Derelict of space

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20/7/2016

NON EDIZIONI CHIP65C02

THE DERELICT OF SPACE

http://mia-fantascienza.blogspot.com | Collana JDAB


✔Note Legalesi. Il webmaster 6502 & Terminetor Magnetico ha costruito un omaggio Wonder Stories –autunno 1931- in particolare al racconto “The Derelict of Space” di W.Thurmond e R.Cummings, assemblando un plot remix: l’obiettivo del racconto é intrattenere, divertire, incuriosire il lettore. In nessun caso sono collegate al testo o all’autore, le persone, enti, organizzazioni e quant'altro citato direttamente od indirettamente nel testo. È importante tenere presente che ogni riferimento esplicito od implicito a fatti o persone, enti, organizzazioni, eventi, circostanze future o presenti o passate che taluni lettori possono riconoscere od associare è del tutto casuale ed immaginario. L'ebook.pdf è no-profit, l’autore non persegue nessuno scopo di lucro o profitto diffondendo online il materiale assemblato. Il volume è liberamente stampabile in tutto od in parte, è inoltre distribuibile senza alcuna limitazione legale, purché non ne sia alterato il suo contenuto e siano rispettate le condizioni di Copyleft(by-nc-nd) A tale proposito ricordo che questo documento non è un sito d'informazione e nemmeno un risultato di un prodotto editoriale, l'ebook in PDF non contiene immagini di qualità, per cui la resa grafica dovrebbe essere alquanto limitata. L’ebook dovrebbe essere facilmente stampabile ed intuitivamente rilegabile o spillabile in un vero libro già correttamente impaginato. Le immagini non dovrebbero essere coperte da copyright, le ho trovate con google.images e le ho lasciate in RGB e convertite in bianco e nero a 96dpi per complicare la stampa. E’ possibile che altre foto reperite con google.images io le abbia sintetizzate artificialmente mantenendo l’RGB per gli scopi letterari, oppure degradate in scala di grigio, avvalendomi del diritto di citazione. In ogni caso le fotografie restano di proprietà dei loro legittimi proprietari bla, bla, bla... Non è "garantita al limone" la resa grafica ed il processo di stampa di cui ogni utente ne assume la piena responsabilità. Il webmaster non si assume la responsabilità della completezza dell’informazioni pubblicate, dei problemi, danni di ogni genere che eventualmente possono derivare dall'uso proprio od improprio di tale file, dalla stampa, dall'interazione e/o download di quanto disponibile online. Tutti i marchi, loghi, organizzazioni citati direttamente od indirettamente sono di proprietà dei loro legittimi proprietari bla, bla, bla... tutelati a norma di legge dal diritto nazionale/internazionale, bla, bla, bla... legalmente registrati ecc... sì insomma dai!, non dite che non avete capito!.

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“The derelict of space” stampato 20/7/2016 (v1.0) é in COPYLEFT(BY-NC-ND)

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Indice Prefazione: omaggio a Wonder Stories autunno 1931…………………... pag. 4

Capitolo 1-L’incontro con l’oggetto ………………………….……. pag. 6 Capitolo 2-La scoperta ……………………………...…………….……. pag. 12

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Prefazione: omaggio a Wonder Stories, estate 1931

Questo ebook vuole essere un omaggio alla rivista Wonder Stories autunno 1931 in particolare al racconto “The Derelict of Space” di W.Thurmond & R.Cummings.

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Il plot originario è un classico di fantascienza, pluripremiato racconto in un concorso di Hugo Gernsback negli anni 1930s, il plot è così sintetizzabile: il genere umano è in esplorazione nel cosmo, un’astronave ritroverà una navicella terrestre alla deriva nello spazio profondo. Il mezzo era stato ideato dallo scienziato Ronald Teely che salpò 40 anni prima, dichiarando di poter viaggiare nel tempo 50 anni avant i!. I soccorritori troveranno tutto l'equipaggio morto da secoli, in perfetto stato di conservazione a causa dell'assenza d'aria. Dal registro di bordo, gli esploratori-soccorritori, ricostruiranno l'accaduto (offrendo al lettore un ottimo flashback). Il viaggio temporale dello scienziato Teely funzionò ma il punto di arrivo della navicella temporale non fu nei pressi della Terra da dove era partita, ma nello spazio profondo, a causa dell'espansione dell'universo. Lo scienziato andò avanti nel tempo di 60 anni e poi tornò indietro di 60mila anni, quindi manovrò per ritornare al suo tempo. Tuttavia, un membro dell'equipaggio (che era l'amante della moglie dello scienz iato) convinto d'essere erroneamente già tornato nel proprio tempo, ebbe a danneggiare il meccanismo temporale di


viaggio dell'astronave, con lo scopo preciso di poter sbarcare a Terra e fermare il viaggio dello scienziato!. L'astronave in realtà era ancora 50 anni avant i nel tempo, quindi la Terra non era ancora in vista, tantomeno alla navicella era possibile compensare la traslazione dello spaziotempo, per cui i 6 membri dell'equipaggio ebbero a morire tutti senz'aria, in un ineluttabile e struggente dramma personale, mentre il loro mezzo continuò ad andare alla deriva nel cosmo. Come il lettore potrà scoprire leggendo questo piccolo testo, la suggestione dell’esistenza di antico artefatto umano che possa travalicare grandi distanze di spaziotempo è un elemento ancora presente nel racconto, che però ha una fabula completamente diversa.

Questo ebook fa parte della co llana JDAB-Joint Direct Attack Book, una serie di testi in PDF, composti da remix, porting in multitrama, remake, di tutti quei racconti di “Amazing Stories & Wonder Stories & IF worlds of science fiction” che sono meritevoli di una moderna rivisitazione SciFi, a mio gusto personale!. Saluti e buona lettura! Chip65C02

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Capitolo 1-L’incontro con l’oggetto

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I quattro astronauti dell’Apollo 9 erano il maggiore William Thurmond (capomissione), il capitano Ray Cummings (pilota del modulo di comando Freedom), il capitano Philip Thomasson (pilota del LEM Liberty) e tutti erano pronti per il decollo. Dopo un lungo programma di lanci e sperimentazioni attorno alla Terra, la NASA stava per coronare il suo programma spaziale, con l’Apollo 9 che avrebbe finalmente portato due statunitensi sulla Luna!. Questo avrebbe solo mitigato la sconfitta politico-tecnologica della corsa alla Luna, che era stata ingaggiata decenni prima nella Guerra Fredda, tra i due blocchi Est-Ovest. Tutto il mondo era comunque con il fiato sospeso, durante i tre giorni di viaggio dell’astronave Freedom, ogni cosa sembrava procedere per il meglio, sino a quando il radar di prossimità del modulo di comando ebbe a captare qualcosa d’anomalo, che s’anticipava sulla stessa rotta, con direzione Luna.

Un oggetto sconosciuto sarebbe entrato in orbita lunare per poco tempo, l’UFO non proveniva dalla Terra ma dallo spazio profondo ed


il suo percorso anticipava per un certo periodo, da vicino, la rotta della missione NASA. Nonostante i canali criptati delle trasmissioni, la notizia ebbe a trapelare subito sui media mondiali, in quanto l’oggetto era apparso anche come traccia nit ida, su tutti i radiotelescopi terrestri, che sostenevano il fragile ponte radio, della missione NASA. Il presidente democratico Nixon, per dimostrare la superiorità morale americana sull’URSS, decise di gestire la cosa in modo 7 totalmente trasparente!. Era il primo segno d’intelligenza aliena che era stato scoperto, la notizia non poteva e non doveva, essere celata all’opinione pubblica mondiale!. I consiglieri della difesa cercarono di far cambiare idea al presidente Nixon, facendo valere clausole di sicurezza nazionale, ma il politico democratico fu irremovibile nella sua decisione, tanto quanto quella di mesi addietro, di non inviare militari americani nel sudest asiatico, abbandonando al suo destino il corrotto regime del Vietnam del Sud. Nixon disse chiaramente in televisione, che se c’erano gli alieni nello spazio, allora questa era una notizia che riguardava tutto il genere umano!. Questa non era un’informazione che poteva essere collezionata da una sola nazione, tantomeno poteva essere usata per arrecare danni ai soviet ici. Era vero!, c’era la guerra fredda tra i due blocchi Est ed Ovest, la corsa alla Luna era stata vinta con successo dall’URSS con la Vostok 11 ormai 6 mes i fà. Era un fatto storico che gli USA sarebbero giunti come secondi sul suolo lunare, ma indubbiamente anche i russi erano nativi del pianeta blu, tanto quanto gli americani, quindi avevano il diritto di sapere, come chiunque altro sulla Terra!. Parecchi commentatori polit ici, arguirono acidamente che la scelta di trasparenza nixoniana era una manovra polit ica statunitense per mit igare la pesante sconfitta tecnologica che il blocco Occidentale aveva incassato nella corsa alla Luna. In ogni caso, fu lo stesso presidente Nixon a chiedere via mondo visione agli astronauti, con un discorso alato ed ispirato, di


seguire le pericolose modifiche al programma di vo lo spaziale, che erano state studiate dalla NASA, al fine d’avere l’opportunità di un “tentato ricupero” dell’oggetto alieno!. La Luna era da sempre stata in orbita terrestre e ci sarebbe rimasta per sempre!. Arrivare sulla Luna 6 mes i dopo i russi era comunque una sconfitta, tuttavia la riconquista della Luna era un obiettivo che poteva essere rinviato di altri 6 mesi. 8

Invece l’oggetto alieno a dire degli scienziati della NASA, era troppo veloce, sicuramente sarebbe sfuggito dall’attrazione lunare e terrestre. Alla NASA stimavano che probabilmente l’UFO avrebbe finito per accelerare sparendo nello spazio profondo, avvalendosi dell’effetto fionda gravitazionale con la Luna!. L’umanità avrebbe quindi perso la preziosa opportunità per indagare sulla questione vita intelligente oltre la Terra. Questa perdita non poteva essere tollerata, perché non era una gara, ma un diritto che avrebbe perso l’intera umanità!. Furono così effettuate alcune accensioni per accelerare la navicella Freedom, così che per poche ore, l’astronave della NASA sarebbe transitata a meno di 100mt dall’oggetto alieno. C’era solo 60 minuti per la ricognizione, successivamente la NASA aveva pianificato una serie d’accensioni rapide, per rallentare bruscamente l’Apollo 9 permettendogli di circumnavigare in sicurezza la Luna, potendo rientrare sano e salvo sulla Terra, evitando che si perdesse negli spazi siderali!. Puntuali come un orologio svizzero, dal modulo


Freedom fu aperto il portellone per osservare al meglio l’oggetto alieno.

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L’UFO era piccolo, più picco lo dell’astronave terrestre, era di metallo, di forma ottagonale oppure dode-cagonale. La struttura superiore appariva danneggiata e semidistrutta, ma nonostante questo, si potevano ancora riconoscere le forme di quello che in origine doveva essere stata una parabola per delle telecomunicazioni con le onde radio. La sonda aliena, non sembrava avere razzi od ugelli e non c’erano motori conosciuti. In breve non era noto il metodo di propulsione del mezzo, tuttavia la NASA stimava che se il mezzo si fosse mosso d’inerzia, allora il tempo che l’oggetto alieno aveva trascorso nello spazio, poteva essere immemore!. Fu il maggiore William Thurmond (capomissione) che s’incaricò del pericoloso onere di lanciarsi nello spazio, sospinto da un piccolo estintore di bordo, con cui raggiungere l’oggetto alieno, restando legato in modo precario alla propria astronave, da un’unica cima di sicurezza che era stata costruita al meglio dagli astronauti, usando poco materiale di recupero di bordo. Dal modulo di comando Freedom, il capitano Philip Thomasson si era sporto dal portellone e con la cinepresa ebbe ad immortalare


tutta l’improvvisata e pericolosa attività extraveicolare del maggiore Thurmond, inquadrando con lunghe zoomate anche la sonda aliena!. L’astronave aliena era quasi certamente una sonda automatica, non c’erano fari accesi o luci lampeggianti, il mezzo alieno non emetteva onde radio a giudizio dei radiotelescopi che l’avevano puntata per lungo tempo. Era parere della NASA che l’UFO fosse inattivo, anche a causa del lunghissimo tempo che probabilmente 10 aveva trascorso nello spazio!. Per quanto la navicella aliena fosse stata piccola, tanto da non pesare probabilmente più di una tonnellata, l’UFO era in ogni caso troppo veloce e massiccio sia per essere rimorchiato dall’astronave Liberty, quanto per essere calato a bordo dell’astronave americana. Più le telecamere scrutavano con attenzione la struttura dodecagonale del mezzo, più sorgeva la convinzione negli osservatori che l’oggetto alieno era certamente restato nello spazio per un tempo veramente lunghissimo, dato che tutta la struttura aveva mo lti danni da piccoli impatti meteorici. C’erano anche delle bruciature sui cavi elettrici esterni che come tentacoli, ciondolavano fuori dalla struttura quasi che fossero stati strappati con violenza da un moto centrifugo, a cui la sonda era stata violentemente esposta!. La cosa sconvolgente era che la sonda aliena aveva delle scritte in inglese!. Si leggevano nit idamente in caratteri di colore rosso presso degli sportelli, dei resti di avvisi di sicurezza come “Caut ion Wires Equipments” oltre a vari numeri. La telecamera del capitano Thomasson indugiò a lungo su un robusto e minaccioso longherone in metallo, che promanava lateralmente dalla sonda e sembrava essere stato strappato violentemente, forse a causa di un impatto. Alla NASA, tutti gli esperti concordavano che probabilmente in origine doveva esserci stata una lunga asta per le comunicazioni radio, oppure una lunga asta metallica per gestire le manovre automatiche d’attracco.


A tempo di record, rimanendo nei 60 minuti, il maggiore Thurmond effettuò una coraggiosissima e sommaria ricogniz ione intorno alla sonda, gironzolandoci intorno, restando disperatamente aggrappato agli sporadici appigli della sonda aliena, come fosse stato una scimmia appesa nel vuoto dell’ingnoto!.

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Thurmond ebbe a ritrovare uno strano artefatto che fu preso come campione. Fu un colpo da maestro quello che il maggiore Thurmond espletò con sagacia e grande sprezzo del pericolo, incurante della sua incolumità (dato che avrebbe potuto tagliarsi la tuta e morire soffocato). Thurmond riuscì a strappare via uno strano mezzo disco, che era probabilmente in oro. L’artefatto semicircolare con un lato frastagliato e potenzialmente molto tagliente, pareva essere stato colpito da qualche impatto: l’oggetto era rimasto precariamente avvitato alla struttura esterna della sonda e fu strappato via da Thurmond. Fu quello l’unico vero artefatto alieno che fu imbarcato come campione a bordo dell’astronave Liberty, dopo la coraggiosissima ed improvvisata ricognizione attorno all’UFO. A parte i dati raccolti dai telescopi, le testimonianze dei tre astronauti, i filmati a pellicola, c’era solo il mezzo disco d’oro che testimoniava il reale e fugace incontro che era stato fatto nello spazio dall’Apollo 9 con quella misteriosa sonda aliena!. Elemento che mise a tacere le sterili e false polemiche russe rilanciate dalla TASS, sul fatto che la storia fosse tutta una HOAX montata dalla NASA, per coprire l’insuccesso occidentale alla corsa alla Luna.


Capitolo 2-La scoperta Fu lunga oltre un anno la quarantena che fu imposta ai tre astronauti statunitensi, prima di poterli dichiarare sani come pesci, privi di contaminaz ioni da virus alieni. L’artefatto alieno che era stato recuperato dalla NASA fu studiato da tutti gli scienziati del pianeta Terra: il presidente Nixon infatti ospitò gratuitamente negli USA tutti gli scienz iati del mondo, che erano interessati a studiarlo in team. Dopo oltre un anno di 12 studi, la numerosa schiera di scienziati e tecnici internazionali, ebbero a proferire i loro risultati, diffusi in mondovisione.

La prima teoria degli scienz iati occidentali era che da qualche parte nell’universo, c’era in una galassia sconosciuta, dove da qualche parte risiedeva un doppione esatto e quasi identico del pianeta Terra. Una Terra speciale, dove forse tanti eventi storici potevano avere preso un corso alternativo. Ad esempio, un mondo dove forse la corsa alla Luna era stata vinta dagli Statunitensi e non dai Russi!. Un mondo misterioso e lontano nello spaziotempo, forse anche popolato con doppioni di noi stessi con peculiarità permutate in altro modo!. In questo presunto mondo previsto dalla Meccanica Quantistica nell’Intepretazione a molti mondi in un’unico universo, sarebbe stata lanciata in un tempo immemore, una sonda nello spazio, al pari di un lancio disperato di una bottiglia nell’immenso mare siderale. La navicella dell’altra Terra con storia alternativa, poteva aver vagato per milioni di anni nello spazio, poi essere caduta in un buco nero che ne aveva strappato alcune parti, salvo


poi averla “sputata fuori” in un’altra galassia. La galassia dove era stata ejettata la sonda aliena, era la stessa galassia dove c’era la Terra (quella originale). L’artefatto ormai inerte, avrebbe continuato a vagare nello spazio per inerzia, accumulando molt i impatti anche con piccoli meteoriti e finendo per caso o per volontà divina, proprio nel sistema solare della Terra (l’originale), dove come noto, la NASA era riuscita ad improvvisare un fortuito parziale recupero. La seconda teoria degli scienziati russi era che in un futuro 13 ancora da venire e non troppo lontano, proprio da quella stessa Terra sarebbe stata lanciata una sonda automatica. Questa sonda ancora da progettare e non ancora costruita, ebbe a fare un lunghissimo viaggio siderale di milioni o miliardi di anni, finendo per essere accalappiata da un qualche lontanissimo buco nero, il quale ne strappò alcuni elementi della struttura per poi “risputarla” in uno spaziotempo antecedente al suo stesso lancio!. La sonda danneggiata ed inerte, ebbe a ritornare per inerzia proprio sulla Terra da dove era originariamente part ita. La NASA era riuscita ad improvvisare un fortuito parziale recupero pensando erroneamente ad un artefatto alieno, mentre in realtà era un manufatto terrestre di un prossimo futuro, che non era ancora stato creato!. Nelle due versioni di cosa fosse realmente il manufatto alieno, c’era tra gli scienziati un forte antagonismo, ma su una cosa tutti gli esperti concordavano: in origine la sonda probabilmente aveva una forma simile a quest’oggetto.


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