IL CAZZ@RO DI 6502
LA SEPTIMA ALUCINACION
Minkiate in RMX in copyleft(by-nd) | Il Cazz@ro di 6502
2
Note Legalesi. Il webmaster 6502 & Terminetor Magnetico ☺ sono contro la guerra, l’opera esprime tacitamente il concetto che la guerra è sempre ingiusta, inutile, mai santa. Le opinioni politiche e filosofiche espresse direttamente od indirettamente nel libro, così come le analisi storiche sono da ritenersi personali opinioni del webmaster. Tali opinioni non sono collegate in nessun modo alle persone, enti, organizzazioni e quant'altro citato direttamente od indirettamente nel website e nel libro, e come deja.dit il contenuto del testo rappresenta esclusivamente e semplicemente la personale opinione del webmaster espressa in libero cazzeggio!. È importante tenere presente che ogni riferimento esplicito od implicito a fatti o persone, enti, organizzazioni, eventi, circostanze future o presenti o passate che taluni lettori possono riconoscere od associare è del tutto casuale ed immaginario. L'ebook.pdf è no-profit l’autore non persegue nessuno scopo di lucro o profitto diffondendo online il materiale assemblato. Il volume è liberamente stampabile in tutto od in parte, è inoltre distribuibile senza alcuna limitazione legale, purchè non ne sia alterato il suo contenuto!. Se ci trovate frasi troncate, vocali mancanti, punteggiatura a ca%%o, abbiate pazienza non è un prodotto commerciale questo, io non l’ho passato sotto i correttori e ci potrei anche avere un fottuto worm!. A tale proposito ricordo che questo documento non è un sito d'informazione e nemmeno un risultato di un prodotto editoriale, l'ebook in PDF non contiene immagini (e la copertina è in cmyk) dovrebbe essere facilmente stampabile ed intuitivamente rilegabile o spillabile in un vero libro già correttamente impaginato. Le immagini non dovrebbero essere coperte da copyright, le ho trovate con google.images e lasciate in RGB per complicare la stampa altre le ho sintetizzate artificialmente in CMYK per gli scopi letterari di copertina. In ogni caso le fotografie restano di proprietà dei loro legittimi proprietari bla, bla, bla… Non è "garantita al limone" la resa grafica ed il processo di stampa di cui ogni utente ne assume la responsabilità. Il webmaster non si assume la responsabilità della completezza delle informazioni pubblicate, dei problemi, danni di ogni genere che eventualmente possono derivare dall'uso proprio od improprio di tale file, dalla stampa, dall'interazione e/o download di quanto disponibile online. Tutti i marchi, loghi, organizzazioni citati direttamente od indirettamente sono di proprietà dei loro legittimi proprietari bla, bla, bla... tutelati a norma di legge dal diritto nazionale/internazionale, bla, bla, bla… legalmente registrati ecc... sì insomma dai!, non dite che non avete capito!.
L’ebook “La Septima Alucinacion” v1.0 è coperto dal COPYLEFT(BY-ND) http://creativecommons.org/licenses/by-nd/3.0/ 6502 & Terminetor Magnetico
Per consigli, suggerimenti, critiche o quant'altro www.omaha-beach.net
3
Osserva la foto, mentre ascolti la risorsa audio, in sottofondo http://www.youtube.com/watch?v=aAL2HSs8MRQ La primeira alucinacion: mi television la secunda: mi telefono la terceira alucinacion: mi perro la quarta: mi rostro la quinta alucinacion: mi memoria la sesta: mi mente la septima alucinacion…
Devi prendere una decisione, ascoltando il file audio in sottofondo e visionando l’immagine del quadro di De Chirico: dovendo rispondere alla domanda, qual è la settima allucinazione?! Cosa rispondi?! La musica di sottofondo è la settima allucinazione, continua a pag.9 Il luogo rappresentato è la settima allucinazione, continua a pag.5
4
5 La primeira alucinacion: mi television La secunda: mi telefono La terceira alucinacion: mi perro La quarta: mi rostro La quinta alucinacion: mi memoria La sesta: mi mente La septima alucinacion este lugar
Senza ricordare come c’eri arrivato, d’un tratto ti trovasti in questo luogo. C’era un molicciolo oltre il muro di cemento. Non vedesti le scale per scendere sil mare, alle tue spalle c’era solo una stretta e ripida scalinata che portava ad una piccola piazza. Non c’era verso di tornare sul moletto ove era ancorata una barca vuota: le vele e le corde di ormeggio si muovevano da sole e forse stava per salpare. Ti voltasti e vedesti una piccola piazza, scendesti i gradini ripidi delle strette scale e dopo pochi passi ti fermasti come impietrito dalla paura. Alla tua sinistra c’era un grande strapiombo di cui non si vedeva la fine. Era certo che da questo provenisse un enorme calore che bruciava la mente al solo pensarci!. Si sentivano pianti ed urli che si confondevano nell’ululato di un vento rovente. Sulla piazzetta non c’era nessuno, tranne un’ombra consumata dal tempo che ti si avvicinò mesta e silenziosa, scivolando lentamente sul terreno. -Benvenuto in questo luogo di transito-ti disse l’ombra con voce flebile. -Che cosa significa tutto ciò?-chiedesti. -Forse resterai quì a lungo, anche per l’eternità? chi può dirlo con certezza? Alla tua sinistra c’é il baratro dove c’è pianto e stridor di denti. Stai tranquillo non sei
6
destinato in quel luogo, altrimenti appena sceso dalla scalinata saresti stato precipitato nel botro senza fine. Sei destinato in questo non luogo di transito, puoi sostare nella piazzetta con la pavimentazione a scacchi e leggere un giornale, oppure puoi recarti nella piccola cappella quì accanto a pregare. Puoi anche risalire i gradini delle scale sbirciando sul porticciolo. Non potrai lasciare questo posto, sinché il Signore non lo vorrà. Però se tornerai sul cornicione sulmuro, costeggiando l’orlo dell’abisso, fissando il marepotrai scorgere la memoria della tua vita che fu.Rimanesti impietrito a sentire queste frasi. -Tu da quanto tempo sei quì?-domandasti. -Non lo so!, non c’è spazio e non c’è tempo,qui!. Più che un posto crediamo che sia uno spazio mentale. Se e quando sarai chiamato, sentirai suonare il telefono. L’apparecchio lo troverai nella stanza interna della torre, che è alle tue spalleTi voltasti e scorgesti l’entrata della torre che svettava oltre il muro di 3 metri. Il silenzio di quell’ambiente era tombale e ti sembrò doveroso portare rispetto parlando sottovoce. Ti guardasti ancora in giro, il “non luogo” era piccolo ed essenziale, ma allo stesso tempo un dignitoso luogo di sosta. -Come farò a sapere che il telefono che sentirò suonare, suonerà proprio per me? un telefono che squilla non ha mai un destinatario preciso e sappiamo per certo chi è il destinatario della chiamata, solo quando qualcuno risponde al telefono per accertarsi chi c’è all’altro capo del filo!?-Non ti preoccupare, lo saprai, lo sentirai squillare solo te, perché qualora giungessero altri in questo ”non luogo”, nessun altro sentirà squillare il telefono, qualora la chiamata sarà proprio per te-In quanti siamo in questo luogo?-In questo “non luogo”, per adesso siamo in 2. Appena avrò finito di illustrarti la situazione, spero e credo che una telefonata potrebbe giungere per me-disse l’ombra, guardando al cielo e sospirando speranzosa. -Come è possibile? solo in due?-domandasti -Non è mica scritto che saranno in tanti a passare dalla cruna dell’ago…-Perché mi dici tutto ciò?-dissi. -É un pò come passar le consegne. In piazzetta troverai un giornale, se vuoi potrai leggerlo. É il giornale che spiega come si accendono i debiti, perché dei crediti nessuno ne parla quì. Spesso gli articoli sul giornale cambiano perché il futuro non è mai certo. Ti accorgerai che se rileggerai un’articolo, probabilmente lo troverai totalmente cambiato nel suo contenuto. Le circostanze ed eventi di quelli che sono ancora di là possono cambiare, tranne in certi punti fissi. Quel giornale é l’unico collegamento che ci è concesso avere per conoscere qualche brandello di storia del nostro luogo di provenienza. Il giornale oltre a mostrare eventi e tempi diversi, mostra anche articoli differenti a seconda di chi è il lettore. Molti di noi hanno poi smesso di consultarlo non potendo comunicare a quelli di là, quello che leggevamo.
7
Inoltre non era chiaro se stavamo leggendo eventi imminenti, oppure storie di un prossimo futuro, aleatorie circostanze più lontane. Il non poter sapere con certezza quello che stava scritto, ci provocava dolore e pena, per il ricordo dei nostri cari. Così abbiamo smesso di consultare il giornale dei debiti. Tu sei nuovo di questo “non luogo”, forse potresti essere attratto da questo dolorso passatempo!-. Le 2 ombre si recarono sui bordi della piazzetta, il pavimento di marmo chiaro e scuro sembrava una tavola da scacchi. -Molti vi hanno camminato mettendo i piedi solo sulle caselle bianche o sulle caselle nere. Andando in diagonale oppure in orizzontale od in verticale. Taluni hanno anche camminato senza curarsi del colore delle piastrelle bianche e nere. Tu fa come vuoi, questo è il luogo della mente e della razionalità e dovrebbe servire a meditare su quello che fu delle nostre vitePoi le 2 ombre entrarono nella cappella, era buia, nell’arredamento essenziale, con pochi e scomodi inginocchiatoi di legno. Forse al centro c’era una croce, era in alto sul muro. In basso c’era un tavolo con una vecchia televisione, che trasmetteva sempre lo stesso programma in un loop. Era una specie di salmone di una sconosciuta televisione religiosa che invitava alla preghiera ed alla meditazione. Consigliava di non sporgersi oltre il bordo: non si doveva guardare nell’abisso perché anche l’abisso avrebbe potuto guardare l’osservatore, questo avrebbe allungato i tempi di sosta in quel “non luogo”. -Ciao!, adesso devo andare-disse raggiante l’ombra-il telefono sta squillando per me!-. Te non sentisti alcun rumore, così ti voltasti a guardare l’ombra nera che schiariva rapidamente verso un bianco lucente. L’ombra scivolò rapidamente verso il muro frontale e vi passò attraverso, come se il muro non fosse mai esistito!. Ne rimanesti sorpreso, potevi persino vedere l’ombra allontanarsi verso la torre. Se tu potevi vedere l’ombra allontanarsi, allora non c’era alcun muro che ti copriva la vista!. Forse avresti potuto anche passare oltre senza dover attendere la tua telefonata!. Corresti verso il muro, ma il pensiero fu vano, appena raggiungesti i bordi del muro, non ti fu possibile andare oltre!. Il muro rossastro ti serrò il passaggio, impedendoti di seguire l’altra ombra che varcava la soglia della torre.
Devi prendere una decisione, che cosa fai? Ti rechi sul muro del porticciolo a rimembrare la tua vita; oppure ti rechi a meditare suoi tuoi errori nella piccola piazzetta sbirciando in quel criptico giornale, oppure vai in cappella a pregare? Se risali i gradini della stretta scalinata, continua a pag.13 Se ti rechi in piazzetta a meditare e sbirciare il criptico giornale, continua a pag.47 Se vai in cappella a pregare, continua a pag.15
8
9 La primeira alucinacion: mi television La secunda: mi telefono La terceira alucinacion: mi perro La quarta: mi rostro La quinta alucinacion: mi memoria La sesta: mi mente La septima alucinacion…
Ricollocasti la cornetta del telefono sull’apparecchio, poi ti asciugasti il volto per toglierti il sudore freddo della fronte. Ti sedesti su una sedia a guardare il telefono, con lo sguardo fisso nel vuoto. Era difficile crederci, ma lo ricordavi come se fosse stato un evento veramente accaduto!. Era mattina, indossavi ancora mutande e cannottiera erano le 4AM, le dita dei piedi incominciavano a diventare fredde, nonostante avessi delle ciabatte. In realtà ti eri svegliato di soprassalto, come se il telefono avesse squillato. Ma forse il telefono non aveva mai squillato!. Ma eri certo che avevi parlato con qualcuno, pochi attimi prima!. Ti ricordasti infatti che eri seduto su una sedia in una sala rettangolare, con un pavimento bianco, fatto di piastrelle di vetro, da cui fuoriusciva una flebile luce bianca. Tutto attorno era buio, poi c’erano delle persone in mezzo alla stanza ma sul momento non le potevi scorgere in quanto ti erano sfocate. Ti voltasti di scatto, perché alle tue spalle percepisti qualcosa. Era un alieno, era ragionevolmente piccolo, aveva grossi occhi neri senza pupilla, era di carnagione grigia con una tuta fosforescente di color grigio metallizzato. Alto non più di 1.50mt circa, lo guardasti sorpreso ma non impaurito, perché qualcosa ti diceva di non aver paura. Facesti per alzarti, ma non ci riuscisti. Eri come bloccato i tuoi muscoli non ti rispondevano!. -Beh! Che vuoi da me?-domandasti guardandolo ferocemente negli occhi. -NON NON SIAMO AMICI-Ma come cazzo parli?! Che vuol dire? Che significa?-rispondesti infuriato. L’alieno era fermo all’altezza della tua spalla sinistra e ti guardava silenzioso, era come in attesa che tu capissi quello che ti aveva detto. Ti era difficile pensare, anche perché non ti era spontaneo interpretare la frase da sinistra verso destra. Ti sentivi addormentato e lento anche nel pensiero. Solo
10
lentamente accadde che riuscisti a far mente locale sul fatto che il significato della parola “non siamo amici” la si poteva forse approssimare con il significato del predicato “siamo nemici”. Il messaggio “siamo nemici” non era di certo un bel messaggio; tuttavia la decodifica non era conclusa!. C’era un prefisso “non” davanti alla coordinata logica di pari senso compiuto “siamo nemici” = “non siamo amici”. Quindi la frase originaria “non siamo nemici” poteva equivalere al significato di “siamo amici”. Ossia “non non siamo amici” = “non siamo nemici” = “siamo amici”. Ti voltasti esausto guardando l’alieno grigio negli occhi e gli dicesti-Ma come cazzo parli? Perché hai messo una doppia negazione? non facevi prima a dirmi che siamo amici?L’alieno grigio ti guardò e forse, avesti l’impressione che abbozzasse un sorriso. Ti guardasti di nuovo intorno, adesso potevi osservare cosa c’era attorno a te, la vista non era più sfocata!. Potevi anche iniziare a muoverti, lentamente con piccoli passi il tuo corpo rispondeva ai tuoi comandi, a patto che tu mantenessi la calma. Era essenziale fare movimenti lenti e non compiere azioni minacciose. Questa idea che ti frullò misteriosamente nella testa, ti sembrava un compromesso accettabile, dato che non vedevi minacce reali nei tuoi confronti!. Rimanesti strabiliato quando potesti mettere a fuoco la situazione. In mezzo alla stanza rettangolare, dal soffitto basso e scuro e senza luci, c’erano persone ed altre entità aliene. Bianche luci fioche fuoriuscivano dal pavimento di mattonelle di vetro, in mezzo alla stanza c’era una ragazza attraente con i riccioli scuri, che stava scopando selvaggiamente con 5 maschi. In 3 erano intenti in una bestiale tripla penetrazione, mentre la ragazza masturbava con le mani gli altri 2 maschi che le erano rispettivamente a destra e sinistra. L’alieno ti chiese se ti volevi unire al rito. -No grazie, la signorina mi sembra troppo indaffarata, a me non piacciono le ammucchiate!-. L’alieno annuì, appuntò qualcosa su una sorta di computer palmare che rassomigliava ad un iPad. Aveva mani ossute e grigie con 4 diti lunghi e magri. -Perché le state facendo questo?-domandasti. -NON SONO IO A FARE QUESTO A VOI UMANI, LUI STUDIA VOI UMANI, IO SONO IL SUO ASSISTENTE, VENGO DA LONTANO, VOGLIO TORNARE A CASA, LUI NON É TELEPATICO COME ME, USA SISTEMI ANTIQUATILui era un tizio di circa 1.50mt sulla tua sinistra che indossava una sorta di camice bianco, aveva una grossa testa calva a pinolo di colore rosa, scribacchiava qualcosa su una lavagna luminosa. A veder bene la lavagna luminosa era molto grande e sembrava tappezzare tutto il lato destro della stanza rettangolare. Poco più in là ad osservare il tizio con la testa a pinolo, c’era un piccolo gruppetto di altre entità. Erano 2 alieni grigi, molto più bassi del grigio che ti era seduto
11
accanto. Indossavano delle tute metallizzate di colore blu, poi c’erano 2 alieni di colore verde. Questi erano molto robusti e sembravano seduti all’indiana. Il volto simile a dei rettili senza espressione, erano vestiti con un mantello rosso a puntini blu. Accanto a loro c’erano 2 militari ed erano 2 umani. Entrambi avevano la divisa blu scuro, uno era un uomo con il cappello in testa, l’altra era una donna. L’uomo aveva in mano una specie di piccolo registratore, la donna aveva un taccuino ed una penna e prendeva appunti con la mano destra. Era bionda e dava le spalle ai 5 che erano intenti a farsi l’ammucchiata. Schifata e leggermente intimorita, il suo linguaggio del corpo mostrava una postura rivolta al collega maschio, a cui stava molto vicino, come se cercasse incosciamente una sorta di protezione. L’orgia nel frattempo era finita. I 5 maschi s’incamminarono come automi verso i bordi della stanza e si misero a sedere silenziosi. Tutti in testa avevano una specie di fascia orizzontale di metallo e lo sguardo allucinato, come se fosse perso nel vuoto. La ragazza con i riccioli scuri, nel frattempo era rimasta a terra, era nuda, si era rannicchiata fetalmente. Come fosse uscita dal trance, sembrava essere sotto shock, piangeva in silenzio, forse singhiozzando a tratti. Il grigio telepatico disse che Lui così misurava il livello degli ormoni femminili nella femmina ed il livello di ormoni maschili nei 5 maschi, ma lavorava con metodi antiquati. Lui, a dire del grigio telepatico, era sempre quello con la testa calva a pinolo rosa, era un tipo antipatico ed il grigio lo detestava perché lo riteneva uno stupido, tanto che ancora leggeva i dati da un palmare, trascriveva a mano le cose sulla lavagna luminosa, usava ancora questi antiquati sistemi di studio. -Io che c’entro con tutto questo casino?-dicesti. Il grigio rispose che te eri estraneo a tutto ciò, potevi gironzolare per la stanza, oppure potevi uscire dalla porta centrale. Era sufficiente che tu camminassi lentamente, senza correre. Dovevi omettere movimenti rapidi, altrimenti il sistema ti avrebbe valutato come una potenziale minaccia, ti avrebbe sedato con delle speciali onde radio.
Devi prendere una decisione, che cosa fai in questa situazione? Fai quattro passi per la stanza, esci dalla porta principale, oppure ti avvicini alla lavagna luminosa per saper che c’é scritto?! Se fai quattro passi nella stanza rettangolare, continua a pag.29 Se ti rechi verso l’uscita principale, continua a pag.32 Se ti avvicini alla lavagna luminosa, continua a pag.24
12
13 La primeira alucinacion: mi television La secunda: mi telefono La terceira alucinacion: mi perro La quarta: mi rostro La quinta alucinacion: mi memoria La sesta: mi mente La septima alucinacion…
Seduto sul muretto a guardare il porticciolo, provavo a riflettere sulla mia vita e la rivedevo scorrere nella mia mente con tutte le scelte che avevo fatto. In particolar modo rivedevo quelle più importanti che avevano segnato inesorabilmente la mia vita: queste mi apparivano in un dato modo.
Devi prendere una decisione, ma questo dipende da come il tuo cervello registra le informazioni (ciò cambia da soggetto a soggetto). Pensa a un evento importante della tua vita che è stato “spartiacque” e decisivo. Che cosa ricordi in modo reale di questo ricordo? Forse ricordi con più facilità le immagini & volti?, oppure ricordi con più nitidezza i suoni & odori e le sensazioni provate?, oppure rievochi con più facilità le posture & circostanze dei soggetti che sono coinvolti in questo ricordo?! Se i ricordi più vivi sono composti d’immagini e volti, continua a pag.15 Se i ricordi più vivi sono composti di suoni & odori e sensazioni, continua a pag.9 Se i ricordi più vivi sono composti di posture & circostanze, continua a pag.45
14
15 La primeira alucinacion: mi television La secunda: mi telefono La terceira alucinacion: mi perro La quarta: mi rostro La quinta alucinacion: mi memoria La sesta: mi mente La septima alucinacion…
Mi trovai seduto in poltrona a fissare nella stanza vuota il mio televisore che era rotto, aveva il sintonizzatore guasto. Sapevo che avrei dovuto farlo riparare, perché con quello che mi era costato il nuovo televisore a colori, non mi potevo permettere di comprarne uno nuovo. Nonostante sapessi che il televisore era guasto, lo vidi accendersi e questo iniziò a trasmettere un notiziario radiotelevisivo. Dopo la sigla iniziale del telegiornale, la giornalista iniziò a parlare della situazione politico italiana e della crisi economica che attanagliava l’Italia.
Devi prendere una decisione, osserva “il televisore immaginario che stai visualizzando dentro il libro”, immagina che notizie stia dando?! Se il televisore da notizie di tumulti nel Nord Italia, continua a pag.17 Se il televisore da notizie di scontri sul Sud Italia, continua a pag.20 Se il televisore da notizie sul default finanziario dell’Italia, continua a pag.50 Se il televisore da notizie sul consolidamento del debito pubblico italiano, continua a pag.54
16
17
Il telegiornale diffondeva le notizie sui deficit annuali tendenziali delle varie regioni italiane che spendevano il loro bilancio per lo più per gestire e liquidare le spese dei Servizi Sanitari Regionali. Lo stato Italiano pagava sostenendo l’esborso mentre erano le regioni locali ad organizzare e liquidare le spese. MA quando mai era successo questo?! Poi il telegiornale parlava di una fantomantica moneta l’Euro che aveva rimpiazzato la Lira?! Ma quando mai era successo?, se eravamo appena nella metà degli anni settanta e gli stati europei erano legati nella CEE?!. Il telegiornale poi diffondeva il grafo di una mappa che indicava in rosso, i luoghi del dissesto finanziario italiano!
Non si era smesso di finanziare la spesa storica dei Servizi Sanitari Regionali; il telegiornale annunciava che le popolazioni del Nord erano insorte contro lo Stato Italiano e assieme a loro una crescente parte di popolazioni del centro Italia andavano orientandosi in quel senso. L’incremento delle tasse statali e locali oltre alla levitazione delle imposte indirette, aveva scatenato uno sciopero fiscale massiccio nei territori del centro e nord Italia. C’erano legioni di popolazioni che dal Sud migravano verso il centro-nord per fruire dei servizi
18
sanitari regionali del centro nord. Inoltre la nuova migrazione interna era stata scatenata anche dalla paura della criminalità organizzata che nelle elezioni locali si era infiltrata sistematicamente negli apparati delle strutture degli enti decentrati. C’era il rischio che le manifestazioni e gli scioperi fiscali potessero presto trasformarsi in tumulti violenti con scontri e disordini pubblici al nord. Questo anche a causa della crisi economica che mordeva ancora più pesante, accentuata dalla necessità di risanare il bilancio italiano e quindi ridurre la domanda della spesa pubblica per beni/servizi. Vari movimenti politici chiedevano l'uscita dall'Euro e il ritorno alla Lira. Si vociferava persino di una sorta di "marcia su Roma" dai territori del Centro-Nord verso Roma, per dichiarare o una secessione vantando un diritto di autodeterminazione regionale, supportato dai pari status costituzionali. Altri volevano scaricare tutti i territori del Sud Italia al loro destino che non producevano ricchezza, le loro popolazioni scassavano i bilanci sanitari regionali delle altre regioni, ed esportavano solo “malavita organizzata”. Dentro questo caos, i poteri democratici andavano vaporizzandosi. Nelle regioni a statuto speciale le popolazioni erano coinvolte anche in lotte intestine contro manifestanti provenienti dalle regioni a statuto ordinario, i tumulti non si contavano più e gli scontri a fuoco tra forze dell’ordine e manifestanti erano sempre più frequenti e violenti!. Lo stato Italiano s’avviava al disfacimento? C’era solo da sperare che l’Italia non facesse la fine della Jugoslavia dopo la caduta del muro di Berlino!. Mi alzai di scatto dalla poltrona, il muro di Berlino era caduto? Quando mai era successo?! Perché non ne avevo memoria storica? M’infilai le mani nelle tasche cercando di non curarmi della televisione guasta, che mi guardava silenziosa nel mio salotto. Nel rassicurante borsellino tintinnarono monete spicciole da una lira, due lire, cinque lire, varie da cinquanta lire molte altre da cento lire. Nel portafoglio avevo diecimila lire, vari pezzi da mille lire di carta e qualche banconota da cinquecento lire. Andai alla finestra e vidi che sulla strada era ancora parcheggiata la mia Opel rossa. Indossavo delle scarpe di cuoio, avevo pantaloni di velluto scuro, con una camicia a scacchi ed un maglione di lana stretto, proprio come la moda di oggi. Mi ravviai i folti capelli, osservando orgoglioso le mie grosse basette scure che scendevano sul volto. C’era forse qualcosa che non andava in me?! Erano davvero reali queste allucinazioni?! continua a leggere a pag.9
19
20
Il telegiornale diffondeva le notizie sui deficit annuali tendenziali delle varie regioni italiane che spendevano il loro bilancio per lo più per gestire e liquidare le spese dei Servizi Sanitari Regionali. Lo stato Italiano pagava sostenendo l’esborso mentre erano le regioni locali ad organizzare e liquidare le spese. MA quando mai era successo questo?! Poi il telegiornale parlava di una fantomantica moneta l’Euro che aveva rimpiazzato la Lira?! Ma quando mai era successo?, se eravamo appena nella metà degli anni settanta e l’espressione degli stati europei era convogliata nella CEE?!. Il telegiornale poi diffondeva il grafo di una mappa che indicava in rosso i luoghi del dissesto finanziario italiano! Si era smesso di finanziare la spesa storica dei Servizi Sanitari Regionali; il telegiornale annunciava che le popolazioni del Sud erano insorte contro lo Stato Italiano, mentre una quota crescente di popolazioni del Nord e centro Italia covavano un’intolleranza viscerale per i cittadini del Sud. In effetti, al Sud non era più possibile fruire dei SSR, legioni di dipendenti della p.a. locale nel Sud non vedevano i loro stipendi, il tessuto economico locale era da sempre stato castrato dalla criminalità organizzata e con la crisi le cose erano peggiorate. Non c’era di certo spazio per svalutazioni competitive, essendo l'Euro l'unica moneta nazionale dello Stato Italiano. Crescevano i tumulti nel Sud anche a causa della crisi economica che si allargava sempre di più a macchia d'olio mentre la criminalità organizzata prendeva piede nelle elezioni locali,
21
avendo finito per permeare tutti gli enti locali della p.a. locale. Cresceva per una parte dei cittadini del Sud, il bisogno d’innescare una migrazione interna verso il nord/centro Italia per fruire dell'offerta sanitaria dei SSR relativamente più efficienti.
I sociologi dicevano che la migrazione era espressione anche di un bisogno di sicurezza, perché i tumulti / i reati crescevano esponenzialmente all’ordine del giorno nel Sud. Alcuni partiti politici del Sud pensavano di organizzare una sorta di "marcia su Roma" per trovare una soluzione ai buchi finanziari degli enti locali del sud. Si vociferava che il Sud volesse anche chiedere una secessione per tornare alla Lira. Nelle regioni a statuto speciale le popolazioni erano coinvolte anche in lotte intestine contro manifestanti provenienti dalle regioni a statuto ordinario, i tumulti non si contavano più e gli scontri a fuoco tra forze dell’ordine e manifestanti erano sempre più frequenti e violenti!. Lo stato Italiano si avviava al disfacimento?! C’era forse solo da sperare che l’Italia non facesse la fine della Jugoslavia dopo la caduta del muro di Berlino!. Mi alzai di scatto dalla poltrona, il muro di Berlino era caduto? Quanto mai era successo?! Perché non ne avevo memoria storica? M’infilai le mani nelle tasche cercando di non curarmi della televisione guasta che mi guardava silenziosa nel mio salotto. Nel rassicurante borsellino tintinnarono monete spicciole da una lira, due lire, cinque lire, varie da cinquanta lire molte altre da cento lire. Nel portafoglio
22
avevo diecimila lire, vari pezzi da mille lire di carta e qualche banconota da cinquecento lire. Andai alla finestra e vidi che sulla strada era ancora parcheggiata la mia Opel rossa.
Indossavo delle scarpe di cuoio, pantaloni di velluto scuro, con una camicia a scacchi ed un maglione di lana stretto, proprio come la moda di oggi. Mi ravviai i folti capelli, osservando orgoglioso le mie grosse basette scure che scendevano sul volto. C’era forse qualcosa che non andava in me?! Erano davvero reali queste allucinazioni?! continua a leggere a pag.9
23
24
La lavagna luminosa era molto grande, era di vetro, i caratteri comparivano come per magia, scritti da una penna di metallo fosforescente. Il tizio con la “testa a pinolo rosa” aveva il camice bianco, parlava e illustrava i suoi risultati al suo piccolo “insolito pubblico”. Io ero mezzo addormentato e facevo fatica a capire quello che andavano dicendo, mi avvicinai camminando lentamente, per leggere quello che c’era scritto sulla lavagna luminosa che mi appariva ancora troppo sfocata. “testa a pinolo rosa” mi dette un’occhiata criptica, poi vedendo che mi muovevo lentamente strusciando i piedi per terra, e avevo un’aria assente, quasi come quella di un morto vivente, m’ignorò e continuò la sua esposizione, certo che non avrei capito niente della loro discussione!.
Maslow! Era la proprio la scala dei valori di Maslow?! Ehi! Chi diavolo era Maslow?! Sul momento non me lo ricordavo proprio, ma sapevo il concetto della scala di Maslow e cercai di non pensarci. “testa a pinolo rosa” diceva che intorno ai vertici della piramide c’erano sette slot (lui le chiamava slot, ma in realtà erano leve ossia topic/argomenti cui gli esseri umani erano sensibili e quindi influenzabili). A pari livelli i sette slot erano: [Dio], [sesso], [potere], [denaro], [paura], [ira]. L’assistente bionda del militare era molto attraente, ma lei non mi degnò nemmeno di uno sguardo, era intenta a prendere appunti sul tuo taccuino. “Testa a pinolo rosa” disse che se qualcuno con sufficiente capacità tecnologica avesse indotto il genere umano a credere che fosse stato un dio, allora ogni suo ordine sarebbe stato eseguito senza discutere perché il genere umano si sarebbe bevuto la frottola alieni = dei. Il pavimento era freddo, io ero in mutande e camiciola e stavo ciancicando in un posto alieno con lo sguardo da idiota, cercando di non pensare a niente. Era possibile indurre a ogni singolo umano
25
ogni sorta di nefandezza se si fosse adeguatamente motivato sessualmente, la dimostrazione dei cinque maschi di poco prima era l’esempio pratico. Allo stesso modo, a dire di “testa a pinolo rosa” il potere & denaro erano forti leve con cui manovrare i singoli esseri umani ma anche gruppi numerosi di questi. Indubbiamente la paura e l’ira erano “sensazioni forti” che potevano essere utili catalizzanti per avere obbedienza.: [Dio], [sesso], [potere], [denaro], [paura], [ira]. Sì lo so, voi lettori state pensando che gli slot che ho elencato sono 6 “slot”, il fatto è che il settimo slot non me lo ricordo più, quindi non vi saprei dire che cosa diavolo fosse. Io di certo non mi voltai per leggere che c’era scritto sulla lavagna luminosa e mi limitai a continuare a ciancicare parallelamente in silenzio. Camminavo lentamente strusciando i piedi in terra come se avessi avuto delle “pattine”, ricordo che questo era molto faticoso per me, perché mi sentivo come se fossi addormentato. Era in uno stato di dormiveglia completo e non facevo proprio fatica a tenere lo sguardo perso nel vuoto. La cosa inattesa della conferenza cui assistevo indirettamente, era che gli alieni, avevano identificato una sorta di vocabolario di base, per ogni concetto e per ogni emozione c’erano una molecola chimica o un mix di queste cui il cervello umano rispondeva. Quindi era possibile stimolare oppure gratificare oppure inibire l’attività degli umani, agendo sulla chimica del cervello. Ossia con minireazioni chimiche era possibile canalizzare il pensiero umano. Come dimostrazione della sua teoria, “testa a pinolo rosa” evidenziava un caso ufologico non ben identificato, in cui per varie ore un disco volante alieno, si trovò a sostare vicino a un traliccio di telecomunicazioni e tramite l’emissione di un vasto campo induttore, tutti i testimoni (sia civili sia militari) non fecero neanche una foto!. Il militare terrestre sorrise amaro, annuì con la testa, a conferma di ciò che “testa a pinolo rosa ” andava raccontando. L’esperimento consisteva nell’emettere un campo d’induzione per sganciare il concetto /fotografare/ dal significante macchina fotografica* (in ogni sua variante). Le persone sotto questo campo, furono anche poste nelle vicinanze di apparecchi fotografici, ma non pensarono mai di usare questi oggetti per immortalare l’evento!. Temporaneamente fu sganciato biochimicamente il collegamento neuronico da: /fotografare/ macchina fotografica* a: /fotografare/ ⌫ ⌦ macchina fotografica*
questo equivaleva alla neuroprogrammazione negativa NON ⌦/fotografare/ . “Testa a pinolo rosa” aggiunse che sarebbe stato facile indurre ⌦/sparare/ ossia nella mente dei testimoni avrebbero indotto l’ordine di non sparare: da: /sparare/ armi da fuoco* a: /sparare/ ⌫ ⌦ armi da fuoco*
26
La neuroprogrammazione negativa era la più facile da farsi, purché fosse rimasta semplice, in quanto una neuro.riprogrammazione negativa complessa non avrebbe mai funzionato. Ad esempio input: /fotografare/ ⌫ ⌦ macchina fotografica* input: /sparare/ ⌫ ⌦ armi da fuoco* input: /fotografare/ armi da fuoco* input: /sparare/ ⌫ ⌦ macchina fotografica*
I fotografi avrebbero sparato contro l’UFO (essendo stati convinti di scattare fotografie) se e solo se i fotografi fossero stati armati. Essi avrebbero impugnato le armi, essendo convinti d’usare macchine fotografiche. Viceversa i militari armati non avrebbero mai fatto fuoco, perché non sarebbero stati consapevoli d’impugnare armi ma macchine fotografiche, tuttavia non essendo fotografi, non avrebbero mai pensato di scattare fotografie. C’era poi la neuro-programmazione positiva, la quale richiedeva l’uso di stimoli e gratificazioni senza i quali gli ordini non sarebbero stati eseguiti dagli umani!. Ad esempio non si poteva ordinare /sparare/ perché nessun essere umano avrebbe eseguito tale ordine, senza indurre un’adeguata gratificazione. Motivare era un algoritmo complicato perché entravano in gioco anche i 7 “slot” (o livelli di programmazione) che potevano contrastare e/o demotivare e/o motivare un soggetto o più gruppi di umani. Per [Dio] infatti, la razza umana non solo aveva ucciso, ma si era anche fatta ammazzare senza muovere un dito. Anche per il [sesso], [potere], [denaro] la razza umana uccideva, ma subentravano dei “check sum” ossia dei calcoli di “opportunità” fatti dai soggetti, prima di eseguire tale ordine. Per questo tali “slot” non erano gli slot idonei a governare direttamente la neuro programmazione. [paura], [ira] erano invece slot più potenti, ma lo slot [paura] in certi soggetti umani poteva non essere uno stimolo adeguato, perché avrebbe potuto indurre 1)paralisi, 2)fuga, oppure 3)l’esecuzione dell’ordine impartito. La migliore leva per l’ordine /sparare/ risultava essere l’ira. Poi “testa a pinolo rosa” si rivolse al militare che lo ascoltava e disse che storicamente i nemici erano sempre dipinti come esseri capaci di compiere le peggiori nefandezze. L’ira era una grossa leva!. Il militare abbassò gli occhi, restò in silenzio, mentre la sua bionda e carina assistente storse lievemente la bocca in senso di dissenso, sillabando a voce bassa “touché!”. Io intanto continuai a strascicarle molto vicino tanto da vedere i suoi gradi I posti sul bavero del suo tailleur blu. Testa a pinolo rosa disseBiochimicamente ma solo temporaneamente, il campo induttore avrebbe fatto eseguire l’ordine di far fuoco, a patto di dare la giusta “gratificazione” [ira] /sparare/ + TARGET
Mentre per altri ceppi umani sarebbe stato necessario
27
[ira] [Dio] /sparare/ + TARGET
La lavagna luminosa era lunga tanto quanto la parete sinistra e comparivano queste scritte che potei vedere facilmente, semplicemente spostando gli occhi alla mia sinistra senza ruotare la testa. Udii “Testa pinolo rosa” che rilevava che il primo slot era il più importante, perché avrebbe avuto il massimo potere induttore sulla razza umana. Tuttavia lo slot era occupabile con false credenze solo per un determinato sottoinsieme di umani. Gli atei potevano essere facilmente indotti a ricredersi, inoltre c’era anche l’aggregato dei credenti formali di qualsiasi fede. Questi erano facili soggetti manovrabili dato che lo “slot 1” sarebbe stato sostanzialmente vuoto!. Al contrario i credenti di qualsiasi fede che fossero stati dotati di una forte convinzione religiosa, sarebbero stati immuni dalle neuro-programmazioni perché avrebbero presentato gli stessi effetti di avere a loro servizio un forte campo energetico impenetrabile, che li avrebbe protetti! Oltre non vi saprei dire perché il gruppetto di persone parlava sottovoce ed io mi ero allontanato, per cui a suon di strascinare faticosamente i piedi, finii per raggiungere i bordi estremi di quella stanza. Ruotai lentamente su me stesso e vidi sfocato sul bordo opposto l’alieno grigio in piedi che mi osservava. In mezzo alla stanza distinguevo ancora la ragazza violentata che era sempre rannicchiata in modo fetale. Poco più in là c’era sempre il gruppetto di alieni con “testa a pinolo rosa” che continuava l’improvvisata conferenza. Alla mia sinistra, mi accorsi che sull’angolo laterale sinistro della stanza, era seduta in silenzio una bella ragazza bionda. L’unica cosa strana era che aveva uno sguardo fisso ed allucinato come se non avesse avuto volontà proprioa. Poi d’un tratto iniziò spogliarsi… io andavo pazzo per le bionde in intimo nero!
continua a leggere a pag.36
28
29
-Io che c’entro con tutto questo casino?-domandai di nuovo. Il grigio rispose che ero estraneo a tutto ciò e potevo gironzolare per la stanza. Io chiesi perché mi sentivo così addormentato con i riflessi annebbiati ed il pensiero lento. Il grigio rispose che io stavo dormendo. Obiettai che non potevo dormire, se ero in piedi davanti a lui e riuscivo a persino a muovermi. Il grigio rispose che ero sveglio ma dormivo, uno stato di dormiveglia. Lì per lì vi confesso che la risposta mi parve logica, ora a ripensarci mi pare una follia!. Iniziai così a camminare lentamente verso la parete che mi stava antistante, mettendo un piede dietro l’altro in fila indiana, iniziai a contare i passi; dopo 27 passi arrivai alla parete opposta. Era di metallo liscio e freddo, provai a bussare e non sentii nessun rumore. Il pavimento era freddo e sembrava composto da piastrelle di vetro, la luce fioca, vagamente azzurra proveniva dal basso e le mattonelle bianche illuminate erano fredde tanto quanto le altre che avevano le luci spente. Io di scarpa ricordavo che portavo il 43, quindi all’incirca i miei piedi scalzi potevano essere lunghi 21cm, dovevo scoprire quanto faceva 27x21 che lo potevo approssimare a 30x20 ossia 3x2 che faceva 6 a cui dovevo aggiungere i 2 zeri delle decine, ossia in totale 600. In centimetri il valore 600 equivaleva a circa 60 decimetri, ossia 6 metri. Avevo con molta fatica stimato la larghezza della stanza di metallo, adesso sapevo che era larga intorno ai 6metri. Alzai in silenzio una mano, con mia sopresa mi accorsi che potevo sfiorare il soffitto con il polpastrello dell’indice. Il mio braccio quanto sarà stato lungo? Boh? Non lo avevo mai misurato, non me ne era mai fregato niente!. Sapevo però che io ero un longilineo di circa 1.76metri, in genere il braccio dalla spalla supponevo che si estendesse sino ai genitali quindi circa il 40% della totale
30
lunghezza del corpo. Dovevo scoprire quanto faceva 1.76x0.4 ossia 1.76x0.1x4 ossia 17.6x4 che potevo approssimare a 18x4 ossia 36+36 che era come dire 60+12 cioè 72 circa. Io ero alto 1.76 dovevo aggiungere 72cm e togliere almeno 10centimetri per stimare la lunghezza del mio collo e della testa. Mi era difficile continuare a concentrarmi e così mi limitai a sommare 17+6 ossia 11+6+6 che in totale faceva 12+11 ossia 23 a cui aggiungere un 10 in fondo per le decine, perché ragionavo in centimetri. In totale faceva 230 ossia 23 decimetri, ossia il soffitto era certamente più basso di 2.3 metri. Iniziai così a camminare lentamente verso la parete opposta che mi stava antistante. Volevo stimare la lunghezza della stanza per avere più informazioni possibile. Mettendo un piede dietro l’altro in fila indiana, ripresi a contare i miei passi, e dopo 54 passi giunsi alla parete opposta. I miei piedi erano il 43, quindi all’incirca 21cm di lunghezza mi sarebbe bastato calcolare 43x21 ossia approssimarlo a 43x20 che lo potevo considerare come 43x2x10. Ora 43+43 faceva 86 a cui mi sarebbe bastato aggiungere lo zero in fondo alle 2 cifre trovate per le decine. La stanza era lunga 860cm ossia 86decimetri, cioè circa 8.6metri. Ero silenzioso e fermo con il volto rivolto a fissare il muro, mantenevo i piedi riuniti davanti al muro. Rimuginavo in silenzio sui dati che ero riuscito faticosamente a dedurre da quell’assurda realtà. Sapevo che era una stanza dalla pareti e dal soffitto probailmente di metallo, il pavimento era plausibilmente di vetro con delle luci fioche azzurrine che provenivano dal basso e ciò era insolito. La stanza era approssimativamente alta 2.3mt X una lunghezza di 8.6mt X una larghezza 6mt e la temperatura della stanza era sicuramente inferiore ai 36°C che era la temperatura media di un corpo umano. Di questo ne ero certo, dato che io provavo una labile sensazione di freddo. Riflettendo su questi dati, non potei fare a meno di rilevare che il soffitto era decisamente troppo basso per essere una costruzione umana. La cosa non mi confortò, perché tutti i dati che cercavo di estrapolare da quella folle circostanza sembravano confermare la realtà della mia allucinazione!. continua a leggere a pag.36
31
32
-Io che c’entro con tutto questo casino?-domandai di nuovo. Il grigio rispose che ero estraneo a tutto ciò, potevo gironzolare per la stanza. Io chiesi perché mi sentivo così addormentato con i riflessi annebbiati ed il pensiero lento. Il grigio rispose che stavo dormendo. Io obiettai che non potevo dormire se ero in piedi davanti a lui e mi muovevo lentamente. Il grigio rispose che ero sveglio e quindi mi potevo muovere. Ero addormentato ma allo stesso tempo sveglio, lì per lì vi confesso che la risposta mi parve logica. Ora se ci ripenso mi sembra una follia!. Iniziai a camminare lentamente verso la porta che mi stava antistante, mettendo un piede dietro l’altro in fila indiana, mentre contavo i miei passi; dopo 27 passi arrivai alla parete opposta. Io di scarpa ricordavo che portavo il 43, quindi all’incirca i miei piedi scalzi erano lunghi 21cm, dovevo scoprire quanto faceva 27x21 che lo potevo approssimare a 30x20 ossia 3x2 che faceva 6 a cui dovevo aggiungere i 2 zeri ossia 600. In centimetri il valore 600 equivaleva a circa 60 decimetri ossia 6 metri. Avevo stimato la larghezza della stanza pari a circa 6metri.
Feci un altro passo e la porta mi si aprì automaticamente come se fosse stata una porta automatica di un supermercato. Feci altri due passi e la porta si richiuse ed io mi ritrovai da solo, in un corridoio lungo e scarsamente illuminato.
33
Oltre la fine del tunnel si sentivano come dei tamburi che stavano suonando. Decisi di seguire il rumore, camminando lentamente lungo il margine destro del corridoio dove potevo scorgere una linea bianca che trovai ovvio seguire. Dopo un certo periodo mi ritrovai in una stanza che era gremita di aliene, saranno state almeno 5’000 oppure 10’000, non saprei dire, erano davvero moltissime si muovevano tutte assieme a ritmo di musica techno!.
Why am I sitting in the middle of nowhere, Standing here with nothing to do
Gridarono tutte con una voce femminile dal tono molto alto, poi nell’immensa stanza si diffusero le note del pezzo di qualche anno fa “I’m blue” degli Eiffel65. Poco dietro di me, notai che c’era anche il mio amico grigio, che forse mi aveva seguito. -spaziale questo flash mob!-dissi rimando senza parole. Sono aliene, sono tutte uguali, hanno tutte gli stessi gusti perché sono tutte sorelle. A volte usano una Graphics Human Interface per interagire con gli umani, onde celare la loro vera identità, perché la reazione umana potrebbe essere inattesa o violenta. -WOW-dissi. Nel frattempo tutte le aliene si erano accorte che qualcuno era entrato nella stanza della ricreazione, la musica cessò e si voltarono tutte a fissarci in silenzio. Tutte assieme sbatterono le ciglia dei loro occhi, ripeterono il gesto per un paio di volte, come se fossero state tutte sincronizzate con un telecomando. Sentii una folata d’emozioni collettive, quasi come un vento rosa tiepido con un denso profumo di rose, che si aspergeva per tutta la stanza. Non era un gas, ma la sensazione di un sentimento che aveva preso un odore e un colore definito, e aveva saturato tutta l’immensa stanza. Le aliene si trasformarono tutte sotto i
34
miei occhi in un’altra forma, apparendomi come 5’000 o 10’000 belle bionde dagli occhi azzurri, tutte perfettamente uguali!. Why am I sitting in the middle of nowhere, Standing here with nothing to do
Cantavano tutte in coro, ballando a ritmo di dance, muovendo il piede destro e poi il sinistro, alzando le mani al cielo. Quindi si diffuse nuovamente nella stanza le note techno del pezzo di qualche anno fa “I'm blue” Eiffel65” e tutte le “spazialine” tornarono alla loro forma originale.
Erano di poco più basse e più piccole, dell’alieno grigio che era accanto a me, ma si vedeva che erano della stessa razza. -le preferivo quando avevano la Graphics Human Interface accesa…-dissi ridendo. Le aliene saltavano come degli insetti!, una mi saltò addosso abbarbicandosi al busto. Fu seguita dopo poco da altre 2 che mi si aggrapparono ai bracci, poi altre 2 si abbarbicarono alle gambe, mentre un’altra si aggrappò stretta, stretta, saltando alle mie spalle. Non erano pesanti le 6 aliene ma il salto che fecero fu prodigioso, fu inaspettato ed io dopo aver barcollato per qualche passo, finii per cadere perdendo l’equilibrio. continua a leggere a pag.36
35
36 La primeira alucinacion: mi television La secunda: mi telefono La terceira alucinacion: mi perro La quarta: mi rostro La quinta alucinacion: mi memoria La sesta: mi mente La septima alucinacion…
Era mattina ed ero in sala di attesa per andare a parlare con il mio medico, perché era evidente che non mi sentivo troppo bene. Presi una rivista che era sul tavolo e incominciai a sfogliarla; trovai un articolo sulle allucinazioni e incominciai a leggerlo, perché su queste cose non sapevo niente. Dopo poche righe incominciai a sbiancare e non credevo a quello che stavo leggendo. L’articolo parlava di un tizio che era andato dal medico perché non stava troppo bene, era seduto in sala di attesa e sfogliava una rivista e poi trovò un articolo sulle allucinazioni. L’articolo che tizio leggeva (dentro la mia rivista), parlava di un certo caio che era andato dal medico perché non stava troppo bene, così mentre caio era seduto in sala di attesa, questo caio prese a sfogliare una rivista e trovò pure lui un articolo che parlava delle allucinazioni. L’articolo che caio leggeva aveva come argomento un altro soggetto di nome sempronio che era andato dal medico perché anche lui non stava troppo bene. Questo sempronio (che era dentro la rivista di caio, il quale caio era dentro la rivista di tizio, il quale tizio era a sua volta dentro l’articolo che stavo leggendo), raccontò che all’improvviso nella sua sala di attesa era entrato un cane. Anche caio disse che all’improvviso era entrato nella sala di attesa un cane. Infine lessi che pure tizio raccontava nell’articolo che c’era un cane. Stavo forse impazzendo? Voltai pagina ma non ebbi il coraggio di sollevare gli occhi oltre il bordo della rivista, per verificare se anche in questa sala di aspetto era entrato all’improvviso un cane. Ad un tratto sentii un rumore e mi accertai che con mia grande sorpresa c’era un cane!
Devi prendere una decisione, osserva il cane che è nella stanza di attesa del medico e verifica se il cane è tranquillo?, oppure se il cane abbaia? oppure se il cane ti morde? Se il cane è tranquillo, continua a pag.43 Se il cane sta abbaiando, continua a pag.40 Se il cane ti sta mordendo, continua a pag.38
37
38
All’improvviso mi ritrovai sospeso a mezz’aria come se stessi facendo un sogno ad occhi aperti, osservavo l’ambiente distaccato come se stessi levitando, ero molto lontano ed il mondo circostante mi appariva come in un film altrui. Vidi un grosso cane, era minaccioso, era furioso di rabbia, prese a mordere mia moglie che si trovava in mezzo ad un’arena. Il cane la voleva sbranare, la ragazza chiedeva aiuto, io non potevo fare niente, non c’era nessuno in quell’arena. La giovane che già perdeva molto sangue, riuscì a impugnare un machete che era sopra a un tavolo e iniziò a menare fendenti contro il cane, il quale benché fosse ferito, non mollava la presa e voleva sbranarla viva!. Alla fine vidi mia moglie che era riuscita a fare a pezzi il cane, lo aveva sventrato e poi tagliato a pezzi: c’era il busto, le zampe, la stesa ecc… in un bozzo di sangue. All’improvviso comparvero molti altri cani che iniziarono ad abbaiare e poi attaccarono mia moglie, ma questa riuscì a ucciderli tutti sventrandoli in tanti pezzi e lasciandoli in un enorme lago di sangue.
Poi la ragazza prese una scopa e iniziò a spazzare, gettò gli innumerevoli resti dei cani morti, nel mare che era poco vicino. continua a leggere a pag.45
39
40
All’improvviso mi ritrovai in una specie di arena e vidi mia moglie che tenendo in mano una granata, stava gettando nell’acqua un’infinità di cani morti, fatti a pezzi, c’era tanto sangue tutto attorno, la catasta di cani sventrati era enorme. Mia moglie palesemente sporca di sangue cercava di scopare il più rapidamente possibile per gettare carcasse e sangue dentro al mare che le era poco distante.
Io chiesi a mia moglie-Perché sei sporca di sangue?Lei mi rispose urlando che stava pulendo!. Era ovvio che fosse sporca di sangue!. Poi infuriata, mi chiese perché io avevo ucciso tutti quei cani, macellandoli senza pietà?!. Io le dissi che non avevo ucciso nessuno, infatti, ero giunto sul luogo solo dopo che qualcun altro aveva realizzato quello sfacelo di cani morti!. Giunse all’improvviso superman, il quale in un lampo atterrò vicino a noi, e in silenzio si mise a osservare quel macello di sangue e brandelli di cani morti. Mia moglie esordì dicendo che era superman che aveva ucciso tutti quei cani, sventrandoli. La prova era che superman volava, era invulnerabile quindi solo lui avrebbe potuto uccidere quei cani, senza farsi nemmeno un graffio!. Superman storse la bocca e disse che lui passava tutto il tempo a volare più veloce della luce e che non aveva proprio tempo di scendere a terra per sventrare i cani. Poi i cani non gli avevano mai fatto del male, quindi lui non aveva ragione per ridurli in quello stato. Comparve all’improvviso Wonder woman, che tutti sapevano essere la fidanzata di superman!. Wonder woman ignorando i presenti, s’incazzò subito con superman, perché a dire di Wonder woman, superman ci stava provando con mia moglie!. Superman sbuffò e disse che non era vero, poi aggiunse scocciato che era sceso solo a vedere cosa ci facevano tutti quei pezzi di cani morti. Così ZAC!! all’improvviso volò via in un baleno, più veloce della luce!. Anche Wonder woman volò via, rincorrendo superman in cielo, impugnando un mattarello!!.
41
Comparve un palombaro, emerse lentamente dal mare; portava una grossa tuta arancione e un voluminoso scafandro di ferro. Si avvicinò a noi due, con goffi e vigorosi passi cupi; poi chiese con voce cavernosa che cosa fosse successo?. Mia moglie esordì ingiuriando il palombaro!. Diceva che era una bestia!, era stato lui ad uccidere tutti quei cani!, era un essere sporco ed infimo!, era l’unico che fosse capace di ogni sorta di orrende nefandezze!. Infatti, era stato il palombaro a fare a pezzi tutti quei cani morti. La prova a dire di mia moglie era che il palombaro portava un coltello da sub!. Il coltello in effetti era legato alla gamba destra del palombaro!. Mia moglie sorrise compiaciuta e disse che era evidente che con quel coltello il palombaro aveva ammazzato tutti i cani, poi lo aveva pulito sott’acqua, togliendo ogni traccia di sangue!. Il palombaro osservò i cani morti, poi scrutò mia moglie dall’alto in basso e sentenziò -Se il coltello che tengo in mano fosse sporco di sangue, sarebbe la prova della mia colpevolezza. Il coltello pulito che tengo in mano privo di sangue dice che è la prova della mia colpevolezza. Allora qual è la prova della mia innocenza?!-
Mia moglie esordì seccata:”Mi avvalgo della facoltà di non rispondere!”. Il palombaro mise in silenzio il coltello pulito nella propria fondina, poi si tuffò in mare, tornando a immergersi nell’acqua profonda. Io guardai mia moglie e chiesi-Amore! chi ha ammazzato tutti questi cani?! continua a leggere a pag.45
42
43
Non so come, mi ritrovai in piedi accanto alla cattedra, nell’aula ove passai cinque anni della mia vita, durante le elementari. Era proprio la mia “vecchia aula delle elementari”, c’erano ancora le cartelle, i sacchi, i diari e le penne, i quaderni e i sussidiari ma l’aula era vuota, gli alunni erano tutti andati a fare ricreazione. C’era qualcosa di strano in quell’ambiente che sembrava come surgelato nel tempo e nello spazio. Mi avvicinai alla finestra e scorsi il giardino, dove ricordavo che noi passavamo la ricreazione. Infatti, vidi dei bambini e me stesso, rispettivamente immobili, freezato come in una fotografia. Prova ne era che alcuni bambini erano immobili nell’atto di correre, come surgelati in un istante mentre il pallone persino sospeso a mezz’aria a tre quarti da terra. Più in là c’erano delle bambine che giocavano alla corda, una di queste era sospesa a mezz’aria come “freezata”. Sentii dei rumori e vidi il mio amico alieno grigio, che era seduto nel penultimo banco che apriva due cartelle e spulciava due diari che aveva estratto da tre cartelle. Gli chiesi che cosa stesse facendo?! L’alieno grigio rispose che era curioso di sapere cosa scrivevano di me, le tre bambine che a me piacevano tanto alle elementari, ma cui io non dissi mai niente. All’epoca ero un bimbo, per di più timido e vergognoso. Ricordo che a me piacevano tre bambine, all’epoca quando le guardavo, mi facevano battere forte forte il cuore, ma non avevo il coraggio di dire loro niente. Poi accadde che verso gli ultimi anni delle elementari, le bambine crescevano più velocemente di noi maschietti, talché le ragazzine acerbe diventarono assai più sveglie dei maschietti, che all’epoca erano ancora bimbi e pensavamo solo a giocare al pallone, tanto che nessuno ancora aveva ben capito a cosa avrebbero potuto servire le ragazzine che erano tutte delle schiappe a giocare a pallone. Io chiesi al grigio, a cosa servisse questa ricerca che stava facendo. Rispose che era interessato allo studio delle emozioni umane. Io poi gli chiesi com’era possibile ritornare indietro nel tempo?! . Rispose che era possibile ispezionare il passato, perché all’interno di un quanto di spaziotempo ci poteva essere vita, era però imperativo non modificare niente all’interno del quanto spaziotemporale. continua a leggere a pag.45
44
45 La primeira alucinacion: mi television La secunda: mi telefono La terceira alucinacion: mi perro La quarta: mi rostro La quinta alucinacion: mi memoria La sesta: mi mente La septima alucinacion…
Ero dal medico, per dirgli che non stavo troppo bene, mi alzai e mi guardai allo specchio e vidi…
Devi prendere una decisione, osservati nello specchio e poi decidi che cosa stai vedendo?! immagine numero 1
immagine numero 2
immagine numero 3
immagine numero 4
Se vedi l’immagine numero 1, continua a pag.101 Se vedi l’immagine numero 2, continua a pag.65 Se vedi l’immagine numero 3, continua a pag.93 Se vedi l’immagine numero 4, continua a pag.97
46
47 La primeira alucinacion: mi television La secunda: mi telefono La terceira alucinacion: mi perro La quarta: mi rostro La quinta alucinacion: mi memoria La sesta: mi mente La septima alucinacion…
Fu così che in piena notte, mi svegliai di colpo dal sogno che facevo e vidi che in fondo al letto c’era un piccolo alieno grigio con una grossa testa quadrata, in mano aveva una specie di bacchetta magica, la puntò verso di me, i muscoli della gamba sinistra si mossero facendo un salto. Era un riflesso indotto, proprio come quando in una visita medita, il dottore ti da una martellata sul ginocchio per testare i riflessi involontari . Forse ebbi come l’impressione che l’alieno ridesse divertito. Io però non apprezzai lo scherzo, quindi sollevandomi dal letto, urlai infuriato -se ci riprovi, ti spacco di puntate!!-. Ero ancora in piedi sul letto a meditare se l’allucinazione che avevo scorto era stata reale o meno, che vidi comparire il mio amico grigio, con al seguito un altro alieno dalla pelle più rossastra. Quest’ultimo digrignava i denti e sembrava infuriato con me. Mi paralizzò con una specie di pistola a raggi. Ero sveglio, ero conscio, ma non mi potevo muovere, tranne muovere gli occhi e ruotare la testa. Più sorpreso che spaventato, udii il mio amico grigio ordinare all’altro alieno rossiccio, di lasciarmi stare, perché al collo avevo il simbolo del loro stesso Dio. Qualche giorno fa osservando un dipinto di De Chirico e pensai che per alcuni lettori, quest’opera potesse rappresentare la loro mente. La scacchiera poteva rappresentare l “io” razionale mentre l’inconscio poteva essere rappresentato dal baratro profondo alla destra del quadro; il “super.io” poteva essere rappresentato dalla figura vestita nella tunica rossa che era in mezzo al quadro.
48
http://www.youtube.com/watch?v=aAL2HSs8MRQ Poi pensai anche che per altri osservatori, lo stesso dipinto di De Chirico poteva rappresentare con altri codici, la mente umana. La maschera era certamente il simbolo della barca oltre il muro, dato che era il mezzo con cui si sarebbe potuto viaggiare ed interfacciarsi con il mondo. L’inconscio collettivo era certamente rappresentato dalla piccola cappella (la religione) con dentro la televisione, avrebbero rappresentato dei simboli forti per racchiudere buona parte dell’inconscio collettivo!. L’ inconscio era rappresentato dall’ombra del quadro, mentre l’inconscio individuale poteva essere il baratro alla sinistra del quadro, poteva essere la discarica delle esperienze rimosse scaraventate. L’ anima era certamente rappresentabile dalla torre bianca oltre il muro che a guardar bene avrebbe potuto essere collegata direttamente alla piazza non essendoci in prospettiva nessun muro di separazione se non quello che l’osservatore avrebbe posto involontariamente. Il colore bianco della torre richiamava onestà ed il secondo piano era la tendenza dell’anima a ricercare pensieri più elevati salendo più in alto. Un lettore maschio avrebbe fatto leva sulla forma “fallica” della torre segnalando archetipicamente il sesso maschile. Una lettrice femmina avrebbe posto l’attenzione sulla porta della torre , come luogo di accoglienza, simbolo del sesso femminile. Poi pensai che un espediente letterario per indurre una sorta di allucinazione nel lettore, poteva essere scrivere costruire un albero della trama che avesse una media probabilità di condannare il lettore a rileggere sempre le stesse pagine. Almeno per due cicli di lettura avrei imprigionato il lettore in un’allucinazione letteraria. Questi sarebbe stato motivato alla terza rilettura a fare altre scelte, esplorando così gli altri alberi della trama!. continua a leggere a pag.75
49
50
Il telegiornale diffondeva le notizie sui deficit annuali tendenziali delle varie regioni italiane che spendevano il loro bilancio per lo più per gestire e liquidare le spese dei Servizi Sanitari Regionali. Lo stato Italiano pagava sostenendo l’esborso mentre erano le regioni locali ad organizzare e liquidare le spese. MA quando mai era successo questo?! Poi il telegiornale parlava di una fantomantica moneta l’Euro che aveva rimpiazzato la Lira?! Ma quando mai era successo?, se eravamo appena nella metà degli anni settanta e l’espressione degli stati europei era convogliata nella CEE?!. Il telegiornale poi diffondeva il grafo di una mappa che indicava in rosso i luoghi del dissesto finanziario italiano!
La televisione annunciava che una pingue fetta del debito pubblico italiano in Euro, non sarebbe stata pagata e con esso gli interessi. Default dell’Italia! Che cosa sarebbe potuto accadere se l’allucinazione fosse stata vera?!. Le Attività Finanziarie che sin'ora erano state percepite come ricchezza da famiglie, banche e assicurazioni e investitori esteri, sarebbero state percepite come cartastraccia. Le famiglie sarebbero accorse a ritirare i loro risparmi in
51
banca, facendo certamente fallire il sistema bancario, accentuato anche dalla caduta di valore delle proprie attività finanziarie. Assicurazioni e Fondi pensione avrebbero visto vaporizzarsi le loro riserve matematiche per cui sarebbero fallite. Non ci avrebbe potuto essere nessun piano di salvataggio statale, perché sarebbe lo Stato italiano a trascinare l'Italia a fondo. Le imprese italiane da sempre incapaci d'usare il canale diretto, non potendo più usare il canale indiretto, sarebbero andate verso il fallimento, anche perché le banche chiedendo il rientro delle provviste alle aziende per far fronte alla crisi di liquidità, avrebbero fatto collassare le aziende. Queste a causa della crisi economica e del default non avrebbero potuto più monetizzare i loro prodotti/servizi. Perciò banche, assicurazioni, fondi pensione, aziende e famiglie sarebbero stati messi in ginocchio. Nessuno avrebbe più venduto o comprato o pagato qualcosa. Si sarebbe avviata una catena di licenziamenti massicci per fallimento delle imprese (che erano già in fase di migrazione a causa della delocalizzazione). Non potendo svalutare e non potendo immettere moneta nel sistema economico, non circolando de facto più moneta, nel sistema economico la compravendita sarebbe stata abbandonata, si sarebbe quindi perso definitivamente l'uso della moneta, ritornando al baratto. La crisi del 1929 sarebbe sembrata un gioco da ragazzi!. Sarebbero scoppiati tumulti, rivolte, disordini, scontri, conflitti a fuoco, la politica si sarebbe prontamente vaporizzata (andando a godersi le proprie ruberie all'estero). Il diritto in Italia non sarebbe più stato rispettato e si sarebbe ritornati ad una sorta di Far West, in cui in mezzo al caos generale sarebbe stata solo la legge del più forte a dominare.
I paesi europei confinanti avrebbero chiuso le frontiere per evitare il contagio, e il flusso di profughi e di emigranti italiani in cerca di un rifugio. Anche i vicini europei avrebbero avuto il loro bel da fare per contenere gli effetti
52
del crash italiano in Europa. Avrebbero certamente introdotto utili dazi e strettissimi contingentamenti alle importazioni sui prodotti italiani, preferendo scambiarsi prodotti europei, onde sostenere le proprie imprese o quelle dei paesi europei virtuosi , per focalizzare la domanda interna europea su prodotti made in Eurolandia. In Italia intanto il caos, la guerra civile avrebbe dilagato e non si sarebbe potuta fermare cercando di reintrodurre la Lira, perché tutti i soggetti del sistema economico sarebbero collassati e nessuno si sarebbe più fidato ad accettare moneta emessa dallo Stato Italiano. Né tantomeno nessun investitore mondiale sarebbe stato accalappiato dai nuovi titoli pubblici emessi dallo stato italiano, il quale sarebbe stato affamato della forte valuta Euro, perché non sarebbe stato difficile immaginare un cambio di pochi centesimi di Euro per oltre Lit. 200'000. Mi alzai di scatto dalla poltrona, il muro di Berlino era caduto? Quando mai era successo?! Perché non ne avevo memoria storica? M’infilai le mani nelle tasche cercando di non curarmi della televisione guasta che mi guardava silenziosa nel mio salotto. Nel rassicurante borsellino tintinnarono monete spicciole da una lira, due lire, cinque lire, varie da cinquanta lire molte altre da cento lire. Nel portafoglio avevo diecimila lire, vari pezzi da mille lire di carta e qualche banconota da cinquecento lire. Andai alla finestra e vidi che sulla strada era ancora parcheggiata la mia Opel rossa. Indossavo delle scarpe di cuoio, pantaloni di velluto scuro, con una camicia a scacchi ed un maglione di lana stretto, proprio come la modo di oggi. Mi ravviai i folti capelli, osservando orgoglioso le mie grosse basette scure che scendevano sul volto. C’era forse qualcosa che non andava in me?! Erano davvero reali queste allucinazioni?!
continua a leggere a pag.9
53
54
Il telegiornale diffondeva le notizie sui deficit annuali tendenziali delle varie regioni italiane che spendevano il loro bilancio per lo più per gestire e liquidare le spese dei Servizi Sanitari Regionali. Lo stato Italiano pagava sostenendo l’esborso mentre erano le regioni locali ad organizzare e liquidare le spese. MA quando mai era successo questo?! Poi il telegiornale parlava di una fantomantica moneta l’Euro che aveva rimpiazzato la Lira?! Ma quando mai era successo?, se eravamo appena nella metà degli anni settanta e l’espressione degli stati europei era convogliata nella CEE?!. Il telegiornale poi diffondeva il grafo di una mappa che indicava in rosso i luoghi del dissesto finanziario italiano!
La televisione annunciava che il debito pubblico italiano in Euro sarebbe stato consolidato. Sarebbero stati pagati solo una ridotta percentuale degli interessi dovuti. De facto i titoli di debito pubblico erano stati trasformati in una rendita perpetua nominativa (per persone fisiche/giuridiche), non trasferibile. Che cosa sarebbe potuto accadere se l’allucinazione fosse stata vera?!. Le Attività Finanziarie che sin'ora erano state percepite come ricchezza da famiglie, banche e assicurazioni e investitori esteri, sarebbero state percepite
55
come cartastraccia, perché l’intero capitale sarebbe stato perso e i frutti ottenibili dalla rendita sarebbero stati molto esigui poiché trasformati in una rendita perpetua, nominale e non trasferibile!. Le famiglie sarebbero accorse a ritirare i loro risparmi in banca, facendo certamente fallire il sistema bancario, accentuato anche dalla caduta di valore delle proprie attività finanziarie. Assicurazioni e Fondi pensione avrebbero visto vaporizzarsi le loro riserve matematiche per cui sarebbero fallite. Non ci avrebbe potuto essere nessun piano di salvataggio statale, perché nessuno avrebbe accettato nuovi titoli pubblici dello Stato italiano per puntellare il sistema bancario/assicurativo, perché poco prima era stato proprio lo Stato a trascinare l'Italia a fondo. Le imprese italiane da sempre incapaci d'usare il canale diretto, non potendo più usare il canale indiretto, sarebbero andate verso il fallimento, anche poiché le banche chiedendo il rientro delle provviste alle aziende per far fronte alla crisi di liquidità, avrebbero fatto collassare le aziende. Queste, infatti, a causa della crisi economica e del consolidamento del debito, non avrebbero potuto monetizzare i loro prodotti/servizi nella normale attività d’impresa. Per questo banche, assicurazioni, fondi pensione, aziende, famiglie sarebbero state messe in ginocchio. Nessuno avrebbe più venduto o comprato o pagato qualcosa. Si sarebbe avviata una catena di licenziamenti massicci per fallimento delle imprese (che erano già in fase di migrazione a causa della delocalizzazione). Non potendo svalutare, non potendo immettere moneta nel sistema economico e non circolando de facto più moneta, nel sistema economico la compravendita sarebbe stata abbandonata. Si sarebbe quindi perso definitivamente l'uso della moneta, ritornando al baratto!. La crisi del 1929 sarebbe sembrata un gioco da ragazzi!. Sarebbero scoppiati tumulti, rivolte, disordini, scontri, conflitti a fuoco, la politica si sarebbe prontamente vaporizzata (andando a godersi le proprie ruberie all'estero). Il diritto non sarebbe più stato rispettato e si sarebbe ritornati ad una sorta di Far West, in cui in mezzo al caos generale sarebbe stata solo la legge del più forte a dominare.
56
I paesi europei confinanti avrebbero chiuso le frontiere per evitare il contagio, e il flusso di profughi e di emigranti italiani in cerca di un rifugio. Anche i vicini europei avrebbero avuto il loro bel da fare per contenere gli effetti del crash italiano in Europa. Avrebbero certamente introdotto utili dazi e strettissimi contingentamenti alle importazioni sui prodotti italiani, preferendo scambiarsi prodotti europei, onde sostenere le proprie imprese o quelle dei paesi europei virtuosi , per focalizzare la domanda interna europea su prodotti made in Eurolandia. In Italia intanto il caos, la guerra civile avrebbe dilagato e non si sarebbe potuta fermare cercando di reintrodurre la Lira, perché tutti i soggetti del sistema economico sarebbero collassati e nessuno si sarebbe più fidato ad accettare moneta emessa dallo Stato Italiano. Né tantomeno nessun investitore mondiale sarebbe stato accalappiato dai nuovi titoli pubblici emessi dallo stato italiano, il quale sarebbe stato affamato della forte valuta Euro, poiché non sarebbe stato difficile immaginare un cambio di pochi centesimi di Euro per oltre Lit. 200'000. Mi alzai di scatto dalla poltrona, il muro di Berlino era caduto? Quando mai era successo?! Perché non ne avevo memoria storica? M’infilai le mani nelle tasche cercando di non curarmi della televisione guasta che mi guardava silenziosa nel mio salotto. Nel rassicurante borsellino tintinnarono monete spicciole da una lira, due lire, cinque lire, varie da cinquanta lire molte altre da cento lire. Nel portafoglio avevo diecimila lire, vari pezzi da mille lire di carta e qualche banconota da cinquecento lire. Andai alla finestra e vidi che sulla strada era ancora parcheggiata la mia Opel rossa. Indossavo delle scarpe di cuoio, pantaloni di velluto scuro, con una camicia a scacchi ed un maglione di lana stretto, proprio come la modo di oggi. Mi ravviai i folti capelli, osservando orgoglioso le mie grosse basette scure che scendevano sul volto. C’era forse qualcosa che non andava in me?! Erano davvero reali queste allucinazioni?! continua a leggere a pag.9
57
58
Fui trasportato non so come in una sala riunioni; attendevo una sorta d’esame. Seduto in silenzio, sulla prima sedia in fondo al tavolo, vidi giungere cinque senzienti che per comodità chiamerò 1,2,3,4,5 di cui non conobbi ne nome, tantomeno ricordo i loro volti.
-Chi ti ha detto delle Guerre Puniche II?-chiese il senziente n°1. -Nessuno!, me le sono inventate io!-risposi. -Chi è Quinto Tribuno?- chiese il senziente n°2 -É una mia invenzione, però è stato il capitano ad introdurmi presso il generale di divisione, il quale fu lui che m’illustrò lo sbarco su www.omaha-beach.net Poi fu il sergente… sì, avete presente quello che nel libro dice che sono sempre le 9:30AM di mattina?! Beh!, L’ho scritto nel libro “odd hot cupo g tea”. Ecco se sbarcate su Dog White con lo staff dell’HQ, troverete il sergente è lui che mi diede le mappe, incluso il timing ed i luoghi dei landing points. Fui io che poi per orientarmi meglio, decisi di girare la mappa, guardandola dal mare verso l’entroterra!. Li’ ci sono le dritte e le chiavi per le Guerre Puniche II!!-Non è permesso rivelare il futuro, chi ti ha detto delle Guerre Puniche II?-chiese nuovamente il senziente n°1.
59
-Nessuno!, me le sono inventate io! vi ho già detto che mi sono inventato tutto!. Mi chiesi quale possibili minacce giunsero nel Mediterraneo dopo il 2000dc?. L’unica minaccia plausibile provenne da una forte differenza in termini di reddito procapite e climate change, tra nord e sud. Ho cercato di razionalizzare plausibilmente un possibile scenario, con informazioni di pubblico dominio: Scenari delle Guerre Puniche II: cause endemiche/diversione strategica WWIII www.datafilehost.com/download-22830b12.html Salt Creek www.datafilehost.com/download-6f0611f0.html -É un meta racconto!-commentò lapidario il senziente n°3 mentre era intento a sfogliare i miei 2 ebooks. -Questo manderà in delirio i servizi segreti…- rise il senziente n°4, mentre era intento a sfogliare divertito i miei 2 ebooks. -Vi sono piaciuti? Belli vero!, Sono scenari per le memorie sintetiche. Sono partito da un racconto di fantasia visionario, poi ho cercato di valutare con le cifre e dati di pubblico dominio, quanto il racconto di fantasia fosse plausibile. Entrambi gli scenari poggiano sulla teoria del caos, per quanto riguarda l’insorgenza di Chartago!. C’è in effetti un attrattore chartaginese il quale è causato da variabili di fondo come climate change, trend demografici divergenti, scarsità delle risorse e crisi finanziarie e valutarie. L’ultimo fattore può essere riscontato tramite speculazioni che prescindono dal sottostante. A giudicare dall’esistenza di Odissey Dawn, Alba (di) Odissea, ho ragione io!. Comunque è stata la Claire Enden che mi ha detto che la corrente del golfo si bloccherà. Dovevo traslare la curva delle isoterme minime di -15°C e quella delle massime di -6°C. Perché la rotazione della terra non mi permetteva di usare un gradiente unico di traslazione. Me l’ha detto Lei, io non se è vero. Mi son fidato!-Che cosa sono le memorie sintetiche?-chiese il senziente n°4. -Le ho sintetizzate da OFP- risposi sicuro. -OFP?-chiese enigmatico il senziente n°2. -OFP é l’acronimo di Operation Flashpoint!-Chi è Claire Enden?-chiese il senziente n°1 interrompendomi bruscamente. -Una gran gnocca! É bionda, c’ha gli occhi azzurri, è mancina, non è tanto alta, porta sempre un’uniforme blu con i bottoni gialli, l’ho cercata ma non l’ho trovata. Allora ho photoshoppato sintetizzando la sua immagine per come mi è riuscito e per come la ricordavo. Fu lei che mi disse che, la prossima rivoluzione
60
multimediale sarà l’avvento del multitrama e non il 3D, poi mi ha anche detto che su Dog Three ci sono solo io!.-
-Questo manderà in delirio i servizi segreti…-rise divertito, il senziente n°2 e 3 mentre erano intenti a sfogliare i miei ebooks. -D3?-chiese enigmatico, il senziente n°1 interrompendo i commenti di 2 e 3. -É un altro modo per chiamare la Discontinuità di terza specie!-rispose il senziente n°2, rivolgendosi al senziente n°1. -Chi è Blackjack?-mi domandò il senziente n°1.
-Ci sono molti blackjack!. Non so chi siano!. Penso abbiano in comune lo stesso nickname. So per certo che Blackjack (l’ho soprannominato io così), volava su F104 poi è passato su rF4 Phantom II. Era un pilota italiano, è stato lui che mi ha dato la dritta sul paleocontatto. Mi ha fatto vedere vari files, erano top segret, io li ho sbirciati rapidamente, ma era una mole d’informazioni enorme che non potevo ricordare!. Saranno state almeno qualche milione di pagine, centinaia di rapporti e cartelle e libri, roba abbandonata in una base aerea di mattoni rossi, vicino ad un albero di limoni!. Ho focalizzato solo su alcuni punti: a)c’era stato un paleocontatto, b)le piramidi erano manufatti alieni, c)Orus non violava la legge di Mendel, d)c’erano tracce indirette di manufatti alieni nella cultura egizia. Ricordandomi solo questi 4 punti fissi, ho razionalizzato la mole di lavoro che trovate nel Paleocontattone: la Discontinuità (architettonica egizia) di III specie in H1 www.datafilehost.com/download-4d046a7e.html
61
DUAT, gli Effetti della Discontinuità (architettonica egizia) di III specie in H1 www.datafilehost.com/download-c92ca9e7.html Elementi di Paleoufologia Razionale www.sharepdfbooks.com/PUCOK8ABJWX0/EPR.pdf.html L’Ufologia osservata dalla Paleoufologia Razionale www.datafilehost.com/download-5f148dce.html -Ancora un meta racconto!-commentò lapidario il senziente n°3 mentre era intento a sfogliare con molto interesse i miei 4 ebooks. Ci fu una pausa, tutti i senzienti avevano sul tavolo i miei 4 ebooks, qualcuno li sfogliava rapidamente, altri più lentamente. I senzienti iniziarono un acceso dibattito di cui non potei udire niente. -Chi ti ha detto della WWIII?-chiese il senziente n°1 riprendendo l’udienza. -L’ho sentita in un’udienza pubblica sul pentagon channel, però ora il canale via satellite non lo posso vedere più, perché si è spostato dai clusters di satelliti in free to air che la mia parabola fissa non riceve. Però tutta la razionalizzazione dell’immaginifiche WWIII le ho inventate io! Dentro al file Salt Creek spiego come ho fatto!-Che c’entrano le WWIII con le Guerre Puniche II?-chiese il senziente n°5. -Sono logicamente collegate!. Allora l’unica ragionevole minaccia futura, erano le Guerre Puniche II per cause endemiche!. Poi riflettendo bene, oltre alla possibile causa scatenante, poteva anche esserci un’altra plausibile ragione che al momento non mi era nota, ma che avrebbe potuto provocare effetti simili!. Ci rimuginai sopra e ripresi il racconto iniziale per inquadrarlo in uno scenario in cui ci sarebbe stata una possibile causa esterna. Quale poteva essere mai una ragionevole causa non endemica? Una diversione di una guerra, ossia della WWIII. La casuale udienza pubblica del pentagon channel, mi accese quella lampadina e collegai logicamente lo scenario alternativo che avevo creato alla causa che sul momento mi sfuggiva. Da lì poi è stato facile razionalizzare con informazioni di pubblico dominio, la dinamica della WWIII. Pure quella me la sono inventata.-Un altro meta racconto!-commentò nuovamente il senziente n°2 -Questo manderà in delirio i servizi segreti…-rise divertito, il senziente n°2,3,4 mentre erano intenti a sfogliare i 2 ebooks. -Chi è Claire Enden?-mi chiese ancora il senziente n°1
62
-Una gran gnocca! É bionda, c’ha gli occhi azzurri, è mancina, non è tanto alta, porta sempre un’uniforme blu con i bottoni gialli, l’ho cercata ma non l’ho trovata. Allora ho photoshoppato sintetizzando la sua immagine per come meglio ho potuto, per come la ricordavo. Fu lei che mi disse per altro che la prossima rivoluzione multimediale sarà l’avvento del multitrama e non il 3D, poi mi ha anche detto che su Dog Three ci sono solo io!.Ci fu una pausa, i senzienti iniziarono un acceso dibattito. Per alcuni me l’ero inventata, per altri esisteva davvero, per altri ancora non poteva essere una Graphics Human Interface perché la ragazza era mancina ed io conservavo un ricordo troppo nitido per essere una GHI. Le GHI lasciavano solo ricordi sintetici sfumati. I senzienti n°2,3,4,5 si alzarono ed andarono alle spalle del senziente n°1. Qualcuno gesticolava indicando specifiche pagine di un libro. Un altro camminava avanti ed indietro, agitando vorticosamente una mano. Nel frattempo il senziente n°1 era rimasto seduto e mi stava scrutando, intento a valutare se io stessi dicendo loro la verità o meno. Poi i 4 si recarono ad una finestra luminescente, la consultarono e tornarono a sedersi al tavolo. -Pensiamo sia una messaggera!-sentenziarono 2,3,4,5 in coro. Poi riprese l’udienza. -Non è permesso rivelare il futuro, chi ti ha detto delle Guerre Puniche II/cause endemiche e Guerre Puniche II/diversione stratetica e WWIII e del blocco della corrente del golfo?- disse il senziente n°1 guardandomi serio. -Daje!, ho fatto tutto io!, l’ho pure spiegato come ho razionalizzato! Basta leggersi il racconto letterario iniziale e le sue 2 cause, una endemica ed una non endemica (ossia la diversione di qualche guerra). E l’informazione casuale udita sul pentagon channel mi ha fornito quel brandello d’informazione casule su cui rimuginavo!. Il blocco della corrente del Golfo, però me lo ha detto la Claire. T’avete capì o no?!-Perché hai scritto questi ebook?-mi chiese il senziente n°1 - Oggi internet da molte possibilità di reperire informazioni di pubblico dominio, sono convinto che rielaborando sia possibile estrarre con criteri di data mining, scenari ed analisi ed estrapolazioni della realtà con cui provare a delineare il futuro prossimo. Anche se meno del 50% di quello che ho scritto fosse vero, varrebbe comunque la pena diffonderlo. Poi non dovete prendermi troppo sul serio, sia perché il futuro non è noto, sia perché nessuno sa cosa accadrà, sia perché io ho extrapolato nella grossolana analisi un futuro possibile, ma forse l’albero degli eventi potrebbe cambiare in futuro proprio perché si è verificato una stima sullo stato del gatto di Schotinger ☺ !-É in buona fede!-sentenziarono 1,2,3,4.
63
-Sarà colpa tua se scoppieranno le Guerre Puniche II!-mi accusò infuriato il senziente n°5 che si alzò in piedi, urlandomi contro. - No!, io ho solo scritto quello che a mio avviso potrebbe accadere, ci sono millantanovemila eventi che dovrebbero accadere in fila, prima che la realtà si disponga in uno shape non troppo dissimile dallo scenario immaginifico di detonazione. E tali eventi sono tutti fuori dal mio controllo!-Cancelliere non influenzi il testimone, che tanto fà come gli pare!-sentenziò bruscamente il senziente n°1 rivolgendosi al senziente n°5. Questi tacque e poi tornò a sedersi al suo posto. Era calato profondo silenzio nella stanza, poi il senziente n°1 con i suoi occhi acuti, mi guardò e mi chiese: -Cosa è la settima allucinazione?-
http://www.youtube.com/watch?v=aAL2HSs8MRQ La primeira allucinacion: mi television la secunda: mi telefono la terceira allucinacion: mi perro la quarta: mi rostro la quinta allucinacion: mi memoria la sesta: mi mente la septima allucinacion…
Devi prendere una decisione, ascoltando il file audio in sottofondo e visionando l’immagine del quadro di De Chirico: dovendo rispondere alla domanda, quale è la settima allucinazione? Cosa rispondi?. La musica di sottofondo è la settima allucinazione, continua a pag.9 Il luogo rappresentato è la settima allucinazione, continua a pag.5
64
65 “LESS CONVERSATION, MORE ACTION!”
Mi chiamò il capitano e mi diede il compito di fare una missione notturna di ricognizione & interdizione. C’era da cercare e distruggere 3 apparati antiaerei/elicotteri Shilka. L’indomani mattina sulle coste del Mar Morto sarebbe iniziata un’operazione anfibia della nostra brigata, l’11th USE Cavalry
era vitale annientare queste difese antiaeree così che gli elicotteri da combattimento avessero potuto operare senza troppi rischi!. Salpammo per la missione su una motobarca alle 2:00, Alfa One era il codice della nostra unità: eravamo in 3, tutti equipaggiati con visori notturni. Io e Fox2 avevamo mitra MP5 silenziati, un LAW launcher, 2 Laws, una bomba a mano e 1+5 caricatori ciascuno. A me non piaceva ricoprire il ruolo di marksman, affidai tale compito a Fox3 a cui diedi un fucile di precisione M21 con un LAW launcher, 2 Laws e 1+5 caricatori di M21 oltre ad una bomba a mano. Per la missione avevo predisposto questo piano: consisteva in una precisa suddivisione degli obiettivi.
Io e Fox2 avremmo ingaggiato la postazione antiaerea nascosta presso la prima base nemica, che era l’obiettivo n° 1. Fox3 avrebbe annientato lo Shilka che era stato avvistato dal satellite nei pressi della costa, poi avrebbe presidiato l’entrata
66
della valle. Dopo Fox3 avrebbe ruotato a nord per darci eventuale copertura mentre io e Fox2 avremmo attaccato il terzo Shilka che avrebbe dovuto essere nel terzo avamposto sumerico. Se fosse stato necessario Fox3 dalla collina ci avrebbe coperto con dei tiri puliti, sfruttando il suo fucile di precisione. Se poi avessimo perso l’effetto sorpresa, Fox3 nascosto sul costone avrebbe potuto organizzare una diversione, permettendo a me e a Fox2 di colpire con più efficacia l’ultimo avamposto prendendolo tra due fuochi. Certamente dopo l’incursione all’ultimo obiettivo, avremmo dovuto fronteggiare il plotone sumerico di granatieri che era di stanza poco lontano. L’idea era d’indietreggiare ed attestarsi a difesa nei boschi prospicienti, sfruttando l’ampio terreno basso della bella valle che dava sul mare per reggere all’urto frontale dei sumeri. Visori notturni, il territorio pianeggiante, i nostri MP5 silenziati ci avrebbero favorito!. Inoltre avremmo avuto Fox3 in copertura nel nostro fianco destro. A Fox3, infatti, avevo conferito anche l’incarico di ripiegare verso l’Extraction point, ma contestualmente creare vari diversivi sparsi, per alleggerire l’eventuale pressione che i sumeri avrebbero potuto dedicare a me e Fox2. Poi sfruttando l’oscurità, io e Fox2 avremmo ruotato silenziosamente attorno all’avamposto nemico, aggirandolo. Il tutto era da eseguire prima che all’alba iniziassero le operazioni di sbarco. Ci saremmo ricongiunti con Fox3 presso l’extraction point; in tarda mattinata saremmo stati prelevati da un elicottero. Io domandai -What do you think about that? Any questions?Fox3 sorridendo disse- I’m tired of talking, it seems a piece of cake!.Fox2 sorrise e disse -Well, less conversation and more action!Ridemmo tutti e tre, in squadra eravamo scaramantici, anche se non lo volevamo ammettere. Era consuetudine ascoltare come rito portafortuna sempre un pezzo musicale che sintetizzasse l’intera missione. Fox 3 accese il suo iPad e selezionò la risorsa audio: http://www.youtube.com/watch?v=ZlJMk4VKYTE Poco prima delle 3:40 sbarcammo sulle coste est del mar morto, mentre la nostra motobarca ripartiva veloce, gorgogliando rapida nel prendere il largo.
Sabbia umida e soffice e un forte odore di salmastro, una leggera brezza gelida proveniva dal mare. In silenzio, applicammo il piano convenuto: Fox3 si smarcò
67
a sinistra, solo dopo che io misi fuori combattimento tre vedette sumeriche che erano di ronda a un bivio stradale, poco distante dal punto d’inserimento. Tutto procedeva bene, quando a un tratto comparve un BMP sumerico dalla nostra destra. Probabilmente era di ronda, oppure era stato mandato a dare un’occhiata alle 3 vedette sumeriche che certamente non potevano più rispondere alle chiamate radio!. L’esplosione del BMP fu fragorosa e questo non mi piacque, avevamo già perso l’effetto sorpresa, dopo soli 7minuti di missione!!.
Dopo poco Fox3 mi avvertì per radio che il primo Shilka era storia!.
Mentre ci muovevamo rapidi e silenziosi nell’oscurità, stando attenti al rischio d’incontrare eventuale fanteria sumerica, avvistammo il secondo Shilka… BUM!
68
Poi Fox3 mi comunicò per radio che si era avviato a coprire l’entrata della valle. Io e Fox2 ci sganciavamo rapidamente da possibili contatti nemici, stando attenti a coprirci le spalle. Ci saremmo trovati al meeting point in pochi minuti. Da lì avremmo manovrato per l’ultimo avamposto. Fox3 ci avvertì per radio che anche l’ultimo Shilka era stato tostato!. Forse si era mosso dall’avamposto per rastrellare o venire in soccorso degli altri due Shilka e del BMP nemico?.
Nulla era andato come avevamo stabilito nei piani!, ma la missione era conclusa in appena un quarto d’ora!. Ottimo!, c’era solo da raggiungere l’extraction point, nella foresta a nord-ovest. Quando a un tratto un altro BMP e della fanteria ci attaccò sul nostro fianco sinistro. Il BMP fu distrutto da Fox2, io accoppai qualche sumero che era al seguito del BMP. C’era movimento sul nostro fianco destro, mi spostai e sterminai una squadra intera di granatieri sumerici senza visori notturni, mandati allo sbaraglio!.
Fox2 ingaggiò un T74 sumerico che arrivò dalla strada, lo colpì in pieno, ma poi fu ucciso dalle schegge di un colpo di cannone che gli cadde vicino. Udii anche un’interminabile raffica di mitragliatrice pesante. Il T74 era malconcio ma ancora in azione!, arrancò faticosamente verso i rottami dello Shilka, poi si fermò silenzioso e fumante nei pressi. Non c’era verso di sganciarsi, il terreno era allo scoperto e se ci fossimo mossi, io e Fox3 saremmo stati scoperti. Non potevamo restare a lungo, dove eravamo, il plotone di granatieri sarebbe potuto venire a cercarci!. Non potevamo farci inchiodare così da quel fottuto T74. Io
69
avevo finito i Laws e pure Fox3. C’era da vendicare Fox2, quindi dissi a Fox3 di tenere duro. Mi mossi silenzioso in cerca di qualche fottuto RPG. Cazzo! con tutti quei dannati sumeri accoppati, ci sarà stato almeno un granatiere sumerico?. Il carro nemico era già danneggiato, ma i dannati carristi sumerici non volevano mollare. Quei fottuti bastardi avevano ammazzato il mio amico Fox2, santa merda!, presto l’avrebbero pagata cara!. Era notte e il terreno era coperto da alberi e buche, mi potei muovere abbastanza rapidamente, stando al coperto rispetto al T74.
C’erano quasi due squadre di sumeri accoppati tra quelle colline, era tutti stati colpiti dai nostri MP5 silenziati e da sporadici colpi di M21. –Great shoots!commentai sarcastico per radio, congratulandomi con Fox3, trovai per lo più colpi tra gli occhi o nel viso. Vicino ai rottami del BMP fumante, scovai un bell’RPG nuovo e fiammante!. Presi due razzi RPG quindi mi avviai con una smorfia satanica a far fuori il T74. Fox3 mi avvertì per radio che aveva sentito i rumori delle pale di un Mi24. Il Mi24 era un elicottero da battaglia sumerico per il supporto aereo tattico. Dovevamo battercela imboscandoci nelle foreste!. Fox3 aveva ragione, ma per sganciarci in sicurezza, dovevo prima vendicare Fox2!.
Il T74 fece un bel botto, poi io e Fox3 ce la filammo senza che nessuno potesse beccarci. Corremmo tutto a perdifiato, coprendoci a vicenda, veloci e silenziosi nella notte e c’infilammo nella foresta prospiciente. Il Mi24 poi prese a ronzare attorno ai rottami del T74, ma noi eravamo lontani. Stavamo applicando la procedura del piano per girare attorno allo strongpoint sumerico, per evitare ogni altro contatto. Il comando ci prese contatto con un SMS, facemmo anche un piccolo rilevamento per dare la posizione del secondo avamposto di granatieri.
70
Poi arrivammo in una valle bassa e sabbiosa, detti un’occhiata con il binocolo al piccolo paese che era prospiciente al nostro tragitto.
Santa Merda!, c’era almeno una squadra sumerica che era di ronda presso quei ruderi. Non era il caso d’ingaggiarla!. I sumeri ci stavano cercando. Tuttavia il territorio da rastrellare era ampio in rapporto alle residue forze nemiche, giacché i sumeri avevano perso in poco tempo tre Shilka, 2 BMP, e un T74 oltre a mezzo plotone di fanteria. Occhio e croce ai sumeri restava solo un plotone di granatieri e la difesa di tutto quel quadrante era compromessa!. Forse stavano già chiedendo per radio dei rimpiazzi, ma di certo non sospettavano che tra qualche ora sarebbero stati spazzati via da un assalto anfibio!.
Io e Fox3 decidemmo di attendere per un po’, eravamo in anticipo con la tabella di marcia. Se la squadra sumerica non se ne fosse andata, io sarei avanzato strisciando in silenzio per ingaggiarla frontalmente, mentre lui con l’M21 sarebbe rimasto a coprirmi le spalle con dei tiri puliti, da lontano. Non ce ne fu bisogno, giacché i sumeri ci sfilarono davanti, noi non li ingaggiammo!. Fox2 era già stato vendicato e noi dovevamo pensare a tirarci fuori incolumi! I sumeri dovettero pensare che la squadra di guastatori fosse stata estratta via mare, infatti, ricordo che l’elicottero Mi24 ronzava lungo la costa e faceva delle puntate sporadiche verso il largo del Mar Morto, proprio come se stesse cercando mezzi anfibi o barche di superficie. Fox3 iniziò a correre verso il centro
71
abitato, fermandosi a tratti per verificare che nei tetti e/o finestre non ci fosse nessun cecchino. Io nel frattempo lo coprivo con l’MP5, puntando la polverosa e povera strada sterrata, che saliva lenta su una collina. Andò tutto bene, anch’io raggiunsi il borgo abbandonato e lo rastrellai, mentre Fox3 copriva l’entrata del paese.
Tra un poco avrebbe albeggiato e dovevamo scomparire nelle foreste a nordovest, commentò Fox3. Era vero!. Abbandonammo rapidamente quel lugubre gruppo di case diroccate e ci dirigemmo verso Nord-Ovest per la boscaglia. L’aria era fredda e pungente, salmastra, il vento era girato, adesso c’era un forte vento gelido da Nord-Ovest e questo ci parve cosa buona, perché ci stavamo muovendo sotto vento, rispetto all’avamposto sumerico.
Dopo una pausa di circa cinque minuti, un sorso d’acqua, un morso di cioccolata, Fox3 mi chiese com’era successo che Fox2 era stato beccato in azione. Io stavo coprendo il fianco destro, lui aveva ingaggiato un BMP mentre io gli avevo coperto le spalle facendo fuori della fanteria che era al seguito del cingolato. Poi mi ero accorto che c’era del movimento sul nostro fianco destro. Temendo un
72
aggiramento, corsi sulla destra, sganciandomi da Fox2!. Mentre ero intento a far fuori una squadra di sumeri, sentii per radio che Fox2 ingaggiava un fottuto T74 che era sbucato da Est. L’aveva beccato, ma la fiammata del LAW oppure la sfortuna era stata fatale!. Il T74 aveva risposto con una cannonata che era esplosa poco distante da Fox2. Poi avevo sentito un’interminabile raffica di mitragliatrice pesante. Fox3 mi chiese com’era ridotto Fox2. -Era ridotto male!… in vari pezzi, falciato da schegge e centrato da molti colpi di mitragliatrice pesante. Però il T74 lo avevamo beccato!.- Gli mostrai la dogtag di Fox2 che era tutta impiastricciata di sangue. –Sì!, è tostato a dovere quel dannato T74, abbiamo vendicato Fox2!.-disse Fox3. Con il sapore amaro di una missione finita male, per la morte inattesa di Fox2, riprendemmo a muoverci rapidamente. Arrivammo sui bordi dell’avamposto di granatieri sumerici. C’era da passare una dannata strada deserta, tutta la fottuta zona era assai allo scoperto, anche se era piuttosto distante dal caposaldo nemico.
Fox3 era preoccupato i nostri vestiti neri sarebbero stati una strisciata di evidenziatore giallo, se il sole fosse sorto. L’alba era quasi prossima!. Per fortuna ci muovevamo con direzione Nord-Ovest per cui i nemici si sarebbero presentati illuminati dal sole, mentre noi saremmo stati occultati dalla penombra e dalla vegetazione che era ancora rigogliosa in quel punto di terreno.
73
Dopo aver controllato con il binocolo ogni possibile albero o cespuglio che avrebbe potuto ospitare una vedetta sumerica, decidemmo di attraversare la strada: uno per volta, velocemente e in silenzio, coprendoci a vicenda. Andò tutto bene, poi avvisammo per radio con un SMS la base che ci stavamo approssimando al punto di estrazione. ALFA ONE APPROACHING ON EXTRACTION POINT, ALFA ONE-1. OVER Voleva dire che l’unità Alfa One (che era composta di tre elementi), aveva subito un numero di perdite pari a quelle indicate dal numero meno. Occorreva sottrarre una perdita ai tre membri dell’unità Alfa One. Adesso il comando avrebbe saputo che c’erano solo due specialisti da ritirare nella tarda mattinata. Ci muovemmo così silenziosi e prudenti sui costoni delle montagne prospicienti. Dopo una mezz’ora di cammino, immersi nel silenzio della boscaglia, raggiungemmo i margini dell’extraction point. Occhio e croce la nostra meta era a circa 800mt di marcia a Nord-Ovest dentro la foresta alla nostra sinistra. Tra venti minuti sarebbe iniziata anche l’operazione anfibia e non eravamo ancora in zona di sicurezza. Il nuovo giorno era arrivato e lo spettacolo dell’ alba era sempre apprezzabile, ma quella mattina rigida di primavera, l’alba era più triste, mancava l’ironia di Fox2 che era Kill In Action.
-Scommetto che a Fox2 sarebbe piaciuta quest’alba.-disse laconico Fox3. -Less conversation and more action-replicai amaramente. continua a leggere a pag.47
74
75
Devi prendere una decisione, osserva queste cinque immagini, mentre ascolti la risorsa audio in sottofondo: http://www.youtube.com/watch?v=Li1tLXdNvXI Secondo il tuo giudizio, qual è l’immagine che si associa meglio alla colonna sonora? Immagine n°1
Immagine n°4
Immagine n°2
Immagine n°3
Immagine n°5
Se la colonna sonora più opportuna è l’immagine n°1, continua a pag.86 Se la colonna sonora più opportuna è l’immagine n°2, continua a pag.77 Se la colonna sonora più opportuna è l’immagine n°3, continua a pag.58 Se la colonna sonora più opportuna è l’immagine n°4, continua a pag.134 Se la colonna sonora più opportuna è l’immagine n°5, continua a pag.137
76
77
Adoro costruire scenari da inferno!. L'idea é di guardare avanti per scantonare gli inferni ed approdare ai purgatori o meglio a scenari da paradiso. In termini di scenario macroeconomico l'Italia é sul path della Grecia (o peggio). Per i prossimi 3-5 anni l'Italia resterà in stagnazione (o peggio ancora in deflazione), alla luce delle prossime manovre di bilancio che colpiranno la società italiana (per arginare i danni delle politiche scellerate degli ultimi anni e dei primi anni 1980). Il livello aggregato di risparmio in Italia é calante ed è intermediato principalmente dal canale indiretto sul mercato primario/secondario dei titoli di stato (in parte minima affluisce nell'azionario). Tale canale bancario é tendenzialmente oligopolistico ha basse quote di mercato erodibili (se non acquistando aziende bancarie e crescendo per linee esterne con fusione / incorporazione, dato che le aziende bancarie italiane sono più piccole di quelle estere). Consumi e risparmio sono tendenzialmente stagnanti e vi resteranno sia per la scellerata manovra fiscale sulle imposte indirette che comprimerà il potere reale delle famiglie, sia perché la stagnazione economica italiana non producendo nuovi posti di lavoro, brucerà nuovo risparmio in tasca delle famiglie. Le tensioni sui mercati finanziari dimostrano che é probabile una traslazione della curva tassi, importo tutto a premio sul rischio paese per sterilizzare eventuali manovre di tassazione sul titoli pubblici (che per altro assorbono l'intero risparmio italiano che é collocato tramite il canale indiretto bancario/assicurativo). Inoltre l'Italia non cresce economicamente ma a livello europeo la situazione é alquanto diversa e quindi se pur la crescita europea non sia paragonabile all'espansione cinese/indiana, altri paesi europei non sono affatto in recessione come é l'Italia. Gli investimenti sono calanti da anni così come lo stock di capitale netto al netto degli ammortamenti (fonte Bankitalia). Questo a causa non della moneta forte dell'euro che solo apparentemente rallenterebbe le esportazioni italiane. Il calo di competitività dei prodotti italiani deriva da anni dall'assenza di sostanziali innovazioni di prodotto/processo così che le aziende italiane perdono quote di mercato. Infatti storicamente Confindustria ha sempre speso
78
poco o niente in ricerche e sviluppo contando di sostener le produzioni su una moneta debole (in quanto gli imprenditori italiani sono avversi al rischio d'impresa). Confartigianato é composta da aziende piccole o marginali che di certo non possono fare innovazione. De facto in Italia la struttura del comparto produttivo italiano é composta dal 90% di p/m e queste sono incapaci d'innovare data la loro struttura piccola e/o marginale e dato il vincolo endogeno/esogeno dell'imprenditore, che non é mai stato rimosso in Italia. Tantomeno la riforma bancaria del modello Tedesco ha risolto problema od ha portato le p/m imprese sui mercati esteri. Il risultato é che gli imprenditori di dimensioni medie e grandi tendono a delocalizzare e/o chiudere. Stesse conclusioni si ottengono osservando la dinamica pluriennale della Bilancia dei Pagamenti. Gli investitori esteri sono restii ad investire in Italia (la bilancia dei pagamenti é in rosso profondo, accentuata dal processo di delocalizzazione) a causa della mafia/camorra ecc... dai tempi lunghi dei processi civili e dal fatto che lobby economiche e partitocratiche possono legiferare contro eventuali competitors, per cui il diritto non é certo in Italia e la tassazione é troppo elevata rispetto ad altri luoghi. Poiché i politici corrotti (ossia il legislatore) -non tagliano le spese pubbliche della P.A. centrale -non tagliano i costi sterili della P.A. decentrata, ovviamente la pressione fiscale non può scendere anche a causa dell'immenso debito pubblico e questo nonostante i tassi d'interesse non siano mai stati così bassi come in passato. Inoltre i politici corrotti (legislatore/esecutivo) hanno moltiplicato i livelli decisionali con la "recente riforma del titolo V della Costituzione", creando lavoro finto e moltiplicando la sterile produzione di adempimenti e/o provvedimenti espressi e frazionando le competenze. Tali centri di costo pubblici per essere mantenuti devono essere finanziati. Dato che la leva del debito pubblico non sarebbe tendenzialmente più utilizzabile (non é così dato che il debito dal 106% é stato portato al 120%
79
e dato che la leva della moneta non é fortunatamente disponibile in quanto di competenza della Banca Europea, i politici corrotti (ossia il legislatore e l'esecutivo) producono (ormai da anni, in linea tendenziale) solo 3 cose: a)più tasse ed imposte (per altro nemmeno progressive, perché la curva irpef é stata abbassata e gli scaglioni sono stati allargati) da prelevare su un Pil (che per i prossimi 3/5 anni resterà stagnante o peggio calante in termini reali b)tariffe dei servizi pubblici più elevati c)imposte indirette più elevate É il meccanismo della traslazione delle imposte e la poca concorrenza dei mercati che erode a livello aggregato sia i consumi che il risparmio delle famiglie (dato che le inefficienze della P.A. si scaricano sulla società e non si tagliano costi e/o i finti posti di lavoro che sono solo catalizzatori di voti/consenso per gestire la spesa pubblica). Il fatto che il risparmio S poi dovrebbe essere il motore dell'economia, perché in un'economia sana I=S é un optional per i politici corrotti italiani, dato che oramai sono abituati come ca$ta a bruciare l'intero risparmio degli italiani per finanziare spese correnti del bilancio dello stato, moltiplicando il debito pubblico (per garantirsi privilegi, voti e potere). Dulcis in fondo, le privatizzazioni lo stato italiano le ha già tutte fatte e le cosine da dar via... sono finite restano solo i buchi delle municipalizzate "oppure fare poche altre cose. Negli ultimi tempi é stato "evocato" lo scenario di un consolidamento del debito pubblico italiano oppure della eventualità di un default dell'Italia. Qualche giornale ha paventato persino il Default come la panacea ai problemi italiani. Dopotutto l'Argentina ha fatto Default, oggi sta meglio di prima!. Nessuno però ricorda che l'Argentina non aveva l'Euro, l'Argentina non era un membro della UE, i titoli che l'Argentina aveva piazzato in sud America erano poca cosa. L'Argentina dopo aver fatto Default ha rimborsato il 100% del proprio debito estero almeno quello al FMI ma ha inculato le famiglie argentine ed i piccoli investitori stranieri. Poi lo sanno anche i sassi che in Argentina c'é ancora pieno di nazy e che nemmeno hanno fatto una fottuta riforma agraria, tanto che il latifondo é cosa accettata in Argentina!. Quindi l'Argentina come esempio non c'entra un cazzo. Ok, ragioniamo di quale potrebbe essere l'impatto del Default dell'Italia sul proprio sistema economico?. Siamo alla prima allucinazione. Una lauta fetta del debito pubblico non verrebbe pagata e con esso gli interessi. Le Attività Finanziarie che sin'ora erano state percepite come ricchezza da famiglie, banche ed assicurazioni ed investitori esteri, sarebbero percepite come cartastraccia. Le famiglie accorrerebbero a ritirare i loro risparmi in banca, facendo fallire il sistema bancario, accentuato dalla caduta di valore delle AF. Assicurazioni e Fondi pensione vedrebbero vaporizzarsi le loro riserve matematiche per cui
80
fallirebbero. Non ci potrebbe essere nessun piano di salvataggio statale dato che sarebbe lo Stato a trascinare l'Italia a fondo. Le imprese italiane da sempre incapaci d'usare il canale diretto, non potendo più usare il canale indiretto, fallirebbero anche a causa del fatto che le banche chiederebbero alle aziende di rientrare dai loro finanziamenti ma la crisi economica impedirebbe il rientro. Per cui banche, assicurazioni, fondi pensione ed aziende fallirebbero e con esse le famiglie che non acquisterebbero più niente, ne pagherebbero nient'altro, non avendo ne lavoro ne denaro. Si avvierebbe una catena di licenziamenti massivi per la chiusura delle imprese (già in fase di migrazione per la delocalizzazione). Non potendo svalutare e non potendo immettere moneta ne circolando più moneta, la compravendita sarebbe abbandonata e così si perderebbe l'uso della moneta ritornando al baratto. La crisi del 1929 sembrerebbe un gioco da ragazzi. Scoppierebbero tumulti, rivolte, disordini, scontri, conflitti a fuoco, la politica si vaporizzerebbe (andando a godersi le proprie ruberie all'estero), il diritto e la proprietà privata in Italia non sarebbero più rispettati, si ritornerebbe ad una sorta di Far West in cui in mezzo al caos varrebbe solo la legge del più forte. I paesi europei confinanti chiuderebbero le frontiere per evitare il contagio, anche se avrebbero il loro bel da fare per contenere gli effetti del crash italiano in Europa (ponendo utili dazi e contingentamenti ad importazioni dall'Italia per focalizzare la loro domanda interna solo su prodotti in Euro). In Italia intanto dilagherebbe il caos, la guerra civile e non si potrebbe fermare cercando di reintrodurre la lira, dato che il sistema bancario assicurativo , le aziende, le famiglie sarebbero sul lastrico!. Tantomeno lo stato italiano si potrebbe ripresentare sul mercato finanziario mondiale per collocare nuovi titoli del debito pubblico, che nessuno ovviamente acquisterebbe. Il mercato primario e secondario non avrebbero spessore!. Quale sarebbe l'impatto del consolidamento(intero od una sua parte) sul sistema economico italiano?! E questa è la seconda allucinazione. Il consolidamento consiste nel non rendere il capitale investito nel debito pubblico ai creditori, nel non pagare loro interessi di mercato, ma trasformare i titoli di credito in una rendita perpetua nominativa (per persone fisiche/giuridiche) non trasferibile. Le Attività Finanziarie che sin'ora erano state percepite come ricchezza da famiglie, banche ed assicurazioni ed investitori esteri, sarebbero percepite come cartastraccia, in quanto darebbero solo la mera erogazione di interessi (per altro fuori mercato e senza premio a rischio paese e con rendite incerte) ciò a causa della conversione di titoli con scadenza a tassi di mercato in rendite perpetue. Le famiglie accorrerebbero a ritirare i loro risparmi in banca, facendo fallire il sistema bancario, accentuato dalla caduta di valore delle AF. Assicurazioni e Fondi pensione vedrebbero vaporizzarsi le loro riserve matematiche per cui fallirebbero a causa della domanda di licquisità e per la caduta del valore delle AF. Non ci potrebbe essere
81
nessun piano di salvataggio statale dato che sarebbe lo Stato a trascinare l'Italia a fondo. Le imprese italiane da sempre incapaci d'usare il canale diretto, non potendo più usare il canale indiretto, fallirebbero anche a causa del fatto che le banche chiederebbero alle aziende di rientrare dai loro finanziamenti ma la crisi economica impedirebbe il rientro. Per cui banche, assicurazioni, fondi pensione ed aziende fallirebbero e con esse le famiglie che non acquisterebbero più niente, ne pagherebbero nient'altro, non avendo ne lavoro ne denaro. Si avvierebbe una catena di licenziamenti massivi per la chiusura delle imprese (già in fase di migrazione a causa della delocalizzazione). Non potendo svalutare e non potendo immettere moneta ne circolando più moneta, la compravendita sarebbe abbandonata e così si perderebbe l'uso della moneta ritornando al baratto. La crisi del 1929 sembrerebbe un gioco da ragazzi. Scoppierebbero tumulti, rivolte, disordini, scontri, conflitti a fuoco, la politica si vaporizzerebbe (andando a godersi le proprie ruberie all'estero), il diritto e la proprietà privata in Italia non sarebbero più rispettati, si ritornerebbe ad una sorta di Far West in cui in mezzo al caos varrebbe solo la legge del più forte. I paesi europei confinanti chiuderebbero le frontiere per evitare il contagio, anche se avrebbero il loro bel da fare per contenere gli effetti del crash italiano in Europa (ponendo utili dazi e contingentamenti ad importazioni dall'Italia per focalizzare la loro domanda interna solo su prodotti made in Euro). In Italia intanto dilagherebbe il caos, la guerra civile e non si potrebbe fermare cercando di reintrodurre la Lira, dato che il sistema bancario ed assicurativo, le aziende, le famiglie sarebbero state ridotte sul lastrico! Nessuno accetterebbe la moneta Lira di uno stato che avrebbe condotto l'Italia allo sfascio, tantomeno lo stato italiano si potrebbe ripresentare sul mercato finanziario mondiale per collocare nuovi titoli del debito pubblico, perché nessuno li acquisterebbe, il mercato primario e secondario non avrebbe spessore!. Non sono gli unici 2 inferni possibili che sono all'orizzonte, ce ne sono altri 2 non meno interessanti, infatti: La terza allucinazione: se non si smette di finanziare la spesa storica dei Servizi Sanitari Regionali; le popolazioni del Nord insorgeranno contro lo Stato Italiano ed assieme a loro una crescente parte di popolazioni del centro Italia potrebbero orientarsi in questo senso. L’incremento delle tasse statali e locali oltre alla levitazione delle imposte indirette, potrebbe scatenare uno sciopero fiscale massivo nei territori del centro e nord Italia. Legioni di popolazioni che dal Sud prenderebbero a migrare
82
verso il centro-nord per fruire in massa dei servizi sanitari regionali del centro nord. Inoltre la nuova migrazione interna sarebbe scatenata anche dalla paura della criminalità organizzata che nelle elezioni locali al sud s'infiltrerebbe sistematicamente negli apparati delle strutture degli enti decentrati. Ci sarebbe il rischio che le manifestazioni e gli scioperi fiscali possano presto trasformarsi in tumulti violenti con scontri e disordini pubblici al nord. Questo anche a causa della crisi economica che morderà ancora più pesante, accentuata dalla necessità di risanare il bilancio italiano e dalla necessità di ridurre la domanda della spesa pubblica per beni/servizi. Vari movimenti politici potrebbero chiedere l'uscita dall'Euro ed il ritorno alla Lira. Si vocifererebbe persino di una sorta di "marcia su Roma" dai territori del Centro-Nord verso Roma, per dichiarare od una secessione vantando un diritto di autodeterminazione regionale, supportato dal pari status costituzionale dato alle regioni. Altri probabilmente vorrebbero scaricare tutti i territori del Sud Italia al loro destino dato che non produrrebbero ricchezza e le loro popolazioni scasserebbero i bilanci sanitari regionali delle altre regioni, finendo per esportare solo “malavita organizzata”. Dentro questo caos, i poteri democratici andrebbero vaporizzandosi. Nelle regioni a statuto speciale le popolazioni sarebbero coinvolte anche in lotte intestine, in special modo sui loro confini, contro manifestanti provenienti dalle regioni a statuto ordinario. I tumulti non si conterebbero più e gli scontri a fuoco tra forze dell’ordine e manifestanti sarebbero sempre più frequenti e violenti!. Lo stato Italiano s’avvierebbe al disfacimento? Ci sarebbe solo da sperare che l’Italia non facesse la fine della Jugoslavia dopo la caduta del muro di Berlino!. Oppure la quarta allucinazione: Se si smette di finanziare la spesa storica dei Servizi Sanitari Regionali; le popolazioni del Sud insorgeranno contro lo Stato Italiano, mentre una quota crescente di popolazioni del Nord e centro Italia coverebbe un’intolleranza viscerale per i cittadini del Sud. In effetti al Sud non sarebbe più possibile fruire dei SSR, legioni di dipendenti della p.a. locale del Sud non vedrebbero i loro stipendi, il tessuto economico locale da sempre castrato dalla criminalità organizzata e con la crisi le cose peggiorerebbe, non sarebbe capace di sostenere tale sovrastruttura elefantiaca. Non ci sarebbe spazio per svalutazioni competitive, essendo l'Euro l'unica moneta nazionale dello Stato Italiano. Crescerebbero i tumulti nel Sud anche a causa della crisi economica che si allargherebbe sempre di più a macchia d'olio mentre la criminalità organizzata prenderebbe ancora più piede nelle elezioni locali, permeando in modo esaustivo ogni livello degli enti della p.a. locale. Una lauta fetta di cittadini del Sud, il bisogno d’innescare una migrazione interna verso il nord/centro Italia per fruire dell'offerta sanitaria dei SSR relativamente più efficienti. I sociologi
83
aggiungerebbero che la migrazione sarebbe espressione anche di un bisogno di sicurezza, dato che i tumulti , i reati perpetrati nei territori del Sud crescerebbero esponenzialmente all’ordine del giorno. Alcuni partiti politici del Sud penserebbero ad organizzare una sorta di "marcia su Roma" per trovare una soluzione ai buchi finanziari degli enti locali del sud. Si vocifererebbe che il Sud potrebbe anche chiedere una secessione per tornare alla Lira. Nelle regioni a statuto speciale le popolazioni sarebbero coinvolte anche in lotte intestine contro manifestanti provenienti dalle regioni a statuto ordinario, i tumulti non si conterebbero più e gli scontri a fuoco tra forze dell’ordine e manifestanti subirebbero una forte escalation di violenza con uso di armi da fuoco. Lo stato Italiano s’avvierebbe al disfacimento?! Ci sarebbe forse solo da sperare che l’Italia non facesse la fine della Jugoslavia dopo la caduta del muro di Berlino!. La Quarta allucinazione: non ho parlato dello spettro della guerra civile in Italia, magari chissà nemmeno troppo dissimile dall'inferno della Jugoslavia di qualche anno fà?! Eccoci giunti alla quinta allucinazione: ascoltate questa risorsa audio: http://www.youtube.com/watch?v=uMB7LW5l7kc Il ticchettio, il ticchettio ossessivo scandisce l'approssimarsi dei 5 inferni, la sirena d’allarme suona avvertendo l’imminente materializzazione delle barricate. Quale é di questi inferni, quello che vi piace di più?! Pensateci!, incominciate ad abituarvi all'idea... perche IMHO (eccoci alla sesta allucinazione) se non nasceranno gli USE (con una politica fiscale federale che darebbe logica all'esistenza degli Eurobonds, devolvendo potestà e funzioni) e se i politici italiani non faranno la loro parte, che potrebbe essere anche questa: art. 117 della Costituzione italiana sarebbe drasticamente cambiato: Essendo nati gli USE United States of Europe a questi sarebbero devoluti tali potestà: i rapporti internazionali spetterebbero agli USE, come diritto di asilo e condizione
giuridica dei cittadini extra.USE politica economica e monetaria spetterebbero agli USE come moneta, tutela del risparmio, mercati finanziari, tutela della concorrenza, sistema tributario federale e contabile degli USE sicurezza dello Stato, sarebbe devoluta agli USE come difesa e forze armate, armi & esplosivi come la lotta alle mafie Cosa resterebbero come competenze allo Stato Italiano federato? -rapporti tra le persone, stato civile ed anagrafe spetterebbero allo stato federato Italia -organizzazione dello Stato federato, spetterebbe allo stato federato italiano -la competenza dell'ordine pubblico nello stato federato per i reati non federali (sarebbe da assolversi in un'unica forza armata leggera nazionale, i cc che sarebbero fusi con cc+ps)
84
-welfare state sarebbe di competenza dello stato federato italiano (ciascuno stato federato fa' come gli pare in europa salvo non scassare i propri bilanci federali) per cui i livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili/sociali e norme generali sulla previdenza ed istruzione sarebbero centralizzati (per generare economie di scala e razionalizzazione di personale e minimizzare i costi di strutture senza inutili doppioni) -giustizia e norme processuali per i reati penali federali sarebbero di competenza gli USE mentre per i reati penali non federali e la legislazione civile e' di competenza la magistratura dello stato italiano federato (come dire, civilmente e per i reati non federali, ciascuno stato federato fa come gli pare a casa propria) -politiche interventiste nazionali con il vincolo di bilancio espresso in termini di massime percentuali debito/pil (onde non far lievitare il debito subordinato dello stato federato). -sciogliere gli eventuali comuni per infiltrazioni mafioidi -tutela ambientale e dei beni culturali e del territorio spetterebbero ai comuni (come dire localmente si decide se devastare o meno il proprio patrimonio) Cosa resterebbero ai Comuni come competenze? -libertĂ di accorparsi volontariamente ma non di scindersi -avere autonomia patrimoniale perfetta (il buco di bilancio resterebbe locale, senza nessun trasferimento o fondo di solidarietĂ nazionale a posteriori, in caso di fallimento) -libertĂ di votarsi la propria legge elettorale locale -diritto di avere autonomia impositiva su limitati e specifici ambiti -diritto di avere trasferimenti dallo stato italiano in funzione di criteri di popolazione e superficie di parchi e riserve detenute nel proprio territorio di competenza. -potestĂ di gestire la destinazione del territorio con infrastrutture, interventi idrogeologici, idraulici e forestali, stabilire parchi o riserve e provvedimenti ablativi. -competenze su strade, cimiteri, fognature ed acque bianche e nere, eventuali mercati pubblici -compiti di anagrafe civile ed elettorale -competenze nell'archiviazione delle dichiarazioni in luogo dei privati e sfruttamento del meccanismo del "silenzio assenso" o diniego diretto tramite l'attivitĂ di controllo da esplicarsi entro un termine di decadenza certo sull'atto depositato. -eventuali politiche economiche interventiste (come ad es: partecipazione su municipalizzate, tanto l'autonomia perfetta limiterebbe i fallimenti a catena sul territorio, senza gravare finanziariamente sugli altri comuni)
Giungiamo quindi alla settima allucinazione. Temo che tutti dovranno essere costretti a rispondere, se non ci saranno delle risposte organiche ed innovative, al seguente quesito: in un conflitto a fuoco saremmo in grado di premere il grilletto, o no?! continua a leggere a pag.5
85
86
Probabilmente a molti non sarà sfuggito il fatto che gli ultimi bollori nel sud del mediterraneo in Odissey Dawn, ricordano da vicino gli scenari di Guerre Puniche II/cause endemiche Guerre Puniche II/diversione strategica WWIII i due scenari di fondo sono stati razionalizzati da lungo tempo, dentro questo file: http://www.datafilehost.com/download-22830b12.html Incipit: Il mediterraneo é mare chiuso e relativamente sicuro, per festeggiare i 150 anni dell'unità d'Italia, ecco uno spaccato futuro e 2 scenari plausibili su 2 distopie futuribili simili & concorrenti dello spettro delle guerre puniche che brama vendetta da moltissimi secoli!. Tuttavia le variabili di fondo che muovono gli scenari delle GP generano un attrattore caotico chartaginese, il quale è causato da queste variabili/mutabili: -trends demografici divergenti, - scarsità di risorse=materie,cibo,acqua -cambiamenti climatici -crisi finanziarie & valutarie (controllabili/incontrollabili) Tutte queste cause di lungo periodo attualmente hanno un impatto minimo sul teatro mediterraneo. Tuttavia la speculazione sui futures delle commodities "risconta" l'effetto di tali tendenze di fondo, mostrando la piega che assai probabilmente domani prenderanno gli eventi (con qualche variazione casuale in più, generando così un'impatto assai più elevato di quello odierno!). Per cui, sia che le Guerre Puniche II siano scatenate da cause endemiche oppure siano una diversione strategica WWIII, non fà poi molta differenza, in quanto le reali "mini guerre puniche II" che nel 2011 trovate sui media, sono solo delle piccolissime avvisaglie se in un futuro a breve:
87
-non ci saranno gli United States of Europe -non ci saranno una serie di politiche euromane in nordafrica (ossia investire nel solare, generare corrente per l'Africa e l'Europa, produrre idrogeno senza emissione di Co2, coltivare il sahara con 4 o 5 raccolti l'anno. Scelte possibili con la tecnologia moderna usando il know-how degli euromani, i capitali dei petroldollari arabi, la manovalanza locale) con cui abortire e/o mitigare il rischio Guerre Puniche II http://it.wikipedia.org/wiki/Impianto_solare_termodinamico http://www.desertec.org/ http://it.wikipedia.org/wiki/Idroponica http://it.wikipedia.org/wiki/Aeroponica
Il prossimo ebook conterrĂ le memorie sintetiche del sgt Cooper sul teatro italico durante la WWIII. Memorie Sintetiche sono "nascoste" dentro Arma II, a cui molti possono provare ad interpretare in modo corretto gli eventi a patto che il tenente Armstrong vi abbia presentato il sgt Cooper. Altrimenti state certi che il sgt Cooper non vi racconterĂ un bel niente, ĂŠ alquanto probabile che pur giocando ad Arma II non capiate una mazza di quello che ha da raccontarvi Cooper sulle Guerre Puniche II/diversione strategica WWIII nel teatro italico !. Infatti il primo a far luce sulla WWIII fu proprio il tenente Armstrong dell'UE Army http://www.datafilehost.com/download-ccd19f6d.html
88
dentro Operation Flashpoing che parlò della WWIII. I più attenti lettori riusciranno a riconoscere dove e come il sgt. Cooper vi viene presentato dal Lt Armstrong.
Sergente Cooper con cui potrete parlare più avanti, ma solo dopo che avrete ascoltato quello che ha da dirvi il tenente Armstrong!. Blackjack é invece l'ufficiale pilota dell'ami (aveva lo scudo tricolore sul braccio sinistro) prima volava su F104 poi è passato su F4 Phantom II. Nelle Guerre Puniche II vola su rf4 con il piano di volo "Blue Moon". Fu lui che mi permise di sbirciare in misteriosi faldoni classificati, in una base aerea del mediterraneo (dove ci sono vari alberi di limoni!). Non lessi tutto quello che c'era da leggere, in quanto la mole di carta era alta oltre mezzo metro, quindi non saprei dire cosa c'era scritto. Tuttavia scorsi qualche documento e ricordo che c'era scritto che
1)c'era stato un paleocontatto, 2)le piramidi erano aliene, 3)negli antichi dipinti egizi non si violava la legge di Mendel, 4)c'erano sporadici e regolari visite sul pianeta terra da parte di UFO provenienti dallo spazio profondo. Grazie a queste FANTASTICHE dritte, ho potuto razionalizzare gli evergreen di paleoufologia: Elementi di Paleoufologia Razionale http://www.sharepdfbooks.com/WA3GDGP3UNG6/GPOSv20.zip.html La discontinuità(architettonica egizia) di III specie (v3.0) http://www.datafilehost.com/download-4d046a7e.html DUAT, gli Effetti della H1-strong alien footprint- (v4.0) http://www.datafilehost.com/download-c92ca9e7.html l'Ufologia osservata dalla Paleoufologia Razionale (v1.0)
89
http://www.datafilehost.com/download-5f148dce.html Invece per quanto riguarda le Guerre Puniche II/cause endemiche, lo scenario di fondo é utile per contestualizzare la plausibilità dei 4 ebook della saga Orizzonti Sintetici, che sono ambientati da qualche parte sul teatro italiano
Orizzonti Sintetici & Guerre Puniche II/cause endemiche (v2.0) http://www.sharepdfbooks.com/WA3GDGP3UNG6/GPOSv20.zip.html Essendo le 4, anzi 3, meglio dire 2, forse 1 voce narrante, quasi tutti civili che furono arruolati con la leva coartata, non ci sono artifici letterari da rispettare per cui non c'é bisogno che nessuno presenti nessuno, per ascoltare quello che i 4 testimoni hanno già detto nella versione v1.0 di dicembre.2008 e correggendo refusi, orrorri gramaticali, dovreste trovare una letura più scorrveole in guere puniche II v2.0
Poi c'é Blackjack, non ha mai rivelato informazioni riservate, salvo presentarmi i personaggi che avevano il suo stesso nickname!. L'originale "blackjack" é forse un "rangers", ha un look "epico & western" impolverato dalla testa ai piedi di polvere rossa, é forse dell'epoca Dust Bowls, gira a cavallo e si porta appresso 3 muli stracarichi di armi della WWII. Parla poco e ascolta assai, quando parla dice che ricorda ancora il rumore "tipico" delle MG42 che faceva proprio così www.sounddogs.com/previews/27/mp3/233440_SOUNDDOGS__mg.mp3 Molte delle informazioni geopolitiche e strategiche sull'Italia le trovate su
90
www.omaha-beach.net nella sezione www.oddhotcupoftea.4000.it www.sharepdfbooks.com/WXR6VKD8X7IT/fullsuiteOHCOT.ZIP.html
Un pò perché sulla spiaggia omaha nella sezione dog, c'é misteriosamente disteso il tricolore italiano, un pò perché la bandiera della UE é sputata alla medal of honour americana. Comunque é giusto sapere che il grosso delle informazioni geostrategiche e politiche me le diede il sergente che ha l'orologio rotto. Avete presente quello che dice che sono sempre le 9:30 di mattina?-. Beh!, lo incontrate in "odd hot cup of tea" ammesso che sbarchiate su dog white, appresso all'HQ. Fu lui che mi mostrò tutti i landing points, mentre il generale di divisione con il capitano, prima dell'assegnazione, mi mostrarono tutte le mappe con l'ordine di battaglia, gli strongpoints, i punti di touchdown che potete trovare quà http://www.usaupload.net/d/rwoa2gkx3bm Ovviamente se non girerete le mappe, é matematicamente certo che non capirete assolutamente niente sulle dritte geopolitico-strategiche che il generale ed il suo staffs mi diedero.
Come é noto in "odd hot cup of tea" c'é la Claire Enden, anche lei la potreste incontrare dentro l'ebook. Dovete sapere che fu Lei che mi profetizzò che la prossima rivoluzione multimediale sarà il multitrama (non il 3D, anche se per ora di multitrama non c'é traccia). Recentemente, sempre la Claire, mi ha dato un'altra dritta relativa a del materiale classificato e mi ha consigliato di scrivere un ebook che parlasse del blocco della corrente del golfo. Ha detto che avevo tutti gli skills per scriverlo e che sarei stato capace di dedurre le implicazioni future, a patto che io traslassi la
91
curva delle isoterme del nord europa di -6C (estiva) e -15C (invernale). Non di un gradiente unico, perchĂŠ la rotazione terrestre determinerebbe valori diversi. Io ho qualche dubbio sulla dritta e quindi ho iniziato per lo meno a documentarmi sulla corrente del golfo, clima, impatti socio-economico e demografici, facendo attenzione alla relazione tra monsoni e corrente del golfo.
Il risultato lo trovate in "Salt Creek" v1.0 http://www.calameo.com/read/000781945ed30e0d70479
Se pensate che i miei personaggi immaginari, protagonisti dei miei racconti mi avrebbero regalato un sacco di dritte, donandomi piĂš di quanto io abbia regalato loro in pochi brandelli di memorie sintetiche della WWII prodotte dalla mia fervida immaginazione, siete sulla buona strada!. continua a leggere a pag.5
92
93
http://www.youtube.com/watch?v=EIFwLmGQA3Q Ero in auto nella mia Opel Kadett rossa e sentivo una bella stazione radio che dava il pezzo –sweet home Alabama-. Arrivai all’entrata della base e mostrai il pass. Ma non c’era nessuno a presidiare l’entrata e quindi non sapevo cosa fare. Il giornale mi aveva mandato a scattare qualche foto alla base dopo l’incidente e se possibile fare qualche intervista. Rimasi sorpreso nel vedere che l’entrata fosse incustodita!. Dopo aver atteso per cinque minuti con il motore acceso, ignorai il cartello di guardia armata, entrai nella base a passo d’uomo. Percorsi il lungo alberato viale che costeggiava la pista di decollo. In fondo c’erano varie costruzioni e c’era un pilota (non riconobbi ][ i gradi) mi attendeva ai bordi della pista, mi salutò con una largo sorriso ed una robusta stretta di mano. -Posso scattare qualche fotografia?- chiesi. Il pilota rispose ridendo che dato che avevo portato la macchina fotografica, di certo la potevo usare, bastava non fotografare segreti militari. -A me piacciono gli aerei, ho collezionato anche un’enciclopedia sugli aerei, però di armi e missili sono una schiappa e non me intendo!aggiunsi.Il pilota commentò ridendo che anche a lui piacevano gli aerei e mi portò a visitare quattro F104 che spuntavano fuori da 4 hangar semicircolari di cemento. Erano 2 biposto e 2 monoposto, io scattai un paio di foto poi chiesiposso fotografare il cruscotto?-. Il pilota disse che non potevo, perché erano velivoli di prima allerta, un nastro giallo e nero delimitava tutta la zona prospiciente!. -prima allerta?! cosa è arabo?-chiesi. Il pilota scurì in volto e disse che il termine prima allerta significava che tali velivoli erano pronti al decollo su scramble, ossia erano i primi aerei pronti all’intercettazione, qualora ve ne fosse stata la necessità. Contestualmente sulla pista (che era distante da dove facevamo quattro chiacchere) decollò rombando un F4 Phantom II, accese i post combustori e salì rapido in candela, lasciandosi dietro un vistoso fumo nero!. Il pilota disse che prima volava su F104 adesso era passato su rF4 Phantom II, secondo lui l’rf4 era una gran macchina. Poi aggiunse che mi avrebbe fatto anche visitare il comando di stormo. Era poco distante dalla pista, in una palazzina a forma di palafitta, con una struttura inferiore in cemento armato ma i muri erano di mattoni rossi e le serrande erano verdi. Sul margine destro c’era persino un albero di limoni. Salimmo i gradini di cemento e questi rimbombarono cupi, TUM, TUM, TUM poi entrammo da una porta vetrata larga che si apriva verso l’interno degli uffici. C’era un largo corridoio quadrato con lo
94
stemma dello squadrone di volo, poi svettavano varie coppe e molte foto appese al muro. Sulla mia destra c’era un lungo corridoio stretto fatto ad L, alla sinistra del quale c’erano 3 porte con 3 stanze. La prima era la stazione radar, la seconda era l’ufficio del comandante di stormo (ed era chiusa), la terza porta era semplicemente chiusa. Il pilota mi fece strada e ci soffermammo sulla prima porta. C’erano dentro 2 piloti, uno era seduto su una sedia di fronte ad un grosso armadio di ferro di colore verde, aveva cuffie e microfoni e compilava a mano una specie di grande registro, simile a quello che usavano i professori di suola. Il secondo era come freezato davanti alla macchinetta del caffè e forse ne avrebbe voluto cavare una tazza, da una grossa brocca di vetro bassa. -Vorrei far loro qualche domanda!-dissi rivolgendomi al pilota, ma questi mi rispose che loro non mi avrebbero potuto rispondere. Rimasi assai sorpreso nel non vedere computer, mouse, tastiere, stampanti e cose così. C’era solo quel grande armadio di ferro verde con vari visori rotondi luminescenti e molte lucette accese e numerose leve. I due piloti sembravano immobili come statue come fossero stati surgelati nel tempo. Questo mi sembrò assai strano!. Giungemmo in fondo al corridoio a forma di L, la mia guida mi aprì le porte della vecchia sala d’attesa del gruppo di volo. In alto sul muro c’era una campanella rugginosa ed impolverata, che quando suonava faceva un rumore simile a quello delle campanelle delle scuole quando segnalavano la ricreazione!. La stanza era molto larga, pavimento in graniglia, di fronte a me c’era un vecchio televisore impolverato, sulla sinistra c’era un divano e qualche sedia, sulla mia destra c’era un tavolo con quattro o cinque sedie. Le serrande delle 3 finestre erano tirate giù ed in mezzo alla stanza c’era un voluminoso pilone di fogli e cartelle tutto impolverato. Cartelle rosse, bianche e verdi, migliaia di fogli di carta in terra sparsi, nastri magnetici e molti pacchi di fogli di carta millimetrata. Contenitori e registratori per carta A4 con dentro migliaia di rapporti e perizie. Il pilota mi disse queste cose erano importanti! ma era avvilito nel vedere che erano state abbandonate così in una sala in disuso!. I piloti di prima allerta un tempo, stavano in questa stanza, guardavano la televisione o sentivano la radio o giocavano a carte, ma quando suonava la campanella, mollavano tutto e fiondandosi fuori per raggiungere i propri velivoli pronti per il decollo. -Beh! Non prendertela, almeno questi faldoni si trovano subito, in fondo basta aprire la porta e tutta la documentazione salta fuori!-. Dissi per rincuorare il pilota che pareva triste e dallo sguardo vuoto ed allucinato, sperso nel niente. Presi qualche faldone ed iniziai a scorrere che c’era scritto. Era tantissima roba da ricordare e sinceramente mi limitai solo a focalizzare la mia attenzione sull’indice di taluni registri. C’era stato un paleocontatto, le piramidi erano manufatti alieni, Orus non violava la legge di Mendel, c’erano sporadiche visite di UFO sul pianeta terra!. Poi il pilota chiuse le 2 porte del salottino e s’avviò nello spogliatoio che era in fondo al corridoio a forma di L. Sull’ultima porta a destra usciva lateralmente una grossa luce bianca, le serrande erano alzate, c’erano vari armadi di ferro e molti caschi di volo abbandonati sui vari ripiani di ferro, che erano disposti longitudinalmente nella
95
stanza. Qualche cestino e varie panche di legno. Sui ripiani di metallo c’erano 3 caschi abbandonati. Erano pieni di cenere, ma se li avessero regalati a qualcuno, di certo avrebbero fatto la felicità di appassionati o di ragazzini, che ci avrebbero giocato sino allo stremo!. Quest’idea piacque al pilota che il casco bianco con delle saette rosse era un tempo il suo casco!. L’altro era nero con le saette rosse, il secondo era blu con delle strisce bianche.
-Posso prendere un casco?-chiesi. Il pilota annuì tanto erano abbandonati e nessuno se ne curava più. Presi quello bianco con le strisce blu, provai a pulirlo dalla cenere, ma ce n’era così tanta che benché avessi tentato di pulirlo, non lo indossai perché era decisamente troppo sporco. Il pilota andò verso il suo armadietto di ferro di colore verde oliva, era chiuso. Provò ad aprirlo ma era bloccato, provò a forzarlo e si sentì un tetro rumore cupo di ferraglia. Il pilota che mi dava le spalle, allora si fermò e come se fosse stato freezato, immerso in chissà quali ricordi, con uno sguardo perso nel vuoto, dette un vigoroso colpo all’armadietto con il pugno, dicendo-E’ CHIUSO!, CI VORREBBE UNA FORBICE!-. Fu così che mi ritrovai di nuovo nella mia Opel Kadett rossa e sentivo una bella stazione radio che dava il pezzo –Sweet home alabama-. Arrivai all’entrata della base e mostrai il pass, dicendo ai militi di guardia che il giornale mi aveva mandato per fare qualche foto ed un’intervista.-Spiacente il suo pass non è valido!- mi rispose secco l’ufficiale di guardia. continua a leggere a pag.47
96
97
Mi ritrovai ad una mostra di elicotteri Bell, mi avvicinai ad uno di questi che m’interessò di più rispetto agli altri, in quanto mi era insolitamente familiare!.
Fu così che avvicinandomi al portellone, toccai la maniglia, girandola verso il basso, finii per aprire lo sportello dell’elicottero, simile a quello di un utilitaria!.
Sedendomi sul posto del copilota, percepii una visione extra sensoriale: accade che comparvero nella mia mente altri elicotteri parcheggiati su un’aria di sosta.
98
Poi udii il rumore del motore ed il tremendo sbattere sordo delle pale del collettivo principale, sembravano tanti zoccoli di legno battuti assieme con una cadenza regolare. E poi c’era il sole e tanto vento e poi mi ricordo che c’era anche un caldo umido asfissiante. Poi vidi che a fianco dell’elicottero c’era anche un altro elicottero. Era un elicottero da combattimento Huey cobra. Vidi lo Huey fare parecchie evoluzioni e sparare razzi a terra, in un luogo imprecisato.
Comparve così davanti a me, un casco tutto nero con delle saette rosse. Poi tornai a vedere uno dei 3 elicotteri Bell che volava nell’aria, mi ricordo che c’era un vento tremendo, al punto che mi sembrava di stare in una decappottabile che viaggiasse a più di 100 miglia orarie!.
Vidi atterrare gli elicotteri in un campo, era quasi l’ora del tramonto, ma la landing zone non sembrava un eliporto, ma piuttosto una risaia in secco. Poi mi venne in mente un casco da pilota di elicotteri di colore verde oliva: aveva la visiera scura abbassata e non aveva delle insegne particolari. Presi il casco, l’osservai bene, ero curioso e non avevo mai visto un casco da elicotterista, quindi lo ruotai e ci guardai dentro. Fu così che vidi materializzarsi davanti a me l’immagine di un fucile d’assalto, il fucile M16 tipo a1.
99
Non avevo mai visto un fucile M16 a1 da vicino, ero incuriosito, mi ricordo che era estremamente leggero e che sembrava un fucile giocattolo, e l’impressione che fosse fragile e poco robusto. La canna ed il passamani erano fatti di plastica. La visione del fucile M16a1 mi si focalizzò gradualmente solo su questa porzione d’immagine del fucile.
Non capii come mai la mia visione si fosse focalizzata solo su questa porzione del fucile, comunque dopo un po’ l’immagine svanì e sinceramente non mi ricordo nient’altro!. continua a leggere a pag.47
100
101 "YOU GOT TO KNOW WHEN TO HOLD 'EM; KNOW WHEN TO FOLD 'EM. KNOW WHEN TO WALK AWAY; KNOW WHEN TO RUN. YOU DON'T EVER COUNT YOUR MONEY WHILE YOU'RE SITTIN' AT THE TABLE. THERE'LL BE TIME ENOUGH FOR COUNTIN' WHEN THE DEALIN' IS DONE”
Accadde che durante la WWIII, da qualche parte attorno al Mar Nero, una notte il mio plotone era stato mandato in missione notturna, reconnaissance & strike. Mandai le 3 squadre in ricognizione con lo scopo di fare i massimi danni alla logistica sumerica. Purtroppo non trovammo niente da colpire. Era mattina e le squadre dovevano ricongiungersi al meeting point per tornare alla base. Fui contattato per radio dalla III squadra che prima di essere annientata, aveva scoperto un lanciatore mobile di ICBM sumerici. Aveva rilevato anche contatti multipli con unità corazzate nemiche. La situazione era diventata rovente! .Com’era possibile che nella notte non avessimo trovato niente? Forse i sumeri si erano mossi nella notte giungendo sul luogo solo alle prime luci dell’alba?. Contattai il capitano per radio riferendo della situazione, poi chiesi appoggio aereo. Un bombardamento od un missile da crociera era certamente la cosa migliore da tirare su quel lanciatore sumerico. Sfortunatamente non era possibile dirottare appoggio aereo. Infatti era primavera, le forze russe a nord, avevano sferrato un attacco per aggirare attorno all’Ob le forze gengiskane. I russi però avevano perso lo slancio e si erano impantanati. I gengiskani stavano scagliando di tutto sulle forze russe che non potevano ne avanzare ne indietreggiare. Per evitare che l’operazione russa finisse in un macello, tutto l’appoggio aereo disponibile era stato dirottato lì. Preparare un bombardamento strategico era complicato ed avevamo meno di 60minuti per far qualcosa, quasi certamente il bombardiere avrebbe trovato il lanciatore sumerico vuoto, perché l’uccellino ICBM sarebbe volato via in circa 50 minuti!. Il sito era troppo ad Est e troppo a Sud e c’era troppo poco tempo!. Il capitano disse che aveva riferito la notizia alle forze antimissile russe ed alle omonime forze della repubblica del Gange. -Non possiamo azzardare qualcosa per annientare quel lanciatore sumerico?chiesi, pensando spontaneamente alle centinaia di migliaia d’innocenti che si sarebbero vaporizzati tra un’ora e mezza!. Il capitano rispose che per Dio!, qualcosa dovevamo fare, l’aveva chiamata OPERATION GAMBLING. Mi disse di attendere una decina di minuti, con il consenso del Maggiore mi avrebbe richiamato per darmi altri dettagli. Io avevo già perso il 30% delle mie forze in prima mattinata, solo per recuperare un’informazione strategica che non avrebbe portato a niente di buono!. Sul Tactical iPad giunse una mappa. Era la bozza dell’Operation Gambling. Il capitano mi aveva scovato un plotone di carri Leopard che erano poco distanti e che ci avrebbero aiutato nella missione!. C’era anche del Tactical Chopper Support!! un paio di Huey Cobra. Mostrai la mappa a Fox2 per chiedergli che ne pensasse di questa storia?. Fox2 prese la sua borraccia e bevve
102
un sorso, poi prese una sigaretta dal pacchetto che teneva in tasca, mi chiese lo zippo, poi si accese la sigaretta. Fece un paio di tiri, gustando intensamente il fumo del tabacco che gli filtrava dal passamontagna. Poi osservò la mappa che era a pieno schermo sul Tactical iPad. Disse che sarebbe stata una follia pura, se io e lui avessimo provato un’infiltrazione passando per E5 andando verso il lanciatore sumerico, perché c’era da passare tutto quel fottuto terreno allo scoperto. Se ci fosse stato anche un solo cecchino appostato su quei monti, non avremmo fatto nemmeno 2mt. Poi buttò la cicca che aveva appena acceso e la spense con i grossi anfibi scuri, poi sentenziò -Well, I haven’t any idea, about what the hell of plan the captain is cooking… We’re fucking gamblers and if we wanna play the game, it’s better to play it right!”.
Queste erano le costanti tattiche che il capitano ordinò. I Quattro Main Battle Tank Leopard, avrebbero percorso solo il tragitto indicato, in quanto era il più corto e pianeggiante. Dopo lo scontro i MBT avrebbero dovuto ripiegare attorno alla nostra posizione. Il supporto dei 2 elicotteri era utilizzabile solo quando eventuali Shilka o lanciatori di missili fossero stati neutralizzati, sperando che non fossero stati troppi i Sumeri dotati di SAM spalleggiabili. Queste erano le costanti dell’Operation Gambling, tutto il resto erano varianti tattiche al problema. Dopo 10 minuti, giunsero via broadband sul Tactical iPad i piani che il capitano aveva organizzato. “Main Strike, plan A” “Main Strike, plan B”
103
“Diversion” “Reconnaissance & Strike, plan A” “Reconnaissance & Strike, plan B”
La prima opzione “Main Strike/plan A” consisteva nel riequipaggiare ad hoc le due squadre che avevo. Obiettivo, colpire con uno Strike improvviso il lanciatore ICBM sumerico!. Il grosso del plotone avrei dovuto guidarlo sul margine sinistro e poi coordinare l’azione con il plotone di MBT ed il supporto aereo, onde coprirsi a vicenda ed attaccare l’obiettivo. Per garantirmi una ritirata, alcuni elementi con armi lunghe ed automatiche avrebbero dovuto essere sistemati nelle zone indicate. Questi ci avrebbero aiutato sia con una piccola diversione, sia a rientrare alla nostra posizione (offrendoci copertura una volta che il lanciatore nemico fosse stato annientato). Era quindi essenziale avere sotto controllo l’azione, perché l’attacco della fanteria e dei MBT e del supporto aereo avrebbero dovuto essere coordinati nello stesso tempo, onde renderlo letale ed efficace!. I tanks Leopard erano veloci ma occorreva loro del tempo per raggiungere l’ entrata nella valle. Allo stesso tempo, dal momento in cui avrei richiesto supporto aereo, i due Huey avrebbero raggiunto il punto con una latenza minima, ma comunque c’era una latenza da tenere presente!. Allo stesso tempo, durante l’inizio della manovra, era vitale per la fanteria non farsi scoprire proprio per mantenere un minimo d’effetto sorpresa e non mandare in vacca il piano!!. Il secondo piano “Main Strike/plan B” non era
104
troppo diverso dal primo, tranne per il fatto che c’era da manovrare in altro modo, sfruttando la vegetazione a nord e senza tenere raggruppate le forze di attacco. I tanks non avrebbero avuto il supporto della fanteria sul loro fianco destro, perché io avrei dovuto tentare un’interdizione filtrando sul lato Nord, quindi annientare il lanciatore sumerico.
Al tenente che guidava il plotone di Leopard, non piacque questa soluzione, perché diceva che non era chiaro dove e contro cosa dovevamo scontrarci. Avrebbe preferito avere al seguito anche la nostra fanteria. Il capitano annuì in silenzio, ma aggiunse che non c’era molto tempo, tra 55minuti i sumeri avrebbero lanciato e non c’era spazio per fare troppa ricognizione!.
Il capitano propose anche questo piano: “Diversion”. Il mio plotone non era integro, aveva subito il 33% di perdite, questo poteva essere un gap negativo. Il
105
lavoro poteva spettare solo ai Main Battle Tanks, mentre le mie due squadre avrebbero potuto creare una serie di diversivi, offrendo supporto indiretto ai MBT. Questi dopo aver annientato il lanciatore sumerico avrebbero trovato copertura nelle zone presidiate dalla mia fanteria. Restava il dubbio che non sapevamo contro dove e quanti sumeri avremmo dovuto batterci. Reconnaissance and Strike, plan A:
In questa variante del piano, un paio di elementi avrebbero dovuto fare ricognizione per avere la dislocazione e le quantitĂ delle forze sumeriche coinvolte.
Una volta completata l’infiltrazione, sarebbe scattato il main strike con un assalto integrato di MBT ed elicotteri che avrebbe fatto da diversione,
106
permettendo agli incursori d’annientare il lanciatore sumerico. Poi la mia fanteria, gli elicotteri, i MBT avrebbero creato le condizioni per annientare i nemici e soprattutto permettere ai due incursori di ripiegare nelle zone di sicurezza. Era un piano dannatamente pericoloso, estremamente audace e poteva non essere certo che i due incursori sarebbero tornati interi. Reconnaissance and Strike, plan B:
Identico al precedente come tattica, tranne che la manovra di ricognizione sarebbe dovuta passare da nord. Poi i Main Battle Tanks supportati dalla fanteria, avrebbero permesso agli incursori d’annientre il lanciatore ICBM e sgusciar via da nord.
Anche questo piano era molto audace e non era certo che i due incursori
107
avessero avuto le changes per poter rientrare integri. Infatti in ogni piano di ricognizione, la seconda fase prevedeva l’attacco principale proprio perché c’era la possibilità che gli incursori non potessero assolvere al loro compito, lasciando all’attacco principale ultima carta da giocare per distruggere l’obiettivo. Il capitano scurì in volto e fece una breve pausa. Poi aggiunse che aveva saputo dal Maggiore che sin’ora tutti i lanci di ICBM sumerici avevano attaccato la repubblica del Gange e le città della Russia europea. Tuttavia gli USE erano in guerra da molto tempo, il modello di ICBM sumerico che avevamo davanti aveva l’autonomia tecnica per colpire anche una metropoli europea!. In Europa il teatro Bizantino era sotto pressione, perché le Guerre Puniche II stavano logorando tutto questo teatro delle operazioni che era vitale per la logistica e la copertura del fronte sud in Asia. Un colpo diretto di ICBM avrebbe destabilizzato tutta l’aria. Il teatro Italico era quasi collassato, i chartaginesi dilagavano per la penisola ed era un disastro, non era certo che soluzioni si srebbero prese. Quello che era peggio era che non c’era modo di sapere quale fosse stata la programmazione dell’ICBM sumerico e quindi nei piani tattici, dovevamo tenere presente anche la possibilità che un ICBM sumerico colpisse un obiettivo europeo, proprio perché gli USE erano al fianco della Russia nella WWIII. Fox2 assisteva accanto a me alla videoconferenza improvvisata, osservando il monitor del Tactical iPad. Gettò in silenzio l’altra sigaretta che si era appena acceso. Poi lo sentii sibilare a bassa voce le molte qualità delle mamme di una certa stirpe, che certamente erano tutte sante ed immacolate, proprio come la beata vergine Maria!. Il tenente del plotone dei tank Leopard, appena udì la notizia del Capitano disse che tutto il plotone di corazzato accettava qualunque rischio e sarebbero entrati in azione, appena fosse giunto loro l’ordine!. Anche il tenente che guidava i 2 elicotteri disse che i quattro piloti accettavano qualunque rischio e sarebbero entrati in azione, appena fosse giunto loro l’ordine di attacco. Io mi voltai e guardai Fox2 e poi guardai il plotone che era schierato a semicerchio dietro di noi ed aveva ascoltato in silenzio tutta la videoconferenza. Guardai i visi di ciascuno del plotone e poi guardai Fox2, il quale con lo sguardo basso mi disse che a suo parere tutto quello che restava del plotone era pronto, qualunque fosse stato l’ordine da eseguire. Mi voltai e comunicai al capitano che il plotone Alfa attendeva ordini. Le parole erano uscite rapide e veloci, ma avevano un gusto amaro, perché le conseguenze potevano essere serie. Il capitano concluse l’improvvisata conferenza, dicendo che io ero sul campo, conoscevo i miei uomini, avevo l’equipaggiamento adeguato, conoscevo il territorio avendolo perlustrato la notte prima. Inoltre ero abbastanza addestrato per suggerire quale piano sarebbe stato più opportuno applicare per
108
annientare quel dannatissimo lanciatore sumerico. Ne rimasi sorpreso e risposi che ero solo un tenente e che dato il mio grado, forse era meglio se il piano lo avesse scelto lui, facendo valere il suo grado. Il capitano scosse la testa e rispose così-No! Lieutenant, the situation is critical!. We are fucking gamblers, you are on the ground so you are in charge!. If you wanna play the game, boy it’s better you play it right!. ‘Cos every gambler knows what to throw away and knowin’ what to keep. And every hand’s a winner, just like every hand’s a loser. So you gotta know when to hold ‘em; know when to fold ‘em. Know when to walk away; know when to run. You don’t ever count your money while you’re sittin’ at the table. There’ll be time enough for countin’ when the dealin’ is done!-.
http://www.youtube.com/watch?v=KzyL0hBboYU Fu così che fui costretto a dover suggerire quale piano si sarebbe applicato!.
Devi prendere una decisione, quale piano suggerisci di applicare? Main Strike/plan A, continua a pag.122 Main Strike/plan B, continua a pag.116 Diversion, continua a pag.110 Reconnaissance & Strike/plan A, continua a pag.140 Reconnaissance & Strike/plan B, continua a pag.128
109
110
Diversion. Tutto appariva abbastanza chiaro, c’era da applicare il piano della diversione, più o meno come era stato stabilito, tutto “il lavoro sporco” lo avrebbero fatto il plotone di tank Leopard assieme al supporto degli elicotteri. Al mio plotone spettavano una serie di diversioni sparse, per alleggerire la pressione nemica, dare supporto ai MBT per quanto fosse possibile. Organizzai il mio plotone in 4 squadre così attrezzate:
White Squad: 2 MP5 silenziati con 5 mags ciascuno. Io portavo un cannocchiale ed un M21 LAW con 2 Laws ed una carica ad alto potenziale, mentre Fox2 portava 3 Laws per allargare la nostra capacità antitank. Green Squad: 2 carabine M4 ciascuno con 5 mags ciascuno, Fox3 portava un lanciarazzi speciale monouso ad alto potenziale, mentre Fox4 aveva un cannocchiale ed un M21 LAW con 3 Laws. Blue Squad: 2 M16a2 con 4 mags, una granata ciascuno, Fox5 aveva anche un cannocchiale e 3 granate mortaio ad alto potenziale, mentre Fox6 aveva un M21 LAW con 3 Laws. Red Squad: all’infermiere avevo dato il ruolo di marasma con un fucile di precisione M21, mentre al cecchino avevo affidato un cannocchiale ed una mitragliatrice M60. Ciascuna squadra sapeva quali erano le posizioni iniziali e quindi partimmo per la nostra missione, tenendosi in stretto contatto radio per coordinare le azioni
111
diversive quando io avessi dato l’ordine di entrare in azione e raggiungere le posizioni di attacco.
Ci volle un po’ di tempo per raggiungere la nostra posizione, la squadra bianca era quella che doveva compiere piÚ strada, cercando di restare occultata.
Mentre ci avvicinavamo sentimmo un intenso puzzo di sigaro, ci guardammo e
112
capimmo che da qualche parte doveva esserci una vedetta sumerica di guardia. Lasciai Fox2 a coprire il vialone alberato e mi misi in caccia della vedetta sumerica che trovai molto rilassata, con il fucile non imbracciato ed intenta a fumarsi un sigaro, l’accoppai con un paio di colpi e poi passai oltre raggiungendo assieme a Fox2 la nostra posizione assegnata. Avvistai uno Shilka sumerico che gironzolava poco distante da noi, quindi mi avviai sulla collina nemica per colpirlo, mentre chiamavo l’assalto del plotone di carri ed il supporto degli elicotteri. Detti anche l’ordine a tutte le squadre di raggiungere le posizioni assegnate e di aprire il fuoco qualora fosse stato necessario. Dopo cinque minuti iniziò l’inferno! Poco prima che i 4 Leopard mi avvisassero che entravano in azione, distrussi lo Shilka con un colpo diretto di razzo antitank poi corsi tornando alla posizione assegnatami. Dalla collina vennero giù dei tank T80, T74 e dei BMP, io con l’antitank impiegai tutti i Laws che avevamo portato e feci fuori un BMP, danneggiai un T80 e descingolai un T74.
Il supporto che la fanteria diede ai tank amici, però fu limitato. Il coraggioso plotone di Leopard fu attaccato da almeno un altro plotone di tank sumerici che piovve loro alle spalle e che era fuori portata delle mie truppe!. Non era stata fatta un sufficiente ricognizione!. Le nostre forze non erano sufficienti!. I Leopard pur battendosi come dei leoni furono annientati attorno alla zona dove stazionava il lanciatore sumerico. Solo due riuscirono a sopravvivere, erano molto danneggiati. Uno poteva ancora muoversi. Fumando vistosamente ripiegò verso le zone dove c’era la mia fanteria. La carta degli elicotteri da battaglia non fu positiva, gli Huey Cobra furono colpiti rapidamente dal tiro di un paio di Shilka nascosti dietro a degli alberi sopra la collina, fuori tiro dalla mia fanteria, poi ci furono anche dei lanci multipli di SAM
113
spalleggiabili. La battaglia durò 5 minuti ed il supporto degli elicotteri lo perdemmo un pochissimo tempo. La missione era fallita! Il lanciatore sumerico era ancora integro!. Un equipaggio di un Leopard era rimasto bloccato nei pressi del lanciamissili sumerico, chiedevano supporto alla mia fanteria ma erano troppo distanti per muoversi od avere copertura!. Io provai a raggiungerli ma non ero nemmeno a mezza strada che le comunicazioni radio s’interruppero, sentii una forte esplosione oltre a delle urla bestiali per radio. Non c’era molto da fare, il tempo era scaduto, l’attacco era fallito, i sumeri lanciarono il loro ICBM e non potei far niente per fermarli!.
Il mio plotone era ancora integro, c’era solo da sganciarsi lentamente e ripiegare silenziosamente verso le nostre postazioni difensive. I maledetti cecchini sumerici sui monti e 3 plotoni nemici non erano d’accordo, ci attaccarono sui fianchi. Noi ci difendemmo con le unghie e con i denti, sterilizzando il contrattacco nemico. La battaglia fu furiosa e lentamente tutte le mie squadre inchiodate nelle loro posizioni, furono annientate!. Rimasi io e Fox8 delle Red Squad, che era nascosto oltre la collina alle mie spalle. Mi disse per radio che poteva offrirmi una copertura per permettermi di ripiegare.
Raggiunsi così i margini dell’altra foresta dove la squadra rossa avrebbe dovuto
114
tenere le posizioni ed offrire tiri puliti contro le truppe sumeriche. Tutto attorno era tutto pieno di cadaveri sumerici, la Red Squad si era battuta bene, ma erano in pochi. Infine trovai il cadavere dell’infermiere. Come marksman si era comportato ottimamente!. Però sfortunatamente non ce l’aveva fatta!. Fox8 mi disse per radio che dalla montagna era sceso almeno un plotone di truppe speciali sumeriche e non era stato possibile fermarli senza subire perdite!. Se non fossimo stati un plotone già azzoppato sin dall’inizio del 30%, avremmo potuto certamente reggere meglio all’urto del contrattacco sumerico!.
Coprii le spalle a Fox8 che ripiegò con maggiore sicurezza e poi ci recammo alla base a fare il rapporto. Santa merda!, non era stata una giornata fortunata quella!. Avevo perso il mio amico Fox2, avevo perso tutto il mio plotone, il piano della Diversione che avevo suggerito si era rivelato una tragedia. Un plotone di coraggiosi tank Leopard era andato distrutto assieme a due Huey Cobra con altrettanto 4 piloti coraggiosi. Peggio che mai i sumeri erano riusciti a lanciare il loro ICBM chissà contro quale obiettivo e qualche milione di persone sarebbe stato vaporizzato tra venti minuti circa!!. Questo era più o meno la scala delle priorità e dei pesi che mi attristavano l’anima. Il compito più pesante che ancora dovevo svolgere, e che era quello che mi preoccupava di più, era decidere cosa diavolo avrei scritto alle famiglie dei caduti e che cosa cavolo avrei raccontato loro? L’ultimo pensiero che mi passò per la testa era che forse, dato il pessimo risultato ottenuto, avrei potuto essere stato anche degradato!. Questo pensiero mi rallegrò un po’ la mente, se fossi stato degradato sarei stato certamente esonerato dal dover scrivere alle famiglie, dello sfacelo che era successo oggi!. continua a leggere a pag.47
115
116
Main Strike / plan B Mi ritrovai in un luogo sconosciuto, l’ambiente appariva ovattato e pervaso da una fortissima luce bianca, era calda e rassicurante. La luce era talmente forte che non era possibile vedere che cosa c’era tutto attorno a me, al punto che pur provando a guardar attorno non era possibile individuare oggetti o sagome o persone. Sembrava come osservassi l’ambiente attraverso un vetro opaco tanto la luce bianca era accecante e bianca. L’ambiente non sembrava avere ne dimensioni ne profondità. Non ero stanco, non avevo sonno, non avevo fame non avevo sete e nonostante l’ambiente cercasse di trasmettermi una sorta di sensazione di calma e pace, io ero preoccupato e turbato. Infatti non avevo idea di come fossi finito in quel luogo e non avevo memoria di come ero arrivato in questo strano posto!. Per la precisione non mi ricordavo niente, tranne il fatto di sapere che io ero io. L’assenza di risposte mi mise in uno stato di crescente agitazione e crebbe in me il disagio di trovarmi in questo strano luogo. Come d’incanto, vidi avvicinarsi a me una figura eterea che proveniva dalla mia sinistra, era difficile distinguere chi fosse o cosa fosse, in quanto la luce bianca rendeva impossibile vedere nitidamente ogni cosa. Ripensando all’accaduto, mi è difficile dire se la presenza si materializzò dinanzi a me oppure se divenne a me visibile solo quando mi fu vicina. In ogni caso era una bella ragazza semivestita, era immersa come me in questa fortissima luce bianca. Per certo era molto sexy ed i primi pensieri che riuscii a formulare erano quelli che avrei voluto sentire quanto fossero morbide le sue labbra o che sapore avesse la sua pelle liscia del collo. Tuttavia il senso di confusione di non ricordare come fossi finito in quello strano luogo, mi opprimeva e non riuscivo a liberarmi da tale apprensione, anche se nella mia mente comparve un altro pensiero che cercava di combattere questo shock. In quel momento non era importante sapere dove mi trovassi, l’importante era sapere che io fossi in quel luogo con lei. La ragazza si ravviò i capelli in modo sexy poi iniziò a cantare e così udii come una sorta di voce angelica, all’interno di un’atmosfera ovattata con suoni impalpabili.
www.youtube.com/watch?v=wKriBNF_2tI
117
Accadde così che gradualmente il vuoto di memoria che mi opprimeva iniziò a dissiparsi come la fredda ed umida nebbia mattutina scompare al sorgere del sole. Ricordai distintamente che avevo deciso di applicare il piano B dell’opzione Main Strike. Avevo organizzato il mio plotone equipaggiato in questo modo:
Blue Squad: al piccolo infermiere Fox7 avevo dato il ruolo di marksman con un fucile M21, al mingherlino cecchino Fox8 avevo dato una mitragliatrice M60 ed un cannocchiale, a Fox6 avevo dato il ruolo di Light machine gunner con un M16+M203 con 3 granate ed un cannocchiale. Loro compito era di coprire la Red Squad in azione con tiri puliti. Creare una diversione per alleggerire la pressione che la Red Squad avrebbe dovuto sopportare durante l’interdizione. Red Squad: per me avevo preso un mitra MP5 silenziato, il potente lanciatore monouso con il missile ad alto potenziale (con cui speravo di annientare l’obiettivo principale). Fox2 mi avrebbe coperto le spalle (come al solito), aveva il suo mitra MP5 silenziato, un paio di granate e due fumogeni ed un cannocchiale. Fox3 aveva un altro MP5, un M21 LAW anticarro con 2 Laws, una bomba a mano ed un fumogeno (ci avrebbe dovuto seguire da vicino attaccando il lanciatore ICBM sumerico, casomai io fossi stato ferito oppure avessi mancato il colpo). Fox4 e Fox5 avevano un fucile M4 ed un M21 LAW anticarro ciascuno con 3 Laws (a loro spettava darci copertura contro i rischi che dei mezzi corazzati nemici si fossero arrampicati nei pressi della collina). Ricordo che c’infiltrammo silenziosi in formazione stretta tra i monti, qualcuno avvistò un T80 ed un BMP sulla piana, ma non li ingaggiammo; non eravamo lì per loro ma per sgusciare silenziosi verso sud. All’interno della foresta, ricordo che strisciammo in silenzio mentre io presi contatto con il tenente del plotone di Leopard, avvisandolo che avrebbe dovuto attaccare. Lo informai dandoli la posizione dei 2 corazzati che avevamo avvistato e che forse tali mezzi si sarebbero spostati verso sud per dargli un caldo benvenuto. Avere
118
la posizione di qualche mezzo corazzato sumerico mise di buon umore il tenente del plotone di carri Leopard, che partì all’assalto senza indugiare. Mentre diedi l’ordine alla Blue Squad di prendere posizione nei settori loro assegnati, contattai il tenente dei 2 Huey Cobra, dandogli l’ordine di attacco, sarebbe in tal modo giunto sull’obiettivo al seguito dei Leopard.
Poi mi ricordo che l’azione fu velocissima, condussi correndo veloce e prendendomi dei rischi incredibili, tutta la Red Squad oltre la stretta valle. Mi voltai e vidi Fox2 che era alle mie spalle come suo solito. Gli altri della Red Squad erano più distaccati tuttavia si stavano arrampicando incolumi sulla collina. – Let’s go! We are bullet proof!-dissi convintamente.-Sure!, We are bullet proof!, I’m right behind you!- mi fece subito eco Fox2. Continuammo a correre veloci come il vento e silenziosi come la notte, tra quegli alberi di aghifoglie. Giunsi così senza difficoltà alla mia posizione.
119
Il lanciatore di missili ICBM era davanti a me, a circa 300metri, gli specialisti erano intenti alle procedure di check list, ma c’era ancora molto tempo!. La rampa non era stata ancora sollevata!!. I carri armati Leopard m’informarono via radio che stavano entrando in azione!. Gli Huey Cobra erano a 30secondi dall’obiettivo. Sul piazzale sumerico era tutto calmo, pensai che non c’era tempo da perdere!. Presi il potente anticarro con il missile ad alto potenziale e feci fuoco senza pensarci. Centrai in pieno il grosso semovente sumerico che esplose alzando una grossa nuvola di fumo nero!. Oggi i sumeri non avrebbero lanciato il loro ICBM!!, la missione era stata completata!. Cazzo! ora c’era da battersela in fretta, lasciando al plotone dei Leopard ed agli Huey il compito d’ingaggiare i nemici a volontà. Ci occorreva adesso solo il tempo necessario per modo al mio plotone di tirarsi fuori dalla brutta posizione avanzata in cui c0eravamo andati a cacciare.
Poi mi ricordo che d’un tratto tutto diventò buio, io stavo galleggiando a mezz’aria ed osservavo il campo di battaglia dall’alto che si allontanava rapidamente da me.
120
Fu così che ricordai che mi ritrovai in un luogo sconosciuto, l’ambiente appariva ovattato e pervaso da una fortissima luce bianca, era calda e rassicurante. La luce era talmente forte che non era possibile vedere che cosa c’era tutto attorno a me, al punto che pur provando a guardar attorno non era possibile individuare oggetti o sagome o persone. Sembrava come osservassi l’ambiente attraverso un vetro opaco tanto la luce bianca era accecante e bianca. L’ambiente non sembrava avere ne dimensioni ne profondità. Non ero stanco, non avevo sonno, non avevo fame non avevo sete e nonostante l’ambiente cercasse di trasmettermi una sorta di sensazione di calma e pace, io ero preoccupato e turbato.. Come d’incanto, vidi avvicinarsi a me una figura eterea che proveniva dalla mia sinistra, era difficile distinguere chi fosse o cosa fosse, in quanto la luce bianca rendeva impossibile vedere nitidamente ogni cosa. Ripensando all’accaduto, mi è difficile dire se la presenza si materializzò dinanzi a me oppure se divenne a me visibile solo quando mi fu vicina. In ogni caso era una bella ragazza semivestita, era immersa come me in questa fortissima luce bianca. Per certo era molto sexy ed i primi pensieri che riuscii a formulare erano quelli che avrei voluto sentire quanto fossero morbide le sue labbra o che sapore avesse la sua pelle liscia del collo. Tuttavia il senso di confusione di non ricordare come fossi finito in quello strano luogo, mi opprimeva e non riuscivo a liberarmi da tale apprensione, anche se nella mia mente comparve un altro pensiero che cercava di combattere questo shock. In quel momento non era importante sapere dove mi trovassi, l’importante era sapere che io fossi in quel luogo con lei. La ragazza si ravviò i capelli in modo sexy poi iniziò a cantare e così udii come una sorta di voce angelica, all’interno di un’atmosfera ovattata con suoni impalpabili.
www.youtube.com/watch?v=wKriBNF_2tI continua a leggere a pag.47
121
122
Main Strike / plan A Mi ritrovai in un luogo sconosciuto, l’ambiente appariva ovattato e pervaso da una fortissima luce bianca, era calda e rassicurante. La luce era talmente forte che non era possibile vedere che cosa c’era tutto attorno a me, al punto che pur provando a guardar attorno non era possibile individuare oggetti o sagome o persone. Sembrava come osservassi l’ambiente attraverso un vetro opaco tanto la luce bianca era accecante e bianca. L’ambiente non sembrava avere ne dimensioni ne profondità. Non ero stanco, non avevo sonno, non avevo fame non avevo sete e nonostante l’ambiente cercasse di trasmettermi una sorta di sensazione di calma e pace, io ero preoccupato e turbato. Infatti non avevo idea di come fossi finito in quel luogo e non avevo memoria di come ero arrivato in questo strano posto!. Per la precisione non mi ricordavo niente, tranne il fatto di sapere che io ero io. L’assenza di risposte mi mise in uno stato di crescente agitazione e crebbe in me il disagio di trovarmi in questo strano luogo!. Come d’incanto, vidi avvicinarsi a me una figura eterea che proveniva dalla mia sinistra, era difficile distinguere chi fosse o cosa fosse, in quanto la luce bianca rendeva impossibile vedere nitidamente ogni cosa. Ripensando all’accaduto, mi è difficile dire se la presenza si materializzò dinanzi a me oppure se divenne a me visibile solo quando mi fu vicina. In ogni caso era una bella ragazza semivestita, era immersa come me in questa fortissima luce bianca. Per certo era molto sexy ed i primi pensieri che riuscii a formulare erano quelli che avrei voluto sentire quanto fossero morbide le sue labbra o che sapore avesse la sua pelle liscia del collo. Tuttavia il senso di confusione di non ricordare come fossi finito in quello strano luogo, mi opprimeva e non riuscivo a liberarmi da tale apprensione, anche se nella mia mente comparve un altro pensiero che cercava di combattere questo shock. In quel momento non era importante sapere dove mi trovassi, l’importante era sapere che io fossi in quel luogo con lei. La ragazza si ravviò i capelli in modo sexy poi iniziò a cantare e così udii come una sorta di voce angelica, all’interno di un’atmosfera ovattata con suoni impalpabili.
www.youtube.com/watch?v=wKriBNF_2tI
123
Accadde così che gradualmente il vuoto di memoria che mi opprimeva iniziò a dissiparsi come la fredda ed umida nebbia mattutina scompare al sorgere del sole. Ricordai distintamente che avevo deciso di applicare il piano A dell’opzione Main Strike. Avevo organizzato il mio plotone equipaggiato in questo modo:
Blue Squad: al piccolo infermiere Fox7 avevo lasciato il suo M16 e dato una bomba a mano con 3 mags per il fucile, al mingherlino cecchino Fox8 avevo dato una mitragliatrice M60 ed un cannocchiale, a Fox6 avevo dato il ruolo di Light machine gunner con un M16+M203 con 3 granate ed un cannocchiale. Loro compito era di coprire la Red Squad in azione con tiri puliti. Creare una diversione per alleggerire la pressione che la Red Squad avrebbe dovuto sopportare durante l’interdizione. Red Squad: per me avevo preso un mitra MP5 silenziato, il potente lanciatore monouso con il missile ad alto potenziale (con cui speravo di annientare l’obiettivo principale). Fox2 mi avrebbe coperto le spalle (come al solito), aveva il suo mitra MP5 silenziato, un paio Laws di riserva e due fumogeni ed un cannocchiale. Fox3 e Fox4 avevano un fucile M4, un M21 LAW anticarro con 3 Laws. Fox4 e Fox5 avevano un fucile M4 ed un M21 LAW anticarro ciascuno con 3 Laws (a loro spettava scorrere paralleli e darci copertura contro i rischi che dei mezzi corazzati nemici avessero manovrato sulla nostra destra).Fox5 aveva un M16 con un caricatore e ben 4 bombe mortaio, che non erano degli anticarri, ma probabilmente avrebbero descingolato un blindato. Ci salutammo e la Blue Squad si divise in 3 direzioni per occupare le postazioni che erano state loro assegnate. La Red Squad era quella che aveva da dare più strada e ci volle un po’ per raggiungere il punto di’inizio corsa, perché cercammo di restare sempre occultati e non rivelare mai la nostra manovra che consisteva nello scivolare tra le foreste e poi girare a per affiancare la direttrice dei Main
124
Battle Tank che sarebbero arrivati da Sud-Est per darci supporto.
Il posizionamento riuscì alla perfezione senza che i nemici sumerici potessero sospettare qualcosa. Contattai per radio il tenente del plotone dei tank Leopard per dare l’ordine di attacco ed iniziare l’ingaggio in modo quasi puntuale.
Iniziammo ad avanzare ed a colpire ogni mezzo corazzato nemiche che ci capitasse a tiro, sicuri del fatto che i MBT filtravano alla nostra destra. L’affondo sull’obiettivo principale fu troppo semplice.
125
E per questo, i guai accaddero all’improvviso, proprio quando temevo il peggio!. Il plotone di MBT si ritirò all’improvviso essendo rimasti solo in tank Leopard assai malconcio. Nell’affondo da Sud-Ovest erano stati colti tra due fuochi, c’erano 2 plotoni di tank nemici: uno non era stato detectato per mancanza di ricognizione.
L’altro fottuto plotone di tank sumerico proveniva direttamente dalle riserve accanto al lanciatore sumerico. Accadde che tutto il mio plotone si ritrovò in mutande davanti al nemico!. Perdemmo sia il supporto dei tanks che degli elicotteri da battaglia, i quali pur combattendo come leoni erano stati abbattuti da molti missili SAM spalleggiabili e da vari Shilka che erano nascosti tutto attorno. Sfortunatamente apparati nemici che erano fuori tiro della mia fanteria!. Io e Fox2, però eravamo riusciti a penetrare in profondità ad una cinquantina di metri dal lanciatore sumerico!. Ci guardammo negli occhi e capii che non c’era tempo da perdere, dovevo sfruttare il momentum del caos della battaglia, prima che iniziasse il rastrellamento sumerico. Decisi che dovevamo tentare!. Dopotutto ce l’eravamo cavata da situazioni peggiori, e scherzando amaro, convenimmo che ormai eravamo bullet proof. Fox2 restò indietro a coprirmi le spalle presidiando il viale, io m’infilai nella piccola foresta prospiciente, avvistai il lanciatore ICBM sumerico e feci fuoco con l’ultimo Laws che mi aveva passato Fox2. Oggi i sumeri non avrebbero lanciato il loro ICBM!!, la missione era stata completata!. Cazzo! ora c’era da battersela in fretta!. Mollai il LAW ormai vuoto e mi gettai nell’erba alta, sperando in una qualche forma di protezione. Sentii un dolore atroce e all’improvviso tutto divenne nero e buio, tranne una piccola luce bianca assai lontana, che si avvicinava sempre più diventando sempre più grande ed intensa, tanto da assorbire ogni cosa!.
126
Fu così che ricordai come e perché mi ritrovai in questo luogo sconosciuto. Questo ambiente mi appariva ovattato e pervaso da una fortissima luce bianca, era calda e rassicurante. La luce era talmente forte che non era possibile vedere che cosa c’era tutto attorno a me, al punto che pur provando a guardar attorno non era possibile individuare oggetti o sagome o persone. Sembrava come osservassi l’ambiente attraverso un vetro opaco tanto la luce bianca era accecante e bianca. L’ambiente non sembrava avere ne dimensioni ne profondità. Non ero stanco, non avevo sonno, non avevo fame non avevo sete e nonostante l’ambiente cercasse di trasmettermi una sorta di sensazione di calma, io ero preoccupato e turbato!. Come d’incanto, vidi avvicinarsi a me una figura eterea che proveniva dalla mia sinistra, era difficile distinguere chi fosse o cosa fosse, in quanto la luce bianca rendeva impossibile vedere nitidamente ogni cosa. Ripensandoci, mi è difficile dire se la presenza si materializzò dinanzi a me oppure se divenne a me visibile solo quando mi fu vicina. In ogni caso era una bella ragazza semivestita, era immersa come me in questa fortissima luce bianca. Per certo era molto sexy ed i primi pensieri che riuscii a formulare erano quelli che avrei voluto sentire quanto fossero morbide le sue labbra o che sapore avesse la sua pelle liscia del collo. La ragazza si ravviò i capelli in modo sexy poi iniziò a cantare e così udii come una sorta di voce angelica, all’interno di un’atmosfera ovattata con suoni impalpabili.
www.youtube.com/watch?v=wKriBNF_2tI continua a leggere a pag.47
127
128
Reconnaissance & Strike/plan B
Mi ritrovai in un luogo sconosciuto, l’ambiente appariva ovattato e pervaso da una fortissima luce bianca, era calda e rassicurante. La luce era talmente forte che non era possibile vedere che cosa c’era tutto attorno a me, al punto che pur provando a guardar attorno non era possibile individuare oggetti o sagome o persone. Sembrava come osservassi l’ambiente attraverso un vetro opaco tanto la luce bianca era accecante e bianca. L’ambiente non sembrava avere ne dimensioni ne profondità. Non ero stanco, non avevo sonno, non avevo fame non avevo sete e nonostante l’ambiente cercasse di trasmettermi una sorta di sensazione di calma e pace, io ero preoccupato e turbato. Infatti non avevo idea di come fossi finito in quel luogo e non avevo memoria di come ero arrivato in questo strano posto!. Per la precisione non mi ricordavo niente, tranne il fatto di sapere che io ero io. L’assenza di risposte mi mise in uno stato di crescente agitazione e crebbe in me il disagio di trovarmi in questo strano luogo. Come d’incanto, vidi avvicinarsi a me una figura eterea che proveniva dalla mia sinistra, era difficile distinguere chi fosse o cosa fosse, in quanto la luce bianca rendeva impossibile vedere nitidamente ogni cosa. Ripensandoci, mi è difficile dire se la presenza si materializzò dinanzi a me oppure se divenne a me visibile solo quando mi fu vicina. In ogni caso era una bella ragazza semivestita, era immersa come me in questa fortissima luce bianca. Per certo era molto sexy ed i primi pensieri che riuscii a formulare erano quelli che avrei voluto sentire quanto fossero morbide le sue labbra o che sapore avesse la sua pelle liscia del collo. Tuttavia il senso di confusione di non ricordare come fossi finito in quello strano luogo, mi opprimeva e non riuscivo a liberarmi da tale apprensione, anche se nella mia mente comparve un altro pensiero che cercava di combattere questo shock. In quel momento non era importante sapere dove mi trovassi, l’importante era sapere che io fossi in quel luogo con lei. La ragazza si ravviò i capelli in modo sexy poi iniziò a cantare e così udii come una sorta di voce angelica, all’interno di un’atmosfera ovattata con suoni impalpabili.
129
www.youtube.com/watch?v=wKriBNF_2tI Accadde così che gradualmente il vuoto di memoria che mi opprimeva iniziò a dissiparsi come la fredda ed umida nebbia mattutina scompare al sorgere del sole. Ricordai distintamente che avevo deciso di applicare il piano B dell’opzione Main Strike. Avevo organizzato il mio plotone equipaggiato in questo modo:
White Squad: composta solo da me stesso, mi ero portato un fucile MP5 silenziato, un controcarro M21 LAW con 2 Laws ed una carica di esplosivo ad alto potenziale. Red Squad: Fox2 aveva un fucile M4 ed il lanciatore ad alto potenziale, Fox3 e Fox4 avevano un fucie M4, il controcarro M21 LAW con 3 Laws ciascuno. A loro spettava l’assalto principale da Sud, affiancandosi ai MBT. Green Squad: Fox5 aveva una mitragliatrice M60 ed un paio di granate ed un cannocchiale, Fox6 aveva un M16a1 con 5 granate mortaio che non erano dei veri e proprie armi controcarro, ma di certo potevano descingolare un mezzo corazzato!. A loro spettava creare la diversione1 in zona centrale, come il piano stabiliva. Blue Squad: composta dal markman e dall’infermiere armati di fucile M21. A loro era affidato il compito di coprire con tiri puliti il mio inserimento e la mia ritirata. Tutte le squadre si avviarono presso le loro prezone d’inserimento, con l’accordo di tenere la radio ben accesa, gli occhi bene aperti, evitare ogni contatto con il nemico onde permettermi un’inserimento ed un minimo di ricognizione per sapere almeno dove erano parte dei sumeri che dovevamo affrontare. Mentre salivo in silenzio verso i monti, respiravo quell’aria fresca e pulita, che profumava di resina e di primavera. Mi avrebbe fatto comodo avere un’altra squadra, ma sfortunatamente avevo perso il 33% delle mie forze stamattina e
130
non c’era modo di rimpiazzare quelle perdite sul momento. Se almeno avessi avuto anche un’altra sola squadra, avrei estratto da questa una spalla perché mi coprisse le spalle durante l’inserimento e la ricognizione. Gli altri 3 fanti li avrei distribuiti al 50% nella Blue Squad e nella Red Squad per avere più supporto e maggiore penetrazione. Ma con i se e con i ma, ne erano piene le fosse. Era inutile lamentarmi di cosa non avevo, dovevo raggiungere l’obiettivo con quello che avevo, non c’era via d’uscita!.
Una cosa era certa, quando le danze sarebbero iniziate, mi sarei trovato solo, in una posizione assai avanzata e senza supporto; il rientro poteva essere complicato. Cercai di non pensare alle conseguenze che mi attendevano, dopo tutto potevo sempre ordinare l’attacco ed assistere dall’alto all’azione, coordinando le manovre e gli obiettivi. Però non mi ero portato un fucile M21 ma il mio mitragliatore MP5 silenziato. Implicitamente avevo già scelto che ruolo avrei avuto nella missione. Mi accesi una sigaretta, diedi un’occhiata al mio portafoglio e sbircia la foto della mia famiglia, che era sbiadita e sgualcita. Per fortuna avevo scritto loro una lettera ieri pomeriggio prima di partire per la missione notturna che poi si era prolungata in modo imprevedibile!.
In missione si sà!, le cose non vanno mai come i piani avevano pianificato!. Infatti
131
nell’inserimento incontrai un plotone di truppe speciali sumeriche che pattugliavano le foreste prospicienti alla montagna. Non c’era modo di evitarle e/o di manovrare in altro modo. Non c’era nemmeno tempo per provare a cercare un diverso inserimento. Chiamai il marksman e mi feci dare una mano!. Li accoppammo tutti quegli stronzi, ma ormai l’effetto sorpresa era andato in vacca!. Chiamai il tenente del plotone dei Main Battle Tanks e li ordinai di attaccare!. A tutte le squadre il messaggio era lo stesso. Attaccare!, Attaccare!, Attaccare!. Il centro di comando sumerico avrebbe certamente provato prima o poi ad entrare in contatto con il plotone che io ed il maksman avevamo annientato!. Avrebbero fatto 2+2, capendo che c’era un attacco in corso nel punto ove il plotone nemico aveva perso le comunicazioni radio!. Avemmo perso l’effetto sorpresa e sarebbe stato un disastro. Prima che suonasse l’allarme alla base sumerica, dovevo giocare d’anticipo e forzare un’attacco!. Da ricognizione ed interdizione, la missione poteva trasformarsi in una sorta di missione kamikazee, ma non ci stetti molto a pensar su. Mentre i tanks Leopard entravano in azione, la Red Squad l’affiancava, attaccando ogni mezzo nemico che trovavano, muovendosi lentamente verso Nord. Io vidi uno Shilka nascosto tra gli alberi. Avevo 2 Laws, quindi mi potevo permettere il lusso di togliere di mezzo un apparato contraereo nemico!. In effetti lo Shilka sumerico fece un bel botto!, adesso il supporto degli elicotteri avrebbe potuto essere stato sicuro?. Raggiunsi correndo veloce come il vento e prendendomi dei rischi incredibili, la mia postazione assegnata. Quello che vidi non fu molto bello!.
C’erano altri 2 Shilka che avrebbero potuto fare a pezzi con facilità i due elicotteri della cavalleria dell’aria. C’erano alcuni tanks sumerici e poi c’era il dannato lanciatore di ICBM. Ci sarebbe voluto un appoggio aereo od un missile ma il fato aveva voluto che le cose andassero così. Io avevo solo un missile Law ed avevo poco tempo, la cavalleria dell’aria stava arrivando. Pensai che il mio obiettivo principale era quel fottuto apparato sumerico, per altro non avevo
132
Laws sufficienti per distruggere i 2 Shilka e quindi se avessi distrutto uno Shilka, i sumeri avrebbero avuto comunque un supporto antiaereo. Il personale attorno al lanciatore di ICBM era nei controlli di pre-lancio e la rampa non era ancora alzata. Chiesi al tenente come andava lo scontro con i tanks, lui mi rispose con voce concitata che era un inferno!. I Leopard erano in inferiorità numerica, inoltre erano stati aggrediti sul loro fianco sinistro da un plotone di T80 sumerici che non erano stati tracciati per carenza di ricognizione!. Forse non avrebbe raggiunto la postazione del lanciatore ICBM e quindi presi la mia decisione. BUM!. Il dispositivo sumerico saltò per aria! Oggi i sumeri non avrebbero lanciato nessun ICBM o per lo meno non lo avrebbero fatto da quella fottuta rampa di lancio!!. Fu così che ricordai perché mi ritrovai in questo luogo sconosciuto. Non era per giocare a poker, ma per altre ragioni!. Questo ambiente mi appariva ovattato e pervaso da una fortissima luce bianca, era calda e rassicurante. La luce era talmente forte che non era possibile vedere che cosa c’era tutto attorno a me, al punto che pur provando a guardar attorno non era possibile individuare oggetti o sagome o persone. Sembrava come osservassi l’ambiente attraverso un vetro opaco tanto la luce bianca era accecante e bianca. L’ambiente non sembrava avere ne dimensioni ne profondità. Non ero stanco, non avevo sonno, non avevo fame non avevo sete e nonostante l’ambiente cercasse di trasmettermi una sorta di sensazione di calma, io ero preoccupato e turbato!. Come d’incanto, vidi avvicinarsi a me una figura eterea che proveniva dalla mia sinistra, era difficile distinguere chi fosse o cosa fosse, in quanto la luce bianca rendeva impossibile vedere nitidamente ogni cosa. Ripensando mi è difficile dire se la presenza si materializzò dinanzi a me oppure se divenne a me visibile solo quando mi fu vicina. In ogni caso era una bella ragazza semivestita, era immersa come me in questa fortissima luce bianca. Per certo era molto sexy ed i primi pensieri che riuscii a formulare erano quelli che avrei voluto sentire quanto fossero morbide le sue labbra o che sapore avesse la sua pelle liscia del collo. La ragazza si ravviò i capelli in modo sexy poi iniziò a cantare e così udii come una sorta di voce angelica, all’interno di un’atmosfera ovattata con suoni impalpabili.
www.youtube.com/watch?v=wKriBNF_2tI continua a leggere a pag.47
133
134
Ero seduto al pub, guardando la mia pinta di birra che avevo ordinato, ero astemio e tutta quella birra fredda a stomaco vuoto... bleah!, non e' che mi andasse proprio BURP!. Magari con una pizza, mmmhhh un piatto di pastasciutta, slurp!, ma ordinare pasta asciutta al pub... beh! neanche a parlarne!. Il capitano sorseggiava la sua pinta di birra, mentre sfogliava un quotidiano, il sergente aveva quasi finito la sua pinta di birra, poi esordi' facendo notare qualcosa che aveva a che fare con il fatto che le armi della divisione a suo giudizio erano nuove di pacca e che nessuno aveva sparato nemmeno un colpo sin'ora!. Il capitano disse che era vero che le armi erano tutte nuove di pacca, ma che proprio per questo non sarebbero rimasti su omaha beach. Entrai nel discorso dicendo che a mio giudizio avevo provato ad ospitare dei ricordi sintetici della divisione dentro ad odd hot cup of tea, proprio perche' nessuno del II reggimento per lo piu' era riuscito a sparare un colpo. E tra le altre cose non c'era stata nemmeno un'adeguata copertura mediatica perche' probabilmente i 29rs erano una divisione disattivata rispetto alla 82nd, 101st, 1st, 4th. Ne concludevi che proprio per queste ragioni non c'era nessun motivo per restare su omaha beach, meditando su delle colpe che non c'erano!. I due sorrisero a 33 denti, guardandomi con un'aria di chi sta ascoltando uno che seduto dall'altra parte del tavolo, ha bevuto troppo!. Tant'e' che finii la mia frase aggiungendo che era tutto vero! e che eri sobrio e non ti eri scolato nemmeno una pinta di birra!. Claire ancora non si vedeva, Lei faceva sempre come le pareva agli appuntamenti al pub; si' insomma, tardava sempre e si faceva sempre aspettare!. Il sergente dato che nel frattempo si era gia' scolato la sua pinta, mi chiese se la tua birra la lasciavo li' a fermentare o che altro?!. io gliela passai perche' a dire il vero non mi andava di bere tutta quella birra a stomaco vuoto. -C'era in un villaggio-c'era scritto cosi' nell'ultima pagina del giornale, disse il capitano continuando a leggere-dove c'era un unico barbiere, il barbiere radeva tutti gli uomini che non si radevano da soli. Il rebus sul giornale chiedeva se il barbiere radeva se stesso?-. Io risposi che sarebbe stato necessario verificare le evidenze empiriche e quindi controllare se il barbiere avesse avuto la barba, nel qual caso non avrebbe avuto ragione di radersi. Viceversa se il barbiere fosse stato rasato, beh! allora senza ombra di dubbio il barbiere si radeva. Il sergente rise grasso, poi disse secondo lui, al paese di Jack, per quanto potesse ricordare, non avevano l'acqua in casa e quindi parlare di radersi era
135 fuori luogo, dato che li' non si radeva e sopratutto non si lavava nessuno!. Il capitano rise, scuotendo la testa, disse che non si trattava del paese di Jack, disse che era un quiz scritto sul giornale e che quindi non c'era modo di verificare quali fossero le evidenze empiriche. In buona sostanza, continuo' il capitano, se il barbiere avesse raso se stesso, allora per definizione il barbiere non avrebbe potuto radere se stesso da solo. D'altra parte, se il barbiere non avesse raso se stesso allora, dato che il barbiere radeva tutti quelli che non si radevano da soli, il barbiere avrebbe sicuramente raso se stesso. porca paletta.... BURP! era proprio un dilemma incasinato!. Spunto' Claire all'improvviso, con le sue amiche. Anche Lei a dilemmi e rebus, non scherzava mica!. Lei sedendosi un po' sospettosa sulle mie ginocchia mi chiese di che cosa stavamo parlando tutti quanti?, che ridevamo come degli scemi ubriachi?!. Io, cercai di ricompormi, BURP! le dissi che mentre aspettavo Lei e le sue amiche, ragionavo tra una birra e l'altra BURP! su un rebus, un quiz che era proposto dal BURP! giornale. In un villaggio c'era un unico barbiere, il barbiere radeva tutti gli uomini che non si radevano da soli. BURP! Il quesito del rebus chiedeva se il barbiere radeva se stesso?. Se il barbiere avesse raso se stesso, allora per definizione il barbiere non avrebbe potuto radere se stesso da solo. D'altra parte, se il barbiere non avesse raso se stesso allora, dato che il barbiere radeva tutti quelli che non si radevano da soli, il barbiere avrebbe sicuramente raso se stesso. Claire mi guardo' con i suoi occhioni blu un po' maliziosi, poi ridendo si mordicchio' il labbro inferiore con i dentini a coniglietta, commento' lapidariamente che secondo lei il barbiere si radeva di mattina mentre la moglie lo insaponava. mmmhhhh.... piu' che un dilemma, BURP! ora sembrava una soap opera!.
continua a leggere a pag.5
136
137
Nei prossimi paragrafi verrete introdotti ad un’allucinazione incredibile. Esistono tracce indirette di DNA alieno nella cultura Eliopolitana. Osserviamo alcuni dipinti egizi di Seth, Toth, Anubi, Osiride ed Orus, focalizziamo l’attenzione sui piÚ evidenti canoni zoomorfi usati nella rappresentazione egizia: presenza di un becco, parruccone scuro, pelle verde e testa a pinolo.
Seth
Osiride
Toth
Anubi
il figlio di Osiride, Orus
138
per assurdo Seth, Tot ed Anubi sono alieni (hanno parruccone ed una sorta di becco). Tralasciando Anubi per un momento e focalizzando l'attenzione sul becco (presente in Tot e Seth) si puo' supporre che Osiride (con testa a pinolo e pelle verde) sia un ibrido alieno di prima generazione con DNA umano dominante. Orus (il figlio di Osiride) mostra il becco (esattamente come Seth e Tot) ed essendo un ibrido di II generazione con caratteri recessivi non viola la Legge di Mendel. Non essendoci alcuna contraddizione iconografica con la seconda legge di Mendel, si erge che i dipinti egizi Eliopolitani mostrano tracce indirette di DNA alieno!!. Infatti gli egizi dicendo che Orus era figlio di Osiride: essi negano il concetto di rassomiglianza (da sempre usato come criterio per determinare se il figlio fosse nato legittimo o meno) concetto quello della “rassomiglianza” che è sempre stato usato in modo quasi atavico (basti pensare ai figli albini, definiti dalla chiesa figli del diavolo!) in epoche ben più recenti del 2500ac obiettivamente Orus non rassomiglia per niente ad Osiride (Orus ha il parruccone ed il becco) mentre Osiride ha testa a pinolo e pelle verde. In taluni dipinti Orus ha persino la testa a pinolo (del padre) e becco e parruccone. In ogni caso Orus ha certamente il becco ed il parruccone. pur non sapendo niente della legge di Mendel (che e' del tardo 1800dc) gli egizi danno prova di conoscere Mendel, affermando con forza che Orus era figlio di Osiride!. la lettura classica data dagli egittologi sui dipinti egizi (che definiscono la pittura egizia astratta), non sa spiegare il perché il rapporto iconografico descritto nei dipinti non violi su base genetica la legge di Mendel. negare ad un dipinto la valenza di traccia indiretta é stupido, dato che alle raffigurazioni Eliopolitane Egizie si applica gli stessi criteri di lettura letterale, che gli scienziati diedero alle rappresentazioni animalesche dell'arte rupestre od egizia, quando sono raffigurati alberi, animali ecc... tutti i dipinti egizi dicono che Orus era figlio di Osiride (affermando implicitamente la legge di Mendel sugli ibridi di II generazione recessivi) dato che Mendel fu formalizzato nel tardo 1800dc é ovvio che dipinti fatti nel 2500ac contengono preziose informazioni genetiche. Infatti se gli egizi avessero cazzeggiato con i gessetti colorati, dipingendo sui muri e narrando storie inventate, la probabilità che gli egizi violassero le leggi di Mendel nei loro racconti era talmente stratosferica tale da essere un evento certo! http://www.mondodiscus.com/discus/it/articoli-cat/la-legge-di-mendel.html continua a leggere a pag.5
139
140
Reconnaissance & Strike/plan A
Il tenente del Leopard si chiamava McThomson era raggiante!, rideva nervoso e dava grandi pacche sulle spalle, si vedeva che la luce dei suoi occhi che però era triste e soprattutto non riusciva a star fermo!. Pareva avesse addosso l’argento vivo, dell’adrenalina a mille, il residuo del combattimento. La mia radio portatile era andata, si era beccato un burst vagante che il corpetto antiproiettile aveva assorbito di rimbalzo. Il capitano volle che gli facessi il rapporto per radio delle perdite amiche /nemiche.
I 2 piloti e gli armieri degli Huey Cobra erano andati, erano andati anche i due equipaggi dei 2 Leopard che ci avevano assistito in azione. Era andato anche tutto il mio plotone, io ero ferito ma in modo lieve e l’infermiere (unico sopravvissuto del mio plotone) mi fasciava il braccio destro ed il polpaccio sinistro. I nemici avevano perso il loro lanciatore ICBM, 2 plotoni di tank T80 e T74, almeno 3 BMP ed una compagnia di sumeri era stata annientata in azione!. Il capitano ascoltò il mio rapporto in silenzio e disse- Operation Gambling is a great success, nice job Lieutenant , you know when to hold ‘em; you know when to fold ‘em. You know when to walk away; you know when to run. You don’t ever count your money while you’re sittin’ at the table. There’ll be time enough for countin’ when the dealin’ is done!-. http://www.youtube.com/watch?v=KzyL0hBboYU Salii sul tank sedendomi sul margine sinistro della torretta, l’infermiere si appoggiò sul margine destro, poi i 2 Leopard si mossero per tornare alla base. Il Tenente del carro sbucava fuori a mezzo busto. Dalla torretta aperta, mi porse una sigaretta, restando in silenzio. Ne io, ne lui, avevamo molta voglia di fare conversazione, così mentre il carro si allontanava dal campo di battaglia io ero girato con il volto ad osservare i vari rottami sparsi che gradualmente sparivano dalla vista, dietro alla nuvola di fumo e polvere che il Leopard sollevava.
141
Avevo organizzato il mio plotone in 3 squadre, così impiegate: White Squad: era la squadra di ricognizione ed interdizione, Io ed Fox2 avevamo il nostro fido MP5 silenziato, io portavo il lanciatore ad alto potenziale per annichilire il target sumerico. Fox2 portava un paio di cariche ad alto potenziale ed un paio di fumogeni. Fox6 era il Light Machine gunner con un M16+M203 aveva due granate M203 ed una bomba anticarro mortaio, l’ordine era di non sparare e darci la massima copertura solo quando sarebbe stato necessario. Blue Squad: al piccolo infermiere Fox7 avevo dato fucile di precisione M21 con ruolo di marksman ma soprattutto osservatore e restare in contatto radio continui con il plotone di Leopard per dare le posizioni dei tanks nemici. Al cecchino Fox8 avevo dato una mitragliatrice M60 ed un cannocchiale, Red Squad: composta da Fox3, Fox4, Fox5 avevo fatto prendere un fucile M4, un M21 LAW anticarro con 3 Laws ciascuno. Obiettivo supportare l’avanzata dei tanks Leopard attaccando ogni mezzo corazzato che fosse a tiro ed avanzare verso l’obiettivo principale. Ci salutammo e ciascun componente andò nelle zone di assalto che erano loro destinate. Alla White Squad, toccò il compito più complicato. C’era da fare più strada e prendersi molti più rischi, effettuando un’infiltrazione silenziosa sino all’obiettivo principale. Era vitale evitare per quanto possibile ogni contatto con il nemico che altrimenti avrebbe scoperto la nostra manovra. Allo stesso tempo effettuammo il rilevamento e la ricognizione dei mezzi e delle consistenze e dislocazioni delle forze nemiche. Questo avrebbe aiutato i nostri tanks, quando fossero entrati in azione, avrebbero fatto fuoco sulle posizioni nemiche, pur non essendo i mezzi ancora in vista. Io e Fox2 andammo avanti aprendo la strada, Fox6 faceva da retroguardia.
142
Evitai l’ingaggio uno Shilka che trovammo di patrol. Mi ricordo che feci fuori una vedetta nemica che incautamente fumava tranquilla una sigaretta e che era poco attenta alle minacce che poteva correre. Era appena un bambino, i sumeri se la stavano cavando male!!. Mandavano al fronte anche i bambini o poco più. Questa cosa la dovetti fare, c’era rischio che ci scovasse e che avesse potuto dare l’allarme, ma sinceramente è la cosa peggiore che mi ricordo di aver mai fatto, perché il ricordo mi opprime. Comunque quando lo Shilka si spostò, la White Squad s’infitrò in profondità ed io riuscii a minare, tutto attorno alla postazione che scegliemmo come punto iniziale di offesa.
Il lanciatore era abbastanza in vista e tutto era pronto, io ero la punta di rottura, il piano era di colpire il lanciatore e poi squagliarsela di corsa coprendoci le spalle. Mentre la White Squad ripiegava, la Red Squad avrebbe dovuto avanzare in modo da saldarsi ed avere il fianco coperto dai tanks Leopard. I piloti degli Huey promettevano di vomitare l’inferno una volta nei pressi del target e ci consigliarono di toglierci quanto prima dalla zona, onde non incorrere in rischi
143
di fuoco amico. Fox2 lo sapeva, non potevamo ripiegare tutti assieme, altrimenti ci avrebbero scoperto e non avremmo avuto le spalle coperte. Dovevamo ripiegare arrotolando un tappeto. Prima si ritirava l’ultimo, che doveva andare a coprire il terz’ultimo. Il penultimo si sarebbe ritirato (andando a coprire il primo) sfruttando la coperta del terz’ultimo. Il Terzultimo avrebbe potuto ritirarsi sfruttando la copertura del primo e via dicendo. In teoria era semplice, in pratica era pericoloso!. Il territorio ed i nemici, il caos della battaglia, anche se le cariche di alto esplosivo avrebbero fatto da diversivo, esplodendo per coprirci le spalle e creare un muro di fuoco contro i mezzi corazzati, la fanteria sumerica avrebbe potuto attaccarci ai fianchi. Sinché non ci fossimo saldati con la Red Squad, l’arretramento sarebbe stato complicato!. Guardai Fox2 e ci scambiammo il codice convenuto-I’ll be bullet proof!-dissi. “I’ll be bullet proof” mi fece eco Fox2.
Detti l’ordine di attacco alla mia fanteria, Blue Squad iniziare diversione ed osservazione. Red Squad-Attaccare!, Attaccare!, Attaccare!-. Il supporto degli elicotteri sarebbe arrivato tra un po’ di tempo, ed i tanks si avrebbero avvistato per radio appena fossero entrati in contatto con il nemico, iniziando a sparare ai bersagli pre-segnalati. Mi alzai in piedi e non ci pensai due volte. Il lanciatore di missili ICBM sumerico fece un bel botto, io mollai il ferro del missile ad alto potenziale e me la diedi a gambe levate, correndo come il vento, prendendomi rischi incredibili, contando sulla White Squad che mi avrebbe coperto. Dopo un momento di smarrimento ed il tempo di capire che cosa e dove fosse stato colpito, i sumeri dopo un minuto o meno, scatenarono l’inferno!. Ma per fortuna già la Red Squad stava entrando in azione assieme al supporto tattico degli elicotteri. Dopo un po’ arrivarono in azione anche il plotone di Leopard. Volavano pallottole, esplosioni, napalm, raffiche di mitragliatrici pesanti,
144
bombe, granate, ovunque i sumeri pensassero che il gruppo d’incursori avesse operato mentre piovevano le armi degli elicotteri nostri amici. I sumeri non avevano interamente scoperto da dove era partito il colpo! Fox2 ebbe il tempo di ripiegare ma in corsa fu squartato da una raffica vagante di mitragliatrice pesante di un T74. Feci esplodere le cariche ad alto potenziale, il mio amico Fox2 si vaporizzò in una bolla di fiamme, distruggendo un BMP ed un T74 ed almeno un plotone di fanteria che si approssimavano sulla strada in rastrellamento. Nel caos generale, che era scaturito, partirono molti SAM spalleggiabili e raffiche di mitragliatrici a tiro rapido a controllo numerico degli Shilka che distrussero il nostro supporto tattico degli Huey Cobra. Uno di questi collassò in fiamme attorno alla base mobile, l’altro tentò un atterraggio di emergenza poco distante. Qualche superstite chiese per radio supporto, era rimasto incastrato in cabina ma sul momento nessuno del mio plotone poteva dargli una mano. I tanks Leopard, si batterono come leoni, non sbagliarono un colpo!. Conoscevano la posizione dei carri corazzati nemici (che erano lenti a spostarsi in quanto attendevano ordini) inoltre Fox7 (l’infermiere osservatore) riferiva tutti i nuovi movimenti e posizioni nemiche e le loro tattiche di manovra. Ripiegai con Fox6 (il light machine gunner), poi lo lascia in supporto della Red Squad che intanto asserragliata sul loro settore ingaggiavano truppe e BMP nemici con mortale ferocia!. Raggiunsi lo Huey abbattuto per prestare soccorso, ma un colpo di cannone nel frattempo lo aveva centrato e non c’era niente da fare!.
Scesero dai monti una squadra di cecchini sumerici che devastò quello che restava della mia unità. Solo l’intervento dei tanks Leopard riuscì a produrre effetti!. Questi però si curarono di dar supporto alla mia fanteria solo dopo che fecero fuori tutti gli obiettivi corazzati più importanti!. Non avevo un plotone ma
145
solo 2/3 di plotone, una squadra l’avevo perduta stamattina e pagai caro il fatto di non averla. In azione non ebbi riserve fresche da gettare nella mischia per aiutare la Red Squad che era stata pesantemente attaccata dagli snipers sumerici.
Il campo di battaglia, alla fine dello scontro si presentava uno sfacelo, non era rimasto gran che a parte un sacco di crateri e moltissimi rottami sumerici fumanti. Mi ricongiunsi con l’infermiere marksman Fox7 che era l’unico sopravvissuto, attestandoci in difesa vicino dietro ad una selva di alberi. Vidi poi dal Tactital iPad che i 2 Leopardi rastrellarono un po’ in giro poi il quarto
Leopard che era quasi integro ed aveva subito meno danni del carro del Tenente,
146
rimase a presidiare il campo, mentre il Tenente del plotone si recò entusiasta presso la nostra posizione, perché voleva stringermi la mano di persona e poi la mia radio era stata danneggiata e non potevo contattare il comando direttamente. Il capitano dalla base mi cercava e dovevo fare rapporto.
Il Tenente del carro si era rintanato nella sua torretta, il Leopard procedeva spedito verso la direzione della base, con al seguito Leopard4. Ne io, ne lui, avevamo voglia di fare troppa conversazione, io così ricordo che mi ero seduto sul retro della torretta con le spalle appoggiate alla torretta ed osservavo il campo di battaglia che si allontanava davanti a me. Là avevamo combattuto, là avevamo lasciato amici, là ammazzato nemici, quel posto era come divorato da una nuvola di oblio. Ero stanco, ferito, assetato, sudato, mi sentivo sporco ed in colpa di essere sopravvissuto, perché là i miei amici c’erano rimasti ed io non avevo potuto far gran che. Avrei potuto ridurre le perdite con altre mosse? Quanti dei miei amici avrei potuto salvare se avessi dato altri ordini? E soprattutto non avevo idea di che cosa avrei raccontato ai familiari dei miei commilitoni, per spiegare come e perché erano morti, in una missione dal nome che non presagiva niente di buono, sin dall’inizio. OPERATION GAMBLING. continua a leggere a pag.47