21/6/2016
NON EDIZIONI CHIP65C02
ANUBI’S WARS (PARTE II)
http://mia-fantascienza.blogspot.com | Collana JDAB
✔Note Legalesi. Il webmaster 6502 & Terminetor Magnetico ha costruito un omaggio Amazing Science Wonder Stories –luglio 1929- in particolare al racconto “The menace from below” di H.Vincent, assemblando un plot remix in multitrama: con l’obiettivo del racconto d’intrattenere, divertire, incuriosire il lettore. In nessun caso sono collegate al testo o all’autore, le persone, enti, organizzazioni e quant'altro citato direttamente od indirettamente nel testo. È importante tenere presente che ogni riferimento esplicito od implicito a fatti o persone, enti, organizzazioni, eventi, circostanze future o presenti o passate che taluni lettori possono riconoscere od associare è del tutto casuale ed immaginario. L'ebook.pdf è no-profit, l’autore non persegue nessuno scopo di lucro o profitto diffondendo online il materiale assemblato. Il volume è liberamente stampabile in tutto od in parte, è inoltre distribuibile senza alcuna limitazione legale, purché non ne sia alterato il suo contenuto e siano rispettate le condizioni di Copyleft(by-nc-nd) A tale proposito ricordo che questo documento non è un sito d'informazione e nemmeno un risultato di un prodotto editoriale, l'ebook in PDF non contiene immagini di qualità, per cui la resa grafica dovrebbe essere alquanto limitata. L’ebook dovrebbe essere facilmente stampabile ed intuitivamente rilegabile o spillabile in un vero libro già correttamente impaginato. Le immagini non dovrebbero essere coperte da copyright, le ho trovate con google.images e le ho lasciate in RGB e convertite in bianco e nero a 96dpi per complicare la stampa. E’ possibile che altre foto reperite con google.images io le abbia sintetizzate artificialmente mantenendo l’RGB per gli scopi letterari con diritto di citazione, oppure degradate in scala di grigio. In ogni caso le fotografie restano di proprietà dei loro legittimi proprietari bla, bla, bla... Non è "garantita al limone" la resa grafica ed il processo di stampa di cui ogni utente ne assume la piena responsabilità. Il webmaster non si assume la responsabilità della completezza dell’informazioni pubblicate, dei problemi, danni di ogni genere che eventualmente possono derivare dall'uso proprio od improprio di tale file, dalla stampa, dall'interazione e/o download di quanto disponibile online. Tutti i marchi, loghi, organizzazioni citati direttamente od indirettamente sono di proprietà dei loro legittimi proprietari bla, bla, bla... tutelati a norma di legge dal diritto nazionale/internazionale, bla, bla, bla... legalmente registrati ecc... sì insomma dai!, non dite che non avete capito!.
✔ Testo ottimizzato per una fruizione digitale in PDF ✔ Testo ottimizzato per la stampa in fronte retro ✔ Testo ottimizzato anche per la stampa “non in fronte
retro”
“Anubi’s Wars (parte II)” stampato 21/06/2016 (v1.0) é in COPYLEFT(BY-NC-ND)
➜ http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/3.0/ 6502 & Terminetor Magnetico
➜ http://mia-fantascienza.blogspot.com
2
Indice Prefazione: omaggio a Science Wonder Stories luglio 1929 ..... pag. 4
Capitolo 1-Anubi’s Wars (parte II) ………………………….. pag. 6 Capitolo 2-La dimostrazione ………………………..………….. pag. 32
3
Prefazione: omaggio a Science Wonder Stories, luglio 1929
Questo ebook vuole essere un omaggio alla rivista Science Wonder Stories, luglio 1929 in particolare al racconto “the menace from below” di H.Vincent
4
Il plot originario è così sintetizzabile: scompaiono misteriosamente senza lasciare traccia, nell’arco di pochi giorni, due convogli con i passeggeri della metropolitana del West Side in New York. Le autorità indagano senza trovare indizi utili, il sindaco s’avvale della consulenza di un noto prestigiatore Ward Platt, per scoprire eventuali tracce sfuggite ad ingegneri ferroviari, polizia, militari. Una sottotrama gialla s’innesta nel plot ad alto suspance, ma il racconto svolterà quando saranno installate telecamere a circuito chiuso nella tratta metropolitana crit ica (seguendo i suggerimenti di Platt). Le autorità osserveranno la manifestazione di un misterioso varco sotterraneo quadridimensionale, che s’approprierà di un terzo convoglio!. Le truppe militari (assieme a Ward Platt) entreranno nel varco quadridimensionale per una ricogniz ione in forze, troveranno con grande sorpresa, un denso reticolo di caverne che si dipaneranno sotto l’intero continente Nord Americano!. Questo misterioso mondo sotterraneo (una sorta di Terra Cava), apparirà
popolato da mostruose entità, le quali una vo lta scoperte, ingaggeranno un combattimento con i militari. Queste orrende entità sotterranee erano solite prendere le sembianze fisiche dei prigionieri, spedendo lo spirito vitale delle proprie cavie, nella quarta dimensione. Nello scontro armato, detoneranno una serie di potenti esplosioni, le frane annienteranno quasi tutti i contendenti, inclusi gli sfortunati passeggeri che erano imprigionati. Ward Platt riuscirà a scampare al letale crollo, infilandosi in un cunico lo, che lo 5 farà emergere in Arizona!. Come il lettore potrà scoprire leggendo questo testo, la suggestione della misteriosa scomparsa di vari mezzi di trasporto, nonché lo scontro armato tra due forze contendenti, sono elementi ancora presenti nel racconto, nel quale è presente per il lettore una fabula in mult i-trama breve a flusso, che tende ad imitare alcuni contenuti di HALO generando un prequel rispetto ad “Anubi’s Wars”.
Questo ebook fa parte della co llana JDAB-Joint Direct Attack Book, una serie di testi in PDF, composti da remix, porting in multitrama, remake, di tutti quei racconti di “Amazing Stories & Wonder Stories & IF worlds of science fiction” che sono meritevoli di una moderna rivisitazione SciFi, a mio gusto personale!. Saluti e buona lettura! Chip65C02
Capitolo 1-Anubi’s War (parte II)
Xeon il piccolo alieno Scrapth era seduto su una sedia dentro l’Hangar 18 dell’Area 51 nella base segreta del Nevada, di fronte aveva una commissione di generali che ascoltavano la sua audizione circa alcune guerre spaziali, che la Federazione Stellare era stata costretta a combattere!. -I vecchi soldati non muoiono mai, semplicemente rinascono!. La nostra struttura sociale non è “generalista” come la razza umana. La nostra cultura è più simile alle società degli insetti sociali terrestri. Abbiamo sempre avuto una specializzazione funzionale e genetica nella nostra società, con il tempo questa è stata potenziata, anche tramite la manipolaz ione genetica. Questo al fine d’ottenere più vantaggi, maggiore capacità d’adattamento nello spazio. I nostri addetti alla sicurezza, sono generati con l’ingegneria genetica, i vincenti sono clonati: i loro geni sono copiati negli altri addetti alla sicurezza, potenziandone le caratteristiche fisiche e morali. Farete la conoscenza del master chief Anubis 18942, il capo della sicurezza dell’Area52- disse Xeon. S’aprirono dopo pochi attimi le porte dell’Hangar 18 dell’Area 51. L’enorme hangar era vuoto, ospitava ad un’estremità solo un lungo tavolo e varie sedie che accoglievano la commissione di militari. Riecheggiarono nella struttura vuota, i pesanti e cupi passi, di un gigante di oltre due metri e mezzo d’altezza, con una possente armatura in metallo ed un casco corazzato di dimensioni enormi. L’elmo conteneva una sorta di visiera a specchio, l’entità s’approssimò con passo sicuro e marziale, presso la commissione. -Salve, terrestri!, io sono Master Chief Anubis SPARTAN 18942-
6
disse in un perfetto inglese con accento del midwest, con un timbro di voce mo lto basso e leggermente metallico.
7
Il presidente della commissione ruppe timidamente il silenzioso e reverenziale senso di meraviglia degli astanti, chiedendo -Master Chief Anubi SPARTAN 18942, potrebbe raccontarci qualche guerra spaziale, in cui ha partecipato?!Anubis si voltò a guardare Xeon, i due si fissarono restando in silenzio, forse comunicarono telepaticamente, poi Anubis 18942 annuì restando in silenzio. Il master chief quindi, si vo ltò per rivolgersi alla commissione terrestre e rispose – Affermativo signore, la prima cosa da dire è che le battaglie spaziali sono diverse dalla vostra idea di guerra!. Ci sono soltanto due forze militari: la flotta Stellare che è un mix tra Aviazione e Marina. Questa forza s’occupa del dominio dello Spazio e di quello che voi intendete per Cyberspazio. Poi c’è la Fanteria Mobile a cui io appartengo. Quando la Fanteria Mobile scende in campo, é perché i droni non sono sufficient i, oppure perché c’è da spaccare le teste degli Afophis Covenant. In questo mattatoio, di solito la flotta Stellare assume una funzione simile all’art iglieria, mentre la Fanteria Mobile è l’equivalente della vostra Aviazione, Marina, Esercito. Prima di rinascere come Anubis 18942, io fui Anubis 1894, vi posso raccontare qualcosa della sanguinosa battaglia su Aldebaramin, avvenuta molti dei vostri secoli fà, dove io partecipai!. Aldebaramin è un sistema stellare che ha pochi pianeti, quas i tutti sono gassosi, c’era un solo pianeta roccioso su cui piazzare una base. Era una ghiacciaia buia e solitaria, inoltre era molto distante dalla sua stella!. La federazione c’aveva messo una base
operativa, da cui partivano sonde automatiche per l’esplorazione siderale. I segnali automatici delle trasmissioni quantistiche avrebbero dovuto essere ricevute ed elaborate proprio dalla base di Aldebaramin. Sul planetoide la notte era buia e gelida, con temperature di vicine allo zero assoluto. Il giorno era buio, non c’era luce, le temperature erano quasi identiche alla notte: tra giorno e notte, non c’era poi molta differenza!. 8
Una brigata di 50 Anubis SPARTAN della V° legione Oberon, furono spediti in rinforzo all’avamposto. All’epoca tutte le sonde che furono lanciate dalla base di A ldebaramin, nessuna ebbe a trasmettere un cavolo di niente!. Non serviva uno scienziato, per capire che non era possibile che tutte le sonde si fossero guastate, o fossero finite incidentate!. Era evidente che c’era qualcosa di malvagio che stava covando sotto quel silenzio!. Fu quella, la prima volta che incontrammo gli Afophis Covenant!. La base era al polo sud, la nostra astronave era una Banshee, l’equivalente di un incrociatore + nave da sbarco. Questa dopo aver scaricato truppe e materiali, si pose in orbita polare. Dopo qualche ciclo, perdemmo improvvisamente le comunicazioni con la nostra nave. Il comandante della Banshee riuscì però a comunicarci che era sotto attacco di 15 navi aliene!. Poi la nostra base sul planetoide, fu attaccata da TRE navi aliene!. Poiché il clima del planetoide era sempre stato ostile, non c’era mai stata attività vulcanica su quella roccia gelata da cui poter estrarre energia. Ino ltre, non c’era neanche luce solare sufficiente per creare energia, c’era anche molto vento siderale, la Federazione pensò bene d’installare nella base d’Aldebaramin sia un reattore
materia-antimateria, quanto un paio di reattori a fusione per l’inizializzazione ed il backup dei sistemi energetici!. Noi Anubis quindi c’eravamo potuti portare una paio di cannoni stellari: ossia due laser da qualche TeraWatt. Inoltre avevano anche un paio di “tira sassi”. Pensi a due cannoni elettromagnetici con quattro bocche da fuoco ciascuno. Ogni bocca da fuoco, è come una fionda che scaglia palle da bowling in policeramica supermassiva da 1 tonnellata di massa, 9 sino a Mach 30, ad un rateo di una mitragliatrice!. Beh! per farla breve, appena le due navi aliene comparvero sull’orizzonte, fecero un bel botto sotto i nostri potenti cannoni stellari!. Alla base chiamammo il comando di flotta per avere soccorso, ma prima di 15 dei vostri giorni, i quattro incrociatori da battaglia classe Phenom che erano salpati per assisterci, non avrebbero potuto raggiungerci!. La situazione era in stallo, ma sarebbe restata così ancora per poco!. Noi eravamo al polo sud del planetoide, trincerat i e corazzati, non avevamo satelliti o droni, perché gli alieni ce li distruggevano se noi provavamo a riprenderci il dominio dello spazio!. Gli alieni però non potevano avvicinarsi con orbite polari, perché noi avevamo i cannoni stellari e la nostra base non era espugnabile con un solo attacco dallo spazio!. Gli alieni allora si misero in orbita equatoriale e geostazionaria, le 12 navi sbarcarono tutta la loro fanteria mobile: 500 fanti pesanti Afophis Covenant con droni al seguito. Il loro obiettivo era distruggere e/o indebolire le nostre difese antinave_spaziale, per annientarci in un attacco combinato a tenaglia, sia da terra, quanto dallo spazio!. ►impersonerai Anubis 1894 oppure Xeon, nelle prossime pagine dell’ebook, sarai chiamato a prendere decisioni sul campo: Cosa fai adesso?! → Cedi la parola a Xeon che racconterà come si sviluppò la battaglia stellare, quando i QUATTRO incrociatori classe Phenom si scontrarono con le DODICI navi aliene degli Afophis Covenant; vai a pag.11 → Racconti alla commissione terrestre, quale fu l’evoluzione della battaglia delle Fanterie Mobili sul planetoide ghiacciato di Aldebaramin, prima dell’arrivo della Flotta Stellare; vai a pag.20
10
Lo scontro della flotta stellare.
11
I quattro incrociatori da battaglia di classe Phenom ebbero a raggiungere il sistema di Aldebaramin, solo dopo 15 dei giorni terrestri. Sia durante l’avvicinamento al sistema stellare, quanto in fase di decelerazione delle astronavi, non provenne dalla base d’Aldebaramin alcuna comunicazione radio, o messaggio di soccorso od aggiornamento tattico sulla lotta contro le misteriose forze aliene nemiche. Questo poteva voler dire solo tre contesti tattici: • i difensori della base di Aldebaramin erano tutti morti, delle forze aliene ostili controllavano le strutture di quello che rimaneva della base di Aldebaramin, forse c’erano in orbita geostazionaria dietro la faccia del planetoide, le ostili navi aliene, pronte ad attaccare il contingente della flotta stellare che era giunto in soccorso. De facto poteva esserci il rischio di una trappola nemica, pronta a scattare!. • I difensori della base d’Aldebaramin avevano subito seri danni ai loro apparat i di comunicaz ione e non potevano comunicare. Probabilmente in questo caso, avrebbero avuto urgente bisogno d’assistenza militare e tecnica, dato che resistevano da soli, da lungo tempo, contro soverchianti forze nemiche ostili.
• I difensori della base di Aldebaramin erano tutti morti ed i nemici ostili erano già fuggit i, senza lasciare indizi o tracce. In questo caso, i nemici probabilmente già stavano preparando un nuovo attacco a qualche altro avamposto stellare, oppure i nemici si stavano organizzando per sferrare un massiccio attacco alla Federazione dei Pianeti, sfruttando le informazioni che potevano aver estratto dalla base d’Aldebaramin!. ►impersonerai il comandante di flotta Sempron, nelle prossime pagine dell’ebook, sarai chiamato a prendere decisioni sul campo: Cosa fai adesso?! → Rilasci tutti i siluri spaziali (droni-bombe ad antimateria, dotati di intelligenza artificiale) per andare in avanscoperta e/o attaccare eventuali nemici; vai a pag.17 → Avanzi con la tua flotta, cambiando orbita e verificando cosa c’è intorno al planetoide, preparandoti alla battaglia con i soli raggi laser; vai a pag.14
12
13
La battaglia d’Aldebaramin, un disastro per la flotta Stellare. Nonostante le vistose proteste dei comandanti degli altri tre incrociatori di classe Phenom, che ripudiarono energicamente la mia tattica di battaglia, poi i comandanti per senso del dovere, si conformarono ai miei ordini, che risultarono sbagliat i!.
14
Dietro il lato scuro del planetoide c’era ancora tutta la flotta nemica che era pronta ad attaccarci!. C’erano DODICI navi aliene, con potenzialità e minacce sconosciute, contro QUATTRO delle nostre. Appena i vascelli raggiunsero i punti per fare fuoco, si scatenò un possente conflitto con armi laser!. Silenziosi, invisibili, i raggi laser scaricavano enormi quant ità d’energia che colpivano il plasma che ricopriva come protezione, gli scafi delle navi. Nonostante il mio ordine di far fuoco impegnando tutte le batterie di bordo, la superiorità numerica nemica era schiacciante!. Dopo pochi attimi dall’ingaggio nemico, esplosero due navi aliene, ma detonò anche un vascello della mia formaz ione ed una mia astronave fu gravemente danneggiata, tanto che s’allontanò dalla battaglia, per non esplodere!. Per pochi attimi, la parte oscura del planetoide fu illuminata a giorno dalle silenziose detonazioni delle tre navi, che si spensero nel tempo di un gigantesco flash!.
Purtroppo il fuoco delle armi laser delle residue DIECI navi aliene si concentrò rapidamente sulle mie restanti DUE unità della flotta stellare. In pochi secondi, esplosero nel mortale silenzio altre TRE navi aliene a cui seguirono entrambe le mie DUE navi (inclusa la mia nave comando) della flotta stellare. Le restanti OTTO navi aliene, si mossero rapidamente per dare la caccia all’incrociatore classe Phenom che tentava disperatamente di sottrarsi lentamente dall’ingaggio nemico. Anche il quarto incrociatore fu facilmente raggiunto dalla flotta aliena nemica, fu annientato senza pietà, in un silenzioso letale lampo!. Ammesso che ci fossero stati ancora superstiti alla base sud-polare di Aldebaramin, le mie errate scelte tattiche non poterono portare alcun aiuto agli eventuali res istenti, in lotta sul planetoide!. Continua a pag.32
15
16
La battaglia d’Aldebaramin, un successo per la flotta Stellare. Avevo dato l’ordine di rilasciare tutti i siluri spaziali, ce n’erano 5 per ogni nave, quindi dispiegai un totale di 20 siluri spaziali. Questi piccoli gioielli tecno logici erano dei mini reattori ad antimateria dotati d’intelligenza artificiale che o ltre ad essere comandabili in remoto come droni, erano programmabili per obiettivi oppure erano autonomi ed una vo lta lanciat i, potevano svolgere in modalità cerca & distruggi, ogni eventuale minaccia, per 17 ammorbidire i nemici prima d’ingaggiarli in uno scontro diretto. I mezzi potevano zig-zagare rapidamente, emettere fasci di raggi laser e microonde, impulsi EMP e soprattutto trasformarsi in mortali bombe ad anti-materia da migliaia di Megatoni!.
I VENTI droni-siluro spaziali detectarono rapidamente le DODICI navi spaziali aliene, le quali aprirono il fuoco, ma i droni-siluro erano picco li, difficili da inquadrare e soprattutto agilissimi e rapidissimi, in pochi attimi esplosero tutti e venti i droni-siluro, facendo detonare SETTE navi spaziali nemiche e danneggiandole altre DUE. Un silenzioso ed intenso brillamento di luce, come un’enorme flash, detonò dietro il planetoide, illuminando a giorno per qualche
secondo, tutta la superficie del planetoide, che po i tornò ad essere ricoperta dal buio quasi perenne. I miei QUATTRO incrociatori da battaglia classe Phenom erano a tiro e fecero fuoco al massimo della loro potenza, ingaggiarono senza pietà le restanti TRE+DUE astronavi nemiche!. Esplosero quasi istantaneamente altri DUE natanti nemici, proprio quei due vascelli che erano stati precedentemente danneggiati dai dronisiluro. Accadde quindi, in un solo istante, che nella prima silenziosa 18 salva, il nemico perse altre due navi, andando così in inferiorità numerica, restando con un rapporto di forza di TRE contro QUATTRO. La battaglia continuò silenziosa, istantanea e mortale, quando all’improvviso esplosero altre due navi: una era aliena, l’altra era della mia flotta!. Fu una grave perdita, dentro in un’intensa esplosione di luce come di un gigantesco Flash, l’incrociatore da battaglia Phenom 4c fu annientato, assieme al suo ristretto equipaggio!. Il rapporto di forza era sceso: DUE navi aliene ostili contro TRE della mia flotta stellare. - Annientate quei bastardi senza pietà!, questo è un ordine!. Raccoglieremo informazioni su di loro, dai rottami delle battaglie avvenute sulla superficie del planetoide!- urlai furioso alla radio. –Dobbiamo vendicare la morte della Phenom 4c- poi aggiunsi rimarcando con ira, gli ordini –Voglio veder bruciare quei bastardi!, fuoco!, malediz ione!, fuoco!, fuoco!Esplose silenziosamente dopo pochi attimi una seconda nave aliena in un intenso flash, mentre una delle mie astronavi, co municò laconicamente che era costretta ad allontanarsi dalla battaglia, avendo subito danni ingenti. L’ultima astronave nemica non accennò a tentare la fuga, incassò qualche altro colpo, mentre i suoi raggi laser persero rapidamente d’efficacia, poi all’improvviso esplose silenziosa in un gigantesco brillamento di luce!. Continua a pag.32
19
Le valutazioni tattiche del Master Commander.
20
La picco la sonda che era stata lanciata dalla base sud-polare d’Aldebaramin aveva rivelato (pochi secondi prima d’esplodere) che i nemici erano 500 elementi, alt i 6 metri circa, armati sino ai denti, con parecchi droni al seguito. Le truppe nemiche erano in movimento sul planetoide, verso la base della Federazione!. Le valutazioni tattiche dell’I.A. erano le seguenti: ► C’era il 50% di probabilità che l’attacco di terra alle istallazioni della base d’Aldebaramin avvenisse con una manovra a tenaglia. Si stimava 300 fanti da una direttrice, 150 da un’altra direzione con fuoco d’infilata, con una riserva mobile nemica di 50 fanti. In questo caso, i nemici avrebbero mirato anche a costruire una trappola per ingaggiare la flotta Stellare, una volta conquistata la nostra base. I loro obiettivi principali probabilmente sarebbero stati i nostri cannoni stellari, mentre le fonti d’energia sarebbero state risparmiate, per poterle riutilizzare con i loro equipaggiamenti alieni, contro le nostre navi stellari!. ► C’era anche il 50% di probabilità che l’attacco di terra alle istallazioni della base d’Aldebaramin avvenisse con una manovra d’accerchiamento. Si stimavano 4 o 5 potenziali direzioni d’attacco con 125-100 fanti nemici e nessuna riserva nemica. In questo caso,
gli obiettivi principali delle forze aliene ostili, sarebbero stati sia i cannoni stellari, quanto le nostre fonti d’energia. La distruzione delle difese avrebbe comportato in ogni caso l’opportunità di fare dei prigionieri, studiare le nostre istallazioni militari e poi fuggire via con la flotta nemica, senza lasciare traccia. Da quest’azione di ricognizione in forze, probabilmente le forze aliene nemiche avrebbero potuto continuare a progettare 1)altri attacchi simili, oppure 2)un invasione massiva contro la Federazione dei Pianet i. La buona notizia era che gli alieni ostili pensavano di saper già parecchio della nostra tecnologia, ma avevano sbagliato i loro conti!. Evidentemente avevano distrutto e studiato le sonde automatiche lanciate dalla base di A ldebaramin, ma la loro valutazione sulle nostre capacità di difesa erano state errate!. Nell’attacco avevano incautamente perso TRE vascelli, inoltre gli alieni non sapevano dell’esistenza di una brigata di 50 Anubis SPARTAN e delle tattiche ed equipaggiamenti!. La cattiva notizia era che c’era da spaccare tante teste, circa 10 aggressor per 1 difensore. Inoltre prima di 30 cicli (15 giorni terrestri), non avremmo potuto avere soccorsi dalla flotta stellare!. ►impersonerai Master Commander Anubis SPARTAN 872 in questa pagina dell’ebook, devi adesso prendere una decisione sul campo: Cosa fai adesso?! → Imposti una difesa attiva, mobile, a lungo raggio, organizzata per sostenere un attacco nemico da due direzioni; vai a pag.23 → Imposti una difesa statica, a breve raggio, organizzando due cinture di difesa per sostenere un attacco contemporaneo da 4 o 5 direzioni; vai a pag.26 → Invii in ricognizione due Anubis SPARTAN per raccogliere più informazioni (sulle direzioni di movimento nemiche, armi, equipaggiamenti, tattiche), ingaggiando con piccole schermaglie e/o prendendo qualche prigioniero, per scegliere con più acume quale difesa impostare alla base di Aldebaramin; vai a pag.29
21
22
L’annientamento degli Anubis SPARTAN. La miglior difesa è l’attacco! ma in questo caso allontanarsi dal sicuro ombrello ant i-nave_spaziale che i miei cannoni stellari garantivano, per avviluppare una difesa attiva a lungo raggio, di movimento, ingaggiando le forze nemiche in rapide e violente scorribande distruggi e scappa, fu una scelta errata e suicida!. Il territorio non aveva concealment: non c’erano monti, valli, passi, non c’erano foreste, non c’erano città!. C’era solo un’imperturbabile 23 distesa di ghiaccio piatta, monotona, con pochissime montagne assai basse. Ebbi a sguarnire la base che invece doveva essere difesa in forze!. Fu un errore allontanare le mie truppe perché i miei Anubis SPARTAN finirono per essere esposti sulla piana gelata priva di nascondigli, al pesante e letale bombardamento delle forze aliene che erano in orbita geostazionaria equatoriale!.
La maggioranza dei miei Anubis SPARTAN furono annientati dal bombardamento delle navi aliene nemiche!. Molti SPARTAN feriti ed appiedat i, lottarono sino alla fine facendosi esplodere. Alcuni loro malgrado, furono fatti prigionieri e sotto tremende torture che terminarono con una morte orribile, rivelarono le caratteristiche delle armature SPARTAN, nonché tutti i dettagli operativi degli equipaggiamenti ancora disponibili alle mie res idue forze di terra. Le truppe nemiche avendo estratto nuove informazioni sulle mie concrete capacità, si riorganizzarono tatticamente in tanti distaccamenti che confluirono in modo inarrestabile verso la mia base. I nemici avevano formazioni meno dense numericamente,
rispetto alle prime co lonne nemiche, ma in ogni caso il nuovo e diverso dispiegamento tattico di ogni distaccamento alieno, era sempre composto da forze soverchiant i per i miei pochi Anubis SPARTAN. Le linee di difesa tardive che avevo organizzato, finirono tutte per essere infrante, costringendomi ad arretrare, per non essere annientato dall’avanzata nemica!. Nonostante le mie forze residue si fossero sempre raggruppate in modo efficiente ed efficace, restando sotto l’ombrello dei miei 24 cannoni siderali, accadde l’inevitabile prima o poi!. Tutte le mie forze finirono per essere ingaggiate in un grosso attacco frontale!. Questo se fosse andato a segno, avrebbe annientato i miei cannoni siderali e non c’era più spazio per arretrare: dovetti ingaggiare il nemico, consapevole di non avere alcuna riserva da gettare in battaglia!.
Contemporaneamente l’attacco principale era anche un diversivo, perché tardivamente scoprii che vari manipoli di nemici, composti da mezzi più rapidi e leggeri, vio larono l’esile difesa di 2 soli Anubis SPARTAN che ero stato costretto a dispiegare nella mia base!. Fu così che le forze aliene nemiche, riuscirono a danneggiare definitivamente i miei cannoni siderali!. Una vo lta disabilitati questi fondamentali sistemi di difesa, le navi spaziali aliene cambiarono orbita, in pochi minuti, con accurati e letali co lpi d’art iglieria al plasma, distrussero tutte le mie forze di terra!. Fu poi facile per gli Afophis Covenant rastrellare, impossessandosi della base!. Tutto era perso sul planetoide di Aldebaramin per la Federazione! Continua a pag.32
25
La dura resistenza degli Anubis SPARTAN. Avevo dispiegato le mie truppe di Anubis SPARTAN in due perimetri di forma quadrata, in cui la seconda linea era ovviamente inscritta all’interno. Davanti alla prima linea di difesa c’erano dispiegate mine laser, alimentate dalla base ed altre ostruzioni temibili che esplodevano al contatto. Questa acuta disposizione mi aveva permesso di creare anche una riserva di Anubis SPARTAN, una forza di movimento, che o ltre a tamponare le falle e gli attacchi, 26 potesse dispiegare all’occorrenza una terza linea mobile di difesa.
L’area dei perimetri difensivi disponevano della protezione dell’ombrello dei miei cannoni siderali, così le mie truppe non furono mai esposte al tiro d’artiglieria pesante delle astronavi nemiche, le quali non potevano avventurarsi nell’area presidiata dai miei cannoni siderali!. Ondata, dopo ondata, dopo ondata, gli Anubis SPARTAN respingevano gli assalti degli Afophis Covenant i quali perdevano gradualmente forze e slancio, logorandosi sulle mie difese. Mine laser alimentate dal reattore anti-materia che ammorbidivano i primi assalti, poi i due “tirasassi” a quattro canne, erano stati smontati per operare con due canne, per cui dimezzando il rateo di fuoco, raddoppiai le mie postazioni di difesa come torri ai vert ici del perimetro. Anche io perdevo truppe, ma i morti erano usati come nuove mine, per non cedere know how e tecnologia al nemico sugli equipaggiamenti SPARTAN, per cui il kill rate dei miei Anubis era molto alto persino da morti!. Inoltre, avevo spazio e tempo da cedere al nemico, per cui quando il perimetro di difesa diventava troppo ampio per le mie forze, mi limitavo a far ripiegare la prima linea di difesa in un nuovo quadrato inscritto dentro alla seconda linea di difesa, la quale diventava automaticamente prima linea!.
Indubbiamente gli Afophis Covenant gradualmente s’avvicinavano alla base, ma entro 15gg io avrei avuto dei soccorsi dalla Flotta Stellare e questo gli Afophis non lo sapevano!. Inoltre costrinsi gli alieni a subire perdite pesanti, le loro forze si stavano logorando, anche emotivamente!.
27
Era chiaro come il sole, nel buio gelido di quel planetoide, in quelle battaglie cruente e letali, gli Afophis Covenant avevano il terrore dei miei Anubis SPARTAN. Lo si capiva da co me il nemico combatteva: da come andavano all’attacco i Covenants, da come prontamente fuggivano senza curarsi troppo di coprire la ritirata. Lo si capiva anche dalla poca lucidità che dimostravano in battaglia, dalla violenza del loro fuoco di soppressione che consumava loro molta energia ed era nervoso, maldestro, poco accurato, rispetto al nostro contro-fuoco di soppressione che era fermo, chirurgico ed implacabile!. Quando piovvero pesanti colpi di cannoni laser sulle truppe degli Afophis Covenant e poi fui contattato dal comandante di flotta Sempron, capii che la vittoria ormai era nostra!. Rastrellammo armi, corazze, cadaveri degli Afophis Covenant e gli portammo a bordo degli incrociatori da battaglia per avere Intel. La base fu minata ed abbandonata. Se e quando gli Afophis Covenant fossero tornati, l’intero planetoide sarebbe stato sbricio lato. Tornarono dopo pochi anni, lo capimmo dall’anomala emissione di Raggi X che provenne da Aldebaramin!. C’era stato un bel botto su quel sistema stellare! Continua a pag.32
28
Le memorie di Anubis SPARTAN 1894. Il timbro di voce di Master Chief Anubis 18942 dentro l’hangar 18 nell’Area51 fu più cupo, le frasi improvvisamente divennero semplici, corte, intervallate da lunghe pause. Gli aggettivi, i verbi erano quasi sempre gli stessi, con frequenti ripetizioni, la tonalità della voce era più metallica. La sua esposizione parve che provenisse da un’entità con una cultura inferiore, rispetto a quella che aveva già espresso Anubis 18942 nelle conversazioni 29 precedenti. Tutti i membri della commissione ebbero la percezione che Master Chief Anubis 18942 si fosse trasfigurato silenziosamente in un’altra ent ità: questo seminò perplessità e timore, dato che non era noto agli astanti, chi si celasse in realtà dietro a quell’elmo metallico!. Quel gigante di 2.5metri, con un vigoroso aspetto marziale, dentro ad una corazza iper-tecnologica, quasi invulnerabile, mentre ricordava gli accadiment i di Anubis 1894 ebbe una persistente crepa emotiva nella sua voce. Anubis narrava dall’hangar 18 del Nevada, ma era come se non fosse lì: la mente e gli occhi di Anubis erano ancora sul campo di battaglia di A ldebaramin!. La storia delle dinamiche di guerra erano descritte con asciutti termini militari, ma trasudavano di coraggio e paura, pena e forza, tristezza mescolata ad un’ira mai sopita, un dolore mai vendicato!.
Non era una bella storia da raccontare. E non c’era mo lto da dire. Anubis SPARTAN 1894 era un combattente. Non c’erano poeti o scienziat i tra gli Anubis SPARTAN. Nessun Anubis SPARTAN avrebbe mai composto un romanzo, scoperto una stella od inventato un nuovo apparato. Ma nonostante questo, gli Anubis SPARTAN conoscevano il valore della vita e rispettavano il valore della pace.
Gli Anubis SPARTAN erano forgiati con Onore, Amicizia, Lealtà, Onestà, Sacrificio, Coraggio, Altruismo, Tenacia, Rispetto per l’Ordine e forte senso di Giustizia. Qualità morali indispensabili per Proteggere, Servire, Obbedire la comunità a cui ogni Anubis apparteneva. Anubis SPARTAN 1894 s’era battuto sul campo di Aldebaramin sino all’ultimo respiro. All’inizio aveva pianificato, poi s’era adattato, poi aveva improvvisato. In guerra, specie contro un nemico 30 sconosciuto, tecnologicamente avanzato, i piani non vanno mai come piacerebbero. Il marziale gigante, ultimò la sua narrazione quasi fosse fisicamente provato dal ricordo. Concluse dicendo che c’erano solo due entità che comprendevano gli Anubis SPARTAN. Gli Anubis SPARTAN e gli Afophis Covenant.
Così tanto diversi per quanto simili: nessuno dei due mollava mai in battaglia!. Nessuna grazia sarebbe mai stata concessa, nessuna grazia sarebbe mai stata chiesta!.
Continua a pag.32
31
La dimostrazione. Il presidente della commissione dell’Area51 chiese ad Anubis SPARTAN 18942 se questi poteva fornire alla commissione, una descrizione dettagliata degli Afophis Covenant e delle loro armi. Anubis si voltò a guardare Xeon, i due si fissarono restando in silenzio, forse comunicarono telepaticamente, poi Anubis 18942 annuì restando in silenzio. 32
Il master chief, quindi si vo ltò per rivolgersi alla commissione terrestre e rispose – Negativo! signore, vi spaventereste inutilmente. Quello che posso dirvi è che sono nati su un pianeta di grande massa, sono alti 6mt. Sulla Terra sembrerebbero giganti agili, invulnerabili, invincibili. Ma sono tutt’altro!. In battaglia temono noi Anubis SPARTAN. Gli Afophis Covenant non sono particolarmente svegli e furbi, ma compensano la loro minore reattività sul campo di battaglia, con implacabilità e tenacia, che voi sulla Terra, non avete mai visto!.Il presidente della commissione dell’Area51 chiese ad Anubis SPARTAN 18942 se poteva fornire una dimostrazione del suo equipaggiamento tecnologico. Anubis si voltò ancora una volta verso Xeon, i due si fissarono restando in silenzio, forse comunicarono telepaticamente, poi Anubis 18942 annuì restando in silenzio.
Il master chief si voltò di nuovo per rivolgersi alla commissione terrestre e rispose – Affermativo signore!, posso dirvi che noi Anubis quando siamo in battaglia, come tutti gli esseri viventi
siamo sotto intenso stress. Tuttavia, in battaglia la nostra mente diventa più tersa e logica. Le nostre reazioni, i nostri riflessi, sono accelerati, diventiamo iper-reattivi. Siamo poi stati potenziati e migliorati geneticamente proprio per assolvere a questa funzione nella società Scrapth: Proteggere, Servire, Obbedire. Posso solo mostrarvi l’impiego tattico del mio gladio!Nell’Hangar 18 entrò un carro armato M1 Abrams, scese rapido il guidatore che se la diede a gambe levate, abbandonando il mezzo 33 in mezzo al desolato hangar. Anubis estrasse il suo gladio e con la mano sinistra afferrò la bocca da fuoco del tank, scagliò con estrema rapidità tre fendent i sul cannone, il quale fu tagliato di netto in tre parti, come fosse stato un fuscello secco, spezzato da un bambino!. Poi Anubis si mise di fronte al tank e con la mano sinistra sollevò a 45° gradi il carro armato senza alcuna diffico ltà, poi la lama del gladio scomparve per trasformarsi in una intensa luce di color bianco. Il gigante infilzò il tank nella parte ventrale, cominciò a tagliare la struttura con il gladio fiammeggiante, applicando una pressione decisa, rapida e priva di diffico ltà!. Poi con un balzo felino d’inaspettata agilità, Anubis saltò sulla torretta continuando a stendere il suo taglio longitudinale. Nel giro di un minuto il carro armato M1 Abrams era stato tagliato a metà dal frontale al posteriore. Anubis SPARTAN 18942 gli diede un calcio e le due esatte metà del tank, caddero pesantemente ai lati.
34