28/4/2016
NON EDIZIONI CHIP65C02
THE MACHINE OF DESTINY
http://mia-fantascienza.blogspot.com | Collana JDAB
✔Note Legalesi. Il webmaster 6502 & Terminetor Magnetico ha costruito un omaggio Wonder Stories -estate 1931- in particolare al racconto “The machine of destiny” di U.G.Mihalakis, assemblando un plot remix: l’obiettivo del racconto é intrattenere, divertire, incuriosire il lettore. In nessun caso sono collegate al testo o all’autore, le persone, enti, organizzazioni e quant'altro citato direttamente od indirettamente nel testo. È importante tenere presente che ogni riferimento esplicito od implicito a fatti o persone, enti, organizzazioni, eventi, circostanze future o presenti o passate che taluni lettori possono riconoscere od associare è del tutto casuale ed immaginario. L'ebook.pdf è no-profit, l’autore non persegue nessuno scopo di lucro o profitto diffondendo online il materiale assemblato. Il volume è liberamente stampabile in tutto od in parte, è inoltre distribuibile senza alcuna limitazione legale, purché non ne sia alterato il suo contenuto e siano rispettate le condizioni di Copyleft(by-nc-nd) A tale proposito ricordo che questo documento non è un sito d'informazione e nemmeno un risultato di un prodotto editoriale, l'ebook in PDF non contiene immagini di qualità, per cui la resa grafica dovrebbe essere alquanto limitata. L’ebook dovrebbe essere facilmente stampabile ed intuitivamente rilegabile o spillabile in un vero libro già correttamente impaginato. Le immagini non dovrebbero essere coperte da copyright, le ho trovate con google.images e le ho lasciate in RGB e convertite in bianco e nero a 96dpi per complicare la stampa. E’ possibile che altre foto reperite con google.images io le abbia sintetizzate artificialmente mantenendo l’RGB per gli scopi letterari, oppure degradate in scala di grigio. In ogni caso le fotografie restano di proprietà dei loro legittimi proprietari bla, bla, bla... Non è "garantita al limone" la resa grafica ed il processo di stampa di cui ogni utente ne assume la piena responsabilità. Il webmaster non si assume la responsabilità della completezza dell’informazioni pubblicate, dei problemi, danni di ogni genere che eventualmente possono derivare dall'uso proprio od improprio di tale file, dalla stampa, dall'interazione e/o download di quanto disponibile online. Tutti i marchi, loghi, organizzazioni citati direttamente od indirettamente sono di proprietà dei loro legittimi proprietari bla, bla, bla... tutelati a norma di legge dal diritto nazionale/internazionale, bla, bla, bla... legalmente registrati ecc... sì insomma dai!, non dite che non avete capito!.
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“The machine of destiny” stampato 28/4/2016 (v1.0) é in COPYLEFT(BY-NC-ND)
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Indice Prefazione: omaggio a Wonder Stories Estate 1931…………………... pag. 4
Capitolo 1-Scramble dalla base di Decimomannu………. pag. 6 Capitolo 2-The Machine of Destiny ………..…………….……. pag. 10
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Prefazione: omaggio a Wonder Stories, estate 1931
Questo ebook vuole essere un omaggio alla rivista Wonder Stories estate 1931 in partico lare al racconto “The Machine of Destiny” di U.G. Mihalakis.
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Il plot originario è così sintetizzabile: un investigatore privato accetterà di raccogliere informazioni su un misterioso incidente aereo, accaduto nel deserto. Nel relitto oltre a trovare nessun superstite, l’investigatore reperirà misteriosi scritti, probabilmente redatti poco prima che l’aereo cadesse al suolo. William Noone (uno dei passeggeri deceduti nell’incidente aereo, fu autore delle sue ult ime memorie) narrò che prima di morire sull’incidente aereo ebbe a rispondere ad un criptico annuncio di un giornale locale. Noone conobbe il dr. Magyarkanisza ideatore e costruttore dell’Augur. L’Augur era una macchinario che prelevava dal sesto senso dell’uomo, il personale destino di ciascun individuo, inferendo la futura causa di morte, se e solo se fosse accaduta entro un anno. Lo scopo del dr. Magyarkanisza nel suo criptico annuncio, era di verificare quanto efficace fosse stata la sua
invenzione. L’Augur sentenziò a Mr. Noone un incidente mortale in fonderia, che in effetti accadde ma senza uccidere il giovane. Noone si recò nel laboratorio del dr. Magyarkanisza, convinto che questo era un demone, quindi uccise l’inventore, distruggendo l’Augur. Noone fuggì proprio dove le ult ime parole del defunto dr. Magyarkanisza gli avevano suggerito di non andare nelle prossime 24 ore, dopo l’apparente errore di previsione dell’Augur. L’aereo prese una rotta verso Est, dopo poco tempo dal decollo ebbe un 5 misterioso blocco ai motori, precipitò nel deserto causando la morte di tutti i suoi passeggeri. Come il lettore potrà scoprire leggendo questo piccolo testo, la suggestione dell’esistenza di una macchina che possa elaborare il destino, lo spettro di velivoli con incidenti aerei sono tutti elementi presenti nel racconto, che però ha una fabula completamente diversa.
Questo ebook fa parte della co llana JDAB-Joint Direct Attack Book, una serie di testi in PDF, composti da remix, porting in multitrama, remake, di tutti quei racconti di “Amazing Stories & Wonder Stories & IF worlds of science fiction” che sono meritevoli di una moderna rivisitazione SciFi, a mio gusto personale!. Saluti e buona lettura! Chip65C02
Capitolo 1-Scramble Alla base aerea di Decimo mannu c’era un’insolita calma, causata anche dalla pesante calura estiva, nell’aria si respirava una fervente attesa: entro poche ore sarebbe stata visibile dalla base una bella eclisse solare. Il personale tecnico passeggiava tranquillo e rilassato per la pista, avendo già in testa gli occhiali oscurati e le macchine fotografiche, per immortalare il bell’evento naturale. 6
Erano quattro gli intercettori equipaggiati in prima allerta: un biposto e tre monoposto F104S, tre intercettori erano sulla pista mentre il quarto era parcheggiato nel proprio bunker di cemento. Carburanti e missili erano già stati installati su tutti i mezzi, i cinque piloti sostavano in una casamatta poco distante, intenti a passare le loro 8 ore, in turno di reazione immediata. -Scramble!, Scramble!, Scramble! Tutti gli intercettori in decollo sulla pista 2, questa non è un’esercitazione, chiamata di reazione immediata!, tutti gli intercettori al decollo dalla pista 2, chiamata di reazione immediata!, questa non è un’esercitazione, Scramble!, Scramble!, Scramble!I cinque piloti corsero fuori dal bunker e raggiunsero i loro mezzi, in pochi minuti il personale di terra iniziò le procedure per avviare i motori degli F104S ma fu subito chiaro che non tutti i quattro intercettori avrebbero potuto decollare!. Il TF104 biposto ebbe un guasto improvviso al sistema idraulico e furono bloccate le operazioni d’accensione: si era rotto un manicotto del motore, tutto l’olio dei sistemi idraulici colava impietosamente sulla pista. Gli altri tre F104 invece accesero i loro motori senza problemi, poi decollarono rapidamente dalla pista di Decimomannu, dando
manetta ai post-combustori di bordo, per prendere quota nel minor tempo possibile.
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-Delta November a Foxtrot 1,2,3, vettorizzare su SierraSierraEcho in 3-5-0, quota 9000, velocità 1.5 Mike, tempo d’intercettazione +10 minuti, cambiare frequenza su Tango Hotel, mantenere silenz io radio, Backup da Grosseto a +12minuti, priorità 1 in reazione immediata, ripeto: priorità 1 in reazione immediata, Zulu da ident ificare od ingaggiare, passo-
Era roba seria!, il messaggio comunicato dall’operatore della base era mo lto grave, era scoccato da terra anche l’allarme d’allerta generale, altri intercettori da Grosseto si sarebbero alzati, ma avrebbero raggiunto i Diavo li Rossi di Decimomannu solo 12 minuti dopo la loro intercettazione, perché gli F104 della base sarda, erano i più vicini sull’oggetto Zulu che era in movimento da Sud verso NordOvest.
I tre F104 presero rapidamente quota quando all’improvviso due dei tre F104 accusarono dei gravi guasti. Foxtrot 1 ebbe un guasto al sistema idraulico destro, con un ipersostentatore che era mal funzionante e l’assetto di volo era difficile da mantenere. Date le deficienze aereo-dinamiche del velivolo, l’F104 era pericoloso da pilotare. Ino ltre l’avionica di bordo non riusciva a disattivare la sicura dei due missili aria-aria Aspide, per cui i sistemi d’arma non erano operativi. Foxtrot 3 accusò invece un guasto improvviso al motore, la temperatura stava salendo rapidamente, il raffreddamento interno era mezzo guasto e l’F104 non avrebbe potuto procedere a velocità supersonica essendosi acceso il Master Engine A larm. I due F104 virarono mestamente tornando alla base di Decimomannu, in quanto non operativi per una missione d’intercettazione. Rimase solo Foxtrot 2, ossia l’F104 del capitano Maltelli che per il momento non accusava guasti al proprio spillone, così il velivolo continuò rapido nella sua rotta d’intercettazione.
Durante il vo lo, subentrò un drastico cambiamento meteorologico, l’eclisse di sole trasformò il giorno in notte, il fenomeno sarebbe durato solo pochi minuti e non impensierì il capitano Maltelli, che continuò a volare ad 1.5Mach mentre sporadicamente accendeva il proprio radar per pochi attimi, per scansionare cosa vi fosse davanti a lui. L’avionica dell’F104 era sempre stata modesta e non era mai stata aggiornata, il radar aveva una vis ibilità di appena 15km e non era un hardware dei migliori, dato che era assai vulnerabile alle
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contromisure elettroniche nemiche. Inoltre l’avionica dell’F104 non poteva sfruttare le massime capacità dei 40km di gittata dei missili aria-aria Aspide, dato che il radar non illuminava bersagli oltre i 15km. Considerando che l’F104 era un intercettore puro dove le missioni Behind Visual Range avrebbero dovuto essere le più idonee al velivolo, dato che l’F104 aveva anche modeste capacità di dog-fight, il capitano Maltelli era tristemente cosciente di volare su una bara volante obsoleta, con scarse capacità offensive, essendo il suo velivo lo palesemente inadeguato ai primi anni novanta.
Nessuno all’AMI aveva immaginato di passare agli affidabili e potenti mult iruolo Northrop F20 nell’attesa dell’arrivo dell’EFA Eurofighter. Il risultato fu che la difesa aerea italiana per svariati decenni fu sorretta dai vetusti F104, aerei del destino con molte ore di vo lo, con gravi malfunzionamenti, mortali cedimenti strutturali, che causarono un’ecatombe silenziosa di piloti italiani.
I nuovi FIAT-EMBRADER AMX Ghibli comprat i dall’AMI, avevano problemi al motore, difetti ai sedili eiettabili, inoltre erano velivoli non idonei al bombardamento tattico ad alta o bassa quota, dato che erano vulnerabili alle batterie SAM. Inoltre i velivoli AMX Ghibli
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erano subsonici e non capaci d’intercettare un aereo da trasporto, figuriamoci dei potenziali nemici come i Mig29 oppure un Sukoi27. All’improvviso agli occhi del pilota, comparve in aria l’oggetto estraneo: non era un Mig e non era un Sukoi, era un UFO. L’oggetto era bianco, emetteva una luce intensa, lasciava una leggera scia biancastra e davanti all’oggetto c’erano tre piccole luci: una blu, una verde, una rossa che roteavano vorticosamente 10 davanti all’UFO.
-Ma che cazzo è? quel coso!- disse spontaneamente il capitano Maltelli mentre avvistò l’UFO, comunicando contemporaneamente alla base a terra. Il radar dell’F104 non dava alcuna traccia radar di quello che otticamente Maltelli osservava. Alla base aerea di Decimomannu il radarista saltò dalla sedia, quando udì solo una parte del comunicato del capitano Maltelli, dato che le trasmissioni erano fortemente disturbate –…Che cazzo è?!...- Emerse così la colorita espressione del capitano, nella brevissima registrazione audio, poi la traccia radar dell’F104 scomparve. L’UFO che era detectato dal radar della base, salì in candela, scomparendo dopo 10secondi. Scattarono le ricerche del comandante Maltelli, con ricognitori e mezzi della Marina Militare che presero a convergere sull’area del presunto punto d’impatto, per portare un potenziale soccorso al pilota.
Capitolo 2-The Machine of Destiny Il capitano Maltelli era intontito, seduto su una sedia di metallo che poteva ricordare il suo seggiolino Martin-Becker dell’F104S. Il pilota rapidamente riprese conoscenza e comprese che non era dentro l’abitacolo del suo caccia, non era nemmeno in aria appeso al suo paracadute. Si trovava in una piccola stanza molto tecnologica, in un luogo a lui sconosciuto, illuminato da un pallida luce verdastra. 11
L’ambiente aveva il soffitto molto basso e non superava 170mt d’altezza. Vani e console apparivano ergonomicamente picco le per un essere umano. Ai margini di un portellone aperto c’era uno strano essere: era vestito di una tuta scura, con lunghe braccia, una corporatura esile, una grande testa calva, imberbe, con grandi occhi scuri senza pupilla. L’alieno osservava silenzioso il pilota italiano e l’essere sembrava un po’ timoroso e reticente a lasciare il corridoio contiguo, per entrare nel vano dove Maltelli risiedeva. Il comandante Maltelli provò a muoversi ma non vi riuscì: era co me sedato, non riuscì a muovere ne mani, ne piedi, tuttavia riuscì a muovere la testa, occhi e s’accorse che poteva udire e parlare, oltre ad essere pienamente cosciente. -Ciao!- disse Maltelli, rivolgendosi all’alieno –Dove mi trovo?!L’alieno aveva una voce leggermente metallica, parlava in un perfetto italiano senza inflessioni, disse che il pilota era in piena salute, per ragioni di s icurezza era stato sedato dal sistema di
sicurezza, ed era stato convocato, perché il pilota doveva riferire un importante messaggio. -Quale messaggio?! Esistono gli alieni?! Da dove venite?! E perché proprio io sono stato scelto per riferire tutto ciò?!- domandò il pilota di F104, mentre si guardava intorno ruotando la testa, per studiare l’ambiente in cui era seduto. L’alieno disse che la NATO già sapeva che c’era vita intelligente 12 oltre la Terra. Il messaggio che il pilota avrebbe dovuto riportare era che ci sarebbe stata una guerra sulla Terra, la WWIII. Il pilota era stato convocato sull’astronave, perché era lui quello che guidava l’aereo e che si era avvicinato alla loro astronave, se fosse stato un altro essere umano, sull’astronave adesso vi sarebbe stata un'altra persona e non il capitano Maltelli. Maltelli iniziò a riflettere e rimase in silenzio per un po’ di tempo, poi rivo lgendosi all’alieno disse -E’ da molto tempo che il nostro pianeta è diviso in due blocchi economici e politici: l’Ovest ossia la NATO rappresenta il mondo libero, mentre ad Est il Patto di Varsavia è assenza di libertà, nonché assenza di Dio, è una potenziale grave minaccia per la NATO e per il mondo intero. L’eventualità di una guerra atomica è un perico lo che molt i governi e tutte le diplomaz ie del mondo presso le Nazioni Unite, s’adoprano da tempo, per evitareL’alieno socchiuse le palpebre oculari, scosse la testa e restò un attimo in silenzio. Maltelli ebbe a temere d’aver dato una risposta troppo complicata per un essere alieno, proveniente chissà da quale pianeta. All’improvviso l’alieno entrò con un piccolo balzo nel piccolo vano centrale, poi disse che Maltelli non aveva compreso il messaggio che gli era stato comunicato. L’alieno diede le spalle al pilota, iniziò ad armeggiare sul pannello frontale, muovendo rapidamente gli esili bracci, quindi apparve un grande mappamondo fisico in 3D della Terra. Una guerra tra Impero Gengiskano + forse Impero Sumerico + forse i sub-sahariani contro repubblica Zarina, + quasi certamente
la repubblica del Gange, + forse Europa oppure gli Stati Uniti d’America. Era questa la WWIII di cui l’alieno stava parlando. Sulla Terra c’era sovra-popolazione e la produzione d’energia sulla Terra era interamente fondata sul consumo di carburanti fossili. Le incontrollate emissioni umane di gas ad effetto serra non erano calanti, non c’era politica di riconversione al ciclo del solareidrogeno, quindi l’emissioni prodotte dalle attività umane avevano avviato un nuovo incontrollabile processo naturale collaterale, 13 composto da positive feedback, che avrebbe amplificato in poco tempo gli effetti del climate change.
I cambiament i climatici si sarebbero legati con il problema della sovra-popolazione sulla Terra, tutto ciò avrebbe comportato migrazioni ossia guerre e quindi morte e distruzione.
All’interno di questa dinamica, le interazioni umane avrebbero generato molti eventi semplici, questi erano riclassificabili all’interno di quattro insiemi costituiti da numerosi eventi complessi. Questi insiemi di eventi, sarebbero state le quattro cause di detonazione della WWIII. Polarizzazione Economica, Polarizzazione Ambientale, Eventi neutri rispetto alla trendline, Accelerazione Politica. Altro non era possibile predire al momento, in quanto i calco li dell’I.A. si sarebbero stabilizzati solo tra un po’ di tempo. Gli alieni sarebbero ritornati sulla Terra per dare un maggiore dettaglio alla loro previsione, per comunicarla e sperare di poter cambiare le condizioni al contesto, nel convergente Best Blast Scenario. Il capitano Maltelli guardò con gli occhi sgranati le mappe sul monitor che mostravano il pianeta Terra e le relazioni che a dire degli alieni si sarebbero generate nei tempi a venire, in termini di Aggressors e Defenders nella futura WWIII. Dopo aver valutato quello che aveva visto, il pilota fece numerose obiezioni. -L’URSS è una superpotenza nucleare assieme agli USA, la Cina non ha armi nucleari ed è un paese in sottosviluppo. L’Iran è un fedele alleato dell’URSS da quando c’è stata la caduta dello Scia di Persia, mentre l’India è un paese molto povero e più sottosviluppato della Cina. L’Africa è un continente sottosviluppato e la popolazione è molto povera. Le vostre valutazioni sono errate!, non hanno alcun senso per il mondo di oggi!. Il mondo è bipolare: Patto di Varsavia e NATO, non esistono altre aggregazioni polit iche, economiche e militari oltre a queste aggregazioni!L’alieno mosse le grandi palpebre oculari, restò un attimo in silenzio ad osservare il pilota, poi scosse la testa e disse che le alleanze tra Aggressors e Defenders definite dalla Longitudine terrestre erano errate. Il climate change avrebbe colpito l’Asia, che era il continente più popoloso sulla Terra: le alleanze tra Stati avrebbero seguito la logica della s imile Latitudine, ciò avrebbe comportato infatti stesse necessità e comuni obiettivi, tra i vari paes i asiatici con
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problematiche ident iche. Le relazioni di polarizzazione economica sarebbero state rinforzate durante la fase di polarizzazione ambientale, ma i due insiemi di event i, erano da considerarsi concause, entrambi infatti avrebbero agito in parallelo e non in serie, considerando la storia a venire del genere umano. Il problema del continente Africano era più complesso, in quanto sarebbe stato il secondo continente più popoloso con un forte climate change ed un’ampia dilatazione delle fasce desertiche che 15 avrebbero comportato shock idrici, cali delle rese agricole, migrazioni ossia guerre. Data l’impossibilità di ripartire le risorse del continente africano in altro modo, essendo il continente più colpito dal climate change, l’unica cosa da fare era una politica di controllo delle nascite in Africa. Questo forse avrebbe potuto ridurre il legame stringente tra sovra-popolazione, migrazioni, guerre, che si sarebbero mescolate in un imminente futuro. -Come faccio a riferire una cosa simile?!- chiese il capitano Maltelli, che era alquanto scettico sul messaggio che l’alieno gli aveva comunicato, dato che non lo considerava molto credibile. L’alieno disse che il pilota sarebbe stato teletrasportato vicino alla base da dove era deco llato, in questo modo il pilota avrebbe potuto raggiungere sano e salvo il suo comando, riferendo quando gli era stato comunicato.
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