la scommessa di Virginia

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27/1/2020

NON EDIZIONI CHIP65C02

LA SCOMMESSA DI VIRGINIA

http://mia-fantascienza.blogspot.com | Collana JDAB


✔Note Legalesi. Il webmaster 6502 & Terminetor Stories –settembre 1950- in Virginia dared” di Dallas l’obiettivo del racconto é lettore.

Magnetico ha costruito un omaggio Amazing particolare al racconto “You might say Ross assemblando un plot remastering: intrattenere, divertire, incuriosire il

In nessun caso sono collegate al testo o all’autore, le persone, enti, organizzazioni e quant'altro citato direttamente od indirettamente nel testo. È importante tenere presente che ogni riferimento esplicito od implicito a fatti o persone, enti, organizzazioni, eventi, circostanze future o presenti o passate che taluni lettori possono riconoscere od associare è del tutto casuale ed immaginario. L'ebook.pdf è no-profit, l’autore non persegue nessuno scopo di lucro o profitto diffondendo online il materiale assemblato. Il volume è liberamente stampabile in tutto od in parte, è inoltre distribuibile senza alcuna limitazione legale, purché non ne sia alterato il suo contenuto e siano rispettate le condizioni di Copyleft(by-nc-nd) A tale proposito ricordo che questo documento non è un sito d'informazione e nemmeno un risultato di un prodotto editoriale, l'ebook in PDF non contiene immagini di qualità, per cui la resa grafica dovrebbe essere alquanto limitata. L’ebook dovrebbe essere facilmente stampabile ed intuitivamente rilegabile o spillabile in un vero libro già correttamente impaginato. Le immagini non dovrebbero essere coperte da copyright, le ho trovate con google.images e le ho lasciate in RGB e convertite in bianco e nero a 96dpi per complicare la stampa. E’ possibile che altre foto reperite con google.images io le abbia sintetizzate artificialmente mantenendo l’RGB per gli scopi letterari, oppure degradate in scala di grigio. In ogni caso le fotografie restano di proprietà dei loro legittimi proprietari bla, bla, bla... Non è "garantita al limone" la resa grafica ed il processo di stampa di cui ogni utente ne assume la piena responsabilità. Il webmaster non si assume la responsabilità della completezza dell’informazioni pubblicate, dei problemi, danni di ogni genere che eventualmente possono derivare dall'uso proprio od improprio di tale file, dalla stampa, dall'interazione e/o download di quanto disponibile online. Tutti i marchi, loghi, organizzazioni citati direttamente od indirettamente sono di proprietà dei loro legittimi proprietari bla, bla, bla... tutelati a norma di legge dal diritto nazionale/internazionale, bla, bla, bla... legalmente registrati ecc... sì insomma dai!, non dite che non avete capito!.

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retro”

“You might say Virginia dared” stampato 27/1/2020 (v1.0) é in COPYLEFT(BY-NC-ND)

➜ http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/3.0/ 6502 & Terminetor Magnetico

➜ http://mia-fantascienza.blogspot.com

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Indice Prefazione: omaggio a Amazing Stories –Settembre 1950- …………...… pag. 4

Capitolo 1-La scommessa di Virginia …….….…………….…..…… pag. 6

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Prefazione: omaggio ad Amazing Stories, settembre 1950

Questo ebook vuole essere un omaggio alla rivista Amazing Stories, settembre 1950 in particolare al racconto “You might say, Virginia dared” di Dallas Ross. In questo quarto anno della co llana JDAB ho deciso di continuare nella diffusione della rimasterizzazione del racconto di SciFi per proporre fabule di Scifi ancora gradevoli, a mio avviso, per un pubblico del XXI seco lo. Questo genere di ebook continuerà ad avere:

• una copertina sempre identica “10 e lode Amazing Stories rimasterizzato”, • un titolo diverso, ovviamente a seconda del racconto, • un’impaginazione interna differente rispetto ai tradizionali racconti JDAB, in modo che questo tipo di ebook abbia un gusto estetico più prossimo, al format delle storiche “Pulp Mags”. • La “rimasterizzazione” sarà una traduzione dall’americano all’italiano corrente, mantenendo fabula ed intreccio identico a quello del racconto originale che fu pubblicato nelle Pulp Mags. • Saranno ridotti all’essenziale gli interventi di editing con tagli o sintesi/adattament i, atti a sopprimere le part i prolisse o le divagaz ioni troppo lunghe ed inutili, che non potrebbero essere più idonee, ai gusti di un lettore del XXI°secolo.

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• A differenza dei racconti di fantascienza sin’ora elaborati nella collana JDAB (remix, remake, porting in mult i-trama) la rimasterizzazione non conterrà una rielaborazione artistica.

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Questo ebook fa parte della co llana JDAB-Joint Direct Attack Book, una serie di testi in PDF, composti da remix, porting in multitrama, remake, di tutti quei racconti di “Amazing Stories & Wonder Stories & IF worlds of science fiction” che sono meritevoli di una moderna rivisitazione SciFi, a mio gusto personale!. Saluti e buona lettura! Chip65C02


Capitolo 1

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Al portellone d’entrata dell’astronave, l’addetto commentò sarcastico-abbiamo una donna a bordo!-. Eravamo a meno 15 minuti nel conteggio per il decollo del razzo, ed io ancora stavo pensando alle parole del governatore e del senatore che erano passate in video, all’entrata della piattaforma della mia astronave. Questo era l’ottavo razzo diretto su Marte, c’erano a bordo celebrità, bande musicali, giornalisti della carta stampata e televis ione, tutti diretti su Marte. Io dissi –Che cosa ha detto l’addetto allo sportello poco fa?-.-Una donna a bordo, era un messaggio per il capitano dell’astronave, la donna ha portato dei waffles per il capitano- mi rispose lo

Stewart. –Waffles per me?! Sono il mio frutto preferito, anche se, non gli ho ordinati!poi aggiunsi.[…] -assicurati che la donna scenda, tra 3 minuti dobbiamo decollare!-. Io ero leggermente in pensiero per i nuovi serbatoi del carburante che avevano installato nel razzo. Erano stati costruiti dalla stazione spaziale e non sulla Terra. Dopo quattro ore, lasciai temporaneamente la cabina comando, con Jensen il mio aiutante, noi scendemmo in sala ufficiali, io avevo in mente i waffles che m’avevano portato. […] –L’avete trovata poi la ragazza dei waffle?- chiesi all’addetto ai passeggeri. –No signore, ho cercato da tutte le parti, non è nemmeno nel cargo. Penso che sia scesa dall’astronave, pochi


minuti prima del decollo-. La cabina per l’equipaggio di vo lo, era simile per dimensioni a quelle di una cabina di un treno, incluso un bagno piccolissimo: le dimensioni erano esigue, ma considerando che era un habitat ricavato dentro ad un razzo, lo spazio era mo lto grande. C’era del caffè, ma era freddo, ed infine c’erano i famosi “waffles”. Erano freddi anche questi, ma squisiti, pensai che chiunque l’avesse preparati era certamente un’artista in cucina, perché erano i miglior waffle che avessi mai mangiato. Jensen s’alzò per andare in bagno, e dentro vi trovò in piedi, la ragazza dei waffle che s’era nascosta dentro al bagno, nel vano equipaggio!. –Santo cielo!- esordì Jensen che poi aggiunse –Signorina, si rende conto di dove è?-. -Sì signore- rispose pronta la ragazza. La ragazza aveva un viso dai lineamenti morbidi e dolci, occhi azzurri, aveva i capelli corti e non particolarmente ordinat i rispetto a quanta cura le donne di oggi spendano tempo e danari, per averli in perfetto

ordine. Aveva un po’ l’espressione di una bambina, che sapeva d’aver fatto qualcosa che forse non avrebbe dovuto fare!. Presi la parola chiedendole il nome –Mi chiamo Virginia Swabola Cotyowski, non sono sposata-. -Ok, Signorina Cotyowski…iniziò Jensen, che fu interrotto dalla ragazza che disse – Chiamatemi pure Ginny-. […] -Che cosa ci fa signorina, su un’astronave diretta su Marte, dove l’equipaggio è composto da 60 uomini, mentre lei è una donna!- chiese Jensen. –Sono quì a causa di Sue, la collega che lavora al caffè assieme a me, chiedetelo al capitano!- rispose Ginny, mentre alla fine della frase, si morse la lingua. […] –Ma che c’entro io?- risposi con un tono di voce un po’ alterato. –Sue, la mia amica è andata in Alaska, mi ha detto che là ci sono molti uomini disposti a sposare una ragazza, un rapporto di 1 a 10, mentre su Marte la cosa è ancora meglio: 1 a 100, è quindi un buon posto dove andare per una ragazza, che cerchi marito!. Insomma, su Marte non c’è competizione!-.

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–In altre circostanze, sarei solidale con le sue opinione signorina, ma il fatto è che in quest’astronave ci sono 60 uomini, staremo 258 giorni nello spazio!- risposi con tono molto adirato. Poi aggiunsi – Quest’astronave non è una nave da crociera per anime solitarie, la nostra cacciatrice di mariti, se ne starà confinata sempre in questa stanza!. Non voglio problemi o contatti con l’equipaggio!. Signorina Ginny, le proibisco categoricamente di lasciare questo locale, per i prossimi 258 giorni!-. […] __________ Quando l’astronave atterrò, accompagnai Ginny dal governatore di Marte. La ragazza s’era comportata bene quando era stata a bordo della mia astronave, non aveva creato problemi, ino ltre aveva una notevole esperienza di cucina, avendo lavorato a lungo nel ristorante e poi dopo nel caffè dello spazioporto. Quando il governatore la vide, andò su tutte le furie!. –E’ una donna!, è la prima ed unica donna presente su Marte!- esordì il governatore di Marte, mettendosi le mani nei

capelli. […] Poi il governatore disse tutto d’un fiato – Signorina Ginny, lei non può restare quì, deve capire che Marte è un’area di lavoro, offriamo ai coloni che vengono a lavorare su Marte, dei fantastici salari, una buona 8 assicurazione previdenziale e medica, due biglietti gratis da Marte: uno per l’arrivo, l’altro per la partenza. Non siamo attrezzati su Marte, per offrire altro!. Inoltre la compagnia ha speso 10 milioni di dollari, in pubblicità per far venire su Marte la famosa attrice Marsha Malloy il prossimo anno!. Solo Marsha Malloy sarà la prima donna su Marte. Ma se presso Marte, c’è già la signorina Ginny, allora tutta la campagna pubblicitaria andrà perduta, in termine d’interesse mediatico!disse il governatore, pensando così di poter chiudere il caso in poche battute. –Niente di personale signorina Ginny, è solo una questione di affari!-. Entrai nella discussione dicendo –Ok, Miss Ginny non è mai sbarcata ufficialmente su Marte. Io la riporterò sulla Terra, rimettendola a bordo dell’astronave. Questa cosa non è mai accaduta!. Nessuno


sa che Miss Ginny è su Marte, la campagna pubblicitaria della compagnia è salva!-. -Va bene!, se non mi volete, allora me ne tornerò sulla Terra- disse sconsolata Ginny. Per il momento la ragazza fu impiegata come addetta alla caffetteria di Marte, in attesa che la mia astronave fosse pronta per salpare nuovamente per la Terra. Dovevo attendere che il pianeta Marte tornasse ad essere in opposizione alla Terra, ossia alla minima distanza con la Terra, a causa delle differenti orbite, descritte nel sistema solare dai due pianet i. Tutti gli uomini di Marte andarono immediatamente a pranzo nel caffè di Ginny, la ragazza in appena due mesi, guadagnò così tante mance che fu capace d’aprire un proprio ristorante su Marte. Ovviamente ogni giorno, Ginny aveva il pienone!. Sulla Terra, ancora nessuno sapeva che era stata Ginny la prima donna su Marte, dato che l’attrice Marsha Malloy era ancora sulla Terra, sarebbe salpata tra 9 mesi, con il prossimo shuttle. Il governatore, per mantenere

l’ordine proibì a Ginny di tessere rapporti amorosi con gli operai di Marte, la ragazza seguì scrupolosamente gli ordini del governatore. _____________ Ginny era una gran brava ragazza, ai fornelli era davvero brava, era una donna autonoma e la testa apposto, insomma aveva tutto quello che un uomo desiderasse: il suo cognome era però davvero pessimo, fu così che la sposai, ma le imposi di cambiare nome, perché il cognome Cotyowski era davvero impronunciabile!. Suonava molto meglio, Virginia Dare Smith: ovviamente Smith, era il mio cognome!. Tornando alla storia, in breve tempo avemmo un bambino: nacque su Marte, il nostro bimbo era sano, non aveva malattie!. Questa fu la migliore pubblicità per la co mpagnia mineraria, piuttosto dell’idea di portare l’attrice Marsha Malloy. Era chiaro a tutti, che su Marte, l’umanità poteva vivere e prosperare, le famiglie dei minatori acquistarono in massa

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i biglietti della compagnia e rapidamente giunsero a colonizzare Marte. […] Che accadde a Marsha Malloy?!. Virginia Dare Smith le rubò la scena, la fama dell’attrice Marsha Malloy cadde dalle stelle alle stalle in pochissimo tempo. La compagnia mineraria diede distedda anche del contratto milionario con la star, non la portò mai su Marte. L’attrice finì rapidamente disoccupata, perché sulla Terra tutti i mass media parlavano della mia Ginny. Marsha Malloy fu poi così costretta ad accettare il vecchio lavoro di Ginny allo spazioporto sulla Terra, perché al bar dello spazioporto le mance erano molto più alte, di quelle dei ristoranti che erano davanti agli studios cinematografici.

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