il segreto della cupola misteriosa

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30/4/2020

NON EDIZIONI CHIP65C02

IL SEGRETO DELLA CUPOLA MISTERIOSA

http://mia-fantascienza.blogspot.com | Collana JDAB


✔Note Legalesi. Il webmaster 6502 & Terminetor Magnetico ha costruito un omaggio Amazing Stories –gennaio 1951- in particolare al racconto “The Secret of the death dome” di Walter M. Miller jr. assemblando un plot remastering: l’obiettivo del racconto é intrattenere, divertire, incuriosire il lettore. In nessun caso sono collegate al testo o all’autore, le persone, enti, organizzazioni e quant'altro citato direttamente od indirettamente nel testo. È importante tenere presente che ogni riferimento esplicito od implicito a fatti o persone, enti, organizzazioni, eventi, circostanze future o presenti o passate che taluni lettori possono riconoscere od associare è del tutto casuale ed immaginario. L'ebook.pdf è no-profit, l’autore non persegue nessuno scopo di lucro o profitto diffondendo online il materiale assemblato. Il volume è liberamente stampabile in tutto od in parte, è inoltre distribuibile senza alcuna limitazione legale, purché non ne sia alterato il suo contenuto e siano rispettate le condizioni di Copyleft(by-nc-nd) A tale proposito ricordo che questo documento non è un sito d'informazione e nemmeno un risultato di un prodotto editoriale, l'ebook in PDF non contiene immagini di qualità, per cui la resa grafica dovrebbe essere alquanto limitata. L’ebook dovrebbe essere facilmente stampabile ed intuitivamente rilegabile o spillabile in un vero libro già correttamente impaginato. Le immagini non dovrebbero essere coperte da copyright, le ho trovate con google.images e le ho lasciate in RGB e convertite in bianco e nero a 96dpi per complicare la stampa. E’ possibile che altre foto reperite con google.images io le abbia sintetizzate artificialmente mantenendo l’RGB per gli scopi letterari, oppure degradate in scala di grigio. In ogni caso le fotografie restano di proprietà dei loro legittimi proprietari bla, bla, bla... Non è "garantita al limone" la resa grafica ed il processo di stampa di cui ogni utente ne assume la piena responsabilità. Il webmaster non si assume la responsabilità della completezza dell’informazioni pubblicate, dei problemi, danni di ogni genere che eventualmente possono derivare dall'uso proprio od improprio di tale file, dalla stampa, dall'interazione e/o download di quanto disponibile online. Tutti i marchi, loghi, organizzazioni citati direttamente od indirettamente sono di proprietà dei loro legittimi proprietari bla, bla, bla... tutelati a norma di legge dal diritto nazionale/internazionale, bla, bla, bla... legalmente registrati ecc... sì insomma dai!, non dite che non avete capito!.

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“Il segreto della cupola misteriosa” stampato 30/4/2020 (v1.0)é in COPYLEFT(BY-NC-ND)

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➜ http://mia-fantascienza.blogspot.com

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Indice Prefazione: omaggio a Amazing Stories –Gennaio 1951- …………...… pag. 4

Capitolo 1-Il segreto della cupola della morte …….…..…… pag. 6

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Prefazione: omaggio ad Amazing Stories, Gennaio 1950

Questo ebook vuole essere un omaggio alla rivista Amazing Stories, gennaio 1950 in part icolare al racconto “The Secret of the death dome” di Walter M.Miller jr. In questo quarto anno della co llana JDAB ho deciso di continuare nella diffusione della rimasterizzazione del racconto di SciFi per proporre fabule di Scifi ancora gradevoli, a mio avviso, per un pubblico del XXI seco lo. Questo genere di ebook continuerà ad avere:

• una copertina sempre identica “10 e lode Amazing Stories rimasterizzato”, • un titolo diverso, ovviamente a seconda del racconto, • un’impaginazione interna differente rispetto ai tradizionali racconti JDAB, in modo che questo tipo di ebook abbia un gusto estetico più prossimo, al format delle storiche “Pulp Mags”. • La “rimasterizzazione” sarà una traduzione dall’americano all’italiano corrente, mantenendo fabula ed intreccio identico a quello del racconto originale che fu pubblicato nelle Pulp Mags. • Saranno ridotti all’essenziale gli interventi di editing con tagli o sintesi/adattament i, atti a sopprimere le part i prolisse o le divagaz ioni troppo lunghe ed inutili, che non potrebbero essere più idonee, ai gusti di un lettore del XXI°secolo.

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• A differenza dei racconti di fantascienza sin’ora elaborati nella collana JDAB (remix, remake, porting in mult i-trama) la rimasterizzazione non conterrà una rielaborazione artistica.

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Questo ebook fa parte della co llana JDAB-Joint Direct Attack Book, una serie di testi in PDF, composti da remix, porting in multitrama, remake, di tutti quei racconti di “Amazing Stories & Wonder Stories & IF worlds of science fiction” che sono meritevoli di una moderna rivisitazione SciFi, a mio gusto personale!. Saluti e buona lettura! Chip65C02


Capitolo 1

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I marziani giunsero sulla Terra con una grossa cupola, atterrarono nel deserto e là rimasero fermi ad osservarci. La Terra era il loro zoo, la loro cupola, era il loro cesto. […] La loro missione era oscura, gli alieni on attaccarono ma nemmeno offrirono la loro amicizia ai terrestri. Gli alieni rimasero silenziosi, per 10 anni la vita continuò sulla Terra, come in una cupola di vetro, la gente dei villaggi vicini era stanca di questa storia sulla cupola aliena!. I marziani rapivano i curiosi che s’avvicinavano alla loro cupola, li usavano per misteriosi scopi, che restavano celati dentro la loro cupola. I militari mantennero la calma, delle città crebbero lungo i margini del deserto, c’erano

lavori e vita tranquilla, bastava ignorare la cupola marziana. […] Furono poi trovati dei cadaveri, nei pressi del deserto: erano stati sezionati, poi dalla cupola marziana furono richieste delle informazioni sulla cultura terrestre e sulla bio logia umana. Il governo, diffuse la storia e tante informaz ioni eterogenee sullo stile di vita terrestre: in risposta dalla cupola marziana, furono emesse trasmissioni radio che narravano lo stile di vita marziano, il quale era simile agli insetti, erano disciplinati, educati e curiosi, il loro mondo era privo di sesso, lo stile di vita marziano era quasi ascetico e zen, in confronto con quello terrestre. I marziani andavano a letto, poi


s’addormentavano e le loro cellule si sdoppiavano per “meiosi” per cui l’indomani mattina c’erano due soggetti, diversi, che però condividevano gli stessi ricordi. […] Alcuni strizzacervelli terrestri, proposero la teoria che i marziani non avessero subconscio, forse la loro mente operava solo a livello conscio. Ma quest’idea, rimase solo una teoria cervellotica terrestre, che non poteva essere provata scientificamente!. _____________ Un giorno, accadde che un giorno furono trovati vari altri numerosi morti, nel deserto intorno alla cupola marziana!. Tra i deceduti, c’erano anche degli agenti della polizia speciale che controllavano la cupola, pattugliando da lontano. I militari investigarono, s’ebbero altre misteriose morti tra i militari. […] I cadaveri trovati nel deserto erano tutti senza sangue, nonostante fossero stati sotto il sole del deserto, i feretri apparivano freschi come rose. […] Jerry era un sergente, il secondo militare mandato ad investigare sulla faccenda, dopo che il primo (il

suo migliore amico) era stato trovato morto. ____________ Il colonnello Becks aveva il viso rugoso, era rude e spartano nei modi, voleva sapere cosa bolliva in pentola dentro la cupola marziana. […] Pose sull’allerta il sergente Jerry Harrinson, inviandolo in missione segreta. Il colonnello disse che i marziani potevano fare il lavaggio del cervello, od anche svuotare la mente umana, dei propri ricordi. Il sergente Harrinson doveva stare in campana […] ______________ Il sergente Jerry Harrinson salì a cavallo di mattina presto, silenziosamente ebbe a controllare a distanza, in pieno giorno, tutto il perimetro della grande cupola marziana. Era un’impenetrabile struttura, una cupola metallica grigia, splendente come l’argento. Non c’erano finestre, non c’erano oblò, non c’era niente di terrestre. Non accadde niente al sergente, il quale si chiedeva tra se, per quanto tempo ancora avrebbe potuto gironzolare intorno alla cupola, prima che i marz iani

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diventassero curiosi, nei suoi confronti?!. […] Il militare s’accampò prima del tramonto su un promontorio, nei pressi della cupola, il militare strinse nervosamente tra le mani il suo Tommygun, mentre osservava il cielo che da celeste diventava rosso, in un tramonto imminente, mentre la cupola irraggiata dal sole calante, si colorò anch’essa di rosso. […] Il militare prese la radio e diede la propria posizione al campo base. La sua trasmissione radio fu interrotta da una voce metallica, che chiese informazioni su Betty Willis. Betty Willis era la moglie del suo amico, il commilitone che era stato mandato ad investigare sulla faccenda e che era stato trovato morto, la moglie quando lo aveva saputo, aveva dato di matto, dal dolore!. […] Per la prima volta il sergente Harrinson poteva parlare direttamente con degli alieni della cupola. Era una buona opportunità, per scoprire cosa diavolo stesse bollendo dentro quell’enorme pentola rovesciata. […] Gli alieni stavano cercando di

fabbricare degli ibridi alieniumani, ma volevano fare delle modifiche genetiche, in modo da avere il controllo di ogni nascituro, programmandone opportune modifiche genetiche. Programmare e bloccare e manipolare i meccanismi genetici dell’ereditarietà terrestre, questo appariva l’obiettivo marziano!. L’idea di fabbricare un organismo vivente, spaventò il sergente Harrinson, il quale non sapeva se la conversazione avuta per radio, aveva un contenuto genuino oppure se erano tutte fandonie. […] Se fosse stato vero, dalla cupola aliena avrebbero potuto farlo fuori in ogni momento, la loro tecnologia era molto al di là, di quanto i terrestri avevano come armi sulla Terra. […] ____________ Gli appunti cartacei, scritti in una picco la agenda, che il colonnello Beck aveva dato ad Harrinson erano spaventosi, tuttavia aiutarono il militare a non addormentarsi davanti al fuoco quella notte. La cupola pareva di metallo, ma l’acido non produceva effetti; curiosamente quello che pareva metallo alieno, non era

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un conduttore d’elettricità ma era un potente isolante. Il materiale alieno aveva una grande potenza dissipativa, potendo aspergere milioni di BTU di energia per gradi Fahrenheit per ore. Le pallottole non penetravano la struttura, ma potevano esserne attratte come su un magnete. Queste erano state le scoperte di un professore di Princeton che aveva provato a studiarla, pianificando picco li esperiment i da remoto, supportati dal genio militare. Dallo studio della cultura aliena trasmessa via radio, si comprendeva che i marziani non avevano corde vocali, non conoscevano l’ira e nemmeno l’odio, le loro sinapsi erano così dense da creare un campo magnetico, essendo esseri telepat ici. […] ____________ L’indomani mattina il sergente Harrinson tornò a salire a cavallo, continuando a gironzolare da solo, intorno a questa enorme cupola. Forse i marziani stavano giocando con lui al gatto ed al topo?. […] –Bastardi!, fate qualcosa!- urlò forte ed a gran voce, il militare che si rivolse furioso contro la

cupola, dato che più passava il tempo e più il militare si sentiva un topo e non il gatto che doveva fare da scout, in una ricognizione silenziosa. […] All’improvviso s’apri un portello, il militare forse spaventato oppure reagendo d’istinto, sparò con il proprio mitra, beccando in pieno l’alieno!. Era una creatura senza testa, di color rosa, c’era una linea rossa che divideva esattamente a metà il corpo. Era stato detto che gli alieni erano privi di sesso, ma da quello che poteva vedere, l’essere a cui aveva sparato era una femmina. […] Il militare si grattò la testa, forse solo le femmine potevano riprodursi per “meiosi” ma non i maschi alieni?. Ma perché gli alieni avevano mentito, perché gli alieni volevano creare ibridi alieni-umani?. […] Un forte ed inatteso vento, spazzò la piana, la radio del militare gracchiò, il militare rispose, contestualmente l’aliena che pensava d’aver ucciso scomparve. –Perché sei così violento? Perché sei così arrabbiato? Cosa ti tormenta?chiese la voce aliena dalla

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radio, dal t imbro metallico. –Mi ha mandato il governo ad investigare!- rispose il militare. […] Il sergente Harrinson ebbe un forte crampo, che bloccò tutti i suoi muscoli, in un attimo non fu più capace di muoversi. […] Ricomparve l’aliena femmina, che evidentemente non era morta, e disse che il sergente era fortemente disidratato e necessitava d’acqua terrestre. […] Il militare si ritrovò senza sapere come ci fosse arrivato, dentro ad un corridoio metallico, che poi lo ebbe a condurre in un ambiente circo lare. Una voce femminile riecheggiò nella sua mente, disse che sarebbe stato reidratato con acqua terrestre, poi il militare sarebbe stato posto a dormire, dato che i suoi segni biologici indicavano che era stanco. Era tutto vero, il militare sapeva che non aveva dormito, la notte precedente!. […] Come gli insetti, gli alieni respiravano dalla pelle, la loro idratazione seguiva un ciclo biologico diverso da quello degli esseri umani. […]. C’era forte interesse alieno nel comprendere il sistema

immunitario umano, poteva essere un utile strumento per poter sconfiggere un pericoloso virus alieno, a cui gli alieni non avevano cura, a cui però gli esseri umani sembravano essere quasi immuni. Oppure era forse il contrario?! C’erano patologie aliene pericolose per i terrestri, e quindi gli alieni studiavano le reazioni umane, per evitare una pandemia?!. Era difficile ricordare la vera storia! Le due versioni si confondevano nella mente, sfumando via, come la nebbia al sole del mattino. […] ____________ Comunque, quello che era certo, era che i marz iani erano degli ottimi biologi. Avevano prelevato campioni bio logici dal sergente Harrinson, quanto dalla donna Betty Willis (che era stata rapita). I due terrestri erano così diventati inutili, furono quindi rilasciati dagli alieni. Betty Willis ed il sergente Jim Harrinson, adesso si trovavano in pieno deserto, era notte avanzata, osservavano da una

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notevole distanza, la cupola aliena che divenne lucente, poi decollò sparendo rapidamente nello scuro cielo stellato. […] Era 10 anni che non pioveva nel deserto, così all’improvviso, esplose un forte temporale, che iniziò a far cedere grossi goccioloni di pioggia, in quell’arido deserto!.

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