Il buon pendolo naturale

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1/10/2018

NON EDIZIONI CHIP65C02

IL BUON PENDOLO NATURALE

http://mia-fantascienza.blogspot.com | Collana JDAB


✔Note Legalesi. Il webmaster 6502 & Terminetor Magnetico ha costruito un omaggio Amazing Stories –maggio 1933- in particolare al racconto “The Good Natured Pendulum” di Edward Everett Hale assemblando un plot remastering: l’obiettivo del racconto é intrattenere, divertire, incuriosire il lettore. In nessun caso sono collegate al testo o all’autore, le persone, enti, organizzazioni e quant'altro citato direttamente od indirettamente nel testo. È importante tenere presente che ogni riferimento esplicito od implicito a fatti o persone, enti, organizzazioni, eventi, circostanze future o presenti o passate che taluni lettori possono riconoscere od associare è del tutto casuale ed immaginario. L'ebook.pdf è no-profit, l’autore non persegue nessuno scopo di lucro o profitto diffondendo online il materiale assemblato. Il volume è liberamente stampabile in tutto od in parte, è inoltre distribuibile senza alcuna limitazione legale, purché non ne sia alterato il suo contenuto e siano rispettate le condizioni di Copyleft(by-nc-nd) A tale proposito ricordo che questo documento non è un sito d'informazione e nemmeno un risultato di un prodotto editoriale, l'ebook in PDF non contiene immagini di qualità, per cui la resa grafica dovrebbe essere alquanto limitata. L’ebook dovrebbe essere facilmente stampabile ed intuitivamente rilegabile o spillabile in un vero libro già correttamente impaginato. Le immagini non dovrebbero essere coperte da copyright, le ho trovate con google.images e le ho lasciate in RGB e convertite in bianco e nero a 96dpi per complicare la stampa. E’ possibile che altre foto reperite con google.images io le abbia sintetizzate artificialmente mantenendo l’RGB per gli scopi letterari, oppure degradate in scala di grigio. In ogni caso le fotografie restano di proprietà dei loro legittimi proprietari bla, bla, bla... Non è "garantita al limone" la resa grafica ed il processo di stampa di cui ogni utente ne assume la piena responsabilità. Il webmaster non si assume la responsabilità della completezza dell’informazioni pubblicate, dei problemi, danni di ogni genere che eventualmente possono derivare dall'uso proprio od improprio di tale file, dalla stampa, dall'interazione e/o download di quanto disponibile online. Tutti i marchi, loghi, organizzazioni citati direttamente od indirettamente sono di proprietà dei loro legittimi proprietari bla, bla, bla... tutelati a norma di legge dal diritto nazionale/internazionale, bla, bla, bla... legalmente registrati ecc... sì insomma dai!, non dite che non avete capito!.

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“Il buon pendolo naturale” stampato 1/10/2018 (v1.0) é in COPYLEFT(BY-NC-ND)

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➜ http://mia-fantascienza.blogspot.com

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Indice Prefazione: omaggio a Amazing Stories –maggio 1933- …………….… pag. 4

Capitolo 1-Il buon pendolo naturale ……………………….…… pag. 6

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Prefazione: omaggio ad Amazing Stories, maggio 1933

Questo ebook vuole essere un omaggio alla rivista Amazing Stories, Maggio 1933 in particolare al racconto “The Good Natured Pendulum” di Edward Everett Hale. In questo terzo anno della co llana JDAB ho deciso d’introdurre un nuovo tipo di racconti di fantascienza: la rimasterizzazione del racconto di SciFi. Questo genere di ebook avranno:

• una copertina sempre identica “10 e lode Amazing Stories rimasterizzato”, • un titolo diverso, ovviamente a seconda del racconto, • un’impaginazione interna differente rispetto ai tradizionali racconti JDAB, in modo che questo tipo di ebook abbia un gusto estetico più prossimo, al format delle storiche “Pulp Mags”. • La “rimasterizzazione” sarà una traduzione dall’americano all’italiano corrente, mantenendo fabula ed intreccio identico a quello del racconto originale che fu pubblicato nelle Pulp Mags. • Saranno ridotti all’essenziale gli interventi di editing con tagli o sintesi/adattament i, atti a sopprimere le part i prolisse o le divagaz ioni troppo lunghe ed inutili, che non potrebbero essere più idonee, ai gusti di un lettore del XXI°secolo. • A differenza dei racconti di fantascienza sin’ora elaborati nella collana JDAB (remix, remake, porting in mult i-trama) la rimasterizzazione non conterrà una rielaborazione artistica.

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Questo ebook fa parte della co llana JDAB-Joint Direct Attack Book, una serie di testi in PDF, composti da remix, porting in multitrama, remake, di tutti quei racconti di “Amazing Stories & Wonder Stories & IF worlds of science fiction� che sono meritevoli di una moderna rivisitazione SciFi, a mio gusto personale!. Saluti e buona lettura! Chip65C02


Capitolo 1

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Un vecchio orologio a pendolo, che era in un angolo di un’aula della scuola Parson Whipple, all’improvviso iniziò a ticchettare al doppio della normale velocità. Continuò così per 2 o 4 ore, per come normalmente si contano le ore in un orologio. Poi il pendolo tornò a ticchettare alla normale velocità per il resto del suo tempo di funzionamento. Questo orologio a pendolo non era mai stato aggiustato, Singleton ed io, eravamo gli unici ragazzi della scuola che sapevamo questo. Io non sto dicendo che al pendolo piaceva oscillare al doppio della normale velocità, io non sto dicendo che era il più bel pendolo che c’era rispetto agli

altri orologi a pendolo che erano a bordo della RMS Atlantic. Io non sto nemmeno dicendo che l’eroe di questa storia, è proprio questo orologio a pendolo. All’epoca avevo 14 anni, mentre oggi ne ho 56, quindi in media dovrei essere cambiato fisicamente almeno sei volte. da quando da quando avevo 14 anni. Avevamo preparato vari cesti, da poter usare come strutture per delle case sugli alberi. Poi c’eravamo fatti accompagnare a scuola in auto, ma fummo lasciati ai margini della strada vari isolati prima, per poterci incontrare con altri compagni di scuola che anche loro si recavano in classe. Giacchetto rosso disse


che c’era tutto il tempo che avremmo voluto, anche se Mr.Emerson fosse venuto in classe. Tuttavia era altrove, ma il punto fu che nonostante avessimo avuto tutto il tempo che noi avremmo vo luto, ne volevamo di più. Cioè voglio dire: se sei al 20 di Ottobre, e non esci da scuola sino alle 1 e poi pranzare, è difficile dopo pranzo per 14 ragazzini, correre nella strada dissestata che porta alla casa della nonna di Clapp, poi andare nel cortile prendere il cavallo e poi portarlo con le ceste che s i è portato per raggiungere il miglior posto dove crescono gli alberi e costruire una casa sugli alberi. E se pensate che tutto questo sia fattibile in appena 3 ore e mezzo, vi invito a provare, così vi ricrederete!. Per cui, io decisi di prendere tutto il tempo che ci sarebbe servito. La cara Miss Tryphosa disse che avrebbe servito il pranzo alle 12 e poi avremmo potuto lasciare la scuola. Noi domandammo il permesso ad Hackmatack, per noi era all’epoca un vecchio di 37 anni, ossia più giovane di 19 anni di quanto sia vecchio io oggi. Per avere il consenso di

Hackmatack domandammo a Sarah Clavers di poter andare a scuola alle 8 invece che alle 9, se noi ci fossimo alzati prima al mattino. Sarah annuì, anche perché le vacanze erano vicine, e con qualche bacio, ebbe subito a convincere il 7 vecchio 37enne Hackmatack, che non ebbe niente da ridire, sulla nostra entrata in aula alle 8. Nonostante questo, noi amici, decidemmo che sarebbe stato utile disporre di maggior tempo a nostra disposizione per il nostro progetto di costruzione di varie case sugli alberi. Martedì pomeriggio a lezione l’anziano professore Brereton ci parlò dei “dialoghi scientifici sul pendolo” e questo mi diede l’idea, di trovare un trucco per ricavarci quell’extratempo che noi ragazzi andavamo cercando, per il nostro progetto estivo segreto, delle case sugli alberi, costruite con cesti di vimini ripiegate. Martedì successivo, prima di colaz ione, mi recai all’orologio a pendolo che era a scuola, in un ora mo lto prima che arrivasse la ressa degli altri studenti, aprìi il vano, e modificai con un chiodo ed un


ferro da cavallo, il rateo di oscillazione del pendolo, che prese a scorrere al doppio della velocità normale!. Chiusi poi tende e finestre e m’allontanai dalla scuola, essendo riuscito nel mio intento. Poiché tutti a tutti gli scolari era garantito un piccolo incent ivo se arrivavano in classe 5 minuti prima dell’apertura delle lezioni, in poco tempo la classe fu riempita e poi iniziò la lezione, che corse via, veloce: prima un’introduzione su Voltaire, poi un po’ di Algebra, poi degli esercizi di grammatica che furono i 25 minuti più brevi che noi avessimo mai potuto sperimentare. Quindi ci fu un po’ di latino, un po’ di storia delle piramidi e degli imperatori romani. –E’ strano, il mio orologio da polso deve essersi fermatodisse Mr.Whipple che poi aggiunse – Ci sono mattine che scorrono via veloci, ed altre che letteralmente volano via!-. Fu così che corremmo a pranzo, ma Miss Tryphosa si scusò con noi, perché ancora non era riuscita a preparare il pranzo, per cui ci dette solo un po’ di patate al forno che era riuscita a cucinare. La mattina le era

volata via tra le mani, e non le era chiaro come fosse stato possibile che il tempo fosse volato via così rapidamente. Dopo pranzato, sgusciai via per tornare alla scuola, rimuovendo dal buon naturale pendolo, l’ago ed il ferro da 8 cavallo che avevo installato per accelerare il pendolo. L’orologio riprese a funzionare correttamente, tornando alla normale velocità. Corremmo alla nostra base tra gli alberi, a sfruttare un enorme capitale di tempo, da poter spendere al nostro progetto. Ci raggiunse anche Clapp e Perkins che riferirono che il dottore era passato dal corridoio della scuola, mettendosi ad osservare il funzionamento dell’orologio a pendolo che scandiva le ore della scuola. C’era una differenza di 2 ore tra l’orologio del dottore e l’orologio della pendola, che tuttavia sembrava funzionare correttamente, in quanto un minuto dell’orologio a pendolo, era sempre un minuto dell’orologio da taschino a molla. Il diavolo s’annida nei dettagli, quindi nella notte, m’intrufolai nella scuola, per portare indietro di due ore


l’orologio della pendola onde non destare sospetti. L’indomani a lezione Miss Tryphosa riprese la lez ione del pendolo e m’interrogò sul funzionamento del pendolo, chiedendomi quanto era lunga l’oscillazione di un pendolo – Radice quadrata di 60inches ossia 39.139- risposi. Allora Miss Tryphosa mi chiese come sarebbe stato possibile accelerare l’oscillazione di un pendolo, per ottenere una velocità doppia rispetto a quella normale. –Sarebbe stato necessario disporre di un pendolo lungo uguale alla radice quadrata di 5 mezzi.risposi con il sangue freddo che mi stava bollendo nelle vene. Ma allora Miss Trypohosa sapeva o non sapeva di quello che avevamo escogitato ieri?!. Miss Tryphosa aggiunse –Molto bene Brerton, oppure apporre il peso della pendola più in alto, avendo un filo lungo 1 piede ed un 1 quarto di inches.Singleton ed io ci guardammo restando nei nostri banchi, ma non dicemmo niente. Questo era il contenuto del biglietto che fu ritrovato sigillato dentro una busta incerata, contenente anche le

ultime volontà, di un anziano che ebbe a perire nel disastro del RMS Atlantic il 1 Aprile 1873.

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