Remington ride

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Remington Ride Raccolta di brevi walkthrough romanzati in multitrama

30/12/2014 Non_Edizioni Il cazz@ro di 6502 Versione v1.01


Note Legalesi. Il webmaster 6502 & Terminetor Magnetico ☺ sono contro la guerra, l’opera esprime tacitamente il concetto che la guerra è sempre ingiusta, inutile, mai santa. Le opinioni politiche e filosofiche espresse direttamente od indirettamente nel libro, così come le analisi storiche sono da ritenersi personali opinioni del webmaster. Tali opinioni non sono collegate in nessun modo alle persone, enti, organizzazioni e quant'altro citato direttamente od indirettamente nel website e nel libro, e come deja.dit, il contenuto del testo rappresenta esclusivamente e semplicemente la personale opinione del webmaster. E’ importante tenere presente che ogni riferimento esplicito od implicito a fatti o persone, enti, organizzazioni, eventi, circostanze future o presenti o passate che taluni lettori possono riconoscere od associare è del tutto casuale ed immaginario. Non esiste alcun collegamente diretto/indiretto tra l’autore e gli enti od organizzazioni citate direttamente od indirettamente, il cui riferimento è stato fatto per scopi letterari di fuffentertainment. L'ebook.pdf è no-profit l’autore non persegue nessuno scopo di lucro o profitto diffondendo online il materiale assemblato. Il volume è liberamente stampabile in tutto od in parte, è inoltre distribuibile senza alcuna limitazione legale, purchè non ne sia alterato il suo contenuto e purché non sia violato il Copyleft(by-nc-nd) . Se ci trovate frasi troncate, vocali mancanti, punteggiatura a ca%%o, abbiate pazienza... non è un prodotto commerciale, io non l’ho passato sui correttori che per altro nemmeno mi funziano!. A tale proposito, ricordo che questo documento non è un sito d'informazione e nemmeno un risultato di un prodotto editoriale, l'ebook in PDF contiene poche immagini (e la copertina è in cmyk) dovrebbero essere difficilmente stampabili essendo in RGB. Il testo é tuttavia intuitivamente rilegabile o spillabile in un vero libro già correttamente impaginato, ottimizzato per una stampa non in fronte retro. Le immagini non dovrebbero essere coperte da copyright, le ho trovate con google.images e lasciate in RGB per complicare la stampa, poche altre le ho sintetizzate artificialmente in CMYK per gli scopi letterari di copertina. In ogni caso le fotografie restano di proprietà dei loro legittimi proprietari bla, bla, bla… Non è "garantita al limone" la resa grafica ed il processo di stampa di cui ogni utente ne assume la responsabilità. Il webmaster non si assume la responsabilità della completezza delle informazioni pubblicate, dei problemi, danni di ogni genere che eventualmente possono derivare dall'uso proprio od improprio di tale file, dalla stampa, dall'interazione e/o download di quanto disponibile online. Tutti i marchi, loghi, organizzazioni citati direttamente od indirettamente sono di proprietà dei loro legittimi proprietari bla, bla, bla... tutelati a norma di legge dal diritto nazionale/internazionale, bla, bla, bla… legalmente registrati ecc... sì insomma dai!, non dite che non avete capito!. L’ebook “remington ride” v1.01 è tutelato dal COPYLEFT(BY-NC-ND) http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/3.0/ 6502 & Terminetor Magnetico

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[X]Ebook autoimpaginato, da stampare NON in fronte retro

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Esegesi palloccolose & cervellotiche. Arma2 è un videogioco non recentissimo, si differenzia dagli altri arcade sparatutto perché é posizionato come un simulatore tattico ludico. Vuol dire che forse é un pochino più realistico degli altri sparatutto ammazzasette guerrafondai. Cioé se si é da soli, non si può stendere una legione intera di nemici e poi uscire dalla missione senza nemmeno un graffio, compiacendosi dei bonus e punteggi ottenuti!. A differenza degli altri videogiochi che considero simili alla propaganda, questo arcade dovrebbe far pensare l’utente sulle più reali dinamiche della guerra. Una variante professionale dello stesso gioco, sarebbe usata dal Pentagono per un corso Basico delle truppe USA. Essendo ARM A2 meno decontestualizzato come gioco, ho provato ad integrare e romanzare alcune missioni con delle informazioni di fantasia (non presenti nel gioco) Qualcuno potrà pensare che sono un guerraffondaio ammazzasette ossessionato dalla guerra?! ☺

Io rispondo che sono in esplorazione/vedetta contro le guerre future ☺ Sono convinto che qualsiasi veterano che é stato in guerra, dirà che la guerra é una cosa da evitare come la peste e che non é di certo un'esperienza da far fare alle generazioni future!. Più i veterani saranno stati sul campo (e non a comandare scrivanie), più questi probabilmente cercheranno d’evitare le guerre. L'onere di restare di vedetta contro la guerra é una "corvè" che poi dovrebbe passare di generazione in generazione, tuttavia i rimpiazzi più adatti sono quelli che non credono nella guerra!. La guerra non é la continuazione della politica con altri mezzi, la guerra, come é stato evidenzato in OPERATION FLASHPOING, é un dilemma a cui (a priori) non c'é risposta perché consiste a)nello sparare contro la collina di Dio oppure b)nel sperare d’urlare sulla collina della gloria. Per evitare questo atroce dilemma (probabilmente insito nell’animo umano), basterebbe mantenere un comportamento pro-attivo sulle più probabili minacce poste "behind visual range". Il gap operativo che non riuscirà a fare l'umana logica posta in asimmetria informativa (perchè il futuro non é certo e non é noto a priori) per evitare le minacce future, si spera che potrà essere colmato in itinere dall'analisi OODA e dalla “classica pezza messa dal buon Dio”. Tutti sono liberi di ragionare dei possibili rischi futuri, ma per identificare le "minacce behind visual range", occorrono skills ed informazioni di pubblico dominio, altrimenti si raccontano favole e si cazzeggia a vuoto!. Sensibilizzare un comportamento pro-attivo identificando e mitigando tali rischi con la diplomazia, l’interdipendenza economica, l’allargamento della zona Euro, potrebbe essere una cosa buona e giusta, così come il sesterzo romano portò vari secoli di pace in tutto il M editerraneo!. Si sarà capito che l'onere di vigilare pro-attivamente contro le guerre, spetterebbe per primo ai pacifisti e poi a quelli che non credono nella guerra (perchè quando le guerra scoppia... ormai le frittate sono fatte non c’é molto da fare, se non farsi sparare addosso e/o sparare addosso a qualcuno). Ecco perché la simulazione videoludica in Arma 2 é importante. Letterariamente permette di costruire anche con codice SQF personalizzato, generando ambienti e scenari guerraffondaici dai quali estrarre plausibili dinamiche guerraffondaiche e memorie sintetiche su rischi futuri. Spunti che poi sono reinterpretati in una narrazione romanzata in multitrama. Obiettivo ultimo é incuriosire, intrattenere, interessare, far riflettere il lettore, destando le altrui coscienze!.

L’ebook l’ho scritto perché avevo qualcosa da dire sulla “declinazione dell’evento complesso Guerre Puniche II”. Che cosa sono gli scenari e che cosa raccontano i testimoni letterari degli eventi?!. http://beam.to/guerrepunicheII 3


Gli scenari romanzati dei testimoni letterari delle future Guerre Puniche II Il futuro non é noto, non é certo; gli scenari vanno interpretati letteriamente come degli “universi possibili e potenziali, da cui reperire testimonianze”. Gli universi potenziali sono “mete ipotetiche” ove la realtà attuale potrebbe dirigersi. I testimoni letterari degli eventi sono le fonti letterarie della narrazione, essi narrano in un romanzo: l’evento “guerre puniche II” per come lo hanno osservato, nell’universo in cui sono incastonati!. Scenario Atteso di Guerre Puniche II

• cause endemiche oppure • diversione strategica WWIII Scenario: teatro italico e bizantino sotto invasione chartaginese, guerra asimmetrica e scontri urbani. Risposta unitaria degli USE alla crisi mediterranea.

Scenario Ottimista di Guerre Puniche II

• cause endemiche: abortite • diversione strategica WWIII: mitigata Scenario: nessun conflitto nel mediterraneo, solo “ scontri & insurrezioni africane” e zona di guerra sotto la fascia sub sahariana, risposta unitaria degli USE a tali minacce.

Scenario Pe ssimista di Gue rre Puniche II

• cause endemiche non abortite E • per diversione strategica di WWIII non mitigate Scenario: inesistenza degli United States of Europe E/O tardiva risposta della UE (la quale é menomata dei suoi membri attuali, i teatri italici/greci sono teste di ponte chartaginesi a rischio nuclearizzazione)

Testimoni letterari degli eventi: ►4 testimoni anonimi della mini collana “Orizzonti Sintetici” ►Lt. Armstrong, Cpt. Blackjack nell’ebook Operation Flashpoing v2.1

Testimoni letterari degli eventi: Sgt. Graves, nel prossimo ebook “Rocky Top” Coming soon!!

T estimoni letterari degli eventi: • Cpt. “ snake” James Gastovski in “ Nuovo Me dioe vo” PREQUEL di questo ebook • Sgt Cooper in questo ebook “Re mington Ride ”

Lo specchietto serve a RAZIONALIZZARE alcuni degli universi possibili. I diversi e caotici punti di vista con le relative testimonianze letterarie, sono contraddittori rispetto alla narrazione dello stesso evento!. Il lettore noterà che in taluni universi le circostanze sono molto favorevoli, in altri universi le condizioni ambientali degradano, sino a diventare le peggiori che potrebbero essere immaginate, raccontando “de facto” un’altra storia ☺ L’evento futuro “guerre puniche II” é declinato letterariamente attraverso un diverso spaziotempo e lo si può osservare solo tramite “universi ipotetici, indipendenti, incompatibili” (scenari di tre universi potenziali: atteso, ottimista, pessimista). Questo può creare per un lettore-osservatore, 4


un’iniziale senso di spaesamento. Se gli scenari letterari vi hanno intrigato e vi state chiedendo ☺ quale sarà il path effettivo degli eventi (rispetto alla minaccia “ guerre puniche II”) ☺ la risposta non é interamente nota ☺ in quanto il futuro é indeterminato!. Dipenderà IM HO dalle dinamiche che esploderanno e/o faranno convergere ☺ la realtà a rassomigliare (in tutto od in parte) ad uno dei 3 scenari di detonazione delle “Guerre Puniche II” . Riflessioni pro-attive: vincere la guerra senza combatterla?!. Che cosa potrebbe fare la UE/l’Europa per far abortire/mitigare queste 2 minacce future (Guerre Puniche II/cause endemiche e/o Guerre Puniche II/diversione strategica WWIII ) ?! ►Intanto potrebbero assurgere gli USE United States of Europe in cui gli stati europei federati devolverebbero: •→la difesa dello Stato, nascita delle forze armate USE, armi & esplosivi come la lotta alle mafie Nascerebbero gli USE Army, USE Navy, USE Air Force e gli eserciti dei vari stati europei sparirebbero. Mezzi e uomini in un primo tempo confluirebbero nel dispositivo unico di difesa europeo per essere riorganizzati in un modo più razionale, in vista delle potenziali minacce esterne contro gli USE. •→i rapporti internazionali, i quali spetterebbero agli USE, come diritto di asilo e condizione giuridica dei cittadini extra.USE sparirebbero tutte le ambasciate nazionali con i relativi dignitari e consolati e costi di rappresentanza e sarebbero uniformi le modalità per acquisire la cittadinanza europea. •→politica economica e monetaria spetterebbero agli USE come moneta, tutela del risparmio, mercati finanziari, tutela della concorrenza, sistema tributario federale e contabile degli USE •→competenza diretta sulle reti (acqua, gas, luce elettrica, acque bianche e nere, radio, internet, dvb-t, dvb-s e giornali) in quanto uno stato federale non può funzionare senza avere uun’unica competenza diretta su tali ambiti (senza che i parlamenti nazionali possano snaturarne le direttive) Quali competenze resterebbero agli stati federati?! Più o meno quello che non é menzionato in questi punti, se siete curiosi dovete leggervi quello che resterebbero come competenze non devolute agli USE,scorrendo l’art.117 della nostra costituzione italiana. ►Gli USE United States of Europe dovrebbero allargare la zona Euro anche a tutti i paesi del bacino del mediterraneo! Guardando alla storia, l’ultima volta che nel mediterraneo é esistita una macronazione fu l’epoca dell’impero romano e prima della sua nascita scoppiarono le guerre puniche 1,2,3 che finirono attorno al 146ac. La “pax romana” portò pace e prosperità sino al 476dc in tutto il medieterraneo per circa 6 secoli (escludendo le guerre tra Pompeo/Ottaviano per altro combattute tra legioni romane) e nonostante all’epoca non esistessero i diritti umani!. Ai paesi del bacino del mediterraneo, l’allargamento dell’area euro potrebbe sostanziarsi in un’offerta di federazione (che implicherebbe che i nuovi stati federati dovrebbero rinunciare alla difesa e politica estera e politica economica e monetaria e competenza sulle reti) accettando in pieno i diritti umani. ►Investire massicciamente nel solare termidinamico e fotovoltaico (www.desertec.org) per la produzione di idrogeno da fonti solari senza emissione di CO2, investire in produzione di energia 5


elettrica a basso costo ed implementare un’agricoltura con tecniche agricole senza terra nel sahara. Basterebbero questi interventi a far abortire le guerre puniche II per cause endemiche e mitigare il rischio Guerre Puniche II/diversione strategica WWIII a delle rivolte subsahariane attorno al golfo di Aden?! Forse sì, purché fossero azioni poste in essere prima che il climate change faccia scoppiare le Guerre Puniche II per qualsiasi causa.

Fantapolitica distopica?! ☺ Per il momento limitatevi a sapere che nell’ebook “Remington Ride” esplorerete letterariamente in una narrazione romanzata, l’universo “Guerre Puniche II” osservato dal punto di vista pessimista. In buona sostanza sarete calati in quello che potrebbe accadere se non fosse posto in essere alcuna azione per far abortire il rischio Guerre Puniche II/cause endemiche E nessuna mitigazione del rischio Guerre Puniche II/diversione strategica WWIII. Come romanzare in multitrama un ottimo videogioco dinamico ed interattivo?! Come si fà a romanzare in multitrama un ottimo videogioco interattivo, dove si può rimanere accoppati in un conflitto a fuoco minore, oppure finire in una trappola, dove una “I.A.” predispone nei reload le forze nemiche per sterilizzare le vostre ultime scelte, e dove il software disvela al giocatore una bella trama dinamica, che varia al mutare dei “tipping points” selezionati dai giocatori?! Risposta: non é possibile romanzare in multitrama un ottimo gioco interattivo e dinamico!. Per cui, in questo ebook troverete sintetizzate da “Arma II” le missioni che ho ritenuto più plausibili e coinvolgenti. Le ho modificate nella loro narrazione letteraria, per renderla consistente con lo scenario pessimista delle Guerre Puniche II. Se siete utenti di Arma2 sappiate che non sono evidenziate tutte le soluzioni di gioco, essendo state adattate e contestualizzate allo scenario pessimista. Se non siete utenti di Arma2 approcciate all’ebook come un’opera di narrativa in multitrama ridotta, per scoprire quale sono le presunte memorie sintetiche dei tre personaggi principali, durante le Guerre Puniche II (scenario pessimista) Ogni ebook un M P3 e viceversa, quindi all’ebook ho associato un fantastico pezzo musicale del genere America’s Bluegrass Band–Remington Ride- il file lo potete ascoltare quì: http://youtu.be/9wz03j-NlxQ Per ragioni di adattamento letterario le missioni di Arma 2/Harvest Red romanzate sono: Primo a combattere, Nell’occhio del ciclone, Attacco anfibio, Harvest Red, Razor 2, Una settimana dopo, Manhattan, Freddo pungente, Zona desertica. I players sono stati rinominati ed adattati: Truppe CSI trasformate in Truppe Cedaki trasformate in Truppe del NAPA trasformate in Truppe del Chernarus trasformate in USM C nella parte

Truppe regolari dell’impero Gengiskano Truppe d’irregolari mafiocamorroidi dei duchi & irregolari chartaginesi Truppe d’irregolari delle formazioni di Difesa M ontana Italiana Truppe semi-regolari dei regni italici dei coupons USM C

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1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8.

Preludio. [8-9] Il successo o fallimento della missione del Capitano “snake� James Gastovski [11-19] Ultimo aggiornamento a bordo della USS Tarzawa [21-26] La campagna remington ride osservata dal cpt. M iller 5th Ranger [28-33] La campagna remington ride osservata dal sgt. Graves 7th Air Cavalry [35-42] La campagna remington ride osservata dal sgt. Cooper 5th Usmc Brigade [44-47] Epilogo Off Topic [Echo 1]: Previsioni Meteo, a pag.48 Epilogo Off Topic [Echo 2]: Quattro chiacchere con sgt. Cooper, a pag.51

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1.Preludio. Tra il 2013 e il 2019, l’indice di criminalità in Italia aumentò del +800%. Quella che un tempo fu la libera Repubblica Italiana diventò un paese allo sbando, immerso in un nuovo medioevo in cui il diritto e la proprietà privata, si vaporizzarono in favore della legge del più forte. L'Unione Europea dopo il crash finanziario e il collasso dello stato italiano, si compattò politicamente, per gestire la crisi economico-finanziaria, concentrando le residue risorse, solo per i restanti paesi membri di Fort Euro. Emersero così dalle ceneri dell’UE, gli United States of Europe. Accadde che gli eserciti francesi e tedeschi (e delle altre nazioni), si fusero creando l'USE Army, l'USE Navy e l'USE Air Force. Il neonato esercito europeo si accampò intorno ai confini dell'Italia per rendere efficace la chiusura delle vie di comunicazione. Questo violento provvedimento fu l'unica "idea politica" per arginare la fuga di emigranti e l'incunearsi della malavita organizzata, verso l'Europa del nord. Altro provvedimento infausto, fu l'introduzione di dazi e contingentamenti sugli italici beni e servizi, al fine di canalizzare la residua domanda interna dei membri USE, solo su “prodotti made in Euro”. Il simbolo della chiusura degli USE, divenne il muro di cinta di 20 metri lungo la linea di confine di quello che un tempo era la Repubblica Italiana. Le forze militari dell'USE oltre a presidiare i confini, scortavano i mercantili che navigavano nei pressi della penisola italiana. Il mediterraneo non era più un mare sicuro! Prese, infatti, a brulicare di pirat i, briganti, scafisti che salpavano dalle coste italiane per depredare le pacifiche navi europee . In Italia si era perso l'uso della moneta, non c'era più ricchezza sufficiente per pagare le importazioni di merci, petrolio, gas, elettricità, medicine straniere, la criminalità organizzata assieme al mercato nero, dopo aver divorato le istituzioni italiane, attaccarono indirettamente gli USE!. In Italia furono molto più numerose le catastrofi rispetto allo shock finanziario greco!. Le attività della criminalità organizzata italiana (così dense e sottovalutate, grazie alle collusioni politiche), fecero la differenza!. In poco tempo il popolo italiano tra il 2013 e il 2019 si sottomise alla situazione di fatto, adattandosi a un moderno nuovo medioevo!. Prima gli italiani si divisero in varie aree, poi si coagularono per interessi e/o sopravvivenza, attorno ai poteri malavitosi costituitisi come innumerevoli feudo-tribali, che imperarono nel territorio. Solo nei pressi di sporadiche basi militari (insediate per lo più lungo la costa e finanziate da anonime missioni ONU, per provare a combattere il brigantaggio e la pirateria), gravit ò un ricordo di quello che un tempo fu la società italiana e il suo sistema economico!. Dentro la penisola italiana c'erano gli italiani, prigionieri di se stessi e dei mondi che si erano creati, in un moderno nuovo medioevo!. Le regole per un visitatore dell'Italia erano semplici: una v olta entrati, non si esce più!. All'interno di questo lugubre scenario, il capitano “Snake James Gastovski” in missione nel territorio, narrò l'inferno di un nuovo medioevo

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Ti ricordi quale é stato l’esito della missione del Cpt. “snake” James Gastovski in Italia nel nuovo medioevo (quale é stato l’esito della tua prima lettura dell’ebook)?! Sì!, ho letto l’ebook “Nuovo Medioevo” e la missione fu un successo, vai a pag.13 Si!, ho letto l’ebook “Nuovo Medioevo” e la missione fu un fallimento, vai a pag.17 No!, non ho letto l’ebook “Nuovo Medioevo”, vai a pag.11

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Sei invitato a leggere il PREQUEL “Nuovo Medioevo” prima di esplorare questo ebook!!!

http://www.omaha-beach.net/ webmas/EBOOK002.HTM http://beam.to/guerrepunicheII Il racconto termina quì ☺ (per adesso) torna a pagina 1

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Il successo della missione del cpt. “snake” James Gastovski. La luce della saletta si spense, iniziò la proiezione di una serie di diapositive ed una breve sintesi dei rapporti scaturiti dalla brillante missione svolta tempo addietro in italia, dal capitano “snake” James Gastovski. Nonostante il dossier redatto dal capitano del 7th Air Cavalry, dimostrasse che un’intervento militare in italia sarebbe stato possibile con un minimo impegno di forze, il pentagono ed il “bureau of the war” degli USE, non erano favorevoli ad un’azione sul territorio italico!. Presso l’ONU non si raggiunse un’unità d’intenti anche a causa della crescente situazione d’instabilità che stava bollendo nel nord africa, dove il “climate change” produceva nefasti effetti, assieme alle incontrollabili e crescenti correnti migratorie provenienti dalla fascia sub-sahariana sul nord africa. Inoltre i rapporti economico-politici tra Repubblica del Gange e l’Impero Gengiskano e Sumerico stavano deteriorandosi, il pentagono ed il “USE bureau of the war” non volevano impegnare truppe nel teatro italiano, per risolvere un problema che a loro giudizio non li riguardava direttamente. L’unica cosa che l’ONU riuscì a far votare fu una blanda azione di stabilizzazione della Sicilia per debellare i regni malavitosi che minacciavano le rotte commerciali nel Mediterraneo!. L’US Marines Corps assieme ad un cospicuo contingente gengiskano, si sarebbero avvicendati in sicilia con un’azione sul territorio, per ricercare una stabilizzazione e trovare una soluzione con i regni malavitosi e gli irregolari chartaginesi, che affluivano in massa dal nord africa.

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Il problema era l’Italia, dopo il crash finanziario era diventata una spina nel fianco per gli USE. Per altro la situazione nella zona di Camp Sigonella stava diventando caldissima!. Nella base sovvenzionata dalla precedente missione ONU, venivano concentrati gli scarsi aiuti internazionali, i quali erano usati per combattere la pirateria ed i regni feudali che si erano creati in sicilia. Per lo più si usavano equipaggiamenti datati; surplus dismessi dell’epoca della guerra del Vietnam, perché poco costosi e già disponibili!.

La base di Camp Catania cercava di contrastare i regni dei duchi malavitosi che dominavano il territorio. Dopo lo schock finanziario e dopo il collasso dello stato italiano, il controllo sulle persone svolto dalle attività malavitose si era trasformato in proprietà delle persone, a causa della grande migrazione dai centri abitati verso le campagne. Il fenomeno del caporalato si era sviluppato in una sorta di braccio armato, con milizie al soldo dei feudi malavitosi. Il possesso del territorio si era trasformato in proprietà con il ritorno del latifondo. I referenti politici erano scomparsi ed i capoccia malavitosi si erano autodichiarati feudatari dei loro regni, fondendo potere esecutivo, legislativo e giudiziario. La popolazione da sempre intimorita, con la diffusione delle armi era stata facilmente soggiogata e per convenienza, paura ed abitudine, la società finì per raggrumarsi in una casta di servi della gleba attorno al feudatario di turno, che garantiva loro un piatto di minestra ed una coperta. In cambio il despota locale, si prendeva tutto!, avendo fatto evaporare la società moderna per instaurare un nuovo regno medioevale!. Era difficile trovare truppe e volontari, in quanto la società malavitosa era stata da sempre presente sul territorio e con l’avvento del modello sociale del nuovo medioevo, le giovani generazioni avevano accettato la situazione di fatto. Era considerato socialmente un grande “onore” essere cooptati come truppa o caporali al servizio dei Duchi, dato che si potevano avere molti benefits ed una larga discrezionalità ed impunità nel distribuire violenza gratuita, a patto di mostrare lealtà assoluta al duca. Queste forze erano state irregimentate come braccio operativo, con cui opprimere la popolazione. Le opzioni di vita sociale erano due: vivere in schiavitù come servi della gleba e/o manovalanza semilibera presso i latifondi, oppure auspicare la cooptazione nelle forze dei Feudi malavitosi.

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C’era poi una terza strada, che in pochi percorrevano perché implicava la fuga e l’arruolamento nella milizia lealista alla Repubblica Italiana a Camp Sigonella. Questo implicava spesso una ritorsione terribile sui familiari nella comunità da cui c’era stata la fuoriuscita dalla società feudale. Attualmente, come aveva dimostrato la missione del capitano Gastovski, i feudi malavitosi commerciavano con Chartagine la quale stava stringendo un’asse commerciale molto forte con l’impero sumerico e gengiskano.

I feudi malavitosi scambiavano prodotti alimentari per armi ed i regni del sud italia sempre più spesso importavano contingenti d’irregolari cartaginesi, i quali si affiancavano alle truppe feudali, imponendo uno stringente controllo su territorio e sulla popolazione. Ogni giorno c’era un cruento conflitto a fuoco con una pattuglia delle truppe lealiste ONU. Un attacco ad un posto d’avvistamento, un bombardamento con mortai, un’ambush, ogni giorno almeno 5 o 10 morti, con altrettanti feriti e molti danni collaterali!. Continua a leggere a pag.21

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Il fallimento della missione del cpt. “snake” James Gastovski. La luce della saletta si spense, iniziò la proiezione di una serie di diapositive ed una breve sintesi dei rapporti scaturiti dalla fallimentare missione svolta dal capitano “snake” James Gastovski in Italia. La triste storia del capitano del 7th Air Cavalry dimostrava che un’intervento militare nella penisola non sarebbe stato possibile impiegando un minimo dispiegamento di forze. L’obiettivo di riunificare la penisola italiana spappolata in varie repubbliche e regni malavitosi, sarebbe stato un’azione alquanto costosa dal punto di vista militare!!. Presso l’ONU il problema delle tratte commerciali insicure nel mediterrano fu sollevato con ritardo e finì per essere marginalizzato per lungo tempo, perché la crescente situazione d’instabilità che stava bollendo nel nord africa, catalizzò le discussioni dell’organo delle nazioni unite, salvo concludersi in sterili veti politici incrociati!. I rapporti economico-politici tra Repubblica del Gange ed Impero Gengiskano e Sumerico stavano deteriorandosi, il pentagono ed il “bureau of the war degli USE” non volevano impegnare truppe nel teatro italiano. Fu così deciso lo spostamento di uno stormo di B52 “Witchita Witch”, da usarsi in future situazioni per sterilizzare i potenziali rischi dai teatri italici e grechi, qualora l’USE Army (già accampato alle frontiere da molti anni) non avesse potuto risolverli!. L’unica cosa che l’ONU riuscì a votare su pressione Gengiskana, fu un’azione di stabilizzazione della sicilia per debellare i regni malavitosi che minacciavano le rotte commerciali nel Mediterraneo. L’US Marines Corps assieme a contingenti gengiskani si sarebbero avvicendati in sicilia con un’azione sul territorio. L’obiettivo sarebbe stato quello di trovare una soluzione con i regni malavitosi e limitare l’azione dei contingenti d’irregolari chartaginesi, che affluivano dal nord africa in rinforzo ai feudi malavitosi.

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Il problema era l’Italia, dopo il crash finanziario era diventata una spina nel fianco per gli USE. Per altro la situazione andava deteriorandosi rapidamente a Camp Sigonella, dove la situazione stava diventando caldissima!. Nella grossa base sovvenzionata dalla precedente missione ONU, si erano concentrati gli scarsi aiuti internazionali, che erano usati per combattere la pirateria ed i regni feudali in sicilia. Per lo più si usavano mezzi obsoleti e surplus militari dismessi. Equipaggiamenti dell’epoca della guerra del Vietnam, perché poco costosi ed ancora disponibili in buona quantità!.

La base di Camp Catania cercava di contrastare i regni dei duchi malavitosi che dominavano il territorio. Dopo lo schock finanziario e dopo il collasso dello stato italiano, il controllo sulle persone svolto dalle attività malavitose si era trasformato in proprietà delle persone, a causa della grande migrazione dai centri abitati verso le campagne. Il fenomeno del caporalato si era sviluppato in una sorta di braccio armato, con milizie al soldo dei feudi malavitosi. Il possesso del territorio si era trasformato in proprietà con il ritorno del latifondo. I referenti politici erano scomparsi ed i capoccia malavitosi si erano autodichiarati feudatari dei loro regni, fondendo potere esecutivo, legislativo e giudiziario. La popolazione da sempre intimorita, con la diffusione delle armi era stata facilmente soggiogata e per convenienza, paura ed abitudine, la società finì per raggrumarsi in una casta di servi della gleba attorno al feudatario di turno, che garantiva loro un piatto di minestra ed una coperta. In cambio il despota locale, si prendeva tutto!, avendo fatto evaporare la società moderna per instaurare un regno medioevale!. Era difficile trovare truppe e volontari, in quanto la società malavitosa era stata da sempre presente sul territorio e con l’avvento del modello sociale del nuovo medioevo, le giovani generazioni erano passive ed abituate alla situazione di fatto. Era considerato socialmente un grande “onore” essere cooptati come truppa o caporali al servizio dei Duchi, dato che si potevano avere molti benefits ed una larga discrezionalità ed impunità nel distribuire violenza gratuita, a patto di mostrare lealtà assoluta al duca. Le opzioni di vita erano due: vivere in schiavitù come servi della gleba e/o manovalanza semi-libera presso i latifondi, oppure auspicare la cooptazione

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nelle forze dei Feudi malavitosi. C’era poi una terza strada, che in pochi percorrevano perché implicava la fuga e l’arruolamento nella milizia lealista alla Repubblica Italiana a Camp Sigonella. Questo implicava anche una ritorsione terribile sui familiari nella comunità, da cui c’era stata la fuoriuscita dalla chiusa società feudale. Attualmente, come aveva dimostrato la missione del capitano Gastovski, i feudi malavitosi commerciavano con Chartagine la quale stava stringendo un’asse commerciale molto forte con l’impero sumerico e gengiskano.

I feudi malavitosi scambiavano prodotti alimentari per armi importando sempre più cospicui contingenti d’irregolari cartaginesi, i quali si affiancavano alle truppe feudali e caporalati, imponendo un violento controllo su territorio e sulla popolazione. Ogni giorno c’era un cruento conflitto a fuoco con una pattuglia delle truppe lealiste ONU. Un attacco ad un posto d’avvistamento, un bombardamento con mortai, un’ambush, ogni giorno almeno 5 o 10 morti, con altrettanti feriti e molti danni collaterali!. Continua a leggere a pag.21

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Ultimo aggiornamento a bordo della USS Tarzawa:

Operazione Remington Ride! Mancavano 24 ore all’inizio dell’operazione ONU, gli United States of Europe si erano tirati fuori da questo corpo di spedizione, perchè dopo lo shock finanziario erano economicamente deboli e non si potevano permettere inutili spese militari. Inoltre la situazione in Asia ed in nord Africa appariva preoccupante per gli alti comandi europei, ma i possibili fronti che si sarebbero potuti aprire in Italia e Grecia non erano ritenuti pericolosi a causa delle misure precauzionali che erano già state prese. Gli USA a differenza degli USE, erano molto preoccupati dalla grossa sfera d’influenza gengiskana che si andava formando nel mediterraneo, c’era un crescente e pericoloso collateralismo di Chartagine con l’Impero Gengiskano e Sumerico. Ecco perché i marines erano stati dispiegati con la USS Tarzawa nella missione ONU in Sicilia. Il loro scopo, a dire del capitano Miller che spiegava l’ultimo briefing alle truppe, era anche quello di monitorare l’avanzata politica gengiskana sui territori di Chartago. Fu poi proiettata un mappa aggiornata alle ultime 36 ore.

L’Italia era tornata ad essere un’espressione geografica, c’erano 4 repubbliche scarsamente democratiche in cui pare che circolassero delle pseudo-monete21


coupon della disperazione. Si riconosceva la zona d’influenza della Lira Savoiarda, della Corona Veneta, del Ducato Toscano e del Fiorino Pugliese. I confini non erano ben definiti ma andavano intesi come sfumati. La sfera d’influenza di un “coupon”, dipendeva dalla presenza di truppe delle repubbliche del coupon capaci di mantenere l’ordine. In assenza di queste, si sarebbe travalicato il confine di ciascun regno. Altro parametro per comprendere il passaggio degli sfumati confini, era l’accertarsi se i cittadini del luogo accettassero i coupons per le transazioni oppure se regnasse il baratto. Evidenziati in nero, c’erano i regni mafiocamorroidi. Erano i regni dei Duchi, quelli che il capitano “snake” aveva esplorato qualche anno fà!. Da qualche parte in centro italia, si combatteva una logorante guerra civile per qualche giacimento di petrolio, ma non era questo l’oggetto della missione ONU.

Tra le molte zone calde da segnalare, c’erano continui scontri tra “regolari delle repubbliche dei coupon” con pirati, ladri, truppe mafiocamorroidi ed irregolari chartaginesi. Ciò a causa delle linee logistiche dirette dei regni mafiocamorroidi verso Milano ed altre metropoli, che erano state abbandonate dalla maggioranza della popolazione a causa di una migrazione città verso campagna/fuga all’estero!. Oggi le città erano per lo più deserte, posti ad altro rischio, popolate da briganti, ladri, assassini e truppe mafiocamorroidi, irregolari chartaginesi. Nessuna delle repubbliche dei coupons aveva la forza militare per riunificare l’Italia, sostenendo sanguinarie guerre urbane e contemporaneamente presidiare con successo i propri distretti agricoliagroalimentari e conservieri, che alimentavano l’economia di sussistenza delle quattro regioni dei coupons. Sardegna e Corsica erano parte della Repubblica Francese, la quale era Federata da qualche anno, negli Stati Uniti d’Europa!. C’era un grosso traffico di “boat people” dalle coste occidentali ed orientali dall’italia verso Sardegna, Corsica e Jugoslavia. Migliaia d’italiani salpavano dalle coste italiche per cercare una salvezza ed un sicuro approdo negli Stati Uniti d’Europa. La politica USE era ferrea, tutti i boat people italiani erano ricacciati via e per lo più scaricati di peso presso le basi USA che erano ancora finanziate dalla vecchia

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missione ONU n°857/A015 presso Fort Ederle, Fort Darby, Fort Sigonella, Camp Ghedi, Camp Taranto. Le basi provvedevano ad allontanare questo fiume di disperati scortandoli fuori dalla struttura della propria base. Attorno alle basi si era formato una fascia di un chilometro di tende ed accampamenti di disperati. La popolazione sperava in aiuti e sostegni, oppure un’opportunità di migrazione, che però non furono mai concesse.

Il sergente Graves sedeva accanto al sergente Cooper nella sala conferenze della USS Tarzawa, Graves commentò a voce bassa:”Cooper, a me sembra che sia proprio un dannato casino in Italia!, dovremo guardarci le spalle, pare una fottuta situazione del genere tutti contro tutti!”. Cooper annuì in silenzio. La buona notizia, a dire del capitano Miller che illustrava gli ultimi aggiornamenti, era che in tutto questo caos italiano, la missione ONU “FREE TRADE” di cui la task Force dei marines era stata incaricata, non si sarebbe occupato del caos italiano!. La zona delle operazioni sarebbe stata circoscritta e limitata solo alla Sicilia. Truppe di Marines sarebbero state sbarcate a terra con mezzi anfibi ed elicotteri. Avrebbero operato al fianco del corpo di spedizione gengiskano che era salpato dai porti di Chartagine. Scopo della missione ONU era surgelare e/o bloccare le azioni di pirateria che aggredivano i convogli commerciali. Operativamente gli obiettivi erano stati fissati in 3 punti: a)stipulare dei patti di non aggressione con i Duchi malavitosi, al fin e bloccare le loro azioni di pirateria, salvaguardando le rotte internazionali utilizzate dai convogli commerciali nel mediterraneo. b)raccogliere informazioni d’intelligence: numero delle truppe, dislocazione sul territorio, tipo equipaggiamenti, in special modo di quei duchi malavitosi che si fossero opposti a cessare le azioni di pirateria. c)arrestare, eliminare oppure distruggere ogni tipo di resistenza diretta od indiretta se non si fosse accettato un’accordo di “no piracy”, conforme a quanto stabilito dalla Direttiva ONU.

Il resto dell’Italia stava andando a fuoco ormai da vari anni, tuttavia questo non era un problema che doveva interessare la Task Force. Le truppe che sarebbero scese a terra non avrebbero dovuto lasciarsi coinvolgere in sterili diatribe locali. Se gli italiani erano prigionieri di se stessi e dei mondi medioevali che si erano creati, erano problemi loro!. Il capitano Miller dei 5th Rangers fu molto chiaro a riguardo e si sincerò di ripetere questi punti almeno tre volte, per essere certo che tutti avessero compreso gli obiettivi. La Direttiva

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ONU stabiliva alcune linee guida per debellare le azioni di anti-pirateria, non legittimava una campagna militare di terra in Italia!. A causa del fatto che le operazioni di bonifica che sarebbero state effettuate dai marines erano prevalentemente sul suolo siciliano, l’operazione fu denominata “Remington Ride”. Una cavalcata da fare prevalentemente con l’inseparabile fucile d’assalto M4, che ogni marine aveva in dotazione, perché la Task Force ONU doveva mettere in sicurezza la Sicilia. La questione dei bollori che mediaticamente apparivano nei mass media sulla spinosa situazione in nord africa, non erano oggetto dell’attuale azione ONU. La prima missione sarebbe stata svolta dal Team del sergente Cooper: obiettivo un radar mobile (di manifattura sumerica) che era presso l’isola di Lampedusa. Un raid aereo avrebbe distrutto l’apparato, scopo del Team sarebbe stato quello d’illuminare il bersaglio e tenersi fuori da guai. Tale apparato fungeva da “Early Warning” per i pirati, tracciando i pacifici convogli commerciali. La mano pesante che sarebbe stata apposta nel raid, avrebbe dato l’incipit alla missione ONU, per far capire ai Duchi malavitosi che non ci sarebbe stata alternativa. Le opzioni erano 1-cessare ogni attività di pirateria oppure 2-essere distrutti. Cooper aveva appuntamento dal capitano Miller alle 21:00 per avere ulteriori dettagli sulla missione a Lampedusa.

Il piano prevedeva che il Team RAZOR sarebbe decollato dalla USS Tarzawa alle 2:10 con un black hawk e sarebbe stato scaricato in Lampedusa alle 2:45 in modo stealth. Per le 3:15 sarebbero state attese le prime comunicazioni radio dai RAZOR per concertare il raid aereo. L’estrazione del Team RAZOR era stato programmato alle 3:55 presso un sito sicuro, con un elicottero Venom, scortato da un paio di elicotteri da combattimento Huey Cobra. _______________ Era ancora tardo pomeriggio a bordo della USS Tarzawa, da anni non era più insolito per il sergente Cooper trovare a bordo dell’unità dei marines, Rangers, oppure fanteria del 7th Air Cavalry, paratroopers della 89th/101st, tutte forze impiegate in varie “special ops”. C’era una fresca brezza di mare che tirava da nord-est, inoltre c’era poco movimento sul ponte della nave, in un’aria sgombra dalle operazioni di volo, il fireteam del sergente Graves ciondolava stravaccato, indossando armi e zaini, elmetti e visori, in attesa di essere trasferiti altrove.

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I due fireteam pur essendo di unità diverse (quello di Cooper era dei marines, quello del sergente Graves della 7th Air Cavarly) si conoscevano bene, avendo svolto di recente varie operazioni di ricognizione attorno al Golfo di Aden. Ad Aden accadde un’inaspettato e violento conflitto a fuoco!. Se non era per il fireteam della cavalleria dell’aria che riuscì ad infiltrarsi cogliendo d’infilata la linea di fuoco nemica, il gruppetto del sergente Cooper che era stato colto di sorpresa, avrebbe potuto fare una brutta fine sul sabbioso lungomare di Aden, assieme al proprio AAV7. Attorno al golfo di Aden c’era ormai da tempo un caos indescrivibile, truppe d’irregolari composte da gente locale e paramilitari gengiskani, sumerici, gestivano il traffico navale in passaggio dallo stretto. La task force dei marines venne spostata nel mediterraneo via Città del Capo, per l’attivazione della missione ONU. Per qualche misteriosa ragione al pentagono non dettero l’ok alle operazioni per liberare lo stretto di Aden, come erano state già pianificate!. Cooper ed i suoi erano passati dalla mensa a prendere dei panini e bibite per regalarli agli amici del 7th Air Cavarly che erano in partenza; l’obiettivo era quello di saldare almeno in parte un debito d’onore, che avevano contratto sul campo di battaglia!.

I coloratissimi addetti alle operazioni di volo della USS Tarzawa erano per lo più seduti sul ponte, sparsi in piccoli manipoli omogenei e colorati. C’erano gruppetti con giubbetti di un verde pisello sgargiante, altri di un giallo canarino, altri indossavano giubbe rosse. Personale che dall’alto del ponte, sembravano un gigantesco Arlecchino acciambellati in cerchio, intenti a ragionare in modo ordinato. Si avviava quasi l’ora del tramonto, il mare era calmo ed a parte il rombo cupo e continuo dell’hardware navale, c’era un gradevole silenzio ed una calma piatta, sul ponte di volo della USS Tarzawa. A dire della bionda guardiamarina che passò sculettando in mimetica per andare in sala comando, anche il traffico navale dal nord africa pareva dissolto come neve al sole!.

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-Ci spediscono a bordo di un destroyer europeo, con un Venom- disse il sergente Graves mentre tracannava avidamente una lattina di Seven_Up, tenendo nell’altra mano un grosso tramezzino morsicato, al gusto di pollo, insalata, pomodori e maionese. -Che diavolo dovete combinare, voi del 7th cavalleria su un destroyer europeo?- chiese il sergente Cooper incuriosito, mentre con una mano fumava una sigaretta e con l’altra reggeva la cartella con le mappe dell’operazione che avrebbe dovuto svolgere sull’isola di Lampedusa. -Raccogliere informazioni sul campo e fare ricognizione nel sahara!- rispose Graves con la bocca piena, mentre continuava ad addentare avidamente il tramezzino –Hai sentito no!?!, nel breifing... il capitano Miller ha detto che gli europei sono preoccu pati dei flussi migratori verso la penisola italiana... però non vogliono mandare truppe sul terreno... Al pentagono sospettano collegamenti tra il nord africa, gengiskani e cose così... ai capoccia del pentagono non va giù la presenza gengiskana, in questa vostra joint operation contro la pirateria.... Così noi della cavalleria dell’aria, dovremo arrostire i nostri piedi nel sahara... far spola tra un destoyer europeo inchiodato nel golfo di Sirte e delle fottute oasi in pieno sahara... e tutto per capire, che diavolo stia bollendo nella dannata pentola del nord-africa!-Non sapevo che questa rogna toccasse alla cavalleria dell’aria, pensavo fosse una grana per noi marines! - commentò il sergente Cooper, mentre sfogliava il rapporto del suo dossier sull’imminente missione notturna a Lampedusa. Poi Cooper aggiunse – i pirati risalgono anche dal nord africa verso la Sicilia, poi ci sono a Lampedusa apparati radar sumerici, diavolo! é inutile cercare di rappezzare la situazione in mezzo al mare e nelle isole prospicienti, se non ci si cura anche dell’altra sponda del mediterraneo! - concluse lapidario Cooper. -E’ la solita vecchia storia! - rispose il sergente Graves che diede l’ultimo morso al suo tramezzino – Lo sai com’é, no?!... i politicanti non fanno mai niente... e se fanno qualcosa... stai sicuro che sono sempre fottute cose a metà!... in ogni caso prima o poi... la merda esce dal vaso, e tocca spalarla a noi! - Cooper annuì in silenzio. Nel frattempo Skyes, Scarlet, Robo si scambiavano indirizzi di email con l’intento di restare in contatto con gli altri tre del fireteam del sergente Graves, promettendo di ritrovarsi negli States per organizzare una mega grigliata con le proprie famiglie/fidanzate, appena questa fottuta campagna fosse finita. -Come sta Betty?- chiese Cooper a Graves. -Ci siamo sentiti via skype qualche minuto fà - rispose Graves, mentre riduceva alla forma di una piccola pallina, il cellophane del tramezzino che aveva mangiato; poi continuò dicendo – il piccolo sta bene, dormiva di grosso, lei era sveglia davanti al computer, in attesa della mia telefonata. Vicky invece?! - chiese Graves a Cooper. -Come sempre!... dice che vuole tornare da sua madre, perché lei ha la tv via cavo, mentre nel mio appartamento non c’é, comunque di divorzio non ne vuole parlare! - rispose un pò preoccupato Cooper. 26


-Amico mio, é segno buono!, va dalla madre perché ha il bimbo piccolo, così risparmia sulle spese di affitto, ma di cavo via gambe vuole il tuo! - esordì Graves ridendo a crepapelle, mentre sfotteva amichevolmente il suo amico Cooper, battendogli una mano sulla spalla. Cooper rise e non rispose. - Beh!... parati il culo, stronzo di un marine! – rise Graves –Non farti impalare come il tuo amico Custer! – gli fece eco Cooper, ridendo!.

Decollò il Venom con il fireteam del sergente Graves, mentre tra 8h sarebbe decollato il black hawk che avrebbe portato l’unità di Cooper a Lampedusa nella missione notturna. Da quale punto di vista vuoi osservare la campagna “Remington Ride”?! Dal punto di vista del capitano Miller del 5th Ranger, vai a pag.29 dal punto di vista del sergente Graves del 7th Air Cavalry, vai a pag.36 Dal punto di vista del sergente Cooper del 5th USMC Brigade, vai a pag.44

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L’Operazione Remington Ride, osservata dal punto di vista del cpt. Miller 5th Ranger. Seduto al tavolino della sua scrivania, come se fosse stato incastonato in una nicchia illuminata da una lampada da tavolo, il capitano Miller si sentiva come compresso nella sua piccola stanzetta di bordo della USS Tarzawa. Forse era colpa della stanza, più simile ad uno sgabuzzino; forse era un pesante e quasi indefinibile stato d’animo, come un’opprimente sensazione di malessere psicologico. Sul piccolo tavolo c’era un notebook acceso, questo era alimentato dalla presa di corrente e connesso via ethernet alla rete locale di bordo. La piccola stanza era al buio, la tapparella di ferro del piccolo oblò circolare era stata chiusa, se non fosse stato per il cupo e sordo rumore di bordo e delle ventole di areazione, quella stanzetta avrebbe potuto anche essere una cripta di un cimitero. Una tomba di lusso!, con aria condizionata, un letto morbido, federe pulite, un bagno personale con acqua calda!. Tutte comodità che molte delle squadre disperse o decedute nell’operazione Remington Ride, non ebbero mai. Il capitano si passò la mano destra sulla fronte, come per scacciare irrazionali pensieri, quindi riprese a scorrere i rapporti. Nell’occhio del ciclone. Ore 02:10 decollato black hawk dalla Uss Tarzawa con a bordo la squadra RAZOR. Ore 02:50 scaricata la squadra RAZOR sull’isola di Lampedusa, il pilota ed il sergente Cooper riferiscono che l’unità é elisbarcata senza trovare alcuna resistenza. L’unità procede a piedi verso il proprio obiettivo. Ore 03:12 l’attacco aereo con bombe laser viene sospeso in quanto nei pressi del radar chartaginese sono presenti molti “scudi umani”. L’unità sotto il comando del sergente Cooper, con l’assenso del tenente Miles, decide di effettuare un colpo di mano per prendere il controllo del piccolo paese, dove é arroccata la postazione radar mobile (attualmente spenta). Se l’unità RAZOR non riporterà comunicazioni radio, entro 15 minuti, un lancio di missili da crociera verrrà effettuato contro il radar chartaginese che é stato marcato. Death line fissata per le 03:20. Ore 03:18 l’unità RAZOR riferisce che ha il controllo del piccolo paesino; sono state eliminate forze nemiche composte da irregolari chartaginesi (tutti armati con armi leggere, probabilmente di produzione gengiskana). La squadra RAZOR riporta l’esistenza di villici locali brutalizzati e torturati che sono stati liberati. Sono state anche prestate dall’unità i primi soccorsi medici, forniti dall’infermiere di squadra. Il sergente Cooper riporta che il radar nemico verrà distrutto con delle cariche esplosive. Ore 03:25 l’unità RAZOR riferisce che ha distrutto il radar chartaginese. F35B in volo confermano visivamente l’esplosione luminosa all’interno dell’isola. La squadra RAZOR comunica che alcuni superstiti sono accompagnati in zona sicura, altri sono scappati sotto “choc”, quasi incapaci di comunicare. Ore 03:40 l’unità RAZOR inizia a documentare prove di pulizie etniche perpetrate dai pirati chartaginesi. Nonostante l’esplosione del radar locale, la squadra non sostiene alcuno inatteso scontro a fuoco. Ore 03:55 il ripiegamento previsto al punto di estrazione, é rinviato di 20minuti perché un membro della squadra RAZOR sta finendo di raccogliere prove e nuove testimonianze sulle pulizie etniche, perpetrate dai pirati chartaginesi.

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Ore 04:25 la squadra RAZOR é estratta con successo dall’elicottero black hawk scortato da un paio di Huey Cobra. Non si riportano ulteriori scontri a fuoco con le truppe d’irregolari chartaginesi, che sono ancora presenti sull’isola.

Sorseggiando una tazza di caffé tiepido e senza zucchero, il capitano Miller fece una pausa. Cercava di focalizzare i volti, i toni di voce, i modi di fare, i ricordi e le memorie di questa unità che non aveva conosciuto direttamente, ma di cui era diventato un silenzioso amico ed osservatore da remoto. Era lui che aveva avuto l’onore di supervisionarne il suo comando e controllo, dalla sala operazioni di bordo. Quei rapporti gli aveva già letti, in realtà gli aveva scritti proprio lui stesso. Miller sentiva in cuor suo che per la greve decisione che doveva prendere, aveva un maledetto bisogno di rileggere quei dossier!. Attacco anfibio. Ore 03:00 la squadra RAZOR esce in ricognizione attorno alla base di camp Catania. Ore 03:15 la squadra RAZOR riferisce che non c’é niente da riferire, tutto tranquillo attorno alla base. Ore 03:30 la squadra RAZOR riferisce che non c’é niente da riferire, tutto tranquillo attorno alla base Ore 03:45 la squadra RAZOR riferisce che non c’é niente da riferire, tutto tranquillo attorno alla base Ore 04:00 la squadra RAZOR riferisce che non c’é niente da riferire, tutto tranquillo attorno alla base Ore 04:15 la squadra RAZOR riferisce che non c’é niente da riferire, tutto tranquillo attorno alla base Ore 04:30 la squadra RAZOR riferisce che non c’é niente da riferire, tutto tranquillo attorno alla base Ore 04:45 la squadra RAZOR riferisce che non c’é niente da riferire, tutto tranquillo attorno alla base Ore 05:00 la squadra RAZOR riferisce che non c’é niente da riferire, tutto tranquillo attorno alla base inizia a tornare alla base. Ore 05:10 la squadra RAZOR riferisce che sta ricevendo fuoco nemico e che stanno sostenendo un violento conflitto a fuoco. Ore 05:22 annichiliti vari chartaginesi tutti armati con armi leggere, probabilmente di produzione gengiskana. Il fireteam ha due feriti leggeri e rientra a piedi verso la base. Ore 05:27 la squadra RAZOR ha un nuovo conflitto a fuoco, colpi di armi automatiche ad alta precisione, probabilmente Dragunov, un ferito a terra che non può camminare. Parte dalla base un blindato LAV25 per agevolare il rientro della pattuglia. Ore 05:50 la pattuglia rientra alla base, 1 KIA. Il tenente Miles muore a causa delle ulteriori ferite avute durante l’attesa del blindato. Note operative: all’unità RAZOR non viene assegnato un tenente in rimpiazzo, il sergente Cooper prende il comando della piccola unità da ricognizione.

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Il capitano Miller fece una nuova sosta alla lettura dei rapporti. Dal volto sembrava fosse quasi fisicamente provato. Probabilmente avendoli già letti e sapendo quale sarebbe stato l’esito finale, si sentiva ribollire il sangue nelle vene!. Prese il telefono di bordo e compose un numero riservato, quindi chiese di essere messo in linea con il Tenente Colonnello Tyles addetto alle operazioni. Gli rispose una voce imperturbabile dall’altro capo della cornetta, che sul momento l’LTC non era reperibile. Miller lasciò un messaggio all’ufficiale di collegamento e poi tornò a rileggere i rapporti sul suo notebook. Harvest Red. Ore 06:00 la squadra RAZOR si unisce in una Military Operation in Urban Territory in Palermo assieme a vaste forze USMC e Gengiskane. Scopo della missione catturare una banda di Duchi mafiocamorroidi che per l’intelligence gengiskana, ostacolerebbero l’operazione “ONU-FREE TRADE”. Ore 06:10 la squadra RAZOR corre in soccorso di varie squadre che sono sotto il fuoco di vari cecchini e granatieri che hanno attaccato un AAV7, danneggiandolo gravemente. Ore 06:13 pesante conflitto a fuoco della squadra RAZOR con due feriti lievi, le resistenze nemiche sono state annientate tramite una manovra tattica della piccola unità. L’unità resta in combattimento e continua la ricognizione e rastrellamento. Ore 06:22 la squadra RAZOR é la prima ad arrivare alla presunta base dei Duchi, ingaggia, annienta, arresta buona parte dei Duchi malavitosi presenti nella base. Ore 08:20 la squadra RAZOR scorta con il resto del primo plotone compagnia A, i prigionieri presso il comando ONU. Ore 08:37 perso contatto radio con il convoglio e l’unità RAZOR. Ore 08:50 un rastrellamento in forze ritrova il convoglio e libera l’unità RAZOR, due sono feriti oltre ad essere gli unici sopravvissuti all’imboscata nemica che ha liberato i Duchi. -CLASSIFIED- L’unità RAZOR riferisce che gli ostili locali erano composti da italiani ed irregolari chartaginesi, tra le fila nemiche vi sarebbero stati anche ufficiali sumerici ed ufficili gengiskani in incognito, come consiglieri ed osservatori militari. -CLASSIFIED- L’alto comando gengiskano nega la possibilità di consiglieri gengiskani militari in incognito presso i regni dei “Duchi”, accusa il nostro comando di falsità ideologiche e politiche. -CLASSIFIED- le forze USMC abbandonano il JOINT HQ e la base “FREE TRADE” costruita con le truppe gengiskane, per attivare altrove un proprio campo base. Ore 12:15 dopo un breve controllo medico l’unità RAZOR, guidato dal sergente Cooper insiste nel ritornare in azione, Ore 12:27 l’unità RAZOR si reca al campo base gengiskano per conferire con l’ufficiale di collegamento gengiskano addetto al contro-spionaggio in un mutuo scambio d’informazioni. Ore 12:35 l’unità RAZOR abbandona l’HUMVEE, espropria due fuoristrada locali ed inizia un’operazione d’infiltrazione. ---sospese le comunicazioni radio con l’unità RAZOR---

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Ore 16:50 ripresi i contatti radio con l’unità RAZOR la quale operando sul territorio é riuscita ad avere informazioni preziose. Ha stabilito un posto di blocco ed ha intercettato tre “Duchi” dei sei fuggiti. I tre “Duchi” sono sfortunatamente morti in un conflitto a fuoco, che é esploso quando l’unità RAZOR ha bloccato il convoglio nemico.

Il capitano Miller sospese la lettura. Questo era un punto di svolta che si era solo limitato a riferire ma che forse non aveva sufficientemente evidenziato al proprio comando?!. C’erano sul campo degli ufficiali gengiskani in incognito come osservatori e consiglieri militari!. C’erano moltissime armi leggere di fabbricazione gengiskana!. La risposta “politica” dei comandi gengiskani avrebbe dovuto essere stata un segnale di allarme per l’alto comando, o no?!. Oppure la cecità tattica dal contingente USA era causata da ottuse scelte politiche oppure da imperscrutabili ragioni di politica internazionale?!. Manhattan. Ore 08:00 la squadra RAZOR raggiunge la nuova base del contingente USMC Ore 08:20 la squadra RAZOR entra in azione dopo essersi riequipaggiata con uno SMAW, munizioni ed aver prelevato un LAV25 Ore 08:42 grazie a contatti sviluppati sul territorio, la squadra RAZOR arresta la fidanzata di uno dei tre Duchi ancora latitanti. Il controspionaggio gengiskano richiede di prelevare la prigioniera con un elicottero, fissando un meeting point Ore 09:06 scontro a fuoco di RAZOR contro irregolari chartaginesi e truppe mafiocamorroidi, inviati sul posto due MBT M1 Abrams con tre IFV Bradley e truppe al seguito. La prigioniera é prelevata dal controspionaggio gengiskano. Ore 09:15 riportato pesante scontro a fuoco dei RAZOR nei pressi di un villaggio locale, nessun ferito. Gli irregolari tutti uccisi in combattimento hanno armi leggere automatiche di fabbricazione gengiskana. Sequestrato anche un camion pieno di armi, tutte di fabbricazione gengiskana. Ore 09:35 i RAZOR parcheggiano presso la base il camion pieno di armi sequestrato, si riequipaggiano e ripartono con il LAV25. Contestualmente almeno una delle fonti dei RAZOR viene barbaramente uccisa in un agguato. Le truppe gengiskane escono dalla propria base ed iniziano a rastrellare parte del territorio. Tra le ore 09:50 e le 12:40 l’unità RAZOR annienta cogliendo di sorpresa cinque accampamenti di truppe d’irregolari chartaginesi. Si registrano un paio di feriti lievi dell’unità RAZORS che tornano alla base. Dopo una lieve medicazione ed una visita di check up, tutta l’unità insiste nel tornare in azione sotto la responsabilità del sergente Cooper. Inoltre l’unità RAZOR, sequestra un secondo camion pieno di armi e ne distrugge sul campo altri tre (non ritenendo opportuno trasferirli alla base USMC come prove). Tutti i camion hanno armi e munizioni di fabbricazione gengiskana Ore 13:35 esplode la casa di un “Duca” che era stato rintracciato dalle informazioni fornite dal controspionaggio gengiskano. Per una fortuita casualità l’unità RAZOR riesce a scampare alla morte durante il tentativo di arresto e l’esplosione dell’edificio. Tra le ore 14:00 e 19:30 l’unità RAZOR raccoglie interessanti prove sul traffico di armi tra regni mafiocamorroidi e Chartago. Inoltre la squadra RAZOR tenta di bloccare un trafficamente d’armi. Si sviluppa un violento conflitto a fuoco, il trafficante ed il suo entourage sono uccisi.

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Ore 21:15 scontro a fuoco tra l’unità RAZOR ed un blindo leggero di truppe mafiocamorroidi e chartaginesi, il LAV25 rimane danneggiato. Il nuovo scontro a fuoco si sviluppa nei pressi di un posto di blocco gengiskano, le cui truppe non aiutano il fireteam RAZOR. L’unità dei marines riesce a rompere il contatto e rientrare alla base fuggendo nella foresta. Espropria una delle poche auto locali, rientra alla base in modo fortunoso. Ore 21:47 l’unità RAZOR alla base, sosta per cure e controlli medici e cena. -CLASSIFIEDI documenti sequestrati dai RAZOR provano connessioni politiche tra il governo dell’Impero Gengiskano e Chartago circa la vendita di armi. Ci sono anche documenti compromettenti circa commerci d’armi leggere, pesanti, carburante da Chartago ai regni mafiocamorroidi in cambio di generi alimentari (acqua, carne, frutta, verdura, latte, pesce) oltre all’accettazione tacita di crescenti contingenti di truppe irregolari chartaginesi. Tali truppe sono definite unità autonome ma alleate dei regni dei “Duchi”. Pesanti rispercussioni politiche e militari sono attese sulla missione ONU-“FREE TRADE”. Freddo Pungente. Ore 19:45 la squadra RAZOR é una delle ultime ad abbandonare la base USMC della missione ONU-“FREE TRADE” la quale é stata ritirata per dissensi politici ed atti volontari unilaterali presso l’ONU. Ore 19:58 la squadra RAZOR preleva documentazione interessante da domicilio segreto di un “Duca” poi torna verso la base USMC. Ore 20:05 un contingente logistico di USMC é stato attaccato da ostili locali ed é andato distrutto. Si registrano lanci di vari SAM spalleggiabili con abbattimento di un paio di Black Hawk. Ore 20:12 La base di “Camp Catania” é sotto pesante attacco da forze corazzate sconosciute, l’unità RAZOR é rimasta tagliata fuori e non ha modo di rientrare sulla Uss Tarzawa. Vengono fissati dei rally point per un prelevamento con elicotteri, ma l’unità RAZOR rifiuta d’abbandonare il campo. La Task force della Uss Tarzawa prende il largo ritirandosi dalla Sicilia per diretto ordine del PENTAGONO, che non vuole escalation o campagne di terra in Italia. Ore 22:44 Intercettazioni radio a bordo della Uss Tarzawa indicano che il team RAZOR é alla macchia e cerca di abbandonare la Sicilia per convergere su un porto del nord italia locato presso una delle quattro repubbliche dei coupons. Il team é ancora sulle tracce dei restanti “Duchi” chiede supporto supplies via radio, ma il comando della task force glielo nega. ---LA MISSIONE ONU-“FREE TRADE” VIENE ---LA MISSIONE ONU-“FREE TRADE” VIENE ---INTERROTTE LE COMUNICAZIONI CON LA ---IL CONTINGENTE DELLA TASK FORCE E’

CANCELLATA DALL’ONU. SOPPRESSA DAL PENTAGONO. SQUADRA RAZOR. RITIRATO DALLE COSTE DELLA SICILIA.

Promemoria Operativo: Forse KIA/MIA i quattro membri del Team RAZOR.

A questo punto il telefono del capitano Miller squillò. Era il Tenente Colonnello Tyles il quale gli chiese se avesse cambiato idea circa la sua domanda di trasferimento. Il capitano Miller rispose che non aveva cambiato idea, poi aggiunse tutto d’un fiato che si era stufato di stare a comandare una scrivania, mandando al macello piccole unità che poi erano abbandonate al loro destino, per flip-flop politici. Le parole erano educate ma il tono di voce era tagliente come un rasoio!. C’erano i satelliti, gli aerei ricognitori, i droni. Se proprio c’era bisogno di fare intelligence sul campo e ricognizione, il capitano Miller disse che 33


l’avrebbe fatta lui stesso, di pesona!. Avrebbe raccolto lui stesso le informazioni sul teatro greco che tanto interessavano agli alti comandi NATO. Il Tenente Colonello Tyles non disse niente, si limitò ad informare laconicamente il capitano Miller che la sua richiesta di trasferimento era stata accolta. Il Tenente Colonnello aggiunse con tono monotono che stava per spedirgli via email i dettagli di un’operazione sul teatro greco, in un’isola da qualche parte nel mar Egeo, tra la Grecia e la Turchia. Il capitano Miller salutò con tono freddo e distaccato, poi abbassò la cornetta. Il suo volto era cambiato: sembrava più rilassato, quasi come se si fosse tolto un peso dallo stomaco. Era come se il senso di oppressione fosse volato via. Prima d’aprire la propria posta elettronica per leggere i dettagli della propria missione, il capitano Miller riprese a rileggere i rapporti dell’unità RAZOR. Zona Desertica. Ore 09:10 intercettate comunicazioni radio dell’unità RAZOR provenienti dalla bassa Toscana. Il Team RAZOR si é aggregato per scelta autonoma all’HQ del comando delle forze locali delle repubbliche dei coupon. Il team riferisce che starebbero combattendo contro truppe chartaginesi e mafiocamorroidi. Il sergente Cooper comunica che sarebbe in traccia dei restanti “Duchi” che pare siano in rotta verso la penisola greca, passando per l’Albania e che abbiano tessuto intrecci nel nord africa e nel sahara. Sarebbero inoltre presenti sulla penisola italiana vari consiglieri militari sumerici e gengiskani, in supporto degli irregolari chartaginesi. I chartaginesi godrebbero di ottime supplies di armi ed ottimi equipagiamenti, a differenza delle truppe delle repubbliche dei coupon. Ore 10:15 l’unità RAZOR comunica al comando delle repubbliche dei coupon, di aver riconquistato un borgo da qualche parte nella Maremma, impiegando due plotoni, equipaggiati solamente con armi leggere. Ore 11:51 l’unità RAZOR comunica di aver riconquistato un secondo borgo da qualche parte nella Maremma Ore 13:57 l’unità RAZOR comunica di aver riconquistato un terzo borgo da qualche parte nella Maremma. Ore 14:12 Il sergente Cooper lancia un appello radio, riferisce di subire pesanti contro-attacchi di truppe chartaginesi dotate di APC ed artiglieria gengiskana e sumerica. Pesanti le perdite sulle forze delle milizie dei coupons che erano sotto il suo comando. Il sergente Cooper alla radio chiede del supporto aereo tattico alla Task force Uss Tarzawa. Nessun supporto aereo fu inviato dal comando in quanto la missione ONU-“FREE TRADE” era terminata. La zona d’ingaggio richiesta sarebbe stata anche molto distante dalla precedente missione originaria. Dalle 14:14 si interrompono tutte le comunicazioni radio. Nei successivi 7 giorni, nonostante la task force della Uss Tarzawa navighi al largo del mar Tirreno, nessuna comunicazione radio dall’unità RAZOR fu più ricevuta. Promemoria Operativo: KIA/MIA i quattro membri del Team RAZOR. FILE CLOSED.

Ultimata la lettura, il capitano Miller chiuse il file, spense il notebook poi sussurò nel silenzio della sua stanzetta:”Tenete duro ragazzi, stanno arrivando i rinforzi!”. Il racconto termina quì, torna a pagina 1

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L’Operazione Remington Ride, osservata dal punto di vista del sergente Graves 7th Air Cavalry. Scese dall’elicottero NH90 il fireteam del sergente Graves in pieno deserto del sahara. Era arido, assolato, roccioso e polveroso e riarso dal sole come una landa marziana!. Sulla pista d’atterraggio sassosa e polverosa, c’era una enorme nuvola di polvere alzata dalle pale nell’NH90. Quando il mezzo ripartì, gradualmente l’improbabile nebbia arida e polverosa, si dissolse lentemente. Apparve al fireteam del sergente Graves un cartello inclinato piantato nel terreno, con la scritta “Rocky Top HQ”. Accanto c’era un simpatico sergente dell’89th aviotrasportata, con elmetto e grandi occhialoni antisabbia, si abbassò il fazzoletto che gli copriva bocca e naso e sfoderò un simpatico sorriso sornione, a 32 denti. -benvenuti all’HQ Rocky Top, lo abbiamo chiamato così perché questo posto è identico al Tennessee!-rise divertito l’abbronzato sergente. Graves si guardò intorno, era in mezzo al nulla, in quella landa desolata arida e riarsa, con un caldo bestiale tanto che avrà fatto almeno 40 gradi. Erano in una valle sassosa e sabbiosa, senza un dannato albero!. C’era solo un un piccolo campo base, martoriato dal sole con varie tende sparse e qualche tendaggio mimetico chiaro. Pannelli solari e due grosse antenne satellitari, alcuni APC coperti da tendaglio mimetico, degli Humvee sparsi in modo caotico, quattro piccoli posti di guardia disposti a disegnare un immaginario quadrilatero, dei vertici del campo. Graves si sollevò di poco l’elmetto, scrutò da capo ai piedi il sergente della 89th e poi pensò come diavolo poteva essere uguale al Tennesse, quel fottuto posto sperduto nel nulla?!. Così si rivolse amichevolmente al sergente della 89th e gli rispose:”amico!, ti si é fritto il cervello dal caldo, a forza di stare quì?!”. Il sergente della 89th rise sarcastico e rispose-No! É proprio così!. Le telefonate a casa sono gratis, abbiamo un collegamento satellitare via internet!- Indicò le due parabole che erano piazzate ai bordi del campo. Poi continuò dicendo -Le ragazze beduine della zona sono metà orsi e metà gatte! E sono off limits perché rischieremmo di far scoppiare una guerra tra le tribù e le nostre forze!. Scordatevi di trovare un locale di strip tease od una discoteca od un barPoi il sergente della 89th si girò indicando un promontorio di sabbia che stava alla sinistra della base -L’altra settimana da quel costone, una squadra é partita di notte con la luna piena, dovevano fare una ricognizione notturna ma si sono quasi persi in mezzo al deserto!. Quì è pieno di qualche fottuta roccia magnetica, le bussole friggono ed il GPS era scarico e nessuno di quegli idioti aveva un backup di pile. Le radio funzionano male a causa delle montagne e delle tempeste di sabbia. C’é mancato poco che quei coglioni della ricognizione non crepassero di sete!Il sergente della 89th si voltò, Graves ed il suo fireteam gli si erano disposti attorno in semicerchio. -Tutto attorno a noi per milioni di chilometri é un fottuto deserto!, non cresce niente, ne mais, ne grano, ne alberi, ne un dannato filo d’erba!. I superalcolici sono vietati! disidratano! Se li avete buttateli!, perché se ve li scoprono passate guai seri!. Poi con questo caldo, bere superalcolici é come 36


spararsi in testa!. Acqua!, Acqua!, Acqua!, Se avete sete bevete Acqua! Se non avete sete bevete Acqua!. Dovete bere 2.5 litri di acqua al giorno altrimenti rischiate di perdere i sensi e cadere in coma!. Fidatevi gente!, alla ROCKY TOP HQ la vita é semplicissima; 1-pulite i fucili continuamente perché é pieno di polvere! , 2-bevete molta acqua!, 3-batterie di backup & batterie di backup, sempre per il vostro GPS 4-non uscite in missione senza avere un’adeguata scorta d’acqua!. 5-attenti agli scorpioni 6-non gironzolate lontani dalla base da soli, senza avvertire nessuno!”. Il sergente Graves annuì e giratosi verso il proprio FireSquad chiese:”Volpini del deserto!, vi é tutto chiaro?!- Tutto il gruppetto in ordine sparso, annuì ridendo. -Ok! Gente, il tenente vi aspetta per il briefing e gli ordini di missione!-disse il sergente della 89th. Tutto il gruppetto entrò nella tenda del comando, lasciando zaini e fucili appena fuori la tenda. ___________________

Graves era seduto nei pressi di un altro piccolo avamposto, costruito in un’oasi nel sahara, un pozzo circondato da rocce, sabbia e montagne magnetiche riarse dal sole!.

Dai pozzi promanavano alcuni canali costeggiati da una grande duna, questi portavano acqua a certe ore del giorno all’aspra vegetazione, che sopravviveva abbarbicata e mordace alla sabbia, sotto un caldo ustionante. Se c’era un dannato posto sulla terra dove si comprendeva quanto vitale fosse l’acqua dolce, era certamente un’oasi piazzata in mezzo al sahara!. Mentre una pattuglia rientrava all’avamposto, un caterpillar rastrellava la terra sabbiosa e rocciosa, smuovendo e togliendo i sassi più vistosi, per levagare e realizzare un aereoporto da campo per velivoli più grandi. Graves osservava taciturno la mappa che gli aveva dato il Tenente, poi uno della sua squadra gli recapitò un piccolo plico. Proveniva da un Black Hawk che era appena atterrato all’avamposto!.

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Incuriosito il sergente osservò il piccolo pacchetto, gli era stato spedito direttamente dal capitano Miller del 5th Ranger, l’ufficiale addetto all’operazioni della missione “ONU-FREE TRADE”. A dire della lettera di accompagnamento, il pacchetto, avrebbe contenuto l’agenda del sergente Cooper e forse poteva essere utile a Graves nelle missioni che avrebbe svolto nel sahara!. Il diario era stato consegnato alla base di Camp Darby da uno sconosciuto, il quale al posto di guardia ebbe a riferire che aveva avuto l’incarico da Cooper .

Nel deserto il passaggio dal giorno alla notte era rapido, tanto che il sole basso sull’orizzonte, scendeva ad una velocità repentina. Nonostante il sole precipitasse verso l’orizzonte, il caldo non sembrava diminuire, le rocce circostanti riconsegnavano l’arsura martellante che avevano assorbito durante il giorno. Forse la notte avrebbe fatto freddo, ma sul momento era difficile da credere che un posto simile, avesse potuto diventare una ghiacciaia polare. Comunque Graves presto avrebbe verificato, stava per passare la sua prima notte nel deserto, presso il caposaldo avanzato “Hawk Eye”. Il sergente si concentrò nel togliere la strana carta incerata con cui era avvolto il pacchetto. Sulla prima pagina dell’agenda, c’era il nome ed il cognome ed il numero di matricola del sergente Cooper. Quel libretto erano senza dubbio di Cooper, ne riconobbe anche la calligrafia! Questa non era una bella cosa!. Il sergente Graves storse la bocca, in una smorfia di dolore, mentre scurì in viso. Qualcosa doveva essere andato storto al suo amico!. Aprì d’istinto il piccolo volumetto andando all’ultima pagina. Graves voleva sapere che cosa poteva essere successo a Cooper, ma non trovò niente!. L’ultima pagina era bianca!. Allora Graves iniziò a sfogliare lentamente al contrario l’agenda, sperava di comprendere perché il capitano Miller gli aveva spedito l’agenda di Cooper? Che fine aveva fatto il suo amico Cooper in Sicilia, nella missione ONU-FREE TRADE?! Che utilità tattica avrebbe potuto avere nel sahara, l’agenda di Cooper?!

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Il paese é calmo, i chartaginesi hanno rastrellato, noi QUATTRO RAZOR proviamo a filtrare nel paese. Quei duchi bastardi, non possono passarla liscia!! Questo era l’ultima nota di Cooper, era posta a circa tre quarti dell’agenda. Voltando pagina invece: 9-Ci sono dei feriti che urlano, ci infiliamo nel paese per soccorrerli ed ingaggiare i nemici. 8-Secondo plotone FUBAR. 7-Residuo primo plotone SNAFU. 6-Ho chiesto rinforzi a HQ ducato toscano, niente rinforzi devo fare con quel che ho!. MALEDIZIONE!! Le mie truppe sono reclute, male equipaggiate!! 5-chiesto via radio supporto aereo alla Uss Tarzawa, me lo hanno negato!. 4-Rinforzi chartaginesi INASPETTATI da due direzioni!!, 1 x blindo, 1 x APC con vari irregolari chartaginesi, molto ben equipaggiati!!. 3-secondo plotone in riserva, dispiegato per consolidare entrata del paese! 2-Preso il paese, annientato i posti di guardia!. Il secondo plotone hanno fatto un ottimo lavoro! Quei novellini hanno avuto il battesimo del fuoco!. 1-Il paese é tranquillo, un paio di posti di guardia poco presidiati. Proverò una manovra a tenaglia sul paese con il secondo plotone (integro al 100%) + la jeep a metano con mitragliere pesante (integrità 100%). Logorato il Primo plotone (integro al 33%), lo pongo in riserva per consolidare. Sono dei bravi poveri diavoli, hanno combattuto bene!, una pausa se la meritano!!. ***Attacco al terzo paese*** 2-flashpoint con due jeep , DUE jeep nemiche annichilite!!. A giudicare dai tratti somatici sembrano chartaginesi però le armi sono tutte gengiskane!. 1-noi QUATTRO RAZOR andiamo in ricognizione sul terzo paese! Tengo i le mie forze occultate, sono tutti novellini, non voglio sorprese tattiche mentre vado in ricognizione!. *Ricognizione verso il terzo paese.

3-secondo plotone é sempre stato in riserva, status 100%. Sono tutti novellini, speriamo non mi deludano quando sarò costretto ad impiegarli sul campo!. Dispiegato sulla DX del secondo paese, in linea, per adesso é posto in difesa. 2-primo plotone logorato, forze residue 33% 1-jeep a metano con mitragliere pesante, status 100% . Non sono più novellini ormai il battesimo del fuoco lo hanno avuto!. Dispiegati in linea e sulla SX, in difesa del secondo paese. *Consolidamento secondo paese.

4-flashpoint con un paio di chartaginesi! bastardi! ferito Robo di striscio da scheggia di granata. Scarlet dice che non é nulla di grave, niente di rotto!, la fasciatura é OK!. 3-noi QUATTRO RAZOR rastrelliamo, il mio primo plotone ha subito perdite -66% ci affianca sulla nostra SX solo con il 33% delle ns forze. 2-flashpoint con truppe chartaginesi!, Primo plotone sotto attacco da mortaio chartaginese, nonostante l’occultamento nel bosco. Noi QUATTRO RAZOR contro-attacchiamo, primo plotone ci affianca a DX dal bosco. Filtriamo sul fianco SX del paese muovendoci in parallelo, rastrellando casa per casa. 1-il secondo paese é quasi appiccicato al primo! M ALEDIZIONE! Avranno sentito gli spari del nostro attacco!. C’é di buono che i nemici non hanno mandato rinforzi, forse sono in pochi oppure sono tutti scappati!. Il primo plotone ha subito perdite per il 30% ma ho ancora il 70% degli effettivi!!. Ormai il primo plotone ha avuto il battesimo del fuoco!. Jeep a metano con mitragliere 39


pesante al 100%, quei novellini hanno buona mira!. Secondo plotone in riserva al 100% non hanno ancora sparato un colpo!. **Attacco al secondo paese** 3-il primo plotone é filtrato dalle spalle del paese ed ha chiuso a tenaglia i chartaginesi, ha subito perdite per un 30%. Hanno avuto il loro battesimo del fuoco!. 2-noi QUATTRO RAZOR ingaggiamo frontalmente e dalla SX del paese dalle jeep i chartaginesi. La jeep con il mitragliere pesante fa altrettanto sulla DX. Noi abbiamo beccato due jeep nemiche e della fanteria nemica!. M entre sosteniamo un ingaggio frontale simile ad un diversivo, il primo plotone muove in silenzio dal retro del paese, per ammazzare tutti i nemici!. 1-il primo plotone ha raggiunto il bosco ed é pronto a muovere in attacco a V contro il paese prendendolo dalle spalle. Il secondo plotone é in riserva nel bosco, disposto in linea offre una cintura di sicurezza qualora dal paese vicino mandassero rinforzi dal bosco!. La jeep con il mitragliere presidia la strada di DX di accesso al paese. Noi QUATTRO RAZOR muoviamo frontalmente e sulla SX per rastrellare l’altra via di accesso *Attacco al primo paese* Graves voltò qualche pagina vuota nel libretto e smise di leggere al contrario. Si accorse che Cooper aveva ritagliato sui margini dell’agenda delle flamelle con numeri romani. La penultima missione di Cooper era la V. V...ZONA DES ERTICA : devo contare solo sulle forze che ho a disposizione!. L’HQ del ducato toscano mi ha affidato il comando di due plotoni, ed una jeep alimentata a metano con una mitragliatrice pesante. Abbiamo anche altre due jeep a metano di cui una armata con un cannoncino a tiro rapido, l’altra con una mitragliatrice pesante. Vogliono che conquisti QUATTRO piccoli paesi ai bordi della maremma, al confine tra la zona del Ducato Toscano e l’inizio dei regni mafiocamorroidi. I due plotoni sono composti da novellini, gente anziana o troppo giovane che non ha mai sparato un colpo, sono armati con M 16 e Beretta AR7090 hanno degli RPG e dei LAW, ci sono quattro mitragliatrici M 60 e molte granate a mano. Ieri hanno detto che hanno concluso l’unico giorno di addestramento reclute!!. Hanno passato tutta la mattina a smontare e rimontare il loro fucile M 16. Nel pomeriggio hanno sparato un caricatore al poligono di tiro (non di più perché le munizioni scarseggiano) poi il resto de l pomeriggio lo hanno passato a tenere la copertura e mantenere la formazioni ad Y, envelope DX, envelope a SX, linea e colonna, ed X. Non hanno radio, si muovono a gesti ed urla!!. Non sanno marciare e non sanno tenere il passo, hanno uniformi eteogenee e non riconoscono troppo bene i gradi. Nessino sa fare il saluto militare, alcuni di loro non sanno buttarsi in terra ma sembrano decisi e motivati. NON ci sono M ORTAI leggeri , NON ci sono CANNONI, NON ci sono OBICI, Non ci sono APC, NON ci sono M BT, NON c’è supporto aereo tattico, NON ci sono droni!, Non ci sono elicotteri, non é prevista l’evaquazione medica se si é feriti.. Le truppe del Ducato Toscano appiedate e con il sacco in spalla, cartina, bussola hanno tuttavia il vantaggio di conoscere bene il territorio!. Graves voltò pagina IV...FREDDO PUNGENTE La base di camp Catania é stata distrutta da truppe chartaginesi, ma ci sono anche consiglieri militari gengiskani e sumerici!!. Armamenti gengiskani!!. Non siamo voluti rientrare con gli elicotteri della Uss Tarzawa perché eravano sul punto di beccare dei duchi mafiosi, quelli che hanno ucciso il tenente M ales. Abbiamo deciso che non molleremo sinché non gli avremmo beccati tutti!. La missione é stata soppressa dal pentagono, ma noi RAZOR abbiamo disobbedito agli ordini e restiamo in traccia dei duchi. Per altro qualche

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elicottero é stato pure abbatutto da SAM spalleggiabili. Dei locali ci hanno imbarcato su un peschereggio, ci ha condotto dalla Sicilia al litorale romano. Ci hanno raccontato che erano pirati, ma adesso hanno avuto ordine di sospendere gli attacchi presso il canale di Sicilia, non colpendo il traffico commerciale europeo. Hanno confermato le informazioni che sapevamo dal briefing premissione. Pare che i duchi stiano puntando sulla guerra del petrolio in Abruzzo, nonché stiano tessendo relazioni oltre il mar Adriatico. Non é chiaro, se in Grecia? oppure nei paesi della ex_jugoslavia?. Sbarcati sul litorale romano, noi RAZOR siamo risaliti verso nord lungo la strada Aurelia. Obiettivo: prendere contatto con le truppe regolari delle repubbliche dei coupons. Ci siamo mossi prevalenemente di notte, la penisola italiana é un vero casino!!, ma nessuno ci attacca perché siamo ben armati, quì la gente ha coltelli, bastoni, a volte qualche doppietta da caccia e poco altro!!. Sono tutti succubi delle bande dei briganti e dei predoni. Incredibile per un paese nel XXI secolo, dilaniato dal brigantaggio!!. Ogni tanto sulla costa arrivano dei mini uragani mediterranei, sono una dis grazia per le popolazioni locali, già provate da un’economia di sussistenza!. Graves voltò pagina III...MANHATTAN E’ il nome della base quì in Sicilia. Non mi fido dell’ufficiale del controspionaggio gengiskano, anche se pare essere riconoscente perché gli ho consegnato la moglie di un duca. Una nostra fonte amica dei M arines, é stata uccisa da truppe chartaginesi oppure da irregolari dei clan dei duchi (non é chiaro, tutti usano AK47 ed armi gengiskane). Abbiamo beccato una base intera di truppe d’irregolari dei duchi, facevano resistenza e non avevano RPG, li abbiamo ammazzati tutti senza pietà, ingaggiandoli con il cannoncino a tiro rapido del LA V25. Poi abbiamo avuto un violento conflitto a fuoco con un trafficante d’armi, abbiamo ammazzato tutti!. Peccato! Sarebbe stato utile interrogarne almeno uno. Abbiamo poi scoperto un’accampamento con forze chartaginesi, dotate di T74 e qualche T80 nonché BMP. Come hanno fatto ad arrivare sin quì in Sicilia, questi dannati mezzi senza che nessuno sapesse niente?!. Per non dare nell’occhio, abbiamo continuato a far ricognizione sequestrando delle auto civili (non si capisce come mai in Sicilia ci sia la benzina, mentre nel resto dell’italia pare che siano tutti all’asciutto!! utilizzando i cavalli oppure con sporadici mezzi a metano). Siamo così riusciti a trovare delle armi che erano nascoste in una chiesa (armi gengiskane!). Girando in incognito su mezzi privati, siamo riusciti ad infiltraci con maggiore facilità ed abbiamo trovato della documentazione segreta che parla di un patto tra Chartagine ed una lobby di Duchi mafiocamorroidi. Pare che i flashpoint che accadano nel centro e nord italia, siano stati tutti organizzate dalle attività malavitose le quali sono alleate dei chartaginesi!. Poi abbiamo avuto “dritte” da un medico che avevamo salvato tempo prima in una nostra missione, siamo riusciti a distruggere 6 accampamenti di truppe d’irregolari chartaginesi e truppe mafiocamorroidi. Sono truppe molto ben addestrate e molto ben armate, sanguinarie e per sopraffarle abbiamo dovuto “andare giù di mano pesante” colpendoli prima con dell’artiglieria pesante, poi con tank ed elicotteri d’attacco!. Rastrellando, poi li abbiamo ammazzati uno per uno, facendo attenzione che non ci fossero sopravvissuti: questo per evitare ritorsioni o vendette contro l’inerme popolazione locale!. Restando sempre in ricognizione abbiamo anche sequestrato e distrutto sul luogo 7 camion, colmi di munizioni, d’armi leggere, mine, RPG, ecc... tutti equipaggiamenti prodotti in gengiskania, oppure nei suoi protettorati inAfrica!. Perché i gengiskani partecipano alla missione ONU-FREE TRADE se poi sono loro che vendono le armi leggere ai duchi ed ai chartaginesi, creando le precondizioni per incendiare il mediterraneo?!.

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Perchè nessuno ha ancora notato che a subire i flashpoint sono solo i marines della missione ONU-FREE TRADE?! Perchè le truppe gengiskane sono poche e restano rintanate nelle loro basi, senza far niente?!. Stavamo per arrestare un duca, avevamo avuto l’indirizzo dal comando, il quale l’aveva avuto da una soffiata, ma quando ci siamo recati sul posto... la casa del sospetto é esplosa!. Ce la siamo scampata davvero per un pelo!!. Graves voltò pagina II...HARVES T RED E’ morto il tenente M iles, ho il comando del fireteam, ma abbiano deciso che nessuno di noi mollerà prima di aver vendicato M iles. Non mi fido del tenente gengiskano del controspionaggio, l’informazioni che ci ha dato sono troppo generiche e poco utili. Abbiamo requisito un paio d’auto civili, le usiamo per muoverci più liberamente, siamo sulle tracce dei sei Duchi che sono scappati. Dopo molto girovagare, siamo riusciti a raggiungere un incrocio che per una soffiata, sarebbe dovuto passare il nostro obiettivo. Appena identificato lo abbiamo annientato con del fuoco incrociato, crivellandolo di colpi, ed ammazzando tutti gli occupanti dell’auto. In parte il tenente M iles é stato vendicato!. Adesso tocca agli altri tre duchi!.

A questo punto l’agenda di Cooper era strappata e non c’erano pagine che descrivessero le missioni iniziali. Il sergente Graves ripose le memorie del suo amico nella tasca, scese verso l’accampamento. Il sole era ormai tramontato e non voleva starsene seduto su una duna a finire d’ispezionare il taccuino, usando la sua torcia elettrica!. Il racconto termina quì, torna a pagina 1

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L’Operazione Remington Ride, osservata dal punto di vista del sergente Cooper 5th/27Rgt USMC. L’infermiere Scarlet urlava come un forsennato:” Cooper!, mi senti?! Resta quì!, resta sveglio!, Sergente Cooper dimmi il tuo nome, cognome, grado e numero di matricola!”. I suoni ti giungevano ovattati, il tempo scorreva come in un film con il rallentatore, non sentivi più nessun dolore lancinante. Il nome ed il cognome non te lo ricordavi più, però ti sovvenne in mente il tuo cognome ed il grado e prima di provare a balbettare una risposta, un’altra domanda ti sovvenne in mente: cosa era successo e dove eri?! Sbarcati sull’isola di Lampedusa di notte intorno alle 2:50, il tenente Miles ti chiamò sottovoce:”Cooper, manda un SMS all’HQ, touchdown 2:50 della squad razor, procediamo verso il nostro obiettivo!”. L’infermiere tornò ad urlare ancora:” Cooper!, Cooper, Cristo!... lo sto perdendo!” Mentre la vista ti si annebbiava e l’udito spariva, ti ricordasti che il tenente Miles era morto dissanguato, beccato mentre la squadra RAZOR rientrava da una ricognizione attorno a Camp Catania. Fu beccato da un cecchino carthaginese oppure da una dannata pallottola vagante, sparata da qualche truppa dei duchi mafiosi... Però porca puttana!, lo avevate vendicato!. Infatti mentre stavate operando sul territorio in ricognizione, con delle auto da civili locali che avevate sequestrato, avevate avuto una soffiata che vi aveva permesso di arrivare in tempo ad un’incrocio!. Quì, avevate dispiegato un posto di blocco e quando l’auto dei “Duchi” con a bordo tre dei sei fuggitivi da rintracciare, era sbucata l’avevate crivellata di colpi con del tiro incrociato, ammazzandoli tutti!. Miles era stato vendicato, almeno in parte!. ”Cooper, maledizione! dimmi quanti dannati diti ci sono in una mano?!” ti chiese Scarlet, mentre stava ancora cercando di bloccare l’emorragia. Una grossa mano alle truppe semi-regolari dei regni italici dei coupons, con una squadra RAZOR di quattro marines, non c’era modo di offrirla!. Se però dalla USS Tarzawa fossero giunto del supporto sarebbe stato un’altra cosa. Il comando vi aveva abbandonato, ma forse qualche sporadico aiuto dalla Uss Tarzawa sarebbe potuto arrivare se non ci fossero state grosse minacce di SAM spalleggiabili nemici. Il Comandante delle forze locali apprezzava la mano che stavi dando alla repubblica del Ducato Toscano. E’ per questo che ti aveva affidato il comando di due plotoni, una jeep alimentata a metano con una mitragliatrice pesante. C’erano anche due jeep a metano di cui una era armata con un cannoncino a tiro rapido. L’altra aveva una mitragliatrice pesante. Obiettivo da conquistre quattro piccoli paesi ai bordi della maremma, al confine tra la zona del Ducato Toscano e l’inizio dei regni mafiocamorroidi. I due plotoni erano composti da novellini, gente anziana o troppo giovane per imbracciare un fucile. Gente che non aveva mai sparato un colpo, avevano M16a2 e Beretta AR7090 qualcuno aveva degli RPG e qualche altro dei LAW. C’erano anche quattro mitragliatrici M60 e molte granate a mano. Ieri i due plotoni avevano detto che avevano concluso l’unico giorno d’addestramento alle armi. Tutta la mattina era stata passata a smontare e rimontare il loro fucile M16a2. Nel pomeriggio avevano sparato ciascuno un

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caricatore al poligono. Poi il resto del pomeriggio, l’avevano trascorso con il fucile in mano scarico, muovendosi ed imparando a tenere la copertura e mantenere la formazioni ad Y, envelope DX, envelope a SX, linea e colonna, ed X, muovendosi in città, costantemente seguiti dall’istrutture del corso. Non c’erano radio, i comandi erano passati con il passaparola a voce bassa oppure con delle urla oppure con pochi e limitati hand signals che erano riconosciuti dalle truppe. Non sapevano marciare e non sapevano tenere il passo, avevano uniformi eteogenee e non sapevano nemmeno riconoscere troppo bene i gradi. Nessuno sapeva fare il saluto militare, in pochi sapevano buttarsi in terra rapidamente senza farsi male, ma tutti sembravano decisi e motivati e questo era una cosa che per te era importante!. Non c’erano mortai leggeri , non c’era artiglieria, non c’erano APC, non c’erano MBT, non c’era supporto aereo e nemmeno droni od elicotteri. L’evaquazione medica non esisteva!. Due plotoni con sacco leggero e fucile in spalla, ci si muoveva a piedi con un’ottima conoscenza del territorio!. ”Scarlet, come sta Cooper?!!” chiese Icecold lo sniper. ”FUBAR” rispose laconico “non riesco a bloccare l’emorragia!” “Anche noi, saremo presto Fucked up Behind Any Recovery!” urlò Icecold mentre lo vedesti far fuoco con il suo M21 automatico. Sì, FUBAR c’era questo rischio! nell’attaccare il terzo paesino perché non avevo forze sufficienti per un’offensiva, ma dovevo fare con quello che avevo, perché i rimpiazzi il comando del ducato toscano, non me li poteva mandare!. A guardarlo con il cannocchiale sembrava un dannato paesello tranquillo, c’erano solo un paio di posti di guardia poco presidiati. Il paese si dispiegava orizzontalmente lungo una strada statale che andava da nord verso sud con varie case attorno alla statale, ed una grossa officina abbandonata ad Est. I rischi maggiori potevano provenire da Sud. Sulla DX del paese da dove avrebbero potuto provenire rinforzi nemici, c’era a meno di 800mt l’ultimo caposaldo ostile, che poi avremmo dovuto conquistare!. Proverò ad attaccare con una manovra a tenaglia sul paese, impiegando il secondo plotone e l’ultima delle tre jeep a metano con il mitragliere pesante, che mi era rimasta. Erano tutte forze integre al 100%. Era troppo logorato il primo plotone, ridotto al 33%, che decisi di porlo in riserva per consolidare il paese, oppure come riserva tattica. Erano dei bravi poveri diavoli, questi novellini del primo plotone... avevano combattuto bene conquistando due paesini!. Il secondo plotone avrebbe fatto altrettanto?!. Mandai il secondo plotone in formazione a V in modalità stealth con l’ordine di prendere il paese, avvicinandosi il più possibile in silenzio, evitando spari inutili che ci avrebbero fatto perdere l’effetto sorpresa. Obiettivo, la piazza del paese a Nord. La Jeep convergendo da una biforcazione avrebbe raggiunto il Rally point, per rinforzare il secondo plotone. Poi con il supporto della mitragliatrice pesante, facendo attenzione a non errare con del fuoco amico, le mie forze avrebbero finito di rastrellare il paese. Nel frattempo io ed i miei RAZOR, avremmo presidiato l’entrata a Sud del paese, coprendo le spalle alle forze d’attacco, evitando l’arrivo di riforzi nemici da Sud.

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Arrivarono da Nord, all’improvviso due blindi pesanti chartaginesi, di cui uno armato con un possente cannone da 75”. In poco tempo i mezzi blindati nemici, fecero a pezzi tutto il mio secondo plotone e la Jeep!. Obiettivamente il secondo plotone nei combattimenti non fu all’altezza del primo plotone. Invece d’ingaggiare i nemici, i fanti del primo plotone scappavano alla vista dei blindati, oppure si riparavano impauriti dietro i muri, facendosi ammazzare dagli esperti scout chartaginesi. Gli uomini armati di RPG che avrebbero dovuto attaccare i due blindi, erano in fuga, oppure stavano nascosti, mentre altri non erano pratici dell’uso dei lanciarazzi: uno finì non si sa bene come, per farsi esplodere!. Qualche altro preso dal panico, pare che si fosse perso le due testate e con il lanciatore vuoto non sapeva più che fare!. In poco tempo tutto il secondo plotone finì annientato, capii che le cose si erano messe molto male. Non potevo mollare, perché i chartaginesi con i blindi ci avrebbero rincorso ed annientato, il territorio non permettava una buona fuga essendo giorno, con ottima visibilità, in una campagna pianeggiante non ci sarebbe stato scampo!. Con i miei RAZOR lasciammo la posizione a Sud con l’obiettivo d’ingaggiare questi bastardi di chartaginesi a nord del paesello. L’idea era quella di scoprire se questi chartaginesi, così bravi a massacrare civili con pulizie etniche ed ammazzare senza pietà milizie inesperte, erano altrettanto duri quando incontravano una squadra RAZOR dei Marines!. Alle mie spalle dispiegai in linea quel poco che mi restava del primo plotone, con l’ordine di coprirmi le spalle, evitare ad ogni costo che altre forze nemiche giungessero in paese, prendendoci tra due fuochi. Accadde proprio questo!, arrivarono varie jeep ed un terzo blindo nemico, forze provenienti dall’altro paese, in poco tempo annientarono le mie poche forze, così io e la mia squadra ci trovammo accerchiati e SNAFU.

Il racconto termina quì, torna a pagina 1

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Off Topic [Echo 1]: Previsioni Meteo Era passato parecchio tempo da quando ricordavo d’aver incontrato la Claire Enden, noto personaggio letterario di “Odd hot cup of tea�.

Andai a trovarla nel suo ufficio, Lei si mise a sedere sulle mie ginocchia e ridendo contenta, mordicchiandosi la labbra inferiori con i suoi dentini a coniglietta, mi porse questo dispaccio. ---

Previsioni meteo (di lungo periodo) Nel lungo periodo sull'europa e' atteso un'incremento dell'effetto serra che si sostanziera' in una erosione dei climi temperati. Questa contrazione climatica si svolgera' in due fasi cronologiche che produrranno una riduzione delle rese agricole, crisi idriche, alluvioni o mini uragani, migrazioni e guerre a seconda della zona europea che si prendera’ a riferimento. Nella prima fase il trend produrra' un'aumento della differenza tra le temperature medie in estate/inverno e le stagioni intermedie dell'autunno / primavera tenderanno a scomparire. Le fasi di transizione tra l'inverno e l'estate saranno segnate dallo strascico della stagione precedente, seguiti da rapidi e violenti eventi di carattere temporalesco che potranno generare tempeste tropicali o mini uragani mediterranei. Tali eventi metereologici introdurranno a lunghissimi periodi di siccita' nei periodi estivi. Il riscaldamento di un lungo autunno, sara' interrotto da altri eventi climatici violenti che introdurranno a brevi inverni di "severe weather" con temperature molto basse anche al livello del mare. Le estati mediterranee saranno particolarmente roventi con temperature sahariane che si espanderanno su quasi tutta europa. La causa saranno le alte pressioni africane che porteranno siccita' e gravi crisi idriche specie nei paesi del sud europa. In questa fase i paesi piu' colpiti saranno Italia, Spagna, Grecia sud della Francia. Durante l'estate si prevedono forti aumenti delle temperature medie con frequenti colpi di calore HEAT (accentuati dalla forte cementificazione, alto livello di ozono, alto livello d'inquinamento) e bassa escursione termica durante la notte. Eventi climatici a cui flora e fauna mediterranea non saranno abituati, a cui seguira'

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un rapido cambiamento di ambiente e delle coltivazioni tradizionali. E' invece attesa per il nord europa un'ampia disponibilita' di acqua dolce a causa della quasi scomparsa dei ghiacciai perenni, per l'incremento delle temperature medie in alta quota. Tendenza metereologica di lungo periodo che restera' piu' o meno invariata sino al blocco della corrente del golfo. Blocco della corrente del golfo che implichera' l'inizio della seconda fase dell'erosione climatica dei climi temperati. Nei paesi del nord europa il clima diventera' ostile e freddo, de facto e' attesa una "canadizzazione del clima" in Gran Bretagna, Irlanda, paesi baltici e scandinavia, nord della Francia e Germania, Polonia con una conseguente ondata migratoria interna alla UE. Inverni freddi e durissimi quasi polari, con estati molto fredde. Il fortissimo raffreddamento del clima europeo (con relativa sparizione dei ghiacci del polo nord), produrra' sulla fascia mediterranea (che storicamente era a clima molto piu' temperato) degli inverni molto lunghi e freddi anche al livello del mare, con delle estati fresche. Autunno e primavera che nella prima fase di "climate change" erano stati contratti sino a sparire, torneranno a dilatarsi con temperature omogenee e fresche. Da meta' primavera, sino a meta' autunno saranno attesi possibili uragani mediterranei che si abbatteranno sulle coste del nord del mediterraneo a causa d' irruzioni di alte pressioni sahariane che impatteranno con cicloni a bassa pressione in stazionamento in europa. In Italia il "blocco della corrente del golfo" sara' percepito come una "panacea" in quanto sparira' la crisi idrica e tornera' ad esserci un'ampia disponibilita' di acqua dolce. Le coltivazioni mediterranee di un tempo pero’, continueranno a rimanere un ricordo: tranne per la ristretta fascia attorno alla latitudine di sicilia - calabria - campania. Purtroppo dal raffreddamento dell'europa, il mediterraneo non ne beneficiera' in modo paritetico. Ad esempio, la palestina ed il nord africa non trarranno alcun giovamento climatico dal blocco della corrente del Golfo. L'incremento dei gas ad effetto serra, la temperatura media crescente e lo spostamento verso nord dei fronti temporaleschi, amplificheranno uno shock idrico africano senza precedenti nella storia umana. Questo creera' le cause per un'apocalittica migrazione di popoli africani che da sotto la fascia subsahariana si muoveranno verso le coste chartaginesi, poi sull'Europa, creando problemi politici e sanguinarie crisi militari.

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Epilogo Off Topic [Echo 2]: Quattro chiacchere con il sgt. Cooper Oggi é sbarcato sulla mia scrivania il s gt Cooper, 5th divisione, 27th reggimento dell'USM C, con l'intera suite di Arma II e fischiettava questa canzone quì: http://youtu.be/9wz03j-NlxQ

Cooper mi dice subito che ha un sacco di cose da raccontarmi, poi d'un tratto s’interrompe e chiede preoccupato com'é che c'avevo messo così tanto a comprare Arma II. -Ehi!, non c'avevo soldi!, ho dovuto cambiare computer e comunque ho aspettato di comprare Arma II in outlet!- poi ho aggiunto -senti! a pensarci bene... questa storia dell'estrazione delle memorie sintetiche sul teatro italico durante la diversione strategica WWIII... sì insomma, direi che puzza di autocinema, una specie di film nirvana, di S alvatoresCooper mi ha risposto che nella sua unità non ricordava che ci fosse un Salvatores e cmq i suoi del tema razors erano tutti apposto; insomma nessuno si fumava roba strana!. Sì, forse qualcuno soffriva di PTSD ma considerato quello che avevano passato... era normale!. Poi Cooper si é tolto il pesante ed ingombrante zaino, che alla vista sembrava proprio un dannato fardello da portarsi dietro, ha appoggiato l'M4 della Remington (e non della Colt) sul tavolo, quindi mi ha chiesto come stava il tenente Armstrong.

-che io sappia é morto durante la WWIII sul teatro caucasico in Operation Flashpoing!Cooper ha abbassato lo sguardo, si é acceso una cicca, ha riposto lo zippo nella tasca della mimetica, ha fatto un paio di tiri e quindi ha spento la sigaretta nel portacenere. Ha storto la bocca in senso di disapprovazione, poi ha commentato seccamente che questa era proprio una brutta storia da sentirsi. -Come brutta storia!- ho esordito io, un po' offeso! -Operation Flashpoing é il multitrama ai confini della realtà!, guarda che solo alla fine, i lettori scoprono di dialogare indirettamente con un fantasma incastrato in un libro!Cooper mi ha sorriso a 33 denti, guardandomi con un'aria di chi sta ascoltando uno che seduto dall'altra parte del tavolo, ha bevuto troppe birre e racconta storie, insomma... uno che spara cazzate a raffica!. 51


-Ehi! e' tutto vero! giuro sono sobrio!, non mi sono scolato nemmeno una birra!-risposi. Cooper, con l'espressione divertita ha cambiato discorso e mi ha chiesto se avevo una birra in frigo. -No!, la birra non ce l’ho, però ho una cola!-. Cooper si é messo a guardare il nuovo computer che avevo comprato, sbirciandone incuriosito l'hardware. Poi ha preso la confezione del dvd della BI, incredulo l'ha guardata e riguardata girandola e rigirandola davanti e dietro. Poi si é sollevato l'elmetto M 1 e si é grattato la testa, era perplesso. Poi é stato calamitato dal mio elmetto M 1 dei 29rs che tengo sotto il tavolo. Quindi si é diretto verso il ripiano della libreria dove tengo gli altri unici 2 videogiochi che ho: M edal of Honour/Allied Assault ed Operation Flashpoint. Poi Cooper ha preso la confezione del gioco Operation Flahpoint che era appoggiata sulla libreria, l'ha guardata e riguardata come se stesse osservando un'astronave aliena, ripetendo sommessamente "operation flahpoint", si é fermato per un attimo, come se qualcuno l'avesse freezato!. Dopo un po', come se fosse tornato da un luogo lontano, mi ha chiesto notizie sul capitano "snake" James Gastovsky.

-beh! dipende... che io sappia é sempre incastrato in OFP, ma le sue memorie sono più incasinate del tenente Armstrong, altrove compare come tenente dell’11th Air Cavalry degli United S tates of Europe, mentre in “nuovo medioevo” il prequel di questo ebook, Gastovsky appare come capitano del 7th Air Cavalry dell’US Army!“Remington Ride” ha ripetuto Cooper meccanicamente con lo s guardo assorto nel vuoto, poi dopo un po’ ha preso a fischiettare il noto jingle blue grass, remington ride http://youtu.be/9wz03j-NlxQ -A proposito, Cooper, perché questo ebook si chiama remington ride?! Diciamolo al lettore, non per la fischiettante e mnemonica ballata, vero?!La ragione del perché Cooper mi aveva suggerito il titolo Remington Ride, non era per l’ottimo tema blue grass che poteva fare da cornice, ma perché in Sicilia ci fu una “corsa contro i Duchi” ed il suo fucile d’assalto era un M 4 della Remington. Non era un fucile d’assalto della Colt. E quando me lo suggerì, questa cosa era alquanto insolita tanto che pensavo fosse una licenza cazzartistica. Adesso si può dire che in effetti, forse una ragione logica c’era: http://www.armietiro.it/remington-produrra-lm4-per-lus-army-armi-4366

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A parte questo, Cooper prese ad avere un’espressione preoccupata, come quella di uno che ha un sacco di cose da dire e che non ce la fà più a tenersele dentro. Ha continuato a ragionare come un fiume in piena, dicendo che la situazione era dannatamente incasinata!. Aveva premura di ragionare in modo esaustivo della campagna!. Insomma, sapete!, a suo dire era una faccenda dannatamente seria! perché sul teatro italico durante le Guerre Puniche II per diversione strategica WWIII, insomma, lì da dove proveniva lui, si sarebbero potuti evitare milioni di morti! solo se... -S top!, niente spoiler!, gli scenari sono già stati definiti, quello che ho da fare é razionalizzare ed estrarre le memorie sintetiche nascoste in Arma II.http://beam.to/guerrepunicheII "Exactly!" ha commentato il s gt Cooper, annuendo. -A parte che non ho nemmeno deciso il modo di narrare le memorie sintetiche in Remington Ride!. In Operation Flashpoing si scopre all'ultimo di parlare con un fantasma, mentre in nuovo medioevo non si capisce di parlare con un fantasma, perché lo stato quantistico del gatto di schotinger impedisce il determinismo dello stato finale. Devo trovare un'escamotage letterario per scrivere un walktrhought romanzato in multitrama per Arma II, che non abbia la stessa tecnica letteraria degli altri due, ma che riesca sempre a soprendere il lettore!Cooper ha ripreso il mano la scatola del gioco Arma II e ridendo divertito ha detto che di certo un modo per narrare la sua storia lo avrei trovato!. Perché in sostanza si sarebbe trattato d’adattarsi, improvvisare e raggiungere l'obiettivo!. Io ho risposto -al momento non penso di essere sufficientemente pronto, sì insomma... prima d'iniziare ad estrarre le memorie sintetiche, devo assimilare molti skills guerraffondaici!, perché la campagna suppongo che sarà molto impegnativa!, devo leggere ancora *** us_army skills *** www.globalsecurity.org/military/library/policy/army/fm/index.html fm3-21-8 The infantry rifle platoon and squad fm3-21-10 the infantry rifle company fm3-21-20 the infantry battailon *** air cavalry skills *** fm1-114 Air Cavalry www.marines.mil/news/publications/Documents/FM %201-114.pdf *** usmc skills *** www.globalsecurity.org/military/library/policy/usmc/index.html mcdp1-0 marine corps operations mcdp1 warfighting mout concept 4 future military operations & urbanized terrains mcdp1-3 tactics mcdp1 strategy mcdp2 campaigning mcdp5 planning mcdp6 command an d control Il sgt Cooper, ha preso incuriosito uno ad uno, i volumi in pdf che avevo scaricato da internet. Gli ebook si materializzavano istantaneamente nelle sue mani come dei libri cartacei!. Annuiva soddisfatto mentre li sfogliava velocemente, poi ha commentato ridendo "Good choices, smart books" -Good choices, smart books!, si! puo' essere, però ai miei occhi questi testi appaiono più come l'opera omnia dell'enciclopedia guerraffondaia FREE- ho replicato io. 53


"fucking war" ha commentato di rimando, Cooper. M entre si rimetteva in spalla il grosso e pesante zaino e riprendeva il suo M 4 remington, Cooper ha concluso la breve visita, con un accennato saluto militare.

In effetti l'humvee era parcheggiato nell'ingresso di casa mia e non avevo idea di come Cooper ci fosse riuscito!. Comunque Cooper ridendo divertito, poi Ê salito a bordo e con una s gommata Ê partito a razzo, dissolvendosi tra i muri del corridoio di casa mia!!. Ho sorriso, ho proceduto all'installazione del gioco sul nuovo hardware. Prima di giocare con Arma II ho intenzione di finire le mie letture guerraffondaiche, altrimenti non avrò gli skills per estrarre correttamente le memorie sintetiche del sgt Cooper!.

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