Focus Storia 118

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Storia SCOPRIRE IL PASSATO, CAPIRE IL PRESENTE

MENSILE – Austria, Belgio, Francia, Lussemburgo, Portogallo, Spagna � 8 - Germania � 11,50 - Svizzera CHF 10,80 - Svizzera Canton Ticino CHF 10,40 - Canada CAD 11,50 - USA $ 11,50

n°118

AVVENTURA Manuale di sopravvivenza per gli esploratori dell’800

SESSO

Secoli di fantasie proibite: dalla letteratura erotica alle foto “osé”

I TESORI RITROVATI GLI ENIGMI LE GRANDI CONGIURE

EGITTO

I MISTERI DEI FARAONI

AGOSTO 2016 � 4,90 in Italia

Sped. in A.P. - D.L. 353/03 art.1, comma 1, DCB Verona

OLIMPIADI

LE IMPRESE DI JIM THORPE, IL PELLEROSSA CHE VINSE PIÙ MEDAGLIE DI TUTTI

NAPOLEONE III

BELLA VITA E GUERRA ALLA CORTE DI FRANCIA, NEL SECONDO IMPERO

VICHINGHI

GRANDI NAVIGATORI? SÌ, MA ANCHE GLI SCHIAVISTI PIÙ TEMUTI DEL MEDIOEVO


118 agosto 2016

focusstoria.it

Storia Ramses II, uno dei faraoni simbolo del Nuovo Regno.

T

IN PIÙ...

12 VIAGGI In crociera con stile

Dagli Anni ’20 ai ’70, l’età d’oro dei transatlantici.

OTTOCENTO 18 L’arte

di esplorare

Bizzarri consigli per esploratori inglesi.

MONDADORI PORTFOLIO/LEEMAGE

ra i due simboli universali dell’antico Egitto, la piramide di Cheope e il delicato busto della regina Nefertiti, passano 1200 anni, un periodo che equivale all’intera storia di Roma. Sembra molto, ma la civiltà sulle rive del Nilo è fiorita ben più a lungo: dalla prima dinastia fino alla trentesima, che cadrà sotto i colpi persiani, trascorrono una trentina di secoli, più tempo di quanto ne è passato dalla Grecia classica fino a oggi. Ciò dà un’idea dell’influenza straordinaria che ha avuto la terra dei Faraoni sull’evoluzione delle civiltà mediterranee e quindi dell’Europa come la conosciamo oggi. Di tutti questi secoli, i più affascinanti sono forse quelli dei quali ci occupiamo in questo numero. Al centro, si stagliano la figura di Nefertiti e quella di suo marito, il faraone Akhenaton, che noi ricordiamo non soltanto per il loro ruolo, ma anche, e soprattutto, per il fascino dei loro ritratti. Moderni ed eterni, assieme con il sarcofago del loro contemporaneo Tutankhamon sono l’icona di quel periodo affascinante e dell’intera storia egiziana.

SESSO 24 Fantasie

proibite

IL REGNO DEL NILO 32 Una coppia quasi perfetta

Akhenaton e Nefertiti: il potere nascosto della regina più bella.

38

Le chiavi per l’antico Egitto Perché la civiltà egizia fu così importante e prosperò così a lungo.

44

L’età d’oro I “fantastici 4”: i faraoni che fecero grandi i secoli del Nuovo Regno.

46 Che cosa c’è qui dietro? Il mistero della mummia di Nefertiti: è nella tomba di Tutankhamon?

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Jacopo Loredan direttore

Le avventure di una statua Le peripezie del busto dipinto di Nefertiti, dall’Egitto a Berlino.

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RUBRICHE

4 LA PAGINA DEI LETTORI 6 NOVITÀ & SCOPERTE 9 AGENDA 10 MICROSTORIA 70 DOMANDE & RISPOSTE 72 IN ALTRE PAROLE 73 COLD CASE 74 UNA FOTO UN FATTO 114 FLASHBACK

CI TROVI ANCHE SU:

La città del Sole Com’era e come si viveva ad Amarna, la capitale voluta da Akhenaton.

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Congiure sul Nilo I gialli e i complotti per assassinare i faraoni risolti dagli archeologi.

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Misteri faraonici Il coltello di Tutankhamon, le piramidi a gradoni e altri enigmi (risolti). In copertina: ricostruzione del volto di Nefertiti, basata sulla celebre statua dipinta, scoperta ad Amarna e oggi conservata a Berlino. GRZEGORZ PĘDZIŃSKI

Dai primi racconti erotici alle foto osé.

SOCIETÀ 76 Tra nonni

e nipoti

La figura famigliare più amata nei secoli.

D’ITALIA 82 LaSTORIEmaestrina

terrorista

Maria Pasquinelli, assassina politica nel 1947.

MEDIOEVO 86 Vichinghi

schiavisti

Abili navigatori e mercanti di uomini.

COSTUME 90 Pausa caffè

Foto d’autore davanti a una tazza di caffè.

TEMI 94 LaGRANDIgrandeur di

Napoleone III

Francia capitale del mondo dal 1852 al 1870.

SPECIALE OLIMPIADI 100 Tiro alla fune e

altre stranezze

che 102 L’indiano vinceva tutto Giochi della 106 Idiscordia

3



SESSO

Ogni epoca ha avuto i suoi modi per suscitare eccitazione e desiderio. Prima con i racconti orali, poi con la letteratura, infine con la fotografia e il cinema


FANTASIE

FOTOTECA GILARDI

PROIBITE

Sopra, una scena di flagellazione (detto il “vizio inglese”) in un’incisione per il romanzo di Restif de la Bretonne Il contadino pervertito (1775). Sullo sfondo, una foto erotica del 1915. 25

POPPERFOTO/GETTY IMAGES

Lettrice desnuda


PRIMO PIANO

Akhenaton e Nefertiti regnarono insieme nel segno del Sole. Ma non è tutto oro quello che luccica: chi teneva le redini del potere? Forse lei, la regina dei misteri

UIG VIA GETTY IMAGES

“V

ita prospera e salute!”, grida la folla al passaggio della coppia rea­le, che su un magnifico carro si muove verso il grande tempio di Aton, per la quotidiana celebrazione dei riti in onore della divinità. I sovrani stanno in piedi, abbracciati, e si baciano teneramente. Lui, il faraone Akhenaton, quasi scompare di fronte alla bellezza di lei, la regina Nefertiti: 25 anni, lo sguardo dolce, un viso così perfetto da sembrare scolpito. E un sorriso indecifrabile, come indecifrabili sono la maggior parte dei misteri che la riguardano ancora oggi. Di certo sappiamo che intorno alla metà del XIV secolo a.C. fu regina d’Egitto. Una regina anomala, con un potere oltre misura per la moglie di un faraone: tanto che, dicono alcuni egittologi, potrebbe aver regnato dopo la morte del marito come suo successore. Ma per sapere chi era e da dove veniva, bisogna destreggiarsi fra le supposizioni. Accanto a chi ritiene che la regina fosse egizia c’è infatti chi è certo che fosse una straniera. È il primo dei misteri. Promessi sposi. È il 1366 a.C. quando la principessa Taduhepa (questo forse il suo vero nome alla nascita) arriva a Tebe, presso l’odierna Luxor, dopo il lungo viaggio dal Mitanni (Mesopotamia settentrionale). Suo padre, il re Dushratta, alleato dell’Egitto, l’ha promessa in sposa al faraone Amenhotep III: la quindicenne, però, si illumina solo quando scorge il figlio del vecchio sovrano, che la fissa imbambolato. Il faraone se ne accorge, la decisione è presa: la straniera Taduhepa andrà in sposa al suo secondogenito e successore, Amenhotep IV. E si chiamerà Nefertiti, “la Perfetta è arrivata” in lingua egizia.

UNA COPPIA


Chi si somiglia... Viso allungato, occhi a mandorla, labbra carnose e collo esile: tutti i tratti caratteristici dell’arte al tempo di Akhenaton (XIV secolo a.C.) sono ben rappresentati in questo rilievo di Akhenaton (a sinistra) e Nefertiti.

QUASI PERFETTA 33


PRIMO PIANO

CONGIURE I faraoni dovevano guardarsi le spalle dagli intrighi di corte. Molti di loro, infatti, furono assassinati: lo raccontano i papiri di allora. E gli studiosi di oggi spiegano come morirono Ramses III e gli altri

Fasti funebri Una parte dei 7mila metri quadrati di muri incisi con bassorilievi a Medinet Habu, il colossale tempio funerario (210x300 metri) di Ramses III, nell’antica Tebe (Luxor).


SUL NILO

59

MICHAEL MELFORD/NATIONAL GEOGRAPHIC CREATIVE

E

rano considerati divinità, ma i faraoni non erano certo al riparo da intrighi, complotti e congiure. Esiste infatti una storia parallela, sulle rive del Nilo: trame oscure ordite da cortigiani, loschi funzionari, potenti visir (parola araba per indicare il tjaty, cioè il primo ministro dall’autorità illimitata). Ma anche da donne fatali o eredi che, esclusi dalla successione, erano pronti a uccidere pur di conquistare il potere. Non si contano, infatti, i faraoni detronizzati o liquidati. Le congiure più celebri? Quelle ai danni dei sovrani Amenemhat I e Ramses III, attorno alle quali, analizzando antichi papiri, mummie e tombe, hanno indagato archeologi, storici e studiosi esperti di scienze forensi. Tradimenti. Uno dei primi complotti di cui ci è giunta notizia risale addirittura al XXIII secolo a.C. La vittima, il faraone Pepi I, il traditore, una delle sue spose. La congiura fu sventata in tempo. Non fu così tre secoli più tardi, quando andò in porto il complotto contro il fondatore della XII dinastia, Amenemhat I. Questo faraone fu assassinato attorno al 1962 a.C., al termine di una congiura messa in piedi dalle guardie reali. Il mancato ritrovamento del suo corpo (o meglio, della sua mummia) ha impedito finora di accertare come morì. A dare credito all’ipotesi che sia stato ucciso c’è un documento, noto come Insegnamento di Amenemhat per il figlio Sesostri. «Si tratta di un testo redatto dopo la morte del faraone, ma scritto in prima persona, come se fosse un’autobiografia», spiega l’egittologo Fabrizio Felici Ridolfi. «Lo stesso Amenemhat I scrive all’erede una serie di consigli per affrontare la vita, rivelando tra l’altro di essere stato vittima di una congiura di palazzo». Il faraone afferma infatti, sconsolato, che “l’assassinio è stato perpetrato [...], il mio cuore non poteva prevedere una tale mancanza dei miei servitori”. A rafforzare la tesi del complotto maturato a corte c’è anche un secondo documento: Racconto di Sinuhe. Qui si narra che un tal Sinuhe, funzionario dell’harem di Amenemhat I, alla notizia della morte di quest’ultimo (ricevuta mentre era impegnato in una campagna militare),


SOCIETÀ

Da patriarchi a compagni di giochi: come è cambiata la figura famigliare più amata

Tra nonni e nipoti

76


Economia domestica La sua prima lezione, dipinto di Eugenio Zampighi (1859-1944): una nonna di campagna che inizia a insegnare alla nipotina i lavori “da ragazza”.

Fiabe d’autore

ALINARI

Lev Tolstoj (18281910) con due dei molti nipoti: il grande autore russo scrisse anche un libro di fiabe e racconti.

HIP/SCALA

S

econdo gli stereotipi in circolazione fino a pochi anni fa, le nonne erano quelle che facevano le tagliatelle e andavano in chiesa alla domenica, i nonni quelli che raccontavano storie e procuravano la legna per stufe e camini nelle case di campagna. Un’immagine molto lontana da quella che conosciamo oggi. I nonni, secondo le più recenti analisi dei sociologi, spesso con la loro pensione pagano rate del mutuo e spese di asilo di figli e nipoti. E se sempre meno donne anziane stendono pasta fresca fatta in casa, aumenta il numero di chi, superati i 70 anni, si iscrive a corsi di pilates e si avventura in iperboliche sessioni di informatica, maneggiando Skype, WhatsApp e Face­book. Per non parlare del ruolo chiave di baby-sitter. Ma come è avvenuta questa trasformazione?

Vizi privati, pubbliche virtù. Innanzitutto occorre precisare una cosa: la categoria sociologica dei nonni è molto recente e appartiene infatti alla società moderna, quella industriale. Nel nostro Paese se ne cominciò a parlare nell’Ottocento, quando si diffusero nelle città i valori delle nascenti élite borghesi. L’Italia si stava trasformando e le famiglie più in vista si diedero un gran da fare a rivisitare in chiave moderna lo stile di vita dei nobili. Ovvero quel modo di vivere fatto di bon ton, ricchezza e perbenismo, ma amalgamato con i nuovi valori importati dalla Francia, dove la borghesia aveva fatto la rivoluzione: intraprendenza economica, libertà, individualismo e soprattutto separazione della sfera pubblica da quella privata. La formazione di una famiglia smetteva di essere decisa a tavolino e diventava sempre di più una faccenda di cuore.

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COSTUME

Vietato a chi? Maria Callas a Venezia nel 1957, in una foto di Mario De Biasi (1923-2013). La Chiesa definì il caffè “bevanda del diavolo” e i sultani lo vietarono alle donne.

Pausa 90

caffè


Di conforto Agli esordi della Seconda guerra mondiale, nel 1939, alcune crocerossine offrono caffè caldo a soldati tedeschi in partenza per il fronte.

A casa, al lavoro o al bar: attorno a una buona tazza di caffè da secoli si chiacchiera e si socializza. Lo raccontano queste foto, tra cui alcune d’autore

Miracolo in galleria Milano, 1957: i tavolini della Galleria Vittorio Emanuele  II, restaurata dopo la guerra, in un altro scatto di De Biasi.

A cura di Anita Rubini

A domicilio

MARIO DE BIASI/MONDADORI PORTFOLIO (2)

ULLSTEIN BILD/GETTY IMAGES (2)

Berlino, 1931: quando non c’erano i distributori automatici, il caffè si consegnava alla scrivania.


SPECIALE OLIMPIADI

ESORDIO COL BOTTO

BETTMANN ARCHIVE/GETTY IMAGES COLORE M. ANGIOI

Thorpe iniziò giocando a football americano per le scuole dell’Oklahoma, che se lo contendevano nelle loro squadre offrendogli qualche soldo.


OLYCOM

Jim Thorpe nacque in una riserva e diventò “l’atleta più forte del mondo” a Stoccolma 1912. Poi lo accusarono di professionismo e gli tolsero le medaglie

L’indiano che vinceva

TUTTO

Una vita da cinema Sotto, la gara di lancio del peso di Thorpe alle Olimpiadi di Stoccolma nel 1912. Sulla vita dell’atleta fu girato nel 1951 anche un film (sopra, la locandina americana). Nei panni di Thorpe, l’attore Burt Lancaster.

L

BETTMANN ARCHIVE

a leggenda racconta che nacque un giorno di maggio del 1887 in una riserva indiana dell’Oklahoma. Mentre veniva al mondo il Sole illuminò l’interno della capanna dei genitori con una lama di luce: per questo lo chiamarono WaTho-Huk, “Sentiero lucente” in lingua algonchina. Ebbe, però, anche un nome da “bianco”, Jim Thorpe, perché suo padre era metà irlandese e desiderava che il figlio potesse vivere in mezzo ai “visi pallidi”. Essere un mezzosangue indiano significava, però, avere ben poche speranze nella società americana dell’epoca. Si viveva alla giornata, di piccoli lavori, oppure si annegava il tempo nell’alcol. “Sentiero lucente” però aveva doti atletiche straordinarie. Riusciva a primeggiare nel football americano e nel baseball e la prima volta che si cimentò nel salto in alto superò i 175 centimetri di altezza senza neppure togliersi i pantaloni di tutti i giorni. Le squadre scolastiche dell’Oklahoma cominciarono a contenderselo e Jim comprese che i suoi muscoli potevano regalargli un destino diverso, migliore di quello riservato alla maggior parte dei nativi americani. Prese a gareggiare ovunque e anche a racimolare qualche decina di dollari di ingaggio. Ancora non sapeva che quei pochi spiccioli gli sarebbero costati cari. La stella di Stoccolma. La grande occasione per Thorpe giunse con le Olimpiadi di Stoccolma, le quinte della storia moderna, previ103


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