Focus Extra 70

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€ 5,90 IN ITALIA

Cani, gatti, conigli, uccelli, pesci… La scienza dell’animale domestico (e del suo padrone)

NOI E LORO

PSICOLOGIA Come pensano e perché ci piacciono tanto

PET THERAPY Una “cura” che funziona per tutti, malati e sani

IL CONFRONTO Micio o Fido: qual è più affettuoso e intelligente...

SUPERPOTERI Quattrozampe che prevedono i terremoti

ESOTISMI Che cosa ci spinge a tenere in casa un’iguana o un boa

Austria, Belgio, Francia, Portogallo (cont.), Spagna € 9,00 / Canada CAD 15,00 / Germania € 14,00 / Svizzera Chf 11,30 / USA $ 14,00 / Poste Italiane / Sped. in A.P. D.L. 353-03 art. 1, Comma 1 / Verona CMP - FOCUS EXTRA 70 - Inverno 2016


N. 70 Misteriosi compagni Stubby ha salvato migliaia di soldati statunitensi e, dopo aver catturato una spia tedesca, nel 1918 ha ottenuto il grado di sergente. Cookie si è perso durante una vacanza della sua famiglia; ormai l’avevano dato per morto ma non era così: ha percorso a piedi i 1200 km che lo separavano da casa ed è riuscito a riabbracciare i suoi. Imprese che sarebbero state straordinarie già per un umano. Invece, a compierle sono stati un cane e un gatto. Animali che, insieme ad alcune specie di uccelli, piccoli mammiferi e pesci, ormai dividono con noi l’ambiente domestico. E che solo ora la scienza ha cominciato a studiare. Scoprendo che, per esempio, i cani riescono a capire le nostre espressioni facciali ed è per questo che sanno “leggerci dentro” così bene. I gatti, invece, riescono ad ascoltare molte frequenze di ultrasuoni, che li rendono molto sensibili ai più piccoli cambiamenti ambientali (e che, secondo alcuni, li autano a prevedere in anticipo catastrofi naturali come i terremoti). Insomma, ci camminano a fianco da migliaia di anni, eppure -- almeno in parte -- dobbiamo ancora imparare a conoscerli. Raffaella Procenzano

Mistero

Il “sesto senso” degli animali domestici

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Copertina: Getty Images, elaborazione Chiara Scandurra - Quarta di copertina: Getty images/Blend Images

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Intervista COME SAREBBE IL MONDO SENZA DI LORO Un celebre etologo Usa ci spiega che cosa accadrebbe se non avessimo gli animali da compagnia. Economia MA QUANTO CI COSTANO Gli animali domestici nuovono un mercato miliardario.

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Evoluzione DA DOVE VENGONO Cani e gatti hanno una storia complessa. Tanto che non si sa chi abbia addomesticato chi.

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Legame DA PARI A PARI Non c’è niente da fare: siamo noi ad avere bisogno di loro. Eppure, i gatti hanno scelto di farci compagnia.

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Legame SIMPATICI SCROCCONI Un manipolatore abile, capace di sfruttare la nostra esigenza di essere amati. Ora il cane è nostro amico.

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Legame AMICI DI PIUMA Parlano, ubbidiscono, riportano oggetti: i “bipedi con le piume” possono essere piacevoli compagni.

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Scienza NELLA TESTA DI UN CANE Chi siamo noi per Fido? Ce lo dicono le ultime ricerche.

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Legame GLI ALTRI PELOSI Gerbilli e cincillà, oltre a conigli e criceti, hanno ormai invaso le nostre case. Ottimi sostituti di cani e gatti.

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Legame IGUANE DA SALOTTO Che soddisfazione può dare un rettile che nemmeno riconosce il padrone? Tanta, secondo gli amatori.


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Psicologia DIMMI CHE ANIMALE HAI... E ti dirò chi sei. Alcune ricerche dimostrano che la scelta del tipo di “pet” non è affatto casuale.

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Legame DIETRO UN VETRO Ricreare un habitat tra cinque pareti trasparenti richiede passione, ma dà anche molte soddisfazioni.

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Scienza MEGLIO IL CANE O IL GATTO? Fido ci comprende e ci ama più di Felix, ma quest’ultimo vive più a lungo ed è più abile nella caccia... Etologia STRANAMORE Non sempre gli animali si ignorano, in alcune circostanze nascono amicizie tra specie diverse.

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Test CHE RAZZA DI PADRONE SEI? Sai gestire cane e gatto? Mettiti alla prova.

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Tecnologia TECNOPAPPE & CYBERCOLLARI Ciotole che contano le calorie e dispositivi per far giocare i gatti a distanza. Le novità dal salone di Las Vegas.

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Scienza QUANTO CI PIACCIONO Si chiama biofilia ed è la tendenza ad amare e prendersi cura di altri esseri viventi, anche di un’altra specie.

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Storia TREMILA ANNI DI AMICIZIE Eroi di guerra, esploratori, astronauti e compagni di uomini celebri. Sono gli animali rimasti nella Storia. Mistero SUPERPOTERI Molti animali “sentono” in anticipo i terremoti, altri percorrono enormi distanze. Ma come fanno?

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78 Scienza

Meglio il cane oppure il gatto?

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Economia PROFESSIONE: DOG SITTER E gelataio per animali, psicologo, accompagnatore al matrimonio. Sono i nuovi mestieri nati per i “pet”.

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Cinema TALENTO A QUATTRO ZAMPE Cani, ma anche gatti, tigri, uccelli: gli animali hanno fatto la storia del cinema. Grazie agli addestratori.

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Medicina DOTTOR FIDO Le ricerche lo dimostrano: stare con gli animali fa star bene. Tanto che è nata una vera e propria cura.

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Società UNA VITA DI GRAN LUSSO Non solo aperitivi, ma anche cene e hotel. Sono sempre di più le iniziative pensate per gli amici a quattro zampe.

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Da pari a pari Non c’è niente da fare: siamo noi ad avere più bisogno di loro. Eppure, i gatti hanno scelto di farci compagnia.

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rovate a chiedere al proprietario di un cane che cosa pensi del suo animale. Si profonderà in lodi e potreste anche sentire il famigerato «gli manca solo la parola…». Chiedete invece al proprietario di un gatto: è probabile che si lamenti di divani distrutti e vasi di fiori rovesciati, macchie di pipì sulle coperte e miagolii nel cuore della notte. Eppure, anche il più esasperato gattofilo lascerà trasparire, tra un insulto e l’altro, tutto l’affetto che prova per il suo bizzarro animale. Non importa quante tende distruggano, i gatti sono, lo dicono le statistiche, i pet “pelosi” più diffusi; forse perché meno esigenti dei cani ma altrettanto socievoli (quando hanno voglia), più facili da mantenere e anche da lasciare in casa da soli. Ma c’è qualcosa d’altro di speciale nel rapporto uomo-gatto, un ingrediente segreto che stiamo cercando di comprendere da migliaia di anni. Nonostante dor-

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ma ai piedi dei nostri letti fin dai tempi degli Egizi, Felis catus è ancora, per molti versi, un animale misterioso, a tratti inspiegabile, che abbiamo semplicemente scelto di accettare così com’è. MISTERIOSI FELINI. Eppure basta poco

per dare un senso anche alle cose più assurde che vediamo fare dai nostri gatti. Ciascuno dei loro comportamenti ha radici evolutive molto profonde, spesso in netto contrasto con la vita che li spingiamo a fare chiudendoli in un appartamento. Al contrario di quasi tutti gli animali che abbiamo addomesticato, infatti, il gatto ha dovuto imparare un comportamento del tutto estraneo al suo antenato selvatico: la socialità. Cani, mucche, capre, pecore, persino galline: sono tutti animali con un forte senso del gruppo; la necessità di riconoscere un leader, per esempio, è alla base del nostro rapporto con i cani. I gatti, invece, sono animali solitari. La distribuzione di Felis silvestris, la specie sel-

I gatti non sono animali sociali, ma vedono nel padrone un “amico”, un pari.


Getty Images


Legame

Un manipolatore abile, capace di sfruttare la nostra esigenza di essere compresi e amati. Per questo è diventato il nostro amico più caro.

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a caccia e da guardia, da punta e da penna. Più che animali domestici, i cani sono i coltellini svizzeri dell’umanità, un caso unico di una specie che si abitua alla nostra presenza e, con precisione capillare, occupa tutte (o quasi) le nicchie disponibili nella nostra società. Tra gli animali domestici sono forse i più amati, di sicuro i più idolatrati: la cronaca riporta casi di esseri umani che “sposano” il loro cane dopo anni di convivenza, o di ricche ereditiere che lasciano il loro intero patrimonio al barboncino. Anche senza arrivare a questi estremi, è difficile, quasi impossibile, parlare con il padrone di un cane e non sentirlo pontificare sul suo carattere meraviglioso, su come sembri sempre capire quello di cui il proprietario ha bisogno. Il bello è che tutti i padroni in questione hanno perfettamente ragione: ogni bravo cane sa sempre cosa si aspetta il padrone da lui, e ha imparato a farlo senza fiatare né protestare, fin da quando, 33.000 anni fa, i primi lupi abbandonarono la vita selvatica (v. articolo a pag. 10). La storia evolutiva di Canis lupus familiaris spiega molto, quasi tutto, del suo comportamento, ed è una storia

Simpatici scrocconi 22 | FocusExtra 70


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Reuters/Contrasto

L’armonia che si crea tra proprietario e cane è merito della natura sociale di questi animali.


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Shutterstock

In Australia è comune che i cacatua liberi (selvatici ma di fatto addomesticati), visitino le case in cerca di cibo.

Amici di piuma Parlano, ubbidiscono ai comandi e possono perfino imparare a riportare oggetti. I “bipedi con le penne” sono spesso piacevoli compagni.

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ono colorati, vivaci, ci tengono compagnia con il loro canto e portano nelle nostre case spettacoli affascinanti, come quello del corteggiamento, della cova e della riproduzione. Non è un caso, quindi, se gli uccellini da gabbia sono, dopo i pesci da acquario, gli animali domestici più numerosi in Italia (v. articolo a pag. 8). PERCHÉ LI AMIAMO. «I motivi più im-

mediati per cui ci si innamora di loro», spiega Giovanni Canali, allevatore della Foi, la Federazione degli ornicoltori italiani, «sono la loro “voce” e l’incredibile varietà di forme e colori, ottenuti da decenni (a volte secoli) di incroci e di selezione delle razze. Selezione che avvie-

Getty Images

Canarino. È l’uccello da gabbia che l’uomo ha addomesticato da più tempo: se ne hanno notizie già dal 1100. Anche per questo, le varietà vendute sono ben diverse dalla specie selvatica (Serinus canaria) che vive alle isole Canarie, Azzorre e Madera. Si distinguono razze “di colore”, “da canto” e “da forma” (per esempio, esemplari con le piume arruffate), tutte frutto di selezioni, un po’ come è avvenuto per cani e gatti. Sono relativamente semplici da allevare, a patto di mantenerli ben alimentati in una gabbia pulita. Segni come il becco sporco, la perdita di piumaggio o le feci liquide, impongono l’intervento del veterinario.

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Gli altri pelosi Gerbilli e cincillà (oltre a conigli e criceti) hanno ormai invaso le nostre case. Spesso rivelandosi ottimi sostituti di cani e gatti.

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il momento del gioco, il bimbo di casa e il suo amico a quattro zampe si scatenano: capriole sul tappeto, rincorse lungo il corridoio, strilli e ruzzoloni sotto gli occhi vigili dei genitori, che alla fine li vedono stendersi stanchi sul divano e addormentarsi l’uno sull’altro. Facile pensare che questa scena racconti di un cucciolo di cane che gioca con il suo giovane padrone. Invece, si tratta di un furetto. In effetti, molti piccoli mammiferi nelle case cominciano a sostituire cani e gatti. «Si stima che in Italia ci siano circa 1 milione e 700 mila esemplari dei cosiddetti “Nac”, nuovi animali da compagnia», spiega Giordano Nardini, medico veterinario e presidente della Società italiana veterinari per animali esotici (Sivae). «Si tratta principalmente di conigli, criceti, cavie, furetti, scoiattoli, topi e ratti. Negli ultimi anni, però, sono aumentate anche le specie ancora più esotiche: i gerbilli, che arrivano dalle zone desertiche dell’Africa e dell’Asia, i cincillà e i degu, che sono roditori originari delle aree montuose del Sudamerica, i cani della prateria, che non sono cani ma grossi roditori dell’America Settentrionale e infine i petauri dello zucchero, piccoli

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Anche con i criceti si possono avere relazioni molto amichevoli.


Getty Images

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Dietro un vetro

Ricreare un habitat tra cinque pareti trasparenti è un hobby che richiede dedizione e passione. E fa bene alla salute.

Un folto gruppo di Amphilophus labiatus.


allevati davvero sono stati ovviamente i pesci rossi, catturati dai cinesi e trasformati in ospiti delle case circa 800 anni fa. Com’è accaduto anche per altre specie, tutti i pesci sono stati tenuti in vasche dapprima solo come fonte di cibo. I primi “allevatori”, però, hanno osservato che alcune di queste piccole carpe (i pesci rossi sono proprio questo) presentavano

una mutazione che le trasformava da grigi abitanti degli stagni a pesciolini rosso fiammante. Per questo, i cinesi cominciarono a catturali e poi a selezionarli al solo scopo di guardarli; dopodiché ottennero anche forme strane, come pesciolini dagli occhi sporgenti o dalla doppia coda. La storia dei pesci in casa rimase pressappoco a questo punto fino all’in-

agefotostock

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ono milioni, e abitano silenziosi le case di moltissimi italiani. Non hanno grandi esigenze, e sembra che il solo osservarli faccia star bene. I pesci d’acquario sono tra gli animali domestici più diffusi, proprio per la facilità di allevamento. Anche se già i Romani ospitavano in casa piccole vasche con i barbi, i primi pesci


Medicina

DOTTOR FIDO

Le ricerche lo dimostrano: stare con gli animali fa star bene. Tanto che è nata una vera e propria cura, la pet therapy.

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li animali da compagnia hanno un posto importante nella vita di molti di noi: chi li possiede dichiara che non potrebbe più vivere senza l’amico peloso o pennuto (v. articolo a pag. 82). Le ricerche dimostrano che i benefici di questa convivenza vanno oltre le ormai note capacità terapeutiche degli animali da compagnia, utilizzati per alleviare stress e dolore negli ospedali, per facilitare la vita di persone con handicap (basti pensare ai cani guida) o per favorire la riabilitazione dei disturbi cognitivi, dall’Alzheimer all’autismo. «È ormai dimostrato che la vicinanza fisica dell’animale porta a cambiamenti nel metabolismo che si riflettono sia sul comportamento sia sullo stato di salute generale», spiega Francesca Cirulli, biologa e ricercatrice della Sezione di neuroscienze comportamentali dell’Istituto superiore di sanità (ISS), a Roma. MEGLIO DELLE MEDICINE. Uno studio

del 2002 condotto da Karen Allen, ricercatrice della State University of New York a Buffalo, ha misurato la frequenza

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cardiaca e la pressione arteriosa dei possessori di cani o gatti mentre dovevano risolvere un difficile compito di matematica, quindi in una situazione di stress. Il risultato? Chi ha un animale da compagnia mantiene la propria pressione sanguigna più costante, ha valori più bassi all’inizio del test e non ha picchi di ipertensione (pericolosi per le arterie). Uno studio analogo ha dimostrato che se in una stanza dove c’è una persona sotto stress viene fatto entrare un cagnolino, la pressione del soggetto scende di più che se le viene somministrato un ACE inibitore, un tipo di farmaco antipertensivo. E sono stati proprio questi primi studi a dare dignità scientifica alla pet therapy, ovvero all’utilizzo degli animali da compagnia in un contesto di cura. Anche i bambini sono sensibili al fenomeno, se è vero che l’ingresso di un cane a loro sconosciuto nello studio di un dottore porta alla riduzione della frequenza cardiaca, un indice di stress e paura. Lo ha dimostrato una delle prime ricerche sulla pet therapy, datata 1997. «Questi studi dimostrano che gli animali da compagnia agiscono modulando alcuni ormoni legati allo stress, come il cortisolo», continua Cirulli. L’animale


Reuters/Contrasto

La delfinoterapia (far interagire i bambini con i delfini) è usata per molte patologie, come l’autismo.

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