Focusstoria luglio 2015a

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Storia SCOPRIRE IL PASSATO, CAPIRE IL PRESENTE

n°105

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MENSILE – Austria, Belgio, Francia, Lussemburgo, Portogallo, Spagna � 8 - Germania � 11,50 - Svizzera CHF 10,80 - Svizzera Canton Ticino CHF 10,40 - Canada CAD 11,50 - USA $ 11,50

Waterloo

Duecento anni dopo, sulle tracce del tesoro di Napoleone

I segreti dell’Adriatico Pirati e imprese epiche fra le isole del “piccolo mare”

BRUT0, TAYLLERAND, CATERINA DI RUSSIA, MATA HARI...

TRADITORI DA GIUDA ALL’INFERNO DI DANTE FINO AI GIORNI NOSTRI, VITE E DESTINI DEI VOLTAGABBANA

LUGLIO 2015 � 4,90 in Italia

Sped. in A.P. - D.L. 353/03 art.1, comma 1, DCB Verona

LA REGINA DI CERA MADAME TUSSAUD, DALLA RIVOLUZIONE FRANCESE ALLE STATUE “VIVE”

BELLE ÉPOQUE

VIAGGIO NELL’ETÀ PIÙ ELETTRIZZANTE D’EUROPA: LA FINE DELL’OTTOCENTO

LE MURA DI GERICO USI, COSTUMI E CONQUISTE DI UNA DELLE PRIME CITTÀ DEL MONDO


105 luglio 2015

focusstoria.it

Storia Il conte Ugolino in prigione con i figli. Tradì la patria e perciò Dante lo mise all’inferno.

T

Jacopo Loredan direttore

R UBRICHE 4 LA PAGINA DEI LETTORI 6 NOVITÀ & SCOPERTE 8 TRAPASSATI ALLA STORIA 9 AGENDA 10 MICROSTORIA 12 SCIENZA E SCIENZIATI 72 UNA FOTO UN FATTO 76 DOMANDE E RISPOSTE 78 PITTORACCONTI 81 IN ALTRE PAROLE 110 FLASHBACK

IN PIÙ... ARCHITETTURA 14 Padiglioni

perduti e riciclati

Che fine hanno fatto gli edifici realizzati per le passate Esposizioni universali?

18 LaARCHEOLOGIA più vecchia del mondo

Gli archeologi italiani svelano come si viveva a Gerico, la prima città.

OTTOCENTO 24 L’altra Waterloo

DEA/GETTY IMAGES

radire, ovvero, dal latino tradĕre, consegnare qualcosa o qualcuno ai nemici. In senso più ampio e figurato, mancare agli impegni presi, alla parola data. Su queste basi sembra facile dunque, come Dante nell’Inferno, identificare i traditori e punirli, magari come fece il Poeta: gettandoli nel gelo del Cocito a soffrire sotto le ali di Lucifero. Eppure, nella vita reale e soprattutto nella Storia, anche se resta esecrabile il tradimento non è così semplice da definire. Prendiamo Marco Giunio Bruto: certamente tradì la fiducia di Cesare, suo protettore, quasi un padre. Ma commise quel delitto per fedeltà verso la Repubblica, dunque per un ideale superiore, almeno agli occhi di un cittadino di Roma. Possiamo chiamarlo davvero “traditore”? Di converso, fu davvero un eroe il “nostro” Cesare Battisti che, deputato a Vienna, finì per combattere contro il suo Paese e impiccato a Trento come traditore? Noi pensiamo di sì, anzi ne siamo certi, ma andiamolo a dire agli storici mitteleuropei...

CI TROVI ANCHE SU:

I VOLTAGABBANA 32 A ogni epoca il suo traditore Da Caino in poi, ogni età ha la sua idea su chi è un traditore e chi no.

38

Il voltafaccia di Josef Ebreo schierato contro i Romani, Giuseppe Flavio passò poi al nemico.

44

Un politico per tutte le stagioni Il francese Talleyrand difendeva una sola causa: la propria.

50

Una colpa da massima pena Le punizioni per i traditori sono sempre esemplari. Anche all’inferno.

54 In guerra dalla parte sbagliata

Cesare Battisti in Italia è un eroe dell’irredentismo. In Austria, un rinnegato.

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La zarina di cuori Caterina di Russia tradì più volte il marito, rubandogli anche il trono.

64 Anna Frank: tradita!

La ragazza simbolo della Shoah denunciata da un parente di chi l’ospitava.

In copertina: Bruto cesaricida, in un’elaborazione al computer. ILLUSTRAZIONE GRZEGORZ PĘDZIŃSKI

Due secoli dopo la battaglia che pose fine all’avventura di Bonaparte, sulle tracce del tesoro di Napoleone.

MEDITERRANEO 84 Adriatico segreto

Il “piccolo mare” è stato un confine ma anche un luogo di scambi e conflitti. Lo dimostra la Storia.

90 LaPERSONAGGI signora delle cere

Molti hanno visitato a Londra il suo Museo delle cere, ma pochi sanno che Madame Tussaud è esistita veramente.

STORIE D’ITALIA 96 Gli ultimi eccidi

Il 30 aprile 1945, a guerra finita, a Grugliasco si compie l’ultima strage nazifascista. E i partigiani rispondono.

GRANDI TEMI 100 Illusioni di

fine secolo

L’elettrizzante Belle Époque, fra entusiasmi e lati oscuri, alla vigilia della Grande guerra. 3


novità e scoperte

SPL/CONTRASTO

Breaking news

U

n sito con le notizie di cento anni fa, quando l’Italia fece il suo ingresso nella Prima guerra mondiale (sotto, un episodio bellico di allora), pubblicate giorno per giorno come se fossero fresche di stampa. È l’iniziativa di www.notizie dalfronte.it, che racconta i fatti come se accadessero oggi. Giorno per giorno. Il sito, lanciato un anno fa e ora a pieno regime, oltre alle cronache di guerra propone approfondimenti. Con l’obiettivo di comprendere le radici del conflitto e capire come i nostri bisnonni vissero al fronte. (f.-x. b.)

Svolta recente Ricostruzioni di alcuni ominidi, con un Homo sapiens in primo piano: la pelle bianca è un’evoluzione tarda.

Perché siamo diventati bianchi? I primi europei avevano la pelle scura: poi, 8mila anni fa, è sbiadita in fretta.

D

a neri a bianchi in un (relativamente) breve lasso di tempo. Le caratteristiche genetiche degli europei sono cambiate appena 8.000 anni fa, dopo il mescolamento di tre popolazioni originarie. La teoria è stata presentata sulla rivista Science da un gruppo di genetisti guidato da David H. Reich della Harvard Medical School (Usa).

Scuri. Secondo gli studi sui resti preistorici, i primi abitanti dell’Europa Centro-meridionale, dalla Spagna all’Ungheria, avevano la pelle scura come i primi Sapiens arrivati dall’Africa 40mila anni fa. Infatti ancora 8.500 anni fa mancavano i geni SLC24A5 e SLC45A2 che sono all’origine della depigmentazione epidermica. Poi però in Europa si è creato un

melting pot di popolazioni: tra queste, i nord-euroasiatici e soprattutto gli agricoltori immigrati dal Medio Oriente avevano i geni responsabili della pelle bianca. Il mescolamento con queste popolazioni ha favorito la diffusione del colore chiaro. Con un vantaggio: secondo la paleoantropologa Nina Jablonski la pelle bianca assorbe meglio i raggi UV, massimizzando la sintesi della vitamina D, utile per assorbire calcio e fosforo. • Aldo Bacci

TRAPASSATI ALLA STORIA Personaggi sconosciuti che sono stati, in vita, protagonisti.

JOHN SHEPPARD

Progettista e designer John Sheppard, morto a 93 anni, era l’ultimo del gruppo che negli Anni ’50 disegnò la rivoluzionaria Mini Minor. Fu incaricato dalla fabbrica Morris di disegnare un’auto di grossa cilindrata. Incappò invece nella crisi di Suez e nel conseguente aumento del prezzo del carburante. Così si ripiegò su un’auto più economica: la Mini. Dal cielo in terra. Sheppard progettò anche parti di aerei, ma il suo nome resta legato alle soluzioni “miniaturizzate” della Mini. 8

JEAN NIDETCH

Imprenditrice

Jean Nidetch, fondatrice della Weight Watchers, è morta a 91 anni. Nel 1961 era una casalinga sovrappeso: 1,70 m per 95 kg, a dispetto di ogni dieta. Da una prima riunione con sei amiche per motivarsi a vicenda nacque un club con 40 soci: grazie a ciò, un anno dopo, era scesa a 63 kg. In affari. L’anno dopo si associò con l’uomo d’affari Al Lippert e fondò la più famosa azienda al mondo nel campo delle diete dimagranti, acquistata dalla Heinz nel 1978.

A cura di Giuliana Lomazzi

ALEXANDRE LAMFALUSSY

Economista

Riservato e modesto, Alexandre Lamfalussy, banchiere di origine ungherese morto a 86 anni, fu, tra il 1986 e il 1997, il “papà” dell’euro: accompagnò infatti tutte le fasi della nascita della moneta unica. Prestigio. Lamfalussy fu direttore generale della Banca dei regolamenti internazionali, membro della Commissione Delors, presidente fondatore dell’Istituto Monetario Europeo, antesignano della Banca Centrale. L’Europa adottò anche molte sue proposte sulla regolazione del mercato finanziario.


EXPO

Padiglioni

Già si discute del destino dell’area Expo a Milano. Ma che cosa resta delle edizioni passate? Quasi sempre i padiglioni furono smantellati: al loro posto, aree fieristiche o grandi parchi. 14

SCALA (2)

ARCHITETTURA

perduti...


E XPO d ’a rc h iv

io

1906 MILANO Il padiglione delle arti decorative: di Expo 1906 restano l’Acquario civico e l’area del Parco Sempione.

1970 OSAKA Gli avveniristici padiglioni dell’Expo giapponese furono tutti smontati: al loro posto, oggi, un immenso parco.

1911 TORINO Il tempio-padiglione della Thailandia e il simil-monastero della Serbia sulle rive del Po, nel Parco del Valentino.

1929 BARCELLONA

GETTY IMAGES (2)

I due finti campanili in stile San Marco nel grande viale, poi smontato, dell’Expo spagnola.


PRIMO PIANO alinari

Odio fraterno Caino e Abele ritratti nel ’500 dal Tintoretto. Per la Bibbia, Caino è il primo traditore: assassinò il fratello dopo che Jahvè rifiutò i frutti del suo raccolto in sacrificio, accettando invece le bestie di Abele.


Bruto e Cassio furono demonizzati dalla propaganda ai tempi di Augusto. Ma molti storici li considerano tirannicidi. Fin dai tempi di Caino, non è facile giudicare chi tradisce

A ogni epoca il suo

TRADITORE I

l tradimento è una questione di date”, sentenziò Charles Maurice de Talleyrand-Périgord, uno degli uomini più scaltri e cinici della Francia rivoluzionaria, passato indenne dagli anni della monarchia assoluta a quelli della Restaurazione: sempre in sella. Armato solo di arguzia e spirito pragmatico (v. articolo a pag. xx). Non aveva torto. Più volte nel corso dei secoli, chi in un’epoca è stato giudicato traditore, con le generazioni successive è diventato un eroe. Fu così per gli oppositori ai totalitarismi del Novecento. O, riavvolgendo il film della Storia, per gli irredentisti come Cesare Battisti o i tirannicidi come Bruto e Cassio. Ciò significa dunque che, su un piano storico, non è possibile stabilire chi tradisce? La questione è spinosa e antica. Lo conferma il fatto che nei secoli si è provato più volte a stabilire per legge che cosa costituisse reato di tradimento o lesa maestà. E sempre, al di là del piano giuridico, si è posta la questione morale. Un aspetto sul quale anche la letteratura ha detto la sua. Sono nati così personaggi che hanno il nome di Jago (che trama alle spalle di Otello), Macbeth (assassino del legittimo re), Madame Bovary e Anna Karenina (fedifraghe). Per non 33


I GRANDI TEMI

ALAMY

LA BELLE ÉPOQUE Splendori e lati oscuri della Belle Époque: un’epoca sfavillante, di invenzioni, arte e progresso. Ma che si concluse con la Grande guerra

ILLUSIONI DI

FINE SECOLO 100


INTANTO NEL MONDO

1878 Thomas Edison ( a sinistra) costruisce una lampadina a incandescenza: nasce l’illuminazione elettrica.

1880 Scoppia in Sudafrica la Prima guerra ­boera fra coloni inglesi e olandesi, vinta dai secondi. Ne seguirà una seconda nel 1899-1902, vinta dai britannici. 1882 Il 20 maggio, a Vienna, l’Impero austroungarico, la Germania e il Regno d’Italia siglano un patto militare difensivo: la Triplice alleanza.

S

i poteva arrivare fin sulla Luna, grazie al cinematografo, o a Costantinopoli viaggiando sui binari del mitico Orient Express. Ma anche rimanere piacevolmente seduti in un caffè, baffi arricciati e giornale, sotto l’occhio vigile della Tour Eiffel. Quasi tutti i nostri miti romantici, le scoperte a noi più vicine, i più noti personaggi dell’arte, del teatro e della letteratura, sono nati tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, durante la Belle Époque. Ma le piume di struzzo, lo champagne e le serate al Moulin Rouge furono solo la parte più effimera, e più rimpianta, di quest’epoca anticipata da una lunga depressione, attraversata dall’Europa all’America dagli emigranti, dallo scontento della classe operaia e dal nazionalismo più intransigente. Nostalgia. «Quando si parla di “Belle Époque”, si pensa a un’età di ottimismo e progresso che a chi la viveva pareva senza limiti», dice Roberto Bianchi, docente di Storia sociale dell’età contemporanea all’Università di Firenze. «Questa definizione però non racchiude il senso di un’epoca, esprime solo il punto di vista della società che la dominò: una società guidata da ma-

CORBIS

Feste sfrenate In questo dipinto di José García y Ramos (1852-1912) un uomo in frac e una dama elegantissima lasciano una festa, tra sfaccendati e vetturini. I balli della Belle Époque sono uno dei simboli di un tempo che viene ricordato come spensierato e ottimista.

1886 Il generale Georges Boulanger (sopra) potrebbe tentare il colpo di Stato, ma si accontenta di una candidatura a deputato. 1889 Si costituisce a Parigi la Seconda Internazionale socialista diretta da Engels. 1892 Svelato sulle pagine del quotidiano La libre parole lo scandalo di Panama (a destra), che coinvolge i finanziatori francesi. 1894 Scoppia il caso di Alfred Dreyfus, ufficiale di origine ebraica. Viene ingiustamente accusato di spionaggio.

SOCIETÀ E CULTURA

1881 Entra in funzione la prima centrale idroelettrica, sulle cascate del Niagara.

1883 Si inaugura l’Orient Express, il treno di lusso che collega Parigi a Vienna e Costantinopoli (l’attuale Istanbul). 1885 L’inventore tedesco Gottlieb Daimler costruisce il suo primo motore a scoppio da applicare alle automobili.

1889 Gustave Eiffel termina la costruzione dell’omonima torre in ferro battuto, simbolo di Parigi, costrui­ ta per l’Esposizione universale.

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1871 Si conclude la Guerra franco-prussiana. Con il Trattato di Francofrote la Francia sconfitta a Sedan perde l’Alsazia e la Lorena.

ALTRI PAESI

CORBIS

FRANCIA

1895 Il fisico tedesco Wilhelm Konrad Roentgen scopre i raggi X. 101


flashback

Anche gli agenti segreti vanno a scuola. Nel 1968, all’Arboretum, un parco di Washington, si sta simulando l’attacco a un corteo presidenziale. Un addetto alla sicurezza si sta esercitando a sparare a un bersaglio mentre si trova sul predellino di un’automobile, sotto gli occhi del suo istrutTHE LIFE PREMIUM COLLECTION/GETTY IMAGES (2)

tore. La memoria degli attentati al presidente Kennedy e a suo fratello Bob era ancora fresca.

Altri due agenti dello stesso programma di addestramento, pistola alla mano: un istruttore alle loro spalle li controlla. Sembra la scena di un film, invece si tratta di un vero training che si svolgeva all’interno dello United States National Arboretum, un importante giardino botanico a Washington, fondato nel 1927 ed esteso su 180 ettari.

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