Paradox

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12/2/2017

NON EDIZIONI CHIP65C02

PARADOX

http://mia-fantascienza.blogspot.com | Collana JDAB


✔Note Legalesi. Il webmaster 6502 & Terminetor Magnetico ha costruito un omaggio Amazing Stories Quaterly –estate 1929- in particolare al racconto “Paradox” di Charles Cloukey, assemblando un plot remix: l’obiettivo del racconto é intrattenere, divertire, incuriosire il lettore. In nessun caso sono collegate al testo o all’autore, le persone, enti, organizzazioni e quant'altro citato direttamente od indirettamente nel testo. È importante tenere presente che ogni riferimento esplicito od implicito a fatti o persone, enti, organizzazioni, eventi, circostanze future o presenti o passate che taluni lettori possono riconoscere od associare è del tutto casuale ed immaginario. L'ebook.pdf è no-profit, l’autore non persegue nessuno scopo di lucro o profitto diffondendo online il materiale assemblato. Il volume è liberamente stampabile in tutto od in parte, è inoltre distribuibile senza alcuna limitazione legale, purché non ne sia alterato il suo contenuto e siano rispettate le condizioni di Copyleft(by-nc-nd) A tale proposito ricordo che questo documento non è un sito d'informazione e nemmeno un risultato di un prodotto editoriale, l'ebook in PDF non contiene immagini di qualità, per cui la resa grafica dovrebbe essere alquanto limitata. L’ebook dovrebbe essere facilmente stampabile ed intuitivamente rilegabile o spillabile in un vero libro già correttamente impaginato. Le immagini non dovrebbero essere coperte da copyright, le ho trovate con google.images e le ho lasciate in RGB e convertite in bianco e nero a 96dpi per complicare la stampa. E’ possibile che altre foto reperite con google.images io le abbia sintetizzate artificialmente mantenendo l’RGB per gli scopi letterari, oppure degradate in scala di grigio. In ogni caso le fotografie restano di proprietà dei loro legittimi proprietari bla, bla, bla... Non è "garantita al limone" la resa grafica ed il processo di stampa di cui ogni utente ne assume la piena responsabilità. Il webmaster non si assume la responsabilità della completezza dell’informazioni pubblicate, dei problemi, danni di ogni genere che eventualmente possono derivare dall'uso proprio od improprio di tale file, dalla stampa, dall'interazione e/o download di quanto disponibile online. Tutti i marchi, loghi, organizzazioni citati direttamente od indirettamente sono di proprietà dei loro legittimi proprietari bla, bla, bla... tutelati a norma di legge dal diritto nazionale/internazionale, bla, bla, bla... legalmente registrati ecc... sì insomma dai!, non dite che non avete capito!.

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“Paradox” stampato 12/2/2017 (v1.0) é in COPYLEFT(BY-NC-ND)

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Indice Prefazione: omaggio a Amazing Stories Quaterly –estate- 1929-… pag. 4

Capitolo 1-Paradox ………………………………………….…..………. pag. 6

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Prefazione: omaggio ad Amazing Stories, Quaterly, estate 1929

Questo ebook vuole essere un omaggio alla rivista Amazing Stories Quaterly, estate 1929 in particolare al racconto “Paradox” di Charles Cloukey L’intreccio è co mplicato, complesso, dispone di flashback, flashforward, e numerose sottotrame che sviano l’attenzione del lettore. In breve il racconto di può sintetizzare a grandi linee così: Raymond Cannes assiste alla dimostrazione scientifica del Dr.Endicott Hawkinson, il quale è capace di far viaggiare nel tempo cose e persone, tramite l’onda NN-4 Wave. Cannes decide di fare da cavia, viene spedito da Hawkinson nel futuro: il 2 Agosto del 2930 in New York. Cannes apprende dai terrestri del 2930 che fu Dwar S mit a scoprire l’onda NN-4 per il viaggio nel tempo nel 2806 ma poiché Cannes arrivava dal 1929 era evidente che qualcuno, aveva scoperto la macchina del tempo prima del suo vero inventore!. Fu proprio Cannes in sogno, che riuscì dal futuro a bilocars i, portando indietro nel 1929 il testo, che permetterà al dr. Hawkinson di costruire la sua macchina del tempo, molto tempo prima di Dwar Smith. Cannes resterà poi nel futuro, dove apprenderà varie meraviglie scientifiche, molte nozioni di storia futura, inoltre vaglierà i registri storici, scoprendo la data della sua morte. Cannes intavolerà anche una relazione amorosa con una donna del futuro, rinunciando alla propria moglie che lo attendeva ignara, nel 1929. La Terra del 2930 sarà attaccata dai marziani, tramite un mega-aeroplano, i marz iani bombarderanno la Terra facendone estinguere il genere umano. Cannes cercherà prima dell’evento, di

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salire a bordo dell’aereo alieno, con l’intento di farlo esplodere in volo. In realtà sbaglierà data, impostando i settaggi della macchina del tempo, talchè Cannes ritornerà nel proprio passato, dove racconterà la sua incredibile storia, piena di paradossi temporali. I suoi amici non crederanno al racconto di Cannes, dato che per loro l’uomo è mancato solo per pochi minuti. Mentre Raymond Cannes lascerà gli amici al club, per andare all’edico la a comprare il giornale, per dimostrare la sua indiscutibile conoscenza degli eventi 5 futuri, Cannes finirà sotto un camion, a causa di un incidente stradale. Il plot del racconto è un minestrone fulmicotonico, con una fabula ricca di PARADOSSI, s i proporrà al lettore un plot remix, costruendo un racconto di fantascienza, con un buffo paradosso.

Questo ebook fa parte della co llana JDAB-Joint Direct Attack Book, una serie di testi in PDF, composti da remix, porting in multitrama, remake, di tutti quei racconti di “Amazing Stories & Wonder Stories & IF worlds of science fiction” che sono meritevoli di una moderna rivisitazione SciFi, a mio gusto personale!. Saluti e buona lettura! Chip65C02


Capitolo 1-Paradox

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Era prossimo l’imbrunire al posto di guardia S3, il paramilitare Joice Maxwell sedeva alla propria postazione, tamburellava sulla tastiera del sul suo tablet, mentre il suo superiore Barton Wiley era andato al bagno. Tutti i sistemi di guardia, erano in luce verde, non c’era nessuno, sull’arida piana del Nevada, nell’Area 51. All’improvviso Maxwell ebbe la strana percezione, come d’essere osservato da qualcuno: alzò lo sguardo e guardò fuori dalla finestra, un grosso testone pelato con due grandi innocenti occhi neri privi di pupilla, lo stavano osservando in silenzio. -Santa merda!- esordì Maxwell che si scapico llò fuori dalla baracca, cercando di non fare troppo rumore, poi disse sotto voce –Ezezel!, che ci fai, quà fuori?!Il piccolo alieno si voltò allontanandosi dalla finestra, rispose che voleva verificare di persona, cosa si potesse vedere dell’interno del posto di guardia, guardando attraverso la finestra a specchio!. -Questo è un paradosso!, voi alieni non avrete mica bisogno di sbirciare dalla finestra, per sapere cosa gli esseri umani, stanno facendo in una stanza?!, forza! Ezezel, nasconditi in ufficio!, prima che qualcuno possa vederti!-


Il picco lo alieno trotterellò dentro l’ufficio, poi s’arrampicò sopra la sedia (temporaneamente vuota) di Barton Wiley, mentre Maxwell chiuse silenziosamente la porta, poi chinandosi verso l’alieno sussurrò –Il mio superiore Wiley è andato in bagno! Potrebbe tornare da un momento all’altro!-Lo so- rispose Ezezel sorridendo, che poi aggiunse – per precauzione l’ho fatto addormentare come un sasso, sulla tazza del bagno!- quindi l’alieno impugnò un piccolo strano manufatto a 7 forma di picco la bacchetta, con vari pulsanti mult icolori, roteò la manina più volte, per mostrare all’amico Maxwell, l’artefatto alieno lampeggiante. -Ok!, allora puoi rimanere quanto vuoi!- rise Maxwell. -Cosa stavi facendo?!- chiese Ezezel mentre ripose l’artefatto alieno, in una tasca laterale della sua tuta. -Niente!, stavo scrivendo un racconto di fantascienza!, non c’è nessun intruso nella nostra area di sorveglianza, è prassi che al posto di guardia S3 non si abbia quasi niente da fare-Lo so che non c’è nessuno!, altriment i non sarei passato a salutarti!- commentò Ezezel, che poi aggiunse pendendo dalle labbra di Maxwell –Joyce, non mi racconti la tua fiaba di fantascienza, che stavi scrivendo?!-Ok!- disse Maxwell sorridendo – Il personaggio principale di questo mio racconto di fantascienza è il pilota co llaudatore Clelland Ball, i lettori dei miei ebook, lo hanno già incontrato letterariamente in JDAB-The Master of Gravity, in JDAB-Synthetic Man, JDABExile on Asperus __________ Clelland Ball dormiva nella sua branda, dentro l’edificio in cemento dedicato al personale dell’Area_51. La porta del suo alloggio era chiusa, la finestra era sbarrata, la stanza era quasi al buio, tranne per una flebile luce esterna, diffusa dal lampione di guardia prospiciente alla finestra dell’abitazione di Ball, che filtrava silenziosa e tenue, dalla parte alta della tapparella.


All’improvviso, il tenente Ball si ritrovò in uno stato di dormiveglia, quindi vide nitidamente un’aliena, che s’era materializzata in silenzio, nella sua stanza. –Gne, Gne! È arrivata!- disse l’aliena che appoggiò la propria mano sinistra sulla fiocca del piede del tenente e lo strinse amichevolmente, per dimostrare la realtà della sua presenza. L’aliena era alta circa 1.80-190 era molto magra, di corporatura 8 esile, indossava una tuta scura, aveva dei grandi occhiali antisabbia al volto. Forse, non erano occhiali antisabbia; ma enormi pupille, vagamente chiare e quasi luminescenti. “Gne, Gne” non era il vero nome dell’aliena, ma solo un nomignolo affettuoso che l’aliena s’era scelta, per presentarsi all’amico Clelland. Al tenente Clelland, venne il sospetto che l’aliena potesse essere un’ibrido alieno-umano, la sua figlia aliena, il frutto della sua inseminazione, quando Clelland ebbe a visitare Marte, in Novembre nel 1946, durante il programma MOGUL. L’aliena “Gne, Gne” disse che aveva fatto una ricognizione notturna per un campionamento sanitario, presso i vicini di stanza. Era voluta passare di persona a salutare Clelland Ball, per cui provava affetto. L’aliena, poi si mise seduta in fondo al letto, prese un tablet, iniziò a digitare qualcosa, con i suoi diti lunghi e magri. Clelland senza ricordare quando o come si fosse alzato da letto, si ritrovò semi-cosciente, in piedi, in mezzo alla sua stanza; mentre l’aliena lo osservava silenziosa, precauzionalmente seduta ai bordi del letto. Alla sinistra di Clelland, s’aprì uno squarcio di realtà alternativa, un grande rettangolo bianco comparve dal niente, rimase a mezz’aria, dall’interno di questo comparve un altro alieno, che ebbe a sporgersi quasi che fosse stato aperto un boccaporto interdimensionale. L’essere, gli disse che loro sarebbero sostati sulla Terra per 7 anni, restando in Himalaya e nel Tibet. L’alieno poi gli porse una strana


valigia scura che doveva consegnare a “Gne, Gne”; l’oggetto era di forma ovoidale, ed era anche piuttosto leggero. -Salutate Bradd Pitt- rise sarcastico Clelland mentre si rivolse all’alieno che sostava nel boccaporto interdimensionale –Santa Merda!, ma che c’andate a fare nell’Himalaya e nel Tibet?! in quella zona della Terra c’è la neve, sono aree desertiche, fredde e poco popolate!. Se siete in ferie, andate al mare, così v’abbronzate e fate 9 il bagno in mare!“Gne, Gne” era inesperta con i settaggi delle onde Tetha e delle Graphic Human Interface, per cui la reazione di Clelland Ball era stata brusca, cogliendo anche di sorpresa l’altro alieno. Quando le onde Tetha erano troppo pesanti, l’io cosciente degli esseri umani era pesantemente sedato, emergeva sempre il SuperIo oppure l’Inconscio; talché i comportamenti umani erano spesso stupidi, violenti o privi di senso. Clelland appoggiò il misterioso artefatto sul pavimento ed udì una voce, sibilante che gli disse –Devo andare via!-Gne, Gne!, hai sentito, questa valigia sta parlando!- esordì mezzo intontito Clelland, mentre continuò a reggere lo strano artefatto che adesso, gli pareva una valigia oppure un televisore portatile!. L’aliena digitò qualcosa sul proprio tablet, il tenente Clelland Ball ebbe di nuovo ad udire distintamente la voce aliena, vagamente sibilante che ebbe a ripetergli –Devo andare via!-. Qualcosa suggerì alla mente di Clelland, l’idea che aveva udito la vera voce dell’aliena “Gne, Gne” e che sino a quel momento, aveva solo compreso i dati trasmessi dal traduttore universale. Mentre Clelland meditava tra se e se, valutando quanto fosse uscito di testa, vide comparire nella sua stanza, a mezz’aria, una biglia di luce bianca: questa galleggiò silenziosa per 1001-1002-1003-1004 ossia 4secondi e poi l’oggetto sparì lentamente tra le pareti della sua stanza!.


Ancora più incredulo per quello che aveva visto, Clelland che adesso era seduto nel letto, iniziò a pensare che forse la sua stanza presso l’Area_51, stava diventando un fottuto incrocio, in mezzo ad una trafficata superstrada siderale, percorsa da molti mezzi alieni!. Mentre Clelland si stese nuovamente sul letto, notò che sul soffitto, c’era un drone alieno che silenzioso lo stava osservando. L’oggetto era di forma triangolare, ma non aveva angoli acuti: era triangolare ma decisamente esagonale, Clelland ne riuscì a contare gli angoli, 10 oltre che osservarne nitidamente la struttura. Il drone era traslucido, nero, aveva una sorta di bolla di vetro, con dentro una telecamera mobile!. Il drone silenzioso, sostava, semiannegato sul soffitto in cemento. Quando il drone alieno incrocìò lo sguardo cosciente di Clelland Ball, l’oggetto iniziò lentamente ad indietreggiare, muovendosi in linea retta. L’uomo, alzò rapido la propria mano destra, fece CIAO!, CIAO!. L’oggetto alieno come reazione, smise d’indietreggiare: sostò sul soffitto per 1001-1002-1003-1004-1005 ossia un totale di 5 secondi, poi lentamente il drone scomparve, naufragando silenzioso dentro il soffitto in cemento, dell’abitazione del tenente Clelland Ball. -Santa Mucca!- disse Ball parlando con se stesso a voce alta – la mia stanza, è un fottuto crocevia di mezzi alieni! __________ -E poi, cosa succede nella tua fiaba di fantascienza?!- chiese Ezezel. -Non lo so- disse Maxwell – Devo ancora scrivere il finale, di questo racconto!- rispose ridendo Maxwell. L’alieno sedeva comodo sulla sedia, dondolando in modo infantile le gambe, come fosse stato seduto in un’altalena. -Perché muovi le gambe avant i ed indietro?!- chiese Maxwell. -Perché le nostre sedie hanno un’ergonomia differente, le vostre sedie aliene sono molto più grandi, è divertente stare seduti e poi dondolare le gambe!- esordì Ezezel.


-Ezezel, cosa scriveresti in questo racconto di fantascienza, per concluderlo?!- chiese Maxwell, che non aveva nessuna idea, di cos’altro inventare, nel suo racconto di fantascienza. - Potresti scrivere che all'inizio della discussione sulla WWIII, il tenente Clelland Ball aveva qualità di pensiero, razionale e pulito. Il tenente Clelland Ball già esplorava il contesto delle Guerre Puniche II nei suoi 3 modelli: con cause endemiche, diversione strategica, nuovo medioevo. Dalle tre restrizioni ortogonali d’analisi, il tenente Clelland Ball ebbe ad inferire l'esistenza della WWIII. La quale è stata poi analizzata in alta definizione, nel suo Dossier, avvalendosi d’altre tre restrizioni d'analisi. Il tenente Clelland Ball ebbe così ad evidenziare l'es istenza degli attrattori caotici guerraffondaici nel Mediterraneo, quanto in Asia. Il path concettuale del tenente Clelland fu quindi più lungo e complesso, di quanto sarebbe stato necessario!. Se Clelland Ball, avesse saputo sin dall’inizio, dell'esistenza degli attrattori caotici guerraffondaici, allora… il tenente Clelland Ball avrebbe potuto dedurre subito l'esistenza del rischio Chartago nel Mediterraneo. Sarebbe stato sufficiente infatti, invert ire i fattori qualitativi della guerra di Carthago per definire il rischio Chartago, quindi tale rischio lo si sarebbe potuto esplorare, lungo le tre restrizioni d'analisi, degli scenari mediterranei che hanno coesione calante. Il fatto che il rischio delle Guerre Puniche II emergesse sia dalle tre restrizioni ortogonali sugli scenari del mediterraneo, quanto da quello che si poteva inferire, sfruttando l’esistenza e le proprietà dell'attrattore caotico guerraffondaico, era certa garanzia che 1-l'analisi svolta dal tenente Clelland Ball, sul rischio Guerre Puniche II & WWIII, era uno studio ben sviluppato, 2-il rischio era stato esplorato con scenari razionali e consistentiMaxwell scrisse rapido su un blocco notes, ma sul momento non comprese niente, di quanto Ezezel gli aveva detto!.

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All’improvviso la radio dell’avamposto gracchiò. -Two one Alfa, this is Two one Bravo, this miner will take care of you, out-Roger!, Wolverine Wonders solid copy, out-Che cosa sta succedendo?!- chiese Ezezel con tono preoccupato. -E’ tutto Ok!- rispose Maxwell – Alcuni colleghi hanno la propria Jeep in panne, hanno chiesto soccorso via radio. Dall’Area 51 sta 12 per decollare un elicottero, che recupererà il gippone dei miei colleghi, per riportarlo alla base. Sono molto distanti dal nostro avamposto di guardia, non c’è nessun pericolo!L’alieno riprese in modo rilassato, a dondolare in silenzio le gambe, restando comodamente seduto, sulla poltrona di Barton Wileay. -Tra qualche mese è il mio compleanno- esordì Maxwell – Ezezel, quando è il tuo compleanno?!. Ezezel, che regalo di compleanno vorresti?!. Ezezel, per il mio compleanno… mi regaleresti, una tazza, oppure un bicchiere, oppure un piatto, oppure un asciugamano alieno… insomma, un semplice artefatto alieno di poco valore?!. Se è alieno al 100% l’artefatto conterrà degli isotopi non presenti sulla Terra!. Una prova indiscutibile della tua reale e concreta esistenza!Ezezel non rispose, ma smise di dondolare le gambe, poi l’alieno disse –Maxwell, imposta la tua telecamera in modalità macchina fotografica e con il filtro di visore notturno, andiamo a farci una fotografia, vicino al cartello del tuo posto di guardia!. I tuoi lettori di fantascienza andranno in delirio, quando vedranno la nostra foto!Maxwell indossò l’elmetto, mise i pesanti occhiali da sabbia, per restare anonimo, poi prese la propria pistola mitragliatrice per avere un contegno marziale, quindi i due uscirono dal posto di guardia, per farsi immortalare dalla telecamera di sorveglianza. L’attrezzatura prese due istantanee, Maxwell poi le avrebbe copiate in segreto sulla propria penna USB, in un secondo tempo, avendo cura di cancellare gli originali dal server.


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-Adesso devo andare- disse Ezezel – Barton Wiley è sempre addormentato sulla tazza del gabinetto, lui sta per perdere l’equilibrio, non voglio che cada e poi si faccia male!L’alieno implose in una bolla di luce blu, scomparendo silenzioso. Wiley uscì dal gabinetto con un’aria un po’ frastornata e quasi provata, vedendo Maxwell in procinto di rientrare nel posto di guardia, Barton Wiley disse –Maxwell, che ci fai, lontano dalla tua postazione?!-Ero andato a pisciare!- rispose ridendo Maxwell – Cazzo! Sei rintanato da 20 minuti nel cesso!Wiley sorrise e disse –Sì!, forse mi sono addormentato sul vaso!-Puoi togliere, il forse!- rispose Maxwell ridendo sarcastico.


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