Focus maggio 2014a

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perché giocare da adulti

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CONFRONTI Pro e contro le turbine eoliche

MAGGIO 2014 € 3,90 in Italia

Scoprire e capire il mondo

Medicina

il potere è cambiato

È l'ora delle cure nanotech

Titolo quì quì titolo

DIGITALE

Perché oggi conta più il carisma dell'autorità, come si conquista, come gestirlo al meglio storia

Roma in 3D

Scienza

Se diventa una droga LA PRIMA ONDA del big bang

Mensile: Austria, Belgio, Francia, Lussemburgo, Portogallo (cont.) Spagna € 7,00 / Canada CAD 12,00 / Germania  € 8,00 / UK GBP 6,00 / Svizzera Chf 9,80 – C.T. Chf 9,30 / USA $ 12,00 Poste Italiane / Sped. in A.P. D.L. 353-03 art. 1, Comma 1 / Verona CMP


MAGGIO 2014 numero 259

Scoprire e capire il mondo

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Le nanotecnologie che ci curano

Tecnologia

LA MEDICINA DIVENTA NANOTECH .............................................. 16

DOSSIER

68

LA FORMULA DEL POTERE Come è cambiato il modo di gestire l’autorità.

75

LA LEADERSHIP Ecco come essere un buon capo.

80

LA FORZA DEL PIÙ PICCOLO Se chi è in svantaggio vince.

«Curiosità e coinvolgimento: così il pubblico si avvicina all’arte» pag. 13

Grazie a “veicoli” che misurano un miliardesimo di metro, i principi attivi dei farmaci vanno dritti alla meta.

Storia

FINCHÉ BOIA NON CI SEPARI ........................................................ 27 La legge sul divorzio ha pochi decenni. Ma nobili e regnanti hanno sempre trovato il modo di liberarsi di un coniuge scomodo. Dando sfoggio di grande creatività.

Scienza

QUEL PRIMO FREMITO DEL COSMO ............................................. 36 Gli scienziati hanno trovato le onde gravitazionali prodotte dopo il Big Bang, dimostrando 3 teorie. E aprendo la strada a ricerche sulla possibilità che esistano universi paralleli.

Cibo

CIOCCOLATO MON AMOUR ........................................................... 42 L’avreste detto? È il peccato di gola più irresistibile (e sano) che ci sia.

Comportamento

GIOCARE È UNA COSA SERIA ....................................................... 54 Purché sia divertente, fine a se stesso, improduttivo. Il tempo “perso” giocando, infatti, è uno degli investimenti migliori per il nostro benessere.

Medicina

MAMMOGRAFIA TRA LUCI E OMBRE ............................................ 62 Gli screening preventivi del tumore al seno salvano vite. Ma fanno aumentare anche le terapie inutili. La ricerca avanza e tra 5 anni...

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54 Se i duri cominciano a giocare...


Guida a colori e temi di questo numero

Storia

QUANTO ERA BELLA ROMA... ........................... 86 ... quando era Caput Mundi, il centro del mondo conosciuto. Ecco tutto il fascino della capitale ricostruita in 3D.

Tecnologia

SCIENZIATI A CACCIA DI FALSI ......................... 96 Pura seta, vino Doc, oro vero, grandi artisti? La truffa oggi si scopre in laboratorio.

45

Prisma

Animali Ambiente Natura

SEZIONI

Natura

QUELLA LUCE INTERIORE .............................. 104

45 Prisma

Visti con i raggi UV, molti animali hanno un aspetto totalmente diverso. Sembrano alieni, ma sono solo fluorescenti.

110 Domande & Risposte

Vita digitale

147 MyFocus

Esiste ancora una vita senza smartphone ed email? Una giornalista ha partecipato a una prova di disintossicazione digitale.

152 Relax

IN FUGA DALLA TECNOLOGIA ........................ 120

155 Giochi

Scienza Corpo umano Cibo Spazio

Cultura

IL MUSEO DOVE È VIETATO NON TOCCARE ... 130

Tecnologia Medicina Vita digitale

160 Mondo Focus

Immersi nella preistoria, in vetta sulle Alpi, in volo con gli uccelli migratori. Così al Muse di Trento la visita diventa avventura.

Mondo

I PESCATORI ACROBATI .................................. 140

Mondo Comportamento Psicologia Curiosità

Sfidano le cascate e le rapide del fiume Mekong, in Laos. Appesi... a un filo.

Fluorescenza bestiale

104

Pedoni più protetti pag. 139 RUBRICHE 3

La buona notizia

6 Flash

L’invito alla lettura del direttore

Le teorie scientifiche più complesse possono suscitare un’emozione. Vi rendete conto? Un manipolo di scienziati, da una base al Polo Sud, ha raccolto il primo palpito dell’universo. Un segnale che ci arriva direttamente da 13 miliardi di anni fa... Francesca Folda francesca.folda@focus.it

In copertina, dall’alto in basso e da sinistra a destra: Getty Images; foto Maki Galimberti, postproduzione Chiara Scandurra, styling Guia Rossi con Cecilia Gioetti ed Erika Guerrisi; BSIP; Altair4; Spl/Contrasto; Scott Sporleder/TheDigitalDetox.org

Storia Cultura Mistero Preistoria

13 L’intervista 32

Come funziona

32

Come funziona

Ci trovi anche su:

117 Il confronto 128 Visioni dal futuro 139 La sfida 162 In numeri

www.focus.it Maggio 2014 Focus | 5


Tecnologia

La medicina diventa nanotech

BSIP

Grazie a “veicoli” che misurano un miliardesimo di metro, i principi attivi dei farmaci vanno dritti alla meta.

controllore interno. Il prototipo di un sensore impiantabile realizzato al Politecnico di Losanna per il monitoraggio del metabolismo nel paziente. Oltre alle nanotech, sfrutta anche le microtecnologie (cioè di dimensioni un po’ più grandi).

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H

anno aperto nuovi orizzonti nel campo della medicina, consentendo di mettere a punto strategie di cura più efficaci e di realizzare strumenti diagnostici più sensibili e accurati. Parliamo di nanotecnologie, ovvero della possibilità di manipolare la materia nella scala del nanometro (un miliardesimo di metro) facendole acquistare caratteristiche diverse rispetto a quelle che possiede a livello “macroscopico”. Nanotecnologie come quelle che, magari senza saperlo, troviamo a bordo dei jet di ultima generazione (nei materiali superleggeri e resistentissimi usati per costruirli) o che troveremo nei dispositivi elettronici del futuro (come computer indossabili, tablet arrotolabili ecc.). In che modo potranno migliorare (e in molti casi, migliorano già) la nostra salute?

trasporto farmaci. Una delle applicazioni più promettenti – che sfrutta la capacità, in particelle così piccole, di penetrare negli organismi viventi e di distribuirsi in tessuti e organi – ha consentito lo sviluppo di una nuova generazione di farmaci. O meglio: in molti casi si tratta di farmaci tradizionali, l’innovazione riguarda il veicolo a bordo del quale si muovono all’interno del corpo. Parliamo di “furgoncini” grandi decine di nanometri, costruiti in laboratorio – usando in qualche caso materie prime organiche (grassi, polimeri organici, componenti di virus), in qualche altro elementi di natura inorganica (come i metalli), talvolta usando gli uni e gli altri – sui quali viene caricata una certa quantità di medicinale che viene così trasportata direttamente ai tessuti malati. Per la maggior parte si tratta di farmaci iniettati per endovena, solo alcuni sono somministrati per via orale. Il vantaggio di usare questi nanotraspor-

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Illustrazioni di Elena Locatelli

acqua e olio. Lo schema di una nanoemulsione, una particella di olio in acqua, che ingloba farmaci per terapie antirigetto e anti-Hiv. Le dimensioni: tra 20 e 200 nanometri.


Scienza

Spl/Contrasto

Gli scienziati di Harvard hanno trovato le onde gravitazionali prodotte subito dopo il Big Bang, e in un colpo solo hanno dimostrato 3 teorie. Aprendo la strada a nuove e affascinanti ricerche sulla possibilitĂ che esistano universi paralleli.

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QUEl primo fremito del cosmo

Maggio 2014 Focus | 37


Prisma

DeAgostini/Getty Images

Il clima di Gengis Khan

Circa 4.200 anni fa i monsoni si indebolirono per 2 secoli: ciò sarebbe alla base del collasso della civiltà della Valle dell’Indo (III millennio a. C., tra India e Pakistan; in foto, l’antica Harappa). Lo hanno teorizzato a Cambridge, analizzando conchiglie nei sedimenti di un lago. A.F.

B.Morandi/Getty Images

la civiltà dell’indo, restata a secco

Il condottiero mongolo fu favorito dalle piogge e... dall’abbondanza di erba. Gengis Khan, fondatore dell’Impero mongolo, che arrivò dall’Asia all’Europa, ebbe un’alleata: la pioggia. Lo sostiene il team di Neil Pederson, Columbia University (Usa), che studiando pini millenari in Mongolia ha ricostruito il clima del Paese dal 900 al 2011. «Un maggiore spessore degli anelli di accrescimento annuale degli alberi riflette più disponibilità d’acqua» dice Pederson. «Abbiamo così visto che ci furono una siccità

tra 1180 e 1190, un tempo di lotte tra tribù, e poi 15 anni di piogge dal 1211 al 1225. Proprio nel periodo di rapida espansione dell’impero, dopo che Gengis Khan (un titolo onorifico: si chiamava Temujin; sopra, un monumento in Mongolia) aveva unito i Mongoli. Pensiamo che l’aumento delle piogge abbia favorito la crescita di piante nelle steppe: più erba per pecore, bovini, e soprattutto per i cavalli dei guerrieri. L’energia per l’espansione». G.C.

Bisogna credere in Dio, per essere persone morali?

Persone per cui la fede è essenziale per essere morali.

Sì, per il 99% delle persone in Ghana e Indonesia, ma solo per il 14% in Cina. Lo rivela uno studio del Pew Research Center in 40 Paesi (sotto, alcuni esempi). Per saperne di più su ruolo, influenza, storia delle religioni, è in edicola lo speciale Focus Extra.

14% 27% 99%

95%

86%

Ghana e Indonesia

Egitto

Brasile

il cinese si impara coi disegni Imparare il cinese? Shaolan Hsueh, nel libro Chineasy, the New Way to Read Chinese (Thames & Hudson; uscirà anche in Italia), presenta un metodo in cui gli ideogrammi che rappresentano le parole diventano illustrazioni (a destra): pecora, bocca, coleottero, cavallo, fuoco, acqua. È più facile ricordarli, no?

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53%

Usa

Italia

Cina


Getty Images

Estro e disonestà sono due facce della stessa medaglia? Sì, per alcuni studiosi Usa. Hanno testato l’onestà di 153 volontari con un compito (dichiarare di aver risolto problemi in cambio di una ricompensa), seguito da una prova di creatività. Chi ha imbrogliato ha avuto performance migliori nel seguente test. «Sia l’inganno sia la creatività implicano la tendenza ad aggirare le regole» dice Francesca Gino, Harvard Business School, tra gli autori. Essere spinti a mentire farebbe sentire le persone meno legate a convenzioni. E.I.

Corbis

Imbroglio, ma sono creativo

Un gioco per leggere le emozioni nelle posizioni del corpo. È stato sviluppato per i bambini che soffrono di autismo, nel progetto europeo Asc Inclusion. «L’obiettivo: insegnare loro a riconoscere e a esprimere le emozioni» dice Antonio Camurri dell’Università di Genova, dove il sistema è stato messo a punto ed è testato. «Abbiamo “addestrato” il sistema a riconoscere gli stati mentali usando video in cui alcuni attori esprimevano emozioni, con salti e braccia alzate per la gioia, o capo chino per la tristezza. Nel gioco il bimbo deve riconoscere l’emozione mostrata in un video e poi riprodurla. Il sistema “legge”, con tecnologia Kinect, la posizione del bambino e la corregge. E puntiamo a creare, con altri gruppi di ricerca, una piattaforma per fare lo stesso anche con le espressioni facciali e vocali».

16 milioni di colori

Il programma dell’ungherese József Fejes crea immagini bellissime, usando anche più di 16.000.000 di colori. Fejes ha vinto la “gara” bandita da un sito (codegolf.stackexchange.com) «fatto da programmatori “geek”: ci diamo compiti divertenti da eseguire e valutiamo le soluzioni degli altri» racconta Fejes. fumo. La sfida era ideare un software per creare immagini in cui ogni pixel è di un diverso colore. «Il mio programma genera i colori e li aggiunge uno all’altro. Se ne possono avere 16.777.216 se si usa la tecnologia Rgb 24 bit». Il colore di ogni pixel è una combinazione di rosso (red), verde (green) e blu (blue); in questo caso si ha un valore di intensità, codificato a 8 bit, che va da 0 a 255: 256 per 256 per 256 dà 16.777.216. «Se si usa invece un’immagine a 21 bit i colori sono 2.097.152» dice Fejes. «E il programma crea forme diverse, da cristalli a un effetto fumo colorato (come quella in alto)». G.C. Il video con la formazione delle immagini su: www.focus.it/creacolori

József Fejes

Un gioco per leggere la gioia nei movimenti


Comportamento

Giocare è una cosa seria Purché sia divertente, fine a se stesso, improduttivo. Il tempo “perso” giocando, infatti, è uno degli investimenti migliori per il nostro benessere.

È Getty Images (2)

piacevole. Ci dà energia. Rende più creativi. Stiamo parlando del gioco, un’attività divertente e serissima che però gli adulti si concedono con qualche remora. Eppure giocare è un processo biologico profondo, che nel corso degli anni si è evoluto in molte specie animali per uno scopo non trascurabile: favorire la sopravvivenza. Infatti

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non solo forma il cervello, ma rende più intelligenti e adattabili. Nelle specie più evolute, favorisce l’empatia e rende possibile la costituzione di gruppi sociali complessi. L’essenziale. Non è sempli-

ce definire in modo assoluto il concetto di gioco. Sul tema si sono esercitati psicologi, sociologi e filosofi, producendo corposi tomi di analisi e dis-


fermo o sparo. Una battaglia con le pistole ad acqua: in quanti riescono a resistere?

sertazioni. «L’essenza più profonda del gioco sta nel piacere, nel divertimento» spiega il professor Gianfranco Staccioli, pedagogista e docente di Metodologie del gioco e dell’animazione all’Università di Firenze. «Ma attenzione: nell’attività ludica il divertimento non coincide con una fuga dalla realtà, ma è piuttosto l’occasione per cambiare ottica e guardarsi

intorno da un punto di vista diverso. In questo senso, esiste un legame molto stretto tra gioco e creatività». vietato imporlo. «Ci si può

divertire, e dunque giocare, immergendosi in qualunque attività, dal far rimbalzare una palla al cucinare un dolce, dallo spolverare la libreria all’immergersi in un cruciverba. Quello che marca la

differenza tra evasione, attività ludica e lavoro è l’atteggiamento con cui lo si vive. Il gioco è libero, privo di scopi, aperto alla novità. Proprio per questo, come diceva il filosofo Gregory Bateson, non si può obbligare qualcuno a giocare» conclude Staccioli. Le possibilità di giocare sono infinite, anche se socialmente (e per ragioni commerciali) si tende a restringerle entro confini

“standardizzati”: gli sport, le carte, le giostre dei parchi divertimento, i computer game, i mattoncini per costruzioni, il fantacalcio o alcune applicazioni per tablet e smartphone. Ma non basta iscriversi a un torneo di Subbuteo per divertirsi: se si partecipa solo per vincere, sarà un lavoro più che un gioco. Altri tratti caratteristici delle attività ludiche – citando le teorie del socioMaggio 2014 Focus | 55


Natura

quella luce interiore Visti con i raggi UV, molti animali hanno un aspetto totalmente diverso. Sembrano alieni, ma sono solo fluorescenti. mamma e piccoli. Sotto una lampada a luce nera, che emette raggi ultravioletti, una femmina di scorpione brilla di uno strano verde. I piccoli non hanno ancora la cuticola sclerotizzata, e sono bianchi.


Piotr Naskrecki/Minden Pictures/Corbis


La sfida Sfida

Corbis (2)

Crossing sicuro e intelligente

Il semaforo che piace a pedoni e automobilisti Un nuovo sistema di sensori e telecamere mira a ridurre il numero di pedoni vittime negli attraversamenti stradali. I primi test a Londra. Un semaforo così intelligente da capire quanti pedoni vogliono attraversare e capace di regolare la durata del verde per ottimizzare i flussi di traffico: succede a Londra, dove il sindaco Boris Johnson ha presentato Scoot (Split cycle offset optimisation technique), una nuova tecnologia presto in funzione negli incroci della città. Scoot è un sofisticato sistema di telecamere e sensori che riesce a vedere quante persone stanno aspettando di attraversare la strada. Non solo: il dispositivo segue i

pedoni durante l’attraversamento e regola i tempi del verde in modo che anche l’ultimo del gruppo possa arrivare dall’altra parte in tutta calma, senza le pericolose corsette a cui costringono i comuni semafori temporizzati prima che sfreccino le auto. Ma Scoot sarà amico anche degli automobilisti: le telecamere terranno sotto controllo il sistema di prenotazione dell’attraversamento per capire se il pedone, dopo aver premuto il pulsante, è ancora in attesa del verde o ha

deciso di andarsene (o passare con il rosso). In questo caso il sistema annulla la chiamata e non costringe le auto a una sosta inutile e inquinante. La via italiana. A Verona, dalla fine del 2013, alcuni incroci hanno sistemi che inviano messaggi alle auto dotate di un apposito ricevitore per suggerire al conducente la velocità da tenere per prendere l’onda del verde sulle vie più trafficate.

Obiettivo. Con il sistema Scoot si vuole ridurre del 40% il numero di pedoni vittime o feriti gravi sulle strade londinesi.

550

I pedoni uccisi ogni anno sulle strade italiane secondo la Fondazione Ania per la sicurezza stradale. Circa 20.000 i feriti. Peggio di noi, a livello europeo, riescono a fare solo la Polonia e la Romania.

Rebecca Mantovani

Maggio 2014 Focus | 139


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