I Documenti di Lemuria, il Pigmalione

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5/8/2018

NON EDIZIONI CHIP65C02

I DOCUMENTI DI LEMURIA – IL PIGMALIONE

http://mia-fantascienza.blogspot.com | Collana JDAB


✔Note Legalesi. Il webmaster 6502 & Terminetor Stories –gennaio 1932- in Documents” di J.Lewis Burtt l’obiettivo del racconto é lettore.

Magnetico ha costruito un omaggio Amazing particolare al racconto “The Lemurian B.Sc. assemblando un plot remastering: intrattenere, divertire, incuriosire il

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“I documenti di Lemuria – il Pigmalione” stampato 5/8/2018 (v1.0) é in COPYLEFT(BY-NC-ND)

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Indice Prefazione: omaggio a Amazing Stories –gennaio 1932- …………….… pag. 4

Capitolo 1-I Documenti di Lemuria – Il Pigmalione ……… pag. 6

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Prefazione: omaggio ad Amazing Stories, gennaio 1932

Questo ebook vuole essere un omaggio alla rivista Amazing Stories, Gennaio 1932 in partico lare al racconto “The Lemurian Documents – The Pigmalion” di J.Lewiss Burtt B.Sc. In questo terzo anno della co llana JDAB ho deciso d’introdurre un nuovo tipo di racconti di fantascienza: la rimasterizzazione del racconto di SciFi. Questo genere di ebook avranno:

• una copertina sempre identica “10 e lode Amazing Stories rimasterizzato”, • un titolo diverso, ovviamente a seconda del racconto, • un’impaginazione interna differente rispetto ai tradizionali racconti JDAB, in modo che questo tipo di ebook abbia un gusto estetico più prossimo, al format delle storiche “Pulp Mags”. • La “rimasterizzazione” sarà una traduzione dall’americano all’italiano corrente, mantenendo fabula ed intreccio identico a quello del racconto originale che fu pubblicato nelle Pulp Mags. • Saranno ridotti all’essenziale gli interventi di editing con tagli o sintesi/adattament i, atti a sopprimere le part i prolisse o le divagaz ioni troppo lunghe ed inutili, che non potrebbero essere più idonee, ai gusti di un lettore del XXI°secolo. • A differenza dei racconti di fantascienza sin’ora elaborati nella collana JDAB (remix, remake, porting in mult i-trama) la rimasterizzazione non conterrà una rielaborazione artistica.

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Questo ebook fa parte della co llana JDAB-Joint Direct Attack Book, una serie di testi in PDF, composti da remix, porting in multitrama, remake, di tutti quei racconti di “Amazing Stories & Wonder Stories & IF worlds of science fiction� che sono meritevoli di una moderna rivisitazione SciFi, a mio gusto personale!. Saluti e buona lettura! Chip65C02


Capitolo 1

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Introduzione. Invariabilmente accadde in questo modo. Mi stavo preparando per un weekend di tutto riposo, quando all’improvviso il telefono, prese a squillare come l’inferno!. Era il mio vecchio professor Diston di Archeologia, con la voce tremolante per la forte emozione, iniziò a parlarmi tutto d’un fiato. Detto in poche parole: il professore mi cercava, perché era stata fatta la scoperta del secolo!. In cinque minuti d’orologio ebbi a disdire il mio viaggio, poi corsi nello studio del professor Diston per ulteriori dettagli. Questo mi spinse vicino al tavolo, sul quale era

appoggiato un antico libro raro, in specifico era un manoscritto molto antico, uno di quelli come non se ne erano mai visti o trovati, sulla Terra!. –Non toccarlo!esordì nervosamente il professore –il manoscritto è vecchissimo! Metti i guanti prima!-. Io guardai il libro e gli dissi con tono enigmat ico –Ma cosa ha di tanto speciale?-. –Il manoscritto l’ho avuto da Marston!- rispose estasiato il professore. –Santo Cielo!replicai – Il comandante R.M. Marston della Marina Militare degli Stati Uniti d’America?-.-Esattamente!, ha recuperato il testo, da un battello sconosciuto che


giace sul fondo, al largo di alcune isole della Polinesia. Da quelle parti, i miti parlano del continente perduto di Lemuria, una leggenda che si confonde con il mito d’Atlantide. Ho le coordinate in Latitudine e Longitudine dell’esatto punto di ritrovamento!. Ma il testo, era dentro questo contenitore di rame! Che te ne pare?- All’esterno del contenitore, c’erano vari effigi e sculture che rinviano al mito d’Atlantide. Erano stati necessari due giorni di lavoro del professor Diston per aprire in sicurezza il contenitore, senza causare la distruzione di quello che c’era dentro. Tutto sembrava originale, ed il contenitore con i suoi ideogrammi e le sue sculture, erano ancora più rari ed antichi. Senza ombra di dubbio, le iscrizioni avevano qualcosa di familiare, per quanto nessuno sapesse l’antica lingua del Lemuriano oppure l’Atlantideo o forse, era meglio dire che i due miti erano sempre stati la stessa cosa?!. –Ok professore, ma se non possiamo leggere quello che c’è scritto nel

libro, che ce ne facciamo della scoperta?!- domandai. Il professor Diston sorrise, poi mi disse –Lewis, ti ho chiamato proprio per questo!. Tu conosci molte lingue antiche, usi e costumi e consuetudini anche di cifrature antiche, conosci miti e leggende, dovrai tradurre il manoscritto!. Ovviamente avrai anche il mio aiuto!. Lavorerai all’Università, ti darò un salario per la ricerca, troveremo una soluzione accomodante, in modo che tu possa svolgere con calma e precisione il tuo compito!-. Nei successivi 5 mesi di lavoro, non disponevamo della stele di rosetta, tuttavia ci potemmo avvalere di tutto il lavoro che era stato fatto dagli egittologi, perché gli ideogrammi e la lingua di Lemuria, sembrava molto simile all’Egiziano antico!. La traduzione che ne venne fuori era strana, incredibile, non conteneva balle o burle, l’antico testo era veramente vecchio, le analisi chimiche lo ebbero a convalidare!. Avevamo adesso per le mani, la fonte di tutti i

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mit i del passato. Non era come suppone una parte della scienza, la prova di una visita di ant ichi viaggiatori di altre stelle, qualcosa che poteva essere accaduto nell’infanzia dell’umanità. Non c’era nemmeno del soprannaturale o del religioso, nel testo antico!. C’era stato uno sviluppo rapido ed inspiegabile della scienza, tale che aveva traguardato le vette più alte, di quelle che noi oggi avevamo raggiunto impiegando un tempo molto superiore e con il doppio degli sforzi rispetto a quanto ottenuto dai Lemuriani!. Discutemmo della situazione, entrambi concordavamo su un punto: se avessimo pubblicato queste tesi, basate sulla traduzione dei miti dell’antico manoscritto, probabilmente nessuno ci avrebbe creduto. Saremmo stati presi per matti!. De facto, ci saremmo bruciati la carriera scientifica!. L’iscrizione esterna della scatola di rame, più o meno diceva quanto segue: In questo contenitore giace la storia del nostro grande impero Mur. In questo modo potrà preservarsi ed essere letta in futuro, da chiunque voglia

conoscere. Sottrarremo infatti il nostro patrimonio a questi giorni di terrore che incombono. La città di Rapani era la nostra capitale, dove regnava Duc Allu principe di Lemuria e capo della fede. Peer-Rana era la principessa 8 dell’Albero Sacro e sposa di Duc Allu. Quanto scritto nel testo, accadde nel duecentesimo giorno del settantesimo anno, dei due terzi del ciclo di Le Mur. Il Pigmalione. Durante il periodo del 29esimo ciclo di Mur, ci fu un grande fiorire scientifico, quello che noi oggi definiremmo rivoluz ione scientifica. Vaag-Mel-On alias il pigmalione era anche un biologo ed un capace sperimentatore, attorniato da altri scienziat i molto capaci. La storia del suo importante esperimento scientifico è stato riportato nella storia degli annali lemuriani, in quanto d’importanza capitale per comprendere la differenza tra materia vivente e materia morta. All’età di trent’anni il pigmalione ebbe ad inventare un procedimento prima per la produzione di tessuto vivente in provetta, quindi riuscì a


formulare delle procedure per la produzione in laboratorio di esseri viventi. In questa grande scoperta era aiutato anche da una ragazza (CallAtna, che ebbe a subire un grave incidente stradale e morì), di cui il pigmalione s’era infatuato. Frustrato da tutto ciò, il pigmalione divenne molto misogino con tutti, tanto che i suoi studenti erano costretti a seguire le sue lezioni per via telepat ica. Il pigmalione aveva un oppositore scientifico che non credeva alle sue tesi e nelle sue scoperte, il dibattito tra i due era così acceso, che il pigmalione sfidò il suo oppositore. La scommessa scientifica era che il pigmalione avrebbe creato in laboratorio la donna perfetta. In questo complesso compito, Vaag-MelOn fu aiutato da un chirurgo, un biologo, un magnetista, un fisico. I quattro aiutanti avrebbero anche controllato l’operato del pigmalione, in modo che potessero validare il suo lavoro, escludendo la possibilità che il pigmalione producesse un “fake”. Nel contratto di scommessa, che il pigmalione firmò contro il suo

oppositore scientifico, c’era una strana clausola temporale: il lavoro scientifico doveva essere concluso entro 10 anni, più un anno nel caso che nel decimo anno si dimostrasse d’essere ormai ad un passo dal successo. Il primo passo scientifico fu la costruzione di un modello: una replica umana, in cui ogni cellula, ogni nervo, ogni osso, ogni muscolo, ogni organo fu meticolosamente ed attentamente ricostruito senza possibilità d’errori. Quello che ne venne fuori, furono le forme di una bellissima donna, che però al momento non era vivente. Ci vo lle poi un’intera stagione per sintetizzare i fluidi di cui l’esperimento necessitava, occorse tempo per produrre i fluidi, nel livello di purezza che era richiesto dall’esperimento. Il pigmalione invitò molti scienziat i ed amici ad una cena a casa propria, dove durante la cena di lavoro, Vaag-Mel-On ebbe a dichiarare che presto il suo modello avrebbe preso vita, l’unico problema era che non aveva considerato il fatto che lo spirito che avrebbe

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animato l’entità sarebbe stato rotto. In ogni caso, il pigmalione invitava i co lleghi a studiare i processi biochimici da lui inventati, per replicarne la fattibilità anche in altri laboratori, a patto che si usasse i fluidi necessari con l’adeguato livello di purezza richieste nelle specifiche scientifiche dell’esperimento. Alla fine della cena di lavoro, prima della quale c’erano stati 5 intensi mesi di lavoro, il pigmalione e tutto lo staff di scienziat i, si diressero nello studio scientifico per assistere alla terza ed ultima parte dell’esperimento. In breve, il cuore dell’entità di forma femminile iniz iò a battere e formalmente l’entità era da definirsi viva. L’entità era stata nominata “Cal-Atna” come l’assistente di cui pigmalione s’era infatuato ma che era defunta a causa di un brutto incidente stradale, anni prima. Alcuni scienziati erano preoccupati di tutto ciò, supponevano un’insanità mentale del pigmalione. Altri contestavano il fatto che l’entità fabbricata in laboratorio fosse davvero viva, in quanto il battito cardiaco era solo un

riflesso meccanico. Dove era la mente dell’entità?!. Questa era la domanda che alcuni colleghi posero al pigmalione. Lo scienziato rispose dicendo -Lasciatela riposare almeno una settimana, vedrete che gradualmente appariranno i segni della sua coscienzadisse Vaag-Mel-On. Per suscitare una crescita accelerata del cervello, luogo in cui la coscienza si sviluppava, il pigmalione provò a fornire corrente elettrica all’entità vivente ma durante l’esperimento accadde qualcosa d’imprevisto ossia l’impensabile quasi l’imponderabile!. Un fortuito corto-circuito, produsse sbalzi d’energia troppo alti che colpirono l’entità biologica. Il pigmalione rimase a vegliare sull’entità bio logica per 3 giorni, entro i quali però non si manifestarono i segni della presenza di una coscienza. Forse era stato colpa del corto circuito, forse il procedimento del pigmalione era non idoneo a sintetizzare la coscienza per rapida evoluzione. In ogni caso, il pigmalione co mprese

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che il suo esperimento era miseramente fallito!. L’uomo chiamò gli altri co lleghi scientifici, per fare una comunicazione ufficiale. Il pigmalione ebbe a relazionare dettagliatamente tutto il suo lavoro, pregò però tutti i colleghi scienziati di buttare i suoi appunti, soprattutto di non cercare di modificare il processo per creare materia vivente a cui però sarebbe mancato lo spirito, ossia l’alito di vita. Per questa ragione, non era da considerarsi un pieno essere pienamente vivente, l’entità che era stata creata in laboratorio. Creare mostri biologici, formalmente vivi ma che nascevano morti, era come voler usurpare il potere di dare la vita, questo era un passo troppo oltre i dettami della scienza. –Cal_Atnadisse all’improvviso il pigmalione con un filo di voce, concludendo la sua presentazione davanti ai colleghi –adesso ti raggiungerò!-. I colleghi lo soccorsero, ma lo scienziato si era dato la morte con un veleno. Noi archeo logi ed esperti di lingue antiche, che avevamo

tradotto tutta la storia, non potevamo fingere di non aver trovato niente!. Decidemmo quindi di pubblicare la storia, sotto pseudonimo, come novella di fantascienza. In questo modo, avremmo testato la reaz ione sociale della gente, 11 di fronte a questa storia, il tutto senza bruciare le nostre carriere scientifiche!. Era però nostra intenzione anche continuare a lavorare alacremente sul manoscritto, e magari avere fondi per scandagliare meglio il relitto lemuriano che era misteriosamente naufragato al largo della Polinesia. Forse, da quel mezzo avanzatissimo sarebbe stato possibile, disporre di prove indiscutibili, da mostrare al mondo, rispetto ad una traduzione di un mito!. C’era però il comandante Marston, il quale non sembrava favorevole a farci partecipare alle operazioni di recupero del relitto Lemuriano. Marston bloccò così ogni nostro sviluppo scientifico futuro!.


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