse – Harry, nella tua teoria c’è un enorme buco!. Eri in Korea e poi sei tornato negli USA, e questa cosa la sai anche te, insomma sai benissimo che non ti hanno portato da un’altra parte!- Myers chiese a Marge d’usare il telefono, serviva uno bravo, uno specialista. […] Harry prese il tagliacarte e lo piantò nella testa di Myers urlando –Myers, non sei vero, sei solo un fantoccio di sabbia parlante!-.

Myers cadde a terra, morto.

Marge urlò, poi quando smise d’urlare, prese il telefono e chiamò le autorità. Harry era seduto sul divano, con la testa nelle mani. Venne la polizia, i giornalisti, furono fatti flash e fotografie, il cadavere di Myers fu poi portato via, poi fu ammanettato anche Harry, il quale avrebbe dovuto dare molte risposte. Quando furono andati tutti via, non c’era più nessuno nell’appartamento dai muri di cartapesta, Marge si coricò a dormire fuori dalla porta, sopra lo zerbino.

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