Duplex neurouphoria

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31/3/2017

NON EDIZIONI CHIP65C02

DUPLEX NEUROPHORIA

http://mia-fantascienza.blogspot.com | Collana JDAB


✔Note Legalesi. Il webmaster 6502 & Terminetor Magnetico ha costruito un omaggio Amazing Stories Quaterly –estate 1929- in particolare al racconto “The Singing Moonbeams” di Edward S.Sears, assemblando un plot remix: l’obiettivo del racconto é intrattenere, divertire, incuriosire il lettore. In nessun caso sono collegate al testo o all’autore, le persone, enti, organizzazioni e quant'altro citato direttamente od indirettamente nel testo. È importante tenere presente che ogni riferimento esplicito od implicito a fatti o persone, enti, organizzazioni, eventi, circostanze future o presenti o passate che taluni lettori possono riconoscere od associare è del tutto casuale ed immaginario. L'ebook.pdf è no-profit, l’autore non persegue nessuno scopo di lucro o profitto diffondendo online il materiale assemblato. Il volume è liberamente stampabile in tutto od in parte, è inoltre distribuibile senza alcuna limitazione legale, purché non ne sia alterato il suo contenuto e siano rispettate le condizioni di Copyleft(by-nc-nd) A tale proposito ricordo che questo documento non è un sito d'informazione e nemmeno un risultato di un prodotto editoriale, l'ebook in PDF non contiene immagini di qualità, per cui la resa grafica dovrebbe essere alquanto limitata. L’ebook dovrebbe essere facilmente stampabile ed intuitivamente rilegabile o spillabile in un vero libro già correttamente impaginato. Le immagini non dovrebbero essere coperte da copyright, le ho trovate con google.images e le ho lasciate in RGB e convertite in bianco e nero a 96dpi per complicare la stampa. E’ possibile che altre foto reperite con google.images io le abbia sintetizzate artificialmente mantenendo l’RGB per gli scopi letterari, oppure degradate in scala di grigio. In ogni caso le fotografie restano di proprietà dei loro legittimi proprietari bla, bla, bla... Non è "garantita al limone" la resa grafica ed il processo di stampa di cui ogni utente ne assume la piena responsabilità. Il webmaster non si assume la responsabilità della completezza dell’informazioni pubblicate, dei problemi, danni di ogni genere che eventualmente possono derivare dall'uso proprio od improprio di tale file, dalla stampa, dall'interazione e/o download di quanto disponibile online. Tutti i marchi, loghi, organizzazioni citati direttamente od indirettamente sono di proprietà dei loro legittimi proprietari bla, bla, bla... tutelati a norma di legge dal diritto nazionale/internazionale, bla, bla, bla... legalmente registrati ecc... sì insomma dai!, non dite che non avete capito!.

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“Duplex Neurophoria” stampato 31/2/2017 (v1.0) é in COPYLEFT(BY-NC-ND)

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Indice Prefazione: omaggio a Amazing Stories Quaterly –estate- 1929-… pag. 4

Capitolo 1-Duplex Neuro Euphoria ……………….…..………. pag. 6

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Prefazione: omaggio ad Amazing Stories, Quaterly, estate 1929

Questo ebook vuole essere un omaggio alla rivista Amazing Stories Quaterly, estate 1929 in particolare al racconto “The Singing Moonbeams” di Edward S.Sears

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Presso la 5th Avenue in New York abitava il giudice Sterling, da poco tempo era rimasto vedovo, la moglie Norah Lorentz Sterling era venuta a mancare. Da qualche tempo, intorno a mezza notte, quando la Luna illuminava il balcone della sua camera, Sterling udiva cantare la defunta moglie. Distrutto dal dolore e dalle notturne manifestazioni sonore, il giudice Sterling contattò l’ispettore Craven, il quale assai scettico, s’avvalse della consulenza del chirurgo Dr. Jarvis. I due si recarono a mezza notte presso l’abitazione del giudice Sterling, increduli ebbero ad assistere al raggio lunare che diffondeva la voce della defunta Norah Sterling. Nell’abitazione del giudice non c’erano radio, non c’erano grammofoni, non c’erano dischi o quant’altro che potesse riprodurre la voce della defunta. Il chirurgo dr.Jarvis non credendo all’esistenza del sopranaturale, s’informò con l’ingegnere Emery Holroyd che lavorava presso la Universal Electric, scoprendo che un tale di nome Chagres, aveva brevettato una tecnologia innovativa, per trasmettere voce e suoni, attraverso un raggio luminoso. Inizierà un’investigazione metico losa alla ricerca del sig.Chagres, che era stato anche licenziato dalla Universal Electric, in quanto ladro e disonesto. Di fronte alla casa del giudice, esisteva


un’elegante casa residenziale che però era abbandonata, fu ereditata da un lontano nipote del defunto proprietario: il nipote però da lungo tempo, non viveva neanche negli States. In una perquisizione notturna presso la casa abbandonata, saranno scoperti 8 ladri oltre a Chagres, che con il proprio macchinario dentro la casa abbandonata, intercettava i raggi della Luna prima che questi raggiungessero l’abitazione del giudice Sterling, facendo loro trasportare e trasmettere la voce registrata della defunta 5 signora Norah Sterling, al fine d’indurre il giudice al suicidio, per vendicarsi delle decisioni che il giudice ebbe a prendere proprio contro Chagres. Il racconto, narrato per cut cinematografici, è un intrigante mix tra un giallo ed un thriller di fantascienza, ancora gradevole da leggere anche per un osservatore del XXI°secolo. La suggestione iniziale della migrazione dell’anima tramite un raggio lunare, è un elemento di contesto che è stata riproposto, all’interno di un plot remix.

Questo ebook fa parte della co llana JDAB-Joint Direct Attack Book, una serie di testi in PDF, composti da remix, porting in multitrama, remake, di tutti quei racconti di “Amazing Stories & Wonder Stories & IF worlds of science fiction” che sono meritevoli di una moderna rivisitazione SciFi, a mio gusto personale!. Saluti e buona lettura! Chip65C02


Capitolo 1-Duplex Neurophoria

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Ian Lorentz era un navigatore in solitario, alla ricerca di fama, ricchezza e notorietà, l’uomo maturo mirava a migliorare il Primato di navigazione in solitaria intorno al mondo, in una nota gara sportiva. La sua barca tappezzata di sponsor, sfrecciava veloce nell’Oceano Indiano, sotto il controllo del pilota automat ico. L’I.A. del computer manteneva rotta e velocità rispetto ai dati del vento, verificando che non ci fossero rischi di collisioni con altri mezzi navali, tramite l’attento occhio digitale del radar. L’uomo, si destò silenzioso come ogni mattina nella sua cuccetta, dopo aver scorso con un colpo d’occhio gli aggiornamenti dell’I.A. sulla navigaz ione notturna che era trascorsa senza problemi, Lorentz si diresse rapido nel piccolo bagno per lavarsi il viso. Ian Lorentz indossava sempre la sua muta di sopravvivenza; questo nel caso che l’infausto destino avesse avuto a procuragli un naufragio improvviso, causato da qualche imponderabile incidente oppure se un’ondata troppo violenta lo avesse sbalzato fuori. Data la bassa temperatura dell’Oceano Indiano del sud, considerato la sua grande distanza da ogni nave e continente, il tempo di sopravvivenza sarebbe stato molto ridotto ed era necessario essere sempre pronti. Il piccolo dispositivo anfibio IMMARSAT/GPS aveva la pila carica, ed era saldamente legato alla tuta e dialogava in tempo reale con il co mputer di bordo, confermando la sua presenza sulla barca. Se il segnale si fosse interrotto, allora l’I.A. avrebbe recepito i beacon del piccolo salvavita, avrebbe fermato la barca


oppure avrebbe manovrato per permettere al navigatore di risalire a bordo, evitandogli una morte in mare. I capelli dell’uomo ed il suo viso erano tuttavia ricoperti da sabbia. Questa cosa ormai accadeva regolarmente ogni mattina, da tempo. Era sabbia rossastra, sabbia del deserto!. L’uomo ne sentiva l’odore, si lavò il viso, osservando silenzioso e preoccupato, i suoi polpastrelli ed il viso, mentre i granelli di sabbia diventavano un’impalpabile poltiglia di fango rossastro, entrando in contatto con 7 l’acqua del rubinetto. -E’ successo ancora!- disse Lorentz in teleconferenza tramite connessione satellitare, con il centro di Parigi che monitorizzava da remoto, la sua quotidiana ed infat icabile lotta, contro il mare ed il tempo. -Che vuoi che sia!- rispose ridendo il dottor Changres con tono assonnato – sarà la sabbia portata dal vento, oppure qualche dispositivo che hai a bordo, sballottato dalle onde del mare, di notte, finisce per far cadere sabbia sulla tua cuccetta, ed anche sulla tua testa!-Non è solo questo, tutte le mattine mi alzo con un sapore in bocca di caffè… io non bevo caffè, non ne ho nella dispensa di bordo!. Io bevo solo The!-Ian!- esordì il dottor Changres che aveva le palpebre che gli cadevano dagli occhi – il mio turno sta per finire!. Tieni presente che sono le ore 2:45GMT mentre in pieno Oceano Indiano nel punto di Lat.50’:10” Sud, Long.110’:12”Est sono le 6:45 di mattina. E’ autunno, hai cielo coperto, venti forti, mare agitato. A Parigi invece le 2:45GMT equivalgono alle 3:45CET di una notte di primavera, io sono stanchissimo, il mio turno è finito, adesso vado a dormire. Chiama il centro di Los Angeles dove c’è online il coordinamento della gara sportiva, là sono le 15:45 di un bel giorno di primavera, sapranno ascoltarti meglio di me!Non c’era soltanto il sapore del caffè in bocca, la sabbia del deserto sul viso, che turbavano ogni mattina la mente di Ian Lorentz, al


risveglio. L’uomo, non si sentiva ancora psicologicamente pronto a rivelare al medico che lo monitorava da remoto, gli strani e nitidi ricordi che aveva circa un ospizio per anziani, in mezzo al deserto, forse da qualche parte nel Nord America. _________

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Ian Sterling era un vecchio militare che risiedeva in un ospizio per reduci di guerra, da qualche parte nel Nevada. L’anziano ed acciaccato militare da un po’ di tempo quando s’alzava la mattina, aveva nit idi ricordi di una veloce barca a vela, che navigava in mezzo al mare, una gara di navigatori solitari. Una bella e tecnologica barca a vela, circondata da un gelido mare, aspro ed agitato, con un clima freddo e ventoso, un ambiente feroce e letale che non perdonava alcuna disattenzione. L’anziano si fece la barba e notò che la sua pelle e capelli erano tutti bagnati con acqua di sale e c’era molto salmastro, tanto che era difficile pettinarsi, dato che i capelli s’erano intrecciat i. -Devo farmi tagliare i capelli ancora più corti, è fastidioso tutto questo salmastro nei capelli!- disse mentre si guardava allo specchio – E’ davvero orrendo, questo triste sapore di The al limone, che ho in bocca!Uscendo dalla sua camera, Ian Sterling notò che alcuni infermieri stavano disfacendo l’armadio della camera di Emery Holrod; evidentemente era deceduto nella notte. Altri suoi amici, impauriti come se avessero visto la morte in faccia, avevano subito chiuso la


porta delle loro stanze, appena avevano visto la presenza degli infermieri accanto alla camera di Ian. Ian Sterling storse la bocca in un aspro e rapido gesto di triste dissenso, poi pensò che gli altri sarebbero sicuramente scesi a fare colazione dopo che la camera di Emery Ho lrod sarebbe stata liberata: temevano d’incontrare il feretro sulla lettiga che sarebbe andato all’ascensore. Ian Sterling si diresse silenzioso verso l’ascensore, la sua idea era quella d’andare alla mensa a fare 9 colazione, perché i vecchi soldati non muoiono mai, ma semplicemente svaniscono!. Premendo il pulsante dell’ascensore del pian terreno, Ian pensò che il suo vecchio amico Craven oggi non avrebbe gradito la notizia che Emery Holrod era defunto nella notte. Non avrebbero più giocato a poker assieme e poi... Ian scacciò il pensiero della morte, che sapeva che prima o poi, anche a lui sarebbe toccato incontrare. Entrò con poca voglia di parlare, nella sala da pranzo che era quasi vuota, dove c’era la televis ione accesa con il volume ad alt issimo livello. Sul carrello delle vivande, Ian Sterling prese una tazza in cui versò del bollente caffè nero, poi prese delle insulse fette di pane integrale tostate, scantonò le marmellate e biscotti e si diresse al suo tradizionale tavo lo dove il suo amico Craven lo attendeva, seduto sulla sua sedia a rotelle, sorseggiando la sua colazione ai cereali e pasticche. - Nell’Oceano Indiano presso Lat.50’:10” Sud, Long.110’:12”Est ore 2:45GMT è autunno, c’è cielo coperto, venti forti, mare agitatoesordì Ian Sterling, che si rivolse al suo amico Craven. - Come va la tua crociera in solitario nell’Oceano Indiano?!- gli fece eco l’amico, che lo guardò compatendolo, sapendo che il vecchio soldato stava perdendo il lume dagli occhi. -Le solite cose…- rispose Sterling – però ne ho le palle piene di bere Thè al limone, non è possibile che in una barca come quella che ho, tutta piena di sponsor, piena di tecnologia, cazzo!, non ci sia


nemmeno un fottuto grammo di caffè, ma solo del maledetto The al limone!-Se continui con queste tue fantasie – disse Craven con tono preoccupato – finisce che t’imbottiranno di pasticche, ti friggeranno il cervello! Lo sai Ian, vero?! -Io mica lo racconto al dottore della mia barca vela!- rispose Lorentz che poi aggiunse con un tono glaciale – A proposito, quasi 10 mi scordavo… Emery Holrod non credo che stamattina verrà a fare colazione, oppure a giocare a poker… è morto!L’anziano Craven sbiancò, poi irato disse – E me lo dici così?! Era nostro amico!, lo dici con un tono che sembra quasi un’ingiuria nei suoi confronti!. Sei un maledetto coglione rimbambito!, stupido idiota!, sii maledetto, assieme alla tua fottuta barca immaginaria!Craven s’allontanò dal tavolo spingendo con le mani rugose la sua sedia a rotelle, poi sostò poco distante dalla vetrata centrale, fermandosi a guardare in silenzio l’arido giardino di rocce e sterpi dove c’era una piccola piscina con acqua dolce, dove ogni mattina dei crotali provenienti dal deserto, s’abbeveravano regolarmente. _________ Dopo 24 ore, il navigatore solitario Ian Lorentz contattò in teleconferenza satellitare il suo amico, il dottor Chagres.

-Va bene!- disse sorridendo il dottor Chagres – Ammettiamo pure che il sapore del caffè e la polvere del deserto sia un’anomalia, per un navigatore in mezzo al mare.-


-No! non hai capito! – rispose Ian Lorentz – Non è possibile che io tutte le sere, quando m’addormento, ogni maledetta notte!, sogni sempre la stessa cosa. Sempre lo stesso maledetto ricovero per anziani, in mezzo al deserto, con un giardino fatto da sassi e sterpi, dove esiste un me stesso, che è vecchio e rimbambito, subissato da medicine!. Prima d’addormentarmi, mi sono cosparso il volto ed i capelli di sabbia del deserto perché volevo vendicarmi con me stesso, per il fatto che io sulla barca bevo sempre The verde al 11 limone!.-Questa proiezione Yunghiana o Froidiana, a seconda della scuola di pensiero è spiegabile con il fatto che…-No!- disse con forza Ian Lorentz interrompendo il dottor Chagres – Non è possibile che io sogni sempre lo stesso posto, come vivessi una doppia vita!. Quando m’addormento nella barca, mi sveglio nella mia camera, nel ricovero per anziani in mezzo al deserto!. Quando m’addormento nella mia camera all’ospizio, mi sveglio a bordo della mia barca!. Non dormo mai! Io sto diventando pazzo!-E questo incubo da quando è incominciato?!- chiese sorpreso il dottor Chagres, mentre prendeva appunti rapidamente. -Qualche settimana fà, quando ebbi ad avvistare quell’oggetto sconosciuto in cielo?-Quale oggetto sconosciuto in cielo?!- esordì Chagres, alzandosi gli occhiali da vista, per fissare meglio Ian Lorentz sul monitor del suo computer. -Era 0:45 alla mia ora locale, il mare era agitato, ritardai d’andare a dormire in cuccetta, perché non mi fidavo dell’autopilota della barca. Dalle nuvole, ad un miglio di distanza da me, comparve un UFO, era una luce verde di forma discoidale, immersa nelle basse nuvole nere della tempesta. Dall’oggetto luminoso è uscito un raggio di luce arancione che ha illuminato prima la prua della mia barca, poi il raggio di luce s’è mosso verso poppa… la luce arancione ha illuminato anche me, per qualche secondo.-E poi che è successo?!- chiese il dottor Chagres


-Niente!- rispose Ian Lorentz –L’UFO è scomparso. Dopo mezz’ora il vento è calato, il mare è diventato meno agitato, io poi sono andato a dormire in cuccetta. Non feci caso alla cosa, pensai che potesse essere stato un bolide, oppure un meteorite!-Quindi adesso non dormi mai?!- chiese il dottor Chagres con tono pensieroso. -No!, non dormo mai! sono esausto!- rispose Ian Lorentz -Ma vedo dai logs di sistema della barca che dormi regolarmente dalle 6 alle 8 ore ogni giorno- disse il dr.Chagres -Si!, ma quando dormo, io mi sveglio all’ospizio!. Quando vado a dormire all’ospizio, mi desto sulla barca!-Quale è la tua realtà?!- chiese preoccupato il dr.Chagres -Non lo so più!. Adesso i miei ricordi sono reali e nitidi sia quando sono cosciente sulla barca, sia quando sono cosciente alla casa di riposo nel deserto. Io non so più dove mi trovo! - disse Ian Lorentz che si teneva la testa con entrambe le mani. -Ian!, penso sia meglio che tu interrompa la crociera sportiva!disse il dottor Chagres, fai rotta verso l’Australia e prendi un aereo e torna subito a Parigi per un controllo medico!-Ok va bene!- disse Lorentz che aggiunse – Ma prima mi faccio un bel caffè caldo, ne ho piene le palle, di questo fottuto The verde!-

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