Tragedies in time

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13/11/2016

NON EDIZIONI CHIP65C02

TRAGEDIES IN TIME

http://mia-fantascienza.blogspot.com | Collana JDAB


✔Note Legalesi. Il webmaster 6502 & Terminetor Magnetico ha costruito un omaggio Wonder Stories –dicembre 1934- in particolare al racconto “The time Tragedy” di R.A.Palmer, assemblando un plot remix: l’obiettivo del racconto é intrattenere, divertire, incuriosire il lettore. In nessun caso sono collegate al testo o all’autore, le persone, enti, organizzazioni e quant'altro citato direttamente od indirettamente nel testo. È importante tenere presente che ogni riferimento esplicito od implicito a fatti o persone, enti, organizzazioni, eventi, circostanze future o presenti o passate che taluni lettori possono riconoscere od associare è del tutto casuale ed immaginario. L'ebook.pdf è no-profit, l’autore non persegue nessuno scopo di lucro o profitto diffondendo online il materiale assemblato. Il volume è liberamente stampabile in tutto od in parte, è inoltre distribuibile senza alcuna limitazione legale, purché non ne sia alterato il suo contenuto e siano rispettate le condizioni di Copyleft(by-nc-nd) A tale proposito ricordo che questo documento non è un sito d'informazione e nemmeno un risultato di un prodotto editoriale, l'ebook in PDF non contiene immagini di qualità, per cui la resa grafica dovrebbe essere alquanto limitata. L’ebook dovrebbe essere facilmente stampabile ed intuitivamente rilegabile o spillabile in un vero libro già correttamente impaginato. Le immagini non dovrebbero essere coperte da copyright, le ho trovate con google.images e le ho lasciate in RGB e convertite in bianco e nero a 96dpi per complicare la stampa. E’ possibile che altre foto reperite con google.images io le abbia sintetizzate artificialmente mantenendo l’RGB per gli scopi letterari, oppure degradate in scala di grigio. In ogni caso le fotografie restano di proprietà dei loro legittimi proprietari bla, bla, bla... Non è "garantita al limone" la resa grafica ed il processo di stampa di cui ogni utente ne assume la piena responsabilità. Il webmaster non si assume la responsabilità della completezza dell’informazioni pubblicate, dei problemi, danni di ogni genere che eventualmente possono derivare dall'uso proprio od improprio di tale file, dalla stampa, dall'interazione e/o download di quanto disponibile online. Tutti i marchi, loghi, organizzazioni citati direttamente od indirettamente sono di proprietà dei loro legittimi proprietari bla, bla, bla... tutelati a norma di legge dal diritto nazionale/internazionale, bla, bla, bla... legalmente registrati ecc... sì insomma dai!, non dite che non avete capito!.

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“Tragedies in Time” stampato 13/11/2016 (v1.0) é in COPYLEFT(BY-NC-ND)

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Indice Prefazione: omaggio a Wonder Stories –dicembre- 1934…………..... pag. 4

Capitolo 1-La scoperta ………………………..………..………….……. pag. 6 Capitolo 2-Tragedies in Time ………………………..………….……. pag. 8

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Prefazione: omaggio a Wonder Stories, dicembre 1934

Questo ebook vuole essere un omaggio alla rivista Wonder Stories, dicembre 1934 in partico lare al racconto “The Time Tragedy” di R.A.Palmer

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Il plot originario è narrato in flashback: il figlio di un giudice ebbe a studiare la teoria di Einstein, quindi diventò inventore e costruì una macchina del tempo, con cui ebbe ad esplorare il passato. Disgraziatamente l’esploratore temporale per una serie d’eventi sfortunati, ebbe ad uccidere in modo involontario un uomo e fu arrestato, processato, condannato a morte. All’epoca suo padre era giovane, non era ancora sposato, come giudice ebbe a giudicare il caso, a sua insaputa finì per condannare a morte l’imputato (il suo futuro figlio). Molti anni dopo, quando il vecchio giudice scoprì un biglietto del figlio che lo informava che era andato ad esplorare il passato, non vedendolo più ritornare nel presente, il vecchio giudice ebbe a co llegare i due eventi. Il vecchio padre, prese così coscienza d’aver condannato a morte suo figlio, mo lti anni fa; co lto da un incontrollabile rimorso, il vecchio giudice decise di spararsi in testa, ma prima ebbe a fare una telefonata al distretto di polizia, nella quale ebbe a narrare tutta la storia, motivando le ragioni del suo gesto.


Come il lettore potrà scoprire, la suggestione dell’esistenza di viaggiatori nel tempo o multidimensionali, sono elementi ancora presenti nel racconto, nel quale è proposto una fabula diversa. La trama é da considerarsi anche un INTERQUEL d’altre saghe fantascientifiche, disegnando così un quadro più ampio e complesso, di quanto possa emergere in un solo racconto, invogliandone i lettori alla fruizione anche delle varie altre co llane di 5 Fantascienza.

Questo ebook fa parte della co llana JDAB-Joint Direct Attack Book, una serie di testi in PDF, composti da remix, porting in multitrama, remake, di tutti quei racconti di “Amazing Stories & Wonder Stories & IF worlds of science fiction” che sono meritevoli di una moderna rivisitazione SciFi, a mio gusto personale!. Saluti e buona lettura! Chip65C02


Capitolo 1-La scoperta

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Il giovane bibliotecario Andrew Gordon era colui che aveva fatto la scoperta, era un classico topo di biblioteca d’altri tempi: timido, introverso, con occhiali spessi quattro dita, obeso, silenz ioso, scapolo, passava tutto il suo tempo a leggere, classificare, archiviare, stantii fogli di carta e vecchi rapporti militari, che erano archiviati da tempo immemore nella biblioteca militare. Andrew Gordon lavorava come impiegato civile, nel programma di digitalizzazione dei document i, dato che si trattava di materiale datato a prima del 1945, i documenti erano considerati degli antiquati pezzi di storia, privi d’ogni segreto nazionale. Puntuale e preciso sul lavoro, Andrew Gordon era sempre ordinato e metodico tanto da apparire “ossessionato” dal suo lavoro. All’indolente direttore McKennedy della biblioteca militare, il dipendente Gordon non stava molto simpatico; il pigro McKennedy non poteva licenziare Gordon, quindi si limitava ad ignorarlo. Quando il giovane ebbe a mostrare l’incredibile scoperta che aveva fatto, all’iniz io l’apat ico direttore McKennedy ebbe a sorridere, pensò subito che il “grasso secchione” gli stesse organizzando un’insulsa bufala. Tuttavia, quando McKennedy ebbe a valutare le carte, rimase trasecolato, quindi spedì un’email con una segnalazione prioritaria al Pentagono, alla NSA, alla CIA, al NORAD, al Dipartimento di


Stato, oltre che all’intelligence dell’Us Navy, Us Army, Us Airforce e persino ai Marines!. Dopo un giorno piovvero sulla scrivania della biblioteca di storia militare due telefonate: la prima era della NSA, la seconda del NORAD, entrambe avvisavano che un dipendente delle rispettive agenzie, sarebbe giunto per un’audizione privata al fine di valutare il caso. 7

____________ Seduti in una saletta riservata della biblioteca dell’anonimo archivio militare, quattro persone erano raccolte intorno ad un tavolo di legno dalle scomode sedie di metallo, quattro bicchieri di plastica troneggiavano nel centro, con una brocca di vetro colma d’acqua. Andrew Gordon sorrideva soddisfatto, con un look da secchione degli anni sessanta, stringeva silenzioso sotto il braccio, le varie cartelle con i documenti che provavano la sua scoperta. Accanto gli sedeva il direttore McKennedy, che per l’occasione indossava giacca e cravatta. Il pigro direttore che era assai più vecchio del giovane, era ancora imbarazzato, preoccupato, incredulo, d’essere stato costretto a firmare un documento di National Security, che lo avrebbe obbligato per i prossimi 100 anni a mantenere il segreto militare, pena il proprio licenziamento e la perdita di tutti i diritti politici, previdenziali e sanitari anche per tutta la sua famiglia. Simon Stevenson era della NSA, un giovane ben educato, cortese, elegante, il classico fighetto antipatico figlio di puttana, strapieno di gadget elettronici, che aveva estratto dalla sua valigetta nera, i document i cartacei, circa gli obblighi di sicurezza nazionale. L’ufficiale che proveniva dal NORAD era invece una giovane donna, attraente, affabile e simpatica, bionda, occhi azzurri, dal taglio di capelli sbarazzino; la donna s’era presentata come Claire Enden, indossava un’uniforme dell’Us Navy con uno strano accento britannico.


Capitolo 2-Tragedies in Times

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-Non ci credevo nemmeno io- esordì Andrew Gordon, mentre iniziò l’esposizione della prima anomalia, che aveva scoperto in un anonimo rapporto, nella battaglia di Shilo del 1863. -Ho letto e riletto per tre volte il rapporto, anche con una lente d’ingrandimento per osservare la grana dell’inchiostro -continuò Gordon- Poi mi sono convinto che quanto fu scritto, era un evento reale; così l’ho messo in evidenza sulla mia scrivania!Stevenson leggeva in silenzio il vecchio foglio di carta datato 6 aprile 1862 in Shiloh, dove stava scritto che varie vedette confederate, avevano avvistato in mezzo ai fumi della guerra, una strana entità femminile vestita di bianco, che sembrava essere una giovane donna. L’eterea figura femminile, pareva essere invulnerabile a pallottole, schegge, cannonate, camminava in mezzo al campo di battaglia, sparendo e ricomparendo in modo intermittente, tra le nebbie e le urla del caos della battaglia!. Il giovane della NSA fece scivolare la scolorita lettera, scritta a mano da un anonimo ufficiale confederato, che all’epoca aveva meticolosamente compilato e firmato il criptico rapporto, etichettandolo come “Confidenziale”. Stevenson commentò in modo sarcastico – Non potrebbe essere che l’ufficiale confederato fosse pazzo? oppure che le vedette


confederate del 1862 fossero state ubriache? oppure che abbiano raccontato balle? oppure che abbiano frainteso, quello che ebbero a scorgere, dentro al caos della battaglia di Shiloh del 1862?!Andrew Gordon esordì pronto – Non credo signore, l’ufficiale in comando non si sarebbe preso la briga di scrivere un rapporto così meticoloso!. La lettera porta in calce anche la nota Confidenziale. Fu indirizzata all’alto comandante in capo delle forze Confederate!. Inoltre, anche l’ufficiale che ha firmato la segnalazione, riportò 9 d’aver osservato la misteriosa entità sul campo di battaglia, vedendola apparire e scomparire, numerose volte, tra i fumi della battaglia!Claire Enden lesse la lettera da cima a fondo, poi la pose vicino alla sua cartella e commentò lapidaria – Il rapporto è sicuramente autentico, non è contestabile: se fu redatto in questo modo, vuol dire che quanto riportato nella lettera è assolutamente genuino! Per quanto incredibile a noi, possa apparire!-

-Anche questa lettera è molto simile a quella confederata del 1862, fu redatta da un ufficiale dell’Unione, il 2 luglio 1863 in Gettysburgdisse Andrew Gordon che poi aggiunse – La nota Federale evidenzia l’avvistamento di un’entità femminile, forse la stessa della battaglia di Shiloh?!. L’essere femminile vagava silenziosa, compariva e scompariva tra il caos del campo di battaglia di Gettysburg e sembrava essere invulnerabile!. Tuttavia, non interagiva con niente e nessuno sul campo di battaglia!-


Stevenson lesse la lettera, poi la passò alla collega del NORAD, mentre chiese –Direttore McKennedy, che cosa ne pensa?!Laconico ed apatico McKennedy rispose -Le due note sono originali, sono presenti nella nostra biblioteca dai primi del 1950 e provenivano da un archivio storico che fu chiuso da una legge federale. Questi documenti della guerra di secessione, avremmo dovuto passarli su microfilm anni fa; ma la mole di lavoro da compiere ci ha ritardato. Oggi, stiamo digitalizzando i documenti e 10 seguendo le nuove direttive: abbiano preso a riversare in digitale i documenti che non furono mai trasferiti su microfilm, per evitare che il tempo li possa distruggere. Riguardo al contenuto delle due note… non saprei: io non sono pagato per pensare!Claire Enden dopo aver letto la seconda nota, la pose sopra la precedente e commentò –C’è poco da dire anche su questa nota, se non prenderne atto!-

-Questa fotografia è della battaglia di Verdun- disse Andrew Gordon, che continuò dicendo -forse è databile intorno al marzo 1916. E’ giunta nel nostro archivio nel gennaio 1945 durante l’operazione Paperclip. Il faldone fu dirottato nell’archivio storico, perché nel 1945, colui che ci diede un’occhiata dentro, trovandovi solo vecchie foto della WWI ebbe a scartarlo come materiale privo di valore. In realtà, nel faldone c’era un rapporto segreto, scritto in tedesco, su misteriose entità. Spillato sopra all’originale rapporto francese del 1916, c’era la traduzione in tedesco fatta dai nazisti del rapporto francese. L’originario rapporto francese del 1916 in


Verdum, narra di un evento simile a quanto accaduto in Shiloh e Gettysburg. Le truppe francesi in Verdun nel Marzo del 1916 ebbero ad avvistare più volte, varie ent ità femminili, vestite di bianco, che camminavano sul campo di battaglia, sparendo e ricomparendo misteriosamente!-Signor Gordon, lei conosce il francese ed il tedesco?!- chiese Stevenson. 11

-Sì!- rispose pronto Gordon -Anche io- sorrise soddisfatto Stevenson, che diede un’occhiata attenta al documento e poi con una smorfia di sorpresa, porse il documento alla collega del NORAD. -Io non parlo il tedesco, ma il francese!, mia nonna era belga!- rise Claire, mentre mostrò due deliziosi dentini a coniglietta. La donna scorse il rapporto, poi lo ripose sopra le due note confidenziali della guerra di secessione americana.

Il quarto documento mostrato da Gordon, era un rapporto che come quello precedente, faceva parte del misterioso dossier nazista. Il documento era in tre copie ingiallite, spillate una sull’altra; la prima copia era in fondo alla pila di documenti ed era dattiloscritta in inglese, la seconda copia era dattiloscritta in francese e copriva il foglio in inglese, la terza copia era dattiloscritta in tedesco e copriva il foglio in francese. Le ult ime due copie erano entrambi le traduzioni della prima copia dattiloscritta in lingua inglese.


Tutte e tre le copie dicevano la stessa cosa: nella battaglia della Somme nel luglio del 1916 tra i bossoli dell’artiglieria fu avvistato un civile vestito di nero, che sembrava essere un becchino. Le guardie tentarono d’arrestarlo credendolo una spia tedesca oppure un traditore, ma l’uomo scomparve e poi ricomparve più vo lte, a distanza di molt i metri e di pochi minut i. I militari gli spararono, tutti i fucilieri riportarono d’essere sicuri d’averlo colpito, ma i proiettili non produssero alcun effetto 12 sull’entità, la quale poi ebbe a scomparire sotto i loro occhi. -Questa entità non è una donna vestita di bianco, ma un uomo vestito di nero, che viene descritto come un becchino!- esordì Stevenson, mentre si rivo lgeva ad Andrew Gordon. -E’ corretto!- rispose Gordon –Ma entrambi hanno le stesse capacità d’essere invulnerabili e di sparire e riapparire!Claire muoveva entrambe le mani sul foglio di carta, quasi ne volesse valutare la consistenza, poi all’improvviso si morse in silenzio le labbra con i suoi dentini a coniglietta, diede un’occhiata triste al quarto documento sia nella traduzione in francese, quanto nella versione originale in inglese. La donna lo ripose in silenzio a fianco, non sopra, la picco la pila di carte che aveva già accatastato.

La fotografia in questione aveva spillato un foglio dattiloscritto in tedesco, dove si narrava che nel 15 maggio del 1943 nel Ghetto di Varsavia, dopo che i nazisti avevano distrutto il quartiere, furono osservati tre uomini vestiti di nero. I militari nazisti li credevano


ebrei scampat i al rastrellamento, gli spararono ma i proiettili non produssero nessun effetto. Provarono a catturarli ma le tre entità sparivano e ricomparivano in luoghi diversi e non fu possibile catturarli. L’evento fu mantenuto segreto, segnalato come anomalia all’alto comando che era interessato ad eventi strani.

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La stessa cosa accadde durante la battaglia di Kursk, dove l’ult imo rapporto del criptico dossier nazista, riportava che il 9 luglio del 1943 furono avvistati da molt i equipaggi di tank nazisti, varie figure di uomini vestiti di nero, che parevano becchini. Sparivano e ricomparivano misteriosamente, furono avvistati anche dalla fanteria, mentre queste entità sembravano essere invulnerabili ai proiettili ed alle esplosioni, camminavano tra i fumi degli scontri nella battaglia. Questa era la traduzione che fece il giovane topo di biblioteca Andrew Gordon, mentre l’apat ico direttore McKennedy ed il giovane Stevenson, consultando il misterioso rapporto dattiloscritto nazista, ne confermarono il suo contenuto, quanto la corretta traduzione. Claire Enden prese il piccolo fascicolo nazista, ne palpeggiò la carta, quasi ne vo lesse valutare la consistenza, poi all’improvviso sbiancò, gli occhi della donna divennero rossi e tristi, quindi mestamente la donna ripose il criptico fascicolo, sopra quello dell’avvistamento della Somme del 1916.


-Questo è l’ultimo documento- disse Andrew Gordon – ed è un frammento di una telecamera di un soldato americano che ebbe a sbarcare su Omaha Beach nel 1944. Due furono gli addetti stampa che sbarcarono con la prima ondata: il fotografo Robert Capa che ebbe a risalire su un mezzo da sbarco e le cui foto hanno fatto il giro del mondo sulla rivista LIFE. Il secondo addetto stampa era un militare, aveva una cinepresa ed ebbe a morire nel D-Day. Quando furono sviluppate le 14 fotografie, co mparvero strane ent ità nel filmato. Uomini in nero, vestiti come becchini, nonché donne vestite di bianco, erano le strane entità presenti in sporadici frames della pellicola. Entrambe le entità, camminavano mo lto lentamente in mezzo alla battaglia che infuriava su Omaha Beach, erano immuni a proiettili, esplosioni e schegge. Non ci sono rapporti di soldati americani che ebbero ad avvistare tali misteriosi personaggi durante il D-Day, tranne alcuni frame sparsi della pellicola che ne testimoniano l’esistenza.

Claire Enden scurì in viso, lesse il breve rapporto sui frames della pellicola e non disse niente, pose il rapporto a metà strada tra le due pile di document i che aveva creato. -Viaggiatori temporali?!, Angeli?!, Demoni?!, Men in Black, forse esseri da universi paralleli?! Io questo non lo so… ma è evidente che le prove dimostrano che ci sono esseri che vagano nel tempo e


nello spazio, spesso osservano da vicino sia le tragedie della storia, quanto i cruenti campi di battaglia!- esordì il giovane bibliotecario. Stevenson era pallido come un morto, osservava il suo smartphone tenendolo in mano senza dire una parola. Forse la tecnologia lo rassicurava, oppure studiava una balla da rifilare ai due bibliotecari per coverappare il caso. L’apatico direttore McKennedy aveva gli occhi fuori dalle orbite, 15 silenzioso come un topo impaurito, voleva suggerire di rinchiudere in manico mio il giovane bibliotecario Andrew Gordon, ma si trattenne dal proporlo, perché pensò che se la sua proposta fosse stata accolta, anche lui avrebbe potuto finire per essere internato. Claire Enden prese tutti i documenti e disse – Mister Andrew Gordon ha fatto un ottimo lavoro! Anche lei direttore McKennedy ha fatto un ottimo lavoro!-. La donna strinse vigorosamente le mani di entrambi gli uomini, poi Claire aggiunse -Questi documenti sono sequestrati per ragioni di sicurezza nazionale. So per certo che non sono state fatte copie di tale documentazione. Signori, avete firmato un accordo di Sicurezza Nazionale che vi obbliga di tacere da oggi sino ai prossimi 100 anni. Addio!La donna chiuse la valigetta e se ne andò, seguita dal giovane Stevenson che non aggiunse una parola a quanto era già stato detto. Il direttore McKennedy ed il bibliotecario Stevenson si guardarono negli occhi e per un attimo, entrambi in coro, dissero –Wow!-


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